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PROCEDURA SELETTIVA PUBBLICA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI RICERCATORE UNIVERSITARIO A TEMPO DETERMINATO MEDIANTE STIPULA DI UN CONTRATTO DI LAVORO SUBORDINATO DELLA DURATA DI TRE ANNI AI SENSI DELL'ART. 24, COMMA 3, LETT. A) DELLA LEGGE 30.12.2010 N. 240 PRESSO IL DIPARTIMENTO DI SCIENZE SOCIALI E POLITICHE SETTORE CONCORSUALE: 12/01 - DIRITTO AMMINISTRATIVO SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE: IUS/l0 - DIRITTO AMMINISTRATIVO CODICE CONCORSO: 3883
VERBALE N .• 2 (Esame preliminare dei titoli, dei curriculum e della produzione scientifica dei candidati)
La Commissione giudicatrice della procedura selettiva a n. 1 posto di ricercatore universitario a tempo determinato, ai sensi dell'art. 24, comma 3, lett. a), della legge 30.12.2010 n. 240, per il settore concorsuale 12/Dl - DIRITTO AMMINISTRATIVO, settore scientifico-disciplinare IUS/I0 - DIRITTO AMMINISTRATIVO, presso il Dipartimento di SCIENZE SOCIALI E POLITICHE, nominata con D.R. n. 3325/2018, del 3 OTTOBRE 2018, composta dai:
Prof. GABRIELE BOTTINO, dell'Università degli Studi di Milano Prof. ALESSANDRO CROSETTI, dell'Università degli Studi di Torino Prof.ssa VERA FANTI, dell'Università degli Studi di Foggia
si riunisce al completo per via telematica, il giorno 21 novembre 2018, alle ore 11.30, per l'esame dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche presentate dai candidati.
In apertura di seduta, il Presidente della Commissione dà lettura del messaggio di posta elettronica con il quale il Responsabile delle procedure comunica che, in data 15 novembre 2018, si è provveduto alla pubblicizzazione dei criteri stabiliti dalla Commissione nella riunione del 9 novembre 2018, mediante pubblicazione sul sito web dell'Ateneo.
La Commissione prende visione dell'elenco dei candidati, che risultano essere, in ordine alfabetico: 1) D'ANCONA STEFANO MATTEO ANTONIO 2) NEGRELLI ANNALISA 3) PANTALONE PASQUALE 4) SPAGNUOLO FRANCESCA 5) VACCARI STEFANO 6) VERNILE SCILLA 7) VESE DONATO
Ciascun commissario dichiara che non sussistono situazioni di incompatibilità, ai sensi degli artt. 51 e 52 c.p.c., e dell'art. 5, comma 2, del d.lgs. n. 1172 del 1948, con i candidati. Dichiara inoltre di non trovarsi in alcuna situazione di conflitto di interessi, anche potenziale, con i candidati, ai sensi della legge n. 190 del 2012. Ciascun Commissario sottoscrive apposita dichiarazione, che si allega al presente /,1 verbale. j frL
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Constatato che, come previsto dal bando, sono trascorsi almeno 5 giorni dalla pubblicizzazione dei criteri, la Commissione può legittimamente proseguire i lavori con l'esame dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche presentate dai candidati.
Successivamente, la Commissione verifica che le pubblicazioni scientifiche inviate agli uffici corrispondono all'elenco delle stesse allegate alle domande dei candidati.
La Commissione, ai fini della presente selezione, prende in considerazione esclusivamente pubblicazioni o testi accettati per la pubblicazione secondo le norme vigenti, nonché saggi inseriti in opere collettanee, e articoli editi su riviste in formato cartaceo o digitale, con esclusione di note interne o rapporti dipartimentali.
A questo proposito la Commissione dichiara che i contributi facenti parte di lavori collettanei, ove presentati dai candidati all'interno delle 12 pubblicazioni allegate alla domanda di partecipazione a questa procedura selettiva, sono valutati in relazione al fatto che tali lavori collettanei siano pubblicati su libri o volumi colletta nei (con ISBN), ovvero su riviste italiane o straniere (con ISSN). Tali contributi facenti parte di lavori collettanei, ai fini della loro valutazione e della attribuzione del relativo punteggio numerico: 1) se risultano pubblicati su libri o volumi collettanei (con ISBN), sono pertanto ricompresi all'interno della tipologia di pubblicazioni che la Commissione - nel proprio precedente verbale n. 1 (pp . 3 e 4) - ha individuato e definito "Saggi e contributi, inseriti in libri e volumi colletta nei (con ISBN)"; 2) se risultano pubblicati su riviste italiane o straniere (con ISSN), sono pertanto ricom presi all'interno della tipologia di pubblicazioni che la Commissione - nel proprio precedente verbale n. 1 (pp . 3 e 4) - ha individuato e definito "Articoli e note a sentenza, su riviste italiane (con ISSN)", e "Articoli e note a sentenza, su riviste straniere (con ISSN). Per conseguenza la Commissione dichiara che l'eventuale punteggio numerico attribuito a questi contributi facenti parte di lavori collettanei, nella fattispecie di cui al predetto n. 1), confluirà e concorrerà a determinare il punteggio massimo ("fino a un massimo di punti 13", ancora nel medesimo verbale n. 1, p. 4) che la Commissione potrà complessivamente attribuire alla tipologia di pubblicazioni individuata e definita "Saggi e contributi, inseriti in libri e volumi colletta nei". Parimenti per conseguenza, la Commissione dichiara che l'eventuale punteggio numerico attribuito a questi contributi facenti parte di lavori colletta nei, nella fattispecie di cui al predetto n. 2), confluirà e concorrerà a determinare il punteggio massimo (rispettivamente "fino a un massimo di punti 13", e "fino a un massimo di punti 14", ancora nel medesimo verbale n. 1, p. 4) che la Commissione potrà complessivamente attribuire alla tipologia di pubblicazioni individuata e definita rispettivamente "Articoli e note a sentenza, su riviste italiane", e "Articoli e note a sentenza, su riviste straniere".
La tesi di dottorato (o equipollenti) è presa in considerazione anche in assenza delle condizioni sopra menzionate. A questo proposito la Commissione dichiara che le tesi di dottorato, ove presentate dai candidati all'interno delle 12 pubblicazioni allegate alla domanda di partecipazione a questa procedura selettiva, sono considerate contributi monografici. Tali tesi, ai fini della loro valutazione e della attribuzione del relativo punteggio numerico, sono dunque ricomprese all'interno della tipologia di pubblicazioni che la Commissione - nel proprio precedente verbale n. 1 (p. 3) - ha individuato e definito Il "Monografie": le tesi di dottorato non possono infatti essere considerate "Saggi e A contributi, inseriti in libri e volumi colletta nei", e nemmeno "Articoli e note a sentenza~ (;"
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su riviste italiane", o "Articoli e note a sentenza, su riviste straniere" (le rimanenti tipologie di pubblicazioni indiv iduate e definite nel precedente verbale n. 1, pp. 3 e 4) . Per conseguenza la Commissione dichiara che l'eventuale punteggio numerico, attribuito alla tesi di dottorato del singolo candidato, confluirà e concorrerà a determinare il punteggio massimo ("fino a un massimo di punti 20", ancora nel medesimo verbale n. 1, p. 4) che la Commissione potrà complessivamente attribuire alla predetta tipologia di pubbl icazioni individuata e definita "Monografia".
Vengono quindi prese in esame le pubblicazioni redatte in collaborazione con i commissari della presente procedura di valutazione, o con altri co-autori non appartenenti alla Commissione, al fine di valutare l'apporto di ciascun candidato.
Così come stabilito nella sua prima riunione, e dichiarato nel precedente verbale n. 1, la Commissione valuterà l'apporto del candidato, nei lavori in collaborazione con altri co-autori, con i seguenti criteri in ordine di priorità: 1) quando l'apporto del candidato risulti espressamente indicato nella pubblicazione; 2) quando l'apporto risulti in base alle dichiarazioni del candidato e degli altri co-autori, riguardo alle parti dei lavori presentati.
La Commissione dà atto che nessuno dei candidati ha presentato, tra le 12 pubblicazioni allegate alla propria domanda di partecipazione, pubblicazioni redatte in collaborazione con i commissari della presente procedura: il Prof. BOTTINO dichiara di essere cocuratore (insieme ad altri tre co-curatori) del volume colletta neo nel quale è ricompresa la pubbl icazione n. 6 del candidato Stefano Matteo Antonio D'ANCONA, e che questo fatto non incide in alcun modo sulla esclusiva attribuzione e riferibilità, della pubblicazione in questione, al medesimo candidato. Sulla scorta di questa dichiarazione, la Commissione delibera unanimemente di ammettere la pubblicazione in questione alla successiva fase del giudizio di merito.
Successivamente, ed ancora con riferimento alle 12 pubblicazioni che ciascun candidato ha allegato alla propria domanda di partecipazione, dopo attenta analisi comparata dei lavori svolti in collaborazione tra i candidati ed altri co-autori, diversi dai membri della Commissione, la Commissione rileva che i contributi scientifici dei candidati di seguito espressamente richiamati sono enucleabili e distinguibili, e unanimemente delibera dunque di ammettere alla successiva valutazione di merito i seguenti lavori: 1) ANNALISA NEGRELLI : Pubblicazioni n. lO, e n. 11; 2) PASQUALE PANTALONE: Pubblicazioni n. 2, n. 4, n. 5, e n. lO 3) STEFANO VACCARI: Pubblicazioni n. 3, n. 5, e n. 7. Di tali giudizi la Commissione dà altresì motivata mente atto nelle relative parti dell'Allegato n. 1 al presente verbale, che ne costituisce sua parte integrante e sostanziale.
Inoltre, ed ancora con riferimento alle 12 pubblicazioni che ciascun candidato ha allegato alla propria domanda di partecipazione, dopo attenta analisi comparata dei lavori svolti in collaborazione tra i candidati ed altri co-autori, diversi dai membri della Commissione, la Commissione rileva invece che i contributi scientifici dei candidati di seguito espressamente richiamati non sono invece enuclea bili e distinguibili, e unanimemente delibera dunque di non ammettere alla successiva valutazione di merito i seguenti lavori : 1) PASQUALE PANTALONE: Pubblicazione n. 8. Anche di tale giudizio la Commissione dà motivata mente atto nella relativa parte dell'Allegato n. 1 al presente verbale, che ne costituisce sua parte integrante e sostanziale.
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La Commissione passa dunque ad effettuare la valutazione preliminare di tutti i candidati formulando, per ciascun candidato, un motivato giudizio analitico sui titoli, sul curriculum e sulla produzione scientifica, ivi compresa la tesi di dottorato.
I giudizi espressi dalla Commissione sui singoli candidati sono allegati al presente verbale, nell'Allegato n. 1, che ne costituisce sua parte integrante e sostanziale.
Terminata la valutazione preliminare, sulla base di quanto stabilito nella sua prima riunione, ed ancora dichiarato nel precedente verbale n. 1, la Commissione ammette alla discussione orale sui titoli e sulla produzione scientifica i 6 candidati più meritevoli, di seguito elencati in ordine alfabetico: 1) D'ANCONA STEFANO MATTEO ANTONIO 2) NEGRELLI ANNALISA 3) PANTALONE PASQUALE 4)VACCARISTEFANO 5) VERNILE SCILLA 6) VESE DONATO
La Commissione non ammette invece alla discussione orale, sui titoli e sulla produzione scientifica, la candidata SpAGNUOLO FRANCESCA.
I nominativi dei candidati, ammessi e non ammessi alla discussione orale, sono comunicati tempestivamente al Responsabile della Procedimento, che provvede ad informare i candidati sull'esito della preselezione.
Alle ore 12.30 la Commissione termina i propri lavori, e decide di riunirsi nuovamente il giorno 18 dicembre 2018, alle ore 10.30, presso l'Aula Seminari (Iato Via Conservatorio), del Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell'Università degli Studi di Milano, Via Conservatorio n. 7, Milano, per la discussione orale sui titoli e sulla produzione scientifica, nonché per l'accertamento della conoscenza della lingua straniera (lingua inglese), dei candidati ammessi alla medesima discussione.
Letto, approvato e sottoscritto.
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Prof.ssa VERA FANTI (Componente)
Prof. GABRIELE BOTTINO (Componente e Segretario)
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ALLEGATO N. 1
(Valutazione preliminare dei candidati - Motivati giudizi analitici sui titoli, sul curriculum
e sulla produzione scientifica)
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Candidato: STEFANO MATTEO ANTONIO D’ANCONA Titoli Nell’anno 2008 il candidato ha conseguito, con valutazione ottima, il titolo di dottore di ricerca in
“Diritto amministrativo” nell’Università degli Studi di Milano, con una tesi dal titolo “L’annullamento
d’ufficio: nuove prospettive in ordine ai profili di discrezionalità”.
Dall’anno 2011, all’anno 2013, il candidato è stato assegnista di ricerca in “Diritto amministrativo”,
presso l’Istituto Universitario di Studi Superiori – IUSS di Pavia, per una ricerca dal titolo “Il governo
degli incentivi alla sostenibilità ambientale e le amministrazioni territoriali. L’incentivazione alle
energie rinnovabili”.
Con riferimento alla attività di docenza universitaria:
1) negli anni accademici 2009-2010, 2010-2011, 2011-2012, e 2014-2015, il candidato ha svolto
docenza seminariale per il “Corso di formazione e preparazione ai concorsi pubblici”, nella Facoltà
di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Milano;
2) nell’anno accademico 2013-2014, il candidato è stato:
- professore a contratto, dell’insegnamento di “Diritto dell’amministrazione digitale”, nella Facoltà
di Scienze Politiche, Economiche e Sociali dell’Università degli Studi di Milano;
- professore a contratto, dell’insegnamento di “Deontologia professionale e Diritto
dell’informazione”, nel Corso di Laurea Magistrale in “Scienze e Tecniche della Comunicazione”,
dell’Università degli Studi dell’Insubria;
- tutor, per l’insegnamento di “Diritto amministrativo”, nella Scuola di Specializzazione per le
Professioni Legali dell’Università degli Studi di Milano;
3) nell’anno accademico 2014-2015, il candidato è stato:
- professore a contratto, dell’insegnamento di “Diritto dell’amministrazione digitale”, nella Facoltà
di Scienze Politiche, Economiche e Sociali dell’Università degli Studi di Milano;
- tutor, per l’insegnamento di “Diritto amministrativo”, nella Scuola di Specializzazione per le
Professioni Legali dell’Università degli Studi di Milano;
4) nell’anno accademico 2015-2016, il candidato è stato:
- professore a contratto, dell’insegnamento di “Diritto dell’amministrazione digitale”, nella Facoltà
di Scienze Politiche, Economiche e Sociali dell’Università degli Studi di Milano;
- tutor, per l’insegnamento di “Diritto amministrativo”, nella Scuola di Specializzazione per le
Professioni Legali dell’Università degli Studi di Milano;
5) nell’anno accademico 2016-2017, il candidato è stato:
- professore a contratto, dell’insegnamento di “Diritto dell’amministrazione digitale”, nella Facoltà
di Scienze Politiche, Economiche e Sociali dell’Università degli Studi di Milano;
- professore a contratto-esercitatore, per l’insegnamento di “Diritto amministrativo”, nella Scuola
di Specializzazione per le Professioni Legali dell’Università degli Studi di Milano;
6) nell’anno accademico 2017-2018, il candidato è stato:
- professore a contratto, dell’insegnamento di “Diritto dell’amministrazione digitale”, nel Corso di
Laurea Magistrale in “Amministrazioni e Politiche Pubbliche”, della Facoltà di Scienze Politiche,
Economiche e Sociali dell’Università degli Studi di Milano;
- professore a contratto, di “Diritto dei contratti pubblici”, nel Corso di Laurea Triennale in
“Management Pubblico”, nella Facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali dell’Università
degli Studi di Milano.
