aggiornamenti dal bmj - farmacocinetica
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7/23/2019 Aggiornamenti Dal BMJ - Farmacocinetica
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Aggiornamenti dal BMJ:
Farmacocinetica e interazione
tra farmaci
Evento FAD ECM in Autoapprendimento 5 Crediti ECM
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7/23/2019 Aggiornamenti Dal BMJ - Farmacocinetica
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Aggiornamenti dal BMJ: Farmacocinetica e interazione tra farmaci
INDICE
- ABSTRACT ITALIANO
- BMJ OPEN: DRUG-DISEASE AND DRUG-DRUG INTERACTIONS: SYSTEMATIC
- BMJ LEARNING:INTERAZIONI FARMACOLOGICHE E FARMACOCINETICHE
- BIBLIOGRAFIA
EXAMINATION OF RECOMMENDATIONS IN 12 UK NATIONAL CLINICAL
GUIDELINES
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7/23/2019 Aggiornamenti Dal BMJ - Farmacocinetica
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ABSTRACT ITALIANO
Aggiornamenti dal BMJ: Farmacocinetica e interazione tra farmaci
Pare importante in questo modulo affrontare
inizialmente alcuni concetti base di farmacocinetica
per poi affrontare il tema dellinterazione tra
farmaci (DDI).
La farmacocinetica (PK) una branca della
farmacologia che studia i processi di assorbimento,
distribuzione, metabolismo e l'eliminazione delle
sostanze esogene(quindi anche dei farmaci), in
termini generali si occupa di ci che lorganismo fa
al farmaco; di contro la farmacodinamica (PD)studia gli effetti dei farmaci sullorganismo.
ASSORBIMENTO
Descrive il passaggio del farmaco dalla sede di
somministrazione al circolo sistemico e pu essere
influenzato da diversi fattori:
Caratteristiche chimico-fisiche dei farmaci. Ad
esempio, la liposolubilit: le sostanze lipofile
attraversano le membrane biologiche pi facilmente
e quindi attraverseranno pi agevolmente le mucoseo la cute; viceversa le sostanze idrofile tendono
rimanere in ambiente acquoso e per essere assorbite
richiedono la presenza di meccanismi di trasporto
attivo, o diffusione facilitata o ancora transcitosi
(endocitosi, pinocitosi, esocitosi). Altra
caratteristica relativa la farmaco che ne influenza
lassorbimento il pKa (costante di dissociazione o
ionizzazione), ovvero il pH al quale viene ionizzato
il 50% del farmaco. Un farmaco in soluzione
acquosa presente in forma dissociata eindissociata in base alle sue propriet chimico-
fisiche e del pH dellambiente in cui si trova.
Mentre la forma dissociata solubile in acqua,
quella indissociata non lo , pertanto variazioni del
pH dellambiate circostante, possono influenzare lo
stato di dissociazione delle molecole. Poich le
membrane cellulari sono composte da un doppio
strato fosfolipidico, solo la quota di farmaco
indissociata sar in grado di oltrepassarlo.
Forma farmaceutica: confetti, capsule, polveri,
soluzioni acquose, formulazioni gastroresistenti, a
cessione controllata, profarmaci, deposito, ecc.
Caratteristiche della sede di somministrazione,
come la superficie assorbente, grado di
vascolarizzazione, presenza di alimenti, presenza di
trasportatori, effetto di primo passaggio, ricircoli.
Quindi la scelta della via di somministrazione
fondamentale e deve tener conto delle
caratteristiche appena elencate.
La somministrazione di un farmaco pu avvenire
per via enterale (orale, sublinguale, buccale, rettale)o parenterale a livello s stemico (quando il farmaco
agisce su bersagli distanti dalla sede di
somministrazione) o topico (quando il farmaco
agisce localmente nella sede di somministrazione).
La somministrazione per via orale di tipo enterale
e sistemico ed la pi utilizzata in quanto non
necessita di particolari presidi medici. Altre vie di
somministrazione sono rappresentate dalla
sublinguale (che evita leffetto di primo passaggio
epatico), la rettale (che presenta un assorbimento
erratico, variabile), lendovenosa (in cui il farmacoviene direttamente somministrato nel circolo
sistemico, per cui non richiede assorbimento),
intramuscolare (in cui lassorbimento influenzato
dalla superficie assorbente), sottocutanea, ecc.
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ABSTRAC ITALIANO
In tutti i casi in cui sia richiesto un assorbimento si
parla di biodisponibilit della sostanza che la
frazione di farmaco che viene assorbita e che
raggiunge il circolo sistemico.
DISTRIBUZIONE
Una volta entrato nel circolo sistemico, il farmacotende a legarsi alle proteine plasmatiche (in
generale, sostanze acide si legano alle albumine,
quelle basiche alle globuline). La quota di farmaco
legata alle proteine varia da farmaco a farmaco,
alcuni si legano per oltre il 90% (come i FANS),
altri in percentuali molto pi basse. Dal circolo
sistemico i farmaci raggiungono poi i vari distretti
corporei, ma possono anche ritornare allintestino e
per via biliare e da qui riassorbiti (ricircolo
enteroepatico), questo accade ad esempio per i
digitalici.
La distribuzione dei farmaci nellorganismo
condizionata da fattori relativi alla sostanza stessa,
come la liposolubilit, lidrosolubilit, il
coefficiente di partizione lipidi/acqua, il legame
farmaco proteico (Pb) e fattori relativi al paziente,
come politerapie, composizione dei tessuti, grado di
perfusione di organi e apparati.
