anna vertua gentile
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Anna Vertua GentileA la vecchia ferriera
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Anna Vertua GentileA la vecchia ferriera
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Questo e-book è stato realizzato anche grazie al so-stegno di:
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QUESTO E-BOOK:
TITOLO: A la vecchia ferrieraAUTORE: Vertua Gentile, AnnaTRADUTTORE:CURATORE: NOTE:CODICE ISBN E-BOOK: n. d.
DIRITTI D’AUTORE: no
LICENZA: questo testo è distribuito con la licenza specificata al seguente indirizzo Internet: http://www.liberliber.it/online/opere/libri/licenze
COPERTINA: n. d.
TRATTO DA: A la vecchia ferriera: romanzo. - Milano: A. De Mohr e C., 1909 (Como, Tip. Società Ed. Roma). -227 p.; 16 cm.
CODICE ISBN FONTE: n. d.
1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL: 3 agosto 2021
INDICE DI AFFIDABILITÀ: 10: affidabilità bassa1: affidabilità standard
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TITOLO: A la vecchia ferrieraAUTORE: Vertua Gentile, AnnaTRADUTTORE:CURATORE: NOTE:CODICE ISBN E-BOOK: n. d.
DIRITTI D’AUTORE: no
LICENZA: questo testo è distribuito con la licenza specificata al seguente indirizzo Internet: http://www.liberliber.it/online/opere/libri/licenze
COPERTINA: n. d.
TRATTO DA: A la vecchia ferriera: romanzo. - Milano: A. De Mohr e C., 1909 (Como, Tip. Società Ed. Roma). -227 p.; 16 cm.
CODICE ISBN FONTE: n. d.
1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL: 3 agosto 2021
INDICE DI AFFIDABILITÀ: 10: affidabilità bassa1: affidabilità standard
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2: affidabilità buona3: affidabilità ottima
SOGGETTO:FIC004000 FICTION / Classici
DIGITALIZZAZIONE:Umberto Galerati, umgaler@alice.it
REVISIONE:Gabriella Dodero
IMPAGINAZIONE:Umberto Galerati, umgaler@alice.it
PUBBLICAZIONE:Catia Righi, catia_righi@tin.it
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2: affidabilità buona3: affidabilità ottima
SOGGETTO:FIC004000 FICTION / Classici
DIGITALIZZAZIONE:Umberto Galerati, umgaler@alice.it
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Anna Vertua Gentile
Selaletteraturafemminileitalianacontem-poraneapotessecontare,nellesuelegioni,pa-recchiescrittricidelvalore,dell’elevatezza,del-la coscienza artistica di AnnaVertuaGentile,nullapiùlanostraletteraturafemminileavreb-be da invidiare alle consorelle inglesi e tede-sche,cosìricchedinobili intellettiedinobilearte muliebre. Perchè, in verità, AnnaVertuaGentile ha raggiunto la perfezione nell’operasuadiscrittrice;perfezionediconcetti,diinten-dimenti,diesposizione;isuoilibri—cheormaisonomoltissimi—hannouncaratterespeciale,siacheappartenganoallapuraartenarrativa,sia che trattino argomenti di educazione, siache vengano rivolti all’attenzione dell’adole-scenza.AnnaVertuaGentilenonhamaiscrittounlibro,così, persport,perdiletto,perunicoscopodilucrooanchesemplicemente—comespessoavviene—per... scrivereunlibro.Ella,
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Anna Vertua Gentile
Selaletteraturafemminileitalianacontem-poraneapotessecontare,nellesuelegioni,pa-recchiescrittricidelvalore,dell’elevatezza,del-la coscienza artistica di AnnaVertuaGentile,nullapiùlanostraletteraturafemminileavreb-be da invidiare alle consorelle inglesi e tede-sche,cosìricchedinobili intellettiedinobilearte muliebre. Perchè, in verità, AnnaVertuaGentile ha raggiunto la perfezione nell’operasuadiscrittrice;perfezionediconcetti,diinten-dimenti,diesposizione;isuoilibri—cheormaisonomoltissimi—hannouncaratterespeciale,siacheappartenganoallapuraartenarrativa,sia che trattino argomenti di educazione, siache vengano rivolti all’attenzione dell’adole-scenza.AnnaVertuaGentilenonhamaiscrittounlibro,così, persport,perdiletto,perunicoscopodilucrooanchesemplicemente—comespessoavviene—per... scrivereunlibro.Ella,
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nellepaginede’suoivolumi,versatuttoilteso-rodelsuoingegnoedellasuaesperienza,colconcetto preciso che l’ingegno e l’esperienzapropriadebbanogiovareadaltrispiritieadal-triintelletti, debbantrovareleviedelcuoreedel cervello altrui e recare in essi sensazioni,conforti,incitamenti,consigliutiliepreziosi.Elaprosadellaelettascrittricecorrispondeallanobiltàdelconcettoeducativoedartistico;per-chèèprosa limpidaemorbida, pianaedelo-quente,spontaneatantochesenevaviacomeunruscello d’acquadi monte: e così, quandoAnnaVertuaGentileparla,attraversoa’suoili-bri,allesignoreodaifanciullièsempreascolta-taconinMinitopiacereeconvivointeresse,per-chè la sua parola, oltre che insegnare tantecosebuone,oltrechenarraretantestorieric-chediveritàumanaedicommozionesincera,suonacomeunaplacidamusicadomesticaelasistarebbeadascoltareperuntempoinMinito.AnnaVertuahatutti i fascinidellemigliori
scrittrici inglesi: il profumo di gentilezza, laconMidentebonarietà,l’atteggiamentofamiglia-re,unsennoprofondoenonarcigno,unaespe-rienzachesicomprendefattaapropriespese,unafestositàsimpaticaeunfervorediespres-sionetalicheleoperedellacaraSignoraoccu-pano,nellalibreriadicasa,ilprimopalchetto,quellopiùcomodo,più allamano, perchèbenspesso,inorelieteoinoretristi,cisentiamoilbisognodirileggerequellepaginesempliciedeloquentiedivivereunpocoancoranelsodali-ziointellettualeespiritualedellaelettascrittri-
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nellepaginede’suoivolumi,versatuttoilteso-rodelsuoingegnoedellasuaesperienza,colconcetto preciso che l’ingegno e l’esperienzapropriadebbanogiovareadaltrispiritieadal-triintelletti, debbantrovareleviedelcuoreedel cervello altrui e recare in essi sensazioni,conforti,incitamenti,consigliutiliepreziosi.Elaprosadellaelettascrittricecorrispondeallanobiltàdelconcettoeducativoedartistico;per-chèèprosa limpidaemorbida, pianaedelo-quente,spontaneatantochesenevaviacomeunruscello d’acquadi monte: e così, quandoAnnaVertuaGentileparla,attraversoa’suoili-bri,allesignoreodaifanciullièsempreascolta-taconinMinitopiacereeconvivointeresse,per-chè la sua parola, oltre che insegnare tantecosebuone,oltrechenarraretantestorieric-chediveritàumanaedicommozionesincera,suonacomeunaplacidamusicadomesticaelasistarebbeadascoltareperuntempoinMinito.AnnaVertuahatutti i fascinidellemigliori
scrittrici inglesi: il profumo di gentilezza, laconMidentebonarietà,l’atteggiamentofamiglia-re,unsennoprofondoenonarcigno,unaespe-rienzachesicomprendefattaapropriespese,unafestositàsimpaticaeunfervorediespres-sionetalicheleoperedellacaraSignoraoccu-pano,nellalibreriadicasa,ilprimopalchetto,quellopiùcomodo,più allamano, perchèbenspesso,inorelieteoinoretristi,cisentiamoilbisognodirileggerequellepaginesempliciedeloquentiedivivereunpocoancoranelsodali-ziointellettualeespiritualedellaelettascrittri-
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ce,chesadircosìbenetantebuoneparoleecisa dare tanti consigli in modocosì geniale ecosìcortese.Anchenelromanzo,AnnaVertuaGentilenon
lascia il suonobilee sempliceatteggiamento.Ellanarralimpidamente,conunaeloquenzaef-Micacissimasottomodestespoglie,senzaricercafaticosadivocabolipreziosi, esenzaperiodarconvulso,comeamoltied....amolteparesiain-dispensabile perchè un romanzo sia proprioperfetto. La signora Vertua Gentile neppurecerca,nelloscrivereisuoiromanziolenovellesue,situazionistrane,casieccezionali, tipipa-tologici,oambientifuoridelcomune.Nientedituttoquantoserveoggidìallamassimapartedegliscrittoridiromanzi.LanostraSignorain-veceattingedallavita,cosìcom’è,benconvintachelavitanostraeilmondoedognipersonavivaedognianimaumana,conlesuecolpeelesuevirtù,conlesuegioieedisuoidolori,conletragedieintimedell’individuoelegranditrage-diedellacollettività,offreognigiorno,purtrop-po,materiaedargomentoainMinitiromanzidigrande interesse e di profonda commozione.Epperò nei romanzi e nelle narrazioni dellaVertuaGentile, noisentiamoipalpiti ditanteanimechenoiconoscemmoechecipassaronoaccantonellavita:noivediamoscorcieMigure,ambientiepersonaggichenoncisonoignoti,perchèsonodellavitaveraenonoperad’unafantasia:noiinMine,nellesituazionidiidillioodidramma,diletiziaodiangoscia,ritroviamoinMiniteverità, balzantisudainostriricordie
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ce,chesadircosìbenetantebuoneparoleecisa dare tanti consigli in modocosì geniale ecosìcortese.Anchenelromanzo,AnnaVertuaGentilenon
lascia il suonobilee sempliceatteggiamento.Ellanarralimpidamente,conunaeloquenzaef-Micacissimasottomodestespoglie,senzaricercafaticosadivocabolipreziosi, esenzaperiodarconvulso,comeamoltied....amolteparesiain-dispensabile perchè un romanzo sia proprioperfetto. La signora Vertua Gentile neppurecerca,nelloscrivereisuoiromanziolenovellesue,situazionistrane,casieccezionali, tipipa-tologici,oambientifuoridelcomune.Nientedituttoquantoserveoggidìallamassimapartedegliscrittoridiromanzi.LanostraSignorain-veceattingedallavita,cosìcom’è,benconvintachelavitanostraeilmondoedognipersonavivaedognianimaumana,conlesuecolpeelesuevirtù,conlesuegioieedisuoidolori,conletragedieintimedell’individuoelegranditrage-diedellacollettività,offreognigiorno,purtrop-po,materiaedargomentoainMinitiromanzidigrande interesse e di profonda commozione.Epperò nei romanzi e nelle narrazioni dellaVertuaGentile, noisentiamoipalpiti ditanteanimechenoiconoscemmoechecipassaronoaccantonellavita:noivediamoscorcieMigure,ambientiepersonaggichenoncisonoignoti,perchèsonodellavitaveraenonoperad’unafantasia:noiinMine,nellesituazionidiidillioodidramma,diletiziaodiangoscia,ritroviamoinMiniteverità, balzantisudainostriricordie
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riMlessiechecirammentanocasirealiuditinar-rare,oaiqualifummoindirettispettatori,ocheapprendemmodallecronachedeigiornali,odaconMidenzealtrui,odallabocca,talvoltadallaboccastessa, dei piccoli odei grandieroi delpalcoscenicoumano.IlnuovoromanzodiAnnaVertuaGentile,che
oggipubblichiamo,ha,nellesuepagine,tuttiimiglioripregid’arteedipensieroche l’elettascrittricepossiede:epperòcredemmofareope-radegnaraccogliendoilromanzo—chegiàhaveduto la luce in un periodico — in volume,perchèabbiaarestareepossaarricchireleli-brerieitaliane,schierandosi—comeglispettadi diritto —tra i migliori esempidi ingegnofemminile.
L’EDITORE.
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riMlessiechecirammentanocasirealiuditinar-rare,oaiqualifummoindirettispettatori,ocheapprendemmodallecronachedeigiornali,odaconMidenzealtrui,odallabocca,talvoltadallaboccastessa, dei piccoli odei grandieroi delpalcoscenicoumano.IlnuovoromanzodiAnnaVertuaGentile,che
oggipubblichiamo,ha,nellesuepagine,tuttiimiglioripregid’arteedipensieroche l’elettascrittricepossiede:epperòcredemmofareope-radegnaraccogliendoilromanzo—chegiàhaveduto la luce in un periodico — in volume,perchèabbiaarestareepossaarricchireleli-brerieitaliane,schierandosi—comeglispettadi diritto —tra i migliori esempidi ingegnofemminile.
L’EDITORE.
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Daparecchianniabbandonataechiusa,lavecchiaferrierasierariaperta.Alleantichemacchine,arrugginitenell’inazioneescartatedal
progresso,eranostatesostituitedellenuove,dimodellorecen -tissimo,chelavoravanoaccordandoillorocuporumoreaisorditonmidelmaglioealloscroscioininterrottodellacascata,preci -pitanteconschiumososaltodallascoglieraapiccodelbaratronel miumescorrente,grossoeminaccioso,fra i ripidieselvosimontidellavallataselvaggia.Lavoroevitaeranoritornati nellapittorescagoladi quelle
montagne.Evi eranoritornati per l’ultimavolontàdi GiorgioLanciani,l’arcignoesolitariosignore,natoecresciutonellabor-gatadirivaillago.GiorgioLanciani,morendo,avevalasciatoilsuoalnipote,mi-
gliodelsuounicofratellominore,che,inunimpetodicolleraediprepotenza,egliavevacacciatodicasagiovinettoancora,nèpiùavevavolutorivedere.Orailpoveroabbandonatogiacevanelcamposantodellalon-
tanacittà,oveavevaonestamentevissutolavorandoeoveavevadovutolasciarelavedovaegliorfani.Giorgio Lanciani, nel testamento, imponeva al nipote, che
purechiamavasiGiorgio,diriaprirelaferrieraediabitarelaca-sinaaquestaannessa.Eilnipote,chenonavevamaivedutolozio,eravenutoconla
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Daparecchianniabbandonataechiusa,lavecchiaferrierasierariaperta.Alleantichemacchine,arrugginitenell’inazioneescartatedal
progresso,eranostatesostituitedellenuove,dimodellorecen -tissimo,chelavoravanoaccordandoillorocuporumoreaisorditonmidelmaglioealloscroscioininterrottodellacascata,preci -pitanteconschiumososaltodallascoglieraapiccodelbaratronel miumescorrente,grossoeminaccioso,fra i ripidieselvosimontidellavallataselvaggia.Lavoroevitaeranoritornati nellapittorescagoladi quelle
montagne.Evi eranoritornati per l’ultimavolontàdi GiorgioLanciani,l’arcignoesolitariosignore,natoecresciutonellabor-gatadirivaillago.GiorgioLanciani,morendo,avevalasciatoilsuoalnipote,mi-
gliodelsuounicofratellominore,che,inunimpetodicolleraediprepotenza,egliavevacacciatodicasagiovinettoancora,nèpiùavevavolutorivedere.Orailpoveroabbandonatogiacevanelcamposantodellalon-
tanacittà,oveavevaonestamentevissutolavorandoeoveavevadovutolasciarelavedovaegliorfani.Giorgio Lanciani, nel testamento, imponeva al nipote, che
purechiamavasiGiorgio,diriaprirelaferrieraediabitarelaca-sinaaquestaannessa.Eilnipote,chenonavevamaivedutolozio,eravenutoconla
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madreelesorelle;avevariapertolaferriera,esieramesso,conl’energiadeisuoiventiseiannieconl’abilitàdiintelligenteinge-gnereindustriale,adirigereifavoridell’ofmicina.Nellaborgatadirivaillagoavevafattomeraviglial’ideadel
vecchiosignoredefuntodifarlavorareun’altravoltalaferriera.Eranoormaidiecianniepiùcheessaerachiusa,dopolaruinacausata—tuttilosapevano—daunacrudelevendettadelLan-ciani—ilperchèdellavendettanessunoloconosceva—ilqualeabbatteva,permezzodellaconcorrenzadiunaferrieranuovaegrandiosafattacostrurrenelborgostesso,glisforzidellaferrie-rapiccolaevecchia.Lagentericordava.L’ingegnere Ferraraviveva tranquillo nella casina presso la
ferriera;passavalavitafraillavoroelafamiglia:lagiovinemo-glieeunamoredibambina.Lapiccolaferrieralavoravael’ingegnereerasulaviadelgua-
dagno.Checosafeceil poverettoperinimicarsi il signorLanciani?
perdestargliincuoreuncosìviolentobisognodivendicarsi,diruinarlo?...Nessunoloseppemai.Quellochetuttividerofulaconseguenzafatalediquellaini-
micizia;unaconcorrenzaslealeeschiacciante.IlsignorLanciani,lìperlì,avevafattocostruireunaferriera
nuova,grandissima,conmacchinemoderne;avevachiamatodiforaviameccanicieoperaiconl’escadellapagasuperiore,avevaattiratoasèimigliorilavoratoridellavecchiaferriera.Eillavorofervette,doposolipochimesi,nellaofmicinamodello.L’ingegnereFerraraavevalottatocondisperataenergia,facen-
dosforziprodigiosiperdifendersi,persostenersinellaimparilottacrudele.Ma,inmine,avevadovutosoccombere.Lavecchiaferrieravennechiusa.L’ingegnererimasepoveroe
quindinellaimpossibilitàdiriprendereillavoro.Fuunosfacelo.Ilpoverogiovine,al’urtotremendocontrouna
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madreelesorelle;avevariapertolaferriera,esieramesso,conl’energiadeisuoiventiseiannieconl’abilitàdiintelligenteinge-gnereindustriale,adirigereifavoridell’ofmicina.Nellaborgatadirivaillagoavevafattomeraviglial’ideadel
vecchiosignoredefuntodifarlavorareun’altravoltalaferriera.Eranoormaidiecianniepiùcheessaerachiusa,dopolaruinacausata—tuttilosapevano—daunacrudelevendettadelLan-ciani—ilperchèdellavendettanessunoloconosceva—ilqualeabbatteva,permezzodellaconcorrenzadiunaferrieranuovaegrandiosafattacostrurrenelborgostesso,glisforzidellaferrie-rapiccolaevecchia.Lagentericordava.L’ingegnere Ferraraviveva tranquillo nella casina presso la
ferriera;passavalavitafraillavoroelafamiglia:lagiovinemo-glieeunamoredibambina.Lapiccolaferrieralavoravael’ingegnereerasulaviadelgua-
dagno.Checosafeceil poverettoperinimicarsi il signorLanciani?
perdestargliincuoreuncosìviolentobisognodivendicarsi,diruinarlo?...Nessunoloseppemai.Quellochetuttividerofulaconseguenzafatalediquellaini-
micizia;unaconcorrenzaslealeeschiacciante.IlsignorLanciani,lìperlì,avevafattocostruireunaferriera
nuova,grandissima,conmacchinemoderne;avevachiamatodiforaviameccanicieoperaiconl’escadellapagasuperiore,avevaattiratoasèimigliorilavoratoridellavecchiaferriera.Eillavorofervette,doposolipochimesi,nellaofmicinamodello.L’ingegnereFerraraavevalottatocondisperataenergia,facen-
dosforziprodigiosiperdifendersi,persostenersinellaimparilottacrudele.Ma,inmine,avevadovutosoccombere.Lavecchiaferrieravennechiusa.L’ingegnererimasepoveroe
quindinellaimpossibilitàdiriprendereillavoro.Fuunosfacelo.Ilpoverogiovine,al’urtotremendocontrouna
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forzatantosuperiorealasua,siabbiasciò;nonebbel’energiadiricominciarealtrovelavitadiintelligenteoperosità;nonebbeilcoraggiodiritrarreconunosforzosupremolamoglieelamigliadall’abisso.Eloscoraggiamento,ildolore,forselostraziodinonpotersalvarelesueadoratedall’orribiletuffonellamiseria,gliannebbiaronoilsentimento.Inunmomentodidisperazionesiuccise,giùsullaspondarocciosadelmiume,difacciaalaferrierachiusaesilenziosa.Ipietosiavevanoerettounacrocediferrosularocciaoveil
poverettoerastramazzato.Lagentericordavailfattotristeedoloroso.Ricordavalasubi -
tapartenzadellavedovaedellapiccinaelosdegnodelladisgra -ziatadonna,quandoilLanciani,forsetoccodalrimorso,leavevafattooffrireunsoccorso.«Lafamepiuttostodell’aiutodiquelmiserabile!—avevari-
sposto la poveretta con gli occhi lampeggianti di sdegnoperl’oltraggiodiquell’offerta.Eavevasoggiunto:—diteglichenèionèmiamiglianongliperdoneremomai,mai!»Eesasperataepallidacomeunamorta,avevalasciatolacasa,
cheerastatoilsuodolcenidod’amoreecheeragiàpassatainpossessodelLanciani. Ederapartita, strascinandosi dietro lapiccinaspauritaesinghiozzante.Erastataunascenadafarpiangereisassi...Etuttoperlabie -
ca,incomprensibileoperadiGiorgioLanciani.Daallora,dellavedovaFerraranèdellamigliuolettanonsiera
saputopiùnulla.Eranoforestiere;nelpaeseeneidintorninonavevanoparenti.Alcunimesidopo,ilLancianichiudevasenzaapparenteragio-
nelaferrieraevendevailfabbricato,cheservìpoiperunagran-demilanda.MadaqueltempoilLancianidivennepiùtaciturnoecupodi
prima.Siritiròdagliaffaricheloavevanoarricchito,facendodilui,natoquasipovero,unodeiprimisignoridelborgo.Sistaccò
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forzatantosuperiorealasua,siabbiasciò;nonebbel’energiadiricominciarealtrovelavitadiintelligenteoperosità;nonebbeilcoraggiodiritrarreconunosforzosupremolamoglieelamigliadall’abisso.Eloscoraggiamento,ildolore,forselostraziodinonpotersalvarelesueadoratedall’orribiletuffonellamiseria,gliannebbiaronoilsentimento.Inunmomentodidisperazionesiuccise,giùsullaspondarocciosadelmiume,difacciaalaferrierachiusaesilenziosa.Ipietosiavevanoerettounacrocediferrosularocciaoveil
poverettoerastramazzato.Lagentericordavailfattotristeedoloroso.Ricordavalasubi -
tapartenzadellavedovaedellapiccinaelosdegnodelladisgra -ziatadonna,quandoilLanciani,forsetoccodalrimorso,leavevafattooffrireunsoccorso.«Lafamepiuttostodell’aiutodiquelmiserabile!—avevari-
sposto la poveretta con gli occhi lampeggianti di sdegnoperl’oltraggiodiquell’offerta.Eavevasoggiunto:—diteglichenèionèmiamiglianongliperdoneremomai,mai!»Eesasperataepallidacomeunamorta,avevalasciatolacasa,
cheerastatoilsuodolcenidod’amoreecheeragiàpassatainpossessodelLanciani. Ederapartita, strascinandosi dietro lapiccinaspauritaesinghiozzante.Erastataunascenadafarpiangereisassi...Etuttoperlabie -
ca,incomprensibileoperadiGiorgioLanciani.Daallora,dellavedovaFerraranèdellamigliuolettanonsiera
saputopiùnulla.Eranoforestiere;nelpaeseeneidintorninonavevanoparenti.Alcunimesidopo,ilLancianichiudevasenzaapparenteragio-
nelaferrieraevendevailfabbricato,cheservìpoiperunagran-demilanda.MadaqueltempoilLancianidivennepiùtaciturnoecupodi
prima.Siritiròdagliaffaricheloavevanoarricchito,facendodilui,natoquasipovero,unodeiprimisignoridelborgo.Sistaccò
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daipochiamicicheglisiconoscevano,siridusseavivereunavitasilenziosaesolitaria.—Lorodeilrimorso!—sidicevanolagentefradiloro.—Sinascondeperruminareilmalenell’ombra!—mormora-
vanoaltri.—Èuncaneringhioso;nonpuòstaresenzamordere—sog-
giungevanoalcuni.—Nonèaltricheundisgraziato!—locompativailparroco,
cheerauomodicuoreedisenno.CheGiorgioLancianinonfossequelcrudeleegoistachedice-
vanoparecchi, lo dicevano le molte operedi benemicenzacheavevafattoechefacevaancoradi quandoinquando.Mapurtroppo,unnientebastavaacacciargliinpettol’acredineeilde-sideriodellavendetta.Ealloracominciavalapersecuzionesor-da,costanteminoall’estremo;elesuevittimenoneranopoche.Luidanaroso,riuscivaprestoefacilmenteaintralciarelaviadelguadagnoaimalaccorti,chel’avevano,inqualsiasimodo,urtato;eavevaun’abilitàtuttasuapropriaperpiombarlinell’imbarazzoenellapovertà.—Èpiùdacompiangerechedamaledire!—avevaesclamato
ilparrocodopodiaverloassistitonegliultimimomenti.—Havissutosenzaaffettiesenzaintimeeverecompiacenze,sopra-fattodauncarattereombroso,irascibileevendicativo.Nessunamanopietosaglichiusegliocchi;nessunolorimpiange.E,schiettamente,nonlorimpiangevaneppurelui.Nonostante
lasuacaritatevoleindulgenzaeilsuocristianocompatimento,eglinonpotevadimenticareilmalefattoanonpochipoveretti;esopratuttononpotevadimenticare,cheeglierastatocausadel -laruinadellafamigliaFerrara,daluiamataestimata.Ilpensierodellavedovaedell’orfanellagli mandavaancora
assaispessoincuoreunsentimentoditurbamentoediangu-stia,cheloafmliggevano.—Chesaràstatodiquellepoverine?—siandavachiedendo.
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daipochiamicicheglisiconoscevano,siridusseavivereunavitasilenziosaesolitaria.—Lorodeilrimorso!—sidicevanolagentefradiloro.—Sinascondeperruminareilmalenell’ombra!—mormora-
vanoaltri.—Èuncaneringhioso;nonpuòstaresenzamordere—sog-
giungevanoalcuni.—Nonèaltricheundisgraziato!—locompativailparroco,
cheerauomodicuoreedisenno.CheGiorgioLancianinonfossequelcrudeleegoistachedice-
vanoparecchi, lo dicevano le molte operedi benemicenzacheavevafattoechefacevaancoradi quandoinquando.Mapurtroppo,unnientebastavaacacciargliinpettol’acredineeilde-sideriodellavendetta.Ealloracominciavalapersecuzionesor-da,costanteminoall’estremo;elesuevittimenoneranopoche.Luidanaroso,riuscivaprestoefacilmenteaintralciarelaviadelguadagnoaimalaccorti,chel’avevano,inqualsiasimodo,urtato;eavevaun’abilitàtuttasuapropriaperpiombarlinell’imbarazzoenellapovertà.—Èpiùdacompiangerechedamaledire!—avevaesclamato
ilparrocodopodiaverloassistitonegliultimimomenti.—Havissutosenzaaffettiesenzaintimeeverecompiacenze,sopra-fattodauncarattereombroso,irascibileevendicativo.Nessunamanopietosaglichiusegliocchi;nessunolorimpiange.E,schiettamente,nonlorimpiangevaneppurelui.Nonostante
lasuacaritatevoleindulgenzaeilsuocristianocompatimento,eglinonpotevadimenticareilmalefattoanonpochipoveretti;esopratuttononpotevadimenticare,cheeglierastatocausadel -laruinadellafamigliaFerrara,daluiamataestimata.Ilpensierodellavedovaedell’orfanellagli mandavaancora
assaispessoincuoreunsentimentoditurbamentoediangu-stia,cheloafmliggevano.—Chesaràstatodiquellepoverine?—siandavachiedendo.
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EleraccomandavaaDiocontacitaefervidapreghiera.Ricordavaconmestorammaricoleintimeesereneoredella
sera,passateallacasinadella ferrieraincompagniadell’inge-gnere,dellasuasignora,tantocoltaegentileedellabambina.Ohquella piccina, tutta bianca, biondissima, dalla personcinaeleganteecosìcaranellasuainnocenza!...Chenonavrebbeeglidatoperrivederla,persaperealmenooveellafosse,persentirsiancorachiamaredaquellasoavevocinapenetrante:«DonPopò»comeavevaimparatoacianciugliareilsuonomediDonPaolo!Quel«DonPopò»egliselosentivaspessonelleorecchie,come
unamusicadiaffettuosiricordi;unamusica,chesempretrovavalaviadelsuocuoreelorammolliva.—Deveaverevent’anniadesso—pensava.—Saràcresciuta
bene?...Vivrà?...Oèforsemorta?—sospirava.—Eracosìdeli-cata!...Sevivesseeungiornoavessedaincontrarmi—soggiun-geva—scommettochemiriconoscerebbesubitoemichiame-rebbe«DonPopò!»comeneivecchitempi!Quandoseppechelavecchiaferrierasierariapertapervo-
lontàdel defunto, e chenella casinaeranovenuti ad abitarel’ingegnereGiorgioLancianiconlamadreeduesorelle,egliave-vasentitounvivodesideriodirientrareinquellacasa,dirivede-reimobililasciatidallapoveravedovaruinata;queimobilichegliavrebberorammentatitantimomentididolceintimità;avevasentitoildesideriodivederespecialmenteiritrattiappesialleparetidelsalottino,einparticolarmodoquelloadolio,grande,alnaturale,dellapiccolaMaria.«Perqueisignori—s’eratrova-toapensare—quelritrattononpuòfarenècaldonèfreddo;mentreamesarebbetantotantocaro!»Eccoperchè,dachesierariapertalaferriera,DonPaoloaveva
presoafarelasuapasseggiatad’ognigiorno,lungolastradettadellavalle;edeccoperchèeglisifermavaspessodavantilacasi-na,conilbreviarioinmanoegliocchipienididesiderioedicu-riosità.
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EleraccomandavaaDiocontacitaefervidapreghiera.Ricordavaconmestorammaricoleintimeesereneoredella
sera,passateallacasinadella ferrieraincompagniadell’inge-gnere,dellasuasignora,tantocoltaegentileedellabambina.Ohquella piccina, tutta bianca, biondissima, dalla personcinaeleganteecosìcaranellasuainnocenza!...Chenonavrebbeeglidatoperrivederla,persaperealmenooveellafosse,persentirsiancorachiamaredaquellasoavevocinapenetrante:«DonPopò»comeavevaimparatoacianciugliareilsuonomediDonPaolo!Quel«DonPopò»egliselosentivaspessonelleorecchie,come
unamusicadiaffettuosiricordi;unamusica,chesempretrovavalaviadelsuocuoreelorammolliva.—Deveaverevent’anniadesso—pensava.—Saràcresciuta
bene?...Vivrà?...Oèforsemorta?—sospirava.—Eracosìdeli-cata!...Sevivesseeungiornoavessedaincontrarmi—soggiun-geva—scommettochemiriconoscerebbesubitoemichiame-rebbe«DonPopò!»comeneivecchitempi!Quandoseppechelavecchiaferrierasierariapertapervo-
lontàdel defunto, e chenella casinaeranovenuti ad abitarel’ingegnereGiorgioLancianiconlamadreeduesorelle,egliave-vasentitounvivodesideriodirientrareinquellacasa,dirivede-reimobililasciatidallapoveravedovaruinata;queimobilichegliavrebberorammentatitantimomentididolceintimità;avevasentitoildesideriodivederespecialmenteiritrattiappesialleparetidelsalottino,einparticolarmodoquelloadolio,grande,alnaturale,dellapiccolaMaria.«Perqueisignori—s’eratrova-toapensare—quelritrattononpuòfarenècaldonèfreddo;mentreamesarebbetantotantocaro!»Eccoperchè,dachesierariapertalaferriera,DonPaoloaveva
presoafarelasuapasseggiatad’ognigiorno,lungolastradettadellavalle;edeccoperchèeglisifermavaspessodavantilacasi-na,conilbreviarioinmanoegliocchipienididesiderioedicu-riosità.
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Quelgiorno,unosplendidomeriggiod’aprile, leduesorelledell’ingegnere,intenteadannafmiareiimiorisboccianti,loviderofermoaldilàdelcancello.—Veh!—feceIdaadditandoalasorella—Guardachic’è
fuoridelcancello,Paolina.Questa,posatol’innafmiatoio,corsealcancello,loaperse,ein-
vitòcontimidainsistenzailpreteaentrare.—Resti servito signor Parroco!.... Favorisca di passare. La
mammasaràcontentadifarelasuaconoscenza!eanchenoi!DonPaolo,mancoadirlo,nonsifeceripeterel’invitoeseguì
subitolafanciulla.Lamamma,avvertitadaIda,cheeracorsaincasaadannun-
ciarelavisita,apparvesubitosulasogliadellaportaavetrieri -cevetteilsacerdotecondeferenzarispettosa.Entrandonelsalottino,DonPaoloebbeunastrettaalcuore.Si
commosseescusòlasuacommozione,dicendo,cheeglierasta-toamicodellafamigliaFerrara,echequellacasaequeimobili,esopratuttoiritratti,gliricordavanopersonecareedisgraziate:ohtantodisgraziate!Additòilritrattoadoliopendentedallapareteprincipale,e
disseconlavoceunpo’tremante:—Èsomigliantissimo;lapiccinaeratalequale.Altaperlasua
età,congliocchioniscuripienidisentimentoeicapellid’orocomeunraggiodisole.Mivolevabene,edionevolevotantoalei!...Sen’èandata;nonl’hopiùvista;nonnehosaputopiùnul-la!—minìsospirando.Tacqueunmomento,semprecongliocchialritratto,poisog-
giunseconmestacompiacenza:«MichiamavaDonPopò»,LasignoraClotilde—erailnomedellamamma—eledue
fanciulle,simpatizzaronosubitoconl’ottimoparroco,ilqualeri -cordavaivecchiamiciconsìvivoaffetto.Equandoeglisenefuandato,promettendoditornare,even-
nepocodopol’ingegnereperildesinare,lamammaelesorelle
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Quelgiorno,unosplendidomeriggiod’aprile, leduesorelledell’ingegnere,intenteadannafmiareiimiorisboccianti,loviderofermoaldilàdelcancello.—Veh!—feceIdaadditandoalasorella—Guardachic’è
fuoridelcancello,Paolina.Questa,posatol’innafmiatoio,corsealcancello,loaperse,ein-
vitòcontimidainsistenzailpreteaentrare.—Resti servito signor Parroco!.... Favorisca di passare. La
mammasaràcontentadifarelasuaconoscenza!eanchenoi!DonPaolo,mancoadirlo,nonsifeceripeterel’invitoeseguì
subitolafanciulla.Lamamma,avvertitadaIda,cheeracorsaincasaadannun-
ciarelavisita,apparvesubitosulasogliadellaportaavetrieri -cevetteilsacerdotecondeferenzarispettosa.Entrandonelsalottino,DonPaoloebbeunastrettaalcuore.Si
commosseescusòlasuacommozione,dicendo,cheeglierasta-toamicodellafamigliaFerrara,echequellacasaequeimobili,esopratuttoiritratti,gliricordavanopersonecareedisgraziate:ohtantodisgraziate!Additòilritrattoadoliopendentedallapareteprincipale,e
disseconlavoceunpo’tremante:—Èsomigliantissimo;lapiccinaeratalequale.Altaperlasua
età,congliocchioniscuripienidisentimentoeicapellid’orocomeunraggiodisole.Mivolevabene,edionevolevotantoalei!...Sen’èandata;nonl’hopiùvista;nonnehosaputopiùnul-la!—minìsospirando.Tacqueunmomento,semprecongliocchialritratto,poisog-
giunseconmestacompiacenza:«MichiamavaDonPopò»,LasignoraClotilde—erailnomedellamamma—eledue
fanciulle,simpatizzaronosubitoconl’ottimoparroco,ilqualeri -cordavaivecchiamiciconsìvivoaffetto.Equandoeglisenefuandato,promettendoditornare,even-
nepocodopol’ingegnereperildesinare,lamammaelesorelle
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gliraccontaronodellavisitaavuta,efustabilito,cheilritrattodellabellissimabambinal’avrebberomandatoindonoalprete.Così DonPaoloebbesubitosoddisfatto il suodesiderio. La
piccolaMariadaigrandiocchiscuripienidisentimentoeica-pellid’orocomeunraggiodisole,glisorriseancoradallaparetedifrontealascrivania,nelmodestosalottinodellacasaparroc -chiale.«Poveracara!»esclamavaguardandoilritrattolasignoraGegia,sorelladelparroco.AncheleiavevavolutoungranbenealapiccolaMaria,che
natanellacasinadellaferrieraecresciutalìnellavallataminoainoveanni,nonpassavagiornochenonandasseconlamammaavederelaziaGegia,comeavevaimparatoachiamarla.Elìmen-trelamammaconversava,ella,lapiccina,uscivanelcortilettoavedereitacchinichegargugliavanofacendolaruota,elegallinechelecorrevanointornoschiamazzando.Dalcortilepassavapoinelgiardinetto,gettatosulaselvaggiacostadellamontagnaescendentealarghiscaglioniminogiùallapiana,unpo’fuoridelpaese.AlasignoraGegiaparevaancoradivederla,labambinadagli
occhioni scuri e i capelli d’oro, aggirarsi per il giardino, fral’ondeggiaredeimioriesmarrirsinelcastagnetocheinfoltivasul’aspromiancodelmonteinalzantesimaestosodietrolacasaelachiesa.—Poveracreatura! —mormorava. —Sevive, deveessere
unabellezza!—pensavaspesso.Equelpensierolemettevaincuoreunvagotimore.Labellez-
zaèspessofataleallegiovanidonnepovereedorfane.—Signore!proteggetela,difendetelavoi!—minivaperprega-
re.Alaferrieralecoseandavanobene.GiorgioLancianilavorava
conamore,erasoddisfattoebenedivaalamemoriadellozio,cheperquantostrano,perquantoavessefattosoffrireilfratelloconl’ostinatorancore,permezzodiquell’attodigiustizia,facen-
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gliraccontaronodellavisitaavuta,efustabilito,cheilritrattodellabellissimabambinal’avrebberomandatoindonoalprete.Così DonPaoloebbesubitosoddisfatto il suodesiderio. La
piccolaMariadaigrandiocchiscuripienidisentimentoeica-pellid’orocomeunraggiodisole,glisorriseancoradallaparetedifrontealascrivania,nelmodestosalottinodellacasaparroc -chiale.«Poveracara!»esclamavaguardandoilritrattolasignoraGegia,sorelladelparroco.AncheleiavevavolutoungranbenealapiccolaMaria,che
natanellacasinadellaferrieraecresciutalìnellavallataminoainoveanni,nonpassavagiornochenonandasseconlamammaavederelaziaGegia,comeavevaimparatoachiamarla.Elìmen-trelamammaconversava,ella,lapiccina,uscivanelcortilettoavedereitacchinichegargugliavanofacendolaruota,elegallinechelecorrevanointornoschiamazzando.Dalcortilepassavapoinelgiardinetto,gettatosulaselvaggiacostadellamontagnaescendentealarghiscaglioniminogiùallapiana,unpo’fuoridelpaese.AlasignoraGegiaparevaancoradivederla,labambinadagli
occhioni scuri e i capelli d’oro, aggirarsi per il giardino, fral’ondeggiaredeimioriesmarrirsinelcastagnetocheinfoltivasul’aspromiancodelmonteinalzantesimaestosodietrolacasaelachiesa.—Poveracreatura! —mormorava. —Sevive, deveessere
unabellezza!—pensavaspesso.Equelpensierolemettevaincuoreunvagotimore.Labellez-
zaèspessofataleallegiovanidonnepovereedorfane.—Signore!proteggetela,difendetelavoi!—minivaperprega-
re.Alaferrieralecoseandavanobene.GiorgioLancianilavorava
conamore,erasoddisfattoebenedivaalamemoriadellozio,cheperquantostrano,perquantoavessefattosoffrireilfratelloconl’ostinatorancore,permezzodiquell’attodigiustizia,facen-
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doluierede,gliavevaoffertoilmododiprocurarealamadreeallesorelleunamodestaagiatezza.Eglipensavaalleangustieealleristrettezzepassate;quando
tuttidovevanoviveredellapiccolapensionedellavedovad’unimpiegatuccio,edaluieratoccatodistentareacerbamentepercompireglistudi,aiutandosicondarelezioni,tradurredaltede-scoperuncompensoderisorioetenereicontidimodestissimecasecommerciali.Pensavaaltristeavvenirecheeraserbatoallesorellesue,obbligateaguadagnarsi lavita. Ida,cheavevadi-ciannoveannieavevacompiutogli studia lascuolanormale,avrebbedovuto far lamaestra inqualchepaese, esponendosiallesperanzeealledelusionideiconcorsi.EPaolina,cheaveval’animael’intelligenzad’unapiccolaartista,conlasuaabilitàdipianistaelasuabellaelimpidavocedisoprano,avrebbepuredovutoinsegnareeforseanchedarsiallavitadelteatro.Conlasuabravalauread’ingegnereindustrialeelettrotecnico,
eglierastatounpezzosenzatrovarlavoro.Inmineerariuscitoadallogarsiinunostudiotecnicoconl’onorariodisessantalirealmese.Erascoraggiatoemortimicatodinonpoterguadagnaredipiù,
dinonpotermeglioaiutarelafamiglia;esoccombevaal’avvili -mento,quandoilnotaiodelborgooveeranatoilsuopoveropa-dre,gliscrisselafamosaletteradell’eredità.Sedutoalaminestradelsuostudiolo,GiorgioLancianisilascia-
vaandarearicordareilpassato,mentreisuoiocchivagavanodalmiume,checorrevadibattendosifragliscoglidellettoedellesponde,elamontagnadirimpetto,aspraealtissima,daimianchinereggiantidiselveemacchionielarocciosavetta,chedesigna-vanettoeprecisoilsuoseveropromilonell’ariaazzurra.Erapittorescaquellavallata;bellanelsuoaspettoselvaggio.Il
miume spumeggiava nel mezzo; la cascata, irradiata dal sole,spruzzavaintornolasuasfolgorantepioggerella;dentrolavalle,chesiandavarinserrandoeinfoltendo,Faggeta,villaggiodipo-
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doluierede,gliavevaoffertoilmododiprocurarealamadreeallesorelleunamodestaagiatezza.Eglipensavaalleangustieealleristrettezzepassate;quando
tuttidovevanoviveredellapiccolapensionedellavedovad’unimpiegatuccio,edaluieratoccatodistentareacerbamentepercompireglistudi,aiutandosicondarelezioni,tradurredaltede-scoperuncompensoderisorioetenereicontidimodestissimecasecommerciali.Pensavaaltristeavvenirecheeraserbatoallesorellesue,obbligateaguadagnarsi lavita. Ida,cheavevadi-ciannoveannieavevacompiutogli studia lascuolanormale,avrebbedovuto far lamaestra inqualchepaese, esponendosiallesperanzeealledelusionideiconcorsi.EPaolina,cheaveval’animael’intelligenzad’unapiccolaartista,conlasuaabilitàdipianistaelasuabellaelimpidavocedisoprano,avrebbepuredovutoinsegnareeforseanchedarsiallavitadelteatro.Conlasuabravalauread’ingegnereindustrialeelettrotecnico,
eglierastatounpezzosenzatrovarlavoro.Inmineerariuscitoadallogarsiinunostudiotecnicoconl’onorariodisessantalirealmese.Erascoraggiatoemortimicatodinonpoterguadagnaredipiù,
dinonpotermeglioaiutarelafamiglia;esoccombevaal’avvili -mento,quandoilnotaiodelborgooveeranatoilsuopoveropa-dre,gliscrisselafamosaletteradell’eredità.Sedutoalaminestradelsuostudiolo,GiorgioLancianisilascia-
vaandarearicordareilpassato,mentreisuoiocchivagavanodalmiume,checorrevadibattendosifragliscoglidellettoedellesponde,elamontagnadirimpetto,aspraealtissima,daimianchinereggiantidiselveemacchionielarocciosavetta,chedesigna-vanettoeprecisoilsuoseveropromilonell’ariaazzurra.Erapittorescaquellavallata;bellanelsuoaspettoselvaggio.Il
miume spumeggiava nel mezzo; la cascata, irradiata dal sole,spruzzavaintornolasuasfolgorantepioggerella;dentrolavalle,chesiandavarinserrandoeinfoltendo,Faggeta,villaggiodipo-
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che casupole raggruppate intorno a la chiesuola, a un’ora dicamminodisoprailmiume,spiccavanelrossotramonto.Einfacciaalvillagio,dilàdalmiume,inunripianofoltodipini,
ungrigiocastellomedievalebenconservato,sfoggiavanegliulti-miraggidelsole,lesuealteeslanciatetorrimerlate.Giorgio,insiemeconlesorelle,l’avevavisitatoquelcastello.E
avevasaputodalguardianocheiproprietarieranovenutiapas-sarlìtuttiimesidell’estate,minoapochianniinnanzi;quando,mortiivecchi,ilgiovaneeredepiùnonavevavolutosapernediquelvecchionidodigumi—comediceva—eavevasceltopervilleggiaturaunpalazzomodernoinridenteposizione.—Daallora—avevainformatoilguardiano—ilcastelloèda
afmittarsi;manonèmaicapitatonessuno,perquantiannunzisisianofattineigiornali.—Chimaiavrebbedavenireadabitarequestatristebicocca?
—avevaosservatoIda.—Iovimorireidipaura!—avevasoggiuntoPaolinaconbri-
vido.Epureilcastelloerabellissimoemobiliatocongustosevero.
Nèvimancavanolecomodità,anziil comfort,sconosciutoagliantichi,fortieprepotentiproprietaridelcastelloeindispensabi-liagliultimi.Vieraabbondanzad’acquapura;vieranobagni,ca-loriferieperminounimpiantoperlailluminazioneelettrica.Oral’ingegnereavevaminitoperposaregliocchieilpensiero
sulgrigiocastello,chesistaccavadallascurapinetanellafanta -sticalucedeltramonto.Auntrattosisentìchiamare:—Giorgio!—Giorgio!IdaePaolinairrupperonellostudiolo.—Giorgio!ilcastelloèaperto!—feceIdaconilmiatomozzo
dall’impazienzadicomunicarelanotizia.—L’hannoafmittato!—soggiunsePaolina.
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che casupole raggruppate intorno a la chiesuola, a un’ora dicamminodisoprailmiume,spiccavanelrossotramonto.Einfacciaalvillagio,dilàdalmiume,inunripianofoltodipini,
ungrigiocastellomedievalebenconservato,sfoggiavanegliulti-miraggidelsole,lesuealteeslanciatetorrimerlate.Giorgio,insiemeconlesorelle,l’avevavisitatoquelcastello.E
avevasaputodalguardianocheiproprietarieranovenutiapas-sarlìtuttiimesidell’estate,minoapochianniinnanzi;quando,mortiivecchi,ilgiovaneeredepiùnonavevavolutosapernediquelvecchionidodigumi—comediceva—eavevasceltopervilleggiaturaunpalazzomodernoinridenteposizione.—Daallora—avevainformatoilguardiano—ilcastelloèda
afmittarsi;manonèmaicapitatonessuno,perquantiannunzisisianofattineigiornali.—Chimaiavrebbedavenireadabitarequestatristebicocca?
—avevaosservatoIda.—Iovimorireidipaura!—avevasoggiuntoPaolinaconbri-
vido.Epureilcastelloerabellissimoemobiliatocongustosevero.
Nèvimancavanolecomodità,anziil comfort,sconosciutoagliantichi,fortieprepotentiproprietaridelcastelloeindispensabi-liagliultimi.Vieraabbondanzad’acquapura;vieranobagni,ca-loriferieperminounimpiantoperlailluminazioneelettrica.Oral’ingegnereavevaminitoperposaregliocchieilpensiero
sulgrigiocastello,chesistaccavadallascurapinetanellafanta -sticalucedeltramonto.Auntrattosisentìchiamare:—Giorgio!—Giorgio!IdaePaolinairrupperonellostudiolo.—Giorgio!ilcastelloèaperto!—feceIdaconilmiatomozzo
dall’impazienzadicomunicarelanotizia.—L’hannoafmittato!—soggiunsePaolina.
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—DiceNina,lamogliedelcustodedellaferriera,chedasta-mattinaèuncontinuopassaredimulistracarichidiroba.—Vieniavedere,Giorgio!—loinvitòIda,prendendoloper
unamanoeuscendoconluidallostudiolosulastradettaserratafral’ofmicinaeilpiededellaripidamontagna.Infatti, per latortuosastradicciuolavagabondanellacosta,
cheaccorciavalaviadalborgoaFaggeta,equindi—permezzod’unpontedilegnoaltosulmiumeaunireimontidelleoppostesponde—alcastello,quattromuli,conlasomavoluminosasuldorso,salivanolentamenteaizzatiognitantodallavoceedallafrustadelguidatore.—Iovorreiunpo’saperechihailcoraggiodiandareadabita-
requeltristeluogo!—disseIda.—Iopensochesaràunafamigliadigumi!—fecePaolina.—Èpercertodellagentechecercasolitudineeariabuona!
—OsservòGiorgio.La campana dell’ofmicina, che annunziava la mine de lavoro
diurno,squillòinquelmomento.Esubitoglioperai,inblusa,conlezoccoleaipiedi,lafacciae
lemaniannerite, uscironoafrottedall’ofmicina;epresero,chiperisentieridellamontagna,chiperilviottolodelmiumeechiper le stradette del borgo, per ritornare ognunoalla propriacasa.Dentrol’ofmicinanonrestaronocheglioperaichedovevanola-
vorarelanotte.L’ingegnereelefanciullestetteroavedersismilaredinanzigli
uominieragazzichelavoravanoalaferriera.Eranoparecchi.Tipidimontanaribenpiantati,dall’andatura
misurataeunpo’dinoccolante,latestafattadicapelliincolti,ivoltidall’espressioneenergicaeonesta,Tutti,passando,saluta-vanotogliendosiilcappellooilberretto.Unoperaio,daicapellielabarbabrizzolati,camminavastra-
scinandoglizozzoloni,conariastanca.
20
—DiceNina,lamogliedelcustodedellaferriera,chedasta-mattinaèuncontinuopassaredimulistracarichidiroba.—Vieniavedere,Giorgio!—loinvitòIda,prendendoloper
unamanoeuscendoconluidallostudiolosulastradettaserratafral’ofmicinaeilpiededellaripidamontagna.Infatti, per latortuosastradicciuolavagabondanellacosta,
cheaccorciavalaviadalborgoaFaggeta,equindi—permezzod’unpontedilegnoaltosulmiumeaunireimontidelleoppostesponde—alcastello,quattromuli,conlasomavoluminosasuldorso,salivanolentamenteaizzatiognitantodallavoceedallafrustadelguidatore.—Iovorreiunpo’saperechihailcoraggiodiandareadabita-
requeltristeluogo!—disseIda.—Iopensochesaràunafamigliadigumi!—fecePaolina.—Èpercertodellagentechecercasolitudineeariabuona!
—OsservòGiorgio.La campana dell’ofmicina, che annunziava la mine de lavoro
diurno,squillòinquelmomento.Esubitoglioperai,inblusa,conlezoccoleaipiedi,lafacciae
lemaniannerite, uscironoafrottedall’ofmicina;epresero,chiperisentieridellamontagna,chiperilviottolodelmiumeechiper le stradette del borgo, per ritornare ognunoalla propriacasa.Dentrol’ofmicinanonrestaronocheglioperaichedovevanola-
vorarelanotte.L’ingegnereelefanciullestetteroavedersismilaredinanzigli
uominieragazzichelavoravanoalaferriera.Eranoparecchi.Tipidimontanaribenpiantati,dall’andatura
misurataeunpo’dinoccolante,latestafattadicapelliincolti,ivoltidall’espressioneenergicaeonesta,Tutti,passando,saluta-vanotogliendosiilcappellooilberretto.Unoperaio,daicapellielabarbabrizzolati,camminavastra-
scinandoglizozzoloni,conariastanca.
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—Sietemalato,Drea,checamminateafatica?—gli chieseGiorgio.Andreasifermòconilberrettoinmano.No;luistavabenedi
salute;masulcuoreavevaunpesocheglitoglievailrespiro.LasuaRosa,lasuaunicamigliuolaeramalata,untoccoditosasanaerubustacomeuncioccodirovere,chepersgobbarenonavevalacompagna.Leeraentratalafebbreauntratto;unfebbrone,chescottavacomeuntizzoardente.Avevaperdutoilsentimen-to;nonconoscevapiùneppuresuamadre;ediceva,indelirio,dellecosestrambe,chec’eradasentirsischiantareilcuore,datantochefacevapena.Eramalatadaunasettimana,esemprelafebbreduravaalta.—Lasera,quandotornoacasa,miparesempredivedermi
venireincontroqualcunoconlanotiziadellasuamorte;eque-stotimoremidàalcervelloeallegambe,cheparenonvoglianoportarmipiù!—Èvenutoilmedico?—chiesel’ingegnere.—Ci vieneogni mattina! —rispose l’operaio scuotendo il
capo.—Checipuòilmedicocontrocertimalanni?—soggiunse.Giorgiorincoròilpoveropadre.Perchèdisperava?...Lasuami-
gliuolasarebbeguarita, chediamine!... Ese facevabisognodibuonibrodiedivinovecchio,venisseomandassegiùalacasi-na,chegliavrebberodatoquellocheoccorreva.Drearingraziòeinmilòilsentiero,chemenavaaFaggeta,per
unaripidascorciatoia.—Pover’uomo!—feceroinsiemeIdaePaolina.Incodaaglioperaivenivaungiovanebassottoetarchiato,con
ilcappellomessoalabrava,eun’ariacciaspavalda.Passandoda-vantial’ingegnereeallesuesorelle,feceunleggierosegnodisalutocongliocchiaggrondatielaboccaatteggiataadisdegno.—Chiè?—chiesetimidamenteIda.Primadisvoltare,ilgiovinesirivolseeguardòl’ingegnerecon
certiocchiacciminacciosi,chePaolinanefupaurosamentecol-
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—Sietemalato,Drea,checamminateafatica?—gli chieseGiorgio.Andreasifermòconilberrettoinmano.No;luistavabenedi
salute;masulcuoreavevaunpesocheglitoglievailrespiro.LasuaRosa,lasuaunicamigliuolaeramalata,untoccoditosasanaerubustacomeuncioccodirovere,chepersgobbarenonavevalacompagna.Leeraentratalafebbreauntratto;unfebbrone,chescottavacomeuntizzoardente.Avevaperdutoilsentimen-to;nonconoscevapiùneppuresuamadre;ediceva,indelirio,dellecosestrambe,chec’eradasentirsischiantareilcuore,datantochefacevapena.Eramalatadaunasettimana,esemprelafebbreduravaalta.—Lasera,quandotornoacasa,miparesempredivedermi
venireincontroqualcunoconlanotiziadellasuamorte;eque-stotimoremidàalcervelloeallegambe,cheparenonvoglianoportarmipiù!—Èvenutoilmedico?—chiesel’ingegnere.—Ci vieneogni mattina! —rispose l’operaio scuotendo il
capo.—Checipuòilmedicocontrocertimalanni?—soggiunse.Giorgiorincoròilpoveropadre.Perchèdisperava?...Lasuami-
gliuolasarebbeguarita, chediamine!... Ese facevabisognodibuonibrodiedivinovecchio,venisseomandassegiùalacasi-na,chegliavrebberodatoquellocheoccorreva.Drearingraziòeinmilòilsentiero,chemenavaaFaggeta,per
unaripidascorciatoia.—Pover’uomo!—feceroinsiemeIdaePaolina.Incodaaglioperaivenivaungiovanebassottoetarchiato,con
ilcappellomessoalabrava,eun’ariacciaspavalda.Passandoda-vantial’ingegnereeallesuesorelle,feceunleggierosegnodisalutocongliocchiaggrondatielaboccaatteggiataadisdegno.—Chiè?—chiesetimidamenteIda.Primadisvoltare,ilgiovinesirivolseeguardòl’ingegnerecon
certiocchiacciminacciosi,chePaolinanefupaurosamentecol-
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pita.—Chehachetiguardaaquelmodo?—chieseasuavoltail
fratello.—Ha... ha—rispose l’ingegnere —hauna testa bislacca,
ecco!—Èunoperaiodellaferriera?—vollesapereIda.—Sì;èunabilemeccanico.Diconocheilnostropoverozio
abbiafattodelmalealasuafamiglia;edegli,forse,selapigliaconme;quasich’iopossaessereresponsabiledelleazionidelpoveromorto!—Ah,Giorgio!guardatidaquelgiovine—supplicòPaolina
coniltremitonellavoce.—Tihaguardatocosìbiecamente!Elafanciullasistringevaalfratello,comeavolerlodifendere
daunpericolo.—S’iofossiinte,Giorgio—loconsigliòIda—lolicenzierei!—No,no,peramordiDio!—dissePaolina—sarebbecapace
divendicarsi!Giorgiovolletranquillarelesorellevolgendolacosainridere.
Manelcuoredellefanciulle,especialmenteinquellodiPaolina,durò l’impressionedell’occhiata biecaedell’aria spavaldadelgiovineoperaio.Adesinare, quella sera, Idae Paolinanon furonoallegree
chiacchierinecomedisolito.Mangiaronoinsilenzio,preoccupa-te.AuntrattoIdauscìadire,comesepensasseadaltavoce:—LozioLancianinondeveesserestatotroppobuono!—Diconochehafattodelmaleaparecchiefamiglie!—sog-
giunsePaolina.Mailfratellodiedesulavoceatuttedue.Nontoccavaaloro
giudicarelozio.Nonbisognavadarascoltoallechiacchiere.Lozio,percerto,nondovevaaveravutoilmigliorcarattere;questoessisapevanopiùdeglialtriperlasuacondottaversoilloropo-veropadre.Maavevapoiriparatoal’ingiustizia;conloroegli
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pita.—Chehachetiguardaaquelmodo?—chieseasuavoltail
fratello.—Ha... ha—rispose l’ingegnere —hauna testa bislacca,
ecco!—Èunoperaiodellaferriera?—vollesapereIda.—Sì;èunabilemeccanico.Diconocheilnostropoverozio
abbiafattodelmalealasuafamiglia;edegli,forse,selapigliaconme;quasich’iopossaessereresponsabiledelleazionidelpoveromorto!—Ah,Giorgio!guardatidaquelgiovine—supplicòPaolina
coniltremitonellavoce.—Tihaguardatocosìbiecamente!Elafanciullasistringevaalfratello,comeavolerlodifendere
daunpericolo.—S’iofossiinte,Giorgio—loconsigliòIda—lolicenzierei!—No,no,peramordiDio!—dissePaolina—sarebbecapace
divendicarsi!Giorgiovolletranquillarelesorellevolgendolacosainridere.
Manelcuoredellefanciulle,especialmenteinquellodiPaolina,durò l’impressionedell’occhiata biecaedell’aria spavaldadelgiovineoperaio.Adesinare, quella sera, Idae Paolinanon furonoallegree
chiacchierinecomedisolito.Mangiaronoinsilenzio,preoccupa-te.AuntrattoIdauscìadire,comesepensasseadaltavoce:—LozioLancianinondeveesserestatotroppobuono!—Diconochehafattodelmaleaparecchiefamiglie!—sog-
giunsePaolina.Mailfratellodiedesulavoceatuttedue.Nontoccavaaloro
giudicarelozio.Nonbisognavadarascoltoallechiacchiere.Lozio,percerto,nondovevaaveravutoilmigliorcarattere;questoessisapevanopiùdeglialtriperlasuacondottaversoilloropo-veropadre.Maavevapoiriparatoal’ingiustizia;conloroegli
22
avevaminitoperesseregeneroso;edessidovevanoesserglirico-noscentienondarrettaachinesparlava.Lamammaapprovòquantodicevailmiglio;esoggiunse,che
neipaesi,lamaldicenzaèfacilissima;cheneipiccolicentrisi-gnoreggianolerivalità,legelosieeleinvidie;cheeraprudenteenecessariostarealalargadaichiacchieroniedairimischiatori,pernonsentirdirecosespiacevoliedanchepernonessereinvoltineipettegolezzi.Lefanciullenonpoteronoamenoditrovaregiusteeassenna-
teleparoledellamadreedelfratello.Nonpoteronoperòimpe -direalturbamentodientrarenell’animaloro.
⁂
Eranoalettodaunpoco,quandounbrontolìolontanoannun-ciòl’avvicinarsidiuntemporale.Cominciaronoaguizzareilam-pidallalucelivida,cheilluminavadisubitosinistrobagliorelacamerettapassandofralestecchedellegelosie.Inbreveiltuonopresearumoreggiare,echeggiandofralegoledeimonti.Paolinabalzòasederesulletto,epuntandolemanidietrosul
guancialeesporgendoinnanziilbustoeilcapo,guardavaadoc-chi aperti, rabbrividendoadogni lampo,scuotendosi tuttaadogniscoppiaredituono.—Ida!Ida!—minìperchiamare,inunospasimodipaura.—Haipaura?—lechieselasorella,piùanimosa.—Nonè
cheuntemporale,enonèilprimochesenti!—Sì!maquiiltemporaleècosìorribile!Nonsentichefra-
stuono?...Nonsentichevociportailvento...Pareilminimondo!...OhIda!chelampi!...Iononvogliovederli!mifannotroppo,trop-pospavento!Idasaltòdallettoesifecealaminestraperchiudereleimpo-
ste.Masi fermòammirata. Da unagelosia mancante di alcune
stecchesivedevafuorilospettacoloorribilmentebello.—Paolina!...Maèunacosameravigliosal...Vieniavedere!—
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avevaminitoperesseregeneroso;edessidovevanoesserglirico-noscentienondarrettaachinesparlava.Lamammaapprovòquantodicevailmiglio;esoggiunse,che
neipaesi,lamaldicenzaèfacilissima;cheneipiccolicentrisi-gnoreggianolerivalità,legelosieeleinvidie;cheeraprudenteenecessariostarealalargadaichiacchieroniedairimischiatori,pernonsentirdirecosespiacevoliedanchepernonessereinvoltineipettegolezzi.Lefanciullenonpoteronoamenoditrovaregiusteeassenna-
teleparoledellamadreedelfratello.Nonpoteronoperòimpe -direalturbamentodientrarenell’animaloro.
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Eranoalettodaunpoco,quandounbrontolìolontanoannun-ciòl’avvicinarsidiuntemporale.Cominciaronoaguizzareilam-pidallalucelivida,cheilluminavadisubitosinistrobagliorelacamerettapassandofralestecchedellegelosie.Inbreveiltuonopresearumoreggiare,echeggiandofralegoledeimonti.Paolinabalzòasederesulletto,epuntandolemanidietrosul
guancialeesporgendoinnanziilbustoeilcapo,guardavaadoc-chi aperti, rabbrividendoadogni lampo,scuotendosi tuttaadogniscoppiaredituono.—Ida!Ida!—minìperchiamare,inunospasimodipaura.—Haipaura?—lechieselasorella,piùanimosa.—Nonè
cheuntemporale,enonèilprimochesenti!—Sì!maquiiltemporaleècosìorribile!Nonsentichefra-
stuono?...Nonsentichevociportailvento...Pareilminimondo!...OhIda!chelampi!...Iononvogliovederli!mifannotroppo,trop-pospavento!Idasaltòdallettoesifecealaminestraperchiudereleimpo-
ste.Masi fermòammirata. Da unagelosia mancante di alcune
stecchesivedevafuorilospettacoloorribilmentebello.—Paolina!...Maèunacosameravigliosal...Vieniavedere!—
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disselafanciullaconlafacciaaivetri.Eradavverounameraviglia.Lampi,chesisuccedevanosenza
tregua,illuminavanoquellagolamontana,dandoluogoascened’unabellezzasorprendente.—Vieni,Paolina!èunveroprodigio!Attrattadallacuriosità,lafanciullasgusciòdallettoesifece
pressolasorella.—Oh, il castellacciogrigiocheaspettopaurosogli dànnoi
lampi!...OhMadonna!...Nonvediunamiguralàsulospiazzoda-vantialcastello?...Simuove;sifagrandegrande;èunmostro!E...e...stendelebracciaversodinoiinattodiminaccia...Guarda,guardaIda!Unlampohailluminatolaviuzzaaldilàdelmiume!...làdovesièuccisol’ingegnereFerrara.ChetetrospettacoloIda!Ida!hotantapaura!Tuttafreddadispavento,lapoverafanciullasistringevaala
sorella,chedovetteportarladipesosulletto.—Seimatta?—l’andavarimproverandoIda,mentreaccen-
devalacandela,cherischiaròlacameretta.—Seimatta?...haipresounpinoperunmostro;etiterrorizzalavistad’unacroceilluminatadal lampo.Cheideeti pigliano?Vuoichechiamilamamma?Lamammanonebbebisognodi esserechiamata. Entrò in
quelmomentonellacameretta.—Vi hosentitomuovervi eparlare! —disse—Chec’è?...
ScommettochePaolinahapauradeltemporale.Oh,lasciocchi-nachesispaventapernulla!—Mamma!ohmamma!cheluogopaurosoèquesto!—sisfo-
gòlafanciulla,inunprepotentebisognodidire.—Quantibruttipensierivengonoinmezzoaquestemontagne!Comesierapiùtranquillinelquartierinonostrodicittà!...ChetristeereditàhafattoGiorgio!Lamammastentòacalmarelamigliuola,chel’avevaobbligata
asederesulsuotettuccioelesiraggomitolavapresso,incerca
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disselafanciullaconlafacciaaivetri.Eradavverounameraviglia.Lampi,chesisuccedevanosenza
tregua,illuminavanoquellagolamontana,dandoluogoascened’unabellezzasorprendente.—Vieni,Paolina!èunveroprodigio!Attrattadallacuriosità,lafanciullasgusciòdallettoesifece
pressolasorella.—Oh, il castellacciogrigiocheaspettopaurosogli dànnoi
lampi!...OhMadonna!...Nonvediunamiguralàsulospiazzoda-vantialcastello?...Simuove;sifagrandegrande;èunmostro!E...e...stendelebracciaversodinoiinattodiminaccia...Guarda,guardaIda!Unlampohailluminatolaviuzzaaldilàdelmiume!...làdovesièuccisol’ingegnereFerrara.ChetetrospettacoloIda!Ida!hotantapaura!Tuttafreddadispavento,lapoverafanciullasistringevaala
sorella,chedovetteportarladipesosulletto.—Seimatta?—l’andavarimproverandoIda,mentreaccen-
devalacandela,cherischiaròlacameretta.—Seimatta?...haipresounpinoperunmostro;etiterrorizzalavistad’unacroceilluminatadal lampo.Cheideeti pigliano?Vuoichechiamilamamma?Lamammanonebbebisognodi esserechiamata. Entrò in
quelmomentonellacameretta.—Vi hosentitomuovervi eparlare! —disse—Chec’è?...
ScommettochePaolinahapauradeltemporale.Oh,lasciocchi-nachesispaventapernulla!—Mamma!ohmamma!cheluogopaurosoèquesto!—sisfo-
gòlafanciulla,inunprepotentebisognodidire.—Quantibruttipensierivengonoinmezzoaquestemontagne!Comesierapiùtranquillinelquartierinonostrodicittà!...ChetristeereditàhafattoGiorgio!Lamammastentòacalmarelamigliuola,chel’avevaobbligata
asederesulsuotettuccioelesiraggomitolavapresso,incerca
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dirifugioediprotezione.—Èstatol’operaiod’ierichel’haimpressionata!—susurrò
Idaa l’orecchiodella mamma, la quale tradì conunsussultol’impressionesuapropria.Masipadroneggiòsubito;econtinuòadaccarezzarePaolina,scherzandosulesuefollipaure.MaIdavideesentìl’angoscianelsorrisoforzatoenelleparole
dellamamma;esi convinseche lapoverettaeraben lontanadall’esseretranquilla.
⁂
Andrea,l’operaiocheavevalamigliamalata,quelmattinodidomenicaentrònellacasinadellaferriera,ovetrovòlasignoraClotilde.Recavauncestello pienodi fragole di montagna, fresche e
odorosefralefoglieverdi,umidedirugiada.—Perlesignorine—disse—sevoglionogradire.Lehafatte
su,aipiedidellemacchie,lamiadonna.—Elamigliuola?—chieselasignora,dopod’averringraziato
l’operaio.Rosastavameglio;giàcominciavaadalzarsi.Eraguarita,gra-
ziealSignoreealaMadonnabenedetta;egrazieallacaritàsuaedell’ingegnere,che,perlui,pover’omo,nonavrebbecertopotutoprovvederelacarneeilvinovecchio,cheavevanoimpeditoalamalatadicaderenell’estremadebolezza.—Benedettiloro!—mormorò,avviandosiperuscire.Sulasoglia,sifermòesirivolse.—SelesignorinevoglionofareunapasseggiataminoaFaggeta
—disse—lamiaRosasaràfelicedivederle.Troveranno,làsu,iciclaminiapratelliebacchedimirtilloinquantità.
— Verranno!verranno!—promiselasignora.Andreauscìmormorando:—Chelamadonnabenedicaquestibuonisignori!...Delmor-
to,chehafattodelmaleatanticristiani,essinonhannoproprio
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dirifugioediprotezione.—Èstatol’operaiod’ierichel’haimpressionata!—susurrò
Idaa l’orecchiodella mamma, la quale tradì conunsussultol’impressionesuapropria.Masipadroneggiòsubito;econtinuòadaccarezzarePaolina,scherzandosulesuefollipaure.MaIdavideesentìl’angoscianelsorrisoforzatoenelleparole
dellamamma;esi convinseche lapoverettaeraben lontanadall’esseretranquilla.
⁂
Andrea,l’operaiocheavevalamigliamalata,quelmattinodidomenicaentrònellacasinadellaferriera,ovetrovòlasignoraClotilde.Recavauncestello pienodi fragole di montagna, fresche e
odorosefralefoglieverdi,umidedirugiada.—Perlesignorine—disse—sevoglionogradire.Lehafatte
su,aipiedidellemacchie,lamiadonna.—Elamigliuola?—chieselasignora,dopod’averringraziato
l’operaio.Rosastavameglio;giàcominciavaadalzarsi.Eraguarita,gra-
ziealSignoreealaMadonnabenedetta;egrazieallacaritàsuaedell’ingegnere,che,perlui,pover’omo,nonavrebbecertopotutoprovvederelacarneeilvinovecchio,cheavevanoimpeditoalamalatadicaderenell’estremadebolezza.—Benedettiloro!—mormorò,avviandosiperuscire.Sulasoglia,sifermòesirivolse.—SelesignorinevoglionofareunapasseggiataminoaFaggeta
—disse—lamiaRosasaràfelicedivederle.Troveranno,làsu,iciclaminiapratelliebacchedimirtilloinquantità.
— Verranno!verranno!—promiselasignora.Andreauscìmormorando:—Chelamadonnabenedicaquestibuonisignori!...Delmor-
to,chehafattodelmaleatanticristiani,essinonhannoproprio
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altrocheilnome!LasignoraClotildesentìquesteparole,eneebbe,cometutte
levoltechesifacevaallusionealcognato,unasubitaincresciosi-tà,insiemeconunvagosentimentodiumiliazioneedipaura.Avrebbevolutorichiamarel’operaiopersapereunabuonavolta,precisamente,quellocheavevafattoildefuntoGiorgioLanciani.Manefutrattenuta,comegiàleerasuccessoaltrevolte,daunastranaapprensione,daunindeminibilesgomento.Desideravadisapereetemevadivenireasapere.Maneltimorevenivasempresoffocatoildesiderio.—Inmindeiconti—ragionavaperchetarsi—inmindeiconti,
noinonsiamoresponsabilidellacondottad’unparentechenonabbiamoneppureconosciuto.Esemiomigliohaereditatodalui,nessunoglienepuòfareunacolpa.Erailsuouniconipote,ilsolocheportailsuonome.Edèunbravoedottimogiovane,ilmioGiorgio,cheavolerglimalesarebbeingiustiziaecattiveria.—Mapoichèl’ingiustiziaelacattiveriaesistono!—lerispon-
devadentrounavoce;lamolestavocedell’esperienza,sempreprontaamostrarelarealtàdellecoseespessoquindiaincupirel’orizzontedellamiduciaedellasperanza.Alei,poveradonna,chenonavevacertoavutolavitafacile,
erasembratoditoccareilcielocoldito,quandoasuomiglioeracapitatalanotiziadellaeredità.Ederastatacontentissimadise -guireilmigliuoloediabitareinsiemeconlemiglielacasinadellaferriera.Intalmodoeranominiteleansieperl’avveniredellefanciulle,
che,poverette,avrebbedovutostentareperguadagnarsilavita;eintalmodoGiorgio,fattodallafortunainaspettata,direttorediunaofmicinasuapropria,piùnonavevadaangustiarsiperlasuacarriera. Ella era matta di tribolarsi per delle fantasticherie;mattacomesuamigliaPaolina,chenellanottedeltemporalesieralasciatasfuggireilsuosentimentoinquesteparole:—ChetristeereditàhafattoGiorgio!
26
altrocheilnome!LasignoraClotildesentìquesteparole,eneebbe,cometutte
levoltechesifacevaallusionealcognato,unasubitaincresciosi-tà,insiemeconunvagosentimentodiumiliazioneedipaura.Avrebbevolutorichiamarel’operaiopersapereunabuonavolta,precisamente,quellocheavevafattoildefuntoGiorgioLanciani.Manefutrattenuta,comegiàleerasuccessoaltrevolte,daunastranaapprensione,daunindeminibilesgomento.Desideravadisapereetemevadivenireasapere.Maneltimorevenivasempresoffocatoildesiderio.—Inmindeiconti—ragionavaperchetarsi—inmindeiconti,
noinonsiamoresponsabilidellacondottad’unparentechenonabbiamoneppureconosciuto.Esemiomigliohaereditatodalui,nessunoglienepuòfareunacolpa.Erailsuouniconipote,ilsolocheportailsuonome.Edèunbravoedottimogiovane,ilmioGiorgio,cheavolerglimalesarebbeingiustiziaecattiveria.—Mapoichèl’ingiustiziaelacattiveriaesistono!—lerispon-
devadentrounavoce;lamolestavocedell’esperienza,sempreprontaamostrarelarealtàdellecoseespessoquindiaincupirel’orizzontedellamiduciaedellasperanza.Alei,poveradonna,chenonavevacertoavutolavitafacile,
erasembratoditoccareilcielocoldito,quandoasuomiglioeracapitatalanotiziadellaeredità.Ederastatacontentissimadise -guireilmigliuoloediabitareinsiemeconlemiglielacasinadellaferriera.Intalmodoeranominiteleansieperl’avveniredellefanciulle,
che,poverette,avrebbedovutostentareperguadagnarsilavita;eintalmodoGiorgio,fattodallafortunainaspettata,direttorediunaofmicinasuapropria,piùnonavevadaangustiarsiperlasuacarriera. Ella era matta di tribolarsi per delle fantasticherie;mattacomesuamigliaPaolina,chenellanottedeltemporalesieralasciatasfuggireilsuosentimentoinquesteparole:—ChetristeereditàhafattoGiorgio!
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MaPaolinaeraunapiccolafantasiosa,un’animucciad’artista,facileadesseresopraffattadalleimpressioni.—Questecreature, tutte nervi, chevivrebberodi suoni —
avevadettounavoltailprofessorecheleinsegnavailcanto—sononatefatteperesserefelicioinfelicissime;dipocoonulla!—Ilprofessoreavevaragione!—concluselasignoraClotilde,
mentre minivadi mondare le fragole, che passava di mano inmano,inuntondocapace.IdaePaolinasceseroinquelmomentodalpianosuperiore,
ove,ognimattina,davanoordineallecamereconl’aiutodelladomestica.Lamammamostròloroildonod’Andreaesuggerìlapasseg-
giataaFaggeta.Lefanciulleaderironosubito.Aquell’oradovevaessereuna
deliziamettersisulsentierodellamontagna.Simiserointestailcappellonedipannobianco,artisticamentesguernitoesbertuc-ciato,evia!L’ariaerafresca:ilsentiero,fralarocciadellamontagnaeuna
foltasiepediroviebiancospini,ombreggiato;gliodoriventava-nodaogniparte.Camminavanosvelteeleggiere,senzasentirel’affannodella
salita.Su,su,su,minoaunripianomittodicastagni.Aguardargiùdallascrimoladelripianosivedevanospiccare
labruna ferrierae lacasinadal tettod’ardesiascintillantealsole.Ilrumorecupodelmaglio,insiemeconglisvariatifracassidellaferriera,arrivavaminolàappenasmorzatodalladistanza.—Chesuoni!chemusica!—fecePaolina.—Èlavocetrionfatricedel lavoroedell’industria, direbbe
Giorgio!—soggiunseIda.Sieranofermateaguardarsiingiro.—Comeèbellalavallata!—esclamòIda.—Bellissima;madigiornoquandobrillailsole!—mormorò
Paolina.—Lasera,eatemponebuloso,ètroppo,troppotriste!
