appunti finanza aziendale
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Finanza aziendale
Capitolo 3
Lanalisi dimpresa nella prospettiva della banca e dei mercati
Come si fa a diventare imprenditore di successo?
Conoscenza del settore
Idea imprenditoriale adeguata
Realizzare lorganizzazione
Produzione di reddito adeguata
Equilibri patrimoniali e finanziari
Cassa e indebitamento
Sequenza che porta alla crisi: la stessa ma al contrario.
NB se sono dati ad alta frequenza non significa che siano dati pi funzionali per vedere la crisi, ma vero il contrario,
sono i dati pi lungimiranti che sono anche i pi costosi e ma aiutano maggiormente a capire la redditivit.
Il junior analyst per guardare la probabilit di default dellazienda guarda le fonti informative
Analisi per senior aggregare i dati per funzionalit dellimpresa. Per far questo devo integrare aspetti qualitativi e
quantitativi di bilancio e non. Esso guarda i fattori di rischio.
-
Capitolo 4
Lanalisi della redditivit con un sistema coordinato di indici e gli schemi CEBI
Lanalisi di bilancio 2.0:
- Non si giudicano i numeri del bilancio ma i fenomeni aziendali e ambientali
- Non si analizzano singoli indici ma le loro connessioni
Scopo della riclassificazione del CE e dello SP:
- Non costi contro ricavi, ma come si formato il reddito
- Non attivo contro passivo, ma quali equilibri
Scopo del coordinamento degli indici
- Logica costante nellorganizzazione
- Strumento per velocizzare lanalisi
- Orientare alla raccolta sistematica di sintomi e indizi
- Modalit di selezione degli indici
Approcci diversi allanalisi di bilancio sono diversamente esposti ai limiti di significativit del bilancio.
Loccultamento dei ricavi mette maggiormente in difficolt approcci automatici, mentre lanalista incrocia con i
risparmi e il patrimonio personale.
Inoltre bisogna fare attenzione quando si valutano imprese appartenenti a gruppi. Perch se sono imprese poco
buone e fanno parte di un gruppo possono essere aiutate dalle altre, se sono migliori rispetto al gruppo possono
essere chiamate ad aiutare le altre. In questa analisi devo capire se si basa di gruppi orizzontali (in questo caso se
studiamo il bilancio consolidato abbiamo un informazione media del gruppo ma grandi difficolt a ricondurlo ai rischi
di business dei singoli business, in questi casi studiare il bilancio del gruppo controproducente quindi si studia il
singolo bilancio e inoltre bisogna poi tenere conto che appartengono ad un gruppo) o verticali (tante aziende che
coprono un unico processo di business, che una vende allaltra. Con un gruppo di questo tipo inutile studiare i bilanci
delle singole aziende che dipendono dalle infragruppo, ma occorre vedere il bilancio consolidato, poich tale gruppo si
rapporta direttamente con i fornitori e clienti).
Altro fatto se avessimo ununica impresa che lavora su business diversi, unico bilancio ma lazienda opera in molti
business, i rischi emergono da come limpresa opera su diversi comparti. In questo caso bisogna richiedere i dati
intermedi di contabilit analitica.
-
Capitolo 5
Lanalisi esterna della redditivit dellimpresa
ROE = RNR / PN ante distribuzioni deliberate
Rendimento netto dimposta
Max aumento dei debiti per non far crescere il leverage finanziario
Indicatore di massima sintesi contabile
Include tutti i rischi: quando adeguato?
Orizzonte temporale non breve
lanello di congiunzione con i valori di mercato
NB Lanalisi parte dal ROE ma potrai giudicarlo solo alla fine quando avremo capito i rischi.
Per una PMI
Per una societ quotata
Non si pu giudicare subito, perch nella valutazione bisogna prima trovare i rischi.
Valore di
mercato
Valore di mercato /
Capitale netto contabile
Capitale netto contabile
Multiplo = Valore di mercato / Utile netto
ROE
Valore di mercato
dellimpresa
Prezzo dellazione
Numero azioni
EPS = utile / n.
azioni
P/E ratio = prezzo
dellazione / EPS
Equity Book Value =
Patrimonio netto / n. azioni
ROE
-
Quindi le determinanti del ROE sono, approcci definizione del ROE:
ROE = ROA X LEV X IGE
Limiti:
Indici non sono tra loro indipendenti, se lo fossero sarebbe semplice produrre un ROE pi alto, basterebbe
aumentare il leverage. In realt il secondo indice non pu salire senza che il terzo scenda, perch se aumenta il
debito, pagheremo pi oneri finanziari. Quindi sono due indicatori tra loro correlati leffetto leva e leffetto
gestione finanziaria
Non chiaro quando laumento del leverage migliora il ROE o peggiora il ROE perch dipender dalla forza con
cui questi due indici salgono o scendono.
NellIGE ci sono tanti fenomeni che incidono, come la gestione straordinaria e limpatto fiscale
Questo leverage molto aggregato ci fa capire la relazione tra attivo netto e patrimonio netto, quindi quante
sono le passivit. Per allinterno del passivo possiamo avere anche passivit che hanno oneri pari a zero (Fondi
rischi e oneri, debiti commerciali) e non solo debiti che producono oneri. Il leverage non ci dice nulla rispetto alla
composizione delle passivit.
Vantaggi: separa il rendimento delle attivit da tutte le altre scelte.
Formula additiva del ROE
Ipotesi:
Non si debbano pagare imposte
Non ci siano debiti finanziari
Non ci siano passivit onerose
Non ci sia gestione straordinaria
Quindi:
ROE = ROA
Se elimino la prima ipotesi ho:
ROE = ROA X (1 T)
Se elimino la seconda ipotesi ho debiti finanziari:
ROE = [ROA + (ROA C) X
] X (1 T)
Si vede chiaramente quando lindebitamento funziona bene o funziona male. La formula ci spiega quando aumenta il
leverage aumenta il ROE se lo spread positivo e viceversa.
Se elimino la terza ipotesi:
ROE = [ROA X
+ (ROA C) X
+
] X (1 T)
-
Se elimino lultimo elemento:
ROE = [ROA X
+ (ROA C) X
+
] X (1 - K ) X (1 T)
ROE = UL / PN X RLI / UL X RN / RCI
Focalizziamo lattenzione su:
I problemi sorgono quanto (ROA C) < 0
Questa probabilit dipende da una serie di elementi:
Quanto volatile il ROA di questa azienda, pi elevata e pi pu improvvisamente diventare pi basso di C. In
questa variabilit c dentro:
o Rendimento gestione caratteristica rischio di business (quanto stabile o pericoloso il settore,
posizionamento competitivo impresa, leva operativa
o Rendimento gestione accessoria
o Rendimento gestione finanziaria attiva
Quanto volatile C, ovvero rischio di tasso di interesse: dipende da come fatto il suo indebitamento (breve o
medio lungo termine, a tasso fisso o a tasso variabile). La quota di debito medio tasso fisso sul debito finanziario
attuale, se la quota limitata lazienda esposta alla variazione dei tassi di interesse di mercato rilevante. Quindi
bisogna chiedersi i tassi di mercato, inoltre bisogna chiedersi anche la quota di debiti che coperta da derivati.
Quindi bisogna lavorare a una leva finanziaria pi bassa.
Buffer: se negli ultimi anni lazienda abbia una differenza di 10 punti, prima che salga o scenda o ROA o C
abbiamo dei margini, quindi osservare il cuscino storico.
)
K > 0 Gestione straordinaria negativa
K < 0 Gestione straordinaria positiva
= (1 -
-
Correlazione tra ROA e C. Cio se sono correlati positivamente, se si muovono sempre assieme ma il buffer
piccolo la probabilit diventa molto pi bassa e per le banche questa correlazione tipicamente positiva perch
vedono questi due termini formarsi sullo stesso mercato, ovvero quello finanziario e quindi risentono in maniera
uguale dello stesso fenomeno*. Dipende:
o Dalla struttura degli investimenti (presenza di attivit sensibili ai tassi di interesse)
o Dalla natura del business caratteristico dellimpresa
o Dalla capacit del mercato di richiedere tassi risk adjusted
Quali aziende utilizza maggiormente la leva finanziaria? Le banche, per questo ci sono delle norme che stabiliscono il
patrimonio netto minimo che le banche devono detenere.
Basilea 2: la normativa dei coefficienti di solvibilit richiede di avere 8 euro di patrimonio per 100 euro di prestiti,
quindi possiamo avere 92 debiti, quindi ammesso un debt ratio di 11,5%.
Basilea 3: c un ulteriore normativa che fa riferimento ai coefficienti dimensionali e dice che lattivo rispetto al
patrimonio netto deve essere non superiore a 33 volte.
Perch la normativa ammette una leva finanziaria cos alta*.
Limpresa e le leve
Guardando la figura lazienda sta peggiorando, per se guardiamo anche C, essa non presenta valori normali perch:
abbiamo rimborsato dei debiti. Il CE copre tutto quello che accade tra il 1 gennaio e il 31 dicembre, mentre il
denominatore viene dallo SP ed la fotografia della situazione dellazienda. Se abbiamo avuto tanto debito per tutto
lanno e poi abbiamo rimborsato un mutuo al 31 dicembre.
Per risolvere questo problema:
Calcolo il costo medio del debito tramite i dati della Centrale Rischi. Ma non va bene quando prendo debiti ad
inizio anno e li rimborso, avrei una somma pari a 0. Faccio losservazione di 12 rappresentazioni del debito
mensili. Quindi nella formula scrivo C* = OF / D*. Devo aggiustare anche lAN, e il D, quindi il ROA. Strada se
lazienda si indebita solo con banche italiane. D* ammontare dei debiti che se fosse in essere tutti i giorni stabile
dal 1 gennaio al 31 dicembre potrebbe a fine anno ad un totale che ho nel CE, valore attuale del debito.
-
Stimo C esogenamente, calcolo DF* (C=OFN/DF OFN/C) compatibile con il C stimato, dopodich calcolo
DF*/CN e ROA*. Criterio pi generale, difetto che pi soggettiva, gli analisti devono definire il valore di C.
Capitolo 6
Poich il ROA presente molte volte nella formula, allora devo creare il ROA operativo, quindi relativo alla gestione
caratteristica.
Quindi =
+
Quindi =
+
+
Dove:
ROA op = MON/ANop
ROA nop= (UCAOF MON) / (AN ANop)
La seconda tabella quella della versione
rettificata. Il ROE diminuisce perch la gestione
straordinaria contribuisce meno alla
produzione di ROA. Inoltre problema di
leverage delle passivit non onerose. Quindi C
quando non ha valori realistici bisogna
procedere alle rettifiche.