Solo la quota libera di farmaco (quindi non quella
legata alle proteine plasmatiche) si distribuisce ed
la quota biologicamente attiva, per cui farmaci conun elevato legame farmaco-proteico (>90%) si
prestano a fenomeni di spiazzamento quando
somministrati con altri farmaci ad elevato legame
con le proteine.
Il parametro farmacocinetico che descrive la
distribuzione di un farmaco il Volume di
distribuzione (Vd), che descrive lo spazio teorico
nel quale un farmaco si distribuirebbe qualora
raggiungesse la stessa concentrazione presente nel
torrente circolatorio.
METABOLISMO e ELIMINAZIONE
Dopo essere stati assorbiti e distribuiti, i farmaci
devono essere eliminati attraverso gli organi
emuntori, fegato, rene, polmoni.
Compito fondamentale del fegato trasformare
farmaci liposolubili in composti idrosolubili, pi
facilmente eliminabili per via renale. Il farmaco
metabolizzato pu dare origine a una molecola
diversa che mantiene unazione terapeutica analoga
al farmaco progenitore, oppure pu essere
biotrasformato in un metabolita tossico o maltollerato dallorganismo, o, ancora, in un metabolita
inattivo.
Schematicamente le reazioni di trasformazione
epatica di distinguono in reazioni di fase I e II,
quelle di fase I comprendono reazioni di
ossidazione (avvengono a livello microsomiale
citocromi P450) e di riduzione; quelle di fase II
sono reazioni di coniugazione e avvengono a livelli
citoplasmatico, con leccezione delle reazioni di
glicuronazione che avvengono a livello
microsomiale.I citocromi (CYP) sono delle proteine capaci di
metabolizzare un certo numero di substrati. CYP
2C9, 2C19, 2D6 e 3A4 rappresentano i citocromi
pi importanti per la biotrasformazione del maggior
numero di farmaci. Esistono talune popolazioni o
individui (metabolizzatori lenti) che presentano
carenze della capacit di biotrasformazione rispetto
alla popolazione generale e che quindi possono
sviluppare tossicit alle dosi terapeutiche. Viceversa
altri soggetti hanno capacit di metabolizzazione
pi veloce (metabolizzatori rapidi). Altri fattori che
possono influenzare lattivit microsomiale sono
let (pi elevata nei primi anni di vita), fattori
ambientali, abitudini voluttuarie (fumo, alcool ne
aumentano lattivit), cosomministrazione di
farmaci capaci di accelerarne lattivit (induttori
enzimatici, come la rifampicina) o al contrario, di
ridurla (inibitori enzimatici, come valproato).
Le sostanze rese cos pi idrosolubili, vengono
eliminate per via renale, e in particolare per
filtrazione glomerulare (sostanze fino ai 20.000Dalton) e per secrezione tubulare. Leliminazione
renale dei farmaci influenzata dallet, dal pH
urinario, situazioni patologiche (insufficienza
renale). La frazione libera delle sostanze che giunge
ai reni viene filtrata dai glomeruli e passa nella
preurina, a questo punto, in base al grado di
dissociazione, resta nelle urine o viene riassorbita.
Ruolo fondamentale per determinare la quota di
farmaco ultrafiltrato giocato dal pH urinario e dal
pK del farmaco. Infatti, modificando il pH urinario,
si pu favorire la dissociazione dei farmaci,riducendone quindi la liposolubilit nellultrafiltrato
e permettendone lescrezione con le urine.
Come detto oltra che per filtrazione i farmaci
possono essere eliminati dal rene anche per
secrezione mediante trasportatori specifici.
Le politerapie espongono i soggetti a maggior
probabilit di interazioni farmacologiche,
importante da questo punto di vista cercare di
evitare, se possibile, lesposizione del paziente a
farmaci non indispensabili e ponendo particolare
attenzione a quei farmaci con ristretto indiceterapeutico e a farmaci che possano causare
interazioni clinicamente importanti e prevedibili.
Il modulo seguente focalizzato sulla problematica
delle interazioni farmacocinetiche prevedibili e
eventualmente evitabili.
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7/23/2019 Aggiornamenti Dal BMJ - Farmacocinetica
5/5
BIBLIOGRAFIA
ABSTRACT ITALIANO E CURATELA
Federica Pavan,Responsabile Scientifico ECM e CuratoreECM
BIBLIOGRAFIA
BMJ Open- Drug-disease and drug-drug interactions: systematic examination of recommendations
in 12 UK national clinical guidelines
Siobhan Dumbreck, Universityof Dundee, Mackenzie Building, Dundee, UK
Angela Flynn, University of Dundee, Mackenzie Building, Dundee, UK
Moray Nairn, Scottish Intercollegiate Guidelines Network, Healthcare Improvement, Edinburgh , UK
Martin Wilson,Raigmore Hospital, Inverness, UK
Shaun Treweek, University of Aberdeen, Health Services Research Unit, Foresterhill, Aberdeen, UK
Stewart W Mercer, University of Glasgow, Institute of Health and Wellbeing, Glasgow, UK
Phil Alderson, Centre for Clinical Practice, National Institute Health Care Excellence, Manchester, UK
Alex Thompson, Centre for Clinical Practice, National Institute Health Care Excellence, Manchester, UK
Katherine Payne,Raigmore Hospital, Inverness, UK
Bruce Guthrie, University of Dundee, Mackenzie Building, Dundee, UK
BMJ Learning - Interazioni farmacologiche, interazioni farmacocinetiche
David Williams,farmacologo e professore associato di medicina geriatrica presso il Royal College of
Surgeons e il Beaumont Hospital di Dublino, EIRE
Aggiornamenti dal BMJ: Farmacocinetica e interazione tra farmaci
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