aprilia - 22 novembre 2008 gruppo di lavoro qualità dell'acqua e lotta agli inquinamenti ”

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Aprilia - 22 novembre 2008 Gruppo di lavoro Qualità dell'acqua e lotta agli inquinamenti ”. “Viviamo di acqua, ossigeno, ma anche di CO2” L’ impatto dell’inquinamento sull'ambiente e sugli esseri viventi. E’ solo una questione di tempo…. Antonio Valassina - PowerPoint PPT Presentation

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Aprilia - 22 novembre 2008

Gruppo di lavoro

Qualità dell'acquae

lotta agli inquinamenti”

Antonio ValassinaAssociazione Liblab – www.liblab.it

“Viviamo di acqua, ossigeno, ma anche di CO2”

L’ impatto dell’inquinamento sull'ambiente e sugli esseri viventi. E’ solo una questione di tempo…

Che cosa siamo?

Che cosa siamo?

Questo succede perché le molecole di H2O non sono molto legate come nei solidi ma, per così dire, scorrono le une sulle altre

quasi come un mucchio di palline accatastate.

Come si può facilmente notare, l'acqua è un liquido e se si versa su un piano comincia a scorrere.

Struttura di un citocromo circondato da molecole d'acqua

Interazione ione-dipolo

L'interazione elettrostatica ione dipolo è responsabile della solvatazione degli ioni

Normalmente una proteina ha il minimo di solubilità al suo punto isoelettrico (quando è complessivamente neutra)

Una proteina globulare ha normalmente i residui carichi esposti al solvente

Fino ad ora si è guardato al processo di folding delle proteine come una "danza" della catena polipeptidica, ma si è sempre trascurato il secondo partner di ballo: l'acqua!!.

In effetti, a quanto dicono i ricercatori, in assenza di proteina, i movimenti delle molecole d'acqua assomigliano molto a un ballo non coreografato di musica dance, mentre la presenza della proteina,

"costringe" i movimenti in uno schema più ordinato (quale potrebbe essere, nel nostro parallelismo, un minuetto), che favorisce enormemente il processo di folding.

Bilancio Idrico Quotidiano dell’Organismo

APPORTO DI ACQUA

Acqua bevuta 800-1500 ml

Acqua contenuta nei cibi 500-700 ml

Acqua metabolica 350 ml

PERDITA DI ACQUA

Urine 800-1500 ml

Feci 100-150 ml

Respirazione - sudorazione 1250 ml

IMPRONTA IDRICA / FOOT PRINT

Usiamo molta acqua per bere, cucinare e lavare, ma ancor più per produrre cibo, carta, vestiti in cotone, etc.

L’impronta idrica è un indicatore che consente di calcolare l’uso di acqua,prendendo in considerazione sia l’utilizzo diretto che quello indiretto di acqua,

del consumatore o del produttore.

L’impronta idrica di un individuo, di una comunità, di un’azienda è definita come il volume totale di acqua dolce utilizzata per produrre i beni

e i servizi consumati da quell’individuo, comunità o impresa.

Ma quanta acqua occorre per arrivare a un chilo di cibo?

SONO ANDATO FUORI TEMA??? FORSE NO…

Traduzione: se serve cosi’ tanta acqua per fare cosi’ poco ciboAllora significa che masse enormi di elementi contenuti e trasportati dall’acqua

inevitabilmente si accumuleranno nei consumatori finali:-a terra i grandi erbivori e carnivori

-- in mare i grandi predatori e i molluschi filtranti

Un fiore o una foglia di insalata sembra un alimento solido, ma possono essere costituiti

fino al 98 per cento da acqua. Come quella nel corpo umano e in quello degli

animali che è costituito come abbiamo visto per la maggior parte da acqua,

che, in questo caso, si chiama acqua "organica".

