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Il Grande Torneo di Lotta p e r la C h a l l e n g e P e y t r i g n e t

È uno degli sports p iù coltivati nella Superba ed uno dei mag-giori ohe più appassiona il pubblico sportivo e non sportivo. A Genova si contano quat t ro sale di lot ta : quella della Colombo più anziana e più agguerr i ta , quella del Club Atletico Genovese, quella dell 'Untone Sportiva Genovese, ed infine quella dello Sport Pedestre Genova, di recente isti tuzione.

Vassallo Aroldo, un fautore della lotta a Genova. ( F o t . S o l z a ) .

Di quest i giorni, al Teat ro Alba Proletar ia si tenne il torneo organizzato dall 'Unione Sportiva per la disputa della challenge Peyt r igne t , gara r iusci ta ot t imamente per la buona preparazione e 1 in tervento di numerosi e valenti campioni. Diamo in succinto i r i su l t a t i finali.

Peso massimo : 1. Andreoli del Club Atletico di Milano — 2. Piazza della Pietro Micca di Biella — 3. Pr iano della Colombo di Genova.

Peso minimo : 1. Gargano della Colombo di Genova — 2. Gar-dini della Virtus di Bologna 3. Corsanego della Colombo di Genova.

Peso piuma : 1. Ner i della Virtus di Bologna — 2. Ponte della Colombo di Genova — 3. Migliaccio dell' Unione Sportiva Genovese.

Nella poule finale, combattutasi t r a i primi t re di ciascuna ca-tegoria, restarono a punt i par i Andreoli di Milano e Gargano di Genova. Iniziato il match finale, dopo dieci minut i di lotta ac-canitissima venne sospeso, trovandosi andicappati i due matcheurs: Gargano per una contusione all 'occhio destro, Andreol i per la ro t tu ra di un dente . I l primato, d'accordo, viene es t ra t to a sorte e questa favorisce Andreoli, al quale viene assegnata la challenge Peyt r igne t ; secondo Gargano, terzo Piazza, quar to Gardini , quinto e sesto Pr iano e Corsanego.

Così la challenge Pey t r igne t , per quest 'anno, res ta assegnata ali Andreoli di Milano, la t a rga d 'onore alla Cristoforo Colombo.

Ottima r iusci ta ebbe pure la prima gara interna indet ta dalla Sezione Lot ta dello Sport Pedestre Genova. Vi parteci-parono quasi t u t t i i giovani eleménti che costituiscono la gio-vane Sezione, r isul tando premiat i nel girone finale : 1. Fornacia i ! Enr ico ; 2. Merega Mar io ; 3. Ghezzi Gino; 4. Zanirat i ; 5. Bec-chet t i ; 6. Diec i ; 7. Scandariato.

Del movimento dello sport della lotta a Genova è veramente benemerito il valoroso sportsman Vassallo Aroldo, molto compe-tente delle cose ciclistiche, podistiche e del foot-ball, che nei pr imi anni della sua vi ta sportiva coltivò con vera passione, figurando degnamente in numerose competizioni sportive. Esper-tissimo nella lotta fu l 'anima della Sezione dell' Andrea Doria, quindi in unione ad al t r i a t let i fondò e diede lo s ta tu to al Club Atletico Genovese, che tant i ott imi elementi diede allo sport ita-l iano: il bravo Grenna Raffaele informi. I maggiori lottatori furono suoi allievi, poiché il Vassallo fu per certo tempo is trut-tore al Club Atletico Genovese, quindi all 'Untone Sportiva Geno-vese, ed a t tna lmenté insegna allo Sport Pedestre Genova.

Inc i tò sempre e organizzò concorsi, t r a i quali r icordiamo le due gare nazionali per la Cintura d 'argento dorato. Partecipò a più gare segnalandosi nella sua categoria del peso piuma.

All 'o t t imo Vassallo, che nella nostra Superba risvegliò lo sport della lotta, vadano i riconoscenti omaggi degli sportsmen genovesi.

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r a n n o a l l i n e a t e a l t r a g u a r d o p e r l a d i s p u t a dei m e r o s i p r e m i . S o c i e t à o r g a n i z z a t r i c e , VArgentia r?n~ d i G o r g o n z o l a . P e r c o r s o k m . 12. D a t a d e l l a g 3 g e n n a i o 1909. V i s a r a n n o 2 5 p r e m i i n d i v i d u a f f 5

L'atleta italiano Armando Francesco (Zibisco 11) che ha istituito di questi giorni a Londra una Sezione Atletica Italiana.

C o p p a Argentia s p e t t e r à a l l a S o c i e t à , c o n g l i o t to p r i m i c o r r i d o r i m e g l i o c l a s s i f i c a t i ; l a C o p p a Argev.Ua s p e t t e r à a l l a S o c i e t à c o n g l i o t t o p r i m i c o r r i d o r i m e g l i o c l a s s i f i c a t i ; l a C o p p a G o r g o n z o l a , a l l a Som >tà c h e a v r à i l m a g g i o r n u m e r o d i a r r i v a t i n e l t e m p o m a s s i m o ; l a C o p p a a r t i s t i c a d e l r a g i o n i e r e Kipa-m o n t i , a l p r i m o a r r i v a t o d i G o r g o n z o l a .

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Quindici giorni solo più ci separano dal 1909, nuovo anno di feconde iniziative sportive, che non mancheranno certo di mettere l'Italia al posto d'onore.

In Francia si è ventilata Videa di non fare più corse di automobili, ma non crediamo ancora che sia giunta l'ora di mettere in pratica una tale Uccisione. . .

Infatti nel 1909 si correrà ed m Francia, ab-biamo ragione di credere, si terranno ancora gare di automobili. Questa è l'ultima notizia che ci hanno portata i campioni torinesi rimpatriando dall'America.

Bel resto se i francesi non ci vorranno dare il modo di gareggiare con loro sul proprio campo, gli italiani rivolgeranno ai francesi l'invito per una novella grande battaglia sul circuito bolo-

^Infatti nel 1909, mentre Brescia organizzerà il pruno grande Circuito aereo, Bologna preparerà il secondo Circuito automobilistico.

Il conte Gregorini, presidente del Comitato del Cir-cuito automobilistico, ha telegrafato di questi giorni da Parigi che la corsa del Circuito di Bologna, in seguito ad accordi presi coi principali proprie-tari di fabbriche automobilistiche, è assicurata, e si avrà l'intervento di macchine italiane, francesi ed inglesi. E' stato stabilito un completo accordo col Circuito delle Ardenne e di Angers. Il conte Gre-gorini è partito per la Germania per continuare il suo lavoro di propaganda.

Abbiamo voluto chiedere a parecchi costruttori eli automobili se Videa ventilata dai colleghi fran-cesi di sopprimere le corse sarebbe stata da loro condivisa.

Tutti ci hanno dimostrato come le corse, per guanto in numero limitatissimo, debbano sempre esistere. Esse sono veramente necessarie per l in-dustria, la quale ha trovato e troverà sempre nel risultato di un Grand Prix il mezzo efficace di una reclame mondiale, che non solo serve a fare conoscere una marca nel mondo intero, ma che ci dà l'occasione, almeno una volta all'anno, di con-frontare i prodotti di industria diversa.

Dunque nel 1909 l'automobilismo e l'aereonau-tiea, per conto degli italiani, hanno assicurato due eccezionali avvenimenti sportivi.

Brescia, come è noto, terrà una Esposizione in-ternazionale d'elettricità. Per l'occasione verrà svolto un ricco e variatissimo programma sportivo. Al già annunciato importantissimo Circuito inter-nazionale di aviazione, si aggiungerà una Mostra di aereoplani, un Concorso inttr nazionale di auto-mobilismo, un Concorso di pompieri, una crociera motonautica tra il lago di Garda, il Mincio ed il Po. Non mancheranno poi altri avvenimenti spor-tivi, come un Concorso ippico ed una grande Gara di tiro a segno, Concorsi ginnastici di varie specie, some gare di foot-ball , dì podismo, ecc., nè man-cheranno grandi concerti musicali, conferenze, spet-tacoli d'opera nei teatri cittadini. A tutto ciò si aggiungano i numerosi Congressi, non ultimo quello della « Dante Alighieri », i quali saranno già di per sè stessi un'occasione a gite ed a diverti-menti svariati. ,

Come le corse, così le Esposizioni non sembrano dovere tramontare. Mentre Torino si appresta ad

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inaugurare il VI Salon del Ciclo e dell'Automo-bile,'Milano e Firenze si dispongono a nuove orga-nizzazioni. Ed eccoci più precisi. La Mostra del Ciclo e dell'Automobile di Milano avrà luogo dal 10 maggio al IO giugno.

Sulla' nuova spianata dei Bastioni di Porta Venezia sorgerà n e l l a prossima primaverala quinta Mostra del Ciclo e dell'Automobile.

La Mostra di quest'anno, oltre l'esporre i pro-dotti dell industria ciclistica ed automobilistica, riserberà una larga parte per i prodotti della

Equitazione antica e moderna A proposito fli questa importante discussione t ra t ta ta da

qualche numero sullo nostre colonne da maestri provetti giovani ed anziani, da ufficiali in attività di servizio e da ufficiali in DÒBizioue ausiliaria, abbiamo rioevute parooohie lettere di assidui lettori tut te di plauso all'iuiziativa della Stampa Sportiva, sempre pronta a trattare con seronltà di intendimenti tu t te le piti im-portanti questioni. . . .

Nell'ultimo numero abbiamo pubblicato un articolo inviatoci da un maggioro di cavalleria, ora in posizione ausiliaria, in risposta alla tosi sostonuta da altra competentissmia e giovane personalità teonica della nostra cavalleria.

Bertovelli Attilio, vincit. della 2' eateg. della gara per la Coppa d'inverno.

Il ciclista Loti Arnaldo di Roma, nuovo detentore del record Milano-Roma stabiUto in ore 37,50. — Farti da Milano VII dicembre alte ore Ad e giunse alla capitale domenica 13 alle ore 12,50.

nuova industria aeronautica bandendo speciali concorsi. .

In occasione del 50° anniversario della Rivolu-zione Toscana, che ricorre il 27 aprile p. v., avrà luogo in Firenze, per iniziativa della benemerita Federazione tra le associazioni di pronto soccorso, una Esposizione industriale, nella quale vi sarà una sezione importante dedicata al Ciclo ed Au-tomobile.

L'Esposizione di Torino e quelle di Milano e Firenze, la Targa Florio in Sicilia, il Circuito automobilistico di Bologna e quello aereo di Brescia, ci dicono chiaramente come l'industria senta ancora il bisogno di una simile attività di organizzazione, di cui noi fummo e saremo sempre fautori. I Co-mitati di Torino, Milano, Brescia, Bologna, Pa-lermo e Firenze hanno prima di agire consultali gli interessati e questi hanno risposto : «Fate e vi asseconderemo ».

La risposta non poteva essere diversa e noi oggi plaudiamo al successo dell'industria italiana, che con simili occasioni potrà mantenere alto il suo primato anche nel 1909.

GUSTAVO VERONA.

