alternativa

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Protagonisti e padri fondatori del nuovo movimento politico ideato e voluto dalla nostra amica di sempre Giorgia Me- loni, già Ministro della Gioven- tù dell’ultimo governo Berlu- sconi, nonché vice presidente della Camera dei Deputati (la più giovane della storia repub- blicana). Da qualche anno ritenevamo superata la nostro permanen- za nella Popolo della Libertà e già alle ultime amministrative forte era la tentazione di rea- lizzare una nostra lista che avrebbe rappresentato la casa di tanti giovani nostri concitta- dini. Per coerenza e spirito di ap- partenenza, desistemmo dall’idea che aveva già una sua denominazione “Alleanza per Casoria”, convinti che quelle sarebbero state le no- stre ultime elezioni sotto il simbolo del popolo della Liber- tà. Abbiamo fortemente voluto che Giorgia scendesse in campo con un proprio movi- mento politico e mettesse in discussione la leadership nel centro destra dell’ormai supe- rato Silvio Berlusconi. Abbiamo partecipato attiva- mente ad ogni fase propedeuti- ca alla nascita del nuovo sog- getto politico spingendo tanto affinché ciò avvenisse. Ovviamente la consapevolezza che la partita appena iniziata sia difficile ci impone un’attenta riflessione circa l’approccio da adottare nel presentarci agli elettori. Banditi populismo e demagogi- a, tanto inutili quanto poco pro- duttivi , riteniamo che la scelta debba necessariamente rica- dere sulla necessità di adottare poche ma incisive proposte di governo da sottoporre al giudi- zio degli elettori. La candidatura di Giorgia Me- loni a premier del centro de- stra, ci solleva,inoltre, DALL’INDISCUTIBILE IMBA- RAZZO CHE AVREMMO A- VUTO DAL RISOSTENERE Silvio Berlusconi che, tra l’altro, nelle ultime settimane appare decisamente nervoso ed insta- bile nelle sue decisioni. segue a pag. 2 Anche a Casoria... Anche a Casoria... FRATELLI D’ITALIA!!! FRATELLI D’ITALIA!!! La pubblicazione non ha caratte- re di periodicità e non rappresen- ta "prodotto editoriale". Il materiale è riprodotto a scopo puramente informativo e illustra- tivo e resta di proprietà dei legit- timi titolari Contatti Il nostro sito: www.assaltoalfuturo.com La nostra e-mail: [email protected] Siamo presenti anche su Facebook E Twitter ALTE ALTE RNA RNA TIVA TIVA ASSALTO AL FUTURO ASSALTO AL FUTURO

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Protagonisti e padri fondatori del nuovo movimento politico ideato e voluto dalla nostra amica di sempre Giorgia Me-loni, già Ministro della Gioven-tù dell’ultimo governo Berlu-sconi, nonché vice presidente della Camera dei Deputati (la più giovane della storia repub-blicana). Da qualche anno ritenevamo superata la nostro permanen-za nella Popolo della Libertà e già alle ultime amministrative forte era la tentazione di rea-lizzare una nostra lista che avrebbe rappresentato la casa di tanti giovani nostri concitta-dini. Per coerenza e spirito di ap-partenenza, desistemmo dall’idea che aveva già una sua denominazione “Alleanza per Casoria”, convinti che quelle sarebbero state le no-stre ultime elezioni sotto il simbolo del popolo della Liber-tà. Abbiamo fortemente voluto che Giorgia scendesse in campo con un proprio movi-mento politico e mettesse in discussione la leadership nel centro destra dell’ormai supe-