ROA = UCAOF/AN
-
Non quella pi adatta per, perch in CEBI si ha il CE a valore della produzione.
Ricavi
+ Ms pf com
+ Lavori in economia
=VP
- Costi beni e servizi
= VA
Non ha senso perch in una riclassificazione fatta cos la voce fondamentale il VP. Il margine operativo si pu
realizzare senza vendere nulla, basta aumentare il valore dei magazzini. Allora rapportare il margine operativo netto ai
soli ricavi quando i ricavi sono solo una parte del valore della produzione non ha grande senso. Il margine operativo
netto fatto in base al valore della produzione.
NB meglio utilizzare per entrambe le strutture.
Se ci fossero grandi cambiamenti tra ricavi e commesse allora gli indici saranno molto diversi senn sono simili.
Con il CE% possiamo spiegare il ROS (MON).
Per fare lanalisi bisogna partire dal basso.
Ricavi 100%
+ Ms pf com
+ Lavori in economia
=VP
- Costi beni e servizi
= VA
MOL 35%
MON 30%
CE percentualizzato
MON
Se voglio lavorare sui margini utilizzo il CE%
Se voglio lavorare sui ricavi utilizzo il CE%
Differenza dovuta agli ammortamenti
-
NB lanalisi bisogna farla guardando lanno precedente
Per analizzare gli ammortamenti si utilizzano:
=
Bisogna confrontarlo con:
=
Punto forza vetust dei beni totalmente ammortizzato, sono punti di forza perch impianti totalmente ammortizzati
che funzionano benissimo quindi rappresentano una barriera allentrata per i competitors, nei forni.
Quando il grado di ammortamento molto alto chiaro che il tasso di ammortamento risulta pi basso, perch al
denominatore abbiamo anche i cespiti totalmente ammortizzati ma al numeratore e non possiamo pi ammortizzarli.
Quindi si usa anche:
=
Ha un rapporto inverso tra il grado di ammortamento e il grado di ammortamento ha impatto diverso sul tasso di
ammortamento.
Questo minore impatto dipenderebbe solo dal fatto che il fatturo cresciuto e questo sarebbe unevidenza della leva
operativa. Quindi levidenza di costi fissi anche quando il fatturato sale.
Quando riclassifichiamo il CE al valore produzione valore aggiunto gli effetti di leva operativa sono un p dispersi nel
CE, se vogliamo studiare la leva operativa abbiamo bisogno di una riclassificazione del CE al margine di contribuzione,
quindi separazione netta tra costi fissi e variabili.
Supponiamo che il MOL non si sia mosso rispetto allanno precedente, ma invece il VA a essere salito rispetto
allanno precedente. C in mezzo il costo del lavoro, ovviamente il diverso impatto pu anche dipendere del fatto che
abbiamo aumentato i prezzi di vendita e quindi sono aumentati.
Ovviamente nel CE leggo limpatto ma se voglio studiare le determinanti.
Per capire cosa sta accadendo calcolo i ricavi pro capire:
Ricavi dipendenti
Valore aggiunto pro capite
Costo lavoro pro capite
Dip%
ITL (immobilizzazioni tecniche lorde) pro capite
Utilizzando questi indicatori posso capire cosa sta accadendo.
Se il valore aggiunto pro capite sta salendo:
Diminuzione dipendenti
Quando arriviamo a ragionare a questo livello di approfondimento iniziare a fare delle ipotesi esplicative. Noi
leggiamo gli indicatori ma vogliamo capire le determinanti reali di mercato e quindi non c pi una grande teoria
sottostante ma ci sono varie possibili spiegazioni che devono essere identificate.
Immobilizzazioni
tecniche lorde
-
Effetto quantit: devo comprare meno quantit per produrre lo stesso quantitativo di quantit che facevo prima,
attraverso lammodernamento del sistema produttivo, magari tramite nuova tecnologia. Effetti legati allefficienza
produttiva e distributiva. In genere questo legato agli investimenti.
Livello di integrazione verticale: se sto aumentando lintegrazione verticale sto coprendo un numero pi alto di fasi,
siccome quello che compro allesterno quasi nullo invece che il prodotto finito, perch gli ammortamenti per gli
impianti comprati e i dipendenti acquisiti vanno inserititi sotto il VA.
Come faccio a parit di settore a cambiare il livello di integrazione verticale dellimpresa: dipende dalla scelta di
quante lavorazioni faccio fare allesterno. Se faccio fare allesterno gran parte delle trasformazioni avr un livello di
integrazione molto pi basso quindi il VA sar pi basso ma sotto dovrei risparmiare in termini di ammortamenti e
dipendenti, quindi leggendo mi rendo conto se la politica sta cambiando la politica di esternalizzazione delle
produzioni.
La leva operativa
Aumento (VA/RIC)
Effetto prezzi
Diminuzione prezzi acqusto materie prime (abbondanza sul mercato)
Aumento magazzino: dipende dal ciclo produttivo non si riesce ad essere flessibile, non si pu fermare. In questo caso un effetto negativo
perch dipende da problemi di mercato dell'impresa
Aumento prezzi di vendita:
- inflazione
- segmenti target (no solo problema localizzazione ma anche discorso qualit segmento)
- domanda
- tasso di cambio (se l'azienda vende all'estero)
Licenziamenti senior e assunzioni junior
Effetto quantit
Turnover non incide sul valore della produzione
-
Lanalista esterno non sa le varie quote di costi fissi e variabili quindi va ad ipotesi.
Esempio
Fiat agli inizi degli anni 70, era unazienda fortemente integrata, costi fissi molto alti. Nel 1973 c stata una crisi petrolifera, crisi economica, crisi
mercato dellauto. Con una struttura di LO alta c stata una perdita enorme. Quindi per tutti gli anni 70 ha cercato di spostarsi verso una minore
leva operativa esternalizzandosi. I costi diventano quindi variabili, quando ho bisogno compro senn non compro. Quindi negli anni 80 la fiat ha
questa struttura. Negli anni 80 il mercato dellauto va benissimo. Per fiat non aveva la struttura produttiva giusta per avvantaggiarsi delle vendite
elevate. Avere leva operativa bassa non la scelta corretta quando il mercato tira molto. Potendo controllare i costi fiat riuscita a dire ai fornitori
che compra al 30% dei prezzi in meno. Quando lazienda lavora in un mercato monopsonista pu regolare lei la leva operativa, guadagna tanto e
perdo poco. Il grosso problema di Fiat negli anni 80 stato il problema di qualit del prodotto perch se ho 10 fornitori dei fanalini, 10 fornitori del
cruscotto e poi assemblo, le combinazioni possibili sono infinite. Negli anni 90 quindi ha dovuto tornare indietro, internalizzando una serie di
produzioni. Gli altri fornitori si sono ingranditi e forniscono anche ad altre imprese quindi non pu pi mandare la lettera.
Riscrivendo il CE a margine di contribuzione:
Ricavi
- CV
MC
- CF
MON
Unazienda che usa tanto la leva operativa deve utilizzare meno la leva finanziaria.
Azienda industriale: leva operativa alta
Azienda commerciale: leva operativa bassa (compra se riesce a vendere), quindi lazienda pu utilizzare pi leva
finanziaria
I rischi grossi arrivano al finanziatore quando si combina lalta leva operativa ed alta leva finanziaria, perch il ROE
dipende da due leve giocate entrambe in maniera aggressiva. Quindi leva operativa e finanziaria devono essere
coerenti.
Se MC/MON= 2 se i ricavi salgono del 20% il MON sale del 40% perch ci stiamo
avvantaggiando dei costi fissi. Ovviamente vale anche il contrario. E quindi
abbiamo un problema di variabilit.
Se alta: le opportunit di profitto diventano enormi se vendo pi del
BEP, anche le perdite per si moltiplicano.
Se bassa: le opportunit di profitto sono basse se vendo pi del BEP,
anche le vendite per sono basse.
Pi alta la leva operativa e pi guadagno.
Dobbiamo decidere se fare una leva alta o bassa in funzione delle
aspettative. Quindi il problema valutare che cosa mi aspetto.
NB se la variabilit della leva operativa alta, devo usare una leva
operativa bassa.
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Turnover
Possiamo calcolare:
La CEBI calcola il CION = ANop Pop
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Capitolo 7
Lanalisi esterna dellequilibrio patrimoniale e finanziario
Ciclo capitale circolante commerciale
CCC = M + CRC DC
Ciclo CCC = giorni
La liquidit delle imprese
La liquidit dellimpresa non si pu studiare in maniera statica ma serve una visione dinamica come la liquidit
dinamica da cash flow.
Liquidit dinamica da flussi di cassa
Margine di indebitamento disponibile (credit line liquidity e buying power)
Liquidit dinamica da politiche e strategie
CF = UN + AMM + ACC aggregato reddituale
Gli ammortamenti di per se non fanno nulla, perch li ho solo sottratti e poi aggiunti perch non sono poste
monetarie.
+ 40 = - 60 + 100
La sola componente di autofinanziamento il tax shield = t x Delta amm
ITN - PN
PN/ITN
AC/PC
AC M / PC
Acquisto Vendita
Magazzino
Giorni fornitori Giorni clienti
Giorni ciclo CCC
-
Quindi la dinamica ella redditivit da cash flow reddituali e fa degli aggiustamenti e tiene conto anche di quello che
possiamo risparmiare.
Capitolo 8
Flow of funds statement
Se prendiamo azienda in cui AN anno 1 cresciuto rispetto allattivo netto dellanno 0
AN= AN1 AN0 = PN + P
Quindi:
AN= P DD + AE + MOL AMM ACC + PF + PD OF +/- G.STR IMP
UN Dividendi Deliberati + Apporti Esterni
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Derivazione algebrica
Approfondimento Vir
Capitolo 9
Obiettivi e strumenti della previsione finanziaria
Orizzonti temporali e strumenti
Budget di cassa
Bilancio pro-forma
>
> 0
<
< 0
NB la dinamica dellutile non allineata a quella della cassa
-
Struttura dei dati di input
Aggregazione per area gestionale
Key drivers e logiche di relazione tra i dati (legame a VP, a costo lavoro, a ITL o altro)
Altre logiche di relazione tra i dati (var%)
Cassa minima
-
Capitolo 1
Contesto, performance, regolamentazione
Che cosa ha determinato la crisi finanziaria del 2008. In quellanno cera alta disponibilit di denaro, buon tasso di
sviluppo delleconomia, tassi cambio stabili, tassi interesse bassi, tassi di default molto contenuti.
