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CHE COS’E’ L’OSSERVAZIONE
L’osservazione. Alcune definizioni
… è una modalità di ELABORAZIONE CONOSCITIVA, funzionale a molteplici finalità, che si inseriscono in un progetto più generale di descrizione e comprensione del contesto umano entro il quale si compiono degli eventi.
(J. MASSONAT)
(L. D'ODORICO)
… è un tentativo di ACQUISIRE CONOSCENZA, in modo più o meno preciso e più o meno sistematico, su di un fenomeno. Si osserva perché si vuole SCOPRIRE QUALCOSA. Perciò l'osservazione comprende implicitamente un elemento di ricerca.
CHE COS’E’ L’OSSERVAZIONE
L’osservazione. Alcune definizioni
… è un mezzo per accrescere il LIVELLO DI ATTENZIONE E LE CAPACITA' DI SCOPERTA dell’osservatore dall'interno della sua prassi
(D. DEMETRIO)
(F. ZAMBELLI)
… è un mezzo per FORMULARE SPIEGAZIONI, cioè per rendere comprensibili i fenomeni affrontati attraverso la loro analisi in componenti più semplici e comprensibili e l' evidenziazione di eventuali interrelazioni tra le componenti.
CHE COS’E’ L’OSSERVAZIONE
L’osservazione. Alcune definizioni
(L. CAMAIONI, C. BASCETTA, T. AURELI)
.. È un PROCEDIMENTO SELETTIVO e si differenzia dal semplice "guardare" o "vedere" perché lo sguardo dell'osservatore è guidato dalle ipotesi che egli ha formulato e mira a ottenere le informazioni rilevanti nel modo più accurato ed efficace.
Vedere
Fatto naturale
Osservare
Fatto culturale
Dal dizionario
! Vedere: percepire con gli occhi la realtà concreta, trovarsi in un determinato luogo, essere testimone di un particolare evento.
! Osservare: guardare, esaminare, considerare con cura.
L’Osservazione è
Una delle principali forme di approccio alla conoscenza
MA
non esiste una stretta
corrispondenza
tra fatti e conoscenze
Quindi l’osservazione è
Un processo mirato alla comprensione
delle caratteristiche
che denotano
i fatti per collocarli in una rete di senso.
I livelli del processo di osservazione
! Percettivo;
! Psicologico;
! Metodologico/strumentale.
LE FUNZIONI DELL’OSSERVAZIONE
L’osservazione. Le funzioni base
- Produzione e scambio tra gli attori, da dove a dove La funzione informativa
- Manifestazione ed uso di atteggiamenti emotivi e affettivi
La funzione apprenditiva
La funzione relazionale
La funzione espressiva
- Acquisizione personale e creativa delle informazioni
- Comunicazione e scambio dell’immagine di sé
- Modalità di espressione del linguaggio parlato e di quello corporeo
La funzione verbale non-verbale
PERCHE’ OSSERVARE
L’osservazione. Le ragione di fondo per fare osservazione sempre
1 - Per conoscere l’altro e cercare di sapere che cosa avviene. Osservare per accrescere il LIVELLO DI ATTENZIONE E LE CAPACITA' DI SCOPERTA dall'interno del proprio modo di fare
Saper leggere SaperSI leggere ma anche
Saper descrivere saperSI descrivere ma anche
PERCHE’ OSSERVARE
2 - Per "andare oltre le apparenze" ed evitare i condizionamenti dei pregiudizi e delle teorie personali, cercando di COMPRENDERE che cosa davvero ACCADE alla persona/situazione che si ha davanti.
