alimentazione naturale_ acqua

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7/22/2019 Alimentazione Naturale_ ACQUA

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07/09/13 Alimentazione Naturale: ACQUA. Che non sia oligominerale, ma ricca di calcio, magnesio e residuo fisso

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S A B A T O 1 0 L U G L I O 2 0 1 0

ACQUA. Che non sia oligominerale, ma

ricca di calcio, magnesio e residuo fisso

DALLA SORGENTE. Gli acquedotti che fanno

arrivare l’acqua al rubinetto di casa o alle fontane

 pubbliche, sono di due tipi. Del primo tipo sono

quelli meravigliosi creati dagli antichi Romani,

maestri di tecnologia, che portano per centinaia di

chilometri al diretto consumo dei cittadini le acque

delle sorgenti di montagna o delle risorgive ai piedi

dei monti. Acqua purissima, quindi. E Roma è tuttora l’unica grande città al

Mondo ad avere il privilegio di avere i rubinetti collegati alle sorgenti, per 

oltre metà della sua popolazione. Questa è una situazione rara e fortunata.

DALLA FALDA, DAL POZZO, DAL FIUME O DAL LAGO. Ma per la

stragrande maggioranza dei casi gli acquedotti sono del secondo tipo.

L’acqua di rubinetto pesca molto più in basso, in zone antropizzate e

inquinate di pianura, come pozzi e falde freatiche, laghi, o fiumi nel loro

corso avanzato, talvolta addirittura alla fine del loro percorso. Come in molte

città della Pianura Padana, da Milano a Ferrara, e del Sud Italia. Solo in rari

Paesi contemporaneamente poveri d’acqua ma ricchi di moneta – perché il

 processo costa molto – conviene ricorrere alla desalinizzazione dell’acqua di

mare, ricavandone anche sale. E’ il caso d’Israele.

E’ chiaro che in tutti questi casi in cui l’acqua non è di sorgente la bontà

delle acque raccolte dall’acquedotto dipende strettamente dalla qualità dei

terreni circostanti, dai liquami di fogna, dai rifiuti industriali (p.es, la persistente trielina con cui gli stabilimenti sgrassano i metalli), dagli

antiparassitari immessi nel terreno o nei tombini delle fognature, e

dall’efficacia degli impianti di depurazione.

 La Scienza

 si è avvicinata mol to

al Naturismo.

 Proprio ora

che molti naturisti

 se ne stanno allon tanando

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ALIMENTAZIONE

 NATURALEI L   M A N G I A R S A N O T R A T R AD I Z I O N E E S C I E N Z A M O D E R N A

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7/22/2019 Alimentazione Naturale_ ACQUA

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07/09/13 Alimentazione Naturale: ACQUA. Che non sia oligominerale, ma ricca di calcio, magnesio e residuo fisso

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LA TERRA INQUINA. Ma anche la migliore acqua possibile, purissima in

 partenza, si inquina strada facendo se i tubi sono antichi o vecchi, e quindi

rotti in più punti (è così che si perde in Italia circa il 30% di ottima acqua da

 bere) e perciò ricevono attraverso le fessure anche tracce di humus batterico

del terreno, liquami di fogna, sostanze chimiche agricole e industriali.

Se i tubi fossero intatti, se cioè tutti i Governi non facessero mostra di fare le

Grandi Opere elettorali ma le utili, quotidiane, opere sotterranee di

manutenzione che nessuno vede, non ci sarebbe bisogno di purificare

l’acqua col cloro, e quasi nessuno berrebbe l’acqua minerale in bottiglia.

RISPOSTA ALLE INFEZIONI. Come oggi nei Paesi non sviluppati, in

Europa fino agli anni 50 le infezioni intestinali, spesso mortali, erano

numerose tra i bambini. Fu perciò vista, giustamente, come una misura civile

e progressista la sanitarizzazione delle acque, imposta con leggi nazionali e

 poi resa più severa, forse troppo (l’Europa non è l’India) dall’Unione

Europea. Così, però, se cessarono le infezioni, grazie ad una maggiore

igiene generale, non certo solo grazie alle norme anti-batteri nelle acque,

furono rovinate anche le acque migliori per cui l’Italia andava famosa. Tipico

della società di massa: anziché risolvere i problemi, le cause, si accetta

l’inquinamento esistente come “normale”, propinando "medicine" (il cloro),

dando a tutti un prodotto poco naturale, anche se "non eccessivamente

dannoso". Cioè l’uguaglianza ad un livello più basso. Non sarebbe stato piùrazionale rifare gli acquedotti più rovinati e fare manutenzione sugli altri,

metro per metro? Avremmo speso molto meno, e oggi molti cittadini

continuerebbero ad avere la vera acqua di sorgente in casa.

LA CLORAZIONE. Invece, che accade? In quasi tutti gli acquedotti che

 portano acqua potabile alle città, l'acqua viene disinfettata con ipoclorito di

 potassio o di sodio che rilascia cloro nascente, gas dal caratteristico odore

 pungente altamente ossidante. L'ipoclorito di sodio è uno dei più efficaci,economici e pratici disinfettanti esistenti: distrugge batteri, spore, funghi e

virus, senza essere tossico in modo persistente, una volta evaporato il cloro.

La comune candeggina o varecchina, sbiancante, si ottiene con

concentrazioni più alte di ipoclorito. La Amuchina® con cui gli esploratori

tentano di potabilizzare le pozzanghere e gli stagni, o di lavare frutta e

verdura nel Sud-est del Mondo per evitare gravi infezioni intestinali, altro non

era in origine che economicissima candeggina diluita.

Ebbene, si riteneva finora che l’ipoclorito, per la semplicità della sua formulachimica (NaCLO), non creasse nessun problema per la salute dell’uomo:

infatti, evaporato lentamente il cloro, nel liquido restano in teoria solo acqua

GRANO SARACENO. Pochi

lo usano, ma è il più antios...

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e tracce di sodio o di potassio.

In realtà, si è visto che le acque clorate sono dannose sul piano

epidemiologico. In esperimenti rimasti famosi si vide che dando ai polli

acqua clorata al posto di quella non clorata, gli animali si ammalavano di

arteriosclerosi in pochi mesi (Price JM, Coronary/Cholesterol/Chlorine.

 Pyramid, New York 1969).

L’alternativa precauzionale, perciò, è far decantare o addirittura passare al

mixer l’acqua, permettendo alla maggior parte del cloro di disperdersi

rapidamente nell’aria. Questo accade, se l’acqua di acquedotto è di buona

qualità biologica, cioè con scarsa o nulla presenza di organismi fecali e

 batteri in genere. Ma, allora, in questo caso la clorazione, oltre che facile da

eliminare o ridurre, sarebbe anche inutile. Ad ogni modo, in condizioni

ideali (poco cloro e poca o nulla contaminazione organica), l’acqua di

acquedotto può essere bevuta senza problemi. E’ così che si possono

 bere acque che non hanno nulla da invidiare alle migliori acque in bottiglia,

anzi spesso sono addirittura superiori (es. gran parte dell’acquedotto di

Roma). Molte acque di acquedotto da sorgente in Italia sono di assoluta

qualità. In questi casi è assurdo bere acqua in bottiglia.

IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA: I TRIALOMETANI. Ma che cosa

avviene, invece, nell’acqua degli acquedotti in caso, fortunatamente nonfrequente, di inquinamento biologico? Negli ultimi anni i ricercatori hanno

scoperto che se il cloro trova, al contrario, materia organica, come per 

esempio batteri fecali, perché i tubi sono rotti e nelle vicinanze ci sono

tubazioni di fognatura che perdono o liquami da concime, le cose cambiano

anche nel comportamento del cloro. Se l’acqua è contaminata da

sostanze organiche, a partire dai comuni cianobatteri, il cloro

reagisce formando organoclorurati, tra cui i temibili trialometani,

gruppo di composti tossici e cancerogeni per l'uomo, capaci secondo

studi internazionali di aumentare il rischio di vari tipi di tumori, in particolare

delle vie uro-genitali. Si tratta di sostanze persistenti (altro che "far 

decantare" l’acqua del rubinetto, o "far evaporare il cloro" in mezz’ora o tre

ore!) del tipo del cloroformio. In molti acquedotti questi valori sono da

decenni sopra i limiti di legge (Maugh TH, New study links chlorination

and cancer, Science 1983, 211:694), e oltretutto producono nel nostro

organismo radicali liberi che aumentano i rischi di arteriosclerosi e cancro.Lo si sapeva già nei lontani anni 70 (Page T. et al., Drinking water and 

cancer mortality ecc., Science 1976; 193:55-57). Oggi, basta cercare nei

motori di ricerca biologici "chlorination", "water" e "risk" per avere migliaia

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ALIMENTAZIONE

NATURALE. CIOE'?

L’Uomo non ha trovato sulla

Terra il suo cibo perfetto,

tipico. Quindi in senso

 biologico il suo cibo "naturale"

non esiste. Per sopravvivere,

ha dovuto scegliere ogni giorno

 per millenni che cosa mangiare,

 per prove ed errori,

districandosi tra vegetali

indigesti, antinutritivi, tossici,

 perfino cancerogeni. Le piante,

infatti, non sono state "create

 per fare da cibo all’Uomo",

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di studi inquietanti sui rischi possibili o probabili di questo arretrato e

dannoso agente di depurazione. La legislazione italiana ammette 30 mg/L di

cloro, una percentuale troppo alta. Invece, le linee guida della direttiva

dell’Unione Europea segnalano 1 mg/L e precisano che la concentrazione

dovrebbe essere la più bassa possibile.

RAGGI ULTRAVIOLETTI E ACQUA OSSIGENATA. Perciò, il cloro

va al più presto eliminato dal sistema di depurazione: non c’è nessuna

legge che lo renda tassativo. Può benissimo essere sostituito dai raggi

ultravioletti e dall’ozono (dal caratteristico odore agliaceo, presente talvolta

nell’aria prima dei temporali, e si decompone subito in ossigeno), meglio se

usati insieme. Per imitare lungo le tubazioni la persistenza dell’ipoclorito – 

che ha il vantaggio di rilasciare cloro molto lentamente, fin dentro le

abitazioni – alcuni esperti suggeriscono di aggiungere ai raggi ultravioletti

l’acqua ossigenata. Tutti e tre sono sistemi che lasciano zero prodotti

chimici, non cambiano il sapore dell’acqua e sono molto più innocui

dell’ipoclorito, anche se più costosi. Se venissero usati, ben pochi nelle città

in cui gli acquedotti portano ottima acqua di sorgente, ricorrerebbero

all’acqua minerale.

Ma lo capiranno i legislatori e gli amministratori regionali che, invece, in

contro-tendenza, facendo come sempre gli interessi delle aziende anziché

quelli dei cittadini utenti, hanno chiesto all’Unione Europea di usare più cloro

di quello consentito, visto che non riescono per loro incuria ad eliminare gli

agenti inquinanti organici? Anziché rifare le condutture, si scarica su

consumatori di acqua indiscriminatamente il rischio chimico ed

epidemiologico.

LA LEGGENDA (INTERESSATA) DELL’OLIGOMINERALE. Che sia

tant’è vero che sintetizzano

migliaia di veleni per difendersi

dai raggi solari e dai predatori,

Uomo compreso. Altro che

"piante amiche". I vegetali,

ancor più degli animali "feroci",

hanno selezionato severamente

la specie umana, come ha dettol’oncologo Della Porta. Ancor 

oggi gli epidemiologi, da Peto e

Doll in giù, attribuiscono al cibo

almeno il 30-50 per cento di

tutte le morti per tumori.

L’alimentazione naturale,

quindi, non vuol dire che

"deriva dalla Natura", come ho

specificato già nella primaedizione del libro

 L’Alimentazione Naturale

(1980), che per la prima volta

riportava nel titolo questa

espressione che poi avrebbe

avuto fortuna. Tutto, infatti,

deriva dalla Natura.

