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Andrea Mantegna (1431-1506)Formazione presso la bottega di Francesco Squarcione a Padova (Donatello → Altare del Santo )

Linea tagliente e contorni aspri, colori intensi e irreali trasfigurano carni e stoffe in pietre e smalti, antico quale ornamento erudito, uso non scientifico della prospettiva, festoni di fiori e frutta

Usa il dettaglio antico NON come semplice dettaglio decorativo, ma per ricostruire un mondo perduto

Rigore prospettico

Ricerca antiquaria

Effetto scultoreo (segno secco e spigoloso)

Conosce Giovanni Bellini (cognato)

Ammorbidisce la linea

"Tu che vedi le sembianze in bronzo del Mantegna, saprai che è pari se non superiore ad Apelle" (basilica di Sant'Andrea Mantova)

Sant’Andrea a Mantova, 1470-72

Lesene con capitelli corinzi

Volta a botte (lacunari e rosette)

Andrea Mantegna, Camera degli Sposi,affreschi, 1465-1474

Andrea Mantegna, Camera degli Sposi, 1465-74, Castello di San Giorgio

Camera di Ludovico II Gonzaga

La decorazione della stanza è concepita come un padiglione aperto sulla natura e con al centro del soffitto un oculo illusionistico

Sulle pareti scene dicorte inquadrate dapesanti cortine

Celebrazione della famiglia Gonzaga e elezione a cardinale di Francesco

Peduccio (capitello pensile su cui poggia un arco o una volta)

Andrea Mantegna

Andrea Mantegna

Forte legame tra corte dei Gonzaga e Roma

La parte centrale è occupata dai putti che reggono la targa dedicatoria. Vi si legge: "ILL. LODOVICO II M.M. / PRINCIPI OPTIMO AC / FIDE INVICTISSIMO / ET ILL. BARBARAE EJUS / CONIUGI MVLIERVM GLOR. / INCOMPARABILI / SVVS ANDREAS MANTINIA / PATAVVS OPVS HOC TENVE / AD EORV DECVS ABSOLVIT / ANNO MCCCCLXXIIII". Oltre alla firma "pubblica" dell'artista, che si dichiara "padovano", vi si legge la data 1474, generalmente indicata come quella della fine dei lavori, e parole di adulazione verso Ludovico Gonzaga ("illustrissimo... principe ottimo e di fede ineguagliata") e a sua moglie Barbara ("incomparabile gloria delle donne").

Andrea Mantegna

Andrea Mantegna

Sfondamento illusionistico

Sotto in su

Andrea Mantegna, Cristo morto, 1480 ca., 68x81 cm. tempera, BreraPunto di vista più alto rispetto alla tela e figura in scorcio

Pietradell’unzione

Andrea Mantegna, Cristo morto, 1475-78 ca., 68x81 cm. tempera, Brera

Andrea Mantegna, Cristo morto, 1475-78 ca., 68x81 cm. tempera, Brera

Andrea Mantegna

Paolo Uccello, Niccolò da Tolentino alla testa dei fiorentini, 1440

Antonello da Messina, San Sebastiano, 1478-79 ca., olio

Andrea Mantegna, Cristo morto, 1480 ca., 68x81

cm. tempera, Brera

Punto di vista più alto rispetto alla tela e figura in

scorcio

Pablo Picasso, Scienza e Carità, 1897, olio, Barcellona

Linee diagonali del letto che dunque non convergono in un punto di fuga

Niccolò dell’Arca, Compianto, 1463 ca., terracotta, Santa Maria della Vita a Bologna

Francesco Bonsignori, Madonna con il bambino, 1483, Verona, Museo di Castelvecchio

Andrea Mantegna, Cristo morto, 1480 ca., 68x81 cm. tempera, Brera

Tintoretto, Ritrovamento del corpo di san Marco, 1562-66 olio 405x405cm Brera

Annibale Carracci, Cristo morto e strumenti della Passione, 1583-85 70,7×88,8 cm Stoccarda

Rembrandt, Lezione di anatomia del dr. Joan Deyman, olio su tela, frammento 100x132 cm, 1656. Amsterdam, Rijksmuseum

Dalì, Ascensione di Cristo, 1958, olio su tela, 115x123 cm, Messico

Andrea Mantegna, Il Cristo morto, 1431-1506 Scena di Mamma Roma, 1962

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