cesvitec a supporto dell’innovazione delle pmi: servizi online, finanziamenti, formazione: il caso...
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Centro per la promozione e lo sviluppo tecnologico delle piccole e medie imprese del Mezzogiorno – Azienda speciale della Camera di Commercio di Napoli
in collaborazione con:
Cesvitec a supporto dell’Innovazione delle PMI:
Il caso dell’Economia del Mare
Obiettivi della ricerca
Nel 2012 si è realizzata un’indagine sulle imprese dell’Economia del Mare in Campania.
La finalità della ricerca è quella di valutare il livello di innovazione ed i fabbisogni hard e soft di innovazione nelle imprese dell’Economia del Mare
Il progetto di ricerca, nell’ambito del Focal Point sull’Economia del Mare realizzato da CESVITEC, ha previsto, a conclusione dell’indagine sul campo, la realizzazione di un applicativo di scoring per consentire alle imprese di ottenere un benchmark sulla propria capacità innovativa rispetto alle imprese dell’intero settore o del proprio specifico comparto di attività (cantieristica, nautica da diporto, trasporti marittimi, spedizioni, agenzie marittime, servizi portuali, tour operator, manifatturiero specializzato al servizio dell’Economia del Mare)
Caratteristiche del database
Popolazione di riferimento : tutte le unità locali dei settori afferenti all’economia del mare attive in Campania alla data di inizio dell’indagine.
Piano di campionamento : campione casuale stratificato per provincia e sottosettore economico ATECO 2007 con numerosità campionaria pari a 400 e margine di errore stimato inferiore al 5%
Modalità di somministrazione : interviste telefoniche con il sistema CATI (Computer Aided Telephonic Interview)
I settori analizzati nel campione di imprese
Settori dell'economia del mare % Nautica da diporto
17,5
Servizi tecnico-nautici e portuali, altri servizi15,0
Cantieristica Navale14,8
Trasporti marittimi e costieri13,2
Spedizionieri e agenzie di operazioni doganali12,0
Logistica e movimentazione portuale (incluso magazzinaggio)10,8
Manifatturiero specializzato8,0
Agenti e intermediari marittimi6,0
Tour operator2,7
Le aree di valutazione per la misurazione dello score d’innovazione
1. Informazioni anagrafiche sull’azienda: ragione sociale, fatturato, addetti in classi, tipologia di impresa e di clientela, mercati di sbocco;
2. Risorse utilizzate per innovare: R&S, formazione, partnership, utilizzo di finanziamenti, mercati di approvvigionamento, partner pubblici o legati a centri di ricerca/università, eventuale tipologia di fondi per l’innovazione utilizzati, risorse economiche dedicate all’innovazione;
3. Fonti informative per l’innovazione: livello di utilizzo delle diverse fonti di informazione (interne all’impresa o al gruppo, esterne private come fornitori, clienti, consulenti, distretti, etc, pubbliche come centri di ricerca pubblici, centri di competenza, università, altre fonti come mostre, fiere, riviste specializzate, etc);
4. Ostacoli interni ed esterni all’innovazione: costi elevati, mancanza di risorse proprie, rischio economico, dimensione e rigidità organizzative, tutela legale, carenza di informazioni, mancanza di personale qualificato, partner per innovare, limitato assorbimento del mercato
Le aree di valutazione per la misurazione dello score d’innovazione
5. Introduzione di innovazioni di prodotto/servizio (incluse certificazioni di prodotto), di innovazioni di processo (processi di produzione, logistica, distribuzione, controlli di qualità, certificazioni) e di innovazioni organizzative e di marketing (tecniche manageriali e di organizzazione del lavoro, cambiamenti nelle relazioni, innovazioni di mercato o di marketing come design, tecniche di commercializzazione, etc);
6. Livello di innovazione: indagato attraverso il modello ad equazioni strutturali e tramite indicatori sulla capacità innovativa dell’impresa;
7. Fabbisogni di Innovazione: indagati attraverso l’individuazione di fabbisogni hard e soft di innovazione (i primi legati a macchinari, materie prime, etc ed i secondi legati ai servizi di accompagnamento) e di aree tecnologiche di maggior fabbisogno;