Significa invece che è la più

"naturale per l’Uomo", la più

adatta alla Specie, nel senso

che è la meno dannosa o la più

 protettiva, e perciò è la più

sana. E’ il regime alimentare

che nel lungo periodo l’Uomo

ha selezionato per prove ed

errori, insomma ha scelto per 

sé (perciò si dice "elettivo"),

 pur con differenze tra popolo e

 popolo, come il migliore, o

 piuttosto come il meno

dannoso. Dunque, ha un

significato antropologico e

storico. E ora, grazie alla

moderna Scienza biologica, ha

anche un significato

nutrizionale, tossicologico e

 preventivo. Così, l’antico e il

moderno si ritrovano. LaTradizione e la Scienza

sperimentale si sorreggono. Il

cibo, insomma, è la più grande

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minerale in bottiglia o acqua potabile di rubinetto, ora anche imbottigliata (la

si trova nei boccioni self-service da ufficio, sulle navi, più di rado nei

supermercati), la prima leggenda da sfatare – abilmente propalata per 

interesse commerciale da molti produttori – è la superiorità dell’acqua a

 basso contenuto di sali minerali, cioè la tanto pubblicizzata “oligominerale”,

su quella minerale propriamente detta, o sull’acqua di acquedotto ricca di

sali.

SALI SI' O SALI NO? Non è assolutamente vero che l’acqua

"oligominerale" è meglio, anzi è vero il contrario. La regola generale è che,

come per gli alimenti, sempre l’acqua dotata di molti sali è superiore a

quella povera di sali, oltretutto spesso così insapore e poco dissetante da

non dare adeguata soddisfazione neanche in caso di grande sete, un po’

come la neve. E a differenza di quella minerale ricca di sali, aumenta anche i

rischi cardiocircolatori e delle più varie malattie, com’è provato da molti

studi epidemiologici (v. in basso). Davvero si fa torto all’intelligenza, che è

anche buonsenso, quando si lodano i sali minerali (soprattutto calcio e

magnesio) in verdure, frutta, latte, legumi, semi oleosi, e poi si invita in

manifesti, articoli, opuscoli e interviste alla tv, ad evitare i medesimi sali

nell’acqua da bere. Senonché, dei nutrienti, come di altri beni, si loda la

ricchezza, non la povertà. Altrimenti, per coerenza, dovremmo stupidamente

 preferire l’insipida e sbiancata cicoria belga, con i suoi 18 mg di calcio, allesaporite foglie di rapa che di calcio hanno dieci volte di più (169 mg), il pane

 bianco raffinato al pane integrale, ed eliminare anche i migliori vegetali, rei di

avere troppo… "residuo fisso": dente di leone, rucola, mandorle, foglie di

rapa, cicoria di campo, nocciole, ceci, fagioli, agretti, crescione, radicchio

verde, broccoletti di rapa ecc. C’è da chiedersi se i consigli della strana

"acqua senza sali" siano solo irrazionali o anche in malafede?

LA MISTIFICAZIONE DELL’ACQUA “POVERA DI SODIO”. Un’altramistificazione della pubblicità delle acque in bottiglia è quella di insinuare

nella testa dei consumatori ignoranti, con l’aiuto pagato a caro prezzo di

qualche “càmice bianco”, che solo pochissime acque “povere di sodio”

sarebbero salutari o addirittura preventive di chissà che cosa. Non è vero.

Perché tutte le acque potabili, di acquedotto o in bottiglia, sono

naturalmente poverissime di sodio, milligrammo più o meno. E la

contraddizione stridente è che ogni giorno consumiamo col cibo in media

ben 10,8 grammi di sale (cloruro di sodio), cioè migliaia di volte più

del sodio presente nell’acqua. Insomma, i pochi milligrammi al giorno

dell’acqua più ricca di sodio neanche vengono notati dall’organismo, che

opera dell’Uomo…

(Leggi tutto)

DIETA VEGETARIANA

SANA?

Lacto-ovo-vegetarian

MITI E LEGGENDE

PIU' COMUNI

80 ERRORI, miti e

imprecisioni più comuni

VITAMINA B12: quella che

davvero trovano i vegetariani

DIZIONARIETTO del

Vegetariano Intelligente

MACROBIOTICA: tutto il

 bello e il brutto (con 15 studiscientifici)

PEPERONCINO: non è vero

che fa solo bene, può anche

far venire il cancro

INTEGRATORI: innaturali,

servono a poco, possono far 

male

L'ACQUA BUONA? Ricca di

calcio e residuo fisso, non

oligominerale

LATTE, uno dei primi cibi

dell'Uomo

IL TERRORISMO sui latticini

è infondato

E LA NATURA approvò il

consumo del latte

HAI VISTO LA

PIRAMIDE?

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deve eliminare decine di grammi di sale, quindi un livello dannosissimo

(rischi cardiologici, ma anche tumorali), tra condimento aggiunto a tavola e

sale inserito dall’industria alimentare (salumi, patatine, snacks, conserve,

 pane, formaggi, perfino dolci ecc) per rendere più gustoso il cibo, invogliare

ad un maggior consumo del prodotto, e conservarlo più a lungo. In Italia, il

Paese “più salato” d’Europa, un uomo medio consuma ben 12 grammi di

sale al giorno (una donna circa 10 grammi), come ha ricordato Francesco

Cappuccio (docente alla britannica Warwick University), che ha rivolto una

raccomandazione all’ONU perché convinca gli Stati e le industrie a

consumare pochissimo sale. Ne basterebbe un decimo, cioè 1 grammo al

giorno. Ma è ridicolo pensare che questo risparmio si possa fare con i

milligrammi dell’acqua: va fatto coi grammi, cioè col cibo.

LA PUBBLICITA' E I CONSULENTI PAGATI. Quello delle acque

minerali è un affare miliardario, che vede l’Italia primo produttore e

consumatore al Mondo. La pubblicità delle acque, con una materia primache costa pochissimo ai produttori, complici Stato, Regioni e Comuni,

dispone perciò di molto denaro facile. Per dei milionari in euro è un giochino

da bambini trovare "consulenti" e càmici più o meno bianchi disposti per 

alcune migliaia di euro a dichiarare su cartelloni, giornali e in tv quanto "fa

 bene" quell’acqua così povera e insipida da assomigliare talvolta

all’imbevibile acqua distillata, trasformando quello che è un vero difetto di

un’acqua minerale – la scarsità di sali minerali – nel pregio della

"leggerezza". Vecchio trucco. Diceva così la bisnonna Carolina al promesso

sposo trovatole dai genitori, per nascondere il fatto che non aveva curve:

"Sono leggera!". Possibile che al supermercato (anche loro dovranno bere,

Ecco lo schema grafico della

alimentazione sana naturale

E QUESTI LI HAI VISTI?

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PEPERONCINO. Può far 

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Ciclo, fecondità e

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MADRE”. Come ottenerlo e

conservarloCROCCHETTE DI MIGLIO.

Ecco il nostro primo piatto

nazionale

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no?) neanche i laureati in scienze, non diremo in chimica, ma almeno in

nutrizione, si ricordino che i sali minerali totali – il cosiddetto "residuo fisso"

che resta quando un litro di acqua viene fatto evaporare – sono la ricchezza

e la protezione della nostra dieta, e anche il fattore principale della

trasmissione degli impulsi elettrici nell’organismo? Ebbene, anche loro

acquistano per lo più, senza protestare con la Direzione, le

 pubblicizzatissime, sovrabbondanti e ubiquitarie acque oligominerali, visto

che le acque "minerali" sono più care e molto più rare. Ad occhio, sugli

scaffali, il rapporto tra acque “minerali” e “oligominerali” è di 10 a 1.

IL RESIDUO FISSO NON DEVE ESSERE BASSO. Per le acque potabili,

il DL 2-2-2001 n.31 fissa per il residuo fisso un valore massimo consigliato

di 1500 mg/L. Non solo non bisogna demonizzare un alto residuo fisso, ma

nutrizionisti e clinici consigliano di mantenersi alti in classifica. La lode dei

 pubblicitari al "basso residuo fisso" è, perciò, la più madornale e diffusa

delle sciocchezze metropolitane, giustificata solo dal fatto che sono costretti

a vendere un'acqua povera di nutrienti. Una leggenda che avrebbe fatto

sorridere gli esperti, se non si fosse immediatamente diffusa per ogni dove,

come solo le stupidaggini si diffondono, subito bevuta da casalinghe tv-

dipendenti, mammine insicure, ragazze mark-victim, maniaci di depliant e

consumisti nevrotici, a cui si accoda qualche medico generico o pediatraneo-laureato, che evidentemente non solo di nutrizione non ha mai aperto un

libro, ma deve avere anche idee confuse sull’assimilabilità del calcio, sul

reintegro dei sali persi con la sudorazione e sulle calcolosi renali. E a questo

 punto, sì , la stupidaggine è ormai diventata epocale, gravissima. E quindi

 bisogna correre ai ripari, e ristabilire la verità. Anche perché in Italia ormai il

98% delle famiglie consuma acqua minerale, e ogni persona, calcolando

anche i neonati, beve la bellezza di 200 litri di acqua minerale all’anno (ad un

 prezzo medio di 40 cent a bottiglia, una famiglia italiana di 4 persone spende

in media in un anno ben 320 euro (secondo Beverage Marketing ). E

dunque, tra consumatori ignoranti di cose scientifiche e proni davanti alla

MACCHERONI DOLCI

CON LE NOCI. Origini

etrusche del piatto di Natale

 NOCI E SEMI OLEOSI.

Quando il grasso è protettivo

LEGUMI. Il segreto del

mangiar sano, in ogni

stagione

RESIDUI DI PESTICIDI.

Dobbiamo mangiarle ancora

frutta e verdura?

ANTIOSSIDANTI

INTEGRATORI. Inutili:

funziona solo il cibo

POMPELMO. Non

 prendetelo quando vi curatecon farmaci

COME AVERE I CORSI

NELLA TUA CITTA'

Ecco come fare

FORUM

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E' L'ORA DI UN

FRUTTO

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 pubblicità, l’errore iniziale di pochi fanatici o malati immaginari di reni si è

ingigantito al pantografo, come errore di massa, come stupida moda.

Il primo rischio delle acque oligominerali, infatti, è proprio dovuto alla grave

carenza di minerali. Sotto sforzo prolungato (sport, lunghe camminate,

 palestra) oppure semplicemente al gran caldo umido delle città o sulle

spiagge senza brezza, e nella purtroppo diffusa carenza di verdura, frutta ecereali integrali nella dieta, potrebbero portare a qualcosa di simile al temuto

"effetto neve": si suda molto e ci si illude di reintegrare con l’acqua

(oligominerale), la quale fa sudare ancora di più, facendo perdere ancora più

sali dell’organismo senza apportarne abbastanza di propri. E così via di

debolezza in debolezza in un circolo vizioso sempre più grave:

affaticamento, crampi, e nei casi più gravi svenimento, nausea, tremori

muscolari, fino al caso estremo del collasso cardiocircolatorio. Casi limite,

d’accordo, ma che danno indicazioni anche nella normalità della vita d’ogni

giorno, specialmente al gran caldo. (V. in fine articolo la lista delle acque

da non consumare perché poverissime di residuo fisso senza

indicazione del medico specialista).

IL SUDORE E LA REINTEGRAZIONE DI ACQUA E SALI. D’altra

 parte, tutti sanno ormai che bisogna bere molto, circa 2 litri di acqua al

giorno, ma – attenzione – compresa quella presente negli alimenti

(abbondante) e quella poca prodotta nell’organismo per sintesi metabolica.

Tanto è vero che coloro che mangiano molti vegetali crudi e pietanze liquide

o ben idratate, sentono poco il bisogno di bere acqua, e solo nei climi più

caldi.

E’ bene ricordare, poi, che anche solo in una moderata attività fisica la

sudorazione varia, nella maggior parte dei casi, da 1 a 2 litri all’ora. In casi

 particolari si può però arrivare a 4-6 litri/ora. La sudorazione provoca perdita

di sali minerali (soprattutto sodio, cloro e potassio, solo in minor misuracalcio e magnesio). E, contrariamente alla pubblicità, le cosiddette "bevande

isotoniche" o integrative sono del tutto inutili (Inran). Perfino in caso di

normale attività fisica, una dieta equilibrata e sana, ricca di frutta, di verdura

e di acqua, è più che sufficiente a reintegrare i sali persi.