Cartolarizzazione: la banca ha un insieme di impieghi, questo tipo di asset pu essere ceduto da una banca ad una
societ che viene creata solo sulla carta che ha allattivo questi mutui, ma deve pagarli alla banca. Per pagarli alla
banca emette dei titoli. Che quindi vengono venduti sul mercato, acquistati da hedge funds, fondi pensione,
compagnie assicurazioni, fondi comuni di investimento, altre banche.
In realt non viene emessa una sola fattispecie di titoli della cartolarizzazione, ma il processo di cartolarizzazione passa
attraverso un momento fondamentale che quello del tranching. Questi titoli che vengono emessi non sono tutti
uguali tra loro, ma si creano diverse tranche che hanno diversa combinazione rischio rendimento, da combinazioni
molto protettive chiamate senior a combinazione molto rischiose chiamate quasi equity. Per costruire titoli con
diversa combinazione rischio rendimento avendo allattivo titoli abbastanza simili tra loro. Ci sono diverse tecniche:
Overcolllateraliztaion: prendo allattivo titoli per 200 e mettere titoli per 140, quindi se quei 200 dovesse creare delle
expertise sin tanto che il valore non scende sotto 140, i titoli sono tranquillamente rimborsati, quindi abbiamo un 60
di buffer che protegge questi 140 emessi, quini saranno ben coperti e hanno un buon rating
Queste tranche ricevono un rating ma diverso.
La tranche di quasi equity viene comprata dalla banca che ha fatto loperazione per dimostrare che crede
nelloperazione e si prende il rischio di tale veicolo.
Questa tecnica che prende in causa le agenzie di rating che devono dare rating alle tranche e trasforma questi
contratti bilaterali tra questi creditori, ognuno caratterizzato da: durata operazione, tasso, clausole. Qui abbiamo
singoli rapporti uno diverso dallaltor, vengono trasformati in titoli standardizzati che vengono emessi sul mercato.
La banca nel momento in cui concede prestiti ha alleggerito i criteri di affidamento. Quindi la banca non conserva pi il
rischio alla scadenza quindi incentiva ad alleggerire i criteri di concessione die crediti.
Questo uno dei temi spiegati per la crisi: le agenzie di rating non si sono accorte che sono state alleggerite la
rischiosit?
Il problema che le agenzie di rating non fanno una valutazione individuale dei singoli prestiti, quindi il rating delle
tranche vengono fatte con rating diverse, con logica di tipo di portafoglio, si va a studiare storicamente quel tipo di
prestito, venditore, che tassi di perdite hanno avuto nel passato. Lagenzia va a prendere dati storici di prestiti, con
caratteristiche simili per finalit prestito, durata, e sulla base di queste evidenze storiche calcola dei tassi di perdita
attesi e fa delle sime su quali sia il livello di protezione del titolo, che pu essere anche molto diverso dal rating del
mutuo grazie alla collarization.
Quindi il fatto che siano stai assegnati rating di AAA, il risultato di tecniche di assicurazione e collarizzarno.
Il problema che se le banche modificano i criteri di concessione dei crediti, ma se utilizziamo dati storici, quindi dati
storici non sono pi rappresentatiti dei rischi che ci portiamo a casa.
Il rischio fondamentale un altro, che usando in maniera intensiva la cartolarizzazione le banche hanno modificate le
logiche di fund con cui raccolgono le risorse finanziarie da prestare, che non sono state pi dipendenti dal
comportamento dei depositanti della banca, quindi il rischio di liquidit della banca non dipende pi dal fatto che i
depositanti possono decidere di depositare i depositi tutti assieme. Ma se la banca utilizza questo tipo di operazioni
deriva che la liquidit deriva dal canale dei mutui, ovvero grazie alla capacit di collocare sul mercato e farsi pagare gli
investitori i propri prestiti collateralizzati. S questo mercato si chiude, che sono investitori grandi, se cade la fiducia su
quel tipo di titoli cartolarizzati questo canale scompare e quindi le banche non riescono pi ad avare la liquidit ce h
potevano avere.
-
Sorge il rischio di liquidit, quindi i problemi non sono tanti derivati da effettivi tassi di perdita superiore a quelli attesi,
ma dal panico diffuso sul mercato che ha inaridimento le possibilit di raccolta delle banche
Ogni volta che trasformiamo i contratti bilaterali in contati di mercati stiamo modificano in maniera rilevante la
volatilit delloperazione.
Altro operatore che ha rischiato stata la AIG compagnia assicurativa americana, perch se compriamo titoli di questo
genere e i titoli iniziano a scendere, se non abbiamo un bilancio sempre pi orientato alla valutazione di mercato dei
nostri titoli significa che i titoli perdono di valori di bilancio, siccome le passivit sono a valore nominale, chiaro che il
valore del capitale che scende.
Altri tipi della crisi sono i derivati, i crediti default swap, che sono contratti assicurativi per cui pago un premio e nel
momento in cui si verifica un credi event iscritto nel contratto, la banca dovr pagare i danni. Noi abbiamo coperto il
rischio FIAT, ma lo abbiamo semplicemente traslato, Unicredit si espone che Citi non ottemperi al Cds. Quindi a un
certo punto improvvisamente unicredit si trova di fronte a protezione che pensava di aver comprato perch chi copre
non esiste pi e quindi si ritrova tutti il rischio. Contratti che generano interconnessione tra le istituzioni che
aumentano il rischio sistematico. La qualit creditizia di Unicredit dipende da quella da citi bank. Se al posto di citi
abbiamo una compagnia di assicurazione.
Quindi a causare la crisi sono stati:
Cartolarizzazione
Derivati cds
Loan sales
Loan sales: mi consentono di coprire i rischi
Quindi non ho pi i limiti fisici sul mercato primario in quello concedo il credito perch possono coprirlo sul mercato
secondario in cui concedo i derivati.
Per usare questi contratti bisogna saper fare i prezzi in maniera corretta di questi rischi, quindi questi nuovi contrati si
portano dietro lesigenza di nuove tecniche di misurazione di rischi e di nuove tecniche di nuovi strumenti di pricing.
Si tratta dei rating, dei sistemi di scoring, dei modelli var di portafoglio.
Questi nuovi contratti assieme a questi nuovi strumenti ci consentono di utilizzare nuove tecniche di gestione.
Mutui
Mutui
ABS, MBS, CDO
Investitori:
- Hedge funds
- Fondi pensione
- Compagnie assicurative
- FCI
- Banca
FCA Unicredit
Citibank
Depositanti
-
Nuovi contratti/tecniche di gestione:
Cartolarizzazione
Derivat cds
Loan sales
Nuovi strumenti:
Rating
Scoring
Modelli var
Nuove tecniche:
Pricing risk adjusted
Capital allocation RAROC
Gestione portafogli
Nuove tecniche di incentivazione del personale
Nuovi soggetti:
Hedge funds: fondi speculativi non regolamentati
Compagnie di assicurazione
Enti pubblici
Large companies
Fondi sovrani
Contesto:
Globalizzazione: interconnessimi dovuta alla mancanza di barriere
Regolamentare:
IAS 39
Basilea 2: entra in vigore nel 2007. E un fattore di aggravamento della crisi perch opera con la stessa logica
di Basilea 1 chiedendo che il capitale non sia inferiore alle capacit, a differenza di Basilea 1 lega le valutazioni
a rating. Quindi se leconomia sta andando in crisi il rating di tutti i debitori peggiorano. Se peggiorano, la
normativa chiede che gli RW salgono, ovvero lesigenza di avere copertura di quegli impieghi e asset. Il
capitale a disposizione delle banche dato, ma gli RW stanno salendo lunico possibilit per far quadrare
questa espressione quella di ridurre lattivo, chiudere il credito delle banche.
8%
=1
Tutto ci si realizzato perch se guardiamo il mondo delle banche prima degli anni 80 non si sarebbe mai realizzato,
era una foresta pietrificata. Perch fino alla met degli anni 80 le banche sono un sistema non in competizione, non
privatistico ma di tipo pubblico che segue quantit regole elevate da non avere spazio per realizzare nulla di nuovo.
A met anni 90 c stata la deregolamentazione.
Larticolazione della vigilanza:
Vigilanza informativa: le banche inviano alla banca ditala con le modalit e nei termini da essa stabiliti, le
assegnazioni periodiche nonch ogni altro dato e documento richiesto. Esse trasmettono anche i bilanci con le
modalit e nei termini stabiliti dalla banca dItalia
Vigilanza ispettiva: la banca dItalia pu effettuare ispezioni presso le banche e richiedere a esse lesibizione di
documenti e gli atti che ritenga necessari
-
Vigilanza regolamentare: la banca dItalia in conformit delle deliberazioni del CICR emana disposizioni di
carattere generale aventi a oggetto ladeguatezza patrimoniale, il contenimento del rischio nelle sue diverse
configurazione, le partecipazioni detenibili, lorganizzazione amministrativa e contabile e i controlli
La vigilanza regolamentare, esistono quattro diverse forme:
Fair play regulation: regole di trasparenza prezzi e rischi, prospetti informativi, conflitti interessi
nellunderwritting
Vigilanza protettiva (modalit operative del fondo interbancario di tutela dei depositanti)
Vigilanza prudenziale (regole generali a caratteri prudenziale):
o Il coefficiente di solvibilit
o Le regole sulla concentrazione dei rischi di credito (grandi fidi)
o Le regole sulle partecipazioni detenibili
o Le regole sulla trasformazione delle scadenze
o Loperativit in diversi comparti
Vigilanza strutturale (incide su configurazione del sistema e di singole banche, spesso via autorizzazioni
specifiche)
o Attivit esercitabili (competenza territoriale e cediti speciali)
o Controlli allentrata (requisiti per lesercizio dellattivit
o Assetti proprietari (forma giuridica e soggetti che detengono il controllo della banca)
Avere dei tassi alti sulla raccolta delle imprese significa far crescere poco il paese. Pagare poco il risparmio alle famiglie
significa generare scarso interesse al risparmio, quindi basso risparmio bassi investimenti bassa crescita economica.
