classe 5° sez. a indirizzo liceo scientifico
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Documento del Consiglio di Classe
15 maggio 2019
CLASSE 5° SEZ. A
Indirizzo
LICEO SCIENTIFICO
Anno Scolastico 2018/2019
2
INDICE DEL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DESCRIZIONE DEL CONTESTO GENERALE
BREVE DESCRIZIONE DEL CONTESTO
PRESENTAZIONE ISTITUTO
pag. 4
pag. 4
pag. 5
INFORMAZIONI SUL CURRICOLO
PROFILO IN USCITA DELL’INDIRIZZO
PIANO DEGLI STUDI DEL LICEO SCIENTIFICO
QUADRO ORARIO SETTIMANALE DEL LICEO SCIENTIFICO
pag. 7
pag. 7
pag. 9
pag. 10
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
pag. 11
DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
pag. 12
PROFILO DELLA CLASSE
pag. 13
VERIFICA E VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO
STRUMENTI DI MISURAZIONE E N. VERIFICHE PER PERIODO
SCOLASTICO
STRUMENTI DI OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO E DEL
PROCESSO DI APPRENDIMENTO
CREDITO SCOLASTICO
pag. 15
pag. 15
pag. 17
pag. 18
INTERVENTI E MODALITA’ DI RECUPERO E POTENZIAMENTO
pag. 19
PERCORSI INTERDISCIPLINARI
pag. 23
PERCORSI DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE pag. 24
PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO
(ASL) pag. 28
ATTIVITÀ’ AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA
pag. 30
3
DOCUMENTI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE
pag. 32
ALLEGATO 1 – Contenuti disciplinari e sussidi didattici utilizzati
pag. 33
ALLEGATO 2 – Relazioni singole discipline
pag. 87
ALLEGATO 3 – Relazione modulo CLIL
pag. 116
ALLEGATO 4 - Obiettivi conseguiti in termini di abilità e competenze
pag. 119
ALLEGATO 5 – Simulazioni prima prova
pag. 132
ALLEGATO 6 – Simulazioni seconda prova
pag. 162
ALLEGATO 7 – Griglie di valutazione prima, seconda prova e colloquio
pag. 171
FIRME COMPONENTI IL CONSIGLIO DI CLASSE
pag. 181
4
DESCRIZIONE DEL CONTESTO GENERALE
BREVE DESCRIZIONE DEL CONTESTO
ORTE ha una posizione geografica strategica: 62 Km da ROMA, 23 dal capoluogo VITERBO, 29
da TERNI. Una fitta rete stradale e ferroviaria ne fa uno snodo significativo per i flussi turistici e
commerciali e contribuisce a definire un’identità della città fortemente influenzata dalla Capitale,
sede di lavoro per molti cittadini, e dalle città umbre, anch’esse sedi di lavoro, oltre che di svago e
di studio.
Orte ha una popolazione residente che si attesta sulle 9.000 unità, distribuite per la gran parte in
cinque nuclei urbani: Centro Storico, Petignano, Caldare, Le Grazie, Orte Scalo.
Una costante integrazione di famiglie provenienti da altri Comuni permette di mantenere
sostanzialmente stabile nel tempo il numero dei residenti. Negli ultimi anni, inoltre, si è
intensificata la presenza di immigrati provenienti da diversi paesi, soprattutto dall’est europeo e
dall’Africa del Nord.
La situazione economica ortana è caratterizzata da un ruolo preponderante delle attività terziarie; il
settore operaio ha subito invece un decremento costante. Tale peculiarità economica ha consentito
un progressivo benessere economico.
La popolazione raggiunge livelli di istruzione media, superiore sia a quelli dei comuni limitrofi che
a quelli dell’intera provincia di VITERBO. Un risultato facilitato dalla presenza di tre Istituti
Superiori (Liceo Scientifico, Liceo delle Scienze Umane, Istituto Tecnico economico e tecnologico).
Il forte fenomeno di immigrazione eterogenea pone problemi ai diversi ordini istituzionali e
all’insieme della società ortana (economici, occupazionali, abitativi, formativi). A fronte di ciò si è
resa necessaria la promozione di una capacità di convivenza costruttiva attraverso varie iniziative:
sportello immigrazione, accesso ai fondi FEI, mediatori culturali.
I ragazzi, iscritti alle scuole superiori, provengono dai nuclei urbani di Orte e dai comuni limitrofi,
Gallese, Vasanello, Vignanello, Vallerano, Soriano nel Cimino, Bassano in Teverina, Chia. La
Scuola, quindi, serve gran parte del bacino territoriale afferente al CARBACC - Consorzio aree
basse colline cimine – di cui fanno parte dieci comuni Vignanello (Comune capofila), Bassano in
Teverina, Bomarzo, Canepina, Corchiano, Orte, Soriano nel Cimino, Vallerano, Vasanello e
Vitorchiano impegnati nella ricerca di strategie finalizzate al rilancio dell’immagine e
dell’economia locale, puntando, in particolare, ad una riqualificazione e ad un potenziamento
dell’offerta culturale e turistica.
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PRESENTAZIONE ISTITUTO
L’istituzione dell’Omnicomprensivo di Orte nato dall’aggregazione del Comprensivo “Isola d’oro”
e dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Fabio Besta”, sede di Orte, è sicuramente un punto di forza
che può portare molti benefici agli alunni, infatti assicura, tramite un lavoro di tutoraggio, il
passaggio di informazioni e azioni di accompagnamento nel percorso degli studi di livello
superiore, soprattutto nel momento in cui gli studenti dovranno confrontarsi con nuove discipline e
nuovi docenti. Questo elemento contribuisce sicuramente ad innalzare il successo formativo.
L’Istituto Omnicomprensivo aggrega, in una sola struttura funzionale, le scuole dell’Infanzia,
Primaria e Secondaria di I e II grado, sedi di Orte ed Orte Scalo, permettendo una solida continuità
didattica.
Una cittadella formativa che permette un contesto educativo di apprendimento collaborativo, una
conoscenza degli alunni mediata man mano dalla esperienza, una relazione interna ed esterna
continua e motivante, una costruzione da parte degli studenti del proprio sapere, saper essere e
saper fare in relazione al territorio di appartenenza per poterne essere in futuro gli artefici del
cambiamento.
La VISION d’Istituto è:
un’organizzazione unitaria e modulare, a forte comunicabilità interna grazie a scambi di
informazioni, momenti di programmazione comune, “curricolo continuo in verticale”, istituzione di
dipartimenti;
un sistema che mette in comune risorse umane, strutturali e finanziarie;
un luogo formativo: aperto verso l’esterno e in cui convergono sistemi di collaborazioni che
consentono di integrare competenze, esperienze e risorse in una dimensione territoriale; adeguato
per l’acquisizione di competenze professionali ma anche di valori che abbiano senso di identità,
appartenenza e responsabilità; idoneo a garantire il successo formativo attraverso una crescita
umana, culturale e professionale degli studenti in quanto soggetti capaci di orientarsi nella futura
realtà di cittadini e lavoratori.
La MISSION d’Istituto è rappresentata dall’orientamento strategico e dalle scelte di carattere
didattico, organizzativo, gestionale che, sulla base dei vincoli e delle risorse, sono considerate le più
efficaci ai fini dell’innalzamento del successo scolastico e sono tradotte nelle “parole chiave” del
PTOF:
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Accoglienza: consapevolezza del valore della differenza tra persone e culture, che tenga conto di
tutte le diversità e delle loro specificità personali, sociali, culturali, economiche e delle potenzialità
educative.
Competenza: capacità di fare fronte a richieste complesse, come integrazione di componenti
cognitive, motivazionali, etiche e sociali o di abilità ed attitudini personali e metodologiche in
situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e /o personale, che offra a tutti gli
alunni gli strumenti per sviluppare le competenze chiave ad un livello tale che li prepari alla vita
adulta e costituisca la base per ulteriori occasioni di apprendimento compresi gli studi universitari o
nelle varie opportunità del mondo lavorativo.
Cittadinanza: sistema delle responsabilità e dei diritti nello spazio storico e culturale dell’Europa,
che contribuisca a preparare gli alunni ad esercitare attivamente il proprio ruolo di cittadini,
rafforzandone la cultura democratica, e gli aiuti nello sviluppo personale, nell’inclusione sociale e
nell’occupazione.
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INFORMAZIONI SUL CURRICOLO
PROFILO IN USCITA DELL’INDIRIZZO
I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una
comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale,
creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca
conoscenze, abilità e competenze adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore,
all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, coerenti con le capacità e le scelte
personali.
Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione
umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della
fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le
abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e
tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la
padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica
laboratoriale”.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento
comuni, dovranno:
• aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storicofilosofico e
scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione
storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e
quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;
• saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;
• comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica,
anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in particolare nell’individuare
e risolvere problemi di varia natura;
• saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione
di problemi;
• aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali
(chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso sistematico del
laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze
sperimentali;
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• essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel
tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione
critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare
quelle più recenti;
• saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana
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PIANO DEGLI STUDI DEL LICEO SCIENTIFICO
1° biennio 2° biennio
5° anno 1°
anno
2°
anno
3°
anno
4°
anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale
Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132
Lingua e cultura latina 99 99 99 99 99
Lingua e cultura straniera 99 99 99 99 99
Storia e Geografia 99 99
Storia 66 66 66
Filosofia 99 99 99
Matematica* 165 165 132 132 132
Fisica 66 66 99 99 99
Scienze naturali** 66 66 99 99 99
Disegno e storia dell’arte 66 66 66 66 66
Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66
Religione cattolica o Attività alternative 33 33 33 33 33
Totale ore 891 891 990 990 990
* con Informatica al primo biennio
** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL)
compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area
degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad
esse annualmente assegnato.
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QUADRO ORARIO SETTIMANALE DEL LICEO SCIENTIFICO
Quadro orario settimanale indirizzo
LICEO SCIENTIFICO DISCIPLINE
1° BIENNIO 2° BIENNIO
1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° ANNO
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3
Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3
Storia e Geografia 3 3
Storia 2 2 2
Filosofia 3 3 3
Matematica (con informatica
nel biennio) 5 5 4 4 4
Fisica 2 2 3 3 3
Scienze naturali (biologia,
chimica e scienza della Terra) 2 2 3 3 3
Disegno e storia dell’arte 2 2 2 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o Attività
alternative 1 1 1 1 1
Totale ore 27 27 30 30 30
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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
COORDINATORE: prof.ssa Augusta Broglia
La classe, attualmente composta da 23 elementi 10 ragazze e 13 ragazzi, ha mantenuto pressoché
invariata la sua fisionomia nel corso dei cinque anni, se si eccettua l’accoglimento di tre alunni non
ammessi alla classe successiva, uno nel secondo e due nel quarto anno; inoltre uno studente, per il
mancato superamento dell’esame di stato, si è inserito quest’anno nel gruppo. La maggior parte
degli alunni risiede nel comune di Orte, solo otto studenti risultano pendolari perché provenienti da
paesi limitrofi , cinque da Vasanello e tre da Gallese.
Due studenti sono stati ritenuti dal Consiglio di classe alunni con bisogni educativi speciali, uno
nel terzo e l’altro nel quarto anno di corso; nell’anno corrente sono risultati destinatari di un PDP.
Per l’elenco dei candidati si rimanda ai documenti a disposizione della Commissione.
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DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DOCENTE MATERIA INSEGNATA CONTINUITÀ DIDATTICA
3° ANNO 4° ANNO 5° ANNO
ELMI MARIA GRAZIA IRC/Att.alternativa
x x
PRIMAVERA MARINA Italiano
x x x
PRIMAVERA MARINA Latino
x x x
STEFANI ELENA Storia
x
STEFANI ELENA Filosofia
x
PASSONE NICOLETTA Lingua Inglese
x x x
DE SANTIS FRANCESCA Matematica
x x x
DE SANTIS FRANCESCA Fisica
x
BROGLIA AUGUSTA Scienze
x x x
MEUCCI CHIARA Disegno e Storia dell’Arte
x x
RALLI FIORELLA Scienze motorie e sportive
x x
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PROFILO DELLA CLASSE
Storia del triennio conclusivo del corso di studi
Nel corso del triennio conclusivo del percorso di studi la classe ha continuato ad esprimere una
personalità vivace , che nel tempo ha acquistato una connotazione negativa in termini di qualità
della partecipazione al dialogo educativo, interesse e impegno, contribuendo ad evidenziare la
presenza di due gruppi distinti. Il primo gruppo è costituito da un numero ristretto di studenti,
che hanno colto ogni occasione di crescita personale e intellettuale offerta loro dalla proposta
didattica e dalla progettualità d’Istituto, mantenendo degli standard elevati in termini di
partecipazione, interesse , impegno e esiti di profitto. Il secondo gruppo accoglie il resto della
classe, che ha manifestato una partecipazione passiva, per alcuni superficiale, un interesse e un
impegno discontinui, per alcuni finalizzati al superamento delle verifiche, con episodi di
ritardi/entrate e assenze strategiche. La puntualità nell'esecuzione dei compiti assegnati per casa
non è stata abitudine condivisa. Il comportamento è stato l’espressione di tali dinamiche di classe,
alcuni studenti sono risultati destinatari di note disciplinari.
In merito ai “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” la partecipazione della
classe è stata diversificata, non tutti hanno accolto in modo responsabile e maturo le possibilità di
crescita offerte cogliendone appieno le opportunità, come invece è stato per alcuni studenti che
hanno vissuto esperienze importanti, coinvolgenti e motivanti.
Nel corso del triennio i tempi di apprendimento della classe sono risultati piuttosto diversificati,
dal momento che gli alunni presentano personalità, abilità e abitudini eterogenee.
Tuttavia, a conclusione dell’intero percorso scolastico, i docenti concordano nell’affermare che
gli obiettivi trasversali e disciplinari, individuati e perseguiti nei cinque anni di studi liceali,
risultano, anche se in modo molto diversificato, raggiunti dalla classe; le previste competenze,
quindi, sembrano essere state acquisite in modo globalmente adeguato , pur con un profitto
decisamente differente per i vari alunni.
Nel corso del terzo anno la classe è composta da 20 studenti, uno dei quali è stato ritenuto
alunno con bisogni educativi speciali. Il profitto medio è risultato globalmente discreto. Allo
scrutinio finale un solo alunno ha riportato il giudizio sospeso.
Nel quarto anno il numero degli alunni è salito a 22, per l’arrivo di due alunni ripetenti, che
hanno manifestato entrambi problemi di inserimento nel gruppo, anche se dovuti a difficoltà
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relazionali di tipo estremamente diverso. Il Consiglio ha individuato nella classe due alunni con
bisogni educativi speciali. Il profitto è risultato mediamente discreto. Allo scrutinio finale
quattro alunni hanno avuto il giudizio sospeso in una o più discipline.
La classe ha mostrato nel quinto anno di corso un atteggiamento globalmente non soddisfacente
dal punto di vista didattico-disciplinare, pur avendo acquisito piena consapevolezza delle criticità
esistenti. I docenti hanno adottato varie strategie per interrompere dinamiche negative e
distraenti, ma i segnali di miglioramento mostrati non si sono confermati per tutti sul lungo
termine. Maggiori responsabilità sono da attribuire alla componente maschile.
Partecipazione al dialogo educativo
La classe è caratterizzata da disomogeneità in termini di partecipazione, interesse ed impegno:
un gruppo di studenti partecipa attivamente e costruttivamente al dialogo educativo mostrando
un impegno adeguato, mentre per il resto della classe la partecipazione risulta disordinata,
superficiale e discontinua in molte discipline, così come l’impegno profuso, finalizzato al
superamento delle verifiche.
Il comportamento, espressione delle dinamiche sovradescritte, non è stato per tutti sempre
adeguato.
La classe ha conseguito negli anni un metodo di lavoro globalmente autonomo, pur se
diversificato in relazione all’impegno profuso e alle attitudini individuali.
Il profitto risulta mediamente quasi discreto: un gruppo limitato di alunni ha finora conseguito
buoni o ottimi risultati nella maggior parte o nella totalità delle discipline, il resto della classe si
presenta eterogeneo in termini di livelli raggiunti, alcuni studenti hanno incontrato difficoltà in
varie materie nel corso dell’anno.
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VERIFICA E VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO
Strumenti di
misurazione
e n. di verifiche
per periodo
scolastico
Il Consiglio di Classe valuta il processo di apprendimento attraverso
tipologie diverse di prove: strutturate, semi strutturate, non strutturate.
Le verifiche sono utilizzate per la valutazione:
formativa: colloqui, esposizione argomentata individuale e collettiva,
test di comprensione e conoscenza con risposte aperte e chiuse
sommativa: interrogazioni (almeno due nel trimestre e almeno tre nel
pentamestre), elaborati scritti (almeno due nel trimestre e almeno tre nel
pentamestre), prove pratiche, prove strutturate
Per le CLASSI QUINTE in considerazione degli esami di Stato, il
Consiglio di classe ha utilizzato altre tipologie di accertamento inerenti alla
prima, alla seconda prova scritta ( svolgimento simulazioni ministeriali) e
al colloquio finale: analisi e breve commento di testi in prosa e in poesia:
saggio breve, articolo di giornale, trattazione sintetica di argomenti; quesiti
a risposta singola; quesiti a risposta multipla; simulazioni miranti ad
accertare le capacità di operare collegamenti tra conoscenze e competenze
acquisite in ambiti disciplinari diversi.
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La tabella seguente riporta la scala di corrispondenza tra giudizio e
voto numerico approvata dal Collegio dei docenti:
GIUDIZIO VOTO
NUMERICO
GIUDIZIO
SINTETICO
Non conosce gli argomenti e commette
gravi errori. 1/3
Gravemente
insufficiente /
Scarso
Dimostra una scarsa partecipazione, ha
conoscenze frammentarie e superficiali
e le applica commettendo errori, manca
di autonomia di giudizio.
4 Insufficiente
Dimostra una partecipazione normale,
conosce ed espone, in modo disorganico
commettendo errori non gravi sia
nell’applicazione che nell’analisi manca
tuttavia di autonomia sulla
rielaborazione.
5 Mediocre
Dimostra una partecipazione normale,
conosce le basi della disciplina,
comprende i contenuti sa applicare le
sue conoscenze in situazioni semplici ed
è in grado di effettuare analisi parziali e
dimostra qualche spunto di autonomia.
6 Sufficiente
Dimostra un discreto impegno, conosce,
espone in modo ordinato, sa applicare
ed è autonomo nella sintesi anche se
con qualche imprecisione.
7 Discreto
Partecipa con iniziative personali,
possiede conoscenze approfondite,
comprende e sintetizza correttamente
effettuando valutazioni personali e
autonome ed applica le conoscenze
senza errori.
8 Buono
Si impegna in maniera assidua, conosce
in modo ampio e completo, comprende
rielabora con correttezza formale, logica
e coerenza, attua collegamenti, sa
applicare quanto appreso in situazioni
nuove ed in modo personale e originale.
9/10 Ottimo /
Eccellente
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Strumenti di
osservazione del
comportamento e
del processo di
apprendimento
La valutazione del comportamento degli alunni viene espressa
collegialmente dal Consiglio di classe, in sede di scrutinio intermedio e
finale e si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e
alla partecipazione alle attività e agli interventi a carattere educativo
realizzati dalla scuola fuori dalla propria sede.
La valutazione è espressa in decimi, utilizzando una griglia, realizzata e
condivisa collegialmente, che prevede gli indicatori: “Rispetto delle regole”,
“Partecipazione”, “Metodo di studio e organizzazione del lavoro”.
Si rimanda alla griglia elaborata e deliberata dal Collegio dei docenti
inserita nel PTOF.
La valutazione del processo di apprendimento degli studenti tiene conto di
un insieme di processi didattico-educativi, quali:
l’organizzazione della didattica e la sua rimodulazione;
le scelte adottate nella valutazione degli studenti;
la continuità;
il clima classe-scuola (rapporti docenti/alunni, alunni/alunni,
docenti/famiglie);
l’inclusione e l’integrazione.
Gli indicatori elencati vengono monitorati attraverso: osservazioni
sistematiche, questionari, interviste, indagini sul metodo di studio, mappe.
Le osservazioni sistematiche risultano fondamentali per poter seguire
l’allievo e per poterlo guidare realisticamente nel suo percorso formativo e
di crescita.
Il monitoraggio consente di accertare prontamente i particolari bisogni
educativi e formativi dell’allievo, di identificare la presenza di eventuali
lacune, deficit, ostacoli, dinamiche distruttive e di intervenire di
conseguenza.
Per rispondere al bisogno di riservare particolare attenzione e
considerazione agli alunni diversamente abili e a quelli che presentano
difficoltà di apprendimento e disagio generalizzato, l’Istituto ha redatto un
Protocollo per definire finalità e modalità organizzative ed operative degli
interventi.
Si rimanda alle aree dedicate del PTOF.
18
Credito scolastico
Il consiglio di classe attribuisce ad ogni alunno che ne sia meritevole, un
apposito punteggio per l’andamento degli studi, denominato credito
scolastico. Il punteggio esprime la valutazione del grado di preparazione
complessiva raggiunto da ciascun alunno nell’anno scolastico in corso,
con riguardo al profitto e tenendo in considerazione l’assiduità della
frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione alle
attività didattiche e integrative, al comportamento tenuto dall’alunno
all’interno dell’istituto.
La somma dei punteggi ottenuti nei tre anni costituisce il credito scolastico
che si aggiunge ai punteggi riportati dai candidati nelle prove d’esame
scritte e orali.
Il credito scolastico viene assegnato alle classi terze, quarte e quinte
secondo la seguente tabella compreso il punto di oscillazione:
Media dei voti Fasce di credito III
ANNO
Fasce di credito
IV ANNO
Fasce di credito V
ANNO
M<6 - - 7-8
M = 6 7-8 8-9 9-10
6< M ≤7 8-9 9-10 10-11
7< M ≤8 9-10 10-11 11-12
8< M ≤9 10-11 11-12 13-14
9< M ≤10 11-12 12-13 14-15
Per i criteri di attribuzione del punto di oscillazione si rimanda al PTOF.
Per dettagli sul credito scolastico dei candidati, si rimanda al fascicolo
degli studenti.
19
INTERVENTI E MODALITA’ DI RECUPERO E POTENZIAMENTO
Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta formativa
che ogni istituzione scolastica predispone annualmente.
Nelle attività di recupero rientrano gli interventi di sostegno che hanno lo scopo fondamentale di
prevenire l’insuccesso scolastico e si realizzano, pertanto, in ogni periodo dell’anno scolastico, a
cominciare dalle fasi iniziali.
Le attività di recupero, realizzate per gli studenti che riportano voti di insufficienza negli scrutini
intermedi e per coloro per i quali i consigli di classe deliberino di sospendere il giudizio di
ammissione alla classe successiva negli scrutini finali, sono finalizzate al tempestivo recupero
delle carenze rilevate per tali studenti negli scrutini suddetti.
Esse determinano altresì le modalità di organizzazione e realizzazione precisandone tempi,
durata, modelli didattico-metodologici, forme di verifica dei risultati conseguiti dagli studenti,
criteri di valutazione, nonché modalità di comunicazione alle famiglie.
Nel corso dell’anno scolastico la scuola individua anche modalità diverse ed innovative di attività
di recupero attraverso anche l’utilizzazione dei docenti dell’organico potenziato.
Interventi e modalità di recupero e potenziamento.
ITALIANO • Recupero in itinere
• Pausa didattica
• Lavori di gruppo
• Analisi di testi con diversificazione contenutistica
•
LATINO • Lezione frontale
• Lavori di gruppo
• Recupero in itinere
• Pausa didattica
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STORIA e
FILOSOFIA
• Approfondimento di alcune tematiche chiave
• Individuazione ripetuta e costante dei concetti chiave e dei punti di svolta della
storia e della storia del pensiero
• Sostegno degli studenti in difficoltà in itinere, durante l’orario curricolare,
con modalità diverse a seconda dei casi (ad esempio recupero sistematico al
termine di ogni modulo)
• Studio guidato: miglioramento del metodo di studio ed analisi delle difficoltà
• Schemi e power-point
• Flessibilità didattica
• Lavoro differenziato
• Gruppi di lavoro
• Assiduo controllo dell’apprendimento
•
INGLESE E’ stato spesso molto difficile, sia per i tempi che per la qualità della
superficiale e generalmente disattenta risposta degli studenti, effettuare
attività di recupero; tuttavia, nelle giornate successive alle verifiche scritte
sono state effettuate lezioni di correzione e autocorrezione delle stesse prove
con argomentazioni sugli errori più frequenti e più importanti.
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MATEMATICA e
FISICA
Sono stati attivati interventi di recupero e integrazione delle conoscenze di
anni scolastici precedenti, sia all’inizio che durante l’anno, in modo da
permettere agli alunni in difficoltà di cercare di colmare le lacune pregresse o
di potenziare le conoscenze già acquisite.
Il recupero in itinere è stato svolto dedicando l’inizio di ogni lezione a
domande, interventi, chiarimenti relativi ai contenuti delle lezioni precedenti o
agli esercizi assegnati per casa.
L’attività di recupero è stata anche facilitata dall’utilizzo della Piattaforma
Edmodo, nella quale gli studenti si sono iscritti ad una classe virtuale. In tale
gruppo virtuale è stato possibile:
- mettere risorse digitali online liberamente scaricabili;
- scrivere riassunti o appunti delle lezioni;
- creare degli avvisi recapitati come “notifica” ai membri del gruppo;
- ricevere segnalazioni e richieste di chiarimenti;
- assegnare dei compiti.
Pochi alunni hanno beneficiato in maniera costante di questa ulteriore modalità
di comunicazione e condivisione di materiali.
Sono stati inoltre svolti, in orario extra-curricolare, corsi di:
- recupero di matematica e fisica (all’inizio del pentamestre, per gli studenti con
debito formativo nel trimestre);
- potenziamento (rivolti all’intera classe), per allenare gli studenti al problem
solving, alla modellizzazione e ai problemi interdisciplinari di matematica e
fisica (alcune lezioni sono state dedicate ad un allenamento per la Prova Invalsi
di matematica).
Per le attività di potenziamento sono stati utilizzati i seguenti sussidi didattici
aggiuntivi:
- testo “INVALSI.Mat, Secondo biennio e quinto anno” di E. Eltrudis, M.
Garzetti, Petrini;
- testo “Colori della matematica. Edizione blu, verso l’esame”, di L.Sasso, C.
Zanone, Petrini;
- testo “La seconda prova di matematica e fisica per i licei scientifici”, di M.
Bergamini, G. Barozzi, G. Melegari, Zanichelli.
-
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SCIENZE
NATURALI
• Recupero in itinere
• Lavori di gruppo
• Presentazioni in Power-point
• Monitoraggio dei processi di apprendimento
• Attività di approfondimento.
STORIA
DELL’ARTE
Presentazione in classe di lavori (mappe, schemi, lavori multimediali) che
fossero una rielaborazione degli argomenti studiati.
SCIENZE
MOTORIE E
SPORTIVE
Recupero in itinere; lavori di gruppo differenziati per interessi.
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PERCORSI INTERDISCIPLINARI
Il Consiglio di Classe, in vista dell’Esame di Stato, ha proposto agli studenti la trattazione dei
percorsi interdisciplinari riassunti nella seguente tabella.
Titolo del percorso Discipline coinvolte
Il tempo. Filosofia, Italiano, Storia dell'arte, Fisica,
Latino, Scienze naturali.
Uomo e ambiente. Scienze naturali, Italiano, Storia.
Controllo di massa. Storia, Filosofia, Italiano, Storia dell'arte.
La velocità. Matematica, Fisica, Italiano, Storia dell'arte
L'infinito. Matematica, Fisica, Italiano, Filosofia.
24
Il Consiglio di Classe, in vista dell’Esame di Stato, ha proposto agli studenti la trattazione dei
seguenti percorsi di Cittadinanza e Costituzione riassunti nella seguente tabella.
Se non diversamente specificato, i percorsi elencati hanno coinvolto l’intera classe.
PERCORSI di CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Titolo del percorso Discipline coinvolte Attività
BENESSERE E
PREVENZIONE DEL
DISAGIO GIOVANILE
Attività finalizzate a favorire nei
giovani autonomia personale,
senso di responsabilità, capacità di
giudizio critico e competenze
umane:
Prevenzione dei disagi giovanili:
esperienza formativa presso la
comunità incontro di Amelia per
la prevenzione delle dipendenze;
incontri per la sicurezza sulle
strade, guida e uso di alcol e/o
sostanze a cura della Polizia
Stradale
corsi di primo soccorso e
manovre salvavita
Sportello di ascolto psicologico
con il supporto dello psicologo,
per affrontare problematiche
inerenti la crescita, la dispersione
scolastica, l’insuccesso, il
bullismo, per fare prevenzione
rispetto alle situazioni di disagio e
sofferenza (fobie scolastiche,
disturbi psicosomatici che creano
disagio non altrimenti classificato,
disturbi del comportamento
alimentare etc.) e alle situazioni di
rischio (dipendenze, bullismo
etc.).
Scienze naturali
a.s. 2016/17, a.s. 2017/18, a.s. 2018-
19 Sportello di ascolto psicologico.
a.s. 2017/18
Incontro con la Polizia stradale: La
sicurezza alla guida.
Per non morire di diversità: incontro
con El Grinta autore del libro
GIUSEPPE, sulla perdita di
Giuseppe, il primo dei 3 figli
scomparso suicida a Milano all’età di
21 anni il 25 marzo 2014.
Incontro con Giorgia Benusiglio
sopravvissuta al suo primo incontro con
la droga grazie a un trapianto di fegato,
autrice di vari libri sulla sua esperienza
(alcuni alunni).
25
BULLISMO E
CYBERBULLISMO
ACT: AGAINST CYBER-
BULLYING ACTIONS; YOUR
STRENGTH IS IN
KNOWLEDGE
Sviluppo di una innovativa
campagna in grado di
sensibilizzare i giovani al
contrasto del fenomeno del
bullismo, attraverso l’introduzione
e l’utilizzazione di strumenti di
interazione e partecipazione che
favoriscano la diffusione del
dibattito sulle tematiche oggetto
delle attività.
Religione, Scienze naturali,
Filosofia
a.s. 2016/17
#StopCyberBullismo
Conferenza sul cyberbullismo
BIC Lazio
ACT: produzione di due video, un
decalogo per la prevenzione del
fenomeno e attività di informazione-
sensibilizzazione nelle classi parallele.
a.s.2017/18
23 Novembre 2017
Assemblea d’Istituto: “Contrastare la
violenza di genere” Dott. Marco
Ventola
a.s.2018/19
26-27-28 novembre 2018
Realizzazione di un Cortometraggio
della durata approssimativa di 7-8
minuti avente come oggetto il
Cyberbullismo ( 4 alunni).
LEGALITA' E SICUREZZA
Storia, Filosofia
a.s. 2016/17
5 Aprile 2017
Incontro con Tiberio Bentivoglio,
coraggioso imprenditore che da 15 anni
dice no al Pizzo e presentazione del
libro “Colpito” che narra la sua storia.
23 Maggio 2017
“Palermo chiama Italia”il Fabio Besta
c’è.
Lezione sulla legalità tenuta da
importanti esponenti della giustizia.
Teatro Ambra Jovinelli Roma
a.s. 2018/19
8 Aprile 2019
Incontro con la Guardia di finanza:
Educazione alla legalità economica e
finanziaria
26
MULTICULTURALITA'
L’ Istituto è scuola capofila del
progetto “ERASMUS PLUS:
schools in English for Europe”
finanziato dall’ Unione Europea
per scambi culturali tra scuole
della Repubblica Ceca e della
Polonia; un’occasione per
potenziare lo studio delle lingue e
delle relazioni interpersonali.
INTERCULTURA
Inglese
a.s. 2016/17, a.s. 2017/18
Progetto Erasmus - Repubblica Ceca e
Polonia (7 alunni)
Intercultura_ Belgio (2 alunni)
27
CITTADINANZA E
COSTITUZIONE
Corso di approfondimento tenuto
dal Prof. Giacomo Bucaccio,
docente di Diritto dell’organico
potenziato dell’Istituto.
Storia
a.s.2017/18
6 Novembre 2017
“Back to school”: promuovere la
conoscenza dell’U.E., le opportunità di
studio e lavoro all’estero.
Prof. Francesco Gaetano funzionario
commissione europea.
a.s.2018/19
Tematiche del corso tenuto dal Prof.
