60 anni di enaip verona

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Libro per il festeggiamento del sessantesimo compleanno del Centro Servizi Formativi ENAIP Veneto di Verona

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frontespizio

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INDICE

PRESENTAZIONE

Piùunatappacheuntraguardo AlfredoForlin

AUGURI

GiovanniMiozzi PresidenteProvinciadiVerona Mons.GiuseppeZenti VescovodiVerona GiorgioSbrissa AmministratoreDelegatoEnaipVeneto

STORIE

Ascoltareiprotagonisti GiancarloMontagnoli Insegnanti:parliamodilavoro Allievi:sonopentitodinonesserevenutoprima Exallievi:comeeravamo,comesiamo

STORIA

DinoColtro,maestrodicorte MarioGecchele Mons.DavideMassarielescuoledilavoro MargheritaFerrari

CONTRIBUTI

Quelportoinrivaall’Adige AlessandroAnderloni Dall’addestramentoallaformazione OttavioContolini

Formazioneprofessionaleevalorizzazione delcapitaleumano MicheleBertani Guardandoalfuturo:daistituzioniformative adimpreseformative FabioAlbiero

NUMERI

Indicatoridiperformancedal2004al2011

COLLABORATORI

Sessant’annidicollaborazioneconl’EnaipVeneto inprovinciadiVerona

STRUTTURA

presentazione

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Enaipècertamenteil“Servizio”o,meglio,l’”Aziendasociale”concuileAcliveronesihannocontribuitoallosviluppoeconomicodellanostraprovin-cianegliultimisessant’annifornendolerispostenecessariealledomandedifigureprofessionalisempreecontinuamentediverserichiestedalmercatodellavoro.

Neglianni‘50,percontribuireallaricostruzioneeall’avviodell’industria-lizzazionediun’areatralepiùpoveredelNordd’Italia,nasconoi“Cantieriscuola”permuratori,icorsipermarmisti,idraulici,elettricisti,saldatori,dat-tilografe,contabiliesarti.Fiorisconoicorsiperapprendisti.SiinventanoauledidatticheintuttalaprovinciaavendoicircoliAclicomemotoridelleiniziative.

Allostessomodo,neglianni‘60e‘70,dopoilriconoscimentodelPresi-dentedelleRepubblica,l’Enaipsistrutturainaugurandonel‘59ilCentrodiIsoladellaScala,nel‘60quellodiLegnagoenel‘61quellodiVerona.C’èunainsegna,realizzataduranteuncorsodimarmistiaGrezzana,oggiricollocatanellasedediVerona,chericordapropriol’avviodeiCentridiAvviamentoProfessionale.

Piùtardi,neglianni‘80,coniltrasferimentodellecompetenzealleRe-gioni,l’EnteNazionaleAclidiFormazioneProfessionalesiorganizzasubaseregionaleeneglianni‘90diventaEnAIP-Veneto,riconosciutodallaRegioneVenetoconunnuovostatutocheprevedeun’assembleadeisoci(leAcli),unconsigliod’amministrazioneeunamministratoredelegato.Leunitàoperati-vesonopiùdiventi,dicuitreaVerona.

Dal1951adoggisonopiùdi55.000gliallievichehannopartecipatoaicorsidell’Enaip,neisettoripiùdiversi,dallameccanicaall’elettricità,dall’agricolturaall’informatica,dalsettoresociosanitarioall’edilizia.Edal2004al2011sonostate402.661leoreditirocinio-formativoinaziendaparia50.332giornate.

PerogniallievoeogniallievaEnaipharappresentatolapossibilitàdicre-scitaumanaeprofessionale,èstatounveroascensoresocialecomedimo-stranoimoltissiminostristudentichesisonoaffermatinellaloroprofessio-neequellichesonodiventatiartigianiepiccoliimprenditori.

Attenzione,dunque,alletrasformazionisocialimaancheallegamecolterritoriocomedimostrano,simbolicamente,l’intitolazionedelCentrodiLe-gnagoadonDavideDeMassari,parrocotrailXIXeilXXsecolo,fondatoredidueistitutiparalleli,“perlefemminel’uno,eperimaschil’altro,ambedueconricreatorioapertoatutti, inmododaraccoglieretutta lagioventù,eambedueconscuoleprofessionaliperdareunaposizioneaifiglidelpopolo,

pIù uNa tappa ChE uN traguarDo

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aigiovanipiùpoveri”,equellodiVeronaaDinoColtro,grandeeindimenti-cabilefiguradelmovimentoaclistaveronese.Oppure,aIsoladellaScalalacostruzionedelCentroresapossibiledalladonazionedelterrenodapartedelComuneedellaAbaziacoinvoltidaunagrandefiguracomeVittorinoStanzial.Tuttoquestoèstatorealizzatograzieall’impegnoditutticolorochehannolavoratoierielavoranooggiall’Enaip,unimpegnochevaoltrelanor-malefaticaquotidiana.

UngranderisultatoèstatoraggiuntoconlariformadellascuolaeconirelativiaccordiStato-RegionichehannomessooggiaregimeilSistemadellaIstruzioneeFormazioneProfessionale.Inconcretolalegge,insintoniaconleimpostazionigiàinattoinEuropa,istituisceaccantoall’IstruzioneSuperioreilpercorsodiIstruzioneeFormazioneProfessionalecheportainquattroanniadundiplomaprofessionaleditecnico.NontutteleRegionihannounsolidosistemadiformazioneprofessionalecomeilVeneto,ma,sevogliamosuperarelesterilipolemichecheciclicamenteesplodonoperchénonsitrovanomoltefigureprofessionali,èevidentechesidovràancoradipiùinvestiresullaformazioneprofessionale.Inquestadirezionepareandareancheildibattitoeuropeoperlafuturadestinazionedellerisorsededicateal-laformazione.Delrestoèstatoevidenziatochenelleregioniincuièradicatalaformazioneprofessionale,comeinVeneto,ladispersionescolasticaèpiùbassadeglistessiparametrieuropeistabilitiaLisbona.

Grandiobiettivicerto,maallanostraportataconvinticomesiamodies-sereunEntechehasemprecercatodirispondereadomandeverediinclu-sionesocialeprovenientidallefamiglieedipreparazionedellefigureprofes-sionalirichiestedalleaziende.

Perrestarealsoloanno2012,glistudentidell’areagiovanisonostati633(conduenuovicorsinellaRistorazioneeperEstetiste),mentregliadultinel2011sonostati1.792.

Altrettantointeressantisonoleattivitàdiorientamento,dirilevazionedel-lecompetenzeedicostruzionedelpercorsoformativoperlepersonechecercanoosonocostretteacambiarelavoro.Èlanuovafrontieraperunentecomeilnostrochefondasullacentralitàdellapersonaumanailproprioagireechedeve,quindi,attrezzarsiperrispondereainuovibisognichenasconoinunasocietànellaqualecambiarelavorountempoeraunfattoeccezionaleoraèunanormalità.

Lefotochesonoraccoltenellepaginecheseguonoraccontanolaquo-tidianitàdell’Enaipcheèfattaanchedalleattivitàraccolteattornoallaas-sociazione“Fuoriclasse”allaqualesonoiscrittituttiinostriallieviaiqualivengonoproposteattivitàmusicali,teatrali,sportive,ricreative,didanza,diequitazione,laboratoriperlacostruzionedimacchineocongegniparticolari.IltuttotrovaoccasionidiconfrontoassiemecontuttiglialtriCentriEnaipdelVeneto.

Infine,unringraziamentoaquantihannolavoratoperrealizzarequesta

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pubblicazione.Dopoavercelebratounadecinadiannifalanascitaeilcon-solidamentodeitreCentriveronesi,abbiamovoluto,questavolta,metterealcentroillavorodegliinsegnantiedeitutor,daunlato,e,dall’altro,alcunestoriedisuccessodiexallievichehannomantenutoconl’Enaipunrapportosolidocheduratuttora.Nell’unoenell’altrocasolasciandoalorodidireco-melapensanoattraversounaseriediinterviste.Leriflessionichesonove-nutefuori,tutteinsieme,offronounospaccatodell’Entesucuisviluppareiprogettiperilfuturo,matestimonianoancoraunavoltaquantolaformazioneprofessionalesiapienamentelegittimataaconfrontarsiconglialtripercorsiscolasticieconilmondodelleimprese.

AlfredoForlin

Direttore Agenzia Provinciale Enaip

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auguri

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Quandosiparladiformazioneprofessionale,vienespontaneoassociarlaallepoliticheattiveperillavoro.Parliamodipersone,giovaniemenogiovani,chesiaffaccianoperlaprimavoltaalmercatodellavoroocercanodirien-trarvidopoiprocessidiriorganizzazioneelechiusurechediquestitempiinteressanoparticolarmenteleimpresedellanostraprovincia.

Siamoinunperiododigrandicambiamentie,anche,digrandiincertezze.CambianoleregoledelmercatodellavorocosìcomeilruolostessodelleProvince.Tuttavia,quellocheècertoèchelaProvinciaoggisvolgeilcom-pitodell’erogazionedeiserviziperl’impiego,dell’orientamentoedelcollo-camentoeconlaRegionesioccupadellaprogrammazionedellaformazioneprofessionaleedegliinterventidipoliticaattivaperilreinserimentoallavoro.

Ancheinvirtùdellealtrefunzionidipianificazioneattribuitenell’ambitodeisistemiregionalidellavoro,inparticolarel’istruzioneelaformazionepro-fessionale,edegliinterventidipoliticaattiva,erogatisudelegaesullabasedelleindicazioniregionali,leProvincesonodivenuteilsoggettoistituzionalenaturalmentedeputatoallapromozionedipolitichedellavorointegrate.

Larecenteriforma“Fornero”approvatadalparlamento,comehasoste-nutol’UnionedelleProvinceItaliane,consenteall’Italiadidotarsidiunmo-dellodiwelfareperillavoroefficienteedipotervalorizzarelerisorseediprogrammidiintervento.

Èdeltuttopositivocheinessaemergalacentralitàdelruolodeiservizicompetentiperlapromozionesulterritoriodellepolitichedellavoroedellaformazione.Cosìcomeèlodevolelosforzodiintegraremisureattiveepas-sivedellepolitichedellavoro;inquestosensoilruolodellepoliticheattiveedeiserviziperillavoroapparecentralenellariforma.

Nederiva,esuquesto,invece,ilprovvedimentodelMinisterodelLavorononèdeltuttochiaro,lanecessitàdirafforzareiserviziperl’impiegocomeunamisurapregiudizialealbuonesitodellariformastessa.Inparticolare,iltestonondefinisceinmanieracompletailsistemadigovernancetraStato,RegionieProvince.Afrontediquesta incertezza,diciamochepernoièessenzialemantenerealivelloterritoriale(areavasta)iserviziperl’impiego.

Comedicevoprima,stiamoparlandodipersone,quellechefrequentanoicorsidellaformazioneprofessionale,maanchequellecheneicentrilavo-rano.HoavutomododiconosceredirettamentegliunieglialtrianchenellamiavestedisindacodiIsoladellaScala,dovel’Enaipsvolgelasuaoperadasessant’anni.

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Possoconfermare,quindi,chel’inevitabilecompiacimentocheaccom-pagnaognicelebrazione,inquestocasononèretoricomacorrispondeallarealtàdelleoperefatte.

Senzanullatogliereaglialtriordiniegradidell’istruzione,laformazioneprofessionaletrovailtrattodistintivodellasuaazionenellegamestrettocheconservaconlefiliereproduttivelocalialqualesiaccompagnaunacapacitàdiinclusionesocialechehasaputoleggereicambiamentinellasocietàdalpassaggiodallacampagnaall’industriafino,aigiorninostri,allaintegrazionedicultureenazionalitàdiverse.

Tuttoquesto,naturalmente,nonsipuòfaresoloconlabuonavolontà.Servonorisorseefinanziamentichesappiamooggiessereinadeguatiallenecessità.Inquestoquadrodifficile,ciascunoèchiamatoafarelapropriaparte,lapubblicaamministrazionecomeilprivatosociale.LaProvinciaèprontaaproseguirenelsuoimpegnoeadaffrontarelenovitàdelprossimofuturo.

Buoncompleanno,Enaip!

GiovanniMiozziPresidente Amministrazione Provinciale

Esprimoilmioplausoperquestapubblicazionefinalizzataafarconoscereilpreziososerviziochel’Enaip,espressionedelleAcliveronesi,hasvoltoinquestianniperpreparareeinserirenelmondodellavoroedelleprofessionispecializzatenuovegenerazionidicittadinidotandolidiun’adeguataprepa-razione.

Illavoroècomponenteessenzialedellanaturaumana.Esercitareunla-vorononsignificasoloprodurredeglioggettiperilmercato.Nonsignificanemmenosologuadagnarsiilpaneperlasopravvivenza.Attraversoillavorol’uomodiventapiùsestessosviluppando,attraversodiesso,tuttelepropriepotenzialità,tuttiigermidicreativitàdicuiciascunapersonanascedotata.

Unodeipiùgrandipensatoridellatradizionecristianaaffermacheilgene-reumanovivediarteediragione(“Genushumanumarteetrationevivit”).Daquestopuntodivistaillavorohadachefareconlaculturachecaratte-rizza,rispettoaglialtriesseriviventi,lamodalitàconcuil’uomoesistenelmondo.“L’uomo–affermaGiovanniPaoloII,unpapacheèstatoanchelavoratore–vivediunavitaveramenteumanagrazieallacultura.Laculturaèunmodospecificodell’«esistere»edell’«essere»dell’uomo”.

Ilpensierocristiano,innestandosinellacultura,hailluminatodiunanuo-valuceillavoroumano,indicandonell’amorediséedell’altroilcontenutoformativopereccellenzadell’azioneumana,attraversolaqualel’uomo,pla-smatoadimmagineesomiglianzadelCreatore,èchiamatoapartecipareeacontinuarelasuaoperacreativa,facendodelmondoungiardino.

Insegnareaigiovaniunaprofessione,perciò,nondevelimitarsialsempli-cefattoditrasmettereunatecnica.Significaformareculturalmenteunaper-sonachiamataadareilpropriocontributoperilprogressodiunaciviltàchesiaveramenteumana,incuil’uomononvengaridottoaoggettoestrumentoaserviziodelmercato,masiaiutatoerispettatocomesoggettoresponsabi-ledelleproprieazioni.Così,insegnandounaprofessione,allostessotemposiinsegnaallenuovegenerazioniaprendersicuraediséedeglialtri,ciòcheèl’essenzadellaeducazioneediognicultura.

+GiuseppeZentiVescovo di Verona

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SBRISSA

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storie

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L’hoincontratacasualmentenell’ufficiodeldirettore,l’horivistavolentierimanonmiaspettavochefossediventatainsegnanteall’Enaip.L’avevocono-sciutaquandoeracompagnadiscuoladimiafigliaalliceo,poiavevoavutosaltuariamentesuenotizie.Noncorrispondevacertoallostereotipodeldo-centedellaformazioneprofessionalechepiùperpigriziamentalecheperverariflessionemiportavodentro:eragiovane,piùdellamaggiorpartedellemieexcolleghedellascuolastatale,nonavevamaifattomilitanzanelleAcli,noneraunacattolicaimpegnata,sapevochesieralaureatainlingueorientaliecheavevafattoesperienzedimediazionelinguistica.Èstatounaltrodiqueimomentiincuihotoccatoconmanocheilmondoècambiatoo,meglio,cheerorimastoinvolontariamentefermoaqualchedecennioprima,alperiodoincuianch’iostavonelleAclieavevoavutomodocosìdiconosceredirettamen-tel’ambienteedifareleprimeesperienzepoliticheconcoetaneicheadessoricopronoruoliapicalinell’Enaip.Insomma,ècambiataunagenerazione.

Èstatoancheperquestoche,quandoconAlfredoForlinabbiamoco-minciatoaparlarediquestapubblicazione,abbiamodecisodipartiredaldarvoceespazioachidentrol’Enaipdioggicilavoraecivive:gliinsegnanti,primaditutto.Leintervisteaunaquindicinadiloro,fattesingolarmenteepoiassemblatenellepaginesuccessive,hannocosìassuntolacaratteristicadellacuriositàdichihapostoledomandepercapireemettereinevidenzaicambiamentiintervenutineisessant’annioalmenoinpiùdellametàdiessie,parallelamente,inchirispondevaèdiventataunaoccasionediraccontareilpropriolavoroe,inalcunicasi,dirifletteresulproprioruolo.

Sì,perché,allafine,ilcentrodelraccontoèdiventatoillavoro.Quellodell’insegnante,maanchedeltutoredell’orientatore,spessoriassuntinellastessapersonachedivoltainvoltasceglieosiadattaafarequellocheinunaorganizzazionedelprivato-socialecomel’Enaipèpraticaabituale.Lavorofattoconpassioneeconorgoglio,convintichefareformazioneconquellichenonhannovogliadistudiarerichiedaundipiùrispettoachiinsegnainunliceo.Lavorospessodifrontieraperchél’integrazionenonèunateoriadastudiaremaunapraticaquotidianadavivere.Lavorogratificante,cometestimonianoleintervistefatteagliallievi,gliadolescentiche,neancheloro,soffronocomplessid’inferioritàrispettoaicoetaneichesonostatiindirizzatiadaltriordinidiscuola.Ancheperchélorosonoquipertrovareunlavoroesannochenellamaggiorpartedeicasilotroverannoesaràcoerenteconilloropercorsoformativo.

aSCoLtrE I protagoNIStI

ascoltare i protagonisti

2020

Lastessacifra,quelladellavoro,percorreleintervisteachihafrequenta-todiecioventiannifal’Enaipeoggisitrovainazienda,magarilasuaazien-da.Saràuncaso,maquelliconcuiabbiamoparlatomantengonounricordomoltopositivodelloropercorsoformativo,degliinsegnanti,soprattuttodeilaboratoridell’Enaipsiacheabbianosmessodopolaqualificasiacheabbia-noproseguitoastudiare.

Parlaredilavoro,iltuo,quellochefaituttiigiorni,vuoldirepensarealpre-senteealfuturo,meno,moltomeno,alpassato.Èstataunasceltacoraggio-saquestafattadalladirigenzadell’Enaip,nonscontatasoprattuttoperunapubblicazionechecelebraunanniversario,perdipiùcosìimportantecomeisessant’anni.Unasceltainparteobbligata,d’altraparte,dopoivolumichehannocelebratoprecedentianniversaricongrandericchezzadidocumenti,fotoeintervisteaifondatorideitrecentridellanostraprovincia,VeronaLe-gnagoeIsoladellaScala.Unavogliadinonripetersi,diguardareavantipiùcheindietro,convinticheperguidareunentecomel’Enaipservasìlospec-chiettoretrovisoremaanchel’acceleratore.

Sessant’annisonoun’etàrispettabileperciascunodinoi,tantodaportar-ciaindulgerealricordoeallamalinconia.Perl’Enaip,invece,èunaoccasio-neperguardareavantitenendofermoilcentrosullavorocheèstatoerestalasuaragioned’essere.

GiancarloMontagnoli

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Iprotagonistisonoloro:gliinsegnanti.Comeinogniordinediscuola,anchenellaformazioneprofessionale.Qui,adirelaverità,èpiùcorrettochiamarliformatoriperchéspessopassanodalruolodiinsegnanteaquelloditutor,daquellodiorientatoreaquellodianimatoredituttequelleattivitàchesonosignificativamenteraggruppatesottol’etichettaFuoriclasse.Quan-dosonoinaula,lavorano,divoltainvolta,persceltaopernecessità,coniragazziinobbligoscolastico,congliapprendisti,congliadulti.

Lofannoperchéglielochiedono,maancheperchésonoconvintichecambiare,sempredentrol’Enaip,sialacosamiglioreperloro.Sec’èunadifferenzatralascuolasuperioreelaformazioneprofessionaleèproprioquesta:unaflessibilitàcondivisa.

Eccoleopinionidialcunidilororaccoltenelcorsodiunaseriediintervi-stesenzapretesadicampionaturascientificanédirappresentanzadituttiidipendentideitrecentridell’EnaipinprovinciadiVerona.

Solounospaccatoutileperguardareavanti.Partiamopropriodallaflessibilitàche,tradotta,vuoldirecambiarel’uten-

zaconcuisilavorae,conseguentemente,modificareilpropriolavoro.Quiparliamodicassintegrati,diapprendistiedigiovani.

“Incontropersonechehannodifficoltàatrovareoccupazioneeleaiutoacostruireunpercorsoprofessionale,aprendereinmanoleredinidellapro-priaesistenzaericominciare.

Conl’adultobisognacomportarsidaadulto,cideveessererispettodellesuescelteedelsuopercorso.Coniragazzic’èunruoloeducativoingranpartegiàcodificato.Gliadultidisoccupatioinmobilitàspessosonoarrabbia-ti,nonhannoinformazionichiareeselaprendonoconlaprimapersonachehannodavantianchesestafornendolorounservizio.L’emergenzasocialecelatroviamodavantisiaconlefamigliedeinostriallievisiaconquestaumanitàadulta”.

“Icorsiperapprendistisonostatiunaesperienzabellissimaperchéifre-

INSEgNaNtI:parLIamo DI Lavoro (IL NoStro)

Ringrazio Luigi Brusati, Anna Maria Cagol, Laura Crivellente, Chiara Furlan, Stefania Marchesini, Paolo Marigo, Graziella Mazzi, Elena Migliorini, Maria Rosa Mingardi, Giorgia Piva, Tarcisio Sabaini, Sandro Tambalo, Michela Tedesco, Caterina Ugoli, Monica Verzola, Stefano Zanetti.

I testi virgolettati appartengono a loro e me li hanno regalati nel corso delle conversa-zioni che abbiamo avuto. (G.M.)

insegnanti: parliamo di lavoro (il nostro)

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quentantiavevanounarabbiaincredibileneiconfrontidellascuola,cosacheinparteavevoprovatoanch’io.Eravamoinzonaindustriale,ilprimochearri-vavaapriva,c’erachivolevascappare,insommatuttaun’altracosarispettoallascuolatradizionale.Misonopreparatounsaccodimaterialecheèrima-stoinevitabilmentesultavolosenzaaprirlomai”.

“Sonoandatainpensionedallascuolastataleemihannochiestoladi-sponibilità:unacosaameinteressa,insegnare,amoiragazzi,punto”.

“Misonoorientataversoicentridiformazioneprofessionaleperchéde-sideravolavorareconundeterminatotipodiutenza.Mieracapitatomoltospessodilavorareconragazziinsituazionedidisagiosociale,economico,linguistico,comportamentale,emotivo,psicologico,equestomihasempremotivatomoltissimo.Misonosempresentitaparticolarmenteattrattadaquestotipodiutenzaecredochelorotirinofuoriilmegliodime”.

“Lasettimanascorsaabbiamofattoicolloquimotivazionaliperilcorsodioperatoresocio-sanitariochepartiràagiugno.Avevamo121domandeper30posti.Beh,le76vitechecihannoraccontatotifancapirequantaricercaanchepersonalecisiaperstarbene.C’eraancheuncapo-officinasaldatore,contrefigli:metteinpreventivounannodiformazioneperandareafareunlavorocheglipermettadicomunicareconlagenteenonconunpezzodimetallo.Ognivoltamidicochesonobraviecoraggiosi,maanchedisperati.Secondomec’èlaricercadelcontattoumano,deldareericevere,cheilmetalloolacatenadimontaggionontidà.

Traglistranieriabbiamoinfermieri,medicieancheavvocatichevengonoafarel’operatoresanitario”.

Nelleloroparoletorneràspessol’ideachel’Enaipsifacaricodellaper-sonatuttaintera.Permoltidilorol’Enaipnonèstatalaprimaesperienzalavorativa.C’èchivienedaunaimpresaprivatacomedipendenteocomeartigianocondipendenti,chihalavoratoincooperativeoinassociazioni,chinellaliberaprofessione.Sonoarrivatiall’Enaiptalvoltaperaffinitàcollavoroprecedenteo,piùspesso,pericasidellavita.Cometutti.

“Perunadecinad’anniholavoratoperunaassociazionechesioccupavadiprogettianimativiedieducazionenellescuoleeinaltricontestigiovanili,comel’animazionedistrada,esperienzechemisonoportatadentroEnaip”.

“Avevo17anniquandoèmortomiopapàemisonotrovatoagestireunapiccolaimpresadifamigliaconquattrooperai.L’azienda,nonostantedeimiglioramenti,nonrendevacomeavreivoluto,ancheperchéneglianni’80c’èstataunacrisidifficile.UngiornosonopassatodavantialCentroeildirettore,Bolzon,mihachiestoseerointeressatoacambiarelavorovistochestavaandandoinpensioneunapersona.Mièvenutouncolpodimattoehoaccettato.Avevo25anni”.

“Finital’università,lettereantiche,laprimasceltasarebbestatailgiorna-lismoo,comunque,nell’ambitodellascrittura,l’insegnamentononmipas-savaneancheperl’anticameradelcervello.

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Invece,poi,siccomecolgiornalismononriuscivoacampare,misonomessaacercarequalcosadafare.Avevofattoparecchicorsidiitalianoperstranieridurantel’estatecolCestim:questoerailmiobigliettodavisita”.

