curricolo parte seconda le indicazioni 2012
Post on 09-Aug-2015
40 Views
Preview:
TRANSCRIPT
agata gueli - profagatagueli@alice.it 1
2015
SECONDA PARTE
agata gueli - profagatagueli@alice.it 2
Nella società complessa della
conoscenza nella quale oggi siamo
immersi, solo una didattica che si
esponga con un alto profilo
pedagogico, può assolvere il
compito etico che le è proprio, cioè
quello di
formare il cittadino
agata gueli - profagatagueli@alice.it 3
Le relazioni fra il microcosmo personale e il macrocosmo dell’umanità e del pianeta oggi devono essere intese in un duplice senso. Da un lato tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona; dall’altro, ogni persona tiene nelle sue stesse mani una responsabilità unica e singolare nei confronti del futuro dell’umanità.
Da Le indicazioni per il Curricolo della
scuola di base, 2007 e 2012
agata gueli - profagatagueli@alice.it 4
La relazione
implica La
comunicazione
La conoscenza implica
agata gueli - profagatagueli@alice.it
5
La conoscenza richiede, per accedervi, competenze
che rendono l’individuo cittadino capace di vivere
nella società complessa del 3° millennio, nella quale
occorre
COMPETENZE
CULTURALI DI
CITTADINANZA
agata gueli - profagatagueli@alice.it 6
La comunicazione come risorsa
Il valore della “condivisione della
conoscenza” per le organizzazioni
complesse
Le correlazioni “forti” (Piero Dominici)
CONOSCENZA – COMUNICAZIONE – ORGANIZZAZIONE
RISCHIO/CRISI/EMERGENZA MANCANZA DI CONOSCENZA
agata gueli - profagatagueli@alice.it 7
è il risultato dell’apprendere, è il
contenuto che ha lasciato il segno
nell’apprendente
La conoscenza
è impossibile conoscere di una disciplina tutti i suoi
oggetti/contenuti
Posto che ……..
Il pericolo della frammentazione delle
conoscenze che possono degradare in
NOZIONI
Include
agata gueli - profagatagueli@alice.it 8
deve generare
Il curricolo delle
competenze ……
Il sapere disciplinare, inteso come sistema
integrato delle conoscenze di una
disciplina
Per andare
verso i
Saperi , con i quali si può affrontare la complessità dei
fenomeni, utilizzando le conoscenze e le abilità
necessarie
9
Le Indicazioni 2012 I nodi di novità
agata gueli - profagatagueli@alice.it
agata gueli - profagatagueli@alice.it 10
Le otto competenze chiave dell’apprendimento permanente
comunicazione nella madrelingua
comunicazione nelle lingue straniere
competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
competenza digitale
imparare a imparare
competenze sociali e civiche
spirito di iniziativa e imprenditorialità
consapevolezza ed espressione culturale
11 agata gueli - profagatagueli@alice.it
Competenze chiave Parlamento europeo 2006
Costruzione del curricolo
-quale rapporto? - quando e come orientano la costruzione del curricolo di
scuola?
Certificazione delle competenze
12 agata gueli - profagatagueli@alice.it
Dalle Indicazioni 2012 La scuola dell’infanzia riconosciuta nel percorso formativo.
Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire
progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di
stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla
reciprocità dell’ascolto
13 agata gueli - profagatagueli@alice.it
La scuola dell’infanzia
Il 90% degli studenti dei paesi OCSE – i più avanzati economicamente e quelli che conseguono i più alti livelli di competenza -ha frequentato la scuola dell’infanzia. Ma non si tratta solo di una ricaduta automatica. Infatti, trasversalmente fra i diversi paesi, a parità di status economico–sociale, la frequenza di almeno un anno di scuola dell’infanzia determina una differenza di 54 punti nel livello delle competenze. (Focus 1)
Da Pedrizzi S. Sintesi dei Focus Pisa 2006 e 2009 in http://www.adiscuo la.it/adiw_brevi/?p=11181
agata gueli - profagatagueli@alice.it 14
Il raggruppamento delle discipline in aree indica una possibilità di interazione e collaborazione fra le discipline (sia all’interno di una stessa area, sia fra tutte le discipline) che le scuole potranno delineare nella loro autonomia con peculiari modalità organizzative.