Competenze territoriali
Nova banca
Banche estere
Nuovi sportelli (piano sportelli)
Estero
Massimo credito concedibile (massimale impieghi)
Vincolo di portafoglio
Esistevano una serie di norme che impedivano alla banca di scegliere il proprio modello di business e avere libert
dazione in termini competitivi. Queste norme a met anni 80 sono state cancellate e sostituire dal coefficiente di
sostenibilit:
Entra nel 1988 in Basilea 1: implicazioni dal passare da una vigilanza prudenziale a una strutturale:
8%
Performance del sistema creditizio:
Margine interesse: interessi attivi interessi passivi
Interessi attivi
Interessi passivi
Margine interesse
+ RS
Minteressi m
-Co
-Acc
Rg
+/- G.str
Rli
-Imp
Rn
-
Interesse banca: misurare il margine di interesse
Efficienza allocativa: capacit sistema bancario di indirizzare le risorse finanziare raccolte dalle famiglie verso le
imprese pi meritevoli, basso rischio e maggiore redditivit.
Cinghia trasmissione: capacit di trasferire sul mercato bancario le decisioni di politica monetario.
Questi diversi livelli di efficienza e stabilit sono tutti legati con il livello di concorrenza che c nel sistema bancario,
qual la direzione del legame tra la concorrenza e ognuno di questi quattro legami.
Efficienza allocativa, quando si parte da livelli molto bassi lefficienza di ridurre perdite su crediti stimola lefficienza
allocativa. Essa sale quando sale la concorrenza, ma se la concorrenza sale troppo i costi di affidamento potrebbero
aumentare.
Se la concorrenza troppo alta e siamo costretti ad usare sistemi rating a base statistica e non analisti si impoverisce
la capacit di reggere prospettive.
Quello che fanno negli anni 80 stato di scatenare la concorrenza, per aumentare efficienza, il problema era: una
bassa crescita del PIL e quindi non potevamo pi permetterci dei sistemi bancari che costassero troppo.
A met anni 80 lItalia ha privatizzato le banche. Effetto: gli investitori vogliono essere remunerati.
Per ricostruire il sistema bancario bisognava ricostruirlo rendendolo pi efficiente e pi capace di difendersi. Quindi
abbiamo dovuto fare le privatizzazioni, nello stesso tempo abbiamo aumentato la concorrenza.
In origine:
Capitale e rischio
Profilo gestionale
Profilo regolamentare: perch regolamentare le banche pi delle altre imprese?
- Rapporti interbancari
- Fiducia dei risparmiatori (investitori inconsapevoli)
- Coinvolgimento nel sistema dei pagamenti
-
Basilea 1
La vigilanza prudenziale basata sulla disponibilit di adeguato patrimonio per coprire i rischi.
Profilo regolamentare: per le banche stato inserito un requisito patrimoniale regolamentare. Nel caso delle imprese
c un vincolo minimo per fondare unimpresa. Ma non ci sono norme che richiedono tanto pi capitale tanto pi
grande e pi rischi ha. Non ci sono norme ma c il mercato finanziario. Nel momento che si va a studiare la
sostenibilit della leva finanziaria, gli investitori generano un controllo sulla coerenza tra rischi, dimensione e PN,
quindi capacit di sopravvivere alle perdite.
Per le banche stato necessario aggiungere a questo controllo un vincolo normativo, motivo:
Interconnessioni: quando le banche falliscono le altre banche non sono contente, mentre in un qualunque
mercato il venire meno di un competitivo viene festeggiato. Questo perch ci sono una serie di rapporti
interbancari, genera rischio sistemico che tipicamente non c negli altri settori.
Sistema pagamenti: le banche sono coinvolte nel sistema dei pagamenti, e se il sistema dei pagamenti va in crisi
pu inchiodare lintero sistema economico
Fiducia dei risparmiatori e tutela: i finanziatori delle banche sono piccoli depositanti che non hanno capacit di
valutare rischio banca e quindi finanziano la banca in modo inconsapevole, e questi sono soggetti che meritano
tutela.
Con Basilea avviene impostato un coefficiente di sostenibilit/solvibilit che:
8%
=1
RW: risk weight (non dipende dalla durata delloperazione, non dipende dalla esistenza o meno di garanzie)
Le banche devono costantemente mantenere un ammontare minimo di patrimonio di vigilanza non inferiore all8%
del complesso delle attivit ponderate in relazione ai rischi di perdita.
Il problema che questo sistema di ponderazione molto semplice, perch esistono solo quattro categorie di attivit
caratterizzate da solo quattro risk weight.
Perdita: distruzione di patrimonio, ma se c abbastanza patrimonio possiamo assorbire le perdite.
Il PN una sorta di ossigeno che aiuta limpresa a vivere anche se va in perdita per alcuni anni. E
una riserva di valore contabile, altra cosa il valore di mercato che impattato dalle aspettative.
Questo il profilo gestionale, il PN non per una disponibilit liquida per
coprire i deficit di cassa. Quindi copre i rischi economici ma non finanziari.
-
Quindi presenta anche una serie di limiti:
Lattenzione concentrata solo sul rischio di credito mentre gi durante gli anni 90 con lo sviluppo dei mercati,
comincia ad emergere che il solo rischio di credito non era caratteristico dellintera attivit bancaria, perch
stavano emergendo altri rischi di mercato (tasso, cambio)
Unenorme ampiezza delle classi di controparte
Se siamo orientati a massimizzare il ROE, nel gestire la banca i manager orientati al breve termine posso scegliere di
investire in investimenti pi rischiosi, e lascer agli eredi i problemi. Quindi si genera una spinta verso impieghi pi
rischiosi allinterno delle singole classi di ponderazione perch rendono di pi a parit di capitale di rischio che bisogna
detenere.
Quindi il requisito rischia di essere sottostimato se lattivit creditizia complessiva si orienta verso comparti pi
rischiosi inoltre sorge un incompatibilit tra il finanziamento delle grandi imprese che sono meno rischiose e quindi
hanno tassi minori, quindi le banche iniziano a rinunciare a finanziare le grandi imprese perch il ritorno sullequity
diventa non adeguato.
Quindi una regola come questa che dovrebbe tutelare il rischio, in realt genera incentivi per avere pi rischio per
unit di capitale e quindi per massimizzare il return on equity.
Limiti:
Staticit requisito nelle diverse fasi congiunturali
Scarso peso di durata delloperazione e garanzie
La diversificazione del portafoglio ignorata
Inappropriato riconoscimento dei vari derivati sui crediti
-
Basilea 2
Entra in vigore nel 2007. Abbiamo modificato Basilea 1 perch non era pi adeguata, ma per nel periodo di Basilea 1
grandi crisi finanziare non ci sono state. Teniamo presente che Basilea 1 era stata emendata sui rischi di mercato
quindi cera gi stato un intervento normativo per aggiungere requisiti che andassero a bilanciare lassunzione di rischi
di mercato, ma non aveva risolto gli altri problemi, pe questo parte la riflessione di Basilea 2 che una normativa
molto pi ampia. Si articola su tre pilastri:
Quindi Basilea 3 richiede di dividere in perditi in una tabella e dire per ogni impieghi le varie classi di rating. Se conosco
per ogni classe qual il tasso di perdita possono fare una media ponderata.
La maggiore differenza di classi tra retail e corporate.
Lapproccio standard (STDA)
Lapproccio in questione una diretta evoluzione dellaccordo del 1988 e prevede lapplicazione di ponderazione pre-
definite a 12 categorie di esposizioni in funzione del rating esterno dei debitori.
Debitori corporate: rimasto quello di Basilea 1 ovvero il 100%. Invece se il debitore ha il rating di una ECAI il risk rate
scende al 20%. Abbiamo aumentato la sensibilit del RW al rischio. Ci sono una decina di aziende retate in Italia.
Seconda novit la maggiore categorizzazione. Lesposizione retail con un peso del 75% data da:
Destinatari Individui o small business
Tipologie di credito Prestiti rotativi, prestiti rateali e leasing personali, linee di credito per i piccoli operatori economici
Valore unitario delle esposizioni AV nazionali (inferiore allo 0,2% del portafoglio della banca
Fido complessivo ad una controparte Inferiore a 1 milione di euro
Minimum capital requirements: la maggior parte delle banche sono ad approccio standard, per passare agli altri bisogna fare richiesta e deve esserci valutazione di conferma di rating. - Rischio di credito:
o New standard approach (nuove classi, il risk weight pu dipendere da rating esterni, risk mitigantion)
o Foundation interna rating based approach FIRBA
o Advanced internal rating based approach AIRBA
- Rischio di mercato - Rischio operativo: ma anche reputazionali
Supervisory review: esplicita
la vigilanza caso per caso, e
parte con un auto analisi da
parte della banca. No solo
aspetti quantitativi ma
anche organizzativi.
Market discipline: pilastro che
obbliga le banche ad avere una
disclosure molto superiore di quella
richiesta dalle regole contabilit tale
da consentire agli investitori di fare
delle valutazioni fondate della
rischiosit della banca. Quindi
possono penalizzare le banche che
hanno troppo rischio chiedendo
tassi pi elevati. Quindi incentivano
una disciplina del management
nellassorbire meno rischi.
Non possiamo dire se quando pi alto migliore o no. Per capire ci
serve una misura di rischio per capire quanto rischioso lammontare di
questi prestiti che non detto che sia espresso nelle rettifiche di valore.
Significa che oggi le banche non sono tutte uguali, in
altri termini abbiamo cancellato uno dei principi
fondamentali di Basilea 1, il quale diceva che tutte le
banche dovevano avere tutte le stesse regole.
-
La LGD nello STDA
Vogliamo andare a misurare il rischio di perdita che dipende dalle garanzie.
= 1
La LGD influenza il valore pesato delle esposizioni attraverso due strade:
Implicitamente: prevedendo tra le 12 categorie di esposizioni sopra citate, alcune tipologie di operazioni che
ricevono una ponderazione standard legata alla loro natura
Esplicitamente: prevedendo uno schema che riconosce la tecniche di credit risk mitigation, una volta che siano
soddisfatti alcuni requisiti essenziali
Approccio
Standard Garanzie da: governi, banche e societ di intermediazione mobiliare, altre entit con rating pari o superiore ad A-, con ponderazione di rischio inferiore a quella controparte. Che siano dirette, esplicite, irrevocabili, incondizionate, adeguatamente gestite in banca. (substitution approach)
FIRBA Idem + rating interno con PD non peggiore di A-.(substitution approach)
AIRBA Nessun limite soggettivo al riconoscimento di garanzie personali o derivate. Qualunque soggetto pu dare una garanzia che ammessa perch tali banche hanno ricevuto una valutazione anche per un sistema specifico della LGD specifica.