GLI ESITI DELLA RILEVAZIONE
Caratteristiche del campione: provincia
A Napoli il 73% delle imprese campane dell’economia del mare
1.1% 1.1% 5.1%
73.4%
19.2%
AvellinoBeneventoCasertaNapoliSalerno
Caratteristiche del campione: dimensione
L’83% delle imprese non supera i 15 addetti
48.4%
21.9%
13.3%
10.8%1.1% 3.0%1.5%
Meno di 5 addettiTra i 5 e i 9 addettiTra i 10 e i 15 addettiTra i 16 e i 49 addettiTra i 50 e i 99 addettiTra i 100 e i 199 addettiDai 200 addetti in su
Il mercato di sbocco del settore economia del mare (%)
Quasi la metà delle imprese dell’economia del mare in Campania vende anche all’estero
Altre regioni italiane
Nazionale
Regionale (Campania)
Internazionale
5.1
31.7
37.6
48.9
Fatturato globale
Circa il 13% delle imprese dell’economia del mare supera il milione di euro di fatturato
55.4%
13.8%
18.0%
4.7%
5.0% 3.1%
Fino a 500.000 €Tra 500.000 e 1 milione di €Tra 1 e 5 milioni di €Tra 5 e 10 milioni di €Tra 10 e 50 milioni di €Oltre 50 milioni di €
I clienti delle imprese dell’economia del mare (%)
Il 54% delle imprese vende al consumatore finale, il 36% utilizza un canale intermedio per la vendita
Istituzioni/enti pubblici
Altre imprese di produzione
Imprese commerciali (distribuzione)
Direttamente al consumatore finale (famiglie)
20.5
24.1
36.5
54.2
La variazione del fatturato negli ultimi 3 anni
Per il 40% delle imprese del comparto economia del mare il fatturato degli ultimi 3 anni è in deciso calo
39.9%
33.5%
23.0%
2.8% 0.9%In deciso calo
In lieve calo
Stabile
In lieve aumento
In forte aumento
L’utilizzo delle fonti di informazione per l’innovazione(%)
Le fonti di informazione interne sono utilizzate abbastanza o molto da circa il 58% delle imprese dell’economia del mare ma non manca il ricorso alla filiera (fonti private esterne)
Fonti pubbliche
Fonti specifiche economia del mare
Fonti interne all'impresa
Altre fonti
Fonti private esterne
0.0 20.0 40.0 60.0 80.0 100.0
71.7
38.1
25.4
37.5
34.6
13.7
19.1
16.8
15.1
20.1
8.0
29.1
38.2
27.2
23.2
6.6
13.7
19.6
20.1
22.1
per nulla poco abbastanza molto
Il ricorso alle risorse interne ed esterne per l’innovazione(%)
Le maggiori risorse destinate all’innovazione riguardano la formazione (54% ne fa molta o abbastanza) e le attività di ricerca e sviluppo interna (il 43% ne fa molta o abbastanza)
utilizzo di finanziamenti
acquisizione esterna servizi ricerca e sviluppo, tecnologie
progetti in cooperazione con altri enti
acquisizione soluzioni, tecnologie, brevetti per soluzioni economia mare
attività di ricerca e sviluppo interna
investimenti sulla formazione del personale in tema di innovazione
0 20 40 60 80 100
85.0
57.9
75.6
47.9
35.8
25.2
5.1
21.1
8.8
20.6
21.4
21.2
7.8
12.2
3.8
19.7
23.5
32.9
2.2
8.9
11.8
11.9
19.2
20.7
Risorse interne ed esterne per l'innovazione
per nulla poco abbastanza molto
Mercati di approvvigionamento di innovazione (%)
Acquista innovazione in Italia il 36,6% delle imprese dell’economia del mare mentre l’acquisto da paesi UE è pari al 15% circa.
Giappone
Australia, Nuova Zelanda
Altro
India, Cina e altri paesi asiatici
Canada, Stati Uniti, Messico
Paesi dell’EU27
Italia
0.2
0.3
0.5
3.4
6.4
14.8
36.6
Peso dei mercati di approvvigionamento di innovazione in termini di spesa (%)
In termini di peso degli acquisti la Campania è il mercato di approvvigionamento pari al 42% della spesa per innovazione mentre i paesi extra UE contano per quasi il 13% del totale della spesa.
41.9%
31.9%
13.7%
12.6%Campaniaaltre regioni Italiapaesi UEpaesi extra UE
Finanziamenti per l’innovazione ottenuti dalle imprese dell’economia del mare (%)
Il 9,4% delle imprese dell’economia del mare ha ottenuto finanziamenti regionali per l’innovazione mentre il 5,3% ha usufruito di finanziamenti dell’Unione Europea
Fondi nazionali (MIUR e altri Ministeri)
Fondi UE
Fondi regionali
0.0 1.0 2.0 3.0 4.0 5.0 6.0 7.0 8.0 9.0 10.0
3.9
5.3
9.4
Percentuale sul fatturato delle risorse destinate all’innovazione (%)
Il 14% delle imprese dell’economia del mare dedica oltre l’11% del fatturato all’innovazione. Vi è anche un’impresa su cinque che non investe per innovare.
