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Associazione Culturale Italiana Chimici Consulenti Trasferimento di Innovazione
EVENTO DI PRESENTAZIONE
28 Giugno 2012Hotel San Francesco al Monte- Napoli - Italy
Napoli, 28/06/2012 - Hotel San Francesco al Monte
Scopo dell’intervento odierno
Discutere le potenzialità di due comparti tipici del sistema produttivo nazionale e regionale come strumenti di sviluppo del territorio sulla base della valorizzazione della tradizione locale ed analizzare il ruolo dell’Associazione ITC nelle dinamiche di sviluppo e diffusione della conoscenza.
Napoli, 28/06/2012 - Hotel San Francesco al Monte
L’articolazione e le finalità dei progetti di AssITC
Acquisizione di elementi e dati relativi alla dimensione economico- produttiva, paesaggistico- ambientale e storico - culturale dell’area di interesse mediante l’applicazione di strumenti di indagine pluridisciplinare
Formulazione di proposte di azioni di sviluppo con la creazione di modelli metodologici di gestione integrata delle risorse dell’area mediante il ‘trasferimento’ di know-how e di conoscenza
Avvio di processi virtuosi di comunicazione tra i soggetti interessati che operano su o per il territorio
Napoli, 28/06/2012 - Hotel San Francesco al Monte
PROGETTI IN ITINERE
INNOVAZIONE E SOSTENIBILITA’ PER LA VALORIZZAZIONE DELLA CERAMICA ARTISTICA E TRADIZIONALE
IL PRESENTE E IL FUTURO DELLE PRODUZIONI AGROALIMENTARI LOCALI: SPUNTI DI INNOVAZIONE PER IL SETTORE DELL’OLIO D’OLIVA
Napoli, 28/06/2012 - Hotel San Francesco al Monte
INNOVAZIONE E SOSTENIBILITA’ PERLA VALORIZZAZIONE DELLA CERAMICA ARTISTICA E TRADIZIONALE
Napoli, 28/06/2012 - Hotel San Francesco al Monte
Premessa
Le produzioni ceramiche italiane rappresentano un patrimonio culturale e una risorsa economica e produttiva fondamentale per il nostro paese.
Hanno diffusione su tutto il territorio nazionale e sono il frutto di una tradizione artistica e produttiva secolare.
Napoli, 28/06/2012 - Hotel San Francesco al Monte
Le difficoltà del compartoA. difficoltà di accesso al mercato globalizzato
B. scarsa propensione ad acquisire competenze manageriali
C. difficoltà ad espandere la produzione e a crescere senza perdere la propria natura
D. difficoltà di avviare il passaggio generazionale e di formare i giovani
E. problematiche di sottocapitalizzazione e di conseguente difficoltà di accesso al credito
F. limitate occasioni di interlocuzione con soggetti con i quali “sperimentare” nuovi materiali e nuove tecniche di lavorazione e/o cottura
G. bassa propensione alla riconversione in attività a maggiore sostenibilità ambientale (utilizzo di energie alternative, cogenerazione, ricerca di materiali eco-compatibili
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Agire a sostegno dello sviluppo, della tutela e della valorizzazione delle produzioni ceramiche italiane significa mettere a punto una serie di azioni atte a soddisfare le varie esigenze che il settore avverte.
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IL PROGETTO ICAT
Il progetto ICAT (Innovazione nelle Ceramiche Artistiche e Tradizionali) è finalizzato all’ottimizzazione dei processi di filiera di produzione e commercializzazione di ceramiche artistiche e tradizionali ed all’innesco di circuiti di innovazione nella lavorazione artigianale.