ANCHE GLI ACQUEDOTTI CONTRO LA "DUREZZA". Ora, poi, per 

imitazione, anche i responsabili dei migliori acquedotti cadono nel vizio

consumistico di propagandare la loro acqua come "del tutto analoga allaminerale", se non migliore, vantandone la "leggerezza", cioè la scarsità di

sali, dal sodio al calcio. Ecco un effetto perverso della concorrenza con la

 più trendy minerale. E infatti, fateci caso, tutte le specificazioni sui sali

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7/22/2019 Alimentazione Naturale_ ACQUA

http://slidepdf.com/reader/full/alimentazione-naturale-acqua 9/32

07/09/13 Alimentazione Naturale: ACQUA. Che non sia oligominerale, ma ricca di calcio, magnesio e residuo fisso

alimentazione-naturale.blogspot.it/2010/07/acqua-che-sia-ricca-di-calcio-magnesio.html 9/32

dell’acqua appaiono semanticamente "negative" fin nella scelta linguistica:

"residuo" fisso, cioè qualcosa di non essenziale, che può, anzi deve essere

eliminato come un qualsiasi rifiuto, e poi il grado di "durezza" (dovuto alla

 presenza di calcio e magnesio) che ci ricorda – ne sanno qualcosa gli

idraulici di Roma, che di questa "durezza" vivono – le incrostazioni dure

come la pietra (carbonati di calcio e magnesio) che intasano tubi e serpentine

di caldaie a gas e scaldabagni. E ci vuol poco alla casalinga immaginare che

altrettali "incrostazioni" si possano verificare, ahimé, nel nostro corpo! Il che

non è vero, anzi, semmai – come vedremo – avviene il contrario.

CALCIO SULL'ETICHETTA: DA 300 IN SU. Attenzione quindi

all'etichetta, ma per opposti motivi: un buon quantitativo di calcio è 300

mg/litro o più. L’ideale sarebbe da 300 a 1500mg/L. Il fabbisogno

quotidiano è circa 800mg, ma l’acqua non può certo sostituirsi all’intera

dieta, semmai tappare qualche carenza o situazione sul limite.

SI SAPEVA GIA' TUTTO IERI, MA TUTTI TACEVANO. E non è una

scoperta di oggi che l’acqua migliore è quella ricca di sali, insomma "dura",

quindi con un alto "residuo fisso" (TDS, il solido dissolto totale, nel gergo

tecnico-scientifico). In una ricerca in 92 città, dove si beveva acqua con più

alto TDS si riscontravano meno morti per infarto, cancro e malattie croniche

degenerative (Sauer HA, Relationship of water to risk of dying. In: Manner 

 DX, Water quality research Council, 1974, pp.76-79). Una revisione dello

studio confermò il collegamento (Comstock GW, Water hardness and 

cardiovascular diseases. Am J Epidemiol 1979;110:375-400). Il British

Regional Hearth Study (UK) su 253 città scoprì nel 1969-73 che c’era il

15% in più di decessi per cardiopatie dove l’acqua aveva minore durezza. Si

suggerì come grado di durezza ideale (calcio più magnesio) 170mg/L

(Shaper AG et al, Cardiovascular risk factors etc. BMJ 1981;283:179-

186). Negli Stati Uniti su 4200 adulti di 35 diverse aree si riscontrò minoremortalità con maggiore durezza dell’acqua (Greathouse DG, Osborne RH,

 Preliminary Report on Nationwide Study of drinking water and 

cardiovascular diseases, J Environ Pathol Toxicol 1980;3:65-76). Una

controprova schiacciante si ebbe in UK nelle città di Scunthrop e Grimsby.

In entrambe c’era lo stesso tasso di mortalità per patologie cardiache. Ma

quando l’acquedotto di Scunthrop abbassò il livello di direzza dell’acqua,

nel giro di qualche anno aumentò drasticamente il numero di decessi. Mentre

a Grimsby la percentuale rimaneva costante (Shaper AG et al, cit). lo stessoaccadeva nelle città italiane di Crevalcore e Montegiorgio (Lee G.) e in

Abruzzo (Leoni V et al, Water hardness and cardiovascular mortality rate

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7/22/2019 Alimentazione Naturale_ ACQUA

http://slidepdf.com/reader/full/alimentazione-naturale-acqua 10/32

07/09/13 Alimentazione Naturale: ACQUA. Che non sia oligominerale, ma ricca di calcio, magnesio e residuo fisso

alimentazione-naturale.blogspot.it/2010/07/acqua-che-sia-ricca-di-calcio-magnesio.html 10/32

in Abruzzo, Italy. Arch Environ Health 1985; 40:274-278). L’Accademia

nazionale delle scienze degli Stati Uniti, dopo numerosi studi, concluse che

una durezza ottimale delle acque da bere può ridurre il tasso di mortalità per 

malattie cardiache di almeno il 15% (Nat Res. Council, Drinking water and 

 Health. Vol.I:477. Washington DC, 1977).

STUDI RECENTI: CALCIO E MAGNESIO PROTETTIVI. Naturalmenteci sono centinaia di studi recentissimi che confermano con molti dettagli più

attuali questi collegamenti. Ma a noi qui interessava dimostrare che

l’ignoranza di certi "esperti" da tv o da pubblicità, oltreché del pubblico, è di

lunga data. Quindi molto più grave. Pubblichiamo, però, anche due studi

recenti. Il primo mostra come l’acqua ricca di calcio e magnesio sia

un’ottima soluzione pratica in diete spesso carenti di minerali, come quelle

degli anziani (e, aggiungiamo, anche dei vegans e vegetariani trasandati):

 Nello studio che segue, un’altra conferma recente sul calcio dell’acqua

fortemente protettivo verso la mortalità cardiovascolare. Il magnesio

 probabilmente è collegato con una curva a U agli incidenti al cervello:

CARDIOVASCULAR MORTALITY AND CALCIUM AND MAGNESIUM IN

DRINKING WATER: AN ECOLOGICAL STUDY IN ELDERLY PEOPLE

Journal European Journal of Epidemiology 18, 4, April 2003, 305-309

Sébastien Marque, Hélène Jacqmin-Gadda, Jean-Francois Dartigues and Daniel Commenges

(Universite de Bordeaux II, 146 rue Saignat, 33076 Bordeaux, France).

 Background : Previous studies found relations between cardiovascular mortality and minerals in

drinking water, but the major works considered water hardness or neglected the differences

 between adults and elderly. Drinking water is an important source of calcium in the elderly

 particularly because of increased needs and decreased consumption of dairy products.

 Methods: We collected informations about all deaths (14,311) occurring in 69 parishes of the

South–West of France during 7 years (1990–1996). We obtained the causes of deaths from a

special service of INSERM for each death, with age at death and sex. The exposure value was

supplied by administrative source (DDASS) and by measurement surveys. We use an extra-

Poisson variation model to take into account the heterogeneity of the population of these

 parishes.

 Results: A significant relationship was observed between calcium and cardiovascular mortality

with a RR: 0.90 for non-cerebrovascular causes and RR: 0.86 for cerebrovascular (when

calcium is higher than the second tercile: 94 mg/l). We found a protective effect of magnesium

concentrations between 4 and 11 mg/l with a RR: 0.92 for non-cerebrovascular and RR: 0.77for cerebrovascular mortality, as compared to concentrations lower than 4 mg/l.

Conclusions: These findings strongly suggest a potential protective dose-effect relation

 between calcium in drinking water and cardiovascular causes. For magnesium, a U-shape

web o postali, o email o numeri

di telefono di terze persone,

non abbiano al loro interno

 parole offensive dal punto di

vista del diritto civile o penale

(p.es: “il Tale politico è un

mascalzone, un criminale, un

ladro”, "l'autore del blog è unignorante", ecc.) o non

accusino qualcuno di cose non

vere o reati (p.es: truffa, furto,

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7/22/2019 Alimentazione Naturale_ ACQUA

http://slidepdf.com/reader/full/alimentazione-naturale-acqua 11/32

07/09/13 Alimentazione Naturale: ACQUA. Che non sia oligominerale, ma ricca di calcio, magnesio e residuo fisso

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effect is possible, especially for cerebrovascular mortality.

Ed ora uno studio canadese del 2007 sulle acque di acquedotto e in bottiglia

in America e in Europa. Mostra che con 1-2 litri al giorno, specie se le acque

sono europee, si ottiene un’alta percentuale di calcio e magnesio alimentare

rispetto ai livelli raccomandati:

COMPARISON OF THE MINERAL CONTENT OF TAP WATER AND BOTTLED

WATERS

Arik Azoulay, Philippe Garzon and Mark J. Eisenberg.

Journal Journal of General Internal Medicine 16, 3, March, 2001, 168-175

Objectives: Because of growing concern that constituents of drinking water may have adverse

health effects, consumption of tap water in North America has decreased and consumption of 

 bottled water has increased. Our objectives were to 1) determine whether North American tap

water contains clinically important levels of calcium (Ca2+), magnesium (Mg2+), and sodium

(Na+) and 2) determine whether differences in mineral content of tap water and commercially

available bottled waters are clinically important.

Design: We obtained mineral analysis reports from municipal water authorities of 21 major 

 North American cities. Mineral content of tap water was compared with published data

regarding commercially available bottled waters and with dietary reference intakes (dris).

Measurements And Main Results: Mineral levels varied among tap water sources in North

America and among bottled waters. European bottled waters generally contained higher 

mineral levels than North American tap water sources and North American bottled waters. For 

half of the tap water sources we examined, adults may fulfill between 8% and 16% of their 

Ca2+ DRI and between 6% and 31% of their Mg2+ DRI by drinking 2 liters per day. One

liter of most moderate mineralization European bottled waters contained between 20% and

58% of the Ca2+ DRI and between 16% and 41% of the Mg2+ DRI in adults. High

mineralization bottled waters often contained up to half of the maximum recommended daily

intake of Na+.

Conclusion: Drinking water sources available to North Americans may contain high levels of Ca2+, Mg2+, and Na+ and may provide clinically important portions of the recommended

dietary intake of these minerals. Physicians should encourage patients to check the mineral

content of their drinking water, whether tap or bottled, and choose water most appropriate for 

their needs.

L’acqua ricca di calcio serve, eccome, al mantenimento della massa ossea

nelle donne dopo la menopausa. Lo studio è italiano:

IMPORTANCE OF BIOAVAILABLE CALCIUM DRINKING WATER FOR THE

MAINTENANCE OF BONE MASS IN POST-MENOPAUSAL WOMEN.

Costi, D et al, J. Endocrinol Invest. 1999 Dec; 22(11): 852-6

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7/22/2019 Alimentazione Naturale_ ACQUA

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07/09/13 Alimentazione Naturale: ACQUA. Che non sia oligominerale, ma ricca di calcio, magnesio e residuo fisso

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The aim of this research was to establish the importance of calcium intake through mineral

water on vertebral bone density in women. To this purpose, we examined 255 women divided

into two groups: those regularly drinking a high calcium content mineral water (group A;

no.=175) and those using different type of water with a lower calcium content (group B;

no.=80). Their dietary daily calcium intake was determined by means of a validated

questionnaire (N.I.H. Consensus statement) and vertebral bone density was measured by

Dual-Energy X-ray absorptiometry (Unigamma-plus ACN densitometer). Women in group A

ingested a significantly higher quantity of calcium in water than women in group B (mean

difference 258 mg; 95% confidence limits: 147-370 mg). The average bone density values

were slightly but significantly higher in group A as compared to group B (mean+/-SD:

1.044+0,15 vs 1.002+0,14; p=0.03). In addition to age, BMI and menopausal status, calcium

intake was a significant predictor of spinal BMD. These 4 variables explained about 35% of 

the spinal BMD variance. When the analysis was repeated separately for pre- and post-

menopausal subjects, calcium remained a significant predictor in post-menopausal women(t=2.28; p=0.02), but not in premenopausal women.

These results underline the importance of a lifelong daily calcium intake, resulting by the regular 

drinking of high bioavailable calcium water, in order to maintain bone mass after the

menopause, in comparison to the use of a lower content calcium water.

In Francia e in altre zone dove l’acqua potabile è povera di calcio, uno

studio prova che un’acqua decisamente calcica può dare un buon contributo

nutrizionale. Suggerimento adatto anche a chi non consuma latte e formaggi,o perché è a dieta o perché vegan:

CONTRIBUTION OF MINERAL WATERS TO DIETARY CALCIUM AND

MAGNESIUM INTAKE IN A FRENCH ADULT POPULATION

P. Galan et al., J Am Diet Assoc, 102, 11, pp 1658-1662 (November 2002)

Objective To assess the contribution of mineral water containing different amounts of calcium

and magnesium to the total dietary intakes of these minerals

Design Matched case control study using data issued from the Supplémentation en Vitamineset Minéraux Antioxydants (SU.VI.MAX) cohort.

