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1. NON FUMARE (campagne contro il fumo)
2. Prevenzione delle esposizioni nocive sui
luoghi di lavoro
3. Lotta all’inquinamento atmosferico
Neoplasie polmonari: Epidemiologia Italiana
Al secondo posto per incidenza tra i
maschi (15% di tutte le diagnosi di
tumore) e terzo per le femmine (6% di
tutte le diagnosi di tumore): 38.000
nuovi casi all’anno in Italia
1 uomo su 9 ed 1 donna su 35 sono
destinati a sviluppare una neoplasia
del polmone nel corso della propria
vitaAIOM-AIRTUM 2011
Neoplasie polmonari: Epidemiologia Italiana
Al primo posto per mortalità tra
gli uomini (28% di tutte le morti
per tumore),
al terzo per le donne (11% di
tutte le morti per tumore),
36.000 morti all’anno in Italia.
AIOM-AIRTUM 2011
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Tumore del polmone maschi
25
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86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 00 01 20 03 04 05
Tumore del polmone femmine
AIOM-AIRTUM 2011
Incidenza
Mortalità
85-90% legati al fumo di sigaretta
(fumatori rischio aumentato 15-20
volte)
Altri fattori di rischio: fumo passivo, radon, asbesto, cromo, cadmio, arsenico, inquinamento (polveri sottili: PM 10 ed inferiori)
Il polmone è un organo destinato
principalmente allo scambio dei gas;
L’ossigeno contenuto nell’aria deve
passare nel sangue,
e l’anidride carbonica (prodotto di scarto
della combustione a livello cellulare, dove si
produce l’energia necessaria per la vita)
deve passare dal sangue all’aria per essere
eliminata con la ventilazione.
Nitrosammine: sono composti organici
contenenti un gruppo nitroso, -N=O,
legato all'azoto. Questi composti
provocano mutazione genetica tramite
alchilazione del DNA amminico,
idrocarburi policiclici aromatici: ad
esempio il benzene e il naftalene.
Sono potenti inquinanti atmosfericila loro formazione avviene nel corso di combustioni incomplete di
combustibili fossili,
legname, grassi, fogliame, incenso e composti organici in generale, quali quelli provenienti dai rifiuti urbani, ritrovandosi quindi nei loro fumi,
da biomasse,
fumo di tabacco, cibi cotti, particolarmente nei processi di
carbonizzazione ad alta temperatura, come le cotture alla griglia delle carni o nel pesce affumicato.
Se potessimo distendere tutti gli alveoli del polmone su di una superficie piana occuperemmo un’area di circa 70-80 metri quadrati (la superficie di un appartamento!)
La barriera varia da uno spessore
di 0,2 μm a 2 μm ed è formata da:› epitelio alveolare con uno spessore minimo di 0,05
μm;
› lamina basale dell'epitelio alveolare e dell'endotelio capillare (spesso fuse in un'unica lamina) con uno spessore minimo di 0,1 μm;
› endotelio capillare con uno spessore minimo di 0,05 μm.
Non iniziare a fumare
Smetti di fumare se già fumi
Non esporti al fumo passivo
Induci gli altri a smettere di fumare rivolgendosi ai centri
antifumo
Sigaretta elettronica?
Campagne di prevenzione nelle scuole (in particolare
elementari e medie inferiori) ed a tutti i livelli
Ambulatorio per la
disuassefazione dal fumo
presso
l’Ambulatorio Pneumologico
Divisionale di via Marconi
1. NON FUMARE (campagne contro il fumo)
2. Prevenzione delle esposizioni nocive sui
luoghi di lavoro
3. Lotta all’inquinamento atmosferico
L’esposizione all’asbesto (amianto) è una delle principali cause di mesotelioma pleurico e anche di tumore polmonare;
L’esposizione può essere ambientale, ma molto più spesso professionale;
L’associazione tra inalazione di asbesto e fumo di sigaretta moltiplica notevolmente il rischio di contrarre il mesotelioma
soggetto non fumatore non esposto ad amianto rischio 1
soggetto fumatore non esposto ad amianto rischio 5
soggetto non fumatore esposto ad amianto rischio 10
soggetto fumatore esposto ad amianto rischio 50
Benzene (es benzinai)
Arsenico
Nichel
Silice
Radiazioni e/o sostanze radioattive
Bis(clorometil)etere
Fumi diesel (autisti, manovratori, ecc)
Dal 13,5 al 23 % dei tumori in generale sono considerati di origine professionale
Radon e suoi prodotti di decadimento in minatori (effetto sinergico col fumo di sigaretta).
vari studi epidemiologici hanno dimostrato un aumento dell’incidenza di neoplasie polmonari (addetti alla fusione del ferro e dell’acciaio, verniciatori) senza che siano ancora state definitivamente identificate le sostanze direttamente responsabili.