27
MaPaolinaeraunapiccolafantasiosa,un’animucciad’artista,facileadesseresopraffattadalleimpressioni.—Questecreature, tutte nervi, chevivrebberodi suoni —
avevadettounavoltailprofessorecheleinsegnavailcanto—sononatefatteperesserefelicioinfelicissime;dipocoonulla!—Ilprofessoreavevaragione!—concluselasignoraClotilde,
mentre minivadi mondare le fragole, che passava di mano inmano,inuntondocapace.IdaePaolinasceseroinquelmomentodalpianosuperiore,
ove,ognimattina,davanoordineallecamereconl’aiutodelladomestica.Lamammamostròloroildonod’Andreaesuggerìlapasseg-
giataaFaggeta.Lefanciulleaderironosubito.Aquell’oradovevaessereuna
deliziamettersisulsentierodellamontagna.Simiserointestailcappellonedipannobianco,artisticamentesguernitoesbertuc-ciato,evia!L’ariaerafresca:ilsentiero,fralarocciadellamontagnaeuna
foltasiepediroviebiancospini,ombreggiato;gliodoriventava-nodaogniparte.Camminavanosvelteeleggiere,senzasentirel’affannodella
salita.Su,su,su,minoaunripianomittodicastagni.Aguardargiùdallascrimoladelripianosivedevanospiccare
labruna ferrierae lacasinadal tettod’ardesiascintillantealsole.Ilrumorecupodelmaglio,insiemeconglisvariatifracassidellaferriera,arrivavaminolàappenasmorzatodalladistanza.—Chesuoni!chemusica!—fecePaolina.—Èlavocetrionfatricedel lavoroedell’industria, direbbe
Giorgio!—soggiunseIda.Sieranofermateaguardarsiingiro.—Comeèbellalavallata!—esclamòIda.—Bellissima;madigiornoquandobrillailsole!—mormorò
Paolina.—Lasera,eatemponebuloso,ètroppo,troppotriste!
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Sopraunospronedelmontesporgentesulmiume,ilvillaggiodiFaggetasivedevaraggruppatointornoalachiesuola;elepo-verecasuccie,unasovrappostaal’altra,parevanounbrancodicaprependule.InfacciaaFaggeta,inunospiazzocupodipini,ilcastellogri-
giosignoreggiava.Dueenormimassisporgentialdisopradelprecipiziosostene-
vanoilpontedilegnocheunivailvillaggioallospiazzo.Eraunponticellolungopochimetripittorescoepaurososopralagolastrettaenera,mairallegratadaunraggiodisole,giùinfondoalaqualel’acquadelmiume,rinserratafrascogliemacchioni,sidi-battevaconunafuriadirimbalzischiumosiedicontinuispruz-zi,inmezzoaunfragoreminaccioso.—Devonoesserearrivatiisignorichehannoafmittatoilca-
stello! — osservò Ida — vedi la bandiera sventolare su latorre?...—Eleminestresonotutteaperte! —soggiunsePaolina;—
sonocuriosadisaperechesortadigentehasceltoqueltristeluogo.—Facciamocosì:—proposeIda—dopod’avervistoRosa,si
tiraviaminoallospiazzo.LapropostanonpiacqueaPaolina,cheallungòlelabbrain
attodimalcontento.—Dl’laverità;tuhaipauraditrovarelàsuilmostrodella
nottedeltemporale!—riseIda.—Mavedilolàilmostro!...Uninnocentepinocheilampiillividivanoeilventoscuoteva!Ripreseroilcamminoperunviottolettotagliatoalarghieinu-
gualiscalini,nelloscoglio;unviottoloripido,cheafarlounpo’infrettalevavailrespiro.IlcasolarediAndreaerailprimodelvillaggio.Rosa,sedutasu
lasogliadell’uscio,conlemanifattebianchedallamalattia,ab -bandonateingrembo,inunapigraposadiconvalescente,ave-derelesignorinearrossì,esorrisedipiacere.
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Sopraunospronedelmontesporgentesulmiume,ilvillaggiodiFaggetasivedevaraggruppatointornoalachiesuola;elepo-verecasuccie,unasovrappostaal’altra,parevanounbrancodicaprependule.InfacciaaFaggeta,inunospiazzocupodipini,ilcastellogri-
giosignoreggiava.Dueenormimassisporgentialdisopradelprecipiziosostene-
vanoilpontedilegnocheunivailvillaggioallospiazzo.Eraunponticellolungopochimetripittorescoepaurososopralagolastrettaenera,mairallegratadaunraggiodisole,giùinfondoalaqualel’acquadelmiume,rinserratafrascogliemacchioni,sidi-battevaconunafuriadirimbalzischiumosiedicontinuispruz-zi,inmezzoaunfragoreminaccioso.—Devonoesserearrivatiisignorichehannoafmittatoilca-
stello! — osservò Ida — vedi la bandiera sventolare su latorre?...—Eleminestresonotutteaperte! —soggiunsePaolina;—
sonocuriosadisaperechesortadigentehasceltoqueltristeluogo.—Facciamocosì:—proposeIda—dopod’avervistoRosa,si
tiraviaminoallospiazzo.LapropostanonpiacqueaPaolina,cheallungòlelabbrain
attodimalcontento.—Dl’laverità;tuhaipauraditrovarelàsuilmostrodella
nottedeltemporale!—riseIda.—Mavedilolàilmostro!...Uninnocentepinocheilampiillividivanoeilventoscuoteva!Ripreseroilcamminoperunviottolettotagliatoalarghieinu-
gualiscalini,nelloscoglio;unviottoloripido,cheafarlounpo’infrettalevavailrespiro.IlcasolarediAndreaerailprimodelvillaggio.Rosa,sedutasu
lasogliadell’uscio,conlemanifattebianchedallamalattia,ab -bandonateingrembo,inunapigraposadiconvalescente,ave-derelesignorinearrossì,esorrisedipiacere.
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Il male l’avevasmagritae impallidita, addolcendole le lineedelvoltotropporubiconde;ecosìapparivaunabellaragazza,conlagrossatrecciadicapellicastanochelegiravaintornoalatesta,gliocchiscuriegrandi,ipiccolidenticandidinellaboccabella.Uscìtostodalcasolarelamadredellafanciulla,unarobusta
montanara, dal tradizionale cappelluccio di feltro in capo, lagonnadigrossotessuto,cortaminoalpolpaccio,lezoccoleaipie-di.Ohcomelabuonadonnaerariconoscenteallesignorine,ala
loromamma,alsignoringegnere!Senoncifosserostatiloro,lasuaRosanonselacavava;l’avevadettoancheilmedico.—Èproprioguaritaperchènonlesonomancatiibrodinu-
trienti,ilvinovecchio,lacarne!ComeAndreagiùconlasignoraClotilde,suamoglieadesso
invocavalabenedizionediDiosulafamigliadell’ingegnere.—Epoi—mormoravaladonna—epoic’èchinonvuole
persuadersi,chelorosonotuttidifferentidiquell’altroLanciani,ilmorto.—Diconochelescheggiesonosempredellaqualitàdellegno;
gliignoranti!—feceRosa.—EradunquenontroppocaritatevoleilsignorLancianino-
strozio?—sifeceanimoachiedereIda.MaPaolinalaurtòleggermentenelgomito.Aleinonpareva
conveniente faredelle interrogazioni curiose intornoallo zio,cheerastatoillorobenefattore.Epoiricordavaquellocheave-vanoinpropositolamammaeGiorgio.Idaalzòlespalle.Lasciarpassaretuttoinsilenzioleparevaun
po’troppo.Edisse:—Quellozionoinonl’abbiamoconosciuto!—Eraunlunatico!—spiegòladonna—aiutavachiglianda-
vaperilversoesapevaprenderlo,ealborgo,giù,c’èchisièin-grassatoasuespese.Machinonavevalafortunadiandargliper
29
Il male l’avevasmagritae impallidita, addolcendole le lineedelvoltotropporubiconde;ecosìapparivaunabellaragazza,conlagrossatrecciadicapellicastanochelegiravaintornoalatesta,gliocchiscuriegrandi,ipiccolidenticandidinellaboccabella.Uscìtostodalcasolarelamadredellafanciulla,unarobusta
montanara, dal tradizionale cappelluccio di feltro in capo, lagonnadigrossotessuto,cortaminoalpolpaccio,lezoccoleaipie-di.Ohcomelabuonadonnaerariconoscenteallesignorine,ala
loromamma,alsignoringegnere!Senoncifosserostatiloro,lasuaRosanonselacavava;l’avevadettoancheilmedico.—Èproprioguaritaperchènonlesonomancatiibrodinu-
trienti,ilvinovecchio,lacarne!ComeAndreagiùconlasignoraClotilde,suamoglieadesso
invocavalabenedizionediDiosulafamigliadell’ingegnere.—Epoi—mormoravaladonna—epoic’èchinonvuole
persuadersi,chelorosonotuttidifferentidiquell’altroLanciani,ilmorto.—Diconochelescheggiesonosempredellaqualitàdellegno;
gliignoranti!—feceRosa.—EradunquenontroppocaritatevoleilsignorLancianino-
strozio?—sifeceanimoachiedereIda.MaPaolinalaurtòleggermentenelgomito.Aleinonpareva
conveniente faredelle interrogazioni curiose intornoallo zio,cheerastatoillorobenefattore.Epoiricordavaquellocheave-vanoinpropositolamammaeGiorgio.Idaalzòlespalle.Lasciarpassaretuttoinsilenzioleparevaun
po’troppo.Edisse:—Quellozionoinonl’abbiamoconosciuto!—Eraunlunatico!—spiegòladonna—aiutavachiglianda-
vaperilversoesapevaprenderlo,ealborgo,giù,c’èchisièin-grassatoasuespese.Machinonavevalafortunadiandargliper
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ilverso,o,anchesenzasaperlo,loavevanoinvelenito,guai!Eracapacedimetteresullastricounpoverocristianocontuttalasuafamiglia.Sisa,eglieraunsignore;ecoiquattrinisipuòse-minareilbeneeilmale.Elui,poveruccio,delmaleneavevafat-to,cheDioabbiapietàdell’animasua!Paolina,cheaquelleparolesentivascenderleincuorel’umi-
liazione,perchè,inmindeiconti,sitrattavadelfratellodisuopa-dre,edanchesisentivaingrossardentrolosgomento,ricordòaIdalapropostadicontinuarelapasseggiataminoalcastello.—Vadano,vadano,signorine!leincoraggiòlamadrediRosa.
—Chisachenonincontrinolesignoreforestiere!—Visonodellesignore?—vollesapereIda.Eseppeche,infatti,duesignoreeranovenutiadabitareilca-
stello.Duesignorone,agiudicaredaiservitoriedallecamerierecheeranoconesse.Unadiquellesignoreeragiovineebella,mabella!...L’altra,
tutta bianca di capelli, pareva malandata di salute. L’avevanoportatasuabraccia,adagiatainunapoltrona.—Sonogentechehannounaparlatachenonsicapisce!—
continuòladonna.Rosacorresselamadre.Nonmicatuttiavevanounaparlata
chenonsicapiva.Lasignoragiovineebella,lasicapivasubitoobene.Lepiacevadipasseggiareaquellasignora;eraspessofuo-riesola;siarrampicavasuperlebalzecomeunacapra;sifer-mavaincertipuntiestavaaguardarsiintorno.—Ierièarrivataminqui!—continuòlafanciulla—sièmessa
asederesul’erbadelloscrimolo;mihadomandatochifacevala-vorarelaferriereechiabitavalacasina.—Ah!havolutosapere!—feceIda.—Sì;havolutosapereunmontedicose,cheadessononri -
cordobene.Poi,conunpiccolocannocchiale,èstataunpezzoaguardargiù.Ilcannocchialeeramissosulacasina.—Iodicochepreferiscelanostramodestacasettaalsuogri-
30
ilverso,o,anchesenzasaperlo,loavevanoinvelenito,guai!Eracapacedimetteresullastricounpoverocristianocontuttalasuafamiglia.Sisa,eglieraunsignore;ecoiquattrinisipuòse-minareilbeneeilmale.Elui,poveruccio,delmaleneavevafat-to,cheDioabbiapietàdell’animasua!Paolina,cheaquelleparolesentivascenderleincuorel’umi-
liazione,perchè,inmindeiconti,sitrattavadelfratellodisuopa-dre,edanchesisentivaingrossardentrolosgomento,ricordòaIdalapropostadicontinuarelapasseggiataminoalcastello.—Vadano,vadano,signorine!leincoraggiòlamadrediRosa.
—Chisachenonincontrinolesignoreforestiere!—Visonodellesignore?—vollesapereIda.Eseppeche,infatti,duesignoreeranovenutiadabitareilca-
stello.Duesignorone,agiudicaredaiservitoriedallecamerierecheeranoconesse.Unadiquellesignoreeragiovineebella,mabella!...L’altra,
tutta bianca di capelli, pareva malandata di salute. L’avevanoportatasuabraccia,adagiatainunapoltrona.—Sonogentechehannounaparlatachenonsicapisce!—
continuòladonna.Rosacorresselamadre.Nonmicatuttiavevanounaparlata
chenonsicapiva.Lasignoragiovineebella,lasicapivasubitoobene.Lepiacevadipasseggiareaquellasignora;eraspessofuo-riesola;siarrampicavasuperlebalzecomeunacapra;sifer-mavaincertipuntiestavaaguardarsiintorno.—Ierièarrivataminqui!—continuòlafanciulla—sièmessa
asederesul’erbadelloscrimolo;mihadomandatochifacevala-vorarelaferriereechiabitavalacasina.—Ah!havolutosapere!—feceIda.—Sì;havolutosapereunmontedicose,cheadessononri -
cordobene.Poi,conunpiccolocannocchiale,èstataunpezzoaguardargiù.Ilcannocchialeeramissosulacasina.—Iodicochepreferiscelanostramodestacasettaalsuogri-
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giocastellaccio!—osservòPaolina.—NonèJacopoquello?—fecelamadrediRosafacendoso-
lecchioeguardandolontano.Dalfondodellavallevenivainfatti,zufolando,ungiovinetto.Rosaarrossìvivamenteguardandoasuavolta.Ecomeilgio-
vanefuabrevedistanzadalcasolare,gliandòincontroconilsuopassovacillantedapersonaappenauscitadimalattiaeglichieseansiosamenteeabassavoce,manonabbastanzasom-messamentecheIdaePaolinanonsentissero:—Perchènonseiandatoallavoro?—Perchènonneavevovoglia!—risposeilgiovinealzandola
voceelanciandoun’occhiataallesignorine.—Timanderannovia!—disseconimpetolafanciulla,—Sì....mandarviame!....sapreifarvalereimieidirittiio;e
giù, losanno!Nonsonomicaunpulcinobagnatoio!....Esemiseccano...semiseccano...Compièlafraseconun’altraocchiataallesignorineeunatto
minaccioso,chefeceimpallidirePaolina,laquale,conlasorella,avevasubitoriconosciutonelgiovinottol’operaiospavaldodellaferriera.Egliripreseilcamminosenzasalutarle,conilcappellosule
ventiquattro,lemaniintasca,ilfaredagradasso,zufolandoconostentazione.Rosaloseguìdegliocchiminchéegliebbesvoltato,poitornò
pressolesignorineinariapensosa.Elamadrelesusurrò:—Lascialoandareallamaloraquelbravaccio!IdaePaolinasalutaronoleduedonneetiraronoviaperla
volta del castello, rasentandoun’insenaturadi montagna, ovemiorivanoi ciclaminie ilmirtilloeracaricodipiccole,gustosebacche.Attraversaronoilponte;passaronopressoiciclamini,ergenti
laleggiadraeprofumatacampanellafralefoglieeleganti;fru-
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giocastellaccio!—osservòPaolina.—NonèJacopoquello?—fecelamadrediRosafacendoso-
lecchioeguardandolontano.Dalfondodellavallevenivainfatti,zufolando,ungiovinetto.Rosaarrossìvivamenteguardandoasuavolta.Ecomeilgio-
vanefuabrevedistanzadalcasolare,gliandòincontroconilsuopassovacillantedapersonaappenauscitadimalattiaeglichieseansiosamenteeabassavoce,manonabbastanzasom-messamentecheIdaePaolinanonsentissero:—Perchènonseiandatoallavoro?—Perchènonneavevovoglia!—risposeilgiovinealzandola
voceelanciandoun’occhiataallesignorine.—Timanderannovia!—disseconimpetolafanciulla,—Sì....mandarviame!....sapreifarvalereimieidirittiio;e
giù, losanno!Nonsonomicaunpulcinobagnatoio!....Esemiseccano...semiseccano...Compièlafraseconun’altraocchiataallesignorineeunatto
minaccioso,chefeceimpallidirePaolina,laquale,conlasorella,avevasubitoriconosciutonelgiovinottol’operaiospavaldodellaferriera.Egliripreseilcamminosenzasalutarle,conilcappellosule
ventiquattro,lemaniintasca,ilfaredagradasso,zufolandoconostentazione.Rosaloseguìdegliocchiminchéegliebbesvoltato,poitornò
pressolesignorineinariapensosa.Elamadrelesusurrò:—Lascialoandareallamaloraquelbravaccio!IdaePaolinasalutaronoleduedonneetiraronoviaperla
volta del castello, rasentandoun’insenaturadi montagna, ovemiorivanoi ciclaminie ilmirtilloeracaricodipiccole,gustosebacche.Attraversaronoilponte;passaronopressoiciclamini,ergenti
laleggiadraeprofumatacampanellafralefoglieeleganti;fru-
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sciaronolesottanecontroiciufmidimirtillo,rossidimittebacche,senzaarrestarsi,senzapensaredicoglierne.Eranopreoccupatetuttedue.—Quelgiovinemifapaura!—uscìadirePaolina.—Tuperesagerareseifattaapposta!—larimproveròIda,in
fondospauritaeimpiensieritacomelasorella.—Daipesoalleparoled’unragazzaccio...Hadaesserel’amorosodiRosa.Nonhaivistocomeellasièfattarossainvederlo?...Avràlavanitàdifarsi credereda lei ungiovanecapacedi grandecose; vanitàscioccaevolgareèvero,madiquestitipicenedevonoesserefraglioperaieicontadini.Noncitormentiamoperquelmonello,nonmetteproprioconto!...Guardapiuttostocheveduta!Eranoarrivatecosì,passopasso,minoauncentopassidalca-
stello,imponentenellasuamassagrigiastra,condietroeailatiunafoltaforestadialtissimipini,sovrastantialletorri.Daquelpuntol’occhiospaziavasulavalletortuosaesiarre-
stava,adistanza,sullago,aquell’oratremolantedigemmepre-zioseneivaporiazzurrini.—Com’èbelloqui!—esclamòPaolinatuttavibrantedicom-
mozione.—Eilmostronontifapaura?—scherzòIda,neldesideriodi
staccareilpensierodellasorelladall’operaiominaccioso.—No;piùnientemifapaurainquestaluced’oroconquel
lagolàgiù,chesidirebbelastessabellezzascesaperungiornoadannidarsifralemontagne,OhIda!chesuperbagradazioneditinte!chemusicadicolori...Nonlasentitulamusicainquellesfumaturedivioletto,inquelverdespiccato,neirimlessiincante-volicheilsolestrappaainevatidiquellecimelontane?Paolinaparlavaconuntremitonellavoce;guardavaconl’ani-
macaldanegliocchispenti.Sibuttòasederesuunapietraverdedimuscoesenestette
estasiata,latestachinasuunaspalla.Ida,apochipassidallasorella,laguardavacontenerezzapro -
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sciaronolesottanecontroiciufmidimirtillo,rossidimittebacche,senzaarrestarsi,senzapensaredicoglierne.Eranopreoccupatetuttedue.—Quelgiovinemifapaura!—uscìadirePaolina.—Tuperesagerareseifattaapposta!—larimproveròIda,in
fondospauritaeimpiensieritacomelasorella.—Daipesoalleparoled’unragazzaccio...Hadaesserel’amorosodiRosa.Nonhaivistocomeellasièfattarossainvederlo?...Avràlavanitàdifarsi credereda lei ungiovanecapacedi grandecose; vanitàscioccaevolgareèvero,madiquestitipicenedevonoesserefraglioperaieicontadini.Noncitormentiamoperquelmonello,nonmetteproprioconto!...Guardapiuttostocheveduta!Eranoarrivatecosì,passopasso,minoauncentopassidalca-
stello,imponentenellasuamassagrigiastra,condietroeailatiunafoltaforestadialtissimipini,sovrastantialletorri.Daquelpuntol’occhiospaziavasulavalletortuosaesiarre-
stava,adistanza,sullago,aquell’oratremolantedigemmepre-zioseneivaporiazzurrini.—Com’èbelloqui!—esclamòPaolinatuttavibrantedicom-
mozione.—Eilmostronontifapaura?—scherzòIda,neldesideriodi
staccareilpensierodellasorelladall’operaiominaccioso.—No;piùnientemifapaurainquestaluced’oroconquel
lagolàgiù,chesidirebbelastessabellezzascesaperungiornoadannidarsifralemontagne,OhIda!chesuperbagradazioneditinte!chemusicadicolori...Nonlasentitulamusicainquellesfumaturedivioletto,inquelverdespiccato,neirimlessiincante-volicheilsolestrappaainevatidiquellecimelontane?Paolinaparlavaconuntremitonellavoce;guardavaconl’ani-
macaldanegliocchispenti.Sibuttòasederesuunapietraverdedimuscoesenestette
estasiata,latestachinasuunaspalla.Ida,apochipassidallasorella,laguardavacontenerezzapro -
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tettriceeinsiemeconunaspeciediapprensioneansiosa.—Èproprioun’animucciad’artista!—pensava,ricordandole
paroledelprofessoredicanto.—Tuttolaimpressiona;sentesuonidapertutto;lavistadelbellolacommuoveminoalasoffe-renza.Bianca bianca, dai capelli d’un biondopallido, sfuggenti in
morbideciocchedisottoilcappello,cosìsottile,altaeslanciata,gliocchionid’uncolorturchinodipervinca,Paolinanonavevaallorasentimentocheperquantovedeva. E il sentimentoeracosìintensodaesigereunosfogo.Sìche,quasiinconsciamente,ellapreseacantare,daprimasommessamente,poiunpo’piùforteeinmineavocespiegata,unasoaveromanza,cheeratuttounfremitodigioiaintima,quasidelirante,quasidolorosa.Ecan-tando,tuttaraccoltanelsuomondointeriore,vibrantedicom-mozione,nonvideunamiguradidonnache,dalportoneapertodelcastello,lastavaaguardareimmota,attraversolelentidelbinoccolo!SiaccorseIdaedellamiguradidonnaedelsuoinsistentemissa-
rePaolina.Manonvolleinterrompereildolcissimocanto.Ela-sciòchelacaldaepenetrantevocesospirassel’ultimanotadellagentileromanza;lasciòchelamiguradidonnastaccatasidalca -stello,siavanzasselentamente,minchèdistinseinleiunafore-stierabellissima;percertoquelladellaqualeavevanoparlatoRosaesuamadre.Quellaforestieraavevaunabellezzacosìsfolgorante,cheatti -
ravaetratteneva,occhiesentimento.Strettainunvestitodipannoscuro,cosìaderente,cosìmorbi-
doesemplice,chelebelleformevispiccavanosottodecise,ellasiavanzavaguardandolefanciulleconigrandiocchiscurielu-minosinelvisobianchissimo,incorniciatodaunaveraaureoladicapellidiunbiondodorato.Alfruscìodeipassi,Paolinasiscosse,guardòesialzòsubito,
tuttarossaevergognosa.
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tettriceeinsiemeconunaspeciediapprensioneansiosa.—Èproprioun’animucciad’artista!—pensava,ricordandole
paroledelprofessoredicanto.—Tuttolaimpressiona;sentesuonidapertutto;lavistadelbellolacommuoveminoalasoffe-renza.Bianca bianca, dai capelli d’un biondopallido, sfuggenti in
morbideciocchedisottoilcappello,cosìsottile,altaeslanciata,gliocchionid’uncolorturchinodipervinca,Paolinanonavevaallorasentimentocheperquantovedeva. E il sentimentoeracosìintensodaesigereunosfogo.Sìche,quasiinconsciamente,ellapreseacantare,daprimasommessamente,poiunpo’piùforteeinmineavocespiegata,unasoaveromanza,cheeratuttounfremitodigioiaintima,quasidelirante,quasidolorosa.Ecan-tando,tuttaraccoltanelsuomondointeriore,vibrantedicom-mozione,nonvideunamiguradidonnache,dalportoneapertodelcastello,lastavaaguardareimmota,attraversolelentidelbinoccolo!SiaccorseIdaedellamiguradidonnaedelsuoinsistentemissa-
rePaolina.Manonvolleinterrompereildolcissimocanto.Ela-sciòchelacaldaepenetrantevocesospirassel’ultimanotadellagentileromanza;lasciòchelamiguradidonnastaccatasidalca -stello,siavanzasselentamente,minchèdistinseinleiunafore-stierabellissima;percertoquelladellaqualeavevanoparlatoRosaesuamadre.Quellaforestieraavevaunabellezzacosìsfolgorante,cheatti -
ravaetratteneva,occhiesentimento.Strettainunvestitodipannoscuro,cosìaderente,cosìmorbi-
doesemplice,chelebelleformevispiccavanosottodecise,ellasiavanzavaguardandolefanciulleconigrandiocchiscurielu-minosinelvisobianchissimo,incorniciatodaunaveraaureoladicapellidiunbiondodorato.Alfruscìodeipassi,Paolinasiscosse,guardòesialzòsubito,
tuttarossaevergognosa.
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Lasignorasifermòdavantialleduesorelle,sorrisemostran-doduemiledipiccolidenticandidi,esicongratulòconPaolina,cheavevaunavocecosìbellaecosìbeneducata.—Lesignorinesonofuoriincampagna,inunadellevilledei
dintorni?—chiese,conunlumelietonegliocchi.—Abitiamolacasinagiùalaferriera!—risposeIda.—No-
strofratelloèl’ingegnereproprietariodellavecchiaferriera.Labenignalucesispensetostonegliocchidellasignora;vi
guizzòinveceunostranolampo.—Ah! —fece. —Lesignorineabitano la casinadella fer-
riera?...Eilfratelloèproprietariodell’ofmicina?...Comesichiamailsignorfratello?—GiorgioLanciani!—risposeIda.—GiorgioLanciani!—ripetèlasignoraconunmilodivocee
strizzandogliocchi,comeseunasubitaluceliabbagliasseosevolesseimprigionareunimprovvisolampodellepupille.—Vor-reivisitarequellaferriera!susurrò,comeparlandofrasèesè.—Miofratellosaràlietodiriceverla,signora!—disseIdacor-
tesemente.—Eanchenoisevorràfavorircialacasina!—soggiunsePao-
lina.—Grazie!—risposedistrattamentelasignora.Salutolefan-
ciulleconunleggierocennodelcapo,esiavviòversoilcastello.—Comeèbella! —esclamòPaolina, giungendolemani in
attodisinceraammirazione.—Èbellissima!—confermòIda.—Mahaunaespressione
negliocchichenonmipiace.Unaespressionedura,quasicatti-va.—Sièfattasuloscrimolodellaripa!—osservòPaolina.—
Veh!guardacolbinoccolo.—Guardagiùalaferrieraealanostracasa!—E adesso missa il binoccolo su l’altra sponda del miume.
Guardalacrocedelpoverinochesièammazzato;conchemissità
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Lasignorasifermòdavantialleduesorelle,sorrisemostran-doduemiledipiccolidenticandidi,esicongratulòconPaolina,cheavevaunavocecosìbellaecosìbeneducata.—Lesignorinesonofuoriincampagna,inunadellevilledei
dintorni?—chiese,conunlumelietonegliocchi.—Abitiamolacasinagiùalaferriera!—risposeIda.—No-
strofratelloèl’ingegnereproprietariodellavecchiaferriera.Labenignalucesispensetostonegliocchidellasignora;vi
guizzòinveceunostranolampo.—Ah! —fece. —Lesignorineabitano la casinadella fer-
riera?...Eilfratelloèproprietariodell’ofmicina?...Comesichiamailsignorfratello?—GiorgioLanciani!—risposeIda.—GiorgioLanciani!—ripetèlasignoraconunmilodivocee
strizzandogliocchi,comeseunasubitaluceliabbagliasseosevolesseimprigionareunimprovvisolampodellepupille.—Vor-reivisitarequellaferriera!susurrò,comeparlandofrasèesè.—Miofratellosaràlietodiriceverla,signora!—disseIdacor-
tesemente.—Eanchenoisevorràfavorircialacasina!—soggiunsePao-
lina.—Grazie!—risposedistrattamentelasignora.Salutolefan-
ciulleconunleggierocennodelcapo,esiavviòversoilcastello.—Comeèbella! —esclamòPaolina, giungendolemani in
attodisinceraammirazione.—Èbellissima!—confermòIda.—Mahaunaespressione
negliocchichenonmipiace.Unaespressionedura,quasicatti-va.—Sièfattasuloscrimolodellaripa!—osservòPaolina.—
Veh!guardacolbinoccolo.—Guardagiùalaferrieraealanostracasa!—E adesso missa il binoccolo su l’altra sponda del miume.
Guardalacrocedelpoverinochesièammazzato;conchemissità
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laguarda!Ilsoledimaggiodardeggiavaisuoiraggiscottantisugliscogli
nudidiquellapartedelrispiano:el’orologiodellatorrediFag -getasuonavaleore.Una,due...quattro...dieci.Itocchicadevanogravielentinelsilenzio.Lasignoradelcastello,semprelà,rittasuloscrimolodella
ripa,nondistoglievagliocchidallacrocediferromissasulosco-glio,giùinrivaalmiume.Idascosselatestaguardandola.—Quellasignora—disse—perquantoparlil’italianocome
noi, deveesseresenzadubbio forestiera. E le forestieresonoquasitutteequasisempresmaniosediemozioni.Avràsaputochelacrocelàgiùricordaunsuicidioesipiaceràdiguardarepersentirsiimpressionata.—Iononcapiscochegustocipossaessere!—fecePaolina.Ripreserotacitamente,dicomuneaccordo,laviadelritorno.
Disceseroal’ombradeicastanipiantatidisghembosulacostaespioventileramefronzuteafaredelsentierounaspeciedilun-ga,serpeggianteeverdegrottaglia.
⁂
LasignoraMaria,vedovaWordmill,l’abitatricegiovanedelca-stello,sedevadavantilapiccolascrivaniamessanellosguanciodellaminestra, nelsalottinodellatorre,rotondo,tappezzatoinazzurro,conpiccolimobilielegantissimi.Avevaminitodiscrivereunalungaletteraevagavacongliocchi
nell’ombrasusurrantedellapinetaodorosa.Dopounmomentodimutacontemplazione,presearileggerelaletterafermandosiaipuntipiùimportanti.«Ilcaso—stavascrittonellalettera—siincaricaqualchevol-
tadifavorireinostridesideri,anchequandoquestivengonodaunsentimentochenonècertol’essenzadellacarità.«Chesipotevamigurarechel’uomod’affaridimiacognata,il
qualenonèmaistatoinquestiluoghi,avessedascegliereper
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laguarda!Ilsoledimaggiodardeggiavaisuoiraggiscottantisugliscogli
nudidiquellapartedelrispiano:el’orologiodellatorrediFag -getasuonavaleore.Una,due...quattro...dieci.Itocchicadevanogravielentinelsilenzio.Lasignoradelcastello,semprelà,rittasuloscrimolodella
ripa,nondistoglievagliocchidallacrocediferromissasulosco-glio,giùinrivaalmiume.Idascosselatestaguardandola.—Quellasignora—disse—perquantoparlil’italianocome
noi, deveesseresenzadubbio forestiera. E le forestieresonoquasitutteequasisempresmaniosediemozioni.Avràsaputochelacrocelàgiùricordaunsuicidioesipiaceràdiguardarepersentirsiimpressionata.—Iononcapiscochegustocipossaessere!—fecePaolina.Ripreserotacitamente,dicomuneaccordo,laviadelritorno.
Disceseroal’ombradeicastanipiantatidisghembosulacostaespioventileramefronzuteafaredelsentierounaspeciedilun-ga,serpeggianteeverdegrottaglia.
⁂
LasignoraMaria,vedovaWordmill,l’abitatricegiovanedelca-stello,sedevadavantilapiccolascrivaniamessanellosguanciodellaminestra, nelsalottinodellatorre,rotondo,tappezzatoinazzurro,conpiccolimobilielegantissimi.Avevaminitodiscrivereunalungaletteraevagavacongliocchi
nell’ombrasusurrantedellapinetaodorosa.Dopounmomentodimutacontemplazione,presearileggerelaletterafermandosiaipuntipiùimportanti.«Ilcaso—stavascrittonellalettera—siincaricaqualchevol-
tadifavorireinostridesideri,anchequandoquestivengonodaunsentimentochenonècertol’essenzadellacarità.«Chesipotevamigurarechel’uomod’affaridimiacognata,il
qualenonèmaistatoinquestiluoghi,avessedascegliereper
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nostra villeggiatura proprio questo castello, in questa romitavallata,inquestiluoghidaiqualisistaccanopermevocipiediricordievocicaredicose,chemiammolisconoilcuoreditene-rezzaedirimpianto?«Frameeillontanopassatostavastesosuunvelodilutto,at-
traversoilqualedistinguevoastentounavallataselvaggia,unmiumespumeggiantefradueripideeroccioseparetidimonta-gneunamodestacasaeunabrunacroceinmissasopraunaroc-cia:Ora,unamanomisteriosahasquarciatoquelvelo;forselamanodellapoveramadremiasepoltainterrastraniera;forselacarasantavollericordarmiilsuoschianto,lelunghesofferenze,lamineimmatura.«Vollericordarmiforse,chequalcunofucausadellaruinadel-
lasuafamiglia,echeprestoqualcunodeveesserepunito.«Nontiscandolezzare,Annamia.Quinonsitrattadivendet -
ta;sitrattadigiustizia.«Dalcastelloiovedo,netti,spiccati,lavalle,ilmiume,lacasa
modesta, lacrocebruna.Eaquestavistad’ognimomentomiconturba.«Dov’èilgeniomalemicocheseminavamorteeruinainunafa-
migliolaonestaefelice?«Viveegliancora,oriviveneisuoidiscendenti?...Equestigo-
donoforseinpaceilfruttodellaprepotenzavigliacca?«Dora,lamiacognatacara,minoranonrisentealcunbenemicio
inquest’ariapura.Purtroppomivadopersuadendo,cheaunacertaetàèdifmicileriprendereleforzeunavoltachesisonoper-dute.Poveraeottimacreatura,chemiamadiunaffettomater-no,chenondareiiopervederlarinvigorire!...Tulosai,Anna.Ioavevaappenaquindicianni,quandopassaidalcollegio—oveladirettrice,amicadellamiapoveramamma,mifacevaguadagna-relavitacomeassistentedelleeducandepiccole—incasaWor-dmill,inqualitàdilettrice.«Doramiaccolsesubitocontenerezzaprotettrice.
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nostra villeggiatura proprio questo castello, in questa romitavallata,inquestiluoghidaiqualisistaccanopermevocipiediricordievocicaredicose,chemiammolisconoilcuoreditene-rezzaedirimpianto?«Frameeillontanopassatostavastesosuunvelodilutto,at-
traversoilqualedistinguevoastentounavallataselvaggia,unmiumespumeggiantefradueripideeroccioseparetidimonta-gneunamodestacasaeunabrunacroceinmissasopraunaroc-cia:Ora,unamanomisteriosahasquarciatoquelvelo;forselamanodellapoveramadremiasepoltainterrastraniera;forselacarasantavollericordarmiilsuoschianto,lelunghesofferenze,lamineimmatura.«Vollericordarmiforse,chequalcunofucausadellaruinadel-
lasuafamiglia,echeprestoqualcunodeveesserepunito.«Nontiscandolezzare,Annamia.Quinonsitrattadivendet -
ta;sitrattadigiustizia.«Dalcastelloiovedo,netti,spiccati,lavalle,ilmiume,lacasa
modesta, lacrocebruna.Eaquestavistad’ognimomentomiconturba.«Dov’èilgeniomalemicocheseminavamorteeruinainunafa-
migliolaonestaefelice?«Viveegliancora,oriviveneisuoidiscendenti?...Equestigo-
donoforseinpaceilfruttodellaprepotenzavigliacca?«Dora,lamiacognatacara,minoranonrisentealcunbenemicio
inquest’ariapura.Purtroppomivadopersuadendo,cheaunacertaetàèdifmicileriprendereleforzeunavoltachesisonoper-dute.Poveraeottimacreatura,chemiamadiunaffettomater-no,chenondareiiopervederlarinvigorire!...Tulosai,Anna.Ioavevaappenaquindicianni,quandopassaidalcollegio—oveladirettrice,amicadellamiapoveramamma,mifacevaguadagna-relavitacomeassistentedelleeducandepiccole—incasaWor-dmill,inqualitàdilettrice.«Doramiaccolsesubitocontenerezzaprotettrice.
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«Lapoveraorfanellastranieraavevasubitointeressatoilsuocuoregentile.Emiamòminoafarmisposareilsuounicofratello.«Tipuòesserepadre—miavevadetto—maècosìbuonoecosìsuperiore!»OhquantobuonoequantosuperiorepoverosirRo-berto!...Mieratantoaffezionataalui,chemainonpensavaaladifferenzadellanostraetà!...Maeglimoriva,lasciandomivedovaadiciannoveanni!«Perchèvadoricordandoquestecose?«Dorasiaffannapensandocheiomisacrimichiinquestasoli-
tudine.Vorrebbechesiaprisseroleportedelcastelloperriceve -reeintrattenereivilleggianti,cheinquestidintornidevonoes-seremoltissimi.Volleadognicostocheioaccettassil’invitoperunafestadaballogiùalborgo,cheilmarchesediPianadaràlasettimanaventura.Viandròpernoncontrariarla;noncertoperdesideriomio.«Alcastelloc’èlaluceelettrica,comegiùalaborgataeintut -
televillecircostanti.Iohofattovenireunproiettoreelettrico.Èbelloammirareconfasciodiluceimprovvisailuoghiremotidel-lamontagnaedellavallata.Ieriseradiressiilfasciosullacrocebrunadellaroccia,chemiapparvelivida,tristissimaequasimi-nacciosainmezzoall’oscurità.Saràstataveduta?...Avràferitodirimorsoqualcuno?»Lettalalettera,lagiovinesignoralapiegò,lachiusenellabu-
staescese.LasignoraDoral’aspettavanelfoltodellapineta,ovepassava
granpartedellagiornata.Giacevanellapoltronaasdraio,conunlibroapertoinmano,
mentrelasuamidacamerieralestavavicina.Che dolce migura era quella della vecchia signora!... Bianca
bianca, gli occhi turchini illanguiditi dall’età, i capelli canuti,l’ariaserenamenterassegnata.Vestivadinero.Lemanipiccolis-simeed’unatintadivecchioavorio,uscivanodaipolsinicomequellidiunabambinamalata.
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«Lapoveraorfanellastranieraavevasubitointeressatoilsuocuoregentile.Emiamòminoafarmisposareilsuounicofratello.«Tipuòesserepadre—miavevadetto—maècosìbuonoecosìsuperiore!»OhquantobuonoequantosuperiorepoverosirRo-berto!...Mieratantoaffezionataalui,chemainonpensavaaladifferenzadellanostraetà!...Maeglimoriva,lasciandomivedovaadiciannoveanni!«Perchèvadoricordandoquestecose?«Dorasiaffannapensandocheiomisacrimichiinquestasoli-
tudine.Vorrebbechesiaprisseroleportedelcastelloperriceve -reeintrattenereivilleggianti,cheinquestidintornidevonoes-seremoltissimi.Volleadognicostocheioaccettassil’invitoperunafestadaballogiùalborgo,cheilmarchesediPianadaràlasettimanaventura.Viandròpernoncontrariarla;noncertoperdesideriomio.«Alcastelloc’èlaluceelettrica,comegiùalaborgataeintut -
televillecircostanti.Iohofattovenireunproiettoreelettrico.Èbelloammirareconfasciodiluceimprovvisailuoghiremotidel-lamontagnaedellavallata.Ieriseradiressiilfasciosullacrocebrunadellaroccia,chemiapparvelivida,tristissimaequasimi-nacciosainmezzoall’oscurità.Saràstataveduta?...Avràferitodirimorsoqualcuno?»Lettalalettera,lagiovinesignoralapiegò,lachiusenellabu-
staescese.LasignoraDoral’aspettavanelfoltodellapineta,ovepassava
granpartedellagiornata.Giacevanellapoltronaasdraio,conunlibroapertoinmano,
mentrelasuamidacamerieralestavavicina.Che dolce migura era quella della vecchia signora!... Bianca
bianca, gli occhi turchini illanguiditi dall’età, i capelli canuti,l’ariaserenamenterassegnata.Vestivadinero.Lemanipiccolis-simeed’unatintadivecchioavorio,uscivanodaipolsinicomequellidiunabambinamalata.
37
—SeiquiMaria?—chieseinunitalianocianciugliatoconunavocinamiacca,cheparevavenissedalontano.Eleporseillibroconunsorrisoeunamutapreghiera.Mariasedetteamiancodellacognataepresealeggeresom-
messamente la pagina di un vecchio romanzo, minché pocoapocolasignorachiusegliocchiesiassopìdolcemente.AlloraMariachiuseillibro;sichinòabaciareleggermentele
manichelacognatatenevasovrappostesulpetto,edissealaca-meriera,cheellascendevaalborgoperfareunapasseggiataeperimpostareunalettera,sarebbetornatafraunpaiod’ore;av -vertirebbelasignora,quandosisarebbesvegliata.—Vaminogiùalborgosola?—osservòlacameriera.Mariasorrise.Lavallataeratranquillaesicura;nonc’eraperi -
colodifarebruttiincontri;nonsipreoccupasse.Tornòunmomentoalcastelloeneuscìconintestauncappel-
lodipannoscuroacenciodauomo,chestavabenissimosuisuoicapellid’unbiondodorato.Scesequasicorrendominoalponte;loattraversòesicacciò
nelcastagnetodellaoppostamontagna.L’ertaeraripida;sulterreno,copertodimuscoedierbano-
vellina,siscivolava.Lagiovinesignoracamminavaadagio,eognipocosifermava,
appoggiandosialtroncodellepianteperguardarsiintorno.Giù,fraipiedidellamontagnaeilmiume,eranolavecchiafer-
rieraelacasina.Iltonfodelmagliorompeval’altosilenziodellavalle;l’acquadellacascataunivaalmonotonotonfoilsuofrescoscroscio.Unmerlo,appolaiatofralerame,chioccolava;unpicchioface-
vasentireilsuoversometallico.Illinguaggiodellecoselespadroneggiòl’anima.Lasuavolon-
tàrimasesospesa,incapacediresistereal’immaginazione;esiperdetteinunfantasticaredoloroso,cheparevaletogliesseilrespiro.
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—SeiquiMaria?—chieseinunitalianocianciugliatoconunavocinamiacca,cheparevavenissedalontano.Eleporseillibroconunsorrisoeunamutapreghiera.Mariasedetteamiancodellacognataepresealeggeresom-
messamente la pagina di un vecchio romanzo, minché pocoapocolasignorachiusegliocchiesiassopìdolcemente.AlloraMariachiuseillibro;sichinòabaciareleggermentele
manichelacognatatenevasovrappostesulpetto,edissealaca-meriera,cheellascendevaalborgoperfareunapasseggiataeperimpostareunalettera,sarebbetornatafraunpaiod’ore;av -vertirebbelasignora,quandosisarebbesvegliata.—Vaminogiùalborgosola?—osservòlacameriera.Mariasorrise.Lavallataeratranquillaesicura;nonc’eraperi -
colodifarebruttiincontri;nonsipreoccupasse.Tornòunmomentoalcastelloeneuscìconintestauncappel-
lodipannoscuroacenciodauomo,chestavabenissimosuisuoicapellid’unbiondodorato.Scesequasicorrendominoalponte;loattraversòesicacciò
nelcastagnetodellaoppostamontagna.L’ertaeraripida;sulterreno,copertodimuscoedierbano-
vellina,siscivolava.Lagiovinesignoracamminavaadagio,eognipocosifermava,
appoggiandosialtroncodellepianteperguardarsiintorno.Giù,fraipiedidellamontagnaeilmiume,eranolavecchiafer-
rieraelacasina.Iltonfodelmagliorompeval’altosilenziodellavalle;l’acquadellacascataunivaalmonotonotonfoilsuofrescoscroscio.Unmerlo,appolaiatofralerame,chioccolava;unpicchioface-
vasentireilsuoversometallico.Illinguaggiodellecoselespadroneggiòl’anima.Lasuavolon-
tàrimasesospesa,incapacediresistereal’immaginazione;esiperdetteinunfantasticaredoloroso,cheparevaletogliesseilrespiro.
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Ebbeunavisione.Unagentilesignorapasseggiavasottoilca-stagnetosforacchiatodalsole,tenendopermanounabambinabionda.Comeerafelice,comesorridevalagentilesignoramen-treparlavaconlabambina!...Equesta,dellavitanonconoscevachetenerezze,miori,piaceriinnocenti.Madreemigliachiacchieravano;avevanosempretantecoseda
dirsi!...Poisimettevanoasederesuqualcherialzoerbosoesta-vanoadattenderelasolitavisitadiunsignorealto,biondo,sor-ridentechesalivaversodiloroarrampicandosiarditamentefrairimettiticciesporgenzescogliose.Etuttietre,babbo,mammaebambina,stavanoinquellagrottagliaverdeinattesadell’oradeldesinare.Conlamentemissanelladolcevisioneegliocchivagantiadi-
stanza,lagiovinesignoranonsiaccorsedinonpiùessersolanelcastagneto.Ungiovine ingiacchettadi cotoneturchinoe il berretto in
capo,siandavalentamenteavanzandoconlasigarettainbocca.Siavanzavasenzavederla,ancheluiassortoinsèstesso.L’unoe l’altrasiscosserotrovandosiviciniesi missaronoin
volto.Gliocchiscuridellasignorasiincontrarononegliocchiazzur-
ridelgiovine.Furonogliocchiazzurrichesiabbassaronoperiprimi.Fula
vocefemminilecheperlaprimaruppeilsilenzio.—L’ingegneredellaferriera?—chiese.—Lasignoradelcastello?—chieseallasuavoltailgiovane,
salutandocortesemente.L’unoel’altrarisposeroconuncennoaffermativo.—Vorreivisitarelaferriera!—disselasignora.—Èundesideriosubitosoddisfatto!—feceilgiovine.—Adesso?—Aisuoiordini.Parlavanoconuncertosussiego.
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Ebbeunavisione.Unagentilesignorapasseggiavasottoilca-stagnetosforacchiatodalsole,tenendopermanounabambinabionda.Comeerafelice,comesorridevalagentilesignoramen-treparlavaconlabambina!...Equesta,dellavitanonconoscevachetenerezze,miori,piaceriinnocenti.Madreemigliachiacchieravano;avevanosempretantecoseda
dirsi!...Poisimettevanoasederesuqualcherialzoerbosoesta-vanoadattenderelasolitavisitadiunsignorealto,biondo,sor-ridentechesalivaversodiloroarrampicandosiarditamentefrairimettiticciesporgenzescogliose.Etuttietre,babbo,mammaebambina,stavanoinquellagrottagliaverdeinattesadell’oradeldesinare.Conlamentemissanelladolcevisioneegliocchivagantiadi-
stanza,lagiovinesignoranonsiaccorsedinonpiùessersolanelcastagneto.Ungiovine ingiacchettadi cotoneturchinoe il berretto in
capo,siandavalentamenteavanzandoconlasigarettainbocca.Siavanzavasenzavederla,ancheluiassortoinsèstesso.L’unoe l’altrasiscosserotrovandosiviciniesi missaronoin
volto.Gliocchiscuridellasignorasiincontrarononegliocchiazzur-
ridelgiovine.Furonogliocchiazzurrichesiabbassaronoperiprimi.Fula
vocefemminilecheperlaprimaruppeilsilenzio.—L’ingegneredellaferriera?—chiese.—Lasignoradelcastello?—chieseallasuavoltailgiovane,
salutandocortesemente.L’unoel’altrarisposeroconuncennoaffermativo.—Vorreivisitarelaferriera!—disselasignora.—Èundesideriosubitosoddisfatto!—feceilgiovine.—Adesso?—Aisuoiordini.Parlavanoconuncertosussiego.
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GiorgioLancianiavevanotatonell’accentoenelcontegnodel-lasignoraforestieraunacertaalterezza.Ebastavatrattarloinquelmodoperchètuttoilsuoesseres’irrigidisse.Sitiròdaunaparte,econilberrettoinmano,invitòlasignora
adandareinnanzi.Questasimiseincamminodopod’averinvitatoilgiovinea
coprirsiconunleggieroattoaltero.Etiròviainsilenziosenzarivolgersi.Giorgiolaseguivaammirandolaslanciataeminemiguradella
forestiera,enellostessotempocovandoincuoreildispettoperilsuofaredisdegnoso.—Fosseancheunaprincipessa,chebisognoc’èditrattarmi
d’altoinbasso?—andavamormorandoinpetto.Inquelpuntolasignorasiarrestòbruscamentedavantiaun
intralciatomacchionecheleingombravalavia.Giorgiolefusubitopressoedissefreddamente,additando:—Perdiqui,signora,eccoilsentiero.Mentreellaglipassavadavanti,glilevògliocchiinvoltoeli
incontròancorainquellidelgiovine,freddicomel’acciaioediuna missità profonda, nella quale le parve di indovinare unaoscura ironia. Arrossì lievemente, comecontrariata; e questavoltafuronogliocchioniscurieluminosichesiabbassarono.Scesero,sempresenzaparlare,minoalaferriera;luiindispetti -
tocontroquellabellezzasuperbaealtera;leimalcontenta,in -cresciosa, sconvolta dall’ardentedesideriodi mortimicarequelgiovine, che tacitamente e ironicamente si ribellava a la suasmaniadisoperchiarloedioffenderlo.Nell’ofmicinafervevaillavoro.Leimmensebocchedeiforniin-
candescentisembravanospaventevoliocchidimostriavidididi-struzione.Leverghediferroarroventateuscivanodauncilindroperpassareinunaltro,semprepiùsottiliepiùlunghe;lecin-ghiegiravanovorticosamente;ilmaglio,conmotolentoeconti-nuo,cadevapesantementesuiblocchidiferroappenatrattidai
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GiorgioLancianiavevanotatonell’accentoenelcontegnodel-lasignoraforestieraunacertaalterezza.Ebastavatrattarloinquelmodoperchètuttoilsuoesseres’irrigidisse.Sitiròdaunaparte,econilberrettoinmano,invitòlasignora
adandareinnanzi.Questasimiseincamminodopod’averinvitatoilgiovinea
coprirsiconunleggieroattoaltero.Etiròviainsilenziosenzarivolgersi.Giorgiolaseguivaammirandolaslanciataeminemiguradella
forestiera,enellostessotempocovandoincuoreildispettoperilsuofaredisdegnoso.—Fosseancheunaprincipessa,chebisognoc’èditrattarmi
d’altoinbasso?—andavamormorandoinpetto.Inquelpuntolasignorasiarrestòbruscamentedavantiaun
intralciatomacchionecheleingombravalavia.Giorgiolefusubitopressoedissefreddamente,additando:—Perdiqui,signora,eccoilsentiero.Mentreellaglipassavadavanti,glilevògliocchiinvoltoeli
incontròancorainquellidelgiovine,freddicomel’acciaioediuna missità profonda, nella quale le parve di indovinare unaoscura ironia. Arrossì lievemente, comecontrariata; e questavoltafuronogliocchioniscurieluminosichesiabbassarono.Scesero,sempresenzaparlare,minoalaferriera;luiindispetti -
tocontroquellabellezzasuperbaealtera;leimalcontenta,in -cresciosa, sconvolta dall’ardentedesideriodi mortimicarequelgiovine, che tacitamente e ironicamente si ribellava a la suasmaniadisoperchiarloedioffenderlo.Nell’ofmicinafervevaillavoro.Leimmensebocchedeiforniin-
candescentisembravanospaventevoliocchidimostriavidididi-struzione.Leverghediferroarroventateuscivanodauncilindroperpassareinunaltro,semprepiùsottiliepiùlunghe;lecin-ghiegiravanovorticosamente;ilmaglio,conmotolentoeconti-nuo,cadevapesantementesuiblocchidiferroappenatrattidai
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forni;edaiblocchischizzavanonubidiinfuocatescintille.Glioperai,accaldati,neri,nudidallacintolainsu,siaffacenda-
vanofaticosamentenellamieralottadell’uomoconilferro,stru -mentopotentediprogressoediciviltà.Erapertuttounrumoreassordanteepauroso.Malagiovinesignoranonavevapaura.Giravaconsicurezza,
guardandotutto,fermandosidavantiaglioperai,cheinterrom-pevanoillavoroperguardarlaammirati;giravasenzabadareal’ingegnere,chelestavaalmiancoritto,atestaalta,conlecigliaaggrottateeidentiserrati,covandoinpettoundisordinedisen-timenti,chesiandavafacendodoloroso.Arrivaronoinfondoalaferriera,ovesiaprivaunascalettaa
chiocciola.Senzaaspettarel’invitodell’ingegnere,lagiovinesignorapre-
seasalirelestaequasiimpazientediarrivaresu.Earrivòsulaterrazza fra l’ondeggiare delle rose arrampicanti intornoa lacancellatadi riparo,alcospettodellavallata, frementedi vitasottoilcaldosolediquell’orapomeridiana.Quisi fermò,premendosilemanisulpettocomeacompri-
merneibattiti;feceunlungosospiroestetteimmotaaguardareconl’animavibrantediindeminibileemozione,negliocchispenti.L’ingegnere lestavadietro, tuttoamarodi dispettoedi ira
sordacontroquellasprezzanteindifferenzaasuoriguardo.—Mitrattacomeunservitore!—pensavastizzosamente.Auntrattolasignorasirivolseechieseconvocestrozzata,
additando:—Quellacroce?—Èinmemoriad’undisgraziato!—Cadutonelmiume?—No;mortovolontariamente.—Unsuicida?GiorgioLancianirisposeconuncennodelcapo.Poisoggiunse:
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forni;edaiblocchischizzavanonubidiinfuocatescintille.Glioperai,accaldati,neri,nudidallacintolainsu,siaffacenda-
vanofaticosamentenellamieralottadell’uomoconilferro,stru -mentopotentediprogressoediciviltà.Erapertuttounrumoreassordanteepauroso.Malagiovinesignoranonavevapaura.Giravaconsicurezza,
guardandotutto,fermandosidavantiaglioperai,cheinterrom-pevanoillavoroperguardarlaammirati;giravasenzabadareal’ingegnere,chelestavaalmiancoritto,atestaalta,conlecigliaaggrottateeidentiserrati,covandoinpettoundisordinedisen-timenti,chesiandavafacendodoloroso.Arrivaronoinfondoalaferriera,ovesiaprivaunascalettaa
chiocciola.Senzaaspettarel’invitodell’ingegnere,lagiovinesignorapre-
seasalirelestaequasiimpazientediarrivaresu.Earrivòsulaterrazza fra l’ondeggiare delle rose arrampicanti intornoa lacancellatadi riparo,alcospettodellavallata, frementedi vitasottoilcaldosolediquell’orapomeridiana.Quisi fermò,premendosilemanisulpettocomeacompri-
merneibattiti;feceunlungosospiroestetteimmotaaguardareconl’animavibrantediindeminibileemozione,negliocchispenti.L’ingegnere lestavadietro, tuttoamarodi dispettoedi ira
sordacontroquellasprezzanteindifferenzaasuoriguardo.—Mitrattacomeunservitore!—pensavastizzosamente.Auntrattolasignorasirivolseechieseconvocestrozzata,
additando:—Quellacroce?—Èinmemoriad’undisgraziato!—Cadutonelmiume?—No;mortovolontariamente.—Unsuicida?GiorgioLancianirisposeconuncennodelcapo.Poisoggiunse:
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—Unpoverettochenonebbelaforzadilottare.—Undebole,allorasecondolei!Edissequestoconlavocetremanteelosdegnonellosguardo.—Leièunforte?—glichiesedopounabrevepausa,missan-
dolocondurezza.Unavampatasalìalcervellodelgiovinefacendoloarrossire
violentemente,mentrerisposeconaccentoaspro:—Lecircostanzenonmihannoancoramessoalaprova;ma...
credo...chelosarei!Sieradrizzatosul’altapersonaeguardavalasconosciutain
ariadismida.—Ah!ah!—riselasignoraconironicaimpertinenza.Stetteancoraunmomentoamissarelacroce,chespiccavanel
suoneroopacosularocciabiancaabbagliantealsole;poisiri-trassedallaterrazzaescesefrettolosamentelascaletta,passan -dodavantil’ingegneresenzafarmostradivederlo.Giù,inofmicina,questichiamòunoperaio,egliordinòdigui-
darefuorilasignora.Lasalutòtoccandoappenalavisieradelberrettoesparvefraleverghediferroammucchiate.—Ah,tuseiunforte?—mormoravalasignoramentresegui-
val’operaio.—Ah,tucrediditrattarmid’altoinbassoedifartibeffedi
me?—pensaval’ingegnere.Estetterol’unoel’altraconincuorel’acredineeilvivodesi-
deriodiritrovarsiperoffendersi.
⁂
Inunadellepiùbelleville,unpocofuoridelborgo,inrivaallago,conilfoltogiardinoscendenteabaciarl’acquasuldavanti,edietroscaglionatosuperilmiancodelmonte,quellaserac’eraunagranfestadaballo.Le miammedella luceelettrica brillavanonella sala grande,
nellealtreeperilgiardino,minosualtempiettobianco,adornodibellestatue,doveilgiardinominivaecominciavailcastagneto.
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—Unpoverettochenonebbelaforzadilottare.—Undebole,allorasecondolei!Edissequestoconlavocetremanteelosdegnonellosguardo.—Leièunforte?—glichiesedopounabrevepausa,missan-
dolocondurezza.Unavampatasalìalcervellodelgiovinefacendoloarrossire
violentemente,mentrerisposeconaccentoaspro:—Lecircostanzenonmihannoancoramessoalaprova;ma...
credo...chelosarei!Sieradrizzatosul’altapersonaeguardavalasconosciutain
ariadismida.—Ah!ah!—riselasignoraconironicaimpertinenza.Stetteancoraunmomentoamissarelacroce,chespiccavanel
suoneroopacosularocciabiancaabbagliantealsole;poisiri-trassedallaterrazzaescesefrettolosamentelascaletta,passan -dodavantil’ingegneresenzafarmostradivederlo.Giù,inofmicina,questichiamòunoperaio,egliordinòdigui-
darefuorilasignora.Lasalutòtoccandoappenalavisieradelberrettoesparvefraleverghediferroammucchiate.—Ah,tuseiunforte?—mormoravalasignoramentresegui-
val’operaio.—Ah,tucrediditrattarmid’altoinbassoedifartibeffedi
me?—pensaval’ingegnere.Estetterol’unoel’altraconincuorel’acredineeilvivodesi-
deriodiritrovarsiperoffendersi.
⁂
Inunadellepiùbelleville,unpocofuoridelborgo,inrivaallago,conilfoltogiardinoscendenteabaciarl’acquasuldavanti,edietroscaglionatosuperilmiancodelmonte,quellaserac’eraunagranfestadaballo.Le miammedella luceelettrica brillavanonella sala grande,
nellealtreeperilgiardino,minosualtempiettobianco,adornodibellestatue,doveilgiardinominivaecominciavailcastagneto.
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Alafestaeranoinvitatiquantieranodimeglionelborgo,neipaesivicinienellevillesparselungolerivedellagooaccovac-ciatefralepiantedellecostemontane.LamarchesaPiana,unagentildonnaperfetta,festeggiavacon
quelballoildiciottesimoanniversariodisuamiglia,laleggiadramarchesinaClara.Fragliinvitatieranol’ingegnereLancianiconlesorelle.Nelsemplicevestitobianco,Idasfoggiavalasuasanaefresca
giovinezza.Unpo’spersaeintimidita,Paolinanonsapevastaccarsidalla
sorella.Maeratantocarinaconl’esileealtamiguraaggraziata,ilvoltodelicatoeespressivo,gliabbondanticapellid’unsoavissi-mobiondopallido!LamarchesinaClaraavevasubitonotatolabellaetimidagio-
vinetta;unadolcesimpatialaspinseadavvicinarla.Inbrevesistabilìunagentileconmidenzafraleduegiovinette,
chedurantelaseratasicercaronospessoestetteromoltoinsie -me.Paolinasieraappoggiataalapadroncinadicasacomeaun
sostegno.Vicinaa lei nonsi sentivapiùtantospersaeosavaguardarsiintornoeammiraresenzaarrossire.Idaerastatapresainmezzodaaltresignorine,epuntotimi-
da,lei,godevapienamente.L’orchestrina,nascostainunangolodelgransalottodiballo
daun’elegantefoltadipiante,suonaval’introduzionealminuet-to,quandotuttigliocchisirivolseroalasplendidamiguradidon-na,cheinquelmomentoentravaabracciodelmarchesediPia-na.—Èlaforestieradelcastello!—siandavanosussurrandole
signoreelesignorinefradiloro.—Èvedova,enondeveaverepiùdiventunanni!—Diconochesiamoltoricca!—Quellocheècertoècheèdivinamentebella!—osservòun
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Alafestaeranoinvitatiquantieranodimeglionelborgo,neipaesivicinienellevillesparselungolerivedellagooaccovac-ciatefralepiantedellecostemontane.LamarchesaPiana,unagentildonnaperfetta,festeggiavacon
quelballoildiciottesimoanniversariodisuamiglia,laleggiadramarchesinaClara.Fragliinvitatieranol’ingegnereLancianiconlesorelle.Nelsemplicevestitobianco,Idasfoggiavalasuasanaefresca
giovinezza.Unpo’spersaeintimidita,Paolinanonsapevastaccarsidalla
sorella.Maeratantocarinaconl’esileealtamiguraaggraziata,ilvoltodelicatoeespressivo,gliabbondanticapellid’unsoavissi-mobiondopallido!LamarchesinaClaraavevasubitonotatolabellaetimidagio-
vinetta;unadolcesimpatialaspinseadavvicinarla.Inbrevesistabilìunagentileconmidenzafraleduegiovinette,
chedurantelaseratasicercaronospessoestetteromoltoinsie -me.Paolinasieraappoggiataalapadroncinadicasacomeaun
sostegno.Vicinaa lei nonsi sentivapiùtantospersaeosavaguardarsiintornoeammiraresenzaarrossire.Idaerastatapresainmezzodaaltresignorine,epuntotimi-
da,lei,godevapienamente.L’orchestrina,nascostainunangolodelgransalottodiballo
daun’elegantefoltadipiante,suonaval’introduzionealminuet-to,quandotuttigliocchisirivolseroalasplendidamiguradidon-na,cheinquelmomentoentravaabracciodelmarchesediPia-na.—Èlaforestieradelcastello!—siandavanosussurrandole
signoreelesignorinefradiloro.—Èvedova,enondeveaverepiùdiventunanni!—Diconochesiamoltoricca!—Quellocheècertoècheèdivinamentebella!—osservòun
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giovinotto.MariaWordmill,attraversatalasalaabracciodelmarchese,si
erainchinatadavantialapadronadicasa,chelefecepostoalasuadestra.Vestivaunserioericcoabitodipizzonerotempestatodilu-
strini,chescendevamlosciolungoleformesquisiteesiraccoglie-vadietroinunlungostrascicomaestoso.Dalneroscintillanteuscivanobianchissimi e perfetti il collo, le spallee le braccianudi.Nonungioiello.Sulatestadorataunsolotremulodibrillanti.Eralatoelettariccaeseveradiunagrandama.Edellaappari -
vadamainognimovimentodellapersona,inogniatto.Parlavaesorridevacontutti,affabile,gentilissima.Dallo sguancio della minestra, dove se ne stava in disparte,
GiorgioLancianiebbeunsussultoalavistadellaforestiera.Maieglieraapparsacosìsfolgorantedibellezza.Eavederlasorride-reeparlareaffabilmentecontutti,sitrovòachiedersi:—Leariealtezzoseeimpertinentileserbadunquesolamente
perme?...permesolo?L’orchestraattaccòilminuetto.Ungiovineufmicialedicavalle-
riainvitòlaforestieraalballo.Edellaaccettòcongarbo.Nessunocomeleisapevastrisciareinchini,porgerelamano,
atteggiarsialagraziaaristocraticarichiestadall’anticoballori -sorto.Giorgiolaseguivadegliocchi,tentandoinvanodisottrarsia
unaspeciedifascinomagneticochegliattiravalosguardoeilsentimento.—Iopenso—disseasèstessoconinesplicabileangoscia—
cheellaconoscelapotenzadellasuabellezzaedèsicuradispa -droneggiaresuicuorialtrui.Perme,iol’ammirocomeunacosabella!—concluse.Diquestovolleassolutamentepersuadersi;esiconvinseche,infatti,eglilaguardavacomesiguardaunogget-tod’arte,elagiudicavafreddamente,daindifferente.
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giovinotto.MariaWordmill,attraversatalasalaabracciodelmarchese,si
erainchinatadavantialapadronadicasa,chelefecepostoalasuadestra.Vestivaunserioericcoabitodipizzonerotempestatodilu-
strini,chescendevamlosciolungoleformesquisiteesiraccoglie-vadietroinunlungostrascicomaestoso.Dalneroscintillanteuscivanobianchissimi e perfetti il collo, le spallee le braccianudi.Nonungioiello.Sulatestadorataunsolotremulodibrillanti.Eralatoelettariccaeseveradiunagrandama.Edellaappari -
vadamainognimovimentodellapersona,inogniatto.Parlavaesorridevacontutti,affabile,gentilissima.Dallo sguancio della minestra, dove se ne stava in disparte,
GiorgioLancianiebbeunsussultoalavistadellaforestiera.Maieglieraapparsacosìsfolgorantedibellezza.Eavederlasorride-reeparlareaffabilmentecontutti,sitrovòachiedersi:—Leariealtezzoseeimpertinentileserbadunquesolamente
perme?...permesolo?L’orchestraattaccòilminuetto.Ungiovineufmicialedicavalle-
riainvitòlaforestieraalballo.Edellaaccettòcongarbo.Nessunocomeleisapevastrisciareinchini,porgerelamano,
atteggiarsialagraziaaristocraticarichiestadall’anticoballori -sorto.Giorgiolaseguivadegliocchi,tentandoinvanodisottrarsia
unaspeciedifascinomagneticochegliattiravalosguardoeilsentimento.—Iopenso—disseasèstessoconinesplicabileangoscia—
cheellaconoscelapotenzadellasuabellezzaedèsicuradispa -droneggiaresuicuorialtrui.Perme,iol’ammirocomeunacosabella!—concluse.Diquestovolleassolutamentepersuadersi;esiconvinseche,infatti,eglilaguardavacomesiguardaunogget-tod’arte,elagiudicavafreddamente,daindifferente.
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Auntrattotrasalì.Sierasentitofattodimiraaunosguardoserioefreddo,dopoalcunisguardifugaciaccompagnatidaunincertobatteredellepalpebre.—Ledevoessereantipatico!—disseilgiovinefrasè.—Ci
sonodelleantipatieimprovviseeinesplicabilichenonsiposso-novincere!Aquestaconclusione,alzòimpercettibilmentelespalleinatto
dinoncuranza,mentreperòglisiandavaingrossandoincuoreunostranosensodiamarezza.Primacheilminuettominisse,eglilasciòilsuoangoloeuscìin
giardinoperfumareunasigaretta.Fuori,inquelmomento,c’erasilenzioesolitudine.Illuminato
dallaluceelettrica,avevaunaspettofantastico.Giorgioinmilòlascalatagliatanelvivosasso,laqualeascende-
vafraduerighedimittomartellominoaltempiettobiancheggian-tenellaluce.Amezzascalasicacciòinunsenteruolodimianco,chemettevaaboschettodilauri;equivisedettenellapoltronci-nadilegnogreggio,alprospettodellago.Lanotteeraserenaestellata.Nell’acquascura,sussurrantesu
larivalasuafrescacanzonadiquieteediriposo,l’illuminazionedellavillasegnavaunatremolantestrisciaargentea.Imonti,dilàdallago,neriecupi,slanciavanolevettesuperbe
nell’altovuotoadarel’illusionechetoccasseroilcieloecheilcieloscendesseabaciarlealbaglioredegliastri,alamusicadel-labrezza.—Comeègrandeebello!—pensavaGiorgio.—Ecomein
confrontodellagrandezzaedellabellezzailrestoparepiccoloemeschino!Ilrestoperlui,inquelmomento,eralafestadellavilla,erolo
sfarzodellesalee il lussodellesignore,eranospecialmenteisuoisentimentididispettoediamarezza.Sulacostaneradelmonte,dilàdallago,lucevaognitanto
qualchelumino.
45
Auntrattotrasalì.Sierasentitofattodimiraaunosguardoserioefreddo,dopoalcunisguardifugaciaccompagnatidaunincertobatteredellepalpebre.—Ledevoessereantipatico!—disseilgiovinefrasè.—Ci
sonodelleantipatieimprovviseeinesplicabilichenonsiposso-novincere!Aquestaconclusione,alzòimpercettibilmentelespalleinatto
dinoncuranza,mentreperòglisiandavaingrossandoincuoreunostranosensodiamarezza.Primacheilminuettominisse,eglilasciòilsuoangoloeuscìin
giardinoperfumareunasigaretta.Fuori,inquelmomento,c’erasilenzioesolitudine.Illuminato
dallaluceelettrica,avevaunaspettofantastico.Giorgioinmilòlascalatagliatanelvivosasso,laqualeascende-
vafraduerighedimittomartellominoaltempiettobiancheggian-tenellaluce.Amezzascalasicacciòinunsenteruolodimianco,chemettevaaboschettodilauri;equivisedettenellapoltronci-nadilegnogreggio,alprospettodellago.Lanotteeraserenaestellata.Nell’acquascura,sussurrantesu
larivalasuafrescacanzonadiquieteediriposo,l’illuminazionedellavillasegnavaunatremolantestrisciaargentea.Imonti,dilàdallago,neriecupi,slanciavanolevettesuperbe
nell’altovuotoadarel’illusionechetoccasseroilcieloecheilcieloscendesseabaciarlealbaglioredegliastri,alamusicadel-labrezza.—Comeègrandeebello!—pensavaGiorgio.—Ecomein
confrontodellagrandezzaedellabellezzailrestoparepiccoloemeschino!Ilrestoperlui,inquelmomento,eralafestadellavilla,erolo
sfarzodellesalee il lussodellesignore,eranospecialmenteisuoisentimentididispettoediamarezza.Sulacostaneradelmonte,dilàdallago,lucevaognitanto
qualchelumino.
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—Forseunmalato!—pensavaGiorgio—forseancheunnot-turno lavoratore, o unacappellettadella Madonna, illuminatadallafedediqualchesemplice,innamoratafanciulla!—Chedolcequiete,quasu!—mormorò,buttandoviailmoz-
ziconedellaprimasigarettaeaccendendoneun’altra.Leerbe,vivedibrezza,davanounfruscìoal’ombrachiaradel
cielostellato;lefrondebisbigliavanofralemacchie;ognitantounusignuolocantaval’amoreconnoteinsistentieacutevolate.L’orchestrina,chespandevaadistanzalasvenevole,voluttuo-
samusicadelminuetto,auntrattocessò.Esubitonelgiardinouscironoacoppieeagruppigliinvitatiesisparserounpo’pertutto.—Finquinessunoverrà!—speròGiorgio.—Ètroppoinalto,
epoi,èfuoridellaluce!Malosperòinvano.Alcunovenivaproprioaquellavolta.Do-
vevanoessereduepersone,perchèsisentivanodiscorrere.Eranoinfattiduepersonechesimiseroasederesuloscaglio-
nedisottoalui,doveerauntavolinodipietra,conintornodelleseggioledilegnointrecciato.—No,—dicevaunarapidavocefemminile,conaccentoleg-
germentestraniero,chelofecetrasalireequindisorridereperl’inesplicabileimpressione.—No,marchese,iononmicurodellapoliticaenoncapiscoi
partiti.Ioaccolgosoloquellochel’animamiaaccettacomeuma-noegiusto.Nelsocialismovisonoideechemicommuovonoepersuadono;altremilascianoindifferente;altreancora,urtanoilmiosentimentoeilmiobuonsenso.Mapoichètutti hannoun’aspirazione,hoanch’iolamia.Edè,chel’educazioneseriaegenerosa,facciaprestountalecamminodarenderetuttiindi-stintamentecapacididistinguereilbenedalmale,talidaporta-reinnatoilsentimentodeldovereedeldiritto,edaagireretta -mentesenzabisognodiautorità.—Ah,signora!—fecel’altravoce,maschiaeunpo’roca.—
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—Forseunmalato!—pensavaGiorgio—forseancheunnot-turno lavoratore, o unacappellettadella Madonna, illuminatadallafedediqualchesemplice,innamoratafanciulla!—Chedolcequiete,quasu!—mormorò,buttandoviailmoz-
ziconedellaprimasigarettaeaccendendoneun’altra.Leerbe,vivedibrezza,davanounfruscìoal’ombrachiaradel
cielostellato;lefrondebisbigliavanofralemacchie;ognitantounusignuolocantaval’amoreconnoteinsistentieacutevolate.L’orchestrina,chespandevaadistanzalasvenevole,voluttuo-
samusicadelminuetto,auntrattocessò.Esubitonelgiardinouscironoacoppieeagruppigliinvitatiesisparserounpo’pertutto.—Finquinessunoverrà!—speròGiorgio.—Ètroppoinalto,
epoi,èfuoridellaluce!Malosperòinvano.Alcunovenivaproprioaquellavolta.Do-
vevanoessereduepersone,perchèsisentivanodiscorrere.Eranoinfattiduepersonechesimiseroasederesuloscaglio-
nedisottoalui,doveerauntavolinodipietra,conintornodelleseggioledilegnointrecciato.—No,—dicevaunarapidavocefemminile,conaccentoleg-
germentestraniero,chelofecetrasalireequindisorridereperl’inesplicabileimpressione.—No,marchese,iononmicurodellapoliticaenoncapiscoi
partiti.Ioaccolgosoloquellochel’animamiaaccettacomeuma-noegiusto.Nelsocialismovisonoideechemicommuovonoepersuadono;altremilascianoindifferente;altreancora,urtanoilmiosentimentoeilmiobuonsenso.Mapoichètutti hannoun’aspirazione,hoanch’iolamia.Edè,chel’educazioneseriaegenerosa,facciaprestountalecamminodarenderetuttiindi-stintamentecapacididistinguereilbenedalmale,talidaporta-reinnatoilsentimentodeldovereedeldiritto,edaagireretta -mentesenzabisognodiautorità.—Ah,signora!—fecel’altravoce,maschiaeunpo’roca.—
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Larealizzazionediquestoidealefarebbedelmondoun’arcadiperfezione. E... francamente, la perfezionerenderebbe forse ilmondounpo’monotonoenoioso!—Manonvisarebberotanteetantebruttecose!—continuò
larapidavocefemminile.—Nonvisarebberosoprusi!...Nonpiùmiseriasquallida,nonpiùbassepassioni,nonpiùdelitti, nonpiùstraziodisentimentiagitati,sbattutiespessovintidasma-niebruteedolorose,comequelledelrancoreedellavendetta!Questeultimeparole,susurrateabassavocegiunseroaGior-
gioappenadistinte.Ilturbinososuonodelpianoforte,toccatodamanomaestra,
perleminestreaperte,venneinquelluogoremotodelgiardino,eandòaiboschieallealturedellamontagna.Auntrattoilsuonosifecemievolemievoleeunsoavissimocan-
todidonnasidiffused’intornocomeunacarezzadell’anima.—Lagiùsicanta!—disselavocefemminile.—Sivaasentire
eadapplaudire?Unistantedopo,Giorgiovidegiùnellaluceelettrica,lafore-
stiera,cheandavaversolavilla,appoggiataalbracciodelmar-chesediPiana.—Chestranacreatura!—pensò.—Indipendentealpuntoda
accettare soloquello che l’animasua reputaumanoe giusto,parladismaniebruteedolorose,comesenefosseleistessator -mentata!Ilcantosoavecontinuavaaveniredallavilla.—ÈPaolina!—feceGiorgio—poverapiccina!Comeavràfat-
toavincerelatimidezza?Sitolsedalnascondiglioperscendereancheluiadapplaudire
lasorellina,operlomeno,acomplimentarlaaltupertu.Facevagliultimigradinidellascala,quandogliapplausiscop-
piaronodopounanotaacuta,lanciataconarditasicurezza.—BravaPaolina!—disseforte,andandofrettolosamentever-
solavilla.