rato Silvio Berlusconi. Abbiamo partecipato attiva-mente ad ogni fase propedeuti-ca alla nascita del nuovo sog-getto politico spingendo tanto affinché ciò avvenisse. Ovviamente la consapevolezza che la partita appena iniziata sia difficile ci impone un’attenta riflessione circa l’approccio da adottare nel presentarci agli elettori. Banditi populismo e demagogi-a, tanto inutili quanto poco pro-duttivi , riteniamo che la scelta debba necessariamente rica-dere sulla necessità di adottare poche ma incisive proposte di governo da sottoporre al giudi-zio degli elettori. La candidatura di Giorgia Me-loni a premier del centro de-stra, c i sol leva, inol t re, DALL’INDISCUTIBILE IMBA-RAZZO CHE AVREMMO A-VUTO DAL RISOSTENERE Silvio Berlusconi che, tra l’altro, nelle ultime settimane appare decisamente nervoso ed insta-bile nelle sue decisioni.

segue a pag. 2

Anche a Casoria...Anche a Casoria...

FRATELLI D’ITALIA!!!FRATELLI D’ITALIA!!!

La pubblicazione non ha caratte-re di periodicità e non rappresen-ta "prodotto editoriale". Il materiale è riprodotto a scopo puramente informativo e illustra-tivo e resta di proprietà dei legit-timi titolari

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Al Presidente Berlusconi va riconosciuto il merito di aver creato una imbattibile macchina elettorale , gra-zie alla quale abbiamo potuto governare la Nazione, tante Regioni e moltissimi Comuni , tra cui il nostro.

Pur riconoscendogli ciò, tuttavia, la nostra comunità nazionale , guidata dalla Meloni, ha più volte ribadito il concetto che una ricandidatura di Berlusconi fosse “un errore decisivo”.

Oggi agli italiani il compito di disegnare e designare il futuro premier del paese.

Giorgia c’è; e con lei, noi a metterci la faccia.

Il partito della coalizione che prenderà più consensi, in caso di vittoria, esprimerà la premiership. E nel nostro caso è ovvio che essa sarà rappresentata da Giorgia.

Alcuni pensano che la partita sia scontata; forse effet-

tivamente lo è ma ciò che conta sarà la volontà po-polare.

Se il popolo vorrà Berlusconi premier, lo voterà. E noi accetteremo, come sempre abbiamo fatto, il responso delle urne.

Se il popolo non vorrà Berlusconi ma avrà giusta-mente paura di lasciare il paese nelle mani del si-stema BANCARIO e dei poteri occulti, o peggio ancora di una sinistra post comunista lacerata e senza idee, oggi avrà l’alternativa in seno al centro destra stesso:

GIORGIA MELONIGIORGIA MELONI

PREMIERPREMIER

Pagina 2

Continua da pag.1

Anche a Casoria……..Anche a Casoria……..FRATELLI D’ITALIAFRATELLI D’ITALIA!!!!!!

A L T E R N A T I V A

QUALCHE CHIARIMENTO SU GIORGIA MELONI…QUALCHE CHIARIMENTO SU GIORGIA MELONI…

Non appare superfluo, all’indomani della partenza della nostra avventura, chiarire finalmente delle ine-sattezze, che da mesi circolano sul conto di Giorgia Meloni, e che nascono dall’estremità superficialità con la quale si affronta ogni discussione.

Superficialità che non dovrebbe caratterizzare un’analisi politica, che dovrebbe, a nostro avviso, partire da dati e fatti, e non limitarsi a riproporre il chiacchiericcio ozioso, che anima quel “bar dello sport” dai confini indefinitamente dilatati, che è rap-presentato oggi come oggi dai social network.

E che accoglie non più soltanto una sessantina di milioni di allenatori di calcio, ma che di recente si è arricchito di altrettanti notisti politici. I quali, negli ulti-mi mesi, non hanno saputo far di meglio che inventar-si di sana pianta delle letture delle scelte politiche di Giorgia Meloni, senza documentarsi e senza ascol-tarne o leggerne il pensiero. Letture, peraltro contrad-dittorie, che mirano, manco a dirlo, a dimostrare una tesi: quella dell’opportunismo di Giorgia Meloni, che ne farebbe né più né meno che una mediocre prota-gonista dello squallido teatrino della politica nostra-na.Abbiamo sentito di tutto, in queste settimane. Pri-ma, Giorgia Meloni si sarebbe candidata alle primarie del PdL, mai più celebrate, per volontà di Berlusconi, in funzione di contrasto ad Alfano.