Se tagliamo un gambo di sedano, un pomodoro, uno zucchino, un cavolfiore, un kiwi o una pera, vediamo uscire del succo;

se osserviamo attentamente, notiamo dei tubicini sottili: sono le condutture che trasportano l' acqua che sale

e scende fino alle radici della pianta.

ALIMENTO CONTENUTO DI ACQUA

Frutta  e verdura                                                   

70-95%

Latte 

                   

88%

Uova 

                       75%

Carne

cotta                                                

 

50-70%

Pane

                                                   

30-40%

Margarina e burro   12%

STOP STOP STOP!!!

FAMMI CAPIRE

MEGLIO!!

Che acqua riceviamo? Chi la protegge?

CHI MI PROTEGGE ?

Legge ed acqua potabile

L'acqua potabile è disciplinata dal DPR n. 236/1988 e dai decreti legislativi n. 31/2001 e n. 27/2002,

che discendono da Direttive europee che hanno imposto dei requisiti molto rigorosi.

L'acqua, per essere potabile, non solo non deve "contenere microrganismi e parassiti,

né altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana",

ma non deve superare neanche determinati valori massimi di sostanze non propriamente nocive per la salute.

Per altre sostanze e caratteristiche, inoltre, la legge prevede dei "parametri indicatori" il cui superamento pur non determinando

necessariamente la non potabilità dell'acqua, impone una valutazione rimessa alle autorità sanitarie (le ASL),

le quali potranno disporre

"che vengano presi provvedimenti intesi a ripristinare la qualità dell'acqua".

Così, se il ferro supera il valore di 200 microgrammi per litro (un microgrammo è un milionesimo di grammo)

o il manganese 50 microgrammi, le autorità sanitarie potranno ordinare all'azienda

che gestisce l'acquedotto di predisporre trattamenti per abbassare tali valori.

Legge ed acqua potabile

Qualità dell'acqua potabile

L'Unione europea definisce le norme qualitative essenziali cui devono soddisfare le acque destinate al consumo umano.

ATTODirettiva 98/83/CE del Consiglio, del 3 novembre 1998,

concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano.

Legge ed acqua potabile

La direttiva prevede che gli Stati membri possano stabilire deroghe ai valori di parametro fino al raggiungimento di un valore massimo, purché:

- la deroga non presenti un rischio per la salute umana;

- l'approvvigionamento delle acque potabili nella zona interessata non possa essere mantenuto con nessun altro mezzo congruo;

- la deroga abbia durata più breve possibile, non superiore a un periodo di tre anni (è prevista la possibilità di rinnovare la deroga per due periodi addizionali di tre anni).

Legge ed acqua potabileFatta la Legge ..trovate le deroghe…

Arsenico = max 10 microgrammi/litro

Benzene= 1

Benzo (a) pirene = 0,01

Boro = 1

Cadmio = 10

Clorito = 200

Cromo= 50

Cianuro = 50

Fluoruro = 1,5

Mercurio = 1

Nichel = 20

Nitrati = 50

Nitriti = 0,5

Piombo = 10

Selenio = 10

Vanadio = 50

Legge ed acqua potabileI limiti delle sostanze tossiche

…però,

al d. lgs. 31 del 2001 i gestori hanno trovato un inghippo cioè hanno chiesto, tramite le Regioni,

di poter distribuire in alcuni casi acqua "non potabile",

grazie a un decreto specifico che consente di alzare temporaneamente i limiti previsti per talune sostanze -> le famose “deroghe”.

Il prof. Mario Dall'Aglio, già docente di Geochimica Ambientale alla Sapienza, racconta che nel sud della Toscana e nel nord del Lazio

(come per i Castelli…)sono state concesse deroghe per l‘Arsenico (cancerogeno in classe 1)

che sono state utilizzate da ACEA /Regione e Comuni per portare il limite da 0,10 microgrammi/lt

fino a 50 microgrammi !!!!.

Mappa delle deroghe = acqua “no limits”!....