Subjects Subjects were water consumers—240 men and 424 women—divided into the

following 4 groups (n=166 per group): regular drinkers of a calcium-rich and magnesium-rich

mineral water (calcium, 486mg/L; magnesium, 84mg/ L), drinkers of a water classified as a

moderately mineralized content (calcium, 202mg/L; magnesium, 36mg/L), drinkers of 2 low-

mineralized waters (calcium, 9.9 to 67.6mg/L and magnesium, 1.6 to 2mg/L, respectively), and

drinkers of tap waters.

Statistical analyses Quantitative data were compared using student's t test. Mean comparisons

were performed in multivariate analysis by analysis of variance.

Results. Dietary calcium intake provided by the various food groups did not differ between the

uno dopo l’altro tutti gli articoli

con quel nome.

3. Leggere il Forum,

domande e risposte (v. sopra).

5. Commentare sotto gli

articoli cliccando su

Comments. Consiglio: non

scegliete "anonimo", per non fare una pessima

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7/22/2019 Alimentazione Naturale_ ACQUA

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4 consumer groups, except for calcium provided by mineral water. According to its calcium

concentration, mineral water may contribute to one fourth of the total daily calcium intake.

Subjects who regularly drink mineral-rich water have a calcium intake that is significantly higher 

than those drinking either low-mineral-content water or tap water. Dietary magnesium intake

 provided by the various food groups did not differ between the 4 consumer groups, except for 

magnesium provided by mineral water. Depending on the magnesium concentration of the

mineral water, it contributed 6% to 17% of total daily magnesium intake. Drinkers of 

magnesium-rich mineral water and water with a moderate mineral content had magnesium

intakes significantly higher than those of drinkers on low-mineralized or tap water.

Applications Mineral-rich water may provide an important supplementary contribution to total

calcium and magnesium intake. For dietetics professionals, it may provide - in place of the

usual recommendations concerning the consumption of dairy products - a good way to

improve calcium and magnesium intakes, particularly in subjects who don’t like dairy products.

Il calcio dell’acqua, di rubinetto o in bottiglia, si assorbe quasi come

quello del latte, come mostrano vari studi, tra cui questo italiano (su

un’acqua in bottiglia, ma lo stesso vale per tutte le acque ricche di calcio,

comprese quelle di rubinetto):

CALCIUM BIOAVAILABILITY FROM A CALCIUM-RICH MINERAL WATER,

WITH SOME OBSERVATIONS ON METHOD

Bacciottini L. et al, J Clin Gastroenterol. 2004; 38(9):761-6

Goals: The study was designed to determine whether high-calcium mineral water is an efficient

additional source of dietary calcium, optimizing a method for calcium determination never used

for mineral waters.

Background: It is generally agreed that an adequate calcium intake is necessary for the

acquisition of an ideal peak bone mass and for the maintenance of the bone mineral density in

adults, in postmenopausal women, and in the elderly. Mineral waters are calorie free, and

some, with high calcium levels, might be significant sources of calcium.

Study: The availability of the calcium contained in a high-calcium mineral water was measuredin 27 healthy subjects. In 8 subjects the calcium availability of the water was compared with

the calcium availability ingested with milk at the same calcium load. Milk and water were

labeled extrinsically with 30 mg Ca. Fractional absorption from the oral dose was determined

from plasma samples using ICP-MS technique.

Results: At an ingested calcium load of 3.18 mmol, percentage of absorption for water 

averaged 22.53 +/- 2.53 (mean +/- SD) for men, 22.57 +/- 2.10 (mean +/- SD) for 

 premenopausal women and 21.62 +/- 3.12 (mean +/- SD) for postmenopausal women.

Percentage absorption from milk was 23.15 +/- 4.06 (mean +/- SD).

Discussion: The calcium from the mineral water is thus highly bioavailable, at least as

 bioavailable as milk calcium, and ICP-MS appears to represent a reliable and reproducible

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7/22/2019 Alimentazione Naturale_ ACQUA

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method for calcium absorption from alimentary sources.

Il calcio dell’acqua, di rubinetto o in bottiglia (in questo caso una acqua

minerale italiana, ma lo stesso vale per altre acque ugualmente ricche di

calcio), si assorbe più di quello del latte, come dimostra questo studio

americano:

ABSORBABILITY OF THE CALCIUM IN A HIGH-CALCIUM MINERAL WATER

R. P. Heaney and M. S. Dowell, Journal Osteoporosis International 4, 6, November 1994

The availability of the calcium contained in a high-calcium mineral water popular in Italy, was

compared in 18 healthy women with the availability of milk calcium ingested at the same

calcium load, using 45Ca as the tracer in a randomized cross-over design. At an ingested

calcium load of 2.5 mmol, absorption fraction averaged 0.433 for milk and 0.475 for 

Sangemini water. The mean quotient of the two (water/milk) was 1.129 (±0.056). The calcium

of mineral water is thus highly bioavailable, and at least as bioavailable as milk calcium.

Molto efficaci nei problemi di digestione e nelle dispepsie sono le acque

 bicarbonato-calciche, a cui uno studio dell’Università di Firenze e anche altri

studi attribuiscono la capacità, se assunte in discrete quantità, di accelerare il

transito lungo tutto il canale digestivo. Inoltre la ricchezza in queste acque

minerali, di ioni calcio sembra avere sia un effetto diretto sulla muscolatura

liscia, sia sul sistema neuroendocrino intestinale, tramite l'attivazione di

chemorecettori tali da favorire l'aumento della contrazioni della muscolaturagastrointestinale. Numerosi gli studi che confermano questa ipotesi, tra cui:

- Bertoni M. et al Effects of a bicarbonate-alkaline mineral water on gastric functions and

functional dyspepsia: a preclinical and clinical study. Pharmacol Res. 2002; 46:525-531.

- Bortolotti M. et al. Modifications induced by mineral water on gastrointestinal motility of 

 patients with idiopathic dyspepsia. Minerva Medica 1999;90:187-194.

- Anti M. et al. Water supplementation enhances the effect of high-fiber diet on stool frequency

and laxative consumption in adult patients with functional constipation. Hepatogastroenterology

1998;45:727-732

- Cuomo R. et al. Effects of carbonated water on functional dispepsia and constipation. Eur J

Gastroenterol Hepatol 2002;14:991-999.

- Dessiner JM. Et al. Psychophysical and neurobiological evidence that the oral sensation

elicited by carbonated water is of chemogenic origin. Chemical Senses 2000;25:227-284.

“ADDOLCIMENTO” DELL’ACQUA DI RUBINETTO? NO. Se quello

finora dimostrato è vero, ne consegue che anche le acque "addolcite" consistemi filtranti speciali anti-calcio (spesso a base di cloruro di sodio)

risultano doppiamente dannose. Sia per la notevole aggiunta di sodio

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attraverso il sistema filtrante, sia per la carenza di calcio e magnesio,

notoriamente sali minerali protettivi. Tanto che le autorità sanitarie

consigliano ai tecnici di regolare gli apparecchi addolcitori in modo da non

avere mai meno di 60 mg/L di calcio.

FILTRI O “CARAFFE” FILTRANTI? NO, PEGGIORANO L’ACQUA.

Andranno bene per togliere il sapore di cloro, quando c’è, ma per il resto ifiltri non sono consigliabili. Proposti da un martellante battage pubblicitario

hanno il grave problema della flora batterica che rischia di moltiplicarsi

nell’adattissimo ambiente sempre umido dei filtri di carbone o di altro

materiale, e di sbilanciare anche la composizione minerale. Una recente

inchiesta scientifico-giudiziaria condotta dall’Università di Roma ha

dimostrato che l’acqua filtrata peggiora a mano a mano che si usa il filtro. E

il consumatore non può mai sapere il grado eventuale di contaminazione da

 batteri o altri agenti microbici.

CALCIO MINERALE COME QUELLO "BIOLOGIZZATO". La

condanna delle oligominerali e anche delle acque di rubinetto troppo scarse

di sali è completata, infine, dalla scoperta che è scientificamente falsa la

diceria, sopravvissuta più a lungo in ambiente naturista, che "una cosa è il

calcio di latte e verdure, biologizzato attraverso gli organismi vegetali e

animali, e altra cosa quello minerale dell’acqua, inutile perché inassorbibile".

Si è dimostrato poco o nulla vero. Probabilmente le vecchie ricerche non

erano condotte in modo razionale, fatto sta che i nuovi studi dimostrano

tutti, al contrario, che i sali minerali delle acque, primo tra tutti il calcio, si

assorbono benissimo nel corpo umano, tanto che vanno a rinforzare il

turnover delle ossa.

 NIENTE CALCOLI. ANZI, IL CALCIO E' PROTETTIVO. E non solo

calcio e magnesio delle acque sono ben assorbiti (quasi come il latte in

alcuni studi, come e più del latte in altri, v. i tre abstract), ma è smentita

l’ingenua credenza popolare e medica che troppi minerali dell’acqua

favorirebbero i calcoli renali. Anzi, è dimostrato esattamente il contrario:

favoriscono l’eliminazione dei sali minerali non essenziali (sodio e cloruri,

 p.es), come J.Sorenson provò tra i primi nel 1983. "Si crede che le acque

con alto residuo fisso secco siano "dannose" perché favoriscono la

formazione di calcoli renali e vescicali! La calcolosi renale e vescicale si

forma, invece, quando l’urina ha un valore di densità superiore a 1025 e un pH acido (valore inferiore o uguale a 5). A chi ha un pH acido urina

consiglio di eseguire calciuria (ricerca di calcio eliminato), che è una causa di

osteopenia e osteoporosi! A chi soffre di queste patologie ossee, consiglio

7/22/2019 Alimentazione Naturale_ ACQUA

http://slidepdf.com/reader/full/alimentazione-naturale-acqua 16/32

07/09/13 Alimentazione Naturale: ACQUA. Che non sia oligominerale, ma ricca di calcio, magnesio e residuo fisso

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di assumere acqua con alto residuo fisso secco, contenente buone dosi di

calcio e magnesio. Questi minerali sono prontamente assorbiti a livello

intestinale contribuendo a migliorare il metabolismo del calcio nelle ossa"

(P.L.Rossi, nutrizionista clinico). Quindi, in pratica, nelle acque da bere

legali il residuo fisso o TDS denota soprattutto i sali minerali nutrienti e

salutari. E’, insomma, un fattore positivo. Tutto il contrario di quello che

dice la pubblicità e credono i consumatori creduloni.

METALLI PESANTI? MA CE NE SONO PIU' NEL TONNO. Certo, nel

totale dei sali sciolti nelle acque da bere (TDS o residuo fisso che dir si

voglia), accanto a calcio, magnesio e potassio possono essere presenti

anche tracce di azoto e nitrati (inquinamento organico) o metalli pesanti

come il cromo (scarichi industriali abusivi) o tossici come l’arsenico (terreno

vulcanico). Ma la legge è severa su questo punto, e sia le acque potabili, sia

le minerali in bottiglia, per essere commercializzate o distribuite ai

consumatori non possono superare minimi limiti di legge (che, anzi,

andrebbero ristretti ancora). Per es., le acque di acquedotto delle zone

vulcaniche, troppo ricche di arsenico (≥10µg/L), sono oggi per legge

europea e direttive dell’Istituto Superiore di Sanità, offerte ai cittadini in

fontanelle filtrate con appositi macchinari. Ma sono casi rari. Lo stesso non

si può dire, invece, per alcuni alimenti, come i pesci, specialmente quelli più

grandi e carnivori (tonno, pesce spada, palombo ecc), che pure sono dilargo consumo.

LE MIGLIORI ACQUE MINERALI IN ITALIA. Se questa è la ricerca

scientifica, ne consegue che, dal punto di vista nutrizionale, in Italia le

migliori acque minerali, adatte a tutti tranne che ai malati di insufficienza

renale (i quali devono seguire le indicazioni dei nefrologi), non sono certo le

oligominerali, ma quelle mediamente minerali, ovvero – considerando le più

note e meglio distribuite sul territorio nazionale – Santagata e Lete (chehanno il vantaggio ulteriore di costare poco), Ferrarelle e Sangemini

(quest’ultima molto costosa). Cioè quelle raffigurate in alto nella tabella

(“Calcio, magnesio e residuo fisso”). Ma, se ci abituiamo a leggere

attentamente i valori di calcio e magnesio sulle etichette, possiamo scoprire

almeno un’altra decina di acque in bottiglia note solo localmente che

apportano un buon livello di sali minerali protettivi.