Giacomo Bucaccio:
- LO STATO E LE SUE FUNZIONI
- LA NASCITA DELLA COSTITUZIONE
DELLA REPUBBLICA ITALIANA
- LA CITTADINANZA
- L’UGUAGLIANZA NEI DIRITTI
- GLI ORGANISMI INTERNAZIONALI
- LA NASCITA DELL’UNIONE
EUROPEA*
- I FENOMENI MIGRATORI*
-
- Il programma dettagliato è inserito nei
contenuti disciplinari di Storia
*I temi contrassegnati da asterisco, alla
data del 15 Maggio, non sono stati
ancora trattati.
.
28
I percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, svolti dagli studenti nel corso del
triennio, sono riassunti nella seguente tabella. La voce “Durata” fa riferimento alla durata
complessiva prevista per ogni percorso, ma non alle ore effettivamente svolte da ciascuno studente,
per le quali si rimanda ai materiali a disposizione della Commissione (“Riepilogo percorsi per le
competenze trasversali e per l’orientament” scaricato dal portale MIUR).
Se non diversamente specificato, i percorsi elencati hanno coinvolto l’intera classe.
PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO (ASL)
Titolo del percorso Periodo Durata
prevista
Discipline
coinvolte
Luogo di
svolgimento
Il futuro a regola d’arte
2.0 ( 3 alunni)
Dal 01-09-2015 al 31-08-2016 110 ore Strategica
community S.R.L.
CUDRIEC
Tele Radio Orte
Comune di Soriano,
Vasanello,
Vignanello
Christmas Village Dal 05-12-2016 al 22-12-2016 4 ore Viterbo
Convegno alimentazione
e sport
26-10-2016 al 26-10-2016 6 ore Scienze
naturali,
scienze
motorie
Orte
CEFAS Dal 03-10-2016 al 22-12-2016 4 ore Orte
Costituzione, giudici e
cittadini domani
Dal 07-11-2016 al 13-12-2016 10 ore Storia,Filos
ofia
TAR del Lazio
Imprenditorialità
fondazione Ducati ( 17
alunni)
Dal 07-11-2016 al 30-11-2016 8 ore Fisica Fondazione Ducati
Bologna
Visita reparti investigativi
RIS ( 2 alunni)
Dal 16-11-2016 al 16-11-2016 4 ore Scienze
naturali
Caserma Salvo
D’Acquisto Roma
Social journal noi siamo
futuro ( 4 alunni)
Dal 10-10-2016 al 08-06-2017 90 ore Italiano Istituto
Omnicomprensivo
Orte
Brevetto Assistenti
Bagnanti (4 alunni)
Dal 15-09-2016 al 01-02-2017 40 ore Scienze
motorie
Piscina Comunale
Orte
Comunicare la legalità:
comune di Orte ( 4
alunni)
Dal 10-10-2016 al 31-08-2017 20 ore Storia
,Filosofia
Comune di Orte
Restauro ( 1 alunno) Dal 07-11-2016 al 31-05-2017 20 ore Storia
dell’Arte
Contrada San
Sebastiano Orte
Arbitro scolastico
Dal 03-10-2016 al 09-06-2017 20 ore Scienze
motorie
Istituto
Omnicomprensivo
Orte
Comunicazione: la radio
( 5 alunni)
Dal 26-01-2017 al 08-06-2017 10 ore Italiano Tele radio Orte
29
La polisportiva Hortae
(11 alunni)
Dal 11-01-2017al 31-07-2017 20 ore Scienze
motorie
Impianti sportivi
Orte
Tennis Club ( 12 alunni) Dal 23-01-2017 al 31-08-2017 20 ore Scienze
motorie
Tennis club Orte
Camera di Commercio Dal 01-02-2017 al 31-05-2017 4 ore Camera commercio
industria artigianato
agricoltura Viterbo
Comunicare la legalità:
organizzazione eventi
( 7 alunni)
Dal 01-03-2017 al 08-06-2017 20 ore Storia,filoso
fia
Istituto
omnicomprensivo
Orte
Big Rock Dal 24-04-2017 al 28-04-2017 16 ore Scienze
motorie,Sto
ria
dell’Arte,
Competenz
e digitali
Lido delle
Nazioni Comacchio
Visita bene confiscato alla
mafia ( 4 alunni)
Dal 21-03-2017 al 21-03-2017 4 ore Nepi
Banco alimentare ( 2
alunni)
Dal 16-02-2017 al 07-06-2017 20 ore Unicoop Tirreno
Orte
Comune di Vasanello ( 2
alunni)
Dal 08-06-2017 al 31-08-2017 40 ore Comune di
Vasanello
UNITUS ( 2 alunni) Dal 01-02-2017 al 31-12-2017 20 ore UNITUSCIA
Viterbo
Lavoro e non solo ( 1
alunno)
Dal 01-09-2017 al 08-09-2017 62 ore Storia,
cittadinanza
Corleone
Comunicare nell’era
digitale salute ( 1 alunno)
Dal 20-11-2017 al 07-06-2018 96 ore Scienze
naturali
Parafarmacia Sa di
Nicoletti Paola Orte
Comunicazione nell’era
digitale ( 2 alunni)
Dal 20-11-2017 al 07-06-2018 96 ore Disucom Università
della Tuscia
Comunicare nell’era
digitale-fuori classe ( 9
alunni)
Dal 20-11-2017 al07-06-2018 96 ore Medioera
Viterbo
Comunicazione nell’era
digitale (legalità) - fuori
classe ( 1 alunno)
Dal 20-11-2017 al 07-06-2018 96 ore Comune di
Vasanello
Comunicazione nell’era
digitale ( 8 alunni)
Dal 04-04-2018 al 06-06-2018 96 ore Associazione
culturale web
Radio Calibro
Auditorium Orte
Scalo
Noi siamo futuro ( 10
alunni)
Dal 08-04-2018 al 15-05-2018 30 ore Inglese Festival dei
Giovani Gaeta
Comunicare biodiversità
ed evoluzione umana ( 3
alunni)
Dal 01-06-2018 al 30-06-2018 30 ore Scienze
naturali
Università della
Sapienza Roma
30
ATTIVITÀ DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
SVOLTE NELL’ANNO SCOLASTICO
TIPOLOGIA OGGETTO LUOGO DURATA
Visite guidate
La casa di Giacomo Leopardi (21
alunni)
Recanati 1 giorno
Galleria Borghese (8 alunni)
Spettacolo teatrale in lingua Inglese
“Radio Caroline” (21 alunni)
Roma 1 giorno
Galleria Nazionale di Arte Moderna
(intera classe)
Roma 25/01/2019
Viaggio di istruzione
(21 partecipanti)
Monaco di Baviera 5 giorni
(20-24 Marzo)
Progetti e
Manifestazioni
culturali
CENTRO SPORTIVO
STUDENTESCO
Potendo usufruire di tutti gli impianti
sportivi ubicati nei pressi della scuola
vengono svolte ore extracurriculari di
pratica sportiva in diverse discipline
sportive finalizzate ad incrementare lo
sport come sano stile di vita a
preparare una rappresentativa di Istituto
nei campionati studenteschi - fasi
provinciali e/o regionali.
(16 alunni)
Impianti sportivi
comunali, Palestra
Istituto
Omnicomprensivo
Orte
Dicembre 2018-
Giugno 2019
CORSO USO DEFIBRILLATORE
AUTOMATICO ESTERNO
L’attività rientra nei corsi di primo
soccorso e manovre salvavita.
(6 alunni)
Istituto
Omnicomprensivo
Orte
h14.00-19.00
24/05/ 2019
OLIMPIADI DELLA MATEMATICA-
GIOCHI DI ARCHIMEDE
Il progetto mira a sviluppare le capacità
logico-deduttive attraverso la
somministrazione dei giochi di
Archimede.
I ragazzi partecipanti effettueranno la
fase provinciale a Viterbo, i migliori
classificati effettueranno la fase
nazionale che si svolgerà a Cesenatico
(13 alunni)
Istituto
Omnicomprensivo
Orte
h11.30-13.10
22/11/2018
PIANO SCUOLA DIGITALE
Progetto per lo sviluppo di competenze
digitali e conseguimento di
certificazioni spendibili nel corso degli
studi universitari e nell’inserimento del
mondo del lavoro. (1 alunno)
Istituto
Omnicomprensivo
Orte
31
I Incontri con esperti Ministro della Difesa Elisabetta Trenta
(9 alunni)
Presidente AVIS Orte
AVES (Aviazione
Esercito) Viterbo
Istituto Superiore
Omnicomprensivo
Orte
7/03/20191
8/02/2019
Orientamento
Il progetto incrementa
il successo formativo
degli alunni attraverso
l’ ORIENTAMENTO
UNIVERSITARIO cioè
l’adesione
all’ALMADIPLOMA
,che favorisce un
orientamento
universitario coerente
con le caratteristiche
attitudinali degli allievi.
Gli studenti vengono
informati delle
molteplici possibilità di
scelta nel panorama
universitario sia
attraverso incontri con
docenti di alcune
università sia
partecipando ad
iniziative nazionali che
si svolgono a Roma,
come il Campus
Orienta.
Salone dello studente. Roma 14 Novembre 2018
Università della Tuscia
-Prof. Luigi Portoghesi :Il cambiamento
del paesaggio in Italia negli ultimi anni
-Prof.ssa Manuela Romagnoli:
Bioeconomia, biomateriali e
bioraffinerie
-Dott.ssa Fortunati: Circular Economy
Istituto Superiore
Omnicomprensivo
Orte
h 10.30-13.15
15 Aprile 2019
Guardia di Finanza Istituto Superiore
Omnicomprensivo
Orte
8 Aprile 2019
32
DOCUMENTI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE
1. Piano triennale dell’offerta formativa, PTOF (http://www.scuoleorte.gov.it/ptof/).
2. Programmazione educativa didattica di classe.
3. Verbale e tabellone scrutinio finale.
4. Fascicoli personali degli alunni.
5. PDP e relazione finale.
6. Elenchi degli alunni partecipanti alle attività di Cittadinanza e Costituzione.
7. Riepilogo percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Portale MIUR)
Il presente documento sarà immediatamente pubblicato sul sito dell’Istituto
Omnicomprensivo Orte.
33
ALLEGATO n. 1
CONTENUTI DISCIPLINARI
e sussidi didattici utilizzati
(titolo dei libri di testo, etc,)
34
DISCIPLINA: RELIGIONE CATTOLICA
DOCENTE: PROF.SSA MARIA GRAZIA ELMI
SUSSIDI DIDATTICI UTILIZZATI
Fotocopie, articoli, sussidi audiovisivi.
CONTENUTI DISCIPLINARI
DIALOGO INTERRELIGIOSO E ACCOGLIENZA DELLO STRANIERO
- Motivazioni dei flussi migratori
- Episodi di intolleranza
- Diversi approcci al problema
- Considerazioni personali
- Educazione al rispetto di opinioni diverse dalle nostre (religiose politiche …)
LA MORALE CRISTIANA E I VALORI DI OGGI
- La legislazione ordinaria regola alcune problematiche morali
- Il matrimonio religioso e il matrimonio civile.
- L’omosessualità dei PACS
- I recenti pronunciamenti della chiesa attraverso i discorsi di Papa Francesco.
- La clonazione
- L’ etica cristiana in relazione ai comportamenti dei giovani, discussione guidata e dibattiti.
- Aborto e divorzio
- Dichiarazione di nullità del matrimonio in Sacra Rota
LIBERTA’ RELIGIOSA NELLA COSTITUZIONE
- La libertà religiosa costituzionalmente garantita
- Situazione nei paesi islamici
- Modernità del messaggio cristiano in relazione alla libertà di culto
L’Insegnante
Prof.ssa Maria Grazia Elmi
35
DISCIPLINA: ITALIANO
DOCENTE: PROF.SSA MARINA PRIMAVERA
SUSSIDI DIDATTICI UTILIZZATI: libro di testo G. Baldi- Giusso- M. Razetti- G. Zaccaria, Il
piacere dei testi, voll. 5-6 e vol. Leopardi, Paravia, Milano-Torino 2012.
CONTENUTI DISCIPLINARI
Giacomo Leopardi: biografia, poetica, produzione letteraria.
Dallo Zibaldone:
La teoria del piacere
La teoria del vago e dell’indefinito
Dai Canti:
Ultimo canto di Saffo
Il passero solitario
L’ infinito
La sera del dì di festa
Alla luna
A Silvia
Canto notturno di un pastore errante dell’Asia
Il sabato del villaggio
Da Il ciclo di Aspasia:
A se stesso
La ginestra o il fiore del deserto
Dalle Operette Morali:
Dialogo della Natura e di un islandese
L’ITALIA POSTUNITARIA: contesto culturale, ideologico e linguistico nell’età postunitaria.
I generi praticati e loro caratteristiche
36
Giovanni Verga: biografia, poetica, produzione letteraria.
Da Vita dei campi:
Fantasticheria
Rosso Malpelo
Da L’amante di Gramigna:
Prefazione
Da Il ciclo dei vinti:
L’introduzione de I Malavoglia
“La tensione del self-made-man” dal Mastro don Gesualdo.
Dalle Novelle rusticane:
La roba
La Scapigliatura:
Da La scapigliatura e il 6 febbraio:
La scapigliatura
Emilio Praga
Da Penombre: Preludio
Da Trasparenze: La strada ferrata
Arrigo Boito: Dualismo
Giosué Carducci: biografia, poetica, produzione letteraria
Inno a Satana
Da Rime Nuove:
San Martino
37
Dalle Odi Barbare:
Alla stazione una mattina d’autunno
IL NOVECENTO: contesto storico-culturale europeo
IL DECADENTISMO E LE POETICHE DELL’IRRAZIONALE: caratteri e forme della
produzione letteraria dal Simbolismo francese all’Estetismo.
Giovanni Pascoli: biografia, poetica e produzione letteraria
Da Myricae:
X agosto
Novembre
Temporale
L’assiuolo
Dai Canti di Castelvecchio:
Il gelsomino notturno
Dai Primi poemetti:
Italy (vv.1-30)
Dalle Prose:
Il fanciullino
Dai Poemi Conviviali:
Alexandros
Da La grande proletaria s’è mossa:
Il nazionalismo pascoliano.
Gabriele D’Annunzio: vita, poetica, produzione letteraria.
Da Il Piacere:
38
Un ritratto allo specchio: Andrea Sperelli ed Elena Muti
Il verso è tutto
Da Le vergini delle rocce:
Il programma politico del superuomo
Da Alcyone:
La sera fiesolana
La pioggia nel pineto
Le avanguardie letterarie: Crepuscolarismo e Futurismo
Da I colloqui di G. Gozzano:
La signorina Felicita
Da L’incendiario di A. Palazzeschi:
E lasciatemi divertire!
Dai Manifesti del Futurismo:
Manifesto del Futurismo e Manifesto tecnico della Letteratura Futurista di Filippo Tommaso
Marinetti.
IL ROMANZO DEL NOVECENTO: CARATTERI E FORME
Italo Svevo: biografia, poetica, produzione letteraria.
Una vita (trama)
Senilità (trama)
Da La coscienza di Zeno lettura dei seguenti capitoli: Il fumo, La morte del padre, La storia del mio
matrimonio, Psicoanalisi.
Luigi Pirandello: biografia, poetica, produzione letteraria
39
Da L’Umorismo: La rappresentazione umoristica.
Il fu Mattia Pascal (trama dell’opera letta nel biennio)
Da Novelle per un anno:
Il treno ha fischiato
Ciaula scopre la luna
Uno, nessuno e centomila: caratteri e forme del teatro pirandelliano.
LA POESIA DEL NOVECENTO, LA LIRICA PURA E L’ERMETISMO
Giuseppe Ungaretti: biografia, poetica, produzione letteraria
Da L’allegria
Il porto sepolto
Veglia
Fratelli
San Martino del Carso
I fiumi
In memoria
Da Sentimento del tempo
La madre
Da Il dolore
Non gridate più
Eugenio Montale: biografia, poetica, produzione letteraria
Da Ossi di seppia
I limoni
Non chiederci la parola
Meriggiare pallido e assorto
40
Spesso il male di vivere
Cigola la carrucola del pozzo
Da Le occasioni
Non recidere forbice
La casa dei doganieri
Da La bufera ed altro
La storia
L’anguilla
Da Satura
Ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale
Salvatore Quasimodo: biografia, poetica, produzione letteraria
Da Acque e terre
Vento a Tindari
Ed è subito sera
Da Giorno dopo giorno
Alle fronde dei salici
*LA POESIA OLTRE L’ERMETISMO
Giorgio Caproni:
Da Il muro della terra: Anch’io
Da Il conte di Kevenhüller: Io solo
LA POESIA DAGLI ANNI SESSANTA AD OGGI
Edoardo Sanguineti:
Da Laborintus: Ah il mio sonno; e ah?
41
*DALLA LETTERATURA DEGLI ANNI TRENTA ALLA LETTERATURA DEL
NEOREALISMO
Cenni generali sui principali snodi della evoluzione narrativa italiana da Moravia a Calvino.
*DANTE ALIGHIERI E LA DIVINA COMMEDIA
dal Paradiso analisi dei Canti: I-III-VI-XII-XXXIII
N.B. La trattazione degli argomenti contrassegnati con (*) è prevista a partire dalla data odierna
fino al termine delle lezioni.
Prof.ssa Marina Primavera.
42
DISCIPLINA: LATINO
DOCENTE: PROF.SSA MARINA PRIMAVERA
SUSSIDI DIDATTICI UTILIZZATI: LIBRO DI TESTO LATINITAS “L’età imperiale” di
RONCORONI- GAZICH- MARINONI- SADA. VOL. 3, SIGNORELLI EDITORE.
FOTOCOPIE PRODOTTE DALL’INSEGNANTE.
CONTENUTI DISCIPLINARI:
Il contesto culturale e la letteratura nell’età Giulio-Claudia:
Lucano: impegno politico e gusto dell’eccesso
Pharsalia VII 617-646, in traduzione a cura di Lucio Canali
Pharsalia VI 529-549, in traduzione a cura di Lucio Canali
Seneca: profilo dell’autore, le opere e l’ambiente, la lingua e lo stile
Epistulae ad Lucilium 1, 1-3
De ira, III 13, 1-3
Epistulae ad Lucilium 101, 8-10 traduzione di R. Gazich
Epistulae ad Lucilium 47, 1-5
Epistulae ad Lucilium 47, 5-15 traduzione di R. Gazich
Caratteri della tragedia di Seneca
L’età dei Flavi e la restaurazione classicistica:
Quintiliano: l’Institutio oratoria e la funzione storico-sociale
Institutio oratoria XII, 1, 1-3 traduzione di R. Gazich
Institutio oratoria I, 1-3
La natura e le tecniche: scienza e tecnologia in Grecia e a Roma
Plinio il Vecchio naturalista e filantropo
43
Columella e l’attenzione per l’ambiente: il conflitto tra uomo e natura
Plinio il Giovane: Epistola VI 16, 4-20 traduzione di A. Roncoroni
Tacito: la vita, il pensiero e le opere
Agricola 3, 1
Germania 4, 1; 18,1
Annales XV 63-64
La voce di chi non ha voce: la favola, la satira e l’epigramma
Fedro:
Favola I,1
Giovenale:
Satira III 126-163 traduzione di P. Frassinetti;
Satira VI 136-152 traduzione di F. Bellandi
Marziale:
Epigramma IX, 100 traduzione di G. Ceronetti
Il romanzo: un’epica a misura d’uomo
Petronio: la vita, l’opera e la poetica
Satyricon 31, 3-11; 32
*Apuleio: biografia e produzione letteraria:
Metamorfosi III 24-25
Metamorfosi V 22-23 traduzione di M. Bontempelli
La crisi del III secolo e la disgregazione dell’impero
*La nascita della letteratura cristiana
Sant’Agostino: la vita, le opere e il pensiero
44
Confessiones III 1,1 traduzione di A. Roncoroni
Confessiones II 4,9; 6,12 traduzione di G. Chiarini
Confessiones VI 15,25 traduzione di G. Chiarini
De civitate Dei IV 4 traduzione di A. Roncoroni
Percorsi tematici interdisciplinari sviluppati nelle prove scritte:
1) La condizione servile a Roma e l’ acquisizione dei diritti dell’ uomo e del cittadino.
2)I Romani e gli altri:un impero multietnico. Il diritto di cittadinanza.
3) Il latino della scienza e della tecnologia: un dibattito aperto.
N.B. La trattazione degli argomenti contrassegnati con (*) è prevista a partire dalla data odierna
fino al termine delle lezioni.
Prof.ssa Marina Primavera
45
DISCIPLINA : INGLESE
DOCENTE: PROF.SSA NICOLETTA PASSONE
SUSSIDI DIDATTICI UTILIZZATI :
PARTE CULTURALE/LETTERARIA
A) TESTO : “PERFORMER CULTURE AND LITERATURE III VOLUME” oppure
“PERFORMER COMPACT” (ED. ZANICHELLI)
B) WWW.SPARKNOTES.COM
C) WWW.EDMODO.COM per la condivisione di file (*)
PARTE LINGUISTICA
a) TESTO : “PERFORMER TUTOR FCE” (ED. ZANICHELLI)
UNITA’ 9 – UNITA’ 10 – UNITA’ 11 – UNITA’ 12
Per ciascuna unità si sono analizzati tutti i contenuti informativi, lessicali, grammaticali.
b) TESTO : “TRAINER FCE” (ED. CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS)
Si sono svolte le simulazioni dei TEST 1, 2, 3 e altri con scelta casuale (escluse le parti del
Listening).
(*) classe virtuale in cui sono stati condivisi files inviati dall’insegnante
CONTENUTI DISCIPLINARI:
The first World War Testo Pag. 408, 409
The War poets Testo Pag. 416, 417
W. Owen – Dulce et decorum est Testo Pag. 419, 420
The suffragettes’ movement Testo Pag. 406, 407
The Irish question Testo Pag. 426
W. B. Yeats – Easter 1916 Testo Pag. 427, 428, 429
The short century Testo Pag. 422, 423
The crisis of the first XX century www.sparknotes.com
Modernism www.sparknotes.com Testo Pag. 415, 447
T. S. Eliot – The waste land www.edmodo.com (*)
o Testo Pag.431, 432, 433, 434, 435, 436
Eliot versus Joyce www.edmodo.com - Fotocopie su edmodo
46
J. Joyce – Biography Testo Pag.463
J. Joyce – The portrait of an artist www.sparknotes.com
www.edmodo.com
brani :
aggressione dei compagni di scuola
incontro con la ragazza sulla spiaggia
J. Joyce – Ulysses www.sparknotes.com
www.edmodo.com
o Testo Pag.471;
o schema di Gilbert;
o analisi dei capitoli : Lestrigonian; Circe; Penelope.
J. Joyce and S. Freud Testo Pag.441
J. Joyce and the stream of consciousness www.edmodo.com
o Fotocopie su edmodo
J. Joyce and the paralysis www.sparknotes.com
o Testo Pag..464
V. Woolf – Orlando (temi e motivi) www.sparknotes.com
o Testo Pag..474
The dystopian novel www.sparknotes.com
o Testo Pag.531, 532
G. Orwell – Nineteen-eighty-four www.sparknotes.com
o Testo Pag.533
Tematiche trasversali :
la prima Grande Guerra
47
la crisi economica del primo ventennio;
la realtà femminile nel primo ventennio del secolo XX;
i totalitarismi politici ed economici;
gli indipendentismi e la globalizzazione;
la relatività;
Bergson;
le scienze umane (psicologia, psicoanalisi);
alienazione, incomunicabilità e nevrosi;
la problematica del gender;
la visione catastrofica del futuro;
i grandi blocchi politico/economici mondiali;
il controllo delle masse e del pensiero delle masse.
48
DISCIPLINA: STORIA
DOCENTE: PROF.SSA ELENA STEFANI
Libri di testo:
De Bernardi a.- Guarracino S., Realtà del passato 3, Bruno Mondadori, Milano, 2014.
CONTENUTI DISCIPLINARI E SUSSIDI DIDATTICI:
1. Il Regno d’Italia (cenni essenziali)
2. Il movimento operaio (cenni essenziali)
3. La società di massa
Che cos’è la società di massa?
La vita quotidiana
Partiti di massa e sindacati
Il dibattito politico e sociale
Il socialismo in Europa
La Seconda Internazionale
La dottrina sociale della Chiesa cattolica
Suffragette e femministe
Dalla nazione al nazionalismo
Il razzismo
La Belle époche
Fonti storiografiche, documenti, schemi, articoli:
-Le rivoluzioni industriali (XVIII-XX secolo) in Ronga L.- Gentile G., Rossi A, Tempi e temi della
storia 3, Editrice la scuola, Milano, 2013, p.19.
-Nasce il paradiso dei consumi in Ronga L.- Gentile G., Rossi A, Tempi e temi della storia 3, cit.,
pp.436-437.
49
-Nazione e nazionalismi in Ronga L.- Gentile G., Rossi A, Tempi e temi della storia 3, cit., p.27.
-Positivismo e irrazionalismo in Ronga L.- Gentile G., Rossi A, Tempi e temi della storia 3, cit.,
p.29
1. L’età giolittiana
1901-1914: l’età giolittiana
Le armi di Giolitti: buon senso, furbizia e conoscenza della macchina statale
Il decollo industriale dell’Italia
Il rapporto con i socialisti
Il doppio volto di Giolitti
La “grande emigrazione”
La ripresa dell’espansione coloniale
Lo “scatolone di sabbia”
Il suffragio universale maschile
Giolitti e i cattolici
1914: finisce l’età Giolittiana
1. La prima guerra mondiale
Le cause remote della guerra
La causa occasionale
Le prime fasi della guerra
La guerra di posizione
L’Italia fra neutralità e intervento
L’Italia in guerra
1915-1916: gli avvenimenti sul fronte italiano
1915-1916: gli avvenimenti sugli altri fronti
L’inferno delle trincee
Il fronte interno
La svolta del 1917
Caporetto: la disfatta dell’esercito italiano
1918: la conclusione del conflitto
50
I caduti della prima guerra mondiale
I trattati di pace
La nuova carta d’Europa
La fine della centralità europea
Fonti storiografiche, documenti, schemi, articoli:
-L’inferno nelle trincee in Ronga L.- Gentile G., Rossi A, Tempi e temi della storia 3, cit., pp.66-67.
-La leggenda del Piave in Ronga L.- Gentile G., Rossi A, Tempi e temi della storia 3, cit., p.464.
1. La rivoluzione russa
L’impero russo nel XIX secolo
L’arretratezza delle campagne
Gli inizi dello sviluppo industriale
Occidentalisti e slavofili: il populismo
L’opposizione marxista
La rivoluzione del 1905
La rivoluzione del febbraio 1917
La difficile vita della repubblica
La rivoluzione d’Ottobre
Lenin instaura la “dittatura del proletariato”
Dalla pace alla guerra civile
La Nuova Politica Economica (NEP)
La successione a Lenin e l’affermazione di Stalin
L’industrializzazione forzata
La collettivizzazione forzata
Il totalitarismo e il culto del capo
L’arcipelago gulag
Fonti storiografiche, documenti, schemi, articoli:
-Le politiche economiche della Russia rivoluzionaria in Ronga L.- Gentile G., Rossi A, Tempi e
temi della storia 3, cit., p.98.
51
1. Il primo dopoguerra
I limiti dei trattati di pace
Problemi demografici ed economici
Il disagio sociale e la sfiducia nella democrazia
L’Internazionale Comunista
Il biennio rosso
L’Europa delle dittature
La Turchia: autoritarismo e modernizzazione
Il mondo delle colonie
L’America Latina
Fonti storiografiche, documenti, schemi, articoli:
-Gli Stati democratici e gli Stati autoritari in Ronga L.- Gentile G., Rossi A, Tempi e temi della
storia 3, cit., p.121.
1. L’Italia tra le due guerre: il fascismo
Il mito della vittoria mutilata
La crisi economico-sociale del dopoguerra
1919: nascono due nuovi protagonisti della lotta politica
Il biennio rosso in Italia
Gramsci e la fondazione del Partito comunista Italiano
La nascita del fascismo agrario
I fascisti in Parlamento
Mussolini alla conquista del potere
Il delitto Matteotti
L’Italia fascista
Propaganda e consenso
I Patti lateranensi
La politica economica
La politica estera
L’Italia antifascista (cenni essenziali)
52
Fonti storiografiche, documenti, schemi, articoli:
-L’assalto all’Avanti in Ronga L.- Gentile G., Rossi A, Tempi e temi della storia 3, cit., p.136.
-Gramsci: i quaderni del carcere in Ronga L.- Gentile G., Rossi A, Tempi e temi della storia 3, cit.,
p.144.
-Le parole del regime in Ronga L.- Gentile G., Rossi A, Tempi e temi della storia 3, cit., p.146.
-Professori contro il regime in Ronga L.- Gentile G., Rossi A, Tempi e temi della storia 3, cit.,
p.153.
1. La crisi del 1929
Gli “anni ruggenti”
I repubblicani e il miraggio dei facili guadagni
Il Big Crash
La crisi in Europa: il caso della Germania
Roosevelt e il New Deal
L’America del New Deal
Fonti storiografiche, documenti, schemi, articoli:
-Le parole della finanza in Ronga L.- Gentile G., Rossi A, Tempi e temi della storia 3, cit., p.169.
1. La Germania tra le due guerre: il nazismo
La repubblica di Weimar
Dalla crisi alla stabilizzazione
La fine della Repubblica di Weimar
Il nazismo
Il Terzo Reich
Terrore e propaganda
Economia e società
53
Fonti storiografiche, documenti, schemi, articoli:
-Esistono le razze? in Ronga L.- Gentile G., Rossi A, Tempi e temi della storia 3, cit., p.189.
-La rivolta del ghetto di Varsavia in Ronga L.- Gentile G., Rossi A, Tempi e temi della storia 3, cit.,
p.232.
-La provocazione negazionista e il dibattito sul genocidio in Ronga L.- Gentile G., Rossi A, Tempi
e temi della storia 3, cit., p. 235.
1. Totalitarismi a confronto
Stalin, Mussolini, Hitler: la personalità
La psicologia delle masse
Gulag e lager a confronto
Fonti storiografiche, documenti, schemi, articoli:
-Il privato di tre dittatori in Ronga L.- Gentile G., Rossi A, Tempi e temi della storia 3, cit., pp.487
a 498.
-Arendt H., Le origini del totalitarismo
https://keynes.scuole.bo.it/siti_tematici/farestoria/approfondimenti/a11_24.html
-Cavalli G., A voi che oggi fingete di ricordare:la memoria non si commemora si esercita
https://left.it/2016/01/27/a-voi-che-oggi-fingete-di-ricordare-la-memoria-non-si-commemora-si-
esercita/
-Totalitarismi a confronto in Ronga L.- Gentile G., Rossi A, Tempi e temi della storia 3, cit., p.199.
-Santovincenzo I., La comunicazione non verbale nei dittatori del novecento
https://www.igorvitale.org/2018/01/03/la-comunicazione-non-verbale-di-mussolini-hitler-e-stalin/
1. La seconda guerra mondiale
54
Crisi e tensione internazionali: l’Asia
Crisi e tensione internazionali: l’Europa
La guerra civile in Spagna
La vigilia della guerra mondiale
1939-1940: la “guerra lampo”
1941: la guerra mondiale
Il dominio nazista in Europa
I campi della morte: la persecuzione degli Ebrei
1942-1943: la svolta
1944-45: la vittoria degli Alleati
Dalla guerra totale ai progetti di pace
L’Italia dopo l’8 settembre
Nell’Italia divisa si inasprisce la persecuzione degli Ebrei
La liberazione dell’Italia
1. Le origini della guerra fredda
Il processo di Norimberga
Gli anni difficili del dopoguerra
La divisione del mondo
La grande competizione
Fonti storiografiche, documenti, schemi, articoli:
-Il modello economico occidentale e il modello economico sovietico in Ronga L.- Gentile G., Rossi
A, Tempi e temi della storia 3, cit., p.378.
1. La decolonizzazione
Il processo di decolonizzazione
La decolonizzazione nel Medio Oriente
La decolonizzazione dell’India
La decolonizzazione del sud-est asiatico
La decolonizzazione del Maghreb
55
La decolonizzazione nell’Africa nera
L’apartheid in Sudafrica
Fonti storiografiche, documenti, schemi, articoli:
-Il telaio di Gandhi in Ronga L.- Gentile G., Rossi A, Tempi e temi della storia 3,cit., pp.293-294.