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Larealizzazionediquestoidealefarebbedelmondoun’arcadiperfezione. E... francamente, la perfezionerenderebbe forse ilmondounpo’monotonoenoioso!—Manonvisarebberotanteetantebruttecose!—continuò
larapidavocefemminile.—Nonvisarebberosoprusi!...Nonpiùmiseriasquallida,nonpiùbassepassioni,nonpiùdelitti, nonpiùstraziodisentimentiagitati,sbattutiespessovintidasma-niebruteedolorose,comequelledelrancoreedellavendetta!Questeultimeparole,susurrateabassavocegiunseroaGior-
gioappenadistinte.Ilturbinososuonodelpianoforte,toccatodamanomaestra,
perleminestreaperte,venneinquelluogoremotodelgiardino,eandòaiboschieallealturedellamontagna.Auntrattoilsuonosifecemievolemievoleeunsoavissimocan-
todidonnasidiffused’intornocomeunacarezzadell’anima.—Lagiùsicanta!—disselavocefemminile.—Sivaasentire
eadapplaudire?Unistantedopo,Giorgiovidegiùnellaluceelettrica,lafore-
stiera,cheandavaversolavilla,appoggiataalbracciodelmar-chesediPiana.—Chestranacreatura!—pensò.—Indipendentealpuntoda
accettare soloquello che l’animasua reputaumanoe giusto,parladismaniebruteedolorose,comesenefosseleistessator -mentata!Ilcantosoavecontinuavaaveniredallavilla.—ÈPaolina!—feceGiorgio—poverapiccina!Comeavràfat-
toavincerelatimidezza?Sitolsedalnascondiglioperscendereancheluiadapplaudire
lasorellina,operlomeno,acomplimentarlaaltupertu.Facevagliultimigradinidellascala,quandogliapplausiscop-
piaronodopounanotaacuta,lanciataconarditasicurezza.—BravaPaolina!—disseforte,andandofrettolosamentever-
solavilla.
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Stavaperentrareinsalotto,quando,inmezzoadunsilenziodicuriosaattesa,gligiunseroiprimiaccordid’unaromanza,eunavocecaldaepenetrantepreseacantareconveramaestriaesquisitosentimento.Giorgiositrovòsulasogliadelsalotto,esiappoggiòalostipi-
tedellaporta,nonosandoavanzarepernonfarrumore.Infondoalsalottosedevaalpianoforteunsignoredimezza
età,erittapressoluieralasignoraforestiera.Lasuavocecaldaeappassionatafacevaserpeggiareunfremi-
tonelcuoredichil’ascoltava;lasuabellezzabiondaeraabba -gliante.Giorgiononlepotevastaccaregliocchididosso.Tuttilaguar-
davanoeascoltavanocommossi.Losguardodellasignora,minoalloravagante,auntrattosiar-
restòsulgiovineingegnere,mentreellacantavaconmelanconi-caespressioneunainvocazioneal’amoredolce,serenoepuro;l’amoredelleanimeelette;l’amorechedàlafedenellegioiece -lesti;chefapensarealParadiso;l’amorechefatantodimentica -re,perminoilrancore,perminoildesideriodellavendettaedomi -nasovranoeimpera.Laromanzaminìinunsospiro,chefuaccoltodafragorosiap-
plausieinquellimorì.Giorgiononapplaudì,nèsimossedalsuoposto.Eglieraas-
sorto.Dalcuoreglivenivaunadomanda:—Perchèguardavameinvecediunaltro?Enellosforzoditrovareunarispostaaladomandainsistente,
sidimenticava.
⁂
CarloLuppoli, il giovinetecnicochedapocoGiorgiosi erapresocomeaiutante,luipiùnonbastandoalasorveglianzadeilavori,avevagiàavutomotivodilamentarsidialcunioperaiin-docilieindisciplinati.Eranounadecinadigiovanottidalleideestrampalate, chesi credevano indirittodi lavoraremenoche
48
Stavaperentrareinsalotto,quando,inmezzoadunsilenziodicuriosaattesa,gligiunseroiprimiaccordid’unaromanza,eunavocecaldaepenetrantepreseacantareconveramaestriaesquisitosentimento.Giorgiositrovòsulasogliadelsalotto,esiappoggiòalostipi-
tedellaporta,nonosandoavanzarepernonfarrumore.Infondoalsalottosedevaalpianoforteunsignoredimezza
età,erittapressoluieralasignoraforestiera.Lasuavocecaldaeappassionatafacevaserpeggiareunfremi-
tonelcuoredichil’ascoltava;lasuabellezzabiondaeraabba -gliante.Giorgiononlepotevastaccaregliocchididosso.Tuttilaguar-
davanoeascoltavanocommossi.Losguardodellasignora,minoalloravagante,auntrattosiar-
restòsulgiovineingegnere,mentreellacantavaconmelanconi-caespressioneunainvocazioneal’amoredolce,serenoepuro;l’amoredelleanimeelette;l’amorechedàlafedenellegioiece -lesti;chefapensarealParadiso;l’amorechefatantodimentica -re,perminoilrancore,perminoildesideriodellavendettaedomi -nasovranoeimpera.Laromanzaminìinunsospiro,chefuaccoltodafragorosiap-
plausieinquellimorì.Giorgiononapplaudì,nèsimossedalsuoposto.Eglieraas-
sorto.Dalcuoreglivenivaunadomanda:—Perchèguardavameinvecediunaltro?Enellosforzoditrovareunarispostaaladomandainsistente,
sidimenticava.
⁂
CarloLuppoli, il giovinetecnicochedapocoGiorgiosi erapresocomeaiutante,luipiùnonbastandoalasorveglianzadeilavori,avevagiàavutomotivodilamentarsidialcunioperaiin-docilieindisciplinati.Eranounadecinadigiovanottidalleideestrampalate, chesi credevano indirittodi lavoraremenoche
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fossepossibile,nonvolevanosapernediautoritàeandavanosu-surrandoch’eraminitoiltempodelladisuguaglianzaedellasog-gezione;nonpiùsuperiorinèinferiori,nonpiùpadronieservi;nonpiùigrossiguadagnipergliunieilpanestentatoperglial-tri.Iltempodeiprepotentiedeigrullierapersemprepassato;persempre!—Sonodegliingenuiignoranti,messisudaunatestacalda!
—dicevailgiovaneal’ingegnere.—Ma...secondome,bisognerebbeprovvedere.Iosbarazzerei
l’ofmicinadiquelgiovinastro,cheèlacagioneditutto.—Jacopo?—chiedeval’ingegnere.—Sì;èluicheseminailmaleelaribellione.Egliaccampadei
dirittiimpossibilievabuccinandostoriedipersecuzioniediso-perchierie...—Loso!—l’interruppeGiorgio.—Eparechepersecutoree
ilsoperchiatoresiastatoilmiodefuntozio.Maiohoriparatoaipochidannimateriali.Ilcasolareelapocaterra,venuti,nonsodavveroinqualmodo,inpossessodimiozioedameereditati,furonoresiaquellapoveragente.IlpadreelamadrediJacopomisonoriconoscenti.Nonc’èchelui,quelcaposcarico,chesiostinaacredermiresponsabiledelleazionidimiozio,ilqualeiononhoneppureconosciuto!—Io,signoringegnere—insistevailgiovane—mandereia
spassoJacopoegliamicisuoi!Sonooperaipericolosiinun’ofmi-cina.Chefosserooperaipericolosi,GiorgioLancianinonselona-
scondeva.Manoneraforsepiùpericolosoancoralicenziarli?...Eglieradipareredichiudereunocchio;diusareindulgenza;diaccontentarsidiunalavatadicapo;magaridellaminacciadelli -cenziamento.CarloLuppolinonpotevainsisterepiùoltre.Chinòilcapoal
desideriodell’ingegnere,nonsenzaperòunsensodisentitadi-sapprovazione.
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fossepossibile,nonvolevanosapernediautoritàeandavanosu-surrandoch’eraminitoiltempodelladisuguaglianzaedellasog-gezione;nonpiùsuperiorinèinferiori,nonpiùpadronieservi;nonpiùigrossiguadagnipergliunieilpanestentatoperglial-tri.Iltempodeiprepotentiedeigrullierapersemprepassato;persempre!—Sonodegliingenuiignoranti,messisudaunatestacalda!
—dicevailgiovaneal’ingegnere.—Ma...secondome,bisognerebbeprovvedere.Iosbarazzerei
l’ofmicinadiquelgiovinastro,cheèlacagioneditutto.—Jacopo?—chiedeval’ingegnere.—Sì;èluicheseminailmaleelaribellione.Egliaccampadei
dirittiimpossibilievabuccinandostoriedipersecuzioniediso-perchierie...—Loso!—l’interruppeGiorgio.—Eparechepersecutoree
ilsoperchiatoresiastatoilmiodefuntozio.Maiohoriparatoaipochidannimateriali.Ilcasolareelapocaterra,venuti,nonsodavveroinqualmodo,inpossessodimiozioedameereditati,furonoresiaquellapoveragente.IlpadreelamadrediJacopomisonoriconoscenti.Nonc’èchelui,quelcaposcarico,chesiostinaacredermiresponsabiledelleazionidimiozio,ilqualeiononhoneppureconosciuto!—Io,signoringegnere—insistevailgiovane—mandereia
spassoJacopoegliamicisuoi!Sonooperaipericolosiinun’ofmi-cina.Chefosserooperaipericolosi,GiorgioLancianinonselona-
scondeva.Manoneraforsepiùpericolosoancoralicenziarli?...Eglieradipareredichiudereunocchio;diusareindulgenza;diaccontentarsidiunalavatadicapo;magaridellaminacciadelli -cenziamento.CarloLuppolinonpotevainsisterepiùoltre.Chinòilcapoal
desideriodell’ingegnere,nonsenzaperòunsensodisentitadi-sapprovazione.
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Eglivenivadaun’altraofmicina;conoscevaglioperai;sapevadiqualedannopotevanoesserecausacertetestebislaccheeesal -tate.Mapoichèl’ingegnereraccomandavalatolleranza,aluinon
restavacheditollerare.—EDiovogliachel’indulgenzanonabbiadacostarcara!—
pensavailgiovane.Accolto con franca cordialità dalla famiglia dell’ingegnere,
CarloLuppoli,cheeraunottimogiovaneeunabilissimotecnico,sierasinceramenteaffezionatoadessaesentivaperl’ingegnerestimaedamicizia.Lavoravaconpassione;eavrebbevolutochealaofmicinatutto
tirassevialiscioepiano;avrebbevolutocheglioperaifosserotuttilaboriosieseri;chefosserosopratuttoragionevoli,enonsilasciasserooffuscareilbuonsensodainopportuniemattipredi-cozzi.Quellanoneraunagrandeofmicina;maeraunaofmicinache
avevaaccoltoeseguivafedelmentequantolaprogreditaciviltàelamilantropiaesigevanodauncapointelligente,umanitario.Lapagaerabuona;leoredellavorononeccessive;lafatica
nonsuperiorealleforze;nientefanciullialdisottodell’etàimpo-stadallalegge;magazzinicooperativisieranoapertiaevidentevantaggiodeglioperai;nonmancavaunacassadiprevidenza;trasuperiorielavoratoricorreva,ingenerale, insiemeconunreciprocotacitorispetto,unaconfortevolecordialità.PerquestoilgruppodeiragazzaccicapitanatidaJacopo,alui,
davaproprioainervi.Jacopo,poi,eglinonlopotevapropriosoffrire,edovevaspes-
sofarsiviolenzapertrattarlocomeglialtri.Quel giovanotto era il terrore della signorina Paolina. Egli
l’avevavedutaimpallidireungiornochepasseggiavaconluieconlasorellasualungoilmiume,eJacopoerapassatosenzasalu-tare,conlasuaariacciaspavalda,lapipainboccaeilcappelloa
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Eglivenivadaun’altraofmicina;conoscevaglioperai;sapevadiqualedannopotevanoesserecausacertetestebislaccheeesal -tate.Mapoichèl’ingegnereraccomandavalatolleranza,aluinon
restavacheditollerare.—EDiovogliachel’indulgenzanonabbiadacostarcara!—
pensavailgiovane.Accolto con franca cordialità dalla famiglia dell’ingegnere,
CarloLuppoli,cheeraunottimogiovaneeunabilissimotecnico,sierasinceramenteaffezionatoadessaesentivaperl’ingegnerestimaedamicizia.Lavoravaconpassione;eavrebbevolutochealaofmicinatutto
tirassevialiscioepiano;avrebbevolutocheglioperaifosserotuttilaboriosieseri;chefosserosopratuttoragionevoli,enonsilasciasserooffuscareilbuonsensodainopportuniemattipredi-cozzi.Quellanoneraunagrandeofmicina;maeraunaofmicinache
avevaaccoltoeseguivafedelmentequantolaprogreditaciviltàelamilantropiaesigevanodauncapointelligente,umanitario.Lapagaerabuona;leoredellavorononeccessive;lafatica
nonsuperiorealleforze;nientefanciullialdisottodell’etàimpo-stadallalegge;magazzinicooperativisieranoapertiaevidentevantaggiodeglioperai;nonmancavaunacassadiprevidenza;trasuperiorielavoratoricorreva,ingenerale, insiemeconunreciprocotacitorispetto,unaconfortevolecordialità.PerquestoilgruppodeiragazzaccicapitanatidaJacopo,alui,
davaproprioainervi.Jacopo,poi,eglinonlopotevapropriosoffrire,edovevaspes-
sofarsiviolenzapertrattarlocomeglialtri.Quel giovanotto era il terrore della signorina Paolina. Egli
l’avevavedutaimpallidireungiornochepasseggiavaconluieconlasorellasualungoilmiume,eJacopoerapassatosenzasalu-tare,conlasuaariacciaspavalda,lapipainboccaeilcappelloa
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labrava.—Quell’operaiolì—gliavevasusurratolafanciulla—non
vuolbeneaGiorgio,e...e...amefatantapaura!Poverasignorina!cosìtimida,cosìdelicataebella!Turbarela
suaanimucciainnocenteegentileeraunveropeccato!Egligliavrebbedatotantovolentieriunalezioneaquelfarabutto!La signorina Paolina doveva pensarci spesso a quel brutto
coso.Anchelaserainnanzi,chelafamigliaeraraccoltanelsalot-tino,conilmedico,ormaidicasaanchelui,edonPaolo,cheve-nivatuttelesereapassareunpard’oreincompagnia,ella,pri -madisederealpianoperfareunpo’dimusicaecantarequal -cheromanza,gliavevadomandatosottovoce:—EJacopo?Ecco,nonfossestatoaltrocheperlatranquillitàdellagentile
signorina,egliavrebbemandatoaldiavoloquelcattivoarnese.Questo pensava Carlo Luppoli mentre tornava a l’ofmicina,
dopodiesserestatonellostudiodell’ingegnere.Eproprioalprimoentrare,videJacoposedutosopraunmuc-
chiodiferrogreggio,ilqualeconunagambasul’altra,fumavatranquillamente.—Nonseiditurno?—glichieseunpo’bruscamente.—Sì;—risposequello,buttandofuoriilfumoinsiemeconla
parola.—Ealloraallavoro;presto!Jacopologuardòconunbruttosogghigno,masialzòeandòal
lavorobrontolandoetrinciandol’ariacongrangesti.Eraoradiminirlaconicomandi:«Tempoeraetempoè!»se-
guitavaammiccandoaicompagni,chesospendevanoil lavoro,persentirequellocheeglidiceva.«Schiaviadessononcen’èpiù;chilavoraechifalavorare,tuttiuguali,p...miseria!Lapoveragentenondevemiaccarsileossaperisignori!Èoradiminirla,èora!»Ebrontolandoebofonchiando,concattiviguizzinegliocchiet-
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labrava.—Quell’operaiolì—gliavevasusurratolafanciulla—non
vuolbeneaGiorgio,e...e...amefatantapaura!Poverasignorina!cosìtimida,cosìdelicataebella!Turbarela
suaanimucciainnocenteegentileeraunveropeccato!Egligliavrebbedatotantovolentieriunalezioneaquelfarabutto!La signorina Paolina doveva pensarci spesso a quel brutto
coso.Anchelaserainnanzi,chelafamigliaeraraccoltanelsalot-tino,conilmedico,ormaidicasaanchelui,edonPaolo,cheve-nivatuttelesereapassareunpard’oreincompagnia,ella,pri -madisederealpianoperfareunpo’dimusicaecantarequal -cheromanza,gliavevadomandatosottovoce:—EJacopo?Ecco,nonfossestatoaltrocheperlatranquillitàdellagentile
signorina,egliavrebbemandatoaldiavoloquelcattivoarnese.Questo pensava Carlo Luppoli mentre tornava a l’ofmicina,
dopodiesserestatonellostudiodell’ingegnere.Eproprioalprimoentrare,videJacoposedutosopraunmuc-
chiodiferrogreggio,ilqualeconunagambasul’altra,fumavatranquillamente.—Nonseiditurno?—glichieseunpo’bruscamente.—Sì;—risposequello,buttandofuoriilfumoinsiemeconla
parola.—Ealloraallavoro;presto!Jacopologuardòconunbruttosogghigno,masialzòeandòal
lavorobrontolandoetrinciandol’ariacongrangesti.Eraoradiminirlaconicomandi:«Tempoeraetempoè!»se-
guitavaammiccandoaicompagni,chesospendevanoil lavoro,persentirequellocheeglidiceva.«Schiaviadessononcen’èpiù;chilavoraechifalavorare,tuttiuguali,p...miseria!Lapoveragentenondevemiaccarsileossaperisignori!Èoradiminirla,èora!»Ebrontolandoebofonchiando,concattiviguizzinegliocchiet-
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tigrigielavocerauca,sirimettevaallavorodispettosamente.CarloLuppoli si sentivaprudere la linguae lemani. Masi
morselelabbrapernondirequellochepensava;etennelemaninervosamenteimprigionateintasca.—Razzadiprepotentiediusurai!—minìpermormoraresot-
tovocel’operaio.—Rovinanolapoveragenteepoifannocreparsullavoroperarricchirsi!Carlo,al’ingiusta,ingiuriosaallusione,sifermòsuiduepiedi
davantialgiovane;e,rittosul’alta,robustapersona,conlacerascuraeminacciosadichipiùnonriesceacontenersi,stavapersfogare il suogozzo, quando, per fortuna, vennechiamatodaunodeicapioperaiperunimprovvisoguastoadunamacchina.EsiallontanòlanciandoaJacopoun’occhiataespressiva.—Briccone!—badavaadirefrasè—sovversivodellamal
ora!...Edècapace,capacissimodimontarlatestaaicompagni!...Sesuccedesserodeiguai,chespaventoperPaolina!Sisentìarrossireaquelnome,cheglivennesenzaaggiunta
dalcuoreallelabbra.CarloLuppolieramigliodiun’onestaenumerosafamigliadi
commercianti di Milano. Avevaottenuto la licenza a l’istitutotecnico,poisierasubitoallogatoinun’ofmicina,daprimacomeapprendistameccanico,poicomemeccanico,einminecomedi-rettoretecnico.Eraassaiintelligente,laborioso,onestissimoedicaratterelealeesimpatico.Suounicosvagoeralamusica,checapivaedamava;avevaimparatoasuonareilviolino;esenoneraesecutoreperfetto,eracertoundelicatoespessooriginaleinterprete.Paolina,conl’abilitàdellesuebianchemanineeconlasua
dolcissimavoce,loavevasubitointeressato,d’uninteressamen-tochegliandavasemprepiùriempiendoilcuore.Perlui,giovinottonerobustoeforte,quellafanciullaesile,de-
licata,biondaeimpressionabile,eraunidealedibellezzaedisentimento.
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tigrigielavocerauca,sirimettevaallavorodispettosamente.CarloLuppoli si sentivaprudere la linguae lemani. Masi
morselelabbrapernondirequellochepensava;etennelemaninervosamenteimprigionateintasca.—Razzadiprepotentiediusurai!—minìpermormoraresot-
tovocel’operaio.—Rovinanolapoveragenteepoifannocreparsullavoroperarricchirsi!Carlo,al’ingiusta,ingiuriosaallusione,sifermòsuiduepiedi
davantialgiovane;e,rittosul’alta,robustapersona,conlacerascuraeminacciosadichipiùnonriesceacontenersi,stavapersfogare il suogozzo, quando, per fortuna, vennechiamatodaunodeicapioperaiperunimprovvisoguastoadunamacchina.EsiallontanòlanciandoaJacopoun’occhiataespressiva.—Briccone!—badavaadirefrasè—sovversivodellamal
ora!...Edècapace,capacissimodimontarlatestaaicompagni!...Sesuccedesserodeiguai,chespaventoperPaolina!Sisentìarrossireaquelnome,cheglivennesenzaaggiunta
dalcuoreallelabbra.CarloLuppolieramigliodiun’onestaenumerosafamigliadi
commercianti di Milano. Avevaottenuto la licenza a l’istitutotecnico,poisierasubitoallogatoinun’ofmicina,daprimacomeapprendistameccanico,poicomemeccanico,einminecomedi-rettoretecnico.Eraassaiintelligente,laborioso,onestissimoedicaratterelealeesimpatico.Suounicosvagoeralamusica,checapivaedamava;avevaimparatoasuonareilviolino;esenoneraesecutoreperfetto,eracertoundelicatoespessooriginaleinterprete.Paolina,conl’abilitàdellesuebianchemanineeconlasua
dolcissimavoce,loavevasubitointeressato,d’uninteressamen-tochegliandavasemprepiùriempiendoilcuore.Perlui,giovinottonerobustoeforte,quellafanciullaesile,de-
licata,biondaeimpressionabile,eraunidealedibellezzaedisentimento.
52
Sentivaunistintivodibisognodiproteggerla,disgombrarled’intornogliostacoli,didifenderladaogniminacciadipericolo.Incasa,tuttiavevanonotatolapremuradelsignorCarloper
Paolina;tutti,menolei,l’ingenuafanciulla,cheancoranonavevaimparatoaleggerenelpropriocuore.—Èunbravogiovane!—pensavalasignoraClotilde.—Èunintelligenteeonestolavoratore!—pensavaasuavol-
taGiorgio.—Epoièserio,energicoeleale.Eilgiovane,aquestomodogiudicato,nonfucertoconsidera-
tocomeunpericoloperl’inesperienzaelaingenuitàdiPaolina.InquantoaIda,larobustaegiocondafanciullona,nonaveva
tempodibadarealasorella.Ilmedicodelpaese,insuitrent’anni,migliodiunmontanaro
benestante,cheerastatomandatoforaviaastudiareeadaddot -torarsi dall’ambizione paterna, si era subito preso di sincerasimpatiaperquellagiovanepiùfrescachebella,piùassennatacheintelligente.RobertoMancinelli—cosìsichiamavailmedico—sierale-
gatoinamiciziacoll’ingegnereeconCarloLuppoli,coniqualinonfacevamisterodellasuasimpatiaperl’Idaemoltomenodellesueonesteintenzioni.LasignoraClotildeavevaragionediringraziarefervidamente
Iddio.Dopoglistenti,dopolepreoccupazioni,eranovenutiingiornibuoni;giornidisicurezzaedisperanza.Oh,senoncifos-se stato il cruccio per il male seminato da suo cognatoLanciani!...Erastataleiaconsigliareilmiglioarenderealafami-gliadiJacopoil casolareequelpo’diterrapassatiinpossessodelcognatoeereditatidaGiorgio.Ellaavevacompresochequel -larobaeracadutanellemanideldefuntoLancianiconmezzipocodelicatiepuntogenerosi,perquantononillegali.DiazionipropriocontrolaleggeGiorgioLancianinonneave-
vacommessemai.Ilsuotorto—graveperlecoscienzedelicate—erastatoquellodiabusaredegliimbarazzieconomicidella
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Sentivaunistintivodibisognodiproteggerla,disgombrarled’intornogliostacoli,didifenderladaogniminacciadipericolo.Incasa,tuttiavevanonotatolapremuradelsignorCarloper
Paolina;tutti,menolei,l’ingenuafanciulla,cheancoranonavevaimparatoaleggerenelpropriocuore.—Èunbravogiovane!—pensavalasignoraClotilde.—Èunintelligenteeonestolavoratore!—pensavaasuavol-
taGiorgio.—Epoièserio,energicoeleale.Eilgiovane,aquestomodogiudicato,nonfucertoconsidera-
tocomeunpericoloperl’inesperienzaelaingenuitàdiPaolina.InquantoaIda,larobustaegiocondafanciullona,nonaveva
tempodibadarealasorella.Ilmedicodelpaese,insuitrent’anni,migliodiunmontanaro
benestante,cheerastatomandatoforaviaastudiareeadaddot -torarsi dall’ambizione paterna, si era subito preso di sincerasimpatiaperquellagiovanepiùfrescachebella,piùassennatacheintelligente.RobertoMancinelli—cosìsichiamavailmedico—sierale-
gatoinamiciziacoll’ingegnereeconCarloLuppoli,coniqualinonfacevamisterodellasuasimpatiaperl’Idaemoltomenodellesueonesteintenzioni.LasignoraClotildeavevaragionediringraziarefervidamente
Iddio.Dopoglistenti,dopolepreoccupazioni,eranovenutiingiornibuoni;giornidisicurezzaedisperanza.Oh,senoncifos-se stato il cruccio per il male seminato da suo cognatoLanciani!...Erastataleiaconsigliareilmiglioarenderealafami-gliadiJacopoil casolareequelpo’diterrapassatiinpossessodelcognatoeereditatidaGiorgio.Ellaavevacompresochequel -larobaeracadutanellemanideldefuntoLancianiconmezzipocodelicatiepuntogenerosi,perquantononillegali.DiazionipropriocontrolaleggeGiorgioLancianinonneave-
vacommessemai.Ilsuotorto—graveperlecoscienzedelicate—erastatoquellodiabusaredegliimbarazzieconomicidella
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poveragente,perimpossessarsilentamentedeiloroaveri.Però,comeavevafattoandareinmaloraalcuni,altriparecchi
egliavevaaiutatiesalvatidallaruina.—Inmindeiconti—siconsolavalabuonasignora—sequel
poveruomohafattodelmale,hapurefattodelbeneaparecchi,adiredidonPaolo.Ilguaioera,cheilmalemaggiorefattodaldefuntononsipo-
tevariparareinnessunamaniera.Ederalosfacelodelladisgra-ziatafamigliaFerrara.Ilpensierodelsuicida,dellavedovaedell’orfana,spessotur -
bavalatranquillitàdellasignoraClotilde.Maeracolpasua,eracolpadisuomiglio,sediquellepoverettenonsisapevapiùnulla?Compassionevoleegenerosa,lasignoraClotildecercavaogni
mezzodifareilbene.Equestoperbisognodelcuoreeancheperildesideriodifardimenticareilmalefattodalcognato.Nonvieraammalatocheellanonsoccorresse;nonvierapoverellocheellanonaiutasse.Giàsierafattaconoscereegiàmoltiavevanoragionedibene-
dirla.Mac’eranoalcuni,chepurenonavendoricevutotortidalde-
funtoLanciani,guardavanointraliceisuoieredielitenevanocomeresponsabilidellestranezzedelmorto.
⁂
Dopoalcuneoredilavorointenso—ilfaticosolavorodelta-volino—l’ingegnereLancianiuscìdallostudioeandòsulter-razzogiùinfondoal’ofmicinaperriposareerespirareunabocca-tad’ariapuraefresca.Ilsoledigiugno,nellasuagloriacaldaedorata,battevasule
montagnedilàdalmiumestrappandotintesvariateecupiom-breggiamenti.Lungoisentierieiviottolivagabondisuperlacosta,erauna
continuaascesadivaccheedipecore,chelacaldurascacciavadallapianaperglialtipascoli;ilsuonogorgogliantedeicampani
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poveragente,perimpossessarsilentamentedeiloroaveri.Però,comeavevafattoandareinmaloraalcuni,altriparecchi
egliavevaaiutatiesalvatidallaruina.—Inmindeiconti—siconsolavalabuonasignora—sequel
poveruomohafattodelmale,hapurefattodelbeneaparecchi,adiredidonPaolo.Ilguaioera,cheilmalemaggiorefattodaldefuntononsipo-
tevariparareinnessunamaniera.Ederalosfacelodelladisgra-ziatafamigliaFerrara.Ilpensierodelsuicida,dellavedovaedell’orfana,spessotur -
bavalatranquillitàdellasignoraClotilde.Maeracolpasua,eracolpadisuomiglio,sediquellepoverettenonsisapevapiùnulla?Compassionevoleegenerosa,lasignoraClotildecercavaogni
mezzodifareilbene.Equestoperbisognodelcuoreeancheperildesideriodifardimenticareilmalefattodalcognato.Nonvieraammalatocheellanonsoccorresse;nonvierapoverellocheellanonaiutasse.Giàsierafattaconoscereegiàmoltiavevanoragionedibene-
dirla.Mac’eranoalcuni,chepurenonavendoricevutotortidalde-
funtoLanciani,guardavanointraliceisuoieredielitenevanocomeresponsabilidellestranezzedelmorto.
⁂
Dopoalcuneoredilavorointenso—ilfaticosolavorodelta-volino—l’ingegnereLancianiuscìdallostudioeandòsulter-razzogiùinfondoal’ofmicinaperriposareerespirareunabocca-tad’ariapuraefresca.Ilsoledigiugno,nellasuagloriacaldaedorata,battevasule
montagnedilàdalmiumestrappandotintesvariateecupiom-breggiamenti.Lungoisentierieiviottolivagabondisuperlacosta,erauna
continuaascesadivaccheedipecore,chelacaldurascacciavadallapianaperglialtipascoli;ilsuonogorgogliantedeicampani
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eiltintinnaredeibubboli,aggiungevanounanotamestaedolcealamusicadellavalle.Ilmiume,ingrossatodallepioggieprima-verili,correvaimpetuosoeverdastrofralesponderocciose.Faggetagiacevanell’ombra;difronteaFaggeta,ilcastelloer-
geval’altatorrenegliultimiraggirossastri.Giorgiositrovòcongliocchimissisulgrigiocastelloesiindi-
spettì.Chemaiattiravalàlasuaattenzione,chedaunpocoditempononriuscivaadaffacciarsiallavallata,senzacheilsuosguardosiinnalzasselasù?...Sieraingiugnoinoltrato.Varivilleggiantigiàeranopartitiper
ilmare.Nonsarebbepurepartita,almenoperunmese,lafora-stiera?...Il mare, la spiaggia, i bagni nonattiravano la bella signora
Wordmillconlapromessadisvariatipiaceri?Sarebberimastalì,alcastello,tuttal’estateemagarianchel’autunno?Machecosaimportavaalui,chelaforastieraseneandasseo
rimanesse?—Infatti,amechemifa?—risposeilgiovineal’internado-
manda.—Sareiforsetantoscioccodalasciarmiimporredallesueariealtezzose?Nocerto;aluiquelfaresuperbiosononfacevanècaldonè
freddo;diquestoeglierapersuaso;questosiandavadicendoeripetendocondelleespressivealzatedispallaedeisorrisisde-gnosi.Acceseilsigaroesibuttònellasediaasdraio,perdarsiillus-
sodiunpo’diriposoincomodaposizione.L’ariafrescagliaccarezzavailvoltodandogliunsensodibe-
nessere;isuoiocchiriposavanonelverde,ricevendoemandan-doalcuorelapotenteimpressionedelbello.LecampanediFaggetasuonavanoafestaperunaprossima
solennità;eraunsuonosquillanteeunpo’fesso,chesiaccorda-va,adistanza,conloscampanellarepienoegravedellaparroc-chiadelborgo.
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eiltintinnaredeibubboli,aggiungevanounanotamestaedolcealamusicadellavalle.Ilmiume,ingrossatodallepioggieprima-verili,correvaimpetuosoeverdastrofralesponderocciose.Faggetagiacevanell’ombra;difronteaFaggeta,ilcastelloer-
geval’altatorrenegliultimiraggirossastri.Giorgiositrovòcongliocchimissisulgrigiocastelloesiindi-
spettì.Chemaiattiravalàlasuaattenzione,chedaunpocoditempononriuscivaadaffacciarsiallavallata,senzacheilsuosguardosiinnalzasselasù?...Sieraingiugnoinoltrato.Varivilleggiantigiàeranopartitiper
ilmare.Nonsarebbepurepartita,almenoperunmese,lafora-stiera?...Il mare, la spiaggia, i bagni nonattiravano la bella signora
Wordmillconlapromessadisvariatipiaceri?Sarebberimastalì,alcastello,tuttal’estateemagarianchel’autunno?Machecosaimportavaalui,chelaforastieraseneandasseo
rimanesse?—Infatti,amechemifa?—risposeilgiovineal’internado-
manda.—Sareiforsetantoscioccodalasciarmiimporredallesueariealtezzose?Nocerto;aluiquelfaresuperbiosononfacevanècaldonè
freddo;diquestoeglierapersuaso;questosiandavadicendoeripetendocondelleespressivealzatedispallaedeisorrisisde-gnosi.Acceseilsigaroesibuttònellasediaasdraio,perdarsiillus-
sodiunpo’diriposoincomodaposizione.L’ariafrescagliaccarezzavailvoltodandogliunsensodibe-
nessere;isuoiocchiriposavanonelverde,ricevendoemandan-doalcuorelapotenteimpressionedelbello.LecampanediFaggetasuonavanoafestaperunaprossima
solennità;eraunsuonosquillanteeunpo’fesso,chesiaccorda-va,adistanza,conloscampanellarepienoegravedellaparroc-chiadelborgo.
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Dilàdalmiume,lungoiviottolieisentieriserpeggianti,conti-nuavalenta l’ascesadellemandriebiancheggianti, dellecaprezazzerute,dellepecoreserrateleunecontrolealtreesfuggentisuegiùperlacosta.Giorgioguardavaedascoltava, godendo intimamente. Maa
pocoapocosuonieveduteglisiandavanosmorzandoevelandod’intorno;eilricordosicacciòfraluielecosespadroneggiando-lo.Riudìundeliziosoeappassionatocantodidonna,sirisentìcommossoalamissitàstranadidueocchioniscuriluminosi,cheloavevanoavvoltoconpotenzamagnetica.Eunasplendidamigu-radigiovinedonna,daicapellid’oro,lebracciaelespallecandi -deeperfettespiccantinelvestitoneroscintillante,sifrapposefraluieilbellodellanatura.Inquelricordosismarrì;ilsigaroglisispensefralelabbra;
ebbeunmomentodiastrazionecompleta.LoscosselavocedisuasorellaIda,chesalivadicorsalasca-
lettaachiocciolachiamandolo:—Giorgio!Giorgio!Uscìsulterrazzotuttarossadipiacereesorridenteegliporse
unbiglietto.—Èuninvitoperdomani—spiegò.—LamarchesadiPiana
cipregadiprendereparteaunaescursionemontanaperdoma-ni,al’alba.CisarannoancheRobertoMancinellieCarlo,poichèdomanièunfestoneelaferrieraèchiusa.Lamarchesaciinvitatutti;nonsipuòdiredino,nonèvero,Giorgio?Giorgio, bruscamente strappato a quel momento d’oblìo, a
tuttaprimanoncompresequellochedicevalasorella,laqualedovetteripetere.—Chedicelamamma?—chieseinmine.—Ohlamamma!Saibene!...Seseicontentotu!...Ellagiànon
viene,perchèlasalitaledàallostomaco.Dunque?...—Masì,masì!—risposeilgiovine.—Unpo’disvagofarà
beneatutti!
56
Dilàdalmiume,lungoiviottolieisentieriserpeggianti,conti-nuavalenta l’ascesadellemandriebiancheggianti, dellecaprezazzerute,dellepecoreserrateleunecontrolealtreesfuggentisuegiùperlacosta.Giorgioguardavaedascoltava, godendo intimamente. Maa
pocoapocosuonieveduteglisiandavanosmorzandoevelandod’intorno;eilricordosicacciòfraluielecosespadroneggiando-lo.Riudìundeliziosoeappassionatocantodidonna,sirisentìcommossoalamissitàstranadidueocchioniscuriluminosi,cheloavevanoavvoltoconpotenzamagnetica.Eunasplendidamigu-radigiovinedonna,daicapellid’oro,lebracciaelespallecandi -deeperfettespiccantinelvestitoneroscintillante,sifrapposefraluieilbellodellanatura.Inquelricordosismarrì;ilsigaroglisispensefralelabbra;
ebbeunmomentodiastrazionecompleta.LoscosselavocedisuasorellaIda,chesalivadicorsalasca-
lettaachiocciolachiamandolo:—Giorgio!Giorgio!Uscìsulterrazzotuttarossadipiacereesorridenteegliporse
unbiglietto.—Èuninvitoperdomani—spiegò.—LamarchesadiPiana
cipregadiprendereparteaunaescursionemontanaperdoma-ni,al’alba.CisarannoancheRobertoMancinellieCarlo,poichèdomanièunfestoneelaferrieraèchiusa.Lamarchesaciinvitatutti;nonsipuòdiredino,nonèvero,Giorgio?Giorgio, bruscamente strappato a quel momento d’oblìo, a
tuttaprimanoncompresequellochedicevalasorella,laqualedovetteripetere.—Chedicelamamma?—chieseinmine.—Ohlamamma!Saibene!...Seseicontentotu!...Ellagiànon
viene,perchèlasalitaledàallostomaco.Dunque?...—Masì,masì!—risposeilgiovine.—Unpo’disvagofarà
beneatutti!
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—OhcomesonocontentaecomesaràcontentaPaolina!—disselafanciulla,lasciandoilfratelloescendendorapidamentelescale.Giorgiosialzòperscendereinofmicina;siappoggiòall’infer-
riatasullaqualeilrosaiointrecciavalesueramemiorite,buttòviailmozziconedisigaroediedeun’ultimaocchiataintorno.Masi ritrasse tostocondispettoestettesu lasogliadell’uscioaguardareadocchilarghiaperti.Sulponticelloaltosulmiume,cheunivaFaggetaunpocosotto
ilcastello,stavarittaedimmobileunadonnavestitadibianco,avvoltanellafantasticalucedeltramonto,—Lei!—mormorò.—Laforastiera!Simiseunamanosulpettopersoffocarvidentrounimprovvi-
so,inesplicabilemartellio.—Guardaquagiù!—soggiunseparlandofrasèesè.—Guar-
daalaferriera!...ame!...Unindeminibilesensodimalessereedidispettoglichiamòsu
laboccaunsorrisoamaro.—Mimissaconunbinoccolo!Chesfacciatainsistenza!... Oh!
maquestaèunaspeciedipersecuzione,miabellaorgogliosa!Sisentivaguardatodaunosguardofreddoesdegnoso,chegli
risvegliavadentrountumultodisentimenti.Voltòbruscamentelespalleelasciòilterrazzo.Manonsifermòinofmicina.Senzadarsiunaragionediquello
che faceva, l’attraversòrapidamente, entrònello studioloesifecealaminestra.Lasignoraeratuttoralà,sulponte;maguardavaaltrove.Che
cosaguardava?...Puntòeglipureilcannocchiale.Ilbinoccolodellaforestieraeramissosulacrocedelsuicidadi
làdalmiume.Giorgiochiuselegelosieperguardaresenzaessereveduto.Dopopochiminutilasignoraabbassòilbinoccoloesenestet-
teimmota.
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—OhcomesonocontentaecomesaràcontentaPaolina!—disselafanciulla,lasciandoilfratelloescendendorapidamentelescale.Giorgiosialzòperscendereinofmicina;siappoggiòall’infer-
riatasullaqualeilrosaiointrecciavalesueramemiorite,buttòviailmozziconedisigaroediedeun’ultimaocchiataintorno.Masi ritrasse tostocondispettoestettesu lasogliadell’uscioaguardareadocchilarghiaperti.Sulponticelloaltosulmiume,cheunivaFaggetaunpocosotto
ilcastello,stavarittaedimmobileunadonnavestitadibianco,avvoltanellafantasticalucedeltramonto,—Lei!—mormorò.—Laforastiera!Simiseunamanosulpettopersoffocarvidentrounimprovvi-
so,inesplicabilemartellio.—Guardaquagiù!—soggiunseparlandofrasèesè.—Guar-
daalaferriera!...ame!...Unindeminibilesensodimalessereedidispettoglichiamòsu
laboccaunsorrisoamaro.—Mimissaconunbinoccolo!Chesfacciatainsistenza!... Oh!
maquestaèunaspeciedipersecuzione,miabellaorgogliosa!Sisentivaguardatodaunosguardofreddoesdegnoso,chegli
risvegliavadentrountumultodisentimenti.Voltòbruscamentelespalleelasciòilterrazzo.Manonsifermòinofmicina.Senzadarsiunaragionediquello
che faceva, l’attraversòrapidamente, entrònello studioloesifecealaminestra.Lasignoraeratuttoralà,sulponte;maguardavaaltrove.Che
cosaguardava?...Puntòeglipureilcannocchiale.Ilbinoccolodellaforestieraeramissosulacrocedelsuicidadi
làdalmiume.Giorgiochiuselegelosieperguardaresenzaessereveduto.Dopopochiminutilasignoraabbassòilbinoccoloesenestet-
teimmota.
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Il soleeracalatonel bruscotramonto, lasciandosi dietrolavagalucedelcrepuscolo.Einquellalucevaporosa,lamiguradiMariaWordmill,quasiso-
spesasulprecipizio,avevaqualchecosadifantastico.Attrattadagliocchimissisulei,adistanza,essaguardòaquella
volta,eGiorgiolevidesulvoltoun’espressionetaleditristezzadolorosa,chedavaalasuabellezzaunfascinonuovo.Stetteunmomentoimmobileecomeassorta;poi,lentamente,conanda-turastanca,passòilponteesalìalcastello.L’ariasi andavarafmittendo. Giorgio, ormai, nondistingueva
cheunalontana,mobilemigurabianca,laqualeprestovennein-ghiottitadall’oscurità.Lacampanadellaminedellagiornataillavoroeragiàsuonata.
Glioperaieranouscititutti;laferriera,cheildìdopodovevare-starechiusa,eradeserta.EGiorgioeraancoralàalaminestracheavevariapertabevendolaquietetristezzadiquell’ora,risalendoconlosguardo,dallaneravalleall’oppostamontagna,minosualafasciadinebbionechenecelavalavetta,epiùsuancora,al’apertoserenoealestelle.—Dio!—sitrovòadinvocare,inteneritodaunprepotentebi-
sognodidolcerifugio.—Dio!...checosasuccedeinme,chenonmisentopiùquellodiprima?Qualcunobussòal’uscio.—Avanti!feceGiorgio.EraCarloLuppoli.Venivaadavvertirlocheladomesticachia-
mavaatavola;laminestraeragiàscodellata.—Ah!—feceGiorgio,comedestandosi.Masiscossesubito
d’intornolostranotorporechelointontiva,einmilandoilbraccioinquellodelsuoimpiegato,disse:—Andiamo!andiamo!nonfacciamoaspettarelamamma;leièdeinostrieh?InfattiCarloLuppoliquelgiornoerainvitatoalacasinadella
ferriera,comeormaisuccedevaspesso.Atavolasi parlòdell’invitodel domani: dovevaessereuna
58
Il soleeracalatonel bruscotramonto, lasciandosi dietrolavagalucedelcrepuscolo.Einquellalucevaporosa,lamiguradiMariaWordmill,quasiso-
spesasulprecipizio,avevaqualchecosadifantastico.Attrattadagliocchimissisulei,adistanza,essaguardòaquella
volta,eGiorgiolevidesulvoltoun’espressionetaleditristezzadolorosa,chedavaalasuabellezzaunfascinonuovo.Stetteunmomentoimmobileecomeassorta;poi,lentamente,conanda-turastanca,passòilponteesalìalcastello.L’ariasi andavarafmittendo. Giorgio, ormai, nondistingueva
cheunalontana,mobilemigurabianca,laqualeprestovennein-ghiottitadall’oscurità.Lacampanadellaminedellagiornataillavoroeragiàsuonata.
Glioperaieranouscititutti;laferriera,cheildìdopodovevare-starechiusa,eradeserta.EGiorgioeraancoralàalaminestracheavevariapertabevendolaquietetristezzadiquell’ora,risalendoconlosguardo,dallaneravalleall’oppostamontagna,minosualafasciadinebbionechenecelavalavetta,epiùsuancora,al’apertoserenoealestelle.—Dio!—sitrovòadinvocare,inteneritodaunprepotentebi-
sognodidolcerifugio.—Dio!...checosasuccedeinme,chenonmisentopiùquellodiprima?Qualcunobussòal’uscio.—Avanti!feceGiorgio.EraCarloLuppoli.Venivaadavvertirlocheladomesticachia-
mavaatavola;laminestraeragiàscodellata.—Ah!—feceGiorgio,comedestandosi.Masiscossesubito
d’intornolostranotorporechelointontiva,einmilandoilbraccioinquellodelsuoimpiegato,disse:—Andiamo!andiamo!nonfacciamoaspettarelamamma;leièdeinostrieh?InfattiCarloLuppoliquelgiornoerainvitatoalacasinadella
ferriera,comeormaisuccedevaspesso.Atavolasi parlòdell’invitodel domani: dovevaessereuna
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bellacompagnia.Sidovevapartiredibuon’ora,primachelevas-seilsole.Ilpuntodiriunioneerapropriolìalaferriera,dovesiaprivail
sentierodellasalita.—L’invitovienedallamarchesadiPiana,esaràcertounapia-
cevoleescursione!—osservòlasignoraClotilde.—Quellaèunagentildonna,chefasemprelecoseamodo!—E lamarchesinaClara, checarasignorinaè! —esclamò
Paolina.—Nonèpuntoaltezzosalei;micacome...come...—Fuori!...Comelaforestieradelcastello;lagiovanevedova
Wordmill!—saltòsuIda.—Èverocheèbellissimaericchissima;masidàcertearie!...—Nonseladàperòcontutti!—corressePaolina.—Alafe-
stadiballoincasaPianaerad’unaaffabilitàcheincantava!—Serbalasuasuperbiapernoi!—feceIdaalzandolespalle.—Deveessereun’aristocratica!—disseGiorgioconunsorri-
sochenascosel’amarodelcuore.—Iodico,chenoilesiamotuttiantipatici!—concluseIda,
conun’altraespressivaalzatinadispalle.Sieraalafruttaquandosisentìstridereilcancello.Eranoil
medicoedonPaolo.Preseroilcaffètuttiinsieme;poipassarononelsalottoafare
unpocodimusica.Il medicosuonava il mlautoabbastanzabene; CarloLuppoli
suonavaassaibeneilviolino,ePaolinaaccompagnavaedirigevaipiccoliconcerti.Così,alacasina,leseratepassavanosempreinserenaelieta
intimità.DonPaolo,fanaticoperlamusica,simettevainpoltronaebe-
vevalenoteindevotoraccoglimento,comeseadessel’animasuatuttasiaccompagnasseinunoslancioditenerezzaversoDioelecosesante.—Soloconlamusicailcuoreumanoriesceadesprimerei
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bellacompagnia.Sidovevapartiredibuon’ora,primachelevas-seilsole.Ilpuntodiriunioneerapropriolìalaferriera,dovesiaprivail
sentierodellasalita.—L’invitovienedallamarchesadiPiana,esaràcertounapia-
cevoleescursione!—osservòlasignoraClotilde.—Quellaèunagentildonna,chefasemprelecoseamodo!—E lamarchesinaClara, checarasignorinaè! —esclamò
Paolina.—Nonèpuntoaltezzosalei;micacome...come...—Fuori!...Comelaforestieradelcastello;lagiovanevedova
Wordmill!—saltòsuIda.—Èverocheèbellissimaericchissima;masidàcertearie!...—Nonseladàperòcontutti!—corressePaolina.—Alafe-
stadiballoincasaPianaerad’unaaffabilitàcheincantava!—Serbalasuasuperbiapernoi!—feceIdaalzandolespalle.—Deveessereun’aristocratica!—disseGiorgioconunsorri-
sochenascosel’amarodelcuore.—Iodico,chenoilesiamotuttiantipatici!—concluseIda,
conun’altraespressivaalzatinadispalle.Sieraalafruttaquandosisentìstridereilcancello.Eranoil
medicoedonPaolo.Preseroilcaffètuttiinsieme;poipassarononelsalottoafare
unpocodimusica.Il medicosuonava il mlautoabbastanzabene; CarloLuppoli
suonavaassaibeneilviolino,ePaolinaaccompagnavaedirigevaipiccoliconcerti.Così,alacasina,leseratepassavanosempreinserenaelieta
intimità.DonPaolo,fanaticoperlamusica,simettevainpoltronaebe-
vevalenoteindevotoraccoglimento,comeseadessel’animasuatuttasiaccompagnasseinunoslancioditenerezzaversoDioelecosesante.—Soloconlamusicailcuoreumanoriesceadesprimerei
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sentimentielevati!...Lamusicaèillinguaggiodegliangeli!—so-levadireilbuonprete.QuellaseraPaolinaerainvena.Dopod’aversuonatoconCar-
loLuppolieconildottore,eseguìdasola,consquisitainterpre-tazione, una sonata di Beethoven. Poi, pregata da don Paolo,cantòl’AveMariadiGounodcontaleslanciodaintenerire.—Pareproprioilcantod’unangelo!—avevasusurratoilpre-
te,congliocchiumididicommozione.Rittoalmiancodellafanciulla,CarloLuppolivoltavalepagine
dellamusicadelleggìo.Ilsuovoltotradivaspessoilsentimento,cheormai gli stava saldo in cuore e che si traduceva in unosguardodiadorazionenelqualeavvolgevalasoavecreatura.Paolinaavevaormaipresoatrattarecondelicataconmidenza
quell’ottimogiovine,sempredesiderosodifarlepiacere.Elasisentiva spessissimodire: —SignorCarlo, mi favoriscaquellamusica!SignorCarlo,micerchiiltalpezzo!...SignorCarlo,mifacciaquestooquest’altrofavore!Elui,ilbuongiovinotto,conlagioianegliocchienelsorriso,
sifacevainquattroperrendersiutile,perguadagnarsisemprepiùlaconmidenzadellafanciulla,chesenzaaccorgerseneleeraentrataincuoreevistavasovrana.Quellasera,dopol’AveMariadiGounod,Paolinasieraaffac-
ciataalaminestraapertasulavalle,perconsultareiltempo,cheguaisenonfossestatobelloperilmattinodopo.Maappenalà,siritrasse,chiamandoconvocerauca:—Signor
Carlo!signorCarlo!Ilgiovinelefusubitovicino,eatuttaprimafeceancheluiun
attodisorpresa.—Oh!oh!vengaavedere,signoringegnere!Siaccostaronotuttiallaminestra.Nellanottebuia,lacrocedelsuicida,dilàdalmiume,spiccava
tetraesinistranellafantasticalucechepiovevadall’alto,quasimagicafasciaabbagliante.—Unproiettoreelettrico!—spiegòGiorgio.—E...lalucevie-
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sentimentielevati!...Lamusicaèillinguaggiodegliangeli!—so-levadireilbuonprete.QuellaseraPaolinaerainvena.Dopod’aversuonatoconCar-
loLuppolieconildottore,eseguìdasola,consquisitainterpre-tazione, una sonata di Beethoven. Poi, pregata da don Paolo,cantòl’AveMariadiGounodcontaleslanciodaintenerire.—Pareproprioilcantod’unangelo!—avevasusurratoilpre-
te,congliocchiumididicommozione.Rittoalmiancodellafanciulla,CarloLuppolivoltavalepagine
dellamusicadelleggìo.Ilsuovoltotradivaspessoilsentimento,cheormai gli stava saldo in cuore e che si traduceva in unosguardodiadorazionenelqualeavvolgevalasoavecreatura.Paolinaavevaormaipresoatrattarecondelicataconmidenza
quell’ottimogiovine,sempredesiderosodifarlepiacere.Elasisentiva spessissimodire: —SignorCarlo, mi favoriscaquellamusica!SignorCarlo,micerchiiltalpezzo!...SignorCarlo,mifacciaquestooquest’altrofavore!Elui,ilbuongiovinotto,conlagioianegliocchienelsorriso,
sifacevainquattroperrendersiutile,perguadagnarsisemprepiùlaconmidenzadellafanciulla,chesenzaaccorgerseneleeraentrataincuoreevistavasovrana.Quellasera,dopol’AveMariadiGounod,Paolinasieraaffac-
ciataalaminestraapertasulavalle,perconsultareiltempo,cheguaisenonfossestatobelloperilmattinodopo.Maappenalà,siritrasse,chiamandoconvocerauca:—Signor
Carlo!signorCarlo!Ilgiovinelefusubitovicino,eatuttaprimafeceancheluiun
attodisorpresa.—Oh!oh!vengaavedere,signoringegnere!Siaccostaronotuttiallaminestra.Nellanottebuia,lacrocedelsuicida,dilàdalmiume,spiccava
tetraesinistranellafantasticalucechepiovevadall’alto,quasimagicafasciaabbagliante.—Unproiettoreelettrico!—spiegòGiorgio.—E...lalucevie-
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nedalcastello!—Scommettocheèunafantasiadellaforestiera!—sussurrò
Ida.—Bizzarraidea!—brontolòil medico,chevedevaPaolina
tuttapallidaetremante,congliocchipieniditerrore,missisullacroce.CarloLuppolisentivatremarenellasuaunamaninadellafan-
ciullaelaguardava,dolorosamentecolpitodallospasimochelecontraevailvoltogentile.—Nonènullasignorina!—cercòdirincorarla.—Nonèaltro
cheunproiettoreelettrico!—Ma...quellacroceilluminatainmezzoalbuio!...ècosìlivi -
da!...Comesembragrande!...e...e...parechesimuova!...hopau-ra!hopaura!Elapoverafanciullasislanciòabuttarsifralebracciadella
madre.—Stramberie!—borbottavadonPaolo,mentreglialtricer-
cavanodicalmarePaolinasinghiozzanteeconvulsa.—Che tristecapriccio! —mormoròGiorgioriaffacciandosi
allaminestra.Lalucecontinuavaasegnarenell’ariascuraunfasciolumino-
sosospesofrailcastelloelacroce,comeunmagicolegamedicongiunzionefraqueltristeluogoequellatristememoria.—Tristecapriccio!ripetèGiorgio,nonpotendositoglieredi
là.Elàsitrattenneanchedopochedalsalottofuronouscititutti,
enonsimossesenonquandolalucescomparveimprovvisa-mente.Diritornoalborgodirivaillago,oveavevalasuacamera,Car-
loLuppoli,moltorabbuiato,dicevaaldottoreeadonPaolo,chefacevanolaviaconlui:—Ah,sechisipigliaquelpazzogiuocofosseunuomo,gliela
fareisbollireiolasmaniadellestravaganze!...Manondeveesse-
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nedalcastello!—Scommettocheèunafantasiadellaforestiera!—sussurrò
Ida.—Bizzarraidea!—brontolòil medico,chevedevaPaolina
tuttapallidaetremante,congliocchipieniditerrore,missisullacroce.CarloLuppolisentivatremarenellasuaunamaninadellafan-
ciullaelaguardava,dolorosamentecolpitodallospasimochelecontraevailvoltogentile.—Nonènullasignorina!—cercòdirincorarla.—Nonèaltro
cheunproiettoreelettrico!—Ma...quellacroceilluminatainmezzoalbuio!...ècosìlivi -
da!...Comesembragrande!...e...e...parechesimuova!...hopau-ra!hopaura!Elapoverafanciullasislanciòabuttarsifralebracciadella
madre.—Stramberie!—borbottavadonPaolo,mentreglialtricer-
cavanodicalmarePaolinasinghiozzanteeconvulsa.—Che tristecapriccio! —mormoròGiorgioriaffacciandosi
allaminestra.Lalucecontinuavaasegnarenell’ariascuraunfasciolumino-
sosospesofrailcastelloelacroce,comeunmagicolegamedicongiunzionefraqueltristeluogoequellatristememoria.—Tristecapriccio!ripetèGiorgio,nonpotendositoglieredi
là.Elàsitrattenneanchedopochedalsalottofuronouscititutti,
enonsimossesenonquandolalucescomparveimprovvisa-mente.Diritornoalborgodirivaillago,oveavevalasuacamera,Car-
loLuppoli,moltorabbuiato,dicevaaldottoreeadonPaolo,chefacevanolaviaconlui:—Ah,sechisipigliaquelpazzogiuocofosseunuomo,gliela
fareisbollireiolasmaniadellestravaganze!...Manondeveesse-
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realtrichelaforestiera!DonPaoloscuotevailcapo.Chedonnapotevaesserequella
cheavevagusticosìpazzi!...Lasciasseinpaceimorti,lasciasse!...Nonrisvegliasseneivividellememoriecheeramegliolasciarsepolte.—Gentechevaincercadiemozioni!—dicevaildottore.—
Donnefantastiche,isteriche,daidesideriguastiemalati!
⁂
Al’albadelgiornodopo,lacomitivaeraraccoltadavantilaca-sinadellaferriera.L’oriente si andava imbiancando; le campane suonavano
l’avemmariadelmattino.LamarchesaentròunmomentoasalutarelasignoraClotilde,
chenoneradellapartita.Ida,giàpronta,sieraunitaconlealtresignorine.—Paolina!Paolina!—gridavalamarchesinaClara,chiaman-
dolafanciulla,cheancoranonsivedeva.CarloLuppolibenedìincuorsuolagentilesignorina,chepa-
revagliavesseindovinatodentrol’impazienzaperilritardodel-lafanciulla.Paolinascesetosto,unpo’pallida,macosìgraziosanelcostu -
medialpinista,conlasottanalisciaemloscia,cortaminoalpol-paccio,leuose,ilcappellodauomo.Ellarese,sorridendoearrossendoinsiemeilbacioaClarae
stesalamaninainguantataaCarloLuppoli.Iprimiamettersinelsentierodellamontagnafuronolamar-
chesaeGiorgio.Glialtriliseguivano.Unaprocessionegaiadicolori,allegradi
chiacchieriierisatine.Ilmattinoparevafattoapposta.Fresco;unserenosmagliante,
l’ariaacutamenteprofumataevibrantedimillesuoniindistinti;suonidirisvegliodellecoseedellecreature.Smilaronosulponteefuronotostoallospiazzodelcastello.
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realtrichelaforestiera!DonPaoloscuotevailcapo.Chedonnapotevaesserequella
cheavevagusticosìpazzi!...Lasciasseinpaceimorti,lasciasse!...Nonrisvegliasseneivividellememoriecheeramegliolasciarsepolte.—Gentechevaincercadiemozioni!—dicevaildottore.—
Donnefantastiche,isteriche,daidesideriguastiemalati!
⁂
Al’albadelgiornodopo,lacomitivaeraraccoltadavantilaca-sinadellaferriera.L’oriente si andava imbiancando; le campane suonavano
l’avemmariadelmattino.LamarchesaentròunmomentoasalutarelasignoraClotilde,
chenoneradellapartita.Ida,giàpronta,sieraunitaconlealtresignorine.—Paolina!Paolina!—gridavalamarchesinaClara,chiaman-
dolafanciulla,cheancoranonsivedeva.CarloLuppolibenedìincuorsuolagentilesignorina,chepa-
revagliavesseindovinatodentrol’impazienzaperilritardodel-lafanciulla.Paolinascesetosto,unpo’pallida,macosìgraziosanelcostu -
medialpinista,conlasottanalisciaemloscia,cortaminoalpol-paccio,leuose,ilcappellodauomo.Ellarese,sorridendoearrossendoinsiemeilbacioaClarae
stesalamaninainguantataaCarloLuppoli.Iprimiamettersinelsentierodellamontagnafuronolamar-
chesaeGiorgio.Glialtriliseguivano.Unaprocessionegaiadicolori,allegradi
chiacchieriierisatine.Ilmattinoparevafattoapposta.Fresco;unserenosmagliante,
l’ariaacutamenteprofumataevibrantedimillesuoniindistinti;suonidirisvegliodellecoseedellecreature.Smilaronosulponteefuronotostoallospiazzodelcastello.
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MariaWordmillaspettavafuori.Ilsuocostumedipannorosso,attillato, semplicissimo, dicevaunminesentimentodi armoniaconi luoghi.Icapelli,negligentementeraccolti epuntatisulanucadaunasolaforcinad’argento,sfuggivanoincioccheondeg-giantidisottoilberrettonero,posatounpo’indietro.Ilmarchesefuilprimoasalutarelabellissimasignora;poi
venneroglialtri,chefuronopregatidipassarenelsalotto,ovedueservitori impalati aspettavanoperservire il caffè e latte,prontisulatavola,conunlussodiaccessori.Eranotuttiraccoltinelsalottodeipasti,mobigliatoconaristo-
craticasemplicità,dall’ampiaminestraainferriatasucuilerosearrampicantisiintrecciavanoaigelsominiconbisbiglioamoro-so.NonmancavanocheGiorgio,PaolinaeCarloLuppoli.—Fermiamociqui!—avevapregatolabiondafanciulla.—
Quellasignoramidàtantasoggezione!Eilgiovine,contentissimo,avevafattosederelagentilecom-
pagnasopraunmasso,nelfoltodeipinielesierasedutovicino.Giorgio,conildorsopoggiatoaltroncod’unapianta,fumava
aspettando.Dentroilcastellononcieravolutoentrare;nonvolevaesporsi
alrischiod’esseretrattato,inmezzoatutti,d’altoinbassodaquellasuperba.Disfogassealtrimentilasuaalterigia!Malagiovinesignora,invecedisfogarel’alterigia,conquistava
tutticoniltattosquisitoelaspontaneaaffabilità.Soloilmarcheseebbeanotare,cheellaognitantoguardavaa
l’usciocomeinattesadiqualcuno.—Avrànotatol’assenzadell’ingegnereedisuasorella—dis -
seasèstesso—esiaspetteràdivederlientraredaunmomentoall’altro.ManèGiorgionèsuasorellacomparvero.L’allegracomitivaripreseprestoilcammino,mettendosinel
sentierosassoso,quasigretoditorrentello,chescendevavaga-
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MariaWordmillaspettavafuori.Ilsuocostumedipannorosso,attillato, semplicissimo, dicevaunminesentimentodi armoniaconi luoghi.Icapelli,negligentementeraccolti epuntatisulanucadaunasolaforcinad’argento,sfuggivanoincioccheondeg-giantidisottoilberrettonero,posatounpo’indietro.Ilmarchesefuilprimoasalutarelabellissimasignora;poi
venneroglialtri,chefuronopregatidipassarenelsalotto,ovedueservitori impalati aspettavanoperservire il caffè e latte,prontisulatavola,conunlussodiaccessori.Eranotuttiraccoltinelsalottodeipasti,mobigliatoconaristo-
craticasemplicità,dall’ampiaminestraainferriatasucuilerosearrampicantisiintrecciavanoaigelsominiconbisbiglioamoro-so.NonmancavanocheGiorgio,PaolinaeCarloLuppoli.—Fermiamociqui!—avevapregatolabiondafanciulla.—
Quellasignoramidàtantasoggezione!Eilgiovine,contentissimo,avevafattosederelagentilecom-
pagnasopraunmasso,nelfoltodeipinielesierasedutovicino.Giorgio,conildorsopoggiatoaltroncod’unapianta,fumava
aspettando.Dentroilcastellononcieravolutoentrare;nonvolevaesporsi
alrischiod’esseretrattato,inmezzoatutti,d’altoinbassodaquellasuperba.Disfogassealtrimentilasuaalterigia!Malagiovinesignora,invecedisfogarel’alterigia,conquistava
tutticoniltattosquisitoelaspontaneaaffabilità.Soloilmarcheseebbeanotare,cheellaognitantoguardavaa
l’usciocomeinattesadiqualcuno.—Avrànotatol’assenzadell’ingegnereedisuasorella—dis -
seasèstesso—esiaspetteràdivederlientraredaunmomentoall’altro.ManèGiorgionèsuasorellacomparvero.L’allegracomitivaripreseprestoilcammino,mettendosinel
sentierosassoso,quasigretoditorrentello,chescendevavaga-
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bondopercosta.L’ingegneresitrovòl’ultimoinsiemeconunagrossasignora
chesalivaansimandoaffannosamente.L’incontrodiparecchimuli,chescendevanocarichidicarbo-
ne,scomposel’ordinedellabrigatella. Si cacciaronotutti, rag -gruppati,nellainsenaturaformatadaduescogli.Quandoripreseroilcammino,Giorgiositrovòfrailmarchese
elaforestiera.—Guardi,guardi,marchese!—esclamòauntrattolagiovine
donna,arrestandosisuloscrimolodellastradetta.—chemagni-micaveduta!Quellevetteimmacolateedesolate,sonounospet-tacolocheesaltal’anima!...Nonsenteleiqualchecosadiindemi -nibilmenteemozionantedentrodisèalavistadiquellaseveragrandiosità?...No?...Eneppurelei,signoringegnere?...Oh,legio-iecontemplative!—minìinunsusurro.—Gioiesublimi,nellequalilospiritoparesiaffaccial’inmini-
to!—soggiunseGiorgiosenzaguardarla,quasicompletandofrasèilpensierodilei.—L’inminito?—fecelagiovinedonna,assorta.Poi,subito,chieselìperlì:—Marchese,cicredeleial’inminito?al’immortalitàdell’ani-
ma?Ilmarchesescosseilcapoconunsorriso.—Elei,ingegnere?—chiesealgiovineconunmieroalzaredi
capo,comesesidegnassedivolgerealuiladomanda.—Iocicredo!—risposeseccamenteGiorgio.—Ealloracrederàneglispiriti!—soggiunselasignoracon
vocevibrataeconunostranobagliorenegliocchi.—Ecrederàpurecheessipossonoimporciunamissione;magaridivendet-ta!—Iocredochegli spiriti nonabbianopassioni! —rispose
l’ingegneremissandolasignoracondurezza.—Nèpuresedurantelavitafuronovittimedisoprusi?—
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bondopercosta.L’ingegneresitrovòl’ultimoinsiemeconunagrossasignora
chesalivaansimandoaffannosamente.L’incontrodiparecchimuli,chescendevanocarichidicarbo-
ne,scomposel’ordinedellabrigatella. Si cacciaronotutti, rag -gruppati,nellainsenaturaformatadaduescogli.Quandoripreseroilcammino,Giorgiositrovòfrailmarchese
elaforestiera.—Guardi,guardi,marchese!—esclamòauntrattolagiovine
donna,arrestandosisuloscrimolodellastradetta.—chemagni-micaveduta!Quellevetteimmacolateedesolate,sonounospet-tacolocheesaltal’anima!...Nonsenteleiqualchecosadiindemi -nibilmenteemozionantedentrodisèalavistadiquellaseveragrandiosità?...No?...Eneppurelei,signoringegnere?...Oh,legio-iecontemplative!—minìinunsusurro.—Gioiesublimi,nellequalilospiritoparesiaffaccial’inmini-
to!—soggiunseGiorgiosenzaguardarla,quasicompletandofrasèilpensierodilei.—L’inminito?—fecelagiovinedonna,assorta.Poi,subito,chieselìperlì:—Marchese,cicredeleial’inminito?al’immortalitàdell’ani-
ma?Ilmarchesescosseilcapoconunsorriso.—Elei,ingegnere?—chiesealgiovineconunmieroalzaredi
capo,comesesidegnassedivolgerealuiladomanda.—Iocicredo!—risposeseccamenteGiorgio.—Ealloracrederàneglispiriti!—soggiunselasignoracon
vocevibrataeconunostranobagliorenegliocchi.—Ecrederàpurecheessipossonoimporciunamissione;magaridivendet-ta!—Iocredochegli spiriti nonabbianopassioni! —rispose
l’ingegneremissandolasignoracondurezza.—Nèpuresedurantelavitafuronovittimedisoprusi?—
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chieseancoraquella,sostenendolosguardoconalterezza.—Nèpureinquestocaso.Conlavesteumana,lospiritodeve
spogliarsidiognipassione.—Anchediquelladellavendetta?...—feceMariaWordmillfer-
mandosisuiduepiediemissandoilgiovineintensamente.—Lavendettaè,dituttelepassioni,lapiùvolgare!—fece
Giorgio.—Sesiammettonoglispiriti,nonsipuòamenodipen-sarlisuperioriallavolgarità.—Edintalcaso,essiconsiglieranno,comeimponeilVangelo,
diporgerel’altraguanciaachicischiaffeggia?—disselasigno-raconunbeffardogestodiriso.—Ma...—soggiunseconunal-trogestodirisopiùbeffardodelprimo—leièunforte,mel’erodimenticato!Eaiforti,tuttelegrandivirtù;anchequelladelper-dono.—Odell’oblìo—concluseGiorgioconvocesordaeilvolto
impallidito—dell’oblìo,cheèlapiùbelladelleinsolenze.Ilmarcheseessendosiindugiatoindietro,iduegiovanisitro-
varonounmomentosoli,unpo’staccatidallacompagnia.Iloroocchis’incontrarono,acutecomepunte,pronteaferire.—Ahtutiprendibeffedime!...conqualdiritto?—dicevano
gliocchigrigilampeggianti.—Ahtuseiunforte?—dicevanogliocchioniscuriluminosie
pienidiminaccia.—Seiunforte?...Lavedremo,miobelsignore!Proseguironoilcamminoinsilenzio;strappandoconlamano
nervosaimioridoratidellaginestra,sparsaaciufmifragliscoglidellacosta;luiguardandodeliberatamenteeostinatamenteal -trove.Inquelpuntoilsentiero,fattoaduntrattostrettissimo,girava
intornoaunanudarocciasporgenteapiccosul’abissoneroeprofondo.Giorgiosifececontrolarocciaperlasciarpassarelasignora.
Maquesta,pernonrasentarlo,siavvicinòtroppoalloscrimoloemiseilpiedesopraunlastroneinbilico,cheoscillò.Conungri-
65
chieseancoraquella,sostenendolosguardoconalterezza.—Nèpureinquestocaso.Conlavesteumana,lospiritodeve
spogliarsidiognipassione.—Anchediquelladellavendetta?...—feceMariaWordmillfer-
mandosisuiduepiediemissandoilgiovineintensamente.—Lavendettaè,dituttelepassioni,lapiùvolgare!—fece
Giorgio.—Sesiammettonoglispiriti,nonsipuòamenodipen-sarlisuperioriallavolgarità.—Edintalcaso,essiconsiglieranno,comeimponeilVangelo,
diporgerel’altraguanciaachicischiaffeggia?—disselasigno-raconunbeffardogestodiriso.—Ma...—soggiunseconunal-trogestodirisopiùbeffardodelprimo—leièunforte,mel’erodimenticato!Eaiforti,tuttelegrandivirtù;anchequelladelper-dono.—Odell’oblìo—concluseGiorgioconvocesordaeilvolto
impallidito—dell’oblìo,cheèlapiùbelladelleinsolenze.Ilmarcheseessendosiindugiatoindietro,iduegiovanisitro-
varonounmomentosoli,unpo’staccatidallacompagnia.Iloroocchis’incontrarono,acutecomepunte,pronteaferire.—Ahtutiprendibeffedime!...conqualdiritto?—dicevano
gliocchigrigilampeggianti.—Ahtuseiunforte?—dicevanogliocchioniscuriluminosie
pienidiminaccia.—Seiunforte?...Lavedremo,miobelsignore!Proseguironoilcamminoinsilenzio;strappandoconlamano
nervosaimioridoratidellaginestra,sparsaaciufmifragliscoglidellacosta;luiguardandodeliberatamenteeostinatamenteal -trove.Inquelpuntoilsentiero,fattoaduntrattostrettissimo,girava
intornoaunanudarocciasporgenteapiccosul’abissoneroeprofondo.Giorgiosifececontrolarocciaperlasciarpassarelasignora.
Maquesta,pernonrasentarlo,siavvicinòtroppoalloscrimoloemiseilpiedesopraunlastroneinbilico,cheoscillò.Conungri-
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dosoffocato,l’ingegnerel’afferròperlavitaenonlalasciòsenonquandoilviottolosiapersesicurofralacostaeilpascoloindolcependenza.Unpo’pallidaella,glilevòinvoltoimagnimiciocchiillanguiditidalterroreeglisusurròungrazie,cheparevasirimiutassediuscirledallelabbra.Egliavevalafronteperlatadisudoreelelabbrasmorte.—Signora!—lebisbigliò—visonopericolichenonbisogna
smidare.—Quali?—chieseconlasolitaalterigialagiovinedonna.—Quellidellamontagna,peresempio!—risposecupoGior-
gio.—Venesarebbealtri?—chieseconunsorrisosprezzantela
signora.—Forse!—lealitòinfacciailgiovine,conunguizzoneglioc-
chi.E, senz’altro, la lasciò sola, abbracciandosi con lesto movi -
mentoaunoscoglioecacciandosiarditamentenelmocchioneperascenderesusu,frairamiintricatieipietroniaffondatineimuschi,inmezzoaunselvaggioarrufmìodirododendrieabetiincespugli.Così arrivò, moltoprimadagli altri, in un largorispianodi
monte,tappezzatodiericamiorita,diunsoavevialettovaporoso,conunfoltodiabetisulfondo,segnantilungolacostaunamac-chiacupaminoalazonarocciosa.Nelmezzodelrispianospiccavalabrunacinturadiuncon-
ventoabbandonato,conlabrunachiesasorgenteunpo’inalto,sopraunacompaginedipietreefraunaribellionedierbe.Nellamaestosasolitudine,l’anticoconvento,magnimicamente
triste,erapropizioaipensieridelgiovine.Sibuttòasedereso-praunavanzodimuricciuolodelsagrato,conunsospirodisol-lievo.Nelsuomondointerioreeraunalottadisentimentiindemi-nibili,eraunarrufmìodisensazioni.Risentivacomeunbrividoditerroreperl’incautamossadella
66
dosoffocato,l’ingegnerel’afferròperlavitaenonlalasciòsenonquandoilviottolosiapersesicurofralacostaeilpascoloindolcependenza.Unpo’pallidaella,glilevòinvoltoimagnimiciocchiillanguiditidalterroreeglisusurròungrazie,cheparevasirimiutassediuscirledallelabbra.Egliavevalafronteperlatadisudoreelelabbrasmorte.—Signora!—lebisbigliò—visonopericolichenonbisogna
smidare.—Quali?—chieseconlasolitaalterigialagiovinedonna.—Quellidellamontagna,peresempio!—risposecupoGior-
gio.—Venesarebbealtri?—chieseconunsorrisosprezzantela
signora.—Forse!—lealitòinfacciailgiovine,conunguizzoneglioc-
chi.E, senz’altro, la lasciò sola, abbracciandosi con lesto movi -
mentoaunoscoglioecacciandosiarditamentenelmocchioneperascenderesusu,frairamiintricatieipietroniaffondatineimuschi,inmezzoaunselvaggioarrufmìodirododendrieabetiincespugli.Così arrivò, moltoprimadagli altri, in un largorispianodi
monte,tappezzatodiericamiorita,diunsoavevialettovaporoso,conunfoltodiabetisulfondo,segnantilungolacostaunamac-chiacupaminoalazonarocciosa.Nelmezzodelrispianospiccavalabrunacinturadiuncon-
ventoabbandonato,conlabrunachiesasorgenteunpo’inalto,sopraunacompaginedipietreefraunaribellionedierbe.Nellamaestosasolitudine,l’anticoconvento,magnimicamente
triste,erapropizioaipensieridelgiovine.Sibuttòasedereso-praunavanzodimuricciuolodelsagrato,conunsospirodisol-lievo.Nelsuomondointerioreeraunalottadisentimentiindemi-nibili,eraunarrufmìodisensazioni.Risentivacomeunbrividoditerroreperl’incautamossadella
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forestiera;risentiva,conunmierobattitodelcuore,l’impressionediquelbellissimocorpodidonnaperunmomentoabbandonatofralesuebraccia;risentiva,sopratutto,l’inesplicabilesensodiribellioneed’irasordacontroquellacreatura,chelaattiravaesconvolgevaconlastranezzadelcontegnoedelleparoleeconlagrandebellezza.—Nonècheun’insolenteorgogliosachesipiacediturbarmi
ediirritarmi!—pensò—disdegnaipericolielismida!—conti-nuò.—Mabadi!..visonopericolichenonsipossonoimpune-mentesmidare!—minìconunlampod’orgoglionegliocchieunsorrisoamaro.Qualeminaccia,qualefollesperanzaracchiudevanoquellepa-
role?Percertounaminacciapazza,unasperanzaimpossibile,cheperlasecondavoltainbrevissimotempoglisiaffacciaronoal’anima,comeunapotenzanascostaenonancoraindeminibile.Scosseilcapoinattodi compatimentoversosèstesso.Dal
cuoreglisalìalagolaundoloreprofondoesordo,chenondice-valaproprianaturaelapropriaorigine;unainquietitudinetor-mentosaeinsiemeunaspossatezzaeunaimpazienzaindeminibi-le.Volleobbligarel’animaainteressarsidell’esteriore,persoffo -
carel’angoscia.Erabelloquelluogo.Perunalargabreccianelmuro,l’occhio
spaziavanelchiostrodelconvento,conilpozzonelmezzo,fraunquadratodimortellainvadenteeunavanzodisveltearcatesottolegraziosecorniciditerracotta.Erabelloqueldisordinevivodierbaedimiori,fracuilabrezzacorreva,recandobrivididipiacereeilprimoraggiodisoleriscaldavaconpromessed’amo-re!Ilsilenziosolenneerarottodabisbiglidellepiante,damiste-
riosi fruscii di insetti rincorrentisi fra il verde, dal pigolìo diqualcheuccello,dallontano,melanconicocantod’unpasseroso-litario.
