allegato protocollo valutazione · 2 il processo di valutazione consta di diversi momenti:...
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PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE
E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
La valutazione degli apprendimenti degli alunni è un elemento pedagogico fondamentale per
seguire i progressi dell’alunno rispetto agli obiettivi ed ai fini da raggiungere durante la sua
permanenza a scuola. Il presente documento definisce gli specifici parametri e indicatori in base ai
quali determinare, in modo trasparente ed univoco, la valutazione del rendimento e del
comportamento di tutti alunni, compresi quelli stranieri, quelli con disabilità e quelli con disturbi
specifici dell’apprendimento, dall’acquisizione e trasmissione dei contenuti disciplinari, alla
capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti ed di interagire e tradurre le conoscenze e le
abilità in specifiche competenze.
I CRITERI DELLA VALUTAZIONE
La valutazione concorre, con le sue finalità prevalentemente formative e attraverso
l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, al consolidamento dei processi
di autovalutazione degli alunni medesimi, relativamente al miglioramento dei livelli di conoscenza
e al successo formativo, anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente di cui
alla Strategia di Lisbona nel settore dell’istruzione e della formazione adottata dalla Comunità
Europa. così come la valutazione dell’intero sistema scolastico migliora la qualità della scuola.
La valutazione degli alunni è affidata alla responsabilità dei docenti in una dimensione
professionale sia individuale che collegiale.
Oggetto della valutazione sono:
• il processo di apprendimento
• il comportamento
• il rendimento scolastico complessivo degli alunni.
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Il processo di valutazione consta di diversi momenti:
Valutazione Diagnostica come analisi delle situazioni iniziali dei requisiti di base per affrontare un
compito di apprendimento, serve a individuare, attraverso la somministrazione di prove
d’ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei pre-requisiti e a
predisporre eventuali attività di recupero. Accerta anche le caratteristiche e le attitudini degli
alunni, utili per la progettazione delle attività scolastiche e extrascolastiche, con particolare
riferimento al loro inserimento nei cosiddetti laboratori di recupero e approfondimento degli
apprendimenti:
- osservazioni sistematiche e non
- prove semistrutturate
- prove comuni di ingresso strutturate per livelli (concordate per classi parallele)
- libere elaborazioni
Valutazione Formativa per una costante verifica della validità dei percorsi formativi. È finalizzata a
cogliere, informazioni analitiche e continue sul processo di apprendimento. Favorisce
l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali
correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di rinforzo/recupero. Non prevede nessuna
forma di classificazione del profitto degli studenti. Non è pertanto selettiva in senso negativo, ma
in senso positivo e compensativo. Serve ai docenti per monitorare il percorso di apprendimento in
itinere e scegliere le soluzioni migliori, riprogettando eventualmente il percorso:
- osservazioni sistematiche e non
- prove semistrutturate (stimolo chiuso risposta aperta)
- verifiche comuni (concordate per classi parallele)
- libere elaborazioni
- analisi della congruenza tra obiettivi e risultati
Valutazione Sommativa. Consente un giudizio sulle conoscenze e abilità acquisite dallo studente
in un determinato periodo di tempo o al termine dell’anno scolastico. Fa un bilancio consuntivo
degli apprendimenti degli alunni, mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, e
delle competenze acquisite a livello di maturazione culturale e personale. Essa svolge una funzione
comunicativa non solo per l’alunno/a ma anche per le famiglie.
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Valutazione Orientativa. Favorisce un’accurata conoscenza di sé in vista delle scelte future. E’ un
processo dinamico molto complesso, il cui fine principale deve essere quello di favorire la
promozione umana e sociale dell’alunno, la stima verso di sé, la sua capacità di autovalutarsi e di
scoprire i punti di forza e i punti di debolezza, di autorientare i suoi comportamenti e le sue scelte
future.
