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DISAGIO GIOVANILE
“If you really knew me” (Se davvero mi conoscessi)
Docu-reality
Programma di alfabetizzazione ai sentimenti condotto in alcune scuole americane e
trasmesso in Italia da MTV
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Vivere la rete con consapevolezza
e responsabilità
a cura di Lucia Bocchetti
(PRIORITÀ DELLE )
DINAMICHE SOCIALI E RELAZIONALI (E NON DEGLI APPRENDIMENTI)
Generano stratificazioni sociali e strutture identitarie
Maschere sociali che generano e occultano sofferenza profonde (“sé interiore”sconvolgente e disarmante)
Senso di impotenza, da parte degli adulti,derivato dalla non gestione e dalla inefficacia degli interventi attivati (identità per contrapposizione)
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Vivere la rete con consapevolezza
e responsabilità
AFFERMAZIONE DI SÉ Tipologie identitarie
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continuum
Socialmente apprezzabile
(solo il leader, la ragazza più bella..)
Socialmente negative
(sono il più sballato, la ragazza dark piena di catene e tatuaggi)
Vivere la rete con consapevolezza
e responsabilità
MOTIVAZIONE (David McClelland)
Tre bisogni fondamentali
SUCCESSO (realizzare se stesso, comprende anche la paura del fallimento)
APPARTENENZA o affiliazione (essere generati, protetti, paura del rifiuto che spesso porta a rifiutare per primi)
POTERE sensazione di essere “agenti” e non “agiti” nelle situazioni
La non soddisfazione conduce ad una identità negativa
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e responsabilità
AZIONE-SENZA-CONSEGUENZA Conduce alla reiterazione e al potenziamento
DRAMMA
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Vivere la rete con consapevolezza
e responsabilità
IL BULLISMO
IERI Identità disfunzionale in una società funzionale OGGI Identità funzionale, risposta funzionale e adattiva
in un contesto sociale disfunzionale: scuola, società e famiglia non più “generativi”, incapaci di rispondere positivamente alle istanze di successo, appartenenza e rilevanza
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Vivere la rete con consapevolezza
e responsabilità
IL CYBERBULLISMO Indagini internazionali hanno mostrato che i
cyberbulli (e gli spettatori) sono spesso incapaci di comprendere (sia in termini cognitivi, sia in termini epatici) la dimensione e la portata dell’azione compiuta e le conseguenze sulla vittima (Genta, Brighi, Guarini, 2009)
Il medium tecnologico aumenta l’intensità dell’azione: la risposta rimane invisibile, non c’è percezione diretta del dolore e della umiliazione delle vittime. Aumenta lo spazio psicologico dell’indifferenza o addirittura del divertimento.
L’assenza di segni evidenti sul corpo delle vittime favorisce anche la sottovalutazione sociale e familiare del fenomeno.
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e responsabilità
IDENTITÀ ANALOGICA IDENTITÀ DIGITALE WEB: luogo in cui inventarsi, in cui costruire ex novo
la propria identità da uno stato di assenza iniziale CI INVENTIAMO UN NOME E SCEGLIAMO
CON CURA LE IMMAGINI Il corpo che segna un confine,a volte doloroso, della
nostra esistenza, un limite, ora non è più necessario sparisce e può assumere caratteristiche selezionate altrove: una sorta di Frankenstein digitale
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e responsabilità
ATOMIZZAZIONE SOCIALE O NUOVA SOCIALIZZAZIONE?
legami sociali forti: reti
sociali familiari, amicali, piccoli gruppi, in cui si prevede accettazione,
emotività, relazioni en-face cariche di significato
legami sociali deboli: connessioni molteplici e
contatti in rete, caratterizzati da richiesta
di informazioni, di connessione, di "amicizia“ 9
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amicizia tradizionale uno scambio emotivo tra due persone e alcune affinità elettive o almeno una somiglianza tra esse
amicizia in rete (ho 1000 amici) può essere svincolata da somiglianze di età, provenienza, classe sociale o differenze di genere, è caratterizzata dalla varietà, dalla "leggerezza" di uno scambio reciproco di piccoli favori o gentilezze.