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forestiera;risentiva,conunmierobattitodelcuore,l’impressionediquelbellissimocorpodidonnaperunmomentoabbandonatofralesuebraccia;risentiva,sopratutto,l’inesplicabilesensodiribellioneed’irasordacontroquellacreatura,chelaattiravaesconvolgevaconlastranezzadelcontegnoedelleparoleeconlagrandebellezza.—Nonècheun’insolenteorgogliosachesipiacediturbarmi
ediirritarmi!—pensò—disdegnaipericolielismida!—conti-nuò.—Mabadi!..visonopericolichenonsipossonoimpune-mentesmidare!—minìconunlampod’orgoglionegliocchieunsorrisoamaro.Qualeminaccia,qualefollesperanzaracchiudevanoquellepa-
role?Percertounaminacciapazza,unasperanzaimpossibile,cheperlasecondavoltainbrevissimotempoglisiaffacciaronoal’anima,comeunapotenzanascostaenonancoraindeminibile.Scosseilcapoinattodi compatimentoversosèstesso.Dal
cuoreglisalìalagolaundoloreprofondoesordo,chenondice-valaproprianaturaelapropriaorigine;unainquietitudinetor-mentosaeinsiemeunaspossatezzaeunaimpazienzaindeminibi-le.Volleobbligarel’animaainteressarsidell’esteriore,persoffo -
carel’angoscia.Erabelloquelluogo.Perunalargabreccianelmuro,l’occhio
spaziavanelchiostrodelconvento,conilpozzonelmezzo,fraunquadratodimortellainvadenteeunavanzodisveltearcatesottolegraziosecorniciditerracotta.Erabelloqueldisordinevivodierbaedimiori,fracuilabrezzacorreva,recandobrivididipiacereeilprimoraggiodisoleriscaldavaconpromessed’amo-re!Ilsilenziosolenneerarottodabisbiglidellepiante,damiste-
riosi fruscii di insetti rincorrentisi fra il verde, dal pigolìo diqualcheuccello,dallontano,melanconicocantod’unpasseroso-litario.
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GiorgioLancianisialzòpermegliovedere,permegliosentire,edimenticarsinell’ammirazione.Sifecesulcigliodelrispiano.Illago,daquellaaltezza,pareva
inabissatofralasuperbacoronadimonti,tuttoraavvoltinellasoavenebbiolinamattinale,conlevettenelprimosole.—Èbello!èbello!èbello!—mormorò,inunasmaniadisen-
tirsispadroneggiatodallabellezza.Maisuoiocchisistaccaronodallamagnimicascenagrandiosa
esitrovaronolungoilsentieroserpeggiantedisotto, lungoilquale,amiancodelmarchese,ascendevalentamentelaforestieranelcostumedialpinella,segnantefrailverdecupounamobilemacchiadirossoviolento,comeungranmiorespintosu,inalto.
⁂
Quandolalietacompagniaarrivòsulospiazzo,parveaGior-gio,che,insiemeconlasolitudineeilsilenzio,senefosseandataanchelapartepiùbelladelpittorescoluogo.Eglisentivachefralamaggiorpartediquellepersoneelana-
turasuperbanoncorrevanofremitidisimpatia,eglisembrava-nodegliimportuni,degliintrusi.Poi,quelletoilette,queicicalecci,quellerisate,gliguastavano
ilpaesaggiocomeunastonatura.Siunìperòalacompagnia,chesiinternònellavalle,dove,inunacasettadiproprietàdelmar-chese,iservitorieranominodalmattinooccupatiadarariaallestanze,adisporreperilriposoelamensaeadimbandirelaco -lazione.Quiviinfatti,lesignoreelesignorinechesifosserosentiteun
po’stanche,avrebberopotutoriposareminoall’oradellacolazio-ne,ripararealdisordinedellatoeletta,rinfrescarsi,goderequal -cheoradilibertà.Lacasetta,messodisghembosulmiancodelmonte,quasian-
nidatainunfoltodirigogliosicastani,inghiottìinunattimolamaggiorpartedellacompagnia.Deglialtri,chisibuttòagiaceresul’erba,chisceseabereala
68
GiorgioLancianisialzòpermegliovedere,permegliosentire,edimenticarsinell’ammirazione.Sifecesulcigliodelrispiano.Illago,daquellaaltezza,pareva
inabissatofralasuperbacoronadimonti,tuttoraavvoltinellasoavenebbiolinamattinale,conlevettenelprimosole.—Èbello!èbello!èbello!—mormorò,inunasmaniadisen-
tirsispadroneggiatodallabellezza.Maisuoiocchisistaccaronodallamagnimicascenagrandiosa
esitrovaronolungoilsentieroserpeggiantedisotto, lungoilquale,amiancodelmarchese,ascendevalentamentelaforestieranelcostumedialpinella,segnantefrailverdecupounamobilemacchiadirossoviolento,comeungranmiorespintosu,inalto.
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Quandolalietacompagniaarrivòsulospiazzo,parveaGior-gio,che,insiemeconlasolitudineeilsilenzio,senefosseandataanchelapartepiùbelladelpittorescoluogo.Eglisentivachefralamaggiorpartediquellepersoneelana-
turasuperbanoncorrevanofremitidisimpatia,eglisembrava-nodegliimportuni,degliintrusi.Poi,quelletoilette,queicicalecci,quellerisate,gliguastavano
ilpaesaggiocomeunastonatura.Siunìperòalacompagnia,chesiinternònellavalle,dove,inunacasettadiproprietàdelmar-chese,iservitorieranominodalmattinooccupatiadarariaallestanze,adisporreperilriposoelamensaeadimbandirelaco -lazione.Quiviinfatti,lesignoreelesignorinechesifosserosentiteun
po’stanche,avrebberopotutoriposareminoall’oradellacolazio-ne,ripararealdisordinedellatoeletta,rinfrescarsi,goderequal -cheoradilibertà.Lacasetta,messodisghembosulmiancodelmonte,quasian-
nidatainunfoltodirigogliosicastani,inghiottìinunattimolamaggiorpartedellacompagnia.Deglialtri,chisibuttòagiaceresul’erba,chisceseabereala
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pollad’acquascaturanteconfrescosgocciolìodaunmassomu-scoso, in un verde recesso, chi continuòad arrampicarsi perviottoliappenatracciatiechisiinternònellavalle.GiorgioLanciani pensòdi tornarealconventoabbandonato
pervisitarlominutamenteprimachegli altri vi afmluissero.Sieraappenaincamminato,quandosisentìchiamaredallasorellaIda,cheuscivaalloradallacasettainsiemeconPaolina,ilmedicoeCarlo,Luppoli.—Giorgio!NoisivaminoalDosso!—AlDosso?...dov’é?—Èdentronellavalle;sorgesopraunaspeciediisolottofra
lecimealtedeimonti!—spiegòilmedico.—Èunpaesucciodeipiùpittoreschi.Èilmiopaese;visononato,eimieivivonolà!—Enoisivaafarelaconoscenzadellafamigliadelsignor
dottore!—dissePaolina.—Setulopermetti,Giorgio!—feceildottore.—Imieivec-
chisarannofelicidiconoscerelesignorine.Sonomontanariabi-tuatialavorarelaterra;masongentesempliceedicuore.Per-metti,Giorgio?Figurarsiseeglinonlopermetteva!Sarebbeandatovolentieri
anchelui,senonavessegiàmissatodirecarsialconventoabban-donatoperammirarvicertidettagliarchitettonici,pervederedavicinoeasuoagiocertifregiminuti,certecorniciditerracotta,certiarchettinidiunaeleganzaed’unagraziainminite.—Alloraavanti! —disseCarloLuppoli prendendoPaolina
sottobraccio.—Arrivederci,Giorgio!—losalutòilmedico,chesitenevavi-
cinoIda.—Ciao!edl’aituoivecchi,chedesiderodiconoscerlianch’io
echeungiornoverròalDossoconte!—Ognipromessaèdebito!—feceilmedicoavviandosi.Giorgiogligridòdietro:—Tornereteperlacolazione?
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pollad’acquascaturanteconfrescosgocciolìodaunmassomu-scoso, in un verde recesso, chi continuòad arrampicarsi perviottoliappenatracciatiechisiinternònellavalle.GiorgioLanciani pensòdi tornarealconventoabbandonato
pervisitarlominutamenteprimachegli altri vi afmluissero.Sieraappenaincamminato,quandosisentìchiamaredallasorellaIda,cheuscivaalloradallacasettainsiemeconPaolina,ilmedicoeCarlo,Luppoli.—Giorgio!NoisivaminoalDosso!—AlDosso?...dov’é?—Èdentronellavalle;sorgesopraunaspeciediisolottofra
lecimealtedeimonti!—spiegòilmedico.—Èunpaesucciodeipiùpittoreschi.Èilmiopaese;visononato,eimieivivonolà!—Enoisivaafarelaconoscenzadellafamigliadelsignor
dottore!—dissePaolina.—Setulopermetti,Giorgio!—feceildottore.—Imieivec-
chisarannofelicidiconoscerelesignorine.Sonomontanariabi-tuatialavorarelaterra;masongentesempliceedicuore.Per-metti,Giorgio?Figurarsiseeglinonlopermetteva!Sarebbeandatovolentieri
anchelui,senonavessegiàmissatodirecarsialconventoabban-donatoperammirarvicertidettagliarchitettonici,pervederedavicinoeasuoagiocertifregiminuti,certecorniciditerracotta,certiarchettinidiunaeleganzaed’unagraziainminite.—Alloraavanti! —disseCarloLuppoli prendendoPaolina
sottobraccio.—Arrivederci,Giorgio!—losalutòilmedico,chesitenevavi-
cinoIda.—Ciao!edl’aituoivecchi,chedesiderodiconoscerlianch’io
echeungiornoverròalDossoconte!—Ognipromessaèdebito!—feceilmedicoavviandosi.Giorgiogligridòdietro:—Tornereteperlacolazione?
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—Sì!—Sì—ripeteronoinsiemeIdaePaolina.Maildottoreassicuròchesarebberotornatiappenaperilcaf -
fè.Seisuoivecchiavesseroinsistito,comeeradaprevedersipertrattenerliamangiarpolentaelatteequattrofettedisalameca -salingo,comediredino,poveragente?—C’èpoiuncertovinarello—promiseaCarlo—checom-
pensadelleleccorniedeisignori.Ciao,Giorgio!Questistetteaseguiredegliocchilesorelleegliamici,minchè
potèvederli camminare lesti e contenti per lastradettadellavallechesiandavarinserrandoeinfoltendo.—Stannovolentieriinsieme!—pensò—sivoglionobene.
Sonoonestiebuoni;illoroamoreèriposo;nonconvulsione;èdolcezzaesperanza;nonamarezzaedisperazione.Sisposeran-no.Illoroaffettocambieràdinatura,manond’intensità;saran-nofelicicomesipuòesserloquagiù.Chefortuna—sospirò—imbattersiinunadonnacherispondaalnostroaffetto!Echedi-sgrazia—susurrò—l’incontrarsiinunacreaturachemettelarivoluzionenelsentimento!Siscosseaquestolamentodell’anima.Perchèpensavaaciò?...
Aladomanda,cheglivenivadall’intimoprofondo,eglitrasalì;poisiinacerbìcontrosèstessoesisentìtuttoamarodiincre-sciositàedidispetto.Ilsolesaettavai suoiraggisulrispiano;dallavallesofmiava
l’ariafresca,checorrevaper l’ericamiorita, facendolaoscillarecomeungranvelodiunbelviolettointenso.Eglicamminavarasentandoilmonte,dovelepiantependuli
dellacostasegnavanounamobilestrisciaombreggiata.Giròintornoalconvento.Perunaporticinasocchiusa,entròin
unrecintonondisfattodaltempo.Alcunecrociarrugginiteesbi-lenche,alcuniciufmidimortellaequalchecippo,tuttoselvaggia-menteintrecciatodaunaribellionedierbe,dicevanochequelloeral’anticocimiterodelconvento.
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—Sì!—Sì—ripeteronoinsiemeIdaePaolina.Maildottoreassicuròchesarebberotornatiappenaperilcaf -
fè.Seisuoivecchiavesseroinsistito,comeeradaprevedersipertrattenerliamangiarpolentaelatteequattrofettedisalameca -salingo,comediredino,poveragente?—C’èpoiuncertovinarello—promiseaCarlo—checom-
pensadelleleccorniedeisignori.Ciao,Giorgio!Questistetteaseguiredegliocchilesorelleegliamici,minchè
potèvederli camminare lesti e contenti per lastradettadellavallechesiandavarinserrandoeinfoltendo.—Stannovolentieriinsieme!—pensò—sivoglionobene.
Sonoonestiebuoni;illoroamoreèriposo;nonconvulsione;èdolcezzaesperanza;nonamarezzaedisperazione.Sisposeran-no.Illoroaffettocambieràdinatura,manond’intensità;saran-nofelicicomesipuòesserloquagiù.Chefortuna—sospirò—imbattersiinunadonnacherispondaalnostroaffetto!Echedi-sgrazia—susurrò—l’incontrarsiinunacreaturachemettelarivoluzionenelsentimento!Siscosseaquestolamentodell’anima.Perchèpensavaaciò?...
Aladomanda,cheglivenivadall’intimoprofondo,eglitrasalì;poisiinacerbìcontrosèstessoesisentìtuttoamarodiincre-sciositàedidispetto.Ilsolesaettavai suoiraggisulrispiano;dallavallesofmiava
l’ariafresca,checorrevaper l’ericamiorita, facendolaoscillarecomeungranvelodiunbelviolettointenso.Eglicamminavarasentandoilmonte,dovelepiantependuli
dellacostasegnavanounamobilestrisciaombreggiata.Giròintornoalconvento.Perunaporticinasocchiusa,entròin
unrecintonondisfattodaltempo.Alcunecrociarrugginiteesbi-lenche,alcuniciufmidimortellaequalchecippo,tuttoselvaggia-menteintrecciatodaunaribellionedierbe,dicevanochequelloeral’anticocimiterodelconvento.
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Inmezzoaquell’arrufmiodiricordimortuariedipazzavege-tazione,uncipressoaltoesottilesiinnalzava,quasiaguidareilpensiero dal melanconico luogo nello spazio, e su su, mino al’ideasuprema.Appoggiatoallostipitedellaporticina,Giorgiopensavalemol-
tevitetrascorseinquelconventoeminiteinquelbreverecinto;vitedi reclusionequasi semprevolontaria, di fugadalla mierabattagliaumana, di preghiera indisturbata, di contemplazionefacileeoziosa.Alui,fattoperillavoroeentusiastadellavoro,cheegliconsi-
deravanongiàcomeunacondanna,macomedivinoprivilegioconcessoal’uomo,unasimilevitaparevameschina,inurtocongli alti intendimenti di Dio. Disertare dal gran campo dovel’uomodevelottareperilbenesuoedeglialtri,gliparevaquasiunaviltà.—FuggireilpropriosimilepermegliosentireIddioemeglio
pregarlo!—andavamormorando.—ComeseDiononlosipre-gasselavorando—soggiungeva.—Illavoroèpreghiera;malapreghieranonèlavoro.Ciòchenobilita l’uomoè l’impiegodituttelesueforzeperunoscopovantaggiosoasèeaglialtri!...Ri -nunciareallavitacomuneèdisprezzareunaforzadaDioedallanatura messa nell’anima dell’uomo: l’energia. E questa forza,perchècifudatasenonperesserecapacididibattercinellavita,dilottare,diviverefranoistessi?Unafolatad’ariasofmiòfral’intrecciodelleerbeedegliarbusti
conunbisbigliomisterioso.Unverderamarroguizzòsulasom-mitàd’uncippo,estettefermo,congliocchiettiapertieimmobi-li.Unfringuellovolòdalmuricciuolodicintainvettaalcipresso,eadistanza,unpasserosolitariotrillòunanotamelanconica.AGiorgiosembròchelecoseelecreaturevolesseroprotesta -
recontrolesueidee.—Ahdiquestaforzasihaspecialmentebisognoperleinter-
nelotte?—disse,quasiarispostaalaprotesta.
71
Inmezzoaquell’arrufmiodiricordimortuariedipazzavege-tazione,uncipressoaltoesottilesiinnalzava,quasiaguidareilpensiero dal melanconico luogo nello spazio, e su su, mino al’ideasuprema.Appoggiatoallostipitedellaporticina,Giorgiopensavalemol-
tevitetrascorseinquelconventoeminiteinquelbreverecinto;vitedi reclusionequasi semprevolontaria, di fugadalla mierabattagliaumana, di preghiera indisturbata, di contemplazionefacileeoziosa.Alui,fattoperillavoroeentusiastadellavoro,cheegliconsi-
deravanongiàcomeunacondanna,macomedivinoprivilegioconcessoal’uomo,unasimilevitaparevameschina,inurtocongli alti intendimenti di Dio. Disertare dal gran campo dovel’uomodevelottareperilbenesuoedeglialtri,gliparevaquasiunaviltà.—FuggireilpropriosimilepermegliosentireIddioemeglio
pregarlo!—andavamormorando.—ComeseDiononlosipre-gasselavorando—soggiungeva.—Illavoroèpreghiera;malapreghieranonèlavoro.Ciòchenobilita l’uomoè l’impiegodituttelesueforzeperunoscopovantaggiosoasèeaglialtri!...Ri -nunciareallavitacomuneèdisprezzareunaforzadaDioedallanatura messa nell’anima dell’uomo: l’energia. E questa forza,perchècifudatasenonperesserecapacididibattercinellavita,dilottare,diviverefranoistessi?Unafolatad’ariasofmiòfral’intrecciodelleerbeedegliarbusti
conunbisbigliomisterioso.Unverderamarroguizzòsulasom-mitàd’uncippo,estettefermo,congliocchiettiapertieimmobi-li.Unfringuellovolòdalmuricciuolodicintainvettaalcipresso,eadistanza,unpasserosolitariotrillòunanotamelanconica.AGiorgiosembròchelecoseelecreaturevolesseroprotesta -
recontrolesueidee.—Ahdiquestaforzasihaspecialmentebisognoperleinter-
nelotte?—disse,quasiarispostaalaprotesta.
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—Leviolentilottefralepassionieildisprezzodellemedesi-me!Lavolontàdellaresistenza,iltrionfodellavittoria!Tuttoundrammafralamateriael’animaeildesideriodellaperfezione!...Sonopiùdolorosi,sonopiùtragiciidrammichesuccedononelmondointeriore,oquellidegliuominifradiloroelecose?—sisentìbruscamentechiederedentrodisè.—Chilosa?—gliparvedisentirsirisponderedall’ariasusur-
rantenellaribellionedelleerbe.—Chilosa!—gligorgheggiòilfringuellodall’altodelcipres-
so.—Illavoro!nonv’hacheillavoro!—concluseGiorgio.—Il
lavororichiedepensieroeforza;siimpadroniscedell’uomo;losottraealpericolodelsoverchiomeditare,cheèsnervantefaticadellospirito;lodifendedallelotteinterne.—Davvero?L’interrogazione beffarda veniva in quel punto lanciata
nell’ariadalpasserosolitario,chesieraavvicinato.—Sì;illavorodifendel’uomodalpericolodellelotteinterne!
—ripetèGiorgio.—Tunonlavoridunque?Ohquelpasserocheglifacevaabottaerispostacomesefra
essoeisuoipensiericorresseun’intelligenza.—Dunqueinsostanzaun’internalotta?—sichieseconvago
sgomento.Lasciò il piccolo cimitero abbandonato; entrò nel chiostro.
Fecelascalascoperta,dagliscalinilogoratidall’usoedaltempo.Sitrovòinunandronemiancheggiatodacellesenzausci;piccoleechiattestanzuccedalleminestrelleapertesul’abetaia.Entròinunadiquellecelle.Controilmurosgretolato,ilpavi-
mentorecavaancorailsegnodelpagliericcio;poveroedurolet-toditantipoverelliinmiacchitidaldigiuno,forselogoratidaasti-nenzeecilicio,forsesoccombential’improbalottafralacarneelospirito.
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—Leviolentilottefralepassionieildisprezzodellemedesi-me!Lavolontàdellaresistenza,iltrionfodellavittoria!Tuttoundrammafralamateriael’animaeildesideriodellaperfezione!...Sonopiùdolorosi,sonopiùtragiciidrammichesuccedononelmondointeriore,oquellidegliuominifradiloroelecose?—sisentìbruscamentechiederedentrodisè.—Chilosa?—gliparvedisentirsirisponderedall’ariasusur-
rantenellaribellionedelleerbe.—Chilosa!—gligorgheggiòilfringuellodall’altodelcipres-
so.—Illavoro!nonv’hacheillavoro!—concluseGiorgio.—Il
lavororichiedepensieroeforza;siimpadroniscedell’uomo;losottraealpericolodelsoverchiomeditare,cheèsnervantefaticadellospirito;lodifendedallelotteinterne.—Davvero?L’interrogazione beffarda veniva in quel punto lanciata
nell’ariadalpasserosolitario,chesieraavvicinato.—Sì;illavorodifendel’uomodalpericolodellelotteinterne!
—ripetèGiorgio.—Tunonlavoridunque?Ohquelpasserocheglifacevaabottaerispostacomesefra
essoeisuoipensiericorresseun’intelligenza.—Dunqueinsostanzaun’internalotta?—sichieseconvago
sgomento.Lasciò il piccolo cimitero abbandonato; entrò nel chiostro.
Fecelascalascoperta,dagliscalinilogoratidall’usoedaltempo.Sitrovòinunandronemiancheggiatodacellesenzausci;piccoleechiattestanzuccedalleminestrelleapertesul’abetaia.Entròinunadiquellecelle.Controilmurosgretolato,ilpavi-
mentorecavaancorailsegnodelpagliericcio;poveroedurolet-toditantipoverelliinmiacchitidaldigiuno,forselogoratidaasti-nenzeecilicio,forsesoccombential’improbalottafralacarneelospirito.
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Ebbelavisionediunfraticellodallastentapersonadiguaz-zantenellabrunavestemonacale.Ilfraticellosifermavasulasogliadellacella facendoun largosegnodi croce; entrava; sibuttavaginocchioniperterracongliocchivagantinelmittodegliabetitristi,l’animastaccatadallamateriadaunsupremosforzodiastrazione,difugaversol’ideasuprema.—Devonoesseremomentidipuradolcezza!—pensò.—Ma
èunadolcezzaconcessaapochi.Glipassòrapidonellospiritoilpensierochelafebbreperle
gioiesovrumanepotesseesserecausatadalsanguealteratodaegoismo.E,continuandolavisione,sitrovòasorriderealfrati -celloassortoconcompatimentoeamarezza.Unbrusìodipassi,fuori,neldesertoandrone.Chimaipoteva
essere?...Chivenivaadingombrarelasuasolitudine?SifecesulasogliaMariaWordmill,conilberrettoinmanoei
magnimicicapelliquasidisciolti,venivalentamentealasuavolta.Al’appariredilui,sifermò,eglilevòinvoltounosguardoseriodopoalcunisguardifugacieunincertobatteredellepalpebre,chetradivanounalottaconsèstessa.Eglisalutòeritolseperilprimogliocchidallasignora,cheri-
preseacamminareegliarrivòdinanzi.—Unacella?—chieseconlavocearmoniosa,sporgendoil
capopervederdentro.Ilgiovineaccennòdisì,facendosiaunlatoperlasciarlaentra-
re.Ellasifecealaminestrella.Inquelpiccoloangustospazio,sulosfondoverdeirradiato
dalsole,chevibattevainpienodall’altosenzatoccarlo,losqui -sitodisegnodellapersona,labellezzaraggiantedellatestabion-da,spiccavanoconviolentocontrasto.—Poverifrati!—sospiròlasignora.—Chevitadev’essere
statalaloro!—Tristeforse,mavolontaria!—risposeilgiovine.—Volontaria?chisachenonubbidisseroaduncomando,che
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Ebbelavisionediunfraticellodallastentapersonadiguaz-zantenellabrunavestemonacale.Ilfraticellosifermavasulasogliadellacella facendoun largosegnodi croce; entrava; sibuttavaginocchioniperterracongliocchivagantinelmittodegliabetitristi,l’animastaccatadallamateriadaunsupremosforzodiastrazione,difugaversol’ideasuprema.—Devonoesseremomentidipuradolcezza!—pensò.—Ma
èunadolcezzaconcessaapochi.Glipassòrapidonellospiritoilpensierochelafebbreperle
gioiesovrumanepotesseesserecausatadalsanguealteratodaegoismo.E,continuandolavisione,sitrovòasorriderealfrati -celloassortoconcompatimentoeamarezza.Unbrusìodipassi,fuori,neldesertoandrone.Chimaipoteva
essere?...Chivenivaadingombrarelasuasolitudine?SifecesulasogliaMariaWordmill,conilberrettoinmanoei
magnimicicapelliquasidisciolti,venivalentamentealasuavolta.Al’appariredilui,sifermò,eglilevòinvoltounosguardoseriodopoalcunisguardifugacieunincertobatteredellepalpebre,chetradivanounalottaconsèstessa.Eglisalutòeritolseperilprimogliocchidallasignora,cheri-
preseacamminareegliarrivòdinanzi.—Unacella?—chieseconlavocearmoniosa,sporgendoil
capopervederdentro.Ilgiovineaccennòdisì,facendosiaunlatoperlasciarlaentra-
re.Ellasifecealaminestrella.Inquelpiccoloangustospazio,sulosfondoverdeirradiato
dalsole,chevibattevainpienodall’altosenzatoccarlo,losqui -sitodisegnodellapersona,labellezzaraggiantedellatestabion-da,spiccavanoconviolentocontrasto.—Poverifrati!—sospiròlasignora.—Chevitadev’essere
statalaloro!—Tristeforse,mavolontaria!—risposeilgiovine.—Volontaria?chisachenonubbidisseroaduncomando,che
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nonrispondesseroadunavocechelichiamavaalasolitudine,alameditazione!—susurròcomeparlandofrasèesè.Poi,conaccentoimprovvisamenteinasprito,disse:—Leinoncredeaicomandi,allevocimisterioseesopranaturali,cheimpongonoesuggerisconoattispessoincresciosiequalchevoltadolorosi?Eglinonrispose.Attraversogliocchiscurieluminosid’una
missaprofondità,gliparvediindovinareunaoscurapassioneeinsiemeunaminacciacheloturbarono.Lasignorauscìdallacellasenzaaspettarelarisposta.Chinò
lievementeilcapoinsegnodisaluto,rifecel’androne,sceselascala.Eglisentìisuoipassirisonaregiùnelchiostrodeserto;lisentì
allontanarsienonsimossedallaportadellacella.Trasalìaunmievolesuonodicampanechevenivadalbassoe
facevaimpressioneinquelgrandesilenzio.Parvealgiovanechequelsuonofossemandatodallarealtàa
scuoterlodaisogni!—Questoconventoabbandonato—pensò—èimbevutodi
ricordi.Forseisantiuominiquivissutiequimorti,ritornanoavagare in ispirito fra queste mura. E il loro spirito aleggiad’intornoal visitatorestaccandolodallecose, offuscandogli laragioneconunmalatobisognodimeditare.Scosseilcapomormorando:—Quandonellavitasièaccettatalapartedilavoratore,non
convienesnervarsifraleruined’unpassatochenonèilproprioecheinmluiscesulsentimentoesulafantasia.Attraversòl’androne,sceselascala,inmilòunusciosenzapor -
taesitrovòfuori,fral’ericamiorita,al’aperto,al’aspettodellascenasuperbadeimontiinlontananzadallevettenevosesfolgo-rantinelsole.—Ohlalibertà!—fece,conunsospirodisollievo.—Ifrati
sonomorti,maèrimastolàdentroilgeniodell’Abbazia!—sog-giunsesorridendo.—Edeveessereungeniopotentechespa-
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nonrispondesseroadunavocechelichiamavaalasolitudine,alameditazione!—susurròcomeparlandofrasèesè.Poi,conaccentoimprovvisamenteinasprito,disse:—Leinoncredeaicomandi,allevocimisterioseesopranaturali,cheimpongonoesuggerisconoattispessoincresciosiequalchevoltadolorosi?Eglinonrispose.Attraversogliocchiscurieluminosid’una
missaprofondità,gliparvediindovinareunaoscurapassioneeinsiemeunaminacciacheloturbarono.Lasignorauscìdallacellasenzaaspettarelarisposta.Chinò
lievementeilcapoinsegnodisaluto,rifecel’androne,sceselascala.Eglisentìisuoipassirisonaregiùnelchiostrodeserto;lisentì
allontanarsienonsimossedallaportadellacella.Trasalìaunmievolesuonodicampanechevenivadalbassoe
facevaimpressioneinquelgrandesilenzio.Parvealgiovanechequelsuonofossemandatodallarealtàa
scuoterlodaisogni!—Questoconventoabbandonato—pensò—èimbevutodi
ricordi.Forseisantiuominiquivissutiequimorti,ritornanoavagare in ispirito fra queste mura. E il loro spirito aleggiad’intornoal visitatorestaccandolodallecose, offuscandogli laragioneconunmalatobisognodimeditare.Scosseilcapomormorando:—Quandonellavitasièaccettatalapartedilavoratore,non
convienesnervarsifraleruined’unpassatochenonèilproprioecheinmluiscesulsentimentoesulafantasia.Attraversòl’androne,sceselascala,inmilòunusciosenzapor -
taesitrovòfuori,fral’ericamiorita,al’aperto,al’aspettodellascenasuperbadeimontiinlontananzadallevettenevosesfolgo-rantinelsole.—Ohlalibertà!—fece,conunsospirodisollievo.—Ifrati
sonomorti,maèrimastolàdentroilgeniodell’Abbazia!—sog-giunsesorridendo.—Edeveessereungeniopotentechespa-
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droneggianell’animadell’incautochelasmida!Rifece la via di ritornoa la casetta della valle. Nonvoleva
mancareal’oradellacolazione,neldubbiochelesorelle,ilme -dicoeCarloLuppolinontornasserointempo.L’assenzadituttiloropotevaesserenotataeparereunascortesia.Arrivòche lacolazioneeraprontasu lunghe tavoleriunite
fuori,unpocosudallacasa,inunrispianoombreggiatodaca-stagnieappenasforacchiatodalsole.Alcunesignoreesignorineeranoandatepermiorietornavano
conlemanipienedigranmazzidiginestra,ciclamini,rododen-dri,ramidifelci,miorid’ognimanieraefascid’erbearomatiche.Igiovanottidellacompagniaaiutavanoadisporreerbeemiori
ingranvasiditerracotta,chedovevanoadornarelatavola.Lesignore,riposateerinfrescate,eranouscitetuttedallaca-
setta,estavanosparseagruppi,oasederesul’erbainsiemecongli uomini, oppurepasseggiavanoaccompagnatedai cavalieri;alcunebadavanoalatavola,aladisposizionedellafruttaedeidolci,ealadistribuzionedeiposti;unabrunetta;tuttabrio,sidondolava,sedutainunintrecciodifronde;ungiovinelaspin-gevainsufralerame;edellaridevanervosamente,frailpiacereelapaura.Ungiovanotto,ininappuntabilecostumed’alpinista,sieraar-
rampicatosuunapianta,edilàimitavailcantodegliuccelliinmanierameravigliosa,attirandosilodeeapplausi.MariaWordmill,distesasul’erba,conilgomitopuntatoalsuo-
loelatestasostenutadallamano,conversavaanimatamenteconilmarchese.—Quaingegnere!...decidalei!...—dissequestiaGiorgio,che
passavadilàperavvicinarsialacasa.—Decidalei.Siparlavad’amore.Lasignorasostiene,chel’amorevero,l’amorealto,èquellochenonsipiegaaipiaceridellapassione.—Già!l’amorechefaviverenellospiritodell’uomocomeun
essereideale,alto,intangibile!—fecelasignorasenzalevaregli
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droneggianell’animadell’incautochelasmida!Rifece la via di ritornoa la casetta della valle. Nonvoleva
mancareal’oradellacolazione,neldubbiochelesorelle,ilme -dicoeCarloLuppolinontornasserointempo.L’assenzadituttiloropotevaesserenotataeparereunascortesia.Arrivòche lacolazioneeraprontasu lunghe tavoleriunite
fuori,unpocosudallacasa,inunrispianoombreggiatodaca-stagnieappenasforacchiatodalsole.Alcunesignoreesignorineeranoandatepermiorietornavano
conlemanipienedigranmazzidiginestra,ciclamini,rododen-dri,ramidifelci,miorid’ognimanieraefascid’erbearomatiche.Igiovanottidellacompagniaaiutavanoadisporreerbeemiori
ingranvasiditerracotta,chedovevanoadornarelatavola.Lesignore,riposateerinfrescate,eranouscitetuttedallaca-
setta,estavanosparseagruppi,oasederesul’erbainsiemecongli uomini, oppurepasseggiavanoaccompagnatedai cavalieri;alcunebadavanoalatavola,aladisposizionedellafruttaedeidolci,ealadistribuzionedeiposti;unabrunetta;tuttabrio,sidondolava,sedutainunintrecciodifronde;ungiovinelaspin-gevainsufralerame;edellaridevanervosamente,frailpiacereelapaura.Ungiovanotto,ininappuntabilecostumed’alpinista,sieraar-
rampicatosuunapianta,edilàimitavailcantodegliuccelliinmanierameravigliosa,attirandosilodeeapplausi.MariaWordmill,distesasul’erba,conilgomitopuntatoalsuo-
loelatestasostenutadallamano,conversavaanimatamenteconilmarchese.—Quaingegnere!...decidalei!...—dissequestiaGiorgio,che
passavadilàperavvicinarsialacasa.—Decidalei.Siparlavad’amore.Lasignorasostiene,chel’amorevero,l’amorealto,èquellochenonsipiegaaipiaceridellapassione.—Già!l’amorechefaviverenellospiritodell’uomocomeun
essereideale,alto,intangibile!—fecelasignorasenzalevaregli
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occhidaterra,quasicompletamentecompresadell’ideachema-nifestava.—Ed ioripetochequestaèuna follìa—fece il marchese
scuotendoilcapo.—Dico,chequestoèunamorepermetà;unamoredigentechenonhacuore,nèsangue,nènervi!...Unafol-lìa,insomma,unafollìa!...Nonèancheleidelmioparere,signorLanciani.Mariaavevalevatigliocchiinvoltoalgiovane;eperqueglioc-
chitorbidi,perquellesopracigliainarcatepassòunrapidomotodiaspettazionecosìorgogliosaesprezzante,cheeglinonsentìaltrodesideriochequellodicontraddirla.Erisposefreddamente:—Quandosièdatal’animaal’amore,rimiutargliildonoinfe-
riorefugaceefallace,èattod’orgoglioed’egoismo.—Cosicchélei,sefosseamato—lorimbeccòMariaconun
lampeggiared’iraeinsiemedisprezzonegliocchiluminosi—cosicchè,lei,seunadonnaavesseladebolezzadiamarlo,sareb-bediun’esigenzabrutale!—Finoranessunadonnahaavutoladebolezzadiamarmi—
risposeGiorgioconunsorrisoforzato.—Maseciòaccadesse,ebbenesì,vorreiessereamatocompletamente.Elosarei,per-chèilmiocuorenonpotrebbeesseretoccochedall’affettosince-rod’unacreaturadicuoreedifede;unacreaturaumana,nongiàunesserefuoriclasse,diquellichefannodisperaredell’amo-reedell’esistenza!—Bravo ingegnere!... Lei traduceperfettamente il pensiero
cheiononriuscivoadesprimere!—feceilmarchese.MariaWordmillscattòsuritta, comecolpitadaunasferzata.
Nonrisposealgiovane,maglilanciòun’occhiatacosìcaricadisdegno,cheeglisentìdarsiuntuffonelsangue,nelqualetostosispenseiltenuepiacered’averlacontraddetta.Manonunmusco-lodelsuovolto,nonunfuggevoleatto,tradironoilsuoturba-mento.Guardandogiùal’affaccendarsidegliinvitatidavantiala
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occhidaterra,quasicompletamentecompresadell’ideachema-nifestava.—Ed ioripetochequestaèuna follìa—fece il marchese
scuotendoilcapo.—Dico,chequestoèunamorepermetà;unamoredigentechenonhacuore,nèsangue,nènervi!...Unafol-lìa,insomma,unafollìa!...Nonèancheleidelmioparere,signorLanciani.Mariaavevalevatigliocchiinvoltoalgiovane;eperqueglioc-
chitorbidi,perquellesopracigliainarcatepassòunrapidomotodiaspettazionecosìorgogliosaesprezzante,cheeglinonsentìaltrodesideriochequellodicontraddirla.Erisposefreddamente:—Quandosièdatal’animaal’amore,rimiutargliildonoinfe-
riorefugaceefallace,èattod’orgoglioed’egoismo.—Cosicchélei,sefosseamato—lorimbeccòMariaconun
lampeggiared’iraeinsiemedisprezzonegliocchiluminosi—cosicchè,lei,seunadonnaavesseladebolezzadiamarlo,sareb-bediun’esigenzabrutale!—Finoranessunadonnahaavutoladebolezzadiamarmi—
risposeGiorgioconunsorrisoforzato.—Maseciòaccadesse,ebbenesì,vorreiessereamatocompletamente.Elosarei,per-chèilmiocuorenonpotrebbeesseretoccochedall’affettosince-rod’unacreaturadicuoreedifede;unacreaturaumana,nongiàunesserefuoriclasse,diquellichefannodisperaredell’amo-reedell’esistenza!—Bravo ingegnere!... Lei traduceperfettamente il pensiero
cheiononriuscivoadesprimere!—feceilmarchese.MariaWordmillscattòsuritta, comecolpitadaunasferzata.
Nonrisposealgiovane,maglilanciòun’occhiatacosìcaricadisdegno,cheeglisentìdarsiuntuffonelsangue,nelqualetostosispenseiltenuepiacered’averlacontraddetta.Manonunmusco-lodelsuovolto,nonunfuggevoleatto,tradironoilsuoturba-mento.Guardandogiùal’affaccendarsidegliinvitatidavantiala
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casa,dissechegliparevaoradiraggiungerelacompagniaedareunamanoagliultimipreparativisemaicifossestatobisogno.Sitoccòappenalavisieradelberrettoeseneandò,erettosu
l’altaesnellapersona,strettainunoscurocostumedaalpinista,conicalzonicortiminoalginocchioelegrossecalzeneremodel-lantilegamberobuste.Quandotuttifuronoapostoperlacolazione,cosìsenzaosser-
vanzadelleregoledisocietà,anzi,unpo’alarinfusa,comevole-vanoilluogoeilservizio,lamarchesinaClara,alaqualeuncugi-noufmicialefacevalasuabravacorteconladignitàd’unmidanza-toaccoltoericonosciuto,notòl’assenzadiPaolina,diIda,delmedicoedelsignorLuppoli.ToccòaGiorgioscusarelesorelleegliamici.IlmedicoavevavolutofareunascappataminoalDosso,infon-
doalavalle,oveabitavanoi suoivecchi. CarloLuppoli, IdaePaolinaeranoandaticonluipervedereilpittorescopaeselloeperfarelaconoscenzadellafamigliadeldottore.—Sonomontanari,èvero?—chieselamogliedelpretore;
unadonninapiccolaemagraconungrannasoaquilinoeglioc-chiettinerisenzaespressione.Ilpretoreeradifamiglianobile,edessacitenevaafarsichia-
maredonnaMaria.—Sì;gentechehasemprelavoratolaterraelalavoraanche
adesso—saltòsuilmarchese,ilqualenonlasciavapassareoc-casionesenzafarmostradellesueideedemocratiche.—Gentelaboriosa,abituataacontenderecampieboschiafraneevalan-ghe;genteonestaeforte,degnadituttoilrispetto.Aforzadisa -crimicisonoriuscitiafarstudiarel’unicoloromigliuolo,cheèpoidiventatoilnostrobravomedico.Ilsindacodelborgo,cheavevatremigliviaastudiare,eglico-
stavanounocchio,vennefuoriadesprimereinpropositoilpro-priopensiero.Egli,eccopropriononcapivalasmaniacheavevacertagentedifarstudiareimigli;ditoglierelorodimanolavan-
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casa,dissechegliparevaoradiraggiungerelacompagniaedareunamanoagliultimipreparativisemaicifossestatobisogno.Sitoccòappenalavisieradelberrettoeseneandò,erettosu
l’altaesnellapersona,strettainunoscurocostumedaalpinista,conicalzonicortiminoalginocchioelegrossecalzeneremodel-lantilegamberobuste.Quandotuttifuronoapostoperlacolazione,cosìsenzaosser-
vanzadelleregoledisocietà,anzi,unpo’alarinfusa,comevole-vanoilluogoeilservizio,lamarchesinaClara,alaqualeuncugi-noufmicialefacevalasuabravacorteconladignitàd’unmidanza-toaccoltoericonosciuto,notòl’assenzadiPaolina,diIda,delmedicoedelsignorLuppoli.ToccòaGiorgioscusarelesorelleegliamici.IlmedicoavevavolutofareunascappataminoalDosso,infon-
doalavalle,oveabitavanoi suoivecchi. CarloLuppoli, IdaePaolinaeranoandaticonluipervedereilpittorescopaeselloeperfarelaconoscenzadellafamigliadeldottore.—Sonomontanari,èvero?—chieselamogliedelpretore;
unadonninapiccolaemagraconungrannasoaquilinoeglioc-chiettinerisenzaespressione.Ilpretoreeradifamiglianobile,edessacitenevaafarsichia-
maredonnaMaria.—Sì;gentechehasemprelavoratolaterraelalavoraanche
adesso—saltòsuilmarchese,ilqualenonlasciavapassareoc-casionesenzafarmostradellesueideedemocratiche.—Gentelaboriosa,abituataacontenderecampieboschiafraneevalan-ghe;genteonestaeforte,degnadituttoilrispetto.Aforzadisa -crimicisonoriuscitiafarstudiarel’unicoloromigliuolo,cheèpoidiventatoilnostrobravomedico.Ilsindacodelborgo,cheavevatremigliviaastudiare,eglico-
stavanounocchio,vennefuoriadesprimereinpropositoilpro-priopensiero.Egli,eccopropriononcapivalasmaniacheavevacertagentedifarstudiareimigli;ditoglierelorodimanolavan-
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gaegliutensilidaoperaioperfarnedeidottori,ingombrandolaviaachiavrebbedirittodistudiareedilaurearsi.—Chi,secondolei,avrebbequestodiritto?—saltòsuachie-
dereungiovaneprofessore,dapocotempovenutoincampagnagiùalborgoechegiàsieradatoafrequentaretuttelecasesi-gnorili.—Chi,secondolei,avrebbequestodiritto?—ripetè,guar-
dandodidietrogliocchiali,conlosguardomissoeunpocoim-pertinentedeimiopi.Ilsindacosigrattòunorecchio,imbarazzatodalladomanda;
mapoispiegò.Ecco,secondolui,ildirittodistudiare,dilaurearsi,spettavaai
miglidellefamigliecosìdettecivili.Nonsarebberoforseandatemegliolecose,seimiglideglioperaieimiglideicontadiniavesse-rocontinuatoafareglioperaieicontadini?...Ilnumerodeigio-vanilaureatisarebbestatoassai minore;quindisarebbestataminorelafolladeicercatorid’impieghi;quindisarebbeminoreilnumerodeglispostati,dellagentevenutadalnulla,chetantofa-cilmentemontanoinsuperbia...Ilprofessorenonlolasciòandareavanti.—Ah!ilsignoresarebbedunquevolentieritornatoaltempo
deiprivilegi,cheèquantodireaitempidell’ingiustiziaedellaprepotenza?—Perfortunaaqueitempinonsiritornapiù!—feceilmar-
chesesorridendo.—Eadessochihadell’intelligenzahaapertolaviadicoltivar-
laedicontribuirealprogressoartistico,scientimicoepoliticodelpaese!—continuòilprofessore.Ilsindaco,unpo’seccato,cacciavagiùlamortimicazioneafuria
dibicchieridivino.—Nonlediaretta!Quelprofessoreèunsocialista!—glisu-
surrò,perconsolarlo,unaltrosignore.—Evvival’uguaglianza!—saltòsuunosbarbatello,strozzato
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gaegliutensilidaoperaioperfarnedeidottori,ingombrandolaviaachiavrebbedirittodistudiareedilaurearsi.—Chi,secondolei,avrebbequestodiritto?—saltòsuachie-
dereungiovaneprofessore,dapocotempovenutoincampagnagiùalborgoechegiàsieradatoafrequentaretuttelecasesi-gnorili.—Chi,secondolei,avrebbequestodiritto?—ripetè,guar-
dandodidietrogliocchiali,conlosguardomissoeunpocoim-pertinentedeimiopi.Ilsindacosigrattòunorecchio,imbarazzatodalladomanda;
mapoispiegò.Ecco,secondolui,ildirittodistudiare,dilaurearsi,spettavaai
miglidellefamigliecosìdettecivili.Nonsarebberoforseandatemegliolecose,seimiglideglioperaieimiglideicontadiniavesse-rocontinuatoafareglioperaieicontadini?...Ilnumerodeigio-vanilaureatisarebbestatoassai minore;quindisarebbestataminorelafolladeicercatorid’impieghi;quindisarebbeminoreilnumerodeglispostati,dellagentevenutadalnulla,chetantofa-cilmentemontanoinsuperbia...Ilprofessorenonlolasciòandareavanti.—Ah!ilsignoresarebbedunquevolentieritornatoaltempo
deiprivilegi,cheèquantodireaitempidell’ingiustiziaedellaprepotenza?—Perfortunaaqueitempinonsiritornapiù!—feceilmar-
chesesorridendo.—Eadessochihadell’intelligenzahaapertolaviadicoltivar-
laedicontribuirealprogressoartistico,scientimicoepoliticodelpaese!—continuòilprofessore.Ilsindaco,unpo’seccato,cacciavagiùlamortimicazioneafuria
dibicchieridivino.—Nonlediaretta!Quelprofessoreèunsocialista!—glisu-
surrò,perconsolarlo,unaltrosignore.—Evvival’uguaglianza!—saltòsuunosbarbatello,strozzato
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inuncollettoaltissimo,conunbrillantenell’anellodellamanosinistra,cheagitavaspessoinlarghigestiespressivi.—Nulladipiù logiconèdipiùsantodellauguaglianza!—
feceilprofessore.—Edèperessa,perquestasantaidealità,chesigrida,silotta,siistruisconogliignoranti,sicercadisvegliareescuoteregli animidormienti o impigriti nelle tradizionieneipregiudizi.Equandoilrisvegliosaràgenerale,quandol’uomosisentiràuomo,ilvecchiomondocambieràcompletamentefaccia.—Epiùnonvisaràlospettacolodichilavoraperunderiso-
riocompensoedichiammassaricchezzeconilfruttodell’altruisudore!—soggiunseMariaWordmill,cheerastataminoallorainsilenzio.Elabellasignoraspiccònettamentequesteparole,missandolo
sguardonegliocchidiGiorgio,chelesedevadifronte.—Poveragente!—continuò.—Ecomenoncompatirliquan-
domanifestanoilloromalumorenell’unicomodochepossono?—Losciopero?—feceilmarcheseunpo’stupito.—Gliscioperinonavrannopiùragioned’essere,quandoal
governosarannomandatidegliuominidisennoedicoraggio,capacidienergicamenterappresentarelaclasselavoratriceediproteggerlaedifenderla!—mormoròilprofessore.—Scommetto che il professorecova il desiderio di essere
mandatoalgovernoperrappresentareenergicamentelaclasselavoratrice!—bisbigliòilsignorechegiàavevavolutoconforta-reilsindaco,ilqualesorriseapprovando.Giorgioavrebbevolutomettereboccanellaquestione.Dire,
peresempio,cheanchelui,cometuttalagenteconunbriciolodicuoreinpetto,desideraval’uguaglianza,cheècertamenteilsegnodellapiùaltaciviltà.Maunauguaglianzamoralepiùchemateriale,comelasola,perallora,raggiungibile.Avrebbeanchevolutodiscutereunpocolafamosaideadeilavoratorichesuda-noperammassarericchezzaachilifalavorareperunaderisoriamercede.
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inuncollettoaltissimo,conunbrillantenell’anellodellamanosinistra,cheagitavaspessoinlarghigestiespressivi.—Nulladipiù logiconèdipiùsantodellauguaglianza!—
feceilprofessore.—Edèperessa,perquestasantaidealità,chesigrida,silotta,siistruisconogliignoranti,sicercadisvegliareescuoteregli animidormienti o impigriti nelle tradizionieneipregiudizi.Equandoilrisvegliosaràgenerale,quandol’uomosisentiràuomo,ilvecchiomondocambieràcompletamentefaccia.—Epiùnonvisaràlospettacolodichilavoraperunderiso-
riocompensoedichiammassaricchezzeconilfruttodell’altruisudore!—soggiunseMariaWordmill,cheerastataminoallorainsilenzio.Elabellasignoraspiccònettamentequesteparole,missandolo
sguardonegliocchidiGiorgio,chelesedevadifronte.—Poveragente!—continuò.—Ecomenoncompatirliquan-
domanifestanoilloromalumorenell’unicomodochepossono?—Losciopero?—feceilmarcheseunpo’stupito.—Gliscioperinonavrannopiùragioned’essere,quandoal
governosarannomandatidegliuominidisennoedicoraggio,capacidienergicamenterappresentarelaclasselavoratriceediproteggerlaedifenderla!—mormoròilprofessore.—Scommetto che il professorecova il desiderio di essere
mandatoalgovernoperrappresentareenergicamentelaclasselavoratrice!—bisbigliòilsignorechegiàavevavolutoconforta-reilsindaco,ilqualesorriseapprovando.Giorgioavrebbevolutomettereboccanellaquestione.Dire,
peresempio,cheanchelui,cometuttalagenteconunbriciolodicuoreinpetto,desideraval’uguaglianza,cheècertamenteilsegnodellapiùaltaciviltà.Maunauguaglianzamoralepiùchemateriale,comelasola,perallora,raggiungibile.Avrebbeanchevolutodiscutereunpocolafamosaideadeilavoratorichesuda-noperammassarericchezzaachilifalavorareperunaderisoriamercede.
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—Ma...achepro!—sieradetto,stringendosinellespalle.Poi,sierasentitoaddossogliocchi,pienidiunasmidaincom-
prensibile,dellaforestiera,chealuiparevaavesseparlatoperluisolo.Equellosguardol’avevaammutolito.Perchèguardava lui parlandodi quellecose?... Voleva forse
mostrargliilsuodesiderio,cheglioperaidellavecchiaferrierasiribellassero?...Credevaforse,cheegliammassassericchezzeallespalledeilavoratori?...L’inesplicabileemisteriosaantipatiacheellamostravaperlui,giungevadunquealpuntodadesidera-reilmalealuiealasuafamiglia?...Sisentìvenirsudalcuoreundoloresordo,profondo,chesi
andavadilatando,lasciandolotuttoamaro,indispettitoescora-to.Epureegligiuravaasèstesso,chenonsemprelabellasigno-
ral’avevaguardatocongliocchitorbidiecarichidisprezzoediminaccia.Egliavevaqualchevoltasorpresoinquegliocchipro-fondiemisteriosiunalucecheloavevafattotrasalire;epercer-tononditerrorenèdidispetto.—Ah!bada!—leripetèincuoreconunguizzod’orgoglio—
badachenontuttiipericolisipossonoimpunementesmidare!Lacolazioneeraminita.Avevanorecatoilcaffè,chelamarche-
saandavamanomanoversandoeduesignorineportavanoaiconvitati,cominciandodallesignoreeviaviaminoaigiovinotti.—Eccoidisertori!—disseauntrattolamarchesinaClara.Infatti,Paolina,Ida,ilmedicoeCarloLuppolivenivanodalla
stradelladellavalleconpassospedito.—Ohchevallata!...Chepaesepittoresco!...Chemagnimicobo-
scodipini!—esclamòIda,comefuarrivata,conaccentodisin-ceroentusiasmo.—Echepoveracasettadimontanari!—soggiunseilmedico,
mostrando,conunlargosorriso,duemiledidentibianchiefortifraibafmid’unbiondod’oroantico.Paolinaloguardòconunsorridenterimproveronegliocchi
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—Ma...achepro!—sieradetto,stringendosinellespalle.Poi,sierasentitoaddossogliocchi,pienidiunasmidaincom-
prensibile,dellaforestiera,chealuiparevaavesseparlatoperluisolo.Equellosguardol’avevaammutolito.Perchèguardava lui parlandodi quellecose?... Voleva forse
mostrargliilsuodesiderio,cheglioperaidellavecchiaferrierasiribellassero?...Credevaforse,cheegliammassassericchezzeallespalledeilavoratori?...L’inesplicabileemisteriosaantipatiacheellamostravaperlui,giungevadunquealpuntodadesidera-reilmalealuiealasuafamiglia?...Sisentìvenirsudalcuoreundoloresordo,profondo,chesi
andavadilatando,lasciandolotuttoamaro,indispettitoescora-to.Epureegligiuravaasèstesso,chenonsemprelabellasigno-
ral’avevaguardatocongliocchitorbidiecarichidisprezzoediminaccia.Egliavevaqualchevoltasorpresoinquegliocchipro-fondiemisteriosiunalucecheloavevafattotrasalire;epercer-tononditerrorenèdidispetto.—Ah!bada!—leripetèincuoreconunguizzod’orgoglio—
badachenontuttiipericolisipossonoimpunementesmidare!Lacolazioneeraminita.Avevanorecatoilcaffè,chelamarche-
saandavamanomanoversandoeduesignorineportavanoaiconvitati,cominciandodallesignoreeviaviaminoaigiovinotti.—Eccoidisertori!—disseauntrattolamarchesinaClara.Infatti,Paolina,Ida,ilmedicoeCarloLuppolivenivanodalla
stradelladellavalleconpassospedito.—Ohchevallata!...Chepaesepittoresco!...Chemagnimicobo-
scodipini!—esclamòIda,comefuarrivata,conaccentodisin-ceroentusiasmo.—Echepoveracasettadimontanari!—soggiunseilmedico,
mostrando,conunlargosorriso,duemiledidentibianchiefortifraibafmid’unbiondod’oroantico.Paolinaloguardòconunsorridenterimproveronegliocchi
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dolcissimi.Perchèdicevacosì?...Eraunacosìbellacasettinavici-naallacorrente,ombreggiatadacertepiantonechedovevanoaverpiùdicentoanni!—Piacerebbetantoanchealei!dissealamarchesinaClara,
chesel’erafattasederevicino.—Dottore!hasentito?...Paolinadicechequellacasettapiace-
rebbeancheame;ediosonosicurachemipiacerebbeassai.Micondurràunaqualchevoltaavederelasuacasaeaconoscerelasuafamiglia?—disselamarchesinaClara.Efustabilito,chenellaprossimaescursionesarebberoandati
tuttiminoalDosso.—Primabisognavenirealcastelloperunaserata!—feceMa-
riaWordmill.—Miacognatadesideraconoscerelegentiliperso-nechemiaccolgonofradiloro.Levecchiesaledelcastellohan-nobisognodiessereriapertealavita.L’invitofuaccettatoconevidentepiacere.Elìperlìfustabilito
chelavegliasarebbestataperlaprimaseradiluna,checonlasualucefaciliterebbelaviaagliinvitati.—Esevenisserolenuvoleanasconderelaluna?chieseuna
signora.—Intalcasosipotràsupplireconunproiettoreelettrico—
promiseMaria.—Siballerà?—sirichiedevanosommessamentelesignorine.Lagiovinevedovaassicuròchesisarebbeancheballato,dopo
diaverfattounpocodimusica.Finitodisorbireilcaffè,lacompagniasisparpagliò,chiquae
chilà.Giorgioandòafumareilsuosigarosul’estremoculminediun
ammassodiscogli,capricciosamentesovrappostieverdidimu-schioediciufmid’erbaformantiunostranoisolottonelmezzodellospiazzo.L’isolottostranofusubitopresod’assaltodasignore,signori-
neegiovinotti,checorseroadoccuparlo,formandounbellissi-
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dolcissimi.Perchèdicevacosì?...Eraunacosìbellacasettinavici-naallacorrente,ombreggiatadacertepiantonechedovevanoaverpiùdicentoanni!—Piacerebbetantoanchealei!dissealamarchesinaClara,
chesel’erafattasederevicino.—Dottore!hasentito?...Paolinadicechequellacasettapiace-
rebbeancheame;ediosonosicurachemipiacerebbeassai.Micondurràunaqualchevoltaavederelasuacasaeaconoscerelasuafamiglia?—disselamarchesinaClara.Efustabilito,chenellaprossimaescursionesarebberoandati
tuttiminoalDosso.—Primabisognavenirealcastelloperunaserata!—feceMa-
riaWordmill.—Miacognatadesideraconoscerelegentiliperso-nechemiaccolgonofradiloro.Levecchiesaledelcastellohan-nobisognodiessereriapertealavita.L’invitofuaccettatoconevidentepiacere.Elìperlìfustabilito
chelavegliasarebbestataperlaprimaseradiluna,checonlasualucefaciliterebbelaviaagliinvitati.—Esevenisserolenuvoleanasconderelaluna?chieseuna
signora.—Intalcasosipotràsupplireconunproiettoreelettrico—
promiseMaria.—Siballerà?—sirichiedevanosommessamentelesignorine.Lagiovinevedovaassicuròchesisarebbeancheballato,dopo
diaverfattounpocodimusica.Finitodisorbireilcaffè,lacompagniasisparpagliò,chiquae
chilà.Giorgioandòafumareilsuosigarosul’estremoculminediun
ammassodiscogli,capricciosamentesovrappostieverdidimu-schioediciufmid’erbaformantiunostranoisolottonelmezzodellospiazzo.L’isolottostranofusubitopresod’assaltodasignore,signori-
neegiovinotti,checorseroadoccuparlo,formandounbellissi-
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mogruppodicoloriedipose,animatodaallegrocicaleccioedarisatinesquillanti.Ilmarcheseelagiovinevedovatrovaronopostoaipiedidella
scogliera.—Cheveduta!—esclamavanolesignore.—Guardatequellavettalontanacopertadineve!Comesfol-
gorasottoiraggidelcielo!—Parechesiincendi,guardate!—Oh!oh!unanevataches’incendia!—Ècomeuncuoredipietrachel’amoreminisceperinmiam-
mare!—disseGiorgiodall’alto,dovesedeva.—L’amoreèunraggiopossente;dovecolpisce,sgela,riscalda,inmiamma!—sog-giunse.MariaWordmillsirivolseaguardarloconl’animaturbatanegli
occhispenti.Mafuunrapidissimosguardo.Alcunecoppiepasseggiavanoesedevanoindisparte.Fraque-
ste,lamarchesinaClaraconilcuginoeIdacolmedico.—Bellaetà!—sospiròilsindaco,guardandolecoppiegentili.—Etàdell’amoreedellesperanze! —susurròunasignora
brizzolata,dalvoltobuonoeilsorrisomine.—Fapiacereavederliqueiragazzi!—osservòilmarchese,
cheaccarezzavacogliocchilamigliaeilnipote.—Lospettacolodell’amoresincero,conlesuemanifestazioni
sempliciesentimentali,rapisceilcuoreefaesultare!—disseGiorgio.—Unamoresincero,completo,intero,èunmioreraro!—fece
ilprofessoresenzatogliereilsigarodibocca.—Manonèintrovabile!—glirisposeGiorgio.Leorepassavanoveloci.Ilsolegiàsiritiravalentamentedal
basso,lasciandonell’ombrail lago,i paesie levillebiancheg-giantilungolerive;salivasuperimianchideimonti,sfolgoravasulevetteesparivanelbruscotramonto, lasciando,asaluto,
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mogruppodicoloriedipose,animatodaallegrocicaleccioedarisatinesquillanti.Ilmarcheseelagiovinevedovatrovaronopostoaipiedidella
scogliera.—Cheveduta!—esclamavanolesignore.—Guardatequellavettalontanacopertadineve!Comesfol-
gorasottoiraggidelcielo!—Parechesiincendi,guardate!—Oh!oh!unanevataches’incendia!—Ècomeuncuoredipietrachel’amoreminisceperinmiam-
mare!—disseGiorgiodall’alto,dovesedeva.—L’amoreèunraggiopossente;dovecolpisce,sgela,riscalda,inmiamma!—sog-giunse.MariaWordmillsirivolseaguardarloconl’animaturbatanegli
occhispenti.Mafuunrapidissimosguardo.Alcunecoppiepasseggiavanoesedevanoindisparte.Fraque-
ste,lamarchesinaClaraconilcuginoeIdacolmedico.—Bellaetà!—sospiròilsindaco,guardandolecoppiegentili.—Etàdell’amoreedellesperanze! —susurròunasignora
brizzolata,dalvoltobuonoeilsorrisomine.—Fapiacereavederliqueiragazzi!—osservòilmarchese,
cheaccarezzavacogliocchilamigliaeilnipote.—Lospettacolodell’amoresincero,conlesuemanifestazioni
sempliciesentimentali,rapisceilcuoreefaesultare!—disseGiorgio.—Unamoresincero,completo,intero,èunmioreraro!—fece
ilprofessoresenzatogliereilsigarodibocca.—Manonèintrovabile!—glirisposeGiorgio.Leorepassavanoveloci.Ilsolegiàsiritiravalentamentedal
basso,lasciandonell’ombrail lago,i paesie levillebiancheg-giantilungolerive;salivasuperimianchideimonti,sfolgoravasulevetteesparivanelbruscotramonto, lasciando,asaluto,
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unagloriadilucerossaefantastica.Eraoradiscendere,ditornareacasa.Inunmomentolacom-
pagniafuradunataeprontaperlapartenza.Ladiscesa fu allegra. Giovanotti e signorinesi sbandavano,
prendevanoperleaccorciatoie,ruzzolavanosulmuschiodisot-to i castagneti, e arrivati in qualchecrocicchio di via, pressoqualchecapanna,inunainsenatura,davantiaunacappellettadellaMadonnaodiunsantoprotettore,sichiamavanoconvociacute,facevanoabottaerisposta,ridevano,riempivanol’ariadiallegrezza.Alcastello,lasignoraDoraWordmill,lacognatadellagiovine
vedova,aspettava,adagiatanellasuaseggiolaasdraio,davantilaportadelcastello.Oh,ladolce,labiancamiguradidonna,buona,rassegnataege-
nerosa!Tutti le furono intornoconsimpatiariverente. EGiorgiosi
sentìcommossodisorpresaavederenegliocchidellagiovinevedovaunatenerezzaimmensamentresichinavaversolasoaveinferma,perdareericevereilbaciodisaluto.MariaWordmillsusurròalcuneparoleal’orecchiodellacogna-
ta.Equesta,subito,staccandoilcapodaldorsaledellasediaestendendolamaninadabimbamalataalamarchesa,conaccen-tostranieroeunitalianoappenacomprensibile,ripetèatuttil’invitoperunaserataalcastello.LeielasuaMariasarebberostateonorateefelicidiriceverelagentilecompagnia.—Chisisarebbemigurato,cheellafossecapacediesprimere,
congliocchieilvoltotutto,unacosìgrandetenerezza?—disseGiorgiofrasèesèpensandoaMariaWordmll, ladamamieraesprezzante,nelmomentoincuibaciavalavecchiacognata.—Ecomeeradivinamentebellainquelmomento!—mormorò.—Quelladonnaèpermeunmistero!—concluse.Giù,alacasinadellaferriera,lacompagniasisciolse.Chitirò
viaperalavoltadelborgoechipreseperisentiericheguidava-
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unagloriadilucerossaefantastica.Eraoradiscendere,ditornareacasa.Inunmomentolacom-
pagniafuradunataeprontaperlapartenza.Ladiscesa fu allegra. Giovanotti e signorinesi sbandavano,
prendevanoperleaccorciatoie,ruzzolavanosulmuschiodisot-to i castagneti, e arrivati in qualchecrocicchio di via, pressoqualchecapanna,inunainsenatura,davantiaunacappellettadellaMadonnaodiunsantoprotettore,sichiamavanoconvociacute,facevanoabottaerisposta,ridevano,riempivanol’ariadiallegrezza.Alcastello,lasignoraDoraWordmill,lacognatadellagiovine
vedova,aspettava,adagiatanellasuaseggiolaasdraio,davantilaportadelcastello.Oh,ladolce,labiancamiguradidonna,buona,rassegnataege-
nerosa!Tutti le furono intornoconsimpatiariverente. EGiorgiosi
sentìcommossodisorpresaavederenegliocchidellagiovinevedovaunatenerezzaimmensamentresichinavaversolasoaveinferma,perdareericevereilbaciodisaluto.MariaWordmillsusurròalcuneparoleal’orecchiodellacogna-
ta.Equesta,subito,staccandoilcapodaldorsaledellasediaestendendolamaninadabimbamalataalamarchesa,conaccen-tostranieroeunitalianoappenacomprensibile,ripetèatuttil’invitoperunaserataalcastello.LeielasuaMariasarebberostateonorateefelicidiriceverelagentilecompagnia.—Chisisarebbemigurato,cheellafossecapacediesprimere,
congliocchieilvoltotutto,unacosìgrandetenerezza?—disseGiorgiofrasèesèpensandoaMariaWordmll, ladamamieraesprezzante,nelmomentoincuibaciavalavecchiacognata.—Ecomeeradivinamentebellainquelmomento!—mormorò.—Quelladonnaèpermeunmistero!—concluse.Giù,alacasinadellaferriera,lacompagniasisciolse.Chitirò
viaperalavoltadelborgoechipreseperisentiericheguidava-
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noaivillinidisseminatilungolecostedellemontagne.Alacasina,lasignoraClotildeaspettavailmiglio,emiglie,Carlo
Luppolieilmedicoadesinare.Paolinaeraunpo’stanca.Ilsuovoltoleggiadroapparivaleg-
germente impallidito; stentavaa tener gli occhi aperti, che ilsonnovolevachiudereadognicosto.Dopodesinare,sibuttòsulapoltronaesiaddormentòsubito.—Sttt!—feceCarlo,conl’indiceattraversolabocca,pregan-
dotacimenteIdaeilmedico,cheabbassaronolavoce.Questitroncaronosubitoilchiacchierioeuscironoingiardino
inpuntadipiedi.CarloLuppoli,sedutoalatavola,sieralasciatospegnerelasi -
garettafralelabbra,econilgomitopuntatosulaspallieradellasediae la testasostenutadallamano,guardavaa lafanciulla,cosìbellaanchenelsonno,conilvisodiunbiancoretrasparentee leggiero, i capelli d’unbiondosmorto, mezzodisciolti, e lemaniabbandonatesuleginocchia;quellemaninecandideedeli-cate, fatteperessereriscaldateinunamanoforte, baciatedaunaboccainnamorata.Egliaccarezzavadegliocchil’amatafan-ciulla,cosìmine,cosìpoetica,dall’animamiteevaporosa,blandaemolle;animucciadicreaturaeletta,diveraartista.Euname-lanconicatenerezzad’amores’impossessavadituttoilsuoesse -re,facendolodimenticodiognicosaestraneaalsuosentimento.Giorgio,dallaminestraovestavafumando,guardavailgiovine
conunsensoditeneracompiacenzaedicommozione.Comesapevaamarequelgiovinottonerobustoeforte,quella-
voratoreinstancabile,quelcuoresempliceeretto!Cheamoreri -guardosoegentileerailsuo!unamoregeneroso,cheescludevalapassionetorbidaeegoista.Com’erafortunatasuasorelladiessereamatacosì!...MaforsePaolinanonpotevaessereamataaltrimenti.Visonodonnechesiamanoconlafantasiaeccitataeisensiinconvulsione;venesonochesiadoranoinginocchio,comeangeli.
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noaivillinidisseminatilungolecostedellemontagne.Alacasina,lasignoraClotildeaspettavailmiglio,emiglie,Carlo
Luppolieilmedicoadesinare.Paolinaeraunpo’stanca.Ilsuovoltoleggiadroapparivaleg-
germente impallidito; stentavaa tener gli occhi aperti, che ilsonnovolevachiudereadognicosto.Dopodesinare,sibuttòsulapoltronaesiaddormentòsubito.—Sttt!—feceCarlo,conl’indiceattraversolabocca,pregan-
dotacimenteIdaeilmedico,cheabbassaronolavoce.Questitroncaronosubitoilchiacchierioeuscironoingiardino
inpuntadipiedi.CarloLuppoli,sedutoalatavola,sieralasciatospegnerelasi -
garettafralelabbra,econilgomitopuntatosulaspallieradellasediae la testasostenutadallamano,guardavaa lafanciulla,cosìbellaanchenelsonno,conilvisodiunbiancoretrasparentee leggiero, i capelli d’unbiondosmorto, mezzodisciolti, e lemaniabbandonatesuleginocchia;quellemaninecandideedeli-cate, fatteperessereriscaldateinunamanoforte, baciatedaunaboccainnamorata.Egliaccarezzavadegliocchil’amatafan-ciulla,cosìmine,cosìpoetica,dall’animamiteevaporosa,blandaemolle;animucciadicreaturaeletta,diveraartista.Euname-lanconicatenerezzad’amores’impossessavadituttoilsuoesse -re,facendolodimenticodiognicosaestraneaalsuosentimento.Giorgio,dallaminestraovestavafumando,guardavailgiovine
conunsensoditeneracompiacenzaedicommozione.Comesapevaamarequelgiovinottonerobustoeforte,quella-
voratoreinstancabile,quelcuoresempliceeretto!Cheamoreri -guardosoegentileerailsuo!unamoregeneroso,cheescludevalapassionetorbidaeegoista.Com’erafortunatasuasorelladiessereamatacosì!...MaforsePaolinanonpotevaessereamataaltrimenti.Visonodonnechesiamanoconlafantasiaeccitataeisensiinconvulsione;venesonochesiadoranoinginocchio,comeangeli.
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Eranosoli insalotto. Lamammaerauscitaanche lei, dopod’avereabbassatoillucignolodellalucerna,chespandevaintor-nolalucesmorzatadallaventoladiunrossointenso.Giorgiositolsedallaminestra;andò,senzafarrumoredietroa
Carloeglimiseunamanosulaspalla,facendolotrasalire.—Levuoimoltobene?—glichieseinunsusurro.—Ohsignoringegnere!—feceilgiovino.—Nonpiùsignoringegnere;dammideltu!—Grazie!—disseCarlosemplicemente.Mainquelgrazie,
Giorgiosentìlacommozione.—Levuoimolto,moltobene?—ripetè.—Moltissimo! —rispose il giovinecon lavoce mioca: voce
dell’anima,chenonparevapiùlasuacosìforteevibrata.—Mol-tissimo.—Elei?—Lei?...nonsaancoraleggerenelpropriocuore.Ècosìgiova-
neepuracomeunangelodelSignore!Maimpareràacapireilmioaffetto;e....spero!...Eallora?Latitubanza,lasperanzaeildesiderioglipassaronopergli
occhigrandiesinceri,mentresimissavanoinquellidiGiorgio.—Alloramiasorellaavràlafortunadiappartenereaungiovi-
nelealeedicuore!—risposeGiorgiosottovoce.—Grazie!grazie!—disseilgiovineconlelagrimenellavoce.Paolinafeceunpiccolomovimentoeapersegliocchi.—SignorCarlo!—disseunpo’meravigliataearrossendo.—
Misonodunqueaddormentata?...Erocosìstanca!
⁂
Unacompagniadioperaivestitidafestaconilgarofanorossoal’asoladellagiacchetta,ilcappelloacencioposatoindietro,unciuffo di capelli spiovente su la fronte, passò sotto il murodell’ortodidonPaolo,inquellaseraafosadiluglio,rischiaratadallelampadineelettriche,messeabreviintervallilungolastra -dicciuoladellarivadellago.
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Eranosoli insalotto. Lamammaerauscitaanche lei, dopod’avereabbassatoillucignolodellalucerna,chespandevaintor-nolalucesmorzatadallaventoladiunrossointenso.Giorgiositolsedallaminestra;andò,senzafarrumoredietroa
Carloeglimiseunamanosulaspalla,facendolotrasalire.—Levuoimoltobene?—glichieseinunsusurro.—Ohsignoringegnere!—feceilgiovino.—Nonpiùsignoringegnere;dammideltu!—Grazie!—disseCarlosemplicemente.Mainquelgrazie,
Giorgiosentìlacommozione.—Levuoimolto,moltobene?—ripetè.—Moltissimo! —rispose il giovinecon lavoce mioca: voce
dell’anima,chenonparevapiùlasuacosìforteevibrata.—Mol-tissimo.—Elei?—Lei?...nonsaancoraleggerenelpropriocuore.Ècosìgiova-
neepuracomeunangelodelSignore!Maimpareràacapireilmioaffetto;e....spero!...Eallora?Latitubanza,lasperanzaeildesiderioglipassaronopergli
occhigrandiesinceri,mentresimissavanoinquellidiGiorgio.—Alloramiasorellaavràlafortunadiappartenereaungiovi-
nelealeedicuore!—risposeGiorgiosottovoce.—Grazie!grazie!—disseilgiovineconlelagrimenellavoce.Paolinafeceunpiccolomovimentoeapersegliocchi.—SignorCarlo!—disseunpo’meravigliataearrossendo.—
Misonodunqueaddormentata?...Erocosìstanca!
⁂
Unacompagniadioperaivestitidafestaconilgarofanorossoal’asoladellagiacchetta,ilcappelloacencioposatoindietro,unciuffo di capelli spiovente su la fronte, passò sotto il murodell’ortodidonPaolo,inquellaseraafosadiluglio,rischiaratadallelampadineelettriche,messeabreviintervallilungolastra -dicciuoladellarivadellago.
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Camminavanoapassodimarcia,cantandoagolaspiegata.Dietro di loroveniva il medico, chesi fermòal cancelletto
dell’orto,lospinseedentrò.La signora Clotilde, con le migliuole, stava seduta fuori,
nell’orto,insiemeconlasignoraGegia,lasorelladelparroco.Avevano,inquelgiornodifesta,fattaunapasseggiatinamino
lì;elìaspettavanoGiorgioeCarloLuppoli,cheeranoandatiasentireunaconferenza.Ilmedicoerarannuvolato.Ida,tuttafrescaebellanelvestito
dicotonecolorcelestepallido,conunaramadiederaneicapellicastani,gliandòincontroeindovinòsubitouncruccioattraver-sogliocchiaggrottatiel’onestovoltoalterato.—Cheè?—glichieseturbata—Cheè?—È,chec’èdellagentenataappostaperseminaredisordini!
—risposeilgiovane,dopod’averbaciatainfrontelafanciullaormaimidanzata.—Laconferenza?chieseIda.—Sì,sì,laconferenza!—unasfuriatadiparolevuotecome
altrettantebolledisapone;unmucchiodipromesseimpossibili,di speranze irrealizzabili; una musica piazzaiuola, buona perelettrizzaregli ignorantiegli ingenui!... E intantosisveglianoideepazze, si beffeggiaogni buonsentimento, si strapazza lafede.—Bisognascuoterel’uomoassonnatonei pregiudizi! —dicono—bisognasvegliarenelloropettoilsentimentodelladi -gnità!—dicono—ecolpretestodiraggiungereunideale,poi-chèsarebbe l’ideale quello dell’uomod’ogni classe libero deipregiudiziesaldonelsentimentodellapropriadignità—conquestopretesto,incitanoapazzied’ognimaniera.Lihaivedutiquei giovinotti?Noneranoubbriachi di vinomadi parole, dipromesse,didesideri,disperanze,tutteimpossibili!—Vienedallaconferenzadelprofessore?—chiesedonPaolo,
cheglieraandatoincontroeavevasentitoleultimeparole.Si miseroasederetutti e tresul muricciuolo, chedivideva
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Camminavanoapassodimarcia,cantandoagolaspiegata.Dietro di loroveniva il medico, chesi fermòal cancelletto
dell’orto,lospinseedentrò.La signora Clotilde, con le migliuole, stava seduta fuori,
nell’orto,insiemeconlasignoraGegia,lasorelladelparroco.Avevano,inquelgiornodifesta,fattaunapasseggiatinamino
lì;elìaspettavanoGiorgioeCarloLuppoli,cheeranoandatiasentireunaconferenza.Ilmedicoerarannuvolato.Ida,tuttafrescaebellanelvestito
dicotonecolorcelestepallido,conunaramadiederaneicapellicastani,gliandòincontroeindovinòsubitouncruccioattraver-sogliocchiaggrottatiel’onestovoltoalterato.—Cheè?—glichieseturbata—Cheè?—È,chec’èdellagentenataappostaperseminaredisordini!