La valutazione delle verifiche, sia orali che scritte, è espressa in decimi, da 1 a 10, come riportato
dal Decreto legge 137 del 1 settembre 2008. Nella C.M. del 23 gennaio 2009, si sottolinea che i
criteri essenziali per una valutazione di qualità sono:
• la finalità formativa
• la validità, l’attendibilità, l’accuratezza, la trasparenza e l’equità
• la coerenza con gli obiettivi previsti nel piano di studio
• la considerazione sia dei processi di apprendimento sia dei loro esiti
• il rigore metodologico nelle procedure
• la valenza formativa
In quest’ottica sono subito definiti i punti fermi per l’ammissione degli alunni alla classe successiva
e/o all’esame di stato, e cioè:
� il Consiglio di classe procederà alla valutazione dell’alunno solo se la sua frequenza alle
lezioni ha coperto almeno tre quarti dell’orario annuale. Secondo, quanto previsto
dall’articolo 11, comma 1, del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, per casi
eccezionali, la nostra istituzione scolastica può autonomamente stabilire motivate
deroghe.
� saranno ammessi alla classe successiva e all’esame di stato gli alunni che avranno raggiunto
gli obiettivi didattici minimi e che avranno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi sia
in ciascuna disciplina di studio che nel comportamento;
� l’ammissione alla classe successiva sarà subordinata alla discussione nei singoli Consigli di
Classe qualora l’alunno presenti tre materie con la valutazione corrispondente al cinque (
5).
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� verrà data comunicazione alle famiglie, tramite lettera, delle materie nelle quali l’alunno
non avrà raggiunto la sufficienza, qualora l’ammissione alla classe successiva avverrà per
voto di Consiglio.
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Per gli alunni diversamente abili la valutazione è strettamente correlata al percorso individuale.
Tenuto conto che non è possibile definire un’unica modalità di valutazione degli apprendimenti,
essa potrà essere:
• uguale a quella della classe;
• in linea con quella della classe, ma con criteri personalizzati;
• differenziata.
La scelta verrà definita nel PEI di ogni singolo alunno.
Per suddetti alunni, come evidenzia la normativa al riguardo, la valutazione dovrà essere riferita al
comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del PEI.
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DIFFICOLTA’ SPECIFICHE DI
APPRENDIMENTO (DSA)
Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la
valutazione degli apprendimenti terrà conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni;
pertanto, per lo svolgimento delle verifiche saranno utilizzati gli strumenti metodologico - didattici
compensativi e dispensativi ritenuti più idonei (art. 10, c. 1 del DPR 122/09).
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
Per gli alunni stranieri una particolare attenzione sarà data alla verifica formativa prendendo in
considerazione il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione,
l’impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate.
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LA VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE COMUNI La valutazione degli alunni della scuola Primaria e Secondaria di Primo grado, finalizzata alla
progettazione di un curricolo verticale, sarà effettuata anche attraverso opportune prove di
controllo/verifica, nell’ambito degli specifici settori di apprendimento/insegnamento e sarà
strettamente collegata alle competenze da raggiungere al termine del primo ciclo di istruzione.
Applicando sistemi di riferimento il più possibile omogenei, sia per elaborare delle prove di
verifica, sia per i criteri di valutazione condivisi, saranno effettuate prove d’ingresso (a settembre),
prove intermedie (a gennaio) e prove finali (a maggio) comuni per classi parallele.
Tali prove di verifica faranno riferimento agli obiettivi di apprendimento previsti dalle Indicazioni
nazionali e agli aspetti presenti nelle prove nazionali INVALSI. Saranno di tipo oggettivo, con
risposte predefinite e quesiti (item) del tipo: vero/falso, a scelta multipla, a corrispondenza, a
completamento.