Poi, al contrario, quando si profilava la possibilità di uscire dal PdL, quella non era che la reazione inevita-bile di una persona che Berlusconi avrebbe cacciato. Infine, la fondazione di “Fratelli d’Italia” non avrebbe dovuto fare altro che assecondare un progetto di Ber-lusconi. Difficilmente comprensibili, questi cambi di valutazione, sul piano della logica elementare.

A questo, si aggiungano i commenti, simpatici co-me un pugno in un occhio, che sono stati indirizzati alla persona, senza nessun rispetto della sua sen-sibilità. Ci si è appuntati prima sulla calata romane-sca, che la renderebbe inadeguata. Vien fatto di chiedersi cosa potranno dire di Bersani, questi si-gnori che mostrano una tale idiosincrasia per le inflessioni dialettali!

Probabilmente niente, perché Bersani milita nel campo dei “buoni”. Infine, si è malignato sui ritocchi apportati ad una foto per i suoi manifesti, difettando a loro parere in avvenenza. Quasi fosse un tema di dibattito politico. Transeat. Più rilevante invece la questione, spesso rimarcata, del legame con Gian-franco Fini. Se Giorgia Meloni dovesse la sua car-riera soltanto a Gianfranco Fini, il 16 dicembre l’Auditorium più grande di Roma non sarebbe tra-boccato di una folla, composta di persone che sono state pronte a mettere in seria discussione le pro-prie rendite di posizione, per seguire solo ed esclu-sivamente lei. Giorgia Meloni ha fatto politica sul territorio, è stata consigliere provinciale, conqui-standosi con la militanza un consenso che nessun Gianfranco Fini di sorta può garantire.

Non aver seguito l’attuale Presidente della Camera dei Deputati, poi, non costituisce certo un demerito. Almeno dalla nostra prospettiva, e secondo la no-stra visione del mondo, non si seguono gli uomini, ma le proprie idee. Sempre, anche se gli uomini in questione hanno giocato un ruolo importantissimo nella nostra vita politica.

segue a pag. 3

A L T E R N A T I V A Pagina 3

Continua da pag.2

QUALCHE CHIARIMENTO SU GIORGIA MELONI…QUALCHE CHIARIMENTO SU GIORGIA MELONI…

Era stato Fini a trascinarci nell’avventura del Popolo della Libertà. Molti di noi lo abbiamo dovuto appren-dere una mattina, dalla televisione. Tutti, compresa Giorgia Meloni, abbiamo dovuto faticare per credere in quel progetto, abbandonando una storia gloriosa.

Un investimento troppo importante, per rinnegarlo e seguire un uomo, in un’avventura i cui moventi sono alquanto oscuri, e i cui esiti non potevano essere, come si è dimostrato poi, che il definitivo abbandono dei valori in cui crediamo.

La storia dell’attaccamento alla poltrona lascia il tem-po che trova.

Perché sarebbe apparso alquanto contraddittorio, in questa ottica, non aver seguito Fini, e invece aver fondato un altro partito, quando a quel punto si pote-va passare all’incasso di quella presunta fedeltà al capo Berlusconi, ottenendo un posto sicuro in lista. Ma anche sul rapporto con Berlusconi stesso vanno precisati degli aspetti, a quanti continuano ad insolen-tirci con il loro livore.

Premettiamo che tutto quello che stiamo per dire, è documentato. Sarebbe opportuno documentarsi, pri-ma di affettare giudizi sulle persone.

Già dal mese di giugno, infatti, in più di una intervista pubblica, Giorgia Meloni richiamava Berlusconi ad agire in coerenza con la scelta di rinnovamento, che il PdL tutto aveva fatto eleggendo segretario Alfano; a tenere in considerazione la lezione che veniva dal nostro elettorato, e ad aprirsi al confronto, anche fa-cendo ricorso alle primarie per la determinazione del leader di coalizione; a mutare profondamente il mec-canismo di confronto interno al Pdl.

