andeira - novembre 2013
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Trentanovesima uscita, Novembre 2013
Onlus Registrazione: Tribunale di Alessandria N. 648 del 20/07/2010
LA MIA VOCE
LA NOSTRA VOCE !
Indice:
Pag. 1 In gita a Torino Pag. 7 Casale, racconti della gita Pag. 13 Marcos e la Politica
Pag. 2 Riccardo T. Geo Andeira Pag. 8 La gita a Torino Pag. 14 Il dramma di Lampedusa
Pag. 3 Riccardo T….continuazione Pag. 9 La gita a Torino Pag. 15 Il nuovo Geo Andeira
Pag. 4 Riccardo T…..conclusioni Pag. 10 La gita a Torino Pag. 16 Presentazione Associazione
Pag. 5 Anna e Enrico D. Pag. 11 Io canto; Casale
Pag. 6 Casale, racconti della gita Pag. 12 Papa Francesco, Casale
www.andeira.it
Andeira un anno fa ha iniziato un percorso di informazione e documentazione inerente la mafia e chi ha cercato di combat-terla tra l’altro con ottimi risultati da parte dei Giudici Gio-vanni Falcone e Paolo Borsellino i quali furono i condottieri di quella guerra spietata degli anni 80/90. Falcone venne ucciso a Capaci il 23 maggio 1992 , Paolo Borsellino viene ucciso 56 giorni dopo Giovanni Falcone, il 19 luglio 1992, in via D’Amelio, a Palermo . Il Presiden-te di Andeira (Giuseppe Ravetti), il Vice Presidente (Michele Rolla), un ragazzo diversamente abile di Ovada, coinvolto nel progetto di Andeira (Enrico L.) il 14 novembre 2012 partirono per Palermo, de-stinazione “Casa Borsellino” per incontrare e intervi-stare il figlio Manfredi Borsellino e per una piacevole chiacchierata con la moglie di Paolo (Agnese). A di-stanza di un anno il ricordo di quei momenti è anco-ra forte. Prossimamente Andeira farà di nuovo visita alla famiglia Borsellino grazie alla disponibilità e alla sensibilità di Manfredi.
Grande novità: “Prossima e ultima uscita dell’anno a colori!”
GEO ANDEIRA
Da questo numero del giornale vorrei presentare di volta in volta le diverse realtà da cui provengono le associazioni ed i ragazzi facenti parte di Andeira perciò iniziando dal mio paese passerò in rassegna i diversi paesi e città descrivendoli nelle sue caratteristiche e peculiarità. Cassine è un paese di 3000 abitanti in Provincia di Alessandria lungo la ex Ss. N°30 di Valle Bormida a quindici chilometri da Acqui Terme e ventitre da Alessandria. Cassine è situato alla sinistra del fiume Bormida, lungo la Strada Statale n.30, tra le città di Alessandria ed Acqui Terme e, nella parte più elevata ha un'altitudine di 190 metri sul livello del mare. Ha una popolazione di circa 3.000 abitanti distribuiti fra il concentrico e le frazioni di Caranzano, Gavonata e Sant'Andrea. Il territorio è costellato di borgate tra cui spiccano Sant'Anna, Valgerosa, Rovile, Masino, Viamara, Valguglioglio, Articella, Boschella, Fontaniale e numerosi cascinali sparsi. Attività economica principale è l'agricoltura tra cui assume maggior rilievo la produzione vitivinicola e cerealicola, oltre ad alcuni allevamenti di bestiame bovino e suino.