ETICHETTE: VALORI CHE CAMBIANO NEL TEMPO, O VENGONO NASCOSTI. E’ poco noto che il contenuto in sali minerali di un’acqua,

minerale o di acquedotto (e stiamo parlando di ogni singola fonte), variano

nel tempo. Perciò anche le acque minerali in bottiglia hanno, di anno in anno,

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07/09/13 Alimentazione Naturale: ACQUA. Che non sia oligominerale, ma ricca di calcio, magnesio e residuo fisso

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valori minerali leggermente diversi, come accertano le analisi chimiche

obbligatorie, riportate purtroppo solo parzialmente sull’etichetta. Un

 paragone tra diverse acque, quindi, andrebbe effettuato nel medesimo anno.

Può anche accadere che l’acqua di una fonte, avendo valori limite, da un

anno all’altro passi di categoria, e da oligo diventi medio-minerale o

viceversa. Per esempio, prendendo come base la tabella 1, l’acqua

Santagata, che nel 2010 aveva 298 mg di calcio, nel 2011 ne segnala 300 mg,

mentre l’Uliveto che nel 2010 aveva 190,1, nel 2011 ne ha solo 171 mg.

Quindi, bisogna far riferimento soltanto all’etichetta sulla bottiglia, anziché al

sito web o ai dépliant, che potrebbero non essere aggiornati.

Un tempo, quando il largo pubblico era ignorante e non leggeva le etichette

sulle bottiglie, queste riportavano decine e decine di minerali, mentre oggi

che il pubblico ha imparato a leggerle, e quindi ne potrebbe essere

impressionato (così temono i produttori), le etichette riportano pochissimiminerali. E’ un male, e i consumatori dovrebbero protestare, visto che si

 pretende da loro di bere anche 2 litri di acqua al giorno, e perciò con 2 litri

anche i minerali minori acquistano peso. Fatto sta che alcuni minerali

secondari, ritenuti imbarazzanti o pericolosi dai produttori, come lo stronzio

(radioattivo) e altri dati sulla radioattività, sono stati addirittura eliminati dalle

etichette. Ricordo che, tra le altre, le acque Uliveto e Nepi, che sorgono in

aree geologicamente radioattive, anni fa riportavano i valori dello stronzio.

Oggi non più.Altri valori negativi sono i nitrati (o peggio i nitriti) e l’ammoniaca, che

segnalano inquinamento biologico o da concimazioni agricole. I nitrati ci

sono, l’ammoniaca quasi mai.

Invece, c’è sempre il sodio, un dato assolutamente inutile, perché sempre

 bassissimo, anzi infinitesimale rispetto al sodio che si ingerisce a tavola: così

i produttori possono vantare, tra tanti difetti della loro acqua, che almeno “è

 povera di sodio”. Grazie tante: non è certo acqua di mare!

LISCIA O GASSATA? LA SECONDA. Infine il luogo comune che l’acqua

davvero "naturale" sarebbe quella senza anidride carbonica, cioè non

gassata, che poi è l’acqua che piace di più agli Italiani, in questo primi nel

Mondo. L’acqua sorgiva minerale, specialmente se proviene da rocce

vulcaniche, in origine esce in molti casi dotata di CO2 e di ossigeno

disciolto. La raccolta nelle vasche di sedimentazione e l’imbottigliamento

riducono e spesso annullano questa presenza gassosa. Non è, dunque, un

artificio eccessivo il ristabilimento o l’aggiunta ex novo di CO2. Un artificio

senza dubbio di gran lunga minore di quello di tenere l’acqua, che è cosa

mobile e ossigenata, chiusa in una bottiglia, ferma per giorni o mesi o anni,

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 peggio se sotto il sole o alla viva luce, tanto peggio se in bottiglie non di

vetro ma di plastica.

L’acqua effervescente, grazie al gas CO2 anidride carbonica, non è affatto

dannosa per persone normali e in buona salute. Può essere controindicata,

 però, per pazienti affetti da reflusso gastro-esofageo o altri disturbi di

stomaco. E’ provato che la leggera acidità (il pH si abbassa un poco)dovuta all’acido carbonico che si forma per la soluzione dell’anidride CO2

in acqua, favorisce la digestione, migliora il gusto, aiuta a dissetarsi. Si

discute se l’acido carbonico riduca l’assorbimento dello ione calcio nelle

ossa o no. Comunque, un’acqua in bottiglia acidulata con CO2 è più

igienica, cioè si conserva molto meglio di un’acqua "liscia", in quanto alcuni

studi dimostrano una netta azione protettiva antibatterica. Le bottiglie di

acqua, infatti, sono sempre immagazzinate e trasportate senza alcun riparo

da luce e calore, e perciò è importante qualsiasi elemento che ne preservi la

 purezza batteriologica, o almeno riduca la percentuale di batteri. Lo prova

l’illuminante studio (Loy et al 2005) sulla superiorità igienica dell'acqua

gassata (v. oltre).

MA POI FA BENE BERE TANTA ACQUA? NO. E’ sempre sembrata

eccessiva e pubblicitaria la nuova raccomandazione (recente, non per caso,

come se istinto e memoria collettiva in questo campo non avessero valore)

di bere tanto, “almeno 2 litri al giorno”, intendendo soprattutto acqua

minerale. Tutti noi abbiamo esperienza di persone sanissime che bevono

 poco o comunque non arrivano ai 2 litri quotidiani giorno. Quello che conta,

infatti, è il contenuto d’acqua non dei soli bicchieri ma della dieta quotidiana:

chi consuma insalate, frutta, brodi, latte, yogurt, tè, vino e consuma i cereali

in forma idratata (minestre, pastasciutta ecc), e usa pochissimo sale, non

 può avere le medesime esigenze, a parità di perdite di liquidi (sudore,

esercizio), di chi mangia secco, troppo salato o dolce (p.es., biscotti,crackers, grissini, panini, salatini, salumi, dolci ecc). Lo conferma la

nutrizionista canadese Susan Barr docente al British Columbia American

College of Nutrition. E anche secondo l’American College of Nutrition, la

maggior parte dell’acqua di cui abbiamo bisogno è già contenuta in verdura

e frutta fresca, perciò chi è sano e segue una corretta dieta naturista non

deve sentirsi in colpa se beve meno dei 2 litri: anzi, “deve” berne di meno.

Così può accadere paradossalmente che quanto più la persona sia sana,

cioè mangi solo cibi sani, ovvero molto idratati, tanto meno senta il bisognodi bere acqua. I vecchi medici naturisti ripetevano “bevi il tuo cibo, mastica

la tua acqua”. Senza contare che l’eccesso di acqua può essere dannoso.

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Specialmente in alcuni malati di reni, fegato e cuore, o in chi – caso limite – 

assume certe droghe. Due ragazze, Leah Betts e Anna V. Wood, morirono

nel 1995 per edema cerebrale per aver bevuto molti litri di acqua in pochi

minuti, in preda a ecstasy (“intossicazione acuta da acqua secondaria ad

assunzione di MDMA”). Ma per le persone sane il sistema fisiologico

automatico di equilibrio idro-salino nel corpo umano è ben regolato dalla

sete. Che non è affatto vero che “interviene in ritardo” come si dice su

istigazione dei pubblicitari. Senza contare poi il pericolo della iponatriemia,

cioè la caduta del tasso di ione sodio da eccessiva diluizione del sangue,

manifestatosi in parecchi sportivi, come mostra uno studio (Almond 2005).

Insomma, la storiella ormai diventata popolare dei “2 litri al giorno”, e per 

giunta di acqua minerale, per la quale non c’è ragazza o segretaria che non si

 porti appresso tutta la giornata una bottiglietta d’acqua, non ha

assolutamente prove scientifiche come si vede in uno studio (Valtin 2002).

.

APPENDICE

DIVERSITY OF BACTERIA GROWING IN NATURAL MINERAL WATER AFTER 

BOTTLING

Alexander Loy, WolfgangBeisker, and Harald

Meier. Applied and

Environmental

Microbiology, July 2005,

 p. 3624-3632, Vol. 71,

 No. 7

Bacterial growth occurs in noncarbonated natural mineral waters a few days after filling and

storage at room temperature, a phenomenon known for more than 40 years. […] In contrast

to the current perception that Gammaproteobacteria are the most important bacterial

components of natural mineral water in bottles, Betaproteobacteria dominated the growing

 bacterial community and accounted for 80 to 98% of all bacteria detected in the late-

exponential and stationary-growth phases. Using previously published and newly designed

genus-specific probes, members of the betaproteobacterial genera Hydrogenophaga,

Aquabacterium, and Polaromonas were found to constitute a significant proportion of the

 bacterial flora (21 to 86% of all bacteria).

ACQUE DI ACQUEDOTTO: LE ANALISI. Tabelle con i risultati completi delle analisi di

campioni di acqua di acquedotto di 157 località italiane, di 105 Province su 111. I risultati

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hanno mostrato che la qualità delle nostre acque di rubinetto è abbastanza buona, ad eccezione

di alcune anomalie. Lo studio (Progetto Atlante Europeo, EuroGeoSurveys Geochem. Exp.

Group: De Vivo, Lima, Albanese, Birke et al.) è stato pubblicato su "Le Scienze", dicembre

2010 ("Acqua di casa nostra").

ACQUE MINERALI: LE ANALISI. Tabelle con i risultati completi delle analisi di ciascuna

acqua minerale in commercio in Italia. Lo studio (Progetto Atlante Europeo, EuroGeoSurveysGeochem. Exp. Group: De Vivo, Lima, Albanese, Birke et al.) è stato pubblicato su "Le

Scienze", maggio 2010 ("Che acqua beviamo?").

ACQUE DA BERE: VALORI MASSIMI AMMESSI. Tabella con le concentrazioni

massime ammesse per la legge italiana ed europea e i valori delle linee guida dell'Environment

Protection Agency USA (EPA) e dell'Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) per le

acque minerali naturali e le acque potabili.

ACQUE CON RESIDUO FISSO BASSISSIMO* (meno di 50 mg/L). In

 pratica, come neve o acqua distillata! Non consumare senza malattie renali

serie e indicazione del medico specialista (nefrologo): ■ Lauretana: 14

mg/L (l’acqua con il minor residuo fisso d’Europa) ■ Monterosa: 14.7 mg/L

(negozi bio) ■ Fonte delle Alpi (sorgente Seccarezze): 16.9 mg/L (CRAI) ■

Sant’Anna (sorgente Rebruant): 22.3 mg/L ■ Billa (sorgente Martina): 23.7

mg/L (Billa) ■ Amorosa Humana: 25 mg/L (farmacie) ■ Fonte Vallechiara:

28.5 mg/L ■ S. Bernardo (sorgente Rocciaviva): 35.5 mg/L ■ Valverde(Spumador): 37.5 mg/L ■ Pian della Mussa (fonte Sauzé): 37.8 mg/L

(Piemonte) ■ Alte Vette (fonti Vinadio): 44.5 mg/L (Iper) ■ Eva (sorgente

Fontanone): 47 mg/L ■ Alpi Bianche (fonti Vinadio): 48.9 mg/L

ACQUE CON RESIDUO FISSO BASSO*. Oligominerali ma con residuo fisso

superiore a 50 mg/L. Un po’ meno dannose delle precedenti per i sani, ma

sempre sconsigliate per l’uso di ogni giorno, specie per i bambini. Da

consumare solo in emergenza (se siete in viaggio e non trovate Ferrarelle,Sangemini, Lete, Santagata, Uliveto, San Pellegrino e le altre acque minerali

ricche di calcio e magnesio, e dal residuo fisso alto): ■ Levissima: 78.2 mg/L ■

Fiuggi: 123 mg/L ■ Maniva: 125 mg/L ■ Panna: 142 mg/L ■ Rocchetta:

177.07 mg/L ■ San Benedetto: 271 mg/L ■ Evian: 309 mg/L ■ Vitasnella: 382

mg/L.

VALTIN H. Drink at least eight glasses of water a day.” Really? Is there

scientific evidence for “8 × 8”? AJP - Regu Physiol, 2002 November 1, 283,5: R993-R1004.