3- Per …
L’osservazione. Le ragione di fondo per fare osservazione sempre
L’osservazione. L’utilizzazione dell’osservazione da parte dell’infermiere
COME MOMENTO DIAGNOSTICO
L’osservazione è circoscritta a luoghi e moment specifici
COME ELEMENTO DI UNA PRASSI
L’osservazione fa parte di un sistema di strumenti di lavoro
COME FASE DI RICERCA
L’osservazione fa parte di un programma di indagine
COME PROCESSO RELAZIONALE
L’osservazione è ridiscussa con l’altro come risultato
Le variabili fisiologiche
Le difficoltà dell’osservazione come attività per descrivere
La descrizione di una situazione osservata è sempre il risultato, sia delle caratteristiche di quanto viene osservato che di quelle del soggetto che osserva. L’osservatore è parte del sistema che egli costruisce nell’atto di osservarlo.
(H. von Foerster,1987)
Trattamento differenziale dei canali sensoriali nella fase di input (visivo, cinestesico, uditivo)
La storia personale, la cultura di appartenenza, le teorie ingenue (o formali) applicate, i modelli sociali prevalenti, ecc.
Le variabili psicologiche e sociali
Le condizioni ambientali (rumore, temperature, ecc.)
Le variabili ambientali
Le difficoltà dell’osservazione come attività per decidere
L’obiettività osservativa dell’osservatore – infermiere Gli obiettivi evolutivi di natura socio-relazionale I comportamenti che sottendono gli obiettivi L’alterazione dei comportamenti attesi durante l’osservazione Gli strumenti per rilevare e le loro modalità d’uso Il trattamento, l’analisi e l’interpretazione dei dati
da un grado meno formale a un grado più formale (non contrapposte) è un
processo di progressiva focalizzazione
Occasionale Sistematica
continuum osservativo
L’OSSERVAZIONE
si osserva in generale “a tutto
campo” senza limitazioni
OSSERVAZIONI QUOTIDIANE OCCASIONALI
OSSERVAZIONI QUOTIDIANE DELIBERATE
OSSERVAZIONI INTENZIONALI SISTEMATICHE
si osserva
deliberatamente cominciando a
focalizzare l’attenzione su
qualcosa di specifico
l’osservazione è selettiva e
intenzionale. E’ guidata da una
teoria di riferimento, segue
delle regole ben precise, consente
un controllo interno ed esterno.
MENO FORMALE PIÙ
FORMALE
OSSERVAZIONI PRELIMINARI
OSSERVAZIONI DI SITUAZIONI
SPECIFICHE OSSERVAZIONI
A DOMANDE SPECIFICHE
continuum osservativo
E’ occasionale e non consente di accumulare conoscenze specifiche e articolate
L’osservazione. Due modalità per osservare
L’OSSERVAZIONE NATURALE
E’ globale e permette solo di individuare e circoscrivere un fenomeno
Non fa uso di strumenti perché il solo strumento adoperato è la mente dell’infermiere
Non produce e non lascia alcuna documentazione
E’ completamente soggettiva e legata all’intuizione
18
Assume sempre un punto di vista che viene deciso in modo consapevole e chiaro
L’osservazione. Due modalità per osservare
L’OSSERVAZIONE SISTEMATICA
Presuppone a monte domande e risposte su cosa osservare e modelli e procedure con cui operare
E’ focalizzata e quindi il suo campo di osservazione è delimitato
E’ sempre organizzata e si svolge in un tempo e in un luogo completamente definiti
Si serve di strumenti di rilevazioni e anche di più osservatori nello stesso tempo
Osservazione sistematica
! Scopo esplicitato;
! Procedure sistemiche per raccolta informazioni;
! Organizzazione dati strutturata.