Approccio sostituzione: il risk weight del garantito viene sostituito da quello del garante.
Approccio Requisiti per ammissibilit garanzie per esposizioni corporate e retail
Standard Certezza legale, non correlazione tra PD e garanzia, robusti processi di gestione di garanzie e recuperi: depositi di denaro presso il creditore, oro, obbligazioni rated (non peggiori di BB- per SE e PSE, BBB- banche e securities firms), obbligazioni non rated emesse da banche e quotate, azioni incluse nei principali indici, altre finanziarie selezionate.
FIRBA Idem: + receivable (1 < anno) + other physical collateral (con mk liquidi e prezzi pubblici a discrezione delle AV nazionali)
AIRBA Nessun limite specifiche
EAD
STDA: valore nominale dellesposizione
FIRBA: nom +75% margini non utilizzati (non prontamente revocabili): se cliente ha utilizzato 80 ma ha un fido
accordato di 100, vuol dire che c un margine non utilizzato di 20. Di questo 20 laddove questo margine non sia
prontamente revocabile a totale discrezione della banca, in questo caso di questo 20 il 75% e quindi 15 sar sommato
agli 80 per arrivare a definire il valore di A dellesposizione.
AIRBA: stime interne
Gli approcci basati sui rating interni
Gli approcci IRB consentono agli intermediari di calcolare i requisiti patrimoniali utilizzando funzioni regolamentari
basate su stime interne dei parametri rilevanti:
Nel caso foundation, peraltro possibile tout court solo per le esposizioni verso imprese, governi e banche (e
linsieme di altri soggetti a questi assimilati), solo con riguardo alla PD.
Nel caso advanced anche con riguardo agli altri, ovvero: LGD, EAD, M.
-
Lattivo della banca :
Bonis
Incagli
Sofferenze
Partite incagliate: lintera esposizione nei confronti di soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficolt
che sia prevedibile possa essere rimossa in un congruo periodi di tempo. Definizione molto legata alle valutazioni
della banca.
Sofferenze: lintera esposizione nei confronti di soggetti in stato di insolvenza (anche non accertato
giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di
perdita formulate dallazienda.
Stiamo facendo una classificazione della probabilit di rimborso fisiologico da parte del cliente, che :
Probability Default (PD) = 1 probabilit rimborso fisiologico
Questo fenomeno indipendente dalla LGD, non ci stiamo domandando quanto perderemo ma solamente la capacit
di adempiere del debitore.
Quindi se si hanno sofferenze, passa la pratica allufficio legale e attivit le azioni di recupero che avranno un certo
rato di recupero quindi:
Recovery Rate (RR) = 1 LGD
Definizione default definita da Basilea 2:
Pass Due (ritardati pagamenti per oltre 90 giorni)
Incagli
Sofferenze
Definizione di default
La banca giudica improbabile, senza il ricorso ad azioni quali lescussione delle garanzie (ce ne in possesso), che
lobbligato adempia in toto alle sue obbligazioni creditizie verso il gruppo bancario
Lobbligato in mora da oltre 90 giorni s u una obbligazione creditizia.
Esempio
Anomale
Vive
-
Dopo ex post Aspettative ex ante Pre B2 sofferenze Post B2 S + I + PD
DR % Pd % 3/100 = 3% x 10/100 = 10%
LGD % LGD % 1,2/3 = 40% = 12%
LR % ERL % 1,2% x 1,2%
EADe EADe 100 euro = 100 euro
Le ELe 1.200.000 euro 1.200.000 euro
In conclusione il cambio non cambia le perdite.
IRB su imprese, entri sovrani e banche
8%
=1
In entrambi gli approcci:
La correlazione funzione della PD, cio imposta dalla regolamentazione R.
Per le esposizioni verso SME (ricavi del gruppo < a 50 ml euro). C una riduzione della correlazione in funzione delle
vendite (minori vendite, minore correlazione)
Esposizioni retail IRBA
Exposures to individuals such as revolving credits and lines of credit regardless of exposure size Residential
mortgage loans regardless of exposure size so long as the credit is extended to an individual that is an owner
La definizione di Basilea II aumenta i
numeri di default, fa aumentare PD
LGD diventa pi bassa perch mette
a default solo problemi transitori 1
1,8 + 7
3
Perdite / posizione a default o LGD = 1 RR = 1 1,8
3
Bisogna inserire anche sales
-
occupier of the property Loans extended to small businesses provided the total exposure of the banking group to a
small business borrower (on a consolidated basis where applicable) is less than 1 million.
spettano requisiti patrimoniali diversi, ma sempre minori di quelli previsti per il corporate. Mutui ipotecari residenziali
i (carte di credito e simili). Altri retail.
Inoltre in funzione della natura cambia ancora la funzione (ipotecari, revolving e gli altri crediti retail hanno altra
funzione diversa)
Basilea ha favorito le banche che impiegato specialmente in piccoli retail e non sulle corporate. Inoltre il risk weight
diventa sensibile al rischio.
Normativa costruita per far andare le banche verso gli approcci pi sofisticati.
Se la banca piccola fosse brava da farsi
validare FIRBA risparmierebbe il 20% del
capitale.
Quindi: Basilea 1 ha fissato il principio dell8%, Basilea 2 si concentrata
su come si calcolano gli RW e aumentare la sensibilit degli RW al rischio
dei debitori.
Con la crisi per gli RW salgono con Basilea 2, il problema che se gli RW
salgono ed il capitale + quello, lunica possibilit per risparmiare la
normativa ridurre il credito da concedere.
Mentre Basilea 3 va ad incidere su che cosa il capitale, e cambiano
anche i coefficienti richiesti di capitale.
Riassumendo:
-
Basilea 3
Questo principio concentrato sullanalisi del rischio di liquidit. Con Basilea 3, il mercato ha iniziato a penalizzare le
banche perch tale principio ha detto che le banche dovevano soddisfare i requisiti solo nel 2020, per il mercato ha
detto che questo significava che ora le banche non erano regolari. Per questo si dovuto anticipare tutto invece che
entrare progressivamente.
Vengono definiti anche dei criteri con i quali la vigilanza nazionale deve sorvegliare ila liquidit delle banche.
Inoltre alcune banche sono state classificate come SIFI: perch per le banche di rilevanza sistemica la normativa
prevede un aggravio di capitale.
Per quanto riguarda il 1 pilastro dice che totale attivo banca/patrimonializzazione banche
-
il fabbisogno di capitale quindi si pu concedere meno credito e viene fatto scendere quando leconomia inizia ad
andare male.
Altra novit il vincolo di common equity di base il 4%, significa che quando non si arriva al 7% non si pu distribuire
dividendi ma deve metterli da parte per raggiungere il 7%. Quindi lutile deve essere conservato per trasformarlo in
capitale
Altro nel fare gli accantonamenti a perdita sul CE lapproccio tradizionale quello dellincurred loss, che una novit
rispetto agli actual loss. Quindi lapproccio contraddice il principio della competenza economica su cui si basa il CE.
Con questo nuovo approccio le stime di perdite future, su tutti i crediti in bonis si applica una percentuale forfetaria di
accantonamento, sui crediti incagliati su quelli pi piccoli si fa una % forfettaria pi grande, mentre su quelli pi grandi
si guarda caso per caso e si fa una svalutazione analitica. Anche sulle sofferenze si fa una valutazione analitica. E
queste aspettative di perdite si inseriscono a accantonamenti rischi.
Basilea III per vuole che si passi agli Expected Loss Rating: se noi abbiamo un sistema di rating significa che tutti i
crediti in bonis non sono tutti uguali. AD ogni classe di rating corrisponde una PD, delle LGD e quindi corrispondono
delle perdite attese.
La logica dellExpected loss meno pro ciclica delle Encurrent loss. Perch in quella prima quando leconomia peggior
improvvisamente aumentano gli incagli e le sofferenze perch c un salto, mentre nella logica degli expected loss si
osservano dei down grade rating ma molto pi graduali e non un salto da bonis ad incaglio.
Incentivo a concludere derivati sui mercati regolamentati, se invece si continua a negoziare derivati OTC c un
aggravio di requisito patrimoniale.
Inoltre c un auspicio di non fare affidamento passivo alle cartolarizzazioni fatte dalle agenzie. Quindi la banca che
deve fare una valutazione dei crediti cartolarizzati da altri.
Il patrimonio di vigilanza si compone di tre fattispecie: tier 1, tier 2 e tier 3. Il tier 3 stato cancellato perch
considerato inaffidabile Nellambito del tier 1 si concentrata lattenzione, allinterno il CET (common equity) la
parte pi pregiata. Mentre il tier 2 pu essere fatto da titoli di debito subordinati senza scadenza, per le banche
aggiungevano delle clausole di step up. In queste obbligazioni subordinate cera scritto che dopo due anni il
rendimento sarebbe salito, questa clausola rendeva palese alla banca che poi avrebbe proceduto a ricomprare questi
titoli). Quindi il mercato si accontenta di rendimenti pi bassi, quindi vuol dire che la banca ha un minore onere, il
costo basso perch c una scadenza. Quindi utilizzare questo tipo di capitale che fa parte del capitale di vigilanza
consente alla banca di abbassare lonere. Con Basilea 3 queste clausole di step up diventano vietate. E mentre in
Basilea 2. Con Basilea 3 il CET diventa il 4%, poi c il capital conservation buffer che gli utili non devono essere
distribuiti fino ad arrivare al 7%.
Tier one 6% CET 4,5% (ma deve arrivare a 7%)
1,5%
Tier two 2%
CET1 4,5% 1,5% T1 + 2,5% CET 1 CCB + 2,5% CET 1 Conservation buffer + 2,5% CET1 + 2% T2
E altissimo e questo pregiudica la redditivit.
Abbiamo chiuso il capitolo regolamentare sopra apriamo quello gestionale, ovvero degli strumenti che ci consentono
di arrivare al calcolo degli strumenti di rischio.
-
Capitolo 2
Le basi del risk management
Rischi, misure e strumenti
Tutti concetti di rischio di credito
NB concentration risk: centra solo con i valori inattesi.
Concentriamoci sul discorso dei valori attesi e cominciamo a ribadire, che se la misura obiettivo la PD dobbiamo
costruirci un modello del rating del debitore.
ELR (Expected loss rating) = PD x LGD
Alcune banche calcolano direttamente ELR.
Mentre per le banche:
ELR (Expected loss rating) = PD x LGD
Fanno riferimento a
quanto capitale
dobbiamo detenere
per far fronte alle
perdite inattese
Richiede lo
strumento del
sistema del rating
del debitore
Ci dice quanto andremo a perdere
una volta che ci sar il default. Usiamo il modello dellEAD
Issue Issue
r ?