—risposeilgiovane,dopod’averbaciatainfrontelafanciullaormaimidanzata.—Laconferenza?chieseIda.—Sì,sì,laconferenza!—unasfuriatadiparolevuotecome
altrettantebolledisapone;unmucchiodipromesseimpossibili,di speranze irrealizzabili; una musica piazzaiuola, buona perelettrizzaregli ignorantiegli ingenui!... E intantosisveglianoideepazze, si beffeggiaogni buonsentimento, si strapazza lafede.—Bisognascuoterel’uomoassonnatonei pregiudizi! —dicono—bisognasvegliarenelloropettoilsentimentodelladi -gnità!—dicono—ecolpretestodiraggiungereunideale,poi-chèsarebbe l’ideale quello dell’uomod’ogni classe libero deipregiudiziesaldonelsentimentodellapropriadignità—conquestopretesto,incitanoapazzied’ognimaniera.Lihaivedutiquei giovinotti?Noneranoubbriachi di vinomadi parole, dipromesse,didesideri,disperanze,tutteimpossibili!—Vienedallaconferenzadelprofessore?—chiesedonPaolo,
cheglieraandatoincontroeavevasentitoleultimeparole.Si miseroasederetutti e tresul muricciuolo, chedivideva
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l’ortodallastradettadirivaillago.Alagiornatacalda,alaseraafosasuccedevaunanotteinquie-
ta.Suonavanosullagorafmichealternatealunghisilenzi.Leven-tatecacciavanoleondeainfrangersicontrolariva,conunfru-scìodellarenaarsaeavidad’acqua,glioleandrimioriti,irosai,ilpinoaombrello,fremevanodipiacerealabruscaefrescacarez-zadell’aria.—Vienedallaconferenza?—chieseancoradonPaolo.—Già,laconferenza!....paroloneperesprimereidee,chehan-
notuttel’improntadiangustia,dimiseriaediinteresseperso-nale.—Quelsignoreprofessorevuolsuccederealnostrovecchio
deputato;questosisa!—Sicuro!...hatastatoilterreno,lohatrovatobuonoafarger-
mogliare il semedellesue idee,e: Abbassogli sfruttatori chefannosgobbareipoveriperarricchirsi!abbassoquesto!evvivaquello!—Èunsocialistaeh,quelprofessore?—Sì;mailsocialismodegliignoranti,deidisonestiedeical-
colatori!....Ilsocialismoveroèunasantaidealità;mabisognaca-pirlocomevacapito!—Ilmondovacomevuoleandare!—feceilpretescuotendo
ilcapo.—Lagentesieducaalleideeconlapazienzaecoltem-po.Leideenondevono,nèpossonoviolentarelagente.Evolu-zione,nonrivoluzione!—soggiunse—E,sopratutto,ilpensie-rodiDio,cheinduceacarità,equindialasantafratellanza!—C’eramoltagente?—chieseIda.Eseppechelasalaerapienazeppa.Deivilleggiantinonuno
mancava;emoltiplaudivano.Plaudivanoanchelesignore;plau-dì,sopratutte,laforestiera,quellavedova,mezzaingleseemez -zaitaliana.—Asentirdiredellesoperchierie—tiròviaadireilmedico
—dilottafrailforteeildebole,diguerraditutticontrotutti,di
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l’ortodallastradettadirivaillago.Alagiornatacalda,alaseraafosasuccedevaunanotteinquie-
ta.Suonavanosullagorafmichealternatealunghisilenzi.Leven-tatecacciavanoleondeainfrangersicontrolariva,conunfru-scìodellarenaarsaeavidad’acqua,glioleandrimioriti,irosai,ilpinoaombrello,fremevanodipiacerealabruscaefrescacarez-zadell’aria.—Vienedallaconferenza?—chieseancoradonPaolo.—Già,laconferenza!....paroloneperesprimereidee,chehan-
notuttel’improntadiangustia,dimiseriaediinteresseperso-nale.—Quelsignoreprofessorevuolsuccederealnostrovecchio
deputato;questosisa!—Sicuro!...hatastatoilterreno,lohatrovatobuonoafarger-
mogliare il semedellesue idee,e: Abbassogli sfruttatori chefannosgobbareipoveriperarricchirsi!abbassoquesto!evvivaquello!—Èunsocialistaeh,quelprofessore?—Sì;mailsocialismodegliignoranti,deidisonestiedeical-
colatori!....Ilsocialismoveroèunasantaidealità;mabisognaca-pirlocomevacapito!—Ilmondovacomevuoleandare!—feceilpretescuotendo
ilcapo.—Lagentesieducaalleideeconlapazienzaecoltem-po.Leideenondevono,nèpossonoviolentarelagente.Evolu-zione,nonrivoluzione!—soggiunse—E,sopratutto,ilpensie-rodiDio,cheinduceacarità,equindialasantafratellanza!—C’eramoltagente?—chieseIda.Eseppechelasalaerapienazeppa.Deivilleggiantinonuno
mancava;emoltiplaudivano.Plaudivanoanchelesignore;plau-dì,sopratutte,laforestiera,quellavedova,mezzaingleseemez -zaitaliana.—Asentirdiredellesoperchierie—tiròviaadireilmedico
—dilottafrailforteeildebole,diguerraditutticontrotutti,di
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sentimentodi ribellione contro l’ingiustizia, sentimento minal-mentesvegliatonellamassa,ella,labellasignoratuttatrineemerletti,halevatoinaltolemaniinguantate,battendolelegger-menteunacontrol’altra,ehadatoilsegnaledell’applauso.Ora,iomidomando,perchèhaapplaudito!...E’abbastanzaintelligen-tedacapirelavacuitàdiqueldiscorsorimbombantediparolo-ne.Maparole,parole,parole!...Perchèhaplaudito!...Quelplausoèstatounincoraggiamento.Certefragorosebattutedimanochec’eradaintontireunelefante.Eal’uscitadallasalapoi,unin-gombro, un murovivente così compatto, che il conferenzierestesso,chesivolevasalutareconunasalvadiapplausi,riuscivaastento a farsi largo. «Bravooo!...Beneee!.... Evvivaaa!... Abbas-sooo!...» urlavano; buttavano in aria il cappello. Matti, ecco;quandosidicematti!... Ubbriachifradicidipromesseedispe-ranze.Edopol’ubbriacaturadelleparole,verràquelladelvino.Tuttial’osteriaadesso;baldoriasututtalalinea;eproponimen-tidiribellionefraunbicchiereel’altro;eundarsilamanoinmutuaalleanza,eperognipiccoladiscordanzadiparere,urli,proteste,urli,risse;e...abbassoquestoeevvivaquello!...Poveriillusi!...Elaconseguenzadituttociò?...Laribellione,laviolenza,losciopero!...Elaconseguenzadellaconseguenza?.... L’ozio, lamiseria,dannial’industria,odiodeilavoratoriperchilifalavo-rare!...Maintantoilparolaio,ilfurboconferenziere,simettedasèsulpiedestallo;gliignorantiegliillusilocredonoalto,loscel -gono, lo eleggono; egli, fregandosi le mani, conunsorriso dicompatimentoeditrionfoinsieme,vaasedereinquelgrandesfogatoiodivanitàediambizionichetuttisanno.E’tristeedo-loroso!—sospiròilgiovanemedico.—Giorgioeraalaconferenza?—chieseIdaconvocemalfer-
ma,commossaeimpressionatadalleparoledelmidanzato.—C’era,insiemeconCarloLuppoli.—Eccoli!—dissedonPaolo.Iduegiovani,infatti,sieranoinquelpuntofermatidavantial
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sentimentodi ribellione contro l’ingiustizia, sentimento minal-mentesvegliatonellamassa,ella,labellasignoratuttatrineemerletti,halevatoinaltolemaniinguantate,battendolelegger-menteunacontrol’altra,ehadatoilsegnaledell’applauso.Ora,iomidomando,perchèhaapplaudito!...E’abbastanzaintelligen-tedacapirelavacuitàdiqueldiscorsorimbombantediparolo-ne.Maparole,parole,parole!...Perchèhaplaudito!...Quelplausoèstatounincoraggiamento.Certefragorosebattutedimanochec’eradaintontireunelefante.Eal’uscitadallasalapoi,unin-gombro, un murovivente così compatto, che il conferenzierestesso,chesivolevasalutareconunasalvadiapplausi,riuscivaastento a farsi largo. «Bravooo!...Beneee!.... Evvivaaa!... Abbas-sooo!...» urlavano; buttavano in aria il cappello. Matti, ecco;quandosidicematti!... Ubbriachifradicidipromesseedispe-ranze.Edopol’ubbriacaturadelleparole,verràquelladelvino.Tuttial’osteriaadesso;baldoriasututtalalinea;eproponimen-tidiribellionefraunbicchiereel’altro;eundarsilamanoinmutuaalleanza,eperognipiccoladiscordanzadiparere,urli,proteste,urli,risse;e...abbassoquestoeevvivaquello!...Poveriillusi!...Elaconseguenzadituttociò?...Laribellione,laviolenza,losciopero!...Elaconseguenzadellaconseguenza?.... L’ozio, lamiseria,dannial’industria,odiodeilavoratoriperchilifalavo-rare!...Maintantoilparolaio,ilfurboconferenziere,simettedasèsulpiedestallo;gliignorantiegliillusilocredonoalto,loscel -gono, lo eleggono; egli, fregandosi le mani, conunsorriso dicompatimentoeditrionfoinsieme,vaasedereinquelgrandesfogatoiodivanitàediambizionichetuttisanno.E’tristeedo-loroso!—sospiròilgiovanemedico.—Giorgioeraalaconferenza?—chieseIdaconvocemalfer-
ma,commossaeimpressionatadalleparoledelmidanzato.—C’era,insiemeconCarloLuppoli.—Eccoli!—dissedonPaolo.Iduegiovani,infatti,sieranoinquelpuntofermatidavantial
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cancelletto,parlandoanimatamentefradilorocomeseminisseroundiscorsoincominciato.LelorovocifuronosentitedallasignoraClotildeedaPaolina,
chereclamarono,impazientidisaperequalchecosadellaconfe-renza.—Quelsignorel’hacongli industriali! —dissesorridendo
Giorgio.—Èmatto!—soggiunseCarloscuotendolespalleeporgendo
lamanoaPaolina.Entrònelsalottinodellamodestacasettadelprete,dovelasi -
gnoraGegia,dopoaveraccesalalucerna,mettevasulatavolailvassoioconibicchierielabottigliadelvino.Entraronotuttiperfareduechiacchiereprimadiritornarea
casa.Dallaportaapertasul’ortosivedeva,aldilàdelmuro,illago,
biancosottoilchiaroredellaluna,chetrasparivadaungruppolatteodinuvole,sospesesulevettedeimontidifacciata.Auntrattol’imaginestessadellalunaapparve,unpo’velata,sbucan-dodallenuvole,emandòilsuoraggiomiteaimbiancareimiori,gli ortaggi, la ghiaia dei sentieri dell’orticello, e l’alto, rusticocampanilechesiinnalzavadimiancolacasa.—OhsignorCarlo,comeèbello!—esclamòPaolina,rittasu
laporta,congliocchivagantidallagoaimonti,daimorbidipro-miliedalleselvaggevettepaurose.—VieniavedereIda!—sog-giunse,invitandolasorellaalfantasticospettacolo.Questaeildottoreuscirono,lietiditornareal’aperto,inquel-
lacaldaserata.LasignoraClotilde,donPaoloelasignoraGegia,intavolarono
laloropartitaallecarte;sempreintrepoichénonc’erachivo-lessefaredaquartofraigiovani.Giorgio,cheminivadifumareilsuosigaro,passeggiandodaun
capoal’altrodelsalottinositrovò,auntratto,fermodavantialritrattoadoliodellabambinadelpoveroingegnereFerrara,ri -
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cancelletto,parlandoanimatamentefradilorocomeseminisseroundiscorsoincominciato.LelorovocifuronosentitedallasignoraClotildeedaPaolina,
chereclamarono,impazientidisaperequalchecosadellaconfe-renza.—Quelsignorel’hacongli industriali! —dissesorridendo
Giorgio.—Èmatto!—soggiunseCarloscuotendolespalleeporgendo
lamanoaPaolina.Entrònelsalottinodellamodestacasettadelprete,dovelasi -
gnoraGegia,dopoaveraccesalalucerna,mettevasulatavolailvassoioconibicchierielabottigliadelvino.Entraronotuttiperfareduechiacchiereprimadiritornarea
casa.Dallaportaapertasul’ortosivedeva,aldilàdelmuro,illago,
biancosottoilchiaroredellaluna,chetrasparivadaungruppolatteodinuvole,sospesesulevettedeimontidifacciata.Auntrattol’imaginestessadellalunaapparve,unpo’velata,sbucan-dodallenuvole,emandòilsuoraggiomiteaimbiancareimiori,gli ortaggi, la ghiaia dei sentieri dell’orticello, e l’alto, rusticocampanilechesiinnalzavadimiancolacasa.—OhsignorCarlo,comeèbello!—esclamòPaolina,rittasu
laporta,congliocchivagantidallagoaimonti,daimorbidipro-miliedalleselvaggevettepaurose.—VieniavedereIda!—sog-giunse,invitandolasorellaalfantasticospettacolo.Questaeildottoreuscirono,lietiditornareal’aperto,inquel-
lacaldaserata.LasignoraClotilde,donPaoloelasignoraGegia,intavolarono
laloropartitaallecarte;sempreintrepoichénonc’erachivo-lessefaredaquartofraigiovani.Giorgio,cheminivadifumareilsuosigaro,passeggiandodaun
capoal’altrodelsalottinositrovò,auntratto,fermodavantialritrattoadoliodellabambinadelpoveroingegnereFerrara,ri -
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trattodaluistessoregalatoadonPaolo.Loguardavamissamentecomese lo vedesse per la primavolta. E di fatti, mai primad’alloraquellamiguradifanciulletta,biondad’unbiondodorato,dallacarnagionebiancaevellutatacomeilpetalod’unarosa,laboccaleggermentesdegnosaegliocchiscuri,profondiemiste-riosi aveva attirato la sua attenzione commovendolo brusca-mente,perunrapido,involontarioconfrontoconun’altramigurapalpitantedivitaesuperbabellezza.—Èstrano!—pensòconunmierobattitodelcuore,nondisto-
gliendogliocchidalritratto.—Èstrano!
⁂
Nellacasinadellaferrieradormivanotutti,menoGiorgio,chenonavevasonno,esedevaaltavolino,sforzandosidiinteressar-sialaletturadiunapubblicazionescientimica.Malosforzoerainutile.Sologliocchiubbidivanomeccanica-
mentealavolontà,restandomissisuleparole.Lamentenonac-coglievailsignimicatodiquelleparole;essasiribellavaal’atten -zione;vagabondavalontano.Indispettitocontrosèstesso,chenonriuscivaaraccogliersi
interessandosidellalettura,sialzò,aperselaminestra,sporseilvoltoal’ariafresca,scuraemuta.Sisentivainquietoeagitatoesistizzivaperquellainquietudineequellaagitazione.Perchè,perchèquellarivoluzionenelsuomondointeriore?....
Chigliavevacacciatodentroquelloscompiglio?Forseilconfe-renziereconlesueparole,tendentiafaredeglioperaialtrettantiribelliallavoroealanecessitàdellalogicasommissioneversochisapevaecapivapiùdiloro?...Forseleocchiateintralicedial-cunioperai,cheparevavolesserosmidareinluiunnemico?....Ononerapiuttostolosguardotorbidodiduemagnimiciocchioniscuri,chesieranoaluirivoltinelpuntoincuiilconferenzieresismaniavaadirediprepotenza,disoperchieria,dismaniadiar-ricchire,spintaminoaldelittomorale?Maqualerelazionevipotevamaiesserefraluieilsignimicato
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trattodaluistessoregalatoadonPaolo.Loguardavamissamentecomese lo vedesse per la primavolta. E di fatti, mai primad’alloraquellamiguradifanciulletta,biondad’unbiondodorato,dallacarnagionebiancaevellutatacomeilpetalod’unarosa,laboccaleggermentesdegnosaegliocchiscuri,profondiemiste-riosi aveva attirato la sua attenzione commovendolo brusca-mente,perunrapido,involontarioconfrontoconun’altramigurapalpitantedivitaesuperbabellezza.—Èstrano!—pensòconunmierobattitodelcuore,nondisto-
gliendogliocchidalritratto.—Èstrano!
⁂
Nellacasinadellaferrieradormivanotutti,menoGiorgio,chenonavevasonno,esedevaaltavolino,sforzandosidiinteressar-sialaletturadiunapubblicazionescientimica.Malosforzoerainutile.Sologliocchiubbidivanomeccanica-
mentealavolontà,restandomissisuleparole.Lamentenonac-coglievailsignimicatodiquelleparole;essasiribellavaal’atten -zione;vagabondavalontano.Indispettitocontrosèstesso,chenonriuscivaaraccogliersi
interessandosidellalettura,sialzò,aperselaminestra,sporseilvoltoal’ariafresca,scuraemuta.Sisentivainquietoeagitatoesistizzivaperquellainquietudineequellaagitazione.Perchè,perchèquellarivoluzionenelsuomondointeriore?....
Chigliavevacacciatodentroquelloscompiglio?Forseilconfe-renziereconlesueparole,tendentiafaredeglioperaialtrettantiribelliallavoroealanecessitàdellalogicasommissioneversochisapevaecapivapiùdiloro?...Forseleocchiateintralicedial-cunioperai,cheparevavolesserosmidareinluiunnemico?....Ononerapiuttostolosguardotorbidodiduemagnimiciocchioniscuri,chesieranoaluirivoltinelpuntoincuiilconferenzieresismaniavaadirediprepotenza,disoperchieria,dismaniadiar-ricchire,spintaminoaldelittomorale?Maqualerelazionevipotevamaiesserefraluieilsignimicato
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diquelleparolelanciatenell’ariaconvocesonoraegrandigestiteatrali?Rividecongli occhi della mente leduemani inguantatedi
bianco,levarsidauncertopuntodellaconferenzaebatterel’unacontrol’altra,quasiinvitoal’applauso,erisentìincuorelacolle -radiquelmomento.Perchèquellacollera?... LagiovinevedovaWordmill nonera
forsepadronadiapplaudirechimegliolepiaceva?—Maperchèquellosguardotorbidoemisterioso?—andava
chiedendoal’ariascura.—Perchèdeldesiderio,quellaspeciedibisognodi offendermisempre,di tacitamenteminacciarmi,ditormentarmi?Checosasonoioperlei?Eleichecos’èperme?Gliocchisuoi,apocoapocoascesero,minoalcastello,triste
nelchiarormiocodellenuvole,elìsifermaronocomesmarritiinunavisione.Daunaminestraalcastellouscivaunatremulaluce.Forseera
quellalaminestradellacameradiMariaWordmill;forseellanonpotevadormire,comelui;forsecomeluifantasticavalà,appog-giataalosportodellaminestra,congliocchivaganti!—Vedeforseillumeuscirediqui!—pensò—esimigurafor-
sech’iovegliturbatodalricordodellaconferenzaeforseanchedalsuosguardominaccioso....Ah,sarebbeunasoddisfazioneperte,miabellacapricciosa;—soggiunseconunsorrisoironico,fa-cendosiasofmiaresulacandela.Rimastoal’oscuro,tornòalaminestra,ebevvel’ariaconavidi -
tàdaassetato.Giùalborgosuonavanoleoreal’orologiodellatorre.Erano
vocigravietristi,chesispandevanoperlavalle,inmiochitedalladistanzaedalloscrosciaredelmiume.Alsuonodelleoresiunìilgridodelchiù,dilàdalmiume;alchiùrisposeilgufo.Coseecrea-turesiscambiaronounlugubresaluto.La minestradel castelloerasempre illuminata. Egli piùnon
volleguardarlà.Perchèisuoiocchivicorrevanocomeaduna
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diquelleparolelanciatenell’ariaconvocesonoraegrandigestiteatrali?Rividecongli occhi della mente leduemani inguantatedi
bianco,levarsidauncertopuntodellaconferenzaebatterel’unacontrol’altra,quasiinvitoal’applauso,erisentìincuorelacolle -radiquelmomento.Perchèquellacollera?... LagiovinevedovaWordmill nonera
forsepadronadiapplaudirechimegliolepiaceva?—Maperchèquellosguardotorbidoemisterioso?—andava
chiedendoal’ariascura.—Perchèdeldesiderio,quellaspeciedibisognodi offendermisempre,di tacitamenteminacciarmi,ditormentarmi?Checosasonoioperlei?Eleichecos’èperme?Gliocchisuoi,apocoapocoascesero,minoalcastello,triste
nelchiarormiocodellenuvole,elìsifermaronocomesmarritiinunavisione.Daunaminestraalcastellouscivaunatremulaluce.Forseera
quellalaminestradellacameradiMariaWordmill;forseellanonpotevadormire,comelui;forsecomeluifantasticavalà,appog-giataalosportodellaminestra,congliocchivaganti!—Vedeforseillumeuscirediqui!—pensò—esimigurafor-
sech’iovegliturbatodalricordodellaconferenzaeforseanchedalsuosguardominaccioso....Ah,sarebbeunasoddisfazioneperte,miabellacapricciosa;—soggiunseconunsorrisoironico,fa-cendosiasofmiaresulacandela.Rimastoal’oscuro,tornòalaminestra,ebevvel’ariaconavidi -
tàdaassetato.Giùalborgosuonavanoleoreal’orologiodellatorre.Erano
vocigravietristi,chesispandevanoperlavalle,inmiochitedalladistanzaedalloscrosciaredelmiume.Alsuonodelleoresiunìilgridodelchiù,dilàdalmiume;alchiùrisposeilgufo.Coseecrea-turesiscambiaronounlugubresaluto.La minestradel castelloerasempre illuminata. Egli piùnon
volleguardarlà.Perchèisuoiocchivicorrevanocomeaduna
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meta?...Disceseconlosguardogiùall’acquadelmiume,appenavisibilealdebolechiaroredellenuvole,elofermòsulacrocedelsuicida,chesidesignavaappenafragli scogli bianchi.Edi là,sorseunavisioneaturbarlominoalasofferenza.Pressolacroce,lasuafantasiaeccitataviderizzarsilamigura
d’unafanciullettabiondadiunbiondodorato,tuttabiancacomeunsogno,daglioscuriocchiprofondielaboccucciadisdegnosa.Poi,aduntratto,lamiguradellafanciullettascomparveesorseinsuavecel’altaesquisitamiguradiunagiovanedonna,daicapellidiunbiondodorato,lacarnagionebianca,gliocchionimisterio-si,laboccaironica.—Ah!—feceilgiovanetogliendosidallaminestraechiuden-
dolafuriosamente.—Perdoforselaragione?Stoperammatti -re?Riacceselacandela,poiacceselalampadinadellaconsolle,in
unfebbriledesideriodiluce,dimoltaluce.Senestetteunmomentoansante; si guardònellospecchio
pervedereseilsuovoltofossequellod’unallucinato;si videpallidissimo;sentìcheglitremavanolemani;si gettòbocconisullettosenzasvestirsi;equivistetteinunlievesopore,minchèlapendoladelsalottino,giùabasso,suonòlequattro,eillumedellacandelasmorìneiprimialbori.—Ah!èminalmentegiorno!—esclamòscuotendosi.Sialzòinfretta.Tuffòlatestanell’acquadellacatinella;fecein
pochiminutilasuatoelettaescese.Uscì,avidod’aria,dimotoedilavoro.Videl’orienteimbian-
carsi;sentìlecampanedellesparsechiesuolesuonarel’avem-mariadell’alba,eentrònell’ofmicina,cheilcustodeaprivainquelpunto.
⁂
Dopounanotteinsonne,passataquasituttaleggendoescri-vendo,MariaWordmillsieraminalmenteaddormentata,aiprimibagliori,sulcanapèdelsuosalottinoparticolare.
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meta?...Disceseconlosguardogiùall’acquadelmiume,appenavisibilealdebolechiaroredellenuvole,elofermòsulacrocedelsuicida,chesidesignavaappenafragli scogli bianchi.Edi là,sorseunavisioneaturbarlominoalasofferenza.Pressolacroce,lasuafantasiaeccitataviderizzarsilamigura
d’unafanciullettabiondadiunbiondodorato,tuttabiancacomeunsogno,daglioscuriocchiprofondielaboccucciadisdegnosa.Poi,aduntratto,lamiguradellafanciullettascomparveesorseinsuavecel’altaesquisitamiguradiunagiovanedonna,daicapellidiunbiondodorato,lacarnagionebianca,gliocchionimisterio-si,laboccaironica.—Ah!—feceilgiovanetogliendosidallaminestraechiuden-
dolafuriosamente.—Perdoforselaragione?Stoperammatti -re?Riacceselacandela,poiacceselalampadinadellaconsolle,in
unfebbriledesideriodiluce,dimoltaluce.Senestetteunmomentoansante; si guardònellospecchio
pervedereseilsuovoltofossequellod’unallucinato;si videpallidissimo;sentìcheglitremavanolemani;si gettòbocconisullettosenzasvestirsi;equivistetteinunlievesopore,minchèlapendoladelsalottino,giùabasso,suonòlequattro,eillumedellacandelasmorìneiprimialbori.—Ah!èminalmentegiorno!—esclamòscuotendosi.Sialzòinfretta.Tuffòlatestanell’acquadellacatinella;fecein
pochiminutilasuatoelettaescese.Uscì,avidod’aria,dimotoedilavoro.Videl’orienteimbian-
carsi;sentìlecampanedellesparsechiesuolesuonarel’avem-mariadell’alba,eentrònell’ofmicina,cheilcustodeaprivainquelpunto.
⁂
Dopounanotteinsonne,passataquasituttaleggendoescri-vendo,MariaWordmillsieraminalmenteaddormentata,aiprimibagliori,sulcanapèdelsuosalottinoparticolare.
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Edormivaunsonnoagitato,bellissimanellavestagliaazzurra,dalle ampie maniche aperte, che lasciavano nude le bianchebracciadiformasquisita,conicapellisciolti,lapersonaadagia-tainatteggiamentod’abbandono.Lalucerosatadelmattinoentravaperlaminestraattraversole
ricchetendedimerletto,rivelandolaricchezza,lamorbidezza,icolorigravioteneri,lelineeaustereedolci,diquellastanzase -gretaemisteriosa,immersainunsilenziogrande,comelavicinacameradalettoeilgabinettoditoeletta,cheformavanoilquar -tierinodellagiovinevedova.Unquartierinodigustominementeartistico,conmobiliautenticiinstileLuigiXVI,conpastelli,sta-tuette,gingillidipregioedivalore;emioriepiantinedapertut-to;uninsiemedicosebelleeelegantissime;unasoavearmoniadicoloriediprofumi.Sulapiccolascrivania,verooggettod’arte,stavalalettera,che
lasignoraavevacominciatoascriveredurantelanotte.Einquellapaginaaperta,iminuticaratteridicevanocosì;«Perchè, perchè ho plaudito quel parolaio, quel butta-fuori
ideebislacche,inopportune,sovversive?...Perchèhoiodatoevi-dentisegnidiapprovazioneaquelconferenzierechediceediceperunsuominespeciale,epromettecoseimpossibili,scaldandolatestadegliignoranti?...Perchè,perchèhoiobattutolemaniacolui,checonsiglialarivoluzione,làdovedovrebbepredicarelapazienza, l’efmicacia dell’educazione, la miducia nellaevoluzione?... Perchè?... Per far dispetto al Lanciani, chedall’angolodovestavarittomiguardavaconquegliocchigrigiemieri,chemidànnosempretantoainervi.«E intantomi sonoattirata l’attenzionee la simpatia degli
operairivoluzionari,cheebberol’ardirediveniresottoilterraz-zodellavillaDiPianooveioerainvitataequivifareunachiasso-sadimostrazionealmioindirizzo.«Ahchedispetto,chestizza,Annamia!...Ilmarchese,sempre
gentiluomo,havoltolacosainburla;elamarchesasimostrò
93
Edormivaunsonnoagitato,bellissimanellavestagliaazzurra,dalle ampie maniche aperte, che lasciavano nude le bianchebracciadiformasquisita,conicapellisciolti,lapersonaadagia-tainatteggiamentod’abbandono.Lalucerosatadelmattinoentravaperlaminestraattraversole
ricchetendedimerletto,rivelandolaricchezza,lamorbidezza,icolorigravioteneri,lelineeaustereedolci,diquellastanzase -gretaemisteriosa,immersainunsilenziogrande,comelavicinacameradalettoeilgabinettoditoeletta,cheformavanoilquar -tierinodellagiovinevedova.Unquartierinodigustominementeartistico,conmobiliautenticiinstileLuigiXVI,conpastelli,sta-tuette,gingillidipregioedivalore;emioriepiantinedapertut-to;uninsiemedicosebelleeelegantissime;unasoavearmoniadicoloriediprofumi.Sulapiccolascrivania,verooggettod’arte,stavalalettera,che
lasignoraavevacominciatoascriveredurantelanotte.Einquellapaginaaperta,iminuticaratteridicevanocosì;«Perchè, perchè ho plaudito quel parolaio, quel butta-fuori
ideebislacche,inopportune,sovversive?...Perchèhoiodatoevi-dentisegnidiapprovazioneaquelconferenzierechediceediceperunsuominespeciale,epromettecoseimpossibili,scaldandolatestadegliignoranti?...Perchè,perchèhoiobattutolemaniacolui,checonsiglialarivoluzione,làdovedovrebbepredicarelapazienza, l’efmicacia dell’educazione, la miducia nellaevoluzione?... Perchè?... Per far dispetto al Lanciani, chedall’angolodovestavarittomiguardavaconquegliocchigrigiemieri,chemidànnosempretantoainervi.«E intantomi sonoattirata l’attenzionee la simpatia degli
operairivoluzionari,cheebberol’ardirediveniresottoilterraz-zodellavillaDiPianooveioerainvitataequivifareunachiasso-sadimostrazionealmioindirizzo.«Ahchedispetto,chestizza,Annamia!...Ilmarchese,sempre
gentiluomo,havoltolacosainburla;elamarchesasimostrò
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dolenteperquellaspeciedioffesafattaaunospitesuo,cheellaonoradellasuastimaedellasuaamicizia.«Sonocrucciataeinfastidita.EtuttociòincausadiquelGior-
gioLanciani,chemiprovocaconlasuaariad’uomoindifferenteesuperiore,conlasuapersuasioned’uomoforte!... Sidirebbecheeglimiabbialettoincuorequellochetustessahaiindovina-toemirimprovericosìbruscamentenellatualettera.Mapoichènonhoaltromezzodavendicareilmiopoveropadre!...Pensa,Annamia,chelatristecrocemiècontinuamentesott’occhio,chemisirizzadinanziinqualunquepuntoioguardigiùalavallata.Edaquellacrocesistaccapermeunavocedolorosa,chemiri -petelatragicastoriadellamiapoverafamiglia.UnLancianifucausavolontariadellaruinadeimieicari;vorreicheunLancianisoffrissepercausamia.Vorrei!...Madubitoormai,chelamiapo-veraarmasivadasmussandocontrounacorazzad’acciaio.Chequestosignoresiadavverounforte?Chesentendosismidatovo-gliasmidareasuavolta?«Tel’hoscritto;giornisono,inmontagna,avendoiomessoun
piede in fallo, egli mi sostennesussurrandomi: —Signora! visonopericolichenonbisognasmidare!«—Quali?chiesiio.«—Quellidellamontagna,peresempio!—eglirispose.«—Venesarebberoaltri?—chiesiancora,sprezzantemente.«Edeglidisse,conunostranolamponegliocchi,lasciandomi
suiduepiedi:—Forse!«Diqualipericoliintendevadire?...Avrebbeforselapresun-
zionedipensare...Ecco,misentoscottarelafacciadicollera,alsolodubbiocheeglipossacredere...chepossacredere...».
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .QuestoerascrittonellapaginaapertasulascrivaniadiMaria
Wordmill,sempreaddormentatasulcanapèdelsuosalottino.Ilsolediluglioscendevaaindorarelesommevetted’occiden-
te,quandoilmuggitodellasirenasisparseperlavallata,chia-
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dolenteperquellaspeciedioffesafattaaunospitesuo,cheellaonoradellasuastimaedellasuaamicizia.«Sonocrucciataeinfastidita.EtuttociòincausadiquelGior-
gioLanciani,chemiprovocaconlasuaariad’uomoindifferenteesuperiore,conlasuapersuasioned’uomoforte!... Sidirebbecheeglimiabbialettoincuorequellochetustessahaiindovina-toemirimprovericosìbruscamentenellatualettera.Mapoichènonhoaltromezzodavendicareilmiopoveropadre!...Pensa,Annamia,chelatristecrocemiècontinuamentesott’occhio,chemisirizzadinanziinqualunquepuntoioguardigiùalavallata.Edaquellacrocesistaccapermeunavocedolorosa,chemiri -petelatragicastoriadellamiapoverafamiglia.UnLancianifucausavolontariadellaruinadeimieicari;vorreicheunLancianisoffrissepercausamia.Vorrei!...Madubitoormai,chelamiapo-veraarmasivadasmussandocontrounacorazzad’acciaio.Chequestosignoresiadavverounforte?Chesentendosismidatovo-gliasmidareasuavolta?«Tel’hoscritto;giornisono,inmontagna,avendoiomessoun
piede in fallo, egli mi sostennesussurrandomi: —Signora! visonopericolichenonbisognasmidare!«—Quali?chiesiio.«—Quellidellamontagna,peresempio!—eglirispose.«—Venesarebberoaltri?—chiesiancora,sprezzantemente.«Edeglidisse,conunostranolamponegliocchi,lasciandomi
suiduepiedi:—Forse!«Diqualipericoliintendevadire?...Avrebbeforselapresun-
zionedipensare...Ecco,misentoscottarelafacciadicollera,alsolodubbiocheeglipossacredere...chepossacredere...».
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .QuestoerascrittonellapaginaapertasulascrivaniadiMaria
Wordmill,sempreaddormentatasulcanapèdelsuosalottino.Ilsolediluglioscendevaaindorarelesommevetted’occiden-
te,quandoilmuggitodellasirenasisparseperlavallata,chia-
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mandoglioperaialavecchiaferriera.Ladormientetrasalì,siscosse,siraccolseasederesulcanapè,
guardandosiintornotrasognata.Maricordòtostolanotteinson-neeincuorerisentìsubitol’incresciositàfastidiosa.Scattòrittaesifecealaminestra,cheaperse,inun’impazienza
diluceed’arialibera.Unanebbiolinaazzurrognolafumavasudallavalle,avvolgeva
comeinvelol’ofmicinaelacasaesiinnalzavasusu,diradandosi,evaporandoincontroalsole,chescendevalentoemaestoso.Lasirenacontinuavaamuggirelasuachiamataallavoro,che
dovevarecareilpaneaparecchieeparecchiefamiglie.Lagiovanesignorapuntòigomitisulosportodellaminestra,si
preselatestafralepalmeelasciòvagareilpensieroinsiemecongliocchi.Ellasapevachelavecchiaferrieraerastatariapertadapoco
tempo;sapevachelacondizionedimolti poveri montanari sierad’assaimiglioratadachel’ofmicinaoffrivalorolavoroegua-dagno,sapevacheglioperaieranopagatibenelàgiùetrattaticonbontà;cheavevanolalorocassadisovvenzioni,cheeranoassicuraticontrogliinfortuni,chepotevanoprovvedereaprezzomiteilvittoeilvestitoaunacooperativaapertadallapreviden-zadall’ingegnere.Sapevaanchechequestinonricavavadallavorodell’ofmicina,
cheunguadagnoappenaappenasufmiciente.Tuttoalavecchiaferrieraprocedevasecondoleideenuove,
razionaliemilantropiche.Eraun’ofmicinamodello,ericonosciutacometaledaigiustiedaglionesti.Edella,malgradoquellochesapevaedicuieraconvinta,ave-
va,perilsolodesideriodiindispettireeoffendereilLancianilàfraimonti,nelgiornodellagita,detteleparolechericordavabenissimoecheavevanoservitodiconclusionealadisfogatadelprofessoreapropositodell’uguaglianza.«Piùnonvisaràlospettacolodichilavora—ellaavevadetto
95
mandoglioperaialavecchiaferriera.Ladormientetrasalì,siscosse,siraccolseasederesulcanapè,
guardandosiintornotrasognata.Maricordòtostolanotteinson-neeincuorerisentìsubitol’incresciositàfastidiosa.Scattòrittaesifecealaminestra,cheaperse,inun’impazienza
diluceed’arialibera.Unanebbiolinaazzurrognolafumavasudallavalle,avvolgeva
comeinvelol’ofmicinaelacasaesiinnalzavasusu,diradandosi,evaporandoincontroalsole,chescendevalentoemaestoso.Lasirenacontinuavaamuggirelasuachiamataallavoro,che
dovevarecareilpaneaparecchieeparecchiefamiglie.Lagiovanesignorapuntòigomitisulosportodellaminestra,si
preselatestafralepalmeelasciòvagareilpensieroinsiemecongliocchi.Ellasapevachelavecchiaferrieraerastatariapertadapoco
tempo;sapevachelacondizionedimolti poveri montanari sierad’assaimiglioratadachel’ofmicinaoffrivalorolavoroegua-dagno,sapevacheglioperaieranopagatibenelàgiùetrattaticonbontà;cheavevanolalorocassadisovvenzioni,cheeranoassicuraticontrogliinfortuni,chepotevanoprovvedereaprezzomiteilvittoeilvestitoaunacooperativaapertadallapreviden-zadall’ingegnere.Sapevaanchechequestinonricavavadallavorodell’ofmicina,
cheunguadagnoappenaappenasufmiciente.Tuttoalavecchiaferrieraprocedevasecondoleideenuove,
razionaliemilantropiche.Eraun’ofmicinamodello,ericonosciutacometaledaigiustiedaglionesti.Edella,malgradoquellochesapevaedicuieraconvinta,ave-
va,perilsolodesideriodiindispettireeoffendereilLancianilàfraimonti,nelgiornodellagita,detteleparolechericordavabenissimoecheavevanoservitodiconclusionealadisfogatadelprofessoreapropositodell’uguaglianza.«Piùnonvisaràlospettacolodichilavora—ellaavevadetto
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—perunderisoriocompensoedichiammassaricchezzeconilfruttodell’altruisudore».Enonavevaanchedatoluogoacredere,checompatissegli
scioperieanziliapprovasse?Sì;cheessacompativagliscioperi,quandoeranol’espressio-
nenecessariadelladebolezzaedellaoppressione;sìcheintalcasosentivasinceramentediapprovarli.Maquando,invece,noneranoaltrochelaconseguenzadell’esaltazionedipochi;quandononeranoaltrochelamanifestazionediesigenzepazze,indi-saccordoconilbuonsensoelostessointeresse,no,essanonlicompativadicerto.C’era dunque stata una cosciente contraddizione fra il suo
sentimento,lesueconvinzionielesueparole.—Etuttoperlui!ilLanciani!—dissefortemente—ilnipote
dicolui,chefulacausadellaruinadellamiafamiglia,dellamor-tedelmiopoveropadre!Congliocchialacasinadellaferrieraripensòlasuainfanzia,
làtrascorsafral’affettodeisuoi;ripensòigiorniintimiefelici;ilpadrelietodellavoro;lamadreamorosaesorridente.Riebbelavisionedeigiornisciagurati;unseguitodisforziinutili,dispe-ranzedeluse;lalottacrudele;iltrionfodelprepotente;lamadrepallidaelagrimosa;ilpadreinvecchiato,cupo,inmiacchitominoaladisperazione.Inminel’oratragica,alei,piccolainnocente,nonnascostadanessunapietà,nelmomentodiscompigliodoloroso.Latristeimprovvisatabarella,sucuisuopadregiacevasupino,conlafrontesquarciataeilvoltosanguinolente,ellal’avevave-duta!...Poi,achiusadeltristedramma,lafuga,l’addioadonPao-loealasuasorella!—PoverodonPopò!—uscìadesclamare—poveraziaGegia!Sisentìdentromuoverequalchecosaeminìperpiangere;un
piantodesolatoeamaro.Masiasciugòprestogliocchiedisseadentiserrati:—Eiodovreidimenticare,dovreisorridereal’erededelmi-
96
—perunderisoriocompensoedichiammassaricchezzeconilfruttodell’altruisudore».Enonavevaanchedatoluogoacredere,checompatissegli
scioperieanziliapprovasse?Sì;cheessacompativagliscioperi,quandoeranol’espressio-
nenecessariadelladebolezzaedellaoppressione;sìcheintalcasosentivasinceramentediapprovarli.Maquando,invece,noneranoaltrochelaconseguenzadell’esaltazionedipochi;quandononeranoaltrochelamanifestazionediesigenzepazze,indi-saccordoconilbuonsensoelostessointeresse,no,essanonlicompativadicerto.C’era dunque stata una cosciente contraddizione fra il suo
sentimento,lesueconvinzionielesueparole.—Etuttoperlui!ilLanciani!—dissefortemente—ilnipote
dicolui,chefulacausadellaruinadellamiafamiglia,dellamor-tedelmiopoveropadre!Congliocchialacasinadellaferrieraripensòlasuainfanzia,
làtrascorsafral’affettodeisuoi;ripensòigiorniintimiefelici;ilpadrelietodellavoro;lamadreamorosaesorridente.Riebbelavisionedeigiornisciagurati;unseguitodisforziinutili,dispe-ranzedeluse;lalottacrudele;iltrionfodelprepotente;lamadrepallidaelagrimosa;ilpadreinvecchiato,cupo,inmiacchitominoaladisperazione.Inminel’oratragica,alei,piccolainnocente,nonnascostadanessunapietà,nelmomentodiscompigliodoloroso.Latristeimprovvisatabarella,sucuisuopadregiacevasupino,conlafrontesquarciataeilvoltosanguinolente,ellal’avevave-duta!...Poi,achiusadeltristedramma,lafuga,l’addioadonPao-loealasuasorella!—PoverodonPopò!—uscìadesclamare—poveraziaGegia!Sisentìdentromuoverequalchecosaeminìperpiangere;un
piantodesolatoeamaro.Masiasciugòprestogliocchiedisseadentiserrati:—Eiodovreidimenticare,dovreisorridereal’erededelmi-
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serabile,cagioneditantiguaialamiafamiglia,dicoluichehainfrantolavitadimiopadreedellamiapoveramammaechemiharesaorfanaaquindicianni?Ricordògliannipassatinelcollegio,oveerastataaccoltadalla
direttrice,amicadellasuamamma;annidimortimicazione;unapoveraassistenteguardatad’altoinbassodallemaestre,disde -gnatadalleeducande,dellequalinonpotevaesserecompagnanèsuperiore!Ilricordoleandavaingrossandoincuorel’astioeildesiderio
dellavendetta.— Ah! signor Giorgio Lanciani! — bisbigliò. — Lei è un
forte?...Lamiaarmadovrebbespezzarsicontroilsuopetto?...Lavedremo,signorGiorgioLanciani!lavedremo!Sitolsedallaminestraesiguardònellagrandespecchieradella
cornicefregiata.Sorrisealapropriaimmagine,bellacomeunsogno,eripetèconlelabbrafrementi:—Lavedremo!Ilsole,dallevettesfolgoranti,erascesonellavallata,scintilla -
va sul tetto d’ardesia della casina della ferriera, lucevanell’acquadelmiume.Icolpicupi,monotonieregolaridelmagliosispandevano,si
innalzavanonell’ariacomefortibattitidelgrancuoredellavalle.Dalcaminodellaferrierauscivailfumodensoenero,sieleva-
vainpigreepesantispire,sisperdevainalto.Dalmezzodelsalottino,perlaminestraaperta,Mariaguardava
giù,comeseunaforzamagneticaobbligasseisuoiocchiadafmi-sarsiinquell’angolodellavallata.Untremulobelatolafeceriaffacciare.Davantialcastellopas-
savaunbrancodipecoretosateemagre,raggruppateintornoalmontone,dallecornaripiegateindietroeilcampanogorgoglian-te,pendentedisottoilmuso.Guidavailbrancounfanciullosca-miciato,apiedinudi,latestascoperta.Ilbrancoinmilòilviottolodiascesapressoilcastello,esispar-
97
serabile,cagioneditantiguaialamiafamiglia,dicoluichehainfrantolavitadimiopadreedellamiapoveramammaechemiharesaorfanaaquindicianni?Ricordògliannipassatinelcollegio,oveerastataaccoltadalla
direttrice,amicadellasuamamma;annidimortimicazione;unapoveraassistenteguardatad’altoinbassodallemaestre,disde -gnatadalleeducande,dellequalinonpotevaesserecompagnanèsuperiore!Ilricordoleandavaingrossandoincuorel’astioeildesiderio
dellavendetta.— Ah! signor Giorgio Lanciani! — bisbigliò. — Lei è un
forte?...Lamiaarmadovrebbespezzarsicontroilsuopetto?...Lavedremo,signorGiorgioLanciani!lavedremo!Sitolsedallaminestraesiguardònellagrandespecchieradella
cornicefregiata.Sorrisealapropriaimmagine,bellacomeunsogno,eripetèconlelabbrafrementi:—Lavedremo!Ilsole,dallevettesfolgoranti,erascesonellavallata,scintilla -
va sul tetto d’ardesia della casina della ferriera, lucevanell’acquadelmiume.Icolpicupi,monotonieregolaridelmagliosispandevano,si
innalzavanonell’ariacomefortibattitidelgrancuoredellavalle.Dalcaminodellaferrierauscivailfumodensoenero,sieleva-
vainpigreepesantispire,sisperdevainalto.Dalmezzodelsalottino,perlaminestraaperta,Mariaguardava
giù,comeseunaforzamagneticaobbligasseisuoiocchiadafmi-sarsiinquell’angolodellavallata.Untremulobelatolafeceriaffacciare.Davantialcastellopas-
savaunbrancodipecoretosateemagre,raggruppateintornoalmontone,dallecornaripiegateindietroeilcampanogorgoglian-te,pendentedisottoilmuso.Guidavailbrancounfanciullosca-miciato,apiedinudi,latestascoperta.Ilbrancoinmilòilviottolodiascesapressoilcastello,esispar-
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selungolacostaverde.Dauncasolare,apocadistanzadalcastello,uscironoschia-
mazzandoegurgugliandogallineetacchiniesisparseroabec-cuzzarel’erbaegliinsetti.Sottolapinetasforacchiatadalsole,unquietosomarellopa-
scolava.DaFaggetavenivalavocediunadonnachecantavaunanenia
dolcissima.Uncaneuggiolavaadistanza.Eraper tuttopace, dolcezzae silenzio, appenaanimatoda
coseedacreature.Elainnocentepacedelverdeedellecreaturesolitarieinsie -
meconimitisusurridell’aria,miserounpocodipacenell’ani-maagitatadellagiovinesignora.
⁂
Alchiaroredellalunapendentesopralavalle,inmezzoaunabizzarracoronadinuvolelattee,gliinvitatiallaseratadelcastel -lo—moltissimi—cominciarono,versoleoreventi,asmilareda-vantilacasinadellaferriera,permettersinellastradicciolachesiarrampicavaminoaFaggeta.Ederauncinguettìo,unrideresommesso,uncriticareean-
cheunpochinomalignare,anonminirne.Unasignoradicevadellavilleggiantetale,chepureaffettando
uncertodisprezzoperlefestedicampagna,sierafattaveniredaMilanounatoelettanuovamiammante.Un’altrasignoraconsigliavaleamicheanon lasciarsi abba-
gliaredaibrillantidellabaronessaX;eranotuttichimicidalpri-moal’ultimo;ellasapevalacosadallacamerieradellasignora.—Avetevedutolamigliadelbanchiere?—saltavasuunavo-
cettafessa—sièmessoaddossotuttiigioiellidisuamadre;èdavverounasignorinapreziosa!Unvecchiosignorebrontolavacontrol’atroceselciatodiquel-
lastradetta;bisognavacamminaresudogliaeavernepoiipiediindolenzitiperilrestodellanotte.
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selungolacostaverde.Dauncasolare,apocadistanzadalcastello,uscironoschia-
mazzandoegurgugliandogallineetacchiniesisparseroabec-cuzzarel’erbaegliinsetti.Sottolapinetasforacchiatadalsole,unquietosomarellopa-
scolava.DaFaggetavenivalavocediunadonnachecantavaunanenia
dolcissima.Uncaneuggiolavaadistanza.Eraper tuttopace, dolcezzae silenzio, appenaanimatoda
coseedacreature.Elainnocentepacedelverdeedellecreaturesolitarieinsie -
meconimitisusurridell’aria,miserounpocodipacenell’ani-maagitatadellagiovinesignora.
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Alchiaroredellalunapendentesopralavalle,inmezzoaunabizzarracoronadinuvolelattee,gliinvitatiallaseratadelcastel -lo—moltissimi—cominciarono,versoleoreventi,asmilareda-vantilacasinadellaferriera,permettersinellastradicciolachesiarrampicavaminoaFaggeta.Ederauncinguettìo,unrideresommesso,uncriticareean-
cheunpochinomalignare,anonminirne.Unasignoradicevadellavilleggiantetale,chepureaffettando
uncertodisprezzoperlefestedicampagna,sierafattaveniredaMilanounatoelettanuovamiammante.Un’altrasignoraconsigliavaleamicheanon lasciarsi abba-
gliaredaibrillantidellabaronessaX;eranotuttichimicidalpri-moal’ultimo;ellasapevalacosadallacamerieradellasignora.—Avetevedutolamigliadelbanchiere?—saltavasuunavo-
cettafessa—sièmessoaddossotuttiigioiellidisuamadre;èdavverounasignorinapreziosa!Unvecchiosignorebrontolavacontrol’atroceselciatodiquel-
lastradetta;bisognavacamminaresudogliaeavernepoiipiediindolenzitiperilrestodellanotte.
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Igiovanotti,quasituttiinsmokingecravattanera,siaccom-pagnavanoallesignorineeallesignore,uscendospessoinfrizzi,infreddure,inarditicomplimentieancheinpiccolemalignità.Accorrevanotuttialafestadelcastello,emalignavanointorno
aquellesignoreforestiere,specialmenteintornoalagiovineebellaericcavedova.Inmindeiconti,chisapevachiellafosse?...Erapoivedovadav-
vero?...oppure...Unadebolevocesorgevaadifesa.Lagiovinevedovaerauna
signora;nonc’eradubbio.Sicapivacheeraunadamadaognisuomovimento,dall’altaeminepersona,daogniaccessoriodelletoilettesriccheesevere.Epoi,senonfossestataunaverasigno-ra,lamarchesaeilmarchesediPiana,cheeranolastessarispet -tabilità,l’avrebberoforsefattasegnoditantiriguardi,ditanteevidentigentilezze?Epoic’eralacognata,quellasoavemiguradivecchiacosìaristocraticamentemine!Ilprofessoreconferenziere,ingiaccaecappelloacencio,per
nonurtareisuoisentimentidemocratici,salivaunpo’indispar-tedaglialtri,tuttochiusoneipensieri.Nessunoparevaaverocchiesentimentoperlabellezzadella
vallata,chelaluna,apparendofralenuvoleedisparendodietroillorobiancodrappo,imbiancava,facendospiccareilmiumeegliarditipromilidellemontagne.Nessunoparevasentireilfruscìodelleerbe,fattevivedall’aria
dellanotte,eibisbiglidifrondefralemacchie,rottidallenoteinsistentiedalleacutevolatedegliusignoli.Sisarebbedettochenessunofraquellagenteelegantementee
riccamentevestitapossedesselafacoltàdicogliereleminezzere -conditedellecose,cheèquantodirelabellezzadapochisentita.Mentregliinvitatisalivanoalcastello,giùnellostudiolodella
ferrieraGiorgioeCarloLuppolidiscorrevanofradiloro.Fragli operaifervevadaalcunigiorniunainquietudinemi-
nacciosa. Jacopoe i suoi compagni avevanofattopropaganda
99
Igiovanotti,quasituttiinsmokingecravattanera,siaccom-pagnavanoallesignorineeallesignore,uscendospessoinfrizzi,infreddure,inarditicomplimentieancheinpiccolemalignità.Accorrevanotuttialafestadelcastello,emalignavanointorno
aquellesignoreforestiere,specialmenteintornoalagiovineebellaericcavedova.Inmindeiconti,chisapevachiellafosse?...Erapoivedovadav-
vero?...oppure...Unadebolevocesorgevaadifesa.Lagiovinevedovaerauna
signora;nonc’eradubbio.Sicapivacheeraunadamadaognisuomovimento,dall’altaeminepersona,daogniaccessoriodelletoilettesriccheesevere.Epoi,senonfossestataunaverasigno-ra,lamarchesaeilmarchesediPiana,cheeranolastessarispet -tabilità,l’avrebberoforsefattasegnoditantiriguardi,ditanteevidentigentilezze?Epoic’eralacognata,quellasoavemiguradivecchiacosìaristocraticamentemine!Ilprofessoreconferenziere,ingiaccaecappelloacencio,per
nonurtareisuoisentimentidemocratici,salivaunpo’indispar-tedaglialtri,tuttochiusoneipensieri.Nessunoparevaaverocchiesentimentoperlabellezzadella
vallata,chelaluna,apparendofralenuvoleedisparendodietroillorobiancodrappo,imbiancava,facendospiccareilmiumeegliarditipromilidellemontagne.Nessunoparevasentireilfruscìodelleerbe,fattevivedall’aria
dellanotte,eibisbiglidifrondefralemacchie,rottidallenoteinsistentiedalleacutevolatedegliusignoli.Sisarebbedettochenessunofraquellagenteelegantementee
riccamentevestitapossedesselafacoltàdicogliereleminezzere -conditedellecose,cheèquantodirelabellezzadapochisentita.Mentregliinvitatisalivanoalcastello,giùnellostudiolodella
ferrieraGiorgioeCarloLuppolidiscorrevanofradiloro.Fragli operaifervevadaalcunigiorniunainquietudinemi-
nacciosa. Jacopoe i suoi compagni avevanofattopropaganda
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delleloroidee.Ilprofessoreconferenziereaveva,conlesuepa -role,buttatooliosulapagliaprontaaprenderfuoco.Elabellasignoradelcastello,conisuoigestidiapprovazione
egliapplausi,avevamostratodigiudicarbuoneleideedichipredicavaedichifremevaascoltando.—Perminolesignoresonodellanostra!—avevasentitodire
Carlogiùall’ofmicinadaunoperaiochesbraitavainuncrocchio.—Nonsonomicatutteochecomeledonnedeinostripaesi!
avevasoggiuntoJacopo—quellasignoraèforestiera;vienedalontano;dailuoghiovel’operaiocomandaluienoncisonopa-dronichetengano,noncisono!Sisapevacheanchealacartieradirivaillagoealcotonimicio,
fraglioperai,bollival’agitazionecomealavecchiaferriera.Gliindustriali,congliimpiegati,sieranoraccoltipervederdi
prevenire,dideliberare,dimettersidiaccordo.Tuttisentivanolaminacciad’unoscoppio;eracomeunrombo
misteriosoannuncianteilterremoto.Discorrendo,GiorgioeCarloavevanofattotardi.Ilcuculodelpendolouscìconunpiccolocolposecco,dalla
suanicchia,ecantònovevolteilsuoverso.Carlosilevòdasedere.Eragiàvestito,insmokingecravatta
nera,comeGiorgio.—PaolinaeIdaciaspetteranno!—disse—sivaaprenderle?—Ioavreiunagranvogliadinonandarealafesta!—disse
Giorgio.Masiarresetostoalleragionidell’amico.Nonconvenivaman-
care;nonbisognavafarcrederechesifosseintimoriti.Avevanoaccettatol’invitoancheilproprietariodellacartieraequellodelcotonimicio.Percertoessieranogiàalafestaconlelorosignoreesignori -
ne.Epoi,PaolinaeIdaliaspettavano.Nonsidovevaprivarlediqueldivertimento.Ebisognavaandarsubitopernonfartroppotardi.
100
delleloroidee.Ilprofessoreconferenziereaveva,conlesuepa -role,buttatooliosulapagliaprontaaprenderfuoco.Elabellasignoradelcastello,conisuoigestidiapprovazione
egliapplausi,avevamostratodigiudicarbuoneleideedichipredicavaedichifremevaascoltando.—Perminolesignoresonodellanostra!—avevasentitodire
Carlogiùall’ofmicinadaunoperaiochesbraitavainuncrocchio.—Nonsonomicatutteochecomeledonnedeinostripaesi!
avevasoggiuntoJacopo—quellasignoraèforestiera;vienedalontano;dailuoghiovel’operaiocomandaluienoncisonopa-dronichetengano,noncisono!Sisapevacheanchealacartieradirivaillagoealcotonimicio,
fraglioperai,bollival’agitazionecomealavecchiaferriera.Gliindustriali,congliimpiegati,sieranoraccoltipervederdi
prevenire,dideliberare,dimettersidiaccordo.Tuttisentivanolaminacciad’unoscoppio;eracomeunrombo
misteriosoannuncianteilterremoto.Discorrendo,GiorgioeCarloavevanofattotardi.Ilcuculodelpendolouscìconunpiccolocolposecco,dalla
suanicchia,ecantònovevolteilsuoverso.Carlosilevòdasedere.Eragiàvestito,insmokingecravatta
nera,comeGiorgio.—PaolinaeIdaciaspetteranno!—disse—sivaaprenderle?—Ioavreiunagranvogliadinonandarealafesta!—disse
Giorgio.Masiarresetostoalleragionidell’amico.Nonconvenivaman-
care;nonbisognavafarcrederechesifosseintimoriti.Avevanoaccettatol’invitoancheilproprietariodellacartieraequellodelcotonimicio.Percertoessieranogiàalafestaconlelorosignoreesignori -
ne.Epoi,PaolinaeIdaliaspettavano.Nonsidovevaprivarlediqueldivertimento.Ebisognavaandarsubitopernonfartroppotardi.
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⁂
Ilcastello,dalleminestretutteaccese,troneggiavasulaspiana-tadelmonte,conlosfondodellapinetailluminatadalproiettoreelettrico.Eradiunbellissimo,fantasticoeffetto.Gli invitati,moltidel
qualinoneranomaientratinelcastello,eparecchipiùnonloavevanovisitatodopolamortedelproprietario,mluivanoperlasmilatadellesale,magnimicamenteaddobbatedapersonedelme-stiere,fattevenireappostadaMilano.Vierachicriticavaemalignava,evierachiaffettavaindiffe-
renzaenoia,quasicheaquellafestasifosserecatopercompie-reundovere.Alcuni,digustomine,gustavanolesquisitearmoniedegliarre-
di,dellepitture,deltuttoinsieme.Ipiù,sicompiacevanodellagranlucescintillante,dellafolla
elegantissima,dellosfoggiodellaricchezzaeanchedeltrovarsilìcomeinvitati,chenoneraunonoreconcessoachiunque.Igiovanottisicompiacevanodidareilbraccioaqualchedama
oaqualchesignorinaedifarsivederedatuttiagirareperlesalecosìaccoppiati.C’eranodeisignori,chesigodevanodipiantarsiaipassaggi
fralesale,pervederpassarelesignorescollate,feliciecompre -sedellorostrascicoedeilorogioielli.Lesignorine,leggiadrenellorovestitivaporosi,conmiorifre-
schialacintolaeneicapellielagioianegliocchi,siradunavanoingruppimettendoincomunelaloroscienzaperconoscereefarconoscereilcontinotale, il tenentetalaltro, l’avvocatoA.,l’ingegnereB.,eviavia.Elìsisnocciolavanolenotizieraccolte,informandosieinformandodeltitolo,delnome,delcognome,dellaprofessione,deiquattrinieperminodellospiritodeigiovi-nottidellafesta.Nelsalottinodellatorre,l’ultimodellasmilata,unnidodiquie -
te,dibellezzaraccoltaeprofumata,Dora,lacognatadiMaria
101
⁂
Ilcastello,dalleminestretutteaccese,troneggiavasulaspiana-tadelmonte,conlosfondodellapinetailluminatadalproiettoreelettrico.Eradiunbellissimo,fantasticoeffetto.Gli invitati,moltidel
qualinoneranomaientratinelcastello,eparecchipiùnonloavevanovisitatodopolamortedelproprietario,mluivanoperlasmilatadellesale,magnimicamenteaddobbatedapersonedelme-stiere,fattevenireappostadaMilano.Vierachicriticavaemalignava,evierachiaffettavaindiffe-
renzaenoia,quasicheaquellafestasifosserecatopercompie-reundovere.Alcuni,digustomine,gustavanolesquisitearmoniedegliarre-
di,dellepitture,deltuttoinsieme.Ipiù,sicompiacevanodellagranlucescintillante,dellafolla
elegantissima,dellosfoggiodellaricchezzaeanchedeltrovarsilìcomeinvitati,chenoneraunonoreconcessoachiunque.Igiovanottisicompiacevanodidareilbraccioaqualchedama
oaqualchesignorinaedifarsivederedatuttiagirareperlesalecosìaccoppiati.C’eranodeisignori,chesigodevanodipiantarsiaipassaggi
fralesale,pervederpassarelesignorescollate,feliciecompre -sedellorostrascicoedeilorogioielli.Lesignorine,leggiadrenellorovestitivaporosi,conmiorifre-
schialacintolaeneicapellielagioianegliocchi,siradunavanoingruppimettendoincomunelaloroscienzaperconoscereefarconoscereilcontinotale, il tenentetalaltro, l’avvocatoA.,l’ingegnereB.,eviavia.Elìsisnocciolavanolenotizieraccolte,informandosieinformandodeltitolo,delnome,delcognome,dellaprofessione,deiquattrinieperminodellospiritodeigiovi-nottidellafesta.Nelsalottinodellatorre,l’ultimodellasmilata,unnidodiquie -
te,dibellezzaraccoltaeprofumata,Dora,lacognatadiMaria
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Wordmill,tuttainsetaneraemerlettipreziosi,senestavaada-giatanellalungaseggiola,sorridenteefelicediquellafesta,cherompevalamonotoniadellavitadiMaria;lasuaMaria!Lamarchesa,ilmarchese,tuttigliinvitatidimaggiorriguardo
eranoandatiadossequiarla,atenerleunpocodicompagnia,al -lettatidallasuadolcezza,dallasuaariadigrandamabuonaegenerosa.Oraconlei eranorimasteduesignoreattempatelle,venutealcastelloperaccompagnarvilenipoti.MariaWordmillindossavaunvestitodisetaazzurra,guarnito
dipizzineriantichi;unvestitocosìmloscio,chedallespalleedal-lebraccianude,cadevainlarghepieghemlessuoseesiraccoglie-vadietroinlunghissimostrascico,modellandoalaperfezioneleelegantieminesueforme.Nelsalottoattiguoaquellodelballosifacevamusica.Unpia-
nistaeunviolinistadiprofessione,venutiespressamentedallacittà,avevanoattaccatounpezzodigrandifmicoltàedigransen-timento.Ilviolinista,ungiovinepallido,daicapelliprolissielosguardo
pensoso,strappavadallostrumentosuoniprodigiosidiespres-sione,susurri,gridadidolore,scattidigioia,soavicinguettiieapostromigrandiose.Maria, mentregli invitati eranoraccolti nel salotto, scivolò
nellasaladibigliardo,siaffacciòalaminestraapertasulavalle,guardandogiùlastradicciuola,chedallaferrieraguidavaaFag-getaequindialcastello.Chiaspettava?...Perchèfratuttaquellagentesisentivaisola-
ta?... Perchè l’avevapresa il fastidioa vedersi corteggiata dalprofessoreconferenziere?Perchèsierasentitaimpallidirequandoquestileavevasusur-
ratochefraglioperaidellavalleedelborgocorrevanofremitidimalcontento?...Cheleideenuoveattecchivano?...Chepercertononeralontanoilmomentodellalogicaribellione?Alei,eglidicevaquestecose!...Credevaeglidunqueperfermo
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Wordmill,tuttainsetaneraemerlettipreziosi,senestavaada-giatanellalungaseggiola,sorridenteefelicediquellafesta,cherompevalamonotoniadellavitadiMaria;lasuaMaria!Lamarchesa,ilmarchese,tuttigliinvitatidimaggiorriguardo
eranoandatiadossequiarla,atenerleunpocodicompagnia,al -lettatidallasuadolcezza,dallasuaariadigrandamabuonaegenerosa.Oraconlei eranorimasteduesignoreattempatelle,venutealcastelloperaccompagnarvilenipoti.MariaWordmillindossavaunvestitodisetaazzurra,guarnito
dipizzineriantichi;unvestitocosìmloscio,chedallespalleedal-lebraccianude,cadevainlarghepieghemlessuoseesiraccoglie-vadietroinlunghissimostrascico,modellandoalaperfezioneleelegantieminesueforme.Nelsalottoattiguoaquellodelballosifacevamusica.Unpia-
nistaeunviolinistadiprofessione,venutiespressamentedallacittà,avevanoattaccatounpezzodigrandifmicoltàedigransen-timento.Ilviolinista,ungiovinepallido,daicapelliprolissielosguardo
pensoso,strappavadallostrumentosuoniprodigiosidiespres-sione,susurri,gridadidolore,scattidigioia,soavicinguettiieapostromigrandiose.Maria, mentregli invitati eranoraccolti nel salotto, scivolò
nellasaladibigliardo,siaffacciòalaminestraapertasulavalle,guardandogiùlastradicciuola,chedallaferrieraguidavaaFag-getaequindialcastello.Chiaspettava?...Perchèfratuttaquellagentesisentivaisola-
ta?... Perchè l’avevapresa il fastidioa vedersi corteggiata dalprofessoreconferenziere?Perchèsierasentitaimpallidirequandoquestileavevasusur-
ratochefraglioperaidellavalleedelborgocorrevanofremitidimalcontento?...Cheleideenuoveattecchivano?...Chepercertononeralontanoilmomentodellalogicaribellione?Alei,eglidicevaquestecose!...Credevaeglidunqueperfermo
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cheellaaccogliesselesueidee?...Selatenevadunqueincontodialleata?Ohquellamalaugurataconferenza!Ohquellesueapprovazio-
ni,queisuoiapplausi!Come,ohcomelipagavacari!Fraglioperaicorrevanofremitidimalcontento.Questanotizialeavevamessoloscompiglioincuore.PerquestoforseilLancianinoneravenutoalafestaconleso-
relle.Forsegiù,alaferriera,glioperaigiàavevanodatoprovadelloromalumore.Forseanche il Lanciani si astenevadalla serataperchèera
persuasodiseccarsi;perchènonvolevatrovarsiconlei;unasi -gnorafrailridicoloeilpericoloso,cheavevapubblicamentemo-stratodiapprovarecerteideeingiuste,certeparolesovversive!—Ediononpotròfargliintenderechequalunquecosaegli
pensi di me, qualunque responsabilità egli mi attribuisca inquellanoiosastoriadeglioperai,amenonimportanulla,nulla,nulla! —disse lagiovinedonnaamezzavoce, per far tacereun’altravoceinteriore,cheleandavabisbigliandounacosaim-possibile,unacosaincredibile!—LaletteradiAnnamihaim-pressionata!—mormorò.—Equellaimpressionemihamessodentroloscompiglio.Comepuòellapensare,comepuòellasup -porre,cheiononvedachiaroneimieisentimentiecheilmiograndedesideriodivendetta,ilmiograndeodiosisianoandatimutandominoatrasformarsiin... in... Chepazzaquell’Anna!—minìconunrisoforzato.Mailrisolesistrozzòingolaesentìbatterleinpettofuriosa-
menteilcuore.Giùsulponticello,daFaggetaalcastello,avevavedutosmilare,
nelchiaroredellaluna,GiorgioLancianiconlesorelleeCarloLuppoli.Venivanolentamente,senzapremuradiarrivare.Giuntisulo
spiazzo, si fermarono; certo per nonentrare in unmomentoinopportuno,poiché,perleminestreaperte,uscivanoaspandersi
103
cheellaaccogliesselesueidee?...Selatenevadunqueincontodialleata?Ohquellamalaugurataconferenza!Ohquellesueapprovazio-
ni,queisuoiapplausi!Come,ohcomelipagavacari!Fraglioperaicorrevanofremitidimalcontento.Questanotizialeavevamessoloscompiglioincuore.PerquestoforseilLancianinoneravenutoalafestaconleso-
relle.Forsegiù,alaferriera,glioperaigiàavevanodatoprovadelloromalumore.Forseanche il Lanciani si astenevadalla serataperchèera
persuasodiseccarsi;perchènonvolevatrovarsiconlei;unasi -gnorafrailridicoloeilpericoloso,cheavevapubblicamentemo-stratodiapprovarecerteideeingiuste,certeparolesovversive!—Ediononpotròfargliintenderechequalunquecosaegli
pensi di me, qualunque responsabilità egli mi attribuisca inquellanoiosastoriadeglioperai,amenonimportanulla,nulla,nulla! —disse lagiovinedonnaamezzavoce, per far tacereun’altravoceinteriore,cheleandavabisbigliandounacosaim-possibile,unacosaincredibile!—LaletteradiAnnamihaim-pressionata!—mormorò.—Equellaimpressionemihamessodentroloscompiglio.Comepuòellapensare,comepuòellasup -porre,cheiononvedachiaroneimieisentimentiecheilmiograndedesideriodivendetta,ilmiograndeodiosisianoandatimutandominoatrasformarsiin... in... Chepazzaquell’Anna!—minìconunrisoforzato.Mailrisolesistrozzòingolaesentìbatterleinpettofuriosa-
menteilcuore.Giùsulponticello,daFaggetaalcastello,avevavedutosmilare,
nelchiaroredellaluna,GiorgioLancianiconlesorelleeCarloLuppoli.Venivanolentamente,senzapremuradiarrivare.Giuntisulo
spiazzo, si fermarono; certo per nonentrare in unmomentoinopportuno,poiché,perleminestreaperte,uscivanoaspandersi
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nellanotteisuonidelpianoforteedelviolino.Mariasitiròdietroletendepernonessereveduta.Edilìvide
ilLancianipasseggiaresuegiùlungoloscrimolo,conlebracciaconserteelatestachina.—Nessunoleggeràsuquelvoltoimpassibileilmenomose-
gnodiangustia!—sitrovòapensare.—Maeglideveesserese-riamenteturbato!Comemail’ideadelturbamentoedellaangustiadelLanciani
nonlefecepiacere?Poichénoneracertounsensodipiacerequellocheinquelmomentoleentravaincuore.—Ah!—gemette—cheAnnaabbiaragione?Cheessaindo-
viniilveronelguazzabugliodell’animamia?Unavampatad’iracontrosèstessalefecescottareil volto.
ConattodimierezzasitolsedallaminestraearrivònelsalottonelmomentoincuigliapplausiscoppiavanofragorosiesulaportaoppostaapparivanoCarloLuppoliconGiorgioLancianieleso-relle.Ellaandòloroincontro;sorriseallesignorine,steselamano
primaaCarlo,poiaGiorgio,chelatoccòappena,salutandoconuninchinocorretto.Ilcontattodiquellamanofredda,chesierarimiutatadistrin-
gerelasua,diedeallagiovinesignoraunaimpressionedimorti-micazione e insieme di angoscia, che ella nascose sotto unosguardofreddoelaboccaleggermentesprezzante.MamentreaccompagnavaIdaePaolinanelsalottodiballo,
dalfondodelcuorelesorseilricordod’unconsiglio.«Signora!visonopericolichenonbisognasmidare!»—Ah!—proruppedentrodisè.—Tudunquehaifedenella
tuapotenza?Credidavverodiessereunpericoloperme?Esia;sapròsmidarlo,questopericolo;e losmiderònonostanteil tuoconsiglio!Ilmaestrodimusica,sedutoalpianoforte,suonavaleprime
battuted’unaquadriglia.
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nellanotteisuonidelpianoforteedelviolino.Mariasitiròdietroletendepernonessereveduta.Edilìvide
ilLancianipasseggiaresuegiùlungoloscrimolo,conlebracciaconserteelatestachina.—Nessunoleggeràsuquelvoltoimpassibileilmenomose-
gnodiangustia!—sitrovòapensare.—Maeglideveesserese-riamenteturbato!Comemail’ideadelturbamentoedellaangustiadelLanciani
nonlefecepiacere?Poichénoneracertounsensodipiacerequellocheinquelmomentoleentravaincuore.—Ah!—gemette—cheAnnaabbiaragione?Cheessaindo-
viniilveronelguazzabugliodell’animamia?Unavampatad’iracontrosèstessalefecescottareil volto.
ConattodimierezzasitolsedallaminestraearrivònelsalottonelmomentoincuigliapplausiscoppiavanofragorosiesulaportaoppostaapparivanoCarloLuppoliconGiorgioLancianieleso-relle.Ellaandòloroincontro;sorriseallesignorine,steselamano
primaaCarlo,poiaGiorgio,chelatoccòappena,salutandoconuninchinocorretto.Ilcontattodiquellamanofredda,chesierarimiutatadistrin-
gerelasua,diedeallagiovinesignoraunaimpressionedimorti-micazione e insieme di angoscia, che ella nascose sotto unosguardofreddoelaboccaleggermentesprezzante.MamentreaccompagnavaIdaePaolinanelsalottodiballo,
dalfondodelcuorelesorseilricordod’unconsiglio.«Signora!visonopericolichenonbisognasmidare!»—Ah!—proruppedentrodisè.—Tudunquehaifedenella
tuapotenza?Credidavverodiessereunpericoloperme?Esia;sapròsmidarlo,questopericolo;e losmiderònonostanteil tuoconsiglio!Ilmaestrodimusica,sedutoalpianoforte,suonavaleprime
battuted’unaquadriglia.
104
PaolinaeIdafuronoinvitatealballoprimadigiungerealloroposto.EMariadovetteaccettarepercavaliereilprofessore,chefuprontoainchinarseledavanti.Nervosaeeccitata,ellaavrebbemandatolemillemiglialonta-
noquelsignore;mafecemostradigradirlo,sentendocheciòavrebbesemprepiùpersuasol’ingegnerediunasimpatiafraleideesueequelledelconferenziere.—Pensiquellochevuole!—dissefrasè.—Micredaunasov-
versiva,micredaancheunanemica;masipersuada,cheperme,eglinonpuòesserenèsaràmaialtrochezero!Ohilpresuntuo-so!—minìconunamiammadirivoltanelsuointerno.Esidiedeasfoggiarenellaquadrigliatuttal’aristocraticagra-
ziadellasuamineebellissimapersona.Ma, ballando, videcheGiorgios’eramessoasederepresso
unasignoravilleggiante,moglied’unmagistrato;unabrunaas-saiattraente,pienadibrioedioriginalità.Eparlavaanimata-mente,strappandorisatinealacompagna,esorridendoluistes-so,congliocchi,d’ordinariocosìfreddi,lampeggiantidiinsolitavivacità.Mariasisentìcalareincuoreildispetto.Eglinonlaguardava
neppure;nonsicuravadilei;nonavevaocchieattenzionecheperlabellasignorabruna.
⁂
Versoladue,dopolacena,imbanditaconsfoggiodiargente-ria,diporcellane,divetripreziosiesquisitaricercatezzadivi-vande, nella gransala dapranzo, tutti eranousciti; chi su lospiazzoechinellapinetailluminata,arespirarel’ariafrescadel -lanotte,afumare,apasseggiare.Lalunaerascomparsadietrolenuvole,chesieranofattenere
epesanti,offuscandoimontietogliendolavedutadellavalle.I suoni dellavallee dellemontagne, attutiti dal padiglione
dellenuvolegrevi,giungevanosmorzatiemelanconici.Degli invitati, parecchi impauriti del tempo minaccioso, si
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PaolinaeIdafuronoinvitatealballoprimadigiungerealloroposto.EMariadovetteaccettarepercavaliereilprofessore,chefuprontoainchinarseledavanti.Nervosaeeccitata,ellaavrebbemandatolemillemiglialonta-
noquelsignore;mafecemostradigradirlo,sentendocheciòavrebbesemprepiùpersuasol’ingegnerediunasimpatiafraleideesueequelledelconferenziere.—Pensiquellochevuole!—dissefrasè.—Micredaunasov-
versiva,micredaancheunanemica;masipersuada,cheperme,eglinonpuòesserenèsaràmaialtrochezero!Ohilpresuntuo-so!—minìconunamiammadirivoltanelsuointerno.Esidiedeasfoggiarenellaquadrigliatuttal’aristocraticagra-
ziadellasuamineebellissimapersona.Ma, ballando, videcheGiorgios’eramessoasederepresso
unasignoravilleggiante,moglied’unmagistrato;unabrunaas-saiattraente,pienadibrioedioriginalità.Eparlavaanimata-mente,strappandorisatinealacompagna,esorridendoluistes-so,congliocchi,d’ordinariocosìfreddi,lampeggiantidiinsolitavivacità.Mariasisentìcalareincuoreildispetto.Eglinonlaguardava
neppure;nonsicuravadilei;nonavevaocchieattenzionecheperlabellasignorabruna.