Eilprimogiornodilavoroseloricordanotutti.“Èstatounpo’traumatico.Ilprimogiornovolevoscappareviainlacrime

pensandodiaverfattolapiùgrandecavolatadellamiavita.Arrivavodallaliberaprofessione,lavoravoinunaprovinciavicina,guadagnavobene,erocontentadelmiolavoro.Peròmeditavoditrasferirmiperchésentivolafa-ticadelpendolareequelladichinonconoscepienamenteilterritorio.Eroabituataalavoraretantissimoperòancheagestirmiitempi.Ilprimoimpattocolcartellinoèstatobruttissimo.Hotimbratodiecivolteperchénoneroingradodiusarlo”.

“SonoentratainaulalaprimavoltainviaMorgagnicomesupplentedicultura.Ricordolasensazionedisperimentareunacosagrandeperme.IldirettoremihapresentatodicendochevenivodalleAcli”.

“Sonoentratainunaterzadelsettoreindustriale,eranotantissimimaschiconpercorsiscolasticiabbastanzalunghie,quindi,conpochiannimenodime.Conlegambechemitremavanomisonochiestacomeavreifattoatenerli”.

“Laprimavoltainlaboratorioèstatoemozionante.Hofattocomeerastatoinsegnatoameprimaall’EnaipepoialGiorgi:hochiamatoiragazziintornoadunamacchinaehospiegatocomefunzionava”.

“Quandosonotornataacasanelpomeriggiohodormitocinqueore,erostravolta”.

“Tantaemozioneeanchetantasoddisfazione.Uninsegnantedevetro-varedellesoddisfazioni.Sapevocheavreidovutoconfrontarmiconloro.LascuoladidonMilanifacevaunpo’partedellamiacultura”.

Ilpercorsodistudiassomigliaaquellodituttigliinsegnanti,purconqual-cheparticolarità.Accantoallalaureainscienzedellaformazione,cenesonoaltrechesembrerebberoabbastanzadistantidall’insegnamentoinuncentroprofessionale.Macisonoancheexallievichehannoproseguitoinunistitutosuperioreepoisonotornatiall’Enaipcomeformatori.

“Misonolaureatainfilologiagreca.Nonc’èlegameconquellochefac-cio,malafilologiamihainsegnatol’approcciosistematico,l’attenzione,lapazienza.Quiritrovol’attenzione,ilnonlasciarsisfuggireiparticolari,lacura,valutareilcontesto,nonscartareniente”.

“Hofattoscienzedell’educazione,poihotrovato lavoro inunentediformazioneperprogettazioneecoordinamento.Attualmentemioccupodeiserviziperillavoro,quindilavorocongliadulti”.

“SonoexallievoEnaip,hoproseguitoalGiorgi,sonoentratoinunaazien-dachecostruivamacchineutensilieconicorsidiapprendistatosonotorna-toall’Enaip.Sonoentratocomeinsegnantedisaldatura”.

“SonostatounodeiprimiinformaticiuscitidalMarconi.All’epocaeravamo

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inpochiadesserespecializzatiininformatica.Sonostatochiamatodaldiretto-reDallaVia.Hoavutolagrandefortunacheilprimoannohofattocodocenzaconunapersonaespertachemihainsegnatotuttiitrucchidelmestiere”.

“Hounalaureainscienzedellaformazionecomeeducatoresociosanita-rioperchévolevoatuttiicostientrarealavorareconletossicodipendenze.Micostaconfrontarmiconlaburocrazia.Pensodiavercapitoadessodivolerfarel’insegnante,avevaragionemiamamma.Quandofaccioattivitàd’aulamiravvivo”.

“Hofattolevecchiemagistrali,misonoiscrittaaLingueeletteraturestraniereperchénellamiatestac’eral’insegnamento”.

“Sonolaureatainfilosofia.Dopolalaureahoseguitounannodispecializ-zazioneaMilanonell’ambitodellaformazione”.

Leindicazionidell’Agenziaregionale,quellecheconsiglianodiprivilegiarenelleassunzionichipuòesibireunaprecedenteesperienzalavorativa,quisonoapplicateconalcunespecificità,comeraccontaunafiguraprepostaallaselezione:“Ioguardocheabbianofattoaltreattività,dalcentroparrocchialeall’Anspiagliscout,gentechevogliavivereconiragazzi.Qualsiasiattività,ancheludicaosportiva,amevagiàmoltobeneperchéquestaè l’armavincente,anchesenonriguardalamateriad’insegnamento,perchétidàlacapacitàdiascoltare,dilavorarecolragazzo.Adinsegnare,invece,siimparapurtropposullaloropelle.Pericorsiperadulti,invece,puntoquasiesclusiva-mentesullaprofessionalitàperchél’adultochesiavvicinaanoièilpiùdellevolteunlavoratorechechiedeunaggiornamento,quindil’insegnantedeveesserealtamentequalificato,magariunliberoprofessionistasulmercato,chesappiafareilsuolavoroeriescaatrasmetterlo.

Micapitaanchediparlareconinsegnantichevengonodallascuolapub-blica,preparatinellamateria,maspessovedoildistaccochehanno,nonparlanomaideiragazzi.Miinsospettiscequestacosasapendosoprattuttoqualeèlagrandefaticachefacciamonoi.Ociavviciniamonoialoroeloroanoiononriusciamoadinsegnare”.

Rispettoallaprecedentegenerazionediinsegnantidell’Enaip,quellaat-tualemanifestaelementidifortecontinuità,maanchedidiscontinuità.Adesempio,sonogeneralmenteprividiesperienzaaclista.

“Purnonavendopersonalmenteunpassatoaclista,quandoincontrochihaquestaprovenienzatrovolasensibilitàchecerco”.

“Miopapàèunaclista,halavoratotantiannineiserviziedhaanchefattotantebattaglie”.

“Hoscopertochel’EnaipècorrelatoalleAcliqualchemesedopochehoiniziatoalavorarequi”.

“LeAclimihannocoinvolto,l’hofattoperchéloritengocorrettoessendoundipendente,masonoestraneoalleAclianchesemicomportomegliodiunaclista”.

“AbbiamofattounpercorsoinsiemeconleAclisulconsumosolidale,sul

il lavoro degli insegnanti

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risparmio,suidiritti.Quindi,illegamec’èanchesebisognerebbecontinua-mentealimentarlo”.

“HoconosciutoleAcliall’iniziodiquest’annoperchéabbiamoconloroorganizzatounconvegnosuiserviziperillavoro.Primaonestamenteno”.

“Quandoavevo17anni,neglianni’70,hofrequentatoleAcli,eranovi-cinoallachiesa,sapevocheavevanofattolasceltadivotareasinistra.Ma,piùdellatessera,permegiàalloralaquestioneprincipaleeralaCostituzioneitaliana,leggernegliarticoliperfarediunlavoratoreunapersonainserita,coscientedeipropridiritti,deipropridoveri.QualchegiornofasiamoandatiinvisitaaCameraeSenatoeameèvenutoilgropòn,misonosentitouncittadinocheincontraleistituzioni.Sperochealcunediquestesensazionipassinoainostriallievi”.

“HoavutounaesperienzaabbastanzalungaconigiovanidelleAcliquan-doeroall’università,unadecinadiannifa.Hoconosciutol’EnaipattraversoalcuneattivitàcheproponevamocomegiovanidelleAcli,manonavevopro-prioideadichecosafosseEnaip.Diròdipiù:quandohofattodomandadidisoccupazione,mihacolpitocheanchealleAclinonsifacessecasochefossidipendentedell’Enaip”.

Sembraunadistanzareciproca,incolmabile.D’altraparte,ilrapportotraleAcliel’Enaipoggièoggettodianalisianchealivellonazionale.

Inparticolare,sembrautileperlanostraconversazionequantoscrivesuFormazioneeLavoro,nellaprimaveradel2008,MariaGraziaFasolidellaPresidenzanazionaledelleAcliriportandoilsuointerventoagliStatiGeneralidellaformazioneprofessionale:“Nellaformazioneprofessionalelavalenzapedagogicadel“fare”ovverodelsaper-fare,nonvuoldireaddestramento(diquestopuresiètrattatoinaltrestagionistorico-culturali)edesecutività,ma attività di cui essere e sentirsi capaci.LeAclivedono–dasubito–oggiconpiùchiarezzalanecessitàchelarivoluzione(ovveroilsovvertimentodellein-debitegerarchiedelpensareedelfare)culturaleaccompagnila società della conoscenzaelaliberidallatentazione(lapiùpericolosa)dell’esclusione.Laformazioneprofessionaleel’Enaiprappresentano,perdirecosì,la memoria inclusivaeaggregativa,dell’azionesocialeaclista…Quandodiparladunquedellaformazioneprofessionalesiamonelgrande capitolo della storia della cittadinanza di questo Paese.Eanchequiilrapportodiparidignitàconlascuolaemergechiaramente”.

Azzardiamochenessunodeinostriinterlocutoriabbialettoquestaindica-zionedilineao,sel’hannofatto,nonloricordanosicuramente.Eppure,nonlapensanoinmodomoltodiverso.

“Confessochel’Enaipchehovissutotrentaepassaannifanonèquellodiadesso.Illavorochesifaadessoconiragazziiomelosognavoall’epoca.Ècambiataladidatticaperchéprimal’obiettivoeraaddestrareiragazzi,ades-soèformaredeicittadiniconsapevoli.Anchelapartetecnico-professionalenonèpiùfinalizzataaformaremeriesecutori.Èancoraverochepartiamo

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dalfareperarrivareallaconoscenza,peròètuttolegato.Siamounpassopiùavantidellescuolequandoparliamodicompetenze,valutiamoiragazziperstandardenonpiùpermateriesingole.C’èanchetantolavorodisquadracheunavoltanonc’era”.

Sonopraticamenteglistessiprincipi,raccontaticonparolediverse.Maandiamoavantiadascoltarnealtri.

“Insegnoquidaquasi32anni.Lamissioneaquell’epocaeracrearedeilavoratorichefosseroingradodiinserirsinelmondodellavoronelpiùbrevetempopossibile,preparatisiadalpuntodivistasocialesiadaquellotecnico.Ilmottodeldirettoredialloraera:‘L’importanteèchetrovinooccupazione’.Oggièfarsìcheinostriragazziabbianodellecompetenzedapoterspenderequicomealtrove.Èverocheilmondodellavororichiedesempredipiù,maèlapreparazioneilveroproblema,prepararliadadattarsi.Innestarelavogliaelacuriosità.Avereambizioneacogliereeportarviailpiùpossibile.Aiutareascegliere,nonasubire”.

“Unaspettodiversodalpassatoèlacuradell’aspettoludicocheannifaeracuratodallaparrocchiaodaaltriambienti.Negliultimiduetreannicisonoattivitàchepocohannoachefareconlostoriconostro,masonomo-mentidiaggregazionechedannomotivazioneecrescita.Altrimentisichiu-donotroppoincasa.Leattivitàextracurriculariportanoiragazziadelaborarelaconsapevolezzadiunpropriodiritto,diunproprioesserci”.

“Lacittadinanzavuoldireancheassunzionediresponsabilità,atutti ilivelli.”

“All’università,neimastersiusanotantiparoloni.Poitiaccorgichenellapraticatimancanoglistrumenti.Civorrebberodegliaggiornamentiperchéavoltetiinventidellecosemagariconsuccesso,peròvorreiesseresicurachesianoveramenteefficaci”.

“Parlarediintegrazioneètanto,ioparlodiinterazione,direlazionetralepersone.Quandofacciamointerazioneègiàtanto”.

“SentocheanchechilavoraalleAclisiprendeincaricolapersonaa360°comenoi”.

“ÈpositivochecomeinsegnantinonproveniamotuttidalleAclimadaesperienzediverse.Ognunoportailsuobagaglio.Potreidirediesserearriva-toquiunpo’percaso,inrealtànonèvero.Chiinsegnaqualofaperscelta.Cisonocolleghiconprofessionalitàpiùaltechetrovanopiùgratificantelavo-rareall’Enaipchenellascuolapubblica”.

Insomma,sipuòdirechepergliinsegnanticoncuiabbiamoparlatocitta-dinanzaeintegrazionerestanoicapisaldisiadelleAclichedell’Enaip.

Proviamoadessoacapirecomesonoigiovanichefrequentanoicorsidell’Enaipguardandoliattraversogliocchialideiformatori.

“Unavolta,inlaboratorio,quandoeriinfasediesecuzione,metteviinsottofondounpo’dimusica;magaric’erachisilamentavaperchéavrebbepreferitounaltrogenere,maeraunacosaincomune.Oggimettonotuttile

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cuffiette.Aquelpuntosiricreaunasituazionedichiusura,dinonconfronto.C’èbisogno,invece,distaccareeconfrontarsi,altrimentiognunoristagnanelsuomondoehalatendenzaadeseguire”.

“Quandohocominciatoainsegnare,iragazziavevanol’obiettivodianda-realavorare.Adessotantivengonoperchéglitocca,c’èl’obbligoscolastico,eccoperchéciarrivanotantidallescuoletecnicheodailiceidoveapprodanoinprimabattutasenzagiustavalutazionedelleproprieattitudini.Siamounpo’l’ultimaspiaggiaanchecomemondoadulto.Unavoltaeranoragazzidistrada,adessodacameraodacomputer.Ricordol’annoscorsounacosachecihaterrorizzato:unragazzinopartivaregolarmentedacasacolsuozainetto,peccatocheandassedirettamenteincantinaepassasselemattineconuntotdifumettiodilibri”.

“Iveronesichecisonoquisiritengonoscartatidallascuola.Sisentelalororabbia,telariversanoaddosso,comesenonfosserostatiapprezzatiperqualcosachesannocomunquefare.Bisognalavoraremoltodipiùsullamotivazionerispettoavent’annifa”.

“Quest’annoil50%deiragazzivengonodallemedie,ilrestoverràdascuolesuperiori,daabbandoniopassaggi.Perfortunacisiamo,perchéal-trimentidoveandrebbero?L’apprendistatoèincrisiperchéperleleggisullasicurezzanell’industriapossonosolopassaregliutensili,quindiègiustochestianoqui,imparinounmestiere.Ibuonirisultatisivedonoperchétuttoracisonoaziendechecelirichiedono.Cisonodeiragazzichesonovenutidapercorsifallimentarichecihannodatograndesoddisfazione”.

“Hocominciatoall’Enaipnell’84.Iragazzialloraavevanomaggiorqualità,lefamiglieeranopiùpresenti,avevanopiùpiacerenelfarelecose,eratuttopiùfacile,ancheselerichiesteeranomaggiori.Questopianpianoèscema-to,adessononèunasceltaperilpiaceredellameccanicamaèingranpartedovutaalfattochenoncisonoalternative.Diconseguenza,nonèunapas-sione.Lasceltaèdettatadagliamicipiùdiquantosuccedevanelpassato.Però,nonèdettocheanchetraquestiragazzinoncisiaqualcunochepotràdiventareunimprenditore.Nericordouno,dieciannifa,chevolevafermar-siinseconda,invecehoinsistitoperchécontinuasse,sivedevacheavevavitalità,infattiadessohaunaaziendaconunadecinadioperai.Noiabbiamomessolebasieluiavevalapassione”.

“Lavisionechehannodell’esistenzaèriduttiva,piegatasulpresente,nonhannounaprogettualitàdeldomani,ancoramenodeilorocoetaneiper-chéilloroorizzonteterminalàdoveiniziaillavoro”.

“Nonfaccioparagoniconlamaturitàdegliallievideglianniscorsi,ma,sepensoallamiaterzaattuale,vedosoloalcuneallieveconlecaratteristichegiustefind’oraperfarelesegretarie.Lealtrehannobisognoditantealtrecoseperchéhannoavutoun’infanziaeun’adolescenzadiversa.Iohoavutolaparrocchia,ilgrest,equestesonoconoscenzechepoibeneomaletigio-chiancheinambitolavorativo.Seriesconoacavarselanell’aspettotecnico-

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professionale,sonocarentinelladimensionerelazionale,nelladimensionesociale,chesonofondamentalialgiornod’oggi”.

“Nonconsiderosfigatiquellichevengonoall’Enaip,neancheunpo’,anzi,miferiscenellaprofessionalità.Miurtaanchesentirecolleghichefannobattuteinquestosensoperchévuoldirechenonhaipiùstimaneltuolavoro”.

“Quandosuonalacampanaesconodicorsamasifermanosottolatetto-ia.Alpomeriggiononsannodoveandare”.

“Vederelamiaallievasolitamentemusonacheallamacchinettadelcaffèmidice:‘Chebellacosacheabbiamofattooggi’dopounamattinapassatasullaCostituzione,nonhaparagoni”.

All’Enaipnonsipuòparlaredell’areagiovanisenzaaffrontarelacomples-sitàdelrapportoconunafortepresenzadiallievistranieri.Nelmerito,ovvia-mente,nontuttiiparerisonoconcordi.

“Bisognerebbechequalcunoognitantofacesseungironeinostricorri-doidurantelaricreazioneaguardarel’assolutomixel’integrazioneserenachec’èall’internodelleclassidoveiprobleminonsonomaidatidaunaque-stioneetnicamadaiclassicilitigitipicidell’età.Anzi,c’èunacuriositàversoladiversità”.

“Hochiestodiavereleragazzemarocchineperchésonoconvintacheunadonnaallevaunagenerazione.Selaintroducoinunmodoserio,impe-gnato,accoglienteinunasocietàetrasferiscovaloripositivi,lofaràasuavol-ta.Peraltro,adesso,arrivandointerza,nessunavuolestareacasa,voglionoandareavanti.Studianotantissimo.Magarinonsapevanounaparoladiitalia-no.Èovviochecisonoglierrori.Peròdolorolachiavediletturadell’adesso.Quandodevonodirmiunconcetto,nonpossiedonounainfinitaquantitàdivocaboli,peròsisforzanotalmentetantocheriesconoadarmelo.Equestobasta.Hannocapitoche,sevoglionouscirdicasa,lastradaèquesta.Infattidopolostageadalcunehannochiestodilavorarealpomeriggio”.

“MetàdeimieiallievisononatiinMoldavia,inSriLanka,inGhana,men-trealcunisononatiqui.Magarihannofattopiùesperienzedime,sonomoltoricchidentro.Spessoquandoarrivanohannounmusolunghissimo,poiinterzasirilassanoefiorisconotantoèverocheall’unanonscappanovia,re-stanoancoraqui.Etornanoanchealuglio”.

“Gliitalianivengonoascuolaperchédevonovenirci,perchégliserveiltriennio.Deinigerianiinvece,mivieneinmenteunpapàchequandoglidicocheilfigliovamaleascuolasifaunabellarisata.L’alunnosrilankeseèpre-ciso,perfetto,spessoaccompagnatodaunmediatore.Oppurec’èl’esplo-sionedigioiadeirumeniperchélascuolanonècomeacasaloro.Quandoraccontanoleloroesperienzeprecedenti,ècomesesicostruisseunvissutocomune.Siamoinunazonadifrontiera”.

“Hosemprenotatoche,quandofacciolemiespiegazioni,chimichiededichiarire,diapprofondire,diallargaresonosempreiragazzimarocchini,

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maigliitaliani.Alloravuoldirechesonosolleticatiasapere.Ecco,questaèl’immensafunzionedell’Enaip”.

“Ancheunmarocchinoalcunianni fasièapertounapiccola impresaedèvenutoadirmelo.Maingeneralegliextracomunitarihannodifficoltàadimparareadessereprecisi,soprattuttoinunamateriacomelamia,lameccanica,nellaqualeèrichiestouncertomododipensare.Questononhaimpeditochel’annoscorso,dueragazzimarocchinifosseroproprioportatiperlameccanica,tantochelihoinseritidirettamenteinunafabbricachedisolitononprendevaextracomunitariedinvececiharingraziato”.

“Avolteaverequalchemediatoreculturaleinpiùsarebbeunbuonsup-porto.Ricorderòsempreloscontrocheioeunaresponsabileabbiamoavutoconunragazzoghanese:volevochemiguardasseinfaccia,negliocchi,enoncapivamoperchénonlofacesse,inrealtànonlopotevafareperchélasuaculturaglieloimpediva”.

Comesivede,iprobleminonmancano.Ealtriseneaggiungono.“Sonosuccessiepisodisgradevoli,maall’esterno,perchécomunqueper

arrivareadessereunabandahannobisognodipersonepiùgrandi.Instazio-neilpericoloèforte.Nelleclassicisonoatteggiamentiostilitrastranieri,maèpiùperantipatiacheperrazzismoomagariperpoterdirechenonhannopauradinessuno.Loscontroèpiùverbalechealtro.Nonmancamailosfot-tò:adesempio,duranteunapartitadicalcio,unmagrebinosirivolgevaadunamicodell’estchiamandolo“cammellomoldavo”.

“Cheimieiragazziabbianovissutiparticolaricheliportinoasviluppareunamaggioreaggressività,sì,manonstanelproblemaetnico.Peresempio,facciamotantissimipranziconloro:ordiniamounavoltalapizza,un’altracinese,maèscontatochechifaleordinazionisachec’èchinonpuòman-giarelacarnedimaialeoaltroenetienecontospontaneamente,ancheseèveronesedoc”.

“Ritengochealcunidiloro,particolarmentenell’areadelMarocco,ab-bianolacaratteristicaditirareindietro,dirivendicareundiritto.Epensarecheerounachelidifendevamolto,poihodettobasta.Deipaesidell’estneabbiamopochi:sonobravi,grandevelocitànell’impararelalingua,granderiscattosociale,vogliadiemergere,menomaleducati”.

Masuquestoleopinioninoncoincidono.“Fralediverseetniequalchedifficoltàc’è.Imoldavisonomoltoduri,

portatiallaviolenza.“Ledifficoltànonsifermanoquiperchéancheilrapportoconlefamiglieè,

conseguentemente,complicato.“Pochissimesonolefamiglieregolari:glistranieripermotividiricon-

giungimento,gliitalianiperseparazioniopergrosseproblematiche.Noicer-chiamotantolacollaborazioneperavvicinareifigliallefamiglieeviceversa:sembraparadossalechesialascuolaadoverfarequesto,mapernoièindi-spensabilepensarechecisiaunadultoquandoesconodiqua.Tantefamiglie

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cichiedonoleattivitàpomeridianeperchésannochealmenounocchioglielobutti.Hoconosciutounamammachehaquattrofiglie,vivedasolaelavorainnero:nonsipuòchiederemiracoli”.

“Quandolefamigliesonoindifficoltàl’interventodeltutornonèpiùsoloscolasticobensìdiventaunaiutopersonale.Misonotrovataquest’annoadesserelapersonacherichiamaunpo’all’ordineigenitori,afarequasiterapiadicoppiapiùcheparlaredelfiglio,amediaretragenitorichenonsiparlano.Avolte,sollevareproblemiancheinformamoltodelicatanonproducel’ef-fettochecisiaspettaperchéognicasoèunico.Neglianniaumentanolesi-tuazionipesantie,forse,sonoinvecchiatiancheinostristrumenti.Nonsonopochiicasiincuidiventiamonoiilpuntodiriferimentoadulto.C’èancheilcasodellaragazzinacheprendelamultaevienedateachiederticomefareapagarla.Ioandavodaimieigenitori”.

“Aparteilprimoanno,l’affluenzadeigenitoriaicolloquinonsuperamailametà,soprattuttoperiragazzistranieri.C’èlapocadisponibilitàditempoperchélavoranoatutteleore:michiedonodivenirealladomenica.Inpiùmoltiragazzisonoquisoloocolpapàoconlamamma.Ingenere,igenitoristranierihannoaspettativeenormi,forsepiùdei lorofigli.Cichiedonodicaricarli,silamentanodeipochicompitiacasa.Spessointerpretanol’educa-zioneinmanieradiversa:passidaetnieincuitichiedonoinfondodiessereilpadrepadrone,soprattuttoquelledireligionemusulmana,aquelledell’estdovelafamigliac’èfinoaduncertopuntoefaifaticaatenereilcontatto.Conlefamigliecinesiilrapportoèquasiimpossibileperchédalnostropuntodivistanoncisono,magariderivadalfattoche,dauncertopuntoinpoi,ilfigliodevearrangiarsi.C’èallevoltepropriol’incapacitàdicomunicare,noncapisconolalinguaitalianaanchesesonoinItaliadaalcunianni”.

“Complessivamenteallespallecisonofamiglieindifficoltàeconomica,manellaristorazionecisonoanchefamiglieconlaureati.Èstataunanovitàperme.Equestisonomoltosolidaliconlascuola”.

Difronteaquestedifficoltàèlecitochiedersisequestomestierepiaceechecosahadispeciale.

“Quellochemiattraenelmiolavoroèilrapportodirettoconlepersone,congliadultiinparticolare,ancheseunavoltaicolloquieranopiùsereni,nonc’eranoidrammidiadesso.Nellepersonecheincontrorintraccioilsensodelmiolavoro”.

“Anchealsindacatofacevounlavorocheeraunserviziorivoltoallaper-sona,mal’holasciato,ancheseerodapocofuoricasa,perchéeracomesemiportassiacasapiùlapraticachelapersona.Quil’utentecel’haiperunperiodopiùlungo.Epoitornaacorsofinito”.