? Borrower
rating
Severity
rating
-
Si va a ritroso del tempo e si va a vedere qual la dichiarazione dellagenzia, e confrontarlo con quello di fine anno, il
risultato sar il tasso di default annuali.
Il back testing la forma fondamentale dei sistemi di validazione non solo delle agenzia ma anche dei sistemi interni
delle banche.
La validazione dei rating di agenzia, se viene riconosciuta per fare un buon lavoro, pu essere autorizzata come ECAI,
quindi come agenzia i cui rating possono essere utilizzati dalle banche standard per calcolare il patrimonio di vigilanza.
Mentre il premio per i sistemi interni essere validati come banca FIRBA o AIRBA.
BBB- dice che 3 su 100 delle aziende classificate cos vanno in default.
Il rating quindi indica una probabilit di default, che esiste ex ante ma ex post non esiste il concetto di probabilit sul
singolo caso, sul singolo caso osservato ex post io ho o 0 o 1, non trover mai 0,3. Ex post la verifica si po fare solo
sugli aggregati e non sui singoli soggetti. Se il sistema riesce ad ordinare il rischio si dice che il sistema prevede. Il
sistema ordina bene in media ma non capace di tenere inchiodata la PD anno per anno.
Per potere giudicare i singoli casi abbiamo bisogno di una previsione non fatta sulle classi ma di una previsione
dicotomica (va in default, non va in default)
Gli emittenti classifica il CCC, e non andati in default potrebbe anche lamentarsi perch lhai messo in CCC, ma non ha
senso perch sto ragionando sui rating sui singoli casi.
NB se compro tanti emittenti B- diversi a fine anno trover un valore intermedio, ma dipende da anno per anno.
Quindi devo ripetere il mio investimento tanti anni uno dietro laltro. Quindi se investo in tanti tipi diversi della stessa
classe e ripeto linvestimento son confidente di trovare ex post il tasso di rischio sul mio investimento dello 0,3%. Su
questa base poi scriver nel CE gli accantonamenti, che rappresenta il tasso atteso expected di default.
Quando abbiamo detto che la PD dello 0,3 non posso lamentarmi se andato in default o non andato.
Conclusioni sui rating: laffidabilit delle previsioni si valuta attraverso il back testing: previsioni contro fatti
successivamente accaduti.
Matrice di contingenza:
Conseguenze:
In un sistema di rating non c alcuna possibilit o promessa di identificare anticipatamente i singoli casi di default.
Altrimenti occorrerebbe avere solo due classi di previsione (default e non default)
I default ci sono in tutte le classi di rating. Sia nei fatti (cio a posteriori), sia come previsione. Altrimenti si
tornerebbe ad avere solo due colonne di previsione: non-default e default.
I rating che vediamo oggi dei diversi emittenti ci dicono qualcosa di significativo su come sar il futuro tra 20 anni?
Possiamo fare il back testing?
Si, andiamo a prende i soggetti che erano BBB- al 1 gennaio 1981, li mettiamo a denominatore perch vogliamo
calcolarli il Default Rate a 20 anni.
-
Commento grafico: queste curve non si incrociano mai su nessun orizzonte temporale. Quindi i rating segnati da S&P
hanno una capacit di essere forward looking estremamente altri. Ho delle misure precise del tasso cumulato di
default sui vari orizzonti temporali per le varie classi di rating. Quando si utilizzano misura probabilistica, esse vanno
verifica ex posto solo sugli aggregati e non sui singoli casi. Ci siamo resi conto che le agenzie sono in grado di ordinare i
rating anche nel lungo periodo, le curve non si sovrappongono mari.Viceversa i rating non sono in grado di inchiodare
il tasso di default che si ha in un anno.
Abbiamo finora validato il sistema di rating osservando la discriminazione tra tassi diversi.
Ora invece approfondiamo largomento di avere lassegnazione di una classe che non sia troppo volatile da un
momento allaltro.
Matrici di migrazione
Ci dicono i soggetti ad inizio anno doverano e dove sono andati a fine anno.
Il default uno stato assorbente, quando si finisce in default non pi possibile migrare in altri stati.
NR: frequenza dei casi che a fine anno non ha pi un rating.
Si possono osservare i dati anche a 5 anni.
La prima condizione per poter dire che il sistema di rating funziona bene che sulla colonna dei default ci sia un tasso
crescente al peggiorare della classe di rating.
Nella seconda tabella non si ha questo ordinamento.
La seconda condizione positiva che sulla diagonale ci siano degli alti tassi di permanenza perch questo significa che
il rating assegnato stabile. lungimiranza (potrebbe per anche esserci un sistema pigro)
20 = 1981 2000
11 /1981
-
Una terza condizione che i tassi di migrazione siano vicini e che non facciano salti.
Possono essere calcolati anche altri indicato di stabilit dei sistemi di rating.
Altro indicatore dato dalla frequenza dei rating reversal: sono gli upgrades seguiti da downgrades o viceversa, quindi
significa che la valutazione non era giusta. Se guardo tali rating reversal ci sdice che un sistema troppo legato alle
condizioni di breve che non in grado di tenere stabile la valutazione del rating.
In particolare questa caratteristica della stabilit del sistema di rating dipende da come i rating sono assegnati.
Ci sono due diverse scuole di pensiero:
PIT: banche
TTC: agenzie
I rating interni delle banche hanno pi bassa stabilit e pi alta migrazione su orizzonti temporali brevi perch fanno
riferimento ad una logica che segue pi da vicino la logica della qualit del debitore.
TTC: valutazione si fa in base alla fase peggiore del debitore
Severity of loss
Come si predice la LGD: diamo per scontato che ci sia stato il default, ora ci chiediamo qual la dimensione totale
della perdita.
In primo luogo dobbiamo ricordarci che la LG = 1 Tasso di recupero (RR) = 1
Dobbiamo stimare un tasso di recupero che abbi un valore economico.
I RV potrebbero essere recuperati in diversi periodi, e quindi devono essere attualizzati, cos anche per i costi.
Mentre lEAD non va attualizzata perch al tempo 0.
Andiamo a prenderci tutti i dati storici che esprimono garanzie simili, definiremo noi i parametri di segmentazione
delle tabelle storiche.
Calcolando la media di tutte queste LGD e troviamo la nostra stima.
Quando ci arriva un cliente che ci porta unipoteca su unimmobilizzazione useremo la media storica di quel tipo di
operazione come stima per il futuro.
Strisce blu: PIT
Striscia rossa: TTC
Valori recuperati Costi recupero
-
In questo caso avremo un valore della LGD e confrontandola con degli slot predefiniti daremo una classe a questa
garanzia, ovvero assegneremo il rating dopo aver avuto a misura cardinale.
Mentre sulla PD prima abbiamo il rating e poi ci domandiamo quel rating cosa vuol dire.
Quindi i dati da archiviare se vogliamo cominciare a costruirci una base dati per calcolarci LGD:
EAD
Valori monetari dei recuperi e tempi di manifestazione
Valori monetari dei costi (diretti e indiretti) e tempi di manifestazione
Tassi contrattuali, correnti risk free
Stima EAD
Posso vedere quantera lesposizione lanno prima.
Se faccio il rapporto: EAD/E-1y = EM
Mi dice di quanto si muove unesposizione quando si avvicina al default. Posso calcolarlo per tutte le linee di credito
che sono andate a default. In un mutuo la EAD tende ad essere pi bassa rispetto allanno prima e viceversa per un
conto corrente. Prender operazioni simili dal punto di vista della forma tecnica e una volta applicati questi filtri
calcoler unexposurre multiplier medio.
Se ho EM di un cc per stimare lEAD sar uguale a: io conosco lesposizione corrente ad oggi e la divido per il default se
si verificasse ad un anno.
EAD = EM x Ec
Valori inattesi
Se io ho calcolato le mie expected loss sulla base della mia PD e della LGD e la EAD.
EL = PD x LGD x EAD
E sulla base di questa stima ho fatto gli accantonamenti a perdita, rettifiche rappresentato tutti dei costi che scrivo in
CE della banca. Per io so che queste medie rappresentano delle medie storiche, ma nella storica ci sono stati anche
dei momenti in cui il DP, LGD e EAD sono stati pi alti della media.
Quindi cosa succede se mi trovo che un anno il PD pi alta di quella che mi aspettavo.
Quando gli eventi reali sono peggiori i quelli attesi (medie storiche) ho bisogno di avere del capitale da mangiarmi,
perch sto generano delle perdite e quindi palese che maggiore la variabilit di questi valori, e maggiore deve
essere il capitale che devo detenere.
Unexpected loss: perdite possibili diverse da quelle attese (perdite che si sono realizzate e che non sempre sono state
inchiodate alla media)
Discorso PD (pu essere applicato anche a LGD, EAD e EL)
-
NB la variabilit molto pi alta per le classi peggiori. Significa che le classi peggiori non solo si portano dietro delle
medie pi alte, ma si portano dietro anche dei capitali maggiori perch si portano dietro una variabilit maggiore.
Per non possiamo utilizzare la varianza.
Se prendiamo i tassi storica di perdita nel tempo
Il problema che queste distribuzioni di frequenze non sono simmetriche rispetto alla media e quindi non si pu
utilizzare la deviazione standard perch sono misure che presuppongono una simmetria dei valori rispetto alla media.
Per questo si utilizza il VAR:
Lexpected loss rate lo abbiamo gi coperto con le rettifiche di valore che abbiamo spesato a CE, quindi lexpected loss
rate gi stato spesato, in CE e rappresentato dagli accantonamenti a perdita.
Non un problema perch abbiamo gi messo da parte del valore.
Il problema che le perdite potrebbero andare oltre e quindi abbiamo bisogno di capitale, ma quanto capitale? Per
far meglio bisognerebbe avere il complemento a 100 del totale dellattivo rispetto alle rettifiche.
Sarebbe una quota enorme.
Quanto capitale dobbiamo detenere? Si parte da questo numero 99,9% che si chiama livello di confidenza.
Se io voglio coprire il 99,9% di tutte le possibili perdite.
Significa che rimane una certa probabilit che la banca salti, ed la probabilit non coperta, ovvero lo 0,1%.