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Per la correzione e valutazione delle verifiche comuni i docenti si atterranno alla seguente tabella docimologica:
GRIGLIA DI CORREZIONE
I voti saranno registrati nelle griglie di rilevazione predisposte a livello d’istituto:
PROVA SU 6 ITEMS
PROVA SU 7 ITEMS
PROVA SU 8 ITEMS
PROVA SU 9 ITEMS
PROVA SU 10 ITEMS
PROVA SU 11 ITEMS
PROVA SU 12 ITEMS
PROVA SU 13 ITEMS
PROVA SU 14 ITEMS
PROVA SU 15 ITEMS
PROVA SU 16 ITEMS
PROVA SU 17 ITEMS
PROVA SU 18 ITEMS
PROVA SU 19 ITEMS
PROVA SU 20 ITEMS
10 6/6 7/7 8/8 9/9 10/10 11/11 12/12 13/13 14/14 15/15 16/16 17/17 18/18 19/19 20/20
9 5/6 6/7 7/8 8/9 9/10 10/11 11/12 12/13 12-13/14 13-14/15 14-15/16 15-16/17 16-17/18 17-18/19 18-19/20
8 6/8 7/9 7-8/10 8-9/11 9-10/12 10-11/13 10-11/14 11-12/15 12-13/16 13-14/17 13-14-15/18 14-15-16/19 15-16-17/20
7 4/6 5/7 5/8 6/9 6/10 7/11 7-8/12 8-9/13 8-9/14 9-10/15 10-11/16 11-12/17 11-12/18 12-13/19 12-13-14/20
6 3/6 4/7 4/8 5/9 5/10 6/11 6/12 7/13 7/14 8/15 8-9/16 9-10/17 9-10/18 10-11/19 10-11/20
5 Meno di 3
Meno di 4
Meno di 4
Meno di 5
Meno di 5
Meno di 6
Meno di 6
Meno di 7
Meno di 7
Meno di 8
Meno di 8
Meno di 9
Meno di 9
Meno di 10
Meno di 10
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GRIGLIE DI RILEVAZIONE
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PROVA D’INGRESSO – CLASSE 1^ SCUOLA PRIMARIA
LEGENDA
OR = OBIETTIVO RAGGIUNTO OPR = OBIETTIVO PARZIALMENTE RAGGIUNTO ONR = OBIETTIVO NON RAGGIUNTO
OR OPR ONR
ASCOLTA E COMPRENDE UN BREVE TESTO
HA ACQUISITO COMPORTAMENTI RISPETTOSI
DELL’AMBIENTE
RAPPRESENTA LA FIGURA UMANA NEI PARTICOLARI E SA
RICOMPORRE LO SCHEMA CORPOREO
HA CAPACITA’ DI ORIENTAMENTO NELLO SPAZIO
HA UNA BUONA MOTRICITA’ FINE E GLOBALE
SA ESPRIMERE CONTENUTI ED ESPERIENZE ATTRAVERSO IL
DISEGNO
HA ACQUISITO CORRETTE COMPETENZE COMUNICATIVE
SENZA DIFETTI DI PRONUNCIA
PARTECIPA AD UNA CONVERSAZIONE GUIDATA E
INTERVIENE IN MODO PERTINENTE
SA NARRARE UNA ESPERIENZA O UNA BREVE STORIA
ASCOLTA E COMPRENDE UN BREVE TESTO
ESEGUE ATTIVITA’ DI PREGRAFISMO
HA ACQUISITO FAMILIARITA’ CON LA LINGUA SCRITTA
(LETTURA E RIPRODUZIONE DI GRAFEMI)
E’ CAPACE DI CLASSIFICARE, CONTARE, EFFETTUARE
CORRISPONDENZE
RICONOSCE E RIPRODUCE GRAFICAMENTE LE PRINCIPALI
FORME GEOMETRICHE
SA NOMINARE ED ABBINARE IL NUMERO CORRISPONDENTE
AD UNA QUANTITA’
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LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
La valutazione nella scuola dell’infanzia valuterà l’intero percorso di crescita del bambino. In una
fase così delicata e caratterizzata da conquiste significative, inizia a strutturarsi la personalità di
ogni bambino. La valutazione, dunque, assume un ruolo di accompagnamento continuo
dell’azione educativa, in connessione con momenti di osservazione e verifica. La valutazione del
processo formativo, pertanto, verrà espressa al termine del triennio della scuola dell’Infanzia,
attraverso una tabella in cui verranno registrate le valutazioni relative ai traguardi raggiunti nello
sviluppo delle competenze relative ai vari Campi di esperienza.
RUBRICA DI VALUTAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA
LEGENDA
OR = OBIETTIVO RAGGIUNTO OPR = OBIETTIVO PARZIALMENTE RAGGIUNTO ONR = OBIETTIVO NON RAGGIUNTO
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LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA
VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE
Le prove di verifica saranno finalizzate all’analisi dei livelli di apprendimento degli alunni, al
controllo del raggiungimento degli obiettivi programmati, dell’adeguatezza dei contenuti e delle
metodologie utilizzate e alla eventuale rielaborazione dell’azione educativa.