⁂
Versoladue,dopolacena,imbanditaconsfoggiodiargente-ria,diporcellane,divetripreziosiesquisitaricercatezzadivi-vande, nella gransala dapranzo, tutti eranousciti; chi su lospiazzoechinellapinetailluminata,arespirarel’ariafrescadel -lanotte,afumare,apasseggiare.Lalunaerascomparsadietrolenuvole,chesieranofattenere
epesanti,offuscandoimontietogliendolavedutadellavalle.I suoni dellavallee dellemontagne, attutiti dal padiglione
dellenuvolegrevi,giungevanosmorzatiemelanconici.Degli invitati, parecchi impauriti del tempo minaccioso, si
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congedavano.Altrinonavevanol’ardimentodimettersiincam-minoesponendosialtemporale.—Seiltemporalescoppia—dicevalasignoradelcastello—
siprolungalafestaminoalmattinoeglisilasciailtempodisfo-garsi!Iltemporaleinfattisiannunciòsubitoconunrombodituono
econunimprovvisoefrequenteocchieggiaredeilampi.Elafollaeleganteafmluìinmassanellesale,d’ondeilturbino-
sosuonodelpianoforte,toccatodaabilemano,uscìtostoperleminestreaperte,andandoaiboschieaipratidellamontagnain-siemeconilbrontolìodeituoni.Stranoinsiemedigioiamonda-naedicolleradellanaturasovrana.FuorinoneranorimasticheGiorgioLanciani,ilqualefumava
passeggiandonell’ombraeMariaWordmill,chepurenell’ombra,rittaeimmobile,parevagoderedellospettacolodeltemporale.Ecosìnascostanell’ombra,lagiovinedonnavideGiorgioLan-
ciani,inquelmomentoilluminatodallosprazzodiluceuscentedaunadelleminestredelsalotto,cheparlavamittoconilmedico,arrivatoallora,accaldatoeansimante.L’ingegnereavevalafrontecorrugataeilsuogestotradivala
commozione.Auntrattoilmedicoentrònelsalottoeneuscìtostoinsieme
coniproprietaridellacartieraedelcotonimicio.Eiquattrouomini,raccoltiingruppo,parlaronoanimatamen-
te,noncurandosididiresottovoce.Ealloralagiovinedonnacapì,conunsussulto,dichecosasi
trattava.Gli operaidellamontagnaequellidelborgosieranodatil’intesaditrovarsiprimadigiorno,ciascunodavantial’ofmi-cinaoalcotonimiciooallacartieradovelavorava,peresporrelelororagionieleloropreteseaisignoriindustriali.Edovevanoesserepreteseerimostranzetutt’altrochepacimi -
che.Ilmedico,cheerastatoinmontagnaminoaquell’oraperas-sistereunmalatograve,avevasentitoesierapotutofareun’idea
106
congedavano.Altrinonavevanol’ardimentodimettersiincam-minoesponendosialtemporale.—Seiltemporalescoppia—dicevalasignoradelcastello—
siprolungalafestaminoalmattinoeglisilasciailtempodisfo-garsi!Iltemporaleinfattisiannunciòsubitoconunrombodituono
econunimprovvisoefrequenteocchieggiaredeilampi.Elafollaeleganteafmluìinmassanellesale,d’ondeilturbino-
sosuonodelpianoforte,toccatodaabilemano,uscìtostoperleminestreaperte,andandoaiboschieaipratidellamontagnain-siemeconilbrontolìodeituoni.Stranoinsiemedigioiamonda-naedicolleradellanaturasovrana.FuorinoneranorimasticheGiorgioLanciani,ilqualefumava
passeggiandonell’ombraeMariaWordmill,chepurenell’ombra,rittaeimmobile,parevagoderedellospettacolodeltemporale.Ecosìnascostanell’ombra,lagiovinedonnavideGiorgioLan-
ciani,inquelmomentoilluminatodallosprazzodiluceuscentedaunadelleminestredelsalotto,cheparlavamittoconilmedico,arrivatoallora,accaldatoeansimante.L’ingegnereavevalafrontecorrugataeilsuogestotradivala
commozione.Auntrattoilmedicoentrònelsalottoeneuscìtostoinsieme
coniproprietaridellacartieraedelcotonimicio.Eiquattrouomini,raccoltiingruppo,parlaronoanimatamen-
te,noncurandosididiresottovoce.Ealloralagiovinedonnacapì,conunsussulto,dichecosasi
trattava.Gli operaidellamontagnaequellidelborgosieranodatil’intesaditrovarsiprimadigiorno,ciascunodavantial’ofmi-cinaoalcotonimiciooallacartieradovelavorava,peresporrelelororagionieleloropreteseaisignoriindustriali.Edovevanoesserepreteseerimostranzetutt’altrochepacimi -
che.Ilmedico,cheerastatoinmontagnaminoaquell’oraperas-sistereunmalatograve,avevasentitoesierapotutofareun’idea
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dellacosa.—Guardate!—disseauntrattoGiorgio.Etuttividero,perilsentieroaldisopradiFaggetta,scendere
lentamenteunasmilatadigente,allumedellemiaccolecheessireggevano.Alalucevacillantedellemiaccole,quellagentesidi -stinguevanettamente.Eranotuttiuomini;tuttioperai.Aunpunto,proprioinfaccia
alcastello,si fermaronounmomento,efrairombideltuonopreseroacantareatuttospiano.—Sannodiaverquidegliamici—dissecupamenteGiorgio
—esfoggianoilloroardire!Laminacciosaprocessionesirimisetostoincamminoserpeg-
giandosinistramentelungoilsentieroazig-zageseguitandoasbraitarelasovversivacanzone.Dentro,nelgrandesalottoilluminato,siballavailminuetto;e
lamusicavoluttuosauscivaperl’ariabuia.—Lamammaègiùsola!—disseGiorgioalmedico—iovado
giù!—Ediovengoconte!—feceilmedico.Il proprietariodelcotonimicioequellodellacartieravollero
dissuaderel’ingegnere.Noneraprudenzaaffrontarecosìdinot-tequellagente.AlasignoraLancianiessinonavrebberopercer-totortouncapello.Noneracertoconleichecel’avevano!...Se -condoessi,eramegliolasciarliandareperlalorostradasenzafarsivedereescendereariceverlisulfardelgiorno.MaGiorgiononsilasciòconvincere.Pensavaasuamadre;e
poi si capiva, chedesideravaaffrontarequellagente,permo-strar lorochenon li temeva, cheanzi, se facevabisogno, eraprontoatenerlorotesta;perchè...perchèquellarivoltanonave -vanessunaragionediessere;eraunaingiustizia,unaprepoten-zabellaebuona.Egli,isuoioperai,nonpotevatrattarlimegliodicosì;grassiguadagni,colfruttodellorosudore,percertononsenefacevanoal’ofmicina.Edessidovevanosaperlo,glioperai.
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dellacosa.—Guardate!—disseauntrattoGiorgio.Etuttividero,perilsentieroaldisopradiFaggetta,scendere
lentamenteunasmilatadigente,allumedellemiaccolecheessireggevano.Alalucevacillantedellemiaccole,quellagentesidi -stinguevanettamente.Eranotuttiuomini;tuttioperai.Aunpunto,proprioinfaccia
alcastello,si fermaronounmomento,efrairombideltuonopreseroacantareatuttospiano.—Sannodiaverquidegliamici—dissecupamenteGiorgio
—esfoggianoilloroardire!Laminacciosaprocessionesirimisetostoincamminoserpeg-
giandosinistramentelungoilsentieroazig-zageseguitandoasbraitarelasovversivacanzone.Dentro,nelgrandesalottoilluminato,siballavailminuetto;e
lamusicavoluttuosauscivaperl’ariabuia.—Lamammaègiùsola!—disseGiorgioalmedico—iovado
giù!—Ediovengoconte!—feceilmedico.Il proprietariodelcotonimicioequellodellacartieravollero
dissuaderel’ingegnere.Noneraprudenzaaffrontarecosìdinot-tequellagente.AlasignoraLancianiessinonavrebberopercer-totortouncapello.Noneracertoconleichecel’avevano!...Se -condoessi,eramegliolasciarliandareperlalorostradasenzafarsivedereescendereariceverlisulfardelgiorno.MaGiorgiononsilasciòconvincere.Pensavaasuamadre;e
poi si capiva, chedesideravaaffrontarequellagente,permo-strar lorochenon li temeva, cheanzi, se facevabisogno, eraprontoatenerlorotesta;perchè...perchèquellarivoltanonave -vanessunaragionediessere;eraunaingiustizia,unaprepoten-zabellaebuona.Egli,isuoioperai,nonpotevatrattarlimegliodicosì;grassiguadagni,colfruttodellorosudore,percertononsenefacevanoal’ofmicina.Edessidovevanosaperlo,glioperai.
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Mac’eranodeicattiviarnesifradiessi,sempresmaniosidinovi-tàedidisordine;poic’eranoisobillatori,chesofmiavanonellapagliaprontaadaccendersi. Insomma, lacosaeraingiustaedeglinonavevanulladarimproverarsi.Equandolacoscienzaènetta,nonc’èmotivod’averpaura.—Iovado!—soggiunse.Esiccomeilmedicofaceval’attodiseguirlo,eglilopregòche
rimanesse.AfmidavaaluieaCarloLuppolilesuesorelleeprega-vaperchènèessenèl’amicosapesserocheeglierascesoalaca-sina.Idueindustrialistavanozitti;impressionati;manonosavano
piùtentareilgiovine.—Nonfateimprudenze!—gliraccomandòilmedico.Iltuonocontinuavaarumoreggiare;ilampiguizzavanolividi.Latristeprocessionecontinuavaadiscenderelentamente,eil
monotonocantosispandevanelletenebrecomeunaminaccia.Dentro,siballavaallegramentealsuonodelpianofortemae-
strevolmentetoccato.GiorgioLancianisiperdettenelbuio.Manelpuntoincuiil
viottolosiaprivaperscenderealponte,egli trasalìvedendosirizzaredinanzilamiguradellegiovinesignoradelcastello,checonl’animaspauritaneigrandiocchiluminosi,balbettò:—Nonvadasolo!Ilgiovinesorriseaquelleparole,econlavocenellaqualebol-
lival’ironiadisse:—Elladunquesa?...forsegiàsapeva?...Maiononhopaura,
io!...nèdiqueipoveriillusinèdichilihaillusi!Nonaggiunsealtro.Nonsalutò.Sceseconpassosicuroesvel-
toilviottoloeattraversòilponticello,traglispessilampicheloilluminavano.Mariasenestetteconilcuorechelebattevaafuriainpettoe
unagranvogliadipiangere.Ah!eglipensavacheellasapessedelladecisionedeglioperai!...forseeglipensavacheellastessa,
108
Mac’eranodeicattiviarnesifradiessi,sempresmaniosidinovi-tàedidisordine;poic’eranoisobillatori,chesofmiavanonellapagliaprontaadaccendersi. Insomma, lacosaeraingiustaedeglinonavevanulladarimproverarsi.Equandolacoscienzaènetta,nonc’èmotivod’averpaura.—Iovado!—soggiunse.Esiccomeilmedicofaceval’attodiseguirlo,eglilopregòche
rimanesse.AfmidavaaluieaCarloLuppolilesuesorelleeprega-vaperchènèessenèl’amicosapesserocheeglierascesoalaca-sina.Idueindustrialistavanozitti;impressionati;manonosavano
piùtentareilgiovine.—Nonfateimprudenze!—gliraccomandòilmedico.Iltuonocontinuavaarumoreggiare;ilampiguizzavanolividi.Latristeprocessionecontinuavaadiscenderelentamente,eil
monotonocantosispandevanelletenebrecomeunaminaccia.Dentro,siballavaallegramentealsuonodelpianofortemae-
strevolmentetoccato.GiorgioLancianisiperdettenelbuio.Manelpuntoincuiil
viottolosiaprivaperscenderealponte,egli trasalìvedendosirizzaredinanzilamiguradellegiovinesignoradelcastello,checonl’animaspauritaneigrandiocchiluminosi,balbettò:—Nonvadasolo!Ilgiovinesorriseaquelleparole,econlavocenellaqualebol-
lival’ironiadisse:—Elladunquesa?...forsegiàsapeva?...Maiononhopaura,
io!...nèdiqueipoveriillusinèdichilihaillusi!Nonaggiunsealtro.Nonsalutò.Sceseconpassosicuroesvel-
toilviottoloeattraversòilponticello,traglispessilampicheloilluminavano.Mariasenestetteconilcuorechelebattevaafuriainpettoe
unagranvogliadipiangere.Ah!eglipensavacheellasapessedelladecisionedeglioperai!...forseeglipensavacheellastessa,
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insiemeconilprofessoreconferenziere,avesseillusieforsecon-sigliatiqueipoveriignoranti...—Dio!Dio!—pregòconl’animaoppressaesgomentasule
labbra—Dio!comemidevedisprezzare!...Dio!fatechenonglisuccedaalcunmale!Unmiottodilagrimelesalìdalcuoreagliocchiepianse.Doveeranoandatelesuesmaniediribellione,ilsuodesiderio
diindispettireilgiovineingegnere,divendicaresudiluileoffe-sedallesuafamigliapatiteincausadell’altroGiorgioLanciani?...Ellaadessopensavaconsgomentoal’incontrodelgiovinecongli operai. Egli, solo, audace, fatto temerariodall’ingiustizia eforsedall’ingratitudine;loro,inmoltissimi,esaltati,prepotenti,dispostialaviolenza!—Dio!fatechenongli succedaalcunmale! —mormoròa
manigiunte,conlafacciabagnatadilagrime.Laprocessione, checontinuavaa scendere, segnandosu la
montagnaunalugubreserpeggiantesmilatadi miammellevacil-lanti,auntrattosiarrestò;lemiammellesiavvicinaronoleuneallealtreesiraccolseroingruppo;ilcantocessò.Dovevaessereilmomentodell’incontro.Mariatremavacome
unafoglia;siaspettavadisentirproromperedellegridaedegliurli; si aspettavadisentirenell’ariavocidi imprecazioneedisoccorso.Nonsentìinvececheunoscrosciospaventosodituono;evide
laprocessioneseguitaretranquillamenteladiscesa!Nondovevaesseresuccessonulla;cheilSignorefosseringra-
ziato!MariaWordmillsiasciugòlelagrime,etrairombidituonoche
riempivanoleombredellavallata,eilguizzarenoninterrottodeilampi,rientrònelcastello.Ilballoferveva,CarloLuppolidirigevalaquadriglia;lesorelle
diGiorgio,graziosissimenelsemplicevestitodimussolinarosa,ballavanotuttesorridentidipiacere.
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insiemeconilprofessoreconferenziere,avesseillusieforsecon-sigliatiqueipoveriignoranti...—Dio!Dio!—pregòconl’animaoppressaesgomentasule
labbra—Dio!comemidevedisprezzare!...Dio!fatechenonglisuccedaalcunmale!Unmiottodilagrimelesalìdalcuoreagliocchiepianse.Doveeranoandatelesuesmaniediribellione,ilsuodesiderio
diindispettireilgiovineingegnere,divendicaresudiluileoffe-sedallesuafamigliapatiteincausadell’altroGiorgioLanciani?...Ellaadessopensavaconsgomentoal’incontrodelgiovinecongli operai. Egli, solo, audace, fatto temerariodall’ingiustizia eforsedall’ingratitudine;loro,inmoltissimi,esaltati,prepotenti,dispostialaviolenza!—Dio!fatechenongli succedaalcunmale! —mormoròa
manigiunte,conlafacciabagnatadilagrime.Laprocessione, checontinuavaa scendere, segnandosu la
montagnaunalugubreserpeggiantesmilatadi miammellevacil-lanti,auntrattosiarrestò;lemiammellesiavvicinaronoleuneallealtreesiraccolseroingruppo;ilcantocessò.Dovevaessereilmomentodell’incontro.Mariatremavacome
unafoglia;siaspettavadisentirproromperedellegridaedegliurli; si aspettavadisentirenell’ariavocidi imprecazioneedisoccorso.Nonsentìinvececheunoscrosciospaventosodituono;evide
laprocessioneseguitaretranquillamenteladiscesa!Nondovevaesseresuccessonulla;cheilSignorefosseringra-
ziato!MariaWordmillsiasciugòlelagrime,etrairombidituonoche
riempivanoleombredellavallata,eilguizzarenoninterrottodeilampi,rientrònelcastello.Ilballoferveva,CarloLuppolidirigevalaquadriglia;lesorelle
diGiorgio,graziosissimenelsemplicevestitodimussolinarosa,ballavanotuttesorridentidipiacere.
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—Poverefanciulle!—pensòconinsolitosentimentoditene-rezza.—Essesidivertono,esonobenlontanedalpensarecosapuòsuccederelàgiù.Laripreselosgomentodiquellochepotevasuccedereeinsie-
mesisentìpresadolorosamentedalrimorso.Forseconisegnidellasuaapprovazione,alaconferenza,forseconilsuostupidoapplauso,ellaavevacontribuitoadesaltareglianimidiqueglioperai.Nonpernullal’ingegnereleavevalanciateleparole,in -giuriose!—Ella,dunquesa!...forsegiàsapeva!Attraversòilsalottoeandòasederepressolamarchesa,scu -
sandolasuaassenza,cheerastataattribuitaaunavisitaasuacognata,laquale,daqualcheora,sieraritiratasopra,nelsuoappartamento.Il tempo fuori imperversava. Fra il brontolìo dei tuoni e il
guizzaredeilampi,oral’acquasieramessaascrosciare,battutadallerafmichedelvento,chesofmiava,urlandofralegole,lasuafuriadistruttrice.Iservitoriavevanomestamentechiuselegelosiedaldifuori,e
nelsalottolecoppiegentilicontinuavanoaballarenoncurando-sidiciòchesuccedevaal’aperto.Allecinquelenuvolesieranosciolteinpioggia,el’arcobaleno
distendevalasuafantasticafasciacontroilprimoraggiodisole.—Èmattino!informòilmedicoentrandonelsalottodiballo.
—Èoraditornareacasa!—dissepianoaCarloeallefanciulle.Ilbuongiovinenonriuscivapiùanasconderel’impazienzae
lapreoccupazione.Mariaglieneseppegradodentrodisè,tantolapreoccupazio-
neel’impazienzarendevanoleipurenervosaeavidadisolitudi -ne.Furonoriaperteleminestreelaluceentròafarimpallidirele
miammelledellelampadeelettriche.
⁂
Daparecchigiorniilgrancuoredellavallatanonbattevapiù.
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—Poverefanciulle!—pensòconinsolitosentimentoditene-rezza.—Essesidivertono,esonobenlontanedalpensarecosapuòsuccederelàgiù.Laripreselosgomentodiquellochepotevasuccedereeinsie-
mesisentìpresadolorosamentedalrimorso.Forseconisegnidellasuaapprovazione,alaconferenza,forseconilsuostupidoapplauso,ellaavevacontribuitoadesaltareglianimidiqueglioperai.Nonpernullal’ingegnereleavevalanciateleparole,in -giuriose!—Ella,dunquesa!...forsegiàsapeva!Attraversòilsalottoeandòasederepressolamarchesa,scu -
sandolasuaassenza,cheerastataattribuitaaunavisitaasuacognata,laquale,daqualcheora,sieraritiratasopra,nelsuoappartamento.Il tempo fuori imperversava. Fra il brontolìo dei tuoni e il
guizzaredeilampi,oral’acquasieramessaascrosciare,battutadallerafmichedelvento,chesofmiava,urlandofralegole,lasuafuriadistruttrice.Iservitoriavevanomestamentechiuselegelosiedaldifuori,e
nelsalottolecoppiegentilicontinuavanoaballarenoncurando-sidiciòchesuccedevaal’aperto.Allecinquelenuvolesieranosciolteinpioggia,el’arcobaleno
distendevalasuafantasticafasciacontroilprimoraggiodisole.—Èmattino!informòilmedicoentrandonelsalottodiballo.
—Èoraditornareacasa!—dissepianoaCarloeallefanciulle.Ilbuongiovinenonriuscivapiùanasconderel’impazienzae
lapreoccupazione.Mariaglieneseppegradodentrodisè,tantolapreoccupazio-
neel’impazienzarendevanoleipurenervosaeavidadisolitudi -ne.Furonoriaperteleminestreelaluceentròafarimpallidirele
miammelledellelampadeelettriche.
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Daparecchigiorniilgrancuoredellavallatanonbattevapiù.
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Piùnonsispandevanoperl’ariaicupi,cadenzati,monotonicol-pi,chedicevanounavitasanaerigogliosa.Ilmagliosenestavaimmotosulaimmensaincudine,come
unagranbestiadormiente.Dalcaminoaltoesottiledell’ofmicina, il nero fumopiùnon
usciva a spire pesanti che si innalzava alleggerendosi, mino asperdersisu,inalto.Lemacchinetacevanoindesolatoabbandono;lecinghiepen-
devanomloscieeinerti;eranochiuselegranbocchedeicilindri;ifornimostravanolapaurosagolanera,vuotaefredda.Nell’ofmicinaeranosilenzioesolitudine.GiorgioLancianieCarloLuppoli,insiemeconaltripochiim-
piegatiealcunicapioperaiforestieri,ognimattina,alasolitaora,sitrovavanonellostudio.E ogni mattino trovavanoa la porta dell’ofmicina chiusa un
centinaiodioperaiepiù,prontiarimettersiallavoro,quandoilpadroneaccordasseleconcessionirichieste.Quattroocinquediessipassavanonellostudioeproponeva-
nolesolitecose—chevenivanocostantementerimiutate.Poitornavanoaicompagni;riferivano.Perquelgiornoancora
nonc’eranulladafare;perquelgiornoancoralavecchiaferrie-rarestavachiusaesilenziosa.E gli operai, in triste processione, prendevano la via della
montagna,tornavanoallelorocase,prontiaridiscendereildo-mani.—L’ofmicinanonpotràmicasemprestarchiusa!—dicevano
fradiloro.—Bisognabenecheleconcessionivenganoaccorda-te!—Chiladuralavince!—Lacostanzacoronalasperanza!—Sì,maintantononsilavoraeilpanecominciaamancare!
—borbottavanoparecchi.Icaporionibestemmiavanocontrolacaparbietàdelpadrone;
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Piùnonsispandevanoperl’ariaicupi,cadenzati,monotonicol-pi,chedicevanounavitasanaerigogliosa.Ilmagliosenestavaimmotosulaimmensaincudine,come
unagranbestiadormiente.Dalcaminoaltoesottiledell’ofmicina, il nero fumopiùnon
usciva a spire pesanti che si innalzava alleggerendosi, mino asperdersisu,inalto.Lemacchinetacevanoindesolatoabbandono;lecinghiepen-
devanomloscieeinerti;eranochiuselegranbocchedeicilindri;ifornimostravanolapaurosagolanera,vuotaefredda.Nell’ofmicinaeranosilenzioesolitudine.GiorgioLancianieCarloLuppoli,insiemeconaltripochiim-
piegatiealcunicapioperaiforestieri,ognimattina,alasolitaora,sitrovavanonellostudio.E ogni mattino trovavanoa la porta dell’ofmicina chiusa un
centinaiodioperaiepiù,prontiarimettersiallavoro,quandoilpadroneaccordasseleconcessionirichieste.Quattroocinquediessipassavanonellostudioeproponeva-
nolesolitecose—chevenivanocostantementerimiutate.Poitornavanoaicompagni;riferivano.Perquelgiornoancora
nonc’eranulladafare;perquelgiornoancoralavecchiaferrie-rarestavachiusaesilenziosa.E gli operai, in triste processione, prendevano la via della
montagna,tornavanoallelorocase,prontiaridiscendereildo-mani.—L’ofmicinanonpotràmicasemprestarchiusa!—dicevano
fradiloro.—Bisognabenecheleconcessionivenganoaccorda-te!—Chiladuralavince!—Lacostanzacoronalasperanza!—Sì,maintantononsilavoraeilpanecominciaamancare!
—borbottavanoparecchi.Icaporionibestemmiavanocontrolacaparbietàdelpadrone;
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siaizzavanol’unl’altro:buttavanofuorigrosseparolerimbom-banti,ediquestesiinebbriavano.Bisognaresistere,resistere,resistere!...Bisognaresisteretutti;inmassa.Tuttalaloroforzastavanellaresistenza.Guaiachiaccennavaacedere;nonman-cavanoleminaccieperessinèperisuperiori!Alacasinasivivevaincontinuaansia.LasignoraClotildesisforzavadi parerecalmapernonim-
pressionarelemigliuole.Maqueste,especialmentePaolina,nonavevanounmomentodipace.Capivano,chelapazienzadelfra-tellocomequelladelsignorCarloedeglistessiscioperanti,piùnonpotevadurarealungo;capivano,cheinquellacondizionedicoseglianimisiandavanosemprepiùinasprendo.Fantasticava-nociascunanelpropriointernosulapeggio,estavanoinconti-nuaangustia,incontinuosgomento.Ilmedicoavevainvanotentatodiparlarelavocedellaragione
airivoltosi;donPaoloavevadettedalpulpitoparolesantedica -ritàedipersuasione;eraancheandatoinmezzoaloro,cercan-dodismorzarel’ingiustimicatomalcontento,diconvincerliconilcuoreinmano,comeunpadreaimigli.Checosavolevano?...Checosapretendevano?...Lalorocondi-
zionenoneraforseassaimiglioratadaquelladiprima?... Do-mandasseroaivecchicomeeranotrattatiglioperaisolamentediecianniprima!...Pretendevanol’impossibiledaipadroni;que-stinonpotevanorovinarsipersoddisfarealleloroesigenze.Checosasarebbesuccessosesiincaponivanoanoncedere?...Sisa -rebberochiuseofmicinee stabilimenti, e... addio lavoro! addiopane!... Certo, lacondizionedeglioperaidovevaessereancoramigliorata;sarebbecertovenutoilgiornoincuiilsognodellasantauguaglianzasisarebbeavverato.Macivolevadeltempo,santo Dio benedetto!... La quercia cresce forse in un sologiorno?...Siforanoforseinungiornolemontagneperunireipopolifradiloro!...Siriemponoinungiornoleprofonditàchedisgiungonounpaesedall’altro?...Avesseropazienza,avessero
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siaizzavanol’unl’altro:buttavanofuorigrosseparolerimbom-banti,ediquestesiinebbriavano.Bisognaresistere,resistere,resistere!...Bisognaresisteretutti;inmassa.Tuttalaloroforzastavanellaresistenza.Guaiachiaccennavaacedere;nonman-cavanoleminaccieperessinèperisuperiori!Alacasinasivivevaincontinuaansia.LasignoraClotildesisforzavadi parerecalmapernonim-
pressionarelemigliuole.Maqueste,especialmentePaolina,nonavevanounmomentodipace.Capivano,chelapazienzadelfra-tellocomequelladelsignorCarloedeglistessiscioperanti,piùnonpotevadurarealungo;capivano,cheinquellacondizionedicoseglianimisiandavanosemprepiùinasprendo.Fantasticava-nociascunanelpropriointernosulapeggio,estavanoinconti-nuaangustia,incontinuosgomento.Ilmedicoavevainvanotentatodiparlarelavocedellaragione
airivoltosi;donPaoloavevadettedalpulpitoparolesantedica -ritàedipersuasione;eraancheandatoinmezzoaloro,cercan-dodismorzarel’ingiustimicatomalcontento,diconvincerliconilcuoreinmano,comeunpadreaimigli.Checosavolevano?...Checosapretendevano?...Lalorocondi-
zionenoneraforseassaimiglioratadaquelladiprima?... Do-mandasseroaivecchicomeeranotrattatiglioperaisolamentediecianniprima!...Pretendevanol’impossibiledaipadroni;que-stinonpotevanorovinarsipersoddisfarealleloroesigenze.Checosasarebbesuccessosesiincaponivanoanoncedere?...Sisa -rebberochiuseofmicinee stabilimenti, e... addio lavoro! addiopane!... Certo, lacondizionedeglioperaidovevaessereancoramigliorata;sarebbecertovenutoilgiornoincuiilsognodellasantauguaglianzasisarebbeavverato.Macivolevadeltempo,santo Dio benedetto!... La quercia cresce forse in un sologiorno?...Siforanoforseinungiornolemontagneperunireipopolifradiloro!...Siriemponoinungiornoleprofonditàchedisgiungonounpaesedall’altro?...Avesseropazienza,avessero
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miduciainchicapivalecosemegliodiloroedesideravaillorobeneeagivainspiratodagenerosità!...E....sopratuttononsila -sciasseroubbriacaredaparoloneepromesseirrealizzabili.—Tornateallavoro,ragazzi!...tornateallavoro!—minivaper
raccomandarel’ottimoprete.Glioperai,chelorispettavanoeglivolevanobene,stavanoad
ascoltarloconilcappelloinmano;riverenti.Mascuotevanoilcapoepersistevanonelleloroidee.Eilpovero,bravouomo,tornavaalacasinamortimicatoedo-
lente.Alborgosierainquietiperquellostatodicose.Poichèquello
cheaccadevaalaferriera,succedevapurealcotonimicioealacartiera.Al’alba,glioperaiarrivavanodatutteleparti;siraggruppava-
noalleportedeglistabilimenti,parlamentavanoconiproprieta-riegliimpiegatienonottenendonulla,siallontanavano,sper-dendosiperimontieperipaesellidirivaillago.Equellainsistenza,quelsilenzio,avevanoinsèqualchecosa
diminaccioso,chetenevaglianimisospesi.IlmarchesediPianavenivaognigiornonellostudiodiGiorgio
persentirecomeandavanolecose.Elìspessosiriunivanoilproprietariodellacartieraequello
deicotonimicio,perdiscutereevedereinsieme,secifossestataunaviad’uscitaoltreaquellaapertadallepretesedeglisciope -ranti, nella quale era impossibile mettersi senza la ruinadell’industria.Ilprofessoreavevacercatoditenereun’altraconferenza.Ma
l’autoritàavendolaproibita,sen’eraandatoaltrove,forseapro -mettereancoral’impossibile,afarvibrarelacordadellaribellio -nenelpettodialtripoverettiignoranti,nonancorapersuasi,chealgrandeprogressomoralecomealmateriale,noncisiarrivaconlaviolenza,maconl’educazione,lapazienza,laevoluzionedeisentimenti,delleideeedellecose.
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miduciainchicapivalecosemegliodiloroedesideravaillorobeneeagivainspiratodagenerosità!...E....sopratuttononsila -sciasseroubbriacaredaparoloneepromesseirrealizzabili.—Tornateallavoro,ragazzi!...tornateallavoro!—minivaper
raccomandarel’ottimoprete.Glioperai,chelorispettavanoeglivolevanobene,stavanoad
ascoltarloconilcappelloinmano;riverenti.Mascuotevanoilcapoepersistevanonelleloroidee.Eilpovero,bravouomo,tornavaalacasinamortimicatoedo-
lente.Alborgosierainquietiperquellostatodicose.Poichèquello
cheaccadevaalaferriera,succedevapurealcotonimicioealacartiera.Al’alba,glioperaiarrivavanodatutteleparti;siraggruppava-
noalleportedeglistabilimenti,parlamentavanoconiproprieta-riegliimpiegatienonottenendonulla,siallontanavano,sper-dendosiperimontieperipaesellidirivaillago.Equellainsistenza,quelsilenzio,avevanoinsèqualchecosa
diminaccioso,chetenevaglianimisospesi.IlmarchesediPianavenivaognigiornonellostudiodiGiorgio
persentirecomeandavanolecose.Elìspessosiriunivanoilproprietariodellacartieraequello
deicotonimicio,perdiscutereevedereinsieme,secifossestataunaviad’uscitaoltreaquellaapertadallepretesedeglisciope -ranti, nella quale era impossibile mettersi senza la ruinadell’industria.Ilprofessoreavevacercatoditenereun’altraconferenza.Ma
l’autoritàavendolaproibita,sen’eraandatoaltrove,forseapro -mettereancoral’impossibile,afarvibrarelacordadellaribellio -nenelpettodialtripoverettiignoranti,nonancorapersuasi,chealgrandeprogressomoralecomealmateriale,noncisiarrivaconlaviolenza,maconl’educazione,lapazienza,laevoluzionedeisentimenti,delleideeedellecose.
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Giorgioraccomandavaaicolleghieagliimpiegatichebadas-serobeneanonmostrarsiintimoriti.—Secipossonosupporrespauriti,èminita!—diceva.E,perpersuaderetuttidellasuaperfettatranquillità,eglian -
davaognigiorno,malgradolerimostranzedellamadreedellesorelle,insiemeconCarloosolo,quandoquestidovevalavorarenellostudio,afareunapasseggiatainmontagna.Fuinunadiquestepasseggiatecheeglirividelasignoradel
castello.Eraunamattinagrigiaemelanconica,sudallavallesudavail
nebbioneche lentamente si innalzava ad avvolgere nella suaumidafasciailmiancodeimonti,riempiendonelecavità,velandolevette,inmiochendoisuoni.Ilgrigio,compattovaporeraggiunseGiorgioinunainsenatura
remotaovesierabuttatoasederesultroncod’unnoceabbattu -to.Prestoilnebbioneglitolseognivistad’intorno;sidistesefra
luieilcieloazzurro,isolandolo.Ebbe lasensazionediesseredivisodalmondo,staccatoda
ognicuranoiosaepenosa;staccatodallavita.Einquellasolitudinesilenziosaemorta,cheglitoglievadidi-
strarsinelmondoesteriore,eglivisseunmomentodellasuavitaintima,frasèese,fralesueragioni,ilsentimento,lepassioni.L’ofmicinachiusa,glioperaiinsciopero,gliaffariarenati,tutto
ciòchediqueigiorniloimpensierivaseriamente,fudimentica-to,quasistrappatodall’animasuadaun’arcanapotenza.Enell’animasuarimasesolaesovranal’imaginediunagiovi-
nedonnabellissima,che,conaccentodiintensapreghiera,glidicevatremando:«Nonvadasolo!»Risentì il suonodi quellavocesommessaesupplice, rivide
quellosguardo,nonpiùtorbidoesdegnoso,maquasiimploran-teperdono,mapienodisgomentoeditenerezza;eilcuoreglisiammollìdigioia.
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Giorgioraccomandavaaicolleghieagliimpiegatichebadas-serobeneanonmostrarsiintimoriti.—Secipossonosupporrespauriti,èminita!—diceva.E,perpersuaderetuttidellasuaperfettatranquillità,eglian -
davaognigiorno,malgradolerimostranzedellamadreedellesorelle,insiemeconCarloosolo,quandoquestidovevalavorarenellostudio,afareunapasseggiatainmontagna.Fuinunadiquestepasseggiatecheeglirividelasignoradel
castello.Eraunamattinagrigiaemelanconica,sudallavallesudavail
nebbioneche lentamente si innalzava ad avvolgere nella suaumidafasciailmiancodeimonti,riempiendonelecavità,velandolevette,inmiochendoisuoni.Ilgrigio,compattovaporeraggiunseGiorgioinunainsenatura
remotaovesierabuttatoasederesultroncod’unnoceabbattu -to.Prestoilnebbioneglitolseognivistad’intorno;sidistesefra
luieilcieloazzurro,isolandolo.Ebbe lasensazionediesseredivisodalmondo,staccatoda
ognicuranoiosaepenosa;staccatodallavita.Einquellasolitudinesilenziosaemorta,cheglitoglievadidi-
strarsinelmondoesteriore,eglivisseunmomentodellasuavitaintima,frasèese,fralesueragioni,ilsentimento,lepassioni.L’ofmicinachiusa,glioperaiinsciopero,gliaffariarenati,tutto
ciòchediqueigiorniloimpensierivaseriamente,fudimentica-to,quasistrappatodall’animasuadaun’arcanapotenza.Enell’animasuarimasesolaesovranal’imaginediunagiovi-
nedonnabellissima,che,conaccentodiintensapreghiera,glidicevatremando:«Nonvadasolo!»Risentì il suonodi quellavocesommessaesupplice, rivide
quellosguardo,nonpiùtorbidoesdegnoso,maquasiimploran-teperdono,mapienodisgomentoeditenerezza;eilcuoreglisiammollìdigioia.
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—Oh,sefossevero!—sitrovòamormorare—sefossevero!Maaldesiderio,alasperanzacheglifeceromartellareilcuore
inpetto,laragioneimposetostosilenzio.—Sciocco!—sidisseconamarezzaedira.—Sciocco!Tila-
scerestiprenderedallesuearti?...Ellanonèaltricheunasuper-ba,unacapricciosa,unacreaturastranacapacedifartidelmale;cheforsevuoleesercitareilsuopoteresute,perchèleresisti,perchètisentimoralmenteforte!Larivide, inpensiero, làgiùalaconferenzadelprofessore,
penderedalsuolabbro,daresegnidiapprovazione,batterelemani,invitandoal’applauso.Larividealcastello,laseradellafesta,sfoggiarenellaquadri -
gliaenelminuettotuttelegrazieaffascinantidellasuapersonaedelsuosorriso;esorriseluipuretristamente,susurrando:—Nonècheunagrandecivetta;vuolespadroneggiaresutut-
tiicuori;siimpossessadimolticonlabellezza,lagrazia,illam-podegliocchi;conquistaipiùforticonlabizzarria,ildisdegnoel’indifferenza, cagionando meraviglia, contrasto, lotta, strasci -nandoalapassione.Ma—bisbigliòconunsogghigno—nonavrailasoddisfazionedifaremetuoschiavo!Unafolatad’ariacorseattraversolostratogrigio,lacerandolo.
Un’altrafolataeun’altraancora,semprepiùforte,sofmiaronoileggeri bioccoli su,più insu, minchéfuggironoesi disperseronellospazio;eilsolestettesovrano.Giorgioavevacon interesseassistito a la battaglia dell’aria
controlanebbia;eorasalutavailsolecaldoed’oro,chebrillavanell’erbaumida,lucevasulefogliedellepianteeanimavagiùlavallatacorsadalmiumegrossoeminaccioso.Nonpiùsolitudine,nonpiùsilenzio,nonpiùsensodisollievo
perildistaccodalmondoedallecose.Giorgiosialzò,rimproverandosiilmomentodidebolezzache
gliavevafattogoderelapaceinerteeviledichièstancodilotta-re.
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—Oh,sefossevero!—sitrovòamormorare—sefossevero!Maaldesiderio,alasperanzacheglifeceromartellareilcuore
inpetto,laragioneimposetostosilenzio.—Sciocco!—sidisseconamarezzaedira.—Sciocco!Tila-
scerestiprenderedallesuearti?...Ellanonèaltricheunasuper-ba,unacapricciosa,unacreaturastranacapacedifartidelmale;cheforsevuoleesercitareilsuopoteresute,perchèleresisti,perchètisentimoralmenteforte!Larivide, inpensiero, làgiùalaconferenzadelprofessore,
penderedalsuolabbro,daresegnidiapprovazione,batterelemani,invitandoal’applauso.Larividealcastello,laseradellafesta,sfoggiarenellaquadri -
gliaenelminuettotuttelegrazieaffascinantidellasuapersonaedelsuosorriso;esorriseluipuretristamente,susurrando:—Nonècheunagrandecivetta;vuolespadroneggiaresutut-
tiicuori;siimpossessadimolticonlabellezza,lagrazia,illam-podegliocchi;conquistaipiùforticonlabizzarria,ildisdegnoel’indifferenza, cagionando meraviglia, contrasto, lotta, strasci -nandoalapassione.Ma—bisbigliòconunsogghigno—nonavrailasoddisfazionedifaremetuoschiavo!Unafolatad’ariacorseattraversolostratogrigio,lacerandolo.
Un’altrafolataeun’altraancora,semprepiùforte,sofmiaronoileggeri bioccoli su,più insu, minchéfuggironoesi disperseronellospazio;eilsolestettesovrano.Giorgioavevacon interesseassistito a la battaglia dell’aria
controlanebbia;eorasalutavailsolecaldoed’oro,chebrillavanell’erbaumida,lucevasulefogliedellepianteeanimavagiùlavallatacorsadalmiumegrossoeminaccioso.Nonpiùsolitudine,nonpiùsilenzio,nonpiùsensodisollievo
perildistaccodalmondoedallecose.Giorgiosialzò,rimproverandosiilmomentodidebolezzache
gliavevafattogoderelapaceinerteeviledichièstancodilotta-re.
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Eglinonerastancodilottare:no;anzisisentivapiùchemaiprontoasostenereaqualunquecosto,tuttociòchegliparevagiustoebuonoefavorevolealbeneel’interesseditutti.Fecealcunipassiperilviottolo,arrivandoaldilad’unosco-
glio,oveinfoltivanoinoci.Masifermòdischiantotrasalendo,nelvedere,rittacontrounapianta,lasignoradelcastello,strettainunvestitodilanabianca,acaposcoperto,lebraccianudeminoalgomito,intornoalavitaunafasciacciadimorbidasetaturchi-na.Alfruscìodeipassiellasirivolse;nonfecenessunattodisor-
presa; non si mosse, solo guardò il giovine con una stranaespressionenegliocchibelli.Eglilasalutòconunleggieroinchino,senzaparlare;estette
unmomentoamissarlaconlosguardofreddoeimpenetrabile,che impediva di indovinargli in cuore qualunque movimentod’anima.Alsalutolasignorarisposeconunsorrisoastentoabbozzato.—Lanebbiamihasorpresoqui!—dissesenzamuoversi.—
Miparevadiesseresepoltaviva!—soggiunse.—Unaemozionenuova?—feceilgiovine,conaccentoironi-
co.—Perchivaincercadiemozioni—continuò—lemonta-gnesonofatteapposta;e...qualchevolta...anchelepersonechevivonofradiesse.—Iononvadoincercad’emozioni!—disseconvocelontana
lasignora,distogliendogliocchidalgiovine.—Ah!—esclamòquesticonindifferenza.—Credevo...Unmiottod’irad’improvvisoarrossìilbellissimovolto,anneb-
biògliocchiluminosi,fecefremerelavocediMariaWordmill.—Checosapuòcrederelei?—balbettò.—Leinonmicono-
sce,edèstoltezzagiudicaredall’apparenza.Sirivolse;inmilòunviottolettoripidoattraversounmittodibe-
tulleescese.Giorgiostetteavederla,ritto,inquieto,sorpresodinonsentir-
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Eglinonerastancodilottare:no;anzisisentivapiùchemaiprontoasostenereaqualunquecosto,tuttociòchegliparevagiustoebuonoefavorevolealbeneel’interesseditutti.Fecealcunipassiperilviottolo,arrivandoaldilad’unosco-
glio,oveinfoltivanoinoci.Masifermòdischiantotrasalendo,nelvedere,rittacontrounapianta,lasignoradelcastello,strettainunvestitodilanabianca,acaposcoperto,lebraccianudeminoalgomito,intornoalavitaunafasciacciadimorbidasetaturchi-na.Alfruscìodeipassiellasirivolse;nonfecenessunattodisor-
presa; non si mosse, solo guardò il giovine con una stranaespressionenegliocchibelli.Eglilasalutòconunleggieroinchino,senzaparlare;estette
unmomentoamissarlaconlosguardofreddoeimpenetrabile,che impediva di indovinargli in cuore qualunque movimentod’anima.Alsalutolasignorarisposeconunsorrisoastentoabbozzato.—Lanebbiamihasorpresoqui!—dissesenzamuoversi.—
Miparevadiesseresepoltaviva!—soggiunse.—Unaemozionenuova?—feceilgiovine,conaccentoironi-
co.—Perchivaincercadiemozioni—continuò—lemonta-gnesonofatteapposta;e...qualchevolta...anchelepersonechevivonofradiesse.—Iononvadoincercad’emozioni!—disseconvocelontana
lasignora,distogliendogliocchidalgiovine.—Ah!—esclamòquesticonindifferenza.—Credevo...Unmiottod’irad’improvvisoarrossìilbellissimovolto,anneb-
biògliocchiluminosi,fecefremerelavocediMariaWordmill.—Checosapuòcrederelei?—balbettò.—Leinonmicono-
sce,edèstoltezzagiudicaredall’apparenza.Sirivolse;inmilòunviottolettoripidoattraversounmittodibe-
tulleescese.Giorgiostetteavederla,ritto,inquieto,sorpresodinonsentir-
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sicontentoperessereriuscitoafarvibrarelacordadeldispettonelcuoredellabellasignora.Nonsimossedilàsenonquandolamobilechiazzabianca
scomparveaisuoiocchi.Allorapreseperunsentieroparallelloaquelloinmilatodallasignora,esceseprecipitosamente,sconvol-todaunasmania,chenonsicuravadideminire.Manonriuscìaraggiungerelagiovinedonnacomenesentiva
dentroilconfusodesiderio.Ah,sel’avessevedutanellagrottagliaverde,ovesierarifugia -
ta,piangeresilenziosamenteedolorosamente!
⁂
Comedisolito,dacheduravalosciopero,IdaePaolinaaveva-novedutodallaminestradellalorocamerascendere,alleprimeoredelmattino,lasmilatadeglioperaiperlastradicciuolator-tuosa.Maquelmattinolasmilataeradivisa:venivaavanti laparte
maggiore;dietro,unbuontratto,laparteminore,—Scommettochec’èdeldisaccordofraessi!—osservòIda.—Forsechisiostinaanoncederesièdivisodachivuoltor-
nareallavoro!—fecePaolina.—HaisentitochedicevaieriserailsignorCarlo?...Dicevacheparecchioperai,efraquestigliuo-minifatti,chehannolafamigliadamantenere,vogliono,adognicosto,tornareallavoro.—Ma—soggiunseIda—dicevaanchecheglialtri,esonoi
più,nonconsentonoeminacciano.—Ah,Madonna!—sospiròPaolina.—Almenosiaccomodas-
sequestabrutta faccenda, primachesuccedaqualchegrossoguaio!Nell’ariatremolavaunaminepioggerellacheannebbiavalaval-
lata;glioleandrieirosaidelgiardinettosuggevanosenzaunbi-sbigliolafrescaeumidaspruzzaglia:nelsalottinoentravailsen-toredeimiori.Leduesorelle,appenadiscesealpianoterreno,davanoordine
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sicontentoperessereriuscitoafarvibrarelacordadeldispettonelcuoredellabellasignora.Nonsimossedilàsenonquandolamobilechiazzabianca
scomparveaisuoiocchi.Allorapreseperunsentieroparallelloaquelloinmilatodallasignora,esceseprecipitosamente,sconvol-todaunasmania,chenonsicuravadideminire.Manonriuscìaraggiungerelagiovinedonnacomenesentiva
dentroilconfusodesiderio.Ah,sel’avessevedutanellagrottagliaverde,ovesierarifugia -
ta,piangeresilenziosamenteedolorosamente!
⁂
Comedisolito,dacheduravalosciopero,IdaePaolinaaveva-novedutodallaminestradellalorocamerascendere,alleprimeoredelmattino,lasmilatadeglioperaiperlastradicciuolator-tuosa.Maquelmattinolasmilataeradivisa:venivaavanti laparte
maggiore;dietro,unbuontratto,laparteminore,—Scommettochec’èdeldisaccordofraessi!—osservòIda.—Forsechisiostinaanoncederesièdivisodachivuoltor-
nareallavoro!—fecePaolina.—HaisentitochedicevaieriserailsignorCarlo?...Dicevacheparecchioperai,efraquestigliuo-minifatti,chehannolafamigliadamantenere,vogliono,adognicosto,tornareallavoro.—Ma—soggiunseIda—dicevaanchecheglialtri,esonoi
più,nonconsentonoeminacciano.—Ah,Madonna!—sospiròPaolina.—Almenosiaccomodas-
sequestabrutta faccenda, primachesuccedaqualchegrossoguaio!Nell’ariatremolavaunaminepioggerellacheannebbiavalaval-
lata;glioleandrieirosaidelgiardinettosuggevanosenzaunbi-sbigliolafrescaeumidaspruzzaglia:nelsalottinoentravailsen-toredeimiori.Leduesorelle,appenadiscesealpianoterreno,davanoordine
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alpiccolosalotto,cheperunaportaavetriapertasuquattroscalinidavanelgiardinetto.Ilcancello,giùinfondoalgiardino,erasemiaperto,edaquel-
lo entrò a un tratto, comeunrazzo, unagiovanemontanara:Rosa,lamigliuoladiAndrea,unodegliscioperantiperforza.Videlesorellenelsalottinoecorsedentro,tuttaansimantee
rossaperlacorsafatta.—Ah,signorine!ah,signorinemie.Avevailmiatomozzoenonpotevadiraltro.IdaePaolinalaguardavanotuttepallide,prevedendounacat -
tivanotizia.—Ah,signorinemie!—ripreseadirelagiovanemontanara
dopounmomentodisilenzio.—Ah,signorine!cipensinoloro!provvedanoloro!—Ebbene?—feceIdaansiosa.—Di’su,presto,peramordiDio!—supplicòPaolina.—Hosentitosfamaneal’alba—presearaccontareinfretta
lamontanara—hosentitodallamacchiaovefacevolegna,Jaco-poeunaltrochedicevanocosedafarrizzareicapelliintesta.Cel’hannospecialmenteconilsignorCarlo, che—dicono—nonèilpadroneedètestardopeggiodilui.Stamattinasipre-senterannolorodueaparlare,esenonottengonoquellochevo-gliono...ohMadonnabenedetta!...Senonottengonoquellochevogliono.Rosasicoprìlafacciaconlemaniesoggiunseinunsusurro:—Iohovistoluccicareilcoltello,signorinemie!Là!presto!
pensino!provvedanoloro!—raccomandòconenfasitogliendolemanidallafaccia.Alleparoledellafanciullamontanara,Paolinasierafattabian-
cacomeungiglio;econvocerottadallospavento,dissealaso-rella:—Haisentito,Ida?L’hannoconilsignorCarlo.Bisognaavver-
tirlo;bisognaraccomandargliprudenza!subito!...subito!...Dio!
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alpiccolosalotto,cheperunaportaavetriapertasuquattroscalinidavanelgiardinetto.Ilcancello,giùinfondoalgiardino,erasemiaperto,edaquel-
lo entrò a un tratto, comeunrazzo, unagiovanemontanara:Rosa,lamigliuoladiAndrea,unodegliscioperantiperforza.Videlesorellenelsalottinoecorsedentro,tuttaansimantee
rossaperlacorsafatta.—Ah,signorine!ah,signorinemie.Avevailmiatomozzoenonpotevadiraltro.IdaePaolinalaguardavanotuttepallide,prevedendounacat -
tivanotizia.—Ah,signorinemie!—ripreseadirelagiovanemontanara
dopounmomentodisilenzio.—Ah,signorine!cipensinoloro!provvedanoloro!—Ebbene?—feceIdaansiosa.—Di’su,presto,peramordiDio!—supplicòPaolina.—Hosentitosfamaneal’alba—presearaccontareinfretta
lamontanara—hosentitodallamacchiaovefacevolegna,Jaco-poeunaltrochedicevanocosedafarrizzareicapelliintesta.Cel’hannospecialmenteconilsignorCarlo, che—dicono—nonèilpadroneedètestardopeggiodilui.Stamattinasipre-senterannolorodueaparlare,esenonottengonoquellochevo-gliono...ohMadonnabenedetta!...Senonottengonoquellochevogliono.Rosasicoprìlafacciaconlemaniesoggiunseinunsusurro:—Iohovistoluccicareilcoltello,signorinemie!Là!presto!
pensino!provvedanoloro!—raccomandòconenfasitogliendolemanidallafaccia.Alleparoledellafanciullamontanara,Paolinasierafattabian-
cacomeungiglio;econvocerottadallospavento,dissealaso-rella:—Haisentito,Ida?L’hannoconilsignorCarlo.Bisognaavver-
tirlo;bisognaraccomandargliprudenza!subito!...subito!...Dio!
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Dio!cheangustia!...chepena!...E,cosìcomesitrovava,nelvestitodiscintodelmattino,coni
capellisfuggentiinciocchedisordinatedalpettinechelitenevaappenaraccolti,uscìdalsalottino,attraversòilgiardinetto,inmilòilcancelloecorsenellostudio,nonbadandoallafolladegliope-raicheneingombravanol’entrata.Giorgiosedevaa lascrivania. Carlogli stavarittodi mianco;
parlavanoanimatamente.Paolina,conlemanigiunte,i begli occhilucenti dilagrime,
pregò,facendosipressoloro:—SignorCarlo!ohsignorCarlo!queglioperailìfuoril’hanno
conlei.Rosahasentito!...Rosahaveduto!...PeramordiDio,si-gnorCarlo, usiprudenza!usi prudenza... perchèiohotroppa,troppapaura!Elapoverafanciullauscìinunsinghiozzo,abbandonandola
bellatestinasulpettogiovine.Giorgiovidesulvoltodell’amicounagioiaintensa.Lasensibilefanciulla,inquelmomentodiangoscia,avevado-
vutocomprenderetuttalaintensitàdelsuoaffettoperilgiovineenonsidavanessunpensierodinasconderlo.—Paolina!miacara!miaamabilissima!...Oh,Paolinamia!—
preseadireCarlo,conunavocecosìdolceetenerachepiùnonparevalasua.—Nonpiangere!nonaverpauraperme!...Semiattaccanosapròdifendermi,sai!...Oh,comemidifendereiades-sochesochetupiangerestietiafmliggerestisemifacesserodelmale!Nonvogliochetupiangapercausamia;nonvogliochetusoffraperme,mai!Giorgioaccarezzòanchelui la sorellaevollepersuaderlae
tranquillarla.No,nondovevaaverpaura.Queglioperaieranococciuti,era-
nopazzi;macattivi,no!...Nonsarebberostaticapacid’unamalaazione;stessetranquilla,poverapiccina!Rassicurata,Paolinaavevastaccatoilvoltodalpettodelgiovi -
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Dio!cheangustia!...chepena!...E,cosìcomesitrovava,nelvestitodiscintodelmattino,coni
capellisfuggentiinciocchedisordinatedalpettinechelitenevaappenaraccolti,uscìdalsalottino,attraversòilgiardinetto,inmilòilcancelloecorsenellostudio,nonbadandoallafolladegliope-raicheneingombravanol’entrata.Giorgiosedevaa lascrivania. Carlogli stavarittodi mianco;
parlavanoanimatamente.Paolina,conlemanigiunte,i begli occhilucenti dilagrime,
pregò,facendosipressoloro:—SignorCarlo!ohsignorCarlo!queglioperailìfuoril’hanno
conlei.Rosahasentito!...Rosahaveduto!...PeramordiDio,si-gnorCarlo, usiprudenza!usi prudenza... perchèiohotroppa,troppapaura!Elapoverafanciullauscìinunsinghiozzo,abbandonandola
bellatestinasulpettogiovine.Giorgiovidesulvoltodell’amicounagioiaintensa.Lasensibilefanciulla,inquelmomentodiangoscia,avevado-
vutocomprenderetuttalaintensitàdelsuoaffettoperilgiovineenonsidavanessunpensierodinasconderlo.—Paolina!miacara!miaamabilissima!...Oh,Paolinamia!—
preseadireCarlo,conunavocecosìdolceetenerachepiùnonparevalasua.—Nonpiangere!nonaverpauraperme!...Semiattaccanosapròdifendermi,sai!...Oh,comemidifendereiades-sochesochetupiangerestietiafmliggerestisemifacesserodelmale!Nonvogliochetupiangapercausamia;nonvogliochetusoffraperme,mai!Giorgioaccarezzòanchelui la sorellaevollepersuaderlae
tranquillarla.No,nondovevaaverpaura.Queglioperaieranococciuti,era-
nopazzi;macattivi,no!...Nonsarebberostaticapacid’unamalaazione;stessetranquilla,poverapiccina!Rassicurata,Paolinaavevastaccatoilvoltodalpettodelgiovi -
119
neeglisorridevafralelagrime.Ederacosìbella,cosìmineegra-ziosanelvestitinodiscintodicotonechiaro,conicapelliquasideltuttosfatti,cosìpallidaelagrimosa!Carlo,felicediquellaspontanearivelazioned’unsentimento,
cheeglicredevatuttoraconfusoeindeciso,nonpotètenersidalbaciareunamaninadellafanciullacondevotatenerezza.Ilsuomaschiovoltolealeeraraggiante.Lafanciullacheegli
adoravainsilenzio,lasuaPaolinabellacheglioccupavaintiera-menteilcuore,glivolevabene!glivolevatantobene!Oh,comelagioiadiquestasicurezzaglidilatavailpetto!chegranpostooccupavanelsuomondointeriorequellasoavecreatura!...Tuttoilrestovenivadopo;anchelosciopero;ancheilsaperechegliscioperantil’avevanospecialmenteconlui!Qualcunobussòalaporta.Carlofecesederelafanciullanella
poltrona,pressolaminestra.—Avanti!—disseGiorgio.EntròAndrea;ilpadrediRosa;tuttoarruffato,conilbarbone
brizzolatoeincolto;ilcappelloinmano.Eglivenivapersuocon-to;nessunolomandava.Venivaperdirecheormailecoseeranoandatetroppoper le lunghe. Bisognavavederedi mettereunmine a la brutta faccenda. Già, lui per lui, di scioperi non neavrebbeconsigliatimai;che,dalliedalli,tornanoquasisempreadannodell’operaioedelpadrone.Maneancheavevapotutori -miutarsidifarequellochelamaggioranzadeicompagniavevanovoluto.Essiavevanopropostolosciopero?Eloscioperol’aveva-nofattotutti; in massa. Maormai lacosaduravadaquindicigiorni,ederatroppo;ecco!propriotroppo!Su,inmontagna,lafamecominciavaafarcapolinoinmoltecase.Elafameèlacon-siglieradeldiavolo;doveessaentra,lapaceeilbuonaccordoscappanodall’oppostaparte.Ledonnestrillano,imiglipiangono;egliuomini,chenoncipossononulla,siinacidisconoesimon-tanolatesta.Ecosìsipreparailterrenoperledisgrazie.Giorgiorisposea l’operaio che daparte suaeraprontoad
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neeglisorridevafralelagrime.Ederacosìbella,cosìmineegra-ziosanelvestitinodiscintodicotonechiaro,conicapelliquasideltuttosfatti,cosìpallidaelagrimosa!Carlo,felicediquellaspontanearivelazioned’unsentimento,
cheeglicredevatuttoraconfusoeindeciso,nonpotètenersidalbaciareunamaninadellafanciullacondevotatenerezza.Ilsuomaschiovoltolealeeraraggiante.Lafanciullacheegli
adoravainsilenzio,lasuaPaolinabellacheglioccupavaintiera-menteilcuore,glivolevabene!glivolevatantobene!Oh,comelagioiadiquestasicurezzaglidilatavailpetto!chegranpostooccupavanelsuomondointeriorequellasoavecreatura!...Tuttoilrestovenivadopo;anchelosciopero;ancheilsaperechegliscioperantil’avevanospecialmenteconlui!Qualcunobussòalaporta.Carlofecesederelafanciullanella
poltrona,pressolaminestra.—Avanti!—disseGiorgio.EntròAndrea;ilpadrediRosa;tuttoarruffato,conilbarbone
brizzolatoeincolto;ilcappelloinmano.Eglivenivapersuocon-to;nessunolomandava.Venivaperdirecheormailecoseeranoandatetroppoper le lunghe. Bisognavavederedi mettereunmine a la brutta faccenda. Già, lui per lui, di scioperi non neavrebbeconsigliatimai;che,dalliedalli,tornanoquasisempreadannodell’operaioedelpadrone.Maneancheavevapotutori -miutarsidifarequellochelamaggioranzadeicompagniavevanovoluto.Essiavevanopropostolosciopero?Eloscioperol’aveva-nofattotutti; in massa. Maormai lacosaduravadaquindicigiorni,ederatroppo;ecco!propriotroppo!Su,inmontagna,lafamecominciavaafarcapolinoinmoltecase.Elafameèlacon-siglieradeldiavolo;doveessaentra,lapaceeilbuonaccordoscappanodall’oppostaparte.Ledonnestrillano,imiglipiangono;egliuomini,chenoncipossononulla,siinacidisconoesimon-tanolatesta.Ecosìsipreparailterrenoperledisgrazie.Giorgiorisposea l’operaio che daparte suaeraprontoad
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aprir l’ofmicina; magari quella stessa mattina; subito magari!Ma...inquantoallepreteseaccampate,egliintendevaedicevaeripetevachenonsenepotevafarnulla.Accordarequellocheglioperaivolevano,eraquantoandarincontroalaruina.Iguada-gnidellaferrieranonsarebberobastatiasoddisfareleesigenzedichilavorava.—Lacosaèchiaralampante!—saltòsuCarlo.—lol’hospie-
gata;l’hofattatoccareconmano.Nonsipuò,nonsipuò,nonsipuò!Andrea,acapochino,ascoltava,gingillandoconilsuocappel-
lonesbertucciatoeunto.Glisileggevanoinvolto,dallabarbair-sutaminoquasisottogliocchi,lacontrarietàeiltimore.—Quellilàfuori—balbettò—sonoinaspriti!Oh!oh!oh!Leesclamazionifuronostrappatealbuonuomo,alvederela
portaspalancarsiedentrareungruppodioperaiconacapoJa -copo,chesifacevainnanziconilcappellointestael’ariaminac-ciosa.Paolina,tuttatremante,sialzòeposeunamanosulbracciodi
Carlo,cheavevafattoalcunipassiinnanzi.—E’oradiminirla!—disseJacopocupamente,conunguizzo
cattivoneipiccoliocchiamiordipelle.—Vogliamolavorare!—feceroglialtrioperaiincoro.—Vogliamolavorare!—Ecisiconcedaquellochevogliamo—disseJacopo.—Cisiconcedaquellochesipuò!—saltòsuungiovinemin-
gherlino.—Cisiconcedaanchenulla,mabastachesilavori!—Chièilvigliaccocheparlaaquestomodo?—sirivolsea
chiedereJacopo,conattosprezzanteeminaccioso.—Io!—risposeilgiovinemingherlino.—Esmetttiladiosti-
narti,tu!—soggiunse.—Tucimettisulastradadellamiseria;noineabbiamoabbastanza!—Sì,sì!neabbiamoabbastanza;vogliamolavorarenoi!—ri-
peteronoparecchi.
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aprir l’ofmicina; magari quella stessa mattina; subito magari!Ma...inquantoallepreteseaccampate,egliintendevaedicevaeripetevachenonsenepotevafarnulla.Accordarequellocheglioperaivolevano,eraquantoandarincontroalaruina.Iguada-gnidellaferrieranonsarebberobastatiasoddisfareleesigenzedichilavorava.—Lacosaèchiaralampante!—saltòsuCarlo.—lol’hospie-
gata;l’hofattatoccareconmano.Nonsipuò,nonsipuò,nonsipuò!Andrea,acapochino,ascoltava,gingillandoconilsuocappel-
lonesbertucciatoeunto.Glisileggevanoinvolto,dallabarbair-sutaminoquasisottogliocchi,lacontrarietàeiltimore.—Quellilàfuori—balbettò—sonoinaspriti!Oh!oh!oh!Leesclamazionifuronostrappatealbuonuomo,alvederela
portaspalancarsiedentrareungruppodioperaiconacapoJa -copo,chesifacevainnanziconilcappellointestael’ariaminac-ciosa.Paolina,tuttatremante,sialzòeposeunamanosulbracciodi
Carlo,cheavevafattoalcunipassiinnanzi.—E’oradiminirla!—disseJacopocupamente,conunguizzo
cattivoneipiccoliocchiamiordipelle.—Vogliamolavorare!—feceroglialtrioperaiincoro.—Vogliamolavorare!—Ecisiconcedaquellochevogliamo—disseJacopo.—Cisiconcedaquellochesipuò!—saltòsuungiovinemin-
gherlino.—Cisiconcedaanchenulla,mabastachesilavori!—Chièilvigliaccocheparlaaquestomodo?—sirivolsea
chiedereJacopo,conattosprezzanteeminaccioso.—Io!—risposeilgiovinemingherlino.—Esmetttiladiosti-
narti,tu!—soggiunse.—Tucimettisulastradadellamiseria;noineabbiamoabbastanza!—Sì,sì!neabbiamoabbastanza;vogliamolavorarenoi!—ri-
peteronoparecchi.
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—Vigliacchi!vigliacchi!—mormoravanoglialtri.Giorgiovollefarlorocapirelaragione.Leconcessioninonsi
potevanofare;sarebbestatoil tracollo; tantovalevachiuderebottega.Pazientassero.Sel’ofmicinaavessefattomaggioriguada-gni,eglidavalasuaparoladionestouomo,chetuttiavrebberoguadagnatodipiù;tutti!...Manelleattualicondizioni,nonsipo-tevaaccordarenulla,nulla,nulla!—Storie!—saltòsuuno—storiebuoneperiminchioni!...A
noinonceladateadintendere!...Fuorileconcessioni!...—Fuori!—Fuori!fuori!fuori!—Noisilavoraanchenellecondizionidiprima—urlòilgio-
vinemingherlino.—Noisieracontenti!—gridòunaltro.—Nonsipensavaalloscioperonoi!...Sietestativoialtriaim-
porcilavostravolontà.Sietedeiprepotenti!—Sì,prepotenti!—Vigliacchi!vigliacchi!—Prepotenti!—Basta, basta! —raccomandavano Andrea e altri uomini
maturi.Lostudioloeraaffollato;ilcorridoioerazeppodioperai,che
gridavano, gesticolavano, s’ingiuriavano e minacciavano l’unol’altro.Eraunvociareconfuso;unospaventodivoltialteratiedioc-
chilampeggianti.Duegiovanotti si acciuffarono, unocaddetramortito daun
poderosopugnosulanuca.—Fuoriivigliacchi!—Abbassoivigliacchi!—Alaporta!alaporta!Madallaportaassiepatadigente,nessunopotevauscire.Egli
urli,icolpi,leimprecazioni,aumentavanodiminutoinminuto.
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—Vigliacchi!vigliacchi!—mormoravanoglialtri.Giorgiovollefarlorocapirelaragione.Leconcessioninonsi
potevanofare;sarebbestatoil tracollo; tantovalevachiuderebottega.Pazientassero.Sel’ofmicinaavessefattomaggioriguada-gni,eglidavalasuaparoladionestouomo,chetuttiavrebberoguadagnatodipiù;tutti!...Manelleattualicondizioni,nonsipo-tevaaccordarenulla,nulla,nulla!—Storie!—saltòsuuno—storiebuoneperiminchioni!...A
noinonceladateadintendere!...Fuorileconcessioni!...—Fuori!—Fuori!fuori!fuori!—Noisilavoraanchenellecondizionidiprima—urlòilgio-
vinemingherlino.—Noisieracontenti!—gridòunaltro.—Nonsipensavaalloscioperonoi!...Sietestativoialtriaim-
porcilavostravolontà.Sietedeiprepotenti!—Sì,prepotenti!—Vigliacchi!vigliacchi!—Prepotenti!—Basta, basta! —raccomandavano Andrea e altri uomini
maturi.Lostudioloeraaffollato;ilcorridoioerazeppodioperai,che
gridavano, gesticolavano, s’ingiuriavano e minacciavano l’unol’altro.Eraunvociareconfuso;unospaventodivoltialteratiedioc-
chilampeggianti.Duegiovanotti si acciuffarono, unocaddetramortito daun
poderosopugnosulanuca.—Fuoriivigliacchi!—Abbassoivigliacchi!—Alaporta!alaporta!Madallaportaassiepatadigente,nessunopotevauscire.Egli
urli,icolpi,leimprecazioni,aumentavanodiminutoinminuto.
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GiorgioeCarlo,dopodiavereinvanotentatodipersuadere,dizittire,diimporrelacalma,nonsapendopiùaqualsantovotar-si,impiegaronolaloroforzanellospingerefuoriquellamassadiuominifattibrutalidallapassione.—Guaiachimitocca!—minacciòJacopo.—Guaiachimimettelemaniaddosso!—urlòunaltro.—Sgombrate!sgombrate!—Nonprimad’averottenutoleconcessioni!—Nonsifannoconcessioni;fuori!Ilparapiglia,legrida,laconfusione,eranoal’estremo.Auntrattosivideluccicareuncoltello.Jacopo,terribiledicol-
leraediviolenza,loalzòsulcapodiCarloLuppoli.Ungridoacu-todidonna,eilcoltellosceseacolpirePaolina,cheavevavedutoilsinistrobaglioredellalamasottileesieraprecipitatadinanzialgiovine,inuninconsideratobisognodidifenderloesalvarlo.Ilsanguespillòdallaspalladellafanciullacolandogiùamac-
chiareilvestitinochiaro.Ciecodidoloreed’ira, Giorgioimpugnòlarivoltella, einti-
mandolosgombro,sparòinaria.Piùchelaminacciadellarivoltella,potèsuquegliuomini,paz-
zidipassione,lavistadelsanguechespicciavadallaspalladiPaolina;potèlospettacolodolorosodellapoverafanciulla,chesvenivafralebracciadelgiovinelividoditerroreedispasimo.Lostudiorimasesgombroinunattimo;nonrimaserocheAn-
dreaeunaltrovecchiooperaio.Fuorisisentìancora,perunpoco,unvociareclamoroso,un
imprecarecontrol’assassino;poisuccesseilsilenzio.Entraronogliimpiegatieicapioperaierimaseroatterritie
violentementecommossialavistadellabellaesoavefanciulla,chegiacevaconicapellisciolti,biancacomeungiglio,egliocchichiusisuleginocchiadiCarloLuppoli,inebetitodallostrazio.—Ilmedico!ilmedicosubito!—invocavaGiorgiotremantee
sfatto.
123
GiorgioeCarlo,dopodiavereinvanotentatodipersuadere,dizittire,diimporrelacalma,nonsapendopiùaqualsantovotar-si,impiegaronolaloroforzanellospingerefuoriquellamassadiuominifattibrutalidallapassione.—Guaiachimitocca!—minacciòJacopo.—Guaiachimimettelemaniaddosso!—urlòunaltro.—Sgombrate!sgombrate!—Nonprimad’averottenutoleconcessioni!—Nonsifannoconcessioni;fuori!Ilparapiglia,legrida,laconfusione,eranoal’estremo.Auntrattosivideluccicareuncoltello.Jacopo,terribiledicol-
leraediviolenza,loalzòsulcapodiCarloLuppoli.Ungridoacu-todidonna,eilcoltellosceseacolpirePaolina,cheavevavedutoilsinistrobaglioredellalamasottileesieraprecipitatadinanzialgiovine,inuninconsideratobisognodidifenderloesalvarlo.Ilsanguespillòdallaspalladellafanciullacolandogiùamac-
chiareilvestitinochiaro.Ciecodidoloreed’ira, Giorgioimpugnòlarivoltella, einti-
mandolosgombro,sparòinaria.Piùchelaminacciadellarivoltella,potèsuquegliuomini,paz-
zidipassione,lavistadelsanguechespicciavadallaspalladiPaolina;potèlospettacolodolorosodellapoverafanciulla,chesvenivafralebracciadelgiovinelividoditerroreedispasimo.Lostudiorimasesgombroinunattimo;nonrimaserocheAn-
dreaeunaltrovecchiooperaio.Fuorisisentìancora,perunpoco,unvociareclamoroso,un
imprecarecontrol’assassino;poisuccesseilsilenzio.Entraronogliimpiegatieicapioperaierimaseroatterritie
violentementecommossialavistadellabellaesoavefanciulla,chegiacevaconicapellisciolti,biancacomeungiglio,egliocchichiusisuleginocchiadiCarloLuppoli,inebetitodallostrazio.—Ilmedico!ilmedicosubito!—invocavaGiorgiotremantee
sfatto.
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⁂
Lamontagna,nelmeriggioluminoso,sfolgoravadisplendori;lacascatadellavallelanciavadiscoglioinscoglio,razziegemmescintillanti.Perlaripidaviottola,appenapraticabile,supergradini,sca-
vatidaltempoedall’usonellaroccia,copertidimuschioeintral-ciati d’edera,MariaWordmill camminavalentamentea lavoltadellachiesettaisolataecalma,dedicataalaMadonnadelSoc -corso.L’ariadellavallesofmiavafrescaecontinuaatemperareilcalo-
redelsole;lepiantefolteefrondose,ombreggiavanolavia.Ognitantounacorrentelladiacqua,unapollaspicciantedaimassi,fralaverdura,gorgogliavanoalaverdesolitudinelalorosoavecanzone,lerondini,fendentilepurezzelimpidedell’aria,garri-vanolalorogioiadivivere.Maria camminava adagio con andatura stanca, fermandosi
ognipocoariposaresuqualcherialzoditerra,suqualcherupeosoprauntroncodipianta.Nonerapiùl’infaticabileearditacamminatricediprima.Inlei
si era operato in poco tempo un vero cambiamento. La suasplendidacarnagioneeraimpallidita;gliocchiluminosisieranofattilanguidi;laboccanonerapiùdisdegnosamamestalavocecaldaepenetrantesierainmiacchita.DoraWordmill, lagentileerassegnatainferma,avevanotato
quelcambiamentoeneeraimpensierita.Avevaavutopaurachel’ariatroppovibrataelasolitudineminisseroperdanneggiarelasalutediMaria,elìperlìavevapropostodilasciareilcastelloediandarealtrove.Lasciareilcastello!...Quellaimprovvisapropostaavevafatto
trasalirelagiovinesignora.Lasciareilcastello!...Maellanonciavevamaipensato,nèle
parevacosapossibile.Nonsapevalacara, lagenerosavecchiadama,quantiricordiellaavevatrovatoinqueiluoghi,ovelafa-
124
⁂
Lamontagna,nelmeriggioluminoso,sfolgoravadisplendori;lacascatadellavallelanciavadiscoglioinscoglio,razziegemmescintillanti.Perlaripidaviottola,appenapraticabile,supergradini,sca-
vatidaltempoedall’usonellaroccia,copertidimuschioeintral-ciati d’edera,MariaWordmill camminavalentamentea lavoltadellachiesettaisolataecalma,dedicataalaMadonnadelSoc -corso.L’ariadellavallesofmiavafrescaecontinuaatemperareilcalo-
redelsole;lepiantefolteefrondose,ombreggiavanolavia.Ognitantounacorrentelladiacqua,unapollaspicciantedaimassi,fralaverdura,gorgogliavanoalaverdesolitudinelalorosoavecanzone,lerondini,fendentilepurezzelimpidedell’aria,garri-vanolalorogioiadivivere.Maria camminava adagio con andatura stanca, fermandosi
ognipocoariposaresuqualcherialzoditerra,suqualcherupeosoprauntroncodipianta.Nonerapiùl’infaticabileearditacamminatricediprima.Inlei
si era operato in poco tempo un vero cambiamento. La suasplendidacarnagioneeraimpallidita;gliocchiluminosisieranofattilanguidi;laboccanonerapiùdisdegnosamamestalavocecaldaepenetrantesierainmiacchita.DoraWordmill, lagentileerassegnatainferma,avevanotato
quelcambiamentoeneeraimpensierita.Avevaavutopaurachel’ariatroppovibrataelasolitudineminisseroperdanneggiarelasalutediMaria,elìperlìavevapropostodilasciareilcastelloediandarealtrove.Lasciareilcastello!...Quellaimprovvisapropostaavevafatto
trasalirelagiovinesignora.Lasciareilcastello!...Maellanonciavevamaipensato,nèle
parevacosapossibile.Nonsapevalacara, lagenerosavecchiadama,quantiricordiellaavevatrovatoinqueiluoghi,ovelafa-
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talitàl’avevaricondotta?...Nonsapevaellachegiùnellavalle,inquellacasinapressolaFerriera,ellaeranataecresciutaminoagliundicianni!...Nonsapevachelacrocenerasorgentefraglisco-glidellaspondadelmiume,segnavailpostoovesuopadresieraucciso,spintoadisperazionedaunuomocattivo?...Equelcatti-vo,quelmiserabile,sichiamavaGiorgioLanciani,comel’inge-gnerepadronedellaferrieraenipotedelmorto!...Eleiavevaac-carezzatoincuoreildesideriodivendicarelaruinadellasuafa-miglia.Ma...mal’armasceltaperlavendettalesierarivoltatacontro,einvecediferiresieraferita!—OhDora!ohcara!ohtantobuona!...Sonocosìinfelice!così
infelice—avevaminitoperdisfogarsilagiovinedonna,singhioz-zando.—OhDora!—avevacontinuatofralelagrime—tugiàsapevi
tuttodime.Solononconosceviilluogoovenacqui,ovetrascorsil’infanzia,ovelamiapoveramadremoriva!...Eccoloquelluogo;lagiù,quellacasina!...Einquellacasinaioavevavegheggiatodifarentrarelamiavendetta.Invece!..Invece!..Lavecchiasignora,puntosorpresa,maafmlittadellaafmlizione
dellasuaMaria,avevacercatodicalmarlaaccarezzandola,cul -landolacondolci,confortantiparole.E vi era riuscita. Per la giovine vedovaera già un sollievo
l’averconmidatotuttoalagenerosacognata;eragiàunsollievolapersuasione,chevivevauncuorenelqualetrovavanoun’ecosin-ceraisuoisentimentieisuoipensieri.—CaraDora!—sussurravainquelmomentolagiovinesi-
gnora,camminandoericordando—Cara,ottimaDora!Perarrivarealachiesetta,eranecessariopassareperunvil -
laggioraggruppatosopraunasporgenzadimontagna,comeunnidod’aquile.Nellapiccolapiazza,fralachiesa,lacasacomunale,illavatoio
elapalazzinadelsindaco,eraradunatadellagente,chesisma-niavaaparlare.