21.0%
39.7%
24.9%
8.5% 5.8%
NullaMeno del 5% del fatturato5% - 10% del fatturato11% - 20% del fatturatoOltre 20% del fatturato
Fonti delle risorse destinate all’innovazione (%)
Il 77% delle imprese dell’economia del mare ricorre all’autofinanziamento per innovare. Le fonti private esterne sono il 17% del totale (banche, investitori, business angel)
5.9%17.2%
76.9%
fonti pubbliche fonti private esterne autofinanziamento
La rilevanza degli ostacoli all’innovazione (%)
Gli ostacoli più rilevanti all’innovazione sono la mancanza di risorse finanziarie proprie, ed i rischi dell’innovazione. La mancanza di tutela legale è un forte ostacolo per un’impresa su tre
dimensione aziendale e rigidità organizzative
carenza di informazioni sull’innovazione e sui mercati
mancanza di personale qualificato
limitato assorbimento del mercato di prodotti/servizi innova
difficoltà di individuare partner per innovare
mancanza di tutela legale dell’innovazione
rischi e costi elevati dell'innovazione
mancanza di risorse finanziarie proprie
0 20 40 60 80 100
34.8
33.7
26.4
22.3
29.4
43.3
13.9
14.9
23.3
18.3
23.0
28.5
12.0
14.3
22.5
15.5
21.9
22.0
22.8
19.8
25.7
8.2
17.4
10.4
20.0
26.0
27.8
29.4
32.9
34.2
46.2
59.2
per nulla rilevante poco rilevante abbastanza rilevante molto rilevante
L’introduzione di innovazioni di prodotto/servizio (%)
Il 49% delle imprese ha introdotto prodotti/servizi innovativi rispetto al mercato campano mentre l’innovazione con valenza internazionale (in senso assoluto) riguarda un’impresa su quattro
nuovi prodotti e servizi innovativi in senso assoluto
introduzione nuovi prodotti e servizi
influenza nuovi prodotti e servizi sul fatturato
nuovi prodotti e servizi innovativi per il mercato
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
57.2
35.3
41.5
39.1
17.4
16.0
19.4
11.9
16.4
35.6
22.7
16.7
9.0
13.2
16.4
32.3
per nulla poco abbastanza molto
L’introduzione di innovazioni di processo (%)
Le innovazioni di processo più frequentemente introdotte riguardano quelle di supporto alla produzione (controlli di qualità, di processo, certificazioni) e l’automazione
delocalizzazione all'estero parte processo produzione erogaz
esternalizzazione processo di produzione erogazione
sistemi di logistica e distribuzione innovativi
processi di produzione erogazione innovativi
diffuso livello di automazione in tutte le aree aziendali
innovazione supporto alla produzione erogazione
0.0 20.0 40.0 60.0 80.0 100.0
95.7
74.3
60.2
40.8
34.1
32.2
1.1
11.3
15.6
21.8
12.2
22.9
1.5
7.3
10.4
16.8
31.2
14.6
1.7
7.0
13.8
20.6
22.5
30.3
per nulla poco abbastanza molto
L’introduzione di innovazioni organizzative e di marketing (%)
Nelle innovazioni organizzative e di marketing il 51% circa delle imprese punta sull’integrazione in rete o in filiera e sono importanti anche le relazioni strategiche con i fornitori
innovazioni di marketing
nuove tecniche manageriali e di organizzazione lavoro
nuove aree di business e nuovi mercati
cambiamenti nelle relazioni con altre imprese
relazioni strategiche con fornitori produttori di contenuti e servizi innovativi
integrazione in rete o filiera economia del mare
0.0 20.0 40.0 60.0 80.0 100.0
54.1
34.5
50.2
51.0
39.3
37.1
14.3
26.7
16.4
17.2
24.4
12.0
21.2
28.3
20.1
18.3
20.4
15.1
10.4
10.6
13.4
13.5
16.0
35.7
per nulla poco abbastanza molto Series5
Le modalità di sviluppo delle innovazioni (%)
Il 59% delle imprese dell’economia del mare sviluppa in proprio le innovazioni mentre il 16% ricorre alla partnership ed il 25% le demanda a terzi.
58.9%
15.8%
25.4%
in proprioin partnershipda terzi
La proprietà intellettuale delle innovazioni (%)
Il 60% delle imprese dell’economia del mare ha la proprietà intellettuale delle proprie innovazioni e il 14% la condivide con altre imprese in partnership.
60.1%13.7%
15.7%
10.4%
alla sua impresain partnership con altre im-presea terzia nessuno, non e’presente
Il deposito di brevetti, marchi, diritti di autore (%)
Circa l’8% delle imprese dell’economia del mare ha depositato brevetti, marchi, diritti d’autore negli ultimi 10 anni.
7.9%
92.1%
SìNo
Le certificazioni dei processi produttivi (%)
Il 16% delle imprese possiede la certificazione ISO 9001 mentre il 13% delle imprese è certificato per quanto concerne la gestione ambientale (ISO 14001).
Altre certificazioni specifiche (ISO 50001, altre certificaz
Certificazione SA 8000
Certificazioni ISO 14001
Certificazione ISO 9001
0.0 2.0 4.0 6.0 8.010.0
12.014.0
16.018.0
8.1
1.8
13.4
16.4
Il livello di innovazione complessiva nelle imprese (%)
Il 70% delle imprese del campione si considerano innovative su base locale mentre il 40% ritiene di possedere una capacità innovativa per competere anche sul mercato nazionale ed internazionale.
