03b-impianti di riscaldamento

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  • 8/7/2019 03b-Impianti Di Riscaldamento

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    IMPIANTI DI RISCALDAMENTO

    Potenza per ambiente

    Dal calcolo del Cde delle dispersioni invernali si ottiene

    la potenza necessaria alledificio (W)

    Qt = Qd + Qv

    Che deve essere nota anche per ogni singolo ambiente,per il dimensionamento dei terminali.

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    Maggiorazioni della potenza

    Il funzionamento in regime intermittente porta ad una

    efficienza minore dellimpianto, che viene consideratanella UNI 7357, imponendo una maggiorazione.

    La necessit di cautelarsi da errori e da situazioniambientali straordinarie impone inoltre di attuare delleulteriori correzioni: la norma UNI 10379 suggerisce unamaggiorazione non inferiore al 20%.

    Qloc UNI 7357 Qint UNI 10379 Qterm

    Impianto a RADIATORI

    Il radiatore, a rigore, scambia per irraggiamento solamente circa il20-30% della potenza totale, mentre il resto viene scambiato perconvezione. La superficie utile allirraggiamento solo la frontale,

    mentre per la convezione conta la superficie totale del radiatore.La potenza nominale del radiatore ottenuta secondo le normativedi prova, mediante la seguente relazione:

    Qn = c (tn)nDove:

    c = parametro caratteristico del radiatore

    tn = differenza di temperatura media tra la superficie del radiatore

    e lambiente (nominale, normalmente 50C)n = esponente che dipende dallo scambio termico (4/3 in regimeturbolento

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    Potenza nominale

    Calcolo radiatore

    Potenza dispersa dallambiente(magg.)/

    potenza emessa dal singolo elementoscelto = nelementi radiatore

    Ad es. Qamb = 750 W Qn= 20,3 W

    nel. = 750/20,3 =36,9 el.

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    Potenza a diversa temperatura

    Q = Qn (t /50)n

    esempio

    t = 30c

    Qn = 20,3 W

    Q = 20,3 x (30/50)1,28832 = 10,5 W

    (circa la met della potenza)

    Tipologie di attacchi

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    Accessori di montaggio

    Valvola

    Detentore Valvola di

    sfogo aria Supporti tappi

    Collocamento ideale dei radiatori

    I radiatori ben collocatisono posti di solito in una

    rientranza della parete, o sotto una piccola mensola, inmodo che la turbolenza dellaria venga aumentatanella zona sopra al radiatore stesso, aumentando cosilo scambio termico, e le linee di flusso venganopiegate verso il centro della stanza.

    Il radiatore sotto la finestra inoltre irradia verso ilcentro della stanza e la parete opposta, e produce uncircolo daria benefico.

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    materiali per radiatori

    Acciaio

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    materiali per radiatori

    Ghisaalluminio

    Altri tipi di corpi scaldanti

    Piastre radianti

    Termoconvettori Ventilconvettori (fan-coils) Aerotermi* Pannelli radianti (a pavimento, a parete, a soffitto) Tubi alettati Tubi radianti (fumi caldi)* Unit termoventilanti*

    Terminali a induzione*terminali utilizzati soprattutto in campo industriale

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    Piastre radianti

    Piastre metalliche saldate fra loro. Allinterno scorre il fluido

    termovettore.Scambio termico prevalente per convezione naturale. Contributoirraggiamento maggiore dei radiatori.Facile pulibilit per la scarsa aderenza polvere.Installati a parete o in nicchia (valide le considerazioni fatte per iradiatori).Realizzate generalmente in pezzo unico in acciaio. Aumentosuperficie per migliorare la resa termica (doppia piastra con alette).

    Termoconvettoriconvez. naturale 90% + irraggiamento 10%

    Costituiti da batteria alettata alloggiata in un contenitore; si innescaun tiraggio naturale. Diffusione negli anni sessanta (basso costo).Oggi sono sostituiti dai radiatori (ingombro) o i ventilconvettori(efficienza e controllo microclima anche in estate).Posizionamento: incassate nelle pareti (nicchia) o a vista.

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    Tubi alettati

    Tubazione dotata di alette in cui scorre fluido termovettore.Richiedono grandi lunghezze.Molto utilizzati in serre, utenze industriali, scuole, ospedali, etc;

    installati a vista lungo le pareti o racchiusi entro griglie sagomate.Involucro protettivo.Rispetto al termoconvettore rinunciano alleffetto camino.Potenza termica misurata secondo la Norma UNI 6514 (fornita per1m di sviluppo del tubo):

    Caratteristiche fluido termovettoreAria ambienteDiametro tubo, passo e altezza alette.

    Negli impianti ad aria primaria (terziario): riscaldamento superficifredde.

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    UNIT TERMINALI A PREVALENTECONVEZIONE FORZATA

    VENTILCONVETTORI

    Simile altermoconvettore conincorporato unventilatore.

