18 febbraio 2014
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GIORNALE SATIRICO
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Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.itE-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.itUfficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita
Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero
ANNO X - N° 40 - MARTEDÌ 18 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
L'Oscar del giorno lo asse-gniamo a Roberto Ruta. Il sena-tore è stato capace di 'inven-tarsi' Paolo Frattura comecandidato alla Presidenza dellaGiunta regionale e fattosi fre-gare dallo stesso per la segrete-ria regionale con l'elezione diMicaela Fanelli. Ha perso laprima battaglia, poi, con le Pri-marie per il segretario nazionalee, domenica, ha perso la guerraper la segreteria regionale. Hafatto di tutto per conquistarsil'Oscar che potrebbe portarlofuori dalle possibili candidaturefuture per le nazionali. Grandicolpi politici, non c'è che dire.
Il Tapiro del giorno lo diamo aFrattura e Niro. La Granarolo,sull'onda delle posizioni assuntedai cittadini ha ritenuto faremarcia indietro rispetto all'in-sediamento della stalla delleGranmanze in Basso Molise.Frattura e Niro, invece, nonhanno ritenuto di dovere ritirarela proposta di legge che prevedeil quinto assessore. Così comenon è stato possibile promul-gare lo Statuto sempre per cer-care di allargare l'Esecutivo. Ep-pure i cittadini si sarebberoattesi il gesto dei due Presidenticon il ritiro della proposta dilegge. Non c'è stato.
Il Tapiro del giorno
a Frattura e NiroL’Oscar del giorno
a Roberto Ruta
di Tommaso Di Domenico
Molti nostri denigratori non esitano in ogni “ra-duno” definirci GIORNALACCIO, anche qualcheinutile idiota mio concittadino, solo perché liberi, in-dipendenti e senza Padroni.
Sono ignoranti, non sanno quel che dicono. Inse-gniamo loro che cosa é “Il Giornalaccio”.
Quotidiano free press altamente specializzatoin di tutto un po', vale a dire genericamente d'opi-nione.Aperto a chiunque non sia un illetterato ouno scurrile imbecille – Edito nella Città di Cam-pobasso. Direttore insindacabile Redazione: amicie nemici purché pensanti - Il costo della consulta-zione è di 0,00 Euro. E' un periodico d'opinionesenza una ragione, senza un costrutto, ma tuttofuorché brutto.Collaborano a questo giornale deinomi niente male, delle firme anche famose che
della verità sono bramose.Verità che altrove è as-sente perchè il "sistema" non lo consente, mentrequi non c'è un padrone che spurga o imbelletta laloro opinione.Chi trae vantaggio da tanto candoresuvvia, lo sappiamo, è soltanto il lettore: quello trat-tato da derelitto laddove trionfa la legge del pro-fitto.E poiché il "Il Giornalaccio" rende in Euro ancormeno di uno straccio, approfittate - oh voi Lettori -dello sfogo di questi Autori!
Collaborano (quando ne hanno voglia)Excalibur Con la disinvoltura del vero e proprio talento let-
terario, Excalibur affonda la sua lama nella durapietra delle lobbies culturali così come nella carneflaccida dei supponenti velleitari, isolati o no. Nullasfugge, a Excalibur: nemmeno quel che vale. Ma-gica lama e più ancora magica penna, risplende almeglio di se stessa quand'é inglobata in un centro
d'armonia: quella del corpo, della mente e del-l'anima, propria e altrui. KonradNon v'inganni la durezza del suono: il nome, può
e deve richiamare alla mente solo quel fondatoredell'etologia che, proprio grazie alla sua curiositàsul mondo animale, è riuscito a tingere con unapennellata di dolcezza persino l'ingessatissino Vin-cenzo Niro. Il Konrad del Giornalaccio non potrebbesomigliargli di più; vuoi nello spirito, vuoi nell'im-mensa esperienza acquisita convivendo con ognitipo di fauna: preferibilmente, e per pure ragioni dipraticità, quella urbanizzata. Ci mette qui a dispo-sizione, dunque, il suo occhio attento e la sua capa-cità di narrare per donarci un'immagine delle"bestie" - quelle meno sciocche dell'homo arro-gans - che, priva di superflue sdolcinature, risultaineccepibilmente vera. Nonché piena di fascino equanto mai istruttiva. TreAsterischiPer pura modestia, se ne è decurtato uno ri-
spetto ai mitici quattro. Una micro-auto-mutilazioneper nulla invalidante, tanto che la nostra lascia il
suo graffiante segno analitico su più di un articolo,così come l'umore - o il fatto del giorno - laispira.Mente autonoma e cuor di leone, TreAsteri-schi non è mai stata ingabbiabile. Le sue riflessionisu società e politica, gli articoli, le pubblicazioni variesono roba da biblioteca. Qui non si smentisce, anzi.Ci fa riflettere abbattendo uno ad uno i più coriacei"luoghi comuni" di ieri e di oggi. Niente fa presu-mere, per fortuna, che cambierà domani. Dulcinea Ogni tanto ha una buona idea; a volte innocua,
a volte pericolosa. Sta di fatto che, messe l'una diseguito all'altra, le idee le servono per campare eper volar via lontano, anzi lontanissimo. Racconta,descrive, spiega: commenta se stessa, ma piùspesso gli altri e le cose del mondo. Ama giocarecon le parole e colleziona il Pensiero scritto cattu-rando al volo le frasi fulminee che lasciano unsegno. Diventa nervosa, Dulcinea, se qualcunocerca di appiopparle un'etichetta: é insofferente conchi se le cuce da solo addosso, é perfida con chi sele stampa nell'anima e nella mente.
E’ chiaro?
Stupido sostantivo
Dalle mie parti si racconta di un signore che nei
tempi difficili della guerra di fronte alle insistenti ri-
chieste del figlio che gli chiedeva di acquistargli un
paio di scarpe, il cui prezzo non era alla portata delle
possibilità della famiglia, gli rispose ”scordatelo che io
ti compri le scarpe, eccoti i soldi e vattele a comprare ”.
Questo aneddoto mi è tornato in mente nelle ultime
settimane quando a più riprese ho sentito da Venittelli,
Ruta e Leva “non consegneremo il PD a Patriciello”.
Questi signori ci sono o ci fanno?
Fanno finta di non sapere che l’operazione è già av-
venuta e loro ne sono stati gli artefici Principali. Pen-
sano che siamo tutti smemorati? Dobbiamo ricordare a
Ruta il tentativo da lui portato avanti nelle elezioni
2006 di fare l’accordo proprio con Patriciello, non riu-
scito semplicemente perché l’eurodeputato si rese
conto che comunque il centrosinistra avrebbe perso le
elezioni?
Dobbiamo ricordargli, ora che giustamente chiede
che esponenti ed elettori di altri partiti non inquinino
il voto delle primarie del PD, che due anni fa era presi-
dente del partito e promosse @lternativa? Dobbiamo ri-
cordare a Leva, che da anni, con la sua aria da “saggio”
e quell’atteggiamento pensoso, in contraddizione con la
profondità del pensiero, non perdeva occasione per di-
chiarare che il PD ed il centrosinistra “devono aprirsi e
coinvolgere le forze moderate della società molisana
per vincere la battaglia contro Iorio ?”
Ma un anno fa hanno forse proferito parola di sdegno
quando alla manifestazione elettorale di Frattura e Co-
tugno a Venafro a fare da anfitrione c’era proprio Patri-
ciello, eurodeputato della PDL? Ma veramente
ignoravano che il gruppo venafrano avesse forti inte-
ressi nella sanità (e non solo) che oggi cercano di di-
fendere perché si sentono padroni del vapore?
A pensare che Ruta e Leva per essere eletti al parla-
mento hanno sollecitato e ricevuto i voti anche della fa-
miglia Patriciello si fa peccato ma forse indoviniamo.
Potremmo fare una lunghissima lista di queste “perle
di saggezza” e metterla sul comico se non fosse dram-
matica la fine ingloriosa del centrosinistra molisano,
della sinistra e del PD, che questi “strateghi” hanno
provocato, con la complicità e la connivenza di uno
stuolo di ignavi.
Questi coccodrilli hanno infangato la memoria e la
storia di migliaia di “compagni” (veri) che hanno subito
condizionamenti, ricatti, discriminazioni, consegnando
su un piatto d’oro la Regione a personaggi di destra (e
che destra!) in nome e per conto del centrosinistra.
Hanno dapprima sguazzato in un sistema clientelare
fatto di connivenze trasversali collegate al reciproco ri-
catto, diventato il vero cemento all’interno di una Re-
gione divisa per gruppi di potere mascherati da partiti
e correnti politiche.
Hanno poi contribuito a far smarrire ogni distinzione
tra sprechi e spesa pubblica virtuosa per fare, infine,
venire meno ogni forma di remora e di condanna del
deteriore e bieco fenomeno trasformistico che nel Mo-
lise ha assunto dimensioni stratosferiche.
Non mi unisce assolutamente nulla, sul piano politico
e culturale, e non nutro la minima simpatia per quel
coacervo di forze e personaggi che sostiene la candida-
tura della Fanelli. Ritengo senza mezzi termini che le
primarie di oggi rappresentano semplicemente una
lotta sordida e volgare per l’occupazione del potere fine
a se stesso tra cordate riconducibili alla destra.
Mi dispiace per Laura Venittelli ma mi auguro che i
due “apprendisti stregoni”, principali responsabili della
liquidazione del centrosinistra molisano, siano a loro
volta liquidati. Politicamente si intende! Il fratricidio in
politica è la norma, e il parricidio pure.
Quoque tu.
Domenico Di Lisa
TAagliolto
218 febbario 2014
Sono in tanti ad augurarsi che i principali responsabili della
liquidazione del centrosinistra molisano, siano a loro volta liquidati
Gent.mo Direttore,
in merito agli articoli a firma “Dardo” riportati su La
Gazzetta del Molise (ultimo quello del 15 febbraio
scorso) e riguardanti l’elezione del Presidente di
Unioncamere Molise, Le scrivo una breve nota per rin-
graziare e chiarire.
Non posso infatti che ringraziarVi per le parole d’elo-
gio che avete speso nei miei confronti e in relazione
alla gestione dell’Ente camerale campobassano che ho
l’onore di amministrare da circa 22 mesi. Voglio però
chiarire che né in questa occasione né precedente-
mente il Presidente della Giunta regionale Paolo di
Laura Frattura ha mai interferito in alcun modo, né di-
rettamente né indirettamente, nella gestione ammini-
strativa e politica dell’Unioncamere Molise o della
Camera di Commercio di Campobasso. Da sempre in-
fatti la guida amministrativa e politica del Sistema ca-
merale ha come unico suo riferimento le associazioni
di categoria in rappresentanza di imprenditori e con-
sumatori. È sempre nell’interesse delle imprese che
tutti i giorni orientiamo le nostre attività e ci impe-
gniamo con entusiasmo ed è al sistema imprenditoriale
che dobbiamo rendere conto.
RingraziandoVi ancora per la stima manifestata, Vi
saluto con cordialità augurandoVi buon lavoro.
