cittÀ metropolitana di roma capitale commessa
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IL PROGETTISTA IL COMMITTENTE
TAVOLA NUMERO
FILE
DATA DI EMISSIONE
FASE PROGETTUALE
DOCUMENTO SPECIFICO
PROGETTAZIONE E COORDINAMENTO
COMMITTENTE
COMMESSA
SCALA DI RAPPRESENTAZIONE
DISCIPLINA
COLLABORAZIONE ALLA PROGETTAZIONE REVISIONEAGGIORNAMENTO
FOGLIO
4, Via Vittorio Alfieri - 00079 Rocca Priora (RM), Italy - Tel./Fax +39 06.947.20.20
http://www.lfarchitettura.it e-mail: info@lfarchitettura.it
COMUNE DI NETTUNO
ING. ANTONINO DI MAIO
PROGETTO DEFINITIVO
DIF04
29/11/2017
ARCH. LUIGI FIORAMANTI
COLLABORAZIONE PROGETTAZIONE IMPIANTO TERMICO E ANTINCENDIO
COLLABORAZIONE PROGETTAZIONE IMPIANTO ELETTRICO
CITTÀ METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE
ING. GABRIELE CONTI
COMPLETAMENTO DEL TEATRO COMUNALE DI NETTUNO
2° LOTTO FUNZIONALE
IF-IMPIANTO
ANTINCENDIO
RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA
SCALA MODELLO
Luigi Fioramanti Architettura
architettura e urbanistica solare
Via Scipione Borghese - Foglio 30 Part.lle 1541 -1543 - 1545
LOCALIZZAZIONE
007002_2_DIF-
relazione tecnica.doc
ARCH. FABIANA CEROCCHI
ING. ALESSANDRO RUFINI
ARCH. DAVIDE TOMMASI
1
PREMESSA .......................................................................................................................................... 3
PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO................................................................................... 3
Composizione e componenti dell’impianto ........................................................................... 4
TUBAZIONI PER IDRANTI E NASPI ...................................................................................... 4
INSTALLAZIONE ............................................................................................................................... 4
TUBAZIONI .................................................................................................................................... 4
Ancoraggio ................................................................................................................................ 5
Drenaggi ..................................................................................................................................... 5
Alloggiamento delle tubazioni fuori terra .................................................................... 5
Attraversamento di strutture verticali e orizzontali ................................................ 5
Sostegni ...................................................................................................................................... 5
Posizionamento ........................................................................................................................... 5
Dimensionamento ....................................................................................................................... 5
VALVOLE DI INTERCETTAZIONE ......................................................................................... 6
TERMINALI .................................................................................................................................... 6
Idranti a muro DN 45 ............................................................................................................ 6
Naspi ............................................................................................................................................ 6
SEGNALAZIONI ............................................................................................................................ 6
PROGETTAZIONE DELL’IMPIANTO ..................................................................................... 7
DATI GENERALI ........................................................................................................................... 7
Attacchi di mandata per autopompa (Fonte UNI 10779:2002) ............................... 7
Calcolo idraulico ........................................................................................................................10
Perdite concentrate .............................................................................................................10
ALIMENTAZIONI .......................................................................................................................16
INSTALLAZIONE DEL GRUPPO DI POMPAGGIO ...........................................................17
AVVIAMENTO DELLA POMPA E PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO ......................19
MOTORI .........................................................................................................................................19
STAZIONE DI POMPAGGIO ....................................................................................................19
SEGNALAZIONI ..........................................................................................................................20
APPARECCHI DI MISURA .......................................................................................................21
COLLAUDI E VERIFICHE PERIODICHE ..................................................................................22
2
DOCUMENTI DA PRODURRE ................................................................................................22
COLLAUDO DEGLI IMPIANTI ................................................................................................22
ESECUZIONE DEL COLLAUDO..............................................................................................22
3
PREMESSA Nella presente relazione si descrive l’impianto idrico di estinzione incedi da realizzare presso il
teatro comunale di Nettuno
PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO
Agli impianti idrici antincendio che saranno installati nel complesso si applicano le seguenti
norme tecniche:
Norma UNI 10779 "Impianti di estinzione incendi: Reti di Idranti" (Luglio 2007)
Norma UNI 11292 “Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio –
Caratteristiche costruttive e funzionali”
Circolare del Ministero dell'Interno n° 24 MI.SA. del 26/1/1993. Impianti di protezione attiva
antincendio.
D.M. 30/11/1983 Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi.
D.M. n° 37 del 28/1/2008 Norme per la sicurezza degli impianti
D.P.R. n. 447 - Regolamento di attuazione della Legge n° 37/2008 in materia di sicurezza degli
impianti.
Sono state considerate inoltre le seguenti norme tecniche emanate dall’UNI:
UNI 804 Apparecchiature per estinzione incendi - Raccordi per tubazioni flessibili.
UNI 810 Apparecchiature per estinzione incendi - Attacchi a vite.
UNI 814 Apparecchiature per estinzione incendi - Chiavi per la manovra dei rac-
cordi, attacchi e tappi per tubazioni flessibili.
UNI 7421 Apparecchiature per estinzione incendi - Tappi per valvole e raccordi per
tubazioni flessibili.
UNI 7422 Apparecchiature per estinzione incendi - Requisiti delle legature per tu-
bazioni flessibili.
UNI 9487 Apparecchiature per estinzione incendi - Tubazioni flessibili antincendio
di DN 70 per pressioni di esercizio fino a 1.2 MPa .
UNI EN 671- 1 Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni -
Naspi antincendio con tubazioni semirigide.
UNI EN 671- 2 Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni -
Idranti a muro con tubazioni flessibili.
UNI EN 671- 3 Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni –
Manutenzione dei naspi antincendio con tubazioni semirigide ed idranti a
muro con tubazioni flessibili.
UNI EN 694 Tubazioni semirigide per sistemi fissi antincendio.
UNI EN 1452 Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione di acqua – Po-
licloruro di vinile non plastificato (PVC-U).
UNI EN 10224 Tubi e raccordi di acciaio non legato per il convogliamento di acqua e di
altri liquidi acquosi – Condizioni tecniche di fornitura.
UNI EN 10225 Tubi di acciaio non legato adatti alla saldatura e alla filettatura – Condi-
4
zioni tecniche di fornitura.
