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Diritti negoziati. Trasformazioni sociali e Pratiche giuridiche nella prospettiva antropologica
Patrizia Resta | Università degli studi di Foggia
CONVEGNO SCIENTIFICOLA SOCIETÀ ITALIANA E LE GRANDI CRISI ECONOMICHE 19 29-2016
SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA25-26 NOVEMBRE 2016
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25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMADIRITTI NEGOZIATITRASFORMAZIONI SOCIALI E PRATICHE GIURIDICHE NELL A PROSPETTIVA ANTROPOLOGICA
Riflettere sui fattori che la nostra
società considera critici e sulle
categorie attraverso le quali i fattori
così definiti sono interpretati sulla
base di una teoria critica della
contemporaneità (Appadurai 2013).
Ampliare e diversificare la
prospettiva cui si riconduce l’analisi
della dinamica fra crescita e
recessione attraverso un punto di
vista esterno al campo economico
statistico
Focalizzare l’attenzione sull’aspetto
della negoziazione fra prospettive
giuridiche diverse.
Obiettivi del panel
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Finora è stata limitata all’ambito delle
problematiche che si costruiscono
intorno ai processi migratori, oggetto
di riflessione dell’antropologia giuridica
Adesso è necessario adottarla per
creare un piano di incontro per
modulare e regolare la convivenza fra
pratiche giuridiche che nascono da
disposizioni che traggono la loro
legittimazione dai diversi contesti
culturali che compongono l’agorà
sociale.
La negoziazione fra prospettive
giuridiche diverse
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La complessità in cui si articola la realtà sociale
nazionale è l’esito di una formazione che nasce
dall’equilibrio instabile fra gruppi disomogenei.
Necessità di una prospettiva giuridica pluralista
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Il Pluralismo ragionevole testimonia le differenze profonde e inconciliabili
fra le concezioni comprensive, religiose, filosofiche, che i con-cittadini hanno
del mondo, le idee, i valori morali ed estetici (John Rawls 1993)
Il pluralismo ragionevole presuppone una
gerarchia tra livelli successivi:
Locale Nazionale
Planetario (o dei principi
applicabili al diritto
internazionale)
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La tendenza ad interrogarsi su come si articola un sistema sociale è stata largamente
sentita in passato anche dall’antropologia giuridica che lo ha considerato, a seconda
del contesto teorico di riferimento, come esito dell’equilibrio che si origina fra:
diversi livelli
(Pospisil)
campi semi
autonomi
(Moore)
Reti
(Vanderlinden)
in cui si modula la diversa affermazione del piano dei diritti
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Definire se quelli
che si riconoscono
essere i fattori di
crisi all’origine
dell’andamento
recessivo del Pil
nazionale siano
dipende dall’instabile compromesso tra sentieri socialmente regolati e deviazioni ispirate
dalla situazione (Appadurai)
Tuttavia il bivio difronte al quale ci troviamo riguarda il problema della recessione attuale e del legame che questa
ha con fattori di crisi che l’abbiano eventualmente determinata.
effettivamente fattori di crisi
o possano essere interpretati come presupposti di una
decrescita felice (Latouche)
o elementi del processo che implementa la dinamica
sociale contemporanea
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Quali sono “i sentieri regolati”?
Chi ha il potere di tracciarne la rotta?
Cosa si intende per deviazione?
Regola e Deviazione dipendono
entrambe dalla situazione
l’instabile compromesso
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Per esplorare, in una visione post moderna del diritto (Boaventura de
Sousa Santos,1987), il compromesso cui gli agenti sociali
si aprono fra
sentieri socialmente regolati
deviazioni ispirate dalla situazione
si dovrebbe affrontare l’analisi
delle forme transnazionali dei
diritti, spostando l’attenzione dal
pluralismo degli
ordinamenti
al
al
alla rete degli
ordinamenti
in cui un soggetto si trova incastrato.
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Volgere l’attenzione verso il pluralismo normativo consente di
discutere se la plusvalenza normativa a disposizione dei soggetti
sia in sé uno dei fattori che
determinano elementi di
criticità
o più semplicemente una
esigenza a cui è necessario
dare risposta adeguata salvaguardando i principi di
equità ed uguaglianza
democratica.
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la pratica giuridica
espressione di un sapere
giuridico incorporato
e richiamata dalla maggior
parte degli interventi del
Panel
può rivelarsi uno strumento epistemologico adeguato per valorizzare l’interferenza del
pluralismo normativo nei casi di studio
Famiglie omogenitoriali, donne a rischio di pratiche di MGF, patrimonio immateriale,
mafie locali rappresentano, seppure parzialmente, particelle dell’ampio spettro dei
fattori che scompongono l’apparente uniformità contemporanea
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I fattori presi in considerazione secondo questa prospettiva
seppur non immediatamente misurabili in termini di
recessione o di caduta del PIL
connotano quegli “stili di vita” reticolari e disomogenei la cui
frammentabilità insiste nel performare anche la difficile fase
economico politica attraversata in questo periodo dalla
società occidentale in generale.
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Nella contemporaneità si sono
sgretolati
non solo gli assetti interni ma anche le grandi narrazioni
tese a sostenere
l’egemonia economica basata sul
Canone Occidentale, ovvero
l’organizzazione dominante dei rapporti
fra mercato e democrazia
la prevalenza di un diritto basato sul
principio di un’uguaglianza intesa
come rifiuto di quei privilegi che al
contrario sono garantiti dall’accesso
ineguale alle risorse e dalle norme
che regolano l’accesso alla
cittadinanza.
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Le grandi narrazioni devono
negoziare la rappresentazione del
sé come società sviluppate
industrializzate e privilegiate
con lo stallo registrato dalle
economie nazionali europee
con la crescita economica,
politica, giuridica e sociale di
quegli stati che durante la
decolonizzazione erano indicati, e
ancora oggi vengono
ideologicamente considerati,
come terzo mondo.
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