impresa innovativa
impresa innovativa sul mercato nazionale/internazionale
impresa innovativa sul mercato locale
0.0 20.0 40.0 60.0 80.0 100.0
20.5
25.7
19.3
25.4
33.7
11.0
36.6
21.6
39.0
17.4
18.9
30.7
per nulla poco abbastanza molto
La rilevanza dei fabbisogni hard di innovazione (%)
Risorse materiali ed immateriali per il processo di produzione/erogazione e modelli produttivi/tecnologie di processo e macchinari sono i fabbisogni di innovazione “hard” rilevanti
per il 55% delle imprese dell’economia del mare
tecnologie di confezionamento, packaging
modelli produttivi, tecnologie di processo, macchinari
risorse materiali e immateriali
0.0 20.0 40.0 60.0 80.0 100.0
66.3
32.9
24.1
8.2
11.5
21.2
14.1
28.2
27.2
11.3
27.4
27.5
per nulla importante poco importante abbastanza importante molto importante
La rilevanza dei fabbisogni soft di innovazione (%)
Tre imprese su quattro sono alla ricerca di competenze e formazione ed il 64% è interessato a sistemi informativi sull’innovazione e banche dati.
consulenza marketing, e-commerce, logistica
consulenza organizzativa e reingegnerizzazione processi prod
ricerca, analisi e sviluppo di tecnologie
ricerca di partnership e networking
incubazione, assistenza ai finanziamenti
protezione della proprietà intellettuale
sistemi informativi sull'innovazione, banche dati
ricerca di competenze e formazione
0.0 20.0 40.0 60.0 80.0 100.0
20.7
31.0
17.5
25.8
23.8
24.8
19.6
13.7
25.3
22.5
19.6
18.6
16.9
20.8
15.4
11.2
33.4
22.9
36.1
28.3
28.0
21.3
31.8
35.6
20.6
23.7
26.9
27.3
31.3
33.1
33.2
39.5
per nulla importante poco importante abbastanza importante molto importante
Le aree tecnologiche legate ai fabbisogni di innovazione (%)
Le aree di maggior fabbisogno tecnologico per le imprese dell’economia del mare sono l’informatica e le telecomunicazioni (35,5%) e le tecnologie organizzative e gestionali (27%)
Biotecnologie
Controllo dei processi, microelettronica e sensoristica intelligente
Tecnologie per la produzione
Tecnologie dei materiali e chimiche
Tecnologie meccaniche
Tecnologie elettriche ed elettroniche
Tecnologie organizzative e gestionali
Informatica e telecomunicazioni
0.0 5.0 10.015.020.025.030.035.040.0
0.1
8.2
8.6
12.8
15.7
16.2
26.9
35.5
Il ricorso a tecnologie a zero emissioni (%)
Il 28% delle imprese dell’economia del mare fa molto ricorso a tecnologie a zero emissioni ed un ulteriore 34% vi fa abbastanza ricorso
27.7%
33.6%
24.9%
13.8%
MoltoAbbastanzaPocoPer nulla
Sviluppo o acquisto di tecnologie legate alla green economy (%)
Il 28% delle imprese dell’economia del mare acquista o sviluppa soluzioni per la riduzione dell’inquinamento dell’aria e dell’atmosfera ed un 10% fa ricorso a materiali ecosostenibili o
ecocompatibili
energia rinnovabile dal mare
attenzione alla sostenibilità nell’intero ciclo di vita di una nave
efficienza energetica
utilizzo di biocarburanti, biodiesel
utilizzo di materiali ecosostenibili/ecocompatibili
riduzione dell’inquinamento dell’aria e delle emissioni nell'atmosfera
0.0 5.0 10.0 15.0 20.0 25.0 30.0
3.2
4.0
5.8
6.9
9.8
28.4
L’approccio MESI
I modelli ad equazioni strutturali (MES) consentono di misurare concetti di natura multi dimensionale, detti variabili latenti, quale l’ambiente dell’innovazione e le sue componenti (risorse, fonti di informazione, ostacoli) le tipologie di innovazione (di prodotto, di processo e organizzative), l’indice di innovazione i fabbisogni di innovazione (hard, soft) e le conseguenze (outcome) dell’innovazione, attraverso variabili proxy (variabili manifeste) rilevate mediante i questionari.
La metodologia MES consente di studiare le relazioni di dipendenza (relazioni strutturali ) tra le variabili latenti e tra queste ultime e gli indicatori rilevati attraverso il questionario (variabili manifeste). In altre parole il modello consente di:
- stimare i punteggi dell’indice di innovazione e delle altre dimensioni per ciascuna impresa
- stimare la forza delle relazioni tra le diverse dimensioni- stimare i pesi degli indicatori utilizzati per misurare le diverse dimensioni
dell’innovazione
Sulla base degli score ottenuti e dei parametri del modello stimati (impatti e pesi) consente di costruire delle mappe di intervento per il miglioramento dell’innovazione e per l’individuazione dei fabbisogni più importanti da soddisfare per supportare il processo di innovazione.
