6 2011 lab. metod. e tec. lav

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Laboratorio diLaboratorio diMetodologia e tecnica del lavoro Metodologia e tecnica del lavoro di gruppo di gruppo –– 3 CFU (30 ore)3 CFU (30 ore)

Università degli studi del MoliseScienze della Formazione Primaria

a.a. 2010/2011

Bonometti Stefanostefano.bonometti@unimol.it

1stefano.bonometti@unimol.it

Il cooperative Il cooperative learninglearningApprendimento cooperativo

2stefano.bonometti@unimol.it

L’apprendimentoL’apprendimentocooperativo?cooperativo?

Che cos’è ?Perché?

� È un metodo didattico che utilizza piccoli gruppi in cui gli studenti lavorano insieme per migliorare reciprocamente il loro apprendimento

� Cooperare significa lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni

� Il partecipante persegue risultati che vanno a vantaggio suo e di tutti i collaboratori

� Gli studenti ottengono migliori risultati, sviluppano una motivazione intrinseca, passando molto tempo sul compito e sviluppando un pensiero a più livelli

� Si crea uno spirito di squadra e rapporti di amicizia e di sostengo reciproco, la diversità viene rispettata e apprezzata

� Aumento il senso di autoefficacia e autostima, sviluppando competenze sociali

3stefano.bonometti@unimol.it Tipi di gruppi cooperativiTipi di gruppi cooperativi

� Gruppi formali◦ La cui durata va dal tempo di una lezione

ad alcune settimane (gruppo a progetto)

� Gruppi informali◦ Sono gruppi ad hoc la cui durata va da

pochi minuti ad una lezione (gruppi in supporto a fasi della lezione film, mappe, definizione questioni)

� Gruppi di base◦ Sono gruppi eterogenei di lunga durata

(almeno un anno) con membri stabili che si scambiano sostegno, aiuto incoraggiamento e assistenza necessari ad apprendere

4stefano.bonometti@unimol.it

Tipi di gruppi di apprendimentoTipi di gruppi di apprendimento

Pseudo gruppo

5

Gruppo tradizionale di

apprendimento

Gruppo diapprendimentocooperativo

stefano.bonometti@unimol.it

Gruppo cooperativoGruppo cooperativo

� Gli studenti sanno che il loro successo dipende dallo sforzo congiunto del gruppo e l’obiettivo è massimizzare l’apprendimento di tutti i membri (il fallimento di uno è il fallimento del gruppo)

� Vi è una responsabilità condivisa� Vengono sviluppate le abilità pro-sociali� Il lavoro del gruppo è frutto di

un’integrazione delle differenze

6stefano.bonometti@unimol.it

I principi pedagogici centraliI principi pedagogici centrali

� Assunzione attiva dei compiti e responsabilità, ruoli e funzioni che ruotano nel gruppo, leadership distribuita e potere di parola distribuito.

� Le scelte didattiche devono essere coerenti con un approccio attivo e partecipativo dei singoli allievi e del gruppo classe.

� L’insegnante svolge una funzione di impalcatura di sostegno (scaffolding) tra il livello attuale e il livello potenziale .

� Documentare le attività (portfolio)

7stefano.bonometti@unimol.it

Le parole chiave dell’Le parole chiave dell’Apprendimento CooperativoApprendimento Cooperativo

Interdipendenza positiva

Valutazione individuale e di gruppo

Instaurare un clima generale di incoraggiamento

e di collaborazione che si respira

dentro il gruppo di lavoro.

Interazione promozionale faccia a faccia espressione di

fiducia e disponibilità reciproca

Esiste quando uno percepisce che è vincolato ad altri in modo

tale da non potere avere successo se anche questi

non l’hanno (e viceversa) e/o

deve coordinare i suoi sforzi con quelli altrui per completare il

compito

8

Abilità e responsabilità

sociali

L’attività di valutazione distingue

accertamento dal giudizio. E’

opportuno valutare sia i prodotti sia i processi di

apprendimento. Il gruppo è una risorsa

attiva nelle fasi di valutazione

stefano.bonometti@unimol.it

Interdipendenza positivaInterdipendenza positiva

forteforte deboledebole

� Si attua tramite strutture di gruppo pianificate in cui il compito è diviso tra i componenti in parti uguali come impegno richiesto e diverse come contenuto/difficoltà, inoltre ciascuno ha la responsabilità di apprendere e insegnare agli altri la propria parte.