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Negli stessi anni accademici, il candidato è stato altresì relatore e co-relatore di numerose tesi di laurea, in “Diritto dell’amministrazione” digitale e “Diritto Amministrativo”, nel Corso di Laurea
Magistrale in “Amministrazioni e Politiche Pubbliche”, e nel Corso di Laurea Magistrale in
“Giurisprudenza”, dell’Università degli Studi di Milano.
Sulle attività didattiche a livello universitario dichiarate dal candidato, la Commissione – in relazione
alla tipologia delle medesime attività, ed alla loro durata temporale – ritiene che tali attività, in
specie per ciò che concerne la titolarità di autonomi insegnamenti, abbiano raggiunto un livello
ottimo.
Curriculum Il curriculum del candidato, oltre a documentare i titoli sopra considerati, espone la sua
partecipazione, dal marzo dell’anno 2014, al marzo dell’anno 2017, alla “Unità di Ricerca” istituita
presso l’Università degli Studi di Milano, nell’àmbito del Progetto di Rilevante Interesse Nazionale
(PRIN 2012), dedicato a “La codificazione dei procedimenti dell’Unione Europea”.
Dall’anno accademico 2008-2009, all’anno accademico 2012-2013, il candidato ha svolto attività di collaborazione con la cattedra di “Diritto amministrativo europeo”, nell’Università degli Studi di
Milano; dall’anno accademico 2013-2014, ad oggi, il candidato ha svolto attività di collaborazione con la cattedra di “Diritto amministrativo”, nell’Università degli Studi di Milano.
Buona l’attività di relazione a convegni, seminari ed incontri di studio, ancora documentata nel
curriculum.
Il candidato è altresì componente del Comitato di Redazione della “Rivista Italiana di Diritto Pubblico
Comunitario” (Rivista di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali dell’Area 12) e, ivi,
è Coordinatore della Rubrica “Segnalazioni e Rassegne di giurisprudenza comunitaria”.
Produzione Scientifica Con specifico riferimento a questa selezione concorsuale, il candidato presenta – in allegato alla
domanda di partecipazione, e come risulta dall’apposito elenco – n. 12 pubblicazioni.
La pubblicazione n. 1 è un articolo, dal titolo “Trattamento e scambio di dati e documenti tra Pubbliche Amministrazioni, utilizzo delle nuove tecnologie e tutela della riservatezza tra diritto nazionale e diritto europeo”, in corso di pubblicazione nella Rivista Italiana di Diritto Pubblico Comunitario (il candidato ha allegato alla pubblicazione la dichiarazione di uno dei due Direttori
della Rivista, datata 26 luglio 2018, che l’articolo è in fase di pubblicazione nel fascicolo 2018, 3-4):
la pubblicazione si colloca editorialmente in una Rivista di primaria importanza e diffusione, a livello
nazionale ed internazionale, ricompresa tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori
concorsuali dell’Area 12. Nel merito, si tratta di un articolo molto ampio ed approfondito, dedicato
alla condivisione ed allo scambio di dati e documenti tra le pubbliche Amministrazioni: il tema dei
cosiddetti “big data” è affrontato ponendo particolare attenzione alla evoluzione degli studi
dottrinali, ed ai più recenti orientamenti giurisprudenziali, sia nella prima parte del saggio – volta a
trattare l’impatto di tali basi di dati sull’organizzazione e sull’attività amministrativa – sia nella sua
seconda parte, ove il trattamento e lo scambio dei dati personali è considerato con riferimento alle
possibili violazioni del diritto alla riservatezza dei cittadini.
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La pubblicazione n. 2 è un articolo, dal titolo “L’annullamento d’ufficio dopo la Riforma Madia”,
pubblicato in Giurisprudenza Italiana, 2015, 12, pag. 2748-2755: la pubblicazione si colloca
editorialmente in una Rivista ricompresa tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori
concorsuali dell’Area 12, e l’articolo è parte di una apposita sezione (curata da M. Protto), intitolata
“L’autotutela dopo la riforma Madia”. Nel merito, la pubblicazione si inscrive nell’àmbito degli studi
che il candidato ha dedicato al tema della autotutela amministrativa e, in specie, all’istituto
dell’annullamento d’ufficio: qui, l’articolo dapprima esamina compiutamente gli effetti derivanti
dalla nuova previsione legislativa (art. 6, legge n. 124 del 2015) diretta ad introdurre un termine
massimo entro il quale le pubbliche Amministrazioni possono annullare ex officio i propri
provvedimenti illegittimi, di poi si sofferma sugli effetti del rapporto tra il decorso del tempo e
l’esercizio dei pubblici poteri.
La pubblicazione n. 3 è una monografia (con ISBN), dal titolo “L’annullamento d’ufficio tra vincoli e discrezionalità”, Editoriale Scientifica, 2015, pag. 1-248: la collocazione editoriale della monografia
è ottima, in quanto inserita nella Collana “Percorsi di Diritto Amministrativo”, ed assoggettata ad
apposito referaggio scientifico esterno. Nel merito, si tratta di uno studio monografico nel quale il
rigoroso percorso delle motivazioni e dei risultati della ricerca si coniuga con una ottima padronanza
delle fonti (in specie dei contributi che la dottrina del diritto amministrativo, nel corso del tempo,
ha dedicato all’argomento): l’annullamento d’ufficio dei provvedimenti illegittimi delle pubbliche
Amministrazioni è trattato tra i due opposti orizzonti della sua doverosità-obbligatorietà, e della sua
discrezionalità-possibilità. Ad una prima parte puntualmente dedicata, anche con spunti originali,
alla ricostruzione ed alla configurazione dell’interesse pubblico all’annullamento, si succede la
completa trattazione del potere di annullamento come potere vincolato nei contenuti e nel tempo,
insieme alla analisi delle ipotesi di annullamento originate da istanze di parte.
La pubblicazione n. 4 è un contributo in volume collettaneo (con ISBN), dal titolo “L’evoluzione del concetto di pubblica amministrazione nel diritto nazionale e nel diritto dell’Unione Europea”, inserito
all’interno di D.-U. Galetta (a cura di), Diritto amministrativo europeo: argomenti e materiali, Giappichelli, 2014, alle pag. 109-125: la collocazione editoriale del contributo è molto buona, sia per
il fatto che l’Editore assume primaria importanza nel panorama giuridico nazionale, sia con riguardo
alla curatela dell’Opera. Nel merito, la pubblicazione affronta il tema della ricostruzione della
nozione di pubblica Amministrazione, intersecando la nozione nazionale e quella europea: tale
nozione assume così significato plurale, in relazione ai singoli àmbiti di organizzazione ed attività
amministrativa (in specie l’impiego pubblico, il diritto di accesso ai documenti amministrativi, ed il
settore dei contratti pubblici).
La pubblicazione n. 5 è un articolo, dal titolo “Riflessioni sul rapporto tra ricorso principale e incidentale alla luce della direttiva ricorsi”, pubblicato nella Rivista Italiana di Diritto Pubblico Comunitario, 2013, 1, pag. 33-59: la pubblicazione si colloca editorialmente nella predetta Rivista di
primaria importanza e diffusione, a livello nazionale ed internazionale, ricompresa tra le Riviste di
“Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali dell’Area 12. Nel merito, e prendendo le
mosse dalla direttiva 2007/66/CE, la pubblicazione è dedicata ad un ampio ed articolato
approfondimento delle nozioni di legittimazione, ed interesse ad agire, in materia di appalti pubblici:
gli orientamenti giurisprudenziali tracciati dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, offrono lo
spunto per un confronto critico con la pertinente giurisprudenza europea di riferimento.
La pubblicazione n. 6 è un contributo in volume collettaneo (con ISBN), dal titolo “La revoca e il recesso nelle concessioni amministrative”, inserito all’interno di M. Cafagno, G. Fidone, A. Botto, G.
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Bottino (a cura di), Negoziazioni pubbliche. Scritti su concessioni e partenariati pubblico-privati, Giuffrè, 2013, alle pag. 601-623: la collocazione editoriale del contributo è buona, sia con
riferimento alla importanza che l’Editore assume nel panorama giuridico nazionale, sia con riguardo
alla curatela dell’Opera. Il fatto che G. Bottino (componente della Commissione giudicatrice) sia
curatore dell’Opera, insieme ad altri tre co-curatori, non incide sulla esclusiva attribuzione e
riferibilità della pubblicazione al candidato, e dunque il contributo è ammissibile alla valutazione di
merito. Nel merito, la pubblicazione ha ad oggetto l’analisi degli istituti della revoca e del recesso,
nelle concessioni amministrative: alla pregevole ricostruzione, anche in chiave storica, del quadro
dottrinale di riferimento (teso ad assimilare le concessioni amministrative alla categoria dei
“contratti di diritto pubblico”), si accompagna la trattazione delle principali disposizioni normative
ad oggi dedicate alla disciplina dei medesimi istituti (e ivi, in particolare, l’art. 11, legge n. 241 del
1990).
La pubblicazione n. 7 è un articolo, dal titolo “La giurisprudenza recente in tema di aiuti di Stato: in particolare il controllo di compatibilità delle esenzioni fiscali con l’ordinamento europeo”, pubblicato
nella Rivista Italiana di Diritto Pubblico Comunitario, 2013, 3-4, pag. 888-899: la pubblicazione si
colloca editorialmente nella predetta Rivista di primaria importanza e diffusione, a livello nazionale
ed internazionale, ricompresa tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali
dell’Area 12. La riferibilità del contributo al candidato emerge espressamente dall’Indice Sommario
della Rivista, e dunque il contributo è ammissibile alla valutazione di merito. Nel merito, l’articolo è
inserito all’interno delle “Rassegne e Segnalazioni” della Rivista, e contiene una estesa disamina
critica degli orientamenti della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, in materia di aiuti di Stato: in
ragione dell’ampiezza del tema, l’analisi si declina con specifico riferimento alle esenzioni fiscali
nazionali come forma legittima, od illegittima, di “aiuto di Stato”.
La pubblicazione n. 8 è un articolo, dal titolo “Interesse pubblico, discrezionalità amministrativa e istanza di parte nell’annullamento d’ufficio: riflessioni sui recenti sviluppi dottrinari e giurisprudenziali fra diritto interno e diritto comunitario”, pubblicato nella Rivista Italiana di Diritto Pubblico Comunitario, 2009, 3-4, pag. 537-574: la pubblicazione si colloca editorialmente nella
predetta Rivista di primaria importanza e diffusione, a livello nazionale ed internazionale,
ricompresa tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali dell’Area 12. Nel
merito, il tema dell’annullamento d’ufficio – tra obbligo-dovere di “buona amministrazione”, e
scelta discrezionale – è qui affrontato in chiave di comparazione tra l’ordinamento nazionale e
quello europeo: alla ricostruzione del quadro dottrinale di riferimento, si unisce la trattazione delle
disposizioni normative che disciplinano il potere di annullamento, e dei relativi orientamenti
giurisprudenziali. La pubblicazione n. 9 è un articolo, dal titolo “Il termine di conclusione del procedimento amministrativo nell’ordinamento italiano. Riflessioni alla luce delle novità introdotte dalla legge 18 giugno 2009 n. 69”, pubblicato sulla Rivista GiustAmm.it, 2009, 9, pag. 1-16: la pubblicazione si
colloca editorialmente in una Rivista che ANVUR ha inserito nell’elenco delle Riviste Scientifiche
dell’Area 12; nel merito, la pubblicazione è dedicata alle profonde innovazioni che la legge n. 69 del
2009 ha recato al tema della fissazione dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi:
particolare attenzione e cura è riservata altresì alla configurazione dell’istituto del “danno da
ritardo”, sia per ciò che concerne la natura giuridica della relativa responsabilità, sia in funzione della
effettività della tutela – in via amministrativa e giurisdizionale – assicurata ai soggetti privati.
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La pubblicazione n. 10 è un articolo, dal titolo “Termine ragionevole nell’annullamento d’ufficio: riflessioni in tema di effettività della tutela”, pubblicato nella Rivista Il Foro Amministrativo-TAR,
2008, 5, pag. 1521-1545: la pubblicazione si colloca editorialmente in una Rivista che ANVUR ha
inserito nell’elenco delle Riviste Scientifiche dell’Area 12. Nel merito la pubblicazione si colloca,
insieme alla tesi di dottorato di cui al successivo n. 11, tra i primi contributi che il candidato ha
dedicato al tema dell’esercizio del potere pubblico di annullamento d’ufficio dei provvedimenti
illegittimi: qui l’attenzione è specificamente rivolta ai presupposti del potere di annullamento
(attualità dell’interesse pubblico, e decorso del tempo), in relazione al rispetto dei principi di buona
fede e legittimo affidamento.
La pubblicazione n. 11 è la tesi di dottorato del candidato, dal titolo “L’annullamento d’ufficio: nuove prospettive in ordine ai profili di discrezionalità”, pp. 1-192, presentata e discussa a conclusione del
XX Ciclo del Dottorato di Ricerca in “Diritto amministrativo”, nell’Università degli Studi di Milano:
l’ammissione della pubblicazione alla valutazione di merito è espressamente prevista dagli articoli
11, comma 4, e 13, comma 1, del bando di selezione, e ribadita nel Verbale n. 1 (p. 2), e nel Verbale
cui afferisce il presente Allegato (Verbale n. 2, pp. 2 e 3): ivi, più in particolare, la Commissione
dichiara che le tesi di dottorato sono considerate contributi monografici; che tali tesi, ai fini della
loro valutazione e della attribuzione del relativo punteggio numerico, sono ricomprese all’interno
della tipologia di pubblicazioni che la Commissione ha individuato e definito “Monografie”; e che,
per conseguenza, l’eventuale punteggio numerico attribuito alla tesi di dottorato del singolo
candidato confluirà e concorrerà a determinare il punteggio massimo (“fino a un massimo di punti
20”, ancora nel verbale n. 1, p. 4) che la Commissione potrà complessivamente attribuire alla
predetta tipologia di pubblicazioni individuata e definita “Monografia”. Nel merito, la tesi di
dottorato del candidato pone buone basi iniziali per i suoi successivi studi in materia di
annullamento d’ufficio: l’analisi delle fonti dottrinali è completa, così come la ricostruzione di un
percorso – qui tracciato in itinere – volto a porre l’indagine sulla natura dell’interesse pubblico
tutelato in sede di annullamento, e la correlata salvaguardia delle posizioni giuridiche soggettive dei
privati (destinatari del provvedimento di autotutela), come essenziali coordinate di riferimento.
La pubblicazione n. 12 è un articolo, dal titolo “Diritto di proprietà, potestà pianificatoria e perequazione: profili problematici e spunti di riflessione”, pubblicato sulla Rivista Nuova Rassegna di Legislazione, Dottrina e Giurisprudenza, 2006, 5, pag. 637-645: la pubblicazione si colloca
editorialmente in una Rivista che ANVUR ha inserito nell’elenco delle Riviste Scientifiche dell’Area
12. Nel merito, la pubblicazione ha ad oggetto temi tradizionali della disciplina giuridica del governo
del territorio: la “compressione” del diritto di proprietà, mediante l’esercizio dei poteri pubblici di
pianificazione e programmazione territoriale, è affrontata mediante la disamina della
giurisprudenza – in specie costituzionale – che nel corso del tempo ha conformato tali poteri.
La produzione scientifica del candidato, così come documentata all’interno del curriculum, copre un
arco temporale ricompreso negli anni 2004 – 2018, e va ben oltre rispetto alle 12 pubblicazioni
allegate alla domanda di partecipazione a questa selezione concorsuale.
Con riguardo ai temi affrontati, prevale l’attenzione dedicata all’autotutela amministrativa (in specie
agli istituti della revoca e dell’annullamento d’ufficio), al diritto dei contratti pubblici e
dell’amministrazione digitale, ed ai rapporti tra l’ordinamento giuridico-amministrativo-italiano e
quello europeo: a questo proposito, meritano particolare menzione le costanti e molteplici
segnalazioni della giurisprudenza europea, pubblicate dal candidato negli anni 2012-2017, in qualità
di Coordinatore della “Rubrica” a ciò espressamente dedicata, all’interno della “Rivista italiana di
Diritto Pubblico Comunitario”.
