analisi dei dati dell’indagine giovanile di angelina passiatore angelina passiatore parrocchia...
Post on 02-May-2015
216 Views
Preview:
TRANSCRIPT
ANALISI DEI DATIANALISI DEI DATIDELL’INDAGINE DELL’INDAGINE
GIOVANILEGIOVANILE
ANALISI DEI DATIANALISI DEI DATIDELL’INDAGINE DELL’INDAGINE
GIOVANILEGIOVANILE
DIDI ANGELINA PASSIATOREANGELINA PASSIATORE
PARROCCHIA SANTA PARROCCHIA SANTA LUCIALUCIA
Premessa:
IL FILO CONDUTTORE DELLA MIA ANALISI
• Nell’analisi dei dati, come catechista (tra l’altro, anche nei corsi di preparazione al matrimonio) e maestra elementare sono stata attratta, da quelli in cui i giovani fanno riferimento alla famiglia, alla scuola, al paese e agli spazi per i giovani, alla parrocchia in altre parole a quelli che ritengo debbano essere gli alleati educativi. Su queste mie riflessioni strettamente personali e molto istintive, si inserirà la “voce“ esperta e scientifica della dott.ssa Anna De Marco, psicologa.
Sono Angelina…….non Jolie,…..Passiatore
Angelina PassiatoreAngelina Passiatore
Angelina PassiatoreAngelina Passiatore
Sesso 1233 1,00 473 1,00
Maschio 531 43,1% 278 58,8%
Femmina 702 56,9% 195 41,2%
Età
Scuola 1233 1,00 473 1,00
Liceo Scientifico 254 20,6% 184 38,9%
Liceo Classico 0 0,0% 0 0,0%
Industriale 316 25,6% 176 37,2%
Magistrale 536 43,5% 83 17,5%
Ragioneria 127 10,3% 30 6,3%
Dati Anagrafici
Totale: 1233 Gioia del Colle: 473
GRAFICI DATI GENERALI E GIOIA DEL COLLE
Sesso, età, scuola
0200400600800
100012001400
Sesso
Mas
chio
Femm
ina Età
Scuola
Liceo S
cient
ifico
Liceo C
lassico
Indu
stria
le
Mag
istra
le
Ragion
eria
Sesso,età,scuola Gioia del Colle
0
100
200
300
400
500
A Gioia hanno risposto più maschi, in maggioranza dello scientifico e dell’industriale.
Segnalata nella distribuzione la poca disponibilità dei giovani, ma anche degli adulti. “Che penseranno i miei…………..”
Angelina PassiatoreAngelina Passiatore
I tuoi genitori sono:
1232 1,00 472 1,00
Sposati1110 90,1% 418 88,6%
Separati88 7,1% 40 8,5%
Risposati13 1,1% 6 1,3%
Conviventi21 1,7% 8 1,7%
MATRIMONIO-FAMIGLIA• Il matrimonio è ancora un’ istituzione su cui investire le risorse della società ;• la famiglia è più che mai la cellula base e più vitale della società ; la sua influenza è presente in ogni settore:educativo, etico, religioso, politico, economico
Genitori che lavorano
Padre
Madre
Fratelli
Sorelle
Genitori
Sposati
Separati
Risposati
Conviventi
Nucleo familiare
0 200 400 600 800 1000 1200 1400
Madre
Padre
Fratello/i
Sorella/e
Gioia del Colle
0 100 200 300 400 500
1
2
3
4
Angelina PassiatoreAngelina Passiatore
Con la mia famiglia: 1661 1,35 592 1,25
Sono al sicuro684 41,2% 226 38,2%
Parliamo di tutto464 27,9% 162 27,4%
Facciamo un sacco di cose
197 11,9% 72 12,2%
Mi sento fuori posto 39 2,3% 14 2,4%
Non abbiamo molte cose da dire
128 7,7% 56 9,5%
C'è poco tempo per stare insieme
149 9,0% 62 10,5%
Mi spaventa....
0 100 200 300 400
La violenza
L'opinione degli altri
Il futuro
La solitudine
Perdere un amico
La scuola
La malattia
I nostri giovani in famiglia si sentono al SICURO: ciò che ne è al di fuori non è sicuro.Infatti li spaventala violenza, la solitudine, la malattia, il futuro.Da notare che il 7,2% teme la scuola
Da notare ancora richiamando quanto detto sulla difficoltà di distribuzione:affermano di temere l’opinione altruiInfatti temono anche di rivelarsi come cattolici praticanti, ma non è un atteggiamento solo loro, quante volte anche molti adulti temono il giudizio della “gente” od operano in funzione di esso!