I l maggiore generale conte Luigi Greppi, comandante la Scuola di Pinei olo, ci ha scritto una gentilissima lettera faoendooi rile-vare come la questione ippica lo interessi sempre vivamente, ma come si debba, pure discutendo, riconoscere nei defunto capitano Caprilli il maestro provetto ohe intuì per il primo ì benefici di una equitazione rimodernata. •

E noi, che pure dovendo accogliere il parere di tu t t i ì lettori, elogiammo piti volte il metodo del grande cavaliere e dei snoi devili allievi, rivolgiamo appunto oggi che la discussione è aperta, invito all'egregio gen. conte Greppi di facilitare l 'opera bellissima ohe alcuni giovani ufficiali si sarebbero proposta, e cioè di per-mettere loro di potere esprimere su queste colonne il loro pen-siero a favore della moderna equitazione.

La Stampa Sportiva sarà sempre ben lieta di ospitare 1 loro lavori. d '

Giuoco del Calcio, Fra la terza squadra della Juventus di Torino

e la prima della Ginnico Sportiva di Saluzzo, ebbe luogo martedì scorso, 8 corrente, un impor tante mofcft di foot-ball, al quale, malgrado il tempo rigido e co-perto, assistette numeroso pubblico.

Ottimo il giuoco svolto dalle due squadre : due ri-prese accanite con 2 goals della Ginnico ed uno della Juventus. . .

La squadra di Saluzzo era composta dei signori: Rossano, Gi t ta rd i , Massimino, fratell i Ser ra tane , Demarchi, Ozerio, Rebuffatt i , Ghio, Girando Cesare.

L'esame alla slitta. — Il dottor Jean Ohareot esamina il suo apparecchio dopo le esperienze del colle Lautaret (2075 m. d'altezza).

La slitti (Jhnrcot »'incammina. — ... posata su due pattini lunghissimi, munita d'un motore De Dion di 3 cavali , con cambio di velocità.

La slitta del luogotenente De La Desse una specie di tandem basato su quattro pattini e che marciava per

mezzo d una ruota dentata che mordeva la neve...

n n n V l t T t 0 r e a g H B £ ° ? t a ™ ot t imo , pure l ^ t n h - V T " su f f i c i en t emen te s t ud i a to , sì d a p o t e r n e atten-d e r e un b n l l a n t e successo.

N a t u r a l m e n t e , la n a t u r a de l l ' uomo a u d a c e è ta le , che pr ima di

Automobilismo invernale! Sarà u n a de l ie f u t u r e conqu i s t e . Come l ' au to-

mob i l e a p p l i c a t a a l la n a u t i c a lia d a t o que l m e r a -v ig l ioso c a n o t t o che vola l eggero e agi le s f io rando la supe r f i c i e de l le acque , come il m o t o r e accop-p i a t o d a l l ' a r e o n a u t i c a ha p e r m e s s o di l i b r a r s i a voli p i ù ce r t i e più s icar i , così l ' au tomobi l e , mo-d i f i ca ta o p p o r t u n a m e n t e , t e n t e r à e viucei à le mon-t a g n e e le d i s t e se nevose . Anzi , le va t e n t a n d o da qua l che t e m p o e con f o r t u n a .

Quas i u n a n u o fa, il l u o g o t e n e n t e d e l l ' a r m a t a ing lese S l iackle ton a v e v a i d e a t o u n a spec ie d i s l i t t a - au tomob i l e , m e s s a in m o t o da 1 3 1 5 H P d i forza, che d o v e v a po r t a r l o alJa conqu i s t a de l Po lo S u d . Egli a v e v a a p p u n t o Scelto il Po lo Sud come suo c a m p o di ba t t ag l i a , po iché , e s s e n d o la via quasi s e m p r e p i ana e non p r e s e n t a n d o le r eg ion i a n t a r t i c h e la r icchezza di icebergs che f o r m a n o la be l lezza r u d e e s p a v e n t o s a del Polo Noi d, la s l i t t a -a u t o m o b i l e a v r e b b e p o t u t o e s t r i n s e c a r e t u t t e le sue qua l i t à .

I n t a t t i , l ' appl icaz ione del m o t o r e agli s p o r t a in-v e r n a l i a v e v a u o sugge r i t o al t e n e n t e S b a e k l e t o n u n veicolo che a p p o g g i a v a su l u n g h i ski d 'ac-ciaio, p o t e n t e m e n t e r i cu rv i , a t t e a tag l i a r e la neve , m e n t r e il mo to re e r a d r i zza to ve r so la se-c o n d a m e t à de l l a s l i t t a - d o v e a p p u n t o lo s t r a n o c e n t a u r o na to d a l l ' a u t o m o b i l e , d d ia s l i t t a e dag l i ski,_ p r e s e n t a v a la t'orina d ' u n bobsleigh ag i le ed e l e g a n t e . Veicolo t r o p p o leggero, forse , p e r t e n -t a r e le r eg ion i s conf ina t e a n t a r t i c h e , t r o p p o ele-

g a n t e pe r p o t e r e sse re a b b a s t a n z a fo r t e c o n t r o i a v iolenza r ig ida de l la n a t u r a s o v r a n a m e n t e e t e rna . . . I l t e n e n t e Sbaek l e ton , i nvece , e b b e fiducia n e l veicolo a m o r o s a m e n t e idea to e c o s t r u t t o , l ' Ingh i l -t e r r a , p a e s e de l l e sa lde associaz ioni e dagl i e n t u -s i a smi p ron t i , a p p l a u d ì l ' .dea a u d a c e e il so lda to t e m e r a r i o , e così la tìritish Antartic Expedition e b b e il suo capo ne l Sbaek l e ton , e p a r t ì verso il m i s t e r o b i a n c o e... n o n se n e seppe p iù »nulia.

U n a l t r o t e n e n t e f r ancese , De L a Besse, dopo a v e r s t u d i a t o il p r o b l e m a d e l l ' a u t o m o b i l i s m o in-v e r n a l e , c o m b i n ò u n a specie di tandem b a s a t o su q u a t t r o p a t t i n i e che m a r c i a v a p e r mezzo d ' u n a r u o t a d e n t a t a che m o r d e v a la neve . Ques to , s iamo d ' accordo , è p i u t t o s t o c ic l i smo i n v e r n a l e , ma da l c ic l ismo, p re s to , collo s t e s so s i s t ema del t e n e n t e D e La Besse, si passò al p a t t i n o a u t o m o b i l e che d i e d e qual-che b u o n r i s u l t a t o .

Toccava p e r ò al d o t t o r J e a n Charco t d i r i t o r n a r e a s t u d i a r e il s i s t ema del la s l i t t a -au tomobi le , / e i n f a t t i , dopo qua lche e s p e r i e n z a f a t t a al colle d i L a u t a r e t , d o v e la mass icc ia s l i t t a e il f o r t e m o t o r e d i e d e r o o t t i m i r i s u l t a t i , a c c e t t ò di p o r t a r e con sè ne l la sua fu-t u r a s p e d i z i o n e al P o l o Sud a n c h e il n u o v o veicolo, g

L a sua s l i t ta , posa ta

su d u e p a t t i n i l u n g h i s s i m i , m u n i t a d 'un m n . D e Dion di t r e caval l i , con scambio di velo • ^ b a s a t a su .un i ngegnoso s i s t ema di ruote e moto r i , è, secóndo me, capace di compie re qual t'1' record, e di r a g g i u n g e r e a n c h e d i sc re t e Vclop'u m a p u r p r e s e n t a n d o su l la s l i t t a t r a i n a t a dai ! g r a n d i van t agg i , p u r e c redo che non è an8" ' g i u n t a al g r a d o di pe r f ez ione ta le che, possa f s p e r a r e in u n a sua Vi t to i ia sul Po lo Antart i

P o i c h é a n c h e il c a p i t a n o Charco t si deve 8°°' v i re de l i a sua i n v e n z i o n e nei c amp i stermin t" de l le r eg ion i an ta r t i che- , m a il p r o b l e m a di accó"'

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n t a r e u n ' i m p r e s a i n a u d i t a come ia s cope r t a ' I polo, p rova sè s tesso e la sua m a c c h i n a in pie-n i s s i m e esper ienze , che , si capisce, r iescono quas i -eiuP16 b e n e ) e P° ' i s f ida ma l s i cu ro e i n c e r t o la natura r ibe l l e .

Cosi) P e i G ' r 0 del m o n d o , qua lche a u t o m o b i l e g a l l ena ta sul Monginevro , p e r c o r r e n d o u n paio

J: chi lometr i ne l la neve , e così Charco t , d o p o r e r o t t e n u t o u n b r i l l a n t e successo a 2000 m e t r i

d'altezza con 17 stradi so t t o zero, è p a r t i t o sem-plicemente pel Polo S u d . Ma il più hel lo è che ja foli» p l a u d e n t e ai p r i m i palpi t i della sua s l i t t a antomobile ha s a lu t a to con uno scroscio d ' a p p l a u s i ]a br i l lan te p rova s u p e r a t a col l 'a iuto di meccan ic i , di goldat i-skiatori , e ha c r e d u t o co- ì di s e n t i r e in q„el r o m b o de l la s l i t t a a u t o m o b i l e u n u r l o d i yittoria.

jv'o, e ra il p r i m o v a g i t o di u n a cosa n a s c e n t e , vagito r o b u s t o e poderoso , m a s e m p r e qua lcosa d ' imperfet to e d ' in fan t i l e . . . Non solo; ma m o l t i hanno a s s i c u r a t o che con que l l ' e spe r ienza C h a r c o t poteva d i r s i ce r to del la r iu sc i t a , po iché la s l i t t a automobile gli ha a p e r t o la via del Polo . Io sono

.. .,.,.: ; ni: . , in... ... ... pai s ce t t i co : av re i d e t t o : Glie l 'ha m o s t r a t a sem-plicemente, ed è g : à qualcosa . La via del Polo , quella b e n e d e t t a o m a l e d e t t a via, d i cui t u t t i pa r -lano. senza conoscer la , s egna ta già al suo inizio da t an t e croci e da t a n t i mar t i r i , sa rà v e r a m e n t e

t i m a p a r t e del mondo , m a si son l imi t a t e a f a r o p e r a condut t r i ce s p i n g e n d o avan t i sin che è pos-sibi le le c a r o v a n e , tocca al le s l i t te a u t o m o b i l i e ai d i r ig ib i l i compie re il resto. . . m a non b i sogna a v e r f r e t t a , e p r e p a r a r s i a l l ' Impresa p iù g r a n d e che possa sognare un n o m o sc ivo lando g iù da l Cenis io con u n bobsleigh m u n i t o di un m o t o r i n o quals ias i , o g i r a n d o ia piazza d ' A r m i di To-r ino col d i r ig ib i le d i W i l b n r W h r i g l i t .

Oggi, i d i r ig ibi l i e gl i a r e o p l a n i che p a r t i s s e r o pel Polo , ben difficil-m e n t e t r o v e r e b b e r o la via d e l l ' a n d a t a , o p e r lo meno s b a g l i e r e b b e r o que l la de l r i to rno , e le s l i t t e automobi l i . . . non f u n z i o n e r e b b e r o p i ù dopo qua lche dozz ina di ch i lome t r i .

P u r e , o l t re Charco t , a n c h e il l u o g o t e n e n t e Barnes and his motor sledge, h a n n o g i u r a t o di a r r i v a r e al Polo Sud. P o i c h é il t en . Shack-

Essex, quel lo s tesso che dal 1901 al 1904 ha g u i d a t o la m e m o r a b i l e sped iz ione .della Biscovery, p i a n t a n d o la b a n d i e r a b r i t a n n i c a a 800 c h i l o m e t r i da l Polo Sud . Un ' inez ia per le s l i t te au tomob i l i . . . d i cono Shack l e ton , Barnes , Cha rco t e compagn ia . . . E sarà beniss imo. . . anzi io a u g u r o che n o n solo sia un ' inez ia , m a u n a p a s s e g g i a t a s emp l i c i s s ima .