“Sonostati icorsicongliadultichemihannomessoacontattoconun’altrarealtà.HofattodeicorsibellissimiallaGenovesaconlacomunitàdirecuperodeitossicodipendenti,incarcere,conidisabilimentali,doveicontenutieranosolounapartedellalezione”.

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“Quièsuccessoanchechedueragazzisisianopicchiatiperlaragazzagrossa,grassa,brutta,cheinun’altrascuolanonavrebbevistonessuno.Eleièuscitaorgogliosadellasuafemminilità.Hotrovatoilmiopostoenonlocambiereiperchésonoquestiallievichecicostringonoatrovareilmetodomigliore.Quiungiornononèugualeadunaltro.Èunmicrocosmodoveciascunotrovailsuoposto”.

“Credodiavertrovatoillavorochefapermeperchémisentobeneconloro.Lovedonoacasaancheimieifigli”.

“Lafortunadinoiformatorièquelladitastareambientidiversi.Iostessahoseguitoinpassatoicassintegratiperchéc’erabisognodifarlo,adessomioccupodell’orientamentodegliapprendisti:sonotuttielementichetidannol’ideadicomeèilmondoaldifuorie,quindi,trasmettilatuaconsapevolezzaairagazziche,alorovolta,arricchisconoiltuobagaglioculturaleepersonale.Èutileanchepernoinonrimanerechiusinelnostroruolodiformatori”.

Eilaboratoriaggiungonoqualcosa.“Ogniclasseèunarealtàdiversa,ancheinlaboratorio.Tendenzialmente

siriesceadinteressarlidipiù.Primaprovanoepoidalrisultatoottenutosiestraelateoriachecistavasotto.Ilrapportoèpropriodiversofisicamenteperchéneilaboratorinondevonostarsedutiafareunlavoromasimuovono,hannouncontattofisicoconl’insegnante.Glièafianco,nondifronte”.

C’èquindiautostimaedèimportante,macivoglionoancheiriscontriconglialtrisoggetticoncuihaiachefare,leimpreseprimaditutti.

“Essendostatoprimaartigiano,socomeparlarealleimprese.Neltempoabbiamocostruitoquestafiduciaricambiata:avoltebrontolanoperchégliallievisonopocopreparati,inrealtàliprendonoperchéiragazzihannounamentalitàportataallamanualità;difficilmentesitrovaunperitochesiapor-tatoadeseguirelecose.Inostriqualcosinapensanoepoieseguono.Nelterritoriovienericonosciutaquestacapacitàdell’Enaip”.

“Inunquadrogeneralepositivo,abbiamoqualcheproblemaperquantoriguardal’inserimentolavorativonellepiccoleaziendedelsettoreelettronicoperchélaloroattivitàsisvolgeprevalentementepressoilclienteeperque-storimaneilsospettoneiconfrontidellostraniero.Però,ingenere,iragazzitrovanooccupazionenellorosettore”.

“Quandoc’èlostagecuriamodimettereilragazzogiustonelpostodilavo-rogiusto.Èlapartechepiacedipiùagliallieviegeneralmenteèunsuccesso.Unavoltaconlostagesibuttavagiùilmurocheseparalascuoladallavoro,adessoconlaseriedicontrattid’ingressochenonfacilitanol’inserimento,lacontinuità,sidemotivanoiragazzi.Èdifficilemantenernel’entusiasmo.Ri-mandandocontinuamentel’entratanelmondodellavoro,siinduceall’adatta-mentocosìlaprofessionalitàacquisitarischiadiandaredispersa.Negliultimianniladisoccupazionegiovanilehainteressatoancheinostristudenti”.

“Subiamounpo’itempidellaburocraziamentreleazienderichiedonosoluzioniimmediate.Adesempio,atrainodellaristorazionenell’areagiovani

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partiremoancheconicorsiperadultinellostessosettore:peròèdagennaiocheneparliamoestiamorealizzandosoloadessounalocandina”.

Ilrapportopiùdelicatoècolsistemascolasticoperché,èutilericordarlo,laformazioneprofessionaleèspessovissutaconsufficienzadalsistemadell’istruzionee,quandoèingiocoproprioiltuoruolo,ilconfrontoèinevita-bile.Maanchequinonc’ènessunsensod’inferiorità.Anzi.

“Unavoltatranoielascuolapubblicaeravamodistanticomeipoli.Ades-solavoriamoinsiemesianellemediechenellesuperioriattraversol’attivi-tàdiorientamentoeipassaggidiallieviallescuolepubblicheeviceversa.Restaladifferenzachenoiabbiamol’incognitadelfinanziamento,mentreilpubblicoèunpo’piùtranquillo.C’èpoidadirecheabbiamosìrapportoconlascuolasuperiore,masoprattuttoconlefamigliechenehannoricavatounaesperienzanegativaperciòl’obiettivopiùimportanteèquellodiricucireconlascuola,divalorizzarequellochec’èediindicareunpercorsoidoneo”.

“Anchequando abbiamo fatto corsi insiemecon insegnanti di altrescuolec’èsemprestatounrapportoallapari.Honotato,però,chequic’èmenorigiditàperchédasemprecièstatachiestaflessibilità.Aggiungochegliallievichevengonoquidallascuolasuperiorehannodifficoltàdiapproc-cioallamacchina,quindivuoldirechefannopocolaboratorio.Sonoportatipiùallaprogettazionecheallaesecuzione.Personalmenteandreialavorarenellascuolapubblicasoloperlasicurezzadelpostodilavoro,nonperillavoroveroeproprioperchépensochenonavreilestessesoddisfazionichehoqua”.

“Stacambiando l’immagineche lescuolesuperiorihannodinoi.Adesempio,inunascuolasuperioresiamoandatiafareorientamento,unpo’perpresentareinostricorsimaanchedirettamenteperfareuninterventodirettoalserviziodiquellascuola.Successivamente,ilpresidehamandatodeiragazzidanoiperunbrevepercorsodirimotivazione:questoèstatomoltoimportante.Siamosicuramenteancoralascuolapiùsemplice,piùallaportatadeiragazzi,adattaafarfinireprestoquellichenehannopocavoglia,masiamoancheuncanaleconunasuadignitàchepuòcomunquesvolgereunlavoroqualificato”.

“Laformazioneprofessionalehasfondatolabarrieratrascuolaemondodellavoro.Lascuolapubblicadovrebberiuscireafarealtrettanto.Parzial-mentel’hafatto,mahaancorapauradiconfrontarsiconlarealtàesterna.Ancheall’universitàèimportantechecisiauncontattocolmondodellavoro,dobbiamopensareallaricercaorientataall’azienda”.

“Nellascuolastatalec’èunaattenzionemoltomenoforterispettoaglial-lievi.Moltemieamichecheinsegnanonellascuolastatalenonsannonientedellesituazionidivitadeilororagazzi.Noiconosciamoquellichenonsonodellenostreclassi,figuriamociinostri”.

“AIsolaabbiamocostruitounabuonaretediorientamento,abbiamopun-tatomoltissimosullaqualitàesullaprofessionalità,nonfacciamolerelazioni

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pubblichediEnaip.Inquestomodosiècreatounrapportodifiduciaconlescuolemedie.Siamopiùindifficoltàconlescuolesuperiorimadipendeanchedalfattocheilnostroèunpoloscolasticomoltofragile,hasubitomoltissimolacrescitadiVillafranca”.

“Purtroppolaretedell’orientamentotralescuoledelterritorioaLegnagononèmoltoforte.Èviziatadalrapportoconipresidi,nonc’èfiducia”.

“Lanostraprofessione,rispettoallascuolapubblica,èpocoriconosciuta,nontantocomesoldimapropriocomeruolo.Equestomidàparticolarmentefastidio.Perquantoriguardalalibertàdalpuntodivistaprofessionalepensosiamaggioreinquestoambitorispettoaquellachesihanellascuolapubblicaperchéquil’interesseindividualeelapassionepossonoesseresviluppati”.

“Mibattomoltoperchécambilavisionedellaformazioneprofessionalecomescuoladovevannoquellichenonhannovogliadifare,chesitrovanoindifficoltà.Basandomisullamiaesperienzapersonale,possodiretranquil-lamenteche,puravendofrequentatoilliceoclassico,restoimpressionatadaquellochevienefattonelCentro,soprattuttoperl’attenzionechec’èperlapersona.Purtroppol’ideacheuncentrodiformazioneprofessionalesialascuolapergliultimièduraamorire”.

Sì,vabenetuttoquestolavoro.Però,Enaipèunprivato,sociale,chegestisceingranpartesoldipubblici.Èunaformulachesiapplicaancheinaltrisettori,adesempiolasanità,maintempodivacchemagredellerisorsepubblicheoccorrechiedersiseisoldisonospesibene.Oalmenosentirecosanepensanoquellichesonoiprincipaliresponsabilidelloroutilizzo.

“Èunagrossaresponsabilitàusaresoldiditutti.Inalcuneregionilafor-mazioneprofessionalenonc’èmentreinVenetofunziona.Noisentiamocomenostrotuttoquellochesifa.Leorelelavoriamotutte.ÈlamentalitàdelNordest.Sappiamochesenondiamoilmassimoperdiamoiragazzierestiamoacasaanchenoi.Allostessotempo,rispettoalleprivate,nonc’èilragazzinofigliodipapàchedeveandareavantiaprescinderedairisultati”.

“Vistoche,conlerisorsecheabbiamo,riusciamoadarerisposteagliutenticoncorsidirecuperoeconattivitàfuoriaula,miviendapensarechelanostraformuladiprivato/pubblicosiabuonacosa.Cerchiamodiarrivareallamaggiorqualitàpossibileperchéviviamoseilclienteèsoddisfatto”.

“Nonsiamoallacacciaindiscriminatadeifinanziamenti.Infondo,lascel-taèquelladi interessarsidituttelefiguredebolisulmercatodel lavoro,diversamentedacosìsarebbepiùsempliceavereduepersonealmarketingchevadanoingiroavenderecorsi,magaridiquellicheservonopoco.Lanostrapubblicizzazione,invece,avvienepiùconilpassaparola.Difficilmentecisonosprechiodisorganizzazioni”.

C’èpoiilproblemadellaburocraziainterna,dellecarteedeimodulidariempire.“Lascadenza,quelladellaburocrazia,èlabellezzaelapesantezzadiquestolavoro”cidiceunadocente.Ma,sentendoliraccontarequellochefanno,vienedachiedersise,dall’interno,siriesceacogliereununicofilo

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conduttorecheleghilediverseattivitàoselaricercadeifinanziamentinonfiniscaperappannarel’orizzonte.

“Negliultimianniriescoavederecontinuitàneidiversiimpegnidell’Enaip.Anchesepermanelaseparazionetral’areagiovaniequelladegliadulti,chestadiventandosemprepiùimportante,succedesemprepiùspessocheilgiovanechefaunaattivitàalmattino,partecipipoiadun’altraalpomeriggio,successivamentelotroviamocomeapprendistaefaancheunpercorsodiorientamento,insuccessione.Alivellodicolleghic’èsemprepiùscambioepiùtolleranzareciprocariguardoall’usodeglispazi”.

“Lecosechefacciamosonotanterispettoaglispaziadisposizione,ma,adesempio,adessolavoroinunufficioincuic’èunasignorachesioccupadiragazziedèmoltointeressantescambiarcileesperienzeperchéallafineunragazzodiventeràadultoquindic’ècontinuitàtraledueattività.Èunaricchezza”.

“Secondomeall’esternononsipercepisceancorachefacciamotantecose.Capitachequalcunodicachenonsapevachefacciamoqualcheat-tività.C’èancheladifficoltàdidefinirelaformazionerispettoaquellocheètradizionalmentescuola,immaginiamociconl’orientamento,ilbilanciodicompetenze.Dalleistituzioniregionalic’èriconoscimento,menodall’opinio-nepubblicaedalleistituzionilocali”.

“Enaippotrebbevenderemeglioilsuoprodotto.Adesempio,iomicon-frontoconiprogettidiorientamentochefannoaltrievedocheillavorochevienefattodanoièveramentegrandeediverso”.

“Daquestopuntodivistami ritengofortunataperchéadessofaccioorientamentoperlepoliticheattivedellavoroeseguoicorsidellaristorazio-neperadultimentreprimaholavoratonell’areagiovani,perciòhounavisio-neglobaledituttoquellochesifa.Pensochenonsiacosìpertuttiperchéècomesefosseunpuzzle.D’altraparte,anchenellasolaareagiovanièunpo’lastessacosa:conloroaIsoladellaScalafacciamotantissimaattivitàancheperchésiamoungruppostabile.LavoriamocolCestim,c’èlosportellodellapsicologa,icorsisull’affettività,incontriconlaginecologaunavoltaalmese,percorsidieducazionerispettoalledroghe,ilcorsodischerma.Bisogne-rebbemetteretuttoassieme,sarebbeimportanteanchecomeimmagineall’esterno”.

“Enaipperpotersopravviverehabisognodidiversificare,laconcorrenzaèspietataquindibisognacoglierequalunqueoccasione.Quellochemanca,casomai,èlaconoscenzadituttoquellochesifa.Nontuttiicolleghisonoconsapevolidellosforzoedellavorochevienefatto”.

“L’Enaipfaformazione,vorreifossesoloquestoperchéavremmorisul-tatimaggiori,peròhatanteattività,checirubanoavoltesolotemposenzadarcisoddisfazionedalpuntodivistatecnico,evaafinirechenonsicresce.Adesempio,gliapprendistivengonoperchéglitocca.Ame,invece,interes-salaformazionedegliallievi,cosìcomequellaseralecongliadulti.Sel’Enaip

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siconcentrasseinquesteduedirezioni,aumenterebberonecessariamenteillivellotecnologicoelaformazionedeglistessiinsegnanti”.

SpuntanofuorianchedifferenzeterritorialitraIsoladellaScala,Legna-goeVerona,inparteinevitabiliperlaformazioneprofessionaleche,piùdialtriordinidiscuola,assorbelediversitàdelsistemaproduttivooltrechelecaratteristicheeconomicheesocialidell’ambientechelacirconda,inparteperòdovuteaquellachevienedefinitaunadifferenzadiregia.Alfondo,anessunodispiacedifarpartediun’unicaAgenziaprovinciale.

“Leproblematichedellacittàleconosco,mentrequellediIsolaeLegna-gono,mamiaccorgodall’agiredeicolleghichecisonorispostediverseallestessedomande.Ilterritoriotisegnaapartiredalnumerodiscuoleconcuitidevirapportare.AVeronaabbiamoilvantaggiodipoterusufruireconpiùfacilitàditutteleiniziativecheciproponel’Ufficioscolasticoprovincialeperòabbiamolosvantaggiodiavereunaforteconcorrenza.Lodicononpensandoaglialtrientidiformazioneprofessionaleconiqualic’èunacertasuddivisio-nediambitid’interventoeunacertacollaborazione,masoprattuttoaidiversiistitutiscolastici.EinostriallievinonsonocertosoloresidentinelcomunediVerona,abbiamounbacinoamplissimo.AnchedalorocivengonostimolichesonoinpartediversidaquellichericevonoicolleghidiIsolaediLegna-go.Glistessigiovanistranierihannoprovenienzepiùdiversificatechenonneglialtricentri”.

“AVerona,IsolaeLegnagoiosentosemprelostessoEnaip.L’annoscor-soholavoratotantoaVeronaperilprogettod’inserimentolavorativodimi-granticheeraprovinciale.Cisonosicuramentedellediversità,maletemati-chesonosostanzialmentelestesse.Lascadenza,quelladellaburocrazia,èlabellezzaelapesantezzadiquestolavorocheciunificatutti”.

“Traitrecentricisonodifferenzechesipossonoridurreconlamobilitàdelpersonale.L’annoscorsoc’èstataunabellaesperienzaperchéladiret-tricedelcentroèstatasostituitadalcollegadiIsoladellaScalacosìc’èstatounoscambiodiesperienzecheprimanonsierarealizzato.AnchecolmiocollegadiIsola,acuihoinsegnatoio,c’èunoscambio.ConVerona,purcondifficoltà,sisonocreatideilegamicheventiannifanonc’erano.“

“IlcentroprofessionalediIsolaèpiùpiccoloeforsesiriesceagestiremeglio.Forse,rispettoallacittà,dobbiamofareiconticonlamentalitàdeigenitorichenonsembranoavercoltol’importanzadellaformazioneeconunaesperienzascolasticapiùomogeneadapartedegliallievi,quindimenoriccaestimolante.Madevodirechemitrovobene”.

Sessant’annisonounbeltraguardo,mailmodomiglioreperfesteggiareuncompleannoèguardareavanti,chiedersicosasivorrebbefareperstareeperfaremeglio.Isogni son desideri,recitalacanzone,eguaiascambiarliconunsensodiscontentoperlarealtàattuale.

“Sevincoilsuperenalotto,unaquotaladestinoall’Enaippercostruireunanuovastruttura.Èverochenonsonoimurichecontano,ma,sefossi

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ungenitorechedevescegliere,guardereianchequellielastrumentazionedeilaboratori”.

“C’èungrossoproblemadigenereperquantoriguardairagazzi.Imaschifannomeccanica,leragazzefannoleoperatricicontabili.Provereiaromperequestarigidità,magariconcorsidimicromeccanicarivoltealledonne.Nelgirodiqualcheannopotrebbediventareunnuovobacinod’utenza.Anchetraidocentic’èunaseparazione:nell’areaculturalec’èunaforteprevalenzafemminile,inquellaprofessionaleprevalgonoimaschi”.

“Bisognerebbededicarciarielaboraretuttoquellochefacciamoperchéc’èunpatrimoniodiesperienzesucuisvilupparedelleteorie.Abbiamotan-tissimepotenzialitàdicuicirendiamoconto,manoncisifermamaiariflet-tere,aconfrontarci,siamounpo’schizzati,presidaltempochenonc’èmai.Èverocheabbiamocontatticonl’Università,mainquestomodolariflessio-neèdelegataaloromentremipiacerebberimettermiastudiarepartendodallecosechefacciamo”.

“Miaugurodiaveremoltodipiùadisposizioneitutorperaverelacodo-cenzae,quindi,unaiutonellagestionedell’aulaperunmaggiorcoinvolgi-mentodeiragazzieperunconfrontoconaltrimetodi”.

“Miaugurocheidipendentisianovalorizzatidipiùcomepersona:èbelloquandoqualcunomichiedecomesto,comestaandandoilmiolavoro,cosastofacendo,cosamipiacerebbefare.Sarebberoutiliancheunasortadisupervisioneesternadurantetuttol’arcodell’annoeunaformazionechecifacciarespirarearianuova”.

“Lanostrascuolameritaunmaggiorriconoscimentoperciòl’immaginepuòmigliorarevalorizzandoilprofilounitariodituttoquellochefacciamoecorreggendol’ideacheabbiapiùunafunzionesocialecheeducativa.Anchetradinoic’èl’abitudinediparlarepiùdelledifficoltàchedellanormalità.Inve-ce,lenozionisipossonotrasmetteremegliosec’ècoinvolgimento”.

“Sesognol’Enaipfradiecianni,loimmaginocomeuncentroapertodalleottodellamattinaalleottodellaseradoveiragazzivengonoalezionemafannoancheunmiliardodialtrecoseperchéilprimobisogno,oalmenounodeiprimi,dell’utenzacheabbiamoèquellodiavereunpuntodiriferimentoinalternativaallastradaediaveredeltempoimpegnato”.

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L’annoscorsoeranoin606afrequentareicorsiperl’obbligoformativoneitrecentridiIsoladellaScala,LegnagoeVerona,quest’annosonoin633,il25%circadituttigliutentichenellostessoannohannoavutoachefareconl’Agenziaprovincialedell’Enaip.CresconoaVeronaeIsoladellaScala,sonoinripresaaLegnago.L’altro75%hafrequentatocorsidiformazionecontinuaediformazionesuperiore.

Lecosiddette“passerelle”,cioèilpassaggiodallascuolastataleallafor-mazioneprofessionaleeviceversa,funzionano.Nel2011-2012sonostati62gliallieviiningressoall’Enaip(l’annoscorso73el’annoprima81)e28inuscita.

Semprenell’Areagiovani,glistudentistranierisono234alivelloprovin-ciale,il37%,incalonegliultimidueanni,probabilmenteanchepereffettodellacrisieconomicagenerale.AVeronasono109,parial42,2%,aLegnago62,parial33,3%,eaIsoladellaScala63,parial33,3%.VengonodatuttoilmondomasoprattuttodalMarocco,dallaRomania,dallaMoldavia,dall’India.

Questisono(alcuni)numeri.Comesempre,incontrarelepersoneèun’al-tracosa.

Peresempio,perriflettereulteriormentesulrapportotra“indigeni”e“stranieri”.AdIsoladellaScala:“Hotantirapporticonpersonestraniereecivadoanched’accordo.Però,quandomiritrovocheparlanoindianotuttoilgiorno,hannolalorocultura,lapensiamoinmodocompletamenteopposto,unpuntod’incontrononriescoatrovarlo.Percarità,tisalutovolentieri,fac-cioancheduechiacchiereconte,mal’amicizianoncelavedo.Conchiètan-todiversodamenonriescoatrovareunpuntod’incontroperchéneanchelorofannotantoperintegrarsi”.MaancheaLegnagodoveachidice:“Dareiunamanodibiancoaimarocchini,nonlisopportoperchéselatirano”,bastafarglinotarecheèsedutopropriovicinoaunodiloroperchérimedi:“Maluinonècomeloro”.

Comunque,parlanovolentierisoprattuttodellascuola,degliinsegnanti,dellavoro.

UnaragazzadiIsoladellaScalachevienedaun’altrascuola:“Rispettoalliceochehofrequentato,quidannoimportanzaallasingolapersona.Nonsei

aLLIEvI: SoNo pENtIto DI NoN ESSErE vENuto prIma

Il testo è il risultato di sei incontri ben più articolati con gli allievi di altrettante classi dell’area giovani a Verona, Isola della Scala e Legnago. (G.M.)

allievi: sono pentito di non essere venuto prima

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laclasse,seilasingolapersona.Alliceoserestiindietrononsifannoproble-mi”.AnchenelconfrontoconilorocoetaneidelliceononsitiranoindietroaLegnago:“Nonèchesivienequaesistudiadimeno,c’èanchelapratica;alCottastudianoebasta,noistudiamoteoricoeanchepratico”.

“Davantiaunpannelloc’èanchedellostudio,larealizzazionepraticaèl’ultimacosada fare”.Anchesenonsfuggeanessunoche“chiscegliequestascuolasiaspettachecisiapocodafare”.Edinvece:“Sempreunascuolaè”.

“Anchesel’immaginedellascuolavienesottovalutataperchétuttidico-nochenonsifaniente,nonèveroperchéicompiticelidanno,dobbiamostudiare,èunascuolanormalissima”.

EaVerona:“Sistudiapocoacasamaforseidatoridilavorocercanochihafattopiùpraticacheteoria.Enellapraticanoisiamopiùbravidiquellichefannoicinqueanni”.

“Pensochel’areaculturalesiafondamentalequacomeintuttelealtrescuole,èlaconoscenzadelmondo.Civuolepercrescere.Peròinlaboratorioc’èpiùcontatto”.

Vorrebberoancheaumentareleorediingleseperché“potrebbeservire,sedevi faredeipezziper l’estero”.Cosìcomenonsottovalutano l’utilitàdelleorediculturagenerale:“L’areaculturaleècomunqueutile,adesempiolamatematicaperfaredeicalcolisuipezzi”.Nonsolo:“Sevuoiaprireunlaboratoriotuo,devianchesaperparlare,scrivere”.

L’interessevero,però,stasicuramenteneilaboratori.“Inlaboratoriolavo-riamoeiltempopassapiùveloce,inveceinaulaascoltarestanca”.

“Inlaboratorio,secisidistraeunmomento,sipuòrompereunamacchina,mentreduranteitalianosipuòsemprechiedereunasecondaspiegazione”.

Alpuntocheèdiversoancheilrapportocongliinsegnantidiareacul-turalerispettoaquellidilaboratorio:“C’èmoltadifferenzatraquellidiareaculturaleequellidiareatecnica.Quellidiareaculturalesonopiùseveri,ingenerale,mentrepiaccionoquellitecniciperchéallafinelavoriconloro.Tidicedifareunacosaetulavaiafare.Conloroiltempovola,leoresonopiùpiacevoli”.

Ma,allafine,questiinsegnanti,tutti,sonounpo’speciali.“Misacheliscelgonoappostapervenireainsegnarequa”.

“Secondomesonocostrettiadavereuncertoatteggiamentoperchéhannodeglialunnichenonsonoisolitisecchionichetroviinaltrescuole.Quaarrivanoragazzistranieriobocciatiosonopiùvivaciperchénonhannovergognanelrapportoconiprofessori”.

“Quiiprofessoritiaiutano,tivengonodietro,nellealtrescuoletiprendiiltuoquattroerimanilì”.