È il più grande produttore di vini della Provincia di Alessandria. La raccolta del miele, soprattutto di fiori di acacia presenti nei vasti boschi del territorio, costituisce un'attività di non secondaria importanza. Sono anche presenti vivai per la coltivazione di fiori ed ortaggi. Non mancano le industrie d'avanguardia nel settore metalmeccanico per la produzione di macchine utensili (rettificatrici); nel settore edile con una fornace di laterizi, con attività estrattive e di fornitura calcestruzzo, con produzione di solai prefabbricati e commercio di materiali per le costruzioni; nell'arredamento con produzione di cucine, mobili e tende da sole; nel settore logistico con alcune aziende di trasporti. Il paese si estende dalla pianura su per la collina sino al crinale dove è situato il quartiere denominato Guglioglio che si conclude con l'ex convento dei Cappuccini. L’edificio storico più conosciuto è la chiesa e l’ex complesso conventuale di San Francesco con l’annesso museo degli arredi sacri Paola Benso Dapino. Inoltre si trovano le due Parrocchiali Settecentesche e la chiesa di San Giacomo patrono del paese, la più antica del paese. A questo si aggiungono diversi palazzi storici appartenuti ad importanti famiglie del paese. Oltre al patrimonio storico e artistico vi è il patrimonio naturalistico con i boschi delle Sorti. La chiesa di San Francesco, del XIII-XIV secolo in stile Gotico lombardo, ha una facciata in cotto decorata con archetti pensili e un portone strombato; si presenta con due contrafforti aggiunti nel 1644. All'interno affreschi dal XIV al XVI secolo. Importante Crocifisso ligneo della fine del XV secolo (in restauro). Nell'ex convento Sala Capitolare con affreschi del XIV secolo. Palazzo Zoppi, del XIV secolo, nacque come casa- forte, in seguito trasformata in palazzo residenziale. Conserva all'interno affreschi quattrocenteschi, mentre nel cortile è situata una cappella al cui interno è conservata un affresco quattrocentesco di scuola lombarda. 2
I monumenti storici di Cassine (in particolare la chiesa di S. Francesco) furono, per il pittore alessandrino Franco Sassi (1912 - 1993), motivo di grande interesse e suggestione. Dedicò ad essi acquerelli, bianco/neri della cosiddetta serie dei "paesaggi medievali" ed oli su tela. Nei "paesaggi medievali" la chiesa gotico lombarda diventa elemento fantastico di visioni surreali.
Museo Cassine
Il Museo ospita gli arredi della chiesa di San Francesco, in particolare il triregno di San Pio V, vari reliquiari lignei, due crocifissi lignei policromi e una statua in legno policromo di S. Antonio Abate. Nell'armadio in sacrestia sono esposti quattro maestosi reliquiari del settecento. Nella terza sala sono custoditi una scultura lignea seicentesca dell'Ecce Homo, quattordici tele di una via Crucis e una sequenza di tele degli Apostoli.
Personaggi illustri
Cassine diede i natali al cantautore Luigi Tenco (Cassine, 21 marzo 1938 – Sanremo, 27 gennaio 1967) è stato un cantautore e attore italiano o, come lui stesso amava definirsi, un compositore.
Il suo suicidio, avvenuto in un albergo di Sanremo durante l'edizione del 1967 del Festival della canzone italiana, lasciò sgomento e destò scalpore nell'ambiente musicale e nella società italiana in generale. Nacque da una relazione extraconiugale della madre, Teresa Zoccola, cameriera presso una famiglia molto benestante di Torino (la famiglia Micca) con Ferdinando (1921-1983), il figlio sedicenne della famiglia. La madre venne poi allontanata e ritornò a Cassine, e Luigi prese il cognome del marito della ragazza, Giuseppe Tenco, che morì in circostanze mai del tutto chiarite prima che lui nascesse. I due avevano già un figlio, Valentino.
Trascorse la prima infanzia tra Cassine e Ricaldone (paese originario della madre) fino a che, nel 1948, la famiglia si trasferì in Liguria, dapprima a Nervi e poi a Genova, dove la madre aprì un negozio di vini. Frequentò, con discreto profitto, dapprima il liceo Ginnasio Andrea Doria per poi trasferirsi al liceo scientifico.
Pietro Rava (Cassine, 21 gennaio 1916 – Torino, 5 novembre 2006) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, campione del mondo nel 1938 e Campione olimpico nel 1936.
È uno dei quattro calciatori italiani, insieme ad Alfredo Foni, Sergio Bertoni ed Ugo Locatelli, che hanno vinto sia la Coppa del Mondo che la medaglia d'oro ai Giochi olimpici.
Conta 316 presenze e 12 reti in Serie A.
Bernardino Realino (Carpi, 1º dicembre 1530 – Lecce, 2 luglio 1616) è stato un gesuita italiano, proclamato santo da papa Pio XII nel 1947. Dopo la laurea in legge conseguita nel 1556 a Bologna, ricoprì la carica di podestà dei paesi di Felizzano e Cassine; fu poi pretore a Castelleone.