� Si attua quando non si formalizzano strutture precise di relazione nel gruppo, lasciando al partecipanti la modalità di gestione dei rapporti interni. Richiede buone competenze sociali e un stile di negoziazione consolidato.

9stefano.bonometti@unimol.it

Abilità socialiAbilità sociali

Sono le abilità che permettono di avviare, sostenere e gestire un’interazione di coppia o in gruppo

� Rispettare i turni di parola� Assumere stile di comunicazione assertivo� Perseguire modalità di negoziazione (problem

solving)� Esprimere la dimensione emotiva� Avviare modalità di ascolto attivo� Comprendere i bisogni del gruppo� Contribuire con il proprio sapere in integrazione

con i saperi degli altri

10stefano.bonometti@unimol.it

Valutazione e cooperative learningValutazione e cooperative learning

La valutazione come azione di miglioramento

� Verifica come raccolta costante e sistematica dei dati necessari a formulare un giudizio

� Verificare i processi di apprendimento (valutazione formativa e monitoraggio) e i risultati degli apprendimenti (valutazione sommativa)

� Organizzare prove di valutazione in modo che gli studenti si misurino in situazioni reali (simulate)

� Porre attenzione alle prestazioni (applicazione della competenza)

� Usare criteri oggettivi condivisi

11stefano.bonometti@unimol.it

La formazione dei gruppi di lavoroLa formazione dei gruppi di lavoro

Non esistono membri ideali per il gruppo di apprendimento cooperativo

La produttività di un gruppo è determinata dalle abilità sociali che possiede il singolo

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Gruppi omogenei(per livello di

apprendimento, per attitudine, per stile

cognitivo, per background culturale, interesse

personale)

Gruppi eterogenei(per livello di

apprendimento, per attitudine, per stile

cognitivo, per background culturale, interesse

personale)stefano.bonometti@unimol.it

Formare i gruppiFormare i gruppi

Vantaggi

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Gruppi omogenei(per livello di apprendimento,

per attitudine, per stile cognitivo, per background

culturale)

Gruppi eterogenei(per livello di apprendimento,

per attitudine, per stile cognitivo, per background

culturale)

Svantaggi

Maggiore socializzazione in fase iniziale

Riduce i temi di affiatamento

Determina livelli di prestazione simili fra i partecipanti

Emergono una molteplicità di prospettive e metodi di lavoro

Generano un squilibrio cognitivo positivo

Presentano livelli di produttività maggiori

Sollecitano ad considerare la differenza una risorsa

Formazione di aggregazioni rigide con ruoli predeterminati (i bravi)

Bassa propensione allo scambio intergruppo

Poca disponibilità ad accettare la differenza

Richiedono livelli di socializzazione iniziale complessi

La produttività è correlata con lo sviluppo della abilità sociali

L’eccesso di complessità può bloccare gli studenti

stefano.bonometti@unimol.it

Formare i gruppiFormare i gruppi

� L’appartenenza ad un gruppo produce sempre qualche forma di identificazione.

� E’ molto importante porre attenzione alla tipologia di categorie con cui si costruisce il gruppo.