7
La consistenza complessiva della produzione scientifica del candidato, l’intensità e la continuità
temporale della stessa, sono pertanto ottime.
Giudizio di ammissione, o non ammissione, alla discussione orale In ragione di quanto sopra analiticamente esposto e motivato, ed a séguito della comparazione con
i corrispondenti giudizi formulati con riguardo agli altri candidati, la Commissione ritiene che il
candidato STEFANO MATTEO ANTONIO D’ANCONA sia meritevole di essere ammesso alla
discussione orale sui titoli e sulla produzione scientifica, ed esprime pertanto giudizio positivo in
merito a tale ammissione.
8
Candidata: ANNALISA NEGRELLI Titoli Nell’anno 2011 la candidata ha conseguito, con valutazione ottima, il titolo di dottore di ricerca in
“Diritto amministrativo” nell’Università degli Studi di Milano, con una tesi dal titolo “La stabilità degli
atti nazionali nel diritto europeo”.
Dal 2011 al 2012 la candidata è stata borsista post-doc, presso la Fondazione Confalonieri di Milano,
per un progetto di ricerca intitolato “Resistenza degli atti nazionali definitivi al principio del primato
del diritto europeo nella giurisprudenza europea e nazionale”.
Dal 2012 al 2013 la candidata è stata assegnista di ricerca in “Diritto amministrativo”, nell’Università
degli Studi di Milano, per una ricerca dal titolo “Diritto europeo e giustizia amministrativa”.
Dal luglio dell’anno 2015, e con rinnovo biennale nell’anno 2017, la candidata è assegnista di ricerca
in “Diritto amministrativo”, nell’Università degli Studi di Milano, per una ricerca dal titolo “Lo Stato
di diritto ed il sistema dei principi del diritto amministrativo nel contesto nazionale europeo e
globale”.
Con riferimento alla attività di docenza universitaria:
1) negli anni 2007-2012, la candidata ha svolto lezioni e seminari di livello universitario, nell’àmbito
di insegnamenti impartiti dalle cattedre di “Diritto amministrativo”, dell’Università degli Studi di
Milano;
2) negli anni 2014-2016, la candidata è stata tutor, nell’àmbito dei corsi di “Diritto amministrativo
progredito”, e “Diritto amministrativo avanzato”, dell’Università degli Studi di Milano;
3) nell’anno accademico 2016-2018, la candidata ha svolto docenza, in materia di “Diritto
ambientale”, presso la Scuola di Giornalismo “W. Tobagi”, dell’Università degli Studi di Milano;
4) negli anni accademici 2016-2017, e 2017-2018, la candidata è stata professoressa a contratto,
nell’Università degli Studi di Milano, del modulo integrativo “Giustizia amministrativa statunitense”
e, con riferimento al medesimo modulo didattico, esaminatrice d’esame e correlatrice di tesi di
laurea.
Sulle attività didattiche a livello universitario dichiarate dalla candidata, la Commissione – in
relazione alla tipologia delle medesime attività, ed alla loro durata temporale – ritiene che tali
attività, in specie per ciò che concerne la titolarità di autonomi insegnamenti, abbiano raggiunto un livello buono.
Curriculum Il curriculum della candidata, oltre a documentare i titoli sopra considerati, espone la sua
partecipazione, negli anni 2012-2014 e 2016-2017, a gruppi di ricerca (a livello nazionale ed
internazionale) rispettivamente dedicati alla tutela dei diritti sociali, ed ai servizi di interesse
economico generale.
Il curriculum documenta altresì brevi periodi di soggiorno di studio e di ricerca, sia in Italia che
all’estero, nell’àmbito di attività di workshop, summer school, e visiting student.
9
Dal 2006, ad oggi, la candidata ha svolto regolarmente attività di collaborazione con le cattedre di
“Diritto amministrativo”, nell’Università degli Studi di Milano, come esaminatrice e correlatrice in
sessioni di laurea.
Buona, altresì, l’attività di relatrice a convegni, seminari ed incontri di studio, ancora documentata
nel curriculum.
Dall’anno 2008 la candidata è componente del Comitato di Redazione della “Rivista Italiana di Diritto
Pubblico Comunitario” (Rivista di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali dell’Area
12) ove, dall’anno 2012, cura le segnalazioni giurisprudenziali in tema di libertà fondamentali di
circolazione.
Produzione Scientifica Con specifico riferimento a questa selezione concorsuale, la candidata presenta – in allegato alla
domanda di partecipazione, e come risulta dall’apposito elenco – n. 12 pubblicazioni.
La pubblicazione n. 1 è un articolo, dal titolo “Problemi applicativi del mandato di arresto europeo nell’ordinamento italiano”, pubblicato nella Rivista dell’Ordine degli Avvocati di Milano, 2005, 1,
pag. 5-17: la pubblicazione corrisponde ad un estratto della tesi di laurea della candidata, e la
collocazione editoriale della Rivista è prevalentemente professionale; nel merito, si tratta di una
pubblicazione meramente espositiva dell’istituto del mandato di arresto europeo.
La pubblicazione n. 2 è una nota a sentenza, dal titolo “Il primato del diritto comunitario e il giudicato nazionale: un confronto che si poteva evitare o risolvere altrimenti”, pubblicata nella Rivista Italiana di Diritto Pubblico Comunitario, 2008, 5, pag. 1216-1236: la pubblicazione si colloca editorialmente
in una Rivista di primaria importanza e diffusione, a livello nazionale ed internazionale, ricompresa
tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali dell’Area 12; nel merito, la
pubblicazione commenta la sentenza della CGCE 18 luglio 2007, in causa C-119/05 (la cosiddetta
“Sentenza Lucchini”), con chiarezza espositiva e concettuale.
La pubblicazione n. 3 è un articolo, dal titolo “La resistenza degli atti nazionali “definitivi” nel diritto europeo: una stabilità alla rovescia”, pubblicato nella Rivista Italiana di Diritto Pubblico Comunitario,
2011, 6, pag. 1491-1529: la pubblicazione si colloca editorialmente nella predetta Rivista di primaria
importanza e diffusione, a livello nazionale ed internazionale; nel merito, si tratta di un ampio saggio
volto a trattare, mediante il pertinente corredo bibliografico e giurisprudenziale, l’impatto del diritto
europeo sulle sentenze passate in giudicato, sui provvedimenti amministrativi divenuti
inoppugnabili, nonché sui contratti pubblici già eseguiti od in corso di esecuzione, emanati o stipulati
nell’ordinamento giuridico italiano.
La pubblicazione n. 4 è una nota a sentenza-segnalazione, dal titolo “Libertà di Stabilimento – Professione Notaio, Principio del Mutuo Riconoscimento dei Diplomi”, pubblicata nella Rivista Italiana di Diritto Pubblico Comunitario, 2012, 6, pag. 1193-1195: la pubblicazione si colloca
editorialmente nella predetta Rivista di primaria importanza e diffusione, a livello nazionale ed
internazionale; nel merito, la pubblicazione segnala CGUE, sent. 24 maggio 2011, causa C-47/08, e
CGUE, sent. 24 maggio 2011, causa C-52/08, attraverso una esposizione molto sintetica delle due
decisioni giurisprudenziali.
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La pubblicazione n. 5 è un articolo, dal titolo “Il limite dei principi generali al potere di ordinanza di necessità e urgenza nella giurisprudenza italiana”, pubblicato nella Rivista Il Foro Amministrativo-TAR, 2012, 9, pag. 3009-3033: la pubblicazione si colloca editorialmente in una Rivista che ANVUR
ha inserito nell’elenco delle Riviste Scientifiche dell’Area 12; nel merito, la pubblicazione prende le
mosse dalla verifica del rispetto, nell’esercizio del potere di ordinanza delle Amministrazioni
pubbliche, del limite dei principi generali dell’ordinamento giuridico, per svolgere una indagine sui
contenuti, dottrinali e giurisprudenziali, tradizionalmente propri di questo limite.
La pubblicazione n. 6 è un articolo, dal titolo “Economia di mercato e liberalizzazione. Le (principali) ricadute sul sistema amministrativo italiano”, pubblicato nella Rivista Italiana di Diritto Pubblico Comunitario, 2013, 3-4, pag. 679-718: la pubblicazione si colloca editorialmente nella predetta
Rivista di primaria importanza e diffusione, a livello nazionale ed internazionale; nel merito, la
pubblicazione esamina criticamente gli obblighi di liberalizzazione amministrativa, nell’esercizio
delle attività economiche private, anche mediante la ricognizione dell’apparato dottrinale e
giurisprudenziale di riferimento.
La pubblicazione n. 7 è una nota a sentenza, dal titolo “Le deroghe di natura economica alle libertà di circolazione sancite dal Trattato al vaglio della Corte di Giustizia nel caso Essent”, pubblicata nella
Rivista Italiana di Diritto Pubblico Comunitario, 2014, 1, pag. 199-224: la pubblicazione si colloca
editorialmente nella predetta Rivista di primaria importanza e diffusione, a livello nazionale ed
internazionale; nel merito la pubblicazione commenta, in maniera estesa, CGUE, 22 ottobre 2013,
cause riunite da C-105/12 a C-107/12, avente ad oggetto un rinvio pregiudiziale in materia di
gestione dei sistemi di distribuzione di energia elettrica o gas.
La pubblicazione n. 8 è un contributo in volume collettaneo (con ISBN), dal titolo “Liberalizzazione e tutela dei diritti sociali: l’incidenza del diritto europeo sull’expertise delle amministrazioni nazionali”,
inserito all’interno di P. Bonetti, A. Cardone, A. Cassatella, F. Cortese, A. Deffenu, A. Guazzarotti (a
cura di), Spazio della tecnica e spazio del potere nella tutela dei diritti sociali, Aracne Editore, 2014,
alle pag. 309-330: la collocazione editoriale del contributo è buona, con riferimento all’Opera ed ai
suoi Curatori, anche se l’Editore di riferimento non assume primaria importanza nel panorama
giuridico internazionale; nel merito, la pubblicazione affronta il rapporto tra le tecniche di
liberalizzazione finalizzate alla costruzione di un mercato comune, e la salvaguardia dei diritti sociali:
il contributo si inscrive nel panorama degli studi che la candidata ha dedicato al tema delle
liberalizzazioni delle attività economiche private.
La pubblicazione n. 9 è una monografia (con ISBN), dal titolo “Accesso al mercato e autorizzazioni amministrative nazionali”, Giuffrè, 2016, pag. XLII-454: la collocazione editoriale della monografia è
ottima, in quanto inserita nella Collana delle Pubblicazioni del Dipartimento di Diritto Pubblico
Italiano e Sovranazionale dell’Università degli Studi di Milano, ed assoggettata ad apposito
referaggio scientifico esterno. Nel merito, si tratta certamente dello studio organico, e più compiuto,
della candidata: a partire dal fondamento giuridico e dal significato del “principio di
liberalizzazione”, nella legislazione e nella giurisprudenza europea ed italiana, il tema dell’accesso
(le sue possibilità, ed i suoi limiti) alle attività economiche private è analizzato criticamente, in modo
convincente ed anche con pregevoli spunti costruttivi, lungo tutto il corso dello studio.
La pubblicazione n. 10 è un articolo, dal titolo “The Governance of Local Public Transport Service: the efficiency of public and private competitors in the EU member States market”, pubblicato nella
11
Rivista GiustAmm.it, 2016, 12, pag. 1-27: la pubblicazione si colloca editorialmente in una Rivista
che ANVUR ha inserito nell’elenco delle Riviste Scientifiche dell’Area 12. La candidata ne è co-autrice
insieme a A. Roukouni: una apposita nota, posta nell’incipit dell’articolo, distingue ed enuclea
chiaramente i paragrafi rispettivamente scritti dalle due co-autrici, e dunque l’articolo è ammissibile
alla valutazione di merito. Nel merito, la candidata è autrice dei paragrafi 2, 2.1, 2.2, 3, 3.1 e 3.2,
scritti in lingua inglese, che costituiscono la maggior parte dello studio: il tema dei servizi di trasporto
pubblico locale è affrontato in prospettiva giuridica comparata, anche mediante l’ausilio delle
discipline socio-economiche.
La pubblicazione n. 11 è un contributo in volume collettaneo (con ISBN), dal titolo “Local Public Transport services: the efficiency of public enterprises competing with the private Sector in the EU Member States”, inserito all’interno di M. Florio (a cura di), The Reform of Network Industries: Evaluating Privatisation, Regulation and Liberalisation in the EU, Edward Elgar Publishing, USA,
2017, alle pag. 197-219: la collocazione editoriale del contributo è molto buona, in specie con
riferimento alla sua diffusione internazionale. La candidata ne è co-autrice insieme a A. Roukouni e
A. Chassy: una apposita nota, posta nell’incipit del contributo, distingue ed enuclea chiaramente i
paragrafi rispettivamente scritti dalle tre co-autrici, e dunque l’articolo è ammissibile alla
valutazione di merito. Nel merito, la candidata è autrice dei paragrafi 10.2, 10.2.1, 10.2.2, 10.2.3,
10.3 e 10.3.1, scritti in lingua inglese: tuttavia la pubblicazione riprende sostanzialmente (e, sovente,
anche formalmente) il tema e le considerazioni già esposte nella precedente pubblicazione n. 10.
La pubblicazione n. 12 è un articolo, dal titolo “Principio di legalità e nuova disciplina della S.C.I.A. dopo la legge Madia e i decreti attuativi: ubi lex tacuit, quid iuris?”, pubblicato sulla Rivista
GiustAmm.it, 2018, 3, pag. 1-52: la pubblicazione si colloca editorialmente in una Rivista che ANVUR
ha inserito nell’elenco delle Riviste Scientifiche dell’Area 12; nel merito, l’indagine è condotta con
accurata ricostruzione dell’evoluzione del quadro normativo di riferimento, e mediante esposizione
dei relativi contributi della dottrina e della giurisprudenza.
La produzione scientifica della candidata, così come documentata all’interno del curriculum, copre
un arco temporale ricompreso negli anni 2005 – 2018, anche se non presenta contributi ulteriori e
significativi, rispetto alle 12 pubblicazioni allegate alla domanda di partecipazione a questa selezione
concorsuale.
Con riguardo ai temi affrontati, prevalgono la liberalizzazione e l’accesso alle attività economiche
private, nonché l’attenzione ai rapporti – normativi e giurisprudenziali – tra l’ordinamento giuridico
europeo, e l’ordinamento giuridico nazionale.
La consistenza complessiva della produzione scientifica della candidata, l’intensità e la continuità
temporale della stessa, sono pertanto più che sufficienti.
Giudizio di ammissione, o non ammissione, alla discussione orale In ragione di quanto sopra analiticamente esposto e motivato, ed a séguito della comparazione con
i corrispondenti giudizi formulati con riguardo agli altri candidati, la Commissione ritiene che la
candidata ANNALISA NEGRELLI sia meritevole di essere ammessa alla discussione orale sui titoli e
sulla produzione scientifica, ed esprime pertanto giudizio positivo in merito a tale ammissione.
12
Candidato: PASQUALE PANTALONE Titoli Nell’anno 2011 il candidato è risultato vincitore di una borsa di studio del “Seminario di Studi e
Ricerche Parlamentari S. Tosi” (Università degli Studi di Firenze, Camera dei Deputati e Senato della
Repubblica).
Nell’anno 2016 il candidato ha conseguito, con valutazione eccellente, il titolo di dottore di ricerca
in “Diritto amministrativo” nell’Università degli Studi di Milano, con una tesi dal titolo “Principio di
legalità e mercato al cospetto dei poteri impliciti”.
Dal luglio dell’anno 2016 il candidato è assegnista di ricerca in “Diritto amministrativo”,
nell’Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano, per una ricerca dal titolo “La pluralità dei
poteri amministrativi dell’Anac alla luce del principio di legalità nella nuova disciplina sui contratti
pubblici”.