Entrato al servizio del marchese Francesco Ferdinando d'Avalos, viceré di Sicilia, si trasferì a Napoli e nel 1564 maturò la decisione di farsi religioso della Compagnia di Gesù: svolse attiva opera di apostolato soprattutto a Lecce, dove si spense nel 1616. Le reliquie sono custodite nella Chiesa del Gesù di Lecce.
Fu canonizzato nel 1947 da papa Pio XII. Memoria liturgica il 2 luglio. A Cassine e Felizzano (AL), dove ha ricoperto la carica di podestà, gli è stata intitolata una via del centro storico.
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Vittorio Zoppi (Cassine, 25 dicembre 1819 – Alessandria, 23 novembre 1907) è stato un politico italiano.
Laureatosi in giurisprudenza all'Università di Torino, Vittorio Zoppi intraprese la carriera prefettizia. Dopo la proclamazione dello Stato unitario, fu prefetto di Salerno (1861-62), Messina (1862-65), Brescia (1865-67) e per due volte a Torino (1867 e 1871-76), sino al pensionamento (1867) . Il 15 novembre 1871 fu nominato Senatore del Regno da Vittorio Emanuele II.
Ha intrapreso la carriera politica anche a livello locale, essendo stato consigliere comunale (1877-85), provinciale (1879-82) e assessore facente funzioni (1879-83) di Alessandria[1]. Suo figlio Ottavio, generale di corpo d'armata, è stato parimenti Senatore del Regno (1933-46), mentre l'omonimo nipote Vittorio intraprese la carriera diplomatica e fu Segretario generale del Ministero degli Affari Esteri (1948-54) della Repubblica.
Francesco Nicola Bellosio (Cassine, 5 dicembre 1741 – Morsasco, 4 febbraio 1820) è stato un organaro italiano, attivo per lo più in Basso Piemonte e Liguria.
Costruttore di organi piemontese, stabilì la sua sede a Morsasco operando tra la seconda metà del Settecento e i primi dell'Ottocento nell'Alessandrino e lungo la Riviera Ligure.
Riccardo Tornato.
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MIA MAMMA
Mia Mamma era un tipo molto dolce,
mi accompagnava e mi veniva a prendere quando andavo all’asilo,
giocava a carte con me, guardavamo assieme i documentari alla TV, che ci piacevano
tanto. Io a volte la aiutavo nelle faccende di casa.
Un giorno, durante la festa patronale di Rossiglione Superiore, mi ha portata nella
chiesa dove si era sposata con Papà: sul pavimento con la cera ho fatto uno scivolata
che, se non fosse stata pronta a reggermi, sarei caduta.
Durante queste feste patronali mi comprava sempre il torrone.
Quando passava la processione della Maddalena a Campo Ligure con la Banda che
suonava, mia Mamma si commuoveva sempre.
Anni fa, per parecchio tempo, sono andata una volta alla settimana da un dottore a
Solbiate Comasco, vicino a Como, per delle cure.
Con Mamma e Papà e qualche volta Andrea , mio fratello, ci sembrava di essere in
gita, ci siamo anche divertiti, così come quando mi accompagnavano in Valle d’
Aosta per le vacanze.
Ero un po’ dispettosa, a volte c’ erano baruffe con mio fratello o con mio Papà, ma
mia Mamma, con il suo modo di fare dolce e calmo, metteva tutto a posto.
Mi manca molto.
Anna Rizzo
Quando sono andato a visitare il lago Maggiore ho avuto la fortuna di catturare una libellula. Mi è andata sulla testa e poi l' ho catturata . La libellula è un insetto , vive in ambienti umidi ed è molto colorata. Libellula deriva dal latino " libra" ovvero bilancia. Le sue ali orizzontali sono
state studiate da ingegneri aerospaziali. Per i giapponesi è il simbolo del coraggio. La sua immagine ricorda la leggerezza e il costante processo di cambiamento nella vita, con le sue illusioni. Io ho osservato a lungo la libellula e mi è piaciuta tantissimo perchè ho avuto l' occasione di vederla da molto vicino per il semplice motivo che mi si è posata sulla testa, ho potuto apprezzare i colori e anche il modo di volare
.E' stata un'esperienza bellissima e mi sono divertito. ^^^^____^^^^____^^^^ DEMARIA ENRICO
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Il museo del cinema
Sono andata in gita a TORINO per
visitare il museo del cinema che si
trova dentro la MOLE. Abbiamo
cominciato il giro accompagnati dalla
guida visitando il teatro d’ombre infatti
questo era la prima forma di cinema
. Continuando il nostro giro abbiamo
visto le lanterne magiche che venivano
usate per far vedere scene di film ,
funzionavano mediante cristalli colorati
.Ho visto moltissime locandine di film
famosi , per fare qualche nome posso
dire per esempio : “CASABLANCA ,
GUERRE STELLARI , ET , ROMA
CITTA’ APERTA , GILDA “ e tanti altri
film .Nel museo vi sono gli strumenti
e i materiali che venivano usati per i
film .Racchiusi in alcune teche vi erano
i costumi , le maschere che venivano
usati nei film , in una vi era il
modellino del T-REX del film “
JURASSIC PARK “ .Nell’ aula del
tempio vi sono una serie di sedili
disposti in modo di poter ammirare la
cupola della MOLE . Al centro dell’aula
c’è l’ ascensore panoramico che porta
ad una terrazza da dove si può
ammirare tutta TORINO e le “ALPI”.