Piemonte: 2000, manganese ferro solfati; 2004, arsenico fino a 40 mg/l e nichel nella località di Silvano d'Orba; 2006 rinnovo deroghe per arsenico e nichel

Lombardia: 2001, ammoniaca ferro magnesio manganese solfati; 2003 arsenico boro cloriti fluoro vanadio; 2006 arsenico nel comune di Carona; 2007 rinnovo deroga arsenico pv. Cremona e Mantova

Veneto: 2001 ammoniaca manganese solfati; 2006 tricloroetilene e tetracloroetilene nel comune di San Bonifacio; 2006 clorito

Trentino: 2003 arsenico boro cloriti fluoro vanadio; 2004 boro arsenico fluoro vanadio selenio nichel cloriti trialometani; 2006 arsenico pv.Trento e Bolzano; 2007 rinnovo deroga arsenico pv. Trento

Toscana: 2003 boro arsenico vanadio cloriti fluoro; 2004 boro arsenico cloriti; 2006 e 2007 boro arsenico cloriti trialometani

Lazio: 2005 arsenico; 2006 e 2007 arsenico fluoro selenio vanadio

Marche: 2004 cloriti comune Gabicce; 2006 cloriti comune Gabicce

Campania: 2001 fluoro area vesuviana; 2003 boro arsenico fluoro vanadio cloriti; 2006 rinnovo deroga fluoro area vesuviana

Sicilia: 2001 sodio cloruri; 2003 boro arsenico fluoro vanadio cloriti; 2004 boro arsenico fluoro vanadio selenio nichel cloriti trialometani; 2006 cloriti Palermo

Sardegna: 2004 boro arsenico fluoro vanadio selenio nichel cloriti trialometani; 2006 e 2007 boro arsenico fluoro vanadio selenio nichel cloriti trialometani

Puglia: 2003 cloriti trialometani pv. Foggia e Brindisi; 2006 cloriti trialometani pv. Taranto Foggia e Brindisi

Lo Stato membro che si avvale di una deroga provvede affinché ne sia informata:

- la popolazione interessata; - la Commissione, entro un termine di due mesi, se la deroga riguarda una singola fornitura d'acqua superiore a 1000 m³ al giorno in media o l'approvvigionamento di 5000 o più persone.

Unione Europea

Direttiva 98/83/CE

G.U. L330 del 05.12.1998

Con periodicità almeno quinquennale la Commissione sottopone a revisione i parametri stabiliti dalla direttiva

alla luce del progresso scientifico e tecnico. A tal fine è assistita da un comitato composto da rappresentanti degli Stati membri.

Con periodicità almeno triennale gli Stati membri pubblicano una relazione sulla qualità dell'acqua potabile, destinata ai consumatori.

Su base di tale relazione, la Commissione elabora ogni tre anni una relazione di sintesi sulla qualità delle acque destinate al consumo umano nella Comunità.

Entro cinque anni gli Stati membri adottano le disposizioni necessarie affinché la qualità delle acque destinate

al consumo umano sia conforme alle disposizioni della direttiva.

In casi eccezionali, tale termine può essere prorogato di tre anni al massimo.

Unione Europea

L'American Conference of Governmental Industrial Hygienists (ACGIH) (2001)

indica quali cancerogeni per l'uomo riconosciuti (A1) o sospetti (A2) i composti sottoelencati, raccomandando i relativi TLV

(TLV = threshold limit value = valore di limite di soglia ) ;

le sostanze ove non vi è indicazione di alcun valore del TLV non dovrebbero essere presenti nei luoghi di lavoro:

TLV per sostanze cancerogene riconosciute (A1) o sospette (A2)

Valore limite

American Conference of Governmental Industrial Hygienists (ACGIH)

TLV per sostanze cancerogene riconosciute (A1) o sospette (A2)

La IARC ha individuato 51 settori di rischio per esposizione a sostanze cancerogene con i relativi organi bersaglio:

Processi chimici od industriali connessi con l'induzione del cancro nell'uomo,

organi bersaglio e principali vie di esposizione (IARC-1987)

COME SI STUDIA LA RELAZIONE

TRA ESPOSIZIONE AMBIENTALE

E

MALATTIA TUMORALE ????