…Ma per le loro paure il 28,2% non ha confidenti
Grave l’1,3% ”riservato” agli insegnanti
Confidenti
0 100 200 300 400 500 600 700
Genitori
Insegnanti
Nessuno
Amici
Sacerdote o animatore
Angelina PassiatoreAngelina Passiatore
Ti spaventa: 2016 1,64 682 1,44
La violenza 364 18,1% 101 14,8%
L'opinione degli altri 110 5,5% 41 6,0%
Il futuro 303 15,0% 117 17,2%
La solitudine 353 17,5% 114 16,7%
Perdere un amico 299 14,8% 93 13,6%
La scuola 146 7,2% 59 8,7%
La malattia 339 16,8% 118 17,3%
Altro…….. 102 5,1% 39 5,7%
Amore, lavoro, famiglia: i valori e le sfide
PROGETTI DI VITA
1
2
3
4
5
6
AMORE, LAVORO, FAMIGLIA è il progetto di vita del 34% Ancora la famiglia insieme agli altri valori da sempre più importanti. Un altro 33,5 pensa ad un progettoLa famiglia continua ad avere la sua centralità nella trasmissione dei valori • malgrado le difficoltà che deve combattere ogni giorno,• malgrado sia una risorsa ignorata,• malgrado non possa più contare, o quasi, sul supporto della scuola troppo impegnata a risolvere le proprie enormi difficoltà, • malgrado il difficile , non sempre coerente e spesso discontinuo dialogo con la comunità parrocchiale di appartenenza. (Infatti le “voci” parrocchia, “sacerdote” “religione”presenti in diversi quadri raccolgono percentuali molto basse. Solo gli insegnanti vanno…peggioDA NOTARE: ANCHE NEI DATI DI UN SONDAGGIO PROPOSTO AI NUBENDI PREDOMINANO QUEGLI STESSI VALORI .
Angelina PassiatoreAngelina Passiatore
Hai mai fatto un progetto di vita? 1263 1,02 479 1,01
Si, ma non lo vedo realizzabile 138 10,9% 59 12,3%
Si, ci penso 507 40,1% 178 37,2%
Si, amore, lavoro, famiglia 388 30,7% 137 28,6%
Ciò che viene, viene 194 15,4% 84 17,5%
Mai, perché non voglio assumermi delle responsabilità
36 2,9% 21 4,4%
Angelina PassiatoreAngelina Passiatore
Sesso 289 11,3% 100 10,6%
Amore 267 10,4% 81 8,6%
Mondo degli adulti 166 6,5% 55 5,8%
Mondo del lavoro 666 26,0% 244 25,8%
Musica - Teatro 203 7,9% 73 7,7%
Religione 57 2,2% 21 2,2%
Droga 158 6,2% 64 6,8%
Politica 377 14,7% 134 14,1%
Ambiente 167 6,5% 77 8,1%
Altro…….. 209 8,2% 98 10,3%
VORRESTI SAPERNE DI PIÙ SU?
VORREI SAPERNE DI PIU' SU:
Sesso
Amore
Mondo degli adulti
Mondo del lavoro
Musica - Teatro
Religione
Droga
Politica
Ambiente
Altro……..
DA NOTARE
A CONFERMA E CONFORTO DELLA POSITIVITÀ DEI NOSTRI GIOVANI in cui io crederò sempre, hanno bisogno di parlare, ma non con un PC , dal quale, in fondo potrebbero sapere tutto, con persone che possano cogliere i loro pensieri guardandoli negli occhi, sentendo l’emozione nella voce, cogliendo le incertezze dei gesti: vorrebbero saperne di più sul mondo del lavoro,sulla politica e,(sorpresa!), sul sesso. Ma non ritenevamo che ne sapessero anche troppo? E Internet? Evidentemente non basta o meglio non soddisfa completamente: è questa la strada da battere per creare un nuovo dialogo?
Angelina PassiatoreAngelina Passiatore
COME DEVE ESSERE UNO SPAZIO PER GIOVANI
Angelina PassiatoreAngelina Passiatore
Creato dai ragazzi 640 15,6% 250 17,1%
Un momento per incontrare amici
502 12,2% 175 12,0%
In parrocchia 43 1,0% 24 1,6%
Solo per pochi 28 0,7% 8 0,5%
In un luogo isolato 47 1,1% 24 1,6%
Nel centro del paese 322 7,8% 98 6,7%
Fatto per divertirsi 768 18,7% 269 18,4%
Aperto a tutti 511 12,4% 181 12,4%
Creato dagli adulti 35 0,9% 14 1,0%
Un occasione per crescere e imparare nuove cose
375 9,1% 136 9,3%
Un luogo dove rifugiarsi 177 4,3% 70 4,8%
Un luogo dove conoscere nuova gente
665 16,2% 209 14,3%
Il “loro” spazio dovrebbe essere:
1 Fatto per divertirsi 2 Un luogo dove conoscere nuova gente 3 Creato dai ragazzi 4 Aperto a tutti 5 Un momento per incontrare amici
(MA NON È LA DESCRIZIONE DELL’ORATORIO IDEATO E VOLUTO DA SAN FILIPPO NERI?