UNI EN 12201 Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione dell’acqua –
Polietilene (PE)
UNI EN 13244 Sistemi di tubazioni di materia plastica in pressione interrati e non per il
trasporto di acqua per usi generali, per fognature e scarichi – Polietilene
(PE)
UNI EN 14540 Tubazioni antincendio – Tubazioni appiattibili impermeabili per impianti
fissi.
UNI EN ISO 15493 Sistemi di tubazione plastica per applicazioni industriali (ABS, PVC-U e
PVC-C). Specifiche per i componenti e il sistema. Serie metrica.
UNI EN ISO 15494 Sistemi di tubazione plastica per applicazioni industriali (PB, PE e PP).
Specifiche per i componenti e il sistema. Serie metrica.
Composizione e componenti dell’impianto L’impianto previsto è costituito da una tubazione di 3”e dal quale saranno alimentati tutti gli
idranti.
Le derivazioni e gli stacchi saranno realizzati in tubi di acciaio zincato senza saldature a norma
UNI EN 10224 del diametro ø11/2”.
Saranno collegati n.01 attacchi motopompa UNI 70 completo di accessori, n.5 idranti e n. 15 ugel-
li sul palco.
La rete comprenderà i seguenti componenti principali:
alimentazione idrica;
rete di tubazioni fisse, permanentemente in pressione, ad uso esclusivo antincendio;
n° 1 attacchi di mandata per motopompa;
valvole di intercettazione;
n.5 idranti Uni 45
n.15 ugelli
Tutti i componenti saranno costruiti, collaudati e installati in conformità alla specifica normativa
vigente, con una pressione nominale relativa sempre superiore a quella massima che il sistema
può raggiungere in ogni circostanza e comunque non minore di 1.2 MPa (12 bar).
TUBAZIONI PER IDRANTI E NASPI Le tubazioni flessibili antincendio saranno conformi alla UNI EN 14540 (DN 45) e alla UNI 9487
(DN 70).
INSTALLAZIONE
TUBAZIONI Le tubazioni saranno installate tenendo conto dell'affidabilità che il sistema deve offrire in qua-
lunque condizione, anche in caso di manutenzione e in modo da non risultare esposte a danneg-
giamenti per urti meccanici.
5
Ancoraggio
Le tubazioni fuori terra saranno ancorate alle strutture dei fabbricati a mezzo di adeguati soste-
gni, come indicati nella tabella seguente..
Drenaggi
Tutte le tubazioni saranno svuotabili senza dovere smontare componenti significative dell'im-
pianto, con esclusione di quelle interrate.
Alloggiamento delle tubazioni fuori terra
Le tubazioni fuori terra saranno installate in modo da essere sempre accessibili per interventi di
manutenzione. In generale esse non attraverseranno aree con carico di incendio superiore a 100
MJ/m2 che non siano protette dalla rete idranti stessa. In caso contrario si provvederà ad adotta-
re le necessarie protezioni.
Attraversamento di strutture verticali e orizzontali Nell’attraversamento di strutture verticali e orizzontali, quali pareti o solai, saranno previste le
necessarie precauzioni atte ad evitare la deformazione delle tubazioni o il danneggiamento degli
elementi costruttivi derivanti da dilatazioni o da cedimenti strutturali.
Sostegni
Il tipo il materiale ed il sistema di posa dei sostegni delle tubazioni saranno tali da assicurare la
stabilità dell’impianto nelle più severe condizioni di esercizio ragionevolmente prevedibili. In
particolare:
i sostegni saranno in grado di assorbire gli sforzi assiali e trasversali in fase di erogazione;
il materiale utilizzato per qualunque componente del sostegno sarà non combustibile;
i collari saranno chiusi attorno ai tubi;
non saranno utilizzati sostegni aperti (come ganci a uncino o simili);
non saranno utilizzati sostegni ancorati tramite graffe elastiche;
non saranno utilizzati sostegni saldati direttamente alle tubazioni ne avvitati ai relativi raccordi.
Posizionamento
Ciascun tronco di tubazione sarà supportato da un sostegno, ad eccezione dei tratti di lunghezza
minore di 0.6 m, dei montanti e delle discese di lunghezza minore a 1 m per i quali non sono ri-
chiesti sostegni specifici. In generale, a garanzia della stabilità del sistema, la distanza tra due
sostegni non sarà maggiore di 4 m per tubazioni di dimensioni minori a DN 65 e 6 m per quelle di
diametro maggiore.
Dimensionamento
Le dimensioni dei sostegni saranno appropriate e rispetteranno i valori minimi indicati dal pro-
spetto 4 della UNI 10779.
DN
Minima sezione
netta
mm2
Spessore minimo
mm
Dimensioni barre filet-
tate
mm
Fino a 50 15 2.5 M 8
50 – 100 25 2.5 M 10
100 – 150 35 2.5 M 12
6
150 – 200 65 2.5 M 16
200 - 250 75 2.5 M 20
VALVOLE DI INTERCETTAZIONE Le valvole di intercettazione, qualunque esse siano, saranno di tipo indicante la posizione di aper-
tura/chiusura e conformi alle UNI EN 1074 ove applicabile. Per tubazioni maggiori di DN 100 non
saranno installate valvole con azionamento a leva (90°) prive di riduttore.
Le valvole di intercettazione della rete di idranti saranno installate in posizione facilmente acces-
sibile e segnalata. La loro distribuzione nell’impianto sarà accuratamente studiata in modo da
consentire l'esclusione di parti di impianto per manutenzione o modifica, senza dovere ogni volta
metterlo completamente fuori servizio. Una, primaria, sarà posizionata in ogni collettore di ali-
mentazione, onde garantire la possibilità di chiudere l’intero impianto in caso di necessità. Tutte
le valvole di intercettazione saranno bloccate mediante apposito sigillo nella posizione di norma-
le funzionamento, oppure sorvegliate mediante dispositivo di controllo a distanza.
TERMINALI
Per la protezione interna, ogni terminale sarà posizionato in modo che ogni parte dell’attività sia
raggiungibile con il getto d’acqua di almeno uno di essi. Essi saranno ben visibili e facilmente rag-
giungibili. In generale:
ogni apparecchio non proteggerà più di 1000 mq;
ogni punto protetto disterà al massimo 20 m dagli idranti;
Su tutti gli idranti terminali di diramazioni aperte su cui ci sono almeno due idranti, sarà installa-
to un manometro di prova, completo di valvola porta manometro, così che si possa individuare la
presenza di pressione all’interno della rete installata e, soprattutto, il valore di pressione residua
al terminale di riferimento. In ogni caso il manometro sarà installato al terminale più sfavorito.