Con riferimento alla attività di docenza universitaria:
1) dal 2013 al 2015, il candidato è stato tutor, per gli insegnamenti di “Diritto Amministrativo” e
“Giustizia Amministrativa”, presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali
dell’Università degli Studi di Pavia - Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano;
2) negli anni accademici 2013-2014, e 2014-2015, il candidato è stato teaching assistant nei corsi di
“Diritto Amministrativo - Modulo 1”, “Diritto dell’ambiente e del territorio”, e “Diritto dei contratti
delle amministrazioni pubbliche”, nell’Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano;
3) nell’anno accademico 2015-2016, il candidato è stato:
- teaching assistant nei corsi di “Diritto Amministrativo - Modulo 1”, “Diritto dell’ambiente e del
territorio”, e “National and International Institutions Law”, nell’Università Commerciale “Luigi
Bocconi” di Milano;
- docente a contratto e tutor, per gli insegnamenti di “Diritto Amministrativo” e “Giustizia
Amministrativa”, presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali dell’Università degli
Studi di Pavia - Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano;
4) nell’anno accademico 2016-2017, il candidato è stato:
- docente a contratto nel corso di “Diritto amministrativo - Modulo 1”, nell’Università Commerciale
“Luigi Bocconi” di Milano;
- teaching assistant nei corsi di “Diritto Amministrativo - Modulo 1”, “Environmental Law”, e
“National and International Institutions Law”, nell’Università Commerciale “Luigi Bocconi” di
Milano;
- docente a contratto e tutor, per gli insegnamenti di “Diritto Amministrativo” e “Giustizia
Amministrativa”, presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali dell’Università degli
Studi di Pavia - Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano;
5) nell’anno accademico 2017-2018, il candidato è stato:
- professore dell’insegnamento di “Contratti pubblici, anticorruzione e sostenibilità”, nell’Università
Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano;
- docente a contratto nel corso di “Diritto amministrativo - Modulo 1”, nell’Università Commerciale
“Luigi Bocconi” di Milano;
- teaching assistant nei corsi di “Diritto Amministrativo - Modulo 1”, “Diritto processuale
amministrativo” e “Diritto pubblico”, nell’Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano;
13
- docente a contratto e tutor, per gli insegnamenti di “Diritto Amministrativo” e “Giustizia
Amministrativa”, presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali dell’Università degli
Studi di Pavia - Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano;
6) nell’anno accademico 2018-2019, il candidato è:
- professore dell’insegnamento di “Contratti pubblici, anticorruzione e sostenibilità”, nell’Università
Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano;
- docente a contratto nel corso di “Diritto amministrativo - Modulo 1”, e nel corso di “Diritto
processuale amministrativo”, nell’Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano;
- teaching assistant nei corsi di “Diritto Amministrativo – Modulo 1”, “Diritto processuale
amministrativo”, e “Environmental law”, nell’Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano;
- docente a contratto e tutor, per gli insegnamenti di “Diritto Amministrativo” e “Giustizia
Amministrativa”, presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali dell’Università degli
Studi di Pavia - Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano.
Dal 2016 ad oggi, il candidato ha altresì svolto singole docenze a contratto, presso Master
universitari di I e II livello.
Sulle attività didattiche a livello universitario dichiarate dal candidato, la Commissione – in relazione
alla tipologia delle medesime attività, ed alla loro durata temporale – ritiene che tali attività, in
specie per ciò che concerne la titolarità di autonomi insegnamenti, abbiano raggiunto un livello
molto buono.
Curriculum Il curriculum del candidato, oltre a documentare i titoli sopra considerati, espone la sua
partecipazione, negli anni 2012-2018, a gruppi di ricerca (a livello nazionale ed internazionale)
dedicati, tra le varie tematiche, alle autorità amministrative indipendenti ed al servizio idrico
integrato.
Il curriculum documenta altresì alcuni periodi di soggiorno di studio e di ricerca all’estero,
nell’àmbito di attività di visiting fellowship.
Dal 2012 ad oggi, il candidato ha svolto attività di collaborazione con la cattedra di “Diritto
amministrativo”, nell’Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano, come esaminatore; dal
2015 ad oggi, il candidato ha svolto attività di collaborazione con la cattedra di “Diritto
amministrativo”, nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, come esaminatore.
Dal 2013, il candidato svolge attività di collaborazione con l’“Osservatorio sui contratti pubblici”,
promosso dall’Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano.
Molto buona l’attività di relazione a convegni, seminari ed incontri di studio, ancora documentata
nel curriculum.
Dall’anno 2012 il candidato è componente del Comitato di Redazione della Rivista “Il Diritto
dell’Economia” (Rivista di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali dell’Area 12).
Produzione Scientifica Con specifico riferimento a questa selezione concorsuale, il candidato presenta – in allegato alla
domanda di partecipazione, e come risulta dall’apposito elenco – n. 12 pubblicazioni.
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La pubblicazione n. 1 è una monografia (con ISBN), dal titolo “Autorità indipendenti e matrici della legalità”, Editoriale Scientifica, 2018, pag. 1-344: la collocazione editoriale della monografia è
ottima, in quanto inserita nella Collana “Percorsi di Diritto Amministrativo”, ed assoggettata ad
apposito referaggio scientifico esterno. Nel merito, si tratta di uno studio monografico di valore,
condotto con metodo e serio approfondimento, volto ad esaminare criticamente i fondamenti
(costituzionale e normativo, formale e sostanziale) del principio di legalità, i suoi rapporti con il
principio della riserva di legge, e le sue particolari declinazioni all’interno della attività di regolazione
esercitata dalle autorità amministrative indipendenti, in specie con riferimento alle linee-guida
emanate, dalla Autorità Nazionale Anticorruzione, nella materia dei contratti pubblici.
La pubblicazione n. 2 è un articolo, dal titolo “The governance and indipendent regulation of the integrated water service in Italy: commons, ideology and future generations”, pubblicato in
Federalismi.it, 2018, 11, pag. 1-26: la pubblicazione si colloca editorialmente in una Rivista
ricompresa tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali dell’Area 12. Il
candidato ne è co-autore insieme a F. Fracchia: una apposita nota, posta nell’incipit dell’articolo,
distingue ed enuclea chiaramente i paragrafi rispettivamente scritti dai due co-autori, e dunque
l’articolo è ammissibile alla valutazione di merito: nel merito, il candidato è autore dei paragrafi da
4 a 7, scritti in lingua inglese, ove la disciplina del servizio idrico integrato è attentamente esaminata
con riguardo ai poteri esercitati dalla relativa Autorità regolatrice di settore, ed al rapporto tra il
bene “acqua” e la tradizionale categoria dei “beni comuni”.
La pubblicazione n. 3 è un articolo, dal titolo “Organizzazione dei servizi sociali e partecipazione. Profili generali e considerazioni specifiche relative al caso della metropoli milanese”, pubblicato in Il Diritto dell’Economia, 2018, 1, pag. 43-87: la pubblicazione si colloca editorialmente in una Rivista
ricompresa tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali dell’Area 12. Nel
merito, si tratta di un ampio saggio dedicato alla partecipazione della cittadinanza alla
organizzazione amministrativa dei servizi sociali: le forme di partecipazione pubblica vengono
dapprima esaminate, in via generale, all’interno dell’ordinamento giuridico-amministrativo italiano
(e nelle relative discipline di settore), per poi essere declinate in riferimento alla organizzazione del
settore dei servizi sociali, nell’àmbito della Città Metropolitana di Milano.
La pubblicazione n. 4 è un articolo, dal titolo “La tutela dell’ambiente nell’ordinamento spagnolo”,
pubblicato in Federalismi.it, 2017, 7, pag. 53-60: la pubblicazione si colloca editorialmente nella
predetta Rivista ricompresa tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali
dell’Area 12. Dalla lettura dell’articolo si evince che non si tratta di un articolo autonomo del
candidato, ma dell’articolo di F. Fracchia, intitolato “Il diritto ambientale comparato”, pubblicato in
Federalismi.it, 2017, 7, ed al cui interno il candidato ha scritto la “scheda di approfondimento” n. 4,
intitolata “La tutela dell’ambiente nell’ordinamento spagnolo” (pag. 53-60). Il sommario delle
“schede di approfondimento” consente comunque di distinguere ed enucleare chiaramente il
contributo del candidato, e dunque l’articolo è ammissibile alla valutazione di merito. Nel merito,
l’approfondimento dedicato all’ordinamento spagnolo colloca l’ambiente all’interno della
Costituzione iberica, delineandone il relativo riparto di competenze (legislative ed amministrative),
e gli strumenti di tutela (prevenzione e controllo, responsabilità, recurso de amparo).
La pubblicazione n. 5 è un articolo, dal titolo “Smart City: condividere per innovare (e con il rischio di escludere?)”, pubblicato in Federalismi.it, 2015, 11, pag. 1-27: la pubblicazione si colloca
editorialmente nella predetta Rivista ricompresa tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per
15
i settori concorsuali dell’Area 12. Il candidato è co-autore dell’articolo insieme a F. Fracchia: una
apposita nota, posta nell’incipit dell’articolo, distingue ed enuclea chiaramente i paragrafi
rispettivamente scritti dai due co-autori, e dunque l’articolo è ammissibile alla valutazione di merito:
nel merito, il candidato è autore dei paragrafi da 3 a 7, ove il tema delle “smart city” è esaminato
con riguardo al contenuto, ai confini della categoria, ed ai principi della sussidiarietà orizzontale, di
eguaglianza e sostenibilità.
La pubblicazione n. 6 è un articolo, dal titolo “Città metropolitane e riordino degli enti di area vasta: forse è la volta buona?”, pubblicato in Il Diritto dell’Economia, 2015, 1, pag. 121-149: la
pubblicazione si colloca editorialmente nella predetta Rivista ricompresa tra le Riviste di “Classe A”,
nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali dell’Area 12; nel merito, e come si evince dal titolo del
contributo, il tema delle città metropolitane – e la loro concreta ed effettiva creazione – è affrontato
prevalentemente mediante l’analisi del travagliato percorso normativo che nel corso del tempo le
ha contemplate e, da ultimo, implementate.
La pubblicazione n. 7 è una nota a sentenza, dal titolo “Nota a Cass., sez. un., 10 luglio 2012, n. 11512”, pubblicata in Il Foro Italiano, 2013, I, col. 3561-3566: la pubblicazione si colloca
editorialmente in una Rivista ricompresa tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori
concorsuali dell’Area 12. Dalla lettura del testo della Rivista non si evince espressamente
l’attribuzione della nota al candidato: a tal fine il candidato ha allegato alla pubblicazione apposita
dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, nella quale egli dichiara di essere l’autore della nota.
Sulla base di questa dichiarazione, la Commissione ammette la pubblicazione alla valutazione di
merito: nel merito la nota a sentenza (Corte Cass., SS.UU., ord. n. 11512 del 2012) – in tema di
riparto di giurisdizione sulla domanda proposta per il pagamento del corrispettivo riguardante la
gestione di una residenza sanitaria assistenziale, regionale, per anziani – è sintetica e descrittiva.
La pubblicazione n. 8 è un contributo in volume collettaneo (con ISBN), dal titolo “Servicio hidrico integrado: la experiencia italiana”, inserito all’interno di J. Tornos Mas, J. Perdigó Solà, J.C. Némery,
F. Fracchia (a cura di), El servicio de suministro de agua en Espana, Francia e Italia, Iustel, Madrid,
2018, alle pag. 333-388: la collocazione editoriale del contributo è buona, sia con riferimento
all’Opera ed ai suoi Curatori, sia per ciò che concerne la diffusione dell’Opera nel panorama giuridico
internazionale. Il candidato è co-autore dell’articolo insieme a F. Fracchia e S. Vernile: dalla lettura
del contributo non è tuttavia possibile distinguere ed enucleare chiaramente i paragrafi
rispettivamente scritti dai tre co-autori, e dunque la parte specificamente scritta dal candidato. Il contributo non è pertanto ammissibile alla valutazione di merito dal momento che, come dichiarato
nel verbale di cui questo allegato costituisce parte integrante e sostanziale (Verbale n. 2, p. 3): 1)
l’apporto del candidato non risulta espressamente indicato nella pubblicazione; 2) l’apporto del
candidato non risulta nemmeno in base alle dichiarazioni del candidato e degli altri co-autori,
riguardo alle parti dei lavori presentati.
La pubblicazione n. 9 è un contributo in un lavoro collettaneo pubblicato su rivista italiana (con ISSN), dal titolo “The authorisation procedure of health claims made on foods under EC Regulation no. 1924/2006”, inserito all’interno di M. Allena, L. Donato, M. Trimarchi (a cura di), EU Food Law Regulation: Wich Opportunities for Italy?, in Il Diritto dell’Economia, Approfondimenti, 2016, 3, alle
pag. 77-89: la collocazione editoriale del contributo è buona, sia con riferimento al lavoro
collettaneo ed alla sua curatela, sia per ciò che concerne la diffusione del medesimo lavoro nel
panorama giuridico internazionale. Il contributo scritto dal candidato, all’interno del lavoro
collettaneo, è chiaramente distinguibile ed enucleabile, ed è dunque ammissibile alla valutazione di
16
merito. Nel merito, scritto in lingua inglese, la pubblicazione si concentra sulla completa disamina
del Regolamento CE n. 1924/2006, relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui
prodotti alimentari, allo scopo di verificare i principali profili critici delle relative procedure di
autorizzazione.
La pubblicazione n. 10 è un contributo in un lavoro collettaneo pubblicato su rivista italiana (con ISSN), dal titolo “Il partenariato pubblico-privato e grandi eventi”, inserito all’interno di M. Allena,
M. Capantini (a cura di), I grandi eventi. La parola al giurista. Dentro e oltre l’esperienza di Expo 2015, in Il Diritto dell’Economia, Approfondimenti, 2015, 2, alle pag. 107-130: la collocazione
editoriale del contributo è buona, sia con riferimento al lavoro collettaneo ed alla sua curatela, sia
per ciò che concerne la diffusione del medesimo lavoro nel panorama giuridico nazionale. Il
candidato è co-autore del contributo insieme a M. Allena: una apposita nota, posta nell’incipit
dell’articolo, distingue ed enuclea chiaramente i paragrafi rispettivamente scritti dai due co-autori,
e dunque l’articolo è ammissibile alla valutazione di merito. Nel merito, il candidato è autore dei
paragrafi da 5 a 8, dedicati ad approfondire la disciplina delle sponsorizzazioni, nell’àmbito dei
grandi eventi.
La pubblicazione n. 11 è un contributo in un lavoro collettaneo pubblicato su rivista italiana (con ISSN), dal titolo “Principio di legalità e favor rei nelle sanzioni amministrative”, inserito all’interno di
M. Allena, S. Cimini (a cura di), Il potere sanzionatorio delle Autorità amministrative indipendenti, in
Il Diritto dell’Economia, Approfondimenti, 2013, 3, alle pag. 32-46: la collocazione editoriale del
contributo è buona, sia con riferimento al lavoro collettaneo ed alla sua curatela, sia per ciò che
concerne la diffusione del medesimo lavoro nel panorama giuridico nazionale. Il contributo scritto
dal candidato, all’interno del lavoro collettaneo, è chiaramente distinguibile ed enucleabile, ed è
dunque ammissibile alla valutazione di merito. Nel merito la pubblicazione, dopo avere esposto
criticamente le ragioni della pretesa inapplicabilità del principio del “favor rei” alle sanzioni
amministrative (ed alle sanzioni applicate dalle autorità amministrative indipendenti), ne propugna
motivatamente l’estensione, de iure condendo, anche al sistema sanzionatorio amministrativo.