� È preferibile usare categorie connesse con le funzioni necessarie allo svolgimento del compito del gruppo

14stefano.bonometti@unimol.it

I ruoli nel gruppo I ruoli nel gruppo cooperativocooperativo

� Gestione dei tempi di lavoro (time keeper)

� Gestione dei turni di parola (talk turn)� Gestione delle relazioni (clima)� Gestione del compito (produttività)

15stefano.bonometti@unimol.it

La distribuzione del La distribuzione del

materialemateriale

� Distribuire tutto il materiale a tutti i membri del gruppo

� Distribuire una copia del materiale a coppia

� Distribuire una parte del materiale a tutti il gruppo e una parte esclusiva ai singoli membri

� Distribuire il materiale suddiviso fra i membri in relazione al compito da svolgere

16stefano.bonometti@unimol.it

Fornire il mandato Fornire il mandato di lavoro ai gruppidi lavoro ai gruppi

Siate spontanei, su forza, dite qualcosa!

� Spiegare le caratteristiche del compito assegnato: deve essere chiaro e ben definito

� Spiegare gli obiettivi da raggiungere

� Spiegare i concetti, i principi, le strategie e gli strumenti che gli allievi possono usare durante la lezione.

� Utilizzare strumentazione visiva per specificare il compito.

17stefano.bonometti@unimol.it

Proposte di metodi di Proposte di metodi di Cooperative learningCooperative learning

� Jigsaw� Learning Together� Group Investigation� La controversia� Student Team

Learning� Structural Approach

18stefano.bonometti@unimol.it

jigsawjigsaw“gioco di costruzione, incastro” “puzzle”

� Si suddividono i partecipanti in gruppi di base di 4 studenti. Verrà distribuita al gruppo una copia del materiale completo, denominando le singole parti con un numero (uguale al numero degli studenti).

� Gli allievi possono scegliere uno dei testi (l’insegnante può consegnarli personalmente)

� Gli studenti singolarmente analizzano la parte di testo assegnata (elaborano).

� Si formano i gruppi degli esperti composti dai membri che devono esaminare il medesimo testo al fine di approfondire il lavoro di analisi.

� Ogni allievo ritorna al gruppo di base con l’obiettivo di far comprendere il proprio argomento ai compagni.

� Al termine il gruppo di base può compilare una mappa semantica e rispondere alle domande di verifica poste dall’insegnante. È possibile prevedere anche una prova individuale. 19stefano.bonometti@unimol.it

Learning Learning togethertogether

Elementi fondamentali

� Costituire un’interdipendenza positiva, ovvero un legame con altre persone per il conseguimento di un risultato, di un obiettivo.

� L’approccio cooperativo si estende non solo ad una pratica didattica di classe, ma coinvolge l’intero istituto recuperando un’idea di organizzazione fortemente sistemica e integrata dove ogni parte è connessa e in relazione con le altre.

� Interazione promozionale faccia a faccia, è l’incoraggiamento e la collaborazione reciproca.

� Responsabilità individuale come atteggiamento di partecipazione alle attività del gruppo.

� Revisione delle attività, ovvero un controllo costante delle attività e sul risultato finale

20stefano.bonometti@unimol.it

Group Group investigationinvestigation

Elementi fondamentali

� Attività i cui emergono aspetti relativi alla ricerca, all’interazione, all’interpretazione e alla motivazione.

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� Fase I organizzare una ricerca� Partire dagli interrogativi che suscitano

interesse� Pianificare le attività da svolgere� Ricerca delle fonti

� Fase II l’interazione� Possibilità di comunicare, interagire,

scambiare il materiale e le opinioni, avviare il confronto sulle tematiche scoperte

stefano.bonometti@unimol.it

Group Group investigationinvestigation

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� Fase III: interpretazione� Attività di comprensione e di

interpretazione del materiale.� Ricercare le risposte alle

domande iniziali� Elaborare modelli interpretativi

� Fase IV: presentazione dei risultati della ricerca e del processo realizzato

stefano.bonometti@unimol.it

La controversiaLa controversiaLe fasi del lavoro

Struttura di C.L. che persegue obiettivo di educare alla flessibilità razionale, alla creatività, alla capacità di risolvere in modo costruttivo i conflitti, alla capacità di ascolto e all’educazione della riflessione.

� Fase 1 assegnazione del compito da svolgere a ciascuna coppia del gruppo◦ approfondimento dell’argomento,◦ preparazione di un’argomentazione persuasiva in

difesa della propria posizione,◦ posizionamento.