125
talitàl’avevaricondotta?...Nonsapevaellachegiùnellavalle,inquellacasinapressolaFerriera,ellaeranataecresciutaminoagliundicianni!...Nonsapevachelacrocenerasorgentefraglisco-glidellaspondadelmiume,segnavailpostoovesuopadresieraucciso,spintoadisperazionedaunuomocattivo?...Equelcatti-vo,quelmiserabile,sichiamavaGiorgioLanciani,comel’inge-gnerepadronedellaferrieraenipotedelmorto!...Eleiavevaac-carezzatoincuoreildesideriodivendicarelaruinadellasuafa-miglia.Ma...mal’armasceltaperlavendettalesierarivoltatacontro,einvecediferiresieraferita!—OhDora!ohcara!ohtantobuona!...Sonocosìinfelice!così
infelice—avevaminitoperdisfogarsilagiovinedonna,singhioz-zando.—OhDora!—avevacontinuatofralelagrime—tugiàsapevi
tuttodime.Solononconosceviilluogoovenacqui,ovetrascorsil’infanzia,ovelamiapoveramadremoriva!...Eccoloquelluogo;lagiù,quellacasina!...Einquellacasinaioavevavegheggiatodifarentrarelamiavendetta.Invece!..Invece!..Lavecchiasignora,puntosorpresa,maafmlittadellaafmlizione
dellasuaMaria,avevacercatodicalmarlaaccarezzandola,cul -landolacondolci,confortantiparole.E vi era riuscita. Per la giovine vedovaera già un sollievo
l’averconmidatotuttoalagenerosacognata;eragiàunsollievolapersuasione,chevivevauncuorenelqualetrovavanoun’ecosin-ceraisuoisentimentieisuoipensieri.—CaraDora!—sussurravainquelmomentolagiovinesi-
gnora,camminandoericordando—Cara,ottimaDora!Perarrivarealachiesetta,eranecessariopassareperunvil -
laggioraggruppatosopraunasporgenzadimontagna,comeunnidod’aquile.Nellapiccolapiazza,fralachiesa,lacasacomunale,illavatoio
elapalazzinadelsindaco,eraradunatadellagente,chesisma-niavaaparlare.
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—Sentite?—disseunadonna—suonanoadagonia!... OhMadonnachedisgrazia!Cosìdicendoladonnas’erabuttataginocchioniperterra,e
conlemanigiunteegliocchialcielo,pregavainsilenzio.Altredonnefecerolostesso,egliuoministetterolevandosiil
cappello.Nell’ariad’orovibravanolentiemelanconiciitocchidell’ago-
nia.—AhpoveracreaturadelSignore!—esclamòunavecchiain
sul’usciod’unapoveracasa,facendosiilsegnodellacroce.—Lodicevaiocheladovevaminirmale!—disseilsagrestano,
cheavevaminitodiscoparelachiesaesenestavasulsagratoconlascopainmano.—Paceal’animadellapoverina!—pregòilpreteapparendo
sulaportaapertadellachiesa.—Pace!—feceilsagrestanoscoprendosi!Dan! dan! dan!... I mesti rintocchi continuavano a vibrare
nell’ariad’oro.Incuriositaecommossa,Mariasiavvicinòalpreteachiedergli
checosafossesuccesso;perchisuonassequell’agonia.Eallorauominiedonnesiradunaronosulsagrato,nellasma-
niadiinformare,diraccontare.Come?lasignoranonsapeva!...Giù,alaferriera,gliscioperantineavevanofattaunagrossa.
Leinonavevasentitonulla?...Nonavevaincontratonessuno!...Lacosaeraandatacosì.Sifeceinnanziungiovanottomingherlino.—Lasciate direame, cheerogiù e hoveduto tutto. Sono
anch’iounoperaiodellaferriera—spiegòalasignora—sonodiquellichenonvolevanolosciopero;masièdovutocedereaipiùforti.Io,emoltialtri,sivolevatornareallavoro,anchesenzaconcessioni.Icaporioninonnevolevanosapere;ingiuriavano;minacciavano;sivenneallemani.IlsignorCarlovollespingerci
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—Sentite?—disseunadonna—suonanoadagonia!... OhMadonnachedisgrazia!Cosìdicendoladonnas’erabuttataginocchioniperterra,e
conlemanigiunteegliocchialcielo,pregavainsilenzio.Altredonnefecerolostesso,egliuoministetterolevandosiil
cappello.Nell’ariad’orovibravanolentiemelanconiciitocchidell’ago-
nia.—AhpoveracreaturadelSignore!—esclamòunavecchiain
sul’usciod’unapoveracasa,facendosiilsegnodellacroce.—Lodicevaiocheladovevaminirmale!—disseilsagrestano,
cheavevaminitodiscoparelachiesaesenestavasulsagratoconlascopainmano.—Paceal’animadellapoverina!—pregòilpreteapparendo
sulaportaapertadellachiesa.—Pace!—feceilsagrestanoscoprendosi!Dan! dan! dan!... I mesti rintocchi continuavano a vibrare
nell’ariad’oro.Incuriositaecommossa,Mariasiavvicinòalpreteachiedergli
checosafossesuccesso;perchisuonassequell’agonia.Eallorauominiedonnesiradunaronosulsagrato,nellasma-
niadiinformare,diraccontare.Come?lasignoranonsapeva!...Giù,alaferriera,gliscioperantineavevanofattaunagrossa.
Leinonavevasentitonulla?...Nonavevaincontratonessuno!...Lacosaeraandatacosì.Sifeceinnanziungiovanottomingherlino.—Lasciate direame, cheerogiù e hoveduto tutto. Sono
anch’iounoperaiodellaferriera—spiegòalasignora—sonodiquellichenonvolevanolosciopero;masièdovutocedereaipiùforti.Io,emoltialtri,sivolevatornareallavoro,anchesenzaconcessioni.Icaporioninonnevolevanosapere;ingiuriavano;minacciavano;sivenneallemani.IlsignorCarlovollespingerci
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fuoridellostudio;sivideluccicareuncoltello.DovevacaderesulsignorCarlo.Maeccoglisiparadinanziunafanciulla;lasorelladell’ingegnere;quellabiondaebellacomeunangelodelParadi-so. Il coltellocolpiscelei invecedelsignorCarlo!... Ahpoverafanciulla!...Melavedoancoradinanzi,insanguinata,bianca,sve-nuta,eforsemorta!...MariaWordmill, primaancorache il giovineavesse minitodi
raccontare,eratornataindietro,escendevainfrettaeinfurialaripidaviottola,conl’animasossopra,iltintinnìonelleorecchie,lagolastrozzatadallaemozioneviolenta.—Uccisa!l’hannouccisa!—mormorava.—Ahdisgraziata!
Ahpoverapiccina!...Ahchestrazioperisuoi!...Persuofratello!Etuttoincausadellosciopero!Ediochehoapprovato,chehoapplauditoquelconferenziere!Siarrestòunmomento;lemancavailrespiro,tantoeraaffan-
nata;ilcuorelebattevacontantafuria,cheparevastesseperscoppiarledentro.—Forseinquelmalauguratosciopero,cihoanch’iounapar-
te,unaresponsabilità!Esageròleconseguenzedell’approvazioneedell’applauso;si
sentìcolpevole;ebbeorroredisèstessa.Sibuttòasederesul’erbapiùnonreggendosirittaestetteaguardarsiintornosenzavedere,inunesaurimentodituttasèstessa.Dan!dan!danIlugubritocchi,dopoilsilenziodiqualcheminuto,ripreseroa
spandersinell’ariad’oro;adire,aripetereatutti,chegiùalaca-sinadellaferrierascintillantealsolemorivaunasoave,bellissi -mafanciulla,vittimadiungruppodiignoranti,ubbriacatidafal-sepromesse,dadesideriimpossibili,dasperanzeirrealizzabili.Dan!dan!dan!Queitocchisiripercuotevanonelcuoredellagiovinedonna,
comealtrettantetramitturedolorose.Dan!dan!dan!
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fuoridellostudio;sivideluccicareuncoltello.DovevacaderesulsignorCarlo.Maeccoglisiparadinanziunafanciulla;lasorelladell’ingegnere;quellabiondaebellacomeunangelodelParadi-so. Il coltellocolpiscelei invecedelsignorCarlo!... Ahpoverafanciulla!...Melavedoancoradinanzi,insanguinata,bianca,sve-nuta,eforsemorta!...MariaWordmill, primaancorache il giovineavesse minitodi
raccontare,eratornataindietro,escendevainfrettaeinfurialaripidaviottola,conl’animasossopra,iltintinnìonelleorecchie,lagolastrozzatadallaemozioneviolenta.—Uccisa!l’hannouccisa!—mormorava.—Ahdisgraziata!
Ahpoverapiccina!...Ahchestrazioperisuoi!...Persuofratello!Etuttoincausadellosciopero!Ediochehoapprovato,chehoapplauditoquelconferenziere!Siarrestòunmomento;lemancavailrespiro,tantoeraaffan-
nata;ilcuorelebattevacontantafuria,cheparevastesseperscoppiarledentro.—Forseinquelmalauguratosciopero,cihoanch’iounapar-
te,unaresponsabilità!Esageròleconseguenzedell’approvazioneedell’applauso;si
sentìcolpevole;ebbeorroredisèstessa.Sibuttòasederesul’erbapiùnonreggendosirittaestetteaguardarsiintornosenzavedere,inunesaurimentodituttasèstessa.Dan!dan!danIlugubritocchi,dopoilsilenziodiqualcheminuto,ripreseroa
spandersinell’ariad’oro;adire,aripetereatutti,chegiùalaca-sinadellaferrierascintillantealsolemorivaunasoave,bellissi -mafanciulla,vittimadiungruppodiignoranti,ubbriacatidafal-sepromesse,dadesideriimpossibili,dasperanzeirrealizzabili.Dan!dan!dan!Queitocchisiripercuotevanonelcuoredellagiovinedonna,
comealtrettantetramitturedolorose.Dan!dan!dan!
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Congliocchidellafantasiaeccitata,ellavide,làgiù,nellasem-plicecamerettaverginale, lapoveramorentesupinasul letto;videlostraziosulvoltodellamadreedellasorella,ladisperazio-nedel giovine innamorato, e... e... Giorgio Lanciani immobile,cupo,nelloschiantodiquell’oratremenda,dimenticodituttoeditutti!
⁂
Sonolesettedisera.Perlaminestraspalancata,Maria,dalsuosalottino,vedenelsettentrionespegnersiunaadunalevettein -fuocatedellemontagne.Vedel’ombrasaliresusuperiboschi,peripascoli,perleroc-
cie;sentelecampanedelborgoedellesparsechiesuolesuonarel’avemmaria,invitoaimortalidiriunirsinellapreghiera,chein-segnaamore,checonfortaasperare,cheacchetanellafede.Inorientecomincianoadaccendersi lestelle; i piccoli lumi
scintillantisipropaganoacentoacento,amilleamille;l’ariascuraneètuttamitta.Mariahalasciatolacognatanellasuacamera;hapiantosule
ginocchia;hasentitoladolce,leggeramaninaaccarezzarleica-pelli;hasentitolacara,ladebolevoce,parlarledirassegnazioneediDio.Ellahaguardatoinvoltolamitecreaturachel’amadiamore
maternoesulasuafrontesisonoposatelepallidelabbraperilsalutodellasera;eidolcissimiocchiturchinihannoraccoman-datolacalmaelapreghiera.Ora,lagiovanedonna,tuttabiancanellacandidavestaglia,di-
scintaesofmiceneltessutominissimodilana,senestasdraiatasuicuscinidelcanapè,sola.Vuol pregare, giunge le mani, si raccoglie nel silenziodella
sera,congliocchiagliastrilucenti,alledormientimontagne.Pregaconunosforzodellavolontà,cheimponeraccoglimento
edistaccodallepassioniterrene.Masololelabbrapregano;ledolciparoleimparatenellainfanzianontrovanolaviadell’ani-
128
Congliocchidellafantasiaeccitata,ellavide,làgiù,nellasem-plicecamerettaverginale, lapoveramorentesupinasul letto;videlostraziosulvoltodellamadreedellasorella,ladisperazio-nedel giovine innamorato, e... e... Giorgio Lanciani immobile,cupo,nelloschiantodiquell’oratremenda,dimenticodituttoeditutti!
⁂
Sonolesettedisera.Perlaminestraspalancata,Maria,dalsuosalottino,vedenelsettentrionespegnersiunaadunalevettein -fuocatedellemontagne.Vedel’ombrasaliresusuperiboschi,peripascoli,perleroc-
cie;sentelecampanedelborgoedellesparsechiesuolesuonarel’avemmaria,invitoaimortalidiriunirsinellapreghiera,chein-segnaamore,checonfortaasperare,cheacchetanellafede.Inorientecomincianoadaccendersi lestelle; i piccoli lumi
scintillantisipropaganoacentoacento,amilleamille;l’ariascuraneètuttamitta.Mariahalasciatolacognatanellasuacamera;hapiantosule
ginocchia;hasentitoladolce,leggeramaninaaccarezzarleica-pelli;hasentitolacara,ladebolevoce,parlarledirassegnazioneediDio.Ellahaguardatoinvoltolamitecreaturachel’amadiamore
maternoesulasuafrontesisonoposatelepallidelabbraperilsalutodellasera;eidolcissimiocchiturchinihannoraccoman-datolacalmaelapreghiera.Ora,lagiovanedonna,tuttabiancanellacandidavestaglia,di-
scintaesofmiceneltessutominissimodilana,senestasdraiatasuicuscinidelcanapè,sola.Vuol pregare, giunge le mani, si raccoglie nel silenziodella
sera,congliocchiagliastrilucenti,alledormientimontagne.Pregaconunosforzodellavolontà,cheimponeraccoglimento
edistaccodallepassioniterrene.Masololelabbrapregano;ledolciparoleimparatenellainfanzianontrovanolaviadell’ani-
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ma;sisperdononell’ariacomeinutilesofmio.Lospiritodellagiovinedonnaèagitato. Nei suoni notturni
ellasentevocimisterioseaccordantisiinsiemepercantare,inmelanconicanenia,cosetristiedolorose.Il gufobubula il suoverso; la civettastride, la cascatasin-
ghiozza,el’ariagemenellapineta.Èunamusicadolente;èuncupocantofunebre.Nellanotteafosa,Mariasisentecorrereibrividinelleossae
l’intorpidimentoleparalizzalemembra.Vuolreagire.Siraccoglieasederesuldivano;sialza,siaffac-
ciaalaminestra.Isuoiocchisonoattrattigiùalacasinadellaferriera,dallemi -
nestretenuamenteilluminate;unchiaroremiocoevacillante,chedicelavegliadolorosa,chefapensareal’infermitàealamorte.Eleparedivederelasoavefanciullasupinasulletto,inerte,
circondatadamiori.Dueceriardonoaipiedidellettuccio.Emiori,mioridapertutto;mioriedesolazione.Ilfunebreodoredimiorirecisiediceraarsalespirad’intorno,
ledàalcervello;miltraintuttol’esseresuounabbattimentoan-goscioso.Conl’animaspersanegliocchiterrorizzati,ellavedelamadre
elasorellaaggirarsicomespettriperlacameraeperlacasa.CarloLuppoli,inginocchiatoalmiancodelletto,bacialungamentelamaninagelida,chetienenellasua;vuolriscaldarla;geme,pre-ga.Possibilechel’amorenonriescaadarelavitaaquelcuorecheèsuo,suo!—Oh!essereamatacosì!—esclamaconunfremitodidesi-
deriolagiovinedonna.Auntratto,lavisionelesicambiadinanzi.Oraèungiovine
altoesevero,checonlebracciaconserte, la missaduramente,sprezzantemente,quasiminacciosamente.—Amore!—eglibisbigliaconunsorrisoamarod’ironia.—
Tumicerchiamore!...Sipuòforseamareunadonna,chehaco-
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ma;sisperdononell’ariacomeinutilesofmio.Lospiritodellagiovinedonnaèagitato. Nei suoni notturni
ellasentevocimisterioseaccordantisiinsiemepercantare,inmelanconicanenia,cosetristiedolorose.Il gufobubula il suoverso; la civettastride, la cascatasin-
ghiozza,el’ariagemenellapineta.Èunamusicadolente;èuncupocantofunebre.Nellanotteafosa,Mariasisentecorrereibrividinelleossae
l’intorpidimentoleparalizzalemembra.Vuolreagire.Siraccoglieasederesuldivano;sialza,siaffac-
ciaalaminestra.Isuoiocchisonoattrattigiùalacasinadellaferriera,dallemi -
nestretenuamenteilluminate;unchiaroremiocoevacillante,chedicelavegliadolorosa,chefapensareal’infermitàealamorte.Eleparedivederelasoavefanciullasupinasulletto,inerte,
circondatadamiori.Dueceriardonoaipiedidellettuccio.Emiori,mioridapertutto;mioriedesolazione.Ilfunebreodoredimiorirecisiediceraarsalespirad’intorno,
ledàalcervello;miltraintuttol’esseresuounabbattimentoan-goscioso.Conl’animaspersanegliocchiterrorizzati,ellavedelamadre
elasorellaaggirarsicomespettriperlacameraeperlacasa.CarloLuppoli,inginocchiatoalmiancodelletto,bacialungamentelamaninagelida,chetienenellasua;vuolriscaldarla;geme,pre-ga.Possibilechel’amorenonriescaadarelavitaaquelcuorecheèsuo,suo!—Oh!essereamatacosì!—esclamaconunfremitodidesi-
deriolagiovinedonna.Auntratto,lavisionelesicambiadinanzi.Oraèungiovine
altoesevero,checonlebracciaconserte, la missaduramente,sprezzantemente,quasiminacciosamente.—Amore!—eglibisbigliaconunsorrisoamarod’ironia.—
Tumicerchiamore!...Sipuòforseamareunadonna,chehaco-
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vatoinpettoilsentimentod’unavendettastolta?...Unadonna,cheapprovaeapprovaeapplaudiscechiinducealdisordineealdelittoperilraggiungimentodiunideale,alqualeellastessaèconvintadinonpoterarrivarecheconiltempoel’educazione?...Passionetupuoiispirare;amore,no!...L’amorechetuvorresti,èperlecreaturesoaviedolci,chesannosacrimicarsipercoluicheamano.«Lecreaturechepossonoessereamatecometusogni,cercale
nellaquietedellavitadomestica;cercalepressol’uomosorri -dentedimiduciaedifelicità;vedilesulbiancolettuccio,traimioridell’innocenza e del sagrimicio sublime!... Ah tu mi cerchiamore?...Tel’avevodetto,chenontuttiipericolisipossonosmi-dare!...tel’avevodetto!tel’avevodetto!Isuonidellamontagnadormiente,siaccordanoperripetere:
Tel’avevodetto!tel’avevodetto!Attonitanellavisione,Mariasilasciòcadereinginocchioda-
vantialaminestra,esospirò:—Perdono!Pietà!
⁂
Mezzanotte.Lapendoladelsalottodapranzo,giùapianterre-no,suonòdodicivolte.Itocchi,d’unasonoritàtragica,sidiffon-devanopertuttelestanzedelcastello,risonandolentiegravisottolevoltealtissime.Mezzanotte.Conilcapointorbiditodistanchezza,Mariasiera
addormentatasulcanapè.Dormivaunsonnoagitatodasogni;mi-gureimpossibili;avvenimentidolorosiespaventevoli;incubipe-nosissimi.Sisvegliòdisoprassaltoalsuonodelpendolo;siraccolsease -
deresuldivano,nonsapendopiùdovefosse.Dallaminestraapertavidescintillarelestellenelcielocupo.Si
passòunamanosullafronteindolenzita.Cominciòaricordarenebulosamente,comesefral’animasua
elecoseesteriorisifossedistesounvelo.
130
vatoinpettoilsentimentod’unavendettastolta?...Unadonna,cheapprovaeapprovaeapplaudiscechiinducealdisordineealdelittoperilraggiungimentodiunideale,alqualeellastessaèconvintadinonpoterarrivarecheconiltempoel’educazione?...Passionetupuoiispirare;amore,no!...L’amorechetuvorresti,èperlecreaturesoaviedolci,chesannosacrimicarsipercoluicheamano.«Lecreaturechepossonoessereamatecometusogni,cercale
nellaquietedellavitadomestica;cercalepressol’uomosorri -dentedimiduciaedifelicità;vedilesulbiancolettuccio,traimioridell’innocenza e del sagrimicio sublime!... Ah tu mi cerchiamore?...Tel’avevodetto,chenontuttiipericolisipossonosmi-dare!...tel’avevodetto!tel’avevodetto!Isuonidellamontagnadormiente,siaccordanoperripetere:
Tel’avevodetto!tel’avevodetto!Attonitanellavisione,Mariasilasciòcadereinginocchioda-
vantialaminestra,esospirò:—Perdono!Pietà!
⁂
Mezzanotte.Lapendoladelsalottodapranzo,giùapianterre-no,suonòdodicivolte.Itocchi,d’unasonoritàtragica,sidiffon-devanopertuttelestanzedelcastello,risonandolentiegravisottolevoltealtissime.Mezzanotte.Conilcapointorbiditodistanchezza,Mariasiera
addormentatasulcanapè.Dormivaunsonnoagitatodasogni;mi-gureimpossibili;avvenimentidolorosiespaventevoli;incubipe-nosissimi.Sisvegliòdisoprassaltoalsuonodelpendolo;siraccolsease -
deresuldivano,nonsapendopiùdovefosse.Dallaminestraapertavidescintillarelestellenelcielocupo.Si
passòunamanosullafronteindolenzita.Cominciòaricordarenebulosamente,comesefral’animasua
elecoseesteriorisifossedistesounvelo.
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—Èforsestatounsogno!—pensòconfollesperanza.—For-seèstatounsogno;egiùlacasinadellaferrieradormetranquil-lamente.Malebastòdifarsialaminestraedivederegiùlacasinade-
bolmenteilluminata,perpersuadersidellaveritàdolorosa.Tolsegliocchidilàelipassòsulacrocenerachesidistingue-
vaappenaalbaglioretenuedellestelle.Ilricordodelpadreleammollìilcuore.Eglieracosìmiteege-
neroso!...Comemaiellaavevapotutopensarechedaquellacro-cepartisseunavocedivendetta!...Suamadreeramortacomeunasanta,rassegnata,serena,rin-
graziandoDiocheleavevafattolagraziadiafmidarelamigliaalagenerositàdiun’amicadevota.Comemaiavevaellapotutosupporrechelospiritoelettodel -
lasuamammasuggerissevendetta?—Ohpoverobabbomio!ohmamma!perdonatemi!mormo-
rò.—Fuipazza!...Orasonoguarita.Ilbruscoritornoinquestiluoghi,ilricordodoloroso,mioffuscaronolaragione;fuiingiu-staecattiva.Mal’altagiustiziadellecosemihapunita.Soffrotanto,masonoguarita.Perdonatemi!Giròilbottonedellalampadaelettricasospesasulapiccola
scrivania,elamiammailluminòlostudiolo.Sulascrivania,inunariccaeartisticacornice,erailritratto
d’unsignoredaicapellibianchieilvoltonobilissimo.ErailritrattodisirRobertoWordmill,ilfratellodiDora,ilgen-
tiluomocheleavevadatoilsuonome,aleipoveraorfana,lettri-cedisuasorella.Eglil’avevaadoratacomeunacreaturaprezio -sa;eprimadimorireleavevasusurrato:—Seitantogiovane,miapoveracara!...Saraiamata.Eilmio
spiritoriuniràalatuaunioneconl’uomofelicechetiavràinspi-ratostimaedamore.—OhsirRoberto!—sospiròlagiovinovedova.—Avrestitu
potutocrederecheilcuoredellatuaMariapotessenutrireun
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—Èforsestatounsogno!—pensòconfollesperanza.—For-seèstatounsogno;egiùlacasinadellaferrieradormetranquil-lamente.Malebastòdifarsialaminestraedivederegiùlacasinade-
bolmenteilluminata,perpersuadersidellaveritàdolorosa.Tolsegliocchidilàelipassòsulacrocenerachesidistingue-
vaappenaalbaglioretenuedellestelle.Ilricordodelpadreleammollìilcuore.Eglieracosìmiteege-
neroso!...Comemaiellaavevapotutopensarechedaquellacro-cepartisseunavocedivendetta!...Suamadreeramortacomeunasanta,rassegnata,serena,rin-
graziandoDiocheleavevafattolagraziadiafmidarelamigliaalagenerositàdiun’amicadevota.Comemaiavevaellapotutosupporrechelospiritoelettodel -
lasuamammasuggerissevendetta?—Ohpoverobabbomio!ohmamma!perdonatemi!mormo-
rò.—Fuipazza!...Orasonoguarita.Ilbruscoritornoinquestiluoghi,ilricordodoloroso,mioffuscaronolaragione;fuiingiu-staecattiva.Mal’altagiustiziadellecosemihapunita.Soffrotanto,masonoguarita.Perdonatemi!Giròilbottonedellalampadaelettricasospesasulapiccola
scrivania,elamiammailluminòlostudiolo.Sulascrivania,inunariccaeartisticacornice,erailritratto
d’unsignoredaicapellibianchieilvoltonobilissimo.ErailritrattodisirRobertoWordmill,ilfratellodiDora,ilgen-
tiluomocheleavevadatoilsuonome,aleipoveraorfana,lettri-cedisuasorella.Eglil’avevaadoratacomeunacreaturaprezio -sa;eprimadimorireleavevasusurrato:—Seitantogiovane,miapoveracara!...Saraiamata.Eilmio
spiritoriuniràalatuaunioneconl’uomofelicechetiavràinspi-ratostimaedamore.—OhsirRoberto!—sospiròlagiovinovedova.—Avrestitu
potutocrederecheilcuoredellatuaMariapotessenutrireun
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sentimentodivendetta?
⁂
L’alba;unalividalucecrepuscolare;l’ariafrizzante.Giùnelsalottodellacasina,Giorgiopasseggiavaagitato.Illumedellacandela,posatasulaconsolle,morivanelprimi
albori.Lapendoladisulosportodelcaminoansimavailsuotic-tac,tristeinquelsilenzio,comelatristezzadellanaturatutta.Unleggieropassodiqualcunochescendevalascala,nelcorri-
doio.Ilpassos’avvicinò;fuapertol’uscio;comparveilmedico,pallidissimo.UnamutainterrogazionenegliocchidiGiorgio.—Ionondispero!—risposeilmedico,mentresedevasulta-
volinoescrivevainfrettaalcunerighe.—TelegrafoaPavia,aunmioanticoprofessore,ungrandeuomodicuore.—Verrà?...Unagrandeansiaeunagrandesperanzainquelladomandadi
Giorgio.—Verrà!Loconosco,èunuomodicuore,ègeneroso.Partirà
appenaavutoiltelegramma;saràquistassera.Uscìnelcorridoio,entròincucina,oveAndreaeduealtriope-
raieranovenutiafarnottata,prontiaognibisogno.—Questotelegrammaalborgo,subito!—ordinòilmedico
consegnandoilfoglioeidanari.—Esel’impiegatodorme,losisvegli!—soggiunse.Andreasilevòglizoccolipernonfarrumorecamminandoe
uscìsubito.Ilmedico,rientratoinsalotto,trovòl’amicosuo,ritto,immo-
bile, congli occhi abbassati e lebracciaabbandonate lungo imianchi.Gliposòlemanisuleduespalle,loguardònegliocchiedisse:—Bisognaesserforti!—E la mamma? Ida?—chieseGiorgiocon il piantonella
voce.
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sentimentodivendetta?
⁂
L’alba;unalividalucecrepuscolare;l’ariafrizzante.Giùnelsalottodellacasina,Giorgiopasseggiavaagitato.Illumedellacandela,posatasulaconsolle,morivanelprimi
albori.Lapendoladisulosportodelcaminoansimavailsuotic-tac,tristeinquelsilenzio,comelatristezzadellanaturatutta.Unleggieropassodiqualcunochescendevalascala,nelcorri-
doio.Ilpassos’avvicinò;fuapertol’uscio;comparveilmedico,pallidissimo.UnamutainterrogazionenegliocchidiGiorgio.—Ionondispero!—risposeilmedico,mentresedevasulta-
volinoescrivevainfrettaalcunerighe.—TelegrafoaPavia,aunmioanticoprofessore,ungrandeuomodicuore.—Verrà?...Unagrandeansiaeunagrandesperanzainquelladomandadi
Giorgio.—Verrà!Loconosco,èunuomodicuore,ègeneroso.Partirà
appenaavutoiltelegramma;saràquistassera.Uscìnelcorridoio,entròincucina,oveAndreaeduealtriope-
raieranovenutiafarnottata,prontiaognibisogno.—Questotelegrammaalborgo,subito!—ordinòilmedico
consegnandoilfoglioeidanari.—Esel’impiegatodorme,losisvegli!—soggiunse.Andreasilevòglizoccolipernonfarrumorecamminandoe
uscìsubito.Ilmedico,rientratoinsalotto,trovòl’amicosuo,ritto,immo-
bile, congli occhi abbassati e lebracciaabbandonate lungo imianchi.Gliposòlemanisuleduespalle,loguardònegliocchiedisse:—Bisognaesserforti!—E la mamma? Ida?—chieseGiorgiocon il piantonella
voce.
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—Lehoobbligateariposareunpoconellacameravicina.—ECarlo?—Semprelà,alletto!Èsuodiritto.Giorgiosilasciòandareasederenellapoltrona;puntòigomiti
suleginocchiaenascoseilvoltonellemanidandoinpiantocon-vulso.—Siiforte!—gliripetèilmedicoconlagolastrozzata.—Nonnepossopiù!—lamentòilgiovine.—Oh,poveraso-
rellinamia! Oh!nonavessimomai lasciata lacittà! Suquestacasapesalamaledizione!Oh,poveralamiasorella,cosìdolce,cosìangelica!—Bisognaesserforti!—tornòaraccomandareilmedico.—
Ionondispero;epoi,hofedenelmioprofessore.Coraggio,Gior-gio!pensaaquellepoveredonnelàsu!...Iotornodallamalata.Rimastodinuovosolo,Giorgiosialzò,aperselaportaavetri
chedavanelgiardino,tuttomiorito,tenutoconcuraminuziosa,conipiccolisentieribianchidighiaia;ilgiardinettocheeralagioiadellesuesorelle,especialmentediPaolina,cheadoravaimiori!L’orientesieraimbiancato;lecampanesuonavanol’avemma-
riadell’alba.Eglilasciòvagaregliocchisulecose,senzainteresse,comese
dentro gli si fosse soffocato ogni sentimento di simpatia fral’animaeilmondoesteriore.Guardòlacroceneradilàdalmiume.—Inquestacasapesalamaledizione!—mormoròpensando
alsuicidaelaruinadellafamigliaFerrara.PoiricordòlapauradiPaolina,allaseraincuilalucedelpro-
iettoreavevailluminatosinistramentelacroce.Esenzachelasuavolontàcientrassepernulla,sitrovòaguardareilcastello,tetronellaincertalucedelprimomattino.—Làsusidormetranquilli!—pensò.—Unasventuraadal-
tritoccata,nonècausad’altrochediunaemozionenuova;un
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—Lehoobbligateariposareunpoconellacameravicina.—ECarlo?—Semprelà,alletto!Èsuodiritto.Giorgiosilasciòandareasederenellapoltrona;puntòigomiti
suleginocchiaenascoseilvoltonellemanidandoinpiantocon-vulso.—Siiforte!—gliripetèilmedicoconlagolastrozzata.—Nonnepossopiù!—lamentòilgiovine.—Oh,poveraso-
rellinamia! Oh!nonavessimomai lasciata lacittà! Suquestacasapesalamaledizione!Oh,poveralamiasorella,cosìdolce,cosìangelica!—Bisognaesserforti!—tornòaraccomandareilmedico.—
Ionondispero;epoi,hofedenelmioprofessore.Coraggio,Gior-gio!pensaaquellepoveredonnelàsu!...Iotornodallamalata.Rimastodinuovosolo,Giorgiosialzò,aperselaportaavetri
chedavanelgiardino,tuttomiorito,tenutoconcuraminuziosa,conipiccolisentieribianchidighiaia;ilgiardinettocheeralagioiadellesuesorelle,especialmentediPaolina,cheadoravaimiori!L’orientesieraimbiancato;lecampanesuonavanol’avemma-
riadell’alba.Eglilasciòvagaregliocchisulecose,senzainteresse,comese
dentro gli si fosse soffocato ogni sentimento di simpatia fral’animaeilmondoesteriore.Guardòlacroceneradilàdalmiume.—Inquestacasapesalamaledizione!—mormoròpensando
alsuicidaelaruinadellafamigliaFerrara.PoiricordòlapauradiPaolina,allaseraincuilalucedelpro-
iettoreavevailluminatosinistramentelacroce.Esenzachelasuavolontàcientrassepernulla,sitrovòaguardareilcastello,tetronellaincertalucedelprimomattino.—Làsusidormetranquilli!—pensò.—Unasventuraadal-
tritoccata,nonècausad’altrochediunaemozionenuova;un
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dilettodell’anima,cheaspiraalnuovoealromanzesco!Unostrideredelcancello.Chipotevaessereaquell’ora?—Ah!donPaolo!Ilpretevenivainnanziunpo’curvo,conlaonestafacciaafmlit-
tissima.Strinselamanoalgiovine.—HotantopregatoilSignore!—disse.—Hofattoaccendere
ilceroal’altaredellaMadonna!Laingenua,sincerafedecommosseilgiovine.—Iolospero!—soggiunseilprete.Siapersel’usciochedavanelcorridoioeapparveIda.—Haparlato!—disseconilmiatomozzo.—Hachiamatola
mamma;hariconosciutoCarlo!
⁂
LapoveraPaolinaparevatrasmiguratasottoilcaloredellafeb-bre.Ilvoltocosìbianco,cosìtrasparente,avevailpalloredell’avo-
rio;gliocchiapparivanopiùgrandiepiùlucenti.Liaprivaognitanto, lentamente, a fatica; vagavano per la camera senzaespressione,senzacoscienza;eminivanosempreperportarsisuCarlochelestavasedutoalmianco,pallidissimo,sfatto,incurvatodaldoloreimmenso.Lerinnovavailghiacciosulcapo:leravviavaibeicapellispar-
si,conmanoleggiera;nonletoglievagliocchididosso;lasuavita,l’animasuaeranolì;dentrodiluinonc’erapostoaltrocheperilsuograndeamoredoloroso.Ellalomissavasenzariconoscerlo;muta,immobile.Solouna
volta,nellanotte,avevastesoilbraccionudo,delicato,d’unagra-ziaquasiancorainfantileegliavevaposatolamaninasulpolso,conunascintilladitenerezzaedidolorenellosguardo.Unmiottodipiantoerasalitodalcuorealagoladelpoverogio-
vine,chesierachinatoabaciarelieve,lieve,religiosamentelamaninaesangueedinerte.
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dilettodell’anima,cheaspiraalnuovoealromanzesco!Unostrideredelcancello.Chipotevaessereaquell’ora?—Ah!donPaolo!Ilpretevenivainnanziunpo’curvo,conlaonestafacciaafmlit-
tissima.Strinselamanoalgiovine.—HotantopregatoilSignore!—disse.—Hofattoaccendere
ilceroal’altaredellaMadonna!Laingenua,sincerafedecommosseilgiovine.—Iolospero!—soggiunseilprete.Siapersel’usciochedavanelcorridoioeapparveIda.—Haparlato!—disseconilmiatomozzo.—Hachiamatola
mamma;hariconosciutoCarlo!
⁂
LapoveraPaolinaparevatrasmiguratasottoilcaloredellafeb-bre.Ilvoltocosìbianco,cosìtrasparente,avevailpalloredell’avo-
rio;gliocchiapparivanopiùgrandiepiùlucenti.Liaprivaognitanto, lentamente, a fatica; vagavano per la camera senzaespressione,senzacoscienza;eminivanosempreperportarsisuCarlochelestavasedutoalmianco,pallidissimo,sfatto,incurvatodaldoloreimmenso.Lerinnovavailghiacciosulcapo:leravviavaibeicapellispar-
si,conmanoleggiera;nonletoglievagliocchididosso;lasuavita,l’animasuaeranolì;dentrodiluinonc’erapostoaltrocheperilsuograndeamoredoloroso.Ellalomissavasenzariconoscerlo;muta,immobile.Solouna
volta,nellanotte,avevastesoilbraccionudo,delicato,d’unagra-ziaquasiancorainfantileegliavevaposatolamaninasulpolso,conunascintilladitenerezzaedidolorenellosguardo.Unmiottodipiantoerasalitodalcuorealagoladelpoverogio-
vine,chesierachinatoabaciarelieve,lieve,religiosamentelamaninaesangueedinerte.
134
—OhPaolinamia!—gemevaincuoreilpoverogiovine.—Ohmiacarissima!miaadorata!...cheioavreivolutocircondareditenerezza,dicureinminite!cheavreivolutodifenderedaognipiccolocruccio,daognileggerissimapena!...Ohmiabellacrea-tura!cosìgiovine!cosìinnocente!...Dio!Dio!Dio!fatecheguari-sca!...Osepropriolovoleteconvoiilmioangeloadorato,pren-dete me pure con lei!... siatemi pietoso! sapete bene, vedetebene,cheiononpotreiviveresenzadilei,lamiafanciulla...Pao-lina! Paolina!—minivaperchiamarla inunsofmio. —MaPao-lina!...Guardami!dimmelocongliocchibelli cheguarirai! chevuoiguarire;cheilSignoreelaMadonnacifarannolagraziaatuttidue.Ohlamiapoveraadorata!ohDio,chestrazio!Gligocciavanogiùperleguancelagrimesilenziose.Aldolore
arido,cheglitenevailcuoreserratocomeinunamorsainfocata,succedevaundolorefattodipietà,ditenerezza,didisperatoab -bandonoalapotenzaealamisericordiadiDio.Ilmedicoentròinpuntadipiedi;siavvicinòalletto;levòil
lenzuolodallaspallaferita.Unastrisciadisangueapparvefralaspallaeilcolloaldisopradellafasciatura.Adagio,adagio,conl’aiutodiCarlo,ilmedicovollesollevarela
malatapervederedietrolaspalla.La poverina emise un gemito, aperse gli occhi, che teneva
chiusidaunpoco,efuallorachechiamòlamamma,esorrise,d’unmelanconicosorrisodolorosoaCarlo.Lamammaaccorse.Idadisceseachiamareil fratelloecon
donPaolosiaffrettaronosu,nellapiccolacamerasacradeldolo -re.
⁂
Nellavalleètornataadecheggiarelamusicadellavoro.Ilmagliobatteancoraregolarmenteisuoicupieforticolpi;
dalcaminoaltoesottiledellavecchiaferrierailfumoesceanco-raagrossespirenereepesanti,chesiinnalzanolentamente,al -leggerendosi,dissipandosinelvuotocomelievivaporiazzurro-
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—OhPaolinamia!—gemevaincuoreilpoverogiovine.—Ohmiacarissima!miaadorata!...cheioavreivolutocircondareditenerezza,dicureinminite!cheavreivolutodifenderedaognipiccolocruccio,daognileggerissimapena!...Ohmiabellacrea-tura!cosìgiovine!cosìinnocente!...Dio!Dio!Dio!fatecheguari-sca!...Osepropriolovoleteconvoiilmioangeloadorato,pren-dete me pure con lei!... siatemi pietoso! sapete bene, vedetebene,cheiononpotreiviveresenzadilei,lamiafanciulla...Pao-lina! Paolina!—minivaperchiamarla inunsofmio. —MaPao-lina!...Guardami!dimmelocongliocchibelli cheguarirai! chevuoiguarire;cheilSignoreelaMadonnacifarannolagraziaatuttidue.Ohlamiapoveraadorata!ohDio,chestrazio!Gligocciavanogiùperleguancelagrimesilenziose.Aldolore
arido,cheglitenevailcuoreserratocomeinunamorsainfocata,succedevaundolorefattodipietà,ditenerezza,didisperatoab -bandonoalapotenzaealamisericordiadiDio.Ilmedicoentròinpuntadipiedi;siavvicinòalletto;levòil
lenzuolodallaspallaferita.Unastrisciadisangueapparvefralaspallaeilcolloaldisopradellafasciatura.Adagio,adagio,conl’aiutodiCarlo,ilmedicovollesollevarela
malatapervederedietrolaspalla.La poverina emise un gemito, aperse gli occhi, che teneva
chiusidaunpoco,efuallorachechiamòlamamma,esorrise,d’unmelanconicosorrisodolorosoaCarlo.Lamammaaccorse.Idadisceseachiamareil fratelloecon
donPaolosiaffrettaronosu,nellapiccolacamerasacradeldolo -re.
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Nellavalleètornataadecheggiarelamusicadellavoro.Ilmagliobatteancoraregolarmenteisuoicupieforticolpi;
dalcaminoaltoesottiledellavecchiaferrierailfumoesceanco-raagrossespirenereepesanti,chesiinnalzanolentamente,al -leggerendosi,dissipandosinelvuotocomelievivaporiazzurro-
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gnoli.Illavorofervenellaferriera.Èuncontinuofebbrilegiraredi
ruote,dimiammecheguizzano,emiumidimetalloliquidoincan-descente,chesiprecipitanoinprofonditàtenebrose;èunpan-demoniodinerimeccanismispaventosi,chebrontolano,urlanoemischianoneifumidicapannoni;èunviavaidigentescamicia-ta,neradicarbone,affaccendataeattenta.Equellagenteoraèconcordeetranquilla;e,quellochepiù
importa;èmiduciosa.Hannotoccatoconmanocheilpadronenonpotevaaccordare
leconcessionirichieste,senzamandareinruinalasuaindustria;hannocapito,chenessunopuòfarel’impossibile,anchechihalemiglioriintenzioni;edellebuoneintenzionidell’ingegnereLan-cianiessinondubitano.Eglièriuscitoafarlorointenderelara-gione.Aumenterannoiguadagni?.... Aumenterannolepaghe;eglioperaisarebberoancheinteressatinegliutili.L’ingegnereLancianinonammassacertoricchezzeascapito
dellagentechefalavorare;egliègiovinedalleideemoderne;ègeneroso,vuolbeneaglioperaievuoleilloromeglio.Mal’ofmicinaèapertadapoco;nonsipossonomicafarmira-
coli;bisognapazientare;e,quellochepiùimporta,vivereelavo-rared’amored’accordoeavermiducianell’avvenire.Cosìal’ofmicinaoratuttovavialiscioeregolarmente.Quelmattinosiaspettavaperlaprimavolta,dopo,iltristefat-
to,ilsignorCarloLuppoli.Glisivolevafareunadignitosadimo-strazionedisimpatia.Losiaspettavaconimpazienza.Unragazzettoerastatoman-
datofuoriaspiarnel’arrivo.—Viene!—corsedentroaduntrattoilragazzoadavvertire.Alloratuttilasciaronoillavoroesischieraronoaiduelatiin-
ternidellaporta.Quando il giovineentròe si fermòdi trattosorpreso, tutti
queilavoratoriloguardaronosenzaparlare;colpiti.
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gnoli.Illavorofervenellaferriera.Èuncontinuofebbrilegiraredi
ruote,dimiammecheguizzano,emiumidimetalloliquidoincan-descente,chesiprecipitanoinprofonditàtenebrose;èunpan-demoniodinerimeccanismispaventosi,chebrontolano,urlanoemischianoneifumidicapannoni;èunviavaidigentescamicia-ta,neradicarbone,affaccendataeattenta.Equellagenteoraèconcordeetranquilla;e,quellochepiù
importa;èmiduciosa.Hannotoccatoconmanocheilpadronenonpotevaaccordare
leconcessionirichieste,senzamandareinruinalasuaindustria;hannocapito,chenessunopuòfarel’impossibile,anchechihalemiglioriintenzioni;edellebuoneintenzionidell’ingegnereLan-cianiessinondubitano.Eglièriuscitoafarlorointenderelara-gione.Aumenterannoiguadagni?.... Aumenterannolepaghe;eglioperaisarebberoancheinteressatinegliutili.L’ingegnereLancianinonammassacertoricchezzeascapito
dellagentechefalavorare;egliègiovinedalleideemoderne;ègeneroso,vuolbeneaglioperaievuoleilloromeglio.Mal’ofmicinaèapertadapoco;nonsipossonomicafarmira-
coli;bisognapazientare;e,quellochepiùimporta,vivereelavo-rared’amored’accordoeavermiducianell’avvenire.Cosìal’ofmicinaoratuttovavialiscioeregolarmente.Quelmattinosiaspettavaperlaprimavolta,dopo,iltristefat-
to,ilsignorCarloLuppoli.Glisivolevafareunadignitosadimo-strazionedisimpatia.Losiaspettavaconimpazienza.Unragazzettoerastatoman-
datofuoriaspiarnel’arrivo.—Viene!—corsedentroaduntrattoilragazzoadavvertire.Alloratuttilasciaronoillavoroesischieraronoaiduelatiin-
ternidellaporta.Quando il giovineentròe si fermòdi trattosorpreso, tutti
queilavoratoriloguardaronosenzaparlare;colpiti.
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Lesofferenze,leangustie,ilunghidolorosigiornidireclusio-ne,nellacameradellamalata,loavevanotrasmigurato.Sulvolto,gia abbronzito, eradistesounpalloremalato; gli occhi eranocerchiati di livido; nei capelli gli si vedevanodei mili bianchi;l’altaederettapersonaparevaleggermenteincurvata.Perminolavoce,cosìforteepoderosa,glisierainmiochita.—Ebbene?—fece,unpo’commossodallainaspettataacco-
glienza.Unodeicapisifeceinnanziaspiegare.Avevanovolutomo-
strargli il loropiaceredi riaverlonell’ofmicina; avevanovolutocongratularsiperlaormaisicuraguarigionedellasignorina;an-che, avevanovolutochiedergli perdono,peressi epertutti!...Eranopoveragenteignoranteerozza;mailcuorecel’avevanoancheloro;esel’avevanofattoilmaleeranocapacidisentirnerimorsoedipentirsi.CarloLuppolisteselamanoalcapocheavevaparlatopertut -
ti,senzaparlare,perchèlacommozionegliserravalagola.L’indebolimentomisicoemoralerendevafacilealacommozio-
nequelgiovinetantoenergicoepadronedisè.Andò,seguitodatutti,chetornavanociascunoalpropriolavo-
ro,dirittoallesuemacchine.Levisitò,leaccarezzòdegliocchiconcompiacenzaintima,comesefraluiedessecorressedellasimpatia;comesesifossetrattatodiesseriviventi.Perluiinfatti,queigrandimostrineriepaurosi,racchiudeva-
no,neilorocomplicaticongegni,glistudi,leinvenzioni,gliinge-gniditantiuominieletti,cheavevanodatounaspintapoderosaalgrandeprogressodelsecolo.Noneranomasseinertiemortequellemacchine;maqualche
cosadivivo;grandialleatidell’uomonellefaticheeneltrionfodellavoro.Lacontemplavaconinteresse,conammirazione,lietodelru-
mor sordoche facevano lavorando; in quel rumoresentendounaenergicavoce,chegliadditava,chegliimponevaillavoro.
137
Lesofferenze,leangustie,ilunghidolorosigiornidireclusio-ne,nellacameradellamalata,loavevanotrasmigurato.Sulvolto,gia abbronzito, eradistesounpalloremalato; gli occhi eranocerchiati di livido; nei capelli gli si vedevanodei mili bianchi;l’altaederettapersonaparevaleggermenteincurvata.Perminolavoce,cosìforteepoderosa,glisierainmiochita.—Ebbene?—fece,unpo’commossodallainaspettataacco-
glienza.Unodeicapisifeceinnanziaspiegare.Avevanovolutomo-
strargli il loropiaceredi riaverlonell’ofmicina; avevanovolutocongratularsiperlaormaisicuraguarigionedellasignorina;an-che, avevanovolutochiedergli perdono,peressi epertutti!...Eranopoveragenteignoranteerozza;mailcuorecel’avevanoancheloro;esel’avevanofattoilmaleeranocapacidisentirnerimorsoedipentirsi.CarloLuppolisteselamanoalcapocheavevaparlatopertut -
ti,senzaparlare,perchèlacommozionegliserravalagola.L’indebolimentomisicoemoralerendevafacilealacommozio-
nequelgiovinetantoenergicoepadronedisè.Andò,seguitodatutti,chetornavanociascunoalpropriolavo-
ro,dirittoallesuemacchine.Levisitò,leaccarezzòdegliocchiconcompiacenzaintima,comesefraluiedessecorressedellasimpatia;comesesifossetrattatodiesseriviventi.Perluiinfatti,queigrandimostrineriepaurosi,racchiudeva-
no,neilorocomplicaticongegni,glistudi,leinvenzioni,gliinge-gniditantiuominieletti,cheavevanodatounaspintapoderosaalgrandeprogressodelsecolo.Noneranomasseinertiemortequellemacchine;maqualche
cosadivivo;grandialleatidell’uomonellefaticheeneltrionfodellavoro.Lacontemplavaconinteresse,conammirazione,lietodelru-
mor sordoche facevano lavorando; in quel rumoresentendounaenergicavoce,chegliadditava,chegliimponevaillavoro.
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Eil lavoroloriprendeva, loriaffermavascuotendolo, infon-dendoglienergia,confortandolodegliaffannipatiti.Ohquantoavevapatito!...Lasuafanciullaadorataerastatain
mindivitaunaprimavoltaepoiunasecondaperincrudimentodelmale.Tuttil’avevanodataperperduta;perminoilprofessorevenutoappostadaPavia.MaIddioavevaavutopietàdelsuoim-mensostrazio; forse la mortenonaveva avuto il coraggiodistrappareal’amoreunacreaturatantobellaeadorata!Orailpe -ricoloerascongiurato;elasuaPaolinaguariva,guariva,guariva!Ealuivolevatanto,tantobene.Unamorenondispasimi,madidolcezzaedigenerosità;un
amoredicreaturaeletta;diquelle,chenellavitanonamanocheunavoltasola;chehannounsentimentoimmutabileperlecosebelle,perlecosebuoneeperl’amore.Equellaeletta,soavecreaturasarebbestatasua,ladavanoa
lui,sicuridiafmidarlaauncuoredegnodipossedereecustodireunsimiletesoro.Questo egli pensava, diritto davanti alle macchine, quasi a
conmidareadesselesueintimegioieelesuesperanze.Unoperaiovenneachiedergli unoschiarimento. Egli andò
conluidavantialgranbanco,oveimeccaniciriparavanoaigua-stidegliordignieapprestavanoiferrinecessari.Unraggiodisolescendevadall’altominestroneebattevasul
bancoingombro,scintillantedipolviscolometallico.Unadiecinadigiovanotti,dall’occhiointelligenteelamanoabile,lavoravanotuttiintornoalbanco.Carloesaminògliordigni;suggerì,consigliò;poicominciòlui
stessoalimare,battere,attanagliare,provandounpiacerefortenelmaneggiareirudiutensili,aspirando,conunaspeciedivo-luttà,l’ariasaturadelparticolaresentored’ofmicina,guardandoconsoddisfazionegrandelesuemani,fattebiancheemorbidenell’inazione,annerirsiecincischiarsi.Illavoroloavevaripreso;nellavorosiritempravalamibraam-
138
Eil lavoroloriprendeva, loriaffermavascuotendolo, infon-dendoglienergia,confortandolodegliaffannipatiti.Ohquantoavevapatito!...Lasuafanciullaadorataerastatain
mindivitaunaprimavoltaepoiunasecondaperincrudimentodelmale.Tuttil’avevanodataperperduta;perminoilprofessorevenutoappostadaPavia.MaIddioavevaavutopietàdelsuoim-mensostrazio; forse la mortenonaveva avuto il coraggiodistrappareal’amoreunacreaturatantobellaeadorata!Orailpe -ricoloerascongiurato;elasuaPaolinaguariva,guariva,guariva!Ealuivolevatanto,tantobene.Unamorenondispasimi,madidolcezzaedigenerosità;un
amoredicreaturaeletta;diquelle,chenellavitanonamanocheunavoltasola;chehannounsentimentoimmutabileperlecosebelle,perlecosebuoneeperl’amore.Equellaeletta,soavecreaturasarebbestatasua,ladavanoa
lui,sicuridiafmidarlaauncuoredegnodipossedereecustodireunsimiletesoro.Questo egli pensava, diritto davanti alle macchine, quasi a
conmidareadesselesueintimegioieelesuesperanze.Unoperaiovenneachiedergli unoschiarimento. Egli andò
conluidavantialgranbanco,oveimeccaniciriparavanoaigua-stidegliordignieapprestavanoiferrinecessari.Unraggiodisolescendevadall’altominestroneebattevasul
bancoingombro,scintillantedipolviscolometallico.Unadiecinadigiovanotti,dall’occhiointelligenteelamanoabile,lavoravanotuttiintornoalbanco.Carloesaminògliordigni;suggerì,consigliò;poicominciòlui
stessoalimare,battere,attanagliare,provandounpiacerefortenelmaneggiareirudiutensili,aspirando,conunaspeciedivo-luttà,l’ariasaturadelparticolaresentored’ofmicina,guardandoconsoddisfazionegrandelesuemani,fattebiancheemorbidenell’inazione,annerirsiecincischiarsi.Illavoroloavevaripreso;nellavorosiritempravalamibraam-
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mollitadaldolore;nellavoropensavaalsuoamoreconlamierez-za,fattadallacoscienzadicompiereilsuodovered’uomo,intel -ligenteeforte,chevivedellasuaforzaedellasuaintelligenza.Lacampanadelmezzogiornolosorprese.Eranogiàseiore
chesitrovavanell’ofmicina!Lopreseil desiderioimperiosodi rivederePaolinaepassò
nellostudiopertornarealacasinaconGiorgio.Lotrovòsedutoalascrivania,conigomitipuntatielatesta
nellemani.Alfruscìodeipassi,tirògiùlemanielasciòscopertoilvolto
pallido,congliocchiumidi.—Cheè?—chieseCarloinquieto—qualcheguaio?No,no;nonc’eranoguai;gliaffariandavanoagonmievele.Tol-
sedisulascrivaniaunaletteraelaporseal’amico.—Leggiqui!...Unagrossacommissione,lapiùgrossaelapiù
vantaggiosacheabbiamoavuto.Gliaffarivannoagonmievele—ripetè.Parlavavibrato,sorridendo;manell’accentoenelsorrisosi
sentivaesivedevalosforzo;sicapivachevolevaparereconten-to.MaCarloglileggevatroppobeneincuoreperlasciarsiingan-
nare.Diedeun’occhiataalaminestraspalancata;edilàdalmiume,
lungo il viottolo sassoso e quasi impraticabile, serrato fra lamontagnascogliosaelaspondairtadimassiedipietroni,videlagiovinesignoradelcastello, strettainunvestitoscuro,checamminavalentamenteconungranombrellinorossoapertoeunmazzodimiorisilvestriinmano.—Ah!—fecefradisè,spiegandosil’atteggiamentoincuiave-
vatrovatol’amico,eilsuomododiparlarepuntonaturale.Mafecemostradinienteedisse:—Sivaacasainsieme?...SonoimpazientedirivederePaolina.Giorgioindugiòunmomento,mingendodicercarealcunche.
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mollitadaldolore;nellavoropensavaalsuoamoreconlamierez-za,fattadallacoscienzadicompiereilsuodovered’uomo,intel -ligenteeforte,chevivedellasuaforzaedellasuaintelligenza.Lacampanadelmezzogiornolosorprese.Eranogiàseiore
chesitrovavanell’ofmicina!Lopreseil desiderioimperiosodi rivederePaolinaepassò
nellostudiopertornarealacasinaconGiorgio.Lotrovòsedutoalascrivania,conigomitipuntatielatesta
nellemani.Alfruscìodeipassi,tirògiùlemanielasciòscopertoilvolto
pallido,congliocchiumidi.—Cheè?—chieseCarloinquieto—qualcheguaio?No,no;nonc’eranoguai;gliaffariandavanoagonmievele.Tol-
sedisulascrivaniaunaletteraelaporseal’amico.—Leggiqui!...Unagrossacommissione,lapiùgrossaelapiù
vantaggiosacheabbiamoavuto.Gliaffarivannoagonmievele—ripetè.Parlavavibrato,sorridendo;manell’accentoenelsorrisosi
sentivaesivedevalosforzo;sicapivachevolevaparereconten-to.MaCarloglileggevatroppobeneincuoreperlasciarsiingan-
nare.Diedeun’occhiataalaminestraspalancata;edilàdalmiume,
lungo il viottolo sassoso e quasi impraticabile, serrato fra lamontagnascogliosaelaspondairtadimassiedipietroni,videlagiovinesignoradelcastello, strettainunvestitoscuro,checamminavalentamenteconungranombrellinorossoapertoeunmazzodimiorisilvestriinmano.—Ah!—fecefradisè,spiegandosil’atteggiamentoincuiave-
vatrovatol’amico,eilsuomododiparlarepuntonaturale.Mafecemostradinienteedisse:—Sivaacasainsieme?...SonoimpazientedirivederePaolina.Giorgioindugiòunmomento,mingendodicercarealcunche.
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MaCarlolosorpreseche,senzaparere,siaffacciavaalaminestra.—Poveroamico!—pensò—quellaforestierasièmessanel
suocamminocomeunostacolodifmicileasuperarsi.Comeandràaminire?...Sicapisconoalmeno?Corredellasimpatiareciprocafradiessi?...Leièstrana;luichiusocomeunatomba!...Feceunrapido,quasiinvolontarioconfrontofralasignoradel
castelloelasuafanciulla;questacosìsoavementedolce;quellatanto miera. Tutteeduebelle, anzi bellissime;unmiorellinodicampol’una,l’altrasuperbarosadagiardino.Maquantopiùbel -la, quanto più interessante, nella sua grazia d’una semplicitàsquisita,ilmiorellinodeicampi!...Equanto,quantopiùdesidera-bileecara!
⁂
Ottobre.Unmattinomelanconicoedolcissimo.Unsensodipaceinminitapiovedalcieloditurcheseediamatista;lefogliecadonoconlentagrazia,conunlievissimofruscìodisalutoalavita;lanaturatuttaèdiunabellezzastanca.DonPaolosalesuper lamontagnaavvolgendosi perripidi
sentieri,peraccorciatoiedacapra,brancicandoattraversomac-chieecespugli.Hafrettadiarrivare.L’hannomandatoachiamarementredi-
cevalaprimamessa.IlvecchiopadrediJacopo,l’operaioribelleeesaltatominoalla
pazzìa,colpitoalcuoreenell’onoredipoverouomoonestoesti -mato,dopoiltrucefatto,dopol’arrestodelmiglioelacondannaaunannodiprigione,hacominciatoadeperire;poisièammala-to.Adessostamale.Ilmedicoèsuminodall’alba;mailmedicooramaipiùnonbasta;civuoleilprete.EdonPaolosiarrampica,ansimando,nellasmaniadigiunge-
reintempo.LacasucciadoveJacopoènatoecresciutoèappiccicataala
montagna;loscoglioservedimurodifondo;sonoduestanzeaterreno;chiattesterrate.Eattiguaallestanzeèlastallaovela
140
MaCarlolosorpreseche,senzaparere,siaffacciavaalaminestra.—Poveroamico!—pensò—quellaforestierasièmessanel
suocamminocomeunostacolodifmicileasuperarsi.Comeandràaminire?...Sicapisconoalmeno?Corredellasimpatiareciprocafradiessi?...Leièstrana;luichiusocomeunatomba!...Feceunrapido,quasiinvolontarioconfrontofralasignoradel
castelloelasuafanciulla;questacosìsoavementedolce;quellatanto miera. Tutteeduebelle, anzi bellissime;unmiorellinodicampol’una,l’altrasuperbarosadagiardino.Maquantopiùbel -la, quanto più interessante, nella sua grazia d’una semplicitàsquisita,ilmiorellinodeicampi!...Equanto,quantopiùdesidera-bileecara!
⁂
Ottobre.Unmattinomelanconicoedolcissimo.Unsensodipaceinminitapiovedalcieloditurcheseediamatista;lefogliecadonoconlentagrazia,conunlievissimofruscìodisalutoalavita;lanaturatuttaèdiunabellezzastanca.DonPaolosalesuper lamontagnaavvolgendosi perripidi
sentieri,peraccorciatoiedacapra,brancicandoattraversomac-chieecespugli.Hafrettadiarrivare.L’hannomandatoachiamarementredi-
cevalaprimamessa.IlvecchiopadrediJacopo,l’operaioribelleeesaltatominoalla
pazzìa,colpitoalcuoreenell’onoredipoverouomoonestoesti -mato,dopoiltrucefatto,dopol’arrestodelmiglioelacondannaaunannodiprigione,hacominciatoadeperire;poisièammala-to.Adessostamale.Ilmedicoèsuminodall’alba;mailmedicooramaipiùnonbasta;civuoleilprete.EdonPaolosiarrampica,ansimando,nellasmaniadigiunge-
reintempo.LacasucciadoveJacopoènatoecresciutoèappiccicataala
montagna;loscoglioservedimurodifondo;sonoduestanzeaterreno;chiattesterrate.Eattiguaallestanzeèlastallaovela
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vaccamuggeditantointanto,graveesonnolente,ilsuodeside-riodipascolofrescoeprofumato.Allettodell’infermoèilmedico,attentoepremuroso.Lavecchiamoglielagrimosa,davantialfuoco,fascaldareun
po’dibrodo.Hagli occhi rossi; una tristezza rassegnata appare sul suo
squallidovolto.Asederesulpoveroletto,conlatestaappoggiataaiguanciali
sovrapposti,ilvecchiorespiraaffannosamente.Èunabellatestaespressivaeaddolorata.Nonstamalissimo.Ilmedicoassicura,checonunpocodipa-
zienza,moltacuraeancheunbriciolodibuonavolontà,eglipuòcavarselaeviveretantoancoradarivedereilmiglioacasaeria-verlopentitoeonest’uomo.Ilvecchiosicommuoveaquesteparole;gliluccicanogliocchi;
glitremailmento,emisagliocchiinfossati,orasulmedico,orasulprete,inmutapreghiera.—Ancora!ancora! —parechesupplichi —ancoralavoce
dellasperanza!...Diteloancorachemiomigliotorneràesaràlava-ta lamacchiaschizzatasulnostroonoredi poveragente,chenonhamaifattomaleanessuno!EdonPaoloachetarlo,apersuaderlo,stessetranquillo,pove-
rouomo,poveropadre!...L’ingegnereLancianinonserbavaran-corealdisgraziatogiovine.Egliloavevadifesodavantiaigiudici;avevaperdonatoaloscatto,cheavrebbepotutoesserecausadimorte.Elacara, l’angelicacreatura,cheegli avevaferito invecedi
CarloLuppoli,cheavevatantosoffertoecheerastatainmindivita,ahquellanonavevamaiavutounasolaparoladirimprove-ropercolui che leaveva fattouncosì granmale!... Eadesso,chiedevaognigiornodilui,poverovecchio,eraccomandavaalamadre, che ogni mattino gli mandassero la carne, il vino, ilcaffè!...
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vaccamuggeditantointanto,graveesonnolente,ilsuodeside-riodipascolofrescoeprofumato.Allettodell’infermoèilmedico,attentoepremuroso.Lavecchiamoglielagrimosa,davantialfuoco,fascaldareun
po’dibrodo.Hagli occhi rossi; una tristezza rassegnata appare sul suo
squallidovolto.Asederesulpoveroletto,conlatestaappoggiataaiguanciali
sovrapposti,ilvecchiorespiraaffannosamente.Èunabellatestaespressivaeaddolorata.Nonstamalissimo.Ilmedicoassicura,checonunpocodipa-
zienza,moltacuraeancheunbriciolodibuonavolontà,eglipuòcavarselaeviveretantoancoradarivedereilmiglioacasaeria-verlopentitoeonest’uomo.Ilvecchiosicommuoveaquesteparole;gliluccicanogliocchi;
glitremailmento,emisagliocchiinfossati,orasulmedico,orasulprete,inmutapreghiera.—Ancora!ancora! —parechesupplichi —ancoralavoce
dellasperanza!...Diteloancorachemiomigliotorneràesaràlava-ta lamacchiaschizzatasulnostroonoredi poveragente,chenonhamaifattomaleanessuno!EdonPaoloachetarlo,apersuaderlo,stessetranquillo,pove-
rouomo,poveropadre!...L’ingegnereLancianinonserbavaran-corealdisgraziatogiovine.Egliloavevadifesodavantiaigiudici;avevaperdonatoaloscatto,cheavrebbepotutoesserecausadimorte.Elacara, l’angelicacreatura,cheegli avevaferito invecedi
CarloLuppoli,cheavevatantosoffertoecheerastatainmindivita,ahquellanonavevamaiavutounasolaparoladirimprove-ropercolui che leaveva fattouncosì granmale!... Eadesso,chiedevaognigiornodilui,poverovecchio,eraccomandavaalamadre, che ogni mattino gli mandassero la carne, il vino, ilcaffè!...
141
—OttimagentequestisignoriLanciani!—minivaperesclama-reilprete.—L’ingegnereGiorgioLancianifadimenticarl’altro:ilmorto!
—feceilmedico.Edilmalatoassentivaedapprovavaconl’espressionedelpo-
verovoltoemaciato.—Bisogna—balbettòconlavocedeboleerauca—bisogna
perdonareallozioperilbenechefailnipote!...IlsignorGior-gio...è...uncuord’oro!Sisentìunavoceincucina.Qualcunoparlavaconlavecchia.Subitoapparvesullasoglialasignoradelcastello,bellissima,
nelsemplicevestitonero,conilcappellomencio,dauomo,inte-sta.—Bisogna —balbettò ancora il vecchio, con l’ostinazione
propriadeimalati—bisognaperdonareallozioperilbenechefaainipoti.IlsignorLancianièuncuord’oro!MariaWordmillsentì,chequesteparolelescendevanoincuore
comeunrimproveroeinsiemecomeunagioiadolorosa.Ellasifecepressoilletto.Ilmalatolaguardòconunlampodi
piacereneipoveriocchistanchi.Sicapiva,chesiconoscevano;anzi,cheeranoamici.Ilmedicosiinchinòdavantialasignora,einformòilprete,
cheellaeraun’assiduaepietosavisitatricedelmalato;cheloavevaanchematerialmentesoccorsovarievolte.—Sì!sì!—assentiilvecchio.Astento,ansimandoforte,miseunamanosottoilguancialee
tolseunosgualcitoeuntoportafogliodipelle.—Cisonodeigrossibiglietti!—esclamò.—Perquelpoveret-
to!...Caritàsua!—minìriponendoilportafoglioeadditandolasi-gnora.DonPaolovedevaperlaprimavoltadavvicinolagiovinesi-
gnoraelaguardavaconstranamissità.Dovediamineavevaeglivedutiquegliocchioniscuriepienidi
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—OttimagentequestisignoriLanciani!—minivaperesclama-reilprete.—L’ingegnereGiorgioLancianifadimenticarl’altro:ilmorto!
—feceilmedico.Edilmalatoassentivaedapprovavaconl’espressionedelpo-
verovoltoemaciato.—Bisogna—balbettòconlavocedeboleerauca—bisogna
perdonareallozioperilbenechefailnipote!...IlsignorGior-gio...è...uncuord’oro!Sisentìunavoceincucina.Qualcunoparlavaconlavecchia.Subitoapparvesullasoglialasignoradelcastello,bellissima,
nelsemplicevestitonero,conilcappellomencio,dauomo,inte-sta.—Bisogna —balbettò ancora il vecchio, con l’ostinazione
propriadeimalati—bisognaperdonareallozioperilbenechefaainipoti.IlsignorLancianièuncuord’oro!MariaWordmillsentì,chequesteparolelescendevanoincuore
comeunrimproveroeinsiemecomeunagioiadolorosa.Ellasifecepressoilletto.Ilmalatolaguardòconunlampodi
piacereneipoveriocchistanchi.Sicapiva,chesiconoscevano;anzi,cheeranoamici.Ilmedicosiinchinòdavantialasignora,einformòilprete,
cheellaeraun’assiduaepietosavisitatricedelmalato;cheloavevaanchematerialmentesoccorsovarievolte.—Sì!sì!—assentiilvecchio.Astento,ansimandoforte,miseunamanosottoilguancialee
tolseunosgualcitoeuntoportafogliodipelle.—Cisonodeigrossibiglietti!—esclamò.—Perquelpoveret-
to!...Caritàsua!—minìriponendoilportafoglioeadditandolasi-gnora.DonPaolovedevaperlaprimavoltadavvicinolagiovinesi-
gnoraelaguardavaconstranamissità.Dovediamineavevaeglivedutiquegliocchioniscuriepienidi
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espressione;queicapellicheparevanod’oromilato;quellacarna-gionedafogliadirosa,chenonglitornavanonuovi?—ForsequalchequadrodellaMadonna!—pensò,avvicinan-
dosial’infermo.Masentìquegliocchiluminosimissisudiluieneebbeuntur-
bamentosingolare,comeseessiglidiscendesseroincuoreadis-seppellirviricordilontaniedolorosi,manondeminiti,nonpreci-sati.Ilvecchiosierariavuto;perquellavoltapiùnonc’erabisogno
delpretechegliraccomandassel’anima.Eglipotevatornareacasa.Dissealcuneparolediincoraggiamento,esortòapazienza,promisechesarebbetornatoavederloefeceperandarsenein -siemeconilmedico.Passandodavantialaforestiera,piegòilcapoinsegnodisalu-
to;maquestaglisteselamanoinguantataconunsorrisomelan-conico.—Dovediaminehoiovedutiquegliocchi,quellacarnagionee
queicapelli?—sichieseancorailpretesulasogliadellaporta,rivolgendosiaguardarelasignora,rittaallettodelmalato.Etantaeral’insistenzadiquelladomandadisèasèstesso,
chelungoilsentierodidiscesasitrovòaripeterlaadaltavoce,comeseilcompagnoavessepotutorispondergli.Masiccomequestisistrinsenellespalleinattodichinonsa
nèpuòsapere,eglidisse,pureforte,lasuasupposizione:—ForsequalchequadrodellaMadonna!—Forse!—feceilmedico.—Ioperme,—soggiunse—di
donnecosìbellenonnehovistemai.Ma...sempreperme...èunabellezzadaquadro;ammiro,manonsentonulla!...Quellocheècerto—continuòilmedico,dopounabrevepausa—è,chequelladonna,èunacreaturastrana.Qualchevoltaèaltiera,chetieneaunmigliodistante;qualchealtraèdiunacortesiasquisita.Conlapoveragente,però,èinvariabilmentegentileepietosa.Durantelosciopero,iol’hoincontrataparecchievolte,
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espressione;queicapellicheparevanod’oromilato;quellacarna-gionedafogliadirosa,chenonglitornavanonuovi?—ForsequalchequadrodellaMadonna!—pensò,avvicinan-
dosial’infermo.Masentìquegliocchiluminosimissisudiluieneebbeuntur-
bamentosingolare,comeseessiglidiscendesseroincuoreadis-seppellirviricordilontaniedolorosi,manondeminiti,nonpreci-sati.Ilvecchiosierariavuto;perquellavoltapiùnonc’erabisogno
delpretechegliraccomandassel’anima.Eglipotevatornareacasa.Dissealcuneparolediincoraggiamento,esortòapazienza,promisechesarebbetornatoavederloefeceperandarsenein -siemeconilmedico.Passandodavantialaforestiera,piegòilcapoinsegnodisalu-
to;maquestaglisteselamanoinguantataconunsorrisomelan-conico.—Dovediaminehoiovedutiquegliocchi,quellacarnagionee
queicapelli?—sichieseancorailpretesulasogliadellaporta,rivolgendosiaguardarelasignora,rittaallettodelmalato.Etantaeral’insistenzadiquelladomandadisèasèstesso,
chelungoilsentierodidiscesasitrovòaripeterlaadaltavoce,comeseilcompagnoavessepotutorispondergli.Masiccomequestisistrinsenellespalleinattodichinonsa
nèpuòsapere,eglidisse,pureforte,lasuasupposizione:—ForsequalchequadrodellaMadonna!—Forse!—feceilmedico.—Ioperme,—soggiunse—di
donnecosìbellenonnehovistemai.Ma...sempreperme...èunabellezzadaquadro;ammiro,manonsentonulla!...Quellocheècerto—continuòilmedico,dopounabrevepausa—è,chequelladonna,èunacreaturastrana.Qualchevoltaèaltiera,chetieneaunmigliodistante;qualchealtraèdiunacortesiasquisita.Conlapoveragente,però,èinvariabilmentegentileepietosa.Durantelosciopero,iol’hoincontrataparecchievolte,
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neipaesellieneicasolaridellamontagna;esortavaledonneafarintenderelaragioneailorouomini;chetornasseroallavoro;cheavesseropazienza;chenonpretendesseromiracolidachilifacevalavorareQuestohosentitoioconlemieorecchie.Maiol’hoanchevedutalàgiù,alamalaugurataconferenza,approvareedareleistessailsegnaledell’applauso.Chilacapisce?...Suaco -gnata,quellabellavecchiainferma,cheiovadoqualchevoltaavisitare,ebbeadirmiungiorno,tuttaspiacente,chealanotiziadeltristefattogiùalaferriera,ellaebbeunataleviolentascossada star malissimoper parecchi giorni. Sonodi quelle naturecomplicate,chebravochilecapisce,ecco!Scendevano lentamente, fermandosi ogni tanto a riposare,
perchèdonPaolononeratroppofortenellediscese;glitrema-vanoleginocchiaeglisiindolenzivanoipiedi.Aunpunto,ovelacostadellamontagnasiscaglionavainlar-
ghiefertiliripiani,ilmedicoadditòalpreteunagiovinedonna,curvaconlaschienaalsole,lagonnalacerata,ilfazzolettoripie-gatosulcapo.—ÈRosadiAndrea—disse—quellachedovevasposareJa-
copo.—Ohe,Rosa!—chiamò.Lafanciullasirizzòsulegambenudeminoquasialginocchio,e
missògliocchigrandieneri,pienidiselvaggiatristezza,suchilachiamava.—Serva!—dissesemplicemente.Poisichinòaraccogliereunvoluminosofasciodierba;selo
caricò sul dorso, disparendoquasi completamente di sotto ilverde,mioritoeprofumatocarico;esiavviòperlasalita.Fattiunaventinadipassi,sirivolsetuttad’unpezzo,edalfa-
scioverdearruffatouscìunavoceunpo’tremante,adire:—Misalutinolesignore,giù!...Vorreivederle,ma...ma...èsta-
tatroppo,troppogrossa!—concluseinunsinghiozzo,ripren-dendoilcammino.
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neipaesellieneicasolaridellamontagna;esortavaledonneafarintenderelaragioneailorouomini;chetornasseroallavoro;cheavesseropazienza;chenonpretendesseromiracolidachilifacevalavorareQuestohosentitoioconlemieorecchie.Maiol’hoanchevedutalàgiù,alamalaugurataconferenza,approvareedareleistessailsegnaledell’applauso.Chilacapisce?...Suaco -gnata,quellabellavecchiainferma,cheiovadoqualchevoltaavisitare,ebbeadirmiungiorno,tuttaspiacente,chealanotiziadeltristefattogiùalaferriera,ellaebbeunataleviolentascossada star malissimoper parecchi giorni. Sonodi quelle naturecomplicate,chebravochilecapisce,ecco!Scendevano lentamente, fermandosi ogni tanto a riposare,
perchèdonPaolononeratroppofortenellediscese;glitrema-vanoleginocchiaeglisiindolenzivanoipiedi.Aunpunto,ovelacostadellamontagnasiscaglionavainlar-
ghiefertiliripiani,ilmedicoadditòalpreteunagiovinedonna,curvaconlaschienaalsole,lagonnalacerata,ilfazzolettoripie-gatosulcapo.—ÈRosadiAndrea—disse—quellachedovevasposareJa-
copo.—Ohe,Rosa!—chiamò.Lafanciullasirizzòsulegambenudeminoquasialginocchio,e
missògliocchigrandieneri,pienidiselvaggiatristezza,suchilachiamava.—Serva!—dissesemplicemente.Poisichinòaraccogliereunvoluminosofasciodierba;selo
caricò sul dorso, disparendoquasi completamente di sotto ilverde,mioritoeprofumatocarico;esiavviòperlasalita.Fattiunaventinadipassi,sirivolsetuttad’unpezzo,edalfa-
scioverdearruffatouscìunavoceunpo’tremante,adire:—Misalutinolesignore,giù!...Vorreivederle,ma...ma...èsta-
tatroppo,troppogrossa!—concluseinunsinghiozzo,ripren-dendoilcammino.