ì

La macchina dei cop tano tfcoU, ha piuttosto la forma di un bobsleigh allungato 6 pesante.

I /Pentente cordiale.

L'apparecchio di Barnes è semi affondato netta neve, e la slitta di Charcot pare non possa andare avanti.

\ ì

In piena marcia. Charcot segue la sua mac. luna guidata dal meccanico Félissier.

• P S I P m a n

il mastodonte inolese. La ruota del centro delle slitte di Barnes. Scott e O. è meno pesante e massiccia

ma il veicolo inglese è assai più grosso di quello francese.

aperta il g io rno in cu i u n a sped iz ione fo r t e come quella del Pourquoi pas e de l la Stella Palare, di-fetta da u n a m e n t e v igorosa e a r d i t a , a d o p e r e r à tutti i m o d i m o d e r n a m e n t e no t i e p e r f e t t i p e r avanzare non foss ' a l t ro di qua lche m e t r o sul la di-stesa b i a n c a e sconf ina ta . Oggi anco ra , m e n t r e le slitte coi cani , le n a v i e le au tomob i l i son quas i fallite ne l l ' ope ra lo ro d i g i u n g e r e a scopr i re l 'u l-

l e ton , se non e r ro , non è pa r t i t o , m a la British A ntartic Expedition si è a cc re sc iu t a d i p iù m e m b r i , d i B a r n e s , cioè, e del c a p i t a n o d i vasce l lo Scot t , co-m a n d a n t e l ' inc roc ia tore

• • 1 I Il riposo.

Le slitte Scott e Barnes si ritrovano prima di riprovare gli esperimenti.

È IL mOZZO DEI PIÙ GRANDI MERITI Ha due mol t ip l i che : una per le condizioni normal i , l ' a l t r a per le sal i te . H a un

f reno dolce, p o t e n t e ed immancabi le , una ruo ta l ibera asso lu tamente senza fr izione.

Esclusivo Bappresentante per l'Italia: GIULIO MARQUÀRT - Mi lano .

Il dribbling in un match dì foot-ball rugby,

c ia te d i D a v o s e di St-Moritz, o ancora ne l pros-s imo concorso p e r s l i t t e -au tomobi l i organizzato dal T o n r i n g Club F rancese e da l l 'Au tomobi l Club d i F r a n c i a a Monest ier de Cle rmont ne l d ipa r t i -m e n t o de l l ' I sè re , pel 24 genna io del p ross imo anno .

Ciò che è m e n o pericoloso, m e n o onorifico.. . ma p iù d i v e r t e n t e che part i r . . . che so io, a n c h e sol-t a n t o pe r il Po lo Sud.. .

N. S.

Giuoco del Calcio I Campionati Federali .

Nell 'at tesa che dalla F. I. F. ci venga comunicato il calendario delle par t i te Campionato Federale, diamo l'elenco delle iscrizioni regolarmente pervenute alla Federazione :

PRIMA CATEGORIA . Milano. — F. C. Internazionale, Milan F. C., U. S.

Milanese. Genova. — Andrea Doria, Oenoa F. C. Torino. — Torino F. C., Juventus F. C. Vercelli. — Pro Vercelli. Venezia. — F. C. Venezia.

SECONDA CATEGORIA. Milano. — F. C. Internazionale, Milan F. C., U. S.

Milanese, Libertas F. C. Genova. — Andrea Doria, Oenoa F. 0. Torino. — Torino F. C., Juventus F. C., Pie-

monte F. C. Vercelli. — Pro Vercelli.

f Napoli. — ljf"ples F. C. Asti. — Astense F. O. Un vero successo, nn vero plebiscito di iscrizioni

dell' U. S. Mi-lanese, 'u giuo-cato con ac-canimento, di-remmo quas i , , con violenza, A ciò che non permise u n o svolgersi rego-lare di belle e sapienti com-binazioni.

Chi si distinse in modo par-ticolare fu l 'Ara , giuocatore veramente eccezionale, Inno-centi, Binaschi, Bertinett i . . . della Pro Vercelli.

Della Juventus, Frpy, che si rivelò un centro halfback hors classe, Mastrella, Barberis, Jacquet e Durante .

All 'inizio della par t i ta la palla è por ta ta se t to il goal vercellese, che è messo diverse volte in serio pe-ricolo, ma l 'o t t ima difesa non si sgomenta e molto bene riesce a salvare la propria rete. Una discesa dei vercellesi porta la palla nel campo torinese, un giuocatore avversario dell 'ala destra centra ; la palla viene involontariamente toccata colla mano dal Bar-beris, che si t rova nell 'area di rigore.

Viene accordato un free-kick a favore dei Vercel-lesi, ma Benza risultato.

Dopo una serie di passaggi Borei riesce a portarsi a pochi passi dal goal vercellese, e mentre sta per marcare un sicuro goal, viene caricato alla schiena da Servetto e mandato violentemente a terra.

Un penalty vien concesso a favore della squadra juveut ina , che per mezzo dello stesso Borei marca un primo punto.

A questo punto il pubblico che, manco a dirlo, parteggia per la propria squadra, minaccia di inva-dere il campo, urla, fischia, insulta non solo l ' a rbi t ro che giustamente ha concesso il calcio di rigore, ma pure i giuocatori torinesi .

Lo stesso avv. Bozino, presidente della Pro Ver-celli, si porta in mezzo al campo ed invi ta i suoi giuocatori a ritirarsi. Il suo at to antisport ivo è com-mentatissimo...

For tuna che non t u t t i perdono la testa e, grazie all ' ing. Bertinetti , che prontamente interviene, ed agli stessi giuocatori, si ristabilisce la calma ; ed il giuoco è ripreso con nuovo accanimento.

Un calcio di punizione è concesso a favore dei vercellesi : la palla è lanciata davanti al goal dei bianchi e neri. Bert inet t i con un colpo di testa tenta di metterla nella rete, sbaglia il colpo e la manda a Visconti, che con un nuovo colpo di testa marca il goal f ra il delirio del pubblico che applaude lunga-mente.

Messa la palla nuovamente in campo il giuoco si svolge con varia sorte ; ad un dato punto Visconti si t rova a poco più di due metri dal goal torinese e

credono in una vi t tor ia vercellese. Così certamente non la pensano i torinesi, che a mezzo del Ve rano, nuova, ultimissima recluta, dopo diversi assalti rie-scono a marcare un nuovo goal, pareggiando per il momento la part i ta . Il giuoco si fa violento, un cal-cio di punizione viene concesso a favore degli juvtv

I lini, per avere un giuocatore avversario coxnnie eonc fallo dentro la propria area di rigore. Quasi tutta la squadra vercellese si porta davanti al proprio goal. Frey t i ra da vero maestro il calcio e la palla passa f r a una siepe di gambe ed entra con veemenza indis turbata nella rete, f ra lo stupore del pubblico degli stessi giuocatori.

La par t i ta ormai volge al suo fine, il pubblico per la minima cosa grida ed incita i propri giuocatori a dare addosso agli avversari e vincere. Ma la calma ormai è perduta e si giuoca non più alla palla, mi all 'uomo.

I due goals corrono per più volte il pericolo ( essere passati, ma le due difese sanno con rara mae-str ia liberarsi degli assalitori.

II tempo passa ed il match termina f ra l'indifferenza del pubblico, colla vi t tor ia della Juventus con 3 goali a due.

Le squadre: F. O. Juventus. — Dorante, Mastrella, Barberis

Corbelli, Frey, Naj , Jacquet , Vetrano, Borei, Besozzi, Mazzoni s.

Pro Vercelli. — Innocenti , Binaschi, Servetto, Ar»> Milano I, Leone, Milano II, Bert inet t i , Fresia, ' sconti, Bampini .

Notizie a fascio.

" F . C. P i e m o n t e , , batte " G e n o a C l u b , , . Contrastato da un forte vento, il 6 corr., si è dis-

puta to il match t ra il Foot-ball Club Piemonte ii 1° rino ed il nostro Oenoa Club.

I forwards genovesi, malgrado abbiano il vento contrario nella prima ripresa, con dei bei pi si portano sotto il goal torinese e ci danno l'impr* sione che vogliano prendersi una r ivinci ta sulla det ta squadra, dalla quale sono s ta t i ba t tu t i poche do-meniche or sono con 6 goals a 3.

II goal-keeper dei torinesi, Faroppa, giuoca molto be-ne, salvando la sua porta da diverse critiche situazioni, e quindi con un bell 'as-sieme i forwards del Piemonte si portano sotto il goal ge-novese, segnando il 1° goal.

Il giuoco continua molto vivace, ed i genovesi fanno il possibile di pareggiare la par t i ta , ma i torinesi scom-bussolano il giuoco della difesa genovese, ed è Hug, fool-back del Oenoa, che per

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ì

L a s l i t ta au tomobi l e inglese è u n po ' d iversa da quel la d i Charco t : ha p iu t tos to la f o r m a di u n bobsleigh a l l u n g a t o e pesan te , la r u o t a ne l cen t ro è m e n o p e s a n t e e meno massiccia, e m e n t r e il peso di t u t t i gli appa recch i è diviso in t u t t a la macch ina ne l la s l i t ta d i Cbarcot , in quel la in-glese la p a r t e an t e r io re è assai p iù l eggera d i quel la posteriore. . .

N a t u r a l m e n t e , i giornal i f r ances i a s s i cu rano che Charco t ha f a t t o una p rova migl iore d i Barnes, e g l i inglesi cer t i f icano che Barnes fila ancor megl io d i Charcot . . . poi, secondo i francesi . . . la s l i t t a d i Ba rnes è t roppo pesan te nel la p a r t e po-s te r iore , e perc iò a f fonderà in pa r t e ne l la neve , e, secondo gli inglesi , la s l i t ta d i Charco t è pe-s a n t e d a p p e r t u t t o e af fonderà in te ramente . . .

Secondo noi, i n f ine , t a n t o Charcot , q u a n t o Barnes , S c o t t e compagn i a v r a n n o da to de l le splen-d i d e prove dei loro apparecch i , ma non ta l i an -cora da poters i r i t ene re r i so l ta una ques t ione che è a p p e n a abbozzata .

L ' au tomob i l i smo inve rna le s ta nascendo oggi , si può d i re , e a lcuni vogl iono già che c o n q u i s t i il Polo. . . ma, povere t to . . . ciò è imposs ib i le . Ca-p isco: s iamo nel secolo del progresso e t u t t o si fa più c e l e r m e n t e che nei secoli passa t i , ma non vedo in ciò una causa pe r voler mor i re anco r p iù in f r e t t a .

L ' au tomob i l i smo i n v e r n a l e finirà col t r i o n f a r e d i qui a qualche t empo , dopo i necessar i s tud i e mo l t e ,mo l t i s s ime esper ienze , le slitte-sfci bobsleighs, toboggans au tomobi l i , vo le ranno per le m o n t a g n e e so lcheranno le p i anure nevose.. .