RELAZIONI OFFLINE E ONLINE: MODALITÀ INTEGRATIVE
universi sociali che richiedono una ristrutturazione e
una riconfigurazione dei contatti sociali la vita offline e i contatti sociali in rete si integrano in
un continuum non sempre virtuoso spesso le relazioni sociali amicali offline si deteriorano
e i mezzi elettronici possono trasformarsi in un veicolo di aggressività: esiste un forte legame e un'integrazione stretta tra condotte aggressive on-line e offline
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AZIONI PEDAGOGICHE
La sanzione costituisce uno di quegli “effetti” di ritorno di cui si
indicava l’assenza (azione-senza-conseguenze)
insufficiente OCSE-PISA (luglio 2016): la bocciatura, come punizione
non comporta un aumento del livello di qualità delle prestazioni degli allievi e neanche funziona nella stretta relazione con il rendimento scolastico
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PRESENZA DEL FENOMENO CON MAGGIORE FREQUENZA
Scuole disorganizzate, con alti tassi di conflittualità e con bassi livelli di supervisione, cioè di controllo, sull’andamento del clima scolastico e sui fatti che vi accadono
L’Università del New Brunswick (Canada) ha evidenziato che il fenomeno si riduce nelle scuole che promuovono l’interiorizzazione delle norme e dei valori
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IL BULLISMO IN ITALIA
Il bullismo tradizionale è stato studiato principalmente in Scandinavia negli anni 70-80. Dagli anni ‘90 l’interesse per il fenomeno del bullismo si è diffuso in Europa
Si riscontra una maggiore prevalenza del bullismo indiretto rispetto forme di aggressione diretta
Circa il 7% di studenti adolescenti può essere considerato un bullo stabile con serie difficoltà scolastiche problemi comportamentali internalizzanti e esternalizzanti (Menesini e Nocentini, 2008)
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LE VARIABILI ASSOCIATE AGLI ATTI DI BULLISMO I bulli : mostrano livelli più bassi di risposta empatica (Gini
et al., 2007) sono più esposti a situazioni pericolose violente
nel loro quartiere hanno una percezione negativa del loro rapporto
con gli insegnanti (Bacchini, Esposito e Affuso, 2009)
possono presentare maggiori problematiche esternalizzanti (comportamenti delinquenziali trasgressivi e atti aggressivi, Menesini, Modena e Tani, 2009) 14
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LE VARIABILI ASSOCIATE AGLI ATTI DI BULLISMO Le vittime: hanno una percezione negativa della relazione con
i compagni di classe (Bacchini, Esposito e Affuso, 2009)
un maggiore vissuto di solitudine nei confronti dei pari, una percezione negativa del clima scolastico (Brighi et al., 2012)
più problematiche internalizzanti (ritiro sociale, disturbi psicosomatici, ansia, depressione, Menesini , Modena e Tani, 2009)
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LE VARIABILI ASSOCIATE AGLI ATTI DI BULLISMO
Variabili temperamentali, sintomi di ADHD, comportamenti di aggressione nei
ragazzi e di vittimizzazione delle
ragazze
Una minor accettazione dai
propri compagni di classe
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Stretta correlazione tra:
LE VARIABILI ASSOCIATE AGLI ATTI DI BULLISMO
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Gli spettatori: comportamenti di aiuto e sostegno sono
associati ad lti livelli di auto-efficacia comportamenti passivi di osservazionesono
associati a bassi livelli di auto-efficacia
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Lavoro di gruppo cooperativi (Berdordini e Fonzi, 1999)
Il supporto tra pari (Menesini et al., 2003) L’incremento della consapevolezza delle dinamiche
cognitive, emotive sociali che caratterizzano il conflitto (Mura, Bonsignore, Diamantini, 2010)
Volumi con schede operative per insegnanti operatori ( Buccoliero e Maggi, 2005; Menesini , 2003), con percorsi educativi da poter attivare nelle scuole (Costabile, 2008)
INTERVENTI UTILI PER PREVENIRE E CONTRASTARE IL FENOMENO
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Ricerca recentissima sviluppata negli ultimi cinque anni che descrive un fenomeno in continua evoluzione.