I docenti utilizzeranno diverse tipologie di verifica (strutturata, semistrutturata, non strutturata),
per la rilevazione degli obiettivi di apprendimento raggiunti e delle competenze acquisite dagli
alunni.
Prove di tipo soggettivo ( stimolo aperto e risposta aperta)
• Interrogazioni
• Temi
• Composizioni
• espressioni artistiche
Prove di tipo oggettivo - semistrutturate ( stimolo chiuso e risposta aperta)
• questionari con risposte aperte
• problemi ed esercizi
• saggi brevi
Prove di tipo oggettivo - strutturate (stimolo chiuso e risposta chiusa)
• vero/falso
• questionari con risposta e scelta multipla
• corrispondenze
VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE
La valutazione intermedia e finale non è costituita semplicemente dalla media matematica dei
risultati delle verifiche, ma assume una valenza più ampia, e prende in considerazione diversi
aspetti. In particolare si terrà conto:
• delle conoscenze, abilità e competenze acquisite e verificate per ogni disciplina;
• del livello di partenza di ogni alunno e del suo percorso nel processo di apprendimento;
• dell’ impegno, l’ interesse e la partecipazione all’attività didattica;
• dell’ acquisizione delle competenze trasversali;
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• dell’influenza di fattori ambientali, sociali e/o di salute nel processo di apprendimento
dell’alunno.
Le valutazioni partiranno dal 5 (cinque). In caso di insufficienza a fine anno scolastico, il docente
dovrà motivare l’esito documentando le attività e le prove effettuate, compresi gli interventi
individuali mirati al recupero. Per assicurare omogeneità, equità e trasparenza alla valutazione, i
docenti faranno riferimento ai seguenti criteri generali di attribuzione del voto.
LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Nella scuola primaria la valutazione del comportamento degli alunni, ai sensi degli articoli 8,
comma 1, e 11, comma 2, del decreto legislativo n. 59 del 2004, è espressa collegialmente dai
docenti contitolari della classe.
Per la valutazione del comportamento si osserveranno i seguenti indicatori: INTERESSE E PARTECIPAZIONE:
• ascolto e attenzione
• interventi pertinenti e ordinati nelle conversazioni
• partecipazione alle iniziative scolastiche comuni
IMPEGNO:
• impegno e costanza nel lavoro scolastico individuale e di gruppo
RELAZIONE CON GLI ALTRI:
• rispetto e condivisione delle regole comuni
• relazioni positive con i coetanei, disponibilità a collaborare con i compagni e con gli
insegnanti
AMBIENTE SCOLASTICO:
• rispetto degli ambienti e del materiale della scuola
• uso appropriato degli spazi.
La valutazione del comportamento, in sede di scrutinio, è espressa con un giudizio sintetico sulla
base della seguente griglia:
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I CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DISCIPLINARI VOTO
DESCRITTORI DEL VOTO
10 Le conoscenze acquisite sono sicure, complete e approfondite; l’alunno sa rielaborarle in modo autonomo e personale, avendo maturato le competenze adeguate.
9 Le conoscenze acquisite sono sicure e complete. L’alunno rielabora in modo personale le proprie conoscenze.
8 Le conoscenze acquisite sono più che buone. L’alunno è autonomo nell’individuare i procedimenti, ma non sempre riesce a rielaborarli e ad applicarli con precisione.
7 Le conoscenze acquisite sono buone. L’alunno conosce i contenuti, ma non in modo approfondito. E’ abbastanza autonomo nell’organizzare in modo personale le proprie conoscenze.
6 Le conoscenze acquisite sono essenziali. L’alunno riesce ad organizzare le proprie conoscenze solo in risposta alle richieste più semplici o se opportunamente guidato.
5 Le conoscenze acquisite sono insufficienti, commette molti e/o gravi errori. Anche se opportunamente guidato l’alunno non sempre riesce ad organizzare le conoscenze.
Voti Descrittori del comportamento
10 (dieci/decimi) Si comporta sempre in modo corretto e responsabile, collabora con i compagni e gli insegnanti, partecipa in modo costruttivo e si impegna in modo costante e approfondito.
