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Ente pubblico non economico
Comitato Pari Opportunità Gruppo di Lavoro L. 120/2011
ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO
GLI OBBLIGHI DEGLI ORGANI SOCIETARI
a cura di Lucia Starolaper il Comitato Pari Opportunità dell’ODCEC di Torino
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RICICLAGGIOFIGURA CRIMINOSA DI 2° grado HA PER OGGETTO PROVENTI DI ALTRE FIGURE CRIMINOSE (REATO PRESUPPOSTO)
ATTIVITÀ VOLTA A DISSIMULARE ORIGINE ILLECITA
COLLOCAMENTO NEL SISTEMA FINANZIARIO
MODELLO TRIFASICO VARIE MOVIMENTAZIONI PER
IMPEDIRE COLLEGAMENTO CON ORIGINE (STRATIFICAZIONE)
INVESTIMENTO
PLACEMENT
LAYERING
INTEGRATION
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EVOLUZIONE NORMATIVA
L. 5/7/1991 n. 191 (cd legge antiriciclaggio) che recepisce la I Direttiva, DIR 91/308 destinata a banche e intermediari finanziari
DLGS 20/2/2004 n. 56 recepisce la DIR 2001/97 coinvolgimento dei professionisti DM 3/2/2006 n. 141. Disposizioni attuative (tuttora in vigore in quanto applicabile)
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RICICLAGGIO nella normativa preventiva
Dlgs 56/2004 Concetto legato a sussistenza reato 648 bis cp RICICLAGGIO 648 ter cp IMPIEGO DENARO DI PROVENIENZA ILLECITA
- escluso riciclaggio per chi realizza o concorre nel reato presupposto - reato presupposto è delitto non colposo
Dlgs 231/2007 art. 2
Specifica definizione “ai soli fini presente decreto”- anche per chi ha partecipato all'attività criminosa (autoriciclaggio)- denaro proveniente da attività criminosa sia contravvenzioni che delitti anche delitti colposi - previsto “tentativo” di riciclaggio
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DECRETO LEGISLATIVO DEL 21 NOVEMBRE 2007 N. 231
Ai soli fini del presente decreto le seguenti azioni, se commesse intenzionalmente, costituiscono riciclaggio:a) la conversione o il trasferimento di beni, effettuati essendo a conoscenza che
essi provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività, allo scopo di occultare o dissimulare l'origine illecita dei beni medesimi o di aiutare chiunque sia coinvolto in tale attività a sottrarsi alle conseguenze giuridiche delle proprie azioni;
b) l'occultamento o la dissimulazione della reale natura, provenienza, ubicazione, disposizione, movimento , proprietà dei beni o dei diritti sugli stessi, effettuati essendo a conoscenza che tali beni provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività;
c) l'acquisto, la detenzione o l'utilizzazione di beni essendo a conoscenza, al momento della loro ricezione, che tali beni provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività;
d) la partecipazione ad uno degli atti di cui alle lettere precedenti, l'associazione per commettere tale atto, il tentativo di perpetrarlo, il fatto di aiutare, istigare o consigliare qualcuno a commetterlo o il fatto di agevolarne l'esecuzione.
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DESTINATARI
INTERMEDIARI FINANZIARIE ALTRI SOGGETTI ESERCENTI
ATTIVITÀ FINANZIARIA
PROFESSIONISTI
REVISORI legali dei conti
ALTRI SOGGETTI
APPLICAZIONE LIMITATA
ART. 11
ART. 12
ART. 13
ART. 14
SOGGETTI ART. 10
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INTERMEDIARI FINANZIARI ART. 11
1. BANCHE SIM SGR SICAV
INTERMEDIARI ISCRITTI ELENCHI 106/107 TUB
2. FIDUCIARIE c 2 lettera a) identificazione titolare effettivo CONFIDI CAMBIA VALUTE AGENTI IN ATTIVITÀ FINANZIARIA MONEY TRANFER MEDIATORI CREDITIZI PROMOTORI FINANZIARI
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ORGANI DI CONTROLLO SOCIETARI
DLGS 56/2004 DIR 2001/97 Richiamava i revisori Regolamento attuativo: Esonero sindaci UIC 21/6/2006 Esonero sindaci anche con revisione contabileDIR 2005/60 Bozza DLgs esonero sindaci (rapporto organico) Previsione scomparsa con DLgs 231/2007 Risposta MEF 12/6/2008 confermava adempimenti per sindaci con funzione revisore Reinserito esonero con Dlgs 151/2009 (controllo ex post)
Ribadito con D.Min.Giustizia 16/4/2010
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ORGANI DI CONTROLLO SOCIETARI (segue)
ESONERO NON RIGUARDA COLLEGIO SINDACALE CON FUNZIONE REVISIONE LEGALE DEI CONTI VESTE DI REVISORE OBBLIGATORIA SPIRITO DIRETTIVA (FUNZIONI SVOLTE) DLGS 39/2010
DUBBIO ART. 51 (TITOLO III) IMPOSSIBILITÀ OGGETTIVA NO DESTINATARI
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ORGANI DI CONTROLLODESTINATARI NORMATIVA ART. 52
NON SONO DESTINATARI DELLA NORMATIVA VIGILANO SULL'OSSERVANZA DELLE NORMENon posizione di garanzia COMUNICANO VIOLAZIONIAUTORITA' VIGILANZA DISPOSIZIONI
SETTORE AD VERIFICA REGISTRAZIONELEGALE RAPPRESENTANTE INFRAZIONI SOSMEF VIOLAZIONI ART. 49
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BANCHE E INTERMEDIARI FINANZIARI
NORMATIVA DI 2° LIVELLO EMANATA DA BANCA D'ITALIA
Modalità adempimento adeguata verifica (Documento tuttora in consultazione)
Organizzazione procedure e controlli interni (Provvedimento 10 marzo 2011 in vigore dal 1° settembre 2011)
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NORMATIVA 2° LIVELLO (segue)
Registrazione (Archivio Unico Informatico) (Delibera n. 895 del 23/12/2009)
Trasmissione dati aggregati (SARA) All'UIF (Provvedimento UIF 22/12/2011)
Indicatori di anomalia per SOS (Delibera n. 616 del 24 agosto 2010)
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INTRECCIO TRA D.Lgs. n. 231/2001 E D.Lgs. n. 231/2007
Il D.Lgs. n. 231/2007 ha inserito art. 25 octies, relativo ai reati di ricettazione, riciclaggio ed impiego denaro o beni di provenienza illecita, nel D.Lgs. n. 231/2001
Componenti Collegio Sindacale ed O.d.V., sia nelle società “normali” che nelle società destinatarie della normativa, devono verificare che il M.O. sia stato adeguato
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COMPONENTI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
ADEGUATA VERIFICA INTERMEDIARI FINANZIARISEMPLIFICATA
NON OBBLIGO REGISTRAZIONE SOCIETA' QUOTATE
SALVO IL CASO DI SOSPETTO DI RICICLAGGIO O FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO
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SOCIETÀ A CONTROLLOPUBBLICO NON QUOTATE
TUTTI GLI ADEMPIMENTICOMPONENTE CONSIGLIO ADEGUATA VERIFICA DI AMMINISTRAZIONE REGISTRAZIONE SEGNALAZIONE
COMPONENTE COLLEGIO SINDACALE NESSUN ADEMPIMENTO ANTIRICICLACCIO
COMPONENTE COLLEGIO SINDACALE TUTTI GLI ADEMPIMENTI CON FUNZIONE REVISIONE
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