Indicazioni 2007 Indicazioni 2012
La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti (…) Nella scuola secondaria di primo grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà
agata gueli - profagatagueli@alice.it 15
dalle Indicazioni 2012
La valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando si evitano due rischi: - sul piano culturale, quello della frammentazione dei saperi; - sul piano didattico, quello dell’impostazione trasmissiva
PEDAGOGIA
TRASMISSIVA
PEDAGOGIA
COSTRUTTIVISTA
ACCETTAZIONE COINVOLGIMENTO
COMPETITIVITÀ COOPERAZIONE
MERITO RESPONSABILITÀ
agata gueli - profagatagueli@alice.it
RAPPORTO SOGGETTI/OGGETTI
16
agata gueli - profagatagueli@alice.it
RAPPORTO TRA I SOGGETTI
PROCEDURE
PEDAGOGIA
TRASMISSIVA
PEDAGOGIA
COSTRUTTIVISTA
LEGITTIMAZIONE AUTOREFERENZIALE
NEGOZIAZIONE DIALETTICA DEI SIGNIFICATI
ACCETTAZIONE COINVOLGIMENTO
CONSERVAZIONE
CAMBIAMENTO
17
PEDAGOGIA TRASMISSIVA
didattica
trasmissiva
centrata sul docente
erogatore di conoscenze
PEDAGOGIA COSTRUTTIVISTA
Didattica partecipata, attiva, meta cognitiva centrata
sullo studente
Docente erogatore/facilitatore di
apprendimento
agata gueli - profagatagueli@alice.it 18
agata gueli - profagatagueli@alice.it 19
L’apprendimento nella
pedagogia costruttivista
- il processo attraverso il quale si acquisiscono nuove
conoscenze
influenzato dall’ambiente circostante in
cui si svolge
determinato dalla relazione comunicativa
interpersonale
- il prodotto di una costruzione attiva da parte del
soggetto
Multidisciplinarità
Forma di collegamento esteriore e contingente che si verifica tra più discipline che si trovano a convivere nell'esperienza di una persona. Pur contribuendo alla realizzazione di un progetto multidisciplinare, ogni disciplina conserva la sua autonomia, una propria metodologia, oggetti specifici.
Pluridisciplinarità
Spesso sinonimo di multidisciplinarità, la pluridisciplinarità è la collaborazione di più discipline ad un progetto comune, in cui ciascuna continua a mantenere la propria autonomia.
Interdisciplinarità L'interdisciplinarità è un ulteriore grado di complessità, caratterizzato dall'interazione costante di più scienze, tutte coinvolte nella soluzione di una situazione problematica.
agata gueli - profagatagueli@alice.it 20
L’OPZIONE DISCIPLINARE VS AREA (O AMBITO?) DISCIPLINARE
agata gueli - profagatagueli@alice.it 21
AMBITI /AREE DISCIPLINARI
“contenitori” o “perimetri” di discipline” già ben caratterizzate ed autonome: ambito della lingua, della matematica, della storia, delle scienze etc.
Prime forme di aggregazione disciplinare (area linguistico – espressivo, matematico- scientifico, antropologico- ambientale), che rispondono all’esigenza di introdurre gradualmente le alunne e gli alunni al confronto con i diversi linguaggi disciplinari, evitando sia il rischio della frammentazione e della dispersività, sia quello di una precoce improduttiva sistematizzazione disciplinare. ( De Mauro T. Indirizzi per l’attuazione dei curricoli: 2001).
agata gueli - profagatagueli@alice.it 22
Dalle Indicazioni 2012 L’organizzazione del curricolo
Nelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite per non favorire un’affinità più intensa tra alcune rispetto ad altre, volendo rafforzare così trasversalità e interconnessioni più ampie e assicurare l’unitarietà del loro insegnamento. Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali all’ottimale utilizzazione delle risorse è comunque rimessa all’autonoma valutazione di ogni scuola
agata gueli - profagatagueli@alice.it 23
Dalle Indicazioni 2012 Plurilinguismo e interculturalità
All’alfabetizzazione culturale e sociale concorre in via prioritaria l’educazione plurilingue e interculturale. (…) L’educazione plurilingue e interculturale rappresenta una risorsa funzionale alla valorizzazione delel diversità e al successo scolastico di tutti e di ognuno ed è presupposto per l’inclusione sociale e per la partecipazione democratica.
agata gueli - profagatagueli@alice.it
L’elaborazione di un curricolo scolastico plurilingue, inteso come piano per organizzare gli apprendimenti, necessita in primo luogo che ne siano chiariti gli obiettivi. Tenendo il QCER come punto di riferimento, gli obiettivi relativi all’apprendimento linguistico devono essere definiti nella prospettiva della competenza plurilingue e interculturale che i sistemi educativi hanno il compito e la responsabilità di sviluppare.