LA FABBRICASERBATOIO “INNATURALE”

EHI EHI!...

STOP STOP STOP!!!

FAMMI CAPIRE

MEGLIO!!

Chissà che cosa c’è dentronell’acqua della mia città…

Quali sono i Siti contaminati?

Ma l’ acqua ???

Ma l’estensione della falda inquinata ???

Siti di interesse regionale da valutare per l’inserimento

..e la Puglia???

Several processes can result in the formation of acid deposition. Nitrogen oxides (NOx) and sulfur dioxide (SO2) released

into the atmosphere from a variety of sources call fall to the ground simply as dry deposition. This dry deposition can then be converted

into acids when these deposited chemicals meet water. Most wet acid deposition forms when nitrogen oxides (NOx) and sulfur dioxide (SO2)

are converted to nitric acid (HNO3) and sulfuric acid (H2SO4) through oxidation and dissolution. Wet deposition can also form

when ammonia gas (NH3) from natural sources is converted into ammonium (NH4).

Lake acidification begins with the deposition of the byproducts acid precipitation (SO4 and H ions) in terrestrial areas located adjacent to the water body. Hydrologic

processes then move these chemicals through soil and bedrock where they can react with limestone and aluminum-containing silicate minerals. After these chemical

reactions, the leachate continues to travel until it reaches the lake. The acidity of the leachate entering lake is controlled by the chemical composition of the effected lake's surrounding soil and bedrock. If the soil and bedrock is rich in

limestone the acidity of the infiltrate can be reduced by the buffering action of calcium and magnesium compounds. Toxic aluminum (and some other toxic heavy metals) can

leach into the lake if the soil and bedrock is rich in aluminum-rich silicate minerals.

UE ! ASPETTA UN ATTIMO!

VORRESTI DIRE CHE L’ACQUA DELLA MIA TERRA

E’ TUTTA INQUINATA?

UNA TESTIMONIANZA….

1) Lo sviluppo industriale provoca il deterioramento della qualità delle acque

L’ emissione e diffusione di inquinanti tossici da parte dell’industria, l’inquinamento chimico e fisico dell’industria energetica, fino ai sottoprodotti inquinanti dell’industria farmaceutica 1.2 - Industria energetica: inquinamento fisico e chimico. 1.3 - L’industria della salute inquina l’acqua

2) Lo sviluppo agricolo intensivo provoca il deterioramento della qualità delle acque: diffusione di tossici chimici e contaminanti biologici

2.1 - Inquinanti chimici: pesticidi e nitriti2.2 - Inquinanti biologici: gli OGM

3) Lo sviluppo urbano provoca il deterioramento della qualità delle acque

3.1 – Acque reflue3.2 – Rifiuti3.3 – Traffico

4) La privatizzazione dell’acqua riduce la qualità dell’acqua

4.1 - ATO and SpA/ Abbassamento di falda: concentrazione degli inquinanti4.2 – ATO and SpA/ Mobilizzazione e innalzamento di tossici inquinanti e/o elementi non desiderati verso la superficie: diffusione

La vicenda dell’Arsenico…

5) Come la mafia e la corruzione politico amministrativa provocano il deterioramento della qualità delle acque: le discariche abusive industriali e urbane, le centrali a combustibili fossili, la mancata sorveglianza, l’assenza di manutenzione e investimenti.

6) Inquinanti di guerra: l’acqua è una vittima

7) L’acqua del Sindaco è inquinata?

7.1 Prima di entrare in rete7.2 Durante il viaggio in rete

8) L’acqua minerale è più inquinata: ope legis

..l’acqua minerale NON e’’ classificata potabile…

9) Inquinanti persistenti

Diossine, Ritardanti di fiamma costituiti da Bromo, Tributilstagno (TBT), un pesticida contro le incrostazioni utilizzato nelle vernici delle imbarcazioni;

Paraffine clorurate, utilizzate come ritardanti di fiamma e ritardanti e lubrificanti industriali; Lindano (g -HCH), un pesticida organoclorurato.