Amodio De Angelis
____________________________
Ndr- E’ la Gazzetta che ringrazia il presidente De An-
gelis per i ringraziamenti che rivolge alla testata. Lo
ringrazia anche per la precisazione riguardante il pre-
sidente della giunta regionale Frattura che a noi risul-
tava essere il mallevadore politico dell’operazione che
avrebbe dovuto portare alla nomina del presidente
della Camera di Commercio d’Isernia, Piersimoni, al
vertice di Unioncamere Molise: operazione che i rap-
presentanti della Camera di Commercio di Campobasso
hanno sventato non presentendosi all’appuntamento.
De Angelis fa sapere che Frattura, né in questa occa-
sione né precedentemente, ha mai interferito in alcun
modo, né direttamente né indirettamente, nella ge-
stione amministrativa e politica dell’Unioncamere Mo-
lise o della Camera di Commercio di Campobasso.
Prendiamo atto.
Ma la precisazione è una “excusatio non petita”, non
avendo mai scritto che Frattura abbia interferito e in-
terferisca su De Angelis. Semmai a favore di Piersi-
moni. Come si paventava con la presidenza
dell’Unioncamere, opportunamente scongiurata. Dal
che viene il sospetto che dietro tanta generosa attesta-
zione di De Angelis verso Frattura, vi possa essere il
suo (di Frattura) abile zampino.
De Angelis precisa, Frattura ringraziaVicenda Unioncamere Molise e d’intorni
Ruta e compagni ci sono o ci fanno?La stupida arte di fare gli gnorri.
CAMPOBASSO. Primarie Pd. Nel day after moli-
sano non c’è una situazione ipotetica (come nel film)
di una guerra di nucleare. Ma sembra esserci una si-
tuazione reale di epurazione. La storiella del siamo
un partito unito, le primarie sono state una grande
festa democratica la lasciamo alle fiabe da raccontare
ai bambini. Il popolo di sinistra doveva scegliere se
affidare il partito alla Venittelli sostenuta dalla diri-
genza classica del Pd oppure se consegnarlo nelle
mani delle destre.
L’astensionismo dovuto all’odio verso il senatore
Ruta (democristiano per Dna e carattere) hanno pre-
valso.
Micaela Fanelli si aggiudica la competizione con
9.340 voti contro i 7.544 della Venittelli. E come nel
Vangelo, anche nel Partito Democratico un ruolo fon-
damentale lo ha avuto il Giuda della situazione. La
Fanelli è stata scelta soprattutto dagli esterni al par-
tito. Il gruppo Patriciello, seppur battuto dal piddino
Scarabeo, ha fatto la sua parte. E poi c’è chi, per co-
modità, ha preferito il mancato impegno. Secondo gli
addetti ai lavori la città di Campobasso doveva essere
elettoralmente gestita dall’assessore Petraroia a fa-
vore della Venittelli. Ma alle 19.30 di domenica sera,
prima dello spoglio, tutti sapevano che la partita era
già chiusa. A Riccia, roccaforte della Fanelli, ci si
aspettavano meno elettori rispetto ai 1568 (tra cui
monaci e suore). Si sono recati a votare 1.568 citta-
dini. Dalle 8 alle 20, senza un attimo di sosta. Con
tempi da record: é possibile che in 27,5 secondi ad
elettore si é proceduto all'iscrizione di ogni votante,
fare le schede, vedere i documenti, compilare i regi-
stri, dare le ricevute, consegnare le schede, fare ac-
comodare gli elettori nell'urna, attendere il loro voto,
imbucare la scheda e ripartire con l'elettore in fila?
Ma son primarie, che vuoi far. Anche su Campobasso
le cose non sono andate come da previsione. Si sono
mossi Pierpaolo Nagni e compagnia dicendo, Sel
compresa, ovviamente a sostegno del sindaco di Ric-
cia.
Ma l’impegno di Petraroia è stato davvero delu-
dente se non nullo. E con lui anche gli aspiranti can-
didati alle prossime primarie di centrosinistra per il
sindaco del capoluogo. Come dire, manteniamo i piedi
in due scarpe in vista del 30 marzo. Secondo voci di
corridoio l’atteggiamento di Petraoria ha una motiva-
zione politica: un accordo per evitare l’epurazione
giuntale? E’ probabile. Infatti tra oggi e domani Frat-
tura potrebbe procedere all’azzeramento dell’esecu-
tivo.
Troverà una motivazione politica per togliere Sca-
rabeo (che porta una barca di voti (non graditi) al
partito) per consegnare il ruolo di assessore al suo
socio di Forza Italia e al gruppo Patriciello che si rin-
forzerebbe in vista delle elezioni europee. In fondo
l’impegno va premiato. Conserverà invece il suo
posto l’assessore dei tavoli, il moralizzatore per ec-
cellenza che predica bene e razzola male. Insomma,
Michele Petraroia, l’uomo del Pd a cui è stato fatto in-
goiare il rospo di Frattura presidente, rimane la co-
lonna portante della Giunta Frattura insieme a
Facciolla. Così nel dietro le quinte la domanda, senza
punto interrogativo, si pone: chissà se Petraroia ha
barattato l’immobilismo delle primarie con la pol-
trona. Ad elezioni avvenute i giochi sono ormai chiari.
E il Pd ha consegnato il partito nelle mani delle de-
stre con il bacio di Giuda.
red.pol
TAagliolto
318 febbario 2014
Le destre conquistano il Pdcon il bacio di GiudaMicaela Fanelli segretaria regionale con i voti del gruppo Patriciello.
Decisivo l’immobilismo di Petraroia che conserverà la poltrona di assessore
La strategia autolesionista di Roberto RutaSe c'è uno sconfitto di peso, in questo appunta-
mento con l'elezione del nuovo segretario regio-
nale del Pd, è senza dubbio Roberto Ruta. Per
ragioni tattiche e politiche.Cominciamo da quelle
tattiche: è chiaro che, mettendo la Regione in
mano a Frattura, si correva un bel rischio.
Un grande rischio. Ma c'era una via d'uscita,
una previsione da fare che non è stata fatta.
Mi spiego: quando nell'assemblea del Pd, in cui
Frattura fu investito per la seconda volta della
candidatura alla presidenza, Ruta intervenne e gli
chiese esplicitamente l'adesione al Partito Demo-
cratico, non si rese conto di firmare il suo suicidio.
È chiaro che, consegnando a Frattura la Regione,
Ruta gli offriva un'arma micidiale: il controllo del-
l'unico, grande, centro di spesa del Molise. Aprir-
gli poi le porte del Pd, significava, com'è
significato, offrirgli la falce con cui avrebbe raso
al suolo tutta la classe dirigente, per acquisire
anche il controllo del partito di maggioranza.Un
errore madornale.
Frattura avrebbe dovuto restare fuori dal Pd, in
quell'area indefinita tra Idv, Sel e Comunisti che
lo aveva sponsorizzato fin dal primo momento.
Ironia della sorte: Frattura, a suo tempo, non
aveva nessuna voglia di entrare nel Pd. Voleva
avere le mani libere. Ma dovette fare buon viso a
cattivo gioco. La candidatura a presidente in cam-
bio dell'adesione. Tutti ricordano la soddisfazione
di Ruta, quando Frattura disse "sono del Pd". Cre-
deva di aver fatto un affare: si era appena attac-
cato la corda al collo.Fin qui la mancanza di
visione, ovvero l'errore tattico.
E veniamo all'errore politico di Ruta. Altrettanto
banale, ma dalle conseguenze devastanti. Sempre
per lui.
Nel momento in cui, già un paio di mesi fa, si
era compreso che il vento nel Pd stava cambiando,
con Renzi che arrivava come un ciclone, portan-
dosi appreso la Fanelli, era il caso che Ruta, da se-
natore, facesse il senatore. Ovvero il padre nobile
del Centrosinistra molisano.
In sostanza, avrebbe dovuto evitare la manfrina
di far aderire la Vennitelli a Renzi (una manovra
posticcia, ritardata e chiaramente finalizzata) e
avrebbe dovuto investire la Fanelli di un mandato
generalizato, da parte di tutto il partito. Come, del
resto, è sucesso in tante altre regioni, dove ci sono
stati dei veri e propri plebisciti per candidati
unici, tutti renziani.
Quando non puoi sconfiggere il tuo nemico, al-
leati con lui. O almeno non combatterlo in campo
aperto.Ruta, forse ascoltando un po' troppo Da-
nilo Leva, ha preferito la conta, la battaglia fron-
tale, rischiando l'osso del collo.
E gli è andata male.Conseguenze? Beh, anche
un idiota capirebbe che i due errori di Ruta,
quello tattico e quello politico, hanno di fatto con-
segnato le chiavi di Regione e Partito a Frattura.
E quest'ultimo, nel giro di un anno e mezzo, ha
fatto 'piatto'. Proprio come Iorio che, all'inizio del
duemila, prese tutto: Regione e partito. È chiaro
che, come tutti i vincitori, Frattura è stato bravo e
fortunato. Ma è anche chiaro che lo hanno aiutato
in tanti. In primis Ruta.
Nicandro Zurlo
CAMPOBASSO. “Dal nuovo Governo ci attendiamo una
svolta e subito. Ciò di cui avvertiamo una necessità emer-
genziale è una riforma del lavoro che vada ad incidere non
solo sul cuneo fiscale ma anche sui costi della bilateralità,
un taglio alla spesa pubblica intervenendo sulla configu-
razione della Pubblica Amministrazione, una ridistribu-
zione delle competenze istituzionali”, queste le parole a
commento degli avvenimenti politici di questi giorni del
Vice Presidente dell’ANIEM (Associazione Nazionale
delle imprese edili a cui l’ACEM aderisce) Angelo San-
toro.
“Senza questi interventi, che devono vedere la compar-
tecipazione responsabile di tutte le forze politiche, regi-
streremo la definitiva disgregazione di un sistema
produttivo che, lo ricordo, è costituito quasi esclusiva-
mente da piccole e medie imprese. Sarà la fine del mani-
fatturiero italiano”, prosegue il Vice Presidente Nazio-
nale degli edili ANIEM. “Ciò di cui forse non si ha ancora
piena consapevolezza è che siamo vicini al baratro, non
possiamo più aspettare. Basta quindi con gli annunci, si
passi ai fatti. Il settore delle costruzioni, in particolare, sta
ormai collassando, schiacciato tra assenza di credito,
costo del lavoro insostenibile, burocrazia ed incapacità de-
cisionali”, dichiara Santoro.
“Solo negli ultimi due anni il mercato delle opere pubbli-
che ha avuto una flessione del 52% (fonte Cresme) e le
forme di partenariato pubblico-privato si sono impanta-
nate nelle lentezze procedurali oltre che nei problemi eco-
nomico-finanziari”.
“La politica eserciti il suo ruolo decisionale, ma anche i
sistemi di rappresentanza datoriali e sindacali – conclude
Santoro - facciano la loro parte.”
