leopardi.notebook -...
Post on 18-Feb-2019
217 Views
Preview:
TRANSCRIPT
LEOPARDI.notebook
1
tra i 10 e 17 anni si dedica allo studio utilizzando il patrimonio librario della
biblioteca paterna
acquisisce
la conoscenza, da autodidatta, delle:
lingue classiche ﴾greco e latino﴿ dell'ebraicodelle lingue moderne ﴾inglese, francese﴿
successivamente nel 1822
lascia il retrogrado ambiente di Recanati ... lo definisce: "la
tomba de' vivi"
per recarsi a Roma
GIACOMO LEOPARDI
da ...(nasce)... a Recanati nel 1798
piccolo borgo che si trova nelle attuali Marche. Al tempo in cui è vissuto l'autore Recanati faceva parte dello Stato Pontificio.
si trattava di
un ambiente provinciale e arretrato culturalmente.
una famiglia di rango nobiliare
PADRE
il conte Monaldo Leopardi:
uomo molto colto;
aveva messo insieme una notevole biblioteca;
l'orientamento politico era quello di un uomo contrario agli ideali rivoluzionari.
MADRE
la contessa Adelaide Antici:
figura dominante all'interno della famiglia;
attaccata agli interessi economici;
trasmette un'educazione dura e rigorosa;
priva di affetto e confidenza il figlio.
© Prof. Antonello Ciabattoni
LEOPARDI.notebook
2
a Roma
è ospite dello zio Carlo Antici
ma il soggiorno a Roma si rivelerà infelice e
deludente
Quali le motivazioni?
1) a Leopardi gli ambienti letterari romani gli sembravano troppo raffinati, eccessivi, vuoti e meschini
2) la grandezza e lo sfarzo della Roma papalina lo infastidiva, essendo abituato alla tranquilla e dimessa vita di provincia
amareggiato fece ritorno a Recanati
inizia a scrivere (1824) le Operette morali, un componimento di natura filosofica dove l'autore espone la sua concezione pessimistica della
vita
successivamente si trasferisce (nell'ordine)
a Milano (1825)
a Bologna (1827)
a Firenze (1830); qui, trascorse il periodo migliore sia sotto il punto di vista sociale che intellettuale, partecipando attivamente al
dibattito culturale sull'importanza degli ideali romantici e sulla rivalutazione della tradizione
classica
a Napoli (1833), dove visse fino al 1837
© Prof. Antonello Ciabattoni
LEOPARDI.notebook
7
Le idee e la poetica di Leopardi Nell'opera poetica di Leopardi
emerge
LA VISIONE PESSIMISTICA DELLA VITA DELL'UOMO
caratterizzata
dal DOLORE
dall'INFELICITA'
Chi è responsabile di ciò?
Leopardi ritiene responsabilela NATURA
che dal poeta viene considerata
in un primo momento: BUONA e BENIGNA
in un secondo momento: MATRIGNA e MALVAGIA
FASE DELLE ILLUSIONI
FASE DELLE DELUSIONI
L'uomo desidera la FELICITA'ma è ostacolato dallaNatura ingannatriceche delude sempre
ne deriva
IL PESSIMISMOINDIVIDUALE
IL PESSIMISMOUMANO O STORICO
IL PESSIMISMOCOSMICO
© Prof. Antonello Ciabattoni
LEOPARDI.notebook
8
PRIMA FASE: IL PESSIMISMO INDIVIDUALE
Le esperienze dell'adolescenza e della prima giovinezza conducono Leopardi a pensare che la vita sia stata spietata con lui, ma che altri
possono essere felici. Leopardi troverà conforto al dolore e alle sofferenze solo attraverso la POESIA e l'attività di intellettuale.
Durante questa fase la visione della NATURA è concepita da Leopardi come madre benigna attenta al bene delle sue creature.
La NATURA è vista come unica possibilità di conforto ad una vita piena di sofferenze.
torna indietro
© Prof. Antonello Ciabattoni
LEOPARDI.notebook
9
SECONDA FASE: IL PESSIMISMO UMANO O STORICO
In questa fase il poeta si rende conto che non è l'unico a soffrire ma è tutto il genere umano ad essere infelice. La causa va ricercata nell'uso eccessivo della RAGIONE che ha negato all'uomo quella spontanea e libera IMMAGINAZIONE che permetteva di trovare conforto al dolore.
Durante questa fase la visione della Natura è concepita ancora come madre benigna attenta al bene delle sue creature. Anche se tale concezione positiva della Natura inizia ad entrare in crisi.
torna indietro
© Prof. Antonello Ciabattoni
LEOPARDI.notebook
10
TERZA FASE: IL PESSIMISMO COSMICO
In questa fase il poeta si rende conto che a essere infelici sono tutti gli esseri viventi del creato.
Responsabile di tale infelicità è unicamente la Natura concepita come matrigna e non più come madre benigna. La Natura ora è indifferente ai dolori dell'umanità intera non interviene in soccorso
dell'uomo ma inganna l'uomo illudendolo che egli possa raggiungere la felicità
torna indietro
Attraverso questa complessa elaborazione, Leopardi giunse infine alla rivalutazione della
ragione che non è nemica dell'uomo, anzi, rappresenta la sua unica possibilità di
svelare l'inganno della natura dando così l'opportunità all'uomo stesso di respingere
le false illusioni e consolazioni.
© Prof. Antonello Ciabattoni
top related