OSSERVAZIONE INGENUA
! Approccio ingenuo
! La percezione corrisponde alla realtà (presenzione di verità)
! Assolutezza i punti di vista
! Giudica l’Altro
! Rigidità di pensiero
OSSERVAZIONE COMPETENTE
! Approccio critico
! La propria percezione è solo una delle letture possibili della realtà
! Relativizza i punti di vista
! Rispetta l’Altro
! Flessibilità di pensiero
L’osservazione. Tipologie di osservazione
L’osservazione. Tipologie di osservazione
UTILIZZATA DA TUTTI NELLA VITA QUOTIDIANA SENZA FINALITA’ CONSAPEVOLE (IMMEDIATA, SPONTANEA)
DA’ INFORMAZIONI NON
NECESSARIAMENTE FEDELI ALLA REALTA’
PORTA ALLA CONVINZIONE CHE
LA PROPRIA PERCEZIONE
CORRISPONDA ALLA REALTA’ (PRESUNZI
ONE DI VERITA’: CIO’ CHE VEDO E’
LA REALTA’)
OSSERVAZIONE INGENUA
L’osservazione. Tipologie di osservazione
UTILIZZATA DA ESPERTI COME METODO DI RICERCA
USA TEORIE SCIENTIFICHE (INTERPRETA I DATI RACCOLTI IN BASE ALLA TEORIA)
PREVEDE ALCUNE VARIABILI: PERCHE’ OSSERVARE (scopo) CHE COSA OSSERVARE (variabili) COME OSSERVARE comprende: l’ambiente, chi osserva, chi viene osservato, quando osservare COME ANALIZZARE I DATI (attraverso quali metodologie statistiche o metodologie interpretative)
OSSERVAZIONE SCIENTIFICA
L’osservazione. Tipologie di osservazione
UTILIZZATA DALL’INFERMIERE PER PIANIFICARE IL PROPRIO INTERVENTO
USA TEORIE SCIENTIFICHE (INTERPRETA I DATI RACCOLTI IN BASE ALLA TEORIA)
APPROCCIO CRITICO ALLA REALTA’: CIO’ CHE VEDO NON E’ NECESSARIAMENTE LA REALTA’ (RELATIVIZZA)
OSSERVAZIONE COME STRUMENTO
DI LAVORO
Operazioni tipiche dell’osservazione
Osservazione Operazioni tipiche Deliberata si qualifica come un processo
teso a rispondere agli interrogativi della quotidianità
Descrittiva rappresenta i fatti mediante un linguaggio
Sistematica organizza gli eventi mediante accorgimenti procedurali
Partecipante Tiene conto del punto di vista dell’osservatore e dell’osservato
Come registrare le osservazioni
L’osservazione. La rilevazione delle informazioni
Registrazioni tramite sistemi chiusi
Scale
Check list
Griglie
Rilevazioni a tempo
Setting
Codifiche
Applicazioni generali
STRUMENTI
METODICHE
SCOPI
Come registrare le osservazioni
L’osservazione. La rilevazione delle informazioni
Codifiche a posteriori o nessuna codifica
Contestualizzazioni
Descrizioni di processi
Situazioni specifiche
STRUMENTI
METODICHE
SCOPI
Registrazioni tramite sistemi aperti
Narrazioni Diari
Schede descrittive
Come registrare le osservazioni
L’osservazione. La rilevazione delle informazioni
Nessuna codifica
Contestualizzazioni
Descrizioni di processi
Situazioni specifiche
STRUMENTI
METODICHE
SCOPI
Registrazioni tramite sistemi audio-visuali
Registrazioni audio
Foto Riprese video
Per “saper osservare”
! l’osservatore deve separare interpretare i fatti;
! Il giudizio deve essere sospeso;
! La descrizione deve essere accurata e deve attenersi agli eventi che accadono;
! Dati validati tramite confronto interindividuale.
OSSERVARE “os-servare”
ob = verso
servare = guardare, esaminare con cura, custodire
os = davanti
serv = servitore
“mettersi davanti ad un oggetto come servitore”
(per rispettarne i comandamenti)
“mettersi davanti ad un oggetto come maestro”
(per averne conoscenza, per possederlo)
L’osservazione. L’osservazione per l’infermiere
L’osservazione “ferro del mestiere” per l’infermiere.
Serve per: n Controllare e guidare il campo operativo n Confrontarsi con modelli da seguire/
evitare n Affinare l’autopercezione n Per precisare l’etero-percezione sull’altro n Per accrescere le proprie competenze e la
propria professionalità
Strumento professionale di conoscenza dell’Altro/della situazione
L’osservazione. L’osservazione per l’infermiere
QUALE OSSERVAZIONE PER L’INFERMIERE
Strumento competente di lavoro
Come?