9 (nove/decimi) Si comporta in modo corretto e responsabile, la socializzazione è positiva, partecipa con interesse alla lezione e si impegna in modo costante.
8 (otto/decimi) Rispetta le regole di comportamento, la socializzazione è positiva, partecipa con interesse alla lezione e si impegna in modo abbastanza costante.
7 (sette/decimi) Vivace ma non sempre corretto, la socializzazione è positiva, talvolta distratto, qualche discontinuità nell’ impegno.
6 (sei/decimi) Se controllato rispetta le regole, la socializzazione è, in genere, positiva, interviene se sollecitato, l’impegno è superficiale.
5 (cinque/decimi) Spesso non rispetta le regole, i rapporti con i compagni ed insegnanti sono difficoltosi, fa interventi non pertinenti, l’impegno è inadeguato.
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I CRITERI DI VALUTAZIONE INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA
CRITERI DI AMMISSIONE/NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
La valutazione degli apprendimenti è effettuata dai docenti di classe, presieduti dal dirigente
scolastico o da un suo delegato utilizzando voti numerici, ad eccezione dell’insegnamento della
religione cattolica e del comportamento.
Il D.P.R. 122/2009 stabilisce che sono ammessi alla classe successiva gli alunni che abbiano
conseguito 6 (sei/decimi) in ciascuna disciplina e nel comportamento.
La non ammissione alla classe successiva è decisa con deliberazione assunta all’unanimità dai
docenti della classe in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.
La non ammissione è comunque possibile dopo che siano stati adottati e documentati
interventi di recupero/ che non abbiamo dato risultati produttivi.
LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Le competenze acquisite sono descritte e certificate al termine della Scuola Primaria e
accompagnate da una valutazione in decimi secondo il seguente modello ministeriale.
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LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE
Alla valutazione delle verifiche si giungerà attraverso un processo di misurazione delle prove
oggettive e soggettive somministrate, facendo riferimento alle tabelle con le corrispondenze tra il
voto, le percentuali e i descrittori.
Gli alunni, per un positivo sviluppo dell’autonomia e del controllo sul proprio apprendimento, in
occasione di prove e di verifiche, devono essere preventivamente e chiaramente informati su
argomenti, tipologia e obiettivi della prova. Successivamente alla correzione/misurazione
(valutazione verifiche), gli stessi devono essere informati:
• sui risultati delle verifiche e valutazioni in itinere;
• delle eventuali attività da svolgere per migliorare i risultati.
Alla famiglia verranno comunicati gli esiti di verifiche ed interrogazioni tramite il diario. La
consegna delle verifiche scritte a casa avverrà solo su richiesta della famiglia stessa. Le prove
predisposte dai docenti tengono presente:
• l’attinenza con le attività svolte;
• le reali possibilità dei singoli e della classe;
• il livello di difficoltà della prova e il suo valore rispetto alla valutazione complessiva.
I CRITERI DI VALUTAZIONE E DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
Voti Descrittori del comportamento
10 (dieci/decimi) Si comporta sempre in modo corretto e responsabile, collabora con i compagni e gli insegnanti, partecipa in modo costruttivo e si impegna in modo costante e approfondito
9 (nove/decimi) Si comporta in modo corretto e responsabile, la socializzazione è positiva, partecipa con interesse alla lezione e si impegna in modo costante.
8 (otto/decimi) Rispetta le regole di comportamento, la socializzazione è positiva, partecipa con interesse alla lezione e si impegna in modo abbastanza costante.
7 (sette/decimi) Vivace ma non sempre corretto, la socializzazione è positiva, talvolta distratto, qualche discontinuità nell’impegno.
6 (sei/decimi) Se controllato rispetta le regole, la socializzazione è, in genere, positiva, interviene se sollecitato, l’impegno è superficiale.
5 (cinque/decimi) Spesso non rispetta le regole, i rapporti con i compagni ed insegnanti sono difficoltosi, fa interventi non pertinenti, l’impegno è inadeguato.