1. * La distensione
La morte di Stalin e la denuncia dei suoi crimini
I limiti del disgelo
La nuova frontiera
La guerra del Vietnam
La contestazione del Sessantotto
Aree di tensione
Il precario equilibrio del terrore
Fonti storiografiche, documenti, schemi, articoli:
-Il bilancio della guerra fredda in Ronga L.- Gentile G., Rossi A, Tempi e temi della storia 3, cit.,
p.324.
1. * L’Italia repubblicana (cenni essenziali)
L’urgenza della ricostruzione
Dalla monarchia alla repubblica
Inizia la guerra fredda anche in Italia
Il centrismo e la sua crisi
Il miracolo economico
Dal centro-sinistra all’”autunno caldo”
Gli anni di piombo: il terrorismo nero e il terrorismo rosso
Gli anni Ottanta
Una democrazia malata
56
Fonti storiografiche, documenti, schemi, articoli:
-L’attentato a Togliatti in Ronga L.- Gentile G., Rossi A, Tempi e temi della storia 3, cit., p.338.
-I cinquantacinque giorni di Moro in Ronga L.- Gentile G., Rossi A, Tempi e temi della storia 3,
cit., pp.354-355.
-Le Nazioni Unite in Ronga L.- Gentile G., Rossi A, Tempi e temi della storia 3, cit., pp.506-507.
* I capitoli contrassegnati dall’asterisco verranno svolti dopo il 15/05/19.
Altri sussidi didattici sono presenti nei power point forniti dall’insegnante.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE (svolto dal prof. Bucaccio Giacomo)
LO STATO E LE SUE FUNZIONI
o La nascita delle società regolate dal diritto
o Lo stato e gli elementi costitutivi
o La nascita dello stato moderno
Stato feudale
Stato assoluto
Stato totalitario
Stato di diritto
o La separazione dei poteri
o Forme di governo
Parlamentare
Presidenziale
Semi-presidenziale
LA NASCITA DELLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
o Lo Statuto Albertino (nascita e caratteristiche)
57
o Referendum 2 giugno 1946 e elezione membri Assemblea Costituente
o Struttura della Costituzione della Repubblica Italiana
o Caratteristiche della Costituzione della Repubblica Italiana
o Gerarchia delle fonti
o Il parlamento e il bicameralismo
o La legislatura
o Elettorato attivo e passivo del Parlamento
o Sistema elettorale proporzionale, maggioritario e misto
o Nascita di una legge ordinaria (iter legis)
o Entrata in vigore di una legge
o Leggi costituzionali
o Il Governo e la composizione
o Nomina dei membri del governo
o I ministri senza portafoglio
o Dimissioni del Governo
o La funzione legislativa del governo (decreti legge e decreti legislativi)
o La Magistratura (autonomia e indipendenza)
o I gradi del giudizio
o Giustizia Civile e relativi grado di giudizio
o Giustizia Penale e relativi grado di giudizio
o Giustizia amministrativa e relativi grado di giudizio
o Il Presidente della Repubblica, requisiti per la carica
o Il Presidente della Repubblica, durata in carica e supplenza
o I poteri del Presidente della Repubblica (legislativo, esecutivo e giudiziario)
o Corte Costituzionale
* LA CITTADINANZA
o Cittadinanza antica e moderna
o Diritti e doveri
o Cittadini e non cittadini
L’UGUAGLIANZA NEI DIRITTI
o Uguaglianza formale e sostanziale ex art. 3
o * Il diritto alla salute
o * Il diritto all’istruzione
GLI ORGANISMI INTERNAZIONALI
58
o Diritto internazionale ex. Art. 10
o * L’ONU e la NATO
LA NASCITA DELL’UNIONE EUROPEA
o I motivi della nascita della CE
o Le tappe della UE
o Potere legislativo nella UE
o Potere esecutivo nella UE
o Potere giudiziario nella UE
* I FENOMENI MIGRATORI
o Le cause della migrazione
o L’emigrazione in Italia e in Europa
o L’impatto economico e sociale della migrazione
o Multiculturalità e interculturità
o La legislazione sull’immigrazione
o L’impennata dei flussi migratori
-Borgognone G,- Carpanetto D., Lezioni di cittadinanza e costituzione, a cura di Marco Chiuzza,
Bruno Mondadori, Milano, 2017, cap. 2-4-6-10-24-25-30.
-Lettura dei seguenti articoli della Costituzione italiana:
da art. 1 a 12; da art.55 a 60; da art.70 a 74; da art.76 a 78; da art.83 a 87; da art.90 a 95; artt. 101-
104-32-33.
*I capitoli contrassegnati dall’asterisco verranno svolti dopo il 15/05/19
Prof.ssa Elena Stefani
59
DISCIPLINA: FILOSOFIA
DOCENTE: PROF.SSA ELENA STEFANI
Libri di testo:
Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del pensiero, 2B dall’Illuminismo ad Hegel, Paravia, Milano-
Torino, 2015.
Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del pensiero, 3A da Schopenhauer a Freud, Paravia, Milano-
Torino, 2015.
Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del pensiero, 3B dalla fenomenologia a Gadamer, Paravia,
Milano-Torino, 2015.
CONTENUTI DISCIPLINARI E SUSSIDI DIDATTICI:
1. Kant
La Critica del giudizio; la politica e l’educazione (cenni essenziali)
Kant: ultimo degli illuministi o primo dei romantici?
Testi d’autore o brevi citazioni analizzate:
Kant I., Il cielo stellato, Critica della ragion pratica
http://www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaK/KANT_%20IL%20CIELO%20STELLATO.h
tm
1. Caratteri generali del Romanticismo (il rifiuto della ragione illuministica e la ricerca di altre vie
d’accesso alla realtà e all’Assoluto il senso dell’infinito; la vita come inquietudine e desiderio;
infinità e creatività dell’uomo; l’amore come anelito di fusione totale e cifra dell’infinito; la nuova
concezione della storia; l’amore per la natura e il nuovo modo di concepirla; l’ottimismo al di là del
pessimismo)
Il passaggio dal kantismo all’idealismo: il dibattito sulla cosa in sé e il passaggio da Kant a Fichte
60
Fichte ( la dottrina della scienza- l’infinitizzazione dell’Io, i principi della “dottrina della scienza”,
la struttura dialettica dell’io, la “scelta” tra idealismo e dogmatismo; la dottrina morale)
Schelling (l’Assoluto come indifferenza di spirito e natura; la filosofia della Natura; l’idealismo
trascendentale- cenni essenziali)
1. Hegel
I capisaldi del sistema hegeliano (finito e infinito, ragione e realtà, la funzione della filosofia, il
dibattito critico intorno al “giustificazionismo hegeliano”)
La Fenomenologia dello Spirito: coscienza, autocoscienza, ragione
Lo Spirito, la religione e il sapere assoluto
La logica (cenni essenziali)
La filosofia della natura (cenni essenziali)
La filosofia dello spirito
Lo spirito soggettivo (cenni essenziali)
Lo spirito oggettivo (cenni essenziali)
La filosofia della storia
Lo spirito assoluto (cenni essenziali)
Testi d’autore o brevi citazioni analizzate:
-Fichte, La libertà come scopo ultimo dell’attività dell’Io, in Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca
del pensiero- 2B dall’Illuminismo a Hegel, Paravia, Milano-Torino, 2015, pp.413-414.
-Fichte, L’Io oppone nell’Io all’Io divisibile un non-io divisibile, in Abbagnano N.-Fornero G., La
ricerca del pensiero- 2B dall’Illuminismo a Hegel, Paravia, Milano-Torino, 2015, p.412.
-Hegel G.W. F., La Nottola di Minerva
http://www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaH/HEGEL_%20LA%20NOTTOLA%20DI%20
MINERVA.htm
Hegel G.W.F., L’amore e la potenza della scissione, in Filosofica, Hegel, a cura di Corti L.,
Corriere della Sera, Milano, 2017, pp.83-84-85.
61
1. La destra e la sinistra hegeliana
Conservazione o distruzione della religione?
Legittimazione o critica dell’esistente?
1. Feuerbach
Il rovesciamento dei rapporti di predicazione
La critica alla religione
La critica a Hegel
“L’uomo è ciò che mangia”: il materialismo di Feuerbach
1. Marx
Le caratteristiche generali del marxismo
La critica al misticismo logico di Hegel
La critica allo Stato moderno e al liberalismo
La critica all’economia borghese
Il distacco da Feuerbach e l’interpretazione della religione in chiave sociale
La concezione materialistica della storia (struttura e sovrastruttura ed il loro rapporto; la dialettica
della storia)
Il Manifesto del partito comunista
Il Capitale (cenni essenziali)
La rivoluzione e la dittatura del proletariato
Testi d’autore o brevi citazioni analizzate:
- Marx K., Contro il “misticismo logico” in Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del pensiero, 3A
da Schopenhauer a Freud, cit., pp.133-134.
- Marx K., Il manifesto del partito comunista
http://www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaM/MARX_%20PROLETARI%20DI%20TUTTI
%20I%20PAESI.htm
- Marx K., La religione, oppio dei popoli
http://www.filosofico.net/marxrelig.htm
62
- Marx K., Le tesi su Feuerbach in Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del pensiero, 3A da
Schopenhauer a Freud, cit., p.136 [tesi 11].
- Marx K., Classi e lotta tra classi in Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del pensiero, 3A da
Schopenhauer a Freud, cit., pp.141-142.
1. Schopenhauer
Le radici culturali
Il “velo di “Maya”
Tutto è volontà
Dall’essenza del mio corpo all’essenza del mondo
Caratteri e manifestazioni della volontà di vivere
Il pessimismo (dolore, piacere, noia; la sofferenza universale; l’illusione dell’amore)
La critica alle varie forme di ottimismo
Le vie di liberazione dal dolore ( l’arte, la morale, l’ascesi)
Testi d’autore o brevi citazioni analizzate:
- Schopenhauer A., Il mondo come volontà e rappresentazione in Abbagnano N.-Fornero G., La
ricerca del pensiero, 3A da Schopenhauer a Freud, cit., p.9.
-Schopenhauer A., Supplementi al “Mondo come volontà e rappresentazione” in Abbagnano N.-
Fornero G., La ricerca del pensiero, 3A da Schopenhauer a Freud, cit., p.11.
- Schopenhauer A., Il mondo come volontà e rappresentazione, in Abbagnano N.-Fornero G., La
ricerca del pensiero, 3A da Schopenhauer a Freud, cit., p.20
- Schopenhauer A. in Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del pensiero, 3A da Schopenhauer a
Freud, cit., 2015, p.18 [par. La lotta di tutte le cose].
- Schopenhauer A., Il mondo come rappresentazione in Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del
pensiero, 3A da Schopenhauer a Freud, cit., pp.32-33.
- Schopenhauer A., La vita umana tra dolore e noia in Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del
pensiero, 3A da Schopenhauer a Freud, cit., pp.35-36.
63
-Schopenhauer A., Il mondo come volontà e rappresentazione, a cura di Giuseppe Riconda, Mursia,
Milano, 1991, p.156.
-Schopenhauer A., Il mondo come volontà in Il mondo come volontà e rappresentazione, a cura di
Giuseppe Riconda, Mursia, Milano, 1991, pp.150-151 [libro secondo, § 23].
1. Kierkegaard
Le vicende biografiche
L’esistenza come possibilità e fede
La critica all’hegelismo (dal primato della ragione al primato del Singolo)
Gli stadi dell’esistenza (la vita estetica, la vita etica, la vita religiosa)
L’angoscia
Disperazione e fede
L’attimo e la storia: l’eterno nel tempo
Testi d’autore o brevi citazioni analizzate:
-Kierkegaard S. in Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del pensiero, 3A da Schopenhauer a
Freud, cit., p.42 [par. “Il punto zero”].
- Kierkegaard S., Il concetto dell’angoscia (cap. 1) in Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del
pensiero, 3A da Schopenhauer a Freud, cit., p.49.
- Kierkegaard S., Il concetto dell’angoscia (cap.5) in Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del
pensiero, 3A da Schopenhauer a Freud, cit., p.50.
1. Il positivismo
Caratteri generali e contesto storico del positivismo europeo
Positivismo, Illuminismo e Romanticismo
Comte (la legge dei tre stadi e la classificazione delle scienze; la sociologia; la dottrina della
scienza; la divinizzazione della storia)
64
Il positivismo evoluzionistico e Spencer (l’ispirazione fondamentale; la dottrina dell’Inconoscibile e
i rapporti tra scienza e religione; la teoria dell’evoluzione; biologia psicologia e teoria della
conoscenza; sociologia e politica)
Testi d’autore o brevi citazioni analizzate:
-Comte in Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del pensiero, 3A da Schopenhauer a Freud, cit.,
p.167 [par. L’evidenza della legge].
-Comte in Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del pensiero, 3A da Schopenhauer a Freud, cit.,
pp.171-172 [par. La scienza e il dominio della natura- Dalla legge all’azione].
1. Nietzsche
Nietzsche e Schopenhauer a confronto
Le caratteristiche del pensiero e della scrittura di Nietzsche
Le fasi del filosofare nietzscheano
Il periodo giovanile (tragedia e filosofia; storia critica)
Il periodo illuministico (il metodo genealogico; la filosofia del mattino; la morte di Dio e la fine
delle illusioni metafisiche)
Il periodo di Zarathustra (la filosofia del meriggio; il superuomo; l’eterno ritorno)
L’ultimo Nietzsche (il crepuscolo degli idoli e la tra svalutazione dei valori; la volontà di potenza; il
problema del nichilismo e del suo superamento; il prospettivismo)
Nazificazione e denazificazione
Testi d’autore o brevi citazioni analizzate:
-Nietzsche F., Ecce homo in Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del pensiero, 3A da
Schopenhauer a Freud, cit., pp.390-391.
-Nietzsche F., La gaia scienza in Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del pensiero, 3A da
Schopenhauer a Freud, cit., p.402.
-Nietzsche F., Così parlò Zarathustra- un libro per tutti e per nessuno,Adelphi, Milano, 2010,da
p.1 a p.14 (escluso par.6).
65
-Nietzsche F., Così parlò Zarathustra- un libro per tutti e per nessuno,cit.,da p.181 a p.186 [La
visione e l’enigma].
-Nietzsche F., Così parlò Zarathustra- un libro per tutti e per nessuno,cit.,da p.23 a p.25 [Delle tre
metamorfosi].
-Nietzsche F., Così parlò Zarathustra- un libro per tutti e per nessuno,cit.,da p.177 a p.180 [Il
viandante].
-Nietzsche F., La gaia scienza in F. Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del pensiero, 3A da
Schopenhauer a Freud, cit., p.413.
-Nietzsche F., Genealogia della morale in Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del pensiero, 3A
da Schopenhauer a Freud, cit., p.418.
-Nietzsche F., Così parlò Zarathustra, in Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del pensiero, 3A da
Schopenhauer a Freud, cit., p.420 [par. La produzione di valori- La “redenzione” del tempo].
- Nietzsche F., Al di là del bene e del male, in Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del pensiero,
3A da Schopenhauer a Freud, cit., pp.421 [par. La volontà di potenza come sopraffazione e
dominio].
-Nietzsche F., Volontà di potenza e filosofia, in Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del pensiero,
3A da Schopenhauer a Freud, cit., p.435 [righe 16-22].
1. Lo spiritualismo e Bergson
La reazione anti-positivista
Lo spiritualismo: caratteri generali
Bergson (tempo e durata; la libertà e il rapporto tra spirito e corpo;l’origine dei concetti di “tempo e
durata”; lo slancio vitale; istinto, intelligenza e intuizione)
Testi d’autore o brevi citazioni analizzate:
-Bergson, Saggio sui dati immediati della coscienza in Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del
pensiero, 3A da Schopenhauer a Freud, cit., p.225.
66
1. L’esistenzialismo e il primo Heidegger
Heidegger e l’esistenzialismo
Essere ed esistenza
L’essere-nel-mondo
L’esistenza inautentica
L’esistenza autentica
Il tempo e la storia
Testi d’autore o brevi citazioni analizzate:
-Heidegger, Essere e tempo in Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del pensiero, 3B dalla
fenomenologia a Gadamer, cit., p.40.
-Heidegger, L’essere-per-la-morte
http://www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaH/heidegger345653rtedffffgbxcxcxcxcswe.htm
1. * La rivoluzione psicanalitica e Freud
Dagli studi sull’isteria alla psicanalisi
La realtà dell’inconscio e le vie per accedervi
La scomposizione psicanalitica della personalità
I sogni, gli atti mancati e i sintomi nevrotici
La teoria della sessualità e il complesso di Edipo
La teoria psicanalitica dell’arte
Testi d’autore o brevi citazioni analizzate:
-Freud, Introduzione alla psicanalisi in Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del pensiero, 3A da
Schopenhauer a Freud, cit., p.472.
-Freud, L’Es, ovvero la parte oscura dell’uomo in Abbagnano N.-Fornero G., La ricerca del
pensiero, 3A da Schopenhauer a Freud, cit., p.482.
67
-Freud S., L’interpretazione dei sogni, in Freud a cura di Musatti C. L., RBA, Milano, 2017, pp.16-
19.
*I capitoli contrassegnati dall’asterisco verranno svolti dopo il 15/05/19
Ulteriori citazioni tratte da opere degli autori studiati sono presenti nei power point forniti
dall’insegnante.
Prof.ssa Elena Stefani
68
DISCIPLINA: MATEMATICA
DOCENTE: PROF.SSA FRANCESCA DE SANTIS
SUSSIDI DIDATTICI UTILIZZATI
Testo 1: “LA matematica a colori, Edizione Blu”, vol.5, di L. Sasso, Petrini.
Testo 2: “Matematica.blu 2.0”, vol.5, di M. Bergamini, A. Trifone, G. Barozzi, Zanichelli.
Dispense fornite dall’insegnante.
CONTENUTI DISCIPLINARI
LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÁ
1. Le funzioni reali di variabile reale: definizione, classificazione, dominio, codominio e studio del
segno. I grafici delle funzioni e le trasformazioni geometriche.
2. Le proprietà delle funzioni: funzioni iniettive, suriettive, biiettive; funzioni crescenti e decrescenti;
funzioni periodiche; funzioni pari e dispari; la funzione inversa; funzioni composte.
3. Funzioni goniometriche inverse: definizione, dominio, codominio e grafico.
I LIMITI DELLE FUNZIONI
1. La topologia della retta: gli intervalli, gli intorni di un punto e di infinito.
2. Introduzione al concetto di limite. Limite destro e limite sinistro.
3. Approccio grafico al concetto di limite.
4. Il limite finito di una funzione per x che tende ad un valore finito.
5. Il limite infinito di una funzione per x che tende ad un valore finito. Gli asintoti verticali.
6. Il limite finito di una funzione per x che tende all’infinito. Gli asintoti orizzontali.
7. Il limite infinito di una funzione per x che tende all’infinito.
8. Verifica di limiti.
9. Primi teoremi sui limiti: Teorema di unicità del limite, Teorema della permanenza del segno,
Teorema del confronto 1 (tutti con dimostrazione).
LE FUNZIONI CONTINUE E IL CALCOLO DEI LIMITI
1. L’algebra dei limiti: regole di calcolo nel caso in cui i due limiti siano finiti e nel caso in cui almeno
uno dei due limiti è infinito.
2. Il calcolo dei limiti e le forme indeterminate: 0
0,∞
∞, +∞ − ∞, 0 ∙ ∞, 00, ∞0, 1∞.
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3. Il primo limite notevole (con dimostrazione) ed il secondo limite notevole.
4. Limiti deducibili a partire dai limiti notevoli.
5. I limiti e i problemi: applicazioni dell’operazione di limite a problemi di vario tipo.
6. Gli infinitesimi, gli infiniti e il loro confronto.
7. Il principio di sostituzione degli infinitesimi e il principio di sostituzione degli infiniti.
8. Gerarchie degli infiniti.
9. Le funzioni continue: continuità in un punto e in un intervallo.
10. I teoremi sulle funzioni continue: Teorema di Weierstrass, Teorema dei valori intermedi (con
dimostrazione), Teorema di esistenza degli zeri.
11. Applicazione del teorema di esistenza degli zeri al problema della risoluzione di un’equazione;
cenni al metodo di bisezione.
12. I punti di discontinuità di una funzione: definizione e classificazione.
13. La ricerca degli asintoti (verticali, orizzontali, obliqui).
14. Il grafico probabile di una funzione.
LA DERIVATA DI UNA FUNZIONE
1. La derivata di una funzione in un punto: definizione e significato geometrico.
2. La retta tangente al grafico di una funzione in un punto.
3. Punti stazionari e punti di non derivabilità (definizione e classificazione).
4. Teorema sulla continuità e la derivabilità di una funzione (con dimostrazione).
5. Le derivate delle funzioni elementari.
6. Algebra delle derivate: la linearità della derivata; la derivata del prodotto e del quoziente.
7. La derivata di una funzione composta.
8. La derivata di [𝑓(𝑥)]𝑔(𝑥).
9. La derivata della funzione inversa.
10. Le derivate delle inverse delle funzioni goniometriche.
11. Le derivate di ordine superiore al primo.
12. Il differenziale di una funzione: definizione e interpretazione geometrica.
13. Le applicazioni geometriche del concetto di derivata: retta tangente e normale ad una curva,
tangenza tra due curve, angolo formato da due curve.
14. Le applicazioni fisiche del concetto di derivata: problemi relativi al moto; problemi su correnti,
campi elettrici e magnetici.
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I TEOREMI DEL CALCOLO DIFFERENZIALE
1. Il Teorema di Fermat: enunciato e interpretazione geometrica.
2. Il Teorema di Rolle: enunciato, dimostrazione, interpretazione geometrica e applicazioni.
3. Il Teorema di Lagrange: enunciato e interpretazione geometrica.
4. Primo e secondo corollario del Teorema di Lagrange: enunciati e dimostrazioni.
5. Il Teorema di Cauchy: enunciato.
6. Il Teorema di De L’Hospital: enunciato e sua applicazione al calcolo di limiti.
I MASSIMI, I MINIMI E I FLESSI
1. Le definizioni: i massimi e i minimi assoluti e relativi; la concavità e i flessi.
2. Criterio di monotonia per le funzioni derivabili (con dimostrazione).
3. La ricerca degli intervalli di monotonia, dei massimi, minimi e flessi a tangente orizzontale con lo
studio del segno della derivata prima.
4. Massimo e minimo assoluti di una funzione continua in un intervallo chiuso e limitato.
5. Criterio di concavità e convessità per le funzioni derivabili.
6. Concavità, convessità e ricerca dei flessi con lo studio del segno della derivata seconda.
7. I problemi di massimo e di minimo: numerici, di geometria nel piano e nello spazio, di geometria
analitica, di trigonometria, dalla realtà, di probabilità.
LO STUDIO DELLE FUNZIONI
1. Schema generale per lo studio del grafico di una funzione.
2. Grafici di funzioni algebriche e trascendenti.
3. Funzioni con valori assoluti.
4. Dal grafico di una funzione a quello della sua derivata.
5. Dal grafico di una funzione a quello del suo reciproco.
GLI INTEGRALI INDEFINITI
1. Le primitive di una funzione.
2. L’integrale indefinito e le sue proprietà.
3. Dal grafico di una funzione a quello di una primitiva.
4. Gli integrali indefiniti immediati e l’integrazione per scomposizione.
5. L’ integrazione di funzioni composte e per sostituzione.
6. L’integrazione per parti.
7. L’integrazione di funzioni razionali frazionarie.
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GLI INTEGRALI DEFINITI (*)
1. L’integrale definito: definizione, interpretazione geometrica e proprietà.
2. Il Teorema della media: enunciato, dimostrazione e interpretazione geometrica.
3. La funzione integrale: definizione, espressione analitica, derivata, grafico.
4. Il Teorema fondamentale del calcolo integrale. Formula del calcolo dell’integrale definito.
5. Il calcolo delle aree di superfici piane.
6. Il calcolo dei volumi dei solidi e dei solidi di rotazione (metodo delle sezioni e metodo dei gusci
cilindrici).
7. La lunghezza di un arco di curva e l’area di una superficie di rotazione (solo definizioni).
8. Funzioni integrabili e integrali impropri.
9. Applicazioni degli integrali alla fisica: problemi relativi al moto; problemi sul calcolo del lavoro;
problemi relativi a correnti, campi elettrici e magnetici.
LE EQUAZIONI DIFFERENZIALI DI PRIMO GRADO (cenni) (*)
1. Introduzione alle equazioni differenziali.
2. Le equazioni differenziali del tipo y’ = f(x).
3. Le equazioni differenziali a variabili separabili.
4. Le equazioni differenziali lineari del primo ordine.
DISTRIBUZIONI DI PROBABILITA’ (cenni)
1. Richiami sul calcolo delle probabilità.
2. Definizione di variabile aleatoria e di distribuzione di probabilità.
3. Media e varianza di una variabile aleatoria discreta.
4. La distribuzione binomiale.
5. La distribuzione di Poisson.
N.B. La trattazione degli argomenti contrassegnati con (*) è prevista a partire dalla data odierna
fino al termine delle lezioni.
CONTENUTI DISCIPLINARI TRATTATI CON L’AUSILIO DEL TESTO 2
Il principio di sostituzione degli infinitesimi e il principio di sostituzione degli infiniti.
Il Teorema fondamentale del calcolo integrale. Formula del calcolo dell’integrale definito.
La lunghezza di un arco di curva e l’area di una superficie di rotazione (solo definizioni).
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CONTENTUTI DISCIPLINARI TRATTATI CON L’AUSILIO DI DISPENSE
Funzioni iniettive, suriettive, biiettive.
Funzioni goniometriche inverse: definizione, dominio, codominio e grafico.
L’algebra dei limiti: regole di calcolo nel caso in cui almeno uno dei due limiti è infinito.
Limiti deducibili dal secondo limite notevole.
La ricerca degli intervalli di monotonia, dei massimi, minimi e flessi a tangente orizzontale con lo
studio del segno della derivata prima.
Concavità, convessità e ricerca dei flessi con lo studio del segno della derivata seconda.
Dal grafico di una funzione a quello della sua derivata.
Dal grafico di una funzione a quello del suo reciproco.
Il calcolo del volume di un solido di rotazione con il metodo dei gusci cilindrici (dispense scaricate
dal sito http://www.matefilia.it/argomen/gusci-cilindrici/metodo-gusci-cilindrici.pdf)
Richiami sul calcolo delle probabilità.
Definizione di variabile aleatoria e di distribuzione di probabilità.
Media e varianza di una variabile aleatoria discreta.
La distribuzione binomiale.
La distribuzione di Poisson.
L’insegnante
Prof.ssa Francesca De Santis
73
DISCIPLINA: FISICA
DOCENTE: PROF.SSA FRANCESCA DE SANTIS
SUSSIDI DIDATTICI UTILIZZATI
Testo 1: “L’Amaldi per i licei scientifici.blu”, vol.2, di U. Amaldi, Zanichelli.
Testo 2: “L’Amaldi per i licei scientifici.blu”, vol.3, di U. Amaldi, Zanichelli.
Testo 3: “FISICA! Le regole del gioco”, vol. 3, di A. Caforio, A. Ferilli, Le Monnier Scuola.
Dispense fornite dall’insegnante.
CONTENUTI DISCIPLINARI
IL CAMPO MAGNETICO
1. La forza magnetica e le linee del campo magnetico.
2. Forze tra magneti e correnti.
3. Forze tra correnti.
4. L’intensità del campo magnetico.
5. La forza magnetica su un filo percorso da corrente.
6. Il campo magnetico di alcune distribuzioni di corrente (filo, spira, solenoide).
7. Il motore elettrico. Il momento delle forze magnetiche su una spira e il momento magnetico della
spira.
8. La forza di Lorentz.
9. Il moto di una carica in un campo magnetico uniforme: velocità perpendicolare al campo, velocità
obliqua rispetto al campo.
10. Il flusso del campo magnetico e il Teorema di Gauss per il magnetismo (senza dimostrazione).
11. La circuitazione del campo magnetico e il Teorema di Ampère (senza dimostrazione).
12. Le proprietà magnetiche dei materiali (cenni).
L'INDUZIONE ELETTROMAGNETICA
(Modulo trattato completamente in lingua italiana ed in parte in lingua inglese, secondo la
metodologia CLIL)
1. La corrente indotta. Gli esperimenti di Faraday.
2. La legge di Faraday-Neumann.
3. La legge di Lenz. Le correnti di Foucault.
4. La forza elettromotrice indotta in un conduttore in moto.
5. L’autoinduzione e la mutua induzione.
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6. I circuiti RL e l’energia degli induttori. La densità di energia del campo magnetico.
7. L’alternatore. La forza elettromotrice alternata e la corrente alternata.
8. Il valore efficace della forza elettromotrice e della corrente.
9. Il trasformatore.
LE EQUAZIONI DI MAXWELL E LE ONDE ELETTROMAGNETICHE
1. Il campo elettromagnetico: campo elettrico indotto e campo magnetico indotto.
2. Le Equazioni di Maxwell.
3. Le onde elettromagnetiche piane: profilo spaziale, caratteristiche, propagazione e ricezione.
4. L’energia trasportata da un’onda elettromagnetica.
5. Intensità di un’onda elettromagnetica.
6. Quantità di moto e pressione di radiazione.
7. Lo spettro elettromagnetico.
LA RELATIVITA’ DELLO SPAZIO E DEL TEMPO
1. Storia dell’etere ed esperimento di Michelson-Morley.
2. Le trasformazioni di Galileo e le trasformazioni di Lorentz.
3. Gli assiomi della teoria della relatività ristretta.
4. La relatività della simultaneità.
5. La dilatazione dei tempi. Il paradosso dei gemelli.
6. La contrazione delle lunghezze.
LA RELATIVITA’ RISTRETTA
1. Lo spazio-tempo e l’intervallo spazio-temporale.
2. La composizione relativistica delle velocità.
3. L’equivalenza tra massa ed energia.
4. Energia totale, energia cinetica, massa e quantità di moto in dinamica relativistica. L’invariante
energia-quantità di moto.
LA CRISI DELLA FISICA CLASSICA
1. Il corpo nero e l’ipotesi di Planck.
2. L’effetto fotoelettrico.
3. La quantizzazione della luce secondo Einstein. La spiegazione dell’effetto fotoelettrico.
4. L’effetto Compton. (*)
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5. I primi modelli atomici: i modelli atomici di Thomson e di Rutherford. (*)
6. Quantizzazione dell’atomo nucleare: il modello di Bohr (cenni). (*)
N.B. La trattazione degli argomenti contrassegnati con (*) è prevista a partire dalla data odierna
fino al termine delle lezioni.
CONTENUTI DISCIPLINARI TRATTATI CON L’AUSILIO DELLE DISPENSE E/O DEL
TESTO 3
Gli esperimenti di Faraday.
La forza elettromotrice indotta in un conduttore in moto.
L’autoinduzione, i circuiti RL e l’energia degli induttori; la densità di energia del campo magnetico.
Il campo elettromagnetico: campo elettrico indotto e campo magnetico indotto.
Le equazioni di Maxwell.
Le trasformazioni di Galileo e di Lorentz.
Storia dell’etere ed esperimento di Michelson-Morley.
La relatività della simultaneità.
La dilatazione dei tempi. Il paradosso dei gemelli.
La contrazione delle lunghezze.
Lo spazio-tempo e l’intervallo spazio-temporale.
La composizione relativistica delle velocità.
L’equivalenza tra massa ed energia.
Energia totale, energia cinetica, massa e quantità di moto in dinamica relativistica. L’invariante
energia-quantità di moto.
Il corpo nero e l’ipotesi di Planck.
L’effetto fotoelettrico. La quantizzazione della luce secondo Einstein. La spiegazione dell’effetto
fotoelettrico.
L’effetto Compton.
I primi modelli atomici: i modelli atomici di Thomson e di Rutherford.
Quantizzazione dell’atomo nucleare: il modello di Bohr (cenni).
L’insegnante
Prof.ssa Francesca De Santis
76
DISCIPLINA: SCIENZE NATURALI
DOCENTE: PROF.SSA AUGUSTA BROGLIA
SUSSIDI DIDATTICI UTILIZZATI
- “NOI E LA CHIMICA- Dagli atomi alle trasformazioni”
Passannanti S.-Sbriziolo C. Ed. Tramontana
- “DAL CARBONIO AGLI OGM con Biology in English Biochimica e biotecnologie “
Valitutti, Taddei,Kreuzer, Massey, Sadava, Hillis, Heller, Berenbaum Zanichelli editore
- “Processi e modelli di Scienze della Terra C”
Gabriele LONGHI De Agostini
- Presentazioni in PowerPoint.
