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APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE
Aprile 2007
L’apprendistato nel D.Lgs 276/2003
• Diritto dovere di istruzione e formazione
• Professionalizzante
• Acquisizione diploma e alta formazione
FINALITA’
• Qualificazione professionale attraverso la formazione sul lavoro per l’acquisizione di competenze di base, trasversali e tecnico professionali.
CONDIZIONI DI OPERATIVITA’
• Che la regione abbia definito i profili formativi.
• Che il CCNL applicato lo abbia previsto e regolamentato (in caso di inadempimento della regione è possibile che il ccnl si sostituisca ad essa definendo i profili formativi).
LIMITI QUANTITATIVI
• Non più del 100% delle maestranze specializzate e qualificate in servizio;
• Massimo 3 apprendisti se tali figure non sono presenti o sono inferiori a tre;
ETA’
• Possono essere assunti tutti coloro che hanno una età compresa tra i18 e i 30 anni non compiuti (29 anni e 364 giorni) così come chiarito dal Ministero del Lavoro con circolare n. 30 del 15/07/2005.
• Da 17 anni se in possesso di un titolo di studio di qualifica professionale.
FORMA
• Si deve stipulare uno specifico contratto che deve avere forma scritta a pena di nullità (non ci si può limitare alla semplice lettera di assunzione).
• Tale contratto dovrà contenere:– La prestazione lavorativa cui verrà
adibito il lavoratore– La qualifica professionale da conseguire– Il piano formativo individuale (anche
come allegato)
PIANO FORMATIVO INDIVIDUALE
• Deve evidenziare:– I dati identificativi del datore di lavoro– I dati identificativi dell’apprendista– I dati identificativi del tutor aziendale
Deve essere sottoscritto dal datore di lavoro e
dall’apprendista
REQUISITI DEL TUTOR
• Inquadramento contrattuale di livello pari o superiore a quello di destinazione finale dell’apprendista.
• Svolgere una attività lavorativa coerente con la qualifica da conseguire.
• Avere partecipato ad un corso formativo di durata non inferiore a 12 ore.
PIANO FORMATIVO INDIVIDUALE
• Il P.F.I. può essere di massima e integrato anche successivamente da un Piano di dettaglio nel quale indicare con maggiore precisione il percorso formativo,
• Dovrà contenere il percorso di formazione formale e non formale, in base alla analisi delle competenze dell’apprendista e della qualifica da conseguire.
PIANO FORMATIVO INDIVIDUALE /2
• Dovrà fare riferimento ad un profilo formativo definito dalla regione o dal Ccnl.
• La formazione formale deve essere di 120 ore annue e può essere interna o esterna all’azienda.
• Il numero di ore di formazione deve essere effettuato rigidamente nell’anno (12 mesi) e non più come media del periodo (L. 196/97); i ccnl possono però prevedere modalità diverse.
Formazione formale
• È quella effettuata attraverso strutture accreditate o all’interno dell’impresa secondo percorsi strutturati di formazione on the job e in affiancamento, certificabili e verificabili; è possibile anche la formazione a distanza ed e-learning.
FORMAZIONE INTERNA
• Non è legata alla collocazione dei corsi;• Perchè avvenga nei locali aziendali si deve
verificare la capacità formativa dell’impresa sulla base del CCNL usato (alcuni contratti sono carenti in materia):– Risorse e strutture formative adeguate– Tutor– Locali, attrezzature ecc. adeguati allo
svolgimento della formazione formale
COMUNICAZIONI E OBBLIGHI
• Non è più prevista l’autorizzazione preventiva da parte della D.P.L. (abrogato dal D.Lgs 276/2003);
• In aggiunta alla ordinaria comunicazione all’INAIL ne deve essere effettuata una al centro per l'impiego e alla Regione (in alcuni casi è prevista un'unica comunicazione telematica)
AUTORIZZAZIONE ENTI BILATERALI
• Possibile se previsto dal CCNL applicato, ma non obbligatorio
• Illegittima la condizione di iscrizione all’ente prevista unilateralmente dal CCNL
• Le leggi regionali possono prevedere questo obbligo
• Caso anomalo del CCNL commercio
VISITA MEDICA
• Rimane operante l’obbligo della visita medica preassuntiva:– Presso un medico del Servizio Sanitario
Nazionale se la mansione assegnata non prevede l’obbligo di vigilanza sanitaria.
– Presso il medico competente aziendale se la mansione assegnata è assoggettata all’obbligo di sorveglianza sanitaria.
DURATA
• Minimo 2 anni• Massimo 6 anni• Il CCNL applicato stabilisce la durata
effettiva in base al livello da conseguire.• È possibile la trasformazione anticipata,
senza perdere i benefici acquisiti e quelli legati alla trasformazione (limite minimo due anni? – previsioni del Ccnl).