La pubblicazione n. 12 è un articolo, dal titolo “Poteri impliciti delle authorities e “torsioni” del principio di legalità”, pubblicato sulla Rivista GiustAmm.it, 2012, 7, pag. 1-39: la pubblicazione si
colloca editorialmente in una Rivista che ANVUR ha inserito nell’elenco delle Riviste Scientifiche
dell’Area 12; nel merito, la pubblicazione anticipa le tematiche più compiutamente sviluppate nella
monografia di cui, supra, alla pubblicazione n. 1, prendendo le mosse dai fondamenti della teorica
dei cosiddetti “poteri impliciti”, e dalle sue declinazioni in termini flessibili o più rigorosi (in rapporto
al principio di legalità), applicata alle autorità amministrative indipendenti.
La produzione scientifica del candidato, così come documentata all’interno del curriculum, copre un
arco temporale ricompreso negli anni 2012 – 2018, e va anche oltre rispetto alle 12 pubblicazioni
allegate alla domanda di partecipazione a questa selezione concorsuale.
Con riguardo ai temi affrontati, prevalgono le autorità amministrative indipendenti (anche in
relazione alle loro più recenti fonti di produzione normativa), le forme di partenariato-pubblico
privato (in specie nei contratti pubblici), e l’ordinamento dei servizi pubblici, anche in chiave
comparata.
La consistenza complessiva della produzione scientifica del candidato, l’intensità e la continuità
temporale della stessa, sono pertanto buone.
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Giudizio di ammissione, o non ammissione, alla discussione orale In ragione di quanto sopra analiticamente esposto e motivato, ed a séguito della comparazione con
i corrispondenti giudizi formulati con riguardo agli altri candidati, la Commissione ritiene che il
candidato PASQUALE PANTALONE sia meritevole di essere ammesso alla discussione orale sui titoli
e sulla produzione scientifica, ed esprime pertanto giudizio positivo in merito a tale ammissione.
18
Candidata: FRANCESCA SPAGNUOLO Titoli Nell’anno 2005 la candidata ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in “Diritto dei servizi pubblici
nazionali e locali” nell’Università degli Studi di Pisa, con una tesi dal titolo “Liberalizzazione e
regolazione dei servizi pubblici nella World Trade Organization, tra libertà di commercio e tutela dei
diritti umani”.
Dal 2007 al 2008 la candidata è stata post-doctoral researcher in service training, presso la
Commissione Europea - DG Joint Research Centre - Insitute for the Environment and Sustainability
(Ispra, Varese).
Dal 2006 al 2007 la candidata è stata assegnista di ricerca in “Diritto amministrativo”, nell’Università
degli Studi di Pisa.
Dal 2013 ad oggi la candidata è assegnista di ricerca presso la Scuola Superiore di Studi Universitari
e di Perfezionamento Sant’Anna di Pisa, sui temi della regolazione del settore idrico, e degli interessi
pubblici in essa coinvolti.
Dal 2018 la candidata è stata nominata “Lead Author”, dall’Intergovernmental Panel on Climate
Change, per il “Sixth Assessment Report 2018-2021”.
Con riferimento alla attività di docenza universitaria:
1) negli anni accademici dal 2004 al 2007, la candidata è stata docente a contratto per lo svolgimento
di un modulo di “Pubblica Amministrazione e Diritto dell’Unione europea”, nell’àmbito del Master
Universitario di I livello in “Scienza della Legislazione e Governance Politica”, della Facoltà di Scienze
Politiche dell’Università degli Studi di Pisa;
2) negli anni accademici dal 2005 al 2008, la candidata è stata affidataria di contratti integrativi
dell’attività didattica, per l’insegnamento di “Diritto dell’economia”, nel Corso di Laurea Triennale
in “Amministrazioni pubbliche ed economia di mercato”, della Facoltà di Scienze Politiche
dell’Università degli Studi di Pisa;
3) nell’anno accademico 2008-2009, la candidata è stata docente a contratto per l’insegnamento
del corso di “Diritto dell’Unione europea”, nel Corso di Laurea Specialistica in “Scienze del Governo
e dell’Amministrazione”, della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Pisa;
4) nell’anno accademico 2009-2010, la candidata è stata docente a contratto per il corso di “Diritto
amministrativo I”, nel Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in “Giurisprudenza - Commissari
presso l’Accademia Navale di Livorno”;
5) nell’anno accademico 2010-2011, la candidata è stata:
- docente a contratto per il corso di “Diritto amministrativo I”, nel Corso di Laurea Magistrale a ciclo
unico in “Giurisprudenza - Commissari presso l’Accademia Navale di Livorno”;
- docente a contratto per il corso di “Diritto Amministrativo - II anno”, presso la Scuola di
Specializzazione per le Professioni Legali, dell’Università degli Studi di Pisa;
6) dall’anno 2013 ad oggi, la candidata svolge attività didattico-formativa (prevalentemente a
carattere seminariale), sui temi della regolazione del settore idrico e degli interessi pubblici coinvolti
nella relativa governance, nell’àmbito dei corsi della Scuola Superiore Sant’Anna, e dell’Università
degli Studi di Pisa.
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Sulle attività didattiche a livello universitario dichiarate dalla candidata, la Commissione – in
relazione alla tipologia delle medesime attività, ed alla loro durata temporale – ritiene che tali
attività, in specie per ciò che concerne la titolarità di autonomi insegnamenti, abbiano raggiunto un
livello buono.
Curriculum Il curriculum della candidata, oltre a documentare i titoli sopra considerati, espone la sua
partecipazione, negli anni 2006, 2007, 2010, 2011, a progetti di ricerca nazionali (PRIN) e regionali
(PIT), dedicati in particolare agli aspetti giuridici della gestione delle risorse idriche.
Il curriculum della candidata espone la sua partecipazione, negli anni dal 2009 al 2018, a gruppi di ricerca, dedicati in particolare alle risorse idriche ed ai cambiamenti climatici.
Il curriculum documenta altresì brevi periodi di soggiorno di studio e di ricerca, sia in Italia che
all’estero, nell’àmbito di attività di formazione e fellowship.
Buona l’attività di relatrice a convegni, seminari ed incontri di studio, ancora documentata nel
curriculum.
Produzione Scientifica Con specifico riferimento a questa selezione concorsuale, la candidata presenta – in allegato alla
domanda di partecipazione, e come risulta dall’apposito elenco – n. 12 pubblicazioni.
La pubblicazione n. 1 è una monografia (con ISBN), dal titolo “La politica di coesione nel diritto dell’integrazione amministrativa europea. Contributo allo studio dei sistemi amministrativi comuni”,
Jovene, 2010, pag. IX-149: la collocazione editoriale della monografia è buona, in quanto pubblicata
da un Editore di riferimento del panorama giuridico nazionale, anche se dalla lettura della medesima
non risulta che la pubblicazione sia stata assoggettata ad apposito referaggio scientifico esterno.
Nel merito, la pubblicazione affronta descrittivamente la politica di coesione, come strumento di
integrazione europea, sia sul versante della organizzazione amministrativa, sia con riferimento ai
procedimenti relativi ai fondi strutturali.
La pubblicazione n. 2 è un articolo, dal titolo “Profili di sicurezza alimentare nella disciplina multilivello delle acque destinate al consumo umano”, pubblicato in Federalismi.it, 2015, 2, pag. 1-
18: la pubblicazione si colloca editorialmente in una Rivista ricompresa tra le Riviste di “Classe A”,
nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali dell’Area 12; nel merito, la pubblicazione si limita alla
disamina dei profili di governo del bene “acqua”, in rapporto alla tutela ambientale ed alla sicurezza
alimentare.
La pubblicazione n. 3 è un articolo, dal titolo “Partecipazione, democrazia e diritto nella governance del sistema Terra”, pubblicato nella Rivista quadrimestrale di diritto dell’ambiente, 2012, 3, pag. 1-
19: la pubblicazione si colloca editorialmente in una Rivista che ANVUR ha inserito nell’elenco delle
Riviste Scientifiche dell’Area 12; nel merito, la pubblicazione si inscrive nell’àmbito dei lavori che la
candidata ha dedicato ai temi ambientali, in questo caso mediante l’analisi degli strumenti di
partecipazione democratica che operano all’interno della “earth system governance”.
La pubblicazione n. 4 è un articolo, dal titolo “La nozione europea di pubblici poteri”, pubblicato nel
Giornale di diritto amministrativo, 2011, 12, pag. 1289-1297: la pubblicazione si colloca
20
editorialmente in una Rivista ricompresa tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori
concorsuali dell’Area 12; nel merito, la pubblicazione commenta CGCE, sentenza 24 maggio 2011
(varie cause riunite), diretta ad individuare i principi europei posti a fondamento
dell’assoggettamento della professione notarile (e, più in generale, dell’esercizio di attività
professionali) alle norme in tema di libertà di stabilimento.
La pubblicazione n. 5 è un articolo, dal titolo “Note minime su water grabbing e diritto (di accesso) all’acqua”, pubblicato nella Rivista di diritto agrario, 2013, 3, pag. 562-576: la pubblicazione si
colloca editorialmente in una Rivista ricompresa tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i
settori concorsuali dell’Area 12; nel merito, l’articolo considera il fenomeno del cosiddetto “water grabbing” (la sua definizione ed i suoi caratteri distintivi), in relazione al diritto di accesso all’acqua
come “bene comune”.
La pubblicazione n. 6 è un articolo, dal titolo “Beyond Participation: Administrative-Law Type mechanisms in Global Environmental Governance. Toward a new basis of legitimacy?”, pubblicato
in European Public Law, 2009, 1, pag. 49-61: la pubblicazione si colloca editorialmente in una Rivista
a diffusione internazionale, ricompresa tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori
concorsuali dell’Area 12; nel merito, scritto in lingua inglese, la pubblicazione è dedicata ai nuovi
strumenti di regolazione amministrativa (in specie riferiti alle forme di partecipazione e
legittimazione democratica), nell’àmbito dei diritto globale dell’ambiente.
La pubblicazione n. 7 è una monografia (con ISBN), dal titolo “Globalizzazione e diritti umani. Il commercio dei servizi nella WTO”, Pisa University Press, 2008, pag. 110: il file della pubblicazione,
presentato dalla candidata, non reca il colophon della medesima, la collocazione editoriale della
monografia è accettabile, anche se non risulta che la pubblicazione sia stata assoggettata ad
apposito referaggio scientifico esterno; nel merito, la pubblicazione assume natura descrittiva del
complesso fenomeno della globalizzazione, osservato con riferimento alla evoluzione storica della
disciplina delle attività di commercio dei servizi pubblici (dalle istituzioni di Bretton Woods,
attraverso il GATS, e sino alla WTO).
La pubblicazione n. 8 è un articolo, dal titolo “Conflitto di interessi ed “integrity system” nel diritto comunitario degli appalti pubblici: note a margine della sentenza Deloitte”, pubblicato nella Rivista Italiana di Diritto Pubblico Comunitario, 2007, 6, pag. 1370-1383: la pubblicazione si colloca
editorialmente in una Rivista di primaria importanza e diffusione, a livello nazionale ed
internazionale, ricompresa tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali
dell’Area 12; nel merito, e come si evince anche dal titolo del contributo, si tratta più precisamente
di una nota ad una sentenza del Tribunale di primo grado delle Comunità europee, riguardante il
rischio della effettiva sussistenza di un conflitto di interessi, in capo ad un offerente, come legittima
causa di esclusione da una gara di appalto.
La pubblicazione n. 9 è un articolo, dal titolo “Il Green Public Procurement e la minimizzazione dell’impatto ambientale nelle politiche d’acquisto della Pubblica Amministrazione”, pubblicato nella
Rivista Italiana di Diritto Pubblico Comunitario, 2006, 2, pag. 397-419: la pubblicazione si colloca
editorialmente nella predetta Rivista di primaria importanza e diffusione, a livello nazionale ed
internazionale; nel merito, la pubblicazione affronta la rilevanza teorico-applicativa dei criteri
ambientali, nel diritto europeo dei contratti pubblici, attraverso l’analisi del relativo percorso
normativo di riferimento.
21
La pubblicazione n. 10 è un articolo, dal titolo “Appalti: interessi di natura sociale e ambientale nella disciplina comunitaria e in quella globale”, pubblicato nel Giornale di diritto amministrativo, 2006,
9, pag. 1035-1047: la pubblicazione si colloca editorialmente nella predetta Rivista ricompresa tra
le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali dell’Area 12; nel merito, la
pubblicazione riprende i temi già affrontati nella precedente pubblicazione n. 9, ad essa
aggiungendo l’analisi del rilievo che i criteri di carattere sociale (oltre a quelli di carattere
ambientale) assumono nell’àmbito della disciplina volta alla aggiudicazione dei contratti pubblici: in
tale disciplina l’articolo ricomprende sia le fonti europee, sia quelle internazionali.
La pubblicazione n. 11 è un contributo in volume collettaneo (con ISBN), dal titolo “Qualità e sicurezza dell’acqua potabile: spunti di riflessione per una comparazione tra i modelli regolatori europeo e statunitense”, inserito all’interno di S. Staiano (a cura di), Acqua. Bene pubblico, risorsa non riproducibile, fattore di sviluppo, Jovene, 2017, alle pag. 833-846: la collocazione editoriale del
contributo è buona, con riferimento all’Opera, pubblicata da un Editore di riferimento del panorama
giuridico nazionale, ed alla sua curatela. Nel merito, la pubblicazione si colloca all’interno degli studi
che la candidata ha dedicato al tema delle risorse idriche e, ivi, ai profili qualitativi e di sicurezza del
consumo di acqua destinata al consumo umano: in tale articolo prevale la prospettiva comparata,
in specie dedicata all’ordinamento europeo e nordamericano.
La pubblicazione n. 12 è un contributo in volume collettaneo (con ISBN), dal titolo “Principi e regole del giusto procedimento tra ordinamenti nazionali, diritto comunitario e World Trade Organization: verso una “global procedural fairness”?”, inserito all’interno di A. Massera (a cura di), Le tutele procedimentali. Profili di diritto comparato, Jovene, 2007, alle pag. 367-393: la collocazione
editoriale del contributo è buona, con riferimento all’Opera, pubblicata da un Editore di riferimento
del panorama giuridico nazionale, ed alla sua curatela; nel merito, la pubblicazione è dedicata ai
principi del “giusto procedimento”, esaminati e comparati nell’àmbito nazionale, europeo ed
internazionale, in vista della possibile implementazione di garanzie procedurali come standard del
diritto amministrativo globale.
La produzione scientifica della candidata, così come documentata all’interno del curriculum allegato
alla domanda di partecipazione a questa selezione concorsuale, copre un arco temporale
ricompreso negli anni 2006 – 2017, e coincide sostanzialmente con le 12 pubblicazioni allegate alla
medesima domanda di partecipazione.
Con riguardo ai temi affrontati, prevale l’attenzione dedicata alla disciplina politico-amministrativa
della coesione europea e, sopra tutto, ai temi ambientali e del cambiamento climatico.
La consistenza complessiva della produzione scientifica della candidata, l’intensità e la continuità
temporale della stessa, sono pertanto sufficienti.
Giudizio di ammissione, o non ammissione, alla discussione orale In ragione di quanto sopra analiticamente esposto e motivato, ed a séguito della comparazione con
i corrispondenti giudizi formulati con riguardo agli altri candidati, la Commissione ritiene che la
candidata FRANCESCA SPAGNUOLO sia non meritevole di essere ammessa alla discussione orale sui
titoli e sulla produzione scientifica, ed esprime pertanto giudizio non positivo in merito a tale
ammissione.
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Candidato: STEFANO VACCARI Titoli Nell’anno 2017 il candidato ha conseguito, con valutazione ottima, il titolo di dottore di ricerca in
“Diritto amministrativo” nell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, con una tesi dal titolo “Il
giudicato nel nuovo diritto processuale amministrativo”.
Dal giugno dell’anno 2017, il candidato è assegnista di ricerca in “Diritto amministrativo”,
nell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza, Facoltà di Economia e Giurisprudenza.
In data 28 marzo 2018, il candidato è stato abilitato alle funzioni di professore universitario di seconda fascia di diritto amministrativo (ASN 2016-2018), con voto unanime della Commissione.