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I CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DISCIPLINARI:
DESCRITTORI VOTO
Conoscenze complete, organiche, particolarmente approfondite, senza errori, ottima capacità di comprensione e di analisi, corretta ed efficace applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati esaurienti, esposizione fluida, rigorosa, ricca e ben articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato, sicurezza e competenza nell’utilizzare le strutture morfosintattiche,autonomia di sintesi, di organizzazione e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici originali e creativi, capacità di operare collegamenti tra discipline e di stabilire relazioni.
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Conoscenze ampie, complete e approfondite, apprezzabile capacità di comprensione e di analisi, efficace applicazione di concetti, regole e procedure anche in situazioni nuove, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati soddisfacenti, esposizione chiara, precisa, ricca e ben articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato, competenza nell’utilizzare le strutture morfosintattiche, autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici originali, capacità di operare collegamenti tra discipline.
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Conoscenze sicure, complete e integrate con qualche apporto personale, buona capacità di comprensione e di analisi, idonea applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati apprezzabili, esposizione chiara e articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato, buona correttezza ortografica e grammaticale, autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici talvolta originali
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Conoscenze generalmente complete e sicure, adeguata capacità di comprensione e di analisi, discreta applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati largamente sufficienti, esposizione chiara e sostanzialmente corretta con uso di terminologia appropriata e discretamente varia, ma con qualche carenza nel linguaggio specifico, sufficiente correttezza ortografica e grammaticale, parziale autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite.
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Conoscenze semplici e sostanzialmente corrette dei contenuti disciplinari più significativi, elementare ma pertinente capacità di comprensione e di analisi, accettabile e generalmente corretta applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro se guidato nell’analisi e nella soluzione di un problema, esposizione semplificata sostanzialmente corretta con qualche errore a livello linguistico e grammaticale, lessico povero ma appropriato, imprecisione nell’effettuare sintesi con qualche spunto di autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite
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Conoscenze generiche e parziali, limitata capacità di comprensione e di analisi, modesta applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento difficoltoso e incerto nell’analisi e nella soluzione di un problema, esposizione non sempre lineare e coerente, errori a livello grammaticale, bagaglio minimo di conoscenze lessicali con uso della lingua appena accettabile, scarsa autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite.
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Conoscenze frammentarie e incomplete, stentata capacità di comprensione e di analisi, difficoltosa applicazione di concetti, regole e procedure, esposizione superficiale e carente, gravi errori a livello grammaticale, povertà lessicale con utilizzo di termini ripetitivi e generici non appropriati ai linguaggi delle singole discipline
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Conoscenze errate o minime dei contenuti basilari disciplinari, scarsa capacità di comprensione e di analisi, scarsa applicazione di concetti, regole e procedure, esposizione confusa ed approssimativa, gravissimi errori a livello linguistico e grammaticale
3 Lavoro non svolto, mancata risposta o risposta priva di significato, secondo rifiuto all’interrogazione
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I CRITERI DI VALUTAZIONE INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA
AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
Nella scuola secondaria di primo grado la progressione da un anno all’altro avviene attraverso una
valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni. L’approccio corrente che
caratterizza le scelte dei docenti e delle scuole tende a considerare il percorso di tutto il primo
ciclo di istruzione come un continuum che consente il rispetto dei tempi di ogni singolo studente e
l’attenzione ai processi di crescita. Secondo la norma sono ammessi alla classe successiva, con
decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, gli studenti che hanno ottenuto un voto
non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline, compreso il voto di
comportamento. Il ruolo del consiglio di classe è decisivo perché l’accertamento del livello di
preparazione e il giudizio di ammissione all’anno successivo siano coerenti. I voti e i giudizi relativi
alle singole discipline concorrono a ricostruire l’itinerario formativo di ogni singolo studente:
entrano nella valutazione il riferimento alle tappe già percorse e a quelle attese; vengono
considerati i progressi compiuti e le potenzialità da sviluppare.
Tuttavia la valutazione non può nascondere o sottovalutare quelle carenze gravi che pregiudicano
la prosecuzione lineare del percorso. Ogni studente deve disporre di una informazione appropriata
anche per una processuale assunzione di responsabilità rispetto al proprio progetto di
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progressione negli studi. Non a caso il regolamento sulla valutazione prevede, a fronte di non
compiuto raggiungimento degli obiettivi previsti, che la scuola provveda “ad inserire una specifica
nota al riguardo nel documento individuale di valutazione e a trasmettere quest’ultimo alla
famiglia”.