Idranti a muro DN 45
Gli idranti a muro saranno conformi alla UNI EN 671-2, adeguatamente protetti. Le cassette sa-
ranno complete di rubinetto DN 40, lancia a getto regolabile con ugello da 13 e tubazione flessibi-
le da 20 m completa di relativi raccordi. Le attrezzature saranno permanentemente collegate alla
valvola di intercettazione.
Naspi
I naspi saranno conformi alla UNI-EN 671-1
SEGNALAZIONI
Ogni componente della rete sarà adeguatamente segnalato, secondo le normative vigenti. Tutte le
valvole di intercettazione riporteranno chiaramente indicata la funzione e l'area controllata dalla
valvola stessa. Nel locale antincendio sarà esposto un disegno “as built” della rete antincendio
con particolari indicazioni relativamente alle valvole di intercettazioni delle varie sezioni
dell’anello antincendio.
7
PROGETTAZIONE DELL’IMPIANTO La misurazione e la natura del carico di incendio, l'estensione delle zone da proteggere, la proba-
bile velocità di propagazione e sviluppo dell'incendio, il tipo e la capacità dell'alimentazione di-
sponibile e la presenza di una rete idrica pubblica predisposta per il servizio antincendio sono i
fattori di cui si è tenuto conto nella progettazione della rete di idranti.
DATI GENERALI Caratteristiche tecniche degli erogatori:
Descrizione tipo DN Ke[l/min*bar^0,5]
Idrante a parete DN45 Idrante a parete DN 40 72
Tabella 4
Tubazioni in progetto
Descrizione del tubo TUBI NERI PER ANTINCENDIO
C Coefficiente di Hazen-Williams 120
Tabella 5
Attacchi di mandata per autopompa (Fonte UNI 10779:2002)
Si prevede la presenza di uno o più attacchi di mandata per autopompa al fine d'immettere acqua
nella rete in condizioni d'emergenza.
Tipo d'attacco per autopompa Vigili del Fuoco:
8
Legenda:
1. Attacchi DN 70 con girello UNI 808 (uno o più).
2. Valvola di sicurezza.
3. Dispositivo di drenaggio (necessario se esiste rischio di gelo).
4. Valvola di ritegno.
5. Valvola d'intercettazione (solitamente aperta).
6. Collettore.
7. Tratto di lunghezza variabile secondo necessità, da proteggere contro il gelo, ove neces-
sario.
Il dispositivo costituente l'attacco per autopompa comprende:
una o più bocche d'immissione conformi alla specifica normativa di riferimento, con
diametro non inferiore a DN 70, dotate d'attacchi con girello (UNI 808) protetti contro
l'ingresso di corpi estranei nel sistema tramite tappo.
valvola di sicurezza tarata a 1,2 MPa, per sfogare l'eventuale eccesso di pressione dell'au-
topompa.
valvola di non ritorno o altro dispositivo atto ad evitare fuoriuscita d'acqua dall'impianto
in pressione.
valvola d'intercettazione, normalmente aperta, che consenta l'intervento di manutenzio-
ne sui componenti senza vuotare l'impianto.
dispositivo di drenaggio, nel caso di possibilità di gelo.
Il o i gruppi d'attacco per autopompa saranno installati in modo da garantire:
bocca d'immissione accessibile alle autopompe in modo agevole e sicuro, anche durante l'incen-
dio e se sottosuolo il pozzetto sarà apribile senza difficoltà ed il collegamento agevole.
protezione da urti o altri danni meccanici e dal gelo.
ancoraggio stabile al suolo od ai fabbricati.
Gli attacchi saranno contrassegnati in modo da permettere l'immediata individuazione dell'im-
pianto che alimentano, nel caso siano presenti pi˘ attacchi per autopompa nell'ambito dell'attività
protetta, e saranno segnalati tramite cartelli o iscrizioni recanti la seguente dicitura:
ATTACCO DI MANDATA
PER AUTOPOMPA
Pressione massima 1,2 MPa
RETE IDRANTI ANTINCENDIO
Tabella 7
CARATTERISTICHE DEL COMPARTIMENTO
9
Normativa utilizzata NFPA14
Descrizione Nuovo_101
Altezza soffitto 0 [m]
Classi di pericolo A
N∞ di erogatori attivi contemporaneamente 4
Portata di calcolo erogatore(1)
120 [l/min]
Pressione di scarica minima 0,2 [MPa]
Durata dell'intervento degli erogatori 60
Tabella 8
(1) La portata di calcolo dell'erogatore viene scelta confrontando due diverse portate cioè:
la portata che si ottiene moltiplicando la densità di scarica per l'area specifica effettiva dello
sprinkler
la portata data dalla caratteristica dello sprinkler stesso.
Con caratteristica s'intende la risposta del terminale per quanto riguarda la differenza di pres-
sione sullo sprinkler (pressione di scarica) a seguito dell'attraversamento dello stesso di una de-
terminata portata di fluido. Dovendo il terminale antincendio garantire una ben determinata
pressione di scarica minima definita dalla norma, la portata seguir‡ la relazione seguente:
Il coefficiente d'efflusso Ke viene indicato nelle caratteristiche dei terminali antincendio. La por-
tata risulta essere la massima tra le due e viene appunto definita portata di calcolo.
Portata totale 598,4 [l/min]
Portata totale richiesta 553,5 [l/min]
Pressione totale richiesta 339,7 [kPa]
Perdita totale valvole 0 [kPa]
Pressione disponibile 358,9 [kPa]
Riserva idrica teorica(1)
29
Riserva idrica effettiva(2)
40
(1) La riserva idrica teorica s'ottiene considerando la portata nel punto di lavoro nominale della
curva che descrive il comportamento dell'area favorevole e moltiplicando la stessa per la durata
d'intervento delle testine.
(2) La riserva idrica effettiva si calcola considerando come punto di lavoro l'incrocio della curva
dell'impianto che descrive l'area favorevole con la curva caratteristica della pompa prescelta.
10
Velocit‡ media di calcolo 1 [m/s]
Massima velocit‡ V=1,9 [m/s]
N° del tronco dove viene raggiunta la massima velocità 2
Tabella 9
Calcolo idraulico Perdite distribuite
Per calcolare le perdite distribuite all'interno delle tubazioni Ë stata utilizzata la formula di Ha-
zen-Williams seguendo la norma UNI EN 12845:2005
p E’ la perdita di carico nella tubazione, [bar];
Q E’ la portata attraverso la tubazione, [l/min];
d E’ il diametro medio interno della tubazione, [mm];
C E’ una costante per il tipo e condizione della tubazione (vedere Prospetto 5 per esempi di
valori legati al materiale e Tabella 5 per il valore adottato nei calcoli);
L E’ la lunghezza equivalente della tubazione e dei raccordi, [m].
