disciplina delle mansioni art.52 il prestatore di lavoro deve essere adibito: -alle mansioni per le...
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Disciplina delle mansioniart.52
Il prestatore di lavoro deve essere adibito:
- alle mansioni per le quali è stato assunto o
- alle mansioni considerate equivalenti nell'àmbito della classificazione professionale prevista dai contratti collettivi o
- a quelle corrispondenti alla qualifica superiore che abbia successivamente acquisito per effetto
dello sviluppo professionale o di procedure concorsuali o selettive.
Svolgimento di mansioni superiori rispetto alla qualifica
L'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione (diversa dalla disciplina dettata dell’art. 2103 c.c. per il settore privato)
Esigenze di servizio che legittimano l’assegnazione a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore:
a) nel caso di vacanza di posto in organico, per non più di sei mesi, prorogabili fino a dodici qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti;
b) nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, con esclusione dell'assenza per ferie, per la durata dell'assenza.
Conseguenze dell’assegnazione a mansioni superiori
• mansioni prevalenti, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale
• Il lavoratore ha diritto al trattamento economico previsto per la qualifica superiore, anche se nulla.
• Il dirigente che ha disposto l'assegnazione risponde personalmente del maggiore onere conseguente, se ha agito con dolo o colpa grave.
• I contratti collettivi possono regolare diversamente gli effetti dell’assegnazione a mansioni superiori.
Le categorie
settore privato settore pubblico
(art. 2095 c.c.)
operai idem
impiegati idem
quadri professionals
posizioni organizzative
dirigenti di ruolo incarichi a termine
a contratto rapporto a termine
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