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Comune di Agnosine (BS) Piano regolatore di illuminazione pubblica
Prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei Piani di Sicurezza e Coordinamento
Committente:
Progettisti: Ing. G. Azzoni
GMS Studio Associato
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PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
D.Lgs 494/96 – D.Lgs. 528/99 e s. m. D.P.R. 222/2003
Comune di Agnosine (BS) Piano regolatore di illuminazione pubblica
Prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei Piani di Sicurezza e Coordinamento
Committente:
Progettisti: Ing. G. Azzoni
GMS Studio Associato
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PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA E
COORDINAMENTO
D.Lgs 494/96 – D.Lgs. 528/99 e s. m. D.P.R. 222/2003
CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA:
Natura dell'Opera: Illuminazione Pubblica
Oggetto: Opere di Manutenzione ordinaria, extra-ordinaria e
nuovi impianti di Illuminazione Pubblica.
Indirizzo del cantiere: .........................................................................................
Località: AGNOSINE (BS)
Importo presunto dei Lavori: .........................................................................................
Durata in giorni (presunta): .........................................................................................
COMMITTENTE:
Ragione sociale: .........................................................................................
Indirizzo: .........................................................................................
Cap - Città: .........................................................................................
RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO
Nome: .........................................................................................
Cognome .........................................................................................
Indirizzo: .........................................................................................
Cap Città: .........................................................................................
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Prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei Piani di Sicurezza e Coordinamento
Committente:
Progettisti: Ing. G. Azzoni
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INDICE GENERALE INDICE GENERALE 1. prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza e coordinamento
1.1 Premessa 2. Contestualizzazione dell’intervento
2.1 Condizioni al contorno 2.1.1 Caratteristiche intrinseche dell’area 2.1.2 Descrizione e ubicazione dei lavori 2.1.3 Caratteristiche geomorfologiche e geotecniche del terreno 2.1.4 Vincoli di sottosuolo 2.1.5 Sottoservizi impiantistici 2.1.6 Vincoli di superficie inamovibili e preesistenze 2.1.7 Vincoli aerei 2.1.8 Proiezione e caduta masse verso l’interno del cantiere 2.1.9 Emissione di agenti inquinanti dall’ambiente verso il cantiere
2.2 Impatto ambientale del cantiere 2.2.1 Proiezione e caduta di masse all’esterno del cantiere 2.2.2 Emissione di agenti inquinanti dal cantiere verso l’ambiente circostante
2.3 Interferenze con le condizioni di esercizio dell’area 2.3.1 Interferenze con attività produttive o cantieri limitrofi 2.3.2 Interferenze con edifici limitrofi e viabilità al contorno 2.3.3 Gestione delle interferenze
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1. PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA E
COORDINAMENTO
1.1 PREMESSA
Le prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza e
coordinamento hanno lo scopo di individuare le problematiche legate alle lavorazioni
già nelle sue fasi preliminari. Esse costituiranno quindi il punto di partenza essenziale
per la stesura del piano di Sicurezza e di Coordinamento predisposto, ai sensi dell'art.
11 del D. Lgs 528/99, per consentire l'esecuzione dei lavori oggetto dell'appalto nelle
condizioni di massima sicurezza e salubrità.
Detto piano sarà il documento riepilogativo illustrante i mezzi di igiene e di
prevenzione da mettere in opera parallelamente all'organizzazione del cantiere,
all'esecuzione dei lavori di costruzione delle varie opere ed alla installazione ed
all'impiego di impianti, macchinari, attrezzature e materiali.
Nella elaborazione del piano saranno presi in esame l'organizzazione del lavoro
che dovrà essere messa in atto, le tecniche di lavorazione da utilizzare per la
realizzazione delle opere, le condizioni ambientali nelle quali si dovrà svolgere l'attività
lavorativa, i macchinari e le attrezzature da impiegare in cantiere.
All'individuazione delle situazioni di rischio corrisponderà poi la programmazione
di una serie di misure di Coordinamento delle diverse fasi al fine di ridurre al minimo le
probabilità di accadimento di un evento negativo.