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—Quellapoveratosa—mormoròilmedico—nonpuòdarsipace.PerchèparlavaaJacopo,leparediavereunapartedellacolpadilui,quelfarabutto!—Queldisgraziato!—corressepietosamenteilprete.—Dio
gliavràtoccatoilcuore!—soggiunse.Arrivaronoalacasina.Entrarononelgiardinettoperilcancel-
losemichiuso.—Qui!—lichiamòunavocinadeboleevellutata.EraPaolina,uscitaal’apertoperlaprimavoltainquelgiorno
miteetranquillo.Senestavasedutanellapoltroncinadivimini,sulrialzoditer-
renocopertodaunfoltopadiglioneverde,infondoalgiardino,d’ondesivedevagiùlastradettaepiùgiùilmiume.Idaelamammaleeranovicineelavoravano.Ilmedicobaciòinfrontelamidanzata;lasuarigogliosafanciul-
la,semplice,buona,d’unaschiettezzachelesiindovinavanegliocchienelsorriso,egenerosaminoal’oblìocompletodellapro-priasensibilità.Ah!Ilgiovinemedicoavevaimparatoastimarenellasuafutu-
rasposaun’animaforte,capacedipadroneggiarsiediimporsi.Nelladolorosamedicazionedellapoverinaferita, egli aveva
sempreavutounvalidoaiutonellasuaIda,chepuresoffrendomoralmentedeldoloremisicodellasorella,nonsismarriva,nonvenivamenonelsuocompitodiinfermieraintelligenteecorag-giosa.—Parenataappostaperesserelamogliediunmedico!—di -
cevaspessofradisèilgiovineconintimacompiacenza.Paolina era idealmente bella, con i capelli raccolti in lento
nodounpo’dellanuca,l’esileebiancamigurinaavvoltainunavestagliadilanadicolorturchino.Ellasteselamanina,cheusciva,candidaeleggermentevenata
d’azzurro,dallemanicheampie,primaalprete,poialmedico,sorridendodell’ineffabilesorrisodicreaturasquisita.
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—Quellapoveratosa—mormoròilmedico—nonpuòdarsipace.PerchèparlavaaJacopo,leparediavereunapartedellacolpadilui,quelfarabutto!—Queldisgraziato!—corressepietosamenteilprete.—Dio
gliavràtoccatoilcuore!—soggiunse.Arrivaronoalacasina.Entrarononelgiardinettoperilcancel-
losemichiuso.—Qui!—lichiamòunavocinadeboleevellutata.EraPaolina,uscitaal’apertoperlaprimavoltainquelgiorno
miteetranquillo.Senestavasedutanellapoltroncinadivimini,sulrialzoditer-
renocopertodaunfoltopadiglioneverde,infondoalgiardino,d’ondesivedevagiùlastradettaepiùgiùilmiume.Idaelamammaleeranovicineelavoravano.Ilmedicobaciòinfrontelamidanzata;lasuarigogliosafanciul-
la,semplice,buona,d’unaschiettezzachelesiindovinavanegliocchienelsorriso,egenerosaminoal’oblìocompletodellapro-priasensibilità.Ah!Ilgiovinemedicoavevaimparatoastimarenellasuafutu-
rasposaun’animaforte,capacedipadroneggiarsiediimporsi.Nelladolorosamedicazionedellapoverinaferita, egli aveva
sempreavutounvalidoaiutonellasuaIda,chepuresoffrendomoralmentedeldoloremisicodellasorella,nonsismarriva,nonvenivamenonelsuocompitodiinfermieraintelligenteecorag-giosa.—Parenataappostaperesserelamogliediunmedico!—di -
cevaspessofradisèilgiovineconintimacompiacenza.Paolina era idealmente bella, con i capelli raccolti in lento
nodounpo’dellanuca,l’esileebiancamigurinaavvoltainunavestagliadilanadicolorturchino.Ellasteselamanina,cheusciva,candidaeleggermentevenata
d’azzurro,dallemanicheampie,primaalprete,poialmedico,sorridendodell’ineffabilesorrisodicreaturasquisita.
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—Oh,donPaolo!comesonocontentadiesserefuorial’aper-to!ComeringrazioDiochemihafattaguarire!—dicevatuttacommossa.Enonsisaziavadiguardarsiintorno,comeseperlaprima
voltasifossetrovatadinanzialabellezzamagnimicaepiadellemontagnebrune,cheinquell’orasistaccavanonettesulfondochiaro,velatodaunatenuesfumaturadiviola:come,seperlaprimavolta,avessevedutogiùnellavalleilmiumedailampeggia-mentiedaitremoliivivissimisottoiraggidelsole.—Quandopotròsuonare?—chieseaduntrattoalmedico
conunacertaansia,presadaunasubitasmaniadeisuoni,cheella,nellasuaanimad’artista,nonpotevadisgiungeredalbello.E,commossa,dicevalesueidee,chepotevanoesserenonda
tutticomprese,eanchesembrarstraneallenaturevolgari.Ellaparagonavaunboscodipini,conminanteconlazonaroc-
ciosa,orabaciatadalsoleedoradaunanuvolavaganteimmersanell’ombra,adunasuonatadiBeethoven;unacascatellasaltel -lantefralerocciediunapiccolavalle,tuttabiancaedirradiatadalsole,lericordavaunafugadiBach;unavettaaltissima,sfol -gorantenellaluced’oro,lefacevapensareaWagner,neisuoigri-dididolore,neisuoilanguidisospiri;giù,lacrocenerafragliscoglidelmiume,lerimandaval’ecod’unamarciafunebrediCho-pin.Esianimavaparlando,comesedavverodalboscodipini,dal-
lacascatella,dallavettasublimeedallacrocedelsuicida,sistac -casseroisuonievocatidallasuafantasia.QuandoPaolinadivagavacosì,ilmedicosorrideva,elasciava
sognareadocchiapertilapiccolafantasiosa,comesolevachia-marla.EintantosiavvicinavaalasuaIda,laqualevedevaecapivale
cosenelloromodoenellacrudarealtà,enonc’erapericolosismarrissenelmondofantastico,fattoperleanimucceeccezio-nali,forseprivilegiate,macertonontalidaesserecompreseda
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—Oh,donPaolo!comesonocontentadiesserefuorial’aper-to!ComeringrazioDiochemihafattaguarire!—dicevatuttacommossa.Enonsisaziavadiguardarsiintorno,comeseperlaprima
voltasifossetrovatadinanzialabellezzamagnimicaepiadellemontagnebrune,cheinquell’orasistaccavanonettesulfondochiaro,velatodaunatenuesfumaturadiviola:come,seperlaprimavolta,avessevedutogiùnellavalleilmiumedailampeggia-mentiedaitremoliivivissimisottoiraggidelsole.—Quandopotròsuonare?—chieseaduntrattoalmedico
conunacertaansia,presadaunasubitasmaniadeisuoni,cheella,nellasuaanimad’artista,nonpotevadisgiungeredalbello.E,commossa,dicevalesueidee,chepotevanoesserenonda
tutticomprese,eanchesembrarstraneallenaturevolgari.Ellaparagonavaunboscodipini,conminanteconlazonaroc-
ciosa,orabaciatadalsoleedoradaunanuvolavaganteimmersanell’ombra,adunasuonatadiBeethoven;unacascatellasaltel -lantefralerocciediunapiccolavalle,tuttabiancaedirradiatadalsole,lericordavaunafugadiBach;unavettaaltissima,sfol -gorantenellaluced’oro,lefacevapensareaWagner,neisuoigri-dididolore,neisuoilanguidisospiri;giù,lacrocenerafragliscoglidelmiume,lerimandaval’ecod’unamarciafunebrediCho-pin.Esianimavaparlando,comesedavverodalboscodipini,dal-
lacascatella,dallavettasublimeedallacrocedelsuicida,sistac -casseroisuonievocatidallasuafantasia.QuandoPaolinadivagavacosì,ilmedicosorrideva,elasciava
sognareadocchiapertilapiccolafantasiosa,comesolevachia-marla.EintantosiavvicinavaalasuaIda,laqualevedevaecapivale
cosenelloromodoenellacrudarealtà,enonc’erapericolosismarrissenelmondofantastico,fattoperleanimucceeccezio-nali,forseprivilegiate,macertonontalidaesserecompreseda
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tutti.Ma don Paolo capiva la fanciulla; pendeva dal suo labbro
quand’ella fantasticavaa quel modo; e appassionatoamatoredellamusica,sideliziavaaldolcesuonodiquellavoce,cheerapersèstessaunamusicasoavissimaesicommuovevaaipensie-richemanifestava.Tornandoacasaperlastradicciuolainquell’oradeserta,don
Paoloripensava,senzavolerlo,icapellid’oromilato,lacarnagio-nedifogliadirosaegliocchionimagnimicidellasignoradelca-stello;esichiedevaancora:—Dovediaminehoiovedutounamiguracomequella?
⁂
«Cheiomenevadadiqua?...cheiolasciquestiluoghi?...—scrivevaMariaWordmillal’amicasua—checerchialtrovetran-quillitàedistrazioni?Matu,chehailettonelmiocuoreprimadimestessa,tu,amicamia,noncapiscichemièimpossibileallon-tanarmidaqui?Solounanecessitàsuperiorepotrebbeindurmiaunasimiledecisione.PeresempioildesideriodiDoraoilcon-sigliodelmedicodifarlecambiararia.MaDoraèfelicediquestosoggiornoenellasolitudineigienicadiquestoluogo,lasuasalu-tevalentamentemigliorando.Ilmedico,unbravogiovinottodiqui,loassicura,edioormai
locredo.Lacaradonnaèassaimenodebolediprima;discorrevolentieri,siinteressadellecoseesteriori.Ieri,conlamarchesadiPiana,venutaconilmaritoelamigliaa
salutarci,primadipartireperlacittà,siintrattenne,coneviden-tepiacere,perpiùdimezz’ora.Ehosentitochediceva,cheellaavrebbevolentieriassairi-
nunciatoapassarel’invernoincittà,senonfossestatoperme,chenonvolevaassolutamenterilegarefraquestemontagne,nel -ladesolatastagioneinvernale.Cara,ottimaDora!...Iononcitengocertoapassareincittàla
stagionefredda;estaremoquituttedue;eselaneveavràla
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tutti.Ma don Paolo capiva la fanciulla; pendeva dal suo labbro
quand’ella fantasticavaa quel modo; e appassionatoamatoredellamusica,sideliziavaaldolcesuonodiquellavoce,cheerapersèstessaunamusicasoavissimaesicommuovevaaipensie-richemanifestava.Tornandoacasaperlastradicciuolainquell’oradeserta,don
Paoloripensava,senzavolerlo,icapellid’oromilato,lacarnagio-nedifogliadirosaegliocchionimagnimicidellasignoradelca-stello;esichiedevaancora:—Dovediaminehoiovedutounamiguracomequella?
⁂
«Cheiomenevadadiqua?...cheiolasciquestiluoghi?...—scrivevaMariaWordmillal’amicasua—checerchialtrovetran-quillitàedistrazioni?Matu,chehailettonelmiocuoreprimadimestessa,tu,amicamia,noncapiscichemièimpossibileallon-tanarmidaqui?Solounanecessitàsuperiorepotrebbeindurmiaunasimiledecisione.PeresempioildesideriodiDoraoilcon-sigliodelmedicodifarlecambiararia.MaDoraèfelicediquestosoggiornoenellasolitudineigienicadiquestoluogo,lasuasalu-tevalentamentemigliorando.Ilmedico,unbravogiovinottodiqui,loassicura,edioormai
locredo.Lacaradonnaèassaimenodebolediprima;discorrevolentieri,siinteressadellecoseesteriori.Ieri,conlamarchesadiPiana,venutaconilmaritoelamigliaa
salutarci,primadipartireperlacittà,siintrattenne,coneviden-tepiacere,perpiùdimezz’ora.Ehosentitochediceva,cheellaavrebbevolentieriassairi-
nunciatoapassarel’invernoincittà,senonfossestatoperme,chenonvolevaassolutamenterilegarefraquestemontagne,nel -ladesolatastagioneinvernale.Cara,ottimaDora!...Iononcitengocertoapassareincittàla
stagionefredda;estaremoquituttedue;eselaneveavràla
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scortesiadibloccarciincastello,sopporteremoinpacelabiancaprigionia.Manonlasceremolemontagne.Figliadiquestavallata,iosonostatadaessaripresaedairi -
cordicheessahacustoditiperme.Ohbentristiedolorosiricor-di!...Matristezzaedolorehannoillorofascino;epotente.Divago?... tinascondolaprincipalecagionechemitrattiene
qui?...Questotumidiciconloscuoteredellaintelligentetestinabrunaeilsorrisoespressivo!Diomio!...Nesoioqualchecosadiquestafamosacagioneprincipale?...Puòunsentimento,scaturi-to dal desiderio di vendetta, essersi impossessato dell’animamiaminoaspadroneggiarla?...Oforseio,attraversounperiododidebolezzamorale,quasideplorevoleanemiad’anima,chemimette dentro la confusione, togliendomi di comprendere mestessa, facendomi esagerare l’intensità d’un sentimento?…In-somma,nonso,noncapisco.Quellochesoechecapisco,èlamit-taacutachemisipiantainpetto,aogninuovaprovadiindiffe-renzaedifreddezzadisdegnosadilui,GiorgioLanciani;dique-stogiovinedelquale,presuntuosamenteescioccamente,hovo-lutosmidarelaforzamorale.
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Paolinaèguarita;cominciaadalzarsi.Conilbinoccolo,l’hovi-
stapasseggiarenelgiardinettoabracciodiCarloLuppoli.Oh!poterdareal’uomochesiamaunaprovadigenerosate-
nerezza,comel’hadataquestafanciullacosìgiovine,cosìdelica-taetimida!...Sorridi?trovichequestomiostranodesideriononsi accorda con il periodo di debolezza morale, con l’anemiad’anima,dicuihodettosopra?... Masetel’hoconfessato,chedentrodimeèunaconfusione,unguazzabuglioinqualimicabili!
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Jacopo?...Vuoisaperechesiaavvenutodiquestopoverodi-
sgraziato?...Fuprocessatoecondannato,comeeradapreveder -si.Mal’ingegnereLanciani,nellasuatestimonianza,lohadifeso
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scortesiadibloccarciincastello,sopporteremoinpacelabiancaprigionia.Manonlasceremolemontagne.Figliadiquestavallata,iosonostatadaessaripresaedairi -
cordicheessahacustoditiperme.Ohbentristiedolorosiricor-di!...Matristezzaedolorehannoillorofascino;epotente.Divago?... tinascondolaprincipalecagionechemitrattiene
qui?...Questotumidiciconloscuoteredellaintelligentetestinabrunaeilsorrisoespressivo!Diomio!...Nesoioqualchecosadiquestafamosacagioneprincipale?...Puòunsentimento,scaturi-to dal desiderio di vendetta, essersi impossessato dell’animamiaminoaspadroneggiarla?...Oforseio,attraversounperiododidebolezzamorale,quasideplorevoleanemiad’anima,chemimette dentro la confusione, togliendomi di comprendere mestessa, facendomi esagerare l’intensità d’un sentimento?…In-somma,nonso,noncapisco.Quellochesoechecapisco,èlamit-taacutachemisipiantainpetto,aogninuovaprovadiindiffe-renzaedifreddezzadisdegnosadilui,GiorgioLanciani;dique-stogiovinedelquale,presuntuosamenteescioccamente,hovo-lutosmidarelaforzamorale.
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Paolinaèguarita;cominciaadalzarsi.Conilbinoccolo,l’hovi-
stapasseggiarenelgiardinettoabracciodiCarloLuppoli.Oh!poterdareal’uomochesiamaunaprovadigenerosate-
nerezza,comel’hadataquestafanciullacosìgiovine,cosìdelica-taetimida!...Sorridi?trovichequestomiostranodesideriononsi accorda con il periodo di debolezza morale, con l’anemiad’anima,dicuihodettosopra?... Masetel’hoconfessato,chedentrodimeèunaconfusione,unguazzabuglioinqualimicabili!
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Jacopo?...Vuoisaperechesiaavvenutodiquestopoverodi-
sgraziato?...Fuprocessatoecondannato,comeeradapreveder -si.Mal’ingegnereLanciani,nellasuatestimonianza,lohadifeso
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contantocaloreattenuandonelacolpa,compatendoaunoscat-toquasiinvolontario,chelacondannafuperunsoloannodipri-gione.Io,malgradoleparolepersuasivediDoraetue,misentosem-
pre,sebbeneinpiccolaparte,responsabiledellaesaltazionediquelpoverogiovine,esentoildoverediaiutareluieisuoivec-chigenitori.Così, se uscendo di prigione Jacopo vorrà prendere la via
dell’America,iogliforniròimezziperilviaggioeungruzzoloperiprimitempidilaggiù.Chisa,cheinquestomodoiononriescaachetarel’angustia,
chesempremi sconvolge al pensierodell’infausto sciopero edelle sue tristissimeconseguenze!... Ohquella conferenza! ohquellamiaridicolacondotta.
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Iltemporalesiannunciaancoraconunminacciosobrontolare
deltuonoadistanzaeuncielocosìcupo,chedevoricorrerealamiammellaelettricadellamiapiccolalampadapercontinuareascrivere.Tuttiigiornicosì,daunasettimanaepiù;nelpomeriggio,un
improvvisocorreredinuvole,chesiaddensanofrailguizzaredeilampi;unalottarumorosafralenuvoleefraquesteeilventochesofmiasudallagoedallegolemontane;poiunoscroscio,cheparevogliasvellerelepianteeprecipitareimacigni.Accadonospessodelledisgrazie. Le franesi succedonocon
spaventosafrequenza.Giàsilamentanopratiecampi,boschievignetidistruttieseppelliti.Cisonocasolarievillaggiinperico-lo.Diochetuono!...Tunonsaichecosasiauntemporaleinmez-
zoaimonti!...Èassolutamenteemozionante.Scendounmomentodamiacognata, che,poverina,hauna
paurainvincibilediquestitempacciindemoniati».
⁂
149
contantocaloreattenuandonelacolpa,compatendoaunoscat-toquasiinvolontario,chelacondannafuperunsoloannodipri-gione.Io,malgradoleparolepersuasivediDoraetue,misentosem-
pre,sebbeneinpiccolaparte,responsabiledellaesaltazionediquelpoverogiovine,esentoildoverediaiutareluieisuoivec-chigenitori.Così, se uscendo di prigione Jacopo vorrà prendere la via
dell’America,iogliforniròimezziperilviaggioeungruzzoloperiprimitempidilaggiù.Chisa,cheinquestomodoiononriescaachetarel’angustia,
chesempremi sconvolge al pensierodell’infausto sciopero edelle sue tristissimeconseguenze!... Ohquella conferenza! ohquellamiaridicolacondotta.
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Iltemporalesiannunciaancoraconunminacciosobrontolare
deltuonoadistanzaeuncielocosìcupo,chedevoricorrerealamiammellaelettricadellamiapiccolalampadapercontinuareascrivere.Tuttiigiornicosì,daunasettimanaepiù;nelpomeriggio,un
improvvisocorreredinuvole,chesiaddensanofrailguizzaredeilampi;unalottarumorosafralenuvoleefraquesteeilventochesofmiasudallagoedallegolemontane;poiunoscroscio,cheparevogliasvellerelepianteeprecipitareimacigni.Accadonospessodelledisgrazie. Le franesi succedonocon
spaventosafrequenza.Giàsilamentanopratiecampi,boschievignetidistruttieseppelliti.Cisonocasolarievillaggiinperico-lo.Diochetuono!...Tunonsaichecosasiauntemporaleinmez-
zoaimonti!...Èassolutamenteemozionante.Scendounmomentodamiacognata, che,poverina,hauna
paurainvincibilediquestitempacciindemoniati».
⁂
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Finalmenteiltemporaleeracessato.LasignoraDora,rannic-chiatanellasualungapoltrona,ancoratuttaspauritaetreman-te,dicevaeripetevadinonavereassistitomaiaunasimilerivo-luzionedellanatura.Certituoniululantiperlegole,certilampid’unlinguorespa-
ventoso, che guizzavano, senza tregua, serpeggiandosinistra-mentenell’ariacupa;eleventate,chemugulavanocomeuncorod’immanibestietormentate;e,inmezzoalfrastuonotremendoilsuonodellecampane;timidainvocazionedell’uomopiccoloedebole, in facciaa la naturasconvolta e irata; un tonteggiarecommovente; povera voce di creature in pericolo, imploranticlemenzaepietà.Oratuttoeracessato. Blandichiarori di soleappenavelato
dallenuvoleleggiereegiallognole,ravvivavanolapineta,immo-tanellastanchezzadella furiosabufera, lucevanonellepozze,nelrigagnolodelrispiano.Maria,cheavevapreparatoilthè,sultavolino,pressolasedia
lungadellacognata, loversavanellepiccoletazze,ridendounpocodellapauradellacognataecercando,conilbuonumore,didistruggereinleil’impressioneavuta.Marestòconlateierasospesaaunrombotremendochefece
tremareivetridellaminestracomeperterremoto.Dora,tremanteepallidissima,staccòlatestadaldorsaleeste -
selebracciaallagiovanecognatainmutoappellodisoccorsocontrounpericolopresentito.Ilromboduròpochisecondi;maglisuccesseunlontanourlìo
di piùvociepoi, subito, undisperatosuonareastormodellecampane.—Unafrana!unafrana!—gridaronolepersonediservizio
delcastello,chiamatetutte,dalterrore,fuorial’aperto.—UnafranaapocadistanzadaFaggeta!—informòlacame-
rieradellavecchiasignoraentrandoaprecipizio.—Dio!...Dio!...
150
Finalmenteiltemporaleeracessato.LasignoraDora,rannic-chiatanellasualungapoltrona,ancoratuttaspauritaetreman-te,dicevaeripetevadinonavereassistitomaiaunasimilerivo-luzionedellanatura.Certituoniululantiperlegole,certilampid’unlinguorespa-
ventoso, che guizzavano, senza tregua, serpeggiandosinistra-mentenell’ariacupa;eleventate,chemugulavanocomeuncorod’immanibestietormentate;e,inmezzoalfrastuonotremendoilsuonodellecampane;timidainvocazionedell’uomopiccoloedebole, in facciaa la naturasconvolta e irata; un tonteggiarecommovente; povera voce di creature in pericolo, imploranticlemenzaepietà.Oratuttoeracessato. Blandichiarori di soleappenavelato
dallenuvoleleggiereegiallognole,ravvivavanolapineta,immo-tanellastanchezzadella furiosabufera, lucevanonellepozze,nelrigagnolodelrispiano.Maria,cheavevapreparatoilthè,sultavolino,pressolasedia
lungadellacognata, loversavanellepiccoletazze,ridendounpocodellapauradellacognataecercando,conilbuonumore,didistruggereinleil’impressioneavuta.Marestòconlateierasospesaaunrombotremendochefece
tremareivetridellaminestracomeperterremoto.Dora,tremanteepallidissima,staccòlatestadaldorsaleeste -
selebracciaallagiovanecognatainmutoappellodisoccorsocontrounpericolopresentito.Ilromboduròpochisecondi;maglisuccesseunlontanourlìo
di piùvociepoi, subito, undisperatosuonareastormodellecampane.—Unafrana!unafrana!—gridaronolepersonediservizio
delcastello,chiamatetutte,dalterrore,fuorial’aperto.—UnafranaapocadistanzadaFaggeta!—informòlacame-
rieradellavecchiasignoraentrandoaprecipizio.—Dio!...Dio!...
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LapoverasignoraDorasinascondevalafaccianellemanitre-mantiegemevadispaventoedipietà.Mariaeracorsafuori,inunasmaniafebbriledivedere,dire-
caresoccorso,sefossestatopossibile.Dio!...Dov’erailpiccolovillaggio,su,appiccicatoalascogliera,
aun’oradisalitasopraFaggeta,maindirezioneaquestastacca-taperundugentopassi?Delvillaggiopiùaltrononsivedevachelachiesuolasorgente
miracolosamentefrailterriccioelepietre,chesegnavanounalargaspaventosastrisciaminoavalle.Ilvillaggioicasolari,leca-panne,icampicelli,iprati,ivigneti,tuttogiacevasepoltosottolafrana.Edallachiesuola,intattainmezzoallaruina,partivanoisuoni
dellacampanaamartello, insiemeconlegridaegli urli dellagenteinvocantesoccorso.—Dio!Dio!—gemevaMaria,paralizzatadalterrore.Iservitoridelcastelloeranogiàaccorsial’appellodisoccor -
so.Ellasivedevaattraversareilpontedicorsaearrampicarsial
disopradiFaggeta;eduravaamissarelapaurosastrisciasenzapotersimuovere.Simossevedendosalire,dallaviuzzafralaferrieraeFaggeta,
unalungaprocessionedigente.—Glioperaidellaferriera!—disse.—Accorronotutti!Escesaellapure,cosìinvestagliabianca,conicapellisfug-
gentiinciocchedisordinate,dalnodomalsostenutodallaforci-nad’argento.Scese,perpoisaliredilàdalpontelungoilsentieroserpeg -
gianteperboschiecampicellieroccie,d’ondesisignoreggiavalavalle,illagoelaobliquafugadellePrealpichelocingonoin-torno.L’emozioneviolenta le facevamartellarea furia il cuore in
petto;dovevafermarsiognitantoperriavereilrespiro.
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LapoverasignoraDorasinascondevalafaccianellemanitre-mantiegemevadispaventoedipietà.Mariaeracorsafuori,inunasmaniafebbriledivedere,dire-
caresoccorso,sefossestatopossibile.Dio!...Dov’erailpiccolovillaggio,su,appiccicatoalascogliera,
aun’oradisalitasopraFaggeta,maindirezioneaquestastacca-taperundugentopassi?Delvillaggiopiùaltrononsivedevachelachiesuolasorgente
miracolosamentefrailterriccioelepietre,chesegnavanounalargaspaventosastrisciaminoavalle.Ilvillaggioicasolari,leca-panne,icampicelli,iprati,ivigneti,tuttogiacevasepoltosottolafrana.Edallachiesuola,intattainmezzoallaruina,partivanoisuoni
dellacampanaamartello, insiemeconlegridaegli urli dellagenteinvocantesoccorso.—Dio!Dio!—gemevaMaria,paralizzatadalterrore.Iservitoridelcastelloeranogiàaccorsial’appellodisoccor -
so.Ellasivedevaattraversareilpontedicorsaearrampicarsial
disopradiFaggeta;eduravaamissarelapaurosastrisciasenzapotersimuovere.Simossevedendosalire,dallaviuzzafralaferrieraeFaggeta,
unalungaprocessionedigente.—Glioperaidellaferriera!—disse.—Accorronotutti!Escesaellapure,cosìinvestagliabianca,conicapellisfug-
gentiinciocchedisordinate,dalnodomalsostenutodallaforci-nad’argento.Scese,perpoisaliredilàdalpontelungoilsentieroserpeg -
gianteperboschiecampicellieroccie,d’ondesisignoreggiavalavalle,illagoelaobliquafugadellePrealpichelocingonoin-torno.L’emozioneviolenta le facevamartellarea furia il cuore in
petto;dovevafermarsiognitantoperriavereilrespiro.
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Lagenteaccorrevadaogniparte,dalfondodellavalle,dallevette,dalbosco;etuttiprendevanoperleaccorciatoie,frabo -schi,cespugli,macchioni,ronchi,arrampicandosifraidirupiapiccodelbaratro,smidandoilpericoloperfarpresto,perarrivareintempoasalvaregliinfelicistrascinatiesepoltidallafranavio-lenta.Mariaarrivòalachiesuolaedovettesederesulmuricciuolo
delsagrato,perchèpiùnonsireggevaritta.Lungotuttalalineasegnatadallafrana,eraunasmilatadigen-
te,chefrugavafralaterra,lepietre,lemacerieelepiantedivel-te.Unavocepoderosagridavadegliordiniprecisi.—Làgiù!...Inquelpuntoerauncasolare!...Frugate!...Cercate
discoprire!«Qua!qua!...sisenteunbelato!...No;èungemito!«Presto!presto!—Ah!ilmiopoveropadre—urlavaunadonnascarmigliata,
chevenivacorrendodall’internodellavalle.—Ah!ilmiopiccino!lamiacreatura—gemevaunasposa
scendentedallevetteoveerastataafarpascolarelecapre.Eguardavaalpuntoovepocoprimasorgevalasuacasuccia,
accucciatafraicastani.E,lividainvolto,congliocchisbarratieidenti scroscianti, badavaa gemere: — Il mio piccino! la miacreatura!Unvecchio,chegiacevaamiancodellachiesa,sul’erba,assicu-
ravachepochissimipotevanoessereisepolti.Gliabitantidelvillaggioeranoancoraquasituttiamonte,con
lebestie.Eglinoneradilì;eravenutoperelemosina;avevabat -tutoamoltiusci;maeranoquasituttichiusielecasedeserte;poisieraritiratoinchiesaadireilrosario;eintantocheeglipregavaerasuccessounminimondo.Lacampanacontinuavaasuonareastormo.Ilpretestessola
suonava,perfaraccorreregente,especialmenteipoveriabita-
152
Lagenteaccorrevadaogniparte,dalfondodellavalle,dallevette,dalbosco;etuttiprendevanoperleaccorciatoie,frabo -schi,cespugli,macchioni,ronchi,arrampicandosifraidirupiapiccodelbaratro,smidandoilpericoloperfarpresto,perarrivareintempoasalvaregliinfelicistrascinatiesepoltidallafranavio-lenta.Mariaarrivòalachiesuolaedovettesederesulmuricciuolo
delsagrato,perchèpiùnonsireggevaritta.Lungotuttalalineasegnatadallafrana,eraunasmilatadigen-
te,chefrugavafralaterra,lepietre,lemacerieelepiantedivel-te.Unavocepoderosagridavadegliordiniprecisi.—Làgiù!...Inquelpuntoerauncasolare!...Frugate!...Cercate
discoprire!«Qua!qua!...sisenteunbelato!...No;èungemito!«Presto!presto!—Ah!ilmiopoveropadre—urlavaunadonnascarmigliata,
chevenivacorrendodall’internodellavalle.—Ah!ilmiopiccino!lamiacreatura—gemevaunasposa
scendentedallevetteoveerastataafarpascolarelecapre.Eguardavaalpuntoovepocoprimasorgevalasuacasuccia,
accucciatafraicastani.E,lividainvolto,congliocchisbarratieidenti scroscianti, badavaa gemere: — Il mio piccino! la miacreatura!Unvecchio,chegiacevaamiancodellachiesa,sul’erba,assicu-
ravachepochissimipotevanoessereisepolti.Gliabitantidelvillaggioeranoancoraquasituttiamonte,con
lebestie.Eglinoneradilì;eravenutoperelemosina;avevabat -tutoamoltiusci;maeranoquasituttichiusielecasedeserte;poisieraritiratoinchiesaadireilrosario;eintantocheeglipregavaerasuccessounminimondo.Lacampanacontinuavaasuonareastormo.Ilpretestessola
suonava,perfaraccorreregente,especialmenteipoveriabita-
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toridelvillaggio,sparsiperlamontagna.Elagentecontinuavaadafmluiredaogniparte.Sivedevanoscenepietoseestrazianti.Unpezzodimontana-
ro,robustoebarbuto,conilpettoscopertoelebraccianude,sieraarrestatounmomentoamissareilpostooveerailsuocasola -re;poiconunaspeciedirabbiaeraprecipitatosulposto;elì,abuttarindietropietreeterra,sudando,ansimandoforte,inunalotta accanita ed inutile, fra l’amoredella misera proprietà el’inesorabileruina.Unagiovanedonna,cheavevail maritoinAmerica,conun
bimbofralebracciaealtridueattaccatialasottana,piangevasilenziosamentemormorando;—Eadesso,doveriparareconquestecreature?Molti,attoniti,guardavano,senzarendersicontodellasventu-
ra.I piùcorrevanosul luogodeldisastro,emuti eaccigliati si
sforzavanodiscavareescavare.Eleduedonne,cheavevanoperdutoilpadreeilbambino,ur-
lavano,conlemanineicapelli,lalorodisperazione.Ilpretecessòdisuonareevenneancheluisulluogodesolato.Eraunvecchiotuttobianco,madirittoesaldosulamagra
persona.Pallidocomeunmorto,andòaraggiungereisuoiparrocchia-
niintentiascavare,esimiseluipureal’opera,senzaparlare.—Ungemito!hosentitoungemito!—gridòancoralavoce,
chedavaordineal’operadisalvataggio.—Qua!qua!MariaWordmillavevariconosciutoquellavoce.Edoravedeva
spiccatalamiguradi GiorgioLanciani, chesicacciavasottounmacignoinbilico,fraunmucchiodipietroni.—No!no!—No!no!—gridaronopiùvociinsieme.—Fuori!ilmacigno
dondola!fuori,signoringegnere!—Fuori,perDio!—urlòCarloLuppoliaccorrendo.
153
toridelvillaggio,sparsiperlamontagna.Elagentecontinuavaadafmluiredaogniparte.Sivedevanoscenepietoseestrazianti.Unpezzodimontana-
ro,robustoebarbuto,conilpettoscopertoelebraccianude,sieraarrestatounmomentoamissareilpostooveerailsuocasola -re;poiconunaspeciedirabbiaeraprecipitatosulposto;elì,abuttarindietropietreeterra,sudando,ansimandoforte,inunalotta accanita ed inutile, fra l’amoredella misera proprietà el’inesorabileruina.Unagiovanedonna,cheavevail maritoinAmerica,conun
bimbofralebracciaealtridueattaccatialasottana,piangevasilenziosamentemormorando;—Eadesso,doveriparareconquestecreature?Molti,attoniti,guardavano,senzarendersicontodellasventu-
ra.I piùcorrevanosul luogodeldisastro,emuti eaccigliati si
sforzavanodiscavareescavare.Eleduedonne,cheavevanoperdutoilpadreeilbambino,ur-
lavano,conlemanineicapelli,lalorodisperazione.Ilpretecessòdisuonareevenneancheluisulluogodesolato.Eraunvecchiotuttobianco,madirittoesaldosulamagra
persona.Pallidocomeunmorto,andòaraggiungereisuoiparrocchia-
niintentiascavare,esimiseluipureal’opera,senzaparlare.—Ungemito!hosentitoungemito!—gridòancoralavoce,
chedavaordineal’operadisalvataggio.—Qua!qua!MariaWordmillavevariconosciutoquellavoce.Edoravedeva
spiccatalamiguradi GiorgioLanciani, chesicacciavasottounmacignoinbilico,fraunmucchiodipietroni.—No!no!—No!no!—gridaronopiùvociinsieme.—Fuori!ilmacigno
dondola!fuori,signoringegnere!—Fuori,perDio!—urlòCarloLuppoliaccorrendo.
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Accorseroparecchi, e furonoappena in tempo, riunendo leforzeinuntentativodisperato,ditenersospesoilmacignosulgiovine,chevierascomparsosotto.Fuinquelpunto,cheunacutostrillodidonnaterrorizzata
echeggiònell’aria;fuinquelpuntocheGiorgioLancianisbucòfuoricarponedisottoilmacigno,chesfuggivaaglisforzidichilososteneva,conunacreaturinapiangenteincollo.Ungridodi gioiaproruppedalpettooppressodellapovera
madre,chesislanciòadafferrareilsuopiccino.Rittodavantialapoveradonna,Giorgiosiasciugavailsudore
dallafronte,quandofuattrattodaduegrandiocchipieniditer-rore,diammirazioneedipassioneimmensa,chestavanomissisudilui.MariaWordmill,tuttabiancanellavestagliadiscintaecandida,
conimagnimicicapellisparsiinadorabiledisordine,glieradi-nanzi comeun’apparizione. Respiravaaffannosamente, con lemanisovrappostesulpetto,e il bustoleggermentepiegatoinavantiegliocchisempremissi,inunospasimodicommozioneedipassioneinsieme.Ilgiovinestetteunmomentocomesmarritoinquellepupille
scure,luminoseeappassionatamenteespressive.Evennefuoriachiedereinunsofmio:—Èleichehagridatopocofa?....inquelmodo?...Ellaaccentòdisìconlatesta,nonpotendoparlare.Giorgiosipassòunamanosulafrontecomeavolersnebbiare
lamenteoffuscata.Elamentevennetostorischiaratadallavolontàsignoreggian-
te.—Quelgrido—pensò—lostrappavailterrore!..Quegliocchiluminosiguardanoconammirazione,quasicon
amore,nonme,mal’uomocoraggioso,sprezzanteilpericolo!Questapersuasionediedelacalmaalsuoaccentomentredis-
se:—Vipossonoesserequialtrimomentiforseeccessivamente
154
Accorseroparecchi, e furonoappena in tempo, riunendo leforzeinuntentativodisperato,ditenersospesoilmacignosulgiovine,chevierascomparsosotto.Fuinquelpunto,cheunacutostrillodidonnaterrorizzata
echeggiònell’aria;fuinquelpuntocheGiorgioLancianisbucòfuoricarponedisottoilmacigno,chesfuggivaaglisforzidichilososteneva,conunacreaturinapiangenteincollo.Ungridodi gioiaproruppedalpettooppressodellapovera
madre,chesislanciòadafferrareilsuopiccino.Rittodavantialapoveradonna,Giorgiosiasciugavailsudore
dallafronte,quandofuattrattodaduegrandiocchipieniditer-rore,diammirazioneedipassioneimmensa,chestavanomissisudilui.MariaWordmill,tuttabiancanellavestagliadiscintaecandida,
conimagnimicicapellisparsiinadorabiledisordine,glieradi-nanzi comeun’apparizione. Respiravaaffannosamente, con lemanisovrappostesulpetto,e il bustoleggermentepiegatoinavantiegliocchisempremissi,inunospasimodicommozioneedipassioneinsieme.Ilgiovinestetteunmomentocomesmarritoinquellepupille
scure,luminoseeappassionatamenteespressive.Evennefuoriachiedereinunsofmio:—Èleichehagridatopocofa?....inquelmodo?...Ellaaccentòdisìconlatesta,nonpotendoparlare.Giorgiosipassòunamanosulafrontecomeavolersnebbiare
lamenteoffuscata.Elamentevennetostorischiaratadallavolontàsignoreggian-
te.—Quelgrido—pensò—lostrappavailterrore!..Quegliocchiluminosiguardanoconammirazione,quasicon
amore,nonme,mal’uomocoraggioso,sprezzanteilpericolo!Questapersuasionediedelacalmaalsuoaccentomentredis-
se:—Vipossonoesserequialtrimomentiforseeccessivamente
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emozionanti.Nonsarebbemegliochelasignorasiallontanasse?Eranosoli sul sagrato. Lagiovinemadresi erarifugiata in
chiesaconilpiccinodisseppellito;glialtrieranotuttialafrana.Alleparolefreddeecompassatedelgiovine,Mariasiscosse
comese si svegliasse nel bello di un sogno; si tirò su erettanell’elegantepersona,tolselemanid’insulpetto,ebbeneglioc -chiunlampodiorgogliooffesochemorìsubitoinduelagrimoninonrepressi,esenzaunaparola,giròdietrolachiesaconpassostanco.—Maria!—fulìperrichiamarlailgiovine,pronunciandoil
nomecheilcuoreglimandavaallelabbra.Mailnomenonfupronunciato,eMariaWordmillpreseperla
discesasenzarivolgersi.Giorgiovidelabiancamiguraseguireiserpeggiamentidelviot-
tolo;laseguìperunpocodegliocchi;poirisedisèstessodando-sidelpazzo.Che cosa aveva egli potuto pensare?.... La commozione, e
null’altro che la commozione, aveva illuminato d’una insolitalucequegliocchimagnimici!...Lacommozioneenull’altrochelacommozione,viavevachiamatoquelleduelagrime,grossecomeperle!Tornòallavoro,infondendoenergiaaisuoioperai;dirigendo,
ordinando.Giàsierascopertoqualchetettodicasolare,qualchepovero
mobile.Lafrananoneraaltacomesicredeva.Ilvecchiopadredella
donnapiangentefutrovatomiracolosamentesalvosottounta-volonediquercia,chelafuriadellaterraedellepietrenonerariuscitoadatterrare.Vieranoaltrevittime?...Comesaperloinquellastagioneincuiipovericontadinierandispersi,chiamon-teconlebestie,chinellavallataalavorarelaterra?Ildubbioaumentavalasmanianeigenerosidiscoprire,scava-
re,frugare.
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emozionanti.Nonsarebbemegliochelasignorasiallontanasse?Eranosoli sul sagrato. Lagiovinemadresi erarifugiata in
chiesaconilpiccinodisseppellito;glialtrieranotuttialafrana.Alleparolefreddeecompassatedelgiovine,Mariasiscosse
comese si svegliasse nel bello di un sogno; si tirò su erettanell’elegantepersona,tolselemanid’insulpetto,ebbeneglioc -chiunlampodiorgogliooffesochemorìsubitoinduelagrimoninonrepressi,esenzaunaparola,giròdietrolachiesaconpassostanco.—Maria!—fulìperrichiamarlailgiovine,pronunciandoil
nomecheilcuoreglimandavaallelabbra.Mailnomenonfupronunciato,eMariaWordmillpreseperla
discesasenzarivolgersi.Giorgiovidelabiancamiguraseguireiserpeggiamentidelviot-
tolo;laseguìperunpocodegliocchi;poirisedisèstessodando-sidelpazzo.Che cosa aveva egli potuto pensare?.... La commozione, e
null’altro che la commozione, aveva illuminato d’una insolitalucequegliocchimagnimici!...Lacommozioneenull’altrochelacommozione,viavevachiamatoquelleduelagrime,grossecomeperle!Tornòallavoro,infondendoenergiaaisuoioperai;dirigendo,
ordinando.Giàsierascopertoqualchetettodicasolare,qualchepovero
mobile.Lafrananoneraaltacomesicredeva.Ilvecchiopadredella
donnapiangentefutrovatomiracolosamentesalvosottounta-volonediquercia,chelafuriadellaterraedellepietrenonerariuscitoadatterrare.Vieranoaltrevittime?...Comesaperloinquellastagioneincuiipovericontadinierandispersi,chiamon-teconlebestie,chinellavallataalavorarelaterra?Ildubbioaumentavalasmanianeigenerosidiscoprire,scava-
re,frugare.
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Icarabinieridelborgoedeipaesivicinieranoaccorsiedava-nomanoforteal’operadisalvataggio.Suonal’avvemmariadellasera.Sopraleestremevette,ilcielo,
d’ungiallod’oro,siallargavainunaserenatintad’azzurro;egiùlontano,versolemontagneditramontana,zaffatedirossopare-vanoeromperedaunincendio.Dopounabrevesosta,tuttiquegliuomini,fortiegenerosi,ri-
preseroillavoro.Lalunaversavalasualuce,sulastrisciaterrosa,cheaveva
ruinatotantopoveragente;elàancorasiscavavano,sifrugava-no,sidisseppellivanomasserizieeoggettiinformi.Eralunapiena;unagranfacciasogghignante,indifferentealle
sventureumane;unalucebiancaefantastica, cheavvolgevaimacignienormifrastagliantilesommità,battevasudirupiesuburroninerieprofondi, strappandochiazzelargheepaurose,cheaccrescevanoorrorealanaturaselvaggiadelleaspre,diru-patemontagne.L’emozionedellagiornataavevascossoinervidelicatidiDora
Wordmill,chepresentendodinonpoterdormire,vegliavanelsa-lottinoaterreno,insiemeconMariaelamidacameriera.Mariaattraversolelentidelcannocchiale,tentavadiseguireil
progressodellavorosualafrana,biancheggiantenelchiaroredellaluna.Agitata, inquieta, piùnonpotendoresistere in quel piccolo
spaziodelsalottino,ellauscìsulospiazzobianconellumediluna,congliocchimissilà,ove,conl’aiutodelbinoccolo,vedevamoversilagentenellalucesmorta.Quivi,apocoapocosicalmò.Mainsiemeconlacalma,lesce-
se incuoreunagrandemelanconia, una immensapietàdi sèstessa.Chevitaerastatalasua!...Conquantelagrimeavevapagatoil
sorrisodellasuainfanzia!...Ellaricordavagliannipassatiinpae-sestraniero,ovelamammalavorava,dipingeva,davalezionidi
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Icarabinieridelborgoedeipaesivicinieranoaccorsiedava-nomanoforteal’operadisalvataggio.Suonal’avvemmariadellasera.Sopraleestremevette,ilcielo,
d’ungiallod’oro,siallargavainunaserenatintad’azzurro;egiùlontano,versolemontagneditramontana,zaffatedirossopare-vanoeromperedaunincendio.Dopounabrevesosta,tuttiquegliuomini,fortiegenerosi,ri-
preseroillavoro.Lalunaversavalasualuce,sulastrisciaterrosa,cheaveva
ruinatotantopoveragente;elàancorasiscavavano,sifrugava-no,sidisseppellivanomasserizieeoggettiinformi.Eralunapiena;unagranfacciasogghignante,indifferentealle
sventureumane;unalucebiancaefantastica, cheavvolgevaimacignienormifrastagliantilesommità,battevasudirupiesuburroninerieprofondi, strappandochiazzelargheepaurose,cheaccrescevanoorrorealanaturaselvaggiadelleaspre,diru-patemontagne.L’emozionedellagiornataavevascossoinervidelicatidiDora
Wordmill,chepresentendodinonpoterdormire,vegliavanelsa-lottinoaterreno,insiemeconMariaelamidacameriera.Mariaattraversolelentidelcannocchiale,tentavadiseguireil
progressodellavorosualafrana,biancheggiantenelchiaroredellaluna.Agitata, inquieta, piùnonpotendoresistere in quel piccolo
spaziodelsalottino,ellauscìsulospiazzobianconellumediluna,congliocchimissilà,ove,conl’aiutodelbinoccolo,vedevamoversilagentenellalucesmorta.Quivi,apocoapocosicalmò.Mainsiemeconlacalma,lesce-
se incuoreunagrandemelanconia, una immensapietàdi sèstessa.Chevitaerastatalasua!...Conquantelagrimeavevapagatoil
sorrisodellasuainfanzia!...Ellaricordavagliannipassatiinpae-sestraniero,ovelamammalavorava,dipingeva,davalezionidi
156
musica ed aveva sempre una tristezza così quieta sul voltosquallido!...Ricordavailtempodelcollegiooveerastataaccoltadall’amicadisuamadre.RicordavalasuaentratanellafamigliaWordmill,ilsuomatrimonioconilvecchiobaronetto!...Sì,sì;erastatafortunata;avevatrovatodeicuorigenerosi,deicuoridevo-ti,cheleavevanodataunafamigliaelaricchezza.EllasierasinceramenteaffezionataasirRoberto;evolevaa
Doraunbenemiliale.Madell’amoreellanonavevamaisaputonulla.Equestosentimento,cheprestootardidevefarpalpitareilcuoreditutti,perchèDioelanaturaloesigono,sierainsinua-tonell’animosuoperunavia tortuosae fosca, superandogliostacolidialtrepassionicontrarieenemiche,lottandocontrodiesseconforzevittoriose,fugandole,rimanendosovrano.Lagiovinedonnasirendevaoramelanconicamenteragionedi
ciò,epiùmelanconicamenteancorapensavachechiavevafattovibraretuttasèstessadelsentimentovittorioso,lasfuggiva;nonl’amava;nonl’avrebbeforseamatamai.—OhGiorgio!—sitrovòadesclamareconlelagrimeingola.
—OhGiorgio!...Setuvolessileggermiincuore,forsecompren-deresti,forsemicompatiresti,e...Unraggiodi speranza illuminò il suomondo interiore. Ma
scosseilcapomormorando:—No,nonsarebbepossibile.Eglinonconosceme,maquella
chemisonostudiatadiparere.Equelladonna,fattad’orgoglio,diideebizzarreedistranezzed’ognimaniera,eglinonpuònèpotràmaiamarla!...Ediosoffrotroppo!...seguiròilconsigliodiAnna;partirò!...Cercheròiostessaun’altrasolitudineperDora,fraimontidellaSvizzera.Dorasatutto;capiràeasseconderàilmiodesiderio.Ceneandremo!...Nonvogliopiùsoffrire.Forselalontananzamifaràdimenticare.
⁂
A la frana continuava il lavorìo disperato. Si disseppellivaquantoerapossibile;mobigliamalconcia,utensili,arnesirurali,
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musica ed aveva sempre una tristezza così quieta sul voltosquallido!...Ricordavailtempodelcollegiooveerastataaccoltadall’amicadisuamadre.RicordavalasuaentratanellafamigliaWordmill,ilsuomatrimonioconilvecchiobaronetto!...Sì,sì;erastatafortunata;avevatrovatodeicuorigenerosi,deicuoridevo-ti,cheleavevanodataunafamigliaelaricchezza.EllasierasinceramenteaffezionataasirRoberto;evolevaa
Doraunbenemiliale.Madell’amoreellanonavevamaisaputonulla.Equestosentimento,cheprestootardidevefarpalpitareilcuoreditutti,perchèDioelanaturaloesigono,sierainsinua-tonell’animosuoperunavia tortuosae fosca, superandogliostacolidialtrepassionicontrarieenemiche,lottandocontrodiesseconforzevittoriose,fugandole,rimanendosovrano.Lagiovinedonnasirendevaoramelanconicamenteragionedi
ciò,epiùmelanconicamenteancorapensavachechiavevafattovibraretuttasèstessadelsentimentovittorioso,lasfuggiva;nonl’amava;nonl’avrebbeforseamatamai.—OhGiorgio!—sitrovòadesclamareconlelagrimeingola.
—OhGiorgio!...Setuvolessileggermiincuore,forsecompren-deresti,forsemicompatiresti,e...Unraggiodi speranza illuminò il suomondo interiore. Ma
scosseilcapomormorando:—No,nonsarebbepossibile.Eglinonconosceme,maquella
chemisonostudiatadiparere.Equelladonna,fattad’orgoglio,diideebizzarreedistranezzed’ognimaniera,eglinonpuònèpotràmaiamarla!...Ediosoffrotroppo!...seguiròilconsigliodiAnna;partirò!...Cercheròiostessaun’altrasolitudineperDora,fraimontidellaSvizzera.Dorasatutto;capiràeasseconderàilmiodesiderio.Ceneandremo!...Nonvogliopiùsoffrire.Forselalontananzamifaràdimenticare.
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A la frana continuava il lavorìo disperato. Si disseppellivaquantoerapossibile;mobigliamalconcia,utensili,arnesirurali,
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coperte,vestiti,cenci.Ipoveriabitantidelvillaggiofranato,ormaituttiaccorsi,tutti
sulposto,aiutavanofebbrilmenteascavareedisseppellire.Adessosierasicurichenonc’eranovittimeumane;eciòcal-
mavalafebbredeigenerosiaccorsi.Giorgio,affrantodastanchezza,sieraadagiatoaldilàdella
chiesa,ovelalunanonattiravasguardicuriosiconlasualuce.Dilàguardandoilcastello,delqualeildolcelumebiancoface-
vaspiccarelasommitàdellatorremerlatainsiemeconlevettedeipini,egliripensavalagiovinesignorabellissimanelvestitobianco,conicapellidisciolti,nelmomentoincuiellalomissavaconnondubbiaespressionediammirazioneediamoreappas-sionato.—Ohsefossevero!—gemevainundeliriodidesiderio.—Se
fosse vero!... Se quello sguardo fosse stato per me, non perl’abnegazioneedilcoraggio,che,forsesecondolei,inquelmo-mentoiorappresentavo!...Seellamiamasse!Un’ondacaldaleavviluppavailcuoreaquestopensiero,sten-
devalebracciaalcastello;chiamavainunsospiro.—Maria!Maria!Mapoisidavasubitodelpazzo.Comepotevaesserepossibile
unasimilecosa,dopotutteleprovedidisdegno,diantipatiaepeggio,cheellagliavevadato?—Sonomatto!—ripetevaasèstesso—sonopropriomatto!
⁂
L’ortodidonPaoloerastatomalmenatodall’ultimotempora-le.Unmagnimicorosaio,tuttorossodibeimiori,giacevaaterraab-
battuto;ilvecchioperolasciavacadereleramespezzate;glier -baggi giacevano acciaccati; l’oleandro, il vecchio e robustooleandro,costanteneldarmioribianchicomemiocchidineve,eramiseramenteridotto,agrandispiaceredelprete,cheprediligevaquellapiantaequeimiori.
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coperte,vestiti,cenci.Ipoveriabitantidelvillaggiofranato,ormaituttiaccorsi,tutti
sulposto,aiutavanofebbrilmenteascavareedisseppellire.Adessosierasicurichenonc’eranovittimeumane;eciòcal-
mavalafebbredeigenerosiaccorsi.Giorgio,affrantodastanchezza,sieraadagiatoaldilàdella
chiesa,ovelalunanonattiravasguardicuriosiconlasualuce.Dilàguardandoilcastello,delqualeildolcelumebiancoface-
vaspiccarelasommitàdellatorremerlatainsiemeconlevettedeipini,egliripensavalagiovinesignorabellissimanelvestitobianco,conicapellidisciolti,nelmomentoincuiellalomissavaconnondubbiaespressionediammirazioneediamoreappas-sionato.—Ohsefossevero!—gemevainundeliriodidesiderio.—Se
fosse vero!... Se quello sguardo fosse stato per me, non perl’abnegazioneedilcoraggio,che,forsesecondolei,inquelmo-mentoiorappresentavo!...Seellamiamasse!Un’ondacaldaleavviluppavailcuoreaquestopensiero,sten-
devalebracciaalcastello;chiamavainunsospiro.—Maria!Maria!Mapoisidavasubitodelpazzo.Comepotevaesserepossibile
unasimilecosa,dopotutteleprovedidisdegno,diantipatiaepeggio,cheellagliavevadato?—Sonomatto!—ripetevaasèstesso—sonopropriomatto!
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L’ortodidonPaoloerastatomalmenatodall’ultimotempora-le.Unmagnimicorosaio,tuttorossodibeimiori,giacevaaterraab-
battuto;ilvecchioperolasciavacadereleramespezzate;glier -baggi giacevano acciaccati; l’oleandro, il vecchio e robustooleandro,costanteneldarmioribianchicomemiocchidineve,eramiseramenteridotto,agrandispiaceredelprete,cheprediligevaquellapiantaequeimiori.
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Ederaappuntolavorandointornoal’oleandro,chedonPaolo,quelgiorno,siattardavanell’orto.Comefuriuscitoadrizzarlo,apuntellarlo,ariunireetenereinsiemelefrondearruffate,stetteunmomentoacontemplareil lago, leombredellanotteeunlontanolumeamezzacostadelmontedifacciata.Poientrònelsalottino,ovelasorellaavevaaccesounfocherelloperfarcom-pagniainquellaseratadelprincipiod’autunno,freddacciaeme-lanconica.Unpo’infredditoperessersiindugiatofuori,donPaolosedet-
tenelseggiolonedavantialfocolare,conunsospirodisoddisfa-zione.Aspettava Giorgio Lanciani, che doveva venire a recargli il
fruttodiunacollettafattafraglioperaiegliimpiegatidellaofmi-cinaperipoverettidanneggiatidallafrana.Quellapoveragente,rimastasenzacasaesenzavestimenti,a
luistavamoltoacuore.Edalpulpito,lapassatadomenica,avevafattounappelloalbuoncuoredei suoi parrocchiani. Desserotutti qualchecosa, secondo le proprie forze; stendesserounamanoaipoverellicosìcrudelmentecolpiti.DonPaolononsfoggiavadalpulpitoun’arteoratoria;nonim-
pressionava con idee peregrine, non parlava, o ben poco, discienza.Egliparlavacuoreacuore,eraccomandavasopratuttol’amore.«Amatevi! —diceva—amatevi comefratelli! Nell’amoreè
concordia,èonestà,èprogressomorale!...Unpopolodigente,chesiamasserodavverofradiloro,sarebbeilpopolopiùcivileditutti.Abituateivostrimigliuoliavolersibenefradiloro,adesi-derare l’uno il benedell’altro, ad aiutarsi quanto fa bisogno!Amore!amore!amore!...Diolocomanda,loesigelanaturauma-na,losuggerisceilbuonsenso,lovuoleilprogressoelaciviltà.L’amoreèilredituttelevirtù;èlospauracchiodelletristipas-sioni.»—Setuttisivolesserobene—pensavaorailprete—setutti
159
Ederaappuntolavorandointornoal’oleandro,chedonPaolo,quelgiorno,siattardavanell’orto.Comefuriuscitoadrizzarlo,apuntellarlo,ariunireetenereinsiemelefrondearruffate,stetteunmomentoacontemplareil lago, leombredellanotteeunlontanolumeamezzacostadelmontedifacciata.Poientrònelsalottino,ovelasorellaavevaaccesounfocherelloperfarcom-pagniainquellaseratadelprincipiod’autunno,freddacciaeme-lanconica.Unpo’infredditoperessersiindugiatofuori,donPaolosedet-
tenelseggiolonedavantialfocolare,conunsospirodisoddisfa-zione.Aspettava Giorgio Lanciani, che doveva venire a recargli il
fruttodiunacollettafattafraglioperaiegliimpiegatidellaofmi-cinaperipoverettidanneggiatidallafrana.Quellapoveragente,rimastasenzacasaesenzavestimenti,a
luistavamoltoacuore.Edalpulpito,lapassatadomenica,avevafattounappelloalbuoncuoredei suoi parrocchiani. Desserotutti qualchecosa, secondo le proprie forze; stendesserounamanoaipoverellicosìcrudelmentecolpiti.DonPaolononsfoggiavadalpulpitoun’arteoratoria;nonim-
pressionava con idee peregrine, non parlava, o ben poco, discienza.Egliparlavacuoreacuore,eraccomandavasopratuttol’amore.«Amatevi! —diceva—amatevi comefratelli! Nell’amoreè
concordia,èonestà,èprogressomorale!...Unpopolodigente,chesiamasserodavverofradiloro,sarebbeilpopolopiùcivileditutti.Abituateivostrimigliuoliavolersibenefradiloro,adesi-derare l’uno il benedell’altro, ad aiutarsi quanto fa bisogno!Amore!amore!amore!...Diolocomanda,loesigelanaturauma-na,losuggerisceilbuonsenso,lovuoleilprogressoelaciviltà.L’amoreèilredituttelevirtù;èlospauracchiodelletristipas-sioni.»—Setuttisivolesserobene—pensavaorailprete—setutti
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sivolesserobene,chebelviveresarebbe.Eguardandolamiammaguizzarefraunoscintillìodiscintille,
superlaneracappadelcamino,sognavaunasocietàfattadipersone,chefosserofradilorolegatedasinceroamore!—Sarebbeilparadisointerra!—esclamava.Unastrappatadicampanello.—ÈGiorgioLanciani!—pensò.Edisse:—Avanti!avanti!EntròlasignoraGegiaadireconaccentodisorpresa:—C’èquilasignoradelcastello!—Fallapassarsubito!—feceilprete,unpo’sorpresoanche
lui,poichèlasignoraforestieranoneramaivenutaincasasua.LasignoraGegiafecesubitoentrarelagiovinedonnaesiriti-
ròincucina.Vestitadipannocolorverdecupo,conlagiacchettaserrataa
lavitaeintestauncappellopuredipannoverdesguernito,Ma-riasifermòapochipassidall’uscio,commossadallememoriecheritrovavainquelsalottinocosìsemplice, dalmobiglioe ilsentoreparticolaredeisalottinideipretidicampagna.DonPaolo,chesieraalzato,lainvitòconuncennoavenire
avanti,elecedettelasuapoltrona.Nelsalottinosiandavafacendoscuro.LasignoraGegiaentrò,
acceselalampada,disulatavoladimezzo,nemoderòlaluceconlaventolaazzurra,euscìsenzanotarelosguardopienodiespressionechesieraposatosudilei.—Sonovenutaperidanneggiatidellafrana!—spiegòlasi-
gnora,comel’usciofuchiusodietrolasorelladelprete.—Do-menicahosentitolasuapredica;erainchiesaanch’io.Recoilmiooboloequellodimiacognata!—soggiunse,porgendoadonPaolounabustaaperta.Ilpretenonsapevacomeringraziare;siaiutavacoigestiecon
icennidelcapo.—Lefacciosubitounarigadiricevuta!—minìperdireeto-
160
sivolesserobene,chebelviveresarebbe.Eguardandolamiammaguizzarefraunoscintillìodiscintille,
superlaneracappadelcamino,sognavaunasocietàfattadipersone,chefosserofradilorolegatedasinceroamore!—Sarebbeilparadisointerra!—esclamava.Unastrappatadicampanello.—ÈGiorgioLanciani!—pensò.Edisse:—Avanti!avanti!EntròlasignoraGegiaadireconaccentodisorpresa:—C’èquilasignoradelcastello!—Fallapassarsubito!—feceilprete,unpo’sorpresoanche
lui,poichèlasignoraforestieranoneramaivenutaincasasua.LasignoraGegiafecesubitoentrarelagiovinedonnaesiriti-
ròincucina.Vestitadipannocolorverdecupo,conlagiacchettaserrataa
lavitaeintestauncappellopuredipannoverdesguernito,Ma-riasifermòapochipassidall’uscio,commossadallememoriecheritrovavainquelsalottinocosìsemplice, dalmobiglioe ilsentoreparticolaredeisalottinideipretidicampagna.DonPaolo,chesieraalzato,lainvitòconuncennoavenire
avanti,elecedettelasuapoltrona.Nelsalottinosiandavafacendoscuro.LasignoraGegiaentrò,
acceselalampada,disulatavoladimezzo,nemoderòlaluceconlaventolaazzurra,euscìsenzanotarelosguardopienodiespressionechesieraposatosudilei.—Sonovenutaperidanneggiatidellafrana!—spiegòlasi-
gnora,comel’usciofuchiusodietrolasorelladelprete.—Do-menicahosentitolasuapredica;erainchiesaanch’io.Recoilmiooboloequellodimiacognata!—soggiunse,porgendoadonPaolounabustaaperta.Ilpretenonsapevacomeringraziare;siaiutavacoigestiecon
icennidelcapo.—Lefacciosubitounarigadiricevuta!—minìperdireeto-
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gliendoneduebiglietti.Mastetteconibigliettiinmano,guardandolituttosorpresoe
intenerito.—Oh!oh!Nonsapevadiraltro;econtinuavaaguardareeagirarsiibi-
gliettiperlemani.Finalmenteriuscìadesclamare:—Ilsignorebenedicaaleiealasuasignoracognata!...Questa
èunagrande,unagrandecarità!... Saràunaveraprovvidenzaperquei poverini!.... Ohè davvero molto!... Grazie, grazie perloro,perqueidisgraziati!...Io...io...Quello che il prete, commossoper tantagenerosità, voleva
direestentavaadesprimere,glifuchiusoinboccadaunavocemaschile,chechiedeva:—Èpermesso?—echefusubitosegui-tadall’apparirediGiorgioLanciani.Vedendolo,lasignorasialzò,edeglirimaseimmobilecongli
occhimissisudileicomeunavisione.—Èlasignoradelcastellochemirecaunsoccorsoperipove-
rettidilàsu!—spiegòilprete,guardandoilgiovaneepoilasi-gnora,chesimissaronoinmodostrano,senzaparlare.—Recoanch’ioilgruzzoloraccoltoal’ofmicina—disseGior-
gio,conlavocesubitoinmiochita,el’attodichisiscuotecomedaunsogno.Sedettero tutti tredavanti il focherello dai tizzi sparsi, che
nessunocercavadiricomporre.Mastetterosenzaparlare; l’ingegneree lagiovanesignora,
completamenteoccupatideilorointimisentimenti;ilpretenonpocoimbarazzatodaquelsilenzio,cheavrebbevolutorompere,machenonviriusciva.Tossicchiòtolselatabacchierad’insulosportodelcaminetto;selafecepassareperlemani,tossicchiòancora,tiròsuunapresaditabacco,egirògliocchiintornoqua-siincercadiunappiglioadiscorrere.Edisuoiocchisifermaro-nosulritrattoadoliodellabambinaFerrara,laquale,alaluce
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gliendoneduebiglietti.Mastetteconibigliettiinmano,guardandolituttosorpresoe
intenerito.—Oh!oh!Nonsapevadiraltro;econtinuavaaguardareeagirarsiibi-
gliettiperlemani.Finalmenteriuscìadesclamare:—Ilsignorebenedicaaleiealasuasignoracognata!...Questa
èunagrande,unagrandecarità!... Saràunaveraprovvidenzaperquei poverini!.... Ohè davvero molto!... Grazie, grazie perloro,perqueidisgraziati!...Io...io...Quello che il prete, commossoper tantagenerosità, voleva
direestentavaadesprimere,glifuchiusoinboccadaunavocemaschile,chechiedeva:—Èpermesso?—echefusubitosegui-tadall’apparirediGiorgioLanciani.Vedendolo,lasignorasialzò,edeglirimaseimmobilecongli
occhimissisudileicomeunavisione.—Èlasignoradelcastellochemirecaunsoccorsoperipove-
rettidilàsu!—spiegòilprete,guardandoilgiovaneepoilasi-gnora,chesimissaronoinmodostrano,senzaparlare.—Recoanch’ioilgruzzoloraccoltoal’ofmicina—disseGior-
gio,conlavocesubitoinmiochita,el’attodichisiscuotecomedaunsogno.Sedettero tutti tredavanti il focherello dai tizzi sparsi, che
nessunocercavadiricomporre.Mastetterosenzaparlare; l’ingegneree lagiovanesignora,
completamenteoccupatideilorointimisentimenti;ilpretenonpocoimbarazzatodaquelsilenzio,cheavrebbevolutorompere,machenonviriusciva.Tossicchiòtolselatabacchierad’insulosportodelcaminetto;selafecepassareperlemani,tossicchiòancora,tiròsuunapresaditabacco,egirògliocchiintornoqua-siincercadiunappiglioadiscorrere.Edisuoiocchisifermaro-nosulritrattoadoliodellabambinaFerrara,laquale,alaluce
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azzurra della lampada, si staccava dal fondocupo, spiccandonettaneicontorni,comesefosseviva.Guidatadagliocchidelprete,anchelagiovanedonnaguardòe
trasalìvisibilmente.GiorgioLancianinotòlacommozionedellasignoraenevide
tostolacausa.Glipassòunlamponegliocchi.Sialzòdiscatto,erittofrail
quadroelagiovanedonna,confrontòrapidamenteleduemigure.Poi, tuttopallido,chinandosiunpocoversoMariaWordmill, lamissònellepupilleluminoseconunamuta,imperiosainterroga-zione.Lagiovinedonnasostennepocoquellosguardointensamente
espressivo.Siconfuse,sorrisefralelagrime,scivolòdinanzialprete,gli
preseunamano,echinandosiabaciarla,singhiozzò:—OhdonPopò!...OhmioottimodonPopò!Commossoedagitato,ilpretenonsapevaspiccicareparolanè
staccaregliocchidallagiovine,cheduravaasinghiozzaresom-messamente,ripetendo:—Oh,donPopò!miocaro,miobuonodonPopò!LasignoraGegia,checalzettavanellaattiguacucinetta,incu-
riositaeforseimpensieritadaquelsilenzio,andòinsalottino,vide,erestòattonita.Malasignoraleandòsubitopressoebuttandolelebracciaal
collo,disse:—ZiaGegia!OhcattivaziaGegia,chenonhasubitoricono-
sciutalapoveraMaria!LasignoraGegia,sbalordita,scostavadelicatamentedasèla
bellasignora,laguardava,letoccavaicapelli,laguardavaanco-ra.Emanomanochelacertezzasifacevastradanell’animasua,sulsuovecchiovoltorugososiandavanostendendolacommo-zioneelatenerezza.GiorgioLancianinonsieramossod’unpasso.Erasemprelà
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azzurra della lampada, si staccava dal fondocupo, spiccandonettaneicontorni,comesefosseviva.Guidatadagliocchidelprete,anchelagiovanedonnaguardòe
trasalìvisibilmente.GiorgioLancianinotòlacommozionedellasignoraenevide
tostolacausa.Glipassòunlamponegliocchi.Sialzòdiscatto,erittofrail
quadroelagiovanedonna,confrontòrapidamenteleduemigure.Poi, tuttopallido,chinandosiunpocoversoMariaWordmill, lamissònellepupilleluminoseconunamuta,imperiosainterroga-zione.Lagiovinedonnasostennepocoquellosguardointensamente
espressivo.Siconfuse,sorrisefralelagrime,scivolòdinanzialprete,gli
preseunamano,echinandosiabaciarla,singhiozzò:—OhdonPopò!...OhmioottimodonPopò!Commossoedagitato,ilpretenonsapevaspiccicareparolanè
staccaregliocchidallagiovine,cheduravaasinghiozzaresom-messamente,ripetendo:—Oh,donPopò!miocaro,miobuonodonPopò!LasignoraGegia,checalzettavanellaattiguacucinetta,incu-
riositaeforseimpensieritadaquelsilenzio,andòinsalottino,vide,erestòattonita.Malasignoraleandòsubitopressoebuttandolelebracciaal
collo,disse:—ZiaGegia!OhcattivaziaGegia,chenonhasubitoricono-
sciutalapoveraMaria!LasignoraGegia,sbalordita,scostavadelicatamentedasèla
bellasignora,laguardava,letoccavaicapelli,laguardavaanco-ra.Emanomanochelacertezzasifacevastradanell’animasua,sulsuovecchiovoltorugososiandavanostendendolacommo-zioneelatenerezza.GiorgioLancianinonsieramossod’unpasso.Erasemprelà
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davantialquadro;pallidissimo.Auntratto,lagiovinedonna,staccatasidallasorelladelprete,
glilevògliocchiinvolto.Checosaindovinòellasuquelvoltopallidoecontratto?…Checosaledisseroquegli occhi azzurrid’unamissitàprofonda?Ellafeceunpassoversodilui:poiunaltro;e,ritta,conilbel -
lissimovoltolagrimososupino,glidisseinunsofmio:—Orachesa,orachesipuòspiegartutto,miperdona?Lefuronoaperteduebracciatremantid’impazienza.Sentìil
perdono,sentìl’amorenelbattitoviolentodiquelcuoreforteefelice!DonPaoloesuasorellaguardavanoconlostuporenegliocchi.
Erapossibile?Queiduegiovanisivolevanobene?...Macome?...Machimaiavrebbepotutosupporreunasimilecosa?Mariastaccòilvoltodalpettodell’amato:e,tuttapalpitante,
conlavocedebolissima,spiegò.Ellasieramessainmentedivendicarelasuafamiglia.Iltristepropositoleerasortoincuoreimprovvisamente,sve-
gliatoal’improvvisoeimprevedutoritrovarsiinquelluogoperleivibrantedicareedolorosememorie.UnGiorgioLancianifacevalavorarelavecchiaferriera,evive-
vaconlafamiglianellacasinaoveellaeranata.Ilnipotedovevapagareperlozio!...Perquestoellanonavevavolutofarsicono-scere.DonPopòeziaGegiaavrebberotentatoognimezzoperdistorglieladaltristoproposito!...Mailsentimentodellavendet -tasieraandatomutando,asuainsaputa,inunaltrosentimento,dolceedelicato.—Fuicattiva!—concluseconunsuppliceeluminososguar-
doa Giorgio. —Fui cattiva; mahotanto, tantosofferto!... Misonocredutadisprezzataeavevodecisodipartire...Alloraavreivolutocorrerequiefarmiriconoscere.Maaqualescoposedo-vevopartirepernontornarepiùmai!Unascampanellata.Chimaipotevaessere?
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davantialquadro;pallidissimo.Auntratto,lagiovinedonna,staccatasidallasorelladelprete,
glilevògliocchiinvolto.Checosaindovinòellasuquelvoltopallidoecontratto?…Checosaledisseroquegli occhi azzurrid’unamissitàprofonda?Ellafeceunpassoversodilui:poiunaltro;e,ritta,conilbel -
lissimovoltolagrimososupino,glidisseinunsofmio:—Orachesa,orachesipuòspiegartutto,miperdona?Lefuronoaperteduebracciatremantid’impazienza.Sentìil
perdono,sentìl’amorenelbattitoviolentodiquelcuoreforteefelice!DonPaoloesuasorellaguardavanoconlostuporenegliocchi.
Erapossibile?Queiduegiovanisivolevanobene?...Macome?...Machimaiavrebbepotutosupporreunasimilecosa?Mariastaccòilvoltodalpettodell’amato:e,tuttapalpitante,
conlavocedebolissima,spiegò.Ellasieramessainmentedivendicarelasuafamiglia.Iltristepropositoleerasortoincuoreimprovvisamente,sve-
gliatoal’improvvisoeimprevedutoritrovarsiinquelluogoperleivibrantedicareedolorosememorie.UnGiorgioLancianifacevalavorarelavecchiaferriera,evive-
vaconlafamiglianellacasinaoveellaeranata.Ilnipotedovevapagareperlozio!...Perquestoellanonavevavolutofarsicono-scere.DonPopòeziaGegiaavrebberotentatoognimezzoperdistorglieladaltristoproposito!...Mailsentimentodellavendet -tasieraandatomutando,asuainsaputa,inunaltrosentimento,dolceedelicato.—Fuicattiva!—concluseconunsuppliceeluminososguar-
doa Giorgio. —Fui cattiva; mahotanto, tantosofferto!... Misonocredutadisprezzataeavevodecisodipartire...Alloraavreivolutocorrerequiefarmiriconoscere.Maaqualescoposedo-vevopartirepernontornarepiùmai!Unascampanellata.Chimaipotevaessere?
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—Èunservitoremandatodalcastelloperriaccompagnarela....la....—disselasignoraGegia,cheeraandataavedere;evo-levadire:—lasignora—manonleriusciva,eminìconlieveim-barazzo:—PerriaccompagnareMaria!—Grazie!—fecequesta,baciandoladonnaestendendola
manoadonPaolo.GiorgioLanciani,chenonavevamaitoltolosguardodallagio-
vinesignora,ovealmutoappellodegliocchimagnimici,chieseinunsusurro:—Mipermettediaccompagnarla?
⁂
Nellanottescura,incospettodellenuvoleaddensatesopralavalle, fra il silenzio solennedelle cosedormienti, chesolo loscrosciaredelmiumerompeva,Giorgiocamminavacomeinso-gno,cingendod’unbracciolavitadiMaria.Nonparlavano.Eglistringevaasèladonnaadorata;questa
posavadolcementeilcaposulasuaspalla.Alpuntoincuilaneracroces’intravedevafragliscoglidella
oppostaspondadelmiume,Mariasifermò,sisciolsedalladolcestretta,edisseinunsusurro:—Lavocechevenivadaquellacroceiononlacompresi;co-
mandavaamore!
FINE.
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—Èunservitoremandatodalcastelloperriaccompagnarela....la....—disselasignoraGegia,cheeraandataavedere;evo-levadire:—lasignora—manonleriusciva,eminìconlieveim-barazzo:—PerriaccompagnareMaria!—Grazie!—fecequesta,baciandoladonnaestendendola
manoadonPaolo.GiorgioLanciani,chenonavevamaitoltolosguardodallagio-
vinesignora,ovealmutoappellodegliocchimagnimici,chieseinunsusurro:—Mipermettediaccompagnarla?
⁂
Nellanottescura,incospettodellenuvoleaddensatesopralavalle, fra il silenzio solennedelle cosedormienti, chesolo loscrosciaredelmiumerompeva,Giorgiocamminavacomeinso-gno,cingendod’unbracciolavitadiMaria.Nonparlavano.Eglistringevaasèladonnaadorata;questa
posavadolcementeilcaposulasuaspalla.Alpuntoincuilaneracroces’intravedevafragliscoglidella
oppostaspondadelmiume,Mariasifermò,sisciolsedalladolcestretta,edisseinunsusurro:—Lavocechevenivadaquellacroceiononlacompresi;co-
mandavaamore!
FINE.
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