“Èlascuolachedeterminailcomportamentodegliinsegnanti.Nonèpro-blemadigiovaniovecchi:seunocominciaqui,rimanecom’è,secominciaalMarconihaun’altraimpostazione”.

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L’assaggiodellavitainunpostodilavoro,perquantobreve,comepuòesserelostage,lasciailsegno.“All’iniziohofattofaticaadambientarmiinazienda.Dopo,èbelloandareallamattinaeriprendereillavorodelgiornoprimasenzachequalcunodebbadirticosafare”.

“L’unicacosaugualeallascuolachehotrovatoinofficinaeranoilmartelloelepuntedeltrapano:tuttoilrestoeradiverso,peròlabasec’era”.

“Sonoarrivataquaafebbraiodell’annoscorsoevenivodalLiceoArtisti-co.Nonsapevonientedicontabilità,maneitremesidellostageestivomisonotrovatabene.Avevanounaltroprogrammainformaticomailcontenutoerauguale”.

Ecosavorrebberodipiù?Conl’impazienzadellaloroetà“rafforzereilaconnessione,icomputersonotroppolenti”.Maanche,asorpresa,“fareiungiardinounpo’piùcarinodell’attualeparcheggiointerno,conpanchineefontana”e“mipiacerebbeunagitadituttalascuola,magarialmare”.

Perchiudere,buonapartedilorosonoarrivatiall’Enaipperilpassaparolapiùcheperilconsigliod’orientamentodegliinsegnantioperilmarketingdell’Ente.Eadessosonoprontiafarelaloroparte.Sannoscegliereiltarget:“Seèunoacuipiacelapartepraticaglidicodivenireall’Enaip,maseèunocheèuscitoconottimoallemedienonposso”.

“Seèunochestudiatanto,glidireidiprovareafarei5anni.Però,senonnehaivogliaevuoiandarealavorare,tifaiituoitreanni”.

Nonmancanodiunpizzicodiutilitarismo:“Chifacinqueanni,sedopononfal’università,nonhaniente,noiinvecedopotreannipossiamotrovareunlavoro”.

Ehannoargomenticonvincenti:“Consigliereil’Enaipperchéèunascuolachetiinsegnamoltobeneiltuolavoro,tiallenaadaffrontareillavorodioggi.Inpiù,tidàlebasiperpassare,sevuoi,allascuolasuperiore”.

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Ex aLLIEvI: ComE Eravamo, ComE SIamo

adesso capisco anche il dialetto

DapiccolovolevafarecarrieramilitareinMoldavia,adessoèvice-capodelrepartotrattamentitermici,verniciaturaesabbiaturaallafonderiaZanardidiMinerbe,conbuonepossibilitàdidiventarneilcapo.Inmezzocisonotan-tecose:lascuolasuperiore,l’iscrizioneall’università,illavoroinunacentraletermoelettricacomeriparatoreemanutentoredeglistrumentispecialichemisuranotemperaturaevibrazioni.Poisiricomincia,conuncorsodisalda-toredelFondosocialeeuropeocheloportadallaMoldaviaaLegnago,primadasolopoiconlafamiglia.Lafonderia,maancoradinuovolemedie,perchéinItaliailtitolodistudiononvale,poil’istitutoagrario,soloperchéèvicinoadoveabitaenonhal’automobile,eappenapuòvaadEsteafrequentarel’istitutodiinformatica.Lafonderiac’èsempre,laMoldaviadovevaesserelasuaItacaacuitornareinveceoggièpiùlontanaeluisognaditornareall’universitàaVicenza,questavoltaastudiarelameccatronicapermettereinsiememeccanica,elettronicaelasuapassioneoriginaria,l’elettricità.

VaceslavIusicoèinItaliadal2005.“InMoldavialavoravoinunasocietàstatalesimileall’Enel,avevoilmioufficioancheseerooperaio,eroautono-monelmiolavoro.QuandohodettochevenivoinItaliaperfareuncorsodisaldatore,parentieamicimiprendevanoingiro.Mapermeeraunmodoperavereunavitamigliore.Avevocambiatodiversilavori,ancheinimpreseprivate,manoneraancorasufficienteperpermettereallemiefiglieilneces-sario.Riuscivoavivere,manonacomprarmiun’autoounacasa”.

Aquelpuntodellasuavitaincontra,casualmente,l’Enaipchegestiscedodicimoldavinell’ambitodelprogettoeuropeo.Uncorsodiquattromesi,treinaulaeunoinazienda.L’ostacoloprincipaleèlalingua.“Noiconosce-vamosolobuongiornoegrazie”.Eallorasicomunicaconidisegni,conlamimica,siascoltanoinomidegliutensili,deimaterialiedeiprocessipro-duttiviconvinticheverrannobuoniinseguito.Soprattutto,siprovaafare.“Quandoabbiamofattol’esamefinale,icommissarisisonomeravigliatidicomeriuscivamoasaldaredoposolitremesi.Questoèsuccessoperchégli

Un ringraziamento particolare a Vaceslav Iusico, Fabio Faben, Andrea Dal Cer, Alberto Penna e Marco Scala che hanno accettato di raccontare l’Enaip dal loro punto di vista di ex allievi. (G.M.)

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insegnanticilasciavanoprovareetoccaretuttosenzalimitiancheseerava-mopocoesperti.Ilprimogiornocihannodettocomesiaccendelasaldatriceecomesimettonoipezziesubitocihannoinvitatoaprovare”.

L’Enaipnonfasoloscuola.Sioccupaditrovareunacasaedamangiaregrazieallaretediconoscenzeedicredibilitàchegodesulterritorio.

Maèsoprattuttoquandoèfinitoilcorsochel’EnaipdiventaquellocheIusicodefinisce“ilcuorediunmacchinario”eilmacchinarioèlasuavita.“Piùchequellochehoimparatonelcorsoèstatoimportantechemiabbianoaiutatoatrovareunlavoro.UnavoltachesiamotornatiinMoldavialascuolapotevaaccontentarsidiquellocheavevafatto.Avevamosololoroquacomegenitori.Diròsemprechepermel’Enaiphafattotanto”.

Eranoarrivatiindodici,hannofinitoindiecimaaltricinquesiperdononeipassaggichelanormativasull’immigrazioneimpone.Chinonstaalleregoleèfuori,chilerispettaèaccompagnatoesostenutonellaricercadiunlavoro.AllaZanardivannointre,glialtriduetrovanolavorocomesaldatori.IlprogettodiIusicoeradifaresoldietornareinMoldavia.“Vistochequierosolo,senzafamiglia,iltempononimportava.Facevotantistraordinari,ancheundiciorealgiorno.Poihocominciatoalavorareconiturni.AllorahocercatounaltrolavorodasommareaquelloallaZanardi.Avevofattouncorsoseralesempreall’Enaippermacchineacontrollonumerico.Miavrebberoassuntoinun’altraaziendacomesaldatoree,vistochesapevoleggereidisegnitec-nici,avreipotutofarel’installatore.Però,siccomenelfrattempoallaZanardimihannofattoilcontrattoatempoindeterminato,sonorimastoancheper-ché,sequalcunomidàunamano,cercodiadattarmianchesel’altrolavorosarebbestatopiùleggero”.

Guadagnoetorno.Manonèandatacosì.“Pianpianohocapitocheco-munquenonsiriesceaguadagnarepiùditanto,cosìhopensatodiportarequimiamoglieeleduefigliepercercaredidarlorounfuturomigliore.Sonoarrivatenel2007.Miafigliapiùgrandecominciavaascambiarmiperstradaechiamavapapàdegliestraneivedendolidispalle.Lapiccolasisvegliavadinotteemichiamava.SonocontentodellasceltachehofattoancheseinMoldavianonstavomale,facevodueotrelavori,magarimenodifficilidiquellichefaccioqua.Pervivereriuscivoaviveremanonpotevopermetter-minientesiapermesiaperlamiafamiglia”.

EcosìilmanutentoremoldavocondiplomadiscuolasuperioreentranelrepartotrattamentidellafonderiaZanardiconcontrattodaoperaiovalidotremesi.Iprimitempinonsonofacili,anchesenelsuoraccontononc’ènéamarezzanétantomenorisentimento.“Misonoaccortochedovevoguar-daretroppodasottoinsusoprattuttoicapidell’officina.Hosemprefattolavoridimanutenzioneancheseilmanutentoreeraunaltro.Dovevofareioilavoripiùsporchiepesanti.Poi,andatoinpensioneilcaporeparto,sonodi-ventatoilpuntodiriferimentodichil’hasostituito,alpuntochehannorinun-ciatoadassumereuningegneremeccanico.Adesso,conlariorganizzazione

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interna,holapossibilitàdidiventarecaporepartosedimostreròdisapercifarenellerelazioniconglialtridipendenti”.

Già,lerelazioniconglialtriinfabbrica.“Adessocapiscoildialettoverone-se,quindivaabbastanzabene.AdEstehoimparatounpo’ancheildialettopadovanoe,sepropriononcapiscoqualcheparola,lodico.All’inizio,però,eroarrabbiatoperchélorousavanosoloildialetto,perciònoncapivoproprionulla.Neimomenti incuisifermaval’impiantoperunguasto,bisognavamuoversivelocemente.Essendoilpiùgiovaneeavendomenoesperienza,eroquellochepassavagliattrezzi.Quindi,midicevanounnomediqualco-sadaandareaprenderesulloscaffaleealloraio,mentrecorrevo,cercavodicapirechecosagliservisse.Soloperintuizioneriuscivoaportarequellochelorovolevano.Pensavochelofacesseroappostaperprendermiingiro,invece,menesonofattaunaragionequandomihannodettochenoneranocapacidiparlareitalianoeallafinehocapitocheeranosinceri.D’altrapar-te,sonogiustificatiperchélamaggiorpartedilorohafattosolotreannidiscuoladopolemedie.Così,hocapitochedovevoimpararesial’italianosiaildialetto”.

Tornandoaparlaredell’Enaip,vienefuoriancoraunavoltachelamanuali-tàelospiritodiadattamentosonoiltrattodistintivo.Così“quandovaiaduncolloquio,puoidireconpiùsicurezzachesaisaldarepiuttostocheconpiùgenericitàchetiseidiplomato”.Esupportailsuoragionamentoconl’espe-rienza:“Inquestiannihofattoanchel’Itisseralediperitoinformatico.Subitofinitalascuolariuscivoadarrangiarmi,maadessocheèpassatounannohodimenticatotantecoseperchéabbiamofattopiùteoriachepratica”.

VaveloceIusico.InsetteanniinItaliahacambiatolasuavita.Edàl’im-pressionedivolerepoter fareancoramolto.Conosceanche il russoe,aspettandodiiscriversiall’università,studiainglese.Mapensagiàall’annoprossimoperchéquest’annoisoldisenesonoandatinellespeseimprevistedeltrasloco:“L’universitàcel’hocomeprogettodellamiavita.Adessononpossosceglierequellochemipiacerebbe,devosceglierequellochemièpiùutile”.

io dicevo buongiorno, questi mi dicono ciao

“Lamiaaziendafaassemblaggielettricipercontoterzi.Hoapertolapar-titaIVAallafinedel2002avendolafortunadiessereaffiancatodaaziendeimportanti.Hocostruitoquestocapannonenel2004/2005.Anchealloraeraunperiododicrisi,unodiquellichetifadarequalcosainpiùaiclienti.Lozoccolofissodeidipendentièdi25unità,nel2008eravamounatrentina,manel2009siamoarrivatia19elavoravamoquattrogiorniallasettimana.Nel2010abbiamoavutoparecchiecommesseperilfotovoltaico,chesonofiniteamarzo2011.Connuovecommessesiamoarrivatialpiccodisettembredi

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quest’anno.Adessocisonomolteincertezze”.Crescereecrescitasonoleparolechericorronopiùspessonelraccontodi

FabioFaben,titolaredellaFabensrldiCherubine,aCerea.Crescerevaleperlasuaaziendamaancheesoprattuttoperlepersoneelaloroprofessionalità.

“Chiescedall’Enaipsolitamentevainunaaziendamedio-piccolacomedipendentedoveèpiùfacilecrescereprofessionalmente,contemporanea-mentefarcrescerel’aziendae,magari,stabiliredeirapportichepermettanoinseguitodicostruirequalcosadidifferente,comeèsuccessoame.Ancheseoggiaziendechedannoaffidamentoanuoviartigianichevoglionopartireattraversolagaranziadellavorocenesonosempremeno.Se,però,vaiinunaaziendagrande,magarisullalineadimontaggio,rischidirestarelìtuttalavita”.

Lasuastoriaprofessionaleèesemplare.“Dopolemedie,hofattotreanniall’Enaip,finoal1997.Misonoappassionatoall’impiantisticaelettricaedopotregiornihocominciatoalavorare.Hopassatosetteannicomela-voratoredipendente,facevopiùorealloracheadesso,undiciorealgiornoeottoalsabato.Seimieidipendentifacesseroisacrificichehofattoioperl’aziendaincui lavoravo,siandrebbemeglio.Forsesbagliavo,peròsonocresciutoprofessionalmente”.

Hapocopiùditrent’anni,masisentelontanodaigiovanidioggi.“Nonsonopiùquellideigiorninostri,nonhannospiritodisacrificio,hannosolointeressipersonali,nonhannovogliadiimparare,dicrescere.Trovareunapersonachesimettad’impegnoperimpararequalcosadinuovoèdifficile.Troppeprotezionidapartedeigenitori.Algiornod’oggiigiovaninonrispet-tanonessuno.Iodicevo‘buongiorno’altitolare,questiallamattinamidicono‘ciao’”.

Perquestositrovabeneconilavoratorimandatidalleagenziedilavorointerinale.“Incertirepartistolavorandoconleagenzieinterinali,mimanda-nopersonechedisolitohannoalmenoventisetteoventottoanni,chehannovogliaebisognodilavorare,sannochepercamparebisognadarsidafare”.Anchesec’èunmotivostrutturaleperutilizzareillavorointerinale,legatoall’andamentodellecommesse.“Noisiamoterzisti.Qualèlanostrapossibi-litàdilavoro?Quelladirisolvereiproblemidellealtreaziende.Vuoldirechequandomichiamauncommittentetornoacasa,parloconidipendentipercomefarfronteallarichiesta,sidecidequantilavoratoriinterinalibisognaag-giungere.Questoèquellocherichiedonolegrandiaziendeperchéinterna-mentenoninvestono,nongliconviene,equestoèilnostrolavoro.Selofaibene,hailapossibilitàdicrescere,setichiedonodiaumentarelaproduzioneedicichenonciriesciotimancanolepersone,nonsicresce.Volendofarelecoseinregola,l’agenziainterinaleèlasoluzione,altrimentideviricorrereall’apprendistatooallavoronero,manonèlamiascelta”.

E intuttoquestocosapuòfare l’Enaip?“Credoche lametàdeimieicompagnidiclassesianooggiartigianiperchéchiuscivadall’Enaipsapevafarequalcosa.Conl’affiancamentoaunelettricistasiimparavaillavorodalla

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AallaZedalìvenivalaspintaamettersiingioco.Anchequiafiancoc’èunochehafattoglistessimieicorsiehatrecapannoniconunatrentinadidipen-denti”.Certo,eranoaltritempi,siaperlacongiunturaeconomicacheperlasituazionepiùgenerale:“Quandogliinsegnantibattevanoilpugnosullata-vola,c’erasilenzio.Ricevevamosìl’istruzione,maanchel’educazione.Ogginonèsemprecosì.Mivienefreddoapensarealcasodiunventenneche,dopotreannidiEnaipeunodifabbrica,mihalasciatoifiliallentatidiunaapparecchiaturasostenendochenonavevatrovatoilcacciaviteadatto.Ma,seunohabuonavolontà,trovalavoroancheperchénoiartigianiandiamoarichiederepersonaleall’Enaip”.

EFabenhaleideechiareanchesullegametraistruzioneelavoronellasuazona:“Cisarebbemoltarichiestadiperitielettronici.L’unicoistitutochepreparainquestadirezioneèaBadiaPolesine.Anchedamecenesonoseiosettechevengonodalà.Invece,abbiamoistitutidiinformaticadicuinonc’ègrandebisogno.Ilmiocapoofficinaèperitoinformaticocosìcomemiofratellochefaancheluil’artigianonelsettoremetalmeccanico.Ingiroc’ègentechehastudiatoeoggièalledipendenzedichihafrequentatol’Enaip.Iltitolodistudioèsempreimportanteperchélaculturapersonaleservesempre,maquandoèoradidarsidafareèpiùutilelospiritodiadattamen-to.Sipuòdirechel’Enaipèancoralascuolacherispondealleesigenzedelterritorio”.

l’odore del ferro

“Sonoanchestatobocciatoall’Enaip,nonmenevergogno,perchénecombinavotroppe,marifareilastessascuola.Alpomeriggioandavoinunaofficinacheavevofortunatamentesottocasa.Làcominciavoasentirel’odo-redelferro,asbagliareiprimipezzi,aprendereleprimeparole.Nonrice-vevounsoldo,mamidivertivoperchémettevoinpraticasubitoquellocheavevoimparatoneilaboratoridell’Enaip”.

L’odoredelferro.Edèlostessorapporto,quasifisico,cheAndreaDalCer,oggiquarantaseienne,titolaredellaDalCersrl,dimostraquandotifavedereidisegniin3Ddeglistampicheproducenellasuaazienda.D’altraparte,comedicelui,“muovendolemani,essendodavantiadunamacchina,crescelavogliadisapere,lacuriosità,perchétichiedispontaneamenteco-memainonriesciafareunacosaocomedeviadoperarelapuntasull’acciaioinoxomagariperchéhaiproblemiafresareilbronzo”.

Macomesifaamettereinpiediunaaziendacheoggiprogettaeproducestampinelsettoreautomobilistico,enonsolo,eharapportieclientifuoridallazonadiSanPietrodiLegnagoincuièinsediataarrivandoaModena,PordenoneeancheinPolonia?“Hofattodieciannicomelavoratoredipen-denteinunaaziendadistampiquivicino.Quandohochiestodidiventarne

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socio,horicevutounrifiuto.Peresserecorrettoconlorolihoavvisaticheavreipotutofarelavorazionicontoterzimaanchestampiinconcorrenza.Questohaconsentitodimantenerebuonirapporti.Avevogiàfamiglia,erosposatoconduefigli.Hodettoamiopadrechevolevocrearequalcosa.Laspintaeralapassioneperlameccanica,noneral’ideadifareisoldipergirareinMercedescomeimieidatoridilavoro”.

Ecosìdallalavorazionecontoterzisipassaallaprogettazionecolsistemacad-cam,quindiancheallaproduzionediunnumerolimitatodipezziperarrivareallaprogettazione.Lavogliaèquelladiparlareallaparicongliufficitecnici,dimettereafruttotutteleesperienzeproprieedeglialtri,diesserecosìaffidabilidaesseremessiincontattoconnuoviclientipropriotramiteilpassaparolatratecnicidelleaziendeconcuihalavoratoecontinuaafarlotuttora.

“Tralavorarebeneelavoraremaleconvienelavorarebeneperchéilritor-noc’èsempre”.

Unocchioattentointornoacasatiportaalavorareperlemacchineuten-silidellefabbrichedeldadodabrodo,malosguardo lontanotimette inposizionedituttoriguardonelsettoredell’automobile,inparticolaredellafanaleria.Manonfiniscequi.

“Imprenditorepermeèunaparolagrossa,forseperchénonmisentoan-coraarrivato,hoancoravogliadifarequalcosacheglialtrinonfanno.TantoèverocheconalcunisocidiBrescia,unavvocato,unfarmacistaeunpen-sionato,ilveroinventore,abbiamobrevettatounostuzzicadenticolliquidodentro.Perilmomentol’abbiamopresentatoalVinitalycongrappaeconunliquorefrancesefattodaifrati.Peròèinteressataancheunaaziendafrance-sechefaprodottiomeopaticicomeicolluttori.CisegueanchelaShangai,quelladeglistuzzicadenti,mamancaildenaroperl’investimentocheèunacifraimportanteperchédevonoessererispettatetuttelenormativeinmate-riasanitariaedilicenzasuglialcoolici”.

Elesoddisfazioninonmancano.“Unclientecihaportatodellepiastrineantiproiettiledaapplicaresuigiubbotti,maanchepericarriarmatifinoalloShuttle.Nessunapunta,nemmenoildiamante,riesceaforarle.Noicisiamoriusciti.Questesonolesoddisfazioni.Èstataunamiainvenzioneinsiemeadunodeiragazzichelavoranoconme.Hosemprepensatochelasquadrafal’azienda,lasingolapersonanonpuòfaretutto.Piùcheessereilpadrepa-drone,deviavereunasquadradiamici.Bisognacheillavoropiacciaechecisialzilamattinacolsorriso.Vedocheimieiragazzivengonodentrotutticolsorriso.Anchelorosonoadirettocontattocolcliente,questoèimportanteperchésentonolapressioneequestolirendituttiresponsabili”.

Ildiscorsosull’Enaipsegueduebinari:unoèquellodelricordo,lontanoquasitrent’anni,l’altroèquellodell’esperienzadichisceglieipropricollabo-ratori.

“Ancheaimieitempichinonavevavogliadistudiareandavaall’Enaip.

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Traimieicompagnialcunisonoandatialavorareneicampioafareirappre-sentanti,magaridiutensili,oilcarabiniere.Oggièverochelagenerazioneècambiatamacisonoancoradeivalori,bastapescareilragazzogiusto.Èl’occhiodell’imprenditorechedevecapire,vederecomesimuoveall’internodell’azienda.Ioguardolabuonavolontàperchéchicel’haraggiungesempreisuoiscopi.Tuttiinazienda,esclusoundiplomato,veniamodall’Enaip.Traiseidipendentic’èanchemiofiglio”.

Edèpropriodall’esperienzadelfiglio,concreta,cheDalCerricavaungiudiziosulladifferenzatraunistitutotecnicoeunascuolaprofessionale.“Hoavutoinaziendaafarelostageilfigliodiunmioamico,provenientedall’Enaip:sivedevachesapevagiàcomesifannolecose.Miofiglio,inve-ce,chefrequentaval’istitutotecnico,primadiabbandonarlo,venivaquandolasuaclasseeraingitaperchéinvecediportarliavedereunafonderiaounaacciaieriaandavanoavisitarelegrottediFrasassi.Bene,miofigliononavevalastessapreparazionedelsuocoetaneo.Poi,unasera,acasa,mihafattovederecheeragiàingradodicrearedeisolidialcomputerconunpro-grammacheavevamoinazienda.Perchénonlopotevafareascuola?Setidiplomiall’istitutotecnicoemagarivaiall’università,manonusiilcomputerperidisegnitecnicielifaiancoracoltecnigrafo,siamoindietro.Soprattutto,seunononvabeneinmatematicaoinstoria,bisognaguardareacomesiapplicasututtoquellocheriguardalaprofessionecheandràafare.Neancheioeroungenioinmatematica,maquandovieneilmiocommercialistaicontisonocapacedivederli.Piùchetuttoilcorredodelbilancio,gliinteressipas-sivi,illeasingequestoequello,miinteressaquellochehospesoequellochehoguadagnato.Congliingegnerièlostesso.Miècapitatotantevoltedimettermiquaaspiegareaunodiloroperchénonfunzionaunacertacosa.Luihastudiato,meritagranderispetto,maèunavita,daquandoavevo17anni,cheiovedoferroenecombinodituttiicolori,provo,sperimento,sonobellesoddisfazioni.”

Infine,nonmancaancheunconsiglioall’Enaipdioggi.“Ammiroipro-fessoridell’Enaipperchéilloromestierenonèfacile.Però,sarebbemoltointeressantefaredeglistageinaziendaancheperloro.C’ègiàunchimicochevieneunavoltaalmesepercapirecomesisvolgeillavoro.E,seaves-serobisognodiconsulenze,divederequellochesifa,sareiilprimodispo-nibile.Importanteèchepreparinoiragazzialfattocheseunpezzoserveperstasera,vafattoperchépuòinfluirenonsolosull’interesseeconomicodell’azienda,masoprattuttosullasuaimmagine.Quellichelavoranoconmedavantiadundisegnosannochematerialeserve,sannosceglieretraletantevarietàeamerestailcompitodichiedereipreventivieorganizzareillavoro”.

Esuglistage?“Megliovalorizzaregliallievipiùinteressati,vederediretta-mentecosasuccedeinaziendadovrebbeesserequasiunpremio”.

L’odoredelferro,insomma,nonèpertutti.

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l’enaip non si dimentica

Passanovolentieril’interamattinadelsabatoaparlarecongliallievidelcentrodiVerona,anchesehannoimpegnifamiliarielavorativi.Enonèlapri-mavoltachelofanno.D’altraparte,sicapiscebenissimocheAlbertoPenna,agentedicommercio,eMarcoScala,responsabiledell’aziendadifamiglianelsettoredelmarmoinValpantena,nonsiconsideranosemplicementeexallievi,perloroèquasiundebitodiriconoscenzatornarenelleauledovesonostatipocopiùcheadolescenti.SonouscitidallasedediviaMorgagniedaquelladiviaCamuzzoniall’iniziodeglianni’90.Hannopresoildiplomadiragioneria,MarconeicorsidiurnieAlbertoinquelliserali,maricordanoinomidegliinsegnantidell’Enaip,moltomeglioepiùvolentieridiquellichehannoavutoall’istitutotecnico.