Nell’aula si trovano anche l’antro di
DRACULA , un grande frigo e la
statua gigante del DIO MOLOCH del
film CABIRIA . E ‘ un museo davvero
stupendo , visitato da tantissime persone
che desiderano conoscere più da vicino
il mondo del cinema . La MOLE in
origine doveva essere un tempio , ma
non fu mai utilizzato come tale .
E’ stato anche bello vedere TORINO :
il PARCO del VALENTINO con il
suo castello , il teatro REGIO e tanti
altri monumenti . Luisa
Impressioni di DENNIS
Mi è piaciuto molto vedere la
carrellata di locandine di tutti i film
che sono stati fatti ed erano tantissime ,
in poche parole la gita mi è piaciuta
moltissimo . E’ stata una bella
esperienza , e mi piacerebbe ripetere .
Il 5 ottobre, sono andato a fare una gita a
Torino, con i vari gruppi di Andeira, (
provenienti da Acqui Terme, Ovada e
Castellazzo Bormida ), organizzati dal
presidente Giuseppe Ravetti.
Ci siamo trovati al casello di Alessandria Sud,
per prendere il pullman che ci hanno portato.
Arrivati a Torino, siamo andati alla Mole
Antonelliana, simbolo della città, perchè al
interno si trova il Museo Nazionale del
Cinema. Al Museo, ci hanno fatto vedere
come si realizzano i film ( scenografie,
proiezioni, giochi di luce etc... ).
Dopo aver visitato, siamo andati a pranzo nel
Cabiria Cafè e nel Museumstore.
Alle 15, siamo saliti sul pullman per il ritorno
e abbiamo fatto prima il giro della città, per
vedere altre meraviglie, come il Parco del
Valentino, situato lungo la sponda sinistra del
fiume Po, questo parco è un patrimonio
arboreo, cioè quasi a forma di albero ed è una
natura di alberi e piante, e anche un avifauna
con piste ciclabili e per fare lunghe
passeggiate. Abbiamo visto anche Piazza
Castello, Piazza San Carlo e il Teatro Regio.
David Cavallo
sabato 5 ottobre sono andata in macchina
con la Marisa Rossi e ci ha portato a ovada al
punto blu eravamo: rota luana, luisa Barbero,
david cavallo, dennis bressan, poi siamo saliti
sul pulman siamo andati a torino a vedere il
museo nazionale del cinema, ho visto 3 sale,
la sedia del regista, gli effetti speciali e un
mantello di superman.
Ho pranzato al ristorante e ho mangiato
agnolotti al sugo e patate al rosmarino.
Dopo pranzo siamo risaliti sul pulman e
siamo andati al parco del valentino poi
siamo scesi alle 17:00 siamo risaliti sulla
macchina e ci ha portato a casa alle 18:00 di
sera.
Mi sono divertita tanto in questa gita di soci
fondatori di volontariato Andeira sono stata
molto bene, in questa gita c’era anche
Elena e Francesca. Luana
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Immagini dal museo del cinema-
foto by Luisa
Sabato 5 Ottobre 2013 Un ottimo momento di aggregazione a Torino
“visita al museo del cinema” per Andeira
CHE PULMANN!!!! Enorme e con un ottimo servizio per le carrozzine!!!
Grazie al sostegno del CSVA di Alessandria e all’azienza Travel & Service di Bergamo
Con la fortuna di avere un autista disponibilissimo!