Esempio se noi andiamo a coprire il 99% di quella banca, la banca solida? Prima bisogna capire cosa vuol dire
lintervallo di confidenza: 100 caso di perdita non stiamo coprendo 1 caso su 100 delle perdite superiori. Se abbiamo
raccolto dati storici per 100 anni abbiamo lasciato fuori lanno con le perdite pi grandi. Quindi significa che una volta
ogni 100 anni la banca salter.
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Unexpected values (VAR)
Ci sono due modelli:
SCR Models (DM)
FPCR Modeslt: DM or MTM
Abbiamo fatto il discorso sulle perdite ma in realt questo discorso va fatto a livello di singola componente.
Quindi ogni tipo di rischio visto come valori medi ha anche una distribuzione di probabilit e presenta anche un
fabbisogno di capitale
Sono tutti modelli legati al rischio di default.
FPCR: sono diversi perch includono il rischio di concentrazione, ovvero tengono conto della diversificazione del
portafoglio e quindi della diversificazione degli assi.
Rischio di concentrazione
La variabilit si pu compensare con altra variabilit.
Se noi riusciamo a governare il rischio di concentrazione, io riesco a ridurre la variabilit e quindi ridurre il fabbisogno
di capitale. Quindi a parit di variabilit individuale quando ragiono a livello di portafoglio la variabilit pu essere
contenuta dalla diversificazione.
Quindi il VAR di portafoglio non la somma dei VAR individuali, perch dipender molto dal livello di correlazione dei
singoli investimenti.
Considerazione sul grafico: durante la crisi di credit spread di obbligazioni analoghe si ampliano. Quindi il credit spread
non un valore stabile ma cambia nel corso nel tempo. Il credit spread inoltre pi volatile in base alla classe di
rating. Quindi il mercato da credito al rating delle agenzie. Il credit spread collegato con la classe di rating.
Se una obbligazione stata comprata a giugno 2005 e il giorno dopo stata down gradata, che cosa accade? Vuol dire
che tutti quelli che lhanno comparata si pentono di averla comprata e quindi tutti cercano di venderla perch ha un
rendimento troppo basso rispetto al rischio. Se tutti vogliono vendere e nessuno vuole comprare il prezzo allora
scender, finch il rendimento non sar salito.
-
Rischio di migrazione:
- VMK Titolo =
= la funzione dipender:
Probabilit migrazione
credit spread
Duration
Questo rischio di migrazione in altri periodi potrebbe essere diverso.
Spread risk
Questo rischio lo vediamo - VMK Titolo =
In questo caso non c migrazione.
= la funzione dipender:
credit spread
Duration
Un VAR marginale di un finanziamento di 1 milione di euro sar lo stesso numero in banche diverse? Dipende da
quanto la societ gi presente nel portafoglio delle diverse banche o anche altre aziende dello stesso settore. Se ci
sono degli elementi di correlazioni forti o deboli con il resto del portafoglio.
Quanto pi il portafoglio diversificato tanto pi ci sar differenza.
Quelli di cui stiamo parlando sono VAR gestionali, calcolati con i modelli full portafoglio che tengono conto
delleffettiva diversificazione del portafoglio, sono diversi dal minimo di capitale regolamentare calcolato con Basilea.
Questo VAR non tiene conto delle effettive diversificazioni dei singoli portafogli.
LMCR un vincolo che dobbiamo rispettare perch la normativa che lo dice, mentre il VAR individuale quello pi
corretto perch tiene conto della mia diversificazione, e lo voglio usare per dare un pricing dei prezzi.
SI usano i VAR gestionali per fare il pricing dei prezzi, questi VAR gestionali qualche volta potrebbero essere superiori o
inferiori al VAR regolamentare. Siccome il vincolo regolamentare un vincolo ma solo a livello complessivo di
portafoglio. LO calcolo impiego per impiego ma il totale che devo ottenere. Se il totale dei VAR gestionale
superiore al minimo di capitale regolamentare complessivo di portafoglio:
<
=1
=1
In questo caso va bene.
>
=1
=1
MI trovo che VAR gestionali < capitale minimo richiesto, quindi nel fare il pricing non ho spesato abbastanza capitale
rispetto a quello che mi serve per soddisfare la regolamentazione. Siccome un obbligo sar costretto a sommare ad
ogni singolo VAR gestionale individuale un ADD ON che in pratica rappresenta la suddivisione su tutti i miei impieghi di
questa differenza.
Quindi:
VARi + ADD ON
-
Finiremo per avere due misure del capitale, una di Basilea, laltra una misura che deriva dai modelli VAR interni di
portafoglio. Queste due misure non coincidono perch i modelli interni tengono conto della diversificazione mentre
quello di Basilea no.
VAR: esprime il fabbisogno di capitale.
Applicazione di questi strumenti
Il pricing
Dobbiamo prestare 1 euro per 1 anno e vogliamo capire quale sar il tasso risk adjusted che tenga conto che questo
tasso di interesse deve coprire le perdite attese ed inattese.
Noi sappiamo che se abbiamo prestato 1 euro a fine anno dal punto di vista contrattuale dovremmo essere titolati a
ricevere indietro il capital e (1 euro) pi gli interessi sul capitale.
Sappiamo che per non tutti i debitori pagheranno questo montante, perch alcuni andranno in default e su questi
noi subiremo una perdita.
Quindi rispetto a questo diritto contrattuale quale sar il montante al netto delle perdite attese?
Siccome le perdite attese sono PD x LGD = ELR, solo ci che non andr perso effettivamente torner a casa, quindi:
(1 + ip) x (1 - PD x LGD) montante dopo le perdite attese
NB non riferito al singolo titolo, perch il singolo titolo o andato in default o no, bisogna farlo sullinsieme.
Quali costi in sostanza deve coprire tale formula? Iniziamo con il dire che leuro che abbiamo impiegato lo vogliamo
rivedere in casa, ma questo investimento di 1 euro, dal punto di vista finanziario quanto costa alla banca?
TIT (tasso interno di trasferimento): tasso attraverso cui le diverse filiali si cambiano le risorse in eccesso, quindi un
prezzo interno della raccolta che rappresentativo di tutta la raccolta
Qual il costo medio corretto del capitale da considerare per questo tipo di operazione? Nel capital budgeting quando
ragioniamo nella valutazione di investimenti fissi in azienda quando utilizziamo il DCF usiamo come parametro dia
attualizzazione di flussi unlevered il WACC.
Questo WACC dipender quindi da quanto equity e quando debito, ma qual la quota per ognuna? Per valutare un
nuovo investimento dobbiamo calcolare il WACC:
=
+
1
E D
montante 1 4% = 96% quello che recupero
TIT: vincolo contrattuale
Ke: vincolo morale Ke > TIT bisogna capire
quanta parte di equity
serve per questa raccolta
Si considera la struttura finanziaria dellimpresa come struttura finanziaria
prospettica target, che il manager, i finanziatori, le banche considerano ideale.
-
Le logiche di risk management per non ragionano cos e anche le imprese industriali abbandonano questa logica. Il
problema che se noi stiamo valutando un nuovo investimento, macchinario o acquisto nuova azienda, che
rappresenta un rischio diverso dal rischio tipico dellimpresa evidentemente la struttura finanziaria tipica dellimpresa
non pi adeguata per tenere un investimento che ha un rischio maggiore. Ovvero richiederebbe pi equity perch
devo coprire pi perdite attese e quindi la struttura non pi corretta. Mentre nellimpostazione di capital budgeting
se un investimento ha un rischio molto diverso da quello dellimpresa si interviene sul costo dellequity, quindi si alza il
Ke e per stimare questo si utilizza il CAPM. Cos funziona lapproccio tradizionale, mentre nel caso della banca quando
i rischi sono maggiori non si cambia il Ke ma si cambia la quantit di capitale, ovvero la dimensione del capitale
necessaria per coprire le perdite attese quindi si calcola il VAR.
Quindi:
(1 + ip) x (1 - PD x LGD) = 1 + VAR x Ke + (1 VAR) x TIT + C Espressione pricing di equilibrio
Mancano da considerare i costi operative di questo investimento chiamati C.
Se siamo banca price setter dobbiamo capire qual ip:
Significato economico del denominatore: sono gli euro che davvero pagano il numeratore, il numeratore non pagato
da tutti gli euro di prestito, ma poi alla fine alcuni rimborseranno il prestito mentre altri andranno in default. Quindi
quel 96% di prima rappresenta quello che noi ci aspettiamo siano gli euro che veramente pagano il numeratore, non
il 100% dei nostri prestiti che paga il numeratore, ma 100% - quelli che non pagano.
Qui emerge chiaramente che il pricing che stiamo facendo conta su una socializzazione delle perdite, significa che solo
quelli che rimborsano davvero pagheranno il numeratore. E quindi 1 4% quindi il 96% sono quelli che non sono
andati in default che devono pagare per chi non paga. (socializzazione delle perdite: quelli che pagano, pagano per
quelli che non pagano)
Se non avessimo i rating come faremo il pricing? Utilizzeremo la PD media del portafoglio della banca e la LGD media
del portafoglio della banca, ma accadrebbe che calcoleremo il prezzo tenendo presente che a livello di portafoglio
avremo una certa percentuale di soggetti che pagheranno ed altri che non pagheranno. In altre parole se noi non
usiamo i rating stiamo facendo pagare i rischi a soggetti buoni anche quelli di quelli cattivi.
Usando i rating la socializzazione c ancora ma avviene allinterno della stessa classe di rating.
1
E = VAR D = 1 - VAR
WACC
Risk adverse pricing
(price setter institution)
Stiamo immaginando di pagare il TIT su tutto il
passivo e poi diciamo attenzione che sulla quota di
VAR pago solo il di pi (Ke TIT) su questa quota.
-
Quindi il denominatore esprime quelli che davvero pagano il numeratore e dipende da PD ed LGD dei rating.
Esempio
Supponiamo ora che la nostra banca non sia capace di calcolare il tasso risk adjusted.
Queste banche operano sullo stesso mercato e con gli stessi clienti.
Clienti C preferiranno indebitarsi con la banca OLD
Clienti A preferiranno andare ad indebitarsi con la banca Alfa
Con il passare del tempo accadr che la banca OLD si render conto che le perdite effettive che sta subendo sui suoi
impieghi sono superiori quelle che si aspettava perch adesso il suo portafoglio ha perso i clienti buoni e ha portato a
casa solo i clienti peggiori. Il portafoglio non pi come un tempo in cui una banca non divideva in classi, ma siccome
le altre banche stanno usando la discriminazione del tasso in base ai rischi, la banca OLD sta subendo la selezione
avversa e a seguito di questo il suo portafoglio pi rischioso e le perdite con tempo saranno maggiori di quelle che
sulla base delle quali aveva fissato il tasso all8%, quindi si render conto che le perdite effettive non sono pi coperte
dall8% e quindi dovr alzare il tasso. Nel momento in cui alza il taso perder anche i clienti classificati come B. E
quindi pi la banca OLD alza i tassi pi scatena la selezione avversa e pi porter a casa solamente i clienti cattivi e
rischia il fallimento.