CONTENUTI DISCIPLINARI
GLI IDROCARBURI
- “NOI E LA CHIMICA- Dagli atomi alle trasformazioni”
Passannanti S.-Sbriziolo C. Ed. Tramontana
Pag. 386-400, 412-415, 421-422, 431-432.
- “DAL CARBONIO AGLI OGM con Biology in English Biochimica e biotecnologie “
Valitutti, Taddei,Kreuzer, Massey, Sadava, Hillis, Heller, Berenbaum Zanichelli editore
Pag. 4-12, 14.
PPT “Dal carbonio agli idrocarburi” Valitutti, Tifi, Gentile- Esploriamo la chimica-Zanichelli
77
Gli idrocarburi alifatici: alcani, alcheni, alchini, le regole della nomenclatura IUPAC, caratteristiche
generali fisiche e chimiche.
L'isomeria: isomeri di struttura, di posizione, di gruppo funzionale, la stereoisomeria geometrica e
ottica.
I gruppi funzionali.
Gli idrocarburi aromatici: il benzene, caratteristiche generali.
I polimeri: le reazioni di addizione e condensazione, il PE e il PET.
LE BIOMOLECOLE
- “DAL CARBONIO AGLI OGM con Biology in English Biochimica e biotecnologie “
Valitutti, Taddei,Kreuzer, Massey, Sadava, Hillis, Heller, Berenbaum Zanichelli editore
Pag. 18-39.
- PPT “Le molecole biologiche” Mader Immagini e concetti della biologia Zanichelli
- PPT “Gli additivi alimentari”
- PPT “Saper leggere gli additivi alimentari” Ordine dei tecnologi alimentari Emilia Romagna,
Toscana, Marche e Umbria
I carboidrati: monosaccaridi, disaccaridi e polisaccaridi, formule a catena aperta e cicliche, le
formule di proiezione di Fischer e gli enantiomeri della gliceraldeide, le formule di Haworth e gli
anomeri del D-glucosio.
I lipidi: i trigliceridi, i fosfogliceridi nelle membrane cellulari, gli steroidi.
78
Le proteine: la reazione di condensazione e la formazione del legame peptidico, gli amminoacidi, i
quattro livelli strutturali, l'attività biologica delle proteine, gli enzimi.
Le biomolecole nell’alimentazione, gli additivi alimentari e i rischi per la salute.
Gli acidi nucleici: i nucleotidi, la molecola del DNA e la sua duplicazione, gli RNA , il codice
genetico e la sintesi proteica.
Elementi di biochimica e fisiologia
- “DAL CARBONIO AGLI OGM con Biology in English Biochimica e biotecnologie “
Valitutti, Taddei,Kreuzer, Massey, Sadava, Hillis, Heller, Berenbaum Zanichelli editore
Pag. 44-51, 54-57, 73-81.
- PPT “La fotosintesi e la respirazione cellulare” Mader Immagini e concetti della biologia
Zanichelli
Il metabolismo cellulare: anabolismo e catabolismo, le vie metaboliche, il ruolo dell'ATP, la
regolazione enzimatica.
La respirazione cellulare e la fotosintesi clorofilliana: lineamenti generali delle loro tappe
fondamentali.
Le fermentazioni alcolica e lattica.
La gluconeogenesi e e la glicogenolisi.
Il controllo della glicemia.
Il metabolismo differenziato delle cellule dell'organismo.
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Le biotecnologie e le loro applicazioni
- “DAL CARBONIO AGLI OGM con Biology in English Biochimica e biotecnologie “
Valitutti, Taddei,Kreuzer, Massey, Sadava, Hillis, Heller, Berenbaum Zanichelli editore
Pag. 86-94, 96-97, 102, 106-108, 116-131.
PPT “Le biotecnologie” Sadava e al. Biologia blu Zanichelli
Le biotecnologie classiche.
Le nuove biotecnologie.
La tecnologia delle colture cellulari.
Le cellule staminali adulte e embrionali.
La tecnologia del DNA ricombinante.
La produzione di DNA ricombinante: gli enzimi di restrizione, i frammenti di restrizione e
l'elettroforesi su gel, la DNA ligasi.
La copiatura del DNA: il ruolo della DNA polimerasi.
L'amplificazione del DNA: la reazione a catena della polimerasi (PCR).
La clonazione: la pecora Dolly.
L’ingegneria genetica e gli OGM, le sue applicazioni su cellule animali.
Le applicazioni delle biotecnologie in campo medico: la diagnostica, i trattamenti terapeutici, gli
anticorpi monoclonali.
Le applicazioni delle biotecnologie agrarie: gli OGM vegetali, le relazioni cooperative naturali, il
valore nutrizionale delle colture, l'allevamento animale, l'igiene dei cibi.
80
Le applicazioni delle biotecnologie ambientali: il biorimedio, la produzione di biocombustibili,
applicazioni ai processi industriali.
La tettonica delle placche
- “Processi e modelli di Scienze della Terra C”
Gabriele LONGHI De Agostini
Pag. 4-9, 15-34.
PPT “La tettonica delle placche” (fino diapositiva 21) Cavazzuti gandola odone terra, acqua, aria
Zanichelli
La struttura interna del pianeta.
L'ipotesi di Wegener.
La teoria della tettonica delle placche.
Margini divergenti, convergenti e trasformi.
L'orogenesi (lineamenti generali).
I punti caldi, i pennacchi, i moti convettivi del mantello all'origine dei moti delle placche
(lineamenti generali).
L'origine del vulcanismo e della sismicità nel movimento delle placche (lineamenti generali).
LE RISORSE GLOBALI
- “Processi e modelli di Scienze della Terra C”
Gabriele LONGHI De Agostini
81
Pag. 50-77.
PPT “Introduzione al problema energetico: le diverse fonti di energia” Luca Castellazzi ENEA
Le fonti energetiche fossili: la formazione del carbone e del petrolio, le miniere di carbone, i
giacimenti di petrolio e la raffinazione, le riserve, la produzione e l'impatto ambientale dei
combustibili fossili.
L'energia nucleare: il reattore nucleare, i problemi di sicurezza degli impianti nucleari e i rischi
ambientali.
Le fonti energetiche rinnovabili: l'energia solare, gli impianti termici a pannelli solari, gli impianti
solari termodinamici e gli impianti fotovoltaici; l'energia idraulica e le centrali idroelettriche;
l'energia del moto ondoso e delle maree; l'energia eolica e gli aerogeneratori; l'energia geotermica;
le biomasse e i biocombustibili.
Le risorse minerarie: i metalli, le risorse non metalliche, l'impatto ambientale delle miniere.
LA METEOROLOGIA E LE PREVISIONI DEL TEMPO.*
- “Processi e modelli di Scienze della Terra C”
Gabriele LONGHI De Agostini
Pag. 86-97.
PPT “L'atmosfera e i fenomeni meteorologici” Lupia Palmieri Parotto Osservare e capire la Terra
Zanichelli
Le caratteristiche generali dell'atmosfera: i principali parametri atmosferici.
I diversi tipi di fronte, i cicloni delle medie latitudini, i cicloni tropicali.
82
Le osservazioni meteorologiche e la raccolta dati, le previsioni meteorologiche.
IL CAMBIAMENTO CLIMATICO.*
- “Processi e modelli di Scienze della Terra C”
Gabriele LONGHI De Agostini
Pag. 112-119.
PPT “Clima e cambiamenti climatici” Carlo Pona ENEA
Il tempo atmosferico e il clima.
Le cause del cambiamento.
Il ruolo dei gas serra.
Prove e conseguenze del riscaldamento globale.
Le politiche ambientali: il Protocollo di Kyoto.
* Gli argomenti contrassegnati da asterisco non sono stati trattati alla data di pubblicazione
del documento. .
Prof.ssa Augusta Broglia
83
DISCIPLINA: STORIA DELL’ARTE
DOCENTE: PROF.SSA CHIARA MEUCCI
SUSSIDI DIDATTICI UTILIZZATI
Libro di testo
Cricco G., Di Teodoro F.P., Il Cricco Di Teodoro Itinerario nell’arte – versione verde compatta
multimediale, ZANICHELLI, Milano
Altri testi (utilizzato per la lettura dei manifesti delle avanguardie storiche, per l’approfondimento
del concetto di avanguardia storica)
De Micheli M., Le avanguardie artistiche del Novecento, Feltrinelli, Milano, 2009
Riout D., L’arte del Ventesimo Secolo, Einaudi, Torino, 2002
Siti consultati (utilizzato per la preparazione alla visita della Galleria)
http://lagallerianazionale.com/
CONTENUTI DISCIPLINARI
L’impressionismo: inquadramento contesto cronologico, geografico e culturale. Caratteri stilistici e
funzioni dell’opera d’arte. Definizioni generali. Gli autori e le relative opere analizzate sono le
seguenti:
Edouard Manet - Colazione sull’erba; Olympia; Il bar delle Folies Bergèr.
Claude Monet - Impressione, sole nascente; La Cattedrale di Rouen.
Edgar Degas - La lezione di danza; L’assenzio.
Pierre-Auguste Renoir - La Grenouillère; Moulin de la Galette; Colazione dei canottieri.
Tendenza Postimpressioniste: inquadramento contesto cronologico, geografico e culturale. Caratteri
stilistici e funzioni dell’opera d’arte. Ruolo dell’artista all’interno della società. Definizioni
generali. Gli autori e le relative opere analizzate sono le seguenti:
Paul Cezanne - La casa dell’impiccato; I giocatori di carte; La montagna Sainte-Victoire.
Paul Gaugin - Il Cristo Giallo; Aha oe feii?; Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?
Vincent Van Gogh - I mangiatori di patate; La stanza di Van Gogh ad Arles; Notte stellata.
Verso il crollo degli imperi centrali: inquadramento contesto cronologico, geografico e culturale.
Caratteri stilistici e funzioni dell’opera d’arte. Definizioni generali. Gli autori e le relative opere
analizzate sono le seguenti:
L’Art Nouveau, Gustav Klimt – Giuditta; Ritratto di Adele Bloch-Bauer; Danae; La culla.
84
I Fauves, Henri Matisse – Donna con cappello; La stanza rossa; La danza.
L’espressionismo, Eduard Munch – La fanciulla malata; Sera nel corso Karl Johann; Il grido.
Le avanguardie storiche: inquadramento contesto cronologico, geografico e culturale. Concetto di
avanguardia, caratteristiche generale e definizione.
Il Cubismo: inquadramento contesto cronologico, geografico e culturale. Caratteri generali
dell’avanguardia, tecniche di realizzazione e funzioni dell’opera d’arte.
Pablo Picasso – Le demoiselles d’Avignon; Ritratto di Ambroise Vollard; Natura morta con sedia
impagliata; Guernica.
Il Futurismo: inquadramento contesto cronologico, geografico e culturale. Caratteri generali
dell’avanguardia, tecniche di realizzazione e funzioni dell’opera d’arte. Definizioni generali.
Umberto Boccioni - La città che sale; Stati d’animo; Forme uniche di continuità nello spazio.
Fortunato Depero – Bottiglia Campari Soda.
Il Dada: inquadramento contesto cronologico, geografico e culturale. Caratteri generali
dell’avanguardia, tecniche di realizzazione e funzioni dell’opera d’arte. Definizioni generali.
Marcel Duchamp – Fontana; L.H.O.O.Q.
Man Ray – Cadeau; Violon d’Ingres.
Programma di cui è previsto lo svolgimento:
Il surrealismo: inquadramento contesto cronologico, geografico e culturale. Caratteri generali
dell’avanguardia, tecniche di realizzazione e funzioni dell’opera d’arte. Definizioni generali.
Max Ernst – La puberté proche; Au premier mot limpide; Vestizione della sposa.
Joan Mirò – Il carnevale di Arlecchino; La scala dell’evasione; Blu III.
Renè Magritte – L’uso della parola I; La condizione umana; La battaglia delle Argonne.
Salvador Dalì – Costruzione molle; Sogno causato dal volo di un’ape; Melancolia. L’insegnante
Prof. CHIARA MEUCCI
85
DISCIPLINA: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
DOCENTE: PROF.SSA FIORELLA RALLI
SUSSIDI DIDATTICI UTILIZZATI: manuale di Croce Rossa Italiana, ESTO: M.G. Giorgetti, P.
Focacci, U. Orazi, A 360°, ed. MONDADORI
CONTENUTI DISCIPLINARI
POTENZIAMENTO FISIOLOGICO:
esercizi a carico naturale;
esercizi di mobilità articolare ( attiva e passiva );
esercizi di preatletismo generale
sviluppo della resistenza aerobica \ anaerobica attraverso lavori in continuo e intervallati;
sviluppo della velocità attraverso lavori a circuito e prove cronometrate
CAPACITA’ COORDINATIVE:
esercizi per l’equilibrio statico e dinamico
esercizi di coordinazione dinamica
RIELABORAZIONE SCHEMI MOTORI:
esercizi in situazioni spazio-temporali varie;
miglioramento della percezione spazio-temporale ed equilibrio attraverso lavori a circuito
esercizi finalizzati alla destrezza o abilità di trovare la soluzione appropriata per ogni situazione di
gioco.
CONOSCENZA E PRATICA DELL’ ATTIVITA’ SPORTIVE:
calcio a cinque ( fondamentali \ regole di gioco ); esercizi finalizzati alla destrezza o abilità di
trovare la soluzione appropriata per ogni situazione di gioco.
86
pallavolo ( fondamentali \ regole di gioco ) esercizi finalizzati alla destrezza o abilità di trovare la
soluzione appropriata per ogni situazione di gioco
tennis e badminton in forma globale
ARGOMENTI DI TEORIA
Primo soccorso: norme generali di comportamento in situazioni di emergenza
BLS e uso del DAE
Prof.ssa Fiorella Ralli
87
ALLEGATO n. 2
RELAZIONI DISCIPLINARI
88
RELAZIONE FINALE DI RELIGIONE CATTOLICA
CLASSE V Sez. A Liceo Scientifico-Anno Scolastico 2018/19
PARTECIPAZIONE La classe nel complesso ha partecipato in modo attivo ma non sempre
ordinato alle lezioni.
IMPEGNO adeguato.
METODO DI STUDIO idoneo.
PROGRESSIONE NELL’APPRENDIMENTO non sempre costante
LIVELLO MEDIO RAGGIUNTO DALLA CLASSE buono
LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI gli obiettivi
programmati sono stati globalmente raggiunti
RISORSE E STRUMENTI IMPIEGATI sussidi audiovisivi fotocopie
METODI DI INSEGNAMENTO lezione frontale problem solving discussione guidata
EVENTUALI DIFFICOLTA’ INCONTRATE presenza saltuaria di al dialogo educativo
Prof.ssa Maria Grazia Elmi
89
RELAZIONE FINALE DI ITALIANO
CLASSE V Sez. A Liceo Scientifico-Anno Scolastico 2018/19
PARTECIPAZIONE
La partecipazione all’attività didattica è risultata disomogenea, attiva e costruttiva per un gruppo di
alunni/e, non adeguatamente motivata per altri che, pur evidenziando discrete attitudini, hanno
necessitato di continui interventi tesi ad un coinvolgimento adeguato per lo sviluppo delle attività
programmate.
IMPEGNO
Una parte della classe ha mostrato un impegno costante ed uno studio serio e responsabile. Per altri
l’impegno è risultato discontinuo e non sempre adeguatamente approfondito.
METODO DI STUDIO
La classe ha conseguito un metodo di lavoro globalmente autonomo, pur se diversificato in
relazione all’impegno profuso e alle attitudini individuali.
Gli alunni hanno progressivamente acquisito adeguate competenze nell’analisi di testi scritti e nella
rielaborazione scritta e orale. Alcuni, in particolare, sono in grado di operare collegamenti
interdisciplinari originali e pertinenti, rivelatori di una acquisizione critica e personale del percorso
svolto.
PROGRESSIONE NELL’APPRENDIMENTO
I progressi sono risultati costanti per alcuni, discontinui per altri.
LIVELLO MEDIO RAGGIUNTO DALLA CLASSE
Il livello medio raggiunto dalla classe può definirsi discreto.
90
LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI
Il livello di raggiungimento degli obiettivi programmati è relativo all’impegno,all’attitudine,al
metodo acquisito.
Il consolidamento e il potenziamento delle competenze linguistiche ed espressive, l’acquisizione
di un lessico specifico e appropriato ai diversi registri linguistici nonché la capacità di analizzare e
rielaborare testi di varia natura sono obiettivi raggiunti dalla quasi totalità della classe. La
conoscenza e la comprensione delle tematiche di testi letterari, la capacità di operare collegamenti
critici fra le poetiche di autori diversi e di saperle contestualizzare adeguatamente si rivelano
obiettivi ottimamente raggiunti da parte di alcuni studenti, incerti ed approssimativi per altri.
RISORSE E STRUMENTI IMPIEGATI
Testi in adozione, fotocopie, notizie in internet, saggi critici, articoli di giornale, mappe concettuali,
appunti.
METODI DI INSEGNAMENTO
Lezione frontale, presentazione dell’argomento,contestualizzazione, analisi guidate dei significati
contenutistici e delle forme espressive nei diversi registri specialistici, individuazione delle tecniche
espressive usate. Raccordi interdisciplinari con la storia, la filosofia, la lingua straniera. Discussione
guidata e supporto di video su tematiche di attualità di particolare rilevanza. Lavori di gruppo in
poweer point per presentazione degli argomenti affrontati.
EVENTUALI DIFFICOLTA’ INCONTRATE
La difficoltà maggiore è stata quella di suscitare l’interesse e la partecipazione di una parte della
classe che si è mostrata apatica e indolente nelle attività proposte nonostante la diversificazione
delle modalità didattiche attuate.
Prof.ssa Marina Primavera
91
RELAZIONE FINALE DI LATINO
CLASSE V Sez. A Liceo Scientifico-Anno Scolastico 2018/19
PARTECIPAZIONE
La classe ha partecipato all’attività didattica in modo disomogeneo: alcuni alunni hanno manifestato
un interesse reale e personale, altri hanno necessitato di sollecitazioni e interventi guidati. Maggiore
attenzione e partecipazione si sono registrate nella esecuzione di lavori,svolti in classe, basati
sull’analisi di testi d’autore, con traduzione a fronte, i cui contenuti tendevano ad un processo di
attualizzazione di problematiche interdisciplinari.
IMPEGNO
L’impegno profuso è risultato costante e serio per un gruppo di alunni, discontinuo e superficiale
per altri.
METODO DI STUDIO
La classe ha acquisito la capacità di comprendere un testo in lingua latina e di analizzarne le
strutture morfosintattiche. In questo ultimo anno, in particolare, si è cercato di privilegiare la
capacità di confrontare testi d’autore, con traduzione a fronte, per individuare gli elementi di
continuità e discontinuità con i valori della civiltà classica.
PROGRESSIONE NELL’APPRENDIMENTO
La progressione nell’apprendimento è risultata generalmente costante per un gruppo di alunni,
discontinua per altri.
LIVELLO MEDIO RAGGIUNTO DALLA CLASSE
Il livello medio raggiunto dalla classe può definirsi più che sufficiente.
92
LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI
Gli obiettivi stabiliti nella programmazione didattica relativamente a:
• potenziamento e consolidamento delle abilità di comprensione e traduzione dal latino;
• conoscenza e comprensione dei caratteri della letteratura latina nelle sue tematiche e strutture
linguistiche;
• individuazione del rapporto fra intellettuali e politica romana e la loro incidenza sui fenomeni a noi
contemporanei;
• capacità di cogliere gli opportuni collegamenti tra il passato e la civiltà attuale
risultano adeguatamente raggiunti da un gruppo di alunni e parzialmente conseguiti dalla restante
parte.
RISORSE E STRUMENTI IMPIEGATI
Libro di testo, fotocopie, saggi di critica letteraria e di storia antica anche attraverso supporti
multimediali (interventi online di Luciano Canfora).
METODI DI INSEGNAMENTO
Lezione frontale, analisi testuale per individuare i contenuti, i messaggi e le tecniche espressive
utilizzate. Collegamenti interdisciplinari tra letteratura italiana, storia, fatti e fenomeni di attualità.
EVENTUALI DIFFICOLTA’ INCONTRATE
La maggiore difficoltà incontrata è stata quella di ottenere l’interesse e la partecipazione di una
parte della classe rivelatasi piuttosto indolente e passiva. Ho cercato, pertanto, un approccio allo
studio più critico e personalizzato.
Prof.ssa Marina Primavera
93
RELAZIONE FINALE DI STORIA
CLASSE V Sez. A Liceo Scientifico-Anno Scolastico 2018/19
PARTECIPAZIONE
La classe, presa in carico nel corrente anno scolastico, non ha sempre partecipato in modo costante
e continuo al dialogo didattico-educativo. Nella prima parte dell’anno, gli studenti,
complessivamente, si sono mostrati ricettivi agli stimoli proposti dall’insegnante interagendo
positivamente con il docente, tuttavia, nella seconda parte dell’anno, hanno manifestato minor
attenzione alle richieste loro effettuate e maggior disinteresse nell’interazione docente-discente.
Complessivamente, però, il clima di lavoro è stato globalmente sereno ed ha favorito il processo di
crescita culturale degli studenti, soprattutto di quelli che hanno mostrato una motivazione più seria e
una maggiore tensione conoscitiva.
IMPEGNO
L’impegno si è dimostrato essere variabile nel corso dell’anno: un piccolo gruppo di studenti si è
distinto per tutto l’anno scolastico essendo sempre rispettoso delle consegne, motivato allo studio
della materia, interessato ai contenuti proposti e alle tematiche trattate. La maggior parte degli
alunni, invece, ha dimostrato un impegno discontinuo: maggiore nella prima parte dell’anno
scolastico, in particolar modo in procinto di interrogazioni e verifiche, minore nella seconda parte e
quando non erano chiamati a sostenere le suddette verifiche ed interrogazioni. Pochi studenti hanno
avuto maggiori difficoltà dimostrando uno studio generalmente carente ed insufficiente in
proporzione a ciò che a loro è stato richiesto.
METODO DI STUDIO
Il metodo di studio è risultato essere complessivamente discreto ed acquisito già grazie ad
esperienze pregresse, tuttavia la mancanza di un impegno continuo e costante ha, a volte, avuto
ripercussioni sull’apprendimento lasciando lacune più o meno gravi a seconda dei singoli casi.
94
L’obiettivo è stato quello di consolidare il metodo di studio per il raggiungimento di obiettivi più
alti quali: il saper confrontare gli eventi passati ponendoli in relazione tra loro e riportarli al
presente per riconoscere eventuali dinamiche che potrebbero, ripresentarsi, sotto forme diverse,
oggi; problematizzare e saper collocare gli eventi storici nella dimensione spaziale e temporale;
padroneggiare il lessico specifico della disciplina; potenziare gli strumenti per interpretare i fatti
storici; individuare in modo autonomo le principali connessioni fra fenomeni economici,
politici,sociali all’interno di un processo.
PROGRESSIONE NELL’APPRENDIMENTO
Un apprendimento significativo necessita di un’attenzione e di un impegno continuo, senza battute
d’arresto. Le conoscenze per divenire competenze e per essere utilizzate nel quotidiano hanno
bisogno di una mente pronta e disposta all’ascolto: la classe inizialmente ha reagito positivamente
agli stimoli proposti, tuttavia, in corso d’anno, l’apprendimento, dopo un picco iniziale, non è
continuato sempre a crescere progressivamente, ma si è stabilizzato. La maggior parte della classe
ha comunque raggiunto livelli di apprendimento più che sufficienti, una parte di essa ottimi e solo
un ristretto gruppo di alunni un apprendimento non soddisfacente per gli oneri richiesti ad una
classe V.
LIVELLO MEDIO RAGGIUNTO DALLA CLASSE
Il livello medio raggiunto è globalmente discreto: un gruppo ristretto di alunni ha raggiunto un
livello ottimo, la maggior parte della classe un livello discreto, un piccolo gruppo sufficiente e in
pochi casi non sempre sufficiente. La classe, mediamente, ha acquisito una discreta padronanza dei
contenuti, ha in generale migliorato o potenziato sia le competenze linguistico - espressive e
argomentative, sia le capacità analitico - sintetiche e critico-valutative, anche se proprio in
quest’ultimo ambito si rilevano le maggiori differenze e difficoltà fra gli allievi.
95
LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI
Il livello raggiunto dalla classe in riferimento agli obiettivi programmati risulta più che sufficiente
per la maggior parte degli alunni, discreto per alcuni, ottimo in qualche eccezione, quasi sufficiente
in pochi casi.
RISORSE E STRUMENTI IMPIEGATI
Gli strumenti e le risorse utilizzate in corso d’anno sono state: lezione frontale e partecipata, lettura
del manuale, di fonti coeve e critico-storiografiche, ricerche in internet, dizionari, documentari,
articoli di giornale, riviste culturali, power point, LIM.
METODI DI INSEGNAMENTO
Il metodo di insegnamento mira ad un apprendimento significativo che riesca, dopo aver appreso le
conoscenze, a trasferirle nella vita quotidiana. L’obiettivo è riuscire a maturare un approccio critico
al presente per analizzare la società attuale evitando di ricadere in errori passati e saper riconoscere
e rispettare l’alterità intesa come arricchimento e non come limite. Si è quindi cercato di creare una
sempre maggiore consapevolezza negli alunni fornendo loro una comprensione generale dei
fenomeni storici e delle origini del contesto culturale in cui essi stessi vivono. Tale comprensione
dovrà formarsi grazie all’analisi dei fenomeni storici nelle loro cause, nelle loro dinamiche e nei
loro effetti sui popoli e sulle culture, anche attraverso la discussione critica fra una varietà di
prospettive e di interpretazioni. La storia ha quindi la finalità di dare agli alunni le basi per
analizzare gli eventi della realtà contemporanea e capire in che modo dai fatti che essi vedono
accadere se ne sviluppano altri e in che nessi essi si trovano con il contesto che li circonda.
Per raggiungere questi obiettivi si è utilizzata: la lezione frontale per la spiegazione sistematica
degli argomenti del programma, alternata a momenti di lezione partecipata, soprattutto facendo
riferimento a specifici spunti tematici; slide di powerpoint per la schematizzazione, la sintesi, e la
focalizzazione e talvolta l’approfondimento di determinati contenuti; i lavori di gruppo; le
discussioni su tematiche di attualità; l’apprendimento cooperativo; gli esercizi di problem solving.
96
EVENTUALI DIFFICOLTA’ INCONTRATE
La difficoltà maggiormente incontrata è stata riuscire a riportare l’approccio storico alla loro vita
vissuta, con l’obiettivo di utilizzare ciò che si è appreso a scuola nel presente, per discernere e
riconoscere eventuali dinamiche già accadute in passato nell’oggi, rendersi pienamente consapevoli
delle proprie radici e delle proprie potenzialità nella società attuale, e confrontarsi con l’alterità
riconoscendola come arricchimento e non come limite.
Prof.ssa Elena Stefani
97
RELAZIONE FINALE DI FILOSOFIA
CLASSE V Sez. A Liceo Scientifico-Anno Scolastico 2018/19
PARTECIPAZIONE
La classe, presa in carico nel corrente anno scolastico, non ha sempre partecipato in modo costante
e continuo al dialogo didattico-educativo. Nella prima parte dell’anno, gli studenti,
complessivamente, si sono mostrati ricettivi agli stimoli proposti dall’insegnante interagendo
positivamente con il docente, tuttavia, nella seconda parte dell’anno, hanno manifestato minor
attenzione alle richieste loro effettuate e maggior disinteresse nell’interazione docente-discente.
Complessivamente, però, il clima di lavoro è stato globalmente sereno ed ha favorito il processo di
crescita culturale degli studenti, soprattutto di quelli che hanno mostrato una motivazione più seria e
una maggiore tensione conoscitiva.
IMPEGNO
L’impegno si è dimostrato essere variabile nel corso dell’anno: un piccolo gruppo di studenti si è
distinto per tutto l’anno scolastico essendo sempre rispettoso delle consegne, motivato allo studio
della materia, interessato ai contenuti proposti e alle tematiche trattate. La maggior parte degli
alunni, invece, ha dimostrato un impegno discontinuo: maggiore nella prima parte dell’anno
scolastico, in particolar modo in procinto di interrogazioni e verifiche, minore nella seconda parte e
quando non erano chiamati a sostenere le suddette verifiche ed interrogazioni. Pochi studenti hanno
avuto maggiori difficoltà dimostrando uno studio generalmente carente ed insufficiente in
proporzione a ciò che è stato richiesto loro.
METODO DI STUDIO
Il metodo di studio è risultato essere complessivamente discreto ed acquisito già grazie ad
esperienze pregresse, tuttavia la mancanza di un impegno continuo e costante ha, a volte, avuto
ripercussioni sull’apprendimento lasciando lacune più o meno gravi a seconda dei singoli casi. Il
lavoro svolto ha mirato complessivamente a perfezionare il metodo di studio per renderlo adeguato
al raggiungimento di obiettivi più alti tentando di mirare non alla semplice acquisizione di
conoscenze, ma alla problematizzazione dei nodi concettuali esaminati per riuscire a trasformare le
98
conoscenze in competenze. Per quanto riguarda il linguaggio l’obiettivo è stato quello di riuscire a
consolidare la familiarità con il lessico filosofico.
PROGRESSIONE NELL’APPRENDIMENTO
Un apprendimento significativo necessita di un’attenzione e di un impegno continuo, senza battute
d’arresto. Le conoscenze per divenire competenze e per essere utilizzate nel quotidiano hanno
bisogno di una mente pronta e disposta all’ascolto: la classe inizialmente ha reagito positivamente
agli stimoli proposti, tuttavia in corso d’anno, l’apprendimento, dopo un picco iniziale, non è
continuato sempre a crescere progressivamente, ma si è stabilizzato. La maggior parte della classe
ha comunque raggiunto livelli di apprendimento più che sufficienti, una parte di essa ottimi e solo
un ristretto gruppo di alunni un apprendimento non soddisfacente per gli oneri richiesti ad una
classe V.
LIVELLO MEDIO RAGGIUNTO DALLA CLASSE
Il livello medio raggiunto è globalmente discreto: un gruppo ristretto di alunni ha raggiunto un
livello ottimo, la maggior parte della classe un livello discreto, un piccolo gruppo sufficiente e in
pochi casi non sempre sufficiente.
La classe, mediamente, ha acquisito una discreta padronanza dei contenuti, ha in generale
migliorato o potenziato sia le competenze linguistico - espressive e argomentative, sia le capacità
analitico - sintetiche e critico-valutative, anche se proprio in quest’ultimo ambito si rilevano le
maggiori differenze e difficoltà fra gli allievi.
LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI
Il livello raggiunto dalla classe in riferimento agli obiettivi programmati risulta più che sufficiente
per la maggior parte degli alunni, discreto per alcuni, ottimo in qualche eccezione, quasi sufficiente
in pochi casi.
99
RISORSE E STRUMENTI IMPIEGATI
Gli strumenti e le risorse utilizzate in corso d’anno sono state: lezione frontale e partecipata, lettura
del manuale, di passi di autori, ricerche in internet, dizionari filosofici, riviste culturali, power point,
LIM.
METODI DI INSEGNAMENTO
Il metodo di insegnamento utilizzato mira ad un apprendimento significativo che riesca, dopo aver
appreso le conoscenze, a trasferirle nella vita quotidiana. L’obiettivo è stato quello di riuscire a
maturare un approccio critico al presente, sviluppare la riflessione personale, l’attitudine
all’approfondimento e alla discussione razionale e la capacità di argomentare una tesi, anche in
forma scritta. Nel corso dell’anno -tramite lo studio degli autori, la contestualizzazione delle
questioni filosofiche e l’individuazione di nessi tra la filosofia e le altre discipline- si è tentato di
dimostrare l’importanza dell’alterità, di saperla riconoscere e rispettare intendendola come
arricchimento e non come limite.
Per raggiungere questi obiettivi si è utilizzata: la lezione frontale per la spiegazione sistematica
degli argomenti del programma, alternata a momenti di lezione partecipata, soprattutto facendo
riferimento a specifici spunti filosofici; slide di powerpoint per la schematizzazione, la sintesi, e la
focalizzazione e talvolta l’approfondimento di determinati contenuti; l’analisi guidata di testi
d’autore; i lavori di gruppo; le discussioni filosofiche; l’apprendimento cooperativo; gli esercizi di
problem solving.