Una piacevole giornata commentata da tante foto
sia sul pulmann che all’interno del museo; segue
a pagine 9.
8
Le stupende foto della gita a Torino ——————————————> Un pranzo spettacolare!!!!!
Si parte con
il percorso
Segue
a pagina
10………>
9
10
Io canto il programma di Jerri Scotti
martedi 1 ottobre 2013 sono andata al programma condotto da gerry scotti che si intitola io canto e i giudici che sono mara maglionchi, flavia, claudio ciechetto e la banda. La giuria ha formato 3 gruppi di ragazzi, hanno cantato i bambini e i ragazzi del programma, il pubblico ha applaudito, mi sono divertita tanto a vedere il programma con i miei genitori e mia sorella Alessia, verso sera sono andata al mcdonalds a mangiare un hamburgher e patatine. Luana
VAJONT Questo fatto è successo molti anni fa si parla di un disastro avvenuto
nella valle del VAJONT . La società SADE decise di costruire una diga proprio nella valle, furono fatti alcuni controlli e si scoperse che era una zona instabile e quindi non si sarebbe potuto costruire , ma la società ignoro il fatto e comincio i lavori . La costruzione della diga fu voluta dal CONTE VOLPI di MISURATA ex ministro fascista proprietario della società SADE . I lavori cominciarono nel 1956 e proseguirono fino al 1963 anno del disastro .Il lavoro consisteva nel costruire uno sbarramento sul fiume e creare un lago artificiale . Durante i lavori si verificarono alcune frane , nonostante tutto i lavori non si fermarono . La sera della tragedia : la gente era seduta a tavola per cenare mentre guardava la finale di COPPA CAMPIONI di calcio tra la squadra spagnola del REAL MADRID e quella scozzese del GLASGOW RANGERS .
La sera del 9 ottobre GIANCARLO RITTMEYER che era a guardia della diga chiamo l’ ingegnere BIADENE per informarlo che la montagna stava crollando , ma questi mimetizzo il problema e questo avvenne alle ore 22,00 . Alle ore 22,39 si verifico l’ imprevisto: più di 200 metri cubi di rocce franarono nel lago sollevando un ‘onda gigantesca che supero lo sbarramento riversandosi su LONGARONE e altri due paesi , tonnellate di acqua e fango travolsero le case e tutte le persone che vi erano dentro . Risultato fu quello che ci furono più di duemila vittime e un intero paese fu cancellato completamente . Dopo il disastro fu aperta un ‘inchiesta per fare luce sulle cause e venne fuori le irresponsabilità di coloro che avevano partecipato ai lavori , e fu aperto un processo che porto alla condanna dei responsabili. Questa si può definire una sola parola: FATALITA.’ LUISA
Dramma il giorno dopo (olio su tela)
Paolo D'Incà 11
Papa Francesco
Papa Francesco è stato eletto il 13 marzo 2013, dopo che Benedetto XVI si è dimesso, è nato il 16 dicembre 1936 a Buenos Aires, in Argentina, da una famiglia di origine italiana emigrata da Portacomaro, in provincia di Asti e il suo vero nome è Jorge Mario Bergoglio. Si è diplomato in Perito Chimico e ha fatto tanti lavori, anche in una fabbrica di calzini. Per causa di una malattia, ha deciso di prendere la vocazione religiosa, a 21 anni entra in Seminario, una volta diventato prete, nel ordine dei Gesuiti. Non ha voluto i parametri come gli altri papi, ma solo il vestito bianco ma, prima di essere papa, andava in giro in bicicletta o a piedi e stava tra i suoi poveri della sua Argentina. Ama la musica, il tango ed è un tifoso di calcio, specialmente per la sua squadra del cuore argentina: il San Lorenzo. E' una persona umile e dà tanto amore ai poveri e alle persone disagiate, per questo se è fatto amare subito da tutto il mondo: il 26 e 27 ottobre, a Roma, organizza la festa della famiglia e ci pensa che ci saranno oltre 150 mila persone, provenienti da 70 paesi. In Argentina, viveva con i suoi poveri e si pregavano per loro. Compito del papa è aiutare le persone, i poveri, salvare vari paesi del mondo; per me è una persone unica perchè vuole aiutare i poveri. Quando parla in tv sento la sua gioia e la sua fede, io lo vedo ogni domenica in occasione dell’angelus. Fare il papà è difficile perché ci sono molte persone che ascolano le sue parole, e ha una grande responsabilità. David Cavallo 12
Foto di Papa Francesco- da internet
Marcos racconta che.................