Al lora si p o t r à par la re d i conqu i s t a re il Polo Sud , che... può dars i d ivenga nel f r a t t e m p o u n po ' meno b a r b a r o e p iù educato . . . per ora, tu t t ' a l p iù , si può conqu i s t a r e qualche coppa d ' o n o r e ne l le corse in te rnaz iona l i di bobs con motor i , giù pe r le runs norvegesi , nel le piccole ma comode p i s te ghiac-

cile torna tu t to ad onore dei sentimenti veramente sportivi, ed al tamente encomiabili, di tu t t i i Foot-ball Clubs i taliani.

Yentuna squadre concorrenti non si sono mai regi-s t ra te finora a nessun Campionato d 'I tal ia, onde siamo ben lieti di una COB! onorevole constatazione, che di-mostra sempre più la volontà di fare, e fa r bene, delle nostre Società e della F. I. F.

L a 4 0 ' della < P a l l a Dapples >. Il viaggio di piacere Torino-Vercelli e... viceversa. Come sempre, la Pro Vercelli si presentò au grand

compiei, non così la Juventus, che malauguratamente dovette presentarsi con cinque giuocatori rimpiazzati da elementi di seconda categoria.

I l match, sotto la direzione dell 'ottimo sig. Meazza,

t i ra . Durante si bu t t a in ginocchio e riesce mir-loeamente a fermare la palla, mentre gli avanti ^ Cellesi arr ivano come bolidi addosso al povero e»er ' d iano; e succede una melée terribile.

Il momento è emozionante: un mucchio di catori sono sopra al Durante, che con un sangue ftE??" i sangue f t e d d r

padroneggi^ passare la palla al suo compagno p

belli, e cosi liberare lui e la porta da una situazio^

eccezionale riesce, benché a terra, a la situazione e passare la palla al

porta criticissima.

Un applauso unanime scoppia all 'indirizzo del bra-guardiano torinese.

Però proprio sul finire del primo tempo Bertinetr riesce ad assicurare alla sua squadra un secondo »„ i

Passati i dieci minut i di riposo, f ra i commenti"'-più disparati , la par t i ta viene ripresa e tut t i orma'

•vo

Le amenità del giuoco del rugby. — Una mélée indiavolala.

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. . .

La squadra ginnastica dei giovani ciechi che si internazionale di lioma.

: presentata con successo al concorso (Fot. Felici).

errore segna il secondo goal a loro favore. Nella ri-.sa i genovesi hanno il vento in favore e manten-

gono per tu t to il tempo la palla nel campo avver-bi-io, ma il loro giuoco è cosi sconclusionato da non permettere di prendersi una rivincita. Ed è quasi alla fine della par t i ta che il Foot-ball Club Pie-monte con una balla discesa marca il terzo goal, se-K, ito però subito da uno fat to dai genovesi per me-ri, o di Hermann, che ha così salvato l 'onore della sua squadra. .

Termina cosi il match con la vi t toria dei torinesi con 8 goals ad 1. _ i „

Arbitrò egregiamente il sig. Vieri Goetzlof. Le squadre erano cosi composte : F.-B, C. Piemonte : Faroppa, Peruzzi I, Tagliatine,

Berardo I, Capello, Marenghi, Cappa, Gavinelli, Be-rardo II, Peruzzi II, Vaiobra.

Genoa Club: Brunoldi, Storace, Hug. Cevasco, Fer-raris, Sassone, Gazzoppi, Hermann, Herzog, Htìrny, Marassi.

(Bacci). Da Palermo, il segretario del Palermo F.-C. ci

scrive, in correlazione ad una corrispondenza da noi pubblicata, quanto segue: « Mister Lipton, che per b«n due anni consecutivi (1906 1907) ha onorato di sua presenza il Palermo F.-C., assistendo a delle im-portanti part i te f ra Véquipe del suo yacht e quella del Palermo F.-C., nel 1906 aveva promesso amiche-volmente, e nella Pasqua del 1907 promise ufficial-mente una bellissima Coppa d'argento, ed oggi, dopo aver spedito da qualche tempo al Palermo F.-C. le fotografie del ricco dono, scrive che sarà in Sicilia (Palermo) nella set t imana di Pasqua col suo yacht onde assistere alla disputa del suo ambito trofeo ».

E poiché Sir Lipton promise pure la partecipazione del team del suo yacht al nostro I I I Torneo Interna; zionale, che si svolgerà appunto nella domenica di PaBqua e successivo lunedi, noi non potendo sup-porre che Véquipe di Sir Lipton goda del dono del-l'ubiquità, at tendiamo gli eventi per vedere dove giuocherà, se a Torino od a Palermo, la squadra in parola !

Il record dell'insegnamento ginnastico

meravigliose evoluzioni per correttezza ed esattezza, le marce per tersiglie e di fron-te, compiute con una disin-voltura da strabiliare. Cosa meravigliosa e nel medesi-m o tempo sommamente com-movente! Sembrava che in quelle faccie cosi corrette, in quegli occhi spenti per sempre, ritornasse la luce, la luce che guida per le vie del mondo, la luce che fa degli uomini forti .

Alla marcia e alla corsa individuale il pubblico non potè più frenare l 'entusiasmo e si abbandonò con frenesia all 'applauso più spontaneo e più caloroso, un applauso strappato al cuore per quella squadra che faceva miracoli e per il suo bravo e simpa-

" tico maestro. Seguirono quindi degli eser-

cizi agli appoggi Baumann, difficili e ott imamente ese-guiti . Restava però il più difficile dei loro esercizi e chè doveva addir i t tura entu-siasmare, elettrizzare il nu-meroso pubblico. Il salto al cordino...

T u t t i i componenti l a squadra eseguirono il loro salto di progressione, finché

gli ult imi due, i più bravi, Piacentini di anni 11 e Cit tadini di 18, saltarono con la rincorsa libere, il primo col cordino a m. 0.90 ed il secondo a m. 1,15. Salto veramente meraviglioso per un cieco !

Terminato il loro programma, salutata mili tarmente la Giuria, la balda squadra lasciò lo stadium f ra uno scrosciare di bat t imani .

L ' in tera Giuria, compreso l ' instancabile Presidente, il prof. dott. Baumann, vollero felicitare il bravo maestro che veramente ha r iportato un t r ionfo sulle grandissime ed aspre difficoltà che si possono incon-trare nell 'educare fisicamente il cieco.

Una parola col maestro. Il giorno seguente t rovai il prof. Seganti nel cor-

tile del Belvedere con la fascia rossa della Giuria al braccio, era solo e passeggiava at tendendo l 'ora delle gare individuali. Mi avvicinai a Ini e mi presentai quale un entusiasta ammiratore dei suoi trionfi.

Sorrise e mi strinse forte forte la mano, era sod-disfat to completamente del bel r isultato avuto dopo tanto lavoro indefesso.

Ci vorrà della pazienza — domandai tanto per co-minciare — a istruire nella ginnastica degli allievi ciechi ?

— Si, ce ne vuole della pazienza e del coraggio, ma la soddisfazione dei r isul ta t i e la simpatia e l 'affetto dei miei buoni allievi mi fanno completamente di-menticare le ore penose e difficili.

— E ' molto che insegna nel l ' I s t i tu to? — Saranno circa due anni da quando il mio gran

maestro, il dott. Baumann, mi disse di presentarmi ad offrire i miei servigi alla Commissione ammini-stratr ice dell ' Ist i tuto. Fu i subito accettato e mentre mi conquistavo il consenso e la stima dei superiori, incontravo la prima e più terribile delle difficoltà: l 'avversione degli allievi per gli esercizi del corpo.

— Come — interruppi io — eran contrar i essi al-l ' insegnamento della ginnastica?

— Oh si, e molto, vede, per esempio, il più bravo, il Cit tadini , che ora è un vero at leta, era quello che

Dna squadra di Ciechi al Concorso Vaticano. Quel giorno, il 25 di ottobre, mi trovavo nel gran-

dioso cortile di Belvedere, t rasformato per l'occasione ii: nn magnifico stadium, per assistere, amante come sono di ginnastica e di sport, al proseguimento delle gare di squadra delle società straniere.

Erano circa le 11,30 e molte squadre erano di già sfilate dinanzi alla Giurìa ed avevano svolto ì loro svariati programmi, quando sentii circolare fra la folla meravigliata che assisteva la notizia che in quel momento si sarebbe presentata una squadra di ginnasti ciechi dell ' Is t i tuto di Sant'Alessio di Roma.

Difat t i il gruppo di detti ginnasti era là fuori dello steccato che circuiva lo stadium, in un costumino di sétin bianco, elegantissimo, con guarnizioni celesti. Eran stret t i intorno al loro giovane maestro che parlava con essi dandogli gli ul t imi avvert imenti per lo svolgimento dell ' imminente prova. . . . . . . .

Nel loro viso, deformato dalla terribile infelicità, sì scorgeva un senso di gioia e di tranquil l i tà che muoveva le loro labbra al riso più gaio.

Venne il loro t u r n o ; invitato dalla Giurìa, li bravo maestro condusse con la sola guida della voce la sua squadra nel campo del concorso.

Un applauso frenetico accolse questo movimento, che dette per un is tante la più schietta illusione di una marcia di veggenti. .

Raccomandato al pubblico il silenzio, il prof, l egan t i cominciò col fa r eseguire ai bravi suoi allievi delle

mi ha dato più filo da torcere, non volevano proprio saperne degli esercizi elementari quei buoni ragazzi.

E quando fu che cominciarono ad appassio-narcisi?

— Ci volle della ta t t ica , promettendo giuochi, eser-cizi divertenti , gare di forza, e con questo si giunse a fargl i render piacevoli quei primi elementi che, come in tu t t i i rami di studio e di prat ica, sono lunghi e noiosi.

E quali a l t re difficoltà potè superare? — Molte; ad esempio, il correggere quasi total-

mente e calmare il loro sistema nervoso scosso ed infermo, che durante le lezioni gli dava scatti ridi-coli e gli faceva perdere l ' immobi l i tà dell attenti ginnastico. La mancanza di quel senso di orienta-mento del quale siamo munit i noi veggenti. La paura grandissima, immensa che li assale durante gli eser-cizi. Quelle abi tudini dannose acquistate nella v i ta sedentaria alla quale erano prima sottoposti, cioè il tenersi curvi, il por tar le braccia penzoloni, il capo inclinato da una parte o dondolandolo continua-mente da destra a sinistra e viceversa, e molte a l t re anormali tà che si r iscontrano solo nella na tu r a del cieco.

— E dica, maestro, che ut i l i tà può apportare l'eser-cizio del salto a dei ciechi che nella vita prat ica non possono approfit tarne?

— Non fu l ' idea di fa rne dei saltatori quella che mi spinse ad insegnare ai miei alunni ciechi il salto al cardino ; ma la parte al tamente educativa che scorsi in esso. Mi creda avvocato, che quando un cieco giunge a saltare come il Cit tadini o il Piacentini , non ha più paura di nulla, sente l 'ostacolo, dinnanzi al quale si ferma o supera, cammina con la dis invol ture di un veggente, tiene alta e d r i t t a la persona e acquista una spigliatezza che lo mette alla vostra altezza.

— E quali esercizi compiono nella loro palestra? — Tut t i quelli che si eseguono nelle nostre scuole

e palestre, arrampicata alle pertiche, alle funi , corsa di resistenza e di squadra, appoggi Baumann, ba-stoni Jager, lotte alla f une , giuochi ginnastici e persino il giuoco della palla vibrata.