Imparando a usare, dove possibile, alcuni elementi dell’osservazione scientifica (sistematicità, utilizzo delle variabili);
Essendo in grado, quindi, di costruire, pur rimanendo in un ambiente naturale, situazioni il più possibile rigorose e controllabili;
Imparando a scindere l’osservazione dall’interpretazione (ciò che appartiene al soggetto da ciò che appartiene a chi osserva);
Imparando a usare in modo corretto la descrizione di ciò che viene osservato;
Imparando a interpretare i comportamenti
L’osservazione. L’osservazione per l’infermiere
SUPERANDO L’OSSERVAZIONE INGENUA
Caratteristiche dell’osservazione sistematica
! Selettività;
! Intenzionalità;
! Progettualità;
! Propensione all’oggettività.
Tratti salienti (Weich)
! Selettività;
! Scelta del problema da studiare;
! Situazione in cui osservare;
! Spaccato di realtà da inquadrare;
! Strumenti e procedure da utilizzare.
1° PASSO: OSSERVARE IL COMPORTAMENTO / LA SITUAZIONE Attraverso un’osservazione non quotidiana, ma competente che prende in prestito dallosservazione scientifica gli elementi utili al fine di renderla sistematica e quindi il più possibile rispondente alla realtà della persona/situazione
L’osservazione. L’osservazione per l’infermiere
OSSERVARE DESCRIVERE
INTERPRETARE
2° PASSO: DESCRIVERE IL COMPORTAMENTO OSSERVATO
Imparare a far si che le osservazioni siano riferite all’Altro nel modo più corretto possibile … COME? Riuscendo a scindere l’osservazione dall’interpretazione: tenendo separati gli elementi provenienti dal proprio mondo interiore da quelli appartenenti alla persona con cui si intrattengono rapporti. Ciò avviene se si ha la consapevolezza che nell’ambito delle relazioni interpersonali c’è una distinzione tra elementi osservabili e non osservabili.
L’osservazione. L’osservazione per l’infermiere
OSSERVARE DESCRIVERE
INTERPRETARE
L’osservazione. L’osservazione per l’infermiere
OSSERVABILI
NON OSSERVABILI
Hanno luogo durante la situazione
d’incontro e sono:
parole, gesti, mimica. Ma anche:
Sudorazione, temperatura, battito
…
P r o v e n g o n o d a l m o n d o
introspettivo dell’Altro e sono:
pensieri, sentimenti, emozioni,
fantasie. Diventano osservabili se
vengono tradotti in comportamenti.
(Osservazione e interpretazione sono due momenti indispensabili che
hanno una loro successione nel tempo ma che spesso si contaminano
in quanto o vengono attivati contemporaneamente o viene osservato un
comportamento estrapolandolo dal suo contesto).
ELEMENTI
2° PASSO: DESCRIVERE IL COMPORTAMENTO OSSERVATO
Utilizzando un linguaggio per comunicare le proprie osservazioni. Il tipo di linguaggio utilizzato dà molte informazioni sul tipo di approccio che si è adoperato per conoscere la realtà.
L’osservazione. L’osservazione per l’infermiere
OSSERVARE DESCRIVERE
INTERPRETARE
2° PASSO: DESCRIVERE IL COMPORTAMENTO OSSERVATO
L’osservazione. L’osservazione per l’infermiere
APPROCCIO INGENUO
APPROCCIO CRITICO
Solitamente accompagnato da un linguaggio sintetico-valutativo che “ Risulta dall’estrema sintesi di un’analisi precedente che non viene esplicitata; è anche valutativo perché incorpora un giudizio di valore; per essere compreso ha bisogno di essere contestualizzato insieme alla persona che lo usa”.