Napoli, 28/06/2012 - Hotel San Francesco al Monte
Esso traccia le coordinate per l’implementazione di un percorso che promuova approcci innovativi nel campo della lavorazione artigianale della ceramica con una forte ricaduta sociale ed occupazionale sul territorio
Sviluppo del ProgettoIl progetto verrà sviluppato attraverso studi ed interventi
sulle attività tipiche del settore:
• Repertorio formale e stilistico
• Analisi storico artistica e contestualizzazione territoriale
• Materie prime
• Processi di cottura
• Formatura, forme e decori
• Tecniche diagnostiche
• Attrattività del prodotto
• Sviluppo dei territori di produzione
Napoli, 28/06/2012 - Hotel San Francesco al Monte
Finalità
Obiettivo prioritario del progetto sarà la definizione
del sistema di gestione del processo di trasferimento di innovazione nel quale verranno ad integrarsi gli obiettivi di sviluppo delle conoscenze e di crescita del know-how ed elementi di crescita territoriale quali l’integrazione delle filiere (settore turistico e della formazione), nuove tecnologie per il risparmio energetico e la salvaguardia dell’ambiente e l’innesco di un ciclo virtuoso dei rifiuti.
Sarà quindi curata la redazione di un disciplinare di regolamentazione delle produzioni ceramiche che sceglieranno di aderire al sistema di gestione ICAT.
Napoli, 28/06/2012 - Hotel San Francesco al Monte
Le fasi I e II del progetto ICATIl progetto si articolerà in quattro fasi temporalmente
distinte:
In fase preliminare verrà avviato uno studio dei disciplinari di produzione della Ceramica Artistica e Tradizionale al fine di acquisire le principali norme che regolano e tutelano, attraverso l’utilizzo del marchio Ceramica Artistica e Tradizionale (CAT), il patrimonio artistico e culturale ceramico esistente.
Seguirà una attività di consultazione degli artigiani, attraverso la predisposizione di un formulario
Una seconda fase comporterà l’individuazione di strumenti di protezione della proprietà intellettuale che disciplinino, identifichino e tutelino le produzioni “innovative”
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Le fasi III e IV del progetto ICAT
Una terza fase promuoverà un brand commerciale unico per il territorio,collegato al disciplinare, e l’organizzazione di una filiera di produzione e vendita internazionale attraverso canali diversificati.
Una quarta fase, da sviluppare in coordinamento con Enti Pubblici Territoriali,Università e primari Enti di Formazione, è invece dedicata alla creazione di scuole
artistiche di lavorazione della ceramica,
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Il ruolo dell’Associazione ITC nel progetto ICAT
organizzazione di momenti di discussione a livello nazionale e �internazionale sullo stato dell’arte della ceramica in Italia e in � � � �Europa e sulle possibili future linee di sviluppo
Napoli, 28/06/2012 - Hotel San Francesco al Monte
messa a punto di eventi e/o modelli per la creazione di rapporti
sempre più stretti e proficui tra produzioni artistiche, sistema turistico
e sistema culturale italiano e internazionale, nell’ottica di un mutuo �vantaggio
creazione di uno strumento informativo e culturale dedicato al mondo della ceramica nei suoi vari aspetti, dalla storia alla tecnologia, dall’arte alla ricerca, dal mercato al design.�
L’ICAT come risorsa territoriale
ICAT si propone quindi come risorsa locale sostenibile per l’individuazione, la sperimentazione e la valorizzazione di nuovi materiali e tecnologie per la ceramica di interesse artistico, promuovendo contestualmente un’attenzione privilegiata all’individuazione di sistemi per ridurre la pressione sull’ambiente, l’adozione di strategie di mercato efficaci, la formazione e l’impiego di figure professionali adeguate alla domanda e non ultima la valorizzazione del
patrimonio artistico e culturale locale.
Napoli, 28/06/2012 - Hotel San Francesco al Monte
IL PRESENTE E IL FUTURO DELLE PRODUZIONI AGROALIMENTARI
LOCALI: SPUNTI DI INNOVAZIONE PER IL SETTORE DELL’OLIO
D’OLIVA
Napoli, 28/06/2012 - Hotel San Francesco al Monte
L'Italia è il secondo produttore europeo di olio d’oliva con una produzione nazionale media di oltre 6 milioni di quintali, due terzi dei quali extravergine e con ben 39 denominazioni (Dop) riconosciute dall'Unione Europea.