Circa il 14% degli adolescenti (con età compresa tra i 12-14 anni) è vittima di cyberbullismo con percentuali che diventano più alte delle scuole secondarie di secondo grado 16% ca (Pisano e Saturno 2008)
Forte continuità tra bullismo tradizionale e cyberbullismo (Brighi et al., 2011)
IL CYBERBULLISMO IN ITALIA
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ragazzi
•Senso negativo di autostima nei confronti dei genitori
ragazze
•Percezione di solitudine nei confronti dei genitori
INDICI PREDITTORI LEGATI ALLA VITTIMIZZAZIONE ON-LINE
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STUDI CROSS-CULTURALI Per entrambi i sessi il coinvolgimento in episodi di
bullismo tradizionale aumenta il rischio di una vittimizzazione on-line, agito attraverso il cellulare
La continuità tra questi due fenomeni dipende da fattori contestuali quali, il clima scolastico, la relazione fra pari, le norme sociali, gli stili di parenting (Brighi et al., 2011)
Incremento del cyberbullismo attraverso Internet e diminuzione del bullismo tradizionale e del cyberbullismo agito con il cellulare (studenti dell’Emilia-Romagna in un intervallo temporale di tre anni)
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Forme di bullismo verbale e relazionale prevalgono rispetto alle forme fisiche, con la diffusione di informazioni false o cattive (25%), prese in giro (22%), esclusione e isolamento (10%).
Aumentano le percentuali delle vittime che: ricevono informazioni false sul proprio conto (20%), video, foto messaggi offensivi (4%), esclusione da gruppi on-line( 5%)
EURISPES-TELEFONO AZZURRO REPORT 2011
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ESCLUSIONE SOCIALE processo relazionale di gruppo (bullismo,cyberbullismo )
L’ESPERIENZA ITALIANA DEL PROGETTO EUROPEO ECIP
(EUROPEAN CYBERBULLYING INTERVENTION PROJECT)
scuole secondarie di 2°Emilia-Romagna
SISTEMA SOCIALE in cui i singoli tendono ad essere omologati alla mentalità del gruppo, privati della propria individualità, capacità critica, empatica e senso di responsabilità personale (“effetto composizione”)
Atti aggressivi…… Ruoli differenti che generano dinamiche relazionali di esclusione sociale veicolate dai media
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Gruppi con fenomeni di bullismo o
cyberbullismo
Forme strutturali specifiche
diverse da altri gruppi
PROSPETTIVA SISTEMICA
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Aspetto relazionale di gruppo Il pregiudizio e il giudizio alla base delle dinamiche di esclusione L’impatto emotivo sulle vittime La solitudine, l’isolamento e l’incapacità di difendersi delle
vittime La bassa autostima, elemento condiviso dai cyberbullismo e
delle vittime La sfiducia da parte dei ragazzi verso il mondo degli adulti di
riferimento La scarsa sensibilità empatica dei cyberbulli e degli astanti L’incapacità dei cyberbulli di valutare le conseguenze La responsabilità degli astanti nel reiterare o nel contrastare il
fenomeno
ELEMENTI IN COMUNE TRA “NUOVE” E “VECCHIE” FORME DI BULLISMO
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Le nuove tecnologie (uso di Internet cellulari) come veicolo delle prepotenze
La rete come potenziale amplificatore della dimensione sociale dell’offesa
La reversibilità di ruoli I luoghi e tempi dell’interazione si ampliano L’anonimato: garante del potere del cyberbullo e
schermo all’esposizione delle reazioni emotive della vittima (Genta, Brighi e Guarini, 2009)
ELEMENTI SPECIFICI DEL CYBERBULLISMO
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conoscenza consapevolezza responsabilità
assertività Inclusione sociale
GLI OBIETTIVI DELL’INTERVENTO
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Conoscenza: approfondimento teorico-esperienziale delle emozioni, delle motivazioni e dei livelli di responsabilità sottesi ai diversi ruoli in gioco. Utilizzo etico delle nuove tecnologie. Aspetti legali.
Consapevolezza : un tipo di conoscenza “soggettiva”, rivela la propria personale posizione in relazione a un fenomeno, svelando a se stessi prima di tutto pensieri ed emozioni collegati (qual è la mia opinione in merito? che effetto mi fa?)
CONOSCENZE CONSAPEVOLEZZA
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Consapevolezza: “tappa obbligata” , spinta motivazionale per il passaggio all’azione concreta, favorisce atteggiamenti e comportamenti (responsabili e assertivi)
Responsabilità (abilità a rispondere) e potere sono sinonimi: responsabilizzare significa aiutare una persona a rendersi conto di ciò che fa e di quello che sarebbe in grado di fare. Tante più capacità scoprirà di avere, maggiore sarà il suo potere e la sua autorevolezza.