Solitamente accompagnato da un linguaggio analitico-descrittivo che “Tende a manifestarsi aderente all’oggetto; non si preoccupa di porlo in scale di ordine valoriale o sociale, quanto piuttosto di fornire elementi precisi e circostanziati, come comportamenti, contesti spazio-temporali, ruoli in gioco ecc. Fornisce elementi sull’oggetto del discorso, permettendo con ciò una sua più verosimile rappresentazione”
3° PASSO: INTERPRETARE I COMPORTAMENTI OSSERVATI Secondo le teorie di riferimento: da usare come punto di riferimento per capire e non come “contenitori” dove inserire i comportamenti del paziente. Sono processi dinamici e non verità acquisite; Contestualizzando i comportamenti osservati (l’interpretazione è relativa e non assoluta); Attraverso anche il lavoro di équipe
L’osservazione. L’osservazione per l’infermiere
OSSERVARE DESCRIVERE
INTERPRETARE
3° PASSO: INTERPRETARE I COMPORTAMENTI OSSERVATI Il lavoro di équipe, insieme e nel confronto:
L’osservazione. L’osservazione per l’infermiere
OSSERVARE DESCRIVERE
INTERPRETARE
Permette di verificare le diverse interpretazioni e di c a p i r e c h e u n comportamento osservato va letto non come un indicatore assoluto, ma come uno dei tanti che devono essere analizzati.
I n t e g r a l e v a r i e i n t e r p r e t a z i o n i arricchendo non solo l’Altro osservato, ma anche il modo di porsi in rapporto con esso.
cosa perché
come
Fattori critici di efficacia
Processo di osservazione
Selettività focalizzazione progressiva, formulazione dell’oggetto da osservare
Intenzionalità l’osservazione è utilizzata in rapporto a obiettivi precisi
Progettualità all’interno di un preciso progetto, disegno di ricerca, Kerlinger vi associa:
plan schema generale della ricerca structure paradigma delle operazioni strategy insieme di modi per raccogliere i dati
Fattori critici di efficacia
Intenzionalità
L’osservazione è
utilizzata in rapporto
a obiettivi precisi
Fattori critici di efficacia
Progettualità
all’interno di un preciso
progetto
disegno di ricerca
Kerlinger vi associa: ! plan schema generale
della ricerca ! structure paradigma
delle operazioni ! strategy insieme di
modi per raccogliere i dati
L’osservazione è selettività
La restrizione o
costrizione
può dipendere da
u Chi osserva (osservatore)
u Come si osserva (ambiente)
u Ciò che si osserva (oggetto)
Selettività Intenzionalità Progettualità
Processo di osservazione
Il disegno
Il contesto, l’esperienza, l’elaborazione teorica sistematica, i risultati di precedenti ricerche. Si aprono nuovi interrogativi che devono essere colmati.
la situazione oggettiva dalla o nella quale si possono attingere i dati
gli strumenti a disposizione per raccogliere ed elaborare i dati.
le variabili che possono essere misurate e come possono essere discriminate tra loro
Obiettività
Prospettiva convenuta
Riguarda il rispetto di procedure controllate
sistematiche coerenti ripetibili
comunicabili al fine di produrre conoscenza circa i fenomeni da studiare.