Tipo di tubazione Valore di C
Ghisa 100
Ghisa duttile 110
Acciaio 120
Acciaio zincato 120
Cemento 130
Ghisa rivestita di cemento 130
Acciaio inossidabile 140
Rame 140
Fibra di vetro rinforzata 140
Nota: Quest'elenco non è esaustivo
Prospetto 5
Perdite concentrate Il calcolo viene eseguito aggiungendo alla lunghezza reale del tubo una lunghezza fittizia. Tale
lunghezza simula le perdite che si hanno in ogni pezzo speciale della rete. In sostanza, per ogni
tipologia di pezzo speciale dove si ha una perdita, si avrà un pezzo aggiuntivo di tubo, di pari
diametro del pezzo speciale, in modo che le perdite concentrate di tale tratto fittizio corrispon-
dano alla perdita concentrata. Una tabella lega ad ogni pezzo speciale una lunghezza di tubo
equivalente funzione della sezione della tubazione.
11
CALCOLO IDRAULICO INTEGRALE AREA: Area sfavorita
N∞ Tratto N1
N2
Portata [l/min]
Velocit‡ [m/s]
Ke Tipo Pz
DN Diam int.
[m]
L [m] L.Eq. [m] L.Tot [m]
C DPM
[mm H20/m]
Pressioni [kPa]
1 0
1
Q=573
V=1,9
Ke=0
F=A
DN=DN 80
Dint=0,08
L=19,05
LE=0
LT=19,05
C=140
DP=44,27
PtN1=351,91
Pz=0
Pf=8,27
PtN2=343,64
PtN1=351,91
Pv=1,8
Pn=350,11
2 1
2
Q=-573
V=1,9
Ke=0
F=A
DN=DN 80
Dint=0,08
L=0,2
LE=3,19
LT=3,39
C=140
DP=44,27
PtN1=343,64
Pz=0
Pf=1,47
PtN2=342,17
PtN1=343,64
Pv=1,8
Pn=341,84
3 2
3
Q=-214,5
V=0,7
Ke=0
F=B
DN=DN 80
Dint=0,08
L=0,3
LE=6,38
LT=6,68
C=140
DP=7,19
PtN1=342,17
Pz=2,94
Pf=0,47
PtN2=341,7
PtN1=342,17
Pv=0,25
Pn=341,91
4 3
4
Q=-214,5
V=0,7
Ke=0
F=A
DN=DN 80
Dint=0,08
L=2,5
LE=0
LT=2,5
C=140
DP=127,16
PtN1=341,7
Pz=24,5
Pf=3,12
PtN2=338,58
PtN1=341,7
Pv=0,25
Pn=341,44
5 4
5
Q=-214,5
V=0,7
Ke=0
F=A
DN=DN 80
Dint=0,08
L=4,95
LE=3,19
LT=8,14
C=140
DP=314,17
PtN1=338,58
Pz=0
Pf=25,08
PtN2=313,49
PtN1=338,58
Pv=0,25
Pn=338,33
6 5
6
Q=-214,5
V=0,7
Ke=0
F=A
DN=DN 80
Dint=0,08
L=0,8
LE=3,19
LT=3,99
C=140
DP=7,19
PtN1=313,49
Pz=0
Pf=0,28
PtN2=313,21
PtN1=313,49
Pv=0,25
Pn=313,24
7 6
7
Q=-214,5
V=0,7
Ke=0
F=A
DN=DN 80
Dint=0,08
L=1,2
LE=3,19
LT=4,39
C=140
DP=7,19
PtN1=313,21
Pz=0
Pf=0,31
PtN2=312,9
PtN1=313,21
Pv=0,25
Pn=312,96
8 7
8
Q=150,2
V=1,9
Ke=0
F=B
DN=DN 40
Dint=0,04
L=0,4
LE=3,19
LT=3,59
C=140
DP=90,89
PtN1=312,9
Pz=0
Pf=3,2
PtN2=309,7
PtN1=312,9
Pv=1,71
Pn=311,19
12
9 8
9
Q=150,2
V=1,9
Ke=0
F=A
DN=DN 40
Dint=0,04
L=1,05
LE=1,6
LT=2,65
C=140
DP=-305,84
PtN1=309,7
Pz=-10,29
Pf=-7,94
PtN2=317,64
PtN1=309,7
Pv=1,71
Pn=307,99
10 9
10
Q=150,2
V=1,9
Ke=0
F=A
DN=DN 40
Dint=0,04
L=0,1
LE=1,6
LT=1,7
C=140
DP=90,89
PtN1=317,64
Pz=0
Pf=1,51
PtN2=316,13
PtN1=317,64
Pv=1,71
Pn=315,93
Tratto tubazione + terminale
11 10
11
Q=150,2
V=1,9
Ke=1760
F=A
DN=DN 40
Dint=0,04
L=0,05
LE=1,6
LT=1,65
C=140
DP=121,26
PtN1=316,13
Pz=0,49
Pf=1,96
PtN2=0
PtN1=316,13
Pv=1,71
Pn=314,41
12 7
12
Q=-64,3
V=0,2
Ke=0
F=B
DN=DN 80
Dint=0,08
L=10,5
LE=0
LT=10,5
C=140
DP=0,77
PtN1=312,9
Pz=0
Pf=0,08
PtN2=312,82
PtN1=312,9
Pv=0,02
Pn=312,88
13 12
13
Q=-64,3
V=0,2
Ke=0
F=A
DN=DN 80
Dint=0,08
L=0,55
LE=3,19
LT=3,74
C=140
DP=0,77
PtN1=312,82
Pz=0
Pf=0,03
PtN2=312,8
PtN1=312,82
Pv=0,02
Pn=312,8
14 13
14
Q=-64,3
V=1,9
Ke=0
F=A
DN=DN 25
Dint=0,03
L=5
LE=1,02
LT=6,02
C=140
DP=156,29
PtN1=312,8
Pz=0
Pf=9,23
PtN2=303,56
PtN1=312,8
Pv=1,78
Pn=311,02
15 14
15
Q=-64,3
V=0,2
Ke=0
F=A
DN=DN 80
Dint=0,08
L=16,7
LE=1,02
LT=17,72
C=140
DP=0,77
PtN1=303,56
Pz=0
Pf=0,13
PtN2=303,43
PtN1=303,56
Pv=0,02
Pn=303,54
16 15
16
Q=-64,3
V=0,2
Ke=0
F=A
DN=DN 80
Dint=0,08
L=6,9
LE=3,19
LT=10,09
C=140
DP=0,77
PtN1=303,43
Pz=0
Pf=0,08
PtN2=303,35