Dal 13,5 al 23 % dei tumori in generale sono considerati di origine professionale
Nelle aziende in cui vengono utilizzate sostanze cancerogene o mutagene il
datore di lavoro è obbligato a:
evitare o ridurre l’utilizzazione di un agente cancerogeno sostituendolo,
quando possibile, con una sostanza che non è o risulta meno nociva per la
salute.
Se non è tecnicamente possibile sostituire l’agente cancerogeno provvede
affinchè lo stesso venga utilizzato in un sistema di lavoro a ciclo chiuso.
se il ricorso ad un sistema chiuso non è tecnicamente possibile provvede
affinchè il livello di esposizione dei lavoratori sia ridotto al più basso valore
possibile.
Devono inoltre essere garantite ad ogni lavoratore adeguata formazione,
informazione, misure preventive e protettive affinché il livello di espo-
sizione sia ridotto al più basso valore tecnicamente possibile.
SORVEGLIANZA SANITARIA
1. NON FUMARE (campagne contro il fumo)
2. Prevenzione delle esposizioni nocive sui
luoghi di lavoro
3. Lotta all’inquinamento atmosferico
l’inquinamento dell’aria è riconducibile
principalmente alle:
polveri sottili, PM2,5, responsabili di oltre il
70% dei morti,
e ossidi di azoto, che uccidono un altro
20%.
Sono minuscole particelle “respirabili” che rimangono in sospensione nell’aria e riescono a giungere sin dentro ai polmoni e da qui nel sangue:
polveri minerali
Fuliggine
Nitrati, Solfati, Ammonio
Metalli pesanti
Composti organici
IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici)
Diossine
Sono particelle cancerogene per definizione in quanto trasportano:
BENZOPIRENE
1. Il particolato per lo più è prodotto in due modi:
direttamente da tutte le combustioni(particolato primario)
2. in inverno, a partire da altri inquinanti gassosi, soprattutto i composti azotati (ossidi di azoto e ammoniaca), quando le condizioni meteo trasformano l’aria inquinata in un vero e proprio laboratorio chimico-fisico (particolato secondario).
Nella seconda guerra mondiale in Italia, in cinque anni e mezzo, sono morti per cause dirette e indirette, 291.376 militari e 153.147 civili. In totale sono 444.000 morti.
Ora in Italia, ogni anno, muoiono prematuramente per inquinamento dell’aria 87.000 persone. Quindi in cinque anni e mezzo (teniamo lo stesso periodo della seconda guerra mondiale per avere un confronto omogeneo) sono 478.000 morti.
Dati ASPO 5 febbraio 2017
Dati ASPO 5 febbraio 2017
Uno studio italiano del 2016 ha mostrato
come l’incidenza delle malattie
respiratorie siano più che raddoppiate in 25 anni (dal 1985 al 2011):
Attacchi d’asma +110%
Rinite allergica +130%
Espettorato frequente +118%
Broncopneumopatia cronica
ostruttiva(BPCO) +220%
AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro
La relazione tra smog e aumento dei casi di cancro, specie al polmone, è stata dibattuta a lungo perché era difficile da dimostrare.
Esiste una relazione ben nota tra inquinamento e infiammazionedei polmoni che può in parte spiegare come lo smog possa favorire la comparsa del cancro.
Uno studio in 9 Paesi e 300.000 persone seguite per oltre 13 anni, pubblicato nel luglio 2013, ha dimostrato la relazione tra aumento delle polveri sottili e numero di tumori, indipendentemente da altri fattori come il fumo di sigaretta.
L'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) di Lione ha classificato l'inquinamento atmosferico e le polveri sottili fra i carcinogeni umani di tipo 1.
Lo smog rimane una causa di tumore polmonare minore rispetto ad altre, in primo luogo il fumo, ma non per questo deve essere sottovalutata.