Il modello per l’Innovazione nell’Economia del Mare in Campania
Il livello di Innovazione nelle imprese dell’Economia del Mare si attesta ad un livello discreto simile ai livelli pre-crisi del Manifatturiero in Campania
I punteggi in base alla classe di addetti
Le imprese dell’economia del mare con oltre 50 addetti sono le più innovative mentre quelle con i maggiori fabbisogni di innovazione hanno fra 16 e 50 addetti
Classi di addetti
Aree di innovazione
Fino a 15
addetti
16-50
addetti
sopra 50
addettimedia generale
Fonti Informazione 40,75 48,16 40,39 42,05
Risorse Interne Esterne 34,05 37,75 44,08 34,88
Ostacoli 54,63 48,11 51,43 55,46
Environment Innovazione 43,81 48,53 48,99 44,79
Innovazione Prodotto Servizio 40,29 39,81 43,36 40,59
Innovazione Processo 34,51 42,98 43,97 36,44
Innovazione Organizzativa e Mktg 36,77 38,94 49,61 38,29
Indice Innovazione 39,17 42,88 47,76 40,57
Fabbisogni Hard 41,66 46,34 44,13 42,89
Fabbisogni Soft 52,94 64,31 59,95 54,60
Fabbisogni Totali 47,65 59,11 52,82 49,97
I punteggi in base alla classe di fatturato
A partire da un milione di euro di fatturato l’Indice di Innovazione nelle imprese dell’Economia del Mare aumenta notevolmente e tocca il suo massimo in quelle con oltre 10 milioni di euro di fatturato.
Classi di fatturato
Aree di innovazione fino a 1 mln 1-10 mln oltre 10 mln media generale
Fonti Informazione 38,73 51,92 52,45 42,05
Risorse Interne Esterne 31,52 44,20 44,88 34,88
Ostacoli 53,81 51,30 47,45 55,46
Environment Innovazione 42,05 47,06 47,04 44,79
Innovazione Prodotto Servizio 37,60 46,51 49,31 40,59
Innovazione Processo 29,80 49,43 47,76 36,44
Innovazione Organizzativa e Mktg 33,06 47,29 47,94 38,29
Indice Innovazione 35,81 48,92 50,37 40,57
Fabbisogni Hard 39,72 50,78 47,91 42,89
Fabbisogni Soft 51,74 55,03 59,36 54,60
Fabbisogni Totali 48,16 53,48 55,17 49,97
I punteggi in base alla Provincia dove sono localizzate le imprese
L’Indice di Innovazione non fa registrare differenze notevoli fra le imprese dell’economia del mare a Napoli ed a Salerno. Le imprese di Salerno sono più concentrate sull’Innovazione di prodotto/servizio mentre quelle napoletane hanno maggiori risultati nelle innovazioni di processo ed organizzative.
Province
Aree Innovazione Napoli Salerno media generale
Fonti Informazione 43,76 33,58 42,05
Risorse Interne Esterne 35,06 35,50 34,88
Ostacoli 55,42 52,16 55,46
Environment Innovazione 45,27 41,58 44,79
Innovazione Prodotto Servizio 37,40 49,32 40,59
Innovazione Processo 37,15 33,15 36,44
Innovazione Organizzativa e Mktg 39,34 34,50 38,29
Indice Innovazione 39,83 41,36 40,57
Fabbisogni Hard 45,34 35,79 42,89
Fabbisogni Soft 57,06 42,53 54,60
Fabbisogni Totali 52,76 39,58 49,97
I punteggi in base al Settore di attività
In Campania i settori più innovativi dell’economia del mare sono il manifatturiero specializzato (imprese che producono in ottica b2b) e la nautica da diporto mentre i servizi tecnico-nautici e portuali sono meno all’avanguardia.
Aree Innovazione
Settori FINFO RIES OSTA ENVI INPD INPR INOM INDX
Manifatturiero specializzato 42,16 38,22 59,51 47,53 58,47 49,57 44,47 52,49
Nautica da diporto 43,13 51,62 62,33 53,82 62,93 42,54 39,90 50,07
Spedizionieri e agenzie di operazioni doganali 39,75 34,30 44,34 39,78 38,05 41,15 43,48 42,55
Tour operator 44,96 37,16 61,18 48,51 39,70 35,01 47,95 42,52
Cantieristica navale 47,20 35,21 62,28 45,18 44,25 38,00 34,40 42,41
Agenti e intermediari marittimi 51,48 31,94 46,65 43,18 32,64 37,88 43,46 39,77
Logistica e movimentazione portuale (incluso
magazzinaggio)40,33 32,65 52,97 42,61 36,91 39,45 33,45 39,32
Trasporti marittimi e costieri 44,73 32,16 52,12 43,19 33,30 32,41 38,47 36,00
Servizi tecnico-nautici e portuali ed altri servizi 30,17 26,52 48,01 35,70 29,65 26,87 31,04 32,99
Media generale42,0
5
34,8
8
55,4
6
44,7
9
40,5
9
36,4
4
38,2
9
40,5
7
Leggenda: FINFO = fonti informative per l’innovazione, RIES= risorse interne ed esterne per l’innovazione, OSTA=ostacoli, ENVI=environment dell’innovazione, INPROD= innovazione di prodotto/servizio, INPROC= innovazione di processo, INORGM= innovazione organizzativa e di marketing, INNIDX= indice di innovazione
I punteggi in base al Settore di attività (fabbisogni)
In Campania i settori con i fabbisogni di innovazione più elevati sono la cantieristica navale, la logistica e movimentazione portuale, i tour operator mentre gli agenti ed intermediari marittimi hanno i fabbisogni meno importanti.