Con riferimento alla attività di docenza universitaria:
1) nell’anno accademico 2014-2015, il candidato è stato:
- affidatario delle esercitazioni, a completamento dell’insegnamento di “Diritto amministrativo”
presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, di Milano;
- docente del “laboratorio esperienziale”, presso il corso di “Diritto e Giustizia amministrativa”, della
Facoltà di Giurisprudenza dell’Università L.I.U.C. “Carlo Cattaneo”, di Castellanza;
- docente all’interno dell’insegnamento “Esperienze di pratica legale in diritto amministrativo”,
presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, di Milano;
- docente a contratto dell’insegnamento di “Allineamento mod. Diritto Amministrativo”, all’interno
del Master universitario di I livello in “Management e Innovazione delle Pubbliche Amministrazioni”,
presso la Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di
Piacenza;
2) nell’anno accademico 2015-2016, il candidato è stato:
- docente del “laboratorio esperienziale”, presso il corso di “Diritto e Giustizia amministrativa” della
Facoltà di Giurisprudenza dell’Università L.I.U.C. “Carlo Cattaneo”, di Castellanza;
- affidatario delle esercitazioni, a completamento dell’insegnamento di “Diritto amministrativo”,
presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore;
- docente all’interno dell’insegnamento “Esperienze di pratica legale in diritto amministrativo”,
presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, di Milano;
- docente nei seminari didattici nel corso di “Diritto del turismo”, presso la Facoltà di Arti, turismo e
mercati, Corso di laurea in “Turismo: cultura e sviluppo dei territori”, presso l’Università I.U.L.M., di
Milano;
3) nell’anno accademico 2016-2017, il candidato è stato:
- affidatario delle esercitazioni, a completamento dell’insegnamento di “Diritto amministrativo”,
presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, di Milano;
- docente nei seminari didattici nel corso di “Diritto del turismo”, presso la Facoltà di Arti, turismo e
mercati, Corso di laurea in “Turismo: cultura e sviluppo dei territori”, presso l’Università I.U.L.M.,
sede di Milano;
4) nell’anno accademico 2017-2018, il candidato è stato:
- affidatario delle esercitazioni, a completamento dell’insegnamento di “Diritto amministrativo”,
presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, di Milano;
- docente nei seminari didattici nel corso di “Diritto dei beni culturali in Italia e in Europa”, presso la
Facoltà di Arti, turismo e mercati, Corso di Laurea Magistrale in “Arti, patrimoni e mercati”;
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- docente a contratto, presso l’Università degli Studi di Milano “Bicocca”, Corso “Valore P.A. - Appalti
e contratti pubblici alla luce del nuovo Codice”, nell’àmbito del Master in “Gestione delle Autonomie
Locali (MPA)”.
Sulle attività didattiche a livello universitario dichiarate dal candidato, la Commissione – in relazione
alla tipologia delle medesime attività, ed alla loro durata temporale – ritiene che tali attività, in
specie per ciò che concerne la titolarità di autonomi insegnamenti, abbiano raggiunto un livello
buono.
Curriculum Il curriculum del candidato, oltre a documentare i titoli sopra considerati, espone la sua
partecipazione, negli anni 2014-2017, a gruppi e progetti di ricerca (in specie il PRIN 2011-2015)
dedicati all’ambiente, all’acqua ed al servizio idrico integrato.
Il curriculum documenta altresì un breve periodo di soggiorno di studio e di ricerca all’estero,
nell’àmbito di attività di visiting researcher.
Dal 2012, ad oggi, il candidato ha svolto regolarmente attività di collaborazione con le cattedre di
“Diritto amministrativo”, “Diritto regionale”, “Istituzioni di diritto pubblico”, “Diritto dei contratti
pubblici”, “Diritto amministrativo II” (Università Cattolica del Sacro Cuore, sedi di Milano e
Piacenza), “Diritto e giustizia amministrativa” (Università L.I.U.C. “Carlo Cattaneo”, di Castellanza),
“Diritto dei beni culturali in Italia e in Europa”, “Diritto del turismo” (Università I.U.L.M., di Milano),
in qualità di cultore della materia.
Sufficiente, altresì, l’attività di relatore a convegni, seminari ed incontri di studio, ancora
documentata nel curriculum.
Il candidato è componente del Comitato di Redazione della “Rivista Quadrimestrale di Diritto
dell’Ambiente” (Rivista che ANVUR ha inserito nell’elenco delle Riviste Scientifiche dell’Area 12).
Produzione Scientifica Con specifico riferimento a questa selezione concorsuale, il candidato presenta – in allegato alla
domanda di partecipazione, e come risulta dall’apposito elenco – n. 12 pubblicazioni.
La pubblicazione n. 1 è una monografia (con ISBN), dal titolo “Il giudicato nel nuovo diritto processuale amministrativo”, Giappichelli, 2017, pag. XVII-386: la collocazione editoriale della
monografia è ottima, in quanto inserita (con la Prefazione di G. Pastori), nella Collana “Costituzione
e Amministrazione” (Studi raccolti da V. Cerulli Irelli). Nel merito, si tratta di un pregevole studio
monografico dedicato all’istituto del giudicato amministrativo: a partire da un suo inquadramento
all’interno della teorica generale del processo civile, l’analisi si declina successivamente attraverso
l’applicazione al processo amministrativo (sin dalla genesi della IV Sezione del Consiglio di Stato
italiano), per giungere – con buoni spunti costruttivi, fondati sulla pertinente dottrina e
giurisprudenza – all’attuale assetto delineato all’interno, ed a sèguito dell’emanazione, del nuovo
“Codice del processo amministrativo”.
La pubblicazione n. 2 è un articolo, dal titolo “Decisioni amministrative e interessi pubblici sensibili: le nuove regole sulla trasparenza amministrativa”, in corso di pubblicazione in Istituzioni del Federalismo (il candidato ha allegato alla pubblicazione la dichiarazione della Redazione della
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Rivista, datata 19 luglio 2018, che l’articolo è stato accettato ed è in corso di pubblicazione): la
pubblicazione si colloca editorialmente in una Rivista ricompresa tra le Riviste di “Classe A”,
nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali dell’Area 12; nel merito, la pubblicazione affronta gli
obblighi di pubblicità e trasparenza amministrativa, introdotti dal d.lgs. n. 33 del 2013 (e nelle sue
successive modificazioni), soffermandosi principalmente sul tema, e sui profili critici, del cosiddetto
“accesso civico generalizzato”.
La pubblicazione n. 3 è un contributo in volume collettaneo (con ISBN), dal titolo “I servizi pubblici locali di interesse economico generale. Brevi riflessioni in tema di nozione, assunzione e forme di gestione a margine di un recente schema di testo unico”, inserito all’interno di G. Sala, G. Sciullo (a
cura di), Procedimento e servizi pubblici nel diritto amministrativo in trasformazione, Editoriale
Scientifica Italiana, 2017, alle pag. 177-212: la collocazione editoriale del contributo è buona, con
riferimento all’Opera, pubblicata da un Editore di riferimento del panorama giuridico nazionale, ed
alla sua curatela. Il candidato ne è co-autore insieme a M. Renna: una apposita nota, posta
nell’incipit del contributo, distingue ed enuclea chiaramente i paragrafi rispettivamente scritti dai
due co-autori, e dunque l’articolo è ammissibile alla valutazione di merito: nel merito, il candidato
è autore dei paragrafi da 3 a 6, ove l’analisi si sofferma sulla tradizionale nozione generale di
“servizio pubblico”, per declinare tale nozione all’interno delle forme di assunzione e gestione dei
servizi pubblici locali di interesse economico, così come normate all’interno dello schema di testo
unico governativo non giunto, tuttavia, alla definitiva emanazione ed entrata in vigore.
La pubblicazione n. 4 è un articolo, dal titolo “Ordinanza di demolizione e procedimento di sanatoria: alcuni risvolti di ordine processuale”, pubblicato in Diritto processuale amministrativo, 2017, 3, pag.
1158-1190: la pubblicazione si colloca editorialmente in una Rivista ricompresa tra le Riviste di
“Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali dell’Area 12; nel merito, la pubblicazione
esamina criticamente le opposte impostazioni giurisprudenziali sussistenti in materia di
demolizione, riduzione in pristino, e possibile procedimento di sanatoria, degli interventi edilizi
“abusivi” e, pertanto, illegittimi.
La pubblicazione n. 5 è un articolo, dal titolo “I fabbisogni del servizio idrico integrato, le recenti prospettive di regolazione e le possibilità offerte dal nuovo Codice dei contratti pubblici”, pubblicato
in Il Diritto dell’Economia, 2017, 2, pag. 251-282: la pubblicazione si colloca editorialmente in una
Rivista ricompresa tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali dell’Area
12. Il candidato ne è co-autore insieme a A. Giannelli: una apposita nota, posta nell’incipit del
contributo, distingue ed enuclea chiaramente i paragrafi rispettivamente scritti dai due co-autori, e
dunque l’articolo è ammissibile alla valutazione di merito: nel merito, il candidato è autore dei
paragrafi 1, 2, 3, 4 e 10, nei quali il servizio idrico integrato è esaminato con riferimento alle esigenze
di fabbisogno, di programmazione degli interventi, e di “domanda” di gare pubbliche per
l’affidamento di lavori, servizi e forniture, anche alla luce degli strumenti di regolazione
implementati dalla Autorità regolatrice di settore.
La pubblicazione n. 6 è una nota a sentenza, dal titolo “Ius superveniens e giudicato amministrativo (nota a Cons. St., Ad. Plen., 9 giugno 2016, n. 11)”, pubblicata in Il Foro Italiano, 2017, IV, pag. 204-
208: la pubblicazione si colloca editorialmente in una Rivista ricompresa tra le Riviste di “Classe A”,
nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali dell’Area 12; nel merito, si tratta di un breve commento
dedicato ad una importante sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, avente ad
oggetto il rapporto tra “giudicato a formazione progressiva”, giudizio di ottemperanza, e ius superveniens (nella fattispecie, la sopravvenuta giurisprudenza europea).
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La pubblicazione n. 7 è un articolo, dal titolo “L’impatto della Città metropolitana sul servizio idrico integrato nell’area milanese”, pubblicato in Federalismi.it, 2016, 3, pag. 1-32: la pubblicazione si
colloca editorialmente in una Rivista ricompresa tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i
settori concorsuali dell’Area 12. Il candidato ne è co-autore insieme a E. Balboni: una apposita nota,
posta nell’incipit del contributo, distingue ed enuclea chiaramente i paragrafi rispettivamente scritti
dai due co-autori, e dunque l’articolo è ammissibile alla valutazione di merito: nel merito, il
candidato è autore dei paragrafi 3, 4, 5, 6 e 7, ove il tema del servizio idrico integrato (delle
concessioni in essere, e delle relative proroghe), è analizzato con riguardo alla riorganizzazione
compiuta per effetto della creazione della Città Metropolitana di Milano, ed anche in considerazione
della pertinente disciplina normativa (statale e regionale) di riferimento.
La pubblicazione n. 8 è un articolo, dal titolo “Le nuove disposizioni in tema di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e le problematiche giuridiche connesse”, pubblicato nella Rivista quadrimestrale di diritto dell’ambiente, 2015, II, pag. 48-93: la pubblicazione si colloca
editorialmente in una Rivista che ANVUR ha inserito nell’elenco delle Riviste Scientifiche dell’Area
12; nel merito, la pubblicazione esamina l’evoluzione del quadro normativo nel settore degli
idrocarburi e, ivi, la distinzione tra le attività di prospezione, ricerca e coltivazione, anche alla luce
delle novità contenute nell’art. 38, d.l. n. 133 del 2014, conv. in l. n. 164 del 2014, tese alla
valorizzazione del medesimo settore, e delle predette attività.
La pubblicazione n. 9 è un articolo, dal titolo “La dichiarazione di inefficacia del contratto ex artt. 121 e 122 c.p.a. come misura processuale satisfattoria”, pubblicato in Diritto processuale amministrativo, 2015, 1, pag. 255-328: la pubblicazione si colloca editorialmente in una Rivista
ricompresa tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali dell’Area 12; nel
merito la pubblicazione, con rigore metodologico, affronta l’annosa questione giurisprudenziale
relativa alla invalidità della aggiudicazione, ed alla sorte del relativo contratto, prima
dell’emanazione del nuovo “Codice del processo amministrativo”, ed a séguito delle pertinenti
norme di riferimento di cui agli articoli 121 e 122 del medesimo “Codice”.
La pubblicazione n. 10 è un articolo, dal titolo “Il difficile bilanciamento tra favor per la trasparenza e (necessaria) tutela della riservatezza nel d.lgs. n. 33/2013”, pubblicato in Il Diritto dell’Economia,
2015, 1, pag. 151-178: la pubblicazione si colloca editorialmente nella predetta Rivista ricompresa
tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali dell’Area 12; nel merito,
l’articolo è dedicato alla ponderazione degli interessi connessi alla tutela della riservatezza, ed agli
obblighi di pubblicità e trasparenza amministrativa, all’interno del d.lgs. n. 33 del 2013 (testo
originario), anche in rapporto al possibile riutilizzo dei dati personali pubblicati, ed alla durata della
relativa pubblicazione.
La pubblicazione n. 11 è un articolo, dal titolo “Il metodo tariffario del servizio idrico integrato alla luce del primo contenzioso”, pubblicato in Munus, 2014, 2, pag. 289-310: la pubblicazione si colloca
editorialmente in una Rivista ricompresa tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori
concorsuali dell’Area 12. Nel merito, la pubblicazione si inscrive nei lavori del candidato dedicati al
tema del servizio idrico integrato: in questo articolo, più in particolare, si annotano due sentenze
del Tar Lombardia, Milano, concernenti il rapporto tra la determinazione delle tariffe del servizio,
ed i criteri di “copertura integrale dei costi del servizio” e “adeguata remunerazione del capitale”.
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La pubblicazione n. 12 è un articolo, dal titolo “La giurisdizione sulle sanzioni ex art. 123 c.p.a.: profili di incostituzionalità e soluzioni alternative”, pubblicato sulla Rivista GiustAmm.it, 2013, 7, pag. 1-37:
la pubblicazione si colloca editorialmente in una Rivista che ANVUR ha inserito nell’elenco delle
Riviste Scientifiche dell’Area 12. Nel merito, la pubblicazione affronta il tema della applicazione
giurisprudenziale delle “sanzioni alternative”, contemplata nell’art. 123 del “Codice del processo
amministrativo”: ciò allo scopo di evidenziare alcuni possibili profili di illegittimità costituzionale
della medesima norma, anche alla luce della progressiva evoluzione della struttura, e dei canoni
tipici, della giurisdizione amministrativa.
La produzione scientifica del candidato, così come documentata all’interno del curriculum, copre un
arco temporale ricompreso negli anni 2013 – 2018, e va anche oltre rispetto alle 12 pubblicazioni
allegate alla domanda di partecipazione a questa selezione concorsuale.
Con riguardo ai temi affrontati, è data prevalenza ai diritto processuale amministrativo (in specie in
materia di giudicato), al diritto ambientale (in particolare il servizio idrico integrato), ed agli obblighi
di pubblicità e trasparenza amministrativa.
La consistenza complessiva della produzione scientifica del candidato, l’intensità e la continuità
temporale della stessa, sono pertanto buone.
Giudizio di ammissione, o non ammissione, alla discussione orale In ragione di quanto sopra analiticamente esposto e motivato, ed a séguito della comparazione con
i corrispondenti giudizi formulati con riguardo agli altri candidati, la Commissione ritiene che il
candidato STEFANO VACCARI sia meritevole di essere ammesso alla discussione orale sui titoli e
sulla produzione scientifica, ed esprime pertanto giudizio positivo in merito a tale ammissione.
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Candidata: SCILLA VERNILE Titoli Nell’anno 2013 la candidata ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in “Diritto amministrativo”
nell’Università degli Studi di Milano, con una tesi dal titolo “Inerzia della pubblica amministrazione
ed effettività della tutela del privato”.