RETRIBUZIONE
• Definita dal CCNL applicato sulla base del livello da acquisire:– Sottoinquadramento di due livelli retributivi
(normalmente), con passaggio intermedio ad un livello sotto quello finale da raggiungere.
– In forma residuale la percentualizzazione (non chiaro il raccordo con il D.Lgs 276/2003).
Non possibili tariffe di cottimo; problematici i superminimi.
ORARIO DI LAVORO
• Ai maggiorenni si applica la normativa ordinaria prevista per la generalità dei lavoratori dal D.Lgs 66/2003.
• Per i minorenni rimangono operanti le limitazioni relative all’orario settimanale di 40 ore, al lavoro notturno ed allo straordinario.
INCENTIVAZIONI
• Fiscali: il costo dell’apprendista è interamente deducibile ai fini IRAP.
• Computo: salvo diversa previsione, gli apprendisti non devono essere sommati agli altri lavoratori per dare seguito a obblighi di legge (ultima eccezione Fondo tesoreria per Tfr).
• Trasformazione: la trasformazione a tempo indeterminato dà diritto ad altri 12 mesi di contribuzione agevolata.
INCENTIVAZIONI /2
• Contributive: – 2006 marca settimanale (€ 2,89 / € 2,98 con Inail).
quota contributi a carico apprendista 5,54%.– 2007 (finanziaria 2007) 10% della retribuzione
imponibile
quota contributi a carico apprendista 5,84%.
Non c'è più distinzione Inail (con DM sarà definita ripartizione aliquota)
INCENTIVAZIONI /3
• Contributive: Per le aziende fino a 9 addetti (in forza al
momento dell'assunzione – per assunti al 31-12-2006 media anno 2006):
1,50% per il 1° anno3,00% per il 2° annoSi conteggiano anche i periodi pregressi
INCENTIVAZIONI /4
Computo dipendenti● Ricompresi lavoratori di qualunque qualifica● Lavoratori assenti esclusi se sostiti (in tal caso
sarà computato il sostituto)● Dipendenti part-time computati in proporzione
all'orario svolto in rapporto al tempo pieno (art. 6 Dlgs n 61/2000)
● Lavoratori intermittenti considerati in base alla rispettiva normativa di riferimento
● Dipendenti a tempo determinato, con periodi inferiori all’anno, e stagionali computati in base alla percentuale di attività svolta.
INCENTIVAZIONI /5
Sono esclusi dal computo● apprendisti● eventuali CFL ex Dlgs n. 251/2004, ancora in essere dopo la riforma operata dal Dlgs n. 276/2003; ● lavoratori assunti con contratto di inserimento/ reinserimento ex Dlgs. n. 276/2003; ● lavoratori assunti con contratto di reinserimento ex art. 20 della legge n. 223/1991; ● lavoratori somministrati, con riguardo all’organico dell'utilizzatore.
CONSEGUENZA DELL’AUMENTO CONTRIBUTIVO
• Estensione ai lavoratori assunti con contratto di apprendistato delle disposizioni in materia di indennità giornaliera di malattia, secondo la disciplina generale prevista per i lavoratori subordinati
INDENNITA' DI MALATTIA
La prestazione di malattia è estesa a tutti gli apprendisti (circolare Inps n. 43/2007):
operanti in qualsiasi settore di attività, anche se in via generale non è prevista l'indennità (impiegati industria, agricoltura, credito...)
sia assunti con contratto professionalizzante ai sensi del Dlgs 276/2003 sia soggetti alla disciplina della Legge 196/1997 (la Finanziaria aveva previsto l'estensione solo ai primi).
La nuova tutela riguarda esclusivamente le malattie insorte a partire dall'1-1-2007.
Potrebbero essere escluse le ricadute avvenute dal 2007di malattie insorte fino al 31-12-2006.
INDENNITA' DI MALATTIA /2
I lavoratori devono rispettare le fasce di reperibilitàNon sono state previste le modalità operative per il settore
agricoloIl rapporto di apprendistato è considerato a tempo
indeterminato (limite indennizzabile 180 giornate/anno)La quota a carico dell'Istituto è posta in deduzione dal
trattamento contrattuale. Alcuni esempi:● cooperative sociali – distribuzione cooperativa – edili:
trattamento uguale a quello dei lavoratori qualificati● cooperative e consorzi agricoli – cooperative di
trasformazione: 50% della retribuzione per un massimo di 6 mesi annui
SANZIONI
• La mancata formazione dell’apprendista di cui sia esclusivamente responsabile il datore di lavoro porta come conseguenza una sanzione pari ai contributi non versati maggiorati del 100%
RECESSO
• Una volta superato il periodo di prova, solo per giusta causa o giustificato motivo.
• Al termine del periodo di apprendistato, nel rispetto dei termini di preavviso previsti contrattualmente (art.2118 c.c.) così come previsto dall’art.49 c.4 del D.Lgs 276/2003.
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