4 TAagliolto15 febbario 2014
L'Acem sollecita il governo ad assumere provvedimenti urgenti"Edilizia ormai al baratro"Fratelli d'Italia'scimmiotta' il Pd
di Massimo Dalla Torre
“Gli esami non finiscono mai”, questo
è il titolo di una commedia del grande
Eduardo De Filippo che si potrebbe
adattare alla prova che Micaela Fanelli
nuovo segretario regionale del PD
dovrà affrontare. Una competizione che
ha visto gli iscritti al PD, ma anche chi
ha ritenuto opportuno esprimere il pro-
prio voto, per scegliere tra due competi-
tor, Micaela Fanelli e Laura Venittelli,
alla carica di vertice della compagine
che, tra mille traversie governa l’Italia e
il Molise. Una scelta non facile da fare
specialmente se si pensa che la condu-
zione politica della sinistra è alquanto
deludente sotto tutti i punti di vista.
Dicevamo, una scelta ardua, difficile
che nel capoluogo di regione è stata un
insuccesso perché, 1200 votanti nel ca-
poluogo di regione sono la dimostra-
zione che la gente non ne può più del
teatrino della politica, specialmente
quella messa su da chi a tutti i costi “si
è voluto fare re”, senza sapere che il
trono, visto i risultati, vacilla rovinosa-
mente.
Schieramenti che hanno messo in im-
barazzo gli elettori, non perché indecisi
su chi dare la propria preferenza, ma
perché si sono chiesti se veramente va-
leva la pena dare valenza all’azione po-
litica di questo carro dei Tespi.
Un carro e non un carroccio, tanto per
non creare confusione, non ce ne voglia
nessuno, specialmente chi ha scelto la
politica come una missione, sul cui “te-
laio” è stato montato uno spettacolo
d’indubbio gusto. Una scelta enigmatica
perché chi si è candidato spesso e vo-
lentieri cambia faccia e atteggiamenti
una volta ottenuta la vittoria, anche se
questo è un altro discorso. Un discorso
che, induce ad aprire il capitolo dedicato
agli schieramenti che si sono dati batta-
glia.
Compagini che, come le scuderie del
grande circo della formula uno, si sono
preparate da tempo ed hanno messo in
pista “bolidi” e “piloti” in modo da gua-
dagnarsi la fatidica pool-position pur
arrivare primi alla competizione. Ecco
perché non si sono lesinati proclami,
anche al vetriolo.
Proclami il cui punto di forza era il
rinnovamento da un lato e fuori gli in-
trusi dal partito dall’altro. Un qualcosa
che ha creato sconcerto specialmente
perché entrambi avevano quale men-
tore il rottamatore Renzi enfant prodige
della politica nazionale che da ieri ha
avuto il mandato per comporre il Go-
verno. Candidate che hanno promesso
un futuro positivo dando in questo
modo avvio al gioco sottile e di non fa-
cile comprensione da parte del cittadino
di cui la politica si serve e si nutre. Un
gioco dove le astuzie non mancano.
Un gioco in cui il trasformismo è
d’uopo se si vuol accedere al parterre di
quelli che contano.
Un qualcosa che affascina, ammalia,
attrae in nome del lato oscuro del po-
tere. Il quale, inequivocabilmente, porta
a disattendere la maggior parte delle
volte, questo è il lato deleterio della
questione.
A questo punto consentiteci di porre
al neo segretario una serie di domande.
E’ veramente sicura di poter rappresen-
tare gli elettori molisani? E’ sicura di as-
surgere al ruolo di paladino in nome di
un idea? E’ sicura di poter portare
avanti il mandato che le è stato affidato?
Si aspettano risposte chiare e precise,
perché chi le ha dato la preferenza è
stanco di assistere all’eterno gioco delle
parti. Un gioco dove la maggior parte
delle volte il copione è scritto con la
regia fuori dai confini regionali. Un ca-
novaccio vecchio, recitato su di un pal-
coscenico le cui tavole scricchiolano. Un
copione che invece dovrebbe lasciare
spazio unicamente alle certezze e non
alle chiacchiere che, visto i tempi che
corrono, sono l’humus su cui prolifera
la non certezza per il futuro.
Gli esami non finiscono maiconsiglio per il neo segretario del PD
CAMPOBASSO. Nel prossimo fine settimana si
terranno le primarie del movimento politico Fra-
telli d’Italia. In tutta Italia verranno allestiti ban-
chetti e gazebo per la scelta del Presidente
Nazionale del Movimento, del simbolo con il
quale si dovranno affrontare le prossime compe-
tizioni elettorali e dei Grandi Elettori delegati a
partecipare al primo congresso nazionale di
Fiuggi del prossimo 8 e 9 marzo.
“Domenica - scrive Filoteo Di Sandro - saremo
chiamati a partecipare all’elezione del Presi-
dente nazionale di Fratelli d’Italia, alla scelta del
simbolo con il quale il partito affronterà le pros-
sime sfide elettorali e dei cosiddetti Grandi elet-
tori che saranno delegati a partecipare al I
Congresso Nazionale previsto a Fiuggi il pros-
simo 8 e 9 marzo. Posssono votare tutti, iscritti
e simpatizzanti (questi ultimi versando un
contributo di 2 euro), recandosi presso i seggi
istituiti a Termoli, Campobasso, Guglionesi ed
Isernia nella giornata di domenica 23 febbraio
dalle ore 10 alle 19“.
Una sere di gazebo anche in Molise per la scelta del segretario nazionale
Il gatto (Paolo di Laura Frattura) e la volpe (Vin-
cenzo Niro) del consiglio regionale oggi tenteranno la
modifica allo statuto regionale per realizzare il passag-
gio della giunta da quattro a cinque assessori. Al punto
18 dell’ordine del giorno, infatti, è iscritta la proposta
di legge d’iniziativa dei due sopradetti così formulata:
“Secondo intervento modificativo ai sensi dell’articolo 17-
bis della legge regionale numero 36 del 24 ottobre 2005,
come modificata dalla legge regionale numero 7 del 30
marzo 2012 concernente: Modifiche allo statuto della Re-
gione Molise nel testo approvato con delibera del consi-
glio regionale numero 184 del 19 luglio 2010 e numero 35
del 22 febbraio 2011 e modificato, a norma dell’articoloo9
17-bi della legge regionale numero 36 del 24 ottobre 2005,
con deliberazioni del consiglio regionale numero 213 del
19 ottobre 2012 e 258 del 20 dicembre 2012”, relatore il
consigliere poliziotto Cristiano Di Pietro.
Il gatto e la volpe sono nuovamente arrivati al punto,
grazie ad un’opposizione particolarmente imbelle sul-
l’argomento e la complice indifferenza degli organi e
degli organismi amministrativi dinanzi all’evidente
azione omissiva del presidente Frattura nel promul-
gare tempestivamente lo statuto invece che tentare di
modificarlo a suo uso e consumo.
Il 10 febbraio 2014, il senatore della Repubblica
Ulisse Di Giacomo ha portato all’attenzione del Go-
verno la condotta omissiva e gravemente anticostitu-
zionale di Frattura chiedendo perché mai non si pro-
ceda alla sua rimozione per aver posto in essere una
condotta palesemente contraria alla Costituzione.
Pare che anche Michele Iorio abbia avviato un’analoga
iniziativa. Entrambe però difettano di tempestività,
quindi destinate a non incidere sulla volontà di Frat-
tura di arrivare allo scopo per cui non ha promulgato
ciò che doveva promulgare: portare la giunta da quattro
a cinque assessori.
Insomma, Iorio e Di Giacomo rischiano di fare un
buco nell’acqua. Eppure questa testata giornalistica
sulla condotta omissiva e anticostituzionale del presi-
dente della giunta regionale ha battuto il chiodo fino
alla nausea, a cominciare dal 7 giugno 2013 pubbli-
cando un articolo dal titolo: Statuto e atti amministra-
tivi piegati all’interesse politico della maggioranza,
e nel corpo dell’articolo queste considerazioni: “Lo sta-
tuto regionale del Molise, che avrebbe dovuto essere im-
mediatamente promulgato, in ossequio ai valori che
testimonia e alla lunga, faticosa, composizione di una
univoca volontà delle forze politiche presenti in consiglio
regionale, è nelle mani della presidenza della giunta re-
gionale per essere manipolato - stuprato?- , cioè piegato
ai più bassi interessi politici della nuova maggioranza di
centrosinistra, in particolare per essere adattato alla
possibilità di aggiungere un quinto assessore ai quattro
che la legge saggiamente prevede. Siamo di fronte ad una
delle peggiori manifestazioni di potere. A un atto di arro-
ganza politica che, fortunatamente, ancora non trova
compimento ma che certamente verrà portato a termine
data la necessità di tacitare il consigliere Vincenzo Cotu-
gno”.
Inizio di una storia che ha visto poi in successione,
nel tempo, altri articoli sullo stesso argomento. Il 12
settembre 2013: titolo: Frattura non può impune-
mente privare i molisani del nuovo statuto regio-
nale. Nessuna reazione. Dinanzi alla indifferenza
generale ancora articoli. Il 18 settembre: titolo: Il pre-
sidente Frattura se ne frega anche dell’articolo 123
della Costituzione italiana. Il 24 settembre 2013: ti-
tolo: Nella situazione che s’è venuta a creare sussi-
stono i presupposti per avviare il procedimento di
cui al primo comma dell’articolo 126 della Costitu-
zione: la destituzione del presidente. Il 5 novembre
2013: titolo: Colpo di mano del presidente Frattura
per allargare la giunta regionale e aggravare il costo
della politica. Il 12 novembre 2013: titolo: Frattura,
per allargare la giunta regionale e aggravare il costo
della politica, non si fa scrupolo di calpestare leggi
e Carta Magna. Il 17 gennaio 2014: titolo: Non ci sono
più dubbi: la mancata promulgazione dello Statuto
regionale è preordinata all’allargamento della
giunta regionale da 4 a 5 assessori. Il 22 gennaio
2014: titolo: Il presidente Frattura continua ad osten-
tare indifferenza e se ne frega dell’articolo 123 della
Costituzione italiana. Di più e di meglio questa testata
non poteva fare per richiamare l’attenzione dell’opi-
nione pubblica, degli organi amministrativi, degli or-
gani inquirenti su un comportamento gravemente
lesivo della costituzione da parte di Frattura per bassi
scopi politici.
Che il senatore Di Giacomo e il già presidente della
giunta regionale del Molise, Michele Iorio, si stiano oc-
cupando della faccenda apre il cuore alla speranza. Ma
temiamo che si siano mossi in ritardo, concedendo a
Frattura di arrivare allo scopo fregandosene della Co-
stituzione e facendo marameo ai molisani, nessuno
escluso.
Dardo
Il comunicato stampa della Granarolo che è ap-pena arrivato ha fatto tirare un sospiro di sollievoal territorio molisano, ai molisani che ne cono-scono il valore e il significato, a quanti si sonoadoperati ed hanno espresso il proprio dissensoe, soprattutto, a noi del Comitato NO Stalla, SìBene Comune, che lo abbiamo difeso sin dal giu-gno scorso quando Ruta ha dato il grande annun-
cio a Larino.La decisione, a detta della Granarolo, è il frutto
della volontà espressa dai molisani di non gradireun insediamento che avrebbe danneggiato irre-parabilmente il Molise, in particolare la sua agri-coltura e la sua zootecnia. Noi, ribadendo ilnostro No, diciamo che la Granarolo ha fattobene a non avventurarsi nel Molise con una classe
politica e dirigente inaffidabile e, se ci possiamopermettere, di rinnovare l’invito, diciamo di rinun-ciare definitivamente al progetto che non siadatta certamente al Molise ma, neanche, al restodell’Italia.