DiunoinparticolareAlbertononsipuòdimenticare:“DevomoltoaEuse-bioGuadagnini.Unavolta,mihamessoinpunizioneperunmese,dovevosta-reaccantoaluidurantel’intervallo.Adesso,ripensandoci,vorreiriviverequelquartod’ora.Equandosonostatobocciato,alprimoanno,mihaparlatoquasicomeadunparentestrettodicendomi:‘Sevuoi,cisiamoancoraperte’”.

InsistesulclimascolasticochedefiniscefamigliareancheMarcoeespri-mel’impressionecheiragazzichehaincontratoquestamattinasianopiùisolatitraloro.“Ainostritempieravamopiùlegati”.

Macosahannotrovatoall’Enaip?“Dopol’Enaip–spiegaMarco–misonoiscrittoaragioneria.Ladifferen-

zatraleduescuoleèchel’Enaipèpiùrivoltoallapratica.Nonchelostudiononserva,anzi,servesempre,peròquellochemihadatodipiùnellavoroèstatol’Enaip.Passaredallostudioallavoroèunsaltopertutti,machihafattosoloragioneriadevefareunpassomoltolungomentreconl’Enaipilpassosembrapiùpiccolo”.

AncorapiùsicuroAlberto:“L’Enaiphamesso lebasigiustepertuttoquellocheèilmiolavorooggi.Conlapraticamihadatolamentalitàchemiserveancoraoggi.Miricorderòsemprecheundirigentedell’Inail,afrontedialcunemieosservazioni,michiesesefossiragioniereerimasespiazza-toquandoseppechevenivodall’Enaip.Inrealtàragionerial’hofatta,maa26/27anni,serale,quasicomepassatempo”.

Adessosonovisibilmentesoddisfattidellalorocarrieraprofessionale.Al-bertoèagentedicommerciodadiciassetteanni,macitieneaspiegareairagazzichel’importanteècominciare,crederci,costruirerelazioni,anchequandolostipendiononèquellocheavevisognatoel’autononèquelladellapubblicità.Raccontacheancheluiandavadacasaallavoroinautobus,dalìprendeval’autoaziendaleealritornolastessacosa,inautobusconlasuavaligettadirappresentanza.Mailvantaggiodiesseregiovaniquandosientranelmondodellavoroèchecisipuòpermetteredirischiare.

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StoriadiversaquelladiMarco.Dopolaragioneriasièinseritonell’aziendadifamigliafacendolagavettadaoperaioperché“primadicomandarebiso-gnasaperlavorare”.E,sequalcunopensaagliesempiillustrideirampollidellafamigliaAgnellicheentravanoinrepartoinincognito,sbagliaperché“andavoamangiarelapizzainsiemeaglioperaituttiivenerdìsera”.

IlNordestnonèlamonarchiasabauda.Lalavorazionedelmarmoèunsettoreinfortedifficoltà,maMarcoèsod-

disfattodiaverimpiantatoduenuovimacchinariediaverneunaltroinarrivoconvintocom’èche“unacosachemiappagatantoèlaconvinzioneche,sesivuoleraggiungereunrisultato,sipuò”.

Èunpo’lastessacosachediceAlberto,ancheseconaltreparole:“Bi-sognapartiredall’amoreperquellochesifa.Ancoraogginelmiolavoroadi-stanzadivent’annifacciocosì.Quandopartoconunprogetto,disolitomettoincontoguadagnipiùbassidellavorochehogiàavviato.Però,quandocrediinunprodottoeinvesti,eilprodottocominciaagirare,quellotiportagua-dagni.Etunelfrattempotidedichiadunnuovoprogetto.Nonbisognamaifermarsi,comequandosivainmontagna”.

Insistonosullapratica,manondisdegnanolaculturapurché,beninteso,servaafarcapirequellochesuccedenelmondo.

Infine,qualebuonconsiglioall’Enaipdioggi?AchiconsideradiserieBlescuoleprofessionalimostrarelagentechesièrealizzata,comeloro.Etene-repiùstrettirapporticongliexallieviperchéilpassaparolafabene.

storia

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DinoColtro(Santoperlachiesa),natonellanottefralafestadiTuttiiSantiequelladeiMorti,il2novembre1929,aStràdiCoriano,dallamammaLeonil-de(‘Nilde’)edaAugusto,braccianteagricolo,raccontadellasuadifficoltosanascita“sulleassedelsolarodovememammadadugiornitentavadifarminascere,avevacaricatobietolefinoallaseraprima(...)nonvolevadottoritraipiedi‘non se ne intendono, avete più esperienza voialtri che siete sempre in mezzo alle cavalle’,alleprotestedelladonnadicasachecosìmorivamadreefiolo,slargavaibrazzi,‘sarà quel che vol il Signore, la vita la dà lu solo”1.

Divenneper“destino”maestroelementare,dirigenteACLI,direttoredi-datticoescrittore.

IldesideriodiriscattoportòColtroavolerstudiareeapercorrereilcorsolicealeperiscriversipoiall’università;dopoleelementariinpaeseelemediepressoiVerbitidiRivadelGarda,finìperfrequentarelaterzaginnasialeal‘Cavalcaselle’diLegnago,dopocheitedeschiavevanooccupatoilcollegiodiRivainseguitoall’8settembre1943.Tornatoalavorare,potéprepararsipri-vatamente,cioèdasolo,persuperaregliesamidiquintaginnasio,frequen-tandopoiiprimidueannialliceo‘Cotta’diLegnago,colsostegnodell’alloraparrocoGuglielmoEderle.Percontribuirealbilanciofamiliare,quandogiàfrequentavalaterzaliceoclassico,sipresentòcomeprivatistaal‘Montanari’diVerona,conseguendonel1951l’abilitazionemagistraleevincendol’annodopoilconcorso,cosìdapoterlavorarecomemaestroottoanniaPalù,dueaRaldonecinqueaSanGiovanniLupatoto.

Dal1970finoal1990ricoprìlacaricadidirettoredidatticopressolescuo-leelementaridiSanGiovanniLupatoto,paeseincuisistabilìil2gennaio1968,dopoaverabitatonellacorteBuriaPilastrodiBonavigoepoiinquelladiRivalungadiSantaMariadiZevio.

Il29ottobre2005glivenneconferitalalaureahonoris causa inScienzedell’Educazione.

LavitadiDinoColtroèstatounimpegnocostanteperl’elevazionedelleclassimisere,oltrechedaunabassacondizioneeconomica,anchedaunamentalitàdirassegnazioneperfarlesentireprotagonistedelpropriodestino.

* Estratto dall’intervento fatto in occasione della intitolazione a Dino Coltro del Centro di Verona (5/7/2010)

1.D.Coltro,I leori del socialismo,Bertani,Verona1973,p.105;IVedizioneCierre,Sommacampagna-Verona2007.

DINo CoLtro, maEStro DI CortE*

MarioGeccheleUniversità di Verona

dino coltro, maestro di corte

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L’ambienteinfantiledivita,lecorti,lafamigliaesoprattuttoilnonnoMoro,concuivisseascoltandoneiricordidilottaedipovertà,maancheapprez-zandoneivalori,lecertezze,lafilosofiachefeceproprianelcorsodellavita,hannocontribuitoprofondamenteallasuaformazione;iltestoI leòri del so-cialismoèsignificativamentededicato“allamemoriadimiononnoMorochelottòperilriscattodeibraccianti”.

l’impegno nel sociale

Lapovertàdeltemponellecampagneeravisibilenellecasemalsane,dovebracciantiemezzadrisialimentavanoconunoscarsocibo.Lecortipadronalidisseminatenelterritoriocomunaleeranodiproprietàdinobili.Granpartedellecampagnesitrovavanoancorasenzaenergiaelettricaelecaseeranoilluminateconl’anticolumeapetrolio.Lamancanzadiillumina-zioneinmoltezonedicampagna,conaltrifattoridicarattereeconomicoesociale,costringevalaclassecontadinainunpermanentestatodiinferioritàespingevalagiovanegenerazioneaunesodosemprecrescenteversogliagglomeratiurbani.

Coltroperilsuoforteimpegnosocialepassavaagliocchidiqualcunocomeunsovversivoevide,a22anni,esclusalasuacandidaturanelleam-ministrativeZevianedel1951perilvetopostodasettoridellaDc,“anchesesvolgevol’attivitàdisegretariatodelpopolo,ladomenicadopola‘secondamessa’delledieciinunasalettadelpatronatoparrocchiale,edirigevoilcine-ma‘delprete’,conpienaresponsabilitàsullasceltadelfilm,responsabilitàmoralechespessocombaciavaconquellaeconomica.Malamiafamadi‘comunista’,siconsolidavaognivoltacheavevooccasionedisostenereildirittodeibracciantiapossederelaterrachelavoravano.L’acquisto,soste-nevo,dovevaesserefavoritodalloStato.Ilmezzo‘naturale’eranolecoo-perative.“Cooperazionenoncomesemplicefattoorganizzativointernonépuntadipenetrazionefraicontadini,tantomenocomestrumentodipuraesigenzaeconomica”2.

EricordailsuointerventoalcongressodellaAclinel1950insalaMoronenelconventodiSanBernardino.All’invitosequalcunoavessequalcosadadirealzailamanodiscatto,ubbidendoaunimpulsointeriore,miprecipitaiversolapedana.IlmioamicoCatullomirincorse,tentòditrattenermiperlagiacca:“In do veto?”misibilòaspramente,maerogiàsulpalco.Cominciaisubito,protestandoconveemenzaperlamancataattenzionealmondocon-tadino,dimenticandocheimezzadrieranoinattesadiunariformaagraria,nonerastatavalutatalaprecarietàdeibraccianti,insommaoccorrevaun

2.D.Coltro, Sessant’anni di solidarietà. Le Acli a Verona, un movimento tra fede e polis,Cierre,Sommacampagna-Verona2008,p.40.

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vero‘cambiamento’profondo,leAclidovevanosceglierelacooperazionecomestrumentodi‘redenzione’edisviluppo.Hoancoranelleorecchieilmormoriochesisollevòdallasala,vocichechiedevano‘Ma chi è?’,altrisirivolgevanoalpresidenteperchémitogliesselaparola,considerandomiun‘disturbatore’.Terminatoilmiosfogo,scesidalpalcodecisodiandarmene,efualloracheStanzialmifermòchiedendomichifossiedadovevenissi.‘Sevuoidarelaterraaicontadini,vieniallaAcli-terra’,concluse,invitandomiinsedeperilgiornodopo”.

Ecosìiniziaval’impegnonelleAcli-terravoltoafarsentire“laperennevitalitàdelladottrinasocialecristianael’efficaciadellapresenzadeicattoliciinquestodelicatosettore”esivolgevaalriscattosocialeesalariale,alriattodellecaserurali,allacooperazioneagricola3.

NellacooperativadiCastagnaro,insiemeaVittorinoStanzialeaGianBat-tistaRossi,eraincaricatodellaconduzionedell’aziendaedell’assegnazionedeilottiaisoci,manmanochesirendevanoliberi.“L’operazioneduròpiùditremesieconsumailemievacanzescolasticheaCastagnaro.Adirlaverità,l’incaricononmidispiacevae,forse,l’entusiasmodi‘spartirlaterra’aicon-tadini,vivendolafavolaantica,ilsognosocialistadimiononnoMoro,nonmilasciavavalutareledifficoltàallequaliandavoincontro”.

Dal1964,Coltro,comemembrodelcomitatoesecutivoalconsigliona-zionaledelleAcli,passavaisabatieledomenicheaRomaequandoscadeval’oradipranzodovevacorrereinstazioneaprendereiltreno.“Appenaque-stosimuoveva,tiravofuoriipaninicheGildamipreparavaallapartenzadelvenerdìsera,lidivoravo,accompagnandoibocconipiùduriconunsorsodivinobiancodallabottigliacheportavoconme.Cosìrisparmiavoilrimborsodelpranzo,lospendevoacquistandolibriinstazione”.“Perpiùdidiecianni,illunedìarrivavoascuoladirettamentedallastazione.Acasanonsapevanoseerotornato,alloranonc’erailcellulare,eradifficileraggiungereiltelefono”4.

IltentativodiunpartitocristianodiversodallaDCeconaperturesigni-ficativesulpianosociale,l’Mpl,fallì;“Entraiinlistamalvolentierievissilasconfittacomeunaliberazione.Avevocapitodopoannidivitaaclistacheeraoradicambiare”5.Messonellacondizionediandarsene:‘Holavoratoperilmovimentoenonpermestesso’,disse‘eperilmovimentomenevado”.

rivalunga

Coltrodimostraancheincamposcolasticolasuagrinta,ilsuoentusia-smo,lasuavolontàdicambiamentoediriscattoperlapoveragente.

3.Idem,p.49.4.Idem,pp.305e448.5.Idem,p.445.

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Lasuaoperaincampoeducativo-pedagogicoèvasta:“maestrodicor-te”,quelladiRivalunga,nellescuolepubblicheedirettoredidattico;alcunepubblicazionirichiamanodirettamenteiproblemididatticiescolastici,comeiltestoRivalunga,stesoinparteadusomanoscrittonel1958-1962.Narral’esperienzadicarattereformativomoltointeressanteenonconosciutafinoallapubblicazionedelvolumeRivalunga(presentatoall’UniversitàdiVeronail21dicembre2004);“viaggionell’utopia”Coltrodefiniscel’avventuraav-venutanella“vecchiacasaratrasformatainscuola,spaccioeritrovoseraledegliultimibraccianti”.RivalungaèunagrandecortevicinoaCerea,oggiquasideltuttoabbandonata,cheospitavailpalazzodelpadroneetanteca-setteperibracciantiesalariati,uncentinaiodipersone;èilsimbolodellasubalternitàsecolaredeibracciantiagricoli,luogodellaletteraturadell’oralità,cheDinointenderiscattarevalorizzandoquelladeglianalfabeti,dopoilvanotentativodiformareunacooperativapergestirel’aziendaeperimpiantareunalavorazionedellegno.

Percapirel’esperienzadellacooperativadiRivalungaènecessariorifarsisoprattuttoaI leori del socialismodel1973,lastoriadelmondocontadinobracciantileesalariato,narratoattraversolastoriaorale,cioèconintervisteaitestimoniprivilegiatiindividuatinelnonnoMoro,einaltripersonaggi,comeglizii.Attraversoleloroparole,Coltrocifacapirelarealtàdeltempoel’am-bientedoveèmaturatal’esperienzadellacooperativa.

“Ilmaleèchenellavitadeipitocchi–l’avevacapitoancheilnonno–nonsipossonofarelecoseragionando,questovabene,miconvieneelofac-cio,questono,…invecebisognaesseresempreatestabassa,signorsì,daquandounosbatteilnasonellegambedelladonnachelomettealmondo,aquandoqualcunodicecheèarrivatoilsabatodellatovita”6.

Nellacortesisvolge,inmezzoaduna“solitudinecollettiva”,ildrammaeloscontrodiduemondi,quellodelparonequellodeiso omeni,divisidatradi-zionalifossatitracciatianchedallamancanzadiistruzione,noncertodicultura.

Quandosorgelacooperativalasocietàstavacambiando.Lascuolaapparivaconlasuapotenzialecaricadimezzodiriscattoper-

sonaleesociale;nonlascuolatradizionale,calibrataamisuradelmondoborghese,cheprolungavaladivisionesocialedeiduepopoli.Nonlascuolachetrasmettevaun’educazionesoprattuttocomemetodopercontenerelaribellione,peravvilirel’iniziativapersonale,peradeguareipiùamodellifun-zionalialdominiodipochi;ancheseall’istruzionevariconosciutoilmeritoin-trinsecodiaccendereildesideriodicambiamento,appuntoperchéinsegnaaleggereescrivere,faaccederecioèaglistrumentidibase.

IlmaestroColtropotéproporreun’esperienzasignificativadiscuola,maanchediricreazione,diarteediincontrosociale,conl’utilizzodeimoderni

6.Idem,p.24.

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ritrovatidellatecnica,comelaappenanatatelevisione.“Dimenticatequellocheaveteimparatoascuola,lanostrasaràdiversa”.

IlluogoculturaleapertoaRivalungasipresentacomeunascuolalibera;èun’esperienzadioralitàchesiavvaledeldibattito,dellaconversazione,dellalettura,dellavorocollegno,dellosport,dellascrittura.L’educazioneall’osservazionepartivaanchedallaletturadellefotografie;eranormalel’usodelmagnetofono;cisiesprimevaancheconlapittura,conlacreta,coniQuaderniannualipubblicatiinoccasionedellasagradelbracciantecelebratanellacorteilprimomaggio.

“Ognunohalasoddisfazionedisentiredentrodisélagioiadellaconqui-staedell’autoeducazione”,ripeteilmaestroColtro,chesipresentacomeunveroeducatore; lasuapresenzaeraquelladichisiprendecura,cheaccompagna:“Ioerosemprevicinoelacosamivenivafacileperchémicon-fondevocoilorodiscorsi,nelleproposte,nelleconclusioni”7.Èunapropostarispettosadellalibertàpersonale:“Ilmaestroqualchevoltasiarrabbiaconloro,–lagenerazioneatomica–mapoililasciafareperchédicechenonsipossonofarelecoseperforza,èmegliounapartitadicartefattabenecheunlibrolettomale”8.

Èunascuoladimaturazionecivicaedumana,chericordaquelladiGio-vanniCenadiinizio‘900nell’AgroromanoequellacontemporaneadidonMilani.

“Lapropostaculturalesuperòleaspettative”,concludeColtroelava-lutazioneèconfermatadaglistessiprotagonisti.“Orairapportivannounpo’meglio,nonsoseperchécisiamounpo’svegliatiosehannocapitolaragioneloro”9;“Èl’abitudinedistareinunlocaletutteleserecheciabituaanonessereingordieacomportarciconpiùeducazione.Anchelamoranonèpiùilnostrogiocopreferito.Giochiamopiùvolentierilabriscola.Qualchevoltasigrida,manonsibestemmia”10.

Siarrivaadapprezzareildisegno,lascrittura,lalettura:“Leggicertecosechetipiaccionoehaiunsonnodamatti,tieniapertigliocchiconlemaniperconoscerleetirareavanti.Secaschidalsonnoemettivialofaicondispia-ceredinonfinirlo.Quandoentrinelraccontoecheciseidentrocheparediesserciinmezzoaifatti,alloranonsivorrebbelasciarli”11.

Lacooperativahadatounprofondocontributoalcambiamentodellavitadellacorte.“LaCRAhacambiatotantecosepernoicihatiratofuoridallestalleecisiamomessiallivellodelpaeseancheseabbiamoilfangofinoagliocchipossiamovederelatelevisione,scriverealSindacoefareinostri

7. D.Coltro,Rivalunga…,op.cit.,p.48.8 Idem,p.120.9. Idem,p.79.10.Idem,p.101.11. Idem,p.106.

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QuadernidellaCRAogniannoperlamostra.IlmaestrocihaspiegatocheunaCooperativafaogniannoilbilanciodeisoldiguadagnatiespesi.Noi non abbiamo soldi e allora lui dice che facciamo il bilancio della cultura guadagna-ta e delle fatiche spese”12.

direttore didattico

Dal1970al1990ColtroèinqualitàdidirettoredidatticoaSanGiovanniLupatoto.Nellascuolaintrodusse,tramoltedifficoltà,attivitàdianimazionepomeridianaconsperimentazioniditempopieno,attraversomodalitàdidat-ticheallora,perqualcuno,sospettecomeildisegno,ilteatroedaltreespres-sioni.Attuò,inaccordoconleleggideltempo,l’integrazionedeglialunniportatoridihandicapnellascuoladitutti13.

Direttoredidatticobattagliero,nonmoltoportatoalladiplomaziaperilmododirettodiporreeaffrontareiproblemi,dovetteinsisterepressoilProv-veditoratoedilComuneperfarcontinuarequeltipodiscuolacheavevainmenteecheinrealtàeraunacontinuazione,inparte,dell’esperienzadiRivalungaedellasuaattivitàincamposociale.Suointentoerainfattiquellodidarel’opportunitàatutti,soprattuttoachinonavevalepossibilità,dipoteresprimerelasuepotenzialitàlatenti,diraccontaresestessoinmodoperso-naleesoggettivo.PerandareaRomavisonomoltestrade,erasolitodire.Perquestoavevaorganizzatoungruppodipersone,unaéquipecompostadavariefigureeducativeesanitarieincaricatediseguireiragazzi,ancheconproblemi,neivarimomentidellagiornata.Siattiravaancheirimbrottidichivedevainquesteattivitàunperdertempoedenaroounripiegarsisuperico-loseposizionidisinistra.Alcunemaestrericordanolapassionechemettevaintuttoquellocheproponeva,lafedenellascuolacomemezzoformativoediriscattoequindilasuavolontàdiraggiungeregliobiettivichesipone-va,battagliando,senecessario,con‘litigatefuribonde’ancheall’internodelconsiglioscolastico;ma–ricordano–anchelaprofondaumanità,l’affetto,lastimareciproca,ilrispettochedietroilsuoaspettopiuttostoburberoerudesinascondeva.Entrarenellasuascuola,ricordaunamaestra,eracomeentrareinun‘frullatore’,tantotiappassionava.

Nel1990siritiradallascuolaesidedica“interamenteallaricercadellaculturacontadina”,quasisentisseilbisognodicelebrarlaediricordarladifronteadunmondocambiatoinmodorepentinoinpochianniealpericolodidimenticaresecolidifaticosivissutiumani.

12.Idem,p.115.13.Sulsuotavolodidirettorestavauncubodilegnocontantissimichiodiinfissida

unalunnoportatoredihandicapelomostravacomesegnodellacapacitàdiespressione;tenereinmanoilmartelloepiantarechiodieraun�attivitàespressiva.

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cantore del mondo contadino

DinoColtroèapprezzatoanchecomeappassionatocantoredelmondocontadinoepopolare,attraversolaprosaelapoesia,indialettoeinitaliano,laraccoltadifole,ditradizioni,dileggende,didetti,diproverbi,difilastroc-che.Unpremiopoeticoottenutonel1988,conLesgiavaredilegno,sotto-lineacome“ilmondocontadinoveneto,chedelsuopaesaggioumano,ani-male,geograficohaavutoinDinoColtrolostudiosopiùattento,affezionato,documentato,èoramotivodipoesia.Equestomondositrasfigura,diventafiaba,evocazione,preghiera,mitoepresenzareale”14.

AltreoperediDinoriguardanoilteatro:dalteatrodellastoria,rappresen-tatodallacompagniateatraleLa barcaccia(1975-77),alteatrodellastalladal1979inpoi.

Comenarratore,Dinosifaconoscerenel1973quandopubblicailsuoprimoromanzoI leori del socialismo,–comeabbiamogiàvisto.Sitrattadiunaricostruzionecronologica,gliultimicentoanni,dialcunegenerazionidibracciantiesalariati,effettuatamediantel’usodeldialetto(“Ilpiùcompletodialettologoveneto”,vienedefinitoColtronelGazzettinodel13aprile1983).

ConlesuericercheColtrosiponeabuondirittofracolorocheusanolefontioraliperricostruirelastoriael’evoluzionedellasocietà;negliultimiannièdiventatoabitualepercertistoriciilricorsoallestoriedivita,allastoriaora-le,allemicroanalisi,all’usodellescrittureordinarie;soloneglianniSettantadelNovecento,lastoriografiacheusalefontiorali,(ancheseleprimericer-cheinItaliarisalgonoaglianniTrenta),diffondeilsuointeresseperilmetododiindagineeaffrontatemitrascuratidaglistoricitradizionali,comelastorialocale,ilperiodofraledueguerremondiali,latrasformazionedelmondocontadino,lostudiodigruppiminoritari.

GliscrittidiColtro,chesiavvalgonodelmetododell’oralità,sicollocanoaccantoanominotichecelebranoilmondodeivinti(comeNutoRevelli,GianniBosio),eaffrontanola“letteraturadeglianalfabeti”perdarevoceagliultimiservidellagleba,acolorochesonosenzastoria.

Lamemoriacollettiva(omemoriagenerazionale),dicuiColtroèunotti-moerispettosoregistratore,èl’insiemedelpatrimoniodipensiero,diespe-rienzaediletteraturaoralepermezzodell’espressioneverbale,nellesuediverseforme:ilproverbio,lacanta,l’indovinello,lafiaba.L’insiemediquestiinsegnamenticostituivauna‘Bibbia’,unlibrononscritto,trasmessooral-menteneisecolidaunagenerazioneall’altra,finoall’esodoattornoal1960dallecampagneversolacittà15.

14.Alcuneraccoltesono:Rivalunga,1955;La lucerna del falò,1967;Le sgiavare di legno,1988;maancheliberetraduzionidapoetigrecicomeIl suono della cetra,1962.

15.D.Coltro,La terra e l’uomo. Cultura materiale del mondo agricolo veneto,Cierre,Sommacampagna-Verona,2006,pp.10-11.