Nell’anno 2013 la candidata ha conseguito l’Intensive International Master of Laws, in “European
Public Law”.
Dal novembre dell’anno 2012, all’ottobre dell’anno 2016, la candidata è stata assegnista di ricerca
in “Diritto amministrativo”, nell’Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano.
Nel dicembre dell’anno 2017, la candidata è stata abilitata alle funzioni di professore universitario di seconda fascia di diritto amministrativo (ASN 2016-2018), con voto unanime della Commissione.
Con riferimento alla attività di docenza universitaria:
1) nell’anno accademico 2009-2010, la candidata ha svolto attività di teaching assistance per il corso
di “Diritto delle istituzioni nazionali e internazionali”, dell’Università Commerciale “Luigi Bocconi” di
Milano;
2) negli accademici 2010-2011, 2011-2012, 2012-2013, e 2013-2014, la candidata ha svolto:
- attività di docenza presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali, dell’Università
Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano e dell’Università degli Studi di Pavia;
- attività di teaching assistance per i corsi di “Diritto amministrativo”, “Diritto processuale
amministrativo”, e “Diritto delle istituzioni nazionali e internazionali”, dell’Università Commerciale
“Luigi Bocconi” di Milano;
3) nell’anno accademico 2014-2015, la candidata ha svolto attività di:
- docenza nel corso di “Diritto amministrativo”, dell’Università Commerciale “Luigi Bocconi” di
Milano;
- docenza presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali, dell’Università Commerciale
“Luigi Bocconi” di Milano e dell’Università degli Studi di Pavia;
- attività di teaching assistance per i corsi di “Diritto amministrativo”, “Diritto processuale
amministrativo”, e “Diritto delle istituzioni nazionali e internazionali”, dell’Università Commerciale
“Luigi Bocconi” di Milano;
4) nell’anno accademico 2015-2016, la candidata ha svolto attività di:
- docenza nel corso di “National and International Institutions Law” (impartito in lingua inglese),
dell’Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano;
- docenza presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali, dell’Università Commerciale
“Luigi Bocconi” di Milano e dell’Università degli Studi di Pavia;
- attività di teaching assistance per i corsi di “Diritto amministrativo”, e “Diritto processuale
amministrativo”, dell’Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano;
5) nell’anno accademico 2016-2017, la candidata ha svolto attività di teaching assistance per i corsi
di “Diritto amministrativo”, e “Diritto processuale amministrativo”, dell’Università Commerciale
“Luigi Bocconi” di Milano;
6) negli anni accademici 2016-2017, e 2017-2018, la candidata ha svolto attività di docenza:
- nei corsi di “Diritto amministrativo”, e di “National and International Institutions Law” (impartito
in lingua inglese), dell’Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano;
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- presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali, dell’Università Commerciale “Luigi
Bocconi” di Milano e dell’Università degli Studi di Pavia.
Dal 2013 ad oggi, la candidata ha altresì svolto singole docenze a contratto, presso Master
universitari di I livello.
Sulle attività didattiche a livello universitario dichiarate dalla candidata, la Commissione – in
relazione alla tipologia delle medesime attività, ed alla loro durata temporale – ritiene che tali
attività, in specie per ciò che concerne la titolarità di autonomi insegnamenti, abbiano raggiunto un
livello molto buono.
Curriculum Il curriculum della candidata, oltre a documentare i titoli sopra considerati, espone periodi di
soggiorno di studio e di ricerca all’estero.
Molto buona l’attività di relazione a convegni, seminari ed incontri di studio, ancora documentata
nel curriculum.
La candidata ha curato, nel tempo, la segreteria organizzativa di molteplici Seminari e Convegni,
svoltisi presso l’Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano.
La candidata è inoltre componente del Comitato di Redazione della Rivista “Il Diritto dell’Economia”
(Rivista di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali dell’Area 12).
Produzione Scientifica Con specifico riferimento a questa selezione concorsuale, la candidata presenta – in allegato alla
domanda di partecipazione, e come risulta dall’apposito elenco – n. 12 pubblicazioni.
La pubblicazione n. 1 è una monografia (con ISBN), dal titolo “Il provvedimento amministrativo in forma semplificata”, Editoriale Scientifica, 2017, pag. 1-409: la collocazione editoriale della
monografia è ottima, in quanto inserita nella Collana “Percorsi di Diritto Amministrativo”, ed
assoggettata ad apposito referaggio scientifico esterno. Nel merito, la ricerca monografica ha ad
oggetto un tema nuovo ed originale, svolto con particolare accuratezza e rigore metodologico: a
fronte della presentazione di istanze di parte, di avvio del procedimento, manifestamente
irricevibili, inammissibili, improcedibili o infondate, lo studio delimita il contenuto ed i limiti dei
correlati dovere di procedere e di provvedere, posti in capo alle pubbliche Amministrazioni. Da qui
il convincente passaggio dapprima alla analisi ed alla ricostruzione del procedimento in forma
semplificata, e della sua conclusione provvedimentale, ancora in forma semplificata; di poi la parte
conclusiva, dedicata al tema delle forme di tutela esperibili innanzi a tali doveri pubblici, ed al loro
mancato od illegittimo assolvimento.
La pubblicazione n. 2 è un contributo in volume collettaneo (con ISBN), dal titolo “Equilibri di genere nelle pubbliche amministrazioni, nelle società pubbliche e nei collegi professionali”, inserito
all’interno di F. Astone, F. Manganaro, R. Rolli, F. Saitta (a cura di), Nuove forme di tutela degli equilibri di genere, Cedam, 2016, alle pag. 89-136: la collocazione editoriale del contributo è buona,
con riferimento all’Opera, pubblicata da un Editore di riferimento del panorama giuridico nazionale,
ed alla sua curatela; nel merito, la pubblicazione affronta l’impatto delle politiche di genere sulla
organizzazione delle pubbliche Amministrazioni, delle società a partecipazione pubblica, e dei
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collegi professionali, attraverso la disamina dei pertinenti obblighi introdotti, nel corso del tempo,
dalla disciplina normativa di riferimento.
La pubblicazione n. 3 è un contributo in un lavoro collettaneo pubblicato su rivista italiana (con ISSN), dal titolo “Food safety between European and national authorities”, inserito all’interno di M. Allena,
L. Donato, M. Trimarchi (a cura di), EU Food Law Regulation: Wich Opportunities for Italy?, in Il Diritto dell’Economia, Approfondimenti, 2016, 3, alle pag. 33-46: la collocazione editoriale del
contributo è buona, sia con riferimento al lavoro collettaneo ed alla sua curatela, sia per ciò che
concerne la diffusione del medesimo lavoro nel panorama giuridico internazionale. Il contributo
scritto dalla candidata, all’interno del lavoro collettaneo, è chiaramente distinguibile ed enucleabile,
ed è dunque ammissibile alla valutazione di merito. Nel merito, scritta in lingua inglese, la
pubblicazione si dedica alla descrittiva ricostruzione della regolazione amministrativa (soggetti ed
attività), nazionale ed europea, esistente in materia di sicurezza e tutela alimentare.
La pubblicazione n. 4 è un contributo in volume collettaneo (con ISBN), dal titolo “Il provvedimento in forma semplificata”, inserito all’interno di A. Rallo, A. Scognamiglio (a cura di), I rimedi contro la cattiva amministrazione. Procedimento amministrativo ed attività produttive ed imprenditoriali, Editoriale Scientifica, 2016, alle pag. 317-327: la collocazione editoriale del contributo è buona, con
riferimento all’Opera, pubblicata da un Editore di riferimento del panorama giuridico nazionale, ed
alla sua curatela; nel merito, il contributo anticipa sinteticamente i temi più compiutamente
articolati nella successiva (in ordine cronologico) monografia, di cui supra, alla pubblicazione n. 1.
La pubblicazione n. 5 è un articolo, dal titolo “L’autorizzazione integrata ambientale tra obiettivi europei e istanze nazionali: tutela dell’ambiente vs. semplificazione amministrativa e sostenibilità socio-economica”, pubblicato nella Rivista Italiana di Diritto Pubblico Comunitario, 2015, 6, pag.
1698-1734: la pubblicazione si colloca editorialmente in una Rivista di primaria importanza e
diffusione, a livello nazionale ed internazionale, ricompresa tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco
ANVUR per i settori concorsuali dell’Area 12; nel merito, la pubblicazione è dedicata all’istituto della
“autorizzazione integrata ambientale”, compiutamente analizzato con riguardo agli interessi sottesi
alla tutela dell’ambiente, nell’ordinamento italiano ed europeo, ed al loro difficile bilanciamento
con le esigenze di semplificazione amministrativa, e di salvaguardia dei livelli occupazionali ed
economici di riferimento.
La pubblicazione n. 6 è un articolo, dal titolo “La relatività del tempo (amministrativo): la validità del provvedimento tardivo e la tutela risarcitoria (e indennitaria) tra esigenze di tutela del privato e perseguimento dell’interesse pubblico”, pubblicato in Il Diritto dell’Economia, 2015, 2, pag. 403-451:
la pubblicazione si colloca editorialmente in una Rivista ricompresa tra le Riviste di “Classe A”,
nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali dell’Area 12; nel merito, la pubblicazione affronta il tema
della legittimità dei provvedimenti amministrativi emanati dopo la conclusione del relativo termine
procedimentale: la disamina delle conseguenze indennitarie e risarcitorie, in specie collegate al
cosiddetto “danno da ritardo”, completa l’analisi.
La pubblicazione n. 7 è un articolo, dal titolo “Le sanzioni amministrative tra diritto amministrativo e diritto penale: la questione della successione impropria”, pubblicato in Il Diritto dell’Economia,
2014, 2, pag. 341-370: la pubblicazione si colloca editorialmente nella predetta Rivista ricompresa
tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali dell’Area 12; nel merito, la
pubblicazione si colloca all’interno della materia del diritto penale amministrativo, mediante
l’attenzione dedicata a delineare le funzioni e le finalità degli strumenti sanzionatori, ad esaminare
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il fenomeno della depenalizzazione, ed indugiare sulla disciplina della cosiddetta “successione
impropria”, tra sanzioni penali ed amministrative.
La pubblicazione n. 8 è un articolo, dal titolo “Verso un’amministrazione efficiente. Una nuova tutela processuale tra innovazioni mancate e utilità effettive”, pubblicato in Diritto processuale amministrativo, 2012, 4, pag. 1519-1582: la pubblicazione si colloca editorialmente in una Rivista
ricompresa tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali dell’Area 12. Nel
merito, l’ampia pubblicazione ha ad oggetto il ricorso per l’efficienza delle pubbliche
Amministrazioni, e dei concessionari dei pubblici servizi, introdotto nell’ordinamento giuridico-
amministrativo italiano attraverso il d.lgs. n. 198 del 2009: lo scritto è sostanzialmente rivolto a
sottolineare le criticità insite nel nuovo istituto, la sua scarsa funzionalità ed utilizzazione.
La pubblicazione n. 9 è un contributo in volume collettaneo (con ISBN), dal titolo “Agriculture, Climate change and Law”, inserito all’interno di M. Monteduro, P. Buongiorno, S. Di Benedetto, A.
Isoni (a cura di), Law and Agroecology. A transdisciplinary dialogue, Springer, Heidelberg, 2015, alle
pag. 423-437: la collocazione editoriale del contributo è ottima, in specie con riferimento alla sua
diffusione internazionale; nel merito, scritta in lingua inglese, la pubblicazione esamina – in chiave
interdisciplinare – i consistenti effetti del fenomeno del cambiamento climatico sul settore della
agricoltura: gli istituti giuridici, declinati con riferimento alla tematica, riguardano gli strumenti
propri del cosiddetto “command and control”, ed il principio di precauzione.
La pubblicazione n. 10 è un contributo in volume collettaneo (con ISBN), dal titolo “Art. 60 – Definizione del giudizio in esito all’udienza cautelare”, inserito all’interno di R. Garofoli, G. Ferrari (a
cura di), Codice del processo amministrativo, Roma, 2012, II ediz., alle pag. 1041-1053: la
collocazione editoriale del contributo è accettabile, con riferimento all’Opera, all’Editore, ed alla sua
curatela; nel merito, il commento all’art. 60 del “Codice del processo amministrativo” è condotto in
chiave prevalentemente pratica, attraverso l’inquadramento della sentenza emanata in
applicazione della medesima disposizione normativa, la risposta a quesiti, e la predisposizione di un
apposito schema-modello di atto processuale.
La pubblicazione n. 11 è un contributo in volume collettaneo (con ISBN), dal titolo “Effetto serra e poteri di emergenza”, inserito all’interno di F. Fracchia, M. Occhiena (a cura di), Climate change: la risposta del diritto, Editoriale Scientifica, 2010, alle pag. 87-116: la collocazione editoriale del
contributo è buona, con riferimento all’Opera, pubblicata da un Editore di riferimento del panorama
giuridico nazionale, ed alla sua curatela. Nel merito, la pubblicazione si inscrive all’interno degli
scritti che la candidata ha dedicato ai temi ambientali: il fenomeno dell’effetto serra è qui posto
all’origine della emanazione di ordinanze amministrative di necessità ed urgenza, e della loro
conseguente legittimità, tra ipotesi di uso e di abuso.
La pubblicazione n. 12 è un articolo, dal titolo “La cessione dei crediti verso le pubbliche amministrazioni e il sistema delle certificazioni nell’ottica degli interventi anticrisi”, pubblicato sulla
Rivista GiustAmm.it, 2009, 9, pag. 1-18: la pubblicazione si colloca editorialmente in una Rivista che
ANVUR ha inserito nell’elenco delle Riviste Scientifiche dell’Area 12; nel merito, la pubblicazione
prende le mosse dall’annoso tema dei ritardi nei pagamenti delle pubbliche Amministrazioni, per
esaminare alcuni strumenti giuridici (anche di matrice civilistica) – in specie la cessione dei crediti,
e la loro certificazione – appositamente introdotti da leggi e regolamenti statali, innanzi alla crisi ed
alla recessione del sistema economico, a sostegno delle imprese creditrici.
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La produzione scientifica della candidata, così come documentata all’interno del curriculum, copre
un arco temporale ricompreso negli anni 2009 – 2018, e va anche oltre rispetto alle 12 pubblicazioni
allegate alla domanda di partecipazione a questa selezione concorsuale.
Con riguardo ai temi affrontati, l’attenzione prevalente è dedicata alla teorica del provvedimento
amministrativo, al diritto dell’ambiente (in specie ai settori del cambiamento climatico, e
dell’autorizzazione integrata ambientale), così come alla disciplina delle sanzioni amministrative.
La consistenza complessiva della produzione scientifica della candidata, l’intensità e la continuità
temporale della stessa, sono pertanto molto buone.
Giudizio di ammissione, o non ammissione, alla discussione orale In ragione di quanto sopra analiticamente esposto e motivato, ed a séguito della comparazione con
i corrispondenti giudizi formulati con riguardo agli altri candidati, la Commissione ritiene che la
candidata SCILLA VERNILE sia meritevole di essere ammessa alla discussione orale sui titoli e sulla
produzione scientifica, ed esprime pertanto giudizio positivo in merito a tale ammissione.
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Candidato: DONATO VESE Titoli Nell’anno 2017 il candidato ha conseguito, con valutazione tesa a sottolineare l’originalità della
ricerca, il titolo di dottore di ricerca in “Diritto amministrativo”, nel Corso di Dottorato di Ricerca in
Economia e Scienze Sociali, della Scuola Universitaria Superiore – IUSS di Pavia, con una tesi dal
titolo “Efficienza del procedimento amministrativo e analisi economica del diritto”.