EVENTUALI DIFFICOLTA’ INCONTRATE
La difficoltà maggiormente incontrata è stata riuscire a riportare l’approccio filosofico alla loro vita
vissuta, con l’obiettivo di utilizzare ciò che si è appreso a scuola nel presente e far sì che gli studenti
apportino il metodo filosofico nel quotidiano per formare una mente tendenzialmente aperta,
dinamica e flessibile.
Prof.ssa Elena Stefani
100
RELAZIONE FINALE DI LINGUA INGLESE
CLASSE V Sez. A Liceo Scientifico-Anno Scolastico 2018/19
PARTECIPAZIONE non adeguata
IMPEGNO superficiale
METODO DI STUDIO quasi tutti gli studenti ne hanno ma non lo usano
PROGRESSIONE NELL’APPRENDIMENTO modesta
LIVELLO MEDIO RAGGIUNTO DALLA CLASSE sufficiente
LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI appena
sufficiente
RISORSE E STRUMENTI IMPIEGATI tradizionali (testi, fotocopie) ; multimediali
(documentazione condivisa su edmodo)
METODI DI INSEGNAMENTO molteplici approcci a seconda delle tematiche affrontate con lo
sforzo di allinearli all’atteggiamento/disposizione della classe nella singola situazione
EVENTUALI DIFFICOLTA’ INCONTRATE quasi totale assenza di rielaborazioni delle
consegne domestiche; rifiuto delle regole comportamentali; creazione di strategie per ostacolare
diffusi atteggiamenti di ostruzionismo nei confronti delle decisioni didattiche e operative.
Prof.ssa Nicoletta Passone
101
RELAZIONE FINALE DI MATEMATICA
Classe VA- Anno scolastico 2018/19
PARTECIPAZIONE
La classe va suddivisa in due gruppi.
Un gruppo di studenti si è distinto per interesse e partecipazione, sviluppando la capacità di
costruire ed elaborare concetti in modo consapevole.
Per il restante numero di allievi si è rilevato un certo grado di passività nella partecipazione, con
conseguente inadeguatezza del metodo di studio.
Per alcuni studenti la frequenza alle lezioni non è stata regolare.
IMPEGNO
Un esiguo numero di studenti, sempre propensi al dialogo educativo e desiderosi di ampliare e
approfondire la propria preparazione culturale, ha mostrato una propensione costante nei confronti
della disciplina, affrontandone gli argomenti con interesse e serietà, a scuola e nell’applicazione
individuale a casa.
I restanti alunni hanno invece fatto registrare un impegno discontinuo ed un apprendimento
mnemonico e superficiale, spesso finalizzato allo svolgimento delle verifiche scritte e/o orali; tale
atteggiamento non sempre ha permesso di lavorare in un clima di serenità e di seguire un ritmo
costante nello svolgimento dei contenuti disciplinari previsti.
METODO DI STUDIO
Solo per alcuni allievi il metodo di studio si è rivelato sistematico, organico ed autonomo, grazie
anche ad una motivazione seria e personale allo studio; questo ha consentito un apprendimento
consapevole dei concetti fondamentali ed un’ adeguata applicazione di procedure e strategie per la
formalizzazione di modelli risolutivi.
Il metodo di studio adottato dal resto della classe non sempre è risultato efficace, in quanto fondato
talvolta sull’uso mnemonico di formule, piuttosto che sulla rielaborazione critica delle tematiche
proposte.
PROGRESSIONE NELL’APPRENDIMENTO
L’apprendimento degli studenti è stato monitorato operando sistematicamente azioni di feedback, al
fine di minimizzare il numero e l’entità delle carenze.
102
Alcuni studenti, pur avendo progredito nella capacità di applicazione delle procedure risolutive,
hanno mantenuto lacune e incertezze nelle tecniche algebriche di base di elaborazione e calcolo,
nonché nella capacità di esporre i contenuti della disciplina con un linguaggio adeguato.
Rispetto ai livelli di partenza, per alcuni i progressi sono stati costanti, per altri accettabili (seppur
discontinui), per altri ancora modesti.
LIVELLO MEDIO RAGGIUNTO DALLA CLASSE
Pochi allievi hanno raggiunto un buon livello (talvolta ottimo) di conoscenze, abilità, competenze,
mostrando capacità critica nell’approcciarsi alle situazioni complesse.
Per altri i risultati di apprendimento si possono definire più che sufficienti/discreti; infine un gruppo
di studenti ha raggiunto gli obiettivi di apprendimento prefissati in modo sufficiente o appena
sufficiente, a causa di un’applicazione incostante e limitata.
Al termine dell’anno scolastico, la preparazione media della classe, pur con differenti situazioni
individuali, nel complesso si può definire discreta.
LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI
Il livello di raggiungimento degli obiettivi programmati è ovviamente in proporzione all’impegno,
all’attitudine e al metodo di studio.
Un piccolo gruppo ha conseguito gli obiettivi programmati mostrando di orientarsi nelle
problematiche affrontate, di rielaborare in modo autonomo e consapevole le conoscenze e di avere
padronanza del linguaggio specifico della disciplina.
Per alcuni studenti il pieno conseguimento degli obiettivi di apprendimento è stato limitato da un
metodo di studio talvolta mnemonico e da difficoltà oggettive nell’effettuare collegamenti tra le
tematiche affrontate e/o nell’utilizzare procedimenti operativi per la risoluzione di problemi.
Un ultimo gruppo, infine, ha raggiunto tali obiettivi ad un livello sufficiente o appena sufficiente, a
causa della difficoltà di elaborazione di concetti astratti e/o di una discontinuità nella partecipazione
e nell’impegno.
RISORSE E STRUMENTI IMPIEGATI
Il libro di testo adottato ha mantenuto la sua centralità; per alcuni argomenti si è fatto ricorso alla
dettatura di appunti o si sono fornite fotocopie.
103
Durante l’anno è stato inoltre messo a disposizione degli studenti materiale didattico aggiuntivo,
anche relativo alle prove ministeriali degli anni precedenti, per cercare di portare gli allievi ad un
livello di preparazione adeguato ad affrontare la seconda prova degli Esami di Stato.
Questo è stato possibile anche grazie all’utilizzo della Piattaforma Edmodo, nella quale gli studenti
si sono iscritti ad una classe virtuale. In tale gruppo virtuale è stato possibile:
mettere risorse digitali online liberamente scaricabili;
scrivere riassunti o appunti delle lezioni;
creare degli avvisi recapitati come “notifica” ai membri del gruppo;
ricevere segnalazioni e richieste di chiarimenti;
assegnare dei compiti.
Pochi alunni hanno beneficiato in maniera costante di questa ulteriore modalità di comunicazione e
condivisione di materiali.
Particolare attenzione è stata prestata al conseguimento di una capacità di esposizione dei concetti
acquisiti con un linguaggio specifico adeguato; tale capacità, come già anticipato, non è stata
pienamente sviluppata da tutti gli studenti.
Altre risorse utilizzate: mappe concettuali, smart TV, calcolatrice, eserciziario.
METODI DI INSEGNAMENTO
Il programma è stato svolto per il tramite di lezioni frontali, cooperative learning, peer tutoring,
esercitazioni, discussioni guidate, problem solving, curando, ove possibile, i riferimenti alla realtà,
all’interdisciplinarietà e ai risvolti applicativi della matematica.
Queste metodologie hanno reso le lezioni più efficaci e l’apprendimento maggiormente partecipato.
Si è cercato inoltre di stimolare il ragionamento logico, invitando gli alunni a correlare gli
argomenti per una visione globale della materia.
Sono stati attivati interventi di recupero e integrazione delle conoscenze di anni scolastici
precedenti, sia all’inizio che durante l’anno, in modo da permettere agli alunni in difficoltà di
cercare di colmare le lacune pregresse o di potenziare le conoscenze già acquisite.
L’inizio di ogni lezione è stato dedicato a domande, interventi, chiarimenti relativi ai contenuti delle
lezioni precedenti o agli esercizi assegnati per casa.
Durante il pentamestre sono state inoltre svolte, in orario extra-curricolare, attività di recupero e
potenziamento, alle quali hanno partecipato pochi studenti (all’incirca la metà della classe).
Per la valutazione sono stati adottati i seguenti criteri: impegno e sistematicità nello studio, capacità
intuitive e logiche, capacità operative, capacità espressive e argomentative; si è tenuto inoltre conto
della progressione dell’apprendimento rispetto al livello iniziale.
104
Le verifiche sono state effettuate, in numero congruo, in forma scritta e orale.
Le verifiche orali sono state strutturate sotto forma di colloqui con svolgimento di esercizi alla
lavagna, per valutare la conoscenza della teoria e la sua applicazione pratica. Per la valutazione
orale sono stati anche somministrati test con quesiti a risposta aperta ed esercizi.
EVENTUALI DIFFICOLTA’ INCONTRATE
L’attività didattica non sempre si è svolta come previsto nella programmazione iniziale: le difficoltà
incontrate nel corso dell’anno scolastico sono da imputarsi principalmente a ritardi nelle consegne
individuali, scarsa partecipazione di alcuni studenti al dialogo educativo, frequenti assenze in
occasione di verifiche scritte e/o orali, con conseguente rallentamento dell’attività per continui
interventi di recupero in itinere.
Una parte della classe ha mostrato difficoltà, più o meno gravi, soprattutto nelle prove scritte, a
causa di uno studio discontinuo e approssimativo, non adeguato ai complessi nuclei tematici
oggetto di studio del quinto anno. Tuttavia, l’attività di recupero, fatta in itinere e durante i corsi
pomeridiani, ha permesso ad alcuni di colmare parte delle incertezze.
Prof.ssa Francesca De Santis
105
RELAZIONE FINALE DI FISICA
Classe VA- Anno scolastico 2018/19
PARTECIPAZIONE
Nonostante i prerequisiti per lo studio dei temi proposti sono stati acquisiti negli anni precedenti ad
un livello non per tutti sufficiente, la partecipazione all’attività didattica è stata costruttiva per una
parte della classe, consentendo il superamento delle difficoltà incontrate in itinere, anche se soltanto
alcuni studenti hanno sviluppato la capacità di costruire ed elaborare concetti in modo consapevole.
Per un discreto numero di allievi si è rilevato un certo grado di passività nella partecipazione, con
conseguente inadeguatezza del metodo di studio.
Per alcuni studenti la frequenza alle lezioni non è stata regolare.
IMPEGNO
Un esiguo numero di studenti, sempre propensi al dialogo educativo e desiderosi di ampliare e
approfondire la propria preparazione culturale, ha mostrato una propensione costante nei confronti
della disciplina, affrontandone gli argomenti con interesse e serietà, a scuola e nell’applicazione
individuale a casa.
I restanti alunni hanno invece fatto registrare un impegno discontinuo ed un apprendimento
mnemonico e superficiale, spesso finalizzato allo svolgimento delle verifiche scritte e/o orali; tale
atteggiamento non sempre ha permesso di lavorare in un clima di serenità e di seguire un ritmo
costante nello svolgimento dei contenuti disciplinari previsti.
METODO DI STUDIO
La classe nel triennio non ha avuto continuità di docenza nella materia, per cui gli studenti hanno
riscontrato maggiori difficoltà, rispetto alla disciplina di matematica, nell’impostare una
metodologia di lavoro adeguata ed efficace, a scuola e a casa.
Alcuni allievi si sono avvalsi di un metodo di studio sistematico ed autonomo, grazie anche ad una
motivazione seria e personale allo studio; questo ha consentito un apprendimento consapevole dei
concetti fondamentali ed un’ adeguata applicazione di procedure e strategie per la formalizzazione
di modelli risolutivi.
Il resto della classe ha adottato un metodo di studio non sempre autonomo ed efficace, in quanto
fondato talvolta sull’uso mnemonico di formule per la descrizione del fenomeno preso in esame,
piuttosto che sull’elaborazione di relazioni tra le grandezze fisiche che lo individuano.
106
Da evidenziare tuttavia che, rispetto all’inizio dell’anno scolastico, si è potuto ottenere un
miglioramento a vari livelli grazie all’attuazione critica del problem solving e del peer tutoring e
alcuni studenti hanno superato le difficoltà iniziali nell’organizzazione personale dello studio.
PROGRESSIONE NELL’APPRENDIMENTO
L’apprendimento degli studenti è stato monitorato operando sistematicamente azioni di feedback, al
fine di minimizzare il numero e l’entità delle carenze. Alcuni studenti, pur avendo progredito nella
capacità di applicazione delle procedure risolutive, hanno mantenuto lacune e incertezze nelle
tecniche di elaborazione e calcolo, e soprattutto nella capacità di utilizzare in maniera pertinente il
lessico specifico della disciplina.
Rispetto ai livelli di partenza, per alcuni i progressi sono stati costanti, per altri accettabili (seppur
discontinui), per altri ancora modesti.
Nel complesso la classe mostra di aver compreso il valore profondo della disciplina e le sue
implicazioni con la vita reale.
LIVELLO MEDIO RAGGIUNTO DALLA CLASSE
Pochi allievi hanno raggiunto un buon livello (talvolta ottimo) di conoscenze, abilità, competenze,
mostrando capacità critica nell’approcciarsi alle situazioni complesse.
Per altri i risultati di apprendimento si possono definire più che sufficienti/discreti; infine un gruppo
di studenti ha raggiunto gli obiettivi di apprendimento programmati in modo sufficiente o appena
sufficiente, a causa di un’applicazione incostante e limitata.
Al termine dell’anno scolastico, la preparazione media della classe, pur con differenti situazioni
individuali, nel complesso si può definire discreta.
LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI
Il livello di raggiungimento degli obiettivi programmati è ovviamente in proporzione all’impegno,
all’attitudine e al metodo di studio.
Un piccolo gruppo ha conseguito gli obiettivi programmati mostrando di orientarsi nelle
problematiche affrontate, di rielaborare in modo autonomo e consapevole le conoscenze e di avere
padronanza del linguaggio specifico della disciplina.
Per alcuni studenti il pieno conseguimento degli obiettivi di apprendimento è stato limitato da un
metodo di studio talvolta mnemonico e da difficoltà oggettive nell’effettuare collegamenti tra le
tematiche affrontate e/o nell’utilizzare procedimenti operativi per la risoluzione di problemi.
107
Un ultimo gruppo, infine, ha raggiunto tali obiettivi ad un livello sufficiente o appena sufficiente, a
causa della difficoltà di elaborazione di concetti astratti e/o di una discontinuità nella partecipazione
e nell’impegno.
RISORSE E STRUMENTI IMPIEGATI
Il libro di testo ha costituito un ottimo supporto all’attività didattica; per alcuni argomenti si sono
fornite fotocopie e dispense di approfondimento. Agli studenti sono stati messi a disposizione
esercizi aggiuntivi, rispetto a quelli previsti dal testo adottato, per favorire la rielaborazione dei
contenuti e l’apprendimento. Questo è stato possibile anche grazie all’utilizzo della Piattaforma
Edmodo, nella quale gli alunni si sono iscritti ad una classe virtuale. In tale gruppo virtuale è stato
possibile:
mettere risorse digitali online liberamente scaricabili;
scrivere riassunti o appunti delle lezioni;
creare degli avvisi recapitati come “notifica” ai membri del gruppo;
ricevere segnalazioni o richieste di chiarimenti;
assegnare dei compiti.
Pochi gli alunni che hanno beneficiato con regolarità di questa ulteriore modalità di comunicazione
e condivisione di materiali.
Particolare attenzione è stata prestata al conseguimento di una capacità di esposizione dei concetti
acquisiti con un linguaggio specifico adeguato; tale capacità, come già anticipato, non è stata
pienamente sviluppata da tutti gli studenti.
Altre risorse utilizzate: mappe concettuali, smart TV, calcolatrice, eserciziario.
METODI DI INSEGNAMENTO
Il programma è stato svolto per il tramite di lezioni frontali, cooperative learning, peer tutoring,
esercitazioni, discussioni guidate, problem solving, curando, ove possibile, i riferimenti alla realtà,
all’interdisciplinarietà e ai risvolti applicativi della fisica.
Queste metodologie, che hanno previsto anche l’utilizzo di strumenti audiovisivi, hanno reso le
lezioni più efficaci e l’apprendimento maggiormente partecipato. Si è cercato inoltre di stimolare il
ragionamento logico, invitando gli alunni a correlare gli argomenti per una visione globale della
materia.
Sono stati attivati interventi di recupero e integrazione delle conoscenze di anni scolastici
precedenti, sia all’inizio che durante l’anno, in modo da permettere agli alunni in difficoltà di
cercare di colmare le lacune pregresse o di potenziare le conoscenze già acquisite.
108
Il recupero in itinere è stato svolto dedicando l’inizio di ogni lezione a domande, interventi,
chiarimenti e riassumendo i contenuti della lezione precedente.
Per la valutazione sono stati adottati i seguenti criteri: impegno e sistematicità nello studio, capacità
intuitive e logiche, capacità operative, capacità espressive e argomentative; si è tenuto inoltre conto
della progressione dell’apprendimento rispetto al livello di partenza.
Le verifiche sono state effettuate, in numero congruo, in forma scritta e orale.
Le verifiche orali sono state strutturate sotto forma di colloqui per valutare la conoscenza della
teoria e la sua applicazione pratica. Per la valutazione orale sono stati anche somministrati test
semi-strutturati (test a scelta multipla unitamente a quesiti a risposta aperta).
Positiva l’esperienza metodologica CLIL, realizzata su un solo modulo della disciplina: l’induzione
elettromagnetica. L’applicazione di tale metodologia, anche grazie all’utilizzo di materiali digitali,
ha permesso di registrare una maggiore partecipazione al processo di apprendimento.
Gli studenti hanno potuto migliorare, pur con differenti situazioni individuali, competenze
disciplinari, linguistiche e digitali.
DIFFICOLTA’ INCONTRATE
L’attività didattica non sempre si è svolta come previsto nella programmazione iniziale: le difficoltà
incontrate nel corso dell’anno scolastico sono da imputarsi principalmente a ritardi nelle consegne
individuali, scarsa partecipazione di alcuni studenti al dialogo educativo, frequenti assenze in
occasione di verifiche scritte e/o orali, con conseguente rallentamento dell’attività per continui
interventi di recupero in itinere.
Una parte della classe ha mostrato difficoltà, più o meno gravi, soprattutto nelle prove scritte, a
causa di lacune nei prerequisiti della disciplina e di uno studio non sempre adeguato ai complessi
nuclei tematici oggetto di studio del quinto anno. Tuttavia, l’attività di recupero, fatta in itinere e
durante i corsi pomeridiani, ha permesso ad alcuni di colmare parte delle incertezze.
Prof.ssa Francesca De Santis
109
RELAZIONE FINALE DI SCIENZE NATURALI
CLASSE V Sez. A Liceo Scientifico-Anno Scolastico 2018/19
PARTECIPAZIONE
La classe si è mostrata eterogenea negli atteggiamenti:: un piccolo gruppo di studenti si è
particolarmente distinto per la continuità nell’interesse e nella partecipazione, mentre la parte
restante ha mostrato uno interesse normale o scarso e la partecipazione è risultata passiva, con
bassi livelli di attenzione, o saltuaria, con conseguenti comportamenti, da parte di alcuni, che hanno
interferito con un proficuo svolgimento dell’attività didattica.
IMPEGNO
L’impegno è risultato mediamente sufficiente, anche se per molti è stato discontinuo, finalizzato al
superamento delle verifiche e non sempre adeguato portando ad esiti di profitto mediocre o
insufficiente in alcune prove di verifica nel corso dell’anno.
METODO DI STUDIO
Il metodo di studio è stato adeguato per un discreto numero di alunni, per altri ha privilegiato
l’acquisizione mnemonica dei contenuti limitandone la rielaborazione critica e applicativa nella
risoluzione di quesiti.
PROGRESSIONE NELL’APPRENDIMENTO
I progressi nell’apprendimento non risultano omogeneamente distribuiti all’interno della classe: per
alcuni studenti risultano soddisfacenti, per altri accettabili o modesti.
LIVELLO MEDIO RAGGIUNTO DALLA CLASSE: Il profitto medio della classe, sulla base al
momento degli esiti di tre prove, due del tipo test a scelta multipla, una a risposta aperta, risulta
mediamente più che sufficiente.
LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI
Obiettivi specifici:
Riconoscere le caratteristiche principali degli idrocarburi.
- Analizzare, in termini biochimici, le tappe principali delle vie anaboliche e cataboliche del
metabolismo dei carboidrati.
110
- Riconoscere l’evoluzione delle biotecnologie fino alle più recenti applicazioni.
- Descrivere le diverse interazioni tra i margini di placca e le loro conseguenze.
- Comprendere la relazione tra dinamica delle placche, sismicità e vulcanismo del pianeta.
- Identificare le problematiche relative all’uso e alla conservazione delle risorse nell’ottica dello
sviluppo sostenibile.
- Comprendere l'influenza delle attività antropiche sulle dinamiche atmosferiche e le ripercussioni
climatiche.
Gli obiettivi programmati sono stati raggiunti pienamente in un piccolo gruppo di studenti, in modo
soddisfacente in circa un terzo degli alunni, mentre per gli altri il pieno conseguimento è stato
limitato da difficoltà oggettive nella rielaborazione critica e nell'effettuazione di collegamenti tra le
varie tematiche affrontate. Per alcuni studenti tale risultato va attribuito a un modesto interesse, a
una discontinuità nella partecipazione e a uno scarso impegno.
RISORSE E STRUMENTI IMPIEGATI
Testi in adozione, presentazioni in PowerPoint, documentazione da altri testi e da fonti in Internet,
fotocopie, appunti, risorse multimediali (PC, proiettore).
METODI DI INSEGNAMENTO
L’attività didattica si è basata su una lezione frontale supportata da:
- Lezione frontale supportata da presentazioni in PowerPoint
- libro di testo per analisi e commento di carte tematiche, grafici, tabelle, immagini ed
approfondimenti
- documentazione da altri testi e da fonti in Internet
- presentazione di percorsi schematici degli argomenti affrontati in forma sintetica ed organizzata
- rielaborazioni orali e scritte
- lavori di gruppo
La verifica degli apprendimenti è stata effettuata mediante colloqui e prove scritte (test a scelta
multipla e a risposta aperta, quesiti di tipo applicativo).
EVENTUALI DIFFICOLTA’ INCONTRATE
Molti studenti hanno mostrato un interesse modesto, una partecipazione e un impegno discontinui,
che non hanno contribuito a creare un clima didattico costruttivo. Nel corso dell'anno gli alunni
che non si sono applicati in modo adeguato per mantenere un certo ritmo negli apprendimenti, si
111
sono trovati più volte impreparati nell'affrontare gli appuntamenti con le verifiche. Tali dinamiche
hanno portato due alunni a un profitto insufficiente nella valutazione trimestrale.
Prof.ssa Augusta Broglia
112
RELAZIONE FINALE DI STORIA DELL’ARTE
CLASSE V Sez. A Liceo Scientifico-Anno Scolastico 2018/19
PARTECIPAZIONE
Una parte della classe ha mostrato un buon interesse per le tematiche partecipando
costruttivamente all’attività didattica, l’altra parte ha affrontato in maniera superficiale e
discontinuo lo studio della materia.
IMPEGNO
Per pochi alunni l’impegno è risultato costante ed efficace, per la maggior parte adeguato e per una
parte della classe è risultato discontinuo e sommario.
METODO DI STUDIO
Il metodo di lavoro per diversi studenti è risultato organico ed autonomo, tanto da permettere loro di
effettuare collegamenti disciplinari e interdisciplinari e di esprimere con chiarezza e correttezza i
propri pensieri; per altri si è rivelato poco appropriato a causa della predisposizione ad uno studio
legato all’acquisizione rigida di fatti e dati, che ha impedito loro la possibilità di elaborare un
quadro artistico sufficientemente articolato, in cui collocare con sicurezza i linguaggi e gli autori;
infine un piccolo gruppo possiede un metodo di studio frettoloso e approssimativo che non sempre
gli ha permesso di cogliere la rilevanza culturale degli argomenti studiati.
PROGRESSIONE NELL’APPRENDIMENTO
Rispetto ai livelli di partenza per alcuni i progressi sono stati crescenti, per altri modesti.
LIVELLO MEDIO RAGGIUNTO DALLA CLASSE
Il livello medio raggiunto dalla classe è da considerarsi, pur con differenti situazioni individuali,
discreto.
LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI
Una parte degli alunni ha piena padronanza delle competenze, delle abilità e delle conoscenze
individuate, che rielabora in modo autonomo e consapevole usando in maniera pertinente il lessico
specifico della disciplina; un altro gruppo, a causa di uno studio nozionistico e discontinuo, presenta
113
un’evidente fragilità nella rielaborazione autonoma e personale dei contenuti di studio e nella loro
esposizione troppo “didattica” e mnemonica; infine un ristretto gruppo ha conseguito gli obiettivi
programmati in modo parziale.
RISORSE E STRUMENTI IMPIEGATI
Testo in adozione, fotocopie, documenti di approfondimento, presentazioni proiettate in aula, visita
a musei.
METODI DI INSEGNAMENTO
Si è privilegiata la lezione frontale e si sono utilizzati, come supporto per spunti di riflessione, passi
tratti dai testi di critici d’arte. Gli alunni sono stati coinvolti nelle attività didattiche attraverso la
descrizione e l’analisi di singole opere o di opere messe a confronto in classe.
EVENTUALI DIFFICOLTA’ INCONTRATE
La classe nel triennio non ha avuto continuità di docenza nella materia, le difficoltà incontrate sono
state soprattutto nell’impostare una metodologia di lavoro in aula e nel sollecitare agli alunni la
sperimentazione di una metodologia di studio efficace per la materia.
Prof.ssa Chiara Meucci
114
RELAZIONE FINALE DI SCIENZE SPORTIVE E MOTORIE
CLASSE V Sez. A Liceo Scientifico-Anno Scolastico 2018/19
PARTECIPAZIONE
La maggior parte degli alunni, nel corso degli studi, ha partecipato in modo costante al dialogo
educativo, alcuni di loro in modo discontinuo e/o saltuario, soltanto un esiguo numero di studenti ha
partecipato in modo costruttivo, dimostrando senso di responsabilità e interesse per la disciplina.
IMPEGNO
Globalmente l’impegno della classe è stato sufficiente nel corso dell’intero anno scolastico.
METODO DI STUDIO
Quasi tutti gli alunni nel corso dell’anno hanno affrontato lo studio di argomenti di
approfondimento scientifico con sufficienza; solo pochi di loro hanno seguito le lezioni teoriche con
un certo interesse, prendendo appunti e effettuando interventi adeguati.
PROGRESSIONE NELL’APPRENDIMENTO
Circa la metà degli alunni ha raggiunto un buon grado di organizzare in modo autonomo partite e
tornei nel pieno rispetto delle regole federali; percepiscono e praticano le attività sportive come
sano stile di vita. La restante di loro parte vive le attività motorie e sportive in modo passivo, solo
se continuamente sollecitati.
LIVELLO MEDIO RAGGIUNTO DALLA CLASSE
La classe si è attestata su un livello di rendimento discreto.
115
LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI
Gli obiettivi formativi programmati sono stati per lo più raggiunti; gli approfondimenti teorici
programmati sono stati solo in parte raggiunti
RISORSE E STRUMENTI IMPIEGATI
Per la realizzazione del programma sono state utilizzate le strutture sportive messe a disposizione
del Comune di Orte e la palestra della scuola. Per le lezioni di approfondimento scientifico si è fatto
uso del testo in adozione, manuali di Croce Rossa Italiana
METODI DI INSEGNAMENTO
Il metodo scelto, al fine di evitare l’improvvisazione degli eventi, è stato prescrittivo-direttivo,
cercando di sviluppare le abilità motorie e di sviluppare la presa di coscienza dei temi proposti. Agli
alunni è stata data la possibilità di scegliere le informazioni adeguate, di formulare ipotesi pertinenti
e di trarre conclusioni valide.
EVENTUALI DIFFICOLTA’ INCONTRATE
La programmazione didattica prevista ad inizio anno scolastico è stata sostanzialmente rispettata
fatta eccezione degli argomenti di approfondimento teorico scientifico a causa della non sempre
attenzione e disponibilità di un numero consistente di alunni.
Prof.ssa Fiorella Ralli
116
ALLEGATO n. 3
RELAZIONE MODULO CLIL
117
RELAZIONE DELL’ATTIVITA’ SVOLTA CON LA METODOLOGIA CLIL
Disciplina non linguistica (DNL): Fisica.
Docente DNL: Prof.ssa Francesca De Santis, in possesso (dal corrente anno scolastico) delle
competenze metodologico-didattiche, ma non delle competenze linguistiche, richieste ad un docente
CLIL. Certificazione di lingua inglese posseduta: livello B2 del QCER.
Modulo: Electromagnetic Induction (Induzione elettromagnetica).
Durata del modulo: 15 ore.
Contenuti disciplinari del modulo:
the induced current in a loop;
Faraday’s discovery of electromagnetic induction (Faraday’s experiments);
Faraday and Neumann’s law of induction;
Lenz’s law;
Motional EMF;
applications of electromagnetic induction .
Tipologie di attività svolte
Introduzione del lessico specifico attraverso matching exercises (esercizi di abbinamento di termini
con le relative definizioni o con sinonimi).
Listening comprehension activities (attività di ascolto di brevi video ed esercizi di comprensione).
Condivisione di dispense, esercizi e materiali (anche attraverso Padlet).
Open questions (domande di comprensione di testi e/o video).
Svolgimento di esercizi con testo in lingua.
Reading comprehension activities (comprensione di un breve testo sull’argomento ed esercizi di
vario tipo).
Elaborati finali realizzati e presentati dagli studenti suddivisi in gruppi (“ Self and mutual
induction”, “Faraday’s and Lenz’s biographies”, “Transformers”, “Eddy currents”).
Strumenti utilizzati dall’insegnante e/o dagli studenti
Smart TV e PC con la connessione ad Internet, Google Drive, Edmodo, Microsoft Powerpoint,
Prezi, Padlet, Phet Colorado Applet, …
118
Strategie adottate
Brainstorming, cooperative learning, problem solving, peer tutoring.
Verifica e valutazione del modulo
Oltre alla verifica formativa durante lo svolgimento delle attività, al termine del percorso è stato
somministrato un test con diverse tipologie di esercizi (“Multiple choice, Problems, Text with
missing words or expressions”).
Considerazioni finali
L’esperienza metodologica CLIL ha sicuramente rappresentato una novità per gli studenti, molti dei
quali hanno avuto difficoltà nell’affrontare in inglese questo modulo di fisica, che costituisce un
impegnativo nucleo tematico oggetto di studio del quinto anno.
Le difficoltà sono emerse specialmente in listening and speaking activities (attività di ascolto e
produzione orale), ma anche, in alcuni casi, in writing activities (attività di produzione scritta).
Per tali motivazioni, i contenuti disciplinari del modulo sono stati affrontati in lingua italiana ed in
lingua inglese, non rispettando pienamente quelle che sono le finalità generali del percorso CLIL.
La difficoltà maggiore è stata comunque quella incontrata a causa dei tempi ridotti, che non sempre
hanno consentito uno svolgimento interattivo delle lezioni, in quanto lo stesso avrebbe richiesto un
consolidamento di conoscenze linguistiche, relative al linguaggio specifico della disciplina, non
acquisibile in tempi così ristretti.
Per tali considerazioni, in aggiunta all’impegno richiesto agli studenti nella preparazione di una
seconda prova scritta di Matematica e Fisica, si è ritenuto necessario limitare il percorso CLIL alla
trattazione di un unico modulo.
L’esperienza ha ovviamente avuto dei risvolti positivi: grazie all’utilizzo di materiali digitali, ha
permesso di registrare una maggiore partecipazione al processo di apprendimento; gli studenti
hanno inoltre potuto migliorare, pur con differenti situazioni individuali, competenze disciplinari,
linguistiche e digitali.
Alcuni alunni, particolarmente brillanti e desiderosi di approfondire la propria preparazione
culturale, hanno affrontato il modulo con interesse e serietà, a scuola, ma soprattutto
nell’applicazione individuale a casa.
L’insegnante
Prof.ssa Francesca De Santis
119
ALLEGATO n. 4
OBIETTIVI CONSEGUITI IN TERMINI DI
ABILITA’ E COMPETENZE
120
RELIGIONE CATTOLICA
ABILITA':
• opera criticamente scelte etico-religiose in riferimento ai valori proposti dal cristianesimo;
• confronta orientamenti e risposte cristiane alle più profonde questioni della condizione
umana, nel quadro di differenti patrimoni culturali e religiosi presenti in Italia, in Europa e nel
mondo.
