biocapacità del pianeta _ fenomeno del littering e progetto "risorsa mare"

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PROGETTO “RISORSA MARE”

presentazione

ASSOCIAZIONE CONTRONDA

Chi siamo....

L'associazione ContrOnda nasce in seguito alla partecipazione al programma regionale “Principi Attivi 2010, giovani idee per una Puglia migliore” con lo

scopo di contribuire alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente marino e costiero dell'Adriatico salentino e di promuovere degli stili di vita più

consapevoli e responsabili.

Vorremmo intervenire sullo stato di “salute” del territorio e sostenere la conoscenza dei fenomeni di inquinamento che interessano la costa, dando un contributo alla costruzione di una consapevolezza del patrimonio costituito dal

mare e dalla biodiversità costiera.

Rifiuto marino

Qualsiasi materiale solido o liquido, derivante da processi di trasformazione, che, depositato inavvertitamente o abbandonato

consapevolmente nell'ambiente marino-costiero, permane nell'ambiente per un lungo periodo di tempo. E' incluso qualsiasi

oggetto fatto o usato nelle attività umane, che viene trasportato in mare indirettamente dai corsi d'acqua, dal vento, dalle acque

meteoriche.

Il fenomeno dello spiaggiamento di rifiuti (littering) è poco studiato nel Mediterraneo: alcune ricerche sul campo sono state svolte nel

Golfo Ligure, intorno alla Corsica e nel Mar Egeo

...il littering...

...il littering: tempi di degradazione dei rifiuti

Terreno Mare

Bottiglia o un sacchetto di plastica 100-1000 anni 1000 anniBottiglia di vetro circa 400 anni 1000 anniSchede telefoniche, ricariche e simili oltre 100 anni 1000 anniPiatti e posate di plastica 100-1000 anni 100-1000 anniContenitore di polistirolo oltre 1000 anni 100-1000 anniLattina d'alluminio per bibite 10 -100 anni 500 anniPannolino usa e getta circa 400 anni circa 200 anniGomma da masticare 5 anni 5 anniMozzicone di sigaretta 1-2 anni 2-5 anniIndumento di lana o cotone 1 anno 8-10 mesiTorsolo di una mela 3 mesi 3-6 mesiFiammiferi o cerini 6 mesi 6 mesiFazzoletti e tovaglioli di carta 3 mesi 3 mesiGiornali 6 mesi 2 mesiFonte: Legambiente-UNEP

...il littering: principali caratteristiche

Ubiquitarietà: l'inquinamento marino da rifiuti non è localizzato esclusivamente nelle zone densamente popolate, ma costituisce un problema

crescente anche per i territori isolati

Complessità: molteplicità di fonti, distinte in due principali categorie: fonti di origine marina: pesca, commercio marittimo, attività estrattive,

attività ricreative,... fonti di origine terrestre: rifiuti urbani abbandonati volontariamente sul

litorale o che raggiungono il mare in maniera indiretta

Difficoltà di risoluzione: interventi isolati o sporadici hanno una utilità parziale, poiché il fenomeno richiede un impegno congiunto, a causa della sua

portata sovranazionale

...il littering: impatti sull'ecosistema

Subiscono danni i pesci, gli uccelli marini, le tartarughe, i mammiferi marini:

ingestione con conseguente soffocamento o inappetenza: l'ingestione di frammenti di materiale inorganico determina un

senso di sazietà che spinge a non cercare altro cibo, causando la morte per malnutrizione

fenomeno del “ghost fishing” : le reti e le attrezzature da pesca, se abbandonate, continuano a svolgere la loro

funzione, intrappolando i pesci e gli altri animali

trasporto di specie aliene (tramite rafting): la velocità modesta con cui i frammenti vengono trasportati dalle correnti

consente agli ospiti di adattarsi alle nuove condizioni ambientali

• trasformazione della composizione chimica delle acque e dei fondali per effetto della dispersione di sostanze liquide ma

anche delle reazioni che intervengono sui materiali solidi esposti alle condizioni climatiche

• deposito di micro-frammenti, derivanti dall'azione delle onde e dei venti su pezzetti di dimensioni maggiori, sul fondale

marino e lungo la costa con conseguente impoverimento di sostanze nutritive

• degrado da un punto di vista estetico dei luoghi

• rischio sanitario

...il littering: impatti sull'ecosistema

...il littering: possibili rimedi...

necessità di interventi distinti sulla base della fonte da cui i rifiuti sono originati

Rifiuti originati dalle attività marittime

Rifiuti originati dalle attività sulla terraferma

Accordi internazionali per la definizione di regole

comuni

Corretta gestione dei rifiuti urbani: raccolta differenziata, recupero e

riciclo

Informazione su cause ed effetti del fenomeno

Giornate di sensibilizzazione e rimozione dei materiali dalle coste e dai

fondali

...il littering: possibili rimedi

La Convenzione Internazionale per la Prevenzione dell'Inquinamento dalle Imbarcazioni (MARPOL) regola la possibilità per le navi di

disfarsi in mare dei propri scarti.