    Anche raffrescamento

    estivo; condensa delvapore acqueo(TSUPBATT < TRUG) chedeve essereallontanato.

    Presa daria (dal basso o frontale)

    Batteria/e alettata/e (fan-coil a 2 o 4 tubi: il 4 tubi pi costoso ma moltoefficiente)

    Filtro aria (manutenzione e/o sostituzione)

    Ventilatore (velocit selezionabili). RumoreCustodia apparato. Lamiera verniciata o materiale plastico.

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    Istallazione a terra, a soffitto (verificare il lancio per evitare stratificazioni dellaria).

    Controllo: velocit e quindi portata, temperatura.

    Edifici con occupazione limitata: uffici, edifici aperti al pubblico.

    Oltre alla potenza termica deve essere valutata la portata (valore minimoconsigliato: 5 ricambi orari per garantire uniformit di temperatura).

    Utilizzati in impianti ad aria primaria cui demandato compito della ventilazione.

    Posizionamento: vedi radiatori + attenzione lancio aria onde evitare fastidiosecorrenti daria.

    AEROTERMI

    Corpi scaldanti costituiti da una batteria alettata su cui un ventilatore fa circolareuna determinata portata daria.

    Contenitore e supporto allapparato.

    Alette deflettici orientabili e diffusori.

    Dimensioni ridotte e grandi portate daria: locali ampi, quali magazzini, palestre,autorimesse, officine, ed ambienti industriali in genere.

    Alimentati ad acqua calda e vapore (raramente).

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    Installati a soffitto (lancio verticale)ed a parete (lancio orizzontale); perambienti molto alti si ha solo lancioverticale con batteria che avvolge ilventilatore.

    Controllo effetti di galleggiamentodellaria trattata: angolo aperturagetto (diffusore).

    Collocazione: evitare di investireloccupante con l getto daria (TMAX=45-50C).

    Rumorosit.

    Versione solo ricircolo o anche conaria esterna di ricambio(servocomando . termostato).

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    UNIT TERMINALI A PREVALENTE SCAMBIOTERMICO RADIATIVO

    PANNELLI RADIANTI

    Pannelli a bassa temperatura, 30- 45C la temperatura dellacqua allinterno,sono usati per impianti di riscaldamento, ma ultimamente anche per ilraffrescamento estivo, facendo circolare nello stesso impianto acqua fredda.Questi ultimi possono essere:

    A pavimento (i pi diffusi)

    A parete

    A soffitto (soprattutto per raffrescamento)

    PANNELLI RADIANTI A PAVIMENTO

    Pregi:

    Maggior benessere a parit ditemperatura dellaria

    Minori vincoli per larredamento

    Temperatura del pavimento ottimale

    Risparmio energetico se abbinati acaldaie a condensazione

    Taglio termico nei confronti delterreno o di zone non riscaldate(autorimesse, cantine)

    Difetti:

    Elevata inerzia termicaMaggiore spessore massetto

    Interferenza con altri imp.a pav.

  • 8/7/2019 03b-Impianti Di Riscaldamento

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    PANNELLI RADIANTI A PAVIMENTO

    Serpentina semplice

    Sono necessari giunti di dilatazione sul pavimento

    PANNELLI RADIANTI A PARETE

    Tutelano dalle pareti fredde (da installare quindi preferibilmente sulle paretiesterne)

    Problemi di arredabilit degli ambienti (anche quadri, mensole, armadi)

    Interferenze con altri impianti (elettrici soprattutto)

  • 8/7/2019 03b-Impianti Di Riscaldamento

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    PANNELLI RADIANTI A SOFFITTO

    Da utilizzare preferibilmente se debbono fare anche il raffrescamento

    Esiste anche la versione a secco (controsoffitto)

    Possibili problemi di stratificazione in riscaldamento (si perde il contributoconvettivo)

    In raffrescamento necessario controllare lumidit (temperatura di rugiada)(osservazione valida anche per pavimento e parete)

    STRISCE RADIANTI A SOFFITTO

    Simile al pannello radiante ma operante con temperature pi elevate

    Estensione ridotta.

    Installazione a soffitto.Costituiti da piastra sagomata in acciaio o alluminio (s=1-1,5 mm).

    Ad essa sono collegati i tubi in cui scorre il fluido termovettore.

    Nella parte superiore il pannello isolato termicamente.

  • 8/7/2019 03b-Impianti Di Riscaldamento

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    TUBI RADIANTI

    Operante con temperature pi elevate. Sono alimentati a gas, nei tubigirano i fumi della combustione i quali scaldano il tubo stesso fino atemperature molto elevate (superiori a 150C)

    Estensione ridotta. Nella parte superiore il pannello isolatotermicamente e dotato di riflettore.