La produzione di olio d’oliva incide per circa il 7% sul totale agricoltura e di questi circa 85% in valore proviene dalle regioni meridionali
Napoli, 28/06/2012 - Hotel San Francesco al Monte
Napoli, 28/06/2012 - Hotel San Francesco al Monte
La variabilità genetica: vero punto di forza
L’Italia ha un patrimonio genetico straordinario, con cultivar che a volte hanno una valenza geografica talmente puntuale da essere diffuse nel territorio di un solo comune.
La vastità del patrimonio genetico è forse la caratteristica più importante dell’olivicoltura italiana ed è su di essa che trovano fondamento le DOP
Napoli, 28/06/2012 Hotel San Francesco al Monte
In Italia 25 varietà coprono il 58% della superficie investita a olivo; in Spagna, un egual numero di varietà copre il 96% della superficie olivicola;
3 varietà in Grecia (Koroneiki, Kalamon, Mastodois) e 3 in Portogallo (Galega Vulgar, Cobrancosa, Cordovil de Serp) coprono più del 90% della superficie olivicola;
Il Marocco è sostanzialmente una regione monovarietale (Picholine Marocaine);
In Tunisia 3 varietà (Chemlali de Sfax, Chetoui, Ouislati) coprono l’85% della superficie olivicola
Napoli, 28/06/2012 - Hotel San Francesco al Monte
Le varietà autoctone rappresentano la strategia di elezione per la valorizzazione commerciale degli oli extravergine italiani
Napoli, 28/06/2012 - Hotel San Francesco al Monte
Napoli, 28/06/2012 - Hotel San Francesco al Monte
La Campania
In Campania l’olivo è diffuso su gran parte del territorio specie nelle zone interne, collinari e con poche alternative produttive, dove rappresenta un elemento di forte caratterizzazione del paesaggio.
Si colloca al sesto posto tra le regioni italiane per superficie olivetata con 70000 ettari coltivati a cui corrisponde un patrimonio olivicolo di oltre 8,5 milioni di piante.
Sono state descritte 66 accessioni di olivo sul territorio regionale
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Il marchio DOP in Campania
Tre oli (Colline Salernitane, Cilento e Penisola Sorrentina) sono già riconosciuti dalla Comunità Europea, tre (Colline Caiatine, Irpinia Colli dell'Ufita e Terre Aurunche) sono stati approvati dal Ministero delle Politiche Agricole e due (Terre del Clanis e Terre del Matese) sono al momento in fase istruttoria.
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Le criticità e le aree di intervento
Napoli, 28/06/2012 - Hotel San Francesco al Monte
Fattori critici del settore:la fase produttiva e di approvvigionamento
Andamento altalenante quali quantitativo delle produzioni
Napoli, 28/06/2012 - Hotel San Francesco al Monte
Scarsa innovazione tecnologica
Arretratezza e frammentazione della filiera
Fattori critici del settore:le fasi di commercializzazione e
comunicazione
Il trend espansivo dell’olio extravergine determina un aumento della concorrenza straniera con prodotti di livello qualitativo medio-basso
Elevata mancanza di trasparenza informativa nei confronti del consumatore
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Come intervenire
• Mediante azioni basate sul miglioramento della qualità e non sul prezzo
• Aumentando il grado di differenziazione in termini di prodotto(biologico, DOP, IGP, aromatizzato) e di canale di vendita
• Migliorando il packaging
• Migliorando le fasi di logistica e distribuzione
• Diffondendo informazione e conoscenza
Napoli, 28/06/2012 - Hotel San Francesco al Monte
Le nuove prospettive :spunti di innovazione tecnologica
Miglioramento della qualità, rintracciabilità e sicurezza igienico-sanitaria del prodotto
Napoli, 28/06/2012 - Hotel San Francesco al Monte
Interventi sul processo volti alla valorizzazione dei reflui di lavorazione (acque di vegetazione e sansa), alla riduzione dei consumi idrici ed energetici e all’implementazione di piattaforme ITC per la gestione del processo produttivo
Grazie per l’attenzione
Napoli, 28/06/2012 - Hotel San Francesco al Monte
Daniela Nanno, Dott. Chim. Eurchem
Associazione Culturale Italiana Chimici Consulenti Trasferimento di Innovazione
www.assitc.itinfo@assitc.it
+39 327 2929390
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