Nel mese di luglio del 2013 la rivista Lancet Oncology ha pubblicato uno
studio molto ampio, condotto in 36 diversi centri europei, che ha
coinvolto 300.000 persone tra i 43 e i 73 anni in nove diversi Paesi. Per
l'Italia ha partecipato il gruppo di epidemiologi dell'Istituto Nazionale
Tumori di Milano diretto da Vittorio Krogh
persone tenute in osservazione per ben 13 anni,
registrate le abitudini di vita,
cambi di residenza di ogni persona
si sono ammalate di cancro al polmone 2.095 persone
Di ognuna di esse è stata studiata l'esposizione alle cosiddette polveri
sottili (PM 10 e PM 2,5), legate soprattutto all'inquinamento da traffico,
ma anche ad altre sostanze prodotte dai riscaldamenti o dalle industrie.
Il risultato non lascia dubbi ……………
progetto ESCAPE (European Study of Cohortes for Air Pollution Effects)
AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro
per ogni incremento di 5 μg/m3 di PM
2,5, il rischio relativo di ammalarsi di
tumore al polmone aumenta del 18%,
cresce del 22% a ogni aumento di 10
μg/m3 di PM 10,
Sono quindi le polveri sottili le principali
responsabili dell'effetto cancerogeno.
progetto ESCAPE (European Study of Cohortes for Air Pollution Effects)
AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro
* Fonte: ASPOItalia, Inquinamento: tutti i banditi e i mandanti.
il contributo dato dalle biomasse nel
settore residenziale (verde scuro) è
preponderante, pari al 60%, segue il
settore dei trasporti ripartito tra quelli su
strada e via mare (11% e 8%), l’industria
(8%) e l’agricoltura/pesca (5,6%).
Minoritario è il contributo del
termoelettrico e dell’incenerimento dei
rifiuti.
* Fonte: ASPOItalia, Inquinamento: tutti i banditi e i mandanti.
Le PM10 sono una categoria di particolato più ampia, che include le PM2,5 già viste, più una frazione poco più grande che non giunge agli alveoli polmonari (quindi meno pericolosa). Il grafico delle PM10 è simile a quello delle PM2,5 e in effetti in generale l’88% del PM10 è PM2,5. Nel caso delle biomasse questa percentuale PM2,5/PM10 arriva al 99%, ad indicare che la quasi totalità del particolato emesso è quello più fine e pericoloso.
* Fonte: ASPOItalia, Inquinamento: tutti i banditi e i mandanti.
Gli ossidi di azoto si formano in ogni tipo di
combustione per reazione dell’azoto e
dell’ossigeno presenti nell’aria. Una volta
emessi reagiscono con un’enorme varietà
di altri composti chimici (ammoniaca,
vapore, composti organici volatili)
producendo inquinanti secondari, come
l’ozono (in estate) e l’acido nitrico. Sono la
seconda causa di morte per inquinamento
dell’aria in Italia.
* Fonte: ASPOItalia, Inquinamento: tutti i banditi e i mandanti.
è legato maggiormente alla quantità di
combustibile e alla temperatura cui
avviene la combustione,
La produzione è legata al settore dei
trasporti, a partire da quelli su strada
(42,5%) e poi via mare (17,7%), l’industria
(12,2%) e l’agricoltura/pesca (8,6%),
Fonte: ASPOItalia, Inquinamento: tutti i banditi e i mandanti.
TRASPORTI su
strada
Biomasse
Uso
residenziale
Fonte: ASPOItalia, Inquinamento: tutti i banditi e i mandanti.
è un inquinante responsabile di produrre:
lo smog fotochimico,
l’ozono (quest’ultimo è il terzo inquinante
aereo in Italia per numero di morti).
prodotto da:
biomasse (53%),
traffico su strada (20,5%),
industria (7,5% circa),
incendi (7,5% circa).
Fonte: ASPOItalia, Inquinamento: tutti i banditi e i mandanti.
sostanze altamente velenose o cancerogene
anche in minime dosi, che condivide la
caratteristica di rimanere negli ecosistemi per
lungo tempo (si degradano lentamente), di
bioaccumularsi e di entrare nella catena
alimentare umana.
Si tratta di:
Diossine,
PCB,
HCB
Fonte: ASPOItalia, Inquinamento: tutti i banditi e i mandanti.
sono tra i più potenti veleni conosciuti (la dose
mortale si misura in milionesimi di grammo)
e sono prodotte sia nelle combustioni (a bassa
temperatura e in presenza di materie plastiche),
sia in processi industriali. In forma aerea, si
trovano adese al particolato.
Prodotte da:
l’industria, tramite combustioni e la
produzione di acciaio, (46,6%)
biomasse nel residenziale (43,6%).
Fonte: ASPOItalia, Inquinamento: tutti i banditi e i mandanti.