Una classe politica e dirigente che, non dimen-tichiamolo, ha in mano altri progetti, come auto-strada, centrali biomasse, sanità, che portano alla
svendita del territorio molisano, la sola grande ri-sorsa sulla quale puntare per costruire il domani.
Il comitato, che ha chiuso il suo compito con ilraggiungimento dell’obiettivo prefissato, No allaStalla, continuerà, insieme con altri comitati, as-sociazioni, organizzazioni professionali e sinda-cali, forza politiche e tutti i molisani, a lottare per“Sì Molise, Bene Comune”, sul quale costruire ilfuturo che serve alle nuove generazioni per sen-tire il gusto del sogno e della speranza.
Comitato “No stalla, Sì Molise Bene Comune”
TAaglio
lto5
18 febbario 2014
GranManze, ha vinto il territorio
destituzione del presidente della giunta regionale rischiano di fare un buco nell’acqua Questa testata giornalistica sulla condotta omissiva e anticostituzionale di Frattura ha battutoil chiodo fino alla nausea, a cominciare dal 7 giugno 2013. Bastava muoversi prima
Le tardive interrogazioni di Michele Iorio e di Ulisse Di Giacomo al Governo per la destituzione del presidente della giunta regionale rischiano di fare un buco nell’acqua
Oggi in consiglio la proposta di legge di Paolo di Laura Frattura e Vincenzo Niro “Modifiche allo statuto della Regione Molise nel testo approvato con delibera del consiglio regionale numero 184 del 19 luglio 2010 e numero 35 del 22 febbraio 2011”
L’intervento
CAMPOBASSO. I Carabinieri della Compagnia di
Campobasso anche in questo fine settimana,
hanno intensificato i controlli del territorio al fine
di prevenire la perpetrazione di reati contro il pa-
trimonio (furti e rapine) nonché scongiurare il fe-
nomeno delle “stragi del sabato sera”.
Complessivamente i risultati ottenuti fanno regi-
strare la denuncia a piede libero di 4 persone di
cui tre sorprese alla guida di autoveicoli con un
tasso alcolemico nel sangue superiore ai limiti
consentiti dal Codice della strada e una che gui-
dava sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Di età compresa tra i 24 e i 47 anni i deferiti sono
stati fermati e, a seguito di controllo con etilome-
tro, sono stati riscontrati valori tra 0,8 e 2
grammi/litro, mentre un conducente di un’auto-
vettura dopo gli accertamenti clinici è risultato
positivo ai cannabinoidi.
Nel corso dei controlli del territorio in Riccia i mi-
litari della locale stazione hanno deferito in stato
di libertà un cittadino rumeno per porto abusivo
di arma impropria, in quanto a seguito di perqui-
sizione è stato trovato in possesso di un coltello
delle dimensione di cm.19.
Sempre i Carabinieri della Compagnia di Campo-
basso lo scorso 15 gennaio avevano tratto in arre-
sto C. L. classe 1968 poiché, rientrato a casa, aveva
chiesto alla madre di preparargli da mangiare per
poi aggredirla e percuoterla senza alcun motivo.
All’arrivo di Carabinieri aveva inveito anche con-
tro di loro mentre erano intenti a raccogliere lo
sfogo della donna, disperata per i continui so-
prusi subiti da parte del figlio che, spesso ubriaco,
la maltrattava.
In quell’occasione l’uomo fu ritenuto responsa-
bile di maltrattamenti in famiglia lesioni violenza
e resistenza a pubblico ufficiale.
A seguito di quanto accertato il Tribunale di Cam-
pobasso aveva emesso nei suoi confronti un prov-
vedimento di allontanamento da quell’abitazione
obbligandolo a non avvicinarsi alla genitrice. I
Carabinieri sono però dovuti nuovamente inter-
venire presso l’abitazione dell’anziana donna
dove il figlio aveva violato le prescrizioni dell’Au-
torità Giudiziaria comunicando a quest’ultima
quanto accertato.
Considerata la reiterazione del reato e la viola-
zione delle prescrizioni imposte il locale Tribu-
nale ha emesso un provvedimento di custodia
cautelare in carcere in forza del quale il quaran-
tacinquenne è stato tratto in arresto e tradotto
presso la Casa Circondariale di Campobasso.
CAMPOBASSO. "Nessuno sarà lasciato
solo". Queste le parole del nostro premu-
roso Presidente Paolo Frattura, ma forse
Paolo non sa o non vuol sapere che dal 31
dicembre scorso i 19 dipendenti Codisal,
società commerciale del gruppo Arena,
hanno concluso il periodo di cassa integra-
zione e sono in balia del loro destino". Così
scrivono i lavoratori Codisal esclusi dal
reintegro in Gam in una lettera aperta. "Ma
sappiamo che il caro Presidente quando
vuole fare le sue forzature può e potrà
sempre. Ma cosa ci si è inventati questa
volta? Una scorciatoia... si! Quale? Sem-
plice: i lavoratori Codisal sono sempre stati
parte integrante di Solagrital, oggi Gam...
quindi perché non reintegrarli in Gam per
poter così accedere al sussidio statale, a
nuova cassa integrazione? Mille grazie
Presidente, saremo sempre con te! Aspetti
un attimo però, siamo sicuri che "nessuno
sarà lasciato solo"...che tutti noi verremo
trattati allo stesso modo? A questa do-
manda la risposta la diamo noi: NO. Figli e
figliastri....ancora una volta! A dispetto di
ogni logica legale, su 19 dipendenti sola-
mente per 10 sarà garantito il reintegro in
Gam e l'accesso agli ammortizzatori sociali,
gli altri 9 invece in mezzo ad una strada.
Grazie Presidente, grazie ancora una volta.
Ma non finirà certo qui: l'operazione messa
in atto dai vertici regionali con l'avallo dei
vertici di Gam, nella persona dell'Ing. Ba-
ranello, aprirà il varco al ricorso in giudizio
non solo per noi, personale Codisal oggi
escluso, ma per altri circa 70 dipendenti
Solagrital, posti in cassa integrazione e mai
reintegrati in Gam. Una bella gatta da pe-
lare per chi, come il Presidente Frattura e
l'assessore Petraroia, aveva sempre affer-
mato che tutti erano nella stessa posizione
e che per tutti
sarebbe stata presa la stessa decisione.
Come finirà? Solo Paolo lo sa".
TORO. Nuova operazione per
il Corpo Forestale dello Stato.
Sigilli ad un capannone agricolo
realizzato, secondo quanto ac-
certato dal corpo Forestale di
Campobasso, in assenza del
permesso a costruire e autoriz-
zazione sismica in un’area sot-
toposta a vincolo
paesaggistico-ambientale in lo-
calità Lazzarice a Toro. Gli
agenti, a seguito di intense ope-
razioni di controllo, hanno
identificato il fabbricato abu-
sivo ponendo a quest’ultimo dei
sigilli. La struttura, incompleta,
presenta pali in cemento ar-
mato e travi in ferro. Il respon-
sabile della struttura è stato
denunciato.
BAGNOLI DEL TRIGNO. L’Olio Extravergine di qualità prodotto in Molise,protagonista assoluto a Bagnoli del Trigno. Successo della terza edizione di“Bagnolio”, l’evento che, a 360 gradi, punta alla crescita e alla valorizza-zione delle eccellenze regionali del settore. La manifestazione, che si è svoltapresso la Domus Area, è stata organizzata dal Cenacolo Culturale del CaliceRosso in collaborazione con l’associazione “La chiave della Salute” e con ilpatrocinio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali del Molise, della Pro-vincia di Isernia e della SOI (Società Italiana d Orticoltura). L’Olio extraver-gine di oliva di qualità prodotto in Molise da sempre è una delle eccellenzedella nostra terra mentre “Bagnolio” , la manifestazione che è giunta alla
sua terza edizione, anno dopo anno si conferma come occasione di incontro,di crescita, di valorizzazione per tante aziende agricole e frantoi provenientida tutta la regione. È un ventaglio di nomi, di cultivar autoctone, che si svi-luppa da Venafro, del cui olio già in epoca romana Licinio decantava le virtu’,fino alla costa molisana. Passando per le dolci colline dove alberi secolari onuovi impianti realizzati sempre nel massimo rispetto della natura e deisuoi frutti, garantiscono un ottima qualità del prodotto, oltre che uno splen-dido colpo d’occhio per gli amanti del paesaggio. A Bagnoli del Trigno, nelcuore verde del Molise, la cultura dell’ extravergine è radicata e antica, cosicome quella dell’ accoglienza e del confronto. E qui, sabato 15 febbraio, si
sono ritrovati 20 produttori a “sfidarsi” per la conquista delle prime piazzenel concorso “M.Oli.Sani” (MOS 2014). A spuntarla, nella categoria “Fruttatointenso”, l’extravergine presentato dall’azienda Agricola Mastragostino diMafalda, che cosi’ bissa il successo ottenuto nel 2013. Per la categoria Frut-tato medio, l’extravergine presentato dall’azienda M.Oli di Passarelli Gio-vanni, proveniente da Mirabello Sannitico. Nella categoria fruttato leggeroad avere la meglio è stato l’Olio prodotto dall’ azienda Agricola TamaroGiorgio di Colletorto. Per i vincitori, le targhe offerte dalla Provincia di Iserniae le oliere artistiche realizzate in rame ad Agnone, offerte dalla Camera diCommercio di Isernia.
618 febbraio 2014 Campobasso
L’arma setaccia il territorioI Carabinieri di Campobasso hanno intensificato i controlli per frenare il crimine
Sequestrato capannone agricolo
Bagnolio, successo per la manifestazione
L'operazione a Toro è stata condotta dal Corpo Forestale
Terza edizione per conoscere l'olio extravergine molisano. Un ventaglio di nomi e cultivar
“Codisal, ennesimobluff di Frattura”I lavoratori esclusi dal reintegro in Gam denunciano la situazione
Sindaco, giunta e consiglio co-
munali aspettano con ansia di
aprire le due buste contenenti le
offerte per l’aggiudicazione della
farmacia comunale di Via Cala-
bria. Nelle casse comunali non
c’è un soldo e il milione e passa
euro che si dovrebbe incassare è
una salutare boccata d’ossigeno.
Risorse che voleranno via in un
battibaleno e una volta volatiliz-
zate a Palazzo san Giorgio si ren-
deranno conto della cappellata
che hanno fatto. Se ne accorge-
ranno quando si renderanno
conto che chi se la sarà presa
avrà fatto un affare, e che affare!
Una farmacia in quartiere popo-
loso, a ridosso di una serie di co-
muni della fondo valle Tappino, a
poco più di un milione di euro,
non la si trova dietro l’angolo.