ALMOND CSD et al. Hyponatremia among Runners in the Boston Marathon.

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 N Engl J Med 2005; 352:1550-1556, April 14, 2005.

* Dati riferiti dai lettori di un sito internet, quindi potrebbero non essere esattissimi,

ma certo indicativi. Con l’avvertenza che le composizioni delle acque cambiano di

poco naturalmente nel tempo, anche da un anno all’altro. Se i lettori hanno altri dati,

anche su altre acque, possono inviarli. Data la loro mutevolezza, nelle acque serve

l’aggiornamento continuo.

AGGIORNATO IL 3 LUGLIO 2013

Etichette: acqua, acqua gassata, acqua minerale, calcio, magnesio, sali

minerali, sodio

NICO VALERIO 22:32

3 1 C O M M E N T S :

 narlo said...

 Nuovo articolo... Nuove letture.

Lo leggo immediatamente!

15 LUGLIO 2010 01:10

 narlo said...ACQUA CON (CO2):

Questa non la sapevo. Ho sempre diffidato dall'acqua con anidride carbonica, perchè la

includevo, nel gruppo delle bevande "con gas" da evitare.

Conosco alcuni che la bevono al posto della "liscia". Fanno bene quindi o in quel caso si tratta

di un eccesso non "benefico"?

Grazie. A presto

Giovanni

15 LUGLIO 2010 12:53

 andrea said...

quindi riassumendo il tutto, il Suo consiglio della settimana per persone in salute è:

a roma o in montagna (in prossimita di sorgenti) bere acqua del rubinetto

ovunque bere acqua minerale naturale meglio se gassata.

ho capito bene??

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PS non so se sia possibile ma ho una domanda personale da porLe: se Lei abitasse in una zona

in pianura vicino al mare (latina) con acqua del rubinetto molto dura ma con pochissimi nitrati

sconsiglierebbe ugualmente l' uso di un addolcificatore in brocca economico (BRITA)?

16 LUGLIO 2010 11:13

  Nico Valerio said...

Andrea qui non si danno consigli, ma si riporta la situazione vera. Poi ognuno fa le sue scelte.

Che in questo caso sono complesse. In attesa che eliminino la clorazione, il senso del

complicato articolo è che bisogna valutare i pro e i contro. Cioè il male minore. Bisognerebbe

avere i dati sui trialometani o sostanze di derivazione (organoclorurati) di ogni acquedotto.... Le

aziende li danno, sono obbligate. Mai farei decalcificare l'acqua, tantomeno con filtri casalinghi

e caraffe. I loro filtri sono un ricettacolo ideale per i batteri (anzi, devo aggiungere questo

concetto all'articolo). Il calcio è una risorsa importante, questo il messaggio principale

dell'articolo: cuore, sistema nervoso, ossa, tumori ecc

16 LUGLIO 2010 11:25

  Nico Valerio said...

Andrea, "vicino al mare"? Forse intendevi riferirti ad un eccesso di sodio? Neanche in questo

caso farei "addolcire" l'acqua. Come mostrato dall'articolo un po' più di sodio e cloruri

nell'acqua non fa assolutamente nulla, nel monte enorme di sale quotidiano...

16 LUGLIO 2010 11:30

 andrea said...

lo so che non è un sito di consigli ma semplici lezioni di vita...ho provato ad ironizzare!

cmq grazie Prof Nico!ho fatto le dovute ricerche e ho capito che il male peggiore è bere l'

acqua cosi com è... la metto in frigo in una bottiglia di vetro chiusa e quella che avanza dopo un

giorno la butto!!

Moriro martire intossicato dall' arsenico (a Latina è 7,3 ng/l) ma almeno i miei nipotini non mi

accuseranno di aver riempito il pianeta di plastica.

PS ma non esiste nessuna terapia chelante per arsenico?

considerando che seguo una ferrea alimentazione naturale km0 (GAS)la mia morte è gia scritta.

PPS apriamo una petizione contro la clorazione dell' acqua?!?

17 LUGLIO 2010 13:17

  Nico Valerio said...

Andrea. Arsenico nell'acqua: così... poco a Latina? A nanogrammi? Che fortuna! Guarda la

monografia dell'Univ. di Parma sull'arsenico,

http://wwwunipr.it/arpa/facvet/annali/1998/campanini/campanini.htm

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verso la fine (la lista negli alimenti di uno studio canadese, che comunque dà una idea), e vedrai

che soprattutto il pesce, ma un po' tutti gli alimenti, sono inquinati da arsenico. Ma migliaia o

milioni di volte di più: a micro-milligrammi. Arsenico che, poi, in minime tracce non è un

 problema. Anzi, fino agli anni 80 si riteneva un ricostituente...:-)

Questo per confermare quello che i miei 2 blog ripetono sempre: che NON ESISTE IL CIBO

PURO. Tutto viene dalla Terra, nulla è un "cibo dell'Uomo", e tutti i cosiddetti "alimenti", le

cosiddette "bevande", sono dotati di migliaia di sostanze chimiche. Molte delle quali tossiche.

Ma con tutto ciò ancora qualcuno (tutti) si straccia le vesti quando nota una sostanza tossica...

Ma se sono migliaia in ogni cibo!

17 LUGLIO 2010 15:35

 Consuelo said...

Oh|, finalmente qualcuno che spiega le cose (e anche aggiornate) in modo chiaro e citando le

fonti scientifiche! Sono biologa e devo farti i miei complimenti. La pubblicità ormai ha

influenzato anche molti medici...

17 AGOSTO 2010 22:04

 strumenti musicali basso said...

deve essere buona

16 SETTEM BRE 2010 16:39

 mu said...

ottimo articolo!

Sai dirmi qualcosa sulle acque di Bergamo città alta??

03 NOVEM BRE 2010 10:28

 gio said...

Salve qualche informazione invece sulla cosiddetta acqua ionizzata alcalina? Grazie

21 M AGGIO 2011 12:51

  Nico Valerio said...

ACQUEDOTTI E METALLI PESANTI

Alessandra B. ha chiesto:

A- l'acqua che sgorga dal rubinetto non ha la stessa composizione chimico batteriologica

 presente negli acquedotti comunali. Ancora nella stragrande delle abitazioni, i vecchi impianti

sono composti da tubature in ferro e piombo, che -specie il secondo- va ad arricchire

indesideratamente quello che noi beviamo. Appurato questo: val la pena di utilizzare un filtro a

carboni per depurare seppur parzialmente da ALCUNI metalli pesanti l'acqua? Io ritengo di sì,

non la certezza del dubbio ma propendendo per un , allo stesso modo in cui mangio frutta e

verdura biologiche non ritenendole l'optimum ma il meno peggio rispetto alla verdura nata dauso di antiparassitari, concimi chimici di sintesi, ecc.

B - la questione ' ci sono piu' metalli pesanti nel tonno' non mi è chiara, e una veloce ricerca in

rete non mi ha aiutato. I metalli pesanti derivano da contaminazione della scatola

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(correlatamente al punto A) o sono naturalmente contenuti delle carni del pesce?

Alessandra B.

Risposta.

A. Le acque degli acquedotti sono testate anche all'uscita in alcune fontane pubbliche.

Effettivamente alcuni privati hanno condutture pessime e di vecchio tipo, specie in zone agricole

arretrate. Quando non usano ancora i serbatoi (vietati per uso alimentare).

In ogni caso, no alle caraffe-filtro. Lo dicono esperti sanitari. Perché se pure la prima volta

 possono funzionare, poi il filtro resta sempre umido quindi un ambiente ideale per la

 proliferazione batterica. Basta dire che per lo stesso motivo igienico gli spazzolini da denti

appena usati, e quindi bagnati, devono essere fatti asciugare all’aria, e mai tenuti al chiuso.

Inoltre è anche possibile che i residui metallici o le impurità trattenuti nel filtro possano riversarsi

nel bicchiere: non saprai mai quando e quanto. Il filtro, quindi, andrebbe cambiato spessissimo

con costi insostenibili. In più provoca uno sbilanciamento dei sali minerali. Alcuni sistemi per 

togliere il calcio (che fa bene) aggiungono sodio (che fa male).

B. Il tonno è un grande pesce carnivoro, cioè predatore, che è al culmione della catena trofica,

quindi accumula nella propria carne tossine e metalli pesanti ineliminabili biologicamente

(mercurio, cromo ecc) presenti nei piccoli pesci di cui si ciba. Ci sono centinaia di studi sui

metalli pesanti in tonno e grandi pesci (squalo, palombo ecc).

14 GIUGNO 2011 00:01

 Anonimo said...

Il magnesio è un elemento essenziale all'organismo perchè apporta benessere e relax,

consentendo di raggiungere l'equilibrio psicofisico. Inoltre favorisce la digestione e l'attività

intestinale, stimola la produzione di energia e da una mano anche al nostro metabolismo. Tra leacque minerali italiane, quelle col più alto livello di magnesio sono: Hidria (mg/l: 100,3) -

Gaudianello (mg/l: 54) e San Pellegrino (mg/l: 52)

26 AGOSTO 2011 14:09

  Nico Valerio said...

FILTRI DOMESTICI.

Ricevo da un lettore anonimo a nome di una azienda che ha a che fare con le acque da bere:

"Complimenti molto preparato, condivido quasi tutto fuorche' lo sconsigliare filtri domestici.

Bisogna vedere che filtri sono. SE addolcitori, osmosi ecc sono d'accordo con te perchè vanno

ad agire proprio sulle componenti dell'acqua. Sono in disaccordo invece per quanto riguarda

quelli ai carboni attivi naturalmente se adeguatamente integrati da lampade battericide o

sostanze batteriostatiche tipo l'argento che non permette la proliferazione batterica. Eliminano il

cloro, quindi anche i cloroderivati ed esaltano le proprietà organolettiche senza modificare i

 preziosi oligoelemnti. A proposito della lampada uv per debatterizzare: se messa a monte della

distribuzione risolve ben poco perchè durante il percorso non la preserverebbe. Per essere

efficace va messa il piu vicino possibile al point of use, quindi l'idea è irrealizzabile. Unasostanza inodore insapore e senza le controindicazioni del cloro sembrerebbe essere l'acido

 peracetico ma è molto piu' costoso. Comunque l'arrembante vendita a domicilio delle osmosi

inverse è un inganno dovuto ad un'altro inganno indotto sul consumatore dai falsi messaggi

 pubblicitari delle acque minerali sul residuo fisso. La lauretana, la sant'anna, la plose, la san

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 bernardo sono quasi distillate, quindi molto aggressive per l'organismo. Se ciascuno ne fosse

correttamente informato probabilmente se ne starebbe alla larga, ma c'è una rincorsa verso il

residuo fisso piu' basso. Queste minerali dovrebbero essere obbligate a far bere a tutti i loro

dirigenti acqua distillata per tutta la vita ;-) Rinnovo i compllimenti per la preparazione in

materia".

RISPOSTA: Grazie per l'apprezzamento, ma come si dice nell'articolo (c'è tanto di link) non

sono io ad aver deciso che i filtri possono essere pericolosi, ma l'Istituto Superiore di Sanità, in

 base a numerosi studi di ricercatori igienisti. Carbone o altro, l'ambiente chiuso perennemente

umido favorisce la proliferazione batterica. E’ un principio biologico di base, indiscutibile. E

non è alla portata della casalinga qualunque accertare se il carbone è accompagnato o no da

sistemi antibatterici. Chissà quanti filtri ci sono in commercio (uno l’ho avuto anche io) senza

questa difesa.

17 DICEMB RE 2011 00:36

 Anonimo said...

Vedo solo oggi la risposta che mi avevi dato. Volevo fare alcune precisazioni: le lampade Uv

vanno montate il piu' vicino possibile al punto d'uso e gli acquedotti possono fare ben poco in

merito perchè dovrebbero comunque mantenerla durante il suo percorso: d'accordo sulla

sanificazione con l'ozono o l'acqua ossigenata a cui aggiungerei l'acido peracetico di cui non

conosco eventuali effetti nocivi ma gli acquedotti non potranno mai permetterselo a meno di

farsi pagare molto ma molto di piu' di adesso. Nell'acqua potabile possono essere presenti

anche altre sostanze indesiderate prodotte dalle tubature. Farla decantare risolve solo

 parzialmente il problema, senza considerare che una volta decantata proprio per il problema

del ristagno comincia la proliferazione batterica. Detto questo l'unica alternativa praticabilesono i volgarmente detti "depuratori" (che tu giustamente definisci filtri) a carboni attivi applicati

al punto d'uso. Avendo un valore adsorbente eliminano cloro, cloroderivati, cattivi sapori,

odori ed agiscono sulla limpidezza riportando l'acqua alle medesime condizioni dell'"acqua di

sorgente" prelevata alla sorgente. Sbagliato demonizzare i filtri facendo di tutta un'erba un

fascio, piuttosto bisognerebbe informare correttamente i consumatori.