◦ Organizzare le informazioni e trarre conclusioni.

� Fase 2 le coppie si scambiano le rispettive posizioni:◦ ascolto e comprensione dell’argomentazione altrui,◦ presa di appunti,◦ presentazione domande di chiarimento.

◦ Presentare le proprie posizioni (sintesi e chiarezza).

23stefano.bonometti@unimol.it

� Fase 3 scambio di opinioni e idee◦ discussione aperta,◦ dimostrazione della debolezza della tesi opposta,

◦ svelare le false argomentazione dell’altra coppia.

◦ difendere le proprie posizioni e esperienza del conflitto

� Fase 4 le coppie si scambiano le posizioni e cercano una nuova o diversa argomentazione a sostegno della posizione opposta a quella svolta precedentemente.◦ migliorare l’argomentazione con nuovi concetti,◦ approfondire ulteriormente l’argomentazione.

◦ curiosità epistemica24stefano.bonometti@unimol.it

� Fase 5 le coppie abbandonano la difesa della propria posizione e cercano una nuova posizione attraverso il consenso

◦ ricercare una soluzione nuova e creativa,◦ cercare una terza via,◦ consenso di tutto il gruppo.

◦ riconcettualizzazione e costruzione del consenso.

� Presentazione all’intera classe del lavoro svolto.

25stefano.bonometti@unimol.it

StudentStudent team learningteam learning

Elementi base

� Modalità di cooperative learning nella quale si riscontrano alcune caratteristiche:◦ la ricompensa di gruppo◦ la responsabilità individuale◦ l’uguale opportunità di successo

STAD� Lo STAD (Student Team Achievement Divisions),

può essere applicato al contenuto di qualsiasi disciplina purché ci sia la possibilità di preparare delle prove finali alle quali gli studenti possano rispondere correttamente in modo univoco.

26stefano.bonometti@unimol.it

StudentStudent team learningteam learning

1. la presentazione degli argomenti da apprendere◦ rivedere brevemente qualche procedura o conoscenza pre-

requisita,◦ tenere presente l’obiettivo finale della valutazione,◦ focalizzarsi sul significato e non sulla memorizzazione del

contenuto,◦ utilizzare sussidi didattici audiovisivi ed esempi,◦ valutare spesso la comprensione,◦ interrogare in modo casuale,◦ non assegnare attività lunghe e complesse.

2. formazione di gruppi:◦ devono essere massimo di 5 allievi,◦ eterogenei per rendimento, sesso e provenienze socio-

culturali,◦ è svolta dal docente.

27stefano.bonometti@unimol.it

StudentStudent team learningteam learning

3. Il lavoro di gruppo:◦ è finalizzato ad acquisire i contenuti della lezione e

aiutare i compagni ad apprenderlo.◦ si lavora a coppie sugli argomenti presentati,◦ il materiale è costituito da sintesi, mappe semantiche,

ampliamenti, tabelle, domande specifiche, esercizi◦ il lavoro di gruppo si interrompe solamente quando si

garantisce che il proprio gruppo otterrà il massimo nella prova di valutazione.

28stefano.bonometti@unimol.it

StudentStudent team learningteam learning4. Le prove di valutazione:

◦ sono individuali con domande aperte (30) su aspetti rilevanti dell’argomento,

◦ durante la prova gli studenti non possono aiutarsi perché ognuno è responsabile del proprio apprendimento,

◦ la valutazione segue il principio del corretto/scorretto,◦ il docente da un giudizio di gruppo in riferimento al

miglioramento individuale,◦ la valutazione di ogni singolo membro è determinata

da quanto egli ha ottenuto in più rispetto alla prova precedente o rispetto alla media precedente,

◦ per valutare il progresso di uno studente si deve stabilire una valutazione iniziale di riferimento, che può essere definito come minimo che l’insegnante si aspetta dallo studente in una prova di 30 domande.

29stefano.bonometti@unimol.it

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