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Nonsipuòinfinetaceresull’ultima,noninsensocronologico,grandeoperafruttodellafaticadiunavita(miconfidavaquandovennepubblicata),unpo’unasumma:La terra e l’uomodel2006.“Consegnoall’editore–scrivenell’introduzione–iltestofinitoconsoddisfazione,maancheconunpo’ditristezza,miseparodaunlavorochehaoccupato,anchesenonesclusivamente,piùdivent’annidellamiavita,conaltiebassi,interruzionieriprese,chemihaportatoaincontraretantepersone,amiciesconosciuti,econlororivivereiltempopassato,sospintodaltimoredinonriuscireacompletarelaricerca,primacheilmondocontadinovenissecancellatodaicambiamentiepocalisemprepiùrapidieviolenti,iniziaticonl’esododallecampagneneglianniSessanta”.Illavoroagricolohalasciato,infatti,segninumerosiediversi,secondoletecnicheusateeletecnologieimpiegate;ilpaesaggioagrariorappresentaildepositodellavoroumano,lasua‘bibliote-ca’eilsuoarchivio.

una vita bene spesa

DinoharaccoltoiltestimonedalsuoambienteedanonnoMoro:lavogliadicambiare,di‘farerivoluzione’èpassatadalnonnoalnipotechehacon-tinuatolalottadiredenzioneconmezzipiùappropriati,nonpiùcomeilepri(lèori)sparpagliatienascostineicampieoggettodicaccia.Maattraversolaformazione,lacultura,lascuola,lastampa,lacooperazione.

La‘grandeavventura’delsuoimpegnocivileèiniziatadalontano,comeegliscrive,“daBonavigo,dalleprimeesperienzediungiovanecheincontralademocraziadopounperiododidittaturapoliticaediintolleranzepaesane”;“incortePilastro,doveabitavopiùinstallacheincasa,arrivaval’ecodituttequestenovità”16.

Lavicinanzadelnonnoglihainsegnatoancheladignitàdiunuomolibero:“Era per noi salariati una vita con le bestie, spesso diventava anche la nostra una vita da bestie, laorare sempre e tanto, a testa bassa, ma io non ho mai dimenticato de essare un cristiano, mai persa la messa, alle funzioni ogni domenica libara dalla stalla, non credo magari a tutto quanto mi contano pre-ti, anca lori hanno le so lune, quando dicevano che far scioparo era peccato, da allora ho pensato con la mia testa, la religione è la religione, la politica è la politica, fare una mescolanza ci rimettono i pitocchi, la testa con le idee chiare ci vuole, lasciate che il pitocco si istruisca, che vada a scuola anca lu, il mondo allora cambierà, anca mi da omo nato par laorare, la me rivoluzione l’ho fatta, la me generazione ha preparato l’aratura, il terreno è buono, ades-so tocca ai giovani somenare, le nostre fadighe sono state un buon concime,

16.D.Coltro,Sessant’anni di …,op.cit.,p.4.

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niente va perso, è vero che Dio tiene conto del patire de tutti, parché il so sabato non è il sabato de paga dei padroni”.

L’interesseperlatradizioneoralediColtrononlohaportatoaconsiderarelaquotidianitàcomerappresentazioneememoriadiunastoriachemoltide-finisconominore,talvoltacontrappostaaquellaufficiale.Lasuaricercastori-cacondottaconquestometodo,noncorrispondeadunasemplicecuriosità,oppureallaricercadispigolaturefolkloristiche,maesprimeunaconcezionedelmondocheappartienealpopolo,comeavoltesiamadire,‘senzastoria’.L’espressione ‘l’Altissimo de sora ne manda la tempesta e l’altissimo de soto ne magna quel che resta e in mezzo a sti du Altissimi restemo pove-rissimi’,appartieneallaletteraturaproverbiale,macostituisceunsintesidipaginedistoriaedivita‘quotidiana’17.

17.D.Coltro,Il temporario,Introduzione,Cierre,Sommacampagna-Verona,1993,pp.VII-VIII.

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Nelcelebrarei60annidallaistituzioneaLegnagodell’IstitutoProfessio-naleENAIPintitolatoallasignificativafiguradell’arcipretediSanMartinodiLegnago,mons.DavideDeMassari(Costermano1849-Legnago1925),èopportunoricordarecomeilconcettodi“istruzioneprofessionale”siadacollegarealle“scuoledilavoro”dinaturacaritativo-assistenzialesortegrazieall’operatodireligiosiilluminatisostenutidalla“carità”beneficadiprivatiinunperiodoincuiilnostropaeseerasuddivisoindiverserealtàpolitichee,anchequandoraggiunsel’unità,nonc’eranoimezzielecapacitàdestinatiadaffrontareipesantiproblemidell’analfabetismochecaratterizzavalafasciapiùampiadellapopolazionecomplessivadelnuovoStato.

Queste“scuoledi lavoro”avviavanoigiovaniall’apprendimentodiunmestiereinunambientesanotogliendoli intalmododallastradaedallosfruttamentoepreparandoliadaffrontareunavitaonesta;esseassolvevanoquindiunaduplicefunzionesocialeeformativa.Edèinquestidueambitichesicollocal’azionepedagogicadimons.DeMassari,arrivatonellafortezzadiLegnagocomearcipretedellaparrocchiadiSanMartinoil2febbraio1880.

Dovendopernecessitàdispazioediargomentolimitarel’ampioope-ratopastoraleesocialedimons.DeMassari 1,checonlanominapapaleaProtonotarioApostolico“adinstar”il10gennaio1905avevasceltocomemottoNon recuso laborem 2,allasuaazionenelcampoeducativo,ritengocomunqueutilefareuncennoallasituazionedellafortezzalegnagheseallametàdell’Ottocentochepresentavaunaspettosocio-economicodissestatoaccantoadunosfaldamentodellospiritocristiano,lascitiambeduedelleno-tevicendepolitichediiniziosecoloe,inparticolare,deisuccessivianni’50e’60.L’annessionedelVenetoalRegnod’Italia,decretatodairisultatidellavo-tazionedel21ottobre1866,significòperlafortezzadiLegnagol’uscitadiunconsistentecorpomilitareaustriacoelaperditacontemporaneadinumerosipostidilavoropergliabitanticheavevanoprestatolalorooperaalseguito

* Il Centro di Legnago è stato intitolato a mons. Davide De Massari nel 1961.

1.Perunapprofondimentosullafiguraesull’operatodimons.DeMassaririnvioallabiografiacontenutanelvolumedamecurato:MargheritaFerrari(acuradi),DavideDeMassari.L’azionepastoraleesocialetraAnnessioneeGrandeGuerra,Verona2006.

2.Non recuso laborem:nonmisottraggocioèallafatica“dilavorarefinoalsacrificiopelbeneditutti”.LetteraaiDilettissimiParrocchiani,Legnago,Lafestaditutti iSanti,1913.

moNS. DavIDE DE maSSarI* E LE SCuoLE DI Lavoro

MargheritaFerrariStorica

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dell’occupante:impiegati,commercianti,contadini,ecc.;inoltrelapresen-zadimilitarinellacittadellaavevaportatoanumerosesituazionididegradomorale,diconcubinatoediconvivenzecolpesantelascitodeifigliillegittimichevenivanoabbandonati.L’economiadelLegnagheseeraprevalentemen-tebasatasull’agricolturacheerarimastaancorataametodidilavorazioneabassaproduttivitàconlapresenzadigrandiproprietariterrieriediunamassadibracciantiebovaichevivevanoincondizioniassaimiserabili.

Adaggravareunasituazionesocialeedeconomicacosìdifficilesiverifica-ronoduedisastrosieventiabrevedistanzal’unodall’altro:lerottedell’Adigedel7ottobre1868edel18settembre1882checausaronoallagamenti,devastazioniemorte.

Questoquadropuòfarecapirelariluttanzainizialedelsacerdotetren-tenneDeMassariadaccettareunincaricopastoralegravosoma,“invirtùd’obbedienza”alvescovoCanossa,egli“menteapertaallenuoveesigenze,dotatodiunaprofondaculturateologicaedumanistica,dicuoregrande”3ini-ziòlasuamissionenellaparrocchiadiSanMartinoconzeloetenacia.Ilsuoapostolatofucontrassegnatodaitrattiseguenti:un’ampiaazionepastoraleesociale,unaintensapartecipazioneaglieventidellasuaepoca4,unamoreprofondoversoigiovanieipiùdeboliaiqualidedicòtanteenergie.

Ilsuooperatoafavoredeigiovanièdacollegareallaprecedenteespe-rienzaquadriennalediinsegnantenelcollegiovescovilediVerona.Lacittà,comeLegnago,avevaconosciutolepesantidominazionifranceseedau-striacadurantelequaliavevaregistratounafiorituradiistituzioniecclesiasti-cheimpegnatesulterrenodellaformazionedeigiovaniattraversolecosid-dette“scuolepie”o“scuoledicarità”allequaliilgiovanesacerdoteguardòconmoltointeresse.TraleesperienzecittadinepiùsignificativeinquestocamposidistinguevanoleFigliedellaCaritàdiMaddalenadiCanossachenella“scuoladicarità”raccoglievanoleragazze“ignorantiemiserabili”perdarelorounaistruzionedibaseeinsegnarelorounmestierealloscopodiformare“dellebravelavoratrici,dellemadridifamiglia,timoratediDio”5;moltosimileeralapropostaeducativadidonBoscochenel1853aValdoccoavevaorganizzatoper“isuoiragazzi”deilaboratoridilavoroaffinchépo-tesseroapprendereunmestiereinunambienteserenoesicurosalvandolidallamiseriaedallaprecarietàeoffrendolorol’opportunitàdiguadagnarsiilpaneonestamente,formarsiunafamigliaediventare“buonicristianieone-sticittadini”.L’iniziativasalesiana,chesidiffuserapidamenteintuttal’Italiasettentrionale,approdòancheaVeronanel1891.

3.CirilloBoscagin,Legnago nella storia, v.II,1988,p.453.4.Ricordosuccintamenteirapportialquantotesitrastatoechiesa,l’avanzaredelso-

cialismo,ladottrinasocialedellaChiesasancitadallaenciclicaRerum Novarum del1891,l’organizzazionedelmovimentocattolico.

5.MaddalenaCanossa,Regole e scritti spirituali, vol.I,p.179.

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Èsullabasediquesteesperienzechemons.DeMassariprogettòlafon-dazioneaLegnagodiun’operadestinataaigiovanialloscopoditoglierlidalpericolodell’ozioedallastradadovelivedevavagabondaresenzacuraepre-occupazionedapartedellefamiglie;dovevanoesseredueistitutiparalleli,“perlefemminel’uno,eperimaschil’altro,ambedueconricreatorioapertoatutti,inmododaraccoglieretuttalagioventù,eambedueconscuolepro-fessionaliperdareunaposizioneaifiglidelpopolo,aigiovanipiùpoveri”6.

Conl’aiutoditanti“buonilegnaghesi”el’appoggiodelleautoritàcomu-nali,chegliconcesseroleareeedificabilidopol’abbattimentodellemuraaseguitodellarovinosainondazionedel1882,eglipotéavviareperprimol’istitutodellemadricanossianenelsettembre1888inViaMurademolite[oggiViaDeMassari]enell’ottobre1896l’Istituto per artigianelligestitodaisalesianiaPorto,sortosuun’ampiaareaquasiaridossodellaallorarecentearginaturadelfiumetraviaPortaStuppaeviaPrincipeUmberto.

Selacostruzionedell’istitutofemminileelasuagestioneaffidataalleMadricanossianefurealizzataintempirelativamentebreviefindall’ottobre1888leragazzepoteronofrequentarelascuoladilavoroprofessionaleincuivenivanoinsegnatitaglio,cucito,rammendo,ricamo,economiadomesticaeorticultura,moltopiùtravagliatasirivelòl’attuazionedellafondazionesa-lesianasiaperlelungagginiimpostedallacasamadrediTorinosiaperpro-blemieconomici.Inalcunetralenumeroseletterechemons.DeMassariscrisseallasedecentralesalesianaperottenerel’appoggioallanascenteistituzioneeglirivelavailprogetto,sostenutodaduesignore“unpo’originalievecchissime”7,difondare“un’OperaPiatendenteadeducarelagioventùmaschileabuonierettiprincipidiciviltàemoralitàpermododiformarebuonicittadiniedintelligentioperai”;edancora“nelnuovoistitutovorreisifondasseroscuoled’artiemestieri[…]unascuolad’intaglio,doratura,[…]calzoleria,legatoria”8.L’edificiodelnuovoistitutoeraunastrutturadi75,50metridi lunghezzailcuiprogetto“grandiosoebellissimo”comprendeva“localiadusoaule,laboratori,ricreazioneedormitoriosistematiintornoalcortile”9.

Lescuoledilavorodiambeduegliistitutifuronodasubitofrequentatedatantiragazzieragazzee,aseguitodinumeroserichiesteprovenientidatuttoilBassoVeronese,all’internodeidueistitutivenneroorganizzatiicorsidellescuoleelementarieunascuoladitipo“umanistico”conannessoilcollegioe

6.AgostinoGrego,Mons. Davide De Massari. Protonotario Apostolico “ad instar” per 45 anni Arciprete e V.F. di Legnago gemma del Clero veronese, Roma1957, pp.27,28.

7.EranoleduesorelleScrami,CarlottaedAmalia,cheassiemealfratelloEleuteriofuronolemaggioribenefattricidell’istitutosalesiano.

8.ArchivioCentraleSalesiano,Roma,Letteredel30maggio1892e22giugno1895rispettivamente.

9.ArchivioCentraleSalesiano,Roma,Letteradel22giugno1895.

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l’educandatoperigiovanicheprovenivanodacondizionieconomichemenodisagiate.Tuttiigiovani,siastudenticheapprendistieartigiani,condivideva-nolastessavitanell’arcodellagiornatacheerascanditadaoredilezione,distudio,dipraticainlaboratorioedamomenticomunisocializzanti.Equisiin-travedel’ideacentraledellapedagogiadimons.DeMassari:cheilpercorsodellaformazioneallavoroavesseparidignitàdellascuola“umanistica”,nonfossecioèunascuoladiserieinferiore,maunascuolaapienotitoloancheseconfinalitàdiverse.UnavisionechenonsempreèstatacondivisadalloStatounitarioancheselaleggedel14luglio1912regolamentòperlaprimavoltal’insegnamentoscolasticoprofessionale,purtroppoconrisultatipocosignificativi;conlasuccessivariformaGentiledel1923lescuoleprofessio-naliperserodiimportanza.

Eppurenondobbiamodimenticarechelosviluppoindustrialedell’Italiaall’iniziodelsecoloscorsofuresopossibileancheperlapresenzadiquestescuole,gestiteperlopiùdareligiosi,cheformavanooperai,artigianiepro-fessionistipreparatiadaffrontarelenuovesfidetecnologiche.

DopolaIIGuerraMondialeaseguitodellaricostruzioneeindustrializ-zazionedelpaese,sulsolcodella“scuoladilavoro”siinnestòlamodernascuolaprofessionale.

ALegnagoilcircoloAcli,ilmovimentocattolicopromotoredinumero-seiniziativediformazioneallavoroalivellonazionale10,presiedutodalcav.MicheleFontanaconilpienosupportodelparrocodiSanMartino,mons.GiuseppeRossi,edelcuratoassistentedell’oratorioSalus,donWalterSo-ave,decisediriattivarelascuoladilavoroall’internodell’oratorioannessoallachiesadellaDisciplina,riprendendoilprogettodiformazioneallavoroperapprendistieartigianivolutodamons.DavideDeMassariconlafonda-zionedell’istitutosalesiano.Nell’anno1950-1951vennecosìavviatoilcorsodimeccanicacuisiaggiunseilcorsodielettromeccanica;nelgirodipochiannigliallievicrebberorendendonecessariol’utilizzodialtrilocali.Ilparroco,mons.Rossi,anomedellaparrocchiadiSanMartino,miseadisposizionetuttal’areainternadell’oratorioesiassunsel’oneredellaprogettazioneecostruzionedell’ampliamentodellostesso.Ancheilvescovo,mons.Giusep-peCarraro,diedeilsuosostegnoallascuolaprofessionalee,nelcorsodelconvegnosull’istruzioneprofessionaledellaprovinciadiVeronasvoltosiaSpiazzitrail28e30agosto1959,congestosignificativoannunciòladona-zionedellasuacrocepettoraleel’elargizionedellasommadimezzomilionediLireperilnascentecentrodiformazioneprofessionalediLegnago11.

IlnuovocentroprofessionaleEnaipvenneapertoil23ottobre1961con

10.Aseguitodelnotevolesviluppoditaliattivitàindata16novembre1951venneco-stituitol’ENAIP,entenon-profitfondatoperprogettareederogareservizidiorientamentoprofessionale,formazioneedaccompagnamentoallavoro.

11.RisveglioSociale.MensiledelleACLIVeronesi,settembre1959.

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lacelebrazionedellamessanellaattiguachiesadellaDisciplina12;allapre-senzadelparrocodiSanMartino,mons.GiuseppeRossi,dell’assistenteecclesiastico,donWalterSoave,delvice-presidentedellaamministrazioneprovinciale,prof.LinoSandri,delsindacodiLegnago,cav.MicheleFontana,deldirettoreprovincialeEnaip,sig.Bertoldo,deldirettoreepresidedell’isti-tutosalesiano“SanDavide”,prof.donItaloLovato,edi90allieviiscrittiaicorsipermeccanicidimacchineutensili,persaldatorielettro-ossiacetilenicieperelettricistiimpiantisti,venneufficializzatal’intitolazionedelcentroamons.DavideDeMassari,qualericonoscimentoallaazioneprecorritricediformazioneallavorodeigiovanidelgrande“benefattoreefondatoredellaLegnagomoderna”13,comerecitalamotivazione.“LaparrocchiadiLegnagohaoperatoassiduamenteperlasuarealizzazione”14tramitemons.Rossi,convintoassertorecheloscopodelcentrodiaddestramentoprofessionaleera“diindirizzareequalificarenellavorolamanodoperagiovanile”15.

Dopoundecennionelcorsodelqualecrebberogliallievieparallelamenteaumentòilprestigiodelcentro,laparrocchiafucostrettaadalienarel’areadellachiesadellaDisciplinaedell’oratorioperpagareglionericontrattidallacostruzionedelnuovocentrogiovanileSalus.

Grazieall’interessamentodelparrocodellachiesadegliApostoliSanPie-troeSanPaolodiPortoLegnago,donCandidoMazzi,grande“realizzatoredelleopereparrocchiali”16,vennereperitaun’areadiproprietàdell’istitutosalesianopostainviaPrincipeUmberto,propriodifronteall’istituto;suque-staarea,chevennedonataallaparrocchiadall’istitutosalesiano17,venneedi-ficatoilnuovocentroprofessionaleEnaiplacuisedevennesolennementeinauguratal’8giugno197318daldirettoreprovincialeEnaip,dott.FrancoMo-

12.LaChiesadellaDisciplina,comunementeconosciutacomeChiesadell’Assunta,venneedificatainViaGaribaldi[oraCorsodellaVittoria]neglianni1899e1900damons.DavideDeMassarisuprogettodidonGiuseppeTrecca;nelcortileinternomons.DeMas-sariattivòl’oratoriomaschiledenominatoSalus.Perl’aperturadelcentroprofessionalesiveda:VeronaFedele,Entrato in attività il centro professionale, 29ottobre1961.

13.L’ntitolazioneamons.DeMassaridelCentroprofessionaleEnaiperagiàstatacomunicataprecedentemente;sivedal’articolosuVeronaFedele,Intitolato a Mons. De Massari il nuovo centro professionale, 17settembre1961.

14.VeronaFedele,In ottobre l’apertura del nuovo centro professionale, 27agosto1961.15.VeronaFedele,Ibidem.Ricordochemons.Rossisostennepurelariattivazione

delparallelocentrodiaddestramentoprofessionalefemminileintitolatoamadreMariaTravagliapressol’istitutocanossianocheripresel’attivitàil2ottobre1961conicorsiperconfezionisteemaglieristeinserieesegretariesteno-dattilo-contabili.

16.Epigrafepostanelsacelloall’entratadellacappelladellaMadonnadellaSalute.17.Attodidonazionediunappezzamentoditerrenodellasuperficiedimq.4.4.70a

favoredellaChiesaparrocchialedeiSS.ApostoliPietroePaoloinSantaMariadiPortoLe-gnagoeffettuatodall’IstitutoSalesianoDonBoscoaffinché“ibeniservanoperlacostru-zionediunascuolaprofessionaleperigiovanidelComunediLegnagoezonelimitrofe”,notaioGiustinoMarino,8aprile1974.

18.VeronaFedele,Aperta la nuova sede del centro Enaip,10giugno1973.

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schini,ebenedettadaiparrocidiPortoediLegnago,mons.CandidoMazziemons.FrancescoBennatirispettivamente.

DaallorailcentroprofessionaleEnaip,chehasuccessivamenteampliatolasedeaggiungendoilpianosuperiore,formadellenuovefigureprofessio-nalicomerispostaaifabbisogniespressidalmercatodellavoroedalleazien-dedelterritorioimpegnatenellasfidadeimercatiedellaglobalizzazione.

contributi

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Nonsapevodiquestascuolainrivaall’Adige.Raramenteavevopercorsolastradache,lasciatoiltrafficatoPontediSanFrancesco,costeggiailfiumefinoall’ansacheabbracciaunangoloverde,inaspettatoesconosciuto,dellacittà.Nel2009ilcartellodiassociazioni“Nellamiacittànessunoèstraniero”,capitanatodalCestim,miavevapropostounprogettoteatralenellescuolediVerona.Sitrattavadiraccontarelacittàconisuoinuovicittadini,conilsuoincontrarsidiculturediverseeconlestoriedipersoneapprodatequidatuttoilmondo.El’immaginedell’approdomisiripresentòsubitoquandoarrivaiall’Enaip,unadellescuolechemierastataindicataperilprogetto.L’edificio,conlesuegrandifinestresulfiume,misembròimmediatamenteunmolodoveragazzieragazzedatuttoilmondoormeggiavanoconla lorobarcacaricadiaspettativeeprogetti.

Arrivatonelcortiledellascuola,conragazzieragazzesedutiachiacchie-rare,ebbisubitolasensazioneditrovarmiinunluogospeciale.UnaVeronachenonavevoancoracapito.Puravendosentitotantoparlaredimulticul-turalità,scopriidinonsaperneniente.Mibastaronoqueiprimiminutinelcortiledell’Enaippercapirechequic’eralacittàdioggi,quellacheavevasuperatonelvissutoledifferenzeculturaliechegiàavevatrovatolastradaperlaconvivenza,oalmenoperilgiustoriconoscersidiversiinunluogodovesistatuttipercorrendounpezzodistradapercostruireilpropriofuturo.

L’ingressoinaulafuaccoltodauninsolitosilenzio.Sguardieparolesus-surratediederoilbenvenutoaquestonuovoinsegnantechiamatoafartea-troconunprogettocheerastatointitolato,parafrasandoquellodelcartello,“Nelmioteatronessunoèstraniero”.Capiisubitoquellocheglistudentidell’Enaipsospettavano:l’ennesimainiziativaperparlaredirazzismo,didi-scriminazione,diintolleranza,diintegrazione.Sicominciòsubitoconigio-chiditeatro,senzapresentazioni,senzadiscorsiintroduttivi,senzadichia-razionidiintenti.Miavevanomessoinguardia,leinsegnantieleeducatricidell’Enaip:pochidiscorsi.Ecosìdopoiprimiminutidigiocoerogiàtravoltodall’energia,dall’esuberanzafisica,dallababelesonora,dall’imprevedibilitàedall’entusiasmodiquestogruppoditeatro.Pensaiadaltreesperienze,quan-do,entratonelleclassideilicei,servonomoltiincontripervincereleritrosie,ipregiudizi,lesovrastrutture.All’Enaipno.Ilcorsoditeatrocheiniziavoquelgiornosarebbestatounadelleesperienzepiùsingolariearricchentidelmioventennalelavoroconlescuole.Misembravacheiproblemi,ledifficoltà,leincertezzediqueiragazzifosseromoltopiùgrandidelbisognodifareteatro.

quEL porto IN rIva aLL’aDIgE

quel porto in riva all’adige

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Misorprendevodicomedurantequegliincontriloropotesseroliberarsiperqualcheoradeipensieridiunavitacomplicata,perlasciarsiandareconcosìtantoentusiasmo.

Partimmodalloroquotidianoperscrivereiduespettacolimessiinscenanel2010enel2011.DebuttammoconLa panchina,ironicaeferocesatiradellepiccolezzediunacittàridottaadividere lepanchinedeiparchiconunbracciolo,purdiimpedireachiunquedisdraiarsi.Gestocosìvileecosìrisibiledascatenarelacreativitàdiquellaciurmaapprodatanelportosulfiu-me.L’autoironiamisetuttisullostessopiano:indigeniestranieri,residentiemigranti,benestantiepoveridiavoli.AlPalazzodellaGranGuardia,quandoandòinscenalospettacolo,fuunaseratadiautenticoteatro.Perchéquegliattoriequelleattricifuronodisarmantinellaloroapprensioneenellalorospontaneità.Qualsiasicosafosseaccadutonelcorsodellospettacolo,sba-gli,papere,incertezze,tuttosarebbestatosuperatodall’energiadiquestogruppoteatralefattodipersoneverecheportaronosullascenasestesse.L’annosuccessivoandòinscenaLa scommessa,rocambolescaparodiadel-lasfidadiunodiloro,buttatosinell’AdigedalPontediSanFrancescoperpochieurodiscommessa.Edinuovotornòinscenalavita.