10) Inquinanti legislativi: la farsa delle “deroghe” all’italiana

11) La legislazione europea/ il Register delle emissioni inquinanti: il PRTR

12) La struttura tecniche di prevenzione e controllo della qualità dell’acqua sono inadeguate, assenti o conniventi con gli inquinatori

Ma questo inquinamento fa male?

In fabbrica

Il conto delle ”morti bianche“ è incompleto.

“Nelle statistiche sulle ‘morti bianche’ vengono conteggiati solo gli infortuni sul lavoro e mai anche le morti da malattia professionale,

che ci fanno invece constatare come i morti per causa di lavoro ogni anno non sono i circa 1.300 di cui si parla ma anche i 200 che rimangono nell’oblio,

i caduti per malattia che portano a 1.500 persone il tributo di sangue che i lavoratori italiani pagano alla mancanza di norme certe,

di responsabilità e di controlli ispettivi sulle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Pietro Mercandelli, Presidente dell’Associazione nazionale fra mutilati ed invalidi del lavoro

Il conto delle “malattie bianche” è incompletoNon solo il conto delle morti bianche è incompleto, ma anche quello delle malattie. Infatti, se in fabbrica ci si infortuna di meno allo stesso tempo, però, ci si ammala

di più per malattia professionale. Il trend che si rileva nel report INAIL 2007 conferma i dati degli ultimi anni: la malattia e le morti per malattia aumentano.

MALATTIA

Con una tragica conferma di quello che il Forum e MD hanno rilevato :

l’INAIL, come tutti i “Controllori” della Salute nel Paese, non è in grado di dire con esattezza quanta parte dei tumori

siano in relazione all’inquinamento ambientale perché manca una mappa vera, accurata, controllabile dal basso dell’inquinamento del Paese Italia.

Di grandissima importanza nel report INAIL è infatti che vengono ritenuti sottostimati i dati relativi ai tumori professionali. Nel rapporto si dice testualmente che…

“la difficoltà di accertare il nesso causale con sostanze o condizioni lavorative cancerogene, cause scatenanti ancora sconosciute e non considerate,

mancata denuncia, fanno pensare agli addetti ai lavori che l’INAIL venga a conoscenza solo

di una parte dei casi e quindi in via prioritaria vi sarebbe una sottostima di denunce.

Secondo alcune indagini sulla diffusione dei tumori in Italia, tra il 4 e l’8% dei tumori ha un’origine professionale, cifre che confermerebbero un’evidente sottostima

dei casi denunciati all’Istituto.”

Nel frattempo ci si ammala e si muore sui territori: aumentano i tumori in età infantile

Lo studio di Lancet 2007

Anche recentemente, occupandosi degli effetti del degrado ambientale sulla salute, si è dovuto far ricorso a formule ipotetiche: sarebbe, potrebbe eccetera.

Oggi si può passare all’uso dell’indicativo, grazie alla pubblicazione su Lancet (2007) di uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltretutto specificamente dedicato alla regione europea e,

per la prima volta, a una popolazione esposta come bambini e adolescenti: l’Environmental Burden of Disease.

Ovviamente i risultati sono tutt’altro che consolatori: complessivamente si può affermare che oltre il 30% delle morti che si registrano tra i giovani e giovanissimi

europei (da 0 a 19 anni) sono dovute a fattori ambientali, per la precisione 5. Si tratta dell’inquinamento dell’aria, esterno e interno

all’inquinamento e alla contaminazione delle acque (e alla carenza delle misure igieniche), l’inquinamento da piombo, traumi e incidenti.

In Italia la crescita dei casi di tumori è a livelli da epidemia.