Ipotizziamo che per nel mercato si presenti anche una banca Bea che pi sofisticata di Alfa ed ha un sistema a 9
classi:
Anche in questo succeder lo stesso fenomeno di prima. Questo perch non ha un sistema di rating abbastanza
differenziato.
Quindi raccogliamo al 7% (TIT) e il
rendimento dellimpiego deve essere
13,16%. Se fosse pi alto significa che
stiamo guadagnando un surplus, se fosse
pi basso significa che non stimato
coprendo tutti i nostri costi e rischi. Mentre
se il 13,6% significa che stiamo coprendo
tutti i nostri costi e rischi
Banca OLD (BCC)
Ip= 8%
Banca Alfa
Divide i clienti in tre categorie:
A: 5%
B: 8%
C: 11%
Banca Beta
Divide i clienti in nove categorie: da 4% a 12%
-
Pu arrivare una banca Gamma con un sistema di rating a 27 classi? Se aumento numero di classi pi difficile
discriminare tra una classe e laltra. C limite classi di usare dato dalla societ del sistema di discriminare
correttamente, se il numero classi diventa via via pi elevato.
Sistema rating strumento competitivo per le banche, esse tentano di sviluppare sistemi sempre pi sofisticati per
batte i concorrenti ed in questo processo di continua ricerca evidentemente impossibile cristallizzare un sistema di
rating universale. Quindi si dissocerebbe una differenziazione tra strumenti gestionali e strumenti regolamentari
dallaltra che sarebbe un sistema di rating scritto nella normativa utilizzato solo fare i calcoli di RW. Mentre Basilea ha
detto che devono usare lo stesso sistema di rating utilizzato ai dini gestionali per fare i calcoli dellRW.
Caso
Internal model: tassi che dovremmo applicare se usassimo i modelli interni VAR
Basel II simulation: indica i tassi che dovremmo applicare che se anzich applicare il VAR usassimo l8% moltiplicato
per RW quindi il requisito patrimoniale usando il FIRBA
Nel calcolo a livello di FIRBA il calcolo regolamentare penalizzante rispetto ai modelli interni, ci porterebbero a fare
tassi pi alti sebbene le PD sono le stesse, i VAR sono diversi.
La discriminazione del tasso c perch le curve salgono al peggiorare della PD, ma non abbastanza e non sono
abbastanza basse allinizio, quindi non c abbastanza discriminazione del tasso.
Aumenta la differenziazione dei comportamenti delle banche perch aumenta la distanza tra la media. Significa che
aumenta la diversit del pagamento delle banche.
La banca deve discriminare di pi i tassi senn si subisce la selezione avversa. Dal 2003 ad oggi ci siamo avvicinati
molto di pi ai tassi teorici perch le banche hanno dovuto allontanarsi alla selezione avversa, quindi i tassi sono
aumentai per i clienti cattivi e diminuiti per i clienti buoni. Quindi la concorrenza per i clienti buoni i tasi sono scesi per
via dellaltra concorrenza.
Ma allora Basilea 2 e Basilea 3 condurranno a tassi su presiti pi oggettivi e convergenti? Ci possono essere dei motivi
che portano a fare stessi tassi per prestiti diversi?
Ascisse: probabilit di default
Ordinate: credit spread (differenza tra tasso richiesto sui
presiti e tasso richiesto dal tasso risk free, quindi premio
per il rischio richiesto al debitore
Central bound: risultato rilevazione, la media dei tassi
applicati dalle diverse banche in funzione della PD alle
imprese su cui abbiamo sviluppato la rilevazione
Lower bound e upper bound: deviazione standard di
rispetto alla media in sui o in gi.
Costo raccolta diverso dal rating
C costi operativi diversi:
grandi/piccole, special/general,
efficienti/inefficienti
Rendimento atteso da azionisti
diverso da:
- Forma giuridica
- Fondazioni/mercati/dipendenti
Dipende da:
- PD, LGD
- LC
- FPCRM (diversit portafoglio)
- Modelli
Rating possono
essere diversi
-
Quindi:
- Costo del capitale di rischio:
o Funzione obiettivo di chi detiene la governance
- Tasso interno di trasferimento:
o Logiche di determinazione
o Capacit di funding
- Quantit di capitale di rischio
o Stand alone o marginale
o Credit risk models, PD e LGD key inputs
o Struttura del portafoglio e capacit di ricomposizione
- Costi medi:
o Marginali o medi
o Di prodotto o di cliente
o Struttura dei costi e dellofferta
Adesso che le banche usano i modelli si ritrovano in operazioni che non ci stanno dentro ed altre che vanno bene sulle
quali devono anche decidere e abbassare i tassi.
Quindi la probabilit che i tassi divergano in futuro molto pi alta di quello che poteva avvenire in passato.
Banca price taker, casi in cui la banca taker:
- Quando chiama il CFO di FIAT, dice che li vuole all1%, quindi il PD gi stato deciso
- Segmenti mercato in cui i tassi sono stabili, il mercato che impone il tasso
- Situazione nella quale stiamo valutando le performance id nostre unit organizzative, che tasso di rendimento
stiamo portando a casa sui mutui residenziali che hanno una loro PD e LGD media, e se guardiamo ex post il PD
noto. Quindi valutazione ex post, di prodotti, unit business aree organizzative
In questo caso usiamo come incognita Ke, quando lo usiamo come incognita la variabile x si chiama RAROC (risk
adjusted return on capital)
(1 + ip) x (1 - PD x LGD) = 1 + VAR x Ke + (1 VAR) x TIT + C
= (1 ) (1 + )
RAROC: Ritorno sul capitale che ho dovuto impegnare per questa operazione
Numeratore: risultato operativo singola operazione
Se Ke RAROC allora il business va bene
Indicatore:
= ( )
NB RAROC guida per scegliere i territori, prodotti segmenti su cui investire di pi.
Se lEVA 0 significa che stiamo remunerando gli azionisti proprio al loro livello minimo richiesto.
Se lEVA negativo non significa che loperazione produce una perdita, potrebbe essere in utile ma non potrebbe per
riuscire a remunerare gli azionisti.
LEVA collegato ai prezzi di borsa, se positiva va bene perch i titoli rendono pi del rendimento minimo richiesto
dagli azionisti per dichiararsi soddisfatti.
incognita
IA IP RETT - CO
-
La gestione del portafoglio
ROCA = RAROC
Che cosa si trae da questo tipo di quadro in termini di evoluzione della banca e in termini di scelte di indirizzo per
orientare gli investimenti, quali siano i business meritevoli e quali non siano i gruppi meritevoli?
RAROC aumenta (indicatore percentuale per euro di capitale assorbito, quindi la redditivit del capitale assorbito
sta salendo), notiamo lo spostamento di tutte le aree di business verso lalto
Ci sono anche spostamenti a destra che rappresentano laumento del volume del capitale assorbito che anche in
presenza del RAROC significa che si sta espandendo lattivit, se sta aumentando il capitale e questo capitale rende
di pi ovviamente lattivit si sta espandendo.
Quindi dal punto di vista del trend siamo soddisfatti, la banca sta migliorando. Dal punto di vista del corporate center
(insieme di tutti i servizi centrali nei confronti della banca e quindi rappresentano dei costi per la banca) questo
miglioramento della redditivit pu dipendere:
- Dal miglioramento dellefficienza nella produzione dei servizi (tendenza di smagrire il corporate center)
- Cambiare il sistema di remunerazione interna (prezzo interno dello scambio dei servizi), quindi dipende dalle
politiche di prezzo che non da performance ottenute sul mercato
Mentre tutti gli altri sono business sul mercato. Perch lasset management assorbe cos poco capitale? (servizi di
gestione degli asset dei clienti: consulenza, gestione patrimoniale ma i patrimoni non sono della banca ma dei clienti e
quindi chiaro che lassorbimento di capitale basso perch stiamo mettendo a rischi i patrimoni dei clienti, quindi
facile avere ritorni molto alta e ne richiede poco.
Invece leasing e factoring, assorbono poco capitale, ma anche perch si tratta di business in cui le LGD tendono ad
essere abbastanza basse e quindi in generale le perdite sono basse (perch propriet bene: asset di garanzia su cui ci
si pu rivalere, pi facile valutare asset che non la PD dei debitori).
Commercial banking: attivit tradizionale e tira in alto il ROCA medio, attivit che per assorbe tantissimo capitale
(Basilea: ogni euro di prestito si porta dietro un ammontare di capitale legato al rischio dei debitori), ma da un
rendimento migliore della media tratteggiata.
La banca daffari, assorbimento minore perch opera sviluppando ricavi da servizi e quindi lassorbimento di capitale
pi basso e quindi abbiamo un miglioramento.
Il multi national banking: ha subito incremento rilevante, miglioramento della redditivit in questo caso,
Selezionare/uscire Ristrutturare/uscire
Mantenere e consolidare
queste aree di business Sviluppare
-
Sintesi dei diversi indicatori incontrati finora
Assignment aula
Alto a sinistra: alziamo i tassi per i clienti peggiori, mentre li manteniamo costanti per i migliori
Alto a sinistra: abbassiamo i tassi ai clienti migliori, mentre li manteniamo costanti per i clienti migliori
Basso a sinistra: abbassiamo i tassi per i clienti migliori, mentre gli alziamo per i clienti peggiori
Basso destra: non discriminiamo
NB reddito operativo
viene dopo gli
accantonamenti
Dobbiamo cercare di intuire quali saranno gli
impatti su alcuni indicatori
Per gli indicatori finanziari si usi: MM molto
maggiore, PA pi alto, LO lo stesso, PB pi basso,
MB molto pi basso (rispetto ai risultati del
passato)
S SS D SS S NO
Pi accantonamenti
S SS S SS NO S
Selettiva
SS SS 0 SS S SI
LO D 0 DD D NO
Espansiva
Full discriminating
Rese al mercato
NB:
S: sale
D: diminuisce
-
Elementi da prendere in considerazione per dare le risposte:
- Distribuzione delle esposizioni per classe di rating distribuzione uniforme
- Quante/quali altre banche che discriminano gi
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