Criteri di ammissione / non ammissione alla classe successiva
L’ammissione alla classe successiva degli alunni è disposta, previo accertamento della prescritta
frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico. Premesso che si concepisce la non ammissione:
• come costruzione delle condizioni per attivare/riattivare un processo positivo,
con tempi più lunghi e più adeguati ai ritmi individuali;
• come evento condiviso dalle famiglie e accuratamente preparato per l’alunno, anche in
riferimento alla classe di futura accoglienza;
• quando siano adottati e documentati interventi di recupero e/o sostegno che non siano
rivelati produttivi;
• come evento da considerare sotto forma di prerogativa (senza limitare l’autonoma
valutazione dei docenti) negli anni di passaggio da segmenti formativi ad altri che richiedono salti
cognitivi particolarmente elevati ed acquisizione di conoscenze pregresse, mancando le quali
potrebbe risultare compromesso il successivo processo (dalla seconda alla terza classe della scuola
secondaria di primo grado);
• come evento da non escludere al termine della classe prima della secondaria di primo
grado qualora, in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di
apprendimento, non sussistano nemmeno criteri e scopi pedagogici idonei all’ ammissione.
La normativa, a tal proposito, stabilisce che sono ammessi alla classe successiva gli alunni che
abbiano conseguito 6 (sei/decimi) in ciascuna disciplina e nel comportamento;
• il CdC prevede che l’ammissione alla classe successiva possa essere deliberata, con criteri e
scopi pedagogici, anche in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di
apprendimento.
L’ipotesi della non ammissione deve essere formulata dal CdC entro il mese di marzo (oppure i
primi due mesi del SECONDO QUADRIMESTRE) e comunicata per iscritto alla famiglia in modo da
consentire la dovuta preventiva condivisione e in modo da poter stilare un eventuale piano di
recupero individuale delle competenze per le quali l’alunno appare carente.
Criteri di ammissione / non ammissione all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo
Premesso che :
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• il CdC considera la valutazione conclusiva utile, anche e soprattutto, ad evidenziare
l’evoluzione, nonché il grado di maturazione realizzato dallo studente nel corso degli studi;
• il CdC attribuisce rilevanza non solo agli esiti disciplinari conseguiti nel terzo anno, ma al
processo globale relativo al primo ciclo d’istruzione;
• il CdC adotta il seguente criterio di ammissione agli esami di licenza e di formulazione del
giudizio d’idoneità: il giudizio d’idoneità sarà formulato tenendo conto del processo globale
relativo al primo ciclo d’istruzione.
IL GIUDIZIO DI IDONEITA’
Il voto decimale rappresentativo del giudizio di idoneità viene determinato come somma di due
contributi, arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5: (denominato “di
esito”) espresso dalla media, non arrotondata, dei voti ottenuti dall’alunno in sede di scrutinio
finale, incluso il voto di comportamento con esclusione del giudizio di IRC.
Il Collegio dei Docenti, applicando le indicazioni contenute nel D.P.R. 122/2009, ritiene che, il
giudizio di idoneità, tenga in debito conto il curricolo dell alunno (contributo ”di percorso”) inteso
come:
• progressione nel raggiungimento degli obiettivi formativi in termini di conoscenze,
competenze, capacità e comportamenti;
• progressione nel processo di maturazione e consapevolezza;
• partecipazione alle attività e ai progetti promossi dalla Scuola.
LA VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE D'ESAME
Il voto relativo a ciascuna prova scritta d'esame, con esclusione della prova nazionale di cui all'art.
4 della L. 176/2007, è determinato come somma arrotondata all'unità superiore per frazione pari
o superiore a 0,5.