E’ spesso il polo di avvio di un percorso che orienta alla sperimentazione
o una fase preliminare espressamente prevista nel disegno
sperimentale (Paparella N., Santo A., 1997)
Osservazione e sperimentazione come continuità
Individuazione del problema
Formulazione dell’obiettivo
Definizione operativa: a) come distinguere il livello di conoscenza dei
dati per discriminare in modo concorde b) come orientarsi per identificare i dati c) come e cosa fare per misurare i dati
Definizione del contesto situazionale: fisico, sociale, spazio-temporale
Individuazione dell’unità di osservazione
Scelta/Costruzione dei materiali
Procedure per la raccolta dati
Soggettività Oggettività
Osservatore
Dà più attenzione
alla soggettività:
maggiore peso alla personalità del
soggetto osservato
Osservato
Percepisce l’accaduto
e attribuisce
maggior peso
ai fattori di situazione
Descrizione
Interpretazione
Decisione del piano di analisi a) Descrittivo es. Marco si alza dal banco e colpisce Ugo con un quaderno b) Valutativo es. Marco è aggressivo
Scelta del linguaggio operazionale chiaro controllabile aperto alla verificabilità
Procedure per la raccolta dei dati
L’etichetta influenza il destinatario, impedisce l’uso di una griglia di analisi dei dati per l’interpretazione
Neutralità dell’osservazione
Linguaggio utilizzato:
evitare commenti,
valutazioni e parole ambigue
anche quando il dato percepito
viene registrato,
trasmesso e restituito
Approfondiamo alcuni elementi
L’osservazione come processo di ricerca
soggetto conoscente evento osservato
transazione continua • teorie controllate intersoggettivamente
• protocolli condivisi
• procedimenti costruttivi
• strategie relazionali 1 conoscere-
descrivere-spiegare 2 legittimare i risultati, favorire gli interventi
Fasi dell’osservazione:operazioni
Focalizzazione Circoscrivere gli aspetti determinanti e identificarli
Registrazione
Circoscrivere gli aspetti determinanti e identificarli
Codifica
Semplificare la realtà mediante segni convenzionali
Analisi
Trovare un modo per ordinare e leggere i dati
Interpretazione Dare un senso ai dati in base alle ipotesi formulate
Progettare l’osservazione
Chi osserva? Cosa si osserva? Dove condurre l’osservazione? Quando si osserva? Quali strumenti adottare? Come, in che modo osservare?
Fasi metodologiche dell’osservazione
Selezione o focalizzazione
- Delimitazione intenzionale del campo osservativo
- Precisazione non ambigua dei fenomeni da osservare (fatti, comportamenti, relazioni…)
- Valutazione e scelta degli strumenti osservativi
- Scelta del campo pragmatico-situazionale dove osservare i fenomeni (sede di lavoro, lavoro di gruppo…)
- Sintonizzazione degli osservatori (se molteplici)
Raccolta dei dati
u Registrazione ( con carta e penna, registrazione sonora, videoregistrazione, con modalità multiple, per caratteri fisici, inferita funzionale)
u Codificazione (uso di un apparato classificatorio preordinato, in fase successiva, per unità di tempo, per eventi)
Analisi
§ quantitativa
§ qualitativa
Wright distingue:
! Ambiente:
unità di luogo e di tempo in cui si verificano alcune condizioni
(caratteri fisici)
! Situazione:
originato dall’ambiente
(eventi psicologici)
Bailey divide gli studi sull’osservazione secondo
due criteri: Grado di strutturazione
dell’ambiente:
u Ambiente naturale;
u Ambiente artificiale.
Grado di strutturazione della situazione:
u Osservazione naturalistica;
u Osservazione in condizioni controllate.
Chi, che cosa, dove, come osservare
Weich
osservazione è: la selezione, la provocazione, la registrazione e la codifica di un certo insieme (SET) di comportamenti e situazioni (SETTINGS) che riguardano gli organismi in SITU e che è coerente con fini empirici.
Selettività:
! Scelta del problema da indagare;
! La situazione in cui osservare;
! Lo spaccato di realtà da focalizzare;
! La combinazione di strumenti;
! Le procedure di osservazione;
! I soggetti da osservare.
Postic e De Ketele
Distinguono diverse modalità d’approccio
e fanno una suddivisione
dell’oggetto dell’osservazione
in base ai fatti e alle rappresentazioni
L’osservazione fondata sui fatti
coglie le caratteristiche:
! della situazione
! dei comportamenti
! dell’interazione
L’osservazione fondata sulle rappresentazioni
u raccoglie le opinioni, i modi di percepire i fatti, i comportamenti
u tende a conoscere il processo di inferenza relativamente al significato o alle possibili cause che il soggetto attribuisce ai fatti o ai comportamenti
Le rappresentazioni dirette e indirette
Rappresentazioni dirette:
Le rappresentazioni che un soggetto ha:
Ø di se stesso
Ø degli altri
Rappresentazioni indirette:
L’immagine che il soggetto si forma della rappresentazione che un altro possiede nei suoi confronti
Provocazione: Cambiamenti improvvisi dei comportamenti dei
soggetti osservati, attuati nel normale svolgimento dei fatti e servono a incrementare la chiarezza dei
risultati.