Il PSC dovrà in seguito essere modificato o integrato per migliorare ulteriormente,
ove ciò sarà possibile, le condizioni di sicurezza nelle varie fasi delle lavorazioni; o per
esaminare ed eliminare eventuali impreviste situazioni di rischio che si potrebbero
verificare nel corso della realizzazione dell’opera.
Tutto quello non previsto nel Piano di Sicurezza e Coordinamento non esulerà
l'Appaltatore dall'assolvimento di tutti gli obblighi previsti dalla normativa vigente.
Le norme di prevenzione e di sicurezza contenute nel presente Piano di
Sicurezza e di Coordinamento si applicano a tutti i lavoratori presenti in cantiere
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compresi i lavoratori autonomi e si estendono al personale che a titolo diverso sarà
autorizzato ad accedere nel cantiere durante l'esecuzione dei lavori.
2. CONTESTUALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO
Scopo di questa sezione è la contestualizzazione delle opere in progetto al sito ove
saranno realizzate, ovvero l’individuazione di tutte le problematiche relative al contesto
che l’esecutore incontrerà nel corso dei lavori. Vengono pertanto analizzate:
• Le condizioni al contorno che potrebbero influire negativamente sull'andamento
delle operazioni di cantiere;
L'impatto ambientale generato dall'apertura del cantiere sull'ambiente circostante;
Le eventuali situazioni di interferenza del cantiere con le condizioni di esercizio delle
aree limitrofe.
La soluzione proposta per questi aspetti dovrà poi trovare riscontro nella
successiva stesura del Piano di Sicurezza e Coordinamento.
Il complesso di informazioni strutturate che connota questa sezione è orientato a
porre l’esecutore delle opere nella condizione di conoscere approfonditamente le
problematiche connesse al sito. Obiettivo principale è dunque quello di evitare “soluzioni
di continuità” nel ciclo produttivo che potrebbero generare il ricorso ad espedienti di
fortuna per la soluzione delle problematiche che si dovessero manifestare, andando così
ad inficiare il concetto di prevenzione che sottende la redazione di un piano di sicurezza
e coordinamento.
2.1 CONDIZIONI AL CONTORNO
2.1.1 CARATTERISTICHE INTRINSECHE DELL’AREA
Gli interventi in progetto prevedono la manutenzione ordinaria, straordinaria e la
realizzazione di nuovi impianti di Pubblica Illuminazione pubblica di Agnosine
Le lavorazioni verranno effettuate prevalentemente ai lati della viabilità cittadina,
caratterizzata, in alcuni punti, da cospicui flussi di traffico veicolare.
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L’area di cantiere si collocherà ai lati delle strade per cui l’accesso alle aree
interessate dalle lavorazioni avverrà dalle strade stesse.
2.1.2 DESCRIZIONE E UBICAZIONE DEI LAVORI
Il cantiere si svilupperà lungo alcune arterie cittadine su uno od entrambi i lati.
Appare dunque evidente come nell’organizzazione delle aree di cantiere e nella
successione delle fasi di lavoro dovrà essere considerata la necessità di consentire il
normale utilizzo della viabilità e al contempo mantenere fruibili i percorsi di accesso alle
proprietà fronteggianti le via.
I percorsi di accesso agli edifici, sia pedonali sia carrai, dovranno essere
adeguatamente segnalati e protetti verso le zone di lavorazione.
Dovendo garantire la percorribilità della via cittadina le lavorazioni dovranno essere
organizzate in modo tale da non provocare chiusure complete della strada. Nel caso non
fosse possibile consentire il passaggio contemporaneo di veicoli nei due sensi di marcia
prevedere l’istituzione di sensi unici alternati o percorsi alternativi.