Basta guardare i numeri e confrontare i dati degli anni Ottanta con le analisi più recenti. -Tra il 15 e il 20 per cento in più i casi di linfomi e leucemie;- i mesoteliomi che esplodono (+ 37% nelle donne e +10% negli uomini);- poi la mammella (+27%),- il cervello (tra l'8% e il 10%), il fegato (tra il 14% e il 20%).

Se si guarda ai bambini la statistica diventa angosciante:- il confronto tra la fine degli anni Settanta e la fine degli anni Novanta mostra risultati spietati.

Registro italiano tumori 2007

Usando come campione la Regione Piemonte…

si scopre un'impennata del 72% del neuroblastoma, del 49% nei tumori del sistema nervoso centrale,

del 23% per le leucemie.

Una contabilità terribile, resa meno drammatica solo dai migliori risultati nelle guarigioni, grazie alla diagnostica precoce e alle terapie.

Ma se si analizza l'avanzata del cancro con i meccanismi d'inchiesta bisogna porsi altre due domande, dove e perché, che aprono scenari ancora più inquietanti.

Dove aumentano i casi di cancro?

In tutta Italia, con una concentrazione micidialein 54 aree che comprendono 311 comuni.

Nella mappa tracciata da 'L'Espresso' nel 2007 queste zone di crisi disegnano una radiografia della Penisola avvelenata che corre da Pieve Vergonte, un paese

all'ombra della fabbrica Enichem nel profondo Nord della provincia di Verbania, alla punta inferiore della Sicilia, con Gela e il suo petrolchimico voluto da Enrico

Mattei per regalare un futuro industriale all'isola.

Ma L’As del Lazio ?L’As in Amiata?

Il ferro a Meledugno?

Il Rapporto AIRTUM 2008 - Tumori infantili

Ora abbiamo soprattutto la recentissima conferma dal Rapporto AIRTUM. I tumori infantili sono una patologia rara, ma il numero di bambini e adolescenti

colpiti ogni anno è in aumento. Si tratta di un fenomeno che riguarda tutti i paesi occidentali le cui cause sono ancora da indagare.

La buona notizia (se così si può dire…) è che in queste fasce di età (0-14 e 15-19) la mortalità è in costante diminuzione

e che oggi i giovani guariscono e sopravvivono più a lungo alla malattia rispetto a quanto accadeva ai loro coetanei 30 anni fa.

Dunque, sia nelle fabbriche come sul territorio, diventa cruciale la necessità di disporre da una parte

di una mappa dell’inquinamento dettagliata dell’acqua (insieme a terra e aria) continuamente aggiornata e dall’altra di una analoga mappa della presenza di patologie

che insistono sullo stesso territorio. Ma sotto il controllo dei cittadini.

E’ l’unica via per costruire le condizioni indispensabili alla stesura della

Mappa epidemiologica delle malattie da inquinamento ambientale dell’Italia

Allo stesso tempo risulta dunque assolutamente evidente che la vera emergenza

non sono le emissioni di CO2,

per la quale vengono stanziate dall’UE somme sempre più imponenti.

Se si pensa che si tratti di cifre “minori” ecco un memento.

Ma l’ Acqua ???

E’ tutto qui ??? Solo questi siti?

Castelli Romani As

Amiata

Bracciano As

As

Meledugno

AltamuraColiOlii

Fe

LE CONSEGUENZE DELL’INQUINAMENTO NELLE ACQUE MARINE E LO SFRUTTAMENTO DELLE RISORSE DEL MARE IN UN RAPPORTO

DELLA AGENZIA EUROPEA PER L’AMBIENTE (EEA)

L’Agenzia europea dell'ambiente (AEA), in un rapporto redatto in collaborazione con il MAP (Piano d’azione del Mediterraneo) UNEP,

ha affrontato i “Problemi Prioritari nell’ambito del Mediterraneo”.

Viene analizzata la questione dell’inquinamento marino a livello dei singoli paesi europei, ma anche a livello regionale.