Quando,nel2010,sidecisediintitolarequestascuolainrivaall’AdigeaDinoColtro,pensaiimmediatamenteallacortediRivalungadove,neglianniCinquanta,ilgrandericercatoredellatradizionepopolareveneta,l’indi-menticabilemaestrodeifilòriunìibracciantiinunaCooperativadiCultura.“Trapitochicisicapiscesubito”,scrisseColtro.Misembròcosìdivedereilcortiledell’EnaipcomefosselacortediRivalunga,eiragazzieleragazzesedutisottoilgrandeolmoaparlaretuttiindialetto:“lalinguadeipoveri”.Consapevoliche,oracomeallora,l’unicocapitalechepotevanopossedereeralacultura.“Conlaculturasappiamochisiamo,conosciamoinostridirittiesiamocapacidirispondereancheaipadroni”,scrivevanoibracciantidiRivalunganellelettereraccoltedalloroinsegnantediscuolaedivita.OrailnomediDinoColtroèscrittoingrande,sullafacciatadiquelportosulfiume,inquell’angolosilenzioso,primadellagrandeansacheaccoglieimarinaiapprodatidatuttoilmondosullesuerivediVerona.

AlessandroAnderloniregista e attore

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L’Enaip(acronimodiEnteNazionaleACLIIstruzioneProfessionale)nascenegliannideldopoguerraperfavorire,nelcontestodellaricostruzionepost-bellica,larinascitadelPaese.Èinquelcontestochesiavvianoicantiericheconsentonodiformarelavoratorinelsettoreedilizio.Ilprimocorsopermura-tori,finanziatoconifondidelMinisterodelLavoroerivoltoadisoccupati,fufattonelprimodopoguerraaVeronaconuncantiereinpiazzaR.Simonidovec’eraunvecchiofortediroccato.Dopoquellipermuratori,venneroicorsiperdiventareelettricisti,operai,meccanici,segretarid’azienda.

Èsempreinquelcontestochesidiffondonoleesperienzedell’apprendi-statocheconsentonodisvolgereunaattivitàpressounaaziendaarricchitadeiprimirudimentidiculturageneraleecheevidenzianoiltentativodirivol-gersiaigiovaniperfarlicrescerecomecittadini/lavoratoriconsapevolienonsoltantocomepuramanodopera.Ricordoancora,esiamoagliinizideglianni’70,quantirapportisieranostabiliticonleparrocchiedellaDiocesiperpoterfruiredispaziadeguatineiqualisvolgerel’attivitàdiculturageneraleall’inter-nodell’apprendistato.GlistessicentridiIstruzioneProfessionalediLegnagoediviaCalvi incittàfuronocostruiticoncantieri-lavorosuareemesseadisposizionedallerispettiveparrocchie.

Èagliinizideglianni’70chel’EnteincrociaiprimiproblemiconiqualituttigliEntichesvolgevanounaattivitàdiIstruzioneProfessionalesitroverannoafareiconti.

Anzituttoilproblemadellaresponsabilitàistituzionale,valeadiredellecompetenzeprogrammatorieediallocazionedellerisorseperfinanziarequestotipodiattività.Finoall’iniziodeglianni’70infattil’IstruzioneProfes-sionale(checostituzionalmenteeradelegataalleRegioniperaltrononanco-raistituite)erafinanziatadalloStato,inparticolaredalMinisterodelLavoro,aldifuoridarigoroseletturecircaleesigenzerealicheiterritoripotevanoesprimere.Percuiilproblemaeraaverpesoalivellonazionale.Diquiletelefonate,gliappoggichesiandavanoacercarepressoiparlamentari(quinelVenetoperlopiùdemocristiani)pergarantireinecessarifinanziamenti.Daciòderivavacheall’iniziodell’annoformativononsisapevabenequaliequanticorsisipotesseroavviareperlamancataconoscenzadiunpianoedellerispettiverisorse.Icentri,allora,eranoquellidiviaCamuzzoniaVerona,diLegnagoediIsoladellaScala,riapertadopounafasedigravedifficoltà.QuellidiBadiaCalavena,diPescantinaediSant’Ambrogioeranogiàstatichiusi.

DaLL’aDDEStramENto aLLa formazIoNE

dall’addestramento alla formazione

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Conl’avventodelleRegionieilconseguentetrasferimentodellecompe-tenzelecosecominciaronoamettersimeglioinquantoillivelloistituzionaleerapiùvicinoesieramaggiormenteingradodiprogrammarelediverseiniziativeall’internodiunpianodirisorseprevisto.

Unasecondaquestionepoièvenutaamanifestarsiall’internodegliEn-tigestorirelativamenteairapporticolpersonaledocenteeamministrativo.Finoagliinizideglianni’70l’assunzionedelpersonaleavvenivaaldifuoridiregolestabilitechedisciplinasserolavitadiquantisvolgevanounafun-zionenell’Ente.Lastessaincertezzadeifinanziamentiavevadeterminatounasituazionedidiffusaprecarietàchenonpermettevacertezzenéperilpersonalenéperl’Ente.Leassunzioniavvenivanoprevalentementediannoinannoasecondadelleesigenze.Conilpassaggiodellaformazioneprofes-sionaleallaRegione,maancheconleprimeesperienzediattivitàliberecom-missionatedirettamentedall’utenza,ilpersonalepresemaggiorecoscienzadelproprioruoloesisindacalizzò.Nascevainquelcontestol’esigenzadellapresenzadelsindacatochedomandavailriconoscimentolegittimodidareunquadroorganizzativoallavoroconconseguenteruolodellarappresen-tanzasindacaletipicodell’ambientelavorativo.NelmioruolodipresidentehoavutocomecontroparteGiorgioDallaVia,cheeracontemporaneamentesindacalistaedirettoreadIsoladellaScala,poiFernandoFilippi,alloraalSilappoiconfluitoinpartenellaCisl,cheeraanchenellasegreteriaregionaledelleAcli,eWalterPeruzzi,perlaCgil.

Gliincontrieiconfrontitralarappresentanzapolitica,valeadireilconsi-gliodiamministrazionedell’Enaip,dicuieroilpresidente,eirappresentan-tidelnascentesindacatofuronoabbastanzaaccesicomespessoaccadequandosidàvitaadunainterlocuzionetrainteressidiversinellafasecosti-tuente.Cionondimenohasempreprevalsounalogicacostruttivatesaafareilbenedell’Entericonoscendolasuafunzionediesseresoggettocapacedifornireunservizioformativorivoltoaigiovanialfinedellaloropreparazioneallavoro.Sempreinquegliannisifeceancheilprimocontrattonazionaledeilavoratoridellaformazioneprofessionale.

Sempreneiprimianni’70hannopresoavvioicorsiperl’agricoltura.LabasedipartenzaeranolecooperativeeicircoliassociatividelleAcli.Lezioniteoricheepratiche,collettivelaseraeapiccoligruppioindividualidurantelagiornata.Eranogliannidelmitodellavorooperaio,dell’agricolturapart-time,mabenprestosiarrivòall’agricolturabiologica,allasalvaguardiadellasalutedichilavoranelsettore,perarrivarenegliannipiùrecentiall’agricolturainte-sacomepromozioneesviluppodiservizilegatiall’ambiente,finoalsettoredelturismoequestre.

Ma,perrestareaglianni’70,laconquistapiùimportante,ancheseimme-diatamentenonpercepibileinquantoritenutaunasortadimutamentono-minalistico,fuilcambiamentodell’acronimoCAP(CentrodiAddestramentoProfessionale)inCFP(CentrodiFormazioneProfessionale).Fuquestoun

dall’addestramento alla formazione

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riconoscimentodistraordinariarilevanzaculturaleepoliticainquantosiarric-chival’aspettodelleconoscenzeaddestrative,capacidifarusarealmegliolepratichelavorative,attraversoaltreconoscenzeorientateafarcrescereilcittadinolavoratoreconsapevoledeirilevantidirittialuiattribuitiincoerenzaconiprincipisucuisifondavaesifondalaCartaCostituzionale.

Hovolutamentetrascurato inquestabreveriflessione iproblemipiùpropriamentegestionaliapartiredalledifficoltàcreatedallescarserisorsefinanziariemesseadisposizioneecontempinotevolmenteposticipatiinrelazionealleesigenzedipagamentodeifornitori.

Cosìcomelapenuriadirisorseperinecessariinvestimentiinmacchinari,inmacchineperscrivereeperlacontabilità,soltantoperesemplificare.Ungrandeaiutolohannofornitoleimpreseattraversoladonazionedistrumentidivenutiobsoletisullabasediunaccordoperilquale,dopoilperiodoforma-tivo,igiovaniusciticonl’attestatofinalevenisserosegnalatiallaimpresaperl’assunzione.

Cosìcomenonhodatorilievoalproblemadellesediincuisisvolgevanoicorsi.Lesedinoneranosempreappropriaterispettoallafunzioneacuieranoadibite.AVerona,viaCalvifusostituitaconviaCamuzzoni,mailpro-blemapiùrilevantefulasedediLegnagocheospitavacirca300iscritti.Lasituazionesisbloccòperl’interventodimons.GiuseppeCarraro,vescovodiVerona,chemiseadisposizionelerisorsepercostruirelasedeaPortodiLegnagosuunterrenodeiSalesiani.Percapirel’importanzadellacosa,occorrericordarecheinquelperiodoc’eraunasituazioneconflittualetraAcliegerarchiaecclesiastica,aVeronacomenelrestod’Italia,inconseguenzadella“ipotesisocialista”cheleAcliavevanosostenutocolconvegnodiVal-lombrosa.IlVescovoseppemetteredaparteilconflittoconleAcliafrontedei300giovanicherischiavanodiperderelaloroscuolaealpericolodellachiusuradiunaattivitàmoltoimportantepertuttalaBassaVeronese.Inpiù,varicordato,compìungestosimbolicamentesignificativodonandolapropriacrocepettoralepercontribuireallespesedicostruzione.Unaltrointerventodecisivo,questavoltadelComunediVeronaedelsindacodiallora,GabrieleSboarina,fufattoperpassaredallasedediviaCamuzzoniaquelladiviadelleCoste,doveilComuneristrutturòasuespeseilcentroperl’immigrazioneelomiseadisposizionedell’Enaipconlapermutadiunterrenoadiacentedinostraproprietà.Erail1985quandol’Enaipebbelanuovasede,cheassorbìancheviaMorgagni,ediononeropiùpresidenteinquantoeroentratoinconsigliocomunaleepoiinquelloregionale,ma,dalmionuovoruolo,nonhosmessounmomentodiricordarealsindacocheavevacominciatolasuaattivitàd’insegnanteproprioall’Enaip.

OttavioContoliniPresidente Enaip dal 1971 al 1985

80

Ladomandapostaall’iniziodiquestolavorodiricerca–selaformazioneprofessionalesvolgeunruolodieffettivavalorizzazionedelcapitaleumanodeglistudentiqualificati–trovaunarispostadecisamenteaffermativa,ri-cavatadall’analisideicasidiquasi14000qualificatinelcontestospecificodellaformazioneENAIPVeneto,programmatanelquinquennio2003-2008.IdatiricavatidaldatabaseENAIPdeifollowupmedianteelaborazioniconilpacchettoSPSSdimostrano,alivellogenerale,elevatiindicidiavviamentoallavoropertuttiglistudentichehannoconseguitoildiplomadiformazioneprofessionaleneicentriENAIPVenetonelperiodoindicato.

Risultanoavviatiallavoroquasiil95%deiqualificati,valoredecisamen-tepiùaltodiquelloche laRegioneVenetoconsideragiàsoddisfacentedell’80%,riferitoatutti icentridiformazioneprofessionaleattivialivelloregionale(LibroVerde“Veneto2020.Ilsistemaeducativodi istruzioneeformazione”).

Èundatocheconfermalabontàdellestrategiedianalisidelfabbiso-gnooccupazionaledelterritorio,delpositivodialogotraENAIPeivariattoriistituzionali,imprenditorialiedelterzosettorecoinvolti,dellavaliditàdellaprogrammazionedeicorsiedegliinterventiproposti.

L’analisipiùapprofonditadialcuniaspettilegatiallatipologiadeicorsieagliesitidell’avviamentoallavoro(analizzatiapartiredallavariabileterritoria-leedigenere)hannoevidenziatoprovinceincuiprevaleunatipologiadicorsirivoltaallacomponentefemminile(Treviso,Vicenza);provinceincuipreva-leunatipologiadicorsirivoltaallacomponentemaschile(Padova,Verona),provinceincuiprevaleunatipologiadicorsirivoltainmodoequilibratoallacomponentemaschileefemminile.

Risultapiùdebolelacomponentefemminileinterminidioccupazione,maquestoèundatoinlineaconitassididisoccupazioneregionalienazio-

formazIoNE profESSIoNaLE E vaLorIzzazIoNE DEL CapItaLE umaNo

Capitolo conclusivo della ricerca condotta con il coordinamento scientifico della pro-fessoressa Paola di Nicola, su circa 14.000 qualificati dell’Enaip in Veneto dal 2003 al 2008, con l’obiettivo specifico di valutare se la formazione professionale è in grado di favorire l’ingresso nel mondo del lavoro degli studenti qualificati. Risulta che dopo un anno dal conseguimento della qualifica professionale il 94,59% degli ex studenti è occupato, il 93,29% degli occupati svolge occupazioni coerenti con la qualifica, mentre il 5,41% di chi ha risposto rientra nella categoria dei non occupati (precisando che questo gruppo com-prende anche chi decide di continuare a studiare).

formazione professionale e valorizzazione del capitale umano

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nalichevedonounmaggioreinserimentolavorativodeimaschi.Equilibriodigenereinvecerispettatonellepercentualidioccupaticoerenticonlaqualifi-caconseguita.

Sipuòaffermarechegliesitidiquesticorsidiformazioneprofessionalehannoridottoilrischiodellapresenzasulterritoriodilavoratorisotto-occupatie/osotto-utilizzatirispettoall’effettivocapitaleumanoeprofessionaleinloropossesso,chepotrebbegenerareunacrescentedomandadiserviziein-terventiassistenzialiche,ovenonraccolta,andrebbeaindebolireiltessutosociale,provocandoun’erosionedicapitalesociale(intesoinquestoambitocomesensodiappartenenza,civismo,retidisolidarietà)dellacollettività,generandoedalimentandoilsemprepiùdiffusosensodiinsicurezzaevul-nerabilità.FondamentalidunquerisultanoazioniedinterventicomequellifinalizzatidaEnaipVeneto,tesiavalorizzareilcapitaleumanodeglistudentichearrivanoallaconclusionedelpercorsodistudi,conl’obiettivodicrearelecondizioniottimalidiincontrotradomandaedoffertadilavorosulterritorio.

Nonvatrascuratoperòcheapartiredal2008èiniziatounperiodose-gnatodaunacrisieconomicadiportatamondiale,chehacolpitofortementeancheilVenetodovenel2009sièregistratounpicconegativodelpilconvalore–5%(datiRegioneVeneto2010).Questasituazionerappresentasi-curamenteunasfidaancheperEnaipVeneto,esaràimportante,oltrecheutile,monitorarenell’immediatofuturocomelaformazioneprofessionalehareagitoaquestasituazionedicrisiglobaleelocale.

Unesitomenoscontatosonopoilerispostedelleimpresedelterritorioquandosipresentanoiqualificatiallaricercadi lavoro.Nelcasopresoinesamelerispostesonopositive,inquantoemergecomequotesignifica-tivediqualificatisianostatiavviatiallavorointempibrevieconmansionicoerenticonilpercorsodistudi,situazionecheconsentediaffermarecheilcapitaleumanoacquisitosuibanchiesuilaboratoridellascuolasiastatoeffettivamentevalorizzatograzieaquestofondamentalepassaggiopositivodalmondodellascuolaaquellodellavoro.

Ilcentrodiformazioneprofessionalerisultaesserenonsoloilluogoido-neoperl’acquisizionedinozioniecompetenzeadhocdaspenderenelmer-catodellavoro,maèancheunluogoingradodi‘socializzare’l’ingressonelmondodellavorodeisuoiqualificati.Socializzazionechepuòavveniresupianidiversi,siaalivelloformalenellaprogrammazioneegestionedicorsidiformazionecherispondonoaifabbisognideltessutoproduttivolocale,sianellacapacitàdiEnaipdipresentarsicomesoggettoingradodimediaretrainteresseindividualeeinteressecollettivoutilizzandoqualitàcostruiteeconsolidateneltempo,comelafiduciainterpersonaleeistituzionale.

Ciòcheemergenonsolodaquestaricerca,maanchedallasuamission,è lacapacitàdiEnaipVenetodi ‘fare’ rete,disapercreareegestiresulterritorioretidirelazioniattivesupiùlivelli,aperteedefficaciingradodipromuoverefiduciaesinergiecostruttivetraivariattoricoinvoltisultema

formazione professionale e valorizzazione del capitale umano

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dellaformazioneprofessionaleedellavoroconloscopodicrearecircuitivirtuosiall’internodeiqualifarcircolarequellapositivarisorsarelazionale,cheèrappresentatadaunpuntodivistaconcettualedalcapitalesociale,nonacasostrettamenteconnessaalcapitaleumano.Inassenzadicapitalesocialeapparealquantodifficile,senonproblematico,crearepositivicircuitidivalorizzazionedelcapitaleumano.

MicheleBertaniUniversità degli Studi Verona

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premessa

1. La necessità del passaggio da istituzione formativa ad impresa formativa

Le istituzioni formative individuatecomunementecomeCentridi for-mazioneprofessionaleoCentriServiziFormativiappartenentialsistemadiIstruzioneeFormazioneProfessionale,sisonosempreconfiguraticomeStrutturesimilariallestrutturescolastichetradizionaliconalcunepeculiaritàchesicaratterizzavanoconunafortepreminenza,all’internodeipropricurri-culiformativi,diapprendimentiderivantiprincipalmentedaattivitàlaborato-rialiedunafortecorrelazionetrasaperipraticieteorici,inmododapermet-tereaglistudentidicogliereinmodoimmediatoedevidentela“spendibilità”delleconoscenzeedabilitàacquisite.

LadefinizionedelrepertorionazionaledellequalificheconidiversiaccordinazionalitraMiurMplsRegionieprovinceAutonome,ilrapportosistematicoconleimpresepresentinelterritoriodiriferimentoattraversoitirocini,leulti-mesperimentazionidiunadidatticaattivapercompetenze,l’esperienzaattuataconipercorsidell’apprendistato,impongonoaiCentridiformazioneun’ulterio-repassoperintensificarelalorosinergiaconilsistemaproduttivo;talepassoèrappresentatodallalorotrasformazionedaistituzioniformativeadimpresefor-mativelacuicentralitànonèlarealizzazionediunprodottoodunservizioconpossibilitàdiprodurreancheutileeconomico,malosviluppodellepotenzialitàprofessionalidiunapersonacoinvolgendolaancheinvereeproprieattivitàdiproduzioneevenditadibenieservizicomedelineatoneirecentiprovvedimentinormativiconladicituradi“formazioneinassettolavorativo(D.I.n44/2011).

2. Il valore aggiunto dell’impresa formativaIlpassaggioadimpresaformativavuoldirepermettereall’“Istituzionefor-

mativa”accreditatadiattuareesperienzelacuiprimafinalitànonèlagenera-zionediprofittoeconomicomaapprendimentoattraversol’affrontamentodisituazionilavorativerealichepermettonoaldiscentedisperimentare:– ladimensioneancheeconomicadelpropriooperareconrelativeimplica-

zionisulpianodell’organizzazionedellavoroedeisuoitempi,dell’impie-goottimaledellerisorse;

– lavalutazione“oggettiva”delclienteelaconferma“sociale”dellapadro-nanzadellecompetenzeacquisite;

guarDaNDo aL futuro:Da IStItuzIoNE formatIvaa ImprESa formatIva

guardando al futuro: da istituzione formativa a impresa formativa

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– “l’obbligatorietà”dell’operarecooperativoperilraggiungimentodelrisul-tatoelavalenzaeresponsabilitànonsolosoggettivamaprimariamentecollettivadiquantoraggiunto;

– l’imprevedibilitàdellediversesituazionilavorativedaaffrontareelacon-seguentecapacitàdimobilitazionediquantoappresoneidiversicontesti;tuttociònonsecondoprocessipreordinatieprogrammatidiun’azioneformativa,mainrelazioneallerichiestediun“cliente”rispettoalqualel’organizzazionedellavorodivoltainvoltasimodella.Nell’impresaformativasiverificalasaldaturatracompetenzeerisultatidi

apprendimentochevengonodimostratiinuncontestospecificod’aziendaall’internodell’itinerestessodelprocessoformativo.

Rispettoallacondizionedell’apprendistatol’attivitàdell’“impresaforma-tiva”svoltadalCentrodiFormazioneprofessionalepermettealdiscentediassociareall’apprendimentoinsituazione,quellopropriodelcontestoformativoall’internodelqualevienesvoltadalformatorel’attivitàdi“rifor-mulazionecritica,rielaborazioneedintegrazionedellecompetenzeedeisaperiessenziali”coinvoltiinquantoagito;questariformulazionepermettealdiscenteunaridefinizioneanchedelrisultatoraggiuntoediquantoque-stosiaodavrebbepotutoesserepiùrispondentealleattesedelcontestodiazione.

3. Le quattro condizioni perché questo si verifichi3.1. L’articolazione del percorso formativo

LemetedelpercorsoformativodarealizzaresonodefinitedaUnitàdiCompetenza(U.C.),costituitedaunacompetenzaouninsiemeaggregatodiqueste,necessariealpresidiodellediverseareediattività/processidilavoroincuièarticolatouninterocicloproduttivo/servizio.

Taleimpostazionepermetteestremaflessibiltàdiprogettazionedeiper-corsi,partendodalleesigenzediprofessionalitàdel“committente”siaessoaziendaoprivatocittadinool’istituzioneRegionestessacostruendopercorsipiùomenobrevidiqualifica,riqualificazionee/odiaggiornamentoprofes-sionaleinrelazionealladiversatipologiadiutenzaedaifabbisogniformativirilevatie/odichiarati.

LeUCpossonoessereintesecome“traguardiprofessionalidiapprendi-mento”diunpercorsoelacuicertificazionefinalefaràriferimentoallivellodipadronanzadellecompetenzechesostanzianolediverseU.C.;dovràesserequindianchestabilitounostandarddiconvalidaconirelatividescrittoridiqueste.

Ulterioreelementodiflessibilitàècostituitodalfattoche,inrelazioneallecompetenzecheogniU.C.portaconse,lapartecipazionedeidiscentialpercorsoformativopuòesserecommisuratasullabasedellecompetenzedalorogiàacquisiteinambitononformaleodinformaleevalidatedaevidenzee/odaicreditiformativiacquisitiinambitoformaleprecedentemente.

guardando al futuro: da istituzione formativa a impresa formativa

85

3.2. L’organizzazione del percorso formativoSullabasedelleU.C.edellerelativecompetenzesceltecomemetefor-

mative,si individuanounaseriediprodotti/servizidarealizzarepressoleaziendeopressoilaboratoristessidelCentrodiformazionecherichiedanoperlalororealizzazionelamobilitazionediquantoprevistodalleU.C.Atuttiglieffettisiproduceunasituazionedicommittenzaesterna/internaalCentrodiFormazioneacuiilgruppoinformazionedeverispondere.

Sullabasediquestarichiestasipossonoattivarequattromomentidiversidiformazione:– formazionefrontaleperl’acquisizionediconoscenzeteorico-tecnico-pra-

tichenecessarieall’adempimentodellacommessa;– esercitazionilaboratorialiperlosviluppodipadronanzadiabilitàoperative

necessarieallarealizzazionedelprodotto/serviziocommissionato;– confrontoerielaborazionecon ilgruppodiscente,sotto laguidadel/i

formatore/iperl’individuazionedellestrategiedirisoluzionedelleproble-matichedaaffrontareepianificazionedelleattivitàedeicompitiprofes-sionalidicuiciascunodeidiscentiinformaindividualeodipiccologruppodevefarsicaricoperlaprogressionefinoallaconclusionedellacommes-saricevuta;

– realizzazioneveraepropriainsituazionelavorativadiquantocommissio-natointerminidiprodotto/servizio.Losvilupparsidelpercorsovienescanditodall’alternanzadimomentidi

acquisizionediconoscenzeedabilitàoperative,damomentidirielaborazio-ne/riflessionecriticaepianificazioneecontestualmentedirealizzazionedelprodotto/serviziocommissionato.