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1. Individuazione dell’area oggetto di intervento all’interno del territorio comunale
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2. Individuazione dell’area oggetto di intervento con evidenziazione delle particolari criticità
viabilistiche
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QUADRO SINOTTICO DEGLI ELEMENTI ESSENZIALI AI FINI DELL'ANALISI DEI RISCHI
CONNESSI ALL'AREA DI CANTIERE
FATTORI DI RISCHIO PRESENTENON PRESENTE
falde X
fossati X
alvei fluviali X
banchine portuali X
alberi X
manufatti interferenti X
strade X
ferrovie X
idrovie X
aereoporti X
scuole X
ospedali X
case di riposo X
abitazioni X
linee aeree e condutture sotterranee di servizi X
altri cantieri o insediamenti produttivi X
viabilità X
rumore X
polveri X
fibre X
fumi X
vapori X
gas X
odori o altri inquinanti aerodispersi X
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caduta di materiali dall'alto X
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2.1.3 CARATTERISTICHE GEOMORFOLOGICHE E GEOTECNICHE DEL TERRENO
La tipologia di intervento e le lavorazioni ad esso collegate non necessitano di
specifiche indagini geomorfologiche e geotecniche del terreno.
2.1.4 VINCOLI DI SOTTOSUOLO
La destinazione d’uso dell’area, la sua storia e le caratteristiche degli insediamenti
edilizi nei lotti confinanti non evidenziano la possibilità di particolari presenze di vincoli di
sottosuolo.
L’Appaltatore prima dell’apertura del cantiere o comunque prima di eseguire gli
scavi dovrà comunque procedere alla verifica presso gli enti competenti.
Nel caso si riscontrassero presenze di vincoli, l'Appaltatore dovrà:
• sospendere immediatamente gli scavi
• informare immediatamente il C.S.E.
• inibire il passaggio delimitando l’area con cavalletti e nastro bianco-rosso
• avvisare gli enti competenti
• attivare le procedure del caso concordate con il C.S.E. e gli enti
a risoluzione del problema, con consenso scritto da parte del C.S.E. (copia dovrà essere
presente tra le documentazioni da conservare in cantiere) sarà possibile riprendere le
procedure di scavo
2.1.5 SOTTOSERVIZI IMPIANTISTICI
Dalla documentazione in possesso e dai sopralluoghi effettuati si è rilevata la
presenza del solo impianto di raccolta delle acque piovane a servizio della carreggiata
stradale.
Le lavorazioni previste laddove comportino scavi o interventi che possano interferire
con la rete fognaria esistente dovranno tenerne in adeguato conto.
Sono state riscontrate anche altre possibili interferenze con sottoservizi impiantistici
che dovranno di volta in volta essere oggetto di particolare attenzioni e cautele.
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L’Appaltatore prima dell’apertura del cantiere dovrà comunque procedere alla
verifica ed all’eventuale mappatura dei sottoservizi richiedendo all’ente gestore
informazioni sulla presenza e posizione degli stessi.
In caso il gestore fornisse informazioni in merito alla presenza di sottoservizi,
durante le operazioni di scavo necessarie si dovrà considerare l’approssimazione delle
informazioni ottenute procedendo con particolare cautela in prossimità dei sottoservizi e
fornendo alle maestranze i dispositivi di protezione individuale e i mezzi di scavo adatti
alle esigenze riscontrate.
2.1.6 VINCOLI DI SUPERFICIE INAMOVIBILI E PREESISTENZE
Le aree di intervento si collocano in genere ai lati di arterie stradali lungo le quali
sono presenti vincoli di superficie e preesistenze. Si tratta di cordoli, pozzetti,
pavimentazione, segnaletica e dell’alberatura che delimita lateralmente la via. Le stesse
postazioni di lavoro dovranno essere predisposte considerando la presenza di questi tipi
di vincoli.
2.1.7 VINCOLI AEREI
I principali vincoli aerei presenti nelle aree di intervento sono costituiti dalla
presenza di linee aeree di alimentazione elettrica (anche elettrodotti) e dalla presenza
della linea telefonica.
2.1.8 PROIEZIONE E CADUTA MASSE VERSO L’INTERNO DEL CANTIERE
Le caratteristiche del cantiere e delle lavorazioni comportano la presenza di rischi di
proiezione di masse verso il cantiere dovuta alla presenza di circolazione veicolare a lato
del cantiere stesso.