Il rapporto presentato dall’Agenzia non vuole essere una fotografia puntuale della condizione attuale

Il MAP ( Piano d'Azione per il Mediterraneo).

Il Piano d'Azione per il Mediterraneo, diretto alla cooperazione e allo sviluppodella Regione, vede coinvolti 21 stati mediterranei insieme all'Unione Europea.

Attraverso il MAP, le Parti Contraenti la Convenzione di Barcellona e i suoi Protocollisi prefiggono di affrontare le sfide della protezione dell'ambiente marino e costiero

dell'area mediterranea, sostenendo, a livello regionale e nazionale, piani rivoltiallo sviluppo sostenibile dell'area.

Le 22 Parti Contraenti la Convenzione di Barcellona sono:

Albania, Algeria, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Cipro, Egitto, la ComunitàEuropea, Francia, Grecia, Israele, Italia, Libano, Libia, Malta, Marocco, Monaco,

Serbia e Montenegro, Slovenia, Spagna, Siria, Tunisia, Turchia.

Lei nostra sorella ACQUA

NoiComponentiEvoluzione

L’acqua potabileLegislazione

Come è lei oraSiti inquinati

Siti inquinati nascosti

Come siamo noiMalattie

Perché aumentano e dove

La nostra lottaper l’acqua

la salute e la vita

Lei nostra sorella ACQUA

NoiComponentiEvoluzione

L’acqua potabileLegislazione

Come è lei oraSiti inquinati

Siti inquinati nascosti

Come siamo noiMalattie

Perché aumentano e dove

La nostra lottaper l’acqua

la salute e la vita

MA NOICHE POSSIAMOFARE??

Aprilia - Secondo Forum Nazionale dei Movimenti per l’acqua

22 e 23 novembre 2008

Acqua pubblica - Riprendiamoci il futuro!

= progettiamo insieme un percorso di liberazione

LA RISPOSTA DEI CITTADINI E DEI MOVIMENTI

Istituzioni, enti, partiti e sindacati si debbono assumere le loro responsabilità.

Il ricatto posto di lavoro contro disoccupazione, a prezzo della salute e della vita

dei lavoratori e dei cittadini, va denunciato con forza e respinto con altrettanta determinazione.

La difesa della qualità dell’acqua come bene comune pubblico deve obbligare a una rapida riconversione, condivisa con i lavoratori,

di interi pezzi dell’apparato produttivo del Paese che ormai sono solo produttori di morte verso attività eco compatibili.

Forum Nazionale dei Movimenti per l’Acqua / Medicina Democratica

Il nostro percorso e le modalità di risposta valutando i seguenti obbiettivi:

1) ricordare a tutti con fermezza che l’acqua è un alimento e come talerappresenta un elemento la cui ottima qualità è essenziale per la vita;

l’acqua è inoltre presente come “acqua invisibile” in tutti gli alimenti e pertanto se inquinata altrettanto lo è tutto il ciclo del cibo; l’acqua pertanto non può assolutamente essere una merce da commerciare;

l’acqua è un diritto da proteggere e conservare;

2) denunciare come la realtà dell’inquinamento delle acque in Italia sia molto più grave ed estesa di quanto Autorità e Istituzioni vogliano ammettere:

non è ammissibile che la “mappa dell’inquinamento reale” sofferto dai cittadinisia molto più estesa della “mappa istituzionale” ufficialmente riconosciuta

e ammessa nei luoghi decisionali;

le ARPA regionali devono inserire ufficialmente nelle loro mappe tutti i siti inquinati scoperti e denunciati dai cittadini = Lazio /Velletri / Arsenico;

3) denunciare che la vera emergenza sono la malattia e la morte da intossicazione dentro e fuori le fabbriche, che avvengono anche per l’inquinamento gravissimo

e sempre più esteso dell’acqua di superficie e di quella in falda (insieme a terra ed aria):

la corrispondenza generale tra siti inquinati e malattie tumorali e patologie croniche tra i lavoratori e tra la popolazione sono la prova

occorre costruire pertanto immediatamente una mappa epidemiologica delle malattie da inquinamento ambientale;