Mentre tutti i giorni il comune di
Campobasso si renderà conto di
aver perso un cespite di assoluto
affidamento appena appena
riorganizzato sui basi logiche e
finanziarie. Invece, i soloni mu-
nicipali non hanno fatto nulla
per creare i presupposti di un ri-
lancio della farmacia di Via Cala-
bria come non stanno facendo
nulla per migliorare la redditività
delle altre due. Per loro valeva e
vale la possibilità di allentare la
morsa dei debiti, la penuria di
euro in cassa, come capita a
quanti non sano amministrare se
non ricorrendo alla alienazione
dei beni di “famiglia”. Per la far-
macia di Via Calabria ci sono
aspetti paradossali a renderla
un’operazione sospetta. Perché
quella farmacia e non altra; per-
ché valutarla 2 milioni e 400mila
euro; perché darla via deprez-
zata del cinquanta per cento;
perché taluni accanimenti a ce-
derla da parte di un paio di per-
sonaggi comunali che si portano
dietro la nomea di affaristi. E di
un’operazione affaristica si
tratta: per chi acquista e per chi
vende. E dietro ad ogni affare è
lecito aggiungere la saggezza la-
tina: “cui prodest scelus, is fecit",
cioè "colui al quale il crimine
porta vantaggi, egli l'ha com-
piuto". Le due buste sono arri-
vate al protocollo a poco meno di
quarto d’ora dalla scadenza dei
termini. Due buste, entrambe sul
filo di lana, giusto per valutare la
convenienza a presentarle in as-
senza di concorrenti. In genere
quando ciò accade, nasconde una
possibile cordata, ed è un modo
per tenere estremamente conte-
nuto l’aumento del prezzo del-
l’asta. Staremo a vedere. In una
certa misura conforta la notizia
che le due offerte pare farebbero
capo ad acquirenti molisani, uno
dei quali strettamente legato al
mondo farmaceutico, con parti-
colare successo ad Isernia. Sta-
remo a vedere. Intanto a Palazzo
san Giorgio sono in fregola;
hanno urgenza d’incassare. Per
questo in settimana la giunta
provvederà a nominare la com-
missione deputata ad aprire le
buste e a procedere all’assegna-
zione provvisoria della farmacia.
Poi un ultimo adempimento (for-
male): garantire il diritto di pre-
lazione ai 4 farmacisti comunali
che sono responsabili delle tre
farmacie (anzi due). Una pura
formalità.
La circostanza invita a ribadire
che la messa in vendita della far-
macia comunale di Via Calabria è
una chiara operazione a perdere,
sulla pelle dei contribuenti cam-
pobassani. Ai quali viene brutal-
mente tolto un servizio pubblico,
senza aggiungere altri. Crediamo
abbiano fatto il callo a stare sem-
pre peggio.
Dardo
CAMPOBASSO. Campobasso sembra essere diventata
la città delle rotonde. Che quando servono sono pure
bene accette ma quella realizzata in piazzale Palatucci,
nei pressi della questura, sta diventando un vero e pro-
prio incubo. Sta determinando, infatti, solo file inutili di
automezzi che finiscono con lo spazientire gli automo-
bilisti. Ma l'assessore Nicola Cefaratti si pone, almeno, il
perchè di quella realizzazione?
718 febbraio 2014Campobasso
Sarà svenduta a poco più di un milione e passa euro: un affare per l’acquirente, un danno per la cittadinanza!
Riclassificazione urbanistica, il Consiglio ci riprova
Una rotondada mal d’auto
Urgenza di far soldi: in settimana la giunta provvederà a nominare la commissionedeputata ad aprire le buste e a procedere all’assegnazione provvisoria
Solo due buste per la farmaciacomunale di Via Calabria
Il Consiglio comunale ci riprova a trattare le questioni
urbanistiche che da mesi approdano in aula ma, per vari
motivi per lo più legati alla scarsa presenza dei consiglieri
o a vizi procedurali come è accaduto la settimana scorsa,
non vengono mai discusse. Per l’ennesima volta domani
torna in aula la proposta di variante con ampliamento alla
lottizzazione “Parco dei Pini”, il recupero degli insedia-
menti abusivi sorti nelle zone agricole e l’adozione di una
serie di varianti parziali al vigente Prg. La riclassificazione
urbanistica riguarda aree in zona verde pubblico di con-
trada San Vito, via Vico,
aree ricadenti nell’am-
pliamento del Piano di
S. Giovanni dei
Gelsi. aree ricadenti
in zona M2 (verde con
attrezzature sportive
pubbliche) in via S.
Antonio dei Lazzari,
aree ricadenti in zona
Sgc (Servizi generali
Cittadini) con destina-
zione – Scuola di via Manzoni – via Scardocchia, aree ri-
cadenti in zona M2 (verde con attrezzature sportive pub-
bliche) in via Pirandello, aree ricadenti in zona M1 (verde
pubblico) in contrada Fontana Vecchia, aree ricadenti in
zona Viabilità di Prg in Località Colle dell’Orso e aree ri-
cadenti nelle previsioni in zona destinata a strada del vi-
gente Peg. Inoltre è in programma l’approvazione
definitiva di un intervento costruttivo in via De Pretis, di
un intervento costruttivo mediante Piano di recupero di
iniziativa privata integrato in via Pietrunto e via Roma,
l’annullamento della lo-
calizzazione di un in-
tervento costruttivo
per l’edilizia econo-
mica e popolare ex art.
51 L. n. 865/71 sul me-
desimo lotto di terreno
e l’approvazione del
programma costruttivo
per l’intervento di edi-
lizia sociale in via delle
Frasche.
www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it30.000 copie in omaggioISERNIA
ANNO X - N° 40 - MARTEDÌ 18 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA. Sono ritenute numerica-
mente eccessive le richieste di risarci-
mento inoltrate contro il Comune di
Isernia a causa di infortuni o danni. Le
analisi comparative e statistiche eviden-
ziano come a Isernia, rispetto a città
anche più grandi e popolose, ci sia una
quantità di istanze del genere che induce
a fondate perplessità circa il nesso di cau-
salità fra danno ed evento.
«Stiamo approfondendo la questione –
fanno sapere da palazzo San Francesco –.
Si tratta di richieste di risarcimento avan-
zate da singoli cittadini che dichiarano di
aver subito infortuni o danni a causa di
marciapiedi malandati, di strade disse-
state e di altro ancora. Il Comune è natu-
ralmente assicurato per tali evenienze, ma
ogni anno è costretto a stipulare polizze
per cifre consistenti e deve provvedere ad
esborsi risarcitori che, a parere degli uffici
comunali competenti, vanno oltre ogni
plausibile previsione negativa. Pertanto,
d’ora in poi, per ogni singolo caso, ver-
ranno effettuate puntuali e dettagliate ve-
rifiche di accertamento, e l’Ente sarà poco
propenso a liquidare somme in via tran-
sattiva».
In argomento, si ricorda che alcuni anni
fa l’amministrazione comunale valutò la
possibilità di perseguire a norma di legge
i responsabili di denunce non veritiere
1118 febbraio 2014Isernia
VENAFRO. La città necessita di nuove
spinte socio/culturali per ritrovare interessi
e vitalità. Ecco allora tante proposte per
centrare l’importante obiettivo. Tra queste
citiamo quella avanzata dall’ex ammini-
stratore del Comune di Venafro, il cav. An-
tonio Verrecchia di Ceppagna, sempre
attento alle diverse tematiche cittadine no-
nostante l’inesorabile incalzare degli anni.
L’idea del cav. : la comunità cittadina deve
riappropriarsi del vecchio ospedale SS. Ro-
sario, in disuso ed abbandonato dal sisma
dei primi anni ‘80, per trasformarlo in una
ricca fucina di arte, società e cultura a di-
sposizione di vecchie e nuove generazioni.
“A Venafro sussistono diverse belle poten-
zialità -afferma l’ex amministratore muni-
cipale- che vanno raccordate e messe as-
sieme perché siano produttive. Così
facendo si avrà crescita e progresso socio/
culturale della nostra città. Perciò l’invito
all’Asrem Campobasso, che ne è proprieta-
rio, perché l’ampio ex ospedale SS. Rosario
venga finalmente riaperto e messo a dispo-
sizione della collettività venafrana per pro-
durre ed ospitarvi tutto quanto attiene alla
musica, alla letteratura, alla storia, all’arte
ed alla cultura in genere. Le potenzialità
umane in tal senso a Venafro sussistono in
numero considerevole, vanno solo pro-
mosse ed incentivate con strutture e mezzi
adeguati”. “L’ex SS. Rosario, attualmente in
disuso dopo il tanto denaro pubblico speso
per restaurarlo dopo il sisma degli anni ’80,
-prosegue il nostro- è il luogo ideale dove
tutto questo può avvenire. Del resto non è
affatto bello, anzi rappresenta uno
“schiaffo” alla città, l’abbandono in cui si
continua a far precipitare un complesso
così capiente ed accogliente come il vecchio
ospedale venafrano, costato sacrifici a tante
precedenti generazioni ed oggi purtroppo
calpestato e mortificato dall’incuria del-
l’uomo del terzo millennio !”. La conclu-
sione di Verrecchia : “Si riapra perciò il
vecchio SS. Rosario, in modo che dal suo in-
terno possano decollare iniziative e realtà
con cui rilanciare l’immagine, la storia e la
cultura della nostra città”.
ISERNIA. I Carabinieri del Co-
mando Provinciale di Isernia hanno
attuato negli ultimi giorni un servizio
finalizzato a contrastare fenomeni di
microcriminalità e di illegalità dif-
fusa. Ad agire sul territorio le Sta-
zioni e i Nuclei Operativi e
Radiomobile delle Compagnie di
Isernia, Venafro e Agnone, con la col-
laborazione del personale del Nucleo
Investigativo. Tredici in totale le per-
sone denunciate per reati che vanno
dal furto alla detenzione abusiva di
armi, dalla truffa all’immigrazione
clandestina, dal danneggiamento alla
violazione degli obblighi di assi-
stenza familiare, dall’abusivismo edi-
lizio alle violazioni in materia di
prevenzione degli infortuni sul la-
voro e sulla regolarità occupazionale.
A Montaquila un 47enne del posto è
stato denunciato per il furto di un “I-
Phone” avvenuto all’interno di un
esercizio commerciale, la refurtiva
per un valore di circa cinquecento
euro, è stata recuperata; a Roccaman-
dolfi recuperate a tempo di record
anche due slot machine che erano
state asportate all’interno di un bar
della zona, gli autori del furto vistisi
braccati dagli uomini della Beneme-
rita, hanno pensato bene di disfar-
sene lungo la strada. A Colli al
Volturno, un 45enne residente a Na-
poli e domiciliato nella provincia
pentra, è stato denunciato per deten-
zione abusiva di armi, avendo
omesso di denunciare il possesso
delle armi presso il suo domicilio.