Dovranno quindi predisporsi adeguati sistemi di protezione per evitare la proiezione
di masse verso il cantiere e al contempo prevedere un’organizzazione interna di cantiere
adeguata. In particolare le postazioni fisse di lavoro dovranno essere protette o
posizionate in luoghi riparati da eventuali proiezioni di masse.
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2.1.9 EMISSIONE DI AGENTI INQUINANTI DALL’AMBIENTE VERSO IL CANTIERE
Non sussistono situazioni al contorno potenzialmente in grado di generare eventi
dannosi alle maestranze del cantiere dovuti ad emissione di agenti inquinanti
dall’ambiente verso il cantiere se si escludono i gas di scarico imputabili al traffico
veicolare che caratterizza la viabilità cittadina.
2.2 IMPATTO AMBIENTALE DEL CANTIERE
2.2.1 PROIEZIONE E CADUTA DI MASSE ALL’ESTERNO DEL CANTIERE
La natura dell’opera da realizzare e le lavorazioni necessarie alla sua realizzazione
comportano un rischio di proiezione di masse all’esterno. Dovranno dunque essere
predisposti tutti gli accorgimenti necessari alla riduzione dei rischi connessi alle
lavorazioni.
In particolare si dovrà prestare particolare attenzione nelle fasi di scarico di materiali
e nel corso delle operazione di installazione e/o manutenzione dei corpi illuminanti.
2.2.2 EMISSIONE DI AGENTI INQUINANTI DAL CANTIERE VERSO L’AMBIENTE
CIRCOSTANTE
La tipologia dell’intervento in progetto e le tecniche costruttive ipotizzate non
comporteranno particolari emissioni di agenti inquinanti dal cantiere verso l’ambiente
circostante.
La configurazione dell’area di cantiere è tale per cui si dovranno comunque
prestare particolari attenzioni per il controllo del deflusso di fluidi derivanti dalle
lavorazioni di cantiere o legati alle precipitazioni atmosferiche che potrebbero interessare
la zona.
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2.3 INTERFERENZE CON LE CONDIZIONI DI ESERCIZIO DELL’AREA
2.3.1 INTERFERENZE CON ATTIVITÀ PRODUTTIVE O CANTIERI LIMITROFI
Al momento della redazione del presente documento non si riscontrano particolari
interferenze con attività produttive o cantieri limitrofi. La natura delle lavorazioni previste
renderà comunque probabile l’insorgenza di interferenze che dovranno essere
adeguatamente gestite in fase di esecuzione.
2.3.2 INTERFERENZE CON EDIFICI LIMITROFI E VIABILITÀ AL CONTORNO
La presenza del cantiere lungo le arterie viabilistiche comunali comporterà
inevitabilmente interferenze che dovranno essere risolte attraverso un’appropriata
organizzazione degli spazi e delle lavorazioni di cantiere.
In particolare dovranno essere garantiti gli accessi alle residenze e agli spazi privati
e pubblici. Nel caso in cui le lavorazioni dovessero inibirne o limitarne temporaneamente
il normale utilizzo, gli interessati dovranno essere avvertiti per tempo del possibile disagio
arrecato.
Tutti gli accessi e i percorsi dovranno essere adeguatamente segnalati e protetti.
Le eventuali limitazioni del traffico dovranno essere adeguatamente segnalate con
apposita cartellonistica diurna e notturna (lampeggianti, pannelli catarifrangenti, ecc.).
2.3.3 GESTIONE DELLE INTERFERENZE
Ogni eventuale interferenza dovrà essere gestita attraverso il corretto
coordinamento tra l’esecutore ed il responsabile del servizio prevenzione e protezione
delle attività interferenti estranee al cantiere nel caso di attività produttive, con gli
amministratore o i diretti interessati nel caso di residenza privata, con le locali autorità di
vigilanza nel caso del sistema viabilistico pubblico.
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