— Avranno, è vero, degli attrezzi speciali? — Per ora soltanto la pedana differisce dalle al tre,

ma spero in seguito che la Commissione amministra-trice mi farà eseguire degli attrezzi speciali di mia invenzione, e che da parecchio tempo ho disegnato.

— Ha scrit to nulla in proposito della ginnastica dei ciechi ?

— Si, ho scrit to qualche cosa sul cara t tere dei miei allievi, consigli ai maestri che volessero intra-prendere ta le ramo d' insegnamento, la descrizione degli attrezzi speciali e della palestra, ecc., ecc., ma ancore non ho pensato di darlo alle s tampe.

— Oh farebbe proprio una cosa santa , una cosa al tamente umani tar ia , a propugnare ta le insegna-mento, far l 'appello di quegli insegnanti che sentono di avere veramente un cuore.

— In quanto a questo la Commissione de l l ' I s t i tu to ne è ben disposta, per quanto posso sapere. Arrivederla, avvocato, debbo andare ai miei doveri.

E difat t i era stato chiamato dal diret tore di campo per assistere alla corsa dei 100 metri .

Gli strinsi forte la mano e pensai fra me: « Non vi sarebbe premio at to a compensare tale opera cosi grandiosa, cosi umani ta r ia , rendere al cieco per mezzo della ginnastica quella felicità tol tagl i da una na tura matr igna».

A. lavelli.

L ' A b b o n a m e n t o al la Stampa Sportiva costa L. 5 all'anno.

L'alunno G. Cittadini mentre salta m. 1,15 al cordino. (Fot. Felici).

Waaner, dopo la sua grande vittoria, rientra nel parco chiuso. * (Fot, Argus Photo Reportage - Milano).

t a r s i a c o r r e r e i n tema v e l o c i t à , q u a n d o g i à a v e -v a n o q u a t t r o m i n u t i d i v a n t a g g i o s u t u t t i g l i a l t r i c o n c o r r e n t i .

Ci d i s s e c h e l ' a c c o -g l i e n z a de l p u b b l i c o co-s m o p o l i t a , e c o m p o s t o i n g r a n p a r t e d i t e d e -sch i , a c c o i s o a l C i r c u i t o d i S a v a n n a h , n o n f u d e l l e p i ù e n t u s i a s t i c h e , p e r c h è s i s p e r a v a d i s a l u t a r e il t r i o n f o d e l l e Benz, che e r a n o a p p a r s e p i ù ve loc i d e l l e Fiat.

C o r d i a l i i n v e c e , p r i m a e d o p o ia c o r s a , f u r o n o l e a c c o g l i e n z e r i c e v u t e d a l p u b b l i c o e d a g l i "sportemeli a m e r i c a n i , c h e o f f e r s e r o a i c o r r i -d o r i i t a l i a n i p r a n z i , lunchs e s e r a t e d ' o n o r e .

L ' o r g a n i z z a z i o n e d e l C i r c u i t o v e n n e t r o v a t a o t t i m a ; le c u r v e e r a n o s t a t e c o r r e t t e con f o r t i s o p r a e l e v a z i o n i in m a s -s i cc ia t a , in m o d o d a po-t e r l e p r e n d e r e a t u t t a v e l o c i t à . L e s t r a d e p e r ò i n c e r t i p u n t i p r e s e n t a -v a n o de l l e i n e g u a g l i a n z e clie f a c e v a n o f a r e a l l e m a c c h i n e d e g l i s b a l z i i m p r e s s i o n a n t i ; q u i n d i c o m e p i s t a , a d e t t a d i t u t t i i n o s t r i c o r r i d o r i ,

. „ . „ . . , , , . . r f u g i u d i c a t a a s s a i m i -st:zv:Zna'slficat0nel

I f o T F ' . ^ « « » « . x ' nostro Circuito di Bo-

l o g o a .

1- 5 n i n n i C h i e d e m m o a n c o r a q u a l c h e r a g g u a g l i o su l g r a v e a S O S i n C C * « T I p i l l i l i i n c i d e n t e t o c c a t o al g u i d a t o r e d e l l a Benz, E r l e .

E d ecco c o m e ci v e n n e d e s c r i t t a la d i s g r a z i a : d i r i t o r n o d a l G r a n d P r i x d ' A m e r i c a E r l e filava v e l o c i s s i m o , q u a n d o a d u n c e r t o p u n t o

il c o p e r t o n e d e l l a r u o t a p o s t e r i o r e d e s t r a s f u g g ì Il rtrarnmatirn inriripntp di PrlR a ' p n e u m a t i c o . P e r la v e l o c i t à v e n n e p r o i e t t a t o 11 drammatico incidente di hrie. i n n a n z i , e co lp ì con u n a s f e r z a t a t e r r i b i l e , q u a s i

V e n e r d ì , a l l e 14,25, col d i r e t t o d i M o d a n e , g i n n - a v v o l g e n d o l o d a l l a n u c a a l m e n t o , il v i so de l d i -s e r ò a P o r t a N u o v a p a r t e d e i c o r r i d o r i e m e c c a - s g r a z i a t o E r i e , che , a c c e c a t o da l co lpo , p e r d e t t e n i c i i t a l i a n i , r e d u c i d a l « G r a n d P r i x d ' A m e r i c a » , l a c o n o s c e n z a , a b b a n d o n a n d o il v o l a n t e . L a m a c -e c ioè C a g n o , s e m p r e s o r r i d e n t e , c o l l ' i n s e p a r a b i l e c h i n a , s e n z a p i ù d i r e z i o n e , s c a r t ò d a l l a s t r a d a , m e c c a n i c o M o r i o n d o , P i a c e n z a e R i v a , m e c c a n i c o s b a t t e n d o c o n t r o u n a l b e r o , che v e n n e l e t t e r a l -d i F o u r n i e r , d e l l ' I t a l a ; F a g n a n o , m e c c a n i c o d i m e n t e a t t e r r a t o . Chavffeur e m e c c a n i c o v e n n e r o F e l i c e N a z z a r o , e d il f r a t e l l o d i q u e s t i , E u g e n i o , l a n c i a t i a f o r t e d i s t a n z a e r i m a s e r o p r i v i d i s e n s i , d e l l a Fiat. Gl i a l t r i c a m p i o n i , o c ioè N a z z a r o e R a c c o l t i , v e n n e r o t o s t o t r a s p o r t a t i a l l ' o s p e d a l e . W a g n e r , coi m e c c a n i c i F e r r o e B o r d i n o , s i t r a t - I l m e c c a n i c o , c h e r i p o r t ò c o n t u s i o n i n o n m o l t o t e n n e r o a P a r i g i a v i s i t a r e il Salon a u t o m o b i - g r a v i , si è g i à c o m p l e t a m e n t e r i m e s s o ; m e n t r e i l l i s t i co . p o v e r o E r l e , q u a n d o i n o s t r i c o r r i d o r i l a s c i a r o n o

C h i e d e m m o a F a g n a n o , l ' o t t i m o e fido m e c c a - l a S a v a n n a h , p a r e c c h i g i o r n i d o p o la c o r s a , e r a n i c o d i N a z z a r o , c o m e a q u e s t i fosse s f u g g i t a l a a n c o r a i n d e l i q u i o e g r a v i e r a n o le s u e c o n d i -v i t t o r i a , e d eg l i c i r i s p o s e m e i a n c o n i c a m e n t e che , z ion i . p r i m i al t e r z u l t i m o g i ro , v e n n e r o posc i a handi- D o p o la n a r r a z i o n e d i q u e s t o d o l o r o s o e p i s o d i o cappati in m o d o s c o n f o r t a n t e d a r i p e t u t e panne» d e l « G r a n d P r i x d ' A m e r i c a », l a s c i a m m o i c a m -d i g o m m e e d a n n i n c o n v e n i e n t e al d i f f e r e n z i a l e , p i o n i a r r i v a t i a l l e l o r o m o g l i e figliuoletti, c h e d i m o d o c h e d o v e t t e r o n e g l i u l t i m i t r e g i r i l imi- e r a n o a c c o r s i a n s i o s a m e n t e a d a b b r a c c i a r e i lo ro

Wagner, il vincitore del Grand Prix d'America, i

I l c o n c o r s o si s v o l g e r à s o t t o la d i r ez ione (li a p p o s i t a C o m m i s s i o n e m i l i t a r e : t u t t i i concorrenti d o v r a n n o f o r n i r e i m a p r o v a d i m a r c i a su di un p e r c o r s o d i a l m e n o 300 k m . , u n a p r o v a in salita e d u n a p r o v a a l c o n s u m o . T u t t e le macc hine

c o n c o r r e n t i v e r r a n n o poi e s p o s t e in a p p o s i t o titani n e l l ' i n t e r n o d e l l ' E s p o s i z i o n e .

N e l l ' i m p o s s i b i l i t à , s t a n t e ia s t a g i o n e , d i bandire u n c o n c o r s o p r a t i c o e d o r g a n i c o p e r le macelline a g r i c o l e a z i o n a t e d a m o t o r e a s c o p p i o , la Dire; z i o n e de l C l u b , n e l l ' i n t e n t o d i i n c o r a g g i a r e gli i n d u s t r i a l i i t a l i a n i n e l l a v ia i n t r a p r e s a , h a deli-b e r a t o d i o f f r i r e a l l e D i t t e , c h e e s p o r r a n n o alla

p r o s s i m a E s p o s i z i o n e a p p a r e c c h i d i ta l _ genere, u n a s e r i e d i p r e m i , c h e s a r a n n o a s s e g n a t i da ap-p o s i t a C o m m i s s i o n e : e s s a si l i m i t e r à a prendere in e s a m e l e m e r c i e s p o s t e e d a g g i u d i c h e r à la ri-c o m p e n s e i n b a s e a l l o s v i l u p p o d a t o d a i concor-r e n t i a q u e s t o n u o v i s s i m o r a m o i n d u s t r i a l e , al » g e n i a l i t à e d al D u m e r o d e l l e a p p l i c a z i o n i , alla s e m p l i c i t à e d i s p o s i z i o n e d e l l ' a p p a r e c c h i o motore e d e l l e t r a s m i s s i o n i . A q u e s t o c o n c o r s o sono de-s t i n a t e : la g r a n d e m e d a g l i a d ' o r o d e l R e , even-t u a l i p r e m i d e l M i n i s t e r o d i a g r i c o l t u r a , industria e c o m m e r c i o , e d a l c u n e t a r g h e d e l l ' A . C. <" T o r i n o .

ca r i , d i r i t o r n o d a l l ' u l t i m a e p i c a e g r a n b a t t a ? ] ' a u t o m o b i l i s t i c a di q u e s t ' a n n o c h e m u o r e , in att d e l l ' e s i t o de l i a q u a l e a v e v a n o p a s s a t o t an te n^ d i t r e p i d a a s p e t t a t i v a e d a n g o s c i o s a a p p r e n s i o ^

VI Esposizione internazionale di automobili Tor i no

(30 gennaio 14 febbraio 1909).

C o m e a b b i a m o a l t r a v o l t a r i f e r i t o , d i questi g i o r n i si è r a d u n a t a i a D i r e z i o n e d e l l ' A . C ,]; T o r i n o , p e r c o n c r e t a r e il c ic lo d e l l e attratt ive c h e c o r o n e r a n n o ia V I E s p o s i z i o n e internazionale d ' a u t o m o b i l i , la q u a l e v e r r à i n a u g u r a t a il 30 gen . n a i o p r o s s i m o .