Nella circostanza sono finiti sotto se-
questro quattro fucili calibro 12 e un
fucile calibro 36. Ad Isernia, un
30enne di origine nigeriana è stato
denunciato per immigrazione clan-
destina in quanto privo di regolare
permesso di soggiorno, mentre un
40enne di Sparanise, in provincia di
Caserta, è stato denunciato per truffa
aggravata, in quanto con artifizi e
raggiri ha indotto una donna del
posto a consegnargli i documenti di
identità, che venivano poi utilizzati
per sottoscrivere falsamente a nome
della stessa un contratto di finanzia-
mento per la fornitura di prodotti
commerciali per un importo di circa
tremila euro. A Frosolone una
50enne del posto è stata denunciata
per violazione degli obblighi di assi-
stenza familiare, mentre a Carovilli
un 45enne del luogo, dovrà rispon-
dere di danneggiamento aggravato,
in quanto con un arnese atto allo
scasso, per futili motivi, ha grave-
mente danneggiato la porta di in-
gresso dell’abitazione della sua ex
moglie. Infine, con la preziosa colla-
borazione del Nucleo Ispettorato del
Lavoro dei Carabinieri, tra Isernia,
Venafro e Agnone, sette persone, per
lo più titolari di imprese edili ed atti-
vità commerciali, sono finite nei guai
per abusivismo edilizio, violazioni
alle norme in materia di tutela della
sicurezza sui luoghi di lavoro e per
sfruttamento di lavoratori a nero.
Nella circostanza venivano emessi
anche provvedimenti di sospensione
delle attività imprenditoriali e com-
merciali sottoposte a controllo.
Le richieste sono troppe e stanno mettendo in difficoltà le casse dell'amministrazione
ISERNIA. Il ministro Cecile Kyenge, in occa-
sione della sua recente visita al Museo paleoli-
tico di Isernia, aveva anticipato al sindaco Luigi
Brasiello l’idea di “colorare d’arancione” la gior-
nata del 21 marzo, che cade nella Settimana di
azione contro il razzismo, una campagna di sen-
sibilizzazione antirazziale che quest’anno
giunge alla decima edizione.
Il 4 febbraio scorso, il ministro Kyenge e il
presidente dell’Anci, Piero Fassino, hanno uffi-
cializzato tale proposito inviando una lettera a
Brasiello e ad altri sindaci d’Italia, augurandosi
che «questa decima edizione della Settimana di
azione contro il razzismo diventi un importante
momento di riflessione».
Entrambi auspicano che il 21 marzo i Comuni,
i cittadini, le aziende e le scuole caratterizzino
col colore arancione la propria città. «Chi lo
vorrà – scrivono Kyenge e Fassino nella lettera
–, potrà indossare un capo di abbigliamento
arancione o appendere un tessuto di tale colore
alla finestra. I Comuni potranno illuminare i
monumenti più importanti con fari arancioni,
op¬pure colorare le lampadine dei lampioni
delle strade principali, e altro ancora, tutto al-
l’insegna del colore arancione».
«Spero proprio che gli isernini si dimostrino
sensibili all’idea della Città Arancione – ha di-
chiarato Brasiello –, e attraverso un semplice
gesto simbolico diano un forte segnale a favore
dell’uguaglianza e contro la xenofobia. Il Co-
mune farà la sua parte e attende che l’Unar (uf-
ficio nazionale antidiscriminazioni razziali)
ufficializzi, nel dettaglio, le modalità per la par-
tecipazione».
Isernia si colora di arancioneDopo la visita del ministro
Kyenge la città scende
in campo contro il razzismo
“Valorizzare il vecchio Ss Rosario”
I Carabinieri setacciano il territorio
Il Comune inondate dai risarcimenti
Numerose le azioni condotte dagli uomini dell'Arma
La struttura dell'ospedale abbandonato potrebbe essere riattata a scopi sociali
TERMOLI - L’armatore Carlo
Di Candia è stato condannato
dal Tribunale di Larino per la
processione a mare di San
Basso dello scorso anno. I giu-
dici lo hanno riconosciuto col-
pevole perché a bordo del suo
peschereccio Cosimo Padre, che
portò in processione a mare la
statua del Patrono, si trovavano
a bordo una ventina di persdone
invece delle 9 prescritte dalla
Capitameria di Porto. Tornasndo
indietro nel tempo per la pro-
cessione dello scorso anno per
il trasporto del Sanpo venne
sorteggiato il Motopesca Luigi
Padre che, popchi giorni prima
delle festività, andò in avaria.
Quindi nuovo sorteggio e la
sorte baciò il Cosimo Padre. Di
Candia, i suoi famigliari e i ma-
rinai in due giorni addobbarono
il natante.
Il 3 agosto, giorno della pro-
cessione a mare, sul pescherec-
cio trovarono posto religiosi,
politici, amministratori regio-
nali, provinciali e locali, rappre-
sentanti delle forze dell’ordine.
Un numero di persone che sforò
le direttive imposte dalla Capi-
taneria di Porto. Oltre alla con-
danna penale, Di Candia dovrà
pagare anche una multa di 250
euro.
LITORALE - In un momento
politico così delicato, il settore
ittico prende atto dell'emana-
zione del decreto di proroga
delle attività di monitoraggio
della pesca ricreativa e sportiva
in mare e ripristino della obbli-
gatorietà del censimento abro-
gata dall'ex ministro Romano,
pubblicato in Gazzetta. Un in-
tervento certamente risolutivo
rispetto ai problemi posti dalla
gravissima crisi di redditività
che investe le imprese della
pesca professionale, dai costi
della selva di adempimenti bu-
rocratici cui gli operatori sono
chiamati, così come dal rispetto
dei vincoli sempre più strin-
genti della nuova Politica Co-
mune della Pesca. “Apprezziamo
l'attenzione giustamente riser-
vata all'incidenza dell'impatto
delle attività di pesca sportiva –
sottolineano da Alleanza coope-
rative -, che condivide con la
pesca professionale stesse
acque e stesse risorse, ma ci
chiediamo se, in questo mo-
mento, non ci siano in agenda
ben altre priorità da affrontare
per rispondere ai bisogni della
filiera pesca e acquacoltura na-
zionale, a cominciare dai tanti
dossier soprattutto comunitari,
con cui si trova a dover fare i
conti un settore ormai allo
stremo”.
1218 febbraio 2014 Termoli
Primarie Pd, l’analisi di Venittelli
Ferrovia, porto, infrastrutture,
Sel chiede chiarezzsa
Movimento 5 stelle: sul raddoppioferroviario "staremo attenti” TERMOLI - “La battaglia di libertà che abbiamo so-
stenuto è solo una tappa del percorso politico che ab-
biamo condiviso con le tantissime persone che ci
hanno dato concretamente sostegno in questa campa-
gna elettorale a suo modo entusiasmante. I valori in
cui noi crediamo saranno portati avanti sempre con te-
nacia e coraggio”. Con queste parole l’onorevole Laura
Venittelli ha commentato l’esito delle Primarie Pd mo-
lisane che ha visto vittoriosa la sua antagosnista Mi-
caela Fanelli. L’onorevole Venittelli ieri sera ha tenuto
una conferenza stampa nella sede elettorale di corso
Fratelli Brigida, dove ha tracciato un’analisi del voto.
TERMOLI - Le decisioni da
prendere sul futuro della fer-
rovia, sul porto e sulle altre
grandi infrastrutture della
città riguardano la vita di tutti
noi termolesi e non possono
essere discusse in incontri ri-
servati e comunicate con
quattro righe ai mezzi di in-
formazione. Questo è un me-
todo di lavoro superato, da
vecchia politica, oggi i citta-
dini chiedono partecipazione,
informazione e trasparenza
su tutte le decisioni più im-
portanti.
L'Amministrazione comu-
nale renda nota nel dettaglio
la situazione della trattativa
con le Ferrovie dello Stato, le
loro richieste e le possibilità
per la città e trovi un modo
per condividere queste scelte
con i cittadini.
Sinistra Ecologia
Libertà Termoli
Aquisto benistrumentali:sbloccata la Sabatini bisLITORALE - E’ stata pubbli-
cata la circolare per gli incen-
tivi alle imprese che sblocca
l’accesso ai finanziamenti per
l’acquisto di macchinari, im-
pianti, beni strumentali e at-
trezzature nuove di fabbica ad
uso produttivo, anche in lea-
sing. La circolare definisce i
requisiti, le condizioni d’ac-
cesso le modalità di conces-
sione e l’erogazione del
cotributo. In sede di conver-
sione in legge è stata prevista
l’estensione del beneficio alle
imprese del settore della
pesca. I suddetti finanziamenti
possono essere concessi entro
il 31/12/2016.
LITORALE - Raddoppio ferrovia-
rio, il Movimento 5 Stelle interviene
sul futuro raddoppio ferroviario
che dovrebbe essere realizzato
sulla tratta a sud di Termoli. “Rite-
niamo necessario questo intervento
anche perché rientra in un ottica di
sviluppo della viabilità che il MoVi-
mento 5 Stelle promuove, ovvero
quello su rotaia, il meno inquinante
che il nostro paese attualmente co-
nosca. Ad ogni modo resta alta la
guardia, al fine di garantire quel
delicato equilibrio tra sviluppo e
tutela dell’ambiente, troppe volte
alterato a discapito di quest’ultimo.
La scelta di non raddoppiare l’esi-
stente nella tratta di Campomarino
ci sembra una decisione giusta e
condivisa, anche se avremmo pre-
ferito che la tratta affiancasse l’au-
tostrada per un tratto maggiore.
Resta da stabilire come il nuovo bi-
nario impatterà nei restanti 8 km
sul territorio tra Termoli e Campo-
marino; per farlo rimandiamo
l’analisi ad un progetto definitivo,
garantendo a tutti i cittadini termo-
lesi e molisani il nostro impegno e
la nostra attenzione alla questione”.
Processione San Basso, peschereccio troppocarico di fedeli: condannato armatore
Alleanza cooperative, decreto pescasportiva risolutivo per filiera ittica
1318 febbraio 2014Termoli
SAN GIULIANO DI PUGLIA –
I sindaci del cratere sismico si
sono riuniti a San Giuliano di
Puglia e siscusso su ricostru-
zione e accordo per la conti-
nuità lavorativa dei precari
della Protezione Civile. Al ter-
mine della riunione i primi cit-
tadini hanno stilato un
documento, inviato al presi-
dente della Giunta regionale
Paolo Di Laura Frattura e al
consigliere delegato della Pro-
tezione Civile Salvatore Ciocca,
lamentando la loro esclusione
dal tavolo di programmazione. I
sindaci denunciano pubblica-
mente “l’assurda estromissione
dal “tavolo tecnico” tenutosi in
Prefettura a Campobasso, con-
vocato dal Prefetto, alla pre-
senza del Sottosegretario De
Camillis, della Deputazione par-
lamentare molisana, del Presi-
dente Frattura, del
Vice-Presidente e Assessore
Petraroia, del Consigliere regio-
nale Ciocca, dei rappresentanti
sindacali, dove l’argomento
centrale non è stata la “Rico-
struzione” (i “cittadini terremo-
tati” che hanno perso la casa e
non ancora la ricostruiscono, le
imprese che hanno realizzato
lavori e non ancora vengono pa-
gate e tutte le altre questioni
“tecniche e non” ancora irri-
solte) ma la problematica del
personale dell’Agenzia regio-
nale di Protezione Civile (circa
218 unità), i cui contratti sono
scaduti tutti al mese di gennaio
2014”. Prendento le distanze
dagli accordi sottoscritti, i sin-
daci chiedono “Soluzioni di-
verse e/o alternative, ad avviso
dei Sindaci, risulterebbero tutte
in contrasto con il vero obiettivo
che tutti dovrebbero voler rag-
giungere, cioè quello di ridare
una casa a chi l’ha persa a causa
del terremoto. In particolare, la
nuova Legge regionale dovrà
prevedere che i Sindaci assu-
mano direttamente, fino al
31.12.2018, il personale neces-
sario per le predette attività,
con oneri a carico dei fondi di
cui alla Delibera Cipe 62/201
ancora disponibili per le attività
di assistenza tecnica.