1) I filtri non dovrebbero modificare il contenuto dei sali nell'acqua

2) I filtri esauriti vanno sostituiti

3) i filtri al loro interno devono contenere i materiale batteriostatico come l'argento per inibire la

 proliferazione batterica o in alternativaa) Un'ulteriore filtrazione meccanica di almeno 0,2 micrometri tale da non permettere ai batteri

e virus di passare in quanto di dimensioni superiori

 b)montare a valle del filtro una lampada sterilizzatrice uv

5) sanificare alla sostituzione dei filtri

6) evitare le osmosi inverse che sono nate per un impiego occasionale survivor 

7 evitare le caraffe perchè il ristagno provoca proliferazione batterica e non solo: abbattono il

calcio per scambio ionico ed aumentano quindi la quantità di nacl, oltre al fatto che quei filtrini

hanno un'autonomia molto limitata. Se prorio volete risparmiare e le avete acquistate abbiate

l'accortezza almeno di mettervi all'interno un oggetto di argento.

8) L'Organizzaione Mondiale della Sanità raccomanda un valore calcio nell'acqua variabile tra i

15 e i 50 gradi francesi che in termini semplici significa dai 150 ai 500 mg litro, quindi se per 

assurdo l'unico sale contenuto nell'acqua fosse il calcio il residuo fisso non dovrebbe mai essere

7/22/2019 Alimentazione Naturale_ ACQUA

http://slidepdf.com/reader/full/alimentazione-naturale-acqua 26/32

07/09/13 Alimentazione Naturale: ACQUA. Che non sia oligominerale, ma ricca di calcio, magnesio e residuo fisso

alimentazione-naturale.blogspot.it/2010/07/acqua-che-sia-ricca-di-calcio-magnesio.html 26/32

inferiore ai 150 mg.

9) il cloro usato per la potabilizzazione viene assorbito durante il lavaggio e la cottura degli

alimenti, pertante è un controsenso bere acqua minerale e mangiare cloro e cloroderivati.

10) E' consigliabile lavare e cucinare gli alimenti con acqua declorata quindi anche la pubblicità

dell'amuchina(cloro) è ingannevole e dannosa in misura certamente non inferiore a quelle della

minerale con basso residuo fisso

11) Se i cloroderivati tra cui i tialometani risultano dannosi per la salute gli xenoestrogeni del

 pet (la plastica delle bottiglie) alla cui famiglia appartengono le diossine non sono certamente il

massimo della salute.

12) Fare chiarezza sui vari filtri con una giusta informazione. Addirittura ne hanno messo in

commercio uno che sulla base di certe teorie orientali non dimostrate promette di curare il

cancro rendendola alcalina tramite l'aumento del ph dell'acqua. Per pietà ometterò di farne i

nomi.

21 MARZ O 2012 10:00

 Anonimo said...

A proposito: l'inchiesta sulle caraffe filtranti è partita dal giudice Guariniello su denuncia della

Mineracqua: ti dice nulla?

Un'altra cosa che mie ero dimenticato: se l'acqua potabile clorata fosse la migliore secondo te

 perché i comuni investirebbero tanto in case dell'acqua dove l'acqua viene purificata

direttamente al punto d'uso con filtro e lapada Uv.

Si ritorna li: la casalinga casomai teledipendente deve essere correttamente informata

Ti sarei grato se stavolta pubblicassi per intero tutte le mie risposte a beneficio proprio dei

consumatori

Ti ringrazio Antonio Ansaldi21 MARZ O 2012 10:14

 Antonio A. said...

 NO AL BICARBONATO! "Volete aumentare il ph del'acqua senza spendere una lira:

metteteci del bicarbonato con cui consiglio di lavare anche gli alimenti: il bicarbonato ha

moltissimi impieghi "miracolosi" Detto questo e scusandomi se la volta precedente mi ero

firmato con il nome dell'azienda evidentemente non gradito informo che sto seriamente

 pensando di abbandonare la vendita e fare solo consulenza disgustato dalla disinformazione

generale e dalla presenza di troppi avventurieri del settore (in particolare mi riferisco alle acque

minerali, ai venditori di osmosi e di ionizzatori d'acqua)che se ne fregano altamente della nostra

salute: cordialmente Antonio Ansaldi

RISPOSTA. No, no, assolutamente. Lo ione sodio è dannoso in eccesso per il corpo e

danneggia i reni: sarebbe come consigliare di salare l'acqua da bere. Una pazzia. Non solo il

sale, ma anche tutti i composti a base di sodio vanno ridotti al minimo! E non si vede

assolutamente la necessità di alcalinizzare ancora di più l'acqua. Le acque migliori sono quelle

 più povere dello ione Na, cioè sodio.29 MARZ O 2012 16:58

 giuseppe costantino said...

7/22/2019 Alimentazione Naturale_ ACQUA

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La scelta semplice ma pericolosa e poco etica dell’acqua imbottigliata

Statisticamente oltre il 90% delle famiglie italiane acquista acqua minerale in bottiglia, siamo

 primi in Europa e terzi nel mondo per consumo! Sicuramente un mercato interessante, infatti è

controllato dai grandi gruppi del comparto alimentare i quali esercitano forti pressioni nei

 processi di comunicazione sui giornali ed in televisione. Mineracqua, unico interlocutore delle

imprese produttrici in Italia è riconosciuta da amministrazioni statali e regionali oltre che da

organizzazioni nazionali ed internazionali. Tale sistema può influenzare l’informazione anche in

ambito medico, dove non essendoci una formazione di base sull’acqua, spesso viene accettato

come valido supporto. Il rischio è che i medici possono trasmettere involontariamente, ai loro

 pazienti, informazioni viziate o tutt’altro che appropriate. Le acque cosiddette "minerali", infatti,

non sono biocompatibili per il semplice fatto che i minerali in essa disciolti, poiché non

metabolizzati precedentemente da sostanze vegetali, non possono essere assimilati

dall'organismo umano e di conseguenza non fanno che sovraccaricare i reni nella loro funzione

di filtro. I precipitati salini di un filtraggio sanguigno non ottimale a carico del rene

contribuiscono ai processi di calcificazione dell'organismo. Per questa ragione non ha alcun

senso assumere acqua "minerale" in ambito atletico per rimineralizzarsi e tantomeno darla ai

 bambini per aiutarli a crescere. Un'acqua troppo carica di residui minerali inorganici non

assimilabili sarà un agente di bio-tossicità, per l'apporto di sostanze non metabolizzabili, che

dovranno a loro volta essere espulse, sovraccaricando gli organi emuntori. Si produce in questi

casi un effetto paradossale, in cui l'acqua contribuisce alla creazione di problemi che è destinata

a risolvere. In ogni caso, se la biocompatibilità è ridotta, evidentemente, l'acqua non può essere

assunta a dosi significative per ottimizzare il processo d'idratazione. Ulteriore problematica

viene causata dalle bottiglie di plastica che contengono Bisfenolo-a, una ricerca ha stimato che

0,23 parti per trilione di bisfenolo-a possono avere effetti inibitori sullo sviluppo neuronale nei

feti a pochi minuti di distanza dall’assunzione.

 Non meno è da sottovalutare l’aspetto etico, l'inquinamento prodotto dal trasporto e dallo

smaltimento della plastica. Solitamente la spesa media sostenuta dalle famiglie italiane ammonta

dai 400 agli 800 €/anno ma dal punto di vista ambientale paghiamo tutti un prezzo molto più

alto. È opportuno considerare l'acqua come un elemento vitale di per se viva, ha una sua carica

elettrica misurabile e quando chiusa in una bottiglia, anche di vetro, e aperta dopo mesi

dall'imbottigliamento perde la sua vitalità. In natura è preferibile bere l'acqua viva ed ossigenata

di un torrente di montagna piuttosto che l'acqua ferma in uno stagno.

Possiamo dire che l’acqua minerale in bottigliata fa bene solo a chi la vende e che è una

disastrosa, pericolosa, dispendiosa cattiva abitudine da rimuovere! Quando si rende inevitabile,scegliere acqua minerale con residuo fisso inferiore a 50 mg/lt in bottiglia di vetro. Nel suo

libro: “ Qualcuno vuol darcela a bere” Giueppe Altamore, , giornalista ed autore diversi libri

sull'argomento definito idroinquisitore, parla di questo scandalo sommerso.

14 GIUGNO 2012 11:15

 Lucianona said...

Grazie, è la monografia più completa e originale sull'acqua che ho mai letto. Mi hai cambiato la

vita.

09 AGOSTO 2012 21:42

 Anonimo said...

Patrizio da Roma, il mio istinto mi diceva cio' che ho letto,ma a forza di sentire le stupide

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 pubblicita'mi stavano quasi convincendo del contrario !!! Grazie

15 AGOSTO 2012 10:17

  Nenio67 said...

Egregio signor Valerio,

leggo con attenzione ed interesse il suo articolo che, peraltro, riporta un'inesattezza: Ferrarelle,

Uliveto, ecc. sono, come da sua tabella iniziale, acque minerali dal residuo fisso elevato -Ferrarelle più di 1200 - e non, come viene riportato alla fine, acque dal basso residuo fisso.

Ad ogni buon conto, vorrei il suo parere, se gradisce, sul mio pensiero che è il seguente:

l'acqua non è un alimento e quindi da essa non derivano direttamente i nutrienti di cui

abbisogniamo; essa è invece il miglior solvente che possa depurare il nostro corpo. Sottolineo

"depurare". L'acqua contiene sali minerali inorganici e, di conseguenza, non biodisponibili. La

maggior parte dei componenti utili alla nostra vita, noi li assimiliamo con una dieta varia e sana,

ricca di frutta, verdura e fibre. I minerali contenuti negli alimenti sono, a differenza di quelli

contenuti nell'acqua, totalmente biodisponibili perchè hanno subito il processo di

"vegetalizzazione", e quindi, grazie a questo processo, sono diventati sali organici. I salidell'acqua non fanno altro che appesantire e gravare di surlavoro i nostri filtri, ovvero reni e

fegato e si accumulano nell'organismo. Ne conseguono ritenzione idrica, gonfiore, calcolosi,

tant'è che le acque minerali fortemente mineralizzate - vedi acque curative di Roncegno o di

Abano Terme - sono usate sotto controllo medico. E' ovvio che un'acqua osmotizzata od

oligominerale non è adatta all'attività sportiva (pealtro non conosco nessuno sportivo che non

addizioni la sua acqua con sali minerali ed integratori vari).

Grazie per l'attenzione

21 SETTEM BRE 2012 19:29

  Nico Valerio said...

 Non non è così, Nenio67: né io né lei possiamo permetterci di avere il "nostro pensiero" su una

cosa scientifica. Solo in politica, filosofia e tifo calcistico ognuno dice quello che gli "sembra"…

E’ vero che il ferro metallico non si assimila, anzi non è esatto: un poco si assimila, infatti è

tossico, mentre il citrato di ferro che sta nelle piante si assimila (e fa bene) perché biologizzato

attraverso l’acido organico. Ma appunto la novità è che calcio e sali alcalini delle acque si

assorbono, più o meno come quelli del latte nell’organismo umano. Prima si riteneva di no,

 perché non sapevano fare bene gli esperimenti clinici. Ora li sanno fare e ci sono le prove, e

sono numerose. E nessuno studio degli scienziati concorrenti li ha smentiti, da anni (e c’è lotta

durissima tra ricercatori: leggono gli studi altrui cercando il pelo nell’uovo e rifacendo

l’esperimento nel proprio laboratorio o nella propria clinica…e se non riesce, pubblicano un

contro-studio!). Questo in biologia vuol dire che la cosa è VERA, confermata e provata.