R i s e r v a n d o c i d i p a r l a r e a s u o t e m p o d i dne g r a n d i a v v e n i m e n t i c h e r e n d e r a n n o a n c o i a pjà i u t e r e s s a n t e q u e s t a M o s t r a , d i r e m o c h e la Dire-z ione , a c c o g l i e n d o la p r o p o s t a f a t t a in m e r i t o dal C o m a n d o d e l C o r p o d i S t a t o M a g g i o r e , ha deli, b e r a t o d i d a r e t u t t o il s u o a p p o g g i o a l concorso i n d e t t o da l M i n i s t e r o de l l a g u e r r a p e r l'acquisto d i t r e v e t t u r e .

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Nella cor ren te s e t t imana sarà d i s t r ibu i to il rtello-réclame de l l 'Esposiz ione, r iusci to , come

c 8m pre , a r t i s t ico nella sua sempl ic i tà .

" J iscrizioni sono con t inua te n u m e r o s e anche Ha scorsa se t t imana , e si p revede che al 24 cor-

n e t e (giorno s tabi l i to i r revocabi le per la chiu-

r er a ) la l ista sarà ta le da sorpassa re ogni previ-

e n e s t an te che mol te D i t t e e s t e re h a n n o pro-cessò il loro in t e rven to , ciò che sarà deciso alla chiusura del Salon di Par ig i .

N O N / « / E V A ILVEFIO FANALE

A Q U I L A » , CHE PORTA IMPRESSA QUESTA MARCA LEGAI (WSOT MENTE DEPOSITATA X V N Y

LA PAROLA A Q U I L A S x F A B B R I C A F i S A N T I N I - F E R R A R A

L'arrivo di Wagner su Fia t . — L'entusiasmo della folla americana. (Fot. Argus Photo Repor tage - Milano).

B I Z Z A R R I E F O O T - B A L L I S T I G H E

II» " mitch „ giocato da zoppi Ta notizia non viene dall 'America : può esser presa

•„ considerazione. Non accade di frequente vedere un ntch di f°ot ba'1 disputato da zoppi, anzi a me, Nan-amente non mi è mai capitato, come d 'a l t ra parte, m ho ancora avuto la tor tuna di ammirare un nuo-

tatore monco delle due braccia, un podista che corra % e stampelle, un t i ra tore che scatti il gril letto del focile coi denti. SI, ho visto qualcosa di simile sulle r i b a l t e dei café chantants. come virtuosità sportive,

nel campo delle gare, no, mai. E' vero... nonsono

presidente dell'A. 0. A. subito dopo la sua vittoria.

stato in Inghi l terra e perciò, si capisce, non ho avuto ''occasione di assistere a simili spettacoli.

In Inghil terra, è evidente, la vi ta è presa sul serio, ma lo sport è prese ancor più sul s e n o ; la si am-mette a priori che anche uno storpio possa fare dello sport persino quello sport per l 'estrinsecazione del quale egli ha tu t te le doti negat ive: lo spettacolo cosi d 'un match d. foot-ball, giocato da zoppi , che dan dei calci alla palla colle loro stampelle di legno, lo spettacolo di questi sportsmen, che con salti da can-guro si lanciano sulla palla cercando rabbiosamente (^impadronirsene, è una cosa tr iste, ma nello stesso tempo è bella, molto bella.

E' la mania footballistica por ta ta al grado più acuto. Conveniamone : una cosa simile poteva avve-nire in America o In Inghil terra . Là lo sport è vita, è rimedio, è passatempo, è tu t to anche per gli storpi, anche per 1 monchi, e il pubblicò, il buon pubblico della verde heath di Greenwich, ha assistito senza sorridere di scherno e senza applaudire ironicamente allo spettacolo di vent iquat t ro individui che in uno slancio più che mirabile di passione sportiva combat-tono eroicamente in una manifestazione vigorosa per la quale essi non sono umanamente capaci.

Tut to il pubblico della vasta prateria di Greenwich, pare una cosa ridicola, pure è cosi, era assai proha-bilmente sano e forte, tu t t i avevan un paio di gambe robuste, tu t t i perciò avrebbero potuto giocar al foot-ball assai meglio di quei due team di zoppi, pure Malagodi, il pubblicista i tal iano che nota il fa t to in

L'americano Haupt, concorrente al Grand Priyu macchina g j d w j é k . ^ ^ ^

una lettera da Londra alla Tribuna, assicura che nes-suno s'è messo a ridere, nessuno ha ironizzato sul fa t to di quelle persone che senza gambe volevan gio-care cimentandosi in una prova per la quale le gambe sono gli art i principali e più important i .

Nessun ', ripeto, e guardate ch'è una bella parola. Da noi gran parte del pubblico avrebbe riso, avrebbe

applaudito ironicamente, avrebbe urlato in mille modi il suo sarcasmo. Questione di educazione, è vero in parte, ma non interamente.

L ' Inghi l te r ra vede nello sport tu t ta la sua bellezza, t u t t a la sua poesia, ne sente, dirò così, il profumo e la freschezza; noi al tr i siamo per indole più critici e più scettici ; nello sport ammiriamo per lo più la forza mater ale, la bravura.

Un pubblico i taliano che avesse assistito ad un match di zoppi sarebbe stato ineducato e vile: avrebbe riso. Quei monchi saltanti sulle stampelle sarebbero ridicoli e deboli, più deboli del pubblico che li guarda; e la debolezza, noi, la fischiamo. Ed è un male, poiché anche nello sport non è il dato tempo, non è il tale sforzo che si deve calcolare, ma è la manifestazione sportiva qualunque essa sia.

In Inghil terra un essere debole, moribondo d'energia e di forza, un vinto della vita, prima ancora quasi d'esser nato, ha dir i t to di acquistarsi la salute come egli crede, e il pubblico inglese riconosce e plaude a questo semplicissimo diritto.

In Italia, l ' ironia latina abbat te un debole, un malato che non vuole continuare a t rascinar la vi ta t ra le farmacie e gli ospedali, ma cerca di renderla

ferrea alle fatiche delle discipline sportive. Lo ripeto, è questione d'educazione e d'indole, in parte, ma è anche questione di vigliaccheria... Il più forte ha il dir i t to d' insultare e di ridere. Brutto diri t to.

Ed è strano che noi troveremmo qualcosa di ridicolo in questo fa t to sportivo di esercizi ginnici fat t i da monchi o da zoppi, mentre nella vita molte persone si sono create uua posizione senz'aver alcuna dote positiva e pur necessaria alla loro professione.

Ci sono degli avvocati che non sanno assolutamente parlare, e nessuno li t rova ridicoli; dei deputat i che non sanno quale part i to rappresentino alla Camera, e il popolo non li t rova ridicoli; vi sono dei mini-stri che distruggono amministrando e l ' I tal ia tace... mentre tu t to il nostro popolo forse sorriderebbe di compassione e avrebbe pronto il sarcasmo nel veder correre dei zoppi sorreggendosi sulle stampelle.

E forse... credq di aver indovinato il perchè di questa contraddizione... Può essere sbagliato, siamo d'accordo, ma » ppunto per questo ci tengo ad esporlo.;.

Il perchè consisterebbe nella novità della cosa. E un f a t t o : un match di foot-ball giocato da. zoppi, una corsa di monchi sarebbe per noi una novità, mentre avvocati afoni, deputati amorfi, ministri megalomani sono persone così comuni in Italia, che a lungo an-dare il sorriso di scherno si è mutato in una smorfia di noncuranza latina.

In fin dei fini, potrebbe darsi che io avessi perfino r a g i ° n e - N I N O S A L V A N E S C H I .

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a pochi ann i fa non si avevano s icure not izie , nonos tan te il lungo ed in tenso s tud io de i geografi , forma il confine se t t en t r iona le de l l ' I nd ia Ing lese .

Molta oscur i tà avvolge t u t t o r a la p a r t e orien-tale del la g r a n d e ca tena , là dove essa si c o n n e t t e con ie m o n t a g n e occidenta l i del la Cina. H ima laya , parola sanscr i ta , s ignifica l e t t e r a l m e n t e « sog-giorno del la neve. . . ». Il l e t to re qu ind i non si s tup i rà se a f fe rmiamo che t u t t a la ca tena , la cui altezza media è d i 4680 met r i , quasi l 'altezza de l nost ro Monte Bianco, è coper ta da ghiacciai per-petui . L a sovrana d i ques t e m o n t a g n e è l 'Eve re s t (metr i 8860), che è la più a l ta c ima es i s t en te sul globo t e r r acqueo . Vengono poi il Kincingiunga (m. 8586) ed il Davalagiri (m. 8174).

Si dice che il Duca t e n t e r à d i fare l ' ascens ione solo del Kincingiunga e del Davalagiri. Non credo in fa t t i che S. A. abb ia decisa l 'ascensione del-l 'Everes t , perchè ques ta c ima è r i t e n u t a quasi inaccessibile. La spediz ione p e r ò sul posto ne s tud ie rà le convenienze , e se ta le tour de force si compiesse, sa rebbe davve ro un 'opera ben s t raor -d inar ia a cui ne s suno aveva ancora osa to por men te . L a reg ione in cui si e rge la maes tosa ca-tena de l l 'H imalaya è il Nepa l , ca ra t t e r i s t i co paese de l l ' India del Nord s a i p iano del Bengala. Esso si e leva f r a i 1600 e 2000 m e t r i ed è ab i t a to da t r i bù guer r ie re , in p a r t e ancora comple t amen te selvaggie. La s tag ione del le pioggie d i ques ta regione ha il suo inizio ne l cuore de l l ' e s ta te e va sino ad a u t u n n o i n o l t r a t o : cosicché l 'epoca p iù

Abruzzi. La •

le d u e valorose gu ide d i C o u r m a y e u r : Giuseppe P e t i g a x e Cipr iano Savoy. Già ques t i d u e eroi del la m o n t a g n a e b b e r o u n abboccamen to col P r i n -cipe circa la spediz ione che si s ta p r e p a r a n d o . Ess i accolsero con e n t u s i a s m o la p ropos ta che ve-n iva loro avanza ta e si d i s se ro orgogliosi d i po te r segui re S. A. R. su quel le s u p e r b e c ime.

I l P e t i g a x , d i cui r i p roduc i amo u n a fo tograf ia , ha 48 anni . E ' a i t a n t e del la pe r sona e la sua faccia è color i ta , quad ra e s impat ica . Savoy invece è pa l l ido in viso, ha gli occhi ci lestr i , è calvo ed è m e n o a i t an t e d i Pe t igax .

A m b e d u e prese ro pa r t e al la spedizione polare del Duca ed a m b e d u e r a g g i u n g e v a n o or non è mol to a lcune ve rg in i c ime d e l l ' H i m a l a y a ; anzi il Savoy toccò i 7200 m e t r i d i al tezza.