Con riferimento alla attività di docenza universitaria:
1) nell’anno accademico 2013-2014, il candidato è stato affidatario di un ciclo di esercitazioni,
nell’insegnamento di “Diritto dell’economia”, nel Corso di Laurea Specialistica in “Management
aziendale”, presso la Facoltà di Economia dell’Università del Salento;
2) nell’anno accademico 2014-2015, il candidato è stato:
- affidatario di un ciclo di esercitazioni, nell’insegnamento di “Diritto dell’economia”, nel Corso di
Laurea Specialistica in “Management aziendale”, presso la Facoltà di Economia dell’Università del
Salento;
- affidatario di un ciclo di lezioni, nell’insegnamento di “Diritto dell’economia”, nel Corso di Laurea
Specialistica in “Management aziendale”, presso la Facoltà di Economia dell’Università del Salento;
3) nell’anno accademico 2015-2016, il candidato è stato:
- affidatario di un ciclo di esercitazioni, nell’insegnamento di “Diritto dell’economia”, nel Corso di
Laurea Specialistica in “Management aziendale”, presso la Facoltà di Economia dell’Università del
Salento;
- affidatario di un ciclo di lezioni, nell’insegnamento di “Diritto dell’economia”, nel Corso di Laurea
Specialistica in “Management aziendale”, presso la Facoltà di Economia dell’Università del Salento;
- affidatario di una docenza seminariale, nell’insegnamento di “Diritto amministrativo”, nel Corso di
Laurea Specialistica in “Progettazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali”, presso la
Facoltà di Scienze Politiche, Sociali e del Territorio dell’Università del Salento;
- affidatario di lezioni seminariali, nell’insegnamento di “Diritto amministrativo”, nel Corso di Laurea
Specialistica in “Consulenza professionale delle aziende”, presso la Facoltà di Economia
dell’Università “A. Moro” di Bari;
- affidatario di lezioni seminariali, nell’Insegnamento di “Istituzioni di Diritto pubblico”, nel Corso di
Laurea Triennale in “Economia aziendale”, presso la Facoltà di Economia dell’Università “A. Moro”
di Bari;
4) nell’anno accademico 2016-2017, il candidato è stato:
- affidatario di docenza seminariale, nell’insegnamento di “Diritto amministrativo”, nel Corso di
Laurea Specialistica in “Progettazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali”, presso la
Facoltà di Scienze Politiche, Sociali e del Territorio dell’Università del Salento;
- affidatario di docenze seminariali, nell’insegnamento di “Diritto amministrativo”, nel Corso di
Laurea Specialistica in “Consulenza professionale delle aziende”, presso la Facoltà di Economia
dell’Università “A. Moro” di Bari;
- affidatario di docenze seminariali, nell’insegnamento di “Istituzioni di Diritto pubblico”, nel Corso
di Laurea Triennale in “Economia aziendale”, presso la Facoltà di Economia dell’Università “A. Moro”
di Bari;
- tutor accademico per gli insegnamenti di “Etica e deontologia della comunicazione”, “Comunicare
e informare nella P.A.”, “Laboratorio di sociologia e ricerca sociale”;
5) nell’anno accademico 2017-2018, il candidato è stato:
- professore a contratto dell’insegnamento di “Legislazione dei beni culturali”, presso la Scuola di
Specializzazione in Beni Storico Artistici dell’Università degli Studi di Milano;
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- affidatario dell’attività di didattica integrativa per l’insegnamento di “Diritto pubblico”, presso il
Dipartimento di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici, dell’Università degli Studi di Milano;
- affidatario di docenza seminariale, nell’insegnamento di “Diritto amministrativo”, nel Corso di
Laurea Specialistica in “Consulenza professionale delle aziende”, presso la Facoltà di Economia
dell’Università “A. Moro” di Bari;
- tutor accademico per l’insegnamento di “Politica economica”, presso la Facoltà di Economia
dell’Università degli Studi di Pavia.
Sulle attività didattiche a livello universitario dichiarate dal candidato, la Commissione – in relazione
alla tipologia delle medesime attività, ed alla loro durata temporale – ritiene che tali attività, in
specie per ciò che concerne la titolarità di autonomi insegnamenti, abbiano raggiunto un livello
buono.
Curriculum Il curriculum del candidato, oltre a documentare i titoli sopra considerati, espone alcuni periodi di
soggiorno di studio e di ricerca in Italia ed all’estero, nell’àmbito di attività di visiting student e
visiting researcher.
Dal 2013, ad oggi, il candidato ha svolto regolarmente attività di collaborazione con le cattedre di
“Diritto amministrativo”, “Istituzioni di diritto pubblico”, e “Diritto dell’economia” (Università degli
Studi di Bari), “Diritto amministrativo”, “Diritto dell’ambiente”, e “Diritto dell’economia” (Università
del Salento), “Diritto romano” (Università Cattolica del Sacro Cuore, di Milano), in qualità di cultore
della materia ed esaminatore.
Sufficiente, altresì, l’attività di relatore a convegni, seminari ed incontri di studio, ancora
documentata nel curriculum.
Dal marzo dell’anno 2018 il candidato è componente del Comitato Editoriale della Rivista “Diritto e
processo amministrativo” (Rivista di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali dell’Area
12).
Produzione Scientifica Con specifico riferimento a questa selezione concorsuale, il candidato presenta – in allegato alla
domanda di partecipazione, e come risulta dall’apposito elenco – n. 12 pubblicazioni.
La pubblicazione n. 1 è un articolo, dal titolo “La S.C.I.A. e la natura del terzo nell’evoluzione di dottrina e giurisprudenza”, pubblicato in Diritto e processo amministrativo, 2014, 2, pag. 633-658
(nell’elenco presentato dal candidato, vi è un riferimento errato alle relative pagine della Rivista): la
pubblicazione si colloca editorialmente in una Rivista ricompresa tra le Riviste di “Classe A”,
nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali dell’Area 12; nel merito la pubblicazione esamina – con
prevalenti riferimenti giurisprudenziali, correlati a Cons. St., Ad. Plen., sent. n. 15 del 2011 – la natura
giuridica della segnalazione certificata di inizio attività, e le conseguenti forme di tutela dei terzi
controinteressati.
La pubblicazione n. 2 è un articolo, dal titolo “Profili di analisi economica (del diritto amministrativo) in tema di segnalazione certificata di inizio attività. La nuova disciplina della s.c.i.a. e i persistenti problemi di tutela dei terzi”, pubblicato in Diritto e processo amministrativo, 2016, 3, pag. 1131-
1171: la pubblicazione si colloca editorialmente nella predetta Rivista ricompresa tra le Riviste di
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“Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori concorsuali dell’Area 12. Nel merito, l’articolo prosegue
l’indagine dedicata alla segnalazione certificata di inizio attività (di cui già supra, alla precedente
pubblicazione n. 1), qui inquadrando tale istituto nell’àmbito degli strumenti di semplificazione
procedimentale: i profili di analisi economica del diritto vengono declinati con specifico riguardo
all’esercizio della potestà di autotutela amministrativa, all’interno delle forme di controllo che la
disciplina normativa di riferimento contempla nei confronti della medesima segnalazione, e della
attività con essa avviata.
La pubblicazione n. 3 è un articolo, dal titolo “L’approccio della law and literature e l’apporto della linguistica al diritto amministrativo”, pubblicato in Amministrativ@mente (Rivista pubblicata in
internet: www.amministrativamente.com), 2016, 5-6, pag. 1-14: la pubblicazione si colloca
editorialmente in una Rivista che ANVUR ha inserito nell’elenco delle Riviste Scientifiche dell’Area
12. Nel merito la pubblicazione è dedicata ad un tema originale, tuttavia di difficile intersezione
interdisciplinare: l’approccio di “law and literature” (di origine anglosassone), rappresenta
l’occasione per riflettere sulle implicazioni del linguaggio giuridico (in specie proprio della burocrazia
amministrativa), in termini di efficacia, immediatezza, e rapporti con i soggetti privati che ne sono
destinatari.
La pubblicazione n. 4 è un articolo, dal titolo “Semplificazione procedimentale, analisi economica e tutela del terzo”, pubblicato in Il Diritto dell’Economia, 2016, 2, pag. 545-590: la pubblicazione si
colloca editorialmente in una Rivista ricompresa tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i
settori concorsuali dell’Area 12; nel merito, la pubblicazione riprende e sviluppa analoghe
considerazioni di cui alla precedente pubblicazione n. 2, soffermandosi altresì sulla disciplina
sanzionatoria recata all’interno dell’art. 21, legge n. 241 del 1990, nel testo originario e nelle sue
successive modificazioni.
La pubblicazione n. 5 è un articolo, dal titolo “La nuova disciplina dei contratti pubblici nel settore della difesa e della sicurezza”, pubblicato in Amministrativ@mente (Rivista pubblicata in internet:
www.amministrativamente.com), 2018, 1-2, pag. 1-24: la pubblicazione si colloca editorialmente
nella predetta Rivista che ANVUR ha inserito nell’elenco delle Riviste Scientifiche dell’Area 12. Nel
merito la pubblicazione ha ad oggetto lo speciale regime giuridico che, nel diritto europeo e
nazionale dei contratti pubblici, disciplina gli appalti in materia di difesa e sicurezza: alla indagine
sulla ratio di tale “specialità”, si accompagna la puntuale disamina delle specifiche tipologie
contrattuali di settore, e delle relative procedure di affidamento ed aggiudicazione.
La pubblicazione n. 6 è un articolo, dal titolo “Il preavviso di rigetto tra efficienza e garanzia dell’azione amministrativa”, pubblicato in Diritto e Società, 2017, 4, pag. 819-868: la pubblicazione
si colloca editorialmente in una Rivista ricompresa tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per
i settori concorsuali dell’Area 12. Nel merito, la pubblicazione riguarda specificamente l’istituto della
“comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento della istanza di parte”, ad oggi contemplato
nell’art. 10-bis, legge n. 241 del 1990: l’analisi dell’istituto è declinata in relazione al principio della
“certezza temporale” dell’azione amministrativa, e come strumento di rafforzamento del principio
del “contraddittorio” tra privati e pubbliche Amministrazioni.
La pubblicazione n. 7 è una monografia (con ISBN), dal titolo “La segnalazione certificata di inizio attività come modello di semplificazione procedimentale”, Pacini Giuridica, 2016, pag. 1-128: la
collocazione editoriale della monografia è accettabile, con riferimento alla rilevanza dell’Editore nel
panorama giuridico nazionale, ed al fatto che la monografia non si inserisce in una specifica collana
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editoriale, assoggettata ad apposito referaggio scientifico esterno. Nel merito, il libro compendia e
sistematizza le riflessioni che il candidato, nel tempo, ha dedicato al tema della semplificazione
certificata di inizio attività, in rapporto cronologico con le pubblicazioni di cui, supra, al n. 1, 2 e 4.
La pubblicazione n. 8 è un articolo, dal titolo “Termine del procedimento amministrativo e analisi economica”, pubblicato nella Rivista Trimestrale di Diritto Pubblico, 2017, 3, pag. 779-830: la
pubblicazione si colloca editorialmente in una Rivista di primaria importanza e diffusione, a livello
nazionale ed internazionale, ricompresa tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per i settori
concorsuali dell’Area 12. Nel merito, si tratta di un interessante saggio volto ad applicare la
metodologia della analisi economica – non sempre con risultati condivisibili, anche in ragione delle
“intenzioni” di fondo che sottendono a questa particolare metodologia – ai profili temporali del
procedimento amministrativo: più in particolare, vengono così esaminati gli istituti del termine di
conclusione del procedimento, del ritardo nella sua conclusione, e dei silenzi serbati dalle pubbliche
Amministrazioni (ivi, anche in relazione alle relative forme di tutela amministrativa e
giurisdizionale).
La pubblicazione n. 9 è un articolo, dal titolo “Decisione, semplificazione ed efficienza”, pubblicato
in P.A. - Persona e Amministrazione, 2017, 1, pag. 143-188: la pubblicazione si colloca editorialmente
all’interno di una Rivista on-line dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. Nel merito, la
pubblicazione affronta il tema della decisione amministrativa come “luogo” di definitiva emersione
della volontà delle Amministrazioni pubbliche, e come scelta di una soluzione, tra le altre soluzioni
astrattamente e parimenti possibili: il rapporto tra decisione e semplificazione amministrativa viene
utilizzato per esprimere, mediante il del principio di efficienza, le criticità legate al tempo-celerità
della scelta, alle sue possibili (in)completezze istruttorie, ed alla sintesi diretta al bilanciamento degli
interessi pubblici e privati.
La pubblicazione n. 10 è una monografia (con ISBN), dal titolo “Sull’efficienza amministrativa in senso giuridico”, Cedam, 2018, pag. XLIII-505: la collocazione editoriale della monografia è ottima,
in quanto inserita nella Collana “Istituzioni e Diritti” (diretta da L.R. Perfetti), con apposito comitato
di referaggio. Nel merito, si tratta della ricerca nella quale confluiscono più compiutamente, e con
valore buono, le tematiche che il candidato ha affrontato lungo il corso della sua precedente
produzione scientifica: alla pregevole, anche se ambiziosa, parte dedicata al problema metodologico
nella scienza del diritto amministrativo, segue la scelta di collocare il principio di efficienza – e la sua
giuridicità – nell’alveo della metodologia propria dell’analisi economica del diritto. Tali criteri di
metodo vengono di poi declinati con specifico riferimento al fattore “tempo” nel procedimento
amministrativo, alle responsabilità nascenti dalla violazione di questo fattore temporale, ed agli
istituti di partecipazione e semplificazione procedimentale.
La pubblicazione n. 11 è un articolo, dal titolo “Status del migrante e “stato di eccezione” nella prospettiva del diritto amministrativo”, in corso di pubblicazione in Diritto e processo amministrativo, 2018, 3 (il candidato ha allegato alla pubblicazione apposita certificazione, in tal
senso, rilasciata dall’Editore della Rivista, in data 31 luglio 2018): la pubblicazione si colloca
editorialmente nella predetta Rivista ricompresa tra le Riviste di “Classe A”, nell’elenco ANVUR per
i settori concorsuali dell’Area 12. Nel merito, la pubblicazione amplia gli interessi di ricerca del
candidato verso i temi della disciplina giuridico-amministrativa delle migrazioni, e del concetto di
cittadinanza: la correlazione con la teorica schmittiana dello “stato di eccezione”, e con la
tradizionale dialettica “amico/nemico”, è certamente affascinante, anche se bisognosa di più solidi
fondamenti ermeneutici e filosofici.
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La pubblicazione n. 12 è un articolo, dal titolo “Appunti sul metodo di Feliciano Benvenuti”,
pubblicato in P.A. - Persona e Amministrazione, 2018, 1, pag. 239-264: la pubblicazione si colloca
editorialmente all’interno della predetta Rivista on-line dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo
Bo”; nel merito, la pubblicazione si dedica alla ricostruzione del metodo giuridico seguito da
Feliciano Benvenuti lungo tutto il corso della sua Opera, con particolare attenzione riservata ai temi
della libertà della persona, della funzione amministrativa, e della cosiddetta “nozione oggettiva” di
attività amministrativa.
La produzione scientifica del candidato, così come documentata all’interno del curriculum, copre un
arco temporale ricompreso negli anni 2011 – 2018, e va anche oltre rispetto alle 12 pubblicazioni
allegate alla domanda di partecipazione a questa selezione concorsuale.
Con riguardo ai temi affrontati, una particolare attenzione è dedicata all’istituto della segnalazione
certificata di inizio attività, alla analisi economica del diritto amministrativo (in specie riferita al
termine di conclusione del procedimento, ed alla semplificazione amministrativa) e, più in generale,
ai principi di buon andamento ed efficienza delle pubbliche Amministrazioni.
La consistenza complessiva della produzione scientifica del candidato, l’intensità e la continuità
temporale della stessa, sono pertanto buone.
Giudizio di ammissione, o non ammissione, alla discussione orale In ragione di quanto sopra analiticamente esposto e motivato, ed a séguito della comparazione con
i corrispondenti giudizi formulati con riguardo agli altri candidati, la Commissione ritiene che il
candidato DONATO VESE sia meritevole di essere ammesso alla discussione orale sui titoli e sulla
produzione scientifica, ed esprime pertanto giudizio positivo in merito a tale ammissione.
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