L’Agenzia Regionale di Prote-
zione Civile o altro Servizio re-
gionale individuato avrà
funzioni di controllo, supporto e
monitoraggio delle attività di ri-
costruzione”. Oggi alle 16,
presso il Villaggio provvisorio di
Bonefro, i primi cittadini del
cratere sismico terranno una
conferenza stampa per illu-
strare le loro linee guida e pro-
poste.
LARINO - In riferimento alle osservazionimosse dal portavoce della Rete civica nazio-nale del Molise Avv. Marone, e riportate da or-gani di stampa locale e da testategiornalistiche on-line, in data 13.02.2014, ilConsorzio Bonifica Integrale Larinese, al fine dievitare interpretazioni pretestuose o eventualistrumentalizzazione, ritiene doveroso fare delleprecisazioni. Con deliberazione del C.I.P.E. n.99/2006, il Consorzio Bonifica Integrale Lari-nese è stato designato soggetto aggiudicatoredelle opere di Irrigazione del Basso Molise conle acque dei Fiumi Biferno e Fortore - 1° In-tervento, infrastruttura strategica di pubblicautilità, inserita nel Primo Programma di cui allaLegge n. 443/2001 c.d. "Legge Obbiettivo", perla cui attuazione, si rende necessario acquisirela disponibilità di aree, interessate dalla realiz-zazione dei lavori. Già in fase di progettazione, proprio nell'ot-
tica di limitare al massimo i disagi che sareb-bero potuti derivare alle ditte consorziate, il Consorzio ha inteso
limitare, al minimo indispensabile, il ricorso allaacquisizione di aree mediante espropriazione,
optando per la costituzione di servitù , che rap-presentano, un vincolo meno gravoso per i ter-reni interessati. Gli adempimenti finalizzatiall'acquisizione delle aree, ivi compresa la stimadelle relative indennità, sono espletati, su man-dato del Consorzio conferito in virtù di quantostabilito dal Contratto di Appalto, dall'impresaesecutrice dei lavori, sotto la continua sorve-glianza e supervisione della struttura tecnicaconsortile. Ciò premesso, in merito alla quanti-ficazione delle indennità, da corrispondere aiproprietari delle aree da asservire o espro-priare, è certamente noto all' Avv. Marone, chela declaratoria di anticostituzionalità dell’arti-colo 40, commi 2 e 3 del d.P.R. n. 327/2001(Testo unico delle disposizioni legislative e rego-lamentari in materia di espropriazione perpubblica utilità), resa dalla Corte Costituzionalecon sentenza n. 181 del 10/06/2011, ha san-cito l'inutilizzabilità dei cosiddetti V.A.M. (valoriagricoli medi). E' pertanto evidente che non esi-ste alcuna quantificazione normativa del "giu-sto valore di mercato dei terreni", per la cuideterminazione deve necessariamente rimet-tersi, così come operato da questo Consorzio
in sede di approvazione delle indennità, resacon la Delibera del Comitato esecutivon.237/20013, ai principi dell'estimo, conside-rando tutti i parametri che concorrono alla de-terminazione del predetto valore, ivi compresoil giusto contemperamento tra il valore attualedelle aree e l'incremento dello stesso, conse-guente alla realizzazione degli impianti di irri-gazione. In tale ottica si ritiene che laquantificazione delle indennità, stabilita da que-sto Consorzio, sia rispettosa dei principi nor-mativi di trasparenza, correttezza, imparzialitàed efficienza, e garantisca il giusto ristoro aiproprietari delle aree interessate dalle operedi irrigazione, anche in considerazione dei be-nefici che gli stessi trarranno dalla realizza-zione delle medesime opere, rilevando che, seda un lato le indennità non possono ridursi amero "risarcimento simbolico" è altrettantovero che le stesse indennità, liquidate dal Con-sorzio con fondi pubblici, non possono assolu-tamente assumere la natura di sproporzionato"ristoro a pioggia", pur se destinato ad un com-parto delle cui difficoltà questo Ente è piena-mente consapevole.
BASSO MOLISE - Via libera dal Cipe a sette nuovi contratti di filiera nel compartoagroalimentare, per 197 milioni di euro di investimenti complessivi. “È una notizia diestrema importanza per il comparto agroalimentare: sono queste le risposte concrete chele imprese aspettano dalla politica per far ripartire l’economia e dare un contributo allacrescita del Paese”. Con queste parole il presidente dell’Alleanza delle cooperative agroa-limentari Giorgio Mercuri commenta la notizia dell’approvazione da parte del Cipe disette nuovi contratti di filiera per un investimento complessivo di 197 milioni di euro. “Lerisorse stanziate – spiega Mercuri – daranno un apporto significativo al comparto agroa-limentare in termini di sviluppo e innovazione perché non rispondono al vecchio principiodegli ‘aiuti a pioggia’, bensì a quello di una logica di filiera, andando quindi a premiare quantisi mettono insieme puntando sull’aggregazione. I contratti di filiera, attraverso il coinvol-gimento delle diverse fasi – produzione, trasformazione industriale e distribuzione al con-sumo – sono di fatto quelli che presentano più analogie con la mission dellacooperazione”. Non stupisce quindi il ruolo che ha avuto la cooperazione agroalimentarenella presentazione dei contratti. Una soddisfazione particolare viene espressa dal Presi-dente Mercuri per l’approvazione del Contratto di filiera “Cereali nazionali di qualità”,l’unico presentato nel settore cerealicolo. Con una capacità di produzione cerealicola di350.000 tonnellate e 280 milioni di euro di produzione lorda vendibile rappresentata,esso potrà incidere in maniera strategica su un comparto in cui è minore il livello di con-centrazione e in cui occorre maggiormente lavorare per dare valore aggiunto alla pro-duzione primaria”. “Un altro merito dei contratti di filiera – conclude Mercuri – è che essiconsentono di dare avvio ad ampie progettualità: con le risorse stanziate sarà possibilepianificare e realizzare investimenti strategici di lunga durata, capitalizzando al massimo lesomme erogate, creando sviluppo e occupazione dando un reale contributo all’ammo-dernamento e alla crescita in termini di competitività del comparto agroalimentare”.
Convocato consiglio comunale
Ganarolo, no al progettoGran Manze in Molise
Imprese, da Cipe finanziamentiper agroalimentare
LARINO – Il Consiglio comunale è convocato in sessione ordinaria perle ore 18 del 20 febbraio in prima convocazione e per venerdì 21 febbraioalle 19 in seconda convocazione. Sette i punti all’Ordine del giorno e traquesti: L’approvazione della proposta di modifica al Piano sanitario regio-nale; Integrazioni al regolamento per le alienazioni degli immobilki di pro-prietà comunale; Lavori di somma urgenza a seguito di calamitàarmosferiche del 1 e 2 dicembre 2’13; Determinazione gettoni di presenzadei Consiglieri comunali.
BOLOGNA – La società Granarolo rende noto di aver concluso
le valutazioni di fattibilità del progetto Gran Manze nella regione
Molise. Dopo aver esaminato in dettaglio tutti gli aspetti del pro-
getto, è stato deciso di non procedere alla realizzazione dell’in-
sediamento zootecnico in Molise per le caratteristiche delle
problematiche emerse. Dunque con buona pace di tutti, favore-
voli e contrari all’insediamento, l’allevamento non si fatà più in
basso Molise ma in qualche altra regione italiana.
Ricostruzione, sindaci del crateresismico in conferenza stampa
Lavori di Irrigazione del Basso Molise,Indennità di asservimento ed esproprio
CAMPOMARINO – E’ stata consegnata all’Istituto com-prensivo di Campomarino la Bandiera Verde della Fee riser-vata al mondo della scuola per la partecipazione al progetto“Eco School” alla presenza del dirigente scolastico TeodoroMusacchio e del vicesindaco Vincenzo Norante. E’ un ulte-riore riconoscimento per il Comune di Campomarino dopol’assegnazione nel 2013 della Bandiera Blu a dimostrazionedi un avviato cammino ambientale per l’importante localitàturistica molisana. Alla consegna del vessillo hanno parteci-pato il consigliere nazionale e presidente regionale Abruzzoe Molise della Fee, Paolo Leonzio, il consigliere regionale dellaFee Abruzzo, Eugenio Spadano, e in rappresentanza degli Isti-tuti comprensivi n. 1 e n. 2 di Vasto, Giovanna Cericola e Ga-briella Boschetti, che hanno realizzato nelle loro classi discuola primaria il progetto “Eco School”. Nel corso dell’in-contro sono state illustrate le iniziative che verranno realiz-zate a Campomarino oltre a attivare una collaborazione piùproficua tra Abruzzo e Molise per un gemellaggio tra gli isti-
tuti comprensivi per la prozione del rispetto dell’ambientenelle scuole nell’ambito di “Eco School”. Referente per lescuole di Campomarino del progetto è l’insegnante StefaniaFlavi. “Attraverso lo sport, l’ambiente e la cultura – ha dettoil presidente Leonzio – contiamo di avvicinare i nostri giovania rispettare la natura dei luoghi nei quali vivono. Cultura chesi realizza con gli scambi culturali dal Molise e dall’Abruzzoverso l’Europa, in particolare con i paesi scandinavi dove èben radicato il rispetto dell’ambiente”. Accordi sono in corsocon il sindaco Gianfranco Cammilleri per attivare gli scambieuropei e ospitare a Campomarino gli studenti. “Sono moltosoddisfatto – ha aggiunto Leonzio – della sensibilità mostratadagli studenti e dagli insegnanti delle scuole di Campomarinonel rispetto dell’ambiente. Dalla scuola primaria bisogna for-mare i cittadini del futuro perché cresca una coscienza delrispetto del nostro ambiente vitale. Campomarino e l’ammi-nistrazione comunale stanno compiendo importanti passi intal senso”.
Assegnata all’Istituto comprensivo la Bandiera Verde della Fee
1418 febbraio 2014 Cultura
Santa Maria della Strada,una carica simbologica
Il Molise è una terra che narra di
civiltà millenarie, testimoniate
dalle grandi bellezze archeologiche
che ne impreziosiscono i paesaggi.
È una terra aspra, di antichi bor-
ghi in cui il tempo sembra essersi
fermato.
Il Molise è una terra sconosciuta
ai più, perché nascosta ai grandi
clamori pubblicitari della nostra
epoca, ma è un forziere di tesori da
scoprire, nella sua fitta trama di
castelli, monasteri, chiese e san-
tuari, che si fanno testimoni diretti
di una storia antica e silenziosa.