COMPETENZE:
• riconosce il ruolo della religione nella società e ne comprende la natura in prospettiva di un
dialogo costruttivo fondato sul principio della libertà religiosa;
• approfondisce, in una riflessione sistematica, gli interrogativi di senso più rilevanti: finitezza,
trascendenza, egoismo, amore, sofferenza, consolazione, morte, vita.
121
LATINO
ABILITA':
• Il consolidamento e il potenziamento delle le abilità di traduzione dal latino risulta diversificato
sulla base delle capacità e dell'impegno profuso.
• Quasi tutti sono in grado di individuare le modalità attraverso le quali si è espressa la produzione
letteraria e di cogliere il rapporto tra intellettuale e contesto storico-politico di riferimento.
• La classe sa operare collegamenti e analogie fra passato e presente attraverso l' analisi di testi in
latino con traduzione a fronte.
COMPETENZE:
• La classe, pur con evidenti differenziazioni di livello, analizza e traduce secondo le categorie
concettuali appropriate un testo in lingua latina.
• Comprende e interpreta gli elementi fondamentali della lingua latina anche in rapporto alla genesi
della lingua italiana.
• Sviluppa una riflessione critica del presente attraverso il confronto con il patrimonio storico-
artistico e letterario della civiltà classica.
ITALIANO
ABILITA':
• Mette in relazione i fenomeni letterari con gli eventi storici.
• Coglie l’influsso che il contesto storico, sociale e culturale esercita sugli autori e sui loro
testi.
• Riconosce nel testo le caratteristiche del genere letterario
• Descrive le strutture della lingua e i fenomeni linguistici mettendoli in rapporto con i processi
culturali e storici del tempo.
COMPETENZE:
• La classe legge, comprende e interpreta testi scritti di vario tipo.
• Padroneggia gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione
comunicativa verbale in vari contesti.
• Dimostra consapevolezza della storicità della letteratura.
• Collega tematiche letterarie a fenomeni della contemporaneità
122
FILOSOFIA
ABILITA'
Saper individuare e utilizzare i nessi logici di identità, differenza, successione, inferenza deduttiva e
induttiva, causalità ecc. all'interno dei singoli argomenti trattati (abilità raggiunta solo da un
ristretto gruppo di studenti).
Confrontare teorie e interpretazioni filosofiche contemporanee diverse in relazione allo stesso
problema teorico.
Avvalorare il proprio discorso con opportuni riferimenti, anche testuali.
Saper ricostruire sequenze processuali evolutive, rispetto ad un problema dato all’interno di un
certo orizzonte di pensiero (abilità raggiunta solo da un ristretto gruppo di studenti).
Costruire rappresentazioni dei concetti e delle loro relazioni teoriche e storiche (abilità raggiunta
dalla maggior parte della classe).
Saper affrontare autonomamente, con cognizione di causa e strumenti interpretativi adeguati la
lettura di brani scelti e/o di un 'classico' della filosofia contemporanea (abilità raggiunta solo da un
ristretto gruppo di studenti).
COMPETENZE:
Grazie alla conoscenza degli autori e dei problemi filosofici fondamentali, lo studente ha sviluppato
la riflessione personale, il giudizio critico, l’attitudine all’approfondimento e alla discussione
razionale, la capacità di argomentare una tesi, anche in forma scritta, riconoscendo la diversità dei
metodi con cui la ragione giunge a conoscere il reale.
STORIA
ABILITA'
Individuare relazioni tra l’evoluzione scientifica e tecnologica, il contesto socio -economico, i
rapporti politici e i modelli di sviluppo.
Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente), concetti (territorio, regione,
diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e strumenti (immagini, dati statistici,
fonti oggettive) per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società contemporanea (abilità
raggiunta solo da un ristretto gruppo di studenti).
123
COMPETENZE:
Saper analizzare le situazioni storiche studiate, collegandole con il contesto più generale,
ordinandole in sequenze temporali, individuandone gli elementi caratterizzanti.
Saper guardare alla storia come a una dimensione significativa per comprendere, attraverso la
discussione critica e il confronto fra una varietà di prospettive e interpretazioni, le radici del
presente (abilità raggiunta solo da un ristretto gruppo di studenti).
124
LINGUA INGLESE
In riferimento al quadro generale delle Programmazioni d’Istituto per Disciplina, relativamente alla
valutazione di competenze e abilità raggiunte, si può osservare per la classe V A quanto segue.
La maggior parte della classe ha raggiunto un livello sufficiente nella comprensione orale e più che
sufficiente in quella scritta in un ristretto campo di contenuti e non in tutti i linguaggi specifici,
cogliendo, non sempre, i dettagli della comunicazione, sia verbale che scritta. In questo gruppo di
studenti l’uso di strutture e della pronuncia è generalmente accettabile nell’espressione di
informazioni che restano a volte su un piano superficiale.
Un esiguo numero di studenti ha raggiunto un livello buono o molto buono nell’analisi,
comprensione e /o interpretazione di contenuti di varia origine; come pure nell’espressione orale di
contenuti a scopo comunicativo e nell’utilizzo di strumenti formali della comunicazione, i livelli di
questo stesso gruppo sono buoni o discreti, con un buon utilizzo di abilità interpretative; mentre
nella comunicazione scritta permangono comunque alcune piccole imprecisioni nella forma.
I rimanenti studenti, che equivalgono a un discreto numero, si sono attestati su un livello
generalmente basso di competenze e abilità linguistiche sia nella produzione orale che scritta di
messaggi di contenuto comunicativo molto semplice senza evidenti abilità interpretative e di
approfondimento. Se in forma orale permangono evidenti difetti di pronuncia e intonazione, nella
produzione scritta sono presenti molteplici imprecisioni formali.
Esiste nella classe un singolo caso di mancata espressione orale oltre a una espressione scritta
decisamente insufficiente, nonostante gli strumenti compensativi adottati.
Quanto osservato si riferisce, per la maggior parte della classe, a valutazioni inerenti il livello B1
europeo piuttosto che il livello B2.
125
MATEMATICA
COMPETENZE
- Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuandone invarianti e relazioni.
- Utilizzare le tecniche dell’analisi, rappresentandole anche sotto forma grafica.
- Individuare strategie appropriate per risolvere problemi.
- Saper utilizzare gli strumenti matematici di base nello studio dei fenomeni fisici.
- Utilizzare gli strumenti del calcolo differenziale e integrale nella descrizione e modellizzazione di
fenomeni di varia natura.
- Saper utilizzare semplici modelli probabilistici per risolvere problemi ed effettuare scelte
consapevoli.
ABILITA’
- Saper calcolare i limiti di funzioni e risolvere le forme indeterminate. Conoscere ed utilizzare i
limiti notevoli. Utilizzare gli strumenti della teoria dei limiti nella descrizione e modellizzazione di
fenomeni di varia natura. Confrontare infiniti e infinitesimi. Studiare la continuità o la discontinuità
di una funzione in un punto. Riconoscere le proprietà delle funzioni continue in un intervallo chiuso
e limitato. Classificare i punti di discontinuità. Determinare gli asintoti di una funzione e tracciarne
un grafico probabile.
- Acquisire i principali concetti del calcolo infinitesimale, in particolare la derivabilità. Comprendere
il significato geometrico e fisico della derivata. Saper calcolare la derivata di una funzione.
Conoscere e saper applicare le regole di derivazione di una funzione. Conoscere i concetti di
derivata successiva e di differenziale di una funzione. Comprendere il concetto di massimo e
minimo assoluti di una funzione in un intervallo chiuso e limitato. Saper applicare i teoremi di
Rolle, Lagrange, Cauchy e De l’Hôpital. Risolvere problemi di massimo e minimo di diversa
natura.
- Eseguire lo studio di una funzione e tracciarne il grafico. Rappresentare il grafico della derivata di
una funzione.
- Comprendere il concetto di primitiva e di integrale indefinito di una funzione. Saper calcolare
integrali indefiniti e definiti di semplici funzioni. Comprendere il concetto di funzione integrale e
tracciarne il grafico. Applicare il calcolo integrale al calcolo di aree e volumi e a problemi tratti da
altre discipline. Conoscere la relazione tra integrale indefinito e definito. Apprendere il concetto di
equazione differenziale (cenni). Risolvere semplici equazioni differenziali.
- Saper determinare la distribuzione di probabilità di una variabile aleatoria (cenni). Saper calcolare
la probabilità di eventi espressi tramite variabili aleatorie di tipo binomiale o di Poisson (cenni).
126
FISICA
COMPETENZE
- Osservare e identificare fenomeni.
- Formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti per
la sua risoluzione.
- Formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi.
- Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche della società in cui viviamo.
ABILITA’
- Mettere a confronto i campi magnetico ed elettrico. Descrivere l’interazione tra fili rettilinei
percorsi da corrente. Determinare il campo magnetico prodotto in un punto dalla corrente che scorre
in un filo rettilineo, in una spira, in un solenoide. Determinare la forza su un filo percorso da
corrente o su una carica in moto in un campo magnetico uniforme.
- Formulare la legge di Faraday-Neumann-Lenz e calcolare le variazioni di flusso del campo
magnetico. Determinare il verso della corrente indotta. Definire i coefficienti di auto e mutua
induzione. Calcolare l’induttanza di un solenoide e l’energia associata ad un campo magnetico.
Risolvere esercizi e problemi di applicazione delle formule studiate, inclusi quelli che richiedono il
calcolo delle forze su conduttori in moto in un campo magnetico. Descrivere il funzionamento
dell’alternatore e del trasformatore, calcolandone anche le principali grandezze associate.
- Esporre i concetti di campo elettrico e magnetico indotto. Essere in grado di collegare le equazioni
di Maxwell ai fenomeni fondamentali dell’elettricità e del magnetismo e viceversa, illustrandone le
implicazioni nel vuoto espresse in termini di flusso e circuitazione. Definire le caratteristiche di
un’onda elettromagnetica piana. Applicare il concetto di trasporto di energia di un’onda
elettromagnetica. Descrivere lo spettro elettromagnetico, riconoscendo il ruolo delle onde che lo
compongono in situazioni reali e applicazioni tecnologiche.
- Riconoscere la contraddizione tra meccanica ed elettromagnetismo in relazione alla costanza della
velocità della luce. Formulare gli assiomi della relatività ristretta. Conoscere e applicare le
trasformazioni di Galileo e di Lorentz. Illustrare come la relatività abbia rivoluzionato i concetti di
simultaneità, spazio, tempo, materia, energia. Applicare la legge di composizione relativistica delle
velocità e le leggi di dilatazione dei tempi e contrazione delle lunghezze.
Formulare le espressioni di energia totale, energia cinetica, massa e quantità di moto in meccanica
relativistica. Risolvere semplici problemi di cinematica e dinamica relativistica. Analizzare lo
spazio-tempo.
127
- Illustrare il modello del corpo nero, interpretandone la curva di emissione in base alla legge di
distribuzione di Planck. Descrivere matematicamente l’energia dei quanti del campo
elettromagnetico. Applicare l’equazione di Einstein dell’effetto fotoelettrico per la risoluzione di
semplici esercizi. Illustrare e applicare la legge dell’effetto Compton.
128
SCIENZE NATURALI
ABILITA’:
• Saper distinguere e classificare gli idrocarburi saturi, insaturi e aromatici.
• Riconoscere le principali biomolecole.
• Saper descrivere la struttura e le funzioni degli acidi nucleici e il processo della sintesi proteica.
• Saper distinguere tra le diverse vie metaboliche dei carboidrati i processi anabolici e quelli
catabolici.
• Saper identificare similitudini e differenze tra respirazione cellulare e fotosintesi.
• Saper spiegare la funzione degli enzimi di restrizione e la tecnica utilizzata per separare i frammenti
di restrizione.
• Descrivere il meccanismo della reazione a catena della polimerasi ( PCR) evidenziandone lo scopo.
• Riconoscere l’evoluzione delle biotecnologie fino alle più recenti applicazioni
• Acquisire le conoscenze necessarie per valutare le implicazioni pratiche ed etiche delle
biotecnologie.
• Sapere quali sono le possibili interpretazioni che spiegano il movimento delle placche.
• Saper correlare le zone di alta sismicità e di vulcanismo ai margini delle placche trasformi,
divergenti, convergenti.
• Conoscere le risorse del pianeta, in particolare le risorse energetiche.
• Analizzare l'impatto ambientale conseguente all'utilizzo delle risorse e le disponibilità
• energetiche.
• Saper descrivere le caratteristiche e le dinamiche dell’atmosfera.
• Saper riconoscere il ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente.
COMPETENZE:
Comunicare in modo corretto conoscenze, abilità e risultati ottenuti utilizzando un linguaggio
specifico.
Utilizzare relazioni logiche con capacità analitiche, di sintesi e di connessione.
Osservare, descrivere, analizzare e interpretare fenomeni della realtà naturale e artificiale,
riconoscendo nelle diverse espressioni i concetti di sistema e di complessità.
129
• Riconoscere l’importanza dei composti del carbonio nei principali settori produttivi.
• Riconoscere le funzioni delle biomolecole negli organismi viventi e in una corretta e
sana alimentazione.
• Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle biotecnologie nel contesto culturale
e sociale in cui vengono applicate.
• Saper inquadrare le attività vulcaniche, sismiche e tettoniche in un più vasto contesto di
dinamica terrestre.
• Identificare le problematiche relative all’uso e alla conservazione delle risorse nell’ottica
dello sviluppo sostenibile.
• Riconoscere il sistema Terra come sistema integrato in evoluzione.
• Comprendere l'influenza delle attività antropiche sulle dinamiche atmosferiche e le
ripercussioni climatiche.
130
STORIA DELL’ARTE
ABILITA’:
La maggior parte degli alunni è riuscito ad acquisire metodi e conoscenze propri del versante
linguistico-storico-filosofico-formale. Tutti gli studenti hanno sperimentato la costruzione di
elaborati grafici (schemi, mappe, infografiche) che fossero di aiuto alla gestione e comunicazione di
contenuti.
COMPETENZE:
La maggior parte degli alunni è riuscita a comprendere i nodi dello sviluppo delle arti nelle diverse
civiltà ed epoche. Sa contestualizzare l’opera d’arte all’interno del contesto storico e artistico, sa
gestire l’interazione comunicativa in vari contesti (esposizione orale, comprensione dei testi,
produzione di testo scritto).
Alcuni studenti riescono ad utilizzare lo strumento grafico come supporto alla comunicazione e le
procedure tipiche del problem solving in campo grafico.
131
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
ABILITA’
Aver acquisito il valore della propria corporeità come manifestazione di una personalità equilibrata
e stabile;
Aver raggiunto un completo sviluppo corporeo e della capacità attraverso l’utilizzo e l’incremento
delle capacità motorie e delle funzioni neuromuscolari;
Aver acquisito una solida conoscenza e pratica di alcuni sport individuali e di squadra valorizzando
le attitudini personali;
Aver affrontato e assimilato problemi legati all’alimentazione, alla sicurezza in ambito sportivo e
alla propria condizione fisica, utili per acquisire un corretto e sano stile di vita.
COMPETENZE
Agire in modo autonomo e responsabile: utilizzare le regole sportive come strumento di convivenza
civile;
Collaborare e partecipare: partecipare alle gare scolastiche, collaborando all'organizzazione
dell'attività sportiva anche in compiti di arbitraggio e di giuria;
Imparare ad imparare: riconoscere comportamenti di base funzionali al mantenimento della propria
salute, come sano stile di vita;
Riconoscere ed osservare le regole di base per la prevenzione degli infortuni adottando
comportamenti adeguati in campo motorio e sportivo;
Comportamento in situazioni di emergenza: applicazione del protocollo del 1.1.8.
132
ALLEGATO n. 5
SIMULAZIONI PRIMA PROVA
133
PRIMA SIMULAZIONE
Ministero dell’Istruzione
dell’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Giovanni Pascoli, Patria
Sogno d'un dí d'estate.
Quanto scampanellare
tremulo di cicale!
Stridule pel filare
moveva il maestrale
le foglie accartocciate.
Scendea tra gli olmi il sole
in fascie polverose:
erano in ciel due sole
nuvole, tenui, róse1:
due bianche spennellate
in tutto il ciel turchino.
Siepi di melograno,
fratte di tamerice2,
il palpito lontano
d'una trebbïatrice,
l'angelus argentino3...
1 corrose 2 cespugli di tamerici (il singolare è motivato dalla rima con trebbiatrice) 3 il suono delle campane che in varie ore del giorno richiama alla preghiera (angelus) è nitido, come se venisse prodotto
dalla percussione di una superficie d'argento (argentino).
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dov'ero? Le campane
mi dissero dov'ero,
piangendo, mentre un cane
latrava al forestiero,
che andava a capo chino.
Il titolo di questo componimento di Giovanni Pascoli era originariamente Estate e solo nell'edizione
di Myricae del 1897 diventa Patria, con riferimento al paese natio, San Mauro di Romagna, luogo
sempre rimpianto dal poeta.
Comprensione e analisi
1. Individua brevemente i temi della poesia.
2. In che modo il titolo «Patria» e il primo verso «Sogno d'un dí d'estate» possono essere entrambi
riassuntivi dell'intero componimento?
3. La realtà è descritta attraverso suoni, colori, sensazioni. Cerca di individuare con quali
soluzioni metriche ed espressive il poeta ottiene il risultato di trasfigurare la natura, che diventa
specchio del suo sentire.
4. Qual è il significato dell'interrogativa "dov'ero" con cui inizia l'ultima strofa?
5. Il ritorno alla realtà, alla fine, ribadisce la dimensione estraniata del poeta, anche oltre il sogno.
Soffermati su come è espresso questo concetto e sulla definizione di sé come "forestiero", una
parola densa di significato.
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle
domande proposte.
Interpretazione
Il tema dello sradicamento in questa e in altre poesie di Pascoli diventa l'espressione di un disagio
esistenziale che travalica il dato biografico del poeta e assume una dimensione universale. Molti
testi della letteratura dell'Ottocento e del Novecento affrontano il tema dell'estraneità, della perdita,
dell'isolamento dell'individuo, che per vari motivi e in contesti diversi non riesce a integrarsi nella
realtà e ha un rapporto conflittuale con il mondo, di fronte al quale si sente un "forestiero".
Approfondisci l'argomento in base alle tue letture ed esperienze.
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i
candidati di madrelingua non italiana.
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Ministero dell’Istruzione
dell’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Elsa Morante, La storia (Torino, Einaudi 1974, pag. 168).
La Storia, romanzo a sfondo storico pubblicato nel 1974 e ambientato a Roma durante e dopo
l’ultima guerra (1941-1947), è scritto da Elsa Morante (1912-1985) negli anni della sua maturità,
dopo il successo di “Menzogna e sortilegio” e de “L’isola di Arturo”. I personaggi sono esseri dal
destino insignificante, che la Storia ignora. La narrazione è intercalata da pagine di eventi storici
in ordine cronologico, quasi a marcare la loro distanza dall'esistenza degli individui oppressi dalla
Storia, creature perdenti schiacciate dallo "scandalo della guerra".
Una di quelle mattine Ida, con due grosse sporte al braccio, tornava dalla spesa tenendo per mano
Useppe. […] Uscivano dal viale alberato non lontano dallo Scalo Merci, dirigendosi in via dei
Volsci, quando, non preavvisato da nessun allarme, si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra
metallico e ronzante. Useppe levò gli occhi in alto, e disse: “Lioplani”4. E in quel momento l’aria
fischiò, mentre già in un tuono enorme tutti i muri precipitavano alle loro spalle e il terreno saltava
d’intorno a loro, sminuzzato in una mitraglia di frammenti.
“Useppe! Useppee!” urlò Ida, sbattuta in un ciclone nero e polveroso che impediva la vista: “Mà sto
qui”, le rispose all’altezza del suo braccio, la vocina di lui, quasi rassicurante. Essa lo prese in collo5
[…].
Intanto, era cominciato il suono delle sirene. Essa, nella sua corsa, sentì che scivolava verso il
basso, come avesse i pattini, su un terreno rimosso che pareva arato, e che fumava. Verso il fondo,
essa cadde a sedere, con Useppe stretto fra le braccia. Nella caduta, dalla sporta le si era riversato il
suo carico di ortaggi, fra i quali, sparsi ai suoi piedi, splendevano i colori dei peperoni, verde,
arancione e rosso vivo.
Con una mano, essa si aggrappò a una radice schiantata, ancora coperta di terriccio in frantumi, che
sporgeva verso di lei. E assestandosi meglio, rannicchiata intorno a Useppe, prese a palparlo
febbrilmente in tutto il corpo, per assicurarsi ch’era incolume6. Poi gli sistemò sulla testolina la
sporta vuota come un elmo di protezione. […] Useppe, accucciato contro di lei, la guardava in
faccia, di sotto la sporta, non impaurito, ma piuttosto curioso e soprapensiero. “Non è niente”, essa
gli disse, “Non aver paura. Non è niente”. Lui aveva perduto i sandaletti ma teneva ancora la sua
pallina stretta nel pugno. Agli schianti più forti, lo si sentiva appena tremare:
“Nente…” diceva poi, fra persuaso e interrogativo.
4 Lioplani: sta per aeroplani nel linguaggio del bambino. 5 in collo: in braccio. 6 incolume: non ferito.
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I suoi piedini nudi si bilanciavano quieti accosto7 a Ida, uno di qua e uno di là. Per tutto il tempo
che aspettarono in quel riparo, i suoi occhi e quelli di Ida rimasero, intenti, a guardarsi. Lei non
avrebbe saputo dire la durata di quel tempo. Il suo orologetto da polso si era rotto; e ci sono delle
circostanze in cui, per la mente, calcolare una durata è impossibile.
Al cessato allarme, nell’affacciarsi fuori di là, si ritrovarono dentro una immensa nube pulverulenta8
che nascondeva il sole, e faceva tossire col suo sapore di catrame: attraverso questa nube, si
vedevano fiamme e fumo nero dalla parte dello Scalo Merci. […] Finalmente, di là da un casamento
semidistrutto, da cui pendevano travi e le persiane divelte9, fra il solito polverone di rovina, Ida
ravvisò10, intatto, il casamento11 con l’osteria, dove andavano a rifugiarsi le notti degli allarmi. Qui
Useppe prese a dibattersi con tanta frenesia che riuscì a svincolarsi dalle sue braccia e a scendere in
terra. E correndo coi suoi piedini nudi verso una nube più densa di polverone, incominciò a gridare:
“Bii! Biii! Biiii!” 12
Il loro caseggiato era distrutto […]
Dabbasso delle figure urlanti o ammutolite si aggiravano fra i lastroni di cemento, i mobili
sconquassati, i cumuli di rottami e di immondezze. Nessun lamento ne saliva, là sotto dovevano
essere tutti morti. Ma certune di quelle figure, sotto l’azione di un meccanismo idiota, andavano
frugando o raspando con le unghie fra quei cumuli, alla ricerca di qualcuno o qualcosa da
recuperare. E in mezzo a tutto questo, la vocina di Useppe continuava a chiamare:
“Bii! Biii! Biiii!”
Comprensione e analisi
1. L’episodio rappresenta l'incursione aerea su Roma del 19 luglio 1943. Sintetizza la scena in cui
madre e figlioletto si trovano coinvolti, soffermandoti in particolare sull’ambiente e sulle reazioni
dei personaggi.
2. «Si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante»; come spieghi questa
descrizione sonora? Quale effetto produce?
3. Il bombardamento è filtrato attraverso gli occhi di Useppe. Da quali particolari emerge lo sguardo
innocente del bambino?
4. Nel racconto ci sono alcuni oggetti all’apparenza incongrui ed inutili che sono invece elementi di
una memoria vivida e folgorante, quasi delle istantanee. Prova ad indicarne alcuni, ipotizzandone il
significato simbolico.
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle
domande proposte.
Interpretazione
Il romanzo mette in campo due questioni fondamentali: da una parte il ruolo della Storia nelle opere
di finzione, problema che da Manzoni in poi molti scrittori italiani hanno affrontato individuando
diverse soluzioni; dall’altra, in particolare in questo brano, la scelta dello sguardo innocente e
infantile di un bambino, stupito di fronte ad eventi enormi e incomprensibili. Sviluppa una di queste
piste mettendo a confronto le soluzioni adottate dalla Morante nel testo con altri esempi studiati nel 7 accosto: accanto. 8 pulverulenta: piena di polvere. 9 divelte: strappate via. 10 ravvisò: cominciò a vedere, a riconoscere. 11 il casamento: il palazzo, il caseggiato. 12 Bii: deformazione infantile di Blitz, il nome del cane che viveva con Ida e Useppe.
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percorso scolastico o personale appartenenti alla letteratura o al cinema novecentesco e
contemporaneo.
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza)
per i candidati di madrelingua non italiana.
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dell’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Arnaldo Momigliano considera caratteristiche fondamentali del lavoro dello storico
l’interesse generale per le cose del passato e il piacere di scoprire in esso fatti nuovi
riguardanti l’umanità13. È una definizione che implica uno stretto legame fra presente e
passato e che bene si attaglia anche alla ricerca sulle cose e i fatti a noi vicini.
Ma come nascono questo interesse e questo piacere? La prima mediazione fra presente e
passato avviene in genere nell’ambito della famiglia, in particolare nel rapporto con i
genitori e talvolta, come notava Bloch, ancor più con i nonni, che sfuggono all’immediato
antagonismo fra le generazioni14. In questo ambito prevalgono molte volte la nostalgia della
vecchia generazione verso il tempo della giovinezza e la spinta a vedere sistematizzata la
propria memoria fornendo così di senso, sia pure a posteriori, la propria vita. Per questa
strada si può diventare irritanti laudatores temporis acti (“lodatori del tempo passato”), ma
anche suscitatori di curiosità e di pietas (“affetto e devozione”) verso quanto vissuto nel
passato. E possono nascerne il rifiuto della storia, concentrandosi prevalentemente
l’attenzione dei giovani sul presente e sul futuro, oppure il desiderio di conoscere più e
meglio il passato proprio in funzione di una migliore comprensione dell’oggi e delle
prospettive che esso apre per il domani. I due atteggiamenti sono bene sintetizzati dalle
parole di due classici. Ovidio raccomandava Laudamus veteres, sed nostris utemur annis
(«Elogiamo i tempi antichi, ma sappiamoci muovere nei nostri»); e Tacito: Ulteriora
mirari, presentia sequi («Guardare al futuro, stare nel proprio tempo»)15.
L’insegnamento della storia contemporanea si pone dunque con responsabilità
particolarmente forti nel punto di sutura tra passato presente e futuro. Al passato ci si può
volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere la rena e
l’erba che coprono corti e palagi16; ricostruire, per compiacercene o dolercene, il percorso
che ci ha condotto a ciò che oggi siamo, illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli
sviamenti, ma anche i successi. Appare ovvio che nella storia contemporanea prevalga la
seconda motivazione; ma anche la prima vi ha una sua parte. Innanzi tutto, i morti da
disseppellire possono essere anche recenti. In secondo luogo ciò che viene dissepolto ci
affascina non solo perché diverso e sorprendente ma altresì per le sottili e nascoste affinità
13 A. Momigliano, Storicismo rivisitato, in Id., Sui fondamenti della storia antica, Einaudi, Torino 1984, p. 456. 14 M. Bloch, Apologia della storia o mestiere dello storico, Einaudi, Torino 1969, p. 52 (ed. or. Apologie pour l’histoire
ou métier d’historien, Colin, Paris 1949). 15 Fasti, 1, 225; Historiae, 4.8.2: entrambi citati da M.Pani, Tacito e la fine della storiografia senatoria, in Cornelio
Tacito, Agricola, Germania, Dialogo sull’oratoria, introduzione, traduzione e note di M. Stefanoni, Garzanti, Milano
1991, p. XLVIII. 16 Corti e palagi: cortili e palazzi.
140
che scopriamo legarci ad esso. La tristezza che è insieme causa ed effetto del risuscitare
Cartagine è di per sé un legame con Cartagine17.
Claudio PAVONE, Prima lezione di storia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. 3-4
Claudio Pavone (1920 - 2016) è stato archivista e docente di Storia contemporanea.
Comprensione e analisi
1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.
2. Su quali fondamenti si sviluppa il lavoro dello storico secondo Arnaldo Momigliano (1908-
1987) e Marc Bloch (1886-1944), studiosi rispettivamente del mondo antico e del
medioevo?
3. Quale funzione svolgono nell’economia generale del discorso le due citazioni da Ovidio e
Tacito?
4. Quale ruolo viene riconosciuto alle memorie familiari nello sviluppo dell’atteggiamento dei
giovani vero la storia?
5. Nell’ultimo capoverso la congiunzione conclusiva “dunque” annuncia la sintesi del
messaggio: riassumilo, evidenziando gli aspetti per te maggiormente interessanti.
Produzione
A partire dall’affermazione che si legge in conclusione del passo, «Al passato ci si può
volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere la rena e
l’erba che coprono corti e palagi; ricostruire [...] il percorso a ciò che oggi siamo,
illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi», rifletti su cosa
significhi per te studiare la storia in generale e quella contemporanea in particolare.
Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti espliciti alla tua esperienza e alle tue conoscenze e
scrivi un testo in cui tesi e argomenti siano organizzati in un discorso coerente e coeso che
puoi - se lo ritieni utile - suddividere in paragrafi.
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di
provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
17 «Peu de gens devineront combien il a fallu être triste pour ressusciter Carhage»: così Flaubert, citato da W. Benjamin
nella settima delle Tesi della filosofia della Storia, in Angelus novus, traduzione e introduzione di R. Solmi, Einaudi,
Torino 1962, p. 75.
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Ministero dell’Istruzione
dell’Università e della Ricerca
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Il tentativo di realizzare i diritti umani è continuamente rimesso in discussione. Le forze che
si oppongono alla loro realizzazione sono numerose: regimi autoritari, strutture governative
soverchianti e onnicomprensive, gruppi organizzati che usano la violenza contro persone
innocenti e indifese, più in generale, gli impulsi aggressivi e la volontà di predominio degli
uomini che animano quelle strutture e quei gruppi. Contro tutti questi «nemici», i diritti
umani stentano ad alzare la loro voce.
Che fare dunque? Per rispondere, e non con una semplice frase, bisogna avere chiaro in
mente che i diritti umani sono una grande conquista dell’homo societatis sull’homo
biologicus. Come ha così bene detto un grande biologo francese, Jean Hamburger, niente è
più falso dell’affermazione secondo cui i diritti umani sono «diritti naturali», ossia
coessenziali alla natura umana, connaturati all’uomo. In realtà, egli ha notato, l’uomo come
essere biologico è portato ad aggredire e soverchiare l’altro, a prevaricare per sopravvivere,
e niente è più lontano da lui dell’altruismo e dell’amore per l’altro: «niente eguaglia la
crudeltà, il disprezzo per l’individuo, l’ingiustizia di cui la natura ha dato prova nello
sviluppo della vita». Se «l’uomo naturale» nutre sentimenti di amore e di tenerezza, è solo
per procreare e proteggere la ristretta cerchia dei suoi consanguinei. I diritti umani, sostiene
Hamburger, sono una vittoria dell’io sociale su quello biologico, perché impongono di
limitare i propri impulsi, di rispettare l’altro: «il concetto di diritti dell’uomo non è ispirato
dalla legge naturale della vita, è al contrario ribellione contro la legge naturale».
Se è così, e non mi sembra che Hamburger abbia torto, non si potrà mai porre termine alla
tensione tra le due dimensioni. E si dovrà essere sempre vigili perché l’io biologico non
prevalga sull’io sociale.
Ne deriva che anche una protezione relativa e precaria dei diritti umani non si consegue né
in un giorno né in un anno: essa richiede un arco di tempo assai lungo. La tutela
internazionale dei diritti umani è come quei fenomeni naturali – i movimenti tellurici, le
glaciazioni, i mutamenti climatici – che si producono impercettibilmente, in lassi di tempo
che sfuggono alla vita dei singoli individui e si misurano nell’arco di generazioni. Pure i
diritti umani operano assai lentamente, anche se – a differenza dei fenomeni naturali – non si
dispiegano da sé, ma solo con il concorso di migliaia di persone, di Organizzazioni non
governative e di Stati. Si tratta, soprattutto, di un processo che non è lineare, ma
continuamente spezzato da ricadute, imbarbarimenti, ristagni, silenzi lunghissimi. Come
Nelson Mandela, che ha molto lottato per la libertà, ha scritto nella sua Autobiografia:
«dopo aver scalato una grande collina ho trovato che vi sono ancora molte più colline da
scalare».
