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1

I tratti caratteristici delle medie imprese all’italiana

Parma, 25 novembre 2006

Fulvio Coltorti (Ufficio Studi Mediobanca)

2

Elaborazione Centro Studi Unioncamere

al 2002

4053 società

50-499 dipendenti

13-260 mil€ fatturato

dove sono

3

Meccanica29,3%

Beni persona casa28,0%

Alimentare17,4%

Chimiche10,7%

Metalside-rurgiche

7,6%

Altro7,0%

Che cosa fanno Italia: % del fatturato nel 2002

Made in ItalyMade in Italy::

64,2% Fatturato 64,2% Fatturato 71,1% 71,1%

ExportExport

4

1.379

3.007

3.371

3.720

2.333

2.946

2.7152.612

1971 1981 1991 2001

nelle aree distrettuali

nelle aree di GI

Da dove vengono

Nord: industria manifatturieranumero società di capitali 50-499 addetti

alle date dei censimenti Istat – Annale Fondazione Feltrinelli in corso di pubblicazione

5

80

90

100

110

120

130

140

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005

gruppi maggiori

altre grandi imprese

medie imprese

Italia: media e grande dimensioneindice 1996=100 dati Mediobanca e Mediobanca-Unioncamere

la performance del valore aggiunto

6

Italia: grandi e medie impresevariaz. % del fatturato 1996-2004 fonte: Mal d’Africa, Rapporto UC 2006

25,4 29,5 29,9 28,935,0

16,2

-4,7

13,0

17,5

19,7

0,1

17,6

Gruppimaggiori

Altre grandiimprese

Medieimpreseitaliane

Gruppimaggiori

Altre grandiimprese

Medieimpreseitaliane

Periodo 1996-2000 Periodo 2000-2004

Fatturato complessivo Esportazioni

cambio pro e contro

7

62,2 66,1 68,8

37,8 33,9 31,2

Province distrettuali Province di grandeimpresa

Province residue

Vendite estero

Vendite Italia

Nord Italia: vendite medie imprese% Italia/estero nel 2002 - (Annale Fondaz. Feltrinelli in corso di pubblicazione)

quanto estero

8

49,7

54,5

56,6

59,7

62,1

62,4

66,3

70,7

78,5

83,7

84,9

51,3

45,5

43,4

40,3

37,9

37,6

33,7

29,3

21,5

16,3

15,1

Macchine

Legno-Mobili

T&A - Calzature

Automotive

App domestici

Prod metallo

Chimica

Metalsiderurgia

Carta-editoria

Alimentare

Lav Min non metall

Italia

Estero

Nord Italia: vendite medie imprese% Italia/estero nel 2002 - (Annale Fondaz. Feltrinelli in corso di pubblicazione)

quanto estero per settore

9

La tecnologia% fatturato nel 2002 – classificazione OCSE

11,5

28,8 26,924,9

43,7

39,459,5

26,4

18,0

12,9

9,5

44,9

26,918,8

4,1

3,8Medie imprese

italianeMaggiori gruppi

italianiMultinazionaliestere in Italia

MNE tedesche

Alta Medio-alta Medio-bassa Bassa

non conta

10

Struttura finanziaria nel 2002% del capitale investito tangibile

-35,9 -22,5

-20,0 -40,8

-44,1 -36,7

61,043,7

39,056,3

Medie imprese italiane Multinazionali europee

Debiti a breve Debiti a m/l Capitale netto Attivo circolante Attivo immobilizzato

da dove la solidità

11

0

5

10

15

20

25

123456789101112131415161718192021222324252627282930

Come si distribuiscono per dimensione finanziaria nel 2002

% di capitale investito - 30 classi – dimensione decrescente vs ds

difficile crescere

12

Dimensioni calanti, profitti crescentiRendimento sul capitale (roi) nel 2001

10,810,4

9,6

11,6 11,4 11,3

10,3

11,5

13,614,1 14,3

16,9

14,5

17,9

19,4

20,4

22,7

10,2

11,6

14,9

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

classi di capitale investito (decrescenti verso destra)

la crescita non conviene

13

Produttività del lavoro (20 classi di capitale investito - medie imprese – anno 2001)

aumenta l’intensità di capitale, diminuisce il roi

20 30 40 50 60 70 80 90 100

Produttività del lavoro (VA procapite in 000 di euro)

ITL procapite (000 €)

ROI %

Log. (ROI %)

Lineare (ITLprocapite (000 €))

Contraddizione?

14

Tra produttività e differenziazioneValore aggiunto = salari + profitti

VA = w L + r K

r = ( q x p – w ) K / L

tasso di profitto = funzione del differenziale tra valore della produzione unitaria qxp (produttività x

prezzi) salari unitari w e dell’intensità di capitale per dipendente K/L

15

La crescitavariazioni nette del numero di società 1998-2002

228

429

194

49

-45 -44 -61 -43

1999 2000 2001 2002

verso le grandi impresedalle piccole impreseindice del fatturato

Sul mercato e non sulle operazioni aziendali

16

in sintesi:in sintesi:

Proprietà familiare e stabilità: 72% controllo familiare con maggioranza dei voti; età media dell’azienda 30 anni

Modello aziendale: aziende specializzate; core business derivato dai saperi locali; produzioni differenziate nella fascia medio-alta della qualità; contano qualità, materiali, design, marchio, servizio al cliente. Basso consumo di capitale

Nicchia invece di scala: posizioni di mercato rilevanti a livello internazionale; redditività sostenuta da prezzi relativi elevati e dalla moderazione salariale favorita dall’ubicazione decentrata

17

Conta la rete?Conta la rete?

Ovviamente sì: ogni impresa è in rete per costruzione (fattori della produzione, fornitori, clienti, creditori finanziari e soci)

Rigida o flessibile? La rete rigida corrisponde alla vecchia impresa fordista; oggi prevalgono reti flessibili, modificabili in base all’orientamento della domanda del mercato e all’ottimizzazione delle competenze dei subfornitori

Grande o media dimensione? La media dimensione è una calamita rispetto alle grandi e soprattutto alle piccole imprese. Nei settori di specializzazione italiana, non serve in generale essere grandi. L’aumento dimensionale è legato soprattutto alle necessità commerciali e al bisogno di ricerca

18

Ufficio Studi Mediobanca

Milano - Piazzetta M. Bossi n. 1

internet: www.mbres.itinternet: www.mbres.it

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