Perché pur essendo falsificabile, come diceva Popper, non si è riusciti a falsificarla. Invece lei

fa finta di niente, forse neanche ha letto gli abstract e i link, il che è indisponente per l’autore

che ha impiegato molto tempo. Il suo commento, come le decine e decine di commenti simili

(forse scritti dalla stessa penna, alcuni offensivi, questo no, infatti eccezionalmente lo pubblico)che mi arrivano, NON TIENE MINIMAMENTE CONTO DI QUELLO CHE HO

APPENA DIMOSTRATO con tanto di prove inoppugnabili (gli studi). Nel discutere bisogna

seguire il metodo socratico: partire dalle parole dell’altro e aggiungere qualcosa, non ignorarle.

Sembra quasi che lei voglia propagandare una Fede… e come i Cardinali di Santa Romana

7/22/2019 Alimentazione Naturale_ ACQUA

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Chiesa, invitato da Galileo a guardare gli astri nel canocchiale, lei si rifiuto di guardare.

(Ovviamente non ha saputo leggere neanche la frase alla fine, di cui parla. Era solo un po’

complessa, con un inciso. Non mi sono affatto sbagliato: rilegga bene. Per facilitarla ho

trasformato l’inciso in parentesi).

21 SETTEM BRE 2012 22:30

 Maurizio Garutti said...

Interessante punto di vista, che rispetto. Mi interesserebbe però sapere che differenza c'è

secondo Lei, fra minerali organici e inorganici e come siamo in grado di utilizzarli a livello

 biochimico.

Grazie

11 NOVEM BRE 2012 08:45

  Nico Valerio said...

Maurizio, non è un "punto di vista" personale: non bisogna avere "idee personali" come in

filosofia, politica o tifo calcistico. Una buona divulgazione scientifica deve riportare con

completezza lo Stato dell'Arte della materia. Se tutti gli studi dimostrano che il calcio e il

magnesio inorganici (in pratica pulviscolo delle rocce attraversate dalle acque sorgive) sono

assimilabili dal corpo come e meglio di quelli del latte, io se non sono disonesto, cioè fazioso

(che è la cosa peggiore nella Scienza), ho il dovere MORALE di riportarlo. D'altra parte,

 prima di scrivere avrebbe dovuto incuriosirla, no?, il sale da cucina (NaCl) assolutamente

inorganico, che si assimila benissimo nel corpo animale. E anche i famosi esperimenti con la

sabbia di CaCO3, carbonato di calcio (in pratica pezzettini di pietra calcica) trasformati

dall'acido cloridrico dello stomaco in cloruro di calcio per buona parte (non ricordo più se 40

o 50%) assimilabile. E allora? Prendiamo atto della Scienza che oggi ha mezzi di indagine ben

superiori a quelli del primo Novecento, quando gli esperimenti venivano fatti "alla carlona". La

verità è che nel nostro corpo affluiscono sia minerali organici, sia inorganici, con metabolismo

chimico MOLTO DIFFERENZIATO tra loro. Mentre la limatura di ferro può essere tossica o

non assimilarsi del tutto (p.es), i sali dell'acqua di mare e delle acque sorgive si assimilano

 benissimo, e perfino il CaCO3 delle pietruzze (del resto ricercate dai polli, "per fare il guscio

dell'uovo", a sua volta assimilabile dall'uomo. Le acque sono una nota fonte minerale, tant'è

vero che una branca della medicina (e la Medicina Naturista)studia l'impiego delle varie acque

minerali nelle varie malattie (idroterapia): non ci aveva pensato? E come potrebbe farlo se i

minerali inorganici delle acque non fossero in gran parte assimilabili? La Natura è varia,

complessa e contraddittoria per noi Uomini, ancora ignoranti. Dobbiamo solo studiarla senza

idee preconcette, prendendo atto degli studi se ripetuti e confermati, com'è il caso dei minerali

dell'acqua. E se cozzano contro le nostre "idee" filosofiche o pseudo-scientifiche risalenti a

 pseudo-ricerche di molti decenni fa magari fatte in provette e capsule Petri, dobbiamo

cambiarle, o meglio eliminarle. La Scienza è in divenire. Se non vogliamo trasformarci in

 propagandisti religiosi o politici dobbiamo spogliarci delle convinzioni personali. Che vanno

lasciate ad un altro tipo di... calcio, il football!

11 NOVEM BRE 2012 10:40

 Ana said...

Buongiorno,

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sono vegetariana, studente in chimica (con probabile specializzazione in Scienze e tecnologie

degli alimenti) e vorrei chiederle, visto l'alto carattere scientifico, che percorso di studi ha fatto.

Mi ritorvo con piacere in molte delle sue affermazioni.

Grazie mille

Saluti

Ana

11 DICEMB RE 2012 11:58

  Nico Valerio said...

Ana, "alto carattere scientifico" mi sembra troppo. Diciamo medio, normale carattere

scientifico. Sembra alto perché il livello dei siti e blog sulla materia, specie quelli vegetariani o

 pseudo-salutisti, è bassissimo, basso o mediocre. Nessun percorso formativo in nessun campo

ti assicura la qualità, il gusto della perfezione (che tanto non si raggiunge mai) e della

completezza, la volontà e curiosità di scoprire "che cosa davvero c'è dentro", e il forte senso di

autocritica (per cui io modifico e spesso rivoluziono i miei articoli quando scopro cose nuove).Oltre al gusto per la bella scrittura e per la chiarezza (farsi capire dal docente universitario ma

anche dalla sua portiera senza scadere di livello informativo. Ecco, queste sono le visrtù che

 pochi italiani hanno, fedeli come sono alla Fede, alla Ideologia, alla Religione, al Tifo per 

questo o quel Guru. Se ci fossero queste qualità basterebbero solo le basi di chimica, biologia

e storia-antropologia del cibo, e lo studio quotidiano sulle ricerche originali delle riviste

scientifiche più importanti. Ma vedo che con migliaia di laureati in discipline bio-chimiche-

mediche, o perché non hanno la PASSIONE fin da adolescenti per la materia cibo (e hanno

scelto la facoltà all'ultimo momento con un calcolo di opportunità e convenienza...), o perché

non sanno-amano scrivere e studiare ogni giorno, fatto sta che libri e siti seri e piacevoli inmateria non ci sono, o sono pochissimi. Sono scandalizzato per finire dalla prosopopea e

ignoranza (anzi, rifiuto ottuso a cambiare e impatate cose nuove) di molti nutrizionisti, quasi che

una volta laureati e specializzati loro sapessero tutto. E invece no, oltre a buon liceo e laurea in

materia scientifica, si deve imparare tutto ogni giorno, pronti a cambiare parere. Insomma, la

differenza è tra chi si limita a fare professione o impiego (con le inevitabili beghe burocratiche e

il tran-tran che impedisce lo studio), e chi studia...:-)

11 DICEMB RE 2012 23:14

 Unknown said...

complimenti per il tuo blog!!!!

14 GENNAIO 2013 10:09

 Viviana Magrini said...

Tutto veramente molto interessante! Io consumo acqua del rubinetto ma filtrata da un impianto

ad osmosi inversa, che sottopongo a manutenzione periodica ogni anno.

Adesso la mia domanda è: consumo un'acqua troppo povera di tutto ciò che invece è così

importante per l'organismo??Mi piace l'idea di limitare, nel mio piccolo, l'emissione nell'ambiente di bottiglie di plastica, tappi

etc...

Ma se questa mia acqua non va bene, come posso fare?

7/22/2019 Alimentazione Naturale_ ACQUA

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Butto tutto e passo all'acqua del rubinetto direttamente ???

Grazie, Viviana

03 LUGLIO 2013 14:51

 Viviana Magrini said...

Complimenti davvero per questo blog!3 anni fa, presa dall'entusiasmo di potere, nel mio piccolo, aiutare il pianeta e finirla con le

 bottiglie di plastica, ho installato a casa un impianto ad osmosi inversa.

Ogni anno lo sottopongo a dovuta manutenzione.

Adesso la mia domanda è: ho fatto un errore???

03 LUGLIO 2013 14:59

  Nico Valerio said...

Viviana, che consigli le possiamo dare? Non possiamo sapere quali sali preziosi il suo impianto

trattenga, anche se ho qualche sospetto. Né se ci sia rischio di proliferazione batterica nelsistema filtrante, specialmente dopo periodi di non-uso. Se l'impianto è molto costoso le

conviene far fare periodici controlli con campioni di acqua dalla locale ASL.

03 LUGLIO 2013 15:56

 Anonimo said...

Gentilissimo Nico Valerio,

conosco da poco il suo blog (e gli altri che sono realizzati in modo da avvincere con modalità

dialettiche sui generis per l’Italia) e, devo ammettere, con esso anche il suo profilo diricercatore; anche se mi sono accorta piacevolmente (vedi le sincronie di senso!) di essermi

imbattuta tempo fa nelle sue pubblicazioni nel mio continuo peregrinare per librerie quando, agli

inizi del mio percorso di conoscenza, ero alla ricerca di qualcosa di illuminante sulla sana e

corretta alimentazione.

Sapevo che quella era la strada giusta da imboccare ma, ancor, a mi mancavano gli strumenti

di conoscenza e critici adeguati sull’argomento.

Ad oggi ho letto molto, mi sono documentata, anche da fonti straniere, confrontata, ho

sperimentato e, devo ammetterlo, mi rendo conto ormai dopo 20 anni che la strada che

conduce ad assumere il giusto atteggiamento nei confronti della propria posizione nel mondo ein rapporto ad esso, e dunque anche tutto ciò che assumiamo e andrà a costituire il nostro

essere, è irta di difficoltà infinite!

Da questa consapevolezza “esperita” sono altrettanto conscia di non poter esigere di fare

 proseliti forzando nella scelta del mio stile di alimentazione, perché otterrei l’effetto opposto. E

spesso non esprimo quanto realmente penso delle altrui scelte perché non verrei compresa e

l’informazione non sortirebbe alcun effetto.

Posso dire di trovarmi in una fase del percorso che ritengo capace di farmi scorgere il “giusto”

che si cela dietro le affermazioni sul tema.

Dunque, anche quel poco che ho avidamente letto dei tuoi blog in una mia attitudine sincreticache mira a poi sintetizzare quanto appreso attraverso prove e verifiche su me stessa sono

approdata scorgo in quel tuo, mi permetto, essere spesso non propriamente “politically

correct” (!) invece è indice di una estrema correttezza nel senso di corrispondere “al vero”, che

7/22/2019 Alimentazione Naturale_ ACQUA

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07/09/13 Alimentazione Naturale: ACQUA. Che non sia oligominerale, ma ricca di calcio, magnesio e residuo fisso

si cela dietro l’originalità delle parole usate e la modalità di esprimere i pensieri e le

conoscenze.

E arrivo all’acqua!!! Mi ha fatto molto riflettere il tuo intervento in quanto io, ad esempio, non

aggiungo mai il sale da nessuna parte se non subirne passivamente quando non cucino per me e

assaggio altri piatti.

Pertanto cosa mai potranno farmi dei sali disciolti nell’acqua quando c’è chi ne usa a

manciate!?

Ho la pressione bassissima infatti.

Rimane sempre questo grande limite: come fare a suggerire “a pillole” il giusto atteggiamento

nei confronti del cibo, che possano venire assunte senza opposizione da chi la pensa

diversamente a causa del lavaggio del cervello di nutrizionisti, medici, naturopati?

Questi, da anni, esaltano le virtù medicamentose di acque a residuo fisso ridottissimo che,

infatti, specie in questa stagione caldissima non dissetano per nulla e vengono immediatamente

espulse; demonizzano le uova; dicono che un po’ di sale fa bene aggiunto alle pietanze (come

se il sodio non fosse già negli alimenti) addirittura sostenuto da parte di un nefrologo; ritengono,

e lo suggeriscono ai pazienti sani, che un po’ di carne rossa è insostituibile e non vi sono altri

alimenti in grado di eguagliarne le virtù; e così il parmigiano per l’osteoporosi e nulla dicono di

semi oleosi o altre possibilità di integrazione; e via dicendo e queste sono cose che ben conosci

Mi rendo conto di essere stata prolissa ma è stato un modo per condividere con te e con i

fruitori fortunati del tuoi blog queste mie annotazioni sul tema…

Grazie ed è stato un privilegio aver fatto la tua conoscenza. Daniela S.

25 LUGLIO 2013 13:06

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