Leggenda: FAHD= fabbisogni hard di innovazione, FAST= fabbisogni soft di innovazione, FATOT= fabbisogni totali di innovazione
Aree Innovazione
Settori FAHD FAST FATO
Cantieristica navale 52,70 62,38 58,22
Logistica e movimentazione portuale (incluso magazzinaggio) 45,79 64,51 57,61
Tour operator 40,42 62,53 56,11
Servizi tecnico-nautici e portuali ed altri servizi 51,47 56,91 54,87
Spedizionieri e agenzie di operazioni doganali 35,88 55,94 49,43
Manifatturiero specializzato 48,25 49,92 49,01
Trasporti marittimi e costieri 38,15 51,50 47,81
Nautica da diporto 33,54 44,44 40,12
Agenti e intermediari marittimi 33,45 41,38 39,27
Media generale 42,89 54,6 49,97
Lettura delle mappe di intervento
Punteggio Medio
Basso Alto
Impatto Totale(Peso)
Alto
Area (indicatore)di Intervento o miglioramento
prioritario
Area(indicatore)da incrementare o
assolutamente mantenere
Basso
Area (indicatore)miglioramento
secondario
Area (indicatore)da mantenere
• Il quadrante in alto a sinistra, nel quale sono posizionate le variabili che hanno una performance peggiore ed hanno un più alto impatto sull’indice di innovazione o su altra variabile obiettivo, rappresenta un’area di intervento o miglioramento prioritario.
• Il quadrante in basso a sinistra, nel quale sono posizionate le variabili che hanno una performance peggiore ma hanno un impatto inferiore sull’Indice di Innovazione o su altra variabile obiettivo, rappresenta un’area di intervento o miglioramento secondario.
• Il quadrante in alto a destra, nel quale sono posizionate le variabili che hanno una performance migliore e che hanno un impatto maggiore sull’Indice di Innovazione o su altra variabile obiettivo, rappresenta un’area da incrementare o comunque assolutamente da mantenere. Sarà da incrementare quanto più basso è il punteggio medio ottenuto e quindi quanto più vicino alla soglia minima.
• Il quadrante in basso a destra, nel quale sono posizionate le variabili che mostrano una buona performance ma che hanno un impatto meno alto sull’Indice di Innovazione o su altra variabile obiettivo, rappresenta un’area da mantenere.
Leve strategiche per il miglioramento dell’innovazione
nell’Economia del Mare
Area di intervento prioritario
Area di miglioramento secondario
Area da mantenere
Area da incrementare o assolutamente mantenere
L’Innovazione di prodotto/servizio è il driver principale per aumentare il grado di Innovazione delle Imprese dell’Economia del Mare ma anche l’Environment ha un peso importante per mantenere o incrementare il grado di innovatività.
Leve per il miglioramento dell’innovazione di Prodotto/Servizio
Area di intervento prioritario
Area di miglioramento secondarioArea da mantenere
Area da incrementare o assolutamente mantenere
L’elemento cruciale per incrementare l’Innovazione di prodotto/servizio risiede nella necessità di non solo introdurre nuovi prodotti o servizi ma nell’introdurre prodotti e servizi nuovi con forte influenza sul fatturato. Si tratta in sostanza di individuare in sostanza innovazioni in grado di far decollare la competitività dell’impresa.
Leve strategiche per il miglioramento dell’Environment
dell’Innovazione
Area di intervento prioritario
Area di miglioramento secondario
Area da mantenere
Area da incrementare o assolutamente mantenere
Per favorire il miglioramento dell’Environment dell’innovazione l’elemento prioritario è dato da un intervento volto ad incrementare le risorse interne ed esterne per l’innovazione;la rimozione degli ostacoli all’innovazione, rappresentano un’area da mantenere o possibilmente migliorare ancora per favorire la riduzione delle cause che frenano l’innovatività della blue economy.
Leve per il miglioramento delle risorse interne ed esterne per
l’Innovazione
Area di intervento prioritario
Area di miglioramento secondarioArea da mantenere
Area da incrementare o assolutamente mantenere
Le risorse più importanti da incrementare per avere un impatto positivo sull’Indice di Innovazione sono quelle esterne ottenute attraverso l’acquisizione di servizi e di sviluppo di tecnologie che attualmente non hanno un punteggio particolarmente elevato anche per colpa della crisi economica che ha ridotto le risorse destinate all’innovazione dalle imprese.
Leve per la rimozione degli ostacoli all’innovazione
Area di intervento prioritario
Area di miglioramento secondario
Area da mantenere
Area da incrementare o assolutamente mantenere
Gli elementi più importanti su cui intervenire sono la rimozione di ostacoli legati ai rischi e costi elevati dell’innovazione; se il rischio può essere ridotto solo facilitando sistemi di paracadute per le imprese che investono in misura massiccia sull’innovazione il costo elevato può essere ridotto o favorendo cooperazioni fra imprese oppure aiutando le imprese con incentivi di tipo economico.