    Installazione a soffitto a grande altezza (min 5m)

    Basso costo

    Possibilit di trattaresolo le zone conpresenza di persone

    IMPIANTI AD ARIA

    Allinterno di unaunittermoventilanteavviene ilriscaldamentodellaria la quale,con lausilio di unventilatore e di unarete dicanalizzazioni vieneinviata agli ambientida riscaldare

    Questo tipo di

    impianto verrtrattato nel dettaglioinsieme agli impiantidi condizionamento

  • 8/7/2019 03b-Impianti Di Riscaldamento

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    DISTRIBUZIONE DEL FLUIDO CALDOimpianti ad acqua

    Allinterno di una unit Esistono diversi modi di collegare i terminali traloro ed alla caldaia: per gli edifici ad uso civile principalmente vengonoutilizzati 3 tipi di distribuzione diversa:

    Monotubo

    A due tubi

    A collettori

    Impianti monotubo

    Si tratta di una distribuzione ad anello sul perimetro dellambiente dascaldare in cui i corpi scaldanti sono posti in serie. In passato venivautilizzato specialmente nelledilizia a basso costo, in quanto consenterisparmi sul costo delle tubazioni.

    difficile fornire uniformit di prestazioni tra i vari radiatori

    Richiede radiatori particolari

  • 8/7/2019 03b-Impianti Di Riscaldamento

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    Impianti a due tubi tradizionali

    E il tipo di distribuzione che consente minor impiego di tubazioni senzaprecludere la possibilita di regolare il singolo terminale, come avvienenella monotubo. Consiste nel servire in serie e parallelocon due tubi idiversi terminali che prendono il fluido dal tubo di mandata e lo scaricanosu quello di ritorno.

    Impianti a collettori (modul)

    E il tipo di distribuzione pi utilizzato nelledilizia residenziale.

    Il fluido caldo dalla caldaia viene portato ad un collettore, dal quale

    vengono alimentati i singoli terminali, con due tubi ciascuno.Il sistema consente la regolazione ambiente per ambiente ed una ottimaequilibratura dei circuiti, cosa pi difficile con gli altri sistemi.

  • 8/7/2019 03b-Impianti Di Riscaldamento

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    Portata dacqua di un circuito

    Dipende dalla potenza termica necessaria al riscaldamento della

    zona servita dal circuito, secondo la formula

    Dove la portata massica (l/s o m3/h) (talvolta indicata con G)c il calore specifico del fluido in esame (per lacqua 4,18 kJ/kgK)

    t la differenza di temperatura tra mandata e ritorno del circuito

    Pertanto, individuata la potenza ed il t (che dipende dal terminale)risulta individuata anche la portata

    tcmQ = &

    m&

    Scelta e dimensionamento delle tubazioni

    In funzione delleportate dacquanecessarievengonodimensionati itubi che possano

    garantire taliportate.

    Esistono variemodalit dicalcologeneralmenteriassunte intabelle o graficiche mettono in

    relazione portatadacqua,diametro del tuboe perdita dicarico relativa.

  • 8/7/2019 03b-Impianti Di Riscaldamento

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    Calcolo della prevalenza del circuito

    Deriva dalla sommatoria delle perdite di carico lineari ed accidentali (curve,derivazioni, valvole, terminali dimpianto, etc.)

    elettropompe

    Servono a far circolare lacqua negli impianti diriscaldamento. Debbono essere dimensionate inbase a:

    Portata dacqua necessaria al circuito

    Perdita di carico dello stesso (prevalenza)

  • 8/7/2019 03b-Impianti Di Riscaldamento

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    Curve caratteristiche

    La scelta di una pompa vienefatta utilizzando grafici simili aquello a destra, incrociando la

    curva del circuito con una dellecurve delle pompe disponibili.

    Possono esistere pi curvecaratteristiche in funzione delnumero di giri del motore

    Centrale termica

    Ne esistono di molto diverse a seconda della potenzialit, del tipo dicombustibile utilizzato, delledificio servito.

  • 8/7/2019 03b-Impianti Di Riscaldamento

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    Caldaie murali

    G tubo gas

    AC acqua caldasanitaria

    AF acqua da

    acquedottoM mandata impiantoriscaldamento

    R ritorno impiantoriscaldamento

    1 Flussostato sanitario

    2 Sonda sanitario

    3 Valvola tre vie idraulica

    4 Valvola gas

    5 Presa pressione tubovalvola/bruciatore

    6 Bruciatore

    7 Scambiatore primario

    8 Cappa fumi

    9 Ventilatore

    10 Camera stagna

    11 Pressostato fumi

    12 Sonda mandata

    13 Termostato sicurezza

    14 Vaso espansioneimpianto

    15 Valvola sfogo aria

    16 Circolatore caldaia

    17 Valvola tre vie(motorizzata)

    18 Rubinettosvuotamento impianto

    19 Rubinettoriempimento impianto

    20 By-pass regolabile

    21 Pressostato impianto

    22 Valvola di sicurezza 3bar

    23L imitatore di flusso

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