Lalocalizzazionedelleattivitàdiapprendimentoteoricopraticosaràpriori-tariamenteall’internodellastrutturastessadelCentrodiFormazioneequel-lerelativaallarealizzazionedelprodotto/serviziocommissionatosaràdeter-minatadallanaturaespecificitàdellacommessaricevuta.

Ènecessarioquindiperlaprogettazionedelpercorsooltrel’individuazio-nedelleU.C.,definiresecondounaprecisasuccessione,unaseriedi“com-messe”interminidiprodotti/servizidarealizzarecorrelateallecompetenzedaacquisire.

3.3. Ruolo dei formatori L’impostazionemetodologicasopradescrittacomportaperiformatoriun

passaggiochevedeprevalerealdilàdellecompetenzespecificheposseduterelativeallapropriaareadiinsegnamento,unanuovafunzioneorganizzandolapropriaazioneformativasuunapprocciovoltoa:– esercitareruolidiproject-leaderdellacommessadarealizzareponendo

stimoliperrifletteresul“comemaiecomesuccedeeperché”maanchesul“cheattrezzaturemiservono”sul“comefareper”generandonuovastrategiadirisoluzionedifronteainuoviproblemichesipongono;

guardando al futuro: da istituzione formativa a impresa formativa

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– rilevareconoscenzeabilitàerisorseumaneestrutturalinecessarieaidi-scentiperportareaterminelacommessa;

– erogareattivitàformativasiaconcomunicazionefrontalecheattivitàlabo-ratorialinecessarieaidiscentiperportareaterminequantorichiesto.Allafiguradelformatorechepartecipainformadirettaallarealizzazione

dellacommessa,siaffiancaquelladel“formatorecommittente”conilcom-pitodimonitorareevalidarelostatodi“avanzamentolavori”ilrispettodeglistandardquali/quantitativiprevistiinsedediaffidamento.

Laformazione inassetto lavorativoportaconsé lavalutazionecomecomponente‘’integrataedimplicita’’nell’apprendimentoedèlungol’itinerestessochesimanifestanoilprogrediredeigradidipadronanzadellecom-petenzemiratecometraguardoformativo.Lavalutazionevienedatadallarispondenzadellacommessarealizzataalleaspettativedelcommittenteedaglistandardquali/quantitatividefinitiinsedediassegnazione.

Determinantel’importanzadimetodologiebasatesulcooperative-lear-ningacuinonpuòchecorrispondereunoperarecooperativoall’internodelteamformatoriindividuandosinergieesincronismitralediverseareeforma-tiveincuiintervengonoisingoli.

Laformazioneinassettolavorativoportaconsécomeprioritàunapproc-ciocognitivochepartedalconsiderarel’organizzazioneun’entitàcheappren-deattraversol’interazionedelleconoscenzeedeglistilidiapprendimentodeidiversimembrirendendoespliciteinquesteinterazionilecompetenzeleconoscenzetacitepossedutedaciascunochevengonoriconosciuteattra-versoilconfrontoelamessainpratica.

3.4. La struttura organizzativa dell’impresa formativa Laformazioneinassettolavorativoimponechelesedidisvolgimento

delleattivitàformativepossanoesseremolteplici;apartiredall’istituzioneformativaall’internodellesueauledeisuoilaboratoriodambienti,opressol’aziendaoilluogodiservizioodilcantiereocomunquedovedeveessererealizzatalacommessa.Questorichiedeunelevatolivellosiadiorganizzazio-nechedipianificazionedelleattivitàeconunadotazionemoltoflessibiledirisorsesiaumanechediattrezzature;main primisdeveesistereunrapportoconiltessutoproduttivoeleistituzionilocalimoltostretto;quest’ultimisonoinfattiipotenzialicommittentidiservizioprodottiperlarealizzazionedeiqualivengonosvoltiipercorsidiapprendimento.

Èdaquesta“negoziazione”chevienesupportatalacostruzioneadhocdelle“rubrichedeipercorsi”chedescrivonoirisultatidiapprendimentofi-naliedintermedisottoformadicompitiprofessionalicheidiscentidevonoaffrontarenellediversesituazionilavorativeperarrivareallarealizzazionediquantostabilitodallacommessa.

Lecondizioniessenzialiperlarealizzazionedell’attivitàsono:– unapprocciosinergicoenonconcorrenzialetraaziende/istituzionicom-

guardando al futuro: da istituzione formativa a impresa formativa

87

mittentieCentrodiformazionechedevonocentrarsisullosviluppodegliapprendimentideglistudentichepartecipanoall’attivitàenonsulrisulta-tofinalecomeoggettocheproducebeneficioeconomico;

– una“equivalenzaprofessionale”percuiunprodottorealizzatoinun’im-presaformativanonpuòessereconsideratoaprioristicamentemeno“af-fidabile”diquellorealizzatodaunaaziendaodIstituzione.

conclusioni

L’obiettivoprimodell’azionesvoltadall’impresaformativadevemirareallaprogressivacrescitadeilivellidiautonomiadeldiscentenellosvilupparelapropriaprofessionalitàinrelazioneallarichiestaprovenientedalcontestodiinserimento;devetenderenontantoal“misurare”ildiscenterispettoadunlivelloqualiquantitativodiprofessionalitàrichiesta,quantoinveceafornirglilecapacitàdicrescereediconfermarlonellasuaidentitàedappartenenzaadunacomunitàprofessionalediriferimento;ilricostruireedilfarperma-nerequestolegamediappartenenzadiventaessenzialesoprattuttoinqueicontestiformatividoveidiscentisonolavoratoriespulsiotemporaneamenteallontanatidaiprocessilavorativiperiqualil’identificarsiinunlavoratore“so-cialmentericonosciuto”èparteintegrantedellapropriaidentitàpersonale.

FabioAlbiero

Progettista Formativo

numeri

90

indicatori di performance

91

327

340

376 31

626

624

2443 47

2

579

584

536 46

737

235

3499 46

3

57069

31170 10

351431

109311

971.43

0

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250

500

750

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1250

1500

Isol

a de

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cala

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2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

indicatori di performance

92

15316

917

917

4

15715

5 148

17517

6

189

252

270

257

237

226

204 17

316

1163

186

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167

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171

201

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125

150

175

200

225

250

275

300

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Legn

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Vero

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Num

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2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

indicatori di performance

93

24,6

%

34,1

%41,3

%43

,5%

39,3

% 30,3

%33

,3%

24,7

%

36,7

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42,1

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50,0

%

52,5

%

45,0

% 33,3

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28,0

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32,5

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29,0

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35,9

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39,0

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60%

ISO

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2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

indicatori di performance

94

67M

aroc

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399

Ital

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1 Cina

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19M

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201

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34

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1Fi

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2Kosovo

1M

auri

tani

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indicatori di performance

95

3032

3132

2424

112

90

4747

3543

3542

8064

5463

7571

918710

1186

0255075100

125

150

175

200

Isol

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cala

Legn

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i

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

indicatori di performance

96

10.1

4110.4

96 11.3

4310.7

24 1037

411.1

4210

.852

10.6

00

21.9

8622

.817

18.3

9018.7

96 1646

716.9

57

15.7

42 12.9

22

17.7

19 17.4

41

18.3

8020.2

482175

2 18.6

7820

.110 17

.505

-

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

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Legn

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Ore

for

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2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

indicatori di performance

97

1832

0 14.7

2015

.080 15

.000 14

.28016

.160

15.4

80 15.7

60

3176

0

40.2

40

33.9

20 23.4

00 19.0

40 15.7

60

15.0

80 14.2

00

3347

0

41.7

2350.6

60

59.3

2872.2

00 41.8

0084.8

80

60.4

00

0

25000

50000

75000

100000

Isol

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Vero

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2004

2005

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2011

indicatori di performance

98

9

1416

10

1819

18

6

12

9

1214

2021

15

18

22

28

49

34

23

01020304050

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2

indicatori di performance

99

4

9

44

4

6

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13

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87

8

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1615

05101520

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1

collaboratori

102

103103

AbateLauraAbatePaoloAbawiAngelaAgorniSilvanaAioEmanuelaAlberiniAndreaAlberoAndreaAlbieroFabioAleardiAleardoAlenkseenkoElenaAltomareGiovanniAmbrosiAlessiaAmiconMonicaAnoardoAndreaArcoliniTizianoArdolinoBenedettaArtoniGuidoAvanziMattiaAvatiFrancoAvesaniAngelitaAvogaroAndreaBaZanValerioBadinoEmilianaBagnaraAnnaMariaBalboAlessandroBalclinAdaBaldelliEricaBaldiRenatoBaldinFaustoBaldinMonicaBalduinBettyBalduinLetiziaBallariniSimonettaBalliFrancescaBalzanVivianaBampaGiuliaBarelLorenzaBaruzziFedericaBazzaniValerioBazzoniElisaBellatoAndrea

BellatoRuggeroBelle’SoniaBellenaAntonioBeltraminiValeriaBelvedereRoccoAndreaBenatiElisaBenaventeFerreraSusanaBendicenreStefanoBendicenteStefanoBenettiAfraBenettiAlessandraBernardelliKatiaBernardinelloLauroBersanStefanoBersaniStefaniaBertagninAlessiaBertaniMariaGraziaBertasiniAndreaBertelliClaudioBertiEugenioBertoWalterBertolasoRiccardoBertoldoAntonioBertonEliosBertoncinMassimilianoBertoniMorenaBeschinElenaBevilacquaEnricoBevilacquaLinoBiaggioniAlbertoBianchiElisabettaBianchiLorellaBianchiniBeatriceBianconiAnnaMariaBiasiLuciaBicegoLorenzaBignortoFedericoBiscolaOriettaBisighinStefanoBissoliAdelinaBissoliCinzia

BissoliElenaBissoliElvisBocchesePaolaBoccheseRobertaBocchiPaoloBoldriniCinziaBolliSilviaBolognaNicolettaBolzonGiorgioBolzoniCristianoBombaciLuciaBombieriLauraBombonatoBernardoBonaniElisabettaBonettiCaterinaBonettiFrancescoBonettiMariaCaterinaBonfantiAngeloBoniniRiccardoBoninsegnaClaudioBonizzatoGuglielmoBorascaIsabellaBorelloBarbaraBorinMarioBortolazziLucaBottoliGiovanniSergioBovoAlessandroBovolentaDinoBozziniMicheleBragantiniSimoneBrentaroLucaBrenteganiNataleBronzatoAdrianaBronzatoMicheleBrunelliGiampaoloBrunettiGabrieleBrusatiLuigiBubolaLuisaBulgarelliGianniCacciolariMarcoCagalliFrancesca

CoLLaboratorI DELL’ENaIp

collaboratori dell’enaip

104104

CagolAnnaMariaCampaciRobertoCampagnoloElenaCampedelliSilviaCarliniNadiaCarottiAdrianaCarrettaAndreaCasraldelliLtaloCastellaniPaolaCattafestaGiulianoCavalerAliceCavalerMartaCavallaroGiovannaCavallaroRiccardoCavalliniBrunaCavalloTizianaCavanSilvanaCavarzereAntonellaCavedoCarloAndreaCeleghiniDavideCervatoLucaCestaroMarcoChiesaGessicaChinchioloLauraCiardoAntonioCiccarelliLuisaArianaCiravoloGiovannaCiresaSilviaCiriaciGiovanniCobelliAndreaCogoliMarinellaColtriFrancescaColtroDinoColtroSergioColturatoPaoloComissoWalterComuzziGiovanniConroliniOnavtoCorainiMaddalenaCorazzaMaurizioCorradiniGianlucaCorsiniErmesCorsiniGiuseppeCorsoLuiginaCorsoSimoneCostantiniGrazianoCotrufoPaolaCremascoErroreCrespelPaul

CristalliMartinaCrivellenteLauraCrobuIvanCrosaniGuidoCunegoMartaCunicoAndreaCusenzaAnnaRaffaelaDalPontTizianoDalValNicolettaDallaRiccaDavideDallaValleFlavioDallaViaGiorgioDalleVedoveAriannaDall’OglioElisaDall’OglioGianlucaDamianiPaolaDamonteSoniaDaneseAnnaMariaDaneseDinoUmbertoDanziMicheleD’ArchiRobertoD’ArchiRossanaDeBertiGaetanoDeGaniDennisDeLucaCarloDeLucaCarloDeLucaCarloAndreaDeLuciaGioacchinoDeLuigiMatteoDeMarchiRobertoDe’MartiniDiValleApertaElisaDeMartiniLauraDeNegriAntonioDeVecchiElisabettaDeganEricaDeganiLorenzoDeliboriMaurizioDellaLiberaAliceDematte’SilvanaD’IsepCarloDonellaLucaDonisiSilviaDowdsAnneMarieDuo’VallyDwyerHjacinthPatriciaDwyerPatriciaEmilianoGiorgioEraldiLauro

ErricoAriannaEspositoLauraFaccendaLauraFacciGiuseppeFacciniBarbaraFaccioFiorenzoFaccioliGiovanniFaccioliKetyFanelloCosenzaTizianaFarinazzoPaolaFarinazzoSilviaFavalliAlberinoFazionRossellaFerraraEleonoraFerrareseArmandoFerrariMartinaFerrariMicheleFerroG.CarloFestiMarcoFestiniMiraLuisaFilippiFernandoFilippiniNicolaFilippiniRiccardoFioccoGinoFioccoLorenzoFioccoSilvanaFiorasiLuciaFioravantiFrancaFioriniEnricoFiorioGiampaoloFlaimStefanoFolandriSimoneForigoLuciaForlinAlfredoFormaglioMirkoFormisElisaFortunatoBrunaFoschiMarioFraccaroliAnnaMariaFranceschettiEmanuelaFranceschettiFedericaFranckCarloFranzoniLuiginaFrattonMarioFrigottoPaoloFumoMariaFuriaAlessadnroFuriaDanieleFurlanChiara

collaboratori dell’enaip

105105

FurnoMariaFusariAlbertoGabrielliGiulianaGaggiaFabioGiuseppeGallioEnricoGalloAndreaGangitanoLuigiGarbelliniAndreaGaribboFabioGaryMarcusJudgeGaspariniElenaGaspariniLeonrdoGattiCesareGazzaraRenzoGeminianiMarcoGeorgakilasVasieliosGeorgakilasVasileiosGhidaliLuisaGhilottiPaoloGhirardiCorallinaGiacomazziGiovanniGiacomelliAlessandroGiacomelliNicolaGianiFrancoGiarolaGianmarcoGinelliMicheleGiogaDonatellaGiordanoMarcoGioriettoRobertoGiraldiEmanuelaGirelliDamianoGiulianiAlbergantiLuciaGiurbinoLuanaGobberriGiorgioGobbettiMassimoGobbiGilbertaGrandoRenatoGrazianiFrancescoGrazianiMariaRitaGrigolatoStefanoGrigoliMariaLuciaGrizziVincenzoGuadagniniEusebioGuazziFedericaGuerraMarcoGutherLianeHeckelKarhrinHeckelKatherinImperatriceAngelo

IntrieriGuadalbertoJudgeGaryMarcusKhiateSoumiaLaMagnaWandaLaitiLianaLamprediLuisaLanzaAntonellaLanzaFedericaLanzaFedericoLattiniMicheleLavagniniSergioLavagnoliGianIvoLavezzariPaoloLeardiniLisaMariaLesoSofiaLizzadroCarmelaLocatelliRobertoLonardiLauraLonardiMichelaLorenzettiLauraLutkinDianeKimLuziAndreaMacalusoLiborioMaestrelloDiegoMaestrelloZairaMariaMaffazioliLauraMagaliniClaudioMagnaboscoAngeloMagnanoMarcoMagroMariaMalaraVivianaManaraG.PietroManaraGemmaManenteIreneManfrediOlverManganottiIlariaManroanelloCristianoMantoanGiuseppeMantoanVeraMantoanelloCristianoMantovaniAnnaMantovaniGiovanniMarchesiniStefaniaMarchettoGiorgioMarchioriGiorgioMarchiottoMariaMarcolinErnestoMarginiAlfredoMarginiM.Luisa

MarginiMarioMarianiValentinaMarigoPaoloMariniMichelaMaronLorettaMaronRolandoMartinatoRiccardoMartinelliMarcelloMartiniMariucciaMarzorroSilvanaMascanzoniDanieleMasieroManuelMasinCorradoMassellaG.FrancoMatrellaM.AugustaMazzaVincenzoMazziElisaMazziGraziellaMazzoG.FrancoMazzoccoMariaDariaMazzonValeriaMazzoniCaterinaMeastrelloZairaMelchiorreRominaMelegariGiampaolaMelottoGiambattistaMendicinoAntonelloMendicinoFrancoMeneghelliGaleazzoMeneghelloFabioMeneghettiNicolaMeniniGiorgioMerlinSilviaMesaroliErnestaMigaldiDanielaMiglioriniElenaMilaneseAntonellaMilaneseGiovanniMinardiGuerrinoMingardiMariarosaMinosaValeriaMinosuAndreaMinozziPaoloMinozzoStefanoMioniPietroModeneseChiaraModeneseMilenaMonesiRinoMontagnoliDavide

collaboratori dell’enaip

106106

MontagnoliSaraMontaliBrunoMontiel Delgado Pedro-AlfonsoMontresorNazzarenoMontrucoliRenzoMoriBrunoMoriFabrizioMorinGiuliaMorosatoEleonoraMozzoDavideMurariMartaMurariRiccardoMuraroAldinoMuscariPaolaNalinLinoNalliMariannaNascimbenGianpaoloNataliniMarcoNavarroGianpaoloNittiDeboraNonnisAlbertoOlaselmoRemiOlivieriDanieleDuilioOselinStefanoOttavianiAnnamariaOttavianiGianlucaPadoanelloStefanoPaiuscoStefanoPallaroAlessandraPapaLuigiParenzanGiovanniParpagiolaPiermatreoParuttoMarcoParuttoMarcoAlbertoPasettoLuigiPasqualiDanielePasqualiniMartaPasqualiniNadiaPassarinArnaldoPassariniMartaPassuelloFabioPavanAriannaPdatrieriMarioPegoraroMauroPelandaCristinaPelattieriMarioPelizzariRenzoPellegriniLuca

PennacchioniMorenoPenoniGiuseppePerbeliniLucianoPerbelliniMichelePerinaGiorgiaPerinaPaolaPerliniLisannaPerozeniGiorgioPertegatoWalterPertileGiovannaPesceRobertoPesenteMichelaPesentiSimonePezzinMauroPiazzaClaudiaPicchiMartaPiccoliGloriaPiessouSourouJeanPierrePilottiAlessandroPintaniCristianoPippaDiegoPirelliDavidePironClaudioPirozziDoloresPiubelliDanielaPiubelliMassimoPiubelliDanielaPivaGiorgiaPizzolatoElvisPozzaniAndreaPozzaniLauraPozzatiEmanuelePozzatoAngelaPrandoniMorenaPurgatoRobertoPuscedduLucioQuainiGiuseppeQuaiottiLucaDanieleQuartaroliElisabettaQuintarelliSergioRaineriEnzoRebesaniPaoloRemelliNadiaRensoLorellaRezzidoriAlessiaRighettiLuciaRigoMarcoRigoSandraRigobelloPaola

RigoniGiovannaRinaldiCaterinaRinoldiMauriziaRiolfiCosettaRizzinelliAntonioRocchettaCristinaRomagnoliMarcoRomaniUgoRosaAntonioRosaEnricoRoscaTatianaRossettiSiraRossettoThomasRossiClaudioRossignoliMassimoRossiniEmanueleRubeleSergioRuffoNicolaSabainiTarcisioSaccomaniChiaraSalanAndreaSalanPaoloSalazzariAlbanoSalemiMatteoSalgaroGiuseppeSalvoroLauraSambugaroAndreaSandriniDavideSantiAdrianaSaoncellaGiulioSardiniGermanoSarteAlessandraSartorLuigiSartoriDanieleSaviatoDanielaSaviatoLorenaSbrissaAlessandroScarazzatiWalterScardoniGiovanniScarmagnaniMariaScaroniClaudiaScatroliniMichelaScevarolliMaurizioSchiavoniFabioScipoloCeciliaScudierAlbertoScullinoFrancescoSegalaMalachiaSegalaMarinella

collaboratori dell’enaip

107

SegantiniAleardoSegantiniFrancescoSforzinAntonioSicaAldoSignorettiGarisSignoriniLuisaSignoriniLuisaSiliottoRobertaSimeoniFrancescaSittaVenosSoardoCristinaSoardoLuigiSoardoStefanoSoffiatiFaustoMicheleSosreroOrlandoSosteroOrlandoSouaidiMalikaSparesottoMaurizioSpataroDomenicoSpreaAlbertoSrellinGianniStadlerMargarithaStanzialVitrorinoStefanoniFedericaStellinGianniStelloDonatellaStizzoliMatteoStocchiniSaraTacconiBarbaraTambaloSandroTaroccoSimonettaTebonElisaTedescoMichelaTelliniUmbertoTessariBarbaraTessariElenaTessariSilviaTinazziKatiaTirapelleMariaGraziaTobaldiniDeniseToffaliAntonellaTolliniFedericaTonelliAlessandraTonoliStefanoTornieriNicola

TorrisiCarmelaTosatoMassimilianoToscoGiorgiaRacheleTosiPaolaTosiRuggeroTrabalziniCarolinaTregrossiDamarideTrenchiMaurizioTrevenzoliDeboraMariaTrevisaniPaolaTribusVeraTrivellatoPaolaTronchetStefanoTurraAntonioTurriniLorettaUgoliCaterinaUgoliLuigiVaccariIlariaMariaValbusaDavideValdoFrancescaValdoFrancescoValdoGianninoVantiniLuigtVaraltaStefanoVasquezJoeyVedovelliGiorgioVentaglioDomenicoVeronesePaoloVeroneseRobertoVeronesiCarlaVeronesiMarcelloVeronesiReginaldoVerzolaMonicaVerzolaSilviaViccaroSilviaVicentiniCarloVicentiniMatteoVicentiniPietroVicentiniSaraVicentiniSilvanoVicenzettiPietroVicenziGiuliaVignoliSimonettaVigoloVaniaVincenziGiancarlo

VincenziLuigiVincenziRiccardoVincoAlbinoVisentiniAlessandroVisentiniAlessandroVisentiniCarloVisentiniCarloAndreaVivianiFedericaVogadoriAlbertoVoltaEmanuelaVoltaRobertoVonwenzelCristinaZagoElenaZagoPaoloZamarcoFedericaZamparLucioZanarottiAntonioFabrizioZanarottoAlessandroZancanellaFedericoZanchettaCristinaZanettiStefanoZangirolamiDinoZaniniLorenzoZaniniMilenaZanonUmbertoZanoniAldolfoZanottiCristianoZanottiMarcoZanusoGabriellaZapollaDanieleZardiniRobertoZattoniAndreaZebellinPaoloZecchiniDavideZenoriniZefferinaZentiSaraZeraAnnaMariaZerbinatiMatteoZiglioAntoninoZinRinoZivianiFabrizioZontaStefanoZuccherGretaZulinRosetta

107

struttura

110

Antonino Ziglio PresidenteGiorgio Sbrissa AmministratoreDelegato

Roberto D’archi ConsigliereAlessandro Sbrissa Consigliere

Collegio Sindacale

Ruggero Bellato PresidenteAlberto Biaggioni SindacoSilvano Marzotto SindacoRoberto La Lampa supplenteGianfranco Grigolon Supplente

Assemblea Dei Soci

Andrea Citron PresidenteProvincialeAclidiTrevisoFiorenzo De Col PresidenteProvincialeAclidiBellunoMarco Ferrero PresidenteProvincialeAclidiPadovaLuca Gianesella PresidenteProvincialeAclidiRovigoAndrea Luzi PresidenteAcliSedeRegionaledelVenetoRiccardo Milano PresidenteProvincialeAclidiVeronaMauro Papandrea PresidenteProvincialeAclidiVeneziaSerafino Zilio PresidenteProvincialeAclidiVicenza

Direttori

Giancarlo Vincenzi ServiziRoberta Callegaro RisorseUmaneMariano Zin AcquistieStruttureGiannino Stecca FinanzaeControlloGiannino Stecca SistemiInformativiGabriella Agostini AmministrazioneMassimiliano Lucchini AreaManagerAreaGiovaniCinzia Girotto AreaManagerAreaAdultiAlberto Biasiotto AreaManagerAreaImpreseSandro Dal Piano AreaManagerComunicazioneePromozione

L’EN.a.I.p. IN vENEto

l’en.a.i.p. in veneto

111

Responsabili Unità Operative

Giovanni Amidei PortoViroeRovigoClaudio Bertelli LegnagoeIsolaDellaScalaSabrina Busatto MiranoeNoaleAnnamaria Cagol VeronaStefano Stefano CittadellaTiziana Cosma PiazzolaSulBrentaEnzo Dainese PadovaMarta Fornaro FeltreLoris Giuriatti BassanoDelGrappaRoberto Grandesso Dolo-SedeStaccataMargheraAnna Moro VicenzaAntonio Ruzzon ConselveePioveDiSaccoGraziano Sadocco CalalzoeLongaroneMatteo Tarraran TrevisoeConegliano

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