Se non lo è gli somiglia tanto anche se dalle risposte, e dai comportamenti assunti nella distribuzione e compilazione del questionario, si evince che non sappiano si evince che non sappiano bene cosa sia un oratorio o che lo colleghino esclusivamente al sacerdote e bene cosa sia un oratorio o che lo colleghino esclusivamente al sacerdote e al catechismo vecchia manieraal catechismo vecchia maniera)Vogliono degli spazi in cui inserirsi, misurasi.Essi cercano di crearsi un mondo diverso. Magari irreale, ma che è a loro misura e nel quale gli adulti non hanno cittadinanza. Ecco allora, la ricerca autonoma di altri luoghi, a volte clandestini: sala giochi, discoteca…, con il pericolo di trovarsi in un mare di apprendistato pieno di guai. Ammesso che trovino degli spazi in cui sperimentarsi, spesso fanno esperienza della loro inesperienza ed allora l’atteggiamento che ne consegue è la delusione.
Angelina PassiatoreAngelina Passiatore
I giovani hanno bisogno di una comunità più capace di mettersi “in ascolto della gente e dei suoi problemi,dei giovani e dei loro problemi. A chi o a quale tipo di organizzazione dovrebbe somigliare questa comunità? 1- ALLA FAMIGLIA descritta da loro dove si parla di tutto, dove ci si sente al sicuro sì, ma dove possano anche aprirsi alla speranza per cui dobbiamo aiutarli ad avere fiducia, ad avere stima di se stessi, a saper cogliere gli aspetti positivi della realtà. Una visione prevalentemente negativa di tutto ciò che ci circonda, non aiuta a crescere. Per questo sono più importanti i testimoni che i maestri.2- AL PAESE SE si sente a casa sua e accettato, ma dove non deve essere giudicato o tollerato
Quali suggerimenti o indicazioni si possono trarre per la progettazione futura di attività,luoghi,percorsi per i giovani?
Angelina PassiatoreAngelina Passiatore
Come ti senti nel tuo paese? 1332 1,08 503 1,06
Giudicato/a 234 17,6% 106 21,1%
Accettato/a 468 35,1% 157 31,2%
A casa mia 413 31,0% 168 33,4%
In terra straniera 108 8,1% 38 7,6%
Tollerato/a 70 5,3% 21 4,2%
Ascoltato/a 39 2,9% 13 2,6%
GLI ADULTI DEL MIO PAESE SONO
UN PAESE DOVE GLI ADULTI NON SIANO INDIFFERENTI E ARROGANTI, MA SIMPATICI E DISPONIBILI
Angelina PassiatoreAngelina Passiatore
Arroganti 269 14,0% 108 15,8%
Sinceri 76 4,0% 30 4,4%
Impegnati 187 9,7% 69 10,1%
Simpatici 205 10,7% 66 9,7%
Annoiati 168 8,7% 47 6,9%
Responsabili110 5,7% 48 7,0%
Tristi 75 3,9% 36 5,3%
Disponibili 138 7,2% 37 5,4%
Indifferenti 411 21,4% 133 19,5%
Lontani 77 4,0% 26 3,8%
Altro…….. 207 10,8% 83 12,2%
Alla luce di questi dati sento di condividere quanto affermato dal cardinale
Bagnasco a proposito dell’emergenza educativa:
“IL PROBLEMA FONDAMENTALE DEI GIOVANI SONO GLI ADULTI,
SIAMO NOI. PERCHÉ IO RITENGO CHE NEI GIOVANI CI SIA UN ANIMO,
UN CUORE CHE CERCA IDEALI GRANDI PER RISPONDERE ALLA
PROPRIA VITA CON GENEROSITÀ E ANCHE CON SACRIFICIO”.
A questo proposito, ancora il Presidente della Conferenza Episcopale
Italiana, ha evidenziato la necessità di avere “criteri educativi chiari, solidi,
che vadano anche controcorrente
“ L'emergenza educativa - afferma il cardinale Bagnasco - va affrontata
attraverso una testimonianza credibile e fornendo modelli coerenti, per
questo gli educatori devono essere “persone vive, adulte, mature,
appassionate”. Devono essere testimoni credibili. Quindi punti di
riferimento, modelli credibili ai quali i
giovani possano guardare con fiducia e con attrattiva. È la risposta.
I primi testimoni e modelli sono comunque e sempre i genitori, se si
rendessero conto di quanto essi possono dare, avrebbero una potenza
educativa formidabile soprattutto se si collocano nell'ambiente giusto, con
tutti gli "alleati" educativi: scuole, comunità ecclesiale, oratorio,
stato.
Angelina PassiatoreAngelina Passiatore
top related