E rimarcava che se questo rinnovamento non fosse avvenuto eravamo pronti a ritagliarci uno spazio di agibilità politico autonomo. Tutto documentato . Se questo è avvenuto solo tardi, è perchè il Pdl ad un certo punto aveva mostrato uno slancio nella direzio-ne indicata, con l'indizione delle primarie.

Alle quali Giorgia si era candidata, ma non per volon-tà di Berlusconi. Il quale peraltro aveva disertato la nostra festa nazionale, ad ulteriore riprova che non avrebbe avuto piacere a sentirsi dire certe cose.

Venendo alle future alleanze, va precisato in premes-sa che il sistema elettorale, che tutti hanno pubblica-mente disprezzato in pubblico, per aspirare in segreto a mantenerlo inalterato, anche e forse soprattutto il PD, impone la scelta delle coalizioni. Detto per inciso: il Porcellum fu votato quando Giorgia non era deputa-to; e la prima proposta di modifica, che prevedeva la reintroduzione delle preferenze, è stata presentata da Giorgia nel maggio scorso.

Se la necessità è quella delle coalizioni, è chiaro che si deve cercare di farne di più omogenee possibili. Ora, l'ultimo Berlusconi, sia pure con modalità talvolta discutibili, sta mostrando di aver capito quali scelte politiche sono necessarie al nostro Paese, prendendo le distanze da Monti e dalla sua agenda.

Berlusconi è diventato meloniano. Perchè che l'Imu sulla prima casa fosse un'imposta ingiusta, che attra-verso Monti le oligarchie finanziarie avevano messo le mani sul nostro Paese, che lo spread era stato uti-lizzato come spauracchio, per tenere a bada i popoli, questo ed altro ancora noi lo abbiamo detto dal primo momento, da subito.

Tutto documentato. Se c'è convergenza su questi aspetti, allora non solo la coalizione col Pdl si può fare; ma di certo risulterà più omogenea che non quella che vanno formandosi.

Essendo la nostra cultura fondata sull'anti-ideologismo e sull'adogmatismo, noi non vogliamo replicare l'esperienza di tante formazioni politiche che, legittimamente per carità, hanno scelto di fram-mentarsi fino al limite estremo di sopravvivenza.

Quanto al candidato premier, l'altra condizione per la nostra adesione alla coalizione col Pdl è stata a più riprese rimarcata sia da Giorgia Meloni che da Cro-setto.

Siccome nulla vieta di indicare eventualmente un candidato premier diverso dal leader di coalizione designato alla presentazione delle liste, nel caso la nostra coalizione dovesse vincere l'indicazione del primo ministro spetterà al partito della coalizione che avrà preso più voti.

Che “Fratelli d’Italia” sia o meno un partitino, dipende-rà dal popolo sovrano. Tutto documentato. A noi pare estremamente pericoloso, il tentativo di far passare il principio che “tanto sono tutti uguali”.

Un politico si giudica dall’operato. Lo si può non con-dividere, ma che almeno lo si giudichi con gli stru-menti di un’ermeneutica adeguata. Non ci pronuncia-mo in tal senso su quello di Giorgia Meloni, perché in effetti non farebbe testo.

Basti qui rilevare che, in questi giorni, la televisione di Stato sta mandando ripetutamente in onda degli spot, che pubblicizzano le misure di un “pacchetto” di de-creti che si chiama “Diritto al futuro”.

Varato da Giorgia Meloni, quando ricopriva la carica di Ministro, e peraltro presentato anche a Casoria, proprio da lei: a quanto ci fu detto allora, la sua fu la seconda visita di un Ministro nella nostra Città, nell’ultimo ventennio.

A L T E R N A T I V A Pagina 4