L e due valorose gu ide i n t e r v i s t a t e d ich ia ra rono che le ascens ioni su l l ' imponen te ca tena del Nepa l sono le p iù difficili. I coraggiosi che si a v v e n t u r a n o f r a quei ghiacci e f r a quello nev i e t e r n e deb-bono per la loro salvezza ada t t a r s i a marc i a r e di n o t t e a passo d i fo rmica e nei mes i d i maggio o g iugno , d u r a n t e i qual i nev ica mol to di rado , a l lo scopo di ev i t a r e le va langhe , che sono al l 'epoca del le copiose nev ica te f r equen t i s s ime . L e due gu ide a f fe rmarono ino l t r e che i n f in i t amen te mag-giori sono le d i f f ico l tà del le ascens ioni sul l 'Hi-ma laya di quel le de l le nos t r e Alpi, m a che però va le la pena d i r i sch ia re la v i t a per la magnif i -cenza e la g rand ios i t à del lo spe t tacolo che gli occhi possono v e d e r e . L e a l t i ss ime cime sono

a Giuseppe Petigaz.

delle camicie bianche, come una buona dimostrazione della vivacità e correttezza di giuoco delle camicie celesti torinesi. . .

Per quasi t u t t a la dura ta della par t i ta ì vercellesi hanno stret to in un cerchio di t'erro il metà campo torinese, salvo alcune poche e non riuscite scap-pate degli avanti del Piemonte che, ostacolati dalla formidabile seconda linea vercellese, non ebbero mai agio di esplicare quel passaggio vivace, preciso e ealmo che è loro caratterist ica.

In complesso il r isul ta to per la Pro Vercelli poteva però riuscire più persuasivo.

Due goals segnati, uno in seguito ad un corner e l 'a l t ro con un calcio di rigore, non dimostrano certo una superiorità schiacciante per la squadra vincente. I due goals in parola furono segnati uno per ripresa.

La porta vercellese non fu messa in seno pencolo che tre o quat t ro volte, ma sia per la t roppa preci-pitazione, come per l 'indecisione degli avanti torinesi, questi non riuscirono a salvar l 'onore della part i ta .

Della squadra vercellese dobbiamo dir bene incon-dizionatamente di t u t t i gli undici giuocatori, da Ara, elegantissimo e veloce, al l ' i r ruente Milano (kg. 791/2), dal dribbleur Fresia al troppo solido Visconti !

Del Piemonte ot t ima la difesa ed in ispecial modo Tagliabue, Capello, Maranghi e superiore ad ogni elogio il goal-keeper Faroppa.

In complesso un match interessante che f u onorato della presenza di oltre cinquecento persone.

Arbitro il maestro Visconti e qualche volta.. . anche il buon Bert inet t i !

g. C. C.

l a t t a n t e alla S T A M P A S P O R T I V A eosta 1 . 5

fra i ghiacci e fra le nubi Sull'Himalaya,

j jon e ra spen ta ancora l 'eco c lamorosa del le fantastiche notizie sul pre teso fidanzamento d i s a a Altezza Reale il Duca degl i Abruzz i con miss Caterina E lk ins , che già u n giornale inglese, il globe in u n t e l e g r a m m a da Roma a n n u n z i a v a

a nuova e pross ima spedizione del P r inc ipe . O n e s t a i n t e res san te informazione ed il viaggio in Africa d i S. A. R . il Conte d i Tor ino e r ano le ementite p iù ca tegor iche e recise alle af fermazioni ct,e ci g iungevano da o l t re At lan t ico dai f a n t a -siosi g iornal is t i amer ican i .

E' o rmai cer to che il g iovane Duca s ta p r e p a r a n -dosi per u n a g rande spedizione, la quale pe rò n o n avrà nessuno scopo scientifico, ma sarà una del le p iù andaci mani fes taz ion i a lp inis t iche , che ma i sino ad oggi s iano s ta te compiu te . L ' A u g u s t o P r i n c i p e 8i è prefisso di agg iunge re nuovi allori alle sue vittorie. Egl i , come ne i ghiacci polar i e sul le ve t t e del Ruvenzor i , r iusc i rà , ne s iamo cert i , a f a r sven-tolare il t r icolore i t a l i ano anche sul le quasi inac-cessibili c res te de l l 'H imalaya .

Questa supe rba ca t ena d i mon tagne , di cui s ino

propiz ia per una s imile spedizione è la p r i m a v e r a . Ed è perc iò che il Duca a v r e b b e d iv i sa to d i p a r t i r e al la volta de l l ' I nd i a ai p r imi del p ross imo marzo, al lo scopo d i t rovars i nella local i tà pre-scelta per gli s tudi ne l mese di apr i le .

Come i le t tor i r i co rde ranno , il R a j à de l Nepal , con la sua p i t to resca cor te , f u di passaggio in I ta l ia nel lo scorso luglio, de s t ando a Milano, Roma, Napoli , ovunque , sul suo passaggio, la p iù v iva cur ios i tà . E b b e n e S. A. R. recandos i a Ka t -m a n d u sarà ospi te de l R a j à .

Qui si r i t i ene f a rà i p r epa ra t i v i necessa r i ed organizzerà le ca rovane . Molto p r o b a b i l m e n t e il D u c a e f f e t tue rà p r i m a l 'ascensione de l Davalagiri e poi quella del Kincingiunga, di cui solo ne l 1847 f u conosciuta l 'al tezza. P e r chi osserva una ca r t a geografica, il Davalagiri r i m a n e a s in i s t ra de l l 'Eve res t ed il Kincingiunga a des t r a .

Come più sopra a b b i a m o de t to , la spedizione av rà so l tan to uno scopo spor t ivo e non scientif ico. P e r c i ò il Duca non sarà accompagna to , come dap-p r i m a si a f fe rmava , dagl i s tudios i suoi compagni , che e b b e r o a seguir lo al Polo Nord ed al Ruven-zori. Quindi n è il c o m a n d a n t e Cagni, n è il p rof . Roccat i , nè il do t to r Cavalli lo segu i ranno . S. A. av rà solo pe r compagn i il do t to r Vi t to r io Sella e

g e n e r a l m e n t e coper te dal le n u b i , m a q a a n d o ques te si squarc iano lo spe t tacolo che p r e s e n t a n o quel le cand ide ve t t e è così maes toso e i m p o n e n t e da sgomenta re .

P e t i g a x e Savoy non t e m o n o l ' impossibi le : essi sono pront i a sal ire anche l 'Eve re s t .

Con ques t i due coraggiosi gu ida tor i , col consiglio p r u d e n t e e saggio di Vi t to r io Sella, il D u c a degl i Abruzzi , d i cui t u t t i a m m i r a n o l ' in t rep idezza , il coraggio e l ' in te l l igenza, r iusc i rà c e r t a m e n t e a lanc ia re dal le cime più a l te del m o n d o il g r ido d i Viva VItalia! al quale gli i ta l iani devot i , en-tus ias t i e fieri d ' avere u n Pr inc ipe come lui , ri-sponde ranno col g r ido di Viva Luigi di Savoia !

Armando Bev i lacqua .

GIUOCO DEL CALCIO Il match Pro V e r c e l l i - F . C. Piemonte „ .

Quest ' incontro f ra i campioni italiani 1908 di prima e seconda categoria era atteso con interesse, come termine di raffronto, e l 'esito fu quale prevedevasi e quale doveva essere: i campioni di prima categoria hanno avuto ragione di quelli di seconda.

I l match giuocatosi martedì scorso a Vercelli è riu-scito una novella affermazione dello stupendo assieme

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gli a m e r i c a n i de l N o r d , g l i yankees, m i p u z z a n o di parvenus l o n t a n o m i l l e migl ia . . .

Son g r o s s o l a n i , t r i v i a l i n e i g u s t i , m a t e r i a l o n i nelle a s p i r a z i o n i , n e i g o d i m e n t i s i a d e l c o r p o c„nie d e l l o s p i r i t o .

pe r que l c h e li conosco , s e g u e n d o n e q a o t i d i a -oaiuente le g e s a sui g i o r n a l i de l n o s t r o c o n t i n e n t e , li ho g i à g i u d i c a t i . E l i s t i m o c o m e d o m a n i p o t r e i 8timare u n a p l e b e la q u a l e s o r t i t a , p e r e s e m p i o , ja l l ' incrocio d e l l e t r a n s t e v e r i n e d e l l a n o s t r a cap i -r l e con g l i a n g l o - s a s s o n i c h e s c e n d o n o ne i m e s i d ' inverno a b e a r s i il p r o v e r b i a l e bel celo d'Italia, aon t r o v a n d o p i ù osp i -talità n e l l a e x caput-mundi, t r o v a s s e s f o g o D e l l ' i n c o l t a c a m p a g n a romana e — c o m e qua -lunque a l t r a raz -za di s p o s t a t i — la i n v a d e s s e e sf ru t t ando t u t t i j regni d e l l a n a -tura, q u e l l a u m a -na non e c c e t t u a -ta, coi c a p i s a l d i della a m b i z i o n e e del la s t r a f o t -tenza, v o l e s s e elevare i l p ro -pr io i b r i d i s m o genealogico a di-gnità d i r a z z a n u o v a , d i no-vella n a z i o n e .

E n e l l a l ibi-dine di I la p r o -p r i a a f f e r m a -zione q u e s t a plebe s c o n v o l -ge le t e o r i e , retaggio d e l l a giovi sa c l a s -sicità, p e r s o v r a p -porvi u n a m o d e r -nità s t o n a t a d i i dee e di o p e r e , u n a in-congruen te e p 'Z-zesca, e s t r i n s e c a -zione d i m e t o d i e ma a i f e s t a z i o n i d i viri l i tà che v o r r e b -bero e s s e r e g r a n d i o s e imitazioni d e l l a p a s s a t a civiltà d e l l e r azze g e n e -ratrici, la n u o v a s t i r p e , la q u a l e poi v iv i sez io -nata da l bisturi d i u n a sana filosofa, si rnani-festa c o m e u n ' a c c o z z a -glia d i u o m i n i che s o u o tutfc'al p ù d e g l i s p r e -giudicati , d i a s p i r a z i o n i da popolo p r i m i t i v o , d i fatti c r e a t i d a m e n t a l i t à troppo a r d i t e p e r s e m -brar r a g i o n e v o l i , t r o p p o m a t e r i a l i s t e p e r n o n s e m -brare t r i v i a l i .

E il p o p o l o yankee, il p o p o l o n o r d i c o a m e r i c a n o , ha in sè t u t t e le c a r a t t e r i s t i c h e cu i h o a c c e n n a t o ; sortito d a l l ' i n c r o c i o d i d i v e r s e razze , ha , c o m e ogni i n c r o c i o , le s t i g m a t e de l b a s t a r d o . U n c o r p o sano, e v i g o r o s o s o v e n t e , m a u n a m e n t a l i t à v i -ziata d a l v i o l e n t o d e s i d e r i o d i m o s t r a r e u n p a s -sato, u n a s t o r i a n a z i o n a l e d a d i f e n d e r e e s u l l a quale e l e v a r s i a d i g n i t à d i p o p o l o g r a n d e , e — a m a r a m e n t e c o n s t a t a n d o m a n o n r i c o n o s c e n d o the tal p r e r o g a t i v a g l i m a n c a — la p r e p o t e n z a , clic, non c o n o s c e l i m i t i , d i vo le r s i c r e a r e u n a v -venire c h e si i m p o n g a n e l l a v e n i e n t e s t o r i a d e i Popoli, c o n i c a r a t t e r i p e c u l i a r i de l l a v o r o , d e l l a arditezza e d e l l a forza .