Antonio CASSESE, I diritti umani oggi, Economica Laterza, Bari 2009 (prima ed. 2005), pp, 230-231
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Antonio Cassese (1937-2011) è stato un giurista, esperto di Diritto internazionale.
Comprensione e analisi
1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.
2. Nello svolgimento del discorso viene introdotta una contro-tesi: individuala.
3. Sul piano argomentativo quale valore assume la citazione del biologo francese, Jean
Hamburger?
4. Spiega l’analogia proposta, nell’ultimo capoverso, fra la tutela internazionale dei diritti
umani e i fenomeni naturali impercettibili.
5. La citazione in chiusura da Nelson Mandela quale messaggio vuole comunicare al lettore?
Produzione
Esprimi il tuo giudizio in merito all’attualità della violazione dei diritti umani, recentemente
ribadita da gravissimi fatti di cronaca. Scrivi un testo argomentativo in cui tesi e argomenti
siano organizzati in un discorso coerente e coeso, che puoi, se lo ritieni utile, suddividere in
paragrafi.
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Durata massima della prova: 6 ore.
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provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Una rapida evoluzione delle tecnologie è certamente la caratteristica più significativa degli
anni a venire, alimentata e accelerata dall'arrivo della struttura del Villaggio Globale. […] Il
parallelo darwiniano può essere portato oltre: come nei sistemi neuronali e più in generale nei
sistemi biologici, l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata all'interconnessione. Ad
esempio, se limitassimo il raggio di interazione tra individui ad alcuni chilometri, come era il
caso della società rurale della fine dell'Ottocento, ritorneremmo ad una produttività
comparabile a quella di allora. L'interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il
“melting pot”, è quindi un elemento essenziale nella catalisi della produttività.
La comunità scientifica è stata la prima a mettere in pratica un tale “melting pot” su scala
planetaria. L'innovazione tecnologica che ne deriva, sta seguendo lo stesso percorso.
L'internazionalizzazione della scienza è quasi un bisogno naturale, dal momento che le leggi
della Natura sono evidentemente universali ed espresse spesso con il linguaggio comune della
matematica. È proprio a causa di questa semplicità che tale esempio costituisce un utile punto
di riferimento.
Esso prova che la globalizzazione è un importante mutante “biologico”, una inevitabile tappa
nell'evoluzione. Molte delle preoccupazioni espresse relativamente alle conseguenze di questo
processo si sono rivelate prive di fondamento. Ad esempio, la globalizzazione nelle scienze ha
amplificato in misura eccezionale l'efficacia della ricerca. Un fatto ancora più importante è che
essa non ha eliminato le diversità, ma ha creato un quadro all'interno del quale la competizione
estremamente intensificata tra individui migliora la qualità dei risultati e la velocità con la
quale essi possono essere raggiunti. Ne deriva un meccanismo a somma positiva, nel quale i
risultati dell'insieme sono largamente superiori alla somma degli stessi presi separatamente, gli
aspetti negativi individuali si annullano, gli aspetti positivi si sommano, le buone idee
respingono le cattive e i mutamenti competitivi scalzano progressivamente i vecchi assunti
dalle loro nicchie.
Ma come riusciremo a preservare la nostra identità culturale, pur godendo dell'apporto della
globalizzazione che, per il momento, si applica ai settori economico e tecnico, ma che invaderà
rapidamente l'insieme della nostra cultura? Lo stato di cose attuale potrebbe renderci inquieti
per il pericolo dell'assorbimento delle differenze culturali e, di conseguenza, della creazione di
un unico “cervello planetario”.
A mio avviso, e sulla base della mia esperienza nella comunità scientifica, si tratta però solo di
una fase passeggera e questa paura non è giustificata. Al contrario, credo che saremo testimoni
di un'esplosione di diversità piuttosto che di un'uniformizzazione delle culture. Tutti gli
individui dovranno fare appello alla loro diversità regionale, alla loro cultura specifica e alle
loro tradizioni al fine di aumentare la loro competitività e di trovare il modo di uscire
dall'uniformizzazione globale. Direi addirittura, parafrasando Cartesio, “Cogito, ergo sum”,
che l'identità culturale è sinonimo di esistenza. La diversificazione tra le radici culturali di
144
ciascuno di noi è un potente generatore di idee nuove e di innovazione. È partendo da queste
differenze che si genera il diverso, cioè il nuovo. Esistono un posto ed un ruolo per ognuno di
noi: sta a noi identificarli e conquistarceli. Ciononostante, bisogna riconoscere che, anche se
l'uniformità può creare la noia, la differenza non è scevra da problemi. L'unificazione
dell'Europa ne è senza dubbio un valido esempio.
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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
«Bisogna proporre un fine alla propria vita per viver felice. O gloria letteraria, o fortune, o dignità,
una carriera in somma. Io non ho potuto mai concepire che cosa possano godere, come possano
viver quegli scioperati e spensierati che (anche maturi o vecchi) passano di godimento in
godimento, di trastullo in trastullo, senza aversi mai posto uno scopo a cui mirare abitualmente,
senza aver mai detto, fissato, tra se medesimi: a che mi servirà la mia vita? Non ho saputo
immaginare che vita sia quella che costoro menano, che morte quella che aspettano. Del resto, tali
fini vaglion poco in sé, ma molto vagliono i mezzi, le occupazioni, la speranza, l’immaginarseli
come gran beni a forza di assuefazione, di pensare ad essi e di procurarli. L’uomo può ed ha
bisogno di fabbricarsi esso stesso de’ beni in tal modo.»
G. LEOPARDI, Zibaldone di pensieri, in Tutte le opere, a cura di W. Binni, II, Sansoni,
Firenze 1988, p. 4518,3
La citazione tratta dallo Zibaldone di Leopardi propone una sorta di “arte della felicità”: secondo
Leopardi la vita trova significato nella ricerca di obiettivi che, se raggiunti, ci immaginiamo
possano renderci felici. Rinunciando a questa ricerca, ridurremmo la nostra esistenza a “nuda vita”
fatta solo di superficialità e vuotezza. Ritieni che le parole di Leopardi siano vicine alla sensibilità
giovanile di oggi? Rifletti al riguardo facendo riferimento alle tue esperienze, conoscenze e letture
personali.
Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la
trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.
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Durata massima della prova: 6 ore.
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per i candidati di madrelingua non italiana.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
La fragilità è all'origine della comprensione dei bisogni e della sensibilità per capire in quale modo aiutare
ed essere aiutati.
Un umanesimo spinto a conoscere la propria fragilità e a viverla, non a nasconderla come se si trattasse di
una debolezza, di uno scarto vergognoso per la voglia di potere, che si basa sulla forza reale e semmai sulle
sue protesi. Vergognoso per una logica folle in cui il rispetto equivale a fare paura.
Una civiltà dove la tua fragilità dà forza a quella di un altro e ricade su di te promuovendo salute sociale
che vuol dire serenità. Serenità, non la felicità effimera di un attimo, ma la condizione continua su cui si
possono inserire momenti persino di ebbrezza.
La fragilità come fondamento della saggezza capace di riconoscere che la ricchezza del singolo è l'altro da
sé, e che da soli non si è nemmeno uomini, ma solo dei misantropi che male hanno interpretato la vita
propria e quella dell'insieme sociale.
Vittorino ANDREOLI, L’uomo di vetro. La forza della fragilità, Rizzoli 2008
La citazione proposta, tratta da un saggio dello psichiatra Vittorino Andreoli, pone la
consapevolezza della propria fragilità e della debolezza come elementi di forza autentica nella
condizione umana. Rifletti su questa tematica, facendo riferimento alle tue conoscenze, esperienze e
letture personali.
Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la
trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.
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Durata massima della prova: 6 ore.
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SECONDA SIMULAZIONE
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Eugenio Montale, L’agave sullo scoglio, dalla raccolta Ossi di seppia, 1925 (sezione “Meriggi e
Ombre”).
L’agave sullo scoglio
Scirocco
O rabido18 ventare di scirocco
che l’arsiccio terreno gialloverde
bruci;
e su nel cielo pieno
di smorte luci
trapassa qualche biocco
di nuvola, e si perde.
Ore perplesse, brividi
d’una vita che fugge
come acqua tra le dita;
inafferrati eventi,
luci-ombre, commovimenti
delle cose malferme della terra;
oh alide19 ali dell’aria
ora son io
l’agave20 che s’abbarbica al crepaccio
dello scoglio
e sfugge al mare da le braccia d’alghe
che spalanca ampie gole e abbranca rocce;
e nel fermento
d’ogni essenza, coi miei racchiusi bocci
che non sanno più esplodere oggi sento
la mia immobilità come un tormento.
18 rabido: rapido 19 alide: aride 20 agave: pianta con foglie lunghe e carnose munite di aculei e fiore a pannocchia, diffusa nel Mediterraneo
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Questa lirica di Eugenio Montale è inclusa nella quinta sezione, Meriggi e ombre, della raccolta
Ossi di seppia. La solarità marina del paesaggio e il mare tranquillo, al più un po’mosso, della
raccolta si agita in Meriggi e ombre fino a diventare tempestoso ne L’agave su lo scoglio, percorso
dal soffiare rabbioso dello scirocco, il vento caldo di mezzogiorno.
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dell’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal, cap. XV, da Tutti i romanzi, I, a cura di G. Macchia,
Mondadori, Milano, 1973
Io mi vidi escluso per sempre dalla vita, senza possibilità di rientrarvi. Con quel lutto nel cuore, con
quell’esperienza fatta, me ne sarei andato via, ora, da quella casa, a cui mi ero già abituato, in cui
avevo trovato un po’ di requie, in cui mi ero fatto quasi il nido; e di nuovo per le strade, senza meta,
senza scopo, nel vuoto. La paura di ricader nei lacci della vita, mi avrebbe fatto tenere più lontano
che mai dagli uomini, solo, solo, affatto solo, diffidente, ombroso; e il supplizio di Tantalo si
sarebbe rinnovato per me.
Uscii di casa, come un matto. Mi ritrovai dopo un pezzo per la via Flaminia, vicino a Ponte Molle.
Che ero andato a far lì? Mi guardai attorno; poi gli occhi mi s’affisarono21 su l’ombra del mio corpo,
e rimasi un tratto a contemplarla; infine alzai un piede rabbiosamente su essa. Ma io no, io non
potevo calpestarla, l’ombra mia.
Chi era più ombra di noi due? io o lei?
Due ombre!
Là, là per terra; e ciascuno poteva passarci sopra: schiacciarmi la testa, schiacciarmi il cuore: e io,
zitto; l’ombra, zitta.
L’ombra d’un morto: ecco la mia vita...
Passò un carro: rimasi lì fermo, apposta: prima il cavallo, con le quattro zampe, poi le ruote del
carro.
– Là, così! forte, sul collo! Oh, oh, anche tu, cagnolino? Sù, da bravo, sì: alza un’anca! Alza
un’anca!
Scoppiai a ridere d’un maligno riso; il cagnolino scappò via, spaventato; il carrettiere si voltò a
guardarmi. Allora mi mossi; e l’ombra, meco, dinanzi22. Affrettai il passo per cacciarla sotto altri
carri, sotto i piedi de’ viandanti, voluttuosamente23. Una smania mala24 mi aveva preso, quasi
adunghiandomi25 il ventre; alla fine non potei più vedermi davanti quella mia ombra; avrei voluto
scuotermela dai piedi. Mi voltai; ma ecco; la avevo dietro, ora.
“E se mi metto a correre,” pensai, “mi seguirà!”
Mi stropicciai forte la fronte, per paura che stessi per ammattire, per farmene una fissazione. Ma sì!
così era! il simbolo, lo spettro della mia vita era quell’ombra: ero io, là per terra, esposto alla mercé
dei piedi altrui. Ecco quello che restava di Mattia Pascal, morto alla Stìa26: la sua ombra per le vie di
21 mi s’affisarono: mi si fissarono. 22 meco, dinanzi: era con me, davanti a me. 23 voluttuosamente: con morboso desiderio. 24 smania mala: malvagia irrequietezza. 25 adunghiandomi: afferrandomi con le unghie 26 alla Stìa: è il podere di Mattia Pascal dove, precisamente nella gora del mulino, era stato trovato il cadavere
dell’uomo
che Romilda e la vedova Pescatore avevano identificato come quello del marito e genero scomparso.
150
Roma.
Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva
rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non
l’ombra d’una testa. Proprio così!
Allora la sentii come cosa viva, e sentii dolore per essa, come il cavallo e le ruote del carro e i piedi
de’ viandanti ne avessero veramente fatto strazio. E non volli lasciarla più lì, esposta, per terra.
Passò un tram, e vi montai.
Il Fu Mattia Pascal, scritto in uno dei periodi più difficili della vita dell’autore e pubblicato per la
prima volta nel 1904, può essere considerato uno tra i più celebri romanzi di Luigi Pirandello.
Nel capitolo XV si narra come, nel corso di una delle frequenti sedute spiritiche che si tengono in
casa Paleari, Adriano Meis (alias Mattia Pascal), distratto da Adriana (la figlia di Paleari, della
quale è innamorato), viene derubato da Papiano di una consistente somma di denaro. Vorrebbe
denunciare l’autore del furto, ma, essendo sprovvisto di stato civile, è ufficialmente inesistente,
impossibilitato a compiere una qualsiasi azione di tipo formale. Preso dalla disperazione, esce di
casa e vaga per le strade di Roma.
Comprensione e analisi
1. Riassumi il contenuto del brano.
2. Individua e spiega i temi centrali di questo episodio, facendo riferimento alle espressioni più
significative presenti nel testo.
3. Soffermati sulla sintassi, caratterizzata da frasi brevi, sulle continue variazioni del tipo di discorso
(indiretto, diretto, indiretto libero, ecc.) e sulla presenza di figure retoriche basate su ripetizioni o
contrapposizioni di coppie di termini e spiegane il nesso con lo stato d'animo del protagonista.
4. Spiega la parte conclusiva del brano: Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare; aveva
denari, quell’ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e comprendere
ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una testa. Proprio così!
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo
organico le risposte agli spunti proposti.
Interpretazione
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano, delle sue tematiche e del contesto storico di
riferimento e approfondiscila con opportuni collegamenti all'autore e/o ad altre tue eventuali letture
e conoscenze personali, in cui ricorrano temi e riflessioni in qualche modo riconducibili a quelle
proposte nel testo.
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i
candidati di madrelingua non italiana.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Testo tratto da: Selena Pellegrini, Il marketing del Made in Italy, Armando Editore, Roma,
2016, pp. 28-30.
L’italianità sembra influenzare gli elementi di eccellenza percepiti nei prodotti italiani, e la
percezione spinge il consumatore all’acquisto di quello che chiamiamo il Made in Italy. Il
quadro fin qui è molto ottimista, ma ci sono problemi. È vero che il Made in Italy sembra
tuttora competitivo, ma la domanda è la seguente: la competitività nasce dall’esser fatto in
Italia o da altro? Se consideriamo il “fare” nel senso letterale, la realtà è già diversa. Molti
prodotti sono progettati in Italia e realizzati altrove per svariati motivi, legati principalmente
ma non esclusivamente ai costi e alle relazioni industriali. Una quantità crescente non è più
Made in Italy e la situazione potrebbe quindi far pensare che ad attirare davvero il
consumatore sono i prodotti pensati, inventati, concepiti e progettati in Italia. È il famoso
know-how o conoscenza implicita dei designer italiani, il risultato di secoli di perizia,
talenti artigianali, tradizione estetica e abilità pratica che fanno dell’Italia un Paese unico.
Potremmo aspettarci quindi che la condizione necessaria per identificare l’italianità di un
prodotto è che sia pensato in Italia. […]
A questo punto si pongono altre domande. “Pensato in Italia” È una condizione veramente
necessaria o soltanto sufficiente? Esistono altre condizioni […] perché il consumatore si
rappresenti un prodotto come italiano e ne venga attratto?
La realtà pare rispondere “sì, esistono altre condizioni”. Purtroppo, sappiamo che nel
mondo cresce il tasso di prodotti che si fingono italiani e non sono né fatti né pensati in
Italia. In molti Paesi come la Cina, per attirare i consumatori basta apporre un marchio dal
nome italiano, anche se non corrisponde ad alcuna griffe famosa. Oppure basta progettare
una campagna di comunicazione e di marketing che colleghi i prodotti a qualche aspetto del
nostro stile, o vita quotidiana, territorio, patrimonio culturale, antropologia, comportamenti.
[…]
Da queste considerazioni emerge che la condizione necessaria per innescare una
rappresentazione mentale di italianità non è il luogo della produzione o della concezione,
ma quello del comportamento. Nel senso che il prodotto è collegato a un atteggiamento, al
popolo, allo stile, alla storia, alla terra, alla vita sociale dell’Italia.
Qualcuno si chiederà com’è possibile che consumatori razionali cadano in una trappola
simile. Che siano disposti ad acquistare qualcosa di simbolicamente legato all’Italia,
sebbene il produttore non sia italiano e il prodotto non sia né pensato né ideato in Italia.
La risposta è che quel consumatore razionale non esiste. È un mito assiomatico e
aprioristico dell’economia neoclassica. […] Il modello è ormai superato dalla nuova teoria
del consumatore emotivo.
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Comprensione e analisi
1. Sintetizza il contenuto del testo, individuando i principali snodi argomentativi.
2. Analizza l’aspetto formale e stilistico del testo.
3. A cosa fa riferimento l’autrice con l’espressione “comportamento” come rappresentazione
mentale dell’italianità?
4. In cosa consiste la differenza tra “consumatore razionale” e “consumatore emotivo”?
Produzione
Elabora un testo argomentativo nel quale sviluppi le tue opinioni sulla questione del “made
in Italy” e della percezione dell’”italianità” nel mondo. Potrai confrontarti con la tesi
dell'autrice del testo, confermandola o confutandola, sulla base delle conoscenze, acquisite,
delle tue letture e delle tue esperienze personali.
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza)
per i candidati di madrelingua non italiana.
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ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Da un articolo di Guido Castellano e Marco Morello, Vita domotica. Basta la
parola, «Panorama», 14 novembre 2018.
Sin dai suoi albori, la tecnologia è stata simile a una lingua straniera: per
padroneggiarla almeno un minimo, bisognava studiarla. Imparare a conoscere come
maneggiare una tastiera e un mouse, come districarsi tra le cartelline di un computer,
le sezioni di un sito, le troppe icone di uno smartphone. Oggi qualcosa è cambiato: la
tecnologia sa parlare, letteralmente, la nostra lingua. Ha imparato a capire cosa le
diciamo, può rispondere in modo coerente alle nostre domande, ubbidire ai comandi
che le impartiamo. È la rivoluzione copernicana portata dall’ingresso della voce nelle
interazioni con le macchine: un nuovo touch, anzi una sua forma ancora più
semplificata e immediata perché funziona senza l’intermediazione di uno schermo. È
impalpabile, invisibile. Si sposta nell’aria su frequenze sonore.
Stiamo vivendo un passaggio epocale dalla fantascienza alla scienza: dal capitano
Kirk in Star trek che conversava con i robot […], ai dispositivi in apparenza
onniscienti in grado di dirci, chiedendoglielo, se pioverà domani, di ricordarci un
appuntamento o la lista della spesa […]. Nulla di troppo inedito, in realtà: Siri è stata
lanciata da Apple negli iPhone del 2011, Cortana di Micorsoft è arrivata poco dopo.
Gli assistenti vocali nei pc e nei telefonini non sono più neonati in fasce, sono
migliorati perché si muovono oltre il lustro di vita. La grande novità è la
colonizzazione delle case, più in generale la loro perdita di virtualità, il loro legame
reale con le cose. […]
Sono giusto le avanguardie di un contagio di massa: gli zelanti parlatori di chip stanno
sbarcando nei televisori, nelle lavatrici, nei condizionatori, pensionando manopole e
telecomandi, rotelline da girare e pulsanti da schiacciare. Sono saliti a bordo delle
automobili, diventeranno la maniera più sensata per interagire con le vetture del
futuro quando il volante verrà pensionato e la macchina ci porterà a destinazione da
sola. Basterà, è evidente, dirle dove vogliamo andare. […]
Non è un vezzo, ma un passaggio imprescindibile in uno scenario dove l’intelligenza
artificiale sarà ovunque. A casa come in ufficio, sui mezzi di trasporto e in fabbrica.
[…]
Ma c’è il rovescio della medaglia e s’aggancia al funzionamento di questi dispositivi,
alla loro necessità di essere sempre vigili per captare quando li interpelliamo
pronunciando «Ok Google», «Alexa», «Hey Siri» e così via. «Si dà alle società
l’opportunità di ascoltare i loro clienti» ha fatto notare di recente un articolo di
Forbes. Potenzialmente, le nostre conversazioni potrebbero essere usate per venderci
prodotti di cui abbiamo parlato con i nostri familiari, un po’ come succede con i
banner sui siti che puntualmente riflettono le ricerche effettuate su internet. «Sarebbe
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l’ennesimo annebbiamento del concetto di privacy» sottolinea la rivista americana.
Ancora è prematuro, ci sono solo smentite da parte dei diretti interessati che negano
questa eventualità, eppure pare una frontiera verosimile, la naturale evoluzione del
concetto di pubblicità personalizzata. […]
Inedite vulnerabilità il cui antidoto è il buon senso: va bene usarli per comandare le
luci o la musica, se qualcosa va storto verremo svegliati da un pezzo rock a tutto
volume o da una tapparella che si solleva nel cuore della notte. «Ma non riesco a
convincermi che sia una buona idea utilizzarli per bloccare e sbloccare una porta»
spiega Pam Dixon, direttore esecutivo di World privacy forum, società di analisi
americana specializzata nella protezione dei dati. «Non si può affidare la propria vita
a un assistente domestico».
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Comprensione e analisi
1. Riassumi il contenuto essenziale del testo, mettendone in evidenza gli snodi
argomentativi.
2. La grande novità è la colonizzazione delle case, più in generale la loro perdita di
virtualità, il loro legame reale con le cose: qual è il senso di tale asserzione,
riferita agli assistenti vocali?
3. Che cosa si intende con il concetto di pubblicità personalizzata?
4. Nell’ultima parte del testo, l’autore fa riferimento ad nuova accezione di
“vulnerabilità”: commenta tale affermazione.
Produzione
Sulla base delle conoscenze acquisite nel tuo percorso di studi, delle tue letture ed
esperienze personali, elabora un testo in cui sviluppi il tuo ragionamento sul tema
della diffusione dell’intelligenza artificiale nella gestione della vita quotidiana.
Argomenta in modo tale da organizzare il tuo elaborato in un testo coerente e coeso
che potrai, se lo ritieni utile, suddividere in paragrafi.
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provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Paolo Rumiz27, L'eredità del 4 novembre. Cosa resta all'Italia un secolo dopo la vittoria, La
Repubblica, 2 Novembre 2018
Trieste, ore 16.30 del 3 novembre 1918.
Pioviggina. Sul mare un sipario di nebbia che si dirada. [...]
Il giorno dopo, 4 novembre, il grosso dell'esercito entra nella città "cara al cuore" in preda
all'anarchia e alla fame, e allora è davvero finita. [...] Dopo una guerra interminabile e un
milione di morti fra le due parti, in Trentino e nella Venezia Giulia cinque secoli di
dominazione austroungarica arrivano al fatale capolinea. Piazza dell'Unità, dedicata alle diverse
genti dell'impero multilingue, diventa piazza dell'Unità d'Italia, simbolo di un risorgimento
compiuto. L'idea di nazione fatta di un solo popolo ha vinto in una terra etnicamente "plurale",
con tutte le conseguenze che si vedranno.
Cosa è rimasto di tutto questo dopo un secolo? Quale eredità ci lascia il 4 novembre dopo
cent'anni di celebrazioni, alzabandiera e sfilate di Bersaglieri in corsa? Siamo in grado di
leggere criticamente gli eventi, specie ora, in un momento che vede scricchiolare di nuovo
l'equilibrio continentale? È arrivato o no il tempo di dare a quella guerra un significato europeo
capace di affratellarci? [...]
Per decenni, la "diversità" triestina, fatta anche di Sloveni, Austriaci, Cechi, Croati, Greci,
Ebrei, Armeni, Serbi, è stata riconosciuta solo a denti stretti da Roma. L'Italia aveva incamerato
terre che in certi casi italiane non erano affatto, come il Sudtirolo o il Tarvisiano, e per
giustificarne il possesso davanti agli Alleati dopo la Grande Ecatombe, essa aveva dovuto
imporre ai popoli "alloglotti"28 l'appartenenza alla nuova nazione. E così, quando l'Italia
divenne fascista, il tedesco e lo sloveno divennero lingue proibite e a centinaia di migliaia di
famiglie i cognomi furono cambiati per decreto.
Il risultato è che, ancora oggi, in tanti su questa frontiera fanno più fatica di altri italiani a capire
la loro identità. [...] la presenza del comunismo di Tito alla frontiera del Nordest ha reso
politicamente indiscutibile un'italianità che non fosse al mille per mille. [...]
Per mezzo secolo Trieste è vissuta di memorie divise. Su tutto. Olio di ricino, oppressione degli
Sloveni, italianizzazione dei toponimi, emarginazione e poi persecuzione degli Ebrei, guerra
alla Jugoslavia, occupazione tedesca, Resistenza, vendette titine, Foibe, Risiera, Governo
militare alleato dal ‘45 al ‘54, trattati di pace con la Jugoslavia. Polemiche e fantasmi a non
finire. Con certe verità storiche non ancora digerite, come l'oscenità delle Leggi Razziali,
proclamate dal Duce proprio a Trieste nel settembre del ’38 [...].
27 P. Rumiz è giornalista e scrittore. Nell’articolo propone una riflessione sul significato della commemorazione
del 4 Novembre, con particolare riferimento alle regioni del Trentino e della Venezia Giulia. 28 "alloglotta” è chi parla una lingua diversa da quella prevalente in una nazione.
157
Ma la madre di tutte le rimozioni è la sorte dei soldati austriaci figli delle nuove terre. Storia
oscurata fino all'altroieri. Per decenni è stato bandito accennare agli italiani con la divisa
"sbagliata", quelli che hanno perso la guerra.
Guai dire che essi avevano combattuto anche con onore, come il fratello di Alcide De Gasperi,
insignito di medaglia d'oro sul fronte orientale. Quando l'Austria sconfitta consegnò all'Italia la
lista dei suoi Caduti trentini e giuliani (oltre ventimila), indicandone i luoghi di sepoltura, il
documento fu fatto sparire e i parenti lasciati all'oscuro sulla sorte dei loro cari. Al fronte di
Redipuglia, trentamila morti senza un fiore. Morti di seconda classe.
Tutto questo andrebbe riconosciuto senza paura, come il presidente Mattarella ha saputo fare
qualche mese fa in Trentino, per l'adunata degli Alpini, portando una corona di fiori a un
monumento ai soldati austroungarici. L'appartenenza all'Italia non deve temere le verità
scomode, per esempio che la guerra è stata fatta per Trieste, ma anche in un certo senso contro
Trieste e i suoi soldati, con i reduci imperiali di lingua italiana e slovena mandati con le buone
o le cattive a "rieducarsi" nel Sud Italia. Oppure che i prigionieri italiani restituiti dall'Austria
furono chiusi in un ghetto del porto di Trieste come disertori e spesso lasciati morire di stenti.
Dovremmo temere molto di più lo sprofondamento nell'amnesia, in tempi in cui la memoria
anche tra i gestori della cosa pubblica si riduce a un tweet sullo smartphone e la geopolitica a
una playstation. Perché il rischio è che il grande rito passi nel torpore, se non nell'indifferenza,
soprattutto dei più giovani.
Le fanfare non bastano più. [...] La guerra non è un evento sepolto per sempre.
Perché nel momento preciso in cui la guerra smette di far paura, ecco che — come accade oggi
— la macchina dei reticolati, dei muri, della xenofobia e della discordia si rimette
implacabilmente in moto e l'Europa torna a vacillare. [...].
Comprensione e analisi
1. Quale significato della Prima Guerra Mondiale l’autore vede nel mutamento del nome della
principale piazza di Trieste dopo il 4 novembre 1918? Con quali altri accenni storici lo
conferma?
2. In che cosa consisteva la «"diversità" triestina» alla fine della guerra e come venne affrontata
nel dopoguerra?
3. Quali sono le cause e le conseguenze delle «memorie divise» nella storia di Trieste dopo la
Prima Guerra mondiale?
4. Perché secondo l’autore è importante interrogarsi sulla Prima Guerra Modiale oggi, un secolo
dopo la sua conclusione?
5. Quale significato assume l’ammonimento «Le fanfare non bastano più», nella conclusione
dell’articolo?
Produzione
Quale valore ritieni debba essere riconosciuto al primo conflitto mondiale nella storia italiana
ed europea? Quali pensi possano essere le conseguenze di una rimozione delle ferite non ancora
completamente rimarginate, come quelle evidenziate dall’articolo nella regione di confine della
158
Venezia Giulia? Condividi il timore di Paolo Rumiz circa il rischio, oggi, di uno
«sprofondamento nell'amnesia»?
Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti alle tue conoscenze storiche e/o alle esperienze
personali.
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RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
L’invenzione delle ferrovie, come è noto, comportò un aumento delle vendite dei libri. Oltre a
chiacchierare e a guardare dal finestrino, cos’altro c’era da fare in un lungo viaggio se non leggere?
Fu leggendo in treno che Anna Karenina capì di voler cambiare vita. […] Ma con elenchi e
aneddoti potremmo continuare all’infinito. Vorrei invece andare oltre, sostenendo che esiste una
profonda affinità tra libri e mezzi di trasporto, come vi è un’evidente analogia tra racconto e
viaggio. Entrambi vanno da qualche parte; entrambi ci offrono una via di fuga dalla routine e la
possibilità di un incontro inaspettato, luoghi nuovi, nuovi stati mentali. Ma senza rischiare troppo.
Sorvoli il deserto, lo percorri, ma non sei costretto a farne esperienza diretta. È un’avventura
circoscritta. Lo stesso vale per il libro: un romanzo può essere scioccante o enigmatico, noioso o
compulsivo, ma difficilmente causerà grossi danni. Mescolandosi poi con stranieri di ogni classe e
clima, il viaggiatore acquisirà una più acuta consapevolezza di sé e della fragilità del proprio io.
Quanto siamo diversi quando parliamo con persone diverse? Quanto sarebbe diversa la nostra vita
se ci aprissimo a loro. “Cosa sono io?”, chiede Anna Karenina guardando i passeggeri del suo treno
per San Pietroburgo. […] Perché l’intento segreto dello scrittore è sempre quello di scuotere
l’identità del lettore attraverso le vicissitudini dei personaggi, che spesso, come abbiamo visto, si
trovano in viaggio. […]
Tim PARKS, Sì, viaggiare (con libri e scrittori), articolo tratto dal numero 1599 del
Corriere della Sera 7 del 3 gennaio 2019, pp. 65-71.
La citazione proposta, tratta dall’articolo dello scrittore e giornalista Tim Parks, presenta una
riflessione sui temi del racconto e del viaggio, che offrono una fuga dalla routine e la possibilità di
incontri inaspettati, nuovi luoghi e nuovi punti di vista, facendo vivere al lettore tante avventure,
senza essere costretto a farne esperienza diretta.
Rifletti su queste tematiche del racconto e del viaggio e confrontati anche in maniera critica con la
tesi espressa nell’estratto, facendo riferimento alle tue conoscenze, alle tue esperienze personali,
alla tua sensibilità.
Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la
trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto.
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Durata massima della prova: 6 ore.
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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
La nostalgia fa parte della vita, come ne fa parte la memoria, della quale la nostalgia si nutre sulla
scia dei ricordi che non dovremmo mai dimenticare, e che ci aiutano a vivere. Non c’è vita che non
possa non essere attraversata dai sentieri talora luminosi e talora oscuri della nostalgia, e delle sue
emozioni sorelle, come la malinconia, la tristezza, il rimpianto, il dolore dell’anima, la gioia e la
letizia ferite, e sono molte le forme che la nostalgia assume nelle diverse stagioni della nostra vita.