Leve operative per il miglioramento dell’Innovazione di Processo
Area di intervento prioritario
Area di miglioramento secondario
Area da mantenere
Area da incrementare o assolutamente mantenere
I sistemi di logistica e distribuzione innovativi per via del punteggio non molto elevato allo stato attuale e in considerazione dell’impatto piuttosto elevato sulle innovazioni di processo nel loro complesso, rappresentano un’area di intervento prioritario considerata anche l’importanza per molti settori del comparto legati ora al trasporto ora all’intermodalità ed alla logistica stessa.
Leve operative per il miglioramento dell’Innovazione Organizzativa e di
Marketing
Area di intervento prioritario
Area di miglioramento secondario
Area da mantenere
Area da incrementare o assolutamente mantenere
Le innovazioni di marketing intese come elementi esteriori dei prodotti venduti, come utilizzo dell’e-commerce e dell’e-business rappresentano gli elementi prioritari su cui investire per favorire la crescita della capacità innovativa delle imprese dell’Economia del Mare.
Aree di fabbisogni “hard” di maggior interesse per gli investitori
Area di stimolo degli investimenti in innovazione
Scarsa opportunità di investimento
Area di investimento nel breve periodo
Importante opportunità di investimento per i produttori di innovazione
I fabbisogni hard legati ai modelli produttivi, alle tecnologie di processo ed ai macchinari sono l’area più interessante per i produttori di innovazione ed i centri di ricerca pubblici e privati in quanto le imprese dell’Economia del Mare ne hanno fabbisogni elevati e il peso di questi fabbisogni su quelli totali è rilevante.
Aree di fabbisogni “soft” di maggior interesse per gli investitori
Area di stimolo degli investimenti in innovazione
Scarsa opportunità di investimento
Area di investimento nel breve periodo
Importante opportunità di investimento per i produttori di innovazione
Le ricerche di competenze e formazione e i sistemi informativi sulle banche dati sono il mercato di innovazione più interessante da sviluppare in quanto le imprese dell’Economia del Mare ne esprimono un fabbisogno piuttosto elevato pur in presenza di un impatto sui fabbisogni soft non elevatissimo; interessanti anche se più border line i fabbisogni legati alla ricerca, analisi e sviluppo di tecnologie.
Distribuzione dei settori in base allo score di innovazione
Analizzando più in dettaglio i sottosettori, nel manifatturiero specializzato per l’Economia del Mare quasi 2 imprese su tre si collocano fra le imprese con un elevato tasso di innovazione ed il 58% delle imprese della nautica da diporto ed il 55% di quelle dei trasporti marittimi e costieri si collocano in questa fascia di score dell’innovazione.
Settori
innovazione
Totale
score fino a
25 score 26-50
score oltre
50
Manifatturiero specializzato 9,09% 27,27% 63,64% 100,00%
Nautica da diporto 3,40% 38,91% 57,69% 100,00%
Trasporti marittimi e costieri 41,30% 3,70% 55,00% 100,00%
Spedizionieri e agenzie di operazioni doganali 17,65% 29,41% 52,94% 100,00%
Tour operator 25,00% 25,00% 50,00% 100,00%
Logistica e movimentazione portuale (incluso magazzinaggio) 25,00% 37,50% 37,50% 100,00%
Cantieristica Navale 31,82% 35,45% 32,73% 100,00%
Agenti e intermediari marittimi 25,00% 50,00% 25,00% 100,00%
Servizi tecnico-nautici e portuali, altri servizi 40,91% 36,36% 22,73% 100,00%
Totale 24,66% 32,88% 42,47% 100,00%
Il confronto con le altre indagini sull’innovazione in Campania
Il livello complessivo di innovazione per le imprese dell’Economia del Mare è pari a 40,59 inferiore rispetto al manifatturiero complessivo, ai servizi complessivi ed al distretto tessile - abbigliamento di San Giuseppe Vesuviano ma non distante. Questo risultato testimonia che nonostante il forte periodo di crisi, il comparto dell’Economia del Mare mantiene la sua forza competitiva.
Classi di addetti
Aree di innovazione
Manifatturiero
totale (2007)
Servizi totale (2007) Tessile -
abbigliamento
Distretto San
Giuseppe
Vesuviano (2009)
Edilizia
ecosostenibile
(2011)
Economia del
Mare (2012)
Fonti Informazione 39,85 41,38 40,48 29,76 42,05
Risorse Interne Esterne 36,29 38,20 37,24 16,42 34,88
Ostacoli 46,03 49,49 47,67 58,16 55,46
Environment Innovazione 40,38 43,14 41,67 29,45 44,79
Innovazione Prodotto Servizio 44,26 46,55 45,37 27,94 40,59
Innovazione Processo 39,56 39,95 39,69 15,34 36,44
Innovazione Organizzativa e
Mktg37,42 41,89 39,60 13,67 38,29
Indice Innovazione 44,16 45,72 44,87 24,91 40,57
Fabbisogni Hard 59,69 42,09 51,21 51,49 42,89
Fabbisogni Soft 59,95 57,63 58,82 63,97 54,60
Fabbisogni Totali 59,80 53,19 56,51 60,06 49,97
L’indice di innovazione
L’utilizzo del modello CESVITEC/IRCSIA per misurare l’indice di innovazione ha evidenziato che il comparto dell’Economia del Mare nel 2012 fa segnare un punteggio su base 0-100 pari a 40,5.