PtN1=303,43
Pv=0,02
Pn=303,41
17 16
17
Q=-64,3
V=0,2
Ke=0
F=A
DN=DN 80
Dint=0,08
L=2,6
LE=3,19
LT=5,79
C=140
DP=0,77
PtN1=303,35
Pz=0
Pf=0,04
PtN2=303,31
PtN1=303,35
Pv=0,02
Pn=303,33
18 17
18
Q=-64,3
V=0,2
Ke=0
F=A
L=6,8
LE=3,19
C=140
DP=0,77
PtN1=303,31
Pz=0
PtN1=303,31
Pv=0,02
13
DN=DN 80
Dint=0,08
LT=9,99 Pf=0,08
PtN2=303,23
Pn=303,28
19 18
19
Q=-64,3
V=0,2
Ke=0
F=E
DN=DN 80
Dint=0,08
L=0,7
LE=0
LT=0,7
C=140
DP=0,77
PtN1=303,23
Pz=0
Pf=0,01
PtN2=274,48
PtN1=303,23
Pv=0,02
Pn=303,21
20 19
20
Q=148,1
V=0,7
Ke=0
F=E
DN=DN 65
Dint=0,07
L=3,8
LE=0
LT=3,8
C=140
DP=7,94
PtN1=274,48
Pz=0
Pf=0,3
PtN2=302,93
PtN1=274,48
Pv=0,23
Pn=274,25
21 20
21
Q=148,1
V=0,7
Ke=0
F=A
DN=DN 65
Dint=0,07
L=0,15
LE=0
LT=0,15
C=140
DP=7,94
PtN1=302,93
Pz=0
Pf=0,01
PtN2=302,92
PtN1=302,93
Pv=0,23
Pn=302,7
22 21
22
Q=148,1
V=1,8
Ke=0
F=A
DN=DN 40
Dint=0,04
L=0,8
LE=1,6
LT=2,4
C=140
DP=88,55
PtN1=302,92
Pz=0
Pf=2,08
PtN2=300,84
PtN1=302,92
Pv=1,66
Pn=301,25
23 22
23
Q=148,1
V=1,8
Ke=0
F=A
DN=DN 40
Dint=0,04
L=1,05
LE=1,6
LT=2,65
C=140
DP=-308,18
PtN1=300,84
Pz=-10,29
Pf=-8
PtN2=308,83
PtN1=300,84
Pv=1,66
Pn=299,17
24 23
24
Q=148,1
V=1,8
Ke=0
F=A
DN=DN 40
Dint=0,04
L=0,1
LE=1,6
LT=1,7
C=140
DP=88,55
PtN1=308,83
Pz=0
Pf=1,47
PtN2=307,36
PtN1=308,83
Pv=1,66
Pn=307,17
Tratto tubazione + terminale
25 24
25
Q=148,1
V=1,8
Ke=1760
F=A
DN=DN 40
Dint=0,04
L=0,05
LE=1,6
LT=1,65
C=140
DP=118,92
PtN1=307,36
Pz=0,49
Pf=1,92
PtN2=0
PtN1=307,36
Pv=1,66
Pn=305,7
26 19
34
Q=83,8
V=1,4
Ke=0
F=A
DN=DN 32
Dint=0,04
L=2,5
LE=4,12
LT=6,62
C=140
DP=442,55
PtN1=274,48
Pz=-24,5
Pf=28,74
PtN2=331,97
PtN1=274,48
Pv=0,98
Pn=273,5
27 34
33
Q=83,8
V=0,3
Ke=0
F=A
DN=DN 80
Dint=0,08
L=8,2
LE=3,19
LT=11,39
C=140
DP=1,26
PtN1=331,97
Pz=0
Pf=0,14
PtN2=332,11
PtN1=331,97
Pv=0,04
Pn=331,93
14
28 33
32
Q=83,8
V=0,3
Ke=0
F=A
DN=DN 80
Dint=0,08
L=8,15
LE=3,19
LT=11,34
C=140
DP=1,26
PtN1=332,11
Pz=0
Pf=0,14
PtN2=332,25
PtN1=332,11
Pv=0,04
Pn=332,07
29 32
31
Q=83,8
V=0,3
Ke=0
F=A
DN=DN 80
Dint=0,08
L=0,65
LE=3,19
LT=3,84
C=140
DP=1,26
PtN1=332,25
Pz=0
Pf=0,05
PtN2=332,3
PtN1=332,25
Pv=0,04
Pn=332,21
30 31
30
Q=83,8
V=0,3
Ke=0
F=B
DN=DN 80
Dint=0,08
L=9,05
LE=0
LT=9,05
C=140
DP=1,26
PtN1=332,3
Pz=0
Pf=0,11
PtN2=332,41
PtN1=332,3
Pv=0,04
Pn=332,26
31 30
29
Q=233,3
V=0,5
Ke=0
F=A
DN=DN 100
Dint=0,1
L=3,2
LE=2,53
LT=5,72
C=140
DP=2,33
PtN1=332,41
Pz=0
Pf=0,13
PtN2=332,54
PtN1=332,41
Pv=0,1
Pn=332,31
32 29
28
Q=233,3
V=1,1
Ke=0
F=B
DN=DN 65
Dint=0,07
L=8,11
LE=5,05
LT=13,16
C=140
DP=41,19
PtN1=332,54
Pz=-2,94
Pf=5,32
PtN2=337,86
PtN1=332,54
Pv=0,57
Pn=331,97
33 28
27
Q=-358,5
V=1,2
Ke=0
F=A
DN=DN 80
Dint=0,08
L=0,65
LE=3,19
LT=3,85
C=140
DP=18,59
PtN1=337,86
Pz=0
Pf=0,7
PtN2=338,56
PtN1=337,86
Pv=0,71
Pn=337,15
34 27
26
Q=-358,5
V=1,2
Ke=0
F=A
DN=DN 80
Dint=0,08
L=18,95
LE=0
LT=18,95
C=140
DP=18,59
PtN1=338,56
Pz=0
Pf=3,46
PtN2=342,01
PtN1=338,56
Pv=0,71
Pn=337,85
35 28
37
Q=125,2
V=0,6
Ke=0
F=B
DN=DN 65
Dint=0,07
L=1,65
LE=0
LT=1,65
C=140
DP=5,82
PtN1=337,86
Pz=0
Pf=0,09
PtN2=337,76
PtN1=337,86
Pv=0,16
Pn=337,69
36 37
38
Q=125,2
V=0,6
Ke=0
F=A
DN=DN 65
Dint=0,07
L=0,8
LE=2,53
LT=3,33
C=140
DP=5,82
PtN1=337,76
Pz=0
Pf=0,19
PtN2=337,57
PtN1=337,76
Pv=0,16
Pn=337,6
37 38
39
Q=125,2
V=0,6
Ke=0
F=A
L=0,75
LE=2,53
C=140
DP=5,82
PtN1=337,57
Pz=0
PtN1=337,57
Pv=0,16
15
DN=DN 65
Dint=0,07
LT=3,28 Pf=0,19
PtN2=337,39
Pn=337,41
38 39
40
Q=125,2
V=0,4
Ke=0
F=A
DN=DN 80
Dint=0,08
L=2,1
LE=0
LT=2,1
C=140
DP=2,66
PtN1=337,39
Pz=0
Pf=0,05
PtN2=337,33
PtN1=337,39
Pv=0,09
Pn=337,3
39 40
41
Q=125,2
V=0,4
Ke=0
F=A
DN=DN 80
Dint=0,08
L=12
LE=3,19
LT=15,19
C=140
DP=792,36
PtN1=337,33
Pz=117,59
Pf=118,05
PtN2=219,29
PtN1=337,33
Pv=0,09
Pn=337,24
40 41
42
Q=125,2
V=0,4
Ke=0
F=A
DN=DN 80
Dint=0,08
L=11,37
LE=3,19
LT=14,56
C=140
DP=2,66
PtN1=219,29
Pz=0
Pf=0,38
PtN2=218,91
PtN1=219,29
Pv=0,09
Pn=219,2
41 42
43
Q=125,2
V=0,6
Ke=0
F=A
DN=DN 65
Dint=0,07
L=0,65
LE=2,53
LT=3,17
C=140
DP=5,82
PtN1=218,91
Pz=0
Pf=0,18
PtN2=218,73
PtN1=218,91
Pv=0,16
Pn=218,74
42 43
44
Q=125,2
V=0,6
Ke=0
F=A
DN=DN 65
Dint=0,07
L=0,05
LE=2,53
LT=2,58
C=140
DP=-13,58
PtN1=218,73
Pz=-0,49
Pf=-0,34
PtN2=219,07
PtN1=218,73
Pv=0,16
Pn=218,56
43 44
45
Q=125,2
V=0,6
Ke=0
F=A
DN=DN 65
Dint=0,07
L=0,1
LE=2,53
LT=2,63
C=140
DP=5,82
PtN1=219,07
Pz=0
Pf=0,15
PtN2=218,92
PtN1=219,07
Pv=0,16
Pn=218,9
Tratto tubazione + terminale
44 45
46
Q=125,2
V=0,6
Ke=1760
F=A
DN=DN 65
Dint=0,07
L=0,05
LE=2,53
LT=2,58
C=140
DP=25,21
PtN1=218,92
Pz=0,49
Pf=0,64
PtN2=0
PtN1=218,92
Pv=0,16
Pn=218,75
45 30
35
Q=149,5
V=1,8
Ke=0
F=B
DN=DN 40
Dint=0,04
L=0,95
LE=3,19
LT=4,14
C=140
DP=90,12
PtN1=332,41
Pz=0
Pf=3,66
PtN2=328,75
PtN1=332,41
Pv=1,7
Pn=330,71
Tratto tubazione + terminale
46 35
36
Q=149,5
V=1,8
Ke=1760
F=A
DN=DN 40
L=1,5
LE=1,6
LT=3,1
C=140
DP=574,51
PtN1=328,75
Pz=14,7
Pf=17,44
PtN1=328,75
Pv=1,7
Pn=327,05
16
Dint=0,04
PtN2=0
47 2
26
Q=-358,5
V=1,2
Ke=0
F=B
DN=DN 80
Dint=0,08
L=0,85
LE=0
LT=0,85
C=140
DP=18,59
PtN1=342,17
Pz=0
Pf=0,15
PtN2=342,01
PtN1=342,17
Pv=0,71
Pn=341,46
LEGENDA
N1 Nodo iniziale
N2 Nodo finale
C Coefficiente di Hazen-Williams per le
tubazioni PtN1 Pressione totale nel Nodo 1
PtN2 Pressione totale nel Nodo 2
Pz Pressione piezometrica
Pf Perdita di pressione totale lungo il tron-
co Pv Pressione dinamica
Pn Pressione nominale del tronco
A Curva
B T divergente asimmetrica
C T divergente simmetrica
D T convergente simmetrica
E T convergente asimmetrica
F Croce mista
G Croce divergente
H Croce convergente
V Valvola
ALIMENTAZIONI L’alimentazione idrica è assicurata da un gruppo di pompaggio. Sono garantite le prestazioni mi-
nime di pressione e portata per qualunque area di calcolo, considerando anche un valore di pres-
sione superiore di 0.5 bar (50 KPa) rispetto al valore di pressione più alto, qui indicato (al netto
dei 0.5 bar):
Portata = 36 m3/h
Pressione = 400 kPa La curva caratteristica portata – prevalenza, come si evince dalla curva, è tale che la prevalenza
diminuisca costantemente con l’aumentare della portata e che la stessa, a mandata chiusa, coin-
cida con il valore massimo in grado di essere fornito dal gruppo. Dato il valore di portata massi-
ma richiesta dall’impianto, la riserva idrica necessaria a garantire una durata di funzionamento di
60. min è 20,00 m³.
17
INSTALLAZIONE DEL GRUPPO DI POMPAGGIO Il gruppo di pompaggio, fisso ad avviamento automatico, e tutto l'impianto idrico risultano essere
conformi a quanto disposto dalla norma UNI EN 12845 e sarà collegato ad un serbatoio di accu-
mulo, in posizione sottobattente. Almeno due terzi della capacità effettiva del serbatoio di aspira-
zione sarà al di sopra del livello dell’asse della pompa e, comunque, l’asse della pompa non sarà a
più di due metri al di sopra del livello minimo dell’acqua nel serbatoio o vasca di aspirazione. Il
livello minimo dell'acqua nella riserva sarà di circa 0,5 m per evitare che la pompa entri in con-
tatto con le impurità e i fanghi che si formeranno sul fondo della riserva.
La condotta di aspirazione sarà orizzontale o avrà comunque pendenza in salita verso la pompa:
per evitare la formazione di sacche d’aria sulla condotta stessa, sarà installato un vuoto-
manometro in vicinanza della bocca di aspirazione della pompa stessa. Inoltre sarà garantito che
l’ NPSH disponibile all’ingresso della pompa superi l’ NPSH richiesto di almeno 1 m con la massi-
ma portata richiesta e alla massima temperatura dell’acqua.
Il diametro della tubazione di aspirazione non sarà inferiore a 65 mm e, contemporaneamente,
sarà tale da garantire che la velocità non superi 1,8 m/s quando la pompa sta funzionando alla
massima portata richiesta.
La condotta di mandata di ciascuna pompa sarà direttamente collegata al collettore di alimenta-
zione dell’impianto e corredata nell’ordine di:
un manometro tra la bocca di mandata della pompa e la valvola di non-ritorno;
una valvola di non-ritorno posta nelle immediate vicinanze della pompa, con a monte il
relativo rubinetto di prova;
un tubo di prova con relativa valvola di prova e misuratore di portata con scarica a vista;
saranno inoltre previsti degli attacchi per verificare la taratura dell’apparecchio tramite
un misuratore portatile;
un collegamento al dispositivo di avviamento automatico della pompa ;
una valvola di intercettazione.
Le pompe saranno ad avviamento automatico e funzioneranno in continuo finché saranno arre-
state manualmente. Saranno previsti dispositivi per il mantenimento di una circolazione continua
d’acqua attraverso la/le pompe per evitarne il surriscaldamento quando il funzionamento è a
mandata chiusa.
19
AVVIAMENTO DELLA POMPA E PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO Saranno installati due pressostati per ciascuna pompa, in modo tale che l’attivazione di uno dei
due azionerà la pompa. Dovranno essere installati dispositivi, per ciascun pressostato, per av-
viamento manuale di ogni pompa mediante simulazione di una caduta di pressione nel collettore
di alimentazione dell’impianto.
La prima pompa si avvierà automaticamente quando la pressione nella condotta principale scen-
de ad un valore non inferiore all’80% della pressione a mandata chiusa. Se il gruppo sarà costitui-
to da due o più pompe, sarà fatto in modo che le altre si avvieranno prima che la pressione scen-
da ad un valore non inferiore al 60%. Una volta che la pompa è avviata continuerà a funzionare
fino a quando sarà fermata manualmente.
Ogni caduta di pressione, tale da provocare avviamento di una o più pompe, azionerà contempo-
raneamente un segnale di allarme acustico e luminoso in locale permanentemente controllato;
l’avviamento della pompa non provocherà la tacitazione del segnale; l’alimentazione elettrica di
tale dispositivo di allarme sarà indipendente da quella delle elettropompe e dalle batterie di ac-
cumulatori utilizzate per avviamento delle eventuali motopompe di alimentazione dell’impianto.
MOTORI I motori del gruppo di pompaggio saranno esclusivamente di tipo elettrico. Il motore elettrico
avrà alimentazione elettrica disponibile in ogni tempo e con quella al quadro di controllo esclusi-
vamente dedicata al gruppo di pompaggio e separata da tutti gli altri collegamenti. Se sarà con-
sentito dal gestore della rete elettrica, l’alimentazione per il quadro di controllo della pompa sarà
presa a monte dell’interruttore generale dell’alimentazione ai fabbricati, altrimenti mediante il
collegamento all’interruttore generale. I fusibili del quadro di controllo della pompa saranno ad
alta capacità di rottura e tutti i cavi protetti contro il fuoco e i danni meccanici con tratti singoli
privi di giunzioni.
Il quadro elettrico principale è stato previsto in un compartimento antincendio utilizzato esclusi-
vamente per l’alimentazione elettrica e l’installazione dei collegamenti avverrà in modo tale che
l’isolamento di tutti i servizi non comporti l’isolamento anche del quadro di controllo della pom-
pa. Tutti gli interruttori installati sulla linea di alimentazione della pompa antincendio, adegua-
tamente segnalati con apposita etichetta con, saranno bloccati per proteggerli da eventuali ma-
nomissioni.
Il quadro di controllo della pompa, posto nello stesso compartimento della stessa, sarà in grado
di avviare automaticamente il motore quando riceve un segnale dai pressostati, avviare e arre-
stare il motore con azionamento manuale. I contatti saranno in conformità con la categoria di
utilizzo AC-4 secondo EN 60947-1 e EN 60947-4.
Saranno infine monitorate, e indicate visivamente e singolarmente, le seguenti condizioni:
- disponibilità dell’alimentazione elettrica al motore e, dove alternata (AC), su tutte e tre le
fasi;
- richiesta di avviamento pompa;
- pompa in funzione;
- mancato avviamento.
Saranno segnalate acusticamente anche le condizioni di pompa in funzione e allarmi anomalie.
STAZIONE DI POMPAGGIO Trattandosi di “nuova costruzione” i locali pompe saranno conformi alla UNI 11292 del 2008. In
particolare la stazione pompe sarà ubicata in un apposito locale destinato esclusivamente ad im-
pianti antincendio situati nella stessa proprietà. Detto locale è separato dai restanti tramite ele-
menti verticali e orizzontali resistenti al fuoco come minimo REI 60 ed ha almeno un accesso
20
dall’esterno, con porta chiusa a chiave. Una copia della chiave dovrà essere disponibile sotto ve-
tro in prossimità dell’ingresso. L’accesso alla stazione pompe sarà impedito a persone non auto-
rizzate: gli addetti tuttavia potranno accedere senza difficoltà in ogni tempo. Una copia della
chiave dovrà essere disponibile sotto vetro in prossimità dell’ingresso. L’accesso sarà a mezzo di
varco verticale, di altezza minima di 2 m e larghezza di almeno 0.8 m. L’accesso alla stazione
pompe sarà impedito a persone non autorizzate: gli addetti tuttavia potranno accedere senza
difficoltà in ogni tempo, fermo restando che eventuali scale non saranno di tipo verticale.
All’interno, il locale avrà altezza non inferiore a 2.4 m, salvo laddove sono presenti strutture per il
quale sarà concesso scendere localmente a un massimo di 2 m. L’aereazione sarà con aperture
grigliate permanenti, con superficie pari almeno ad 1/100 della superficie in pianta del locale e
comunque non inferiore a 0.1 m2.
Sarà garantita la ventilazione necessaria per i motori. Nella stazione pompe sarà mantenuta una
temperatura non minore di 10°C. Nel locale sarà realizzato un impianto di illuminazione elettrico,
che garantisce almeno 200 lux, comprensivo di illuminazione di emergenza con almeno 25 lux
per un tempo di 60 minuti, e di presa di corrente monofase distinta da quella dei quadri elettrici
delle unità di pompaggio. Sarà inoltre installato un estintore a polvere da 6 kg di potenzialità al-
meno 34A144BC e, se la potenza installata risulterà superiore a 40 kW, anche un estintore a CO2
con classe di spegnimento minima 113BC. Nel locale dovrà essere appesa una planimetria plasti-
ficata degli elaborati grafici “as built” realizzati a cura dell’installatore. Le chiavi di comando dei
quadri di controllo, che non possono essere attaccate ai quadri dovranno essere disposte in ap-
posita cassetta sotto vetro all’interno del locale stesso e una copia, assieme alla chiave di accesso
al locale, dovrà essere messa nel locale sempre presidiato. La stazione pompe, le condotte e le
relative apparecchiature saranno protetti contro gli urti. Gli spazi disponibili e l’ubicazione dei
macchinari dovranno permettere le operazioni di manutenzione, anche in loco e di ispezione
senza difficoltà. Per questo motivo sarà garantito uno spazio di almeno 0.8 m lungo 3 lati del
gruppo pompe (0.6 m laddove ci sono localmente strutture ingombranti). Se quest’ultimo sarà
del tipo preassemblato, e con almeno due macchine, allora tale spazio sarà garantito sui tutti e 4 i
lati.
SEGNALAZIONI Accanto alla pompa sarà visibile una scheda dati dell’installatore, con le seguenti informazioni:
scheda dati del fornitore della pompa;
una tabella che elenca i seguenti dati tecnici:
la curva della prevalenza generata;
la curva della potenza assorbita;
la curva dell'altezza netta assoluta di carico all'aspirazione (NPSH);
l’indicazione della potenza disponibile per ogni motore
la curva caratteristica pressione/portata del gruppo di pompaggio installato, al manome-
tro “C” della valvola di controllo, in condizioni di livello normale e minimo “X” dell’acqua,
e al manometro di uscita della pompa nella condizione di livello normale di acqua;
una copia del grafico caratteristico dell’installazione (impianto e pompa);
la perdita di pressione, alla portata Qmax., tra la mandata della pompa e la stazione di
controllo idraulicamente più sfavorita.
Inoltre, ogni interruttore installato sulla linea di alimentazione dedicata alla pompa antincendio
sarà etichettato come segue, con lettere bianche su sfondo rosso alte almeno 10 mm:
21
ALIMENTAZIONE DEL MOTORE DELLA POMPA ANTINCENDIO
NON APRIRE IN CASO DI INCENDIO
In ogni caso la documentazione aggiornata, come i disegni di installazione, gli schemi
dell’alimentazione principale e del trasformatore, dei collegamenti per l’alimentazione del pan-
nello di controllo della pompa nonché del motore, dei circuiti di controllo degli allarmi e segnali,
deve essere tenuta a disposizione nel locale della stazione di controllo o nella stazione di pom-
paggio.
APPARECCHI DI MISURA I misuratori di pressione o depressione avranno fondo scala non minore del 150% della massima
pressione o depressione di esercizio prevista. Essi saranno collegati alle tubazioni tramite un ru-
binetto di intercettazione e corredati di un gruppo di prova che consenta il rapido collegamento
di strumenti di controllo senza dover intercettare l'alimentazione.
I misuratori di portata saranno di tipo idoneo per la verifica delle alimentazioni secondo i proce-
dimenti indicati nelle UNI ISO 2548 e UNI ISO 3555 con tolleranza 1,5%.
Gli indicatori di livello permetteranno la lettura diretta del livello sul posto; non sono ammesse
spie direttamente incorporate nel fasciame dei serbatoi. Per ciascuno dei serbatoi saranno previ-
sti i seguenti 4 galleggianti:
Galleggiante di arresto della pompa pilota.
Galleggiante meccanico l'apertura della valvola di reintegro.
Galleggiante elettrico d'allarme collegato al troppo pieno.
Galleggiante di allarme in caso di vasca vuota.
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COLLAUDI E VERIFICHE PERIODICHE
DOCUMENTI DA PRODURRE La documentazione di progetto sarà costituita dalla presente relazione tecnica e di calcolo, i lay-
out dell’impianto con una planimetria riportante l’esatta ubicazione delle attrezzature, la posi-
zione dei punti di misurazione e i dati tecnici caratterizzanti l’impianto stesso.
La ditta installatrice, poi, avrà cura di rilasciare al committente apposita documentazione com-
provante la corretta realizzazione ed installazione dell’impianto secondo progetto; inoltre conse-
gnerà copia del progetto utilizzato per l’installazione, completo di tutti gli elaborati grafici e de-
scrittivi, nonché il manuale d’uso e manutenzione dell’impianto stesso.
COLLAUDO DEGLI IMPIANTI Il collaudo includerà le seguenti operazioni:
Accertamento della rispondenza della installazione al progetto esecutivo presentato;
Verifica di conformità dei componenti utilizzati;
Verifica della posa in opera “a regola d’arte”;
Esecuzione delle prove previste dalla norma UNI 10779
ESECUZIONE DEL COLLAUDO Saranno eseguite le seguenti prove minime, previo lavaggio delle tubazioni con velocità
dell’acqua non minore di 2 m/sec, e avendo avuto cura di individuare i punti di misurazione, pre-
disponendoli con un attacco per manometro:
esame generale di ogni parte dell’impianto;
prova idrostatica delle tubazioni ad una pressione di almeno 1.5 volte la pressione di
esercizio, comunque non inferiore a 14 bar per 2 ore;
collaudo delle alimentazioni;
verifica del regolare flusso, aprendo completamente un terminale finale di ogni dirama-
zione principale di almeno 2 terminali;
verifica delle prestazioni di progetto (portate e pressioni minime) in merito a contempo-
raneità, durata, ecc.
Per le alimentazioni, il collaudo sarà eseguito in conformità a quanto indicato dalla nor-
ma UNI EN 12845.
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