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LA VALUTAZIONE DELLA PROVA NAZIONALE
Il voto relativo alla prova nazionale di cui all'art. 4 della L. 176/2007, viene determinato sulla base
delle eventuali indicazioni fornite dall'I.N.VAL.S.I. per la conversione del punteggio al test
conseguito dall'alunno in voto decimale. In mancanza delle predette indicazioni il voto viene
determinato come voto decimale unico, arrotondato all'unità superiore per frazione pari o
superiore a 0,5, corrispondente alla percentuale delle risposte esatte fornite dal candidato rispetto
al numero totale dei quesiti presenti nella prova medesima. La predetta percentuale, nel caso in
cui l'I.N.VAL.S.I. attribuisca punteggi diversificati in ragione del livello di difficoltà dei vari quesiti,
viene calcolata sulla base del punteggio conseguito dal candidato rispetto al punteggio massimo
conseguibile.
LA VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE D'ESAME
Il colloquio interdisciplinare è finalizzato a valutare non solo le conoscenze e le competenze
acquisite, ma anche il livello di padronanza di competenze trasversali (capacità di esposizione e
argomentazione, di risoluzione dei problemi, di pensiero riflessivo e critico, di valutazione
personale ecc.). Alla prova orale è attribuito un voto espresso in decimi.
I CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO FINALE D’ESAME
Il voto finale viene determinato secondo quanto specificato al comma 6 dell'art. 3 del DPR
122/2009 e dalla CM n. 49/2010. L'esito dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo“è espresso
con valutazione complessiva in decimi e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di
competenza (...)“A coloro che conseguono un punteggio di dieci decimi può essere assegnata la
lode da parte della Commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità”. All’esito
dell’esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova nazionale
INVALSI e il giudizio di idoneità all’ammissione.
Sarà cura della Commissione e delle Sottocommissioni d’esame, e della professionalità dei loro
componenti, far sì che il voto conclusivo sia il frutto meditato di una valutazione collegiale delle
diverse prove e del complessivo percorso scolastico dei giovani candidati. Si cercherà così di
evitare possibili appiattimenti - che rischierebbero di penalizzare potenziali “eccellenze” - e di
evidenziare i punti di forza nella preparazione dei candidati anche in funzione orientativa rispetto
al proseguimento degli studi.
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In base al Regolamento per la valutazione degli alunni (DPR 22 giugno 2009, n. 122 e CM n.
49/2010) concorrono all’esito conclusivo dell’esame di Stato:
1) gli esiti delle prove scritte (italiano, matematica, inglese e seconda lingua straniera se prevista o
prova scritta di Italiano (L2) per i soli alunni stranieri neoimmigrati in applicazione del D.P.R. 89 art.
5 comma 1016 per i quali la programmazione individuale svolta abbia previsto la sostituzione della
seconda lingua comunitaria con il potenziamento di Italiano come lingua ( L2 );
2) l’esito della prova orale;
3) l’esito della prova scritta nazionale;
4) il giudizio di idoneità considerando il percorso scolastico compiuto dall’alunno nella scuola
secondaria di primo grado.
Il voto finale è costituito dalla media aritmetica dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e
nel giudizio di idoneità arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5.
CANDIDATI ESTERNI
Per i candidati esterni il voto da attribuire in esito alle prove d’esame viene determinato come
media dei voti ottenuti alle prove d'esame con le modalità indicate ai precedenti punti.
I CRITERI DI ATTRIBUZIONE DELLA LODE
La lode viene assegnata da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta
all'unanimità se:
• il candidato consegue il punteggio finale di dieci decimi in tutti i contributi che concorrono
al calcolo del voto finale e se il giudizio di idoneità è dieci decimi;
• il candidato che non consegua il punteggio di dieci decimi in uno solo dei contributi che
concorrono al calcolo del voto finale (escluso il giudizio di idoneità).
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LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Per la valutazione delle competenze, sono stati considerati i seguenti descrittori nel documento di certificazione che sarà prodotto a chiusura del primo ciclo di istruzione:
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LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Premesso che: nella scuola secondaria di primo grado “l’esito conclusivo dell’esame, espresso in
decimi, è illustrato da una certificazione analitica dei traguardi di competenze e dal livello globale
di maturazione raggiunto dall’alunno” (C.M. 50/09). Considerato che: l’autonomia decisionale del
CdC consente di adottare un modello per la scuola secondaria di primo grado.
E’ stato approvato il seguente modello di certificazione delle competenze: