come creare il mare - parte 1 · in questa prima parte vedremo come il nostro modellista è...
Post on 20-Jan-2019
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Come creare il mare - parte 1 Un saluto a te modellista. Voglio presentarti un tutorial su come fare il mare dandogli un effetto
molto realistico. Il tutorial in questione è stato fatto da Fako, utente del forum "I minimondi di
Capochino", durante un contest con tema montaggio e pittura di un castello medievale. Potete
visitare il suo blog "Fako to faktory"
In questa prima parte vedremo come il nostro modellista è arrivato a fare le onde utilizzando dei
semplici materiali reperibili in qualsiasi brico. Per prima cosa ha dipinto il mare dandogli le dovute
sfumature di colore, più chiaro a riva e più scuro verso il mare aperto. Sotto sono elencati i vari
materiali usati per dare l'effetto delle onde:
Guanti in lattice
Alcool denaturato ( in un'ampia bacinella )
Silicone acetico trasparente ( di buona qualità ) possibilmente con erogatore a pistola
Pennello / spatola
Avvertenze:
Il Silicone Acetico è classificato come sostanza non pericolosa. Bisogna però sapere che mentre
indurisce si sviluppa dell'Acido acetico, questo sì in qualche modo nocivo.
In pratica, il tutto è facilmente risolvibile con una bella areazione del locale, e ovviamente la
possibilità di tenere il lavoro nelle 12-24 ore successive in un luogo areato o in alternativa ove non
si soggiorna prolungatamente (per esempio in cameretta!)
I guanti servono per evitare di lasciare impronte digitali sul silicone, ma anche per evitare che la
nostra pelle si secchi (aggiungete poi anche l'alcool etilico e avremo delle mani cartavetrate adatte a
togliere le linee di fusione alle miniature in resina!)
Il lavoro crea la superficie dell'acqua utilizzando una sostanza trasparente, che proprio per questo da
la sensazione di essere liquida e non solida. Per utilizzare questa tecnica è importante avere una
base colorata (e estremamente asciutta). Il colore dipende da cosa si vuole ottenere, ma la regola per
il mare vuole che si passi dal blu al verde mano a mano che il fondale è più basso. Mentre che le
zone intorno agli scogli, se non interessate dalla spuma delle onde, sono nere o verdi scure.
Fase Preliminare: versate l'alcol in
un'ampia bacinella, non lesinate
dovete intingersi ripetutamente la
mano guantata.
Io ne uso una a 2 scompartimenti,
il grande per la mano, il piccolo
per i pennelli. Poi tanto mi
confondo, e va bene uguale.
Passiamo ora alla prima fase, la stesura del silicone. Stendiamo una striscia di silicone, non serve il
beccuccio fine, parallela alla costa/sponda in cui si infrangono le onde. Fidatevi anche se nella foto
sto creando una situazione inconsueta
Bagnatevi la mano guantata, magari tutte le dita. L'alcool ha la funzione di non fare incollare il
silicone alla mano, e permettere di lisciare il silicone. Inoltre evapora, perché dopo una prima
lisciata potreste avere bisogno di creare le increspature, o viceversa avete esagerato.
Stendete il silicone: dovrà avere uno spessore tra 1 e 3 millimetri.
Non preoccupatevi di come viene, avete 15-20 minuti di lavorabilità del silicone. Adesso
l'importante è stendere il Silicone, magari facendo attenzione a non sporcare tutto il resto.
Quanto il silicone appiccica troppo bagnate il guanto nell'alcol e ripassate. Non esagerate altrimenti
il silicone si disperde, e
soprattutto dovete
aspettare che evapori.
La prima stesura: si notano due zone diverse, a destra il silicone è stato steso con molto alcool, a sinistra con poco.
Un dettaglio della zona più liscia. Dove il silicone è meno spesso, e più liscio sarà anche più trasparente.
Steso il silicone nella zona interessata, sempre utilizzando il guanto bagnato, ripassare con dei
colpetti, più o meno profondi in base alla texture che vogliamo conferire al mare. Nessun timore, è
ancora una lavorazione intermedia, si avrà tempo per correggere. Cercate però già da ora di avere in
mente la corrente, e dunque le onde. Fate in modo di spingere verso il punto in cui le onde si
rifrangono.
Questa fase va fatta su tutto il silicone steso, è questo il momento di eliminare eventuali bolle d'aria
imprigionate.
Finita la prima passata, sempre armati di Alcool, si può cominciare a definire meglio il lavoro.
L'obiettivo è fare in modo che i vari colpetti non rimangano isolati tra loro, ma formino depressioni
e creste delle onde. Dunque si uniscono tra loro, e si spingono a formare le creste.
Il lavoro è facilitato dalla continuità, se lavoro pezzi piccoli e poi li unisco l'effetto è meno omogeneo.
Nel mio caso specifico ho bisogno di raggiungere i bordi delle palificazioni senza sporcarli, ecco
che entra in scena quel pennello, bagnato di alcool mi serve per spingere e tirare il silicone dove
non arrivo con le dita.
Ripasso dunque le creste e le depressioni finche non sono soddisfatto del risultato, verifico da più
angolazioni che il tutto sia coerente con il colore sottostante (specie dove ho messo del bianco, e
dunque dove una volta asciutto il silicone andrò a modellare la onde infrante sugli scogli).
Ecco dunque il risultato di questa sessione di lavoro:
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