Tre i n g r e d i e n t i q u e s t i c h e a b i l m e n t e u s a t i , pos -sono p o r t a r e a d u n r i s u l t a t o finale, p r o d i g i o s o d i

.tff- tti , t r e i n g r e d i e n t i p e r ò che , c o m e t a l i , f a n l'effetto d e l l e d r o g h e , le q u a l i in m o d e s t a d o s e adopera te s o r t o n o o t t i m o e s a l u t a r e e f f e t t o , ecces -s ivamente m a n i p o l a t e , i n v e c e , p o r t a n o a d u n l e n t o a v v e l e n a m e n t o o r g a n i c o , a l l ' e f f e t t o c o n t r a r i o a inolio s p e r a t o , a d u n r i s u l t a t o a d d i r i t t u r a f a t a l e .

E(1 il p o p o l o a m e r i c a n o , con le s u e c a r a t t e r i -stiche d i p o p o l o n u o v o , se è r i u s c i t o fino a i e r i a d imporsi n e l g r a n c o n v i t o d e l l e g e n t i , o g g i i n v e c e , Pw le s u e s m a r g i a s s a t e , c o m i n c i a a c a d e r n e l r i -dicolo.

E o g n u n sa , p e r s c i enza p r o p r i a , c h e n o n v i è "olla c h e u c c i d e p i ù d e l r i d i c o l o , c o m e a d u n a

fine e d u c a z i o n e n u l l a p a r m e n o s i g n o r i l e d i q u e i c a t e n o n i d ' o r o , broches e b r i l l a n t i , de i q u a l i i n o s t r i r i c c h i c a m p a g n o l i , od i parvenus c i t t a d i n i , sog l i ono a iosa o r n a r s i , v e r e b a c h e c h e a m b u l a n t i d i c h i n c a g l i e r i e p r e z i o s e , a t t e a d i m o s t r a r e n o n u n a r i c c h e z z a r e a l e , m a u n ' o s t e n t a t a e s t u p i d a p r e t e s a d i s i g n o r i l i t à d a c u o c h e che , t t u f t a n d o i p a d r o n i e se fa b i s o g n o p u r a n c o il p a t r i o Go-v e r n o , m e s s e s i in p e n s i o n e c r e d o n o poi d i n a s c o n -d e r e il c o r p o d a s e r v a e o a u n a blouse e d u n a s o t t a n a d i s e t a , e il t a n f o che e s a l a da l l a l o r b o c c a s d e n t a t a , con u n ' a r i s t o c r a t i c a p a s t i c c a d i terra cattù.

M o r a l e ? Mol t i son r i c c h i , m a p o c h i son s i g n o r i . Così g l i a m e r i c a n i . . .

* • •

P r e s s o u n a c i v i l t à s a n a , p r e s s o u n a c i v i l t à d a i s e n t i m e n t i n o b i l i e d e l i c a t i , c e r t i s p e t t a c o l i i n u -m a n i n o n fioriscono, o — p e r lo m e n o — h a n la d u r a t a d ' u n m a l e f i c o l a m p o .

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Ma no , a n c h e q u i la c o n c o r r e n z a , il d e n a r o p u ò p i ù de l b u o n s enso , d e l s e n s o d e l l a p r o p r i a con-s e r v a z i o n e , e — s a l t a t i i n b i c i c l e t t a — p e r se i g i o r n i , d i d o d i c i in d o d i c i o r e a l t e r n a t i v a m e n t e , g i r a n o s t u p i d a m e u t e , c o m e a u t o m i , su di u n a p i s t a c i r c o l a r e , i n n a n z i a d u n a fo l l a b r i a c a d i l i b i d i n e e m o t i v a , e di wisky and soda, in u n a m b i e n t e sa-t u r o d i f u m o d i t a b a c c o e d i e s a l a z i o n i u m a n e , p i ù n u l l a v e d e n d o , p iù n u l l a u d e n d o , fino a c h e d o p o 144 o r e d i m a r c i a i n c e s s a n t e , v e l o c e , e s t e -n u a n t e , c a d o n o sul t r a g u a r d o d ' a r r i v o s e n z a p i ù s a n g u e ne l l e v e n e , c o n o s c e n z a n e l c e r v e l l o , e v e n -g o n o t r a s p o r t a t i d i s f a t t i e m o r e n t i in u n l e t t o d i o speda l e . . .

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A b i l i i m p r e s a r i n o n f a n n o c h e s f r u t t a r e i g u s t i d e l p u b b l i c o ed a p p a r e c c h i a r e i p i a t t i a p p e t i t o s i c h e v i h o p iù s o p r a a l l e s t i t i .

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io n o n t r o v o po i g i u s t i f i c a t e le q u e r i m o n i e d i q u e i p o v e r i m e n t e c a t t i c h e si s o t t o p o n g o n o a d u n a rendonnée d i t a l g e n e r e .

V e l o d r o m o d i M a d i s o n S q u a r e d i N e w Y o r k è d i v e n u t o p e r m e u n i n c u b o , e q u a n d o l e g g o il s u o n o m e sui g i o r n a l i q u a s i r i t o r c o g l i occh i c o m e d a l l u o g o d ' u n a t r a g e d i a . L a co r s a d e i s e i g i o r n i è u n a t r a g e d i a i n f a t t i , u n a t o r t u r a b e s t i a l e . . . D o p o q u a t t r o g i o r n i le g a m b e n o n p a i o n o p i ù cosa n o s t r a , si m u o v o n o n o n si sa p iù p e r v i r t ù d i q u a l e f e n o m e n o fisiologico, d i v e n t a n o f losc ie , c o m e u n a po l t i g l i a , r o s se , p a v o n a z z e . I t e n d i n i d e l l e coscie , q u a n d o si r i d i s c e n d e eli m a c c h i n a d o p o le 12 o r e d i t u r n o col coéquipier, p a i o n o s t r a p -p a r s i , e s i am c o s t r e t t i — m a l g r a d o t u t t e l e a f f e t -t u o s e r a c c o m a n d a z i o n i d e i n o s t r i masseurs — a r i p o s a r e con le g a m b e r a n n i c c h i a t e . Gl i occh i , a c c e c a t i da l f u m o e d a l s o n n o , l a c r i m a n o e ci f a n c o n t r a r r e la f a cc i a in u n n e r v o s i s m o s p a s m o -

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Così m i p a r l ò il p i cco lo o l a n -dese. D a q u e l g i o r n o n o n son pas -sati m o l t i m e s i . E l a s e t t i m a n a scorsa, a d o n t a d i t u t t o , s ì so t to -pose n u o v a m e n t e ai g r a n m a r t i r i o . Sugges t i one? A v i d i t à d i d e n a r o ? Gloria d a d i f e n d e r e ? . . .

Glielo c h i e d e r ò a l s u o r i t o r n o se avrò o c c a s i o n e d i v e d e r l o a n c o r a .

Quel lo c b e m i a u g u r o si è c b e il n u o v o anno, con la d e m o l i z i o n e o r m a i d e c r e t a t a del Madison Square, s e g n i p u r e la s o p p r e s s i o n e - , della co r s a d e i se i g i o r n i .

Di q u e s t i d i v e r t i m e n t i de l l a n u o v a c i v i l t à » ne a b b i a m o o r m a i u n ' i d e a . E n e a b b i a m o anche a b b a s t a n z a . . .

G. Corradino Corradini.

Le I I precedent i csrse dei se i g iorn i . 1896 ( i u d i v i d u a l e ) : 1. H a l l e con 3073 k m .

(velocità 21,345) ; 2. R i c e ; 3. F o r s t e r ; 4. Re -d'ng : 5. Sc l iock .

1897 ( i n d i v i d u a l e ) : 1. Mi l l e r , k m . 3368.306 (ve!. 23 ,390) ; 2. R i c e ; 3. S t i n n e e r ; 4 / H a l l e ; 5. W a l l e r .

1898 ( i n d i v i d u a l e ) : 1. Mil ler , k m . 3229,865 (velocità 22,429) ; 2. W a l l e r ; 3. P i e r c e ; 4. Al -be r t ; 5. G i m m . ' 4 -4 '*$

1899 (a copp ie ) : 1. M i l l e r - W a l l e r , ch i lo-metri 4398,037 (ve loc i t à 30,541); 2. M a y o - M a c Eacbern ; 3. G i m m - P i e r c e ; 4. F i c h e r - C h e v a l -"er ; 5. S t e v e n s - T u r v i l l e .

1900 (a copp ie ) : 1. E l k e s - M a c F a r l a n d , k m . 4205 (velocità 29,201); 2. P i e r c e - M a c E a c b e r n ; 3. Gou-

g o l t z - S i m a r ; 4. K a s e r - R y s e r ; 5. Fi-s c b e r - F r e d e r i c .

1901 (a copp ie ) : 1. W a l t h o u r - M a c E a c h e r n , m k m . 4111 (vel . 28,548) ; 2. M a y o - W i l s o n ; 3. M u n -

r o e - N e w k i r k ; 4. B a b c o k - T u r v i l l e ; 5. B u t l e r - M a c L e a n .

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1902 (a c o p p i e ) : 1. L e f i n d e r - K r e b s , k m . 3986,285 ( v e l o c i t à 27,682) ; 2. N e w -k i r k - J a c o b s o n ; 3. M a y o - M a c F a r l a n d ; 4. f r a t e l l i B e d e l l ; 5. S t i n s o n - M o r a n .

1903 (a c o p p i e ) : 1. W a l t h o u r - M u n r o e , km.3730 .900 (ve loc . 25,909); 2. L e a n d e r -B u t l e r ; 3. K r e b s - P e t e r s o n ; 4. F i s c h e r -B o w l e r ; 5. N e w k i r k - J n c o b s o n .

1904 (a c o p p i e ) : 1. R o o t D o r l o n g , chi -l o m e t r i 3841,996 (ve loc i t à 26,680); 2. V a n -d e r s t u y f t - S t o l ; 3. S a m u e l - s o n - W i l l i a m s ; 4. K e r g a n - L o g a n ; 5. K r e b s - F o g l e r .

1905 (a c o p p i e ) : 1. R o o t F o g l e r , ch i lo -m e t r i 3638 ( v e l o c i t à 25,265); 2. f r a t e l l i Bede l l ; 3. M a c L e a n - M o r a n ; 4. V a n d e r -s t u y f t - S t o l ; 5. H o p p e r - H o l l i s t e r .

1906 (a copp i e ) : 1. R o o t - F o g l e r , ch i lo -3688,875 ( v e l o c i t à 25,616) ; 2. D o w n i n g -I l o p p e r ; 3. R u t t - M a c F a r l a n d ; 4. M a c D o n a l d - C o f f e y ; 5. M e t t i i n g - L o g a n .

1907 (a c o p p i e ) : 1. R u t t S to l , ch i lo -m e t r i 3721,553 (vé loc . 25.844) ; 2. F o g l e r -M o r a n ; 3. L . G e o r g e t - D u p r é ; 4 . D o w -n i n g - D o w n e y ; 5. G a l w i n - W i l e y .

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Genova. — P e y t r i g n e t . A v r e m m o vo lu to app ro f i t t a r e di t a n t a vos t ra cor tes ia , m a q u a n d o ci g iunse la vos t r a cor r i spondenza , la p a g i n a n u m e r o q u a t t r o e ra g ià com-posta . Sper ia-mo che s a r e t e s o d d i s f a t t o u g u a l m e n t e di q u a n t o p u b -bl ichiamo. Sa-

lu t i e r ing raz iamen t i . V. G.

Firenze. - G. B u r c i . L a fo togra f i a i n v i a t a c i è t r o p p o poco n i t i d a . Ce ne mand i n n a seconda mig l io re e la pubbl iche-r e m o .

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