REGISTRAZIONE:
annotazione grezza degli eventi.
CODIFICA:
Semplificazione delle registrazioni (sistemi di stima, di categorie o annotazioni di frequenza)
SET:
Insieme di misure che gli studi osservativi
dovrebbero usare in differenti situazioni
o differenti comportamenti
SITU:
Accorgimento ecologico usato per ottenere dati in
situazione naturale
Finalità empiriche
Diversi scopi per cui viene effettuata l’osservazione:
u Formulazione delle ipotesi;
u Descrizione;
u Verifica.
L’oggetto dell’osservazione
Osservazione attributiva:
concentrata sulla
ü presenza/assenza dell’oggetto di studio
ü presenza/assenza di una caratteristica dell’oggetto di indagine(attributo)
ü presenza/assenza di un’azione sull’oggetto stesso (predicato)
Osservazione narrativa:
! segue integralmente lo svolgersi dei fatti, gli effetti, le conseguenze, cogliendo nel
corso tutte le implicazioni fisiche, affettive;
Osservazione allospettiva:
! distinzione fisica tra l’osservatore e l’osservato;
Osservazione introspettiva:
! Soggetto e oggetto d’indagine coincidono.
L’osservazione può essere:
Attributiva:
Presenza/ assenza dell’oggetto osservato,
o di una data caratteristica
dell’oggetto, o di un’azione sull’oggetto
stesso.
Narrativa:
Si osserva lo svolgimento delle azioni o conseguenze
dell’azione stessa.
L’osservazione può essere:
Allospettiva:
quando esiste
una netta
distinzione fisica
tra osservatore e osservato
Introspettiva:
quando soggetto e oggetto coincidono
Le funzioni dell’osservazione u Descrittiva: si osserva per descrivere fenomeni;
u Formativa: si osserva per agire, per cambiare e perfezionare;
u Valutativa: si osserva per orientare la presa di decisioni;
u Euristica: si osserva per far emergere la formulazione di ipotesi;
u Falsificazione/Verifica: si osserva per misurare variabili manipolate.
Validità ecologica (Bronfenbrenner)
“Grado in cui l’ambiente del quale i soggetti hanno esperienza in una determinata indagine
scientifica ha
proprio le caratteristiche che
il ricercatore suppone o assume”
L’ecologia dello sviluppo umano
(Bronfenbrenner) “è concepito come
un insieme di strutture
incluse l’una nell’altra,
simili a una serie
di bambole russe”.
Microsistema:
Gli elementi che caratterizzano tale sistema sono l’insieme delle attività, ruoli e relazioni
interpersonali di cui l’individuo ha esperienza in un contesto dato.
Mesosistema:
Le relazioni fra le situazioni ambientali.
È un sistema di microsistemi, in quanto comprende le interrelazioni tra due o più situazioni ambientali a cui
l’individuo partecipa attivamente.
Esosistema:
Eventi che influenzano
lo sviluppo pur verificandosi
in situazioni ambientali in cui
“l’individuo non è neppure presente”.
Macrosistema:
Rappresenta l’elemento che
mantiene uniti i precedenti livelli
nella loro diversità e che
allo stesso tempo li differenzia
l’uno dall’altro
(diversità di tipo religioso, politico, ecc.)
Transazione ecologica:
si verifica ogni qualvolta il soggetto prende contatto con nuovi ambienti, nuovi ruoli, nuove relazioni.
INDIVIDUO COMPLESSO
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