Il punteggio di 40,5 del settore dell’economia del mare è decisamente superiore a quello registrato per le imprese dell’edilizia ecosostenibile nel 2011 la cui media era pari a 24,9.
Il punteggio di 40,5 possiede una valenza particolare anche se confrontato con i dati pre-crisi dell’indagine sull’intero manifatturiero campano che al 2007 faceva registrare un indice di innovazione pari a 44,16.
La conclusione generale sul livello di innovazione del comparto dell’economia del mare consente di dire che si è di fronte ad un settore piuttosto dinamico che ha punte di forza nella nautica da diporto (score pari a 50,04) ed al manifatturiero specializzato al servizio del settore (score pari a 52).
Conclusioni dell’indagine sui fabbisogni (1)
• La ricerca sullo stato dell’arte dell’innovazione nel comparto dell’Economia del Mare in Campania ha mostrato uno spaccato interessante circa l’attuale situazione per quanto concerne la capacità innovativa delle imprese del settore.
• Il tasso di innovazione complessivo è abbastanza soddisfacente soprattutto se paragonato ai risultati sulle imprese dell’edilizia ecosostenibile del 2011 ma anche del manifatturiero e dei servizi in Campania al 2007 laddove vi era un tasso di innovazione intorno a 45 su una scala 0-100 e l’Economia del Mare, dopo gli anni della crisi fa registrare un punteggio di 40,5.
• Se si analizzano altri elementi come le fonti di informazione si scopre come il settore dell’Economia del Mare per via della competizione internazionale o su base nazionale è piuttosto informato sulle ultime tendenze dell’innovazione. Le risorse interne ed esterne sono probabilmente un po’ contratte rispetto agli anni pre-crisi ma complessivamente l’environment per produrre innovazione è abbastanza buono. C’è equilibrio fra le tre tipologie di innovazione considerate (prodotto/servizio, processo, organizzative di marketing) con le innovazioni di prodotto/servizio a rappresentare sempre il punto più avanzato della produzione di innovazione.
Conclusioni dell’indagine sui fabbisogni (2)
• Il settore dell’Economia del Mare, in buona sostanza, è un comparto abbastanza competitivo ed ha fra i sottosettori più brillanti il manifatturiero specializzato al servizio dell’Economia del Mare (produttori di materiali, di arredo per le imbarcazioni, di componentistica a supporto dei settori dell’Economia del Mare) ed a seguire la nautica da diporto. I trasporti marittimi e costieri sono divisi fra armatori e compagnie di navigazione all’avanguardia ed altre con contenuti dell’offerta più concentrati nel solo ambito locale. I tour operator sono divisi a metà fra gli innovatori e quelli con minori contenuti di innovazione.
• Il 42% delle imprese produce innovazione con uno score superiore a 50 (Indice di innovazione). Questa percentuale lascia pensare che vi sia un buon numero di imprese che lavora con buoni contenuti innovativi.
Conclusioni dell’indagine sui fabbisogni (3)
• In conclusione, la ricerca ha sancito la presenza di un’area di business piuttosto rilevante in Campania che presenta punti di eccellenza oltre ad una parte di imprese di tipo più locale.
• Interessanti i dati sul 43% circa di imprese con uno score di innovazione su livelli medio - elevati ed il 49% che opera sul mercato internazionale.
• Non sono mancati ovviamente settori che hanno pagato in parte la crisi, come la cantieristica navale, ma settori come la nautica da diporto, i trasporti marittimi e costieri, l’attività portuale e il manifatturiero a servizio del comparto mostrano delle aree di eccellenza che qualificano l’intero comparto. Le imprese sembrano in sostanza affrontare abbastanza bene la crisi ma vanno sostenute soprattutto nel percorso verso l’innovazione e nella rimozione degli ostacoli e nell’aumento delle risorse disponibili per mantenere o rafforzare la competitività su scala nazionale ed internazionale ed in questo la capacità dei pubblici decisori e delle agenzie di collegamento gioca e giocherà un ruolo centrale.
I contenuti del servizio di scoring
• Nell’ottica dell’interattività e del collegamento con le imprese della filiera dell’Economia del Mare, il Cesvitec sviluppa lo strumento dello score d’Innovazione, utilizzando lo strumento del questionario on line.
• Le imprese operanti nell’Economia del Mare nella regione Campania, avranno a disposizione la possibilità di valutare il proprio score di innovazione e di conoscere il proprio livello di innovazione attraverso il benchmark con altre imprese del proprio settore, della provincia/comune o distretto di appartenenza in tutti i casi in cui il database contenga dati sufficienti per consentire il benchmark.
• Alla base del servizio di scoring vi è la realizzazione di un database i cui dati provengono da un’apposita rilevazione per misurare il livello di innovazione ed i fabbisogni delle imprese campane del settore dell’Economia del Mare.
I contenuti del servizio di scoring
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