Da GUIDA PER LO SVILUPPO E L’ATTUAZIONE DI CURRICOLI PER UNA EDUCAZIONE PLURILINGUE E INTERCULTURALE J.C. Beacco, M.Byram, M.Cavalli, D.Coste, Mi. Cuenat, F. Goullier e J. (Language Policy Division)
24
agata gueli - profagatagueli@alice.it
Promuovere una competenza plurilingue in ambiente scolastico significa facilitare l’acquisizione di un sapere essenziale riferito a lingue e a linguaggi. Per essenziale si intende una base capace di costante espansione e arricchimento attraverso percorsi successivi in un’ottica di continuità e formazione permanente (per) lo sviluppo di una piena cittadinanza, in una società democratica, una società dell’informazione, una società multilingue e multiculturale.
M. Dodman, Per un curricolo linguistico unitario dalla scuola dell’infanzia alla scuola superiore.
25
agata gueli - profagatagueli@alice.it
INTERNO ESTERNO
PROPRIO DI OGNI PERSONA CHE SI
MUOVE TRA ITALIANO STANDARD, GERGO,
DIALETTO
PROPRIO DELL’ESSERE UMANO CAPACE DI APPRENDERE ALTRE
LINGUE
26
agata gueli - profagatagueli@alice.it
Plurilinguismo
Multilinguismo
il plurilinguismo mette l’accento sull’integrazione, poiché conoscenze ed esperienze linguistiche contribuiscono a formare la competenza comunicativa, in cui le lingue stabiliscono rapporti reciproci e interagiscono (QCER, p. 5).
indica
Conoscenza di un certo numero di lingue o coesistenza di diverse lingue in una determinata società
indica
27
agata gueli - profagatagueli@alice.it
Le cime di una montagna …. Il MONVISO Ogni cima, più o meno alta, rappresenta le competenze in una lingua o in una varietà linguistica, ma la base su cui poggiano è comune
(competenza plurilingue).
28
agata gueli - profagatagueli@alice.it
MULTICULTURA
INTERCULTURA
Termine nato in Francia per
connotare linguisticamente
una società nella quale
vivono persone di culture
diverse
indica
Termine di valenza pedagogica. Fa
riferimento ad un’educazione che sin
dall’infanzia, nelle scuole, abbia come
obiettivo quello di fare entrare l’allievo
nei mondi culturalmente’altri’.
È un atteggiamento da promuovere
attraverso una risposta educativa al
multiculturalismo esistente
indica
29
agata gueli - profagatagueli@alice.it 30
Organizzazione delle Indicazioni 2012
….. riferimenti ineludibili per gli insegnanti ….. ……. costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e (…) sono prescrittivi, impegnando così le istituzioni scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli
….. Individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze
agata gueli - profagatagueli@alice.it 31
Dalle Indicazioni 2012 La valutazione
La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari (Indicazioni 2007 e Indicazioni 2012) L’Istituto nazionale di valutazione rileva e misura gli apprendimenti con riferimento ai traguardi e agli obiettivi previsti dalle Indicazioni, promuovendo, altresì, una cultura della valutazione che scoraggi qualunque forma di addestramento finalizzata all’esclusivo superamento delle prove.
agata gueli - profagatagueli@alice.it 32
Quale contiguità tra le Indicazioni
per il curricolo 2012 e il QdR
Obbligo di istruzione 2013?
Prendiamo come riferimento il
QdR di Italiano del 4 aprile 2013
agata gueli - profagatagueli@alice.it 33
Un esempio di Contiguità dalle Indicazioni 2012: Lettura, Obiettivi di apprendimento al
termine della Classe Terza
Aspetti di lettura dal QdR INVALSI Italiano 2013
1. Comprendere il significato di parole
non note in base al testo.
2. Leggere testi (narrativi, descrittivi,
informativi) cogliendo l’argomento di
cui si parla e individuando le
informazioni principali e le loro
relazioni.
3. Leggere semplici e brevi testi letterari
(…) mostrando di saperne cogliere il
senso globale.
Aspetto 1
Aspetti 2 – 4 -
5b
Aspetto 6
agata gueli - profagatagueli@alice.it 34
Documenti fondamentali di riferimento per la stesura del curricolo verticale
Direttiva ministeriale 27.12. 2012 Strumenti di intervento per alunni BES
MIUR Febbraio 2014 - Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri
Miur Febbraio 2014 – Linee guida per l’orientamento permanente
Miur 2011: Linee guida per il diritto allo studio di alunni e studenti con
disturbi specifici di apprendimento
Grazie
top related