Allegato V MARPOL:• ratificato da circa 120 paesi, compresa l'Italia, vieta l'abbandono di qualsiasi oggetto in plastica e regola l'abbandono degli altri materiali

sintetici• ha istituito delle Aree Speciali nelle quali è vietato l'abbandono di qualsiasi scarto ad eccezione dei rifiuti alimentari. Le aree speciali individuate sono: Mar Mediterraneo, Mar Baltico, Mar Rosso, Mar

Nero, Golfo Persico, Golfo di Aden,Mare del Nord, Antartico e Mar dei Caraibi.

• nei porti devono essere disponibili e accessibili le infrastrutture necessarie a prendere in carico i rifiuti prodotti dalle imbarcazioni e

avviarli al corretto trattamento.

Mar Mediterraneo: le sorgenti

Risorsa Mare...la baia delle Orte

Valore della località: la baia delle Orte ospita il punto più ad Est d'Italia, “Capo d'Otranto” con il suo faro

Caratteristiche morfologiche: la parte Nord della baia si caratterizza per la presenza di un accumulo considerevole di materiale di origine principalmente antropica e in parte di origine naturale favorito dalla pendenza molto leggera della costa e dalla completa esposizione alle correnti di Scirocco

La baia delle Orte

La baia delle Orte

La baia delle Orte

Risorsa Mare: obiettivi

1) Raccolta dati: quantificazione del peso del materiale raccolto, distinguendo le diverse tipologie di oggetti e materiali al fine di ottenere informazioni su:

• distribuzione dei rifiuti per tipo di materiale• densità dei rifiuti• principali determinanti dell'accumulo: ad oggi la causa principale sembra essere un particolare idrodinamismo nel tratto di costa considerato (esposizione alle correnti meridionali).• tassi di accumulo: ripulendo dai rifiuti un tratto di costa di superficie nota e ripetendo l'operazione nella stessa area a distanza di alcuni mesi, si può conoscere il tasso di accumulo dei rifiuti • provenienza del rifiuto: lettura delle etichette informative (dove possibile)

Risorsa Mare: obiettivi

2) Informazione e sensibilizzazione: fornire alla collettività informazioni su questo fenomeno, cercando di trasmettere il principio secondo il quale tutti siamo responsabili.

3) Differenziazione e Riciclo dei materiali raccolti: partendo dal fatto che il mare è la più grande discarica del mondo, si cerca di capire se sia possibile sfruttare i rifiuti, considerandoli come una “risorsa”. Ecco perché abbiamo deciso di chiamare il progetto “Risorsa Mare”.

Cosa abbiamo raccolto fino ad oggi?

Sono state realizzate 5 giornate di raccolta rifiuti (settembre, ottobre, dicembre, febbraio e marzo) presso la baia delle Orte

Fino ad oggi sono stati raccolti 466,3 kg di rifiuti

PLASTICA VETRO ALLUMINIO INDIFFERENZIATO

25%

58%

14%

3%

Plastica pari a 7134 b.e.

1 b.e. = bottiglia equivalente (bottiglia in PVC da 2 litri)

Cosa abbiamo raccolto fino ad oggi?

Circa 10 kg di tappi

Oltre 20 kg di scarpe

Alcune considerazioni1) Sottostima iniziale del fenomeno: rifiuti coperti dalla banquette di posidonia o mischiati ai pezzi di legno

2) Accumulo di rifiuti in tempi relativamente brevi

30 ottobre 2011 - prima

30 ottobre 2011 - dopo

15 febbraio 2012

Alcune considerazioni

3) difficoltà nella raccolta degli oggetti di maggiori dimensioni e dei frammenti più piccoli

4) una parte dei rifiuti non può essere riciclata a causa del grado di deterioramento determinato dal mare

5) presenza di rifiuti tossici

Alcune considerazioni

6) presenza di rifiuti di grandi dimensioni o non riconducibili al contesto marino → micro-discariche

… rifiuti “internazionali”...

Acqua - Albania Birra - Croazia

Birra - Israele

Ketchup - Turchia

Yogurt - GreciaPneumatico - Jugoslavia

Per eventuali approfondimenti:

www.legambiente.it

Clean up the Med

http://ec.europa.eu/environment/water/marine/pollution.htm

www.cleanuptheworld.org

www.unep.org

www.oceanconcervancy.org

www.globalgarbage.org

GRAZIE PER L'ATTENZIONE

Associazione ContrOndavia Trento 99

73036 Muro Leccese LE

info@contronda.itwww.contronda.it

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