Ed è proprio in questo splendido
scenario, fatto di colori e di pro-
fumi inebrianti, che ha inizio il no-
stro viaggio in cerca di misteri e
leggende. La prima tappa del no-
stro peregrinare la faremo in un
villaggio mesto, non lontano dal
capoluogo ma distante dal fragore
della vita quotidiana. Proprio nella
campagna circostante il piccolo
borgo di Matrice, sorge la chiesa di
Santa Maria della Strada, un vero
fiore all’occhiello dell’architettura
medioevale.
Si tratta, infatti, di una chiesa ri-
colma di arte e di una forte carica
simbologica. All’interno, le tre na-
vate rappresentano la Santissima
Trinità, e vi sono dodici colonne,
come dodici erano gli apostoli. Il
tempio sorge orientato ad oriente,
perché è lì che il sole si leva, come
simbolo del Cristo che nasce e ri-
sorge. Ma intorno a questa chiesa
aleggia un velo di leggenda e mi-
stero. Si narra infatti che un re di
nome Bove, innamoratosi della fi-
glia, si rivolse al Papa per ottenere
il consenso di sposarla; il pontefice
accettò, ma solo alla condizione
che il re riuscisse ad erigere, in
una sola notte, cento chiese dispo-
ste in modo che fossero visibili
l’una dall’altra. L’inverosimile
prova non riuscì a placare il desi-
derio ardente del re che patteggiò
con il demonio, unico in grado di
dargli un tale potere. Ovviamente,
il diavolo, chiese in cambio l’anima
del re.
Insieme si misero a lavorare in-
cessantemente per costruire le
chiese e all’alba dell’ indomani la
realizzazione di novantanove di
esse era compiuta, ma prima che
la centesima fosse ultimata, il re
Bove provò un profondo rimorso e
pregò intensamente Dio che, nella
sua infinita misericordia lo per-
donò, mentre il demonio, irritato
per l’ennesima sconfitta, scagliò
un masso contro la chiesa in via di
ultimazione, quella di Santa Maria
della Strada, e ne colpì il campa-
nile; il masso rimbalzò e si con-
ficcò nel terreno a breve distanza
dalla costruzione. E proprio nei
pressi della chiesa è presente un
masso denominato “il masso del
diavolo”.
Il re Bove venne sepolto proprio
in questo edificio. La leggenda rac-
conta che solo sette delle cento
chiese siano sopravvissute nei se-
coli, e più precisamente, quella di
Santa Maria Assunta di Ferraz-
zano, quella di San Leonardo a
Campobasso, Santa Maria As-
sunta di Cercemaggiore, Santa
Maria di Monteverde, Santa Maria
della Strada a Matrice, San Gior-
gio di Petrella Tifernina e Santa
Maria di Canneto a Roccavivara.
Per il momento il viaggio sulla
strada della leggenda termina qui,
ma continueremo il nostro pere-
grinare in altri luoghi, e ci sem-
brerà di entrare in storie e mondi
misteriosi che ci sarà difficile la-
sciarci alle spalle…(1. continua)
S.I.
“All’interno, le tre navate
rappresentano la Santissima
Trinità, e vi sono dodici
colonne, come dodici erano
gli apostoli. Il tempio
sorge orientato ad oriente,
perché è lì che il sole si leva,
come simbolo del Cristo
che nasce e risorge”
La tripletta di Vittorio Espo-sito rappresenta per l’OlympiaAgnonese un toccasana di note-voli dimensioni. Dopo il successocasalingo contro la Jesina, per laprima volta in questo campio-nato, infatti, il team di misterCorrado Urbano è uscito fuoridalla zona playout e può guar-dare al futuro con rinnovato ot-timismo.Il club granata, come suo co-
stume, non si è mai demoraliz-zato di fronte ai periodi negativi,confermando sempre la fiducia al suo allenatore, così come ac-caduto al termine di un ciclo di sette sconfitte consecutive trala quarta e la decima giornata.Qualche accorgimento di mercato e con le cinque vittorie
nelle ultime sette partite di campionato ecco giungere, per laprima volta, l’uscita dalla zona rossa della graduatoria. Unichedue sconfitte in casa delle ‘big’ Vis Pesaro e Ancona.L’acquisto del talento Esposito ha contribuito alla risalita della
graduatoria e il fantasista di San Martino in Pensilis, a quota novereti stagionali, meriterebbe una posizione della classifica marca-tori decisamente migliore. A differenza dei colleghi di reparto di
altre squadre, lui contro il Bo-jano, team col quale avrebbe po-tuto incrementare il suopersonale bottino, così comehanno fatto tutti i bomber delgirone F di serie D, non si è maiincontrato. Quando vestiva lamaglia del Giulianova i matesininon si sono presentati in campo,mentre quando a giocarci con-tro sono stati gli altomolisaniEsposito era squalificato.In un momento così positivo,
l’Olympia Agnonese deve conti-nuare a risalire la china della classifica, per raggiungere quantoprima la soglia che consente di stare tranquilli e conquistare lasettima salvezza consecutiva, un piccolo record per una comu-nità di poco più di cinquemila abitanti e in un torneo dove ci siconfronta al cospetto di realtà ben più grandi.La squadra di mister Urbano tornerà a lavorare nel pomerig-
gio al ‘Civitelle’: archiviato il successo contro la Jesina, inizia lasettimana che condurrà la squadra granata allo spareggio-sal-vezza in casa della Recanatese, un appuntamento col quale in-viare un chiaro messaggio a tutte le altre pretendenti allapermanenza nella categoria.
Sport
Il Campobasso, dopo la ventunesima vittoria stagionale
in campionato in altrettanti incontri, è tornato subito in
campo, per una seduta di allenamento svolta allo stadio di
contrada Selva Piana. Il 7-0 infilato ai danni della Cliter-
nina fa pensare di più a un allenamento di metà setti-
mana, in vista del ritorno degli ottavi di finale di Coppa
Italia in programma domani ad Avezzano, che a una gara
di campionato.
I numeri del team rossoblù sono destinati a restare negli
annali del calcio: 21 vittorie, punteggio pieno in campio-
nato, 67 gol fatti e 11 subiti.
La striscia di vittorie consecutive (in altrettante partite
ufficiali disputate) si allungano con la Coppa Italia: 32 suc-
cessi, 107 reti realizzate e 16 subite. Una vera e propria
macchina da guerra.
L’allenatore rossoblù, Francesco Farina, nonostante i
numeri, continua a tenere sotto torchio i suoi ragazzi e l’al-
lenamento di ieri ne è il più degno testimone.
Ad Avezzano si partirà dall’1-0 in favore dei lupi moli-
sani, che avranno dunque due risultati su tre a disposi-
zione. Il trainer rossoblù ritroverà rispetto a sei giorni fa il
lungodegente Pignataro, che potrebbe alternarsi con l’al-
tro centrocampista in ripresa, Corradino, oltre a Guglielmi.
Se i due mediani potrebbero essere protagonisti di una
staffetta, per l’attaccante di Mirabello potrebbe prospet-
tarsi una maglia da titolare dopo gli acciacchi delle ultime
settimane.
Farina valuterà, ovviamente, tutte le varie opzioni al va-
glio, perché se anche la Coppa Italia è un obiettivo per
continuare a giocare anche fuori dal Molise, non ci si può
dimenticare dell’importante appuntamento che riserva
domenica il campionato.
I lupi saranno di scena sull’ostico campo di Fornelli
nella rivincita della finale regionale della Coppa Italia. Re-
cord a parte, il Campobasso non potrà permettersi passi
falsi domenica sul sintetico del centro pentro, perché i ros-
soblù voglio mantenere l’inseguitrice Calcio Dauna a de-
bita distanza dal primo posto con i pugliesi attardati di ben
undici lunghezze.
Prima del Fornelli, però, il Campobasso è concentrato
sulla Coppa Italia: l’obiettivo è entrare nelle prime otto
squadre d’Italia. In caso di qualificazione, i lupi affronte-
ranno nei quarti di finale della kermesse tricolore la vin-
cente della sfida tra i sardi del Portocorallo e i laziali
dell’Empolitana Giovenzano. All’andata successo casa-
lingo degli isolani per 1-0.
1518 febbario 2014
Farina sta studiando l’undici titolare, senza dimenticare che domenica si farà visita al Fornelli
Lupi, ad Avezzano per inseguire il sogno tricoloreIl Campobasso, domani, contenderà agli abruzzesi l’accesso ai quarti di finale di Coppa Italia
I tifosi rossoblù nella Curva Scorrano (foto Riccardo Coccaro)
Il day-after della sconfitta di Termoli è anche quello della meditazione in casa Iser-nia. Un polverone alzato dopo il ko del ‘Cannarsa’ su un possibile ricorso della for-mazione pentra, vittima di una rappresaglia da parte dei supporter giallorossi.Quest’ultimi poco prima dell’incontro avrebbero esploso alcuni petardi nei pressidell’autobus che stava conducendo la squadra allo stadio.Tanto spavento per i calciatori biancocelesti, senza però particolari conseguenze
per i tesserati dell’Isernia. Dopo l’incontro il direttore sportivo Dino Petrangeloera ancora intento a sincerarsi delle condizioni di alcuni suoi giovani ragazzi,quando si è sollevata una voce davanti agli spogliatoi di un possibile ricorso, per ri-chiedere la vittoria a tavolino della partita.“Si è alzato un polverone inutile – ha dichiarato l’operatore di mercato bianco-
celeste – perché queste decisioni le prende la società. Né io, né il presidente ab-biamo mai parlato di ricorso ai danni del Termoli. Ci siamo spaventati per loscoppio dei petardi da parte di alcuni pseudo-tifosi giallorossi, però, non possiamoassolutamente trovare un capro espiatorio in questa brutta vicenda. Accettiamo lasconfitta, rialziamo la testa e andiamo avanti. Sapevamo di affrontare una corazzataallestita per la vittoria finale. Avremmo semplicemente voluto fare una miglioreprestazione, soprattutto dopo una mezz’ora giocata alla pari. Non capisco comemai sia uscita fuori la voce di un possibile ricorso. Ripeto che gli unici che possonoparlare di queste vicende sono i dirigenti e martedì (oggi, ndr) ribadirò questoconcetto all’allenatore, allo staff tecnico e alla squadra. Il Termoli è una societàamica, perché siamo club della stessa regione. C’è una rivalità sportiva, ma non an-diamo oltre”.L’Isernia si ritroverà sul campo questo pomeriggio, per la ripresa della prepara-
zione. Dopo la sconfitta di Termoli, non è più lecito sbagliare. Domenica al ‘Lan-cellotta’ arriverà l’Angolana in un vero e proprio spareggio salvezza e l’unicorisultato possibile sarà il successo.
L’operatore di mercato biancocelestegetta acqua sul fuoco sull’episodio che hacaratterizzato il pre partita del ‘Cannarsa’Petrangelo: “Non inoltreremoricorso contro il Termoli”Il ds dell’Isernia: “Ci siamo spaventati per lo scoppio dei petardi vicino all’autobus, ma accettiamo la sconfitta del campo”
Il team granata, per la prima volta, in classifica si trova fuori dalla zona playoutL’ Agnonese coccola il suo bomber EspositoIl fantasista di San Martino in Pensilis sta deliziando il ‘Civitelle’ a suon di gol
Vittorio Esposito, la tripletta gli ha consentito di portarsi il pallone a casa
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