Entrambe favoriscono la costruzione dell’autostima
RESPONSABILITÀ E ASSERTIVITÀ
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Ricadute positive si possono avere attraverso la promozione:
Espressione emotiva Capacità empatica (senso etico) Comunicazione inclusiva Assertività e responsabilità Una “cultura” dell’inclusione delle differenze Qualità delle relazioni
INCLUSIONE SOCIALE
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Relazionale “qui e ora”, riconoscere,
esplicitare e gestire le dinamiche sociali
Didattico Sui contenuti e sulle specificità,rilevanti nella comprensione
del fenomeno
DUE LIVELLI DI INTERVENTO
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Facilitatore nello stimolare l’espressione emotiva all’interno
delle dinamiche di prevaricazione sociale Nello sviluppo delle abilità comunicative,
relazionali ed empatiche Es. i docenti potrebbero inserire tra le attività
disciplinari alcuni momenti dedicati alla conoscenza reciproca, alla discussione di gruppo, all’accoglienza delle emozioni in classe e alla collaborazione.
IL RUOLO DEGLI ADULTI SIGNIFICATIVI
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•5 incontri (teoria, rimbalzo emotivo,comunicazione, autostima, reputazione sociale, disimpegno morale, alfabetizzazione emotiva
•Doppio livello: didattico e relazionale (“qui e ora”) •Metodologia: discussione di gruppo, brainstorming, esercizi di auto-
ascolto e di contatto emotivo,psicodramma, role play…..
classi
•3 incontri + supervisione mensile (parte attiva del gruppo al pari degli adolescenti con la grande responsabilità di promuovere dinamiche relazionali di esclusione o di inclusione sociale)
•Promozione dell’acquisizione di competenze teoriche, relazionali cooperative finalizzate all’inclusione sociale.
personale della
scuola
•1 incontro •Promozione dell’acquisizione di competenze teoriche, relazionali
cooperative finalizzate all’inclusione sociale. genitori
L’INTERVENTO SU TRE FRONTI
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Il Cyberb. è considerato meno grave del B. l’assenza incrementa il disimpegno morale e riduce/l’empatia
Scarso interesse “perché non mi riguarda” Incapacità a riconoscere l’indifferenza come forma di
responsabilità Cyberbullo =“uno sfigato”; maggiori difficoltà della vittima a
difendersi Maggiore disponibilità a soccorrere un amico Pubblicità progresso realizzata soprattutto con temi di bullismo Informazioni significative attraverso mini guide, aspetti legali e
penali, comportamenti attuabili
DAL LAVORO CON GLI STUDENTI EMERGE:
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Obiettivi: Conoscenza teorica del fenomeno, Promozione dell’approfondimento esperienziale del cyberbullismo
Metodologia: informativo-pratico. Brainstorming, video, condivisione individuali in gruppo, psicodramma…
Approfondimento degli aspetti emotivo-motivazionali, sui registri comunicativi di tipo valutativo(che generano esclusione),nuove strategie relazionali di tipo responsabile e assertivo (contrapposta all’indifferenza e al pregiudizio)
DAL LAVORO CON I DOCENTI
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Sottostima della gravità del fenomeno del cyberbullismo
Interessati e coinvolti sui temi dell’esclusione sociale che si verificano a scuola o in classe
Maggiore disponibilità a lavorare sulle dinamiche di prepotenza off line
Entusiasmo per la metodologia esperienziale (role play e psicodramma) per il favorire attitudini empatiche
EMERGE……
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Creazione di rapporti basati sulla fiducia, per “riqualificare” gli adulti come adulti fidati e supportivi, costruire un lavoro di rete insieme alla scuola, capace di creare nuovi e chiari punti di riferimento
Il 20% degli studenti intervistati riferisce di non fidarsi degli adulti per contrastare il fenomeno perché non presi sul serio o si fa finta di niente (Progetto ECPR-European Cyberbullying Research Project)
IL LAVORO CON I GENITORI
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Risultano inefficaci a lungo termine gli interventi nelle classi da parte di esterni se svincolati da un processo di politica scolastica
Occorre considerare un percorso che sia flessibile, a lungo termine, che coinvolga anche gli adulti e che fornisca supporto supervisione al personale scolastico e ai genitori
Considerare il lavoro di supervisione diretto al gruppo misto: genitori e docenti
CONCLUSIONI
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La dimensione relazionale e il focus sulle dinamiche sociali, oltre che specifici aspetti che lo differenziano dal bullismo, risultano imprescindibili.
Nuova forma mentis e nuovo metodo educativo in grado di integrare gli aspetti relazionali ai contenuti per promuovere dinamiche di inclusione sociale, la sensibilità empatica, l’esercizio della responsabilità personale, valorizzare le differenze (contrastando i pregiudizi),
DAI “FATTORI DI RISCHIO” ALLA “PROMOZIONE DEL BENESSERE”
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