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Il dramma di Lampedusa riflessioni della redazione dell'OAMI sul problema immigrazione
Lo scorso 11 ottobre sulle coste
dell'isola di Lampedusa si è consumato
l'ennesimo dramma: un barcone con a
bordo circa 500 migranti proveniente
dalle coste del nord Africa è affondato
provocando la morte di moltissimi
degli occupanti.
Ogni anno ci troviamo di fronte a
questi fatti tragici, ci sentiamo
impotenti e la prima cosa che viene in
mente è: riusciamo a realizzare
qualunque cosa, dalla conquista dello
spazio alla scissione dell'atomo, dalla
costruzione di tunnel subacquei a
quella di armi micidiali
“superintelligenti” e non siamo in
grado di evitare che centinaia di
persone all'anno muoiano sulle coste
del Mediterraneo?
Non è possibile.
Abbiamo approfondito il tema partendo
dai vari significati e dalle differenze tra
emigrazione ed immigrazione;
abbiamo visionato alcuni documenti
che testimoniano quanto noi italiani, in
altri tempi, siamo stati migranti e di
quali trattamenti ci hanno riservato i
paesi “accoglienti” come nelle saline
francesi di Aigues-Mortes o nei ghetti
di New York negli Stati Uniti.
Lorenzo Caldaz ha fatto una
interessante indagine sulla sua famiglia
scoprendo di avere molti parenti sparsi
per il mondo, dunque emigrati. Angelo
Gregucci si considera giustamente ed
orgogliosamente un “immigrato” in
quanto arrivato molti anni fa da
Taranto, con la sua famiglia in cerca di
lavoro.
Ma non vogliamo soffermarci su
argomenti troppo grandi; in questo
articolo vorremmo esprimere il nostro
cordoglio per tutte quelle vittime
innocenti e la speranza che i superstiti
possano trovare presto una
sistemazione.
Fino a quando nel mondo ci saranno
guerre, soprusi e sofferenza le persone
scapperanno sempre, prese dalla
disperazione saranno disposte a salire
su barche insicure e mettere a
repentaglio la loro vita e quella dei loro
figli: sta a noi, noi Italia, noi Europa e
a nessun altro organizzarci in modo
tale da poter regolare e controllare nel
modo migliore e più sicuro i flussi di
immigrati. L'obiettivo più importante è
che nessuno più muoia su un barcone
in avaria in mezzo al mare, tutto il
resto viene dopo. Ciao
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La nuova “Geo Andeira” di: Riccardo Tornato”
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Bozza del progetto Andeira: L’associazione di volontariato Andeira nasce per dar vita ad
un progetto assistenziale, culturale, sociale e ricreativo il cui scopo consiste nella creazione e coordinamento di un gruppo di persone diversamente abili appartenenti a differenti centri diurni,residenziali o coinvolti in singoli progetti educativi con lo scopo primario di collaborare,sotto la supervisione di educatori/operatori,volontari, referenti, alla stesura di un periodico (mensile) distribuito nei territori cui i ragazzi appartengono (basso Piemonte e Liguria) ed alla realizzazione del quale ciascuna persona darà il proprio contributo tramite un elaborato personale (uno o più articoli corredati da foto, disegni o elaborazioni grafiche di altro genere) partecipando, inoltre, attivamente e criticamente, alla realizzazione dell’elaborato degli altri membri dello staff del periodico stesso.
Consiglio direttivo:
Giuseppe Ravetti – Presidente
Michele Rolla – Vice Presidente
Elisa Regaglio - Segretario
Maddalena De Silvestro – Consigliere
Luisa Miselli – Consigliere
“Andeira”
Direttore Responsabile: Mimma Caligaris
Associazione di volontariato “Andeira” Vicolo noè n.30/C, c.a.p. 15073
Castellazzo Bormida (AL)
Per info e contatti: Giuseppe Ravetti: cell. 3285316610 - mail: rabeppe@libero.it
Maddalena De Silvestro: cell. 3477753736 - mail: maddalena77@yahoo.it
Sostenete il progetto “Andeira”: Banco posta – n. di C/C: 4892762 – Iban: IT21 Q076 0110 4000 0000 4892 762
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