Andare alla ricerca delle emozioni, delle emozioni perdute, e la nostalgia ne è emblematica
testimonianza, è compito di chiunque voglia conoscere le sconfinate aree dell’interiorità, e delle
emozioni che ne fanno parte. Non dovremmo vivere senza una continua riflessione sulla storia della
nostra vita, sul passato che la costituisce, e che la nostalgia fa rinascere, sulle cose che potevano
essere fatte, e non lo sono state, sulle occasioni perdute, sulle cose che potremmo ancora fare, e
infine sulle ragioni delle nostre nostalgie e dei nostri rimpianti. Non solo è possibile invece, ma è
frequente, che si voglia sfuggire all’esperienza e alla conoscenza di quello che siamo stati nel
passato, e di quello che siamo ora.
La nostalgia ha come sua premessa la memoria che ne è la sorgente. Se la memoria è incrinata, o
lacerata, dalle ferite che la malattia, o la sventura, trascina con sé, come sarebbe mai possibile
riconoscere in noi le tracce della nostalgia? Dalla memoria emozionale, certo, dalla memoria
vissuta, sgorgano le sorgenti della nostalgia, e non dalla memoria calcolante, dalla memoria dei
nomi e dei numeri, che nulla ha a che fare con quella emozionale; ma il discorso, che intende
riflettere sul tema sconfinato della memoria, mirabilmente svolto da sant’Agostino nelle
Confessioni, ha bisogno di tenerne presenti la complessità e la problematicità.
Eugenio BORGNA, La nostalgia ferita, Einaudi, Torino 2018, pp. 67-69
Eugenio Borgna, psichiatra e docente, in questo passo riflette sulla nostalgia. A qualunque età si
può provare nostalgia di qualcosa che si è perduto: di un luogo, di una persona, dell’infanzia o
dell’adolescenza, di un amore, di un’amicizia, della patria. Non soffocare «le emozioni perdute»,
testimoniate dalla nostalgia, consente di scandagliare l’interiorità e di riflettere sulla «storia della
nostra vita», per comprendere chi siamo stati e chi siamo diventati.
Condividi le riflessioni di Borgna? Pensi anche tu che la nostalgia faccia parte della vita e che ci
aiuti a fare i conti continuamente con la complessità dei ricordi e con la nostra storia personale?
Sostieni con chiarezza il tuo punto di vista con argomenti ricavati dalle tue conoscenze scolastiche
ed extrascolastiche e con esemplificazioni tratte dalle tue esperienze di vita.
Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la
trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto.
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candidati di madrelingua non italiana.
OSSERVAZIONI SULLE SIMULAZIONI DELLA PRIMA PROVA
Le tracce sono state elaborate rispettando le caratteristiche e la struttura definite dai quadri di
riferimento del MIUR. Si è potuta riscontrare la coerenza delle tracce proposte rispetto a quanto
precedentemente stabilito. Le tracce scelte dagli studenti riguardano per la maggior parte la
tipologia B e C (testo argomentativo e tema d’ordine generale). Per la tipologia A le scelte sono
risultate limitate a causa di una difformità rispetto ai tempi di svolgimento del programma. Gli
alunni non hanno trovato difficoltà nello svolgimento delle prove; hanno compreso i testi proposti e
hanno risposto alle domande relative all’analisi argomentando la tesi sostenuta.
La tipologia C ha permesso agli alunni di far emergere con maggior evidenza le proprie idee e le
proprie sensibilità.
Prof.ssa Marina Primavera
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ALLEGATO n. 6
SIMULAZIONI SECONDA PROVA
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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzi: LI02, EA02 – SCIENTIFICO
LI03 - SCIENTIFICO - OPZIONE SCIENZE APPLICATE
LI15 - SCIENTIFICO - SEZIONE AD INDIRIZZO SPORTIVO
(Testo valevole anche per le corrispondenti sperimentazioni internazionali e quadriennali)
Tema di: MATEMATICA e FISICA
Il candidato risolva uno dei due problemi e risponda a 4 quesiti.
PROBLEMA 1
Assegnate due costanti reali a e b (con 𝑎 > 0), si consideri la funzione 𝑞(𝑡) così definita:
𝑞(𝑡) = 𝑎𝑡 ∙ 𝑒𝑏𝑡
1. A seconda dei possibili valori di a e b, discutere se nel grafico della funzione 𝑞 è presente un punto
di massimo o di minimo. Determinare i valori di a e b in corrispondenza dei quali il grafico della
funzione 𝑞(𝑡), in un piano cartesiano di coordinate (𝑡, 𝑦), ha un massimo nel punto 𝐵 (2,8
𝑒).
2. Assumendo, d’ora in avanti, di avere 𝑎 = 4 e 𝑏 = −1
2 , studiare la funzione
𝑞(𝑡) = 4𝑡 ∙ 𝑒− 𝑡2
verificando, in particolare, che si ha un flesso nel punto 𝐹 (4,16
𝑒2).
Determinare l’equazione della retta tangente al grafico nel punto F.
3. Supponendo che la funzione 𝑞(𝑡) rappresenti, per 𝑡 ≥ 0, la carica elettrica (misurata in C) che
attraversa all’istante di tempo t (misurato in s) la sezione di un certo conduttore, determinare le
dimensioni fisiche delle costanti 𝑎 e 𝑏 sopra indicate. Sempre assumendo 𝑎 = 4 e 𝑏 = −1
2 ,
esprimere l’intensità di corrente 𝑖(𝑡) che fluisce nel conduttore all’istante t; determinare il valore
massimo ed il valore minimo di tale corrente e a quale valore essa si assesta col trascorrere del
tempo.
4. Indicando, per 𝑡0 ≥ 0, con 𝑄(𝑡0) la carica totale che attraversa la sezione del conduttore in un dato
intervallo di tempo [0, 𝑡0], determinare a quale valore tende 𝑄(𝑡0) per 𝑡0 → +∞.
Supponendo che la resistenza del conduttore sia 𝑅 = 3Ω, scrivere (senza poi effettuare il calcolo),
un integrale che fornisca l’energia dissipata nell’intervallo di tempo [0, 𝑡0].
164
PROBLEMA 2
Una carica elettrica puntiforme 𝑄1 = 4𝑞 (con 𝑞 positivo) è fissata nell’origine 𝑂 di un sistema di
riferimento nel piano 𝑂𝑥𝑦 (dove x e y sono espressi in m). Una seconda carica elettrica puntiforme
𝑄2 = 𝑞 è vincolata a rimanere sulla retta 𝑟 di equazione 𝑦 = 1.
1. Supponendo che la carica 𝑄2 sia collocata nel punto 𝐴(0, 1), provare che esiste un unico punto 𝑃
del piano nel quale il campo elettrostatico generato dalle cariche 𝑄1 e 𝑄2 è nullo. Individuare la
posizione del punto 𝑃 e discutere se una terza carica collocata in 𝑃 si trova in equilibrio
elettrostatico stabile oppure instabile.
2. Verificare che, se la carica 𝑄2 si trova nel punto della retta 𝑟 avente ascissa 𝑥, l’energia potenziale
elettrostatica del sistema costituito da 𝑄1 e 𝑄2 è data da
𝒰(𝑥) = 𝑘 4𝑞2
√1 + 𝑥2
dove 𝑘 è una costante positiva (unità di misura: N ∙ m2/C2).
3. Studiare la funzione 𝒰(𝑥) per 𝑥 ∈ ℝ, specificandone eventuali simmetrie, asintoti, massimi o
minimi, flessi. Quali sono i coefficienti angolari delle tangenti nei punti di flesso?
4. A partire dal grafico della funzione 𝒰, tracciare il grafico della funzione 𝒰′, specificandone le
eventuali proprietà di simmetria. Determinare il valore di ∫ 𝒰′(𝑥)𝑚
−𝑚𝑑𝑥 (dove 𝑚 > 0 indica
l’ascissa del punto di minimo di 𝒰′).
QUESITI
1. Determinare i valori di 𝑎 e 𝑏 in modo che la funzione 𝑔:ℝ − {3} → ℝ
𝑔(𝑥) = {
3 − 𝑎 𝑥2 per 𝑥 ≤ 1 𝑏
𝑥 − 3 per 𝑥 > 1
sia derivabile in tutto il suo dominio. Tracciare i grafici delle funzioni 𝑔 e 𝑔′.
2. Sia ℛ la regione piana compresa tra l'asse 𝑥 e la curva di equazione 𝑦 = 2𝑒1−|𝑥|. Provare che, tra i
rettangoli inscritti in ℛ e aventi un lato sull'asse 𝑥, quello di area massima ha perimetro minimo ed
è un quadrato.
3. Una scatola contiene 16 palline numerate da 1 a 16.
- Se ne estraggono 3, una alla volta, rimettendo ogni volta nella scatola la pallina estratta. Qual è la
probabilità che il primo numero estratto sia 10 e gli altri due minori di 10?
- Se ne estraggono 5 contemporaneamente. Qual è la probabilità che il più grande dei numeri estratti
sia uguale a 13?
165
4. Scrivere, giustificando la scelta effettuata, una funzione razionale 𝑦 =𝑠(𝑥)
𝑡(𝑥) , dove 𝑠(𝑥) e 𝑡(𝑥)
sono polinomi, tale che il grafico della funzione:
- incontri l'asse 𝑥 nei punti di ascissa −1 e 2 e sia ad esso tangente in quest'ultimo punto;
- abbia asintoti verticali di equazioni 𝑥 = −3 e 𝑥 = 1;
- passi per il punto 𝑃(7, 10).
Rappresentare, qualitativamente, il grafico della funzione trovata.
5. Si consideri la superficie sferica 𝑆 di equazione 𝑥2 + 𝑦2 + 𝑧2 − 2𝑥 + 6𝑧 = 0.
- Dopo aver determinato le coordinate del centro e la misura del raggio, verificare che il piano 𝜋 di
equazione 3𝑥 − 2𝑦 + 6𝑧 + 1 = 0 e la superficie S sono secanti.
- Determinare il raggio della circonferenza ottenuta intersecando 𝜋 e 𝑆.
6. Un punto materiale si muove di moto rettilineo, secondo la legge oraria espressa, per 𝑡 ≥ 0, da
𝑥(𝑡) =1
9𝑡2 (
1
3𝑡 + 2), dove 𝑥(𝑡) indica (in m) la posizione occupata dal punto all’istante 𝑡 (in s).
Si tratta di un moto uniformemente accelerato? Calcolare la velocità media nei primi 9 secondi di
moto e determinare l’istante in cui il punto si muove a questa velocità.
7. Una sfera di massa 𝑚 urta centralmente a velocità 𝑣 una seconda sfera, avente massa 3𝑚 ed
inizialmente ferma.
a. Stabilire le velocità delle due sfere dopo l'urto, nell'ipotesi che tale urto sia perfettamente elastico.
b. Stabilire le velocità delle due sfere dopo l'urto, nell'ipotesi che esso sia completamente anelastico.
Esprimere, in questo caso, il valore dell'energia dissipata.
8. Un campo magnetico, la cui intensità varia secondo la legge 𝐵(𝑡) = 𝐵0(2 + sen(𝜔𝑡)), dove 𝑡 indica il
tempo, attraversa perpendicolarmente un circuito quadrato di lato 𝑙. Detta 𝑅 la resistenza presente
nel circuito, determinare la forza elettromotrice e l’intensità di corrente indotte nel circuito
all’istante 𝑡. Specificare le unità di misura di tutte le grandezze coinvolte.
____________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso di calcolatrici scientifiche e/o grafiche purché non siano dotate di capacità di calcolo
simbolico
(O.M. n. 350 Art. 18 comma 8).
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua
non italiana.
166
Verso della corrente uscente dalla pagina Verso della corrente entrante nella pagina
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzi: LI02, EA02 – SCIENTIFICO
LI03 - SCIENTIFICO - OPZIONE SCIENZE APPLICATE
LI15 - SCIENTIFICO - SEZIONE AD INDIRIZZO SPORTIVO
(Testo valevole anche per le corrispondenti sperimentazioni internazionali e quadriennali)
Tema di: MATEMATICA e FISICA
Il candidato risolva uno dei due problemi e risponda a 4 quesiti.
PROBLEMA 1
Due fili rettilinei paralleli vincolati a rimanere nella loro posizione, distanti 1 m l’uno dall’altro e
di lunghezza indefinita, sono percorsi da correnti costanti di pari intensità ma verso opposto; si
indichi con i l’intensità di corrente, espressa in ampere (A). Si consideri un piano perpendicolare
ai due fili sul quale è fissato un sistema di riferimento ortogonale Oxy, dove le lunghezze sono
espresse in metri (m), in modo che i due fili passino uno per l’origine O e l’altro per il punto
𝐷(1, 0), come mostrato in figura.
1. Verificare che l’intensità del campo magnetico �⃗� , espresso in tesla (T), in un punto 𝑃(𝑥, 0), con
0 < 𝑥 < 1, è data dalla funzione 𝐵(𝑥) = 𝐾 (1
𝑥+
1
1−𝑥), dove 𝐾 è una costante positiva della
quale si richiede l’unità di misura. Stabilire quali sono la direzione e il verso del vettore �⃗� al
variare di 𝑥 nell’intervallo (0, 1). Per quale valore di 𝑥 l’intensità di �⃗� è minima?
2. Nella zona di spazio sede del campo �⃗� , una carica puntiforme q transita, ad un certo istante, per
il punto 𝐶 (1
2, 0), con velocità di modulo 𝑣0 nella direzione della retta di equazione 𝑥 =
1
2 .
Descriverne il moto in presenza del solo campo magnetico generato dalle due correnti,
giustificando le conclusioni.
Stabilire intensità, direzione e verso del campo magnetico �⃗� nei punti dell’asse 𝑥 esterni al
segmento 𝑂𝐷. Esistono punti sull’asse 𝑥 dove il campo magnetico �⃗� è nullo?
3. Indipendentemente da ogni riferimento alla fisica, studiare la funzione 𝑓(𝑥) = 𝐾 (1
𝑥+
1
1−𝑥 )
dimostrando, in particolare, che il grafico di tale funzione non possiede punti di flesso. Scrivere
l’equazione della retta 𝑟 tangente al grafico di 𝑓 nel suo punto di ascissa 1
3 e determinare le
coordinate dell’ulteriore punto d’intersezione tra 𝑟 e il grafico di 𝑓.
167
4. Calcolare il valore dell’integrale
∫ 𝑓(𝑥) 𝑑𝑥
3/4
1/4
ed interpretare geometricamente il risultato ottenuto. Esprimere, per 𝑡 ≥ 2, l’integrale
𝑔(𝑡) = ∫ |𝑓(𝑥)| 𝑑𝑥
𝑡
2
e calcolare lim𝑡→+∞
𝑔(𝑡). Qual è il significato di tale limite?
PROBLEMA 2
Assegnato un numero reale positivo 𝑘, considerare le funzioni 𝑓 e 𝑔 così definite:
𝑓(𝑥) = √𝑥 (𝑘 − 𝑥) 𝑔(𝑥) = 𝑥2(𝑥 − 𝑘).
1. Provare che, qualunque sia 𝑘 > 0, nell’intervallo [0, 𝑘] il grafico di 𝑓 ha un unico punto di
massimo 𝐹(𝑥𝐹 , 𝑦𝐹) ed il grafico di 𝑔 ha un unico punto di minimo 𝐺(𝑥𝐺 , 𝑦𝐺). Verificare che
si ha 𝑥𝐺 = 2𝑥𝐹 e 𝑦𝐺 = −(𝑦𝐹)2.
2. Verificare che, qualunque sia 𝑘 > 0, i grafici delle due funzioni sono ortogonali nell’origine,
vale a dire che le rispettive rette tangenti in tale punto sono tra loro ortogonali. Determinare per
quale valore positivo di 𝑘 i due grafici si intersecano ortogonalmente anche nel loro ulteriore
punto comune.
D’ora in avanti, assumere 𝑘 = 1. In un riferimento cartesiano, dove le lunghezze sono espresse
in metri (m), l’unione degli archi di curva di equazioni 𝑦 = 𝑓(𝑥) e 𝑦 = 𝑔(𝑥), per 𝑥 ∈ [0, 1],
rappresenta il profilo di una spira metallica. Sia 𝑆 la regione piana delimitata da tale spira.
3. Supponendo che nella regione 𝑆 sia presente un campo magnetico uniforme, perpendicolare al
piano di 𝑆, avente intensità 𝐵0 = 2,0 ∙ 10−2 T, verificare che il valore assoluto del flusso di tale
campo attraverso 𝑆 è pari a 7,0 ∙ 10−3 Wb.
4. Supporre che la spira abbia resistenza elettrica 𝑅 pari a 70 Ω e che il campo magnetico,
rimanendo perpendicolare al piano di 𝑆, a partire dall’istante 𝑡0 = 0 s, inizi a variare secondo la
legge:
𝐵(𝑡) = 𝐵0 𝑒−𝜔𝑡 cos(𝜔𝑡), con 𝜔 = 𝜋 rad/s
e 𝑡 ≥ 0 espresso in secondi (s). Esprimere l’intensità della corrente indotta nella spira in
funzione di 𝑡, specificando in quale istante per la prima volta la corrente cambia verso.
Qual è il valore massimo di tale corrente per 𝑡 ≥ 0 ? Spiegare quale relazione esiste tra la
variazione del campo che induce la corrente e il verso della corrente indotta.
168
QUESITI
1. Assegnato 𝑘 ∈ ℝ, si consideri la funzione così definita: 𝑔(𝑥) =(𝑘−1)𝑥3+𝑘𝑥2−3
𝑥−1 .
Come va scelto il valore di 𝑘 affinché il grafico di 𝑔 non abbia asintoti?
Come va scelto il valore di 𝑘 affinché il grafico di 𝑔 abbia un asintoto obliquo?
Giustificare le risposte e rappresentare, nei due casi, i grafici delle funzioni ottenute.
2. Sia 𝑓 una funzione pari e derivabile in ℝ, sia 𝑔 una funzione dispari e derivabile in ℝ.
Dimostrare che la funzione 𝑓′ è dispari e che la funzione 𝑔′ è pari. Fornire un esempio per la
funzione 𝑓 ed un esempio per la funzione 𝑔, verificando quanto sopra.
3. Si consideri la funzione 𝑓: (0, +∞) → ℝ così definita:
𝑓(𝑥) = ∫ cos (
𝜋3 𝑡)
𝑡
𝑥
1
𝑑𝑡
Determinare l’equazione della retta tangente al grafico di 𝑓 nel suo punto di ascissa 1.
4. Nello spazio tridimensionale, sia 𝑟 la retta passante per i punti 𝐴(−2, 0, 1) e 𝐵(0, 2, 1).
Determinare le coordinate di un punto appartenente alla retta 𝑟 che sia equidistante rispetto ai
punti 𝐶(5, 1, −2) e 𝐷(1, 3, 4).
5. Emma fa questo gioco: lancia un dado con facce numerate da 1 a 6; se esce il numero 3
guadagna 3 punti, altrimenti perde 1 punto. Il punteggio iniziale è 0.
Qual è la probabilità che, dopo 4 lanci, il suo punteggio sia ancora 0?
Qual è la probabilità che, in una sequenza di 6 lanci, il punteggio non scenda mai sotto lo 0?
6. Ai vertici di un quadrato 𝐴𝐵𝐶𝐷, di lato 2 m, sono fissate quattro cariche elettriche. La carica in
𝐴 è pari a 9 nC, la carica in 𝐵 è pari a 2 nC, la carica in 𝐶 è pari a 4 nC, la carica in 𝐷 è pari a
−3 nC. Supponendo che le cariche si trovino nel vuoto, determinare intensità, direzione e verso
del campo elettrostatico generato dalle quattro cariche nel centro del quadrato.
7. Un protone, inizialmente in quiete, viene accelerato da una d.d.p. di 400 V ed entra,
successivamente, in una regione che è sede di un campo magnetico uniforme e perpendicolare
alla sua velocità.
La figura illustra un tratto semicircolare della traiettoria
descritta dal protone (i quadretti hanno lato 1,00 m).
Determinare l’intensità di �⃗� .
169
8. Si vuole ottenere l'emissione di elettroni da lastre metalliche di materiali diversi su cui incide una
radiazione di frequenza 7,80 ∙ 1014 Hz. Determinare, motivando la risposta, quale tra i materiali
in elenco è l’unico adatto allo scopo.
Materiale Lavoro di estrazione
Argento 4,8 eV
Cesio 1,8 eV
Platino 5,3 eV
Individuato il materiale da utilizzare, determinare la velocità massima che può avere un elettrone
al momento dell'emissione.
COSTANTI FISICHE
carica elementare e 1,602 ∙ 10−19 C
costante di Planck h 6,626 ∙ 10−34 J · s
costante dielettrica nel vuoto 𝜀0 8,854 ∙ 10−12 F/m
massa dell’elettrone me 9,109 ∙ 10−31 kg
massa del protone mp 1,673 ∙ 10−27 kg
____________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso di calcolatrici scientifiche e/o grafiche purché non siano dotate di capacità di calcolo
simbolico
(O.M. n. 350 Art. 18 comma 8).
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua
non italiana.
170
OSSERVAZIONI SULLE SIMULAZIONI DELLA SECONDA PROVA
La classe ha svolto regolarmente la prima simulazione della seconda prova in data 28/02/2019,
secondo i tempi e le modalità previste (durata complessiva di 6 ore), mentre i materiali pubblicati il
2/04/2019 non stati utilizzati in modalità “simulazione”, nello stesso giorno della pubblicazione, ma
impiegati successivamente nell’ordinaria attività didattica, come materiali di studio e
approfondimento.
Relativamente alla prima simulazione, il testo del problema conteneva riferimenti ad argomenti di
matematica e fisica non ancora trattati a fine febbraio; gli studenti si sono limitati a svolgere i punti
indicati dalla docente, compatibilmente con la programmazione disciplinare effettivamente svolta.
Le tracce sono state sviluppate con responsabilità, serietà ed impegno soltanto da una parte della
classe; i restanti alunni hanno riscontrato alcune difficoltà, affrontando lo svolgimento delle
medesime tracce in maniera approssimativa e, per alcuni, superficiale.
Per la correzione della prima simulazione è stata elaborata e utilizzata la griglia di valutazione
allegata a tale Documento.
I risultati della prova sono stati soddisfacenti soltanto per un esiguo numero di alunni.
171
ALLEGATO n. 7
GRIGLIE DI VALUTAZIONE PRIMA,
SECONDA PROVA E COLLOQUIO
172
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA A (Analisi e interpretazione di un testo letterario italiano)
INDICATORI
GENERALI
DESCRITTORI
(MAX 60 pt) 10 8 6 4 2 Ideazione, pianificazione e
organizzazione del testo
efficaci e puntuali nel complesso
efficaci e puntuali
parzialmente
efficaci e poco puntuali
confuse ed
impuntuali
del tutto confuse
ed impuntuali
10 8 6 4 2 Coesione e coerenza
testuale
complete adeguate parziali scarse assenti
10 8 6 4 2 Ricchezza e padronanza
lessicale
presente e completa
adeguate poco presente e parziale
scarse assenti
10 8 6 4 2 Correttezza grammaticale
(ortografia, morfologia,
sintassi); uso corretto ed
efficace della punteggiatura
completa;
presente
adeguata (con
imprecisioni e alcuni
errori non gravi); complessivamente
presente
parziale (con
imprecisioni e alcuni
errori gravi); parziale
scarsa (con
imprecisioni e molti
errori gravi); scarso
assente;
assente
10 8 6 4 2 Ampiezza e precisione delle
conoscenze e dei riferimenti
culturali
presenti adeguate parzialmente presenti
scarse assenti
10 8 6 4 2 Espressione di giudizi
critici e valutazione
personale
presenti e corrette nel complesso
presenti e corrette
parzialmente
presenti e/o
parzialmente corrette
scarse
e/o scorrette
assenti
PUNTEGGIO PARTE
GENERALE
INDICATORI SPECIFICI DESCRITTORI
(MAX 40 pt) 10 8 6 4 2 Rispetto dei vincoli posti
dalla consegna (ad esempio,
indicazioni di massima
circa la lunghezza del testo
– se presenti– o indicazioni
circa la forma parafrasata
o sintetica della
rielaborazione)
completo adeguato parziale/incompleto scarso assente
10 8 6 4 2 Capacità di comprendere il
testo nel senso complessivo
e nei suoi snodi tematici e
stilistici
completa adeguata parziale scarsa assente
10 8 6 4 2 Puntualità nell’analisi
lessicale, sintattica, stilistica
e retorica (se richiesta)
completa adeguata parziale scarsa assente
10 8 6 4 2 Interpretazione corretta e
articolata del testo
presente nel complesso
presente
parziale scarsa assente
PUNTEGGIO PARTE
SPECIFICA
PUNTEGGIO TOTALE
NB. Il punteggio specifico in centesimi, derivante dalla somma della parte generale e della parte specifica, va riportato a 20 con opportuna
proporzione (divisione per 5 + arrotondamento).
173
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA B (Analisi e produzione di un testo argomentativo)
INDICATORI
GENERALI
DESCRITTORI
(MAX 60 pt) 10 8 6 4 2 Ideazione, pianificazione
e organizzazione del
testo
efficaci e
puntuali
nel complesso
efficaci e puntuali
parzialmente
efficaci e poco
puntuali
confuse ed
impuntuali
del tutto confuse
ed impuntuali
10 8 6 4 2 Coesione e coerenza
testuale
complete adeguate parziali scarse assenti
10 8 6 4 2 Ricchezza e padronanza
lessicale
presente e
completa
adeguate poco presente e
parziale
scarse assenti
10 8 6 4 2 Correttezza
grammaticale
(ortografia, morfologia,
sintassi); uso corretto ed
efficace della
punteggiatura
completa;
presente
adeguata (con
imprecisioni e
alcuni errori non
gravi);
complessivamente
presente
parziale (con
imprecisioni e
alcuni errori
gravi);
parziale
scarsa (con
imprecisioni e
molti errori
gravi);
scarso
assente;
assente
10 8 6 4 2 Ampiezza e precisione
delle conoscenze e dei
riferimenti culturali
presenti adeguate parzialmente
presenti
scarse assenti
10 8 6 4 2 Espressione di giudizi
critici e valutazione
personale
presenti e
corrette
nel complesso
presenti e corrette
parzialmente
presenti e/o
parzialmente
corrette
scarse
e/o scorrette
assenti
PUNTEGGIO PARTE
GENERALE
INDICATORI
SPECIFICI
DESCRITTORI
(MAX 40 pt) 10 8 6 4 2 Individuazione corretta
di tesi e argomentazioni
presenti nel testo
proposto
presente nel complesso
presente
parzialmente
presente
scarsa e/o nel
complesso
scorretta
scorretta
15 12 9 6 3 Capacità di sostenere
con coerenza un
percorso ragionato
adoperando connettivi
pertinenti
soddisfacente adeguata parziale scarsa assente
15 12 9 6 3 Correttezza e
congruenza dei
riferimenti culturali
utilizzati per sostenere
l’argomentazione
presenti nel complesso
presenti
parzialmente
presenti
scarse assenti
PUNTEGGIO PARTE
SPECIFICA
PUNTEGGIO TOTALE
NB. Il punteggio specifico in centesimi, derivante dalla somma della parte generale e della parte specifica, va riportato a 20 con opportuna
proporzione (divisione per 5 + arrotondamento).
174
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA C (Riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di
attualità)
INDICATORI
GENERALI
DESCRITTORI
(MAX 60 pt) 10 8 6 4 2 Ideazione, pianificazione
e organizzazione del
testo
efficaci e
puntuali
nel complesso
efficaci e puntuali
parzialmente
efficaci e poco
puntuali
confuse ed
impuntuali
del tutto confuse
ed impuntuali
10 8 6 4 2 Coesione e coerenza
testuale
complete adeguate parziali scarse assenti
10 8 6 4 2 Ricchezza e padronanza
lessicale
presente e
completa
adeguate poco presente e
parziale
scarse assenti
10 8 6 4 2 Correttezza
grammaticale
(ortografia, morfologia,
sintassi); uso corretto ed
efficace della
punteggiatura
completa;
presente
adeguata (con
imprecisioni e
alcuni errori non
gravi);
complessivamente
presente
parziale (con
imprecisioni e
alcuni errori
gravi);
parziale
scarsa (con
imprecisioni e
molti errori
gravi);
scarso
assente;
assente
10 8 6 4 2 Ampiezza e precisione
delle conoscenze e dei
riferimenti culturali
presenti adeguate parzialmente
presenti
scarse assenti
10 8 6 4 2 Espressione di giudizi
critici e valutazione
personale
presenti e
corrette
nel complesso
presenti e corrette
parzialmente
presenti e/o
parzialmente
corrette
scarse
e/o scorrette
assenti
PUNTEGGIO PARTE
GENERALE
INDICATORI
SPECIFICI
DESCRITTORI
(MAX 40 pt) 10 8 6 4 2 Pertinenza del testo
rispetto alla traccia e
coerenza nella
formulazione del titolo e
dell’eventuale
suddivisione in
paragrafi
completa adeguata parziale scarsa assente
15 12 9 6 3 Sviluppo ordinato e
lineare dell’esposizione
presente nel complesso
presente
parziale scarso assente
15 12 9 6 3 Correttezza e
articolazione delle
conoscenze e dei
riferimenti culturali
presenti nel complesso
presenti
parzialmente
presenti
scarse assenti
PUNTEGGIO
PARTESPECIFICA
PUNTEGGIO TOTALE
NB. Il punteggio specifico in centesimi, derivante dalla somma della parte generale e della parte specifica, va riportato a 20 con opportuna
proporzione (divisione per 5 + arrotondamento).
175
Tabella di conversione punteggio/voto
PUNTEGGIO VOTO
20 10
18 9
16 8
14 7
12 6
10 5
8 4
6 3
4 2
2 1
176
177
178
179
180
ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO ORTE (VT) Esami di Stato a.s. 2018/19
G R IG L IA D I V A LU T A Z IO N E D E L CO L L O QU IO
CANDIDATO _________________________
CLASSE: 5_____________-
DESCRITTORI
INDICATORI PUNTI/20
a) Conoscenza e rielaborazione dei contenuti delle singole discipline.
Conoscenza gravemente carente e assenza di
rielaborazione.
Conoscenze essenziali, non sempre legate al nodo concettuale proposto.
Conoscenze documentate, collegate al proprio discorso.
Conoscenze approfondite, rielaborazione critica e personale.
1
2/3
4/5
6
b)Individuazione collegamenti interdisciplinari e con esperienze curricolari
ed extracurricolari
Collegamenti molto limitati.
Collegamenti non sempre pertinenti.
Collegamenti nella maggior parte dei casi pertinenti.
Molti collegamenti ricchi, approfonditi e
significativi.
1
2
3/4
5
c) Gestione dell’interazione, padronanza dei linguaggi specifici e capacità espositive anche nella lingua/e straniera/e.
Gestione incerta del colloquio, necessaria una guida
costante; utilizzo di un linguaggio semplice e scarno.
Gestione del colloquio con scarsa padronanza e con
alcune incertezze. Utilizzo di un linguaggio
essenziale.
Gestione autonoma del colloquio. Utilizzo di un
linguaggio chiaro e appropriato.
Gestione autonoma/sicura e disinvolta
del colloquio. Utilizzo di un linguaggio chiaro/ricco e
accurato.
1
2
3/4
5
d) Riflessione critica e personale sulle esperienze, utilizzando i concetti e gli
strumenti propri delle discipline
Descrizione accettabile delle proprie esperienze, ma riflessione critica lacunosa.
Descrizione delle proprie esperienze con qualche
accenno critico.
Descrizione delle proprie esperienze con analisi critica
Analisi approfondita delle proprie esperienze che evidenzia spirito critico e potenzialità.
1
2
3
4
Totale Punti/20 ……./20
181
IL CONSIGLIO DI CLASSE
N°
MATERIE
DOCENTI
FIRMA
1
Religione
ELMI MARIA GRAZIA
2
Att. alternativa IRC
3
Italiano
PRIMAVERA MARINA
4
Latino
PRIMAVERA MARINA
5
Storia
STEFANI ELENA
6
Filosofia
STEFANI ELENA
7
Lingua Inglese
PASSONE NICOLETTA
8
Matematica
DE SANTIS FRANCESCA
9
Fisica
DE SANTIS FRANCESCA
10
Scienze
BROGLIA AUGUSTA
11
Disegno e St. dell’arte
MEUCCI CHIARA
12
Educazione fisica
RALLI FIORELLA
COMPONENTE
STUDENTI
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Fiorella Crocoli
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