Residenziale
biomasse
Industria e
uso di
solventi
Fonte: ASPOItalia, Inquinamento: tutti i banditi e i mandanti.
Si presentano come solidi cristallini incolori o
come liquidi viscosi in miscele di uso industriale
Cratteristiche:
una bassa solubilità in acqua e da una
bassa volatilità,
molto solubili in sostanze idrofobe come
oli e grassi,
sono sostanze molto stabili, che possono
essere distrutte solo per incenerimento o
attraverso processi catalitici.
Fonte: ASPOItalia, Inquinamento: tutti i banditi e i mandanti.
Il loro ampio uso commerciale nasceva principalmente
dalla loro elevata stabilità chimica
Cratteristiche:
non infiammabilità,
isolanti termici ed elettrici,
usati come fluidi dielettrici per grandi
condensatori e grandi trasformatori,
fluidi per scambio termico,
fluidi per circuiti idraulici, lubrificanti e oli da taglio,
additivi in vernici, pesticidi, carte copiative,
adesivi, sigillanti, ritardanti di fiamma e fissanti per
microscopia
Fonte: ASPOItalia, Inquinamento: tutti i banditi e i mandanti.
La loro stabilità è tuttavia anche responsabile della loro
persistenza nell'ambiente.
Il PCB entra soprattutto nei sistemi acquosi, penetra nel
corpo degli animali ed essendo liposolubile, passa e si
accumula nei tessuti adiposi. La tossicità diretta non è
quella più pericolosa, ma è la somministrazione
prolungata e quindi l'accumulo che porta alla morte.
Il PCB penetra e si diffonde:
nel fegato,
nei tessuti nervosi ,
in tutti gli organi e tessuti ad alta componente
lipidica.
Le biomasse nel residenziale sono responsabili non solo della maggior parte del particolato PM2,5 emesso, ma anche del monossido di carbonio e di quasi la metà delle diossine e furani,
Alcune importanti battaglie contro l’inquinamento sono state vinte: gli ossidi di zolfo, il piombo, il monossido sono stati ridotti. Per molti altri inquinanti si sono ottenute importanti riduzioni nelle emissioni.
Solo per le PM2,5 la battaglia invece sembra molto più lunga: le emissioni totali nel 2013 sono ancora il 91% di quelle nel 1990 e la crescita delle biomasse sta giocando contro.
Molti studi scientifici hanno dimostrato
che chi fuma tabacco rischia più degli
altri di sviluppare oltre 50 gravi malattie,
non solo tumorali: il fumo aumenta di 10
volte il rischio di morire di enfisema,
raddoppia quello di avere un ictus e
aumenta da due a quattro volte quello
di essere colpiti da un infarto, danneggia
la circolazione del sangue al cervello e
agli arti e può favorire la comparsa di
una disfunzione erettile nell'uomo.
L’OMS ha stabilito che ogni anno
muoiono a causa del fumo sei milioni di
persone (600.000 per il solo fumo passivo)
Secondo il Ministero della Salute il
numero delle vittime della sigaretta in
Italia ogni anno va da 70.000 a 83.000
persone.
Riguarda soggetti già ammalati, anche se in
uno stadio iniziale.
Rappresenta un intervento di secondo livello
che mediante la diagnosi precoce di malattie,
in fase asintomatica (programmi di screening)
mira ad ottenere la guarigione o comunque
limitarne la progressione.
Consente l’identificazione di una malattia o di
una condizione di particolare rischio seguita da
un immediato intervento terapeutico efficace,
atto a interromperne o rallentarne il decorso.
Particolare attenzione ai
segni e sintomi che
possono segnalare la
presenza della malattia
neoplastica:
Tosse persistente o che cambia carattere (rispetto al passato);
Espettorazione abbondante;
Dispnea e affaticamento respiratorio;
Dolore torcico;
Espettorazione con tracce di sangue (emottisi);
Stanchezza;
Dimagrimento;
Febbre;
Respiro sibilante, alterazioni della voce;
Sindromi paraneoplastiche.
Con TAC spirale a basso dosaggio
Con PET
Con radiografia del torace (inutile)
Sino ad ora i risultati sono incerti e
discordanti tra i vari studi e molti sono i
problemi a cui si va incontro:Sovradiagnosi
Falsi positivi
Interventi che possono essere dannosi
Esposizione a radiazioni
Sorveglianza attenta per
individuare precocemente la
presenza di ripresa di malattia
neoplastica dopo terapia
radicale:
Controlli clinici e radiologici
periodici in base alle linee guida
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