4) denunciare che l’emergenza dunque non è la CO2; fermo restando che le emissioni di tutti i gas vanno abbattute, bisogna smettere

di dare incentivi per la CO2 tramite “le quote”(vera e propria forma, ormai gigantesca, di finanziamento-sovvenzione occulta del sistema inquinante industriale con soldi pubblici, altrimenti proibito dall’ UE)

e utilizzarli invece per il disinquinamento e la riconversione dei siti inquinati;Giornata mondiale per il cambiamento climatico 6 dicembre …

5) denunciare che lo stato delle Reti degli acquedotti nazionali con condotte in cemento-amianto,

tubi in piombo e infiltrazioni di inquinanti non è assolutamente accettabile; il Forum dei Movimenti ricorda con fermezza a Governo,

Parlamento e Partiti i mancati investimenti di questi ultimi trent’anni e che esistono grandi opere pubbliche

che non solo il Forum dei Movimenti per l’Acqua, ma anche MD auspica, sostiene e ritiene urgentissime:

il rifacimento e/o completamento degli acquedotti italianiche le attuali SpA evitano accuratamente in nome

della massimizzazione dei loro profitti (vedi, ad esempio, l’immediato blocco dei lavori di messa a norma degli impianti

sulla riva sinistra dell’Arno non appena i privati sono arrivati con Publiacqua);

5) obbligare pertanto localmente le Regioni con le varie ARPA e a livello nazionale il Governo con i Ministeri coinvolti e l’ISPRA ,

tramite denunce e segnalazioni presso la Corte di Giustizia e la Commissione Ambientale UE, ad adeguare immediatamente

il sistema Italia a tutte le normative europee già approvate e operative, per la difesa dell’acqua di superficie e in falda (insieme a terra ed aria),

ma non applicate;

obbligare il Ministero dell’Ambiente a comunicare immediatamente alla Commissione UE i dati sull’inquinamento delle acque;

6) obbligare tutte le industrie a mettersi immediatamente a norma secondo il PRTR Europeo

e a comunicare immediatamente i dati dell’inquinamento al Register; allo stesso modo obbligare tutte le attività civili (non industriali)

a comunicare i propri dati al PRTR Europeo.

7) obbligare tutte le SpA ed Enti Gestori come pure i Comunia rispettare rigorosamente la legislazione sulle deroghe e in omissione avviare

tutte le iniziative necessarie per far decadere immediatamente i contratti di affidamento; qualora questo non avvenisse i cittadini avvieranno denunce alla magistratura

per valutare reati di “omissioni” , “disastro colposo” e “danni gravi alla salute pubblica”;

8) promuovere l’inserimento delle acque minerali nelle acque potabili eliminandole dalla lista delle “materie prime estraibili” , riclassificarle come alimento sottomettendole

alla stessa normativa delle acque in rete con tutti gli obblighi conseguenti; fino alla loro progressiva esclusione dal mercato: l’acqua non è una merce;

9) ricercare la condivisione di queste lotte con i lavoratori delle industrie inquinanti utilizzando gli strumenti della informazione e della controinformazione

sui rischi a cui loro per primi sono esposti; riconvertire i siti inquinatisalvando i posti di lavoro e’ una priorita’ assoluta

10) perseguire in questa battaglia per la qualità dell’acqua l’unione di tutti i Movimenti che lottano per i Beni Comuni

La lotta per i rifiuti zero e quella contro le centrali a combustibili fossili come quella per l’aria che respiriamo

sono intrinsecamente legate alla battaglia per la difesa della qualità dell’acqua perche tutte difendono lo stesso diritto vitale, quello alla salute.

AnnaPata,Anna Yan

“Nostra Terra, Nostra Madre”

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