disturbi della sfera emozionale sindrome ansiosa da separazione fobia scolare fobia sociale mutismo...
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DISTURBI DELLA SFERA DISTURBI DELLA SFERA EMOZIONALEEMOZIONALE
SINDROME ANSIOSA DA SEPARAZIONE
FOBIA SCOLAREFOBIA SOCIALEMUTISMO SELETTIVODISTURBI OSSESSIVO-COMPULSIVIDISTURBI DELL’UMORE
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo d’ansia da separazioneDisturbo d’ansia da separazione
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Ansia da separazioneAnsia da separazione
◦ Disturbo internalizzante◦ Presenza di ansia eccessiva (inadeguata rispetto
all’età e al livello di sviluppo) e specifica che concerne la separazione dai familiari cui il bambino è maggiormente legato e che non è semplicemente parte di un’ansia generalizzata estesa a più situazioni.
◦ Esordio prima dei 18 anni◦ Preoccupazioni irrealistiche circa incidenti o
eventi sfavorevoli (smarrimenti, ricoveri) che allontanerebbero il bambino dai familiari stessi; persistente paura di rimanere solo, riluttanza o rifiuto ad andare a scuola.
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo d’ansia da separazioneDisturbo d’ansia da separazione
Manifestazioni principali◦ Preoccupazione NON realistica su incidenti alle
persone cui il soggetto è legato (FdA)◦ Paura che esse vadano via e non ritornino◦ Preoccupazione che q.che evento possa separae il
b. dalle FdA◦ Riluttanza ad andare a scuola per la paura della
separazione◦ Riluttanza o rifiuto a dormire SENZA vicino una Fda◦ Paura a stare solo durante il giorno senza una delle
FdA◦ Incubi ripetuti relativi alla separazione◦ Comparsa di sintomi somatici nelle occasioni di
separazione◦ Sofferenza intensa prima, durante e dopo la
separazioneMaria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo d’ansia da separazioneDisturbo d’ansia da separazione
◦Sintomi somatici più comuni Nausea Mal di stomaco Vomito Cefalea
◦Manifestazioni di sofferenza alla separazione Ansia Pianto Collera Tristezza Apatia Ritiro sociale Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
ATTENZIONE!ATTENZIONE!RILUTTANZA AD ANDARE A RILUTTANZA AD ANDARE A
SCUOLASCUOLA
Nella sindrome ansiosa da separazione è legata alla paura della separazione
Nella fobia scolare specifica è legata a ciò che potrebbe accadere a scuola. L’ansia di livelli anormali è focalizzata su situazioni o oggetti specifici.
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo d’ansia da separazioneDisturbo d’ansia da separazione
◦Fattori biologici Non rilevanti
◦Fattori Ambientali Fattori precipitanti
Lutto per un genitore, persona cara, anche per un animale domestico
Malattia del b. o dell’FdA Divorzio, separazione Cambiamento di residenza Ingresso a scuola o cambio di scuola Cambiamento di stato (emigrazione/immigrazione)
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo d’ansia da separazioneDisturbo d’ansia da separazione
◦Fattori predisponenti
Situazioni familiari conflittuali -> fantasie di perdita
Minacce di una FdA di lasciare la famiglia
Espressione di una FdA della paura di ammalarsi o morire
Separazioni precoci vissute in modo traumatico
I genitori non sanno aiutare il b. a gestire la separazione (es. allontanarsi con l’imbroglio inaffidabilità del genitore) Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo d’ansia da separazione - fattori predisponentiDisturbo d’ansia da separazione - fattori predisponenti
Quando i genitori descrivono il mondo esterno
come molto pericoloso il bambino costruisce una percezione di sé come fragile
FdA che non riesce a stare da sola e tiene il b. per rassicurazione vicino a sé
FdA con disturbo d’ansia da separazione o problemi di panico
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo d’ansia da separazioneDisturbo d’ansia da separazione
Bowlby riporta 4 modelli di interazione familiare alla base dell’ansia da separazione
◦Modello A
M (o P, raro) che tengono il b. a casa per avere compagnia per loro paure di separazione
Inversione del ruolo: b. “protegge” M
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo d’ansia da separazione Disturbo d’ansia da separazione
modelli di interazione familiare secondo Bowlbymodelli di interazione familiare secondo Bowlby
◦Modello B
B. teme che - quando lui non c’è - possa accadere q.cosa di male alla madre Alla base fatti reali di malattie o morte Minacce o preoccupazioni di malattie o morte
espresse dalla FdA
Tentativo di tenere nascosta al b. la verità Minacce di malattie o morte connesse
all’essere cattivo o disobbediente
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo d’ansia da separazione Disturbo d’ansia da separazione modelli di interazione familiare secondo Bowlbymodelli di interazione familiare secondo Bowlby
◦Modello C B. ha paura che possa accadere q.cosa di
male a SE STESSO quando è lontano da casa
Possibile minaccia di abbandono fatta in momenti in cui b. era in difficoltà
◦Modello D Una delle FdA teme che q.cosa possa
accadere al b. quando è lontano Spesso presente malattia del b.
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo d’ansia da separazioneDisturbo d’ansia da separazione
◦Mantenimento Scarsa fermezza dei genitori alla separazione
e timore a lasciare solo il b.
Fattore che mantiene il disturbo
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo d’ansia da separazioneDisturbo d’ansia da separazione
Attaccamento C◦Genitore alternante◦Ricerca di rassicurazione◦Aspettativa di indisponibilità della FdA◦Scarsa esplorazione◦Controllo coercitivo
Incapacità a prevedere il comportamento della FdA diventa controllo compulsivo Si attiva quando b. sente di NON avere la situazione
sotto controllo
Vincolare la FdA apparendo debole - passivo Separazione = perdita di protezione
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo d’ansia da separazioneDisturbo d’ansia da separazione
Facendo riferimento al modello Crittenden sull’attaccamento, i quadri clinici di sindrome da separazione corrispondono a un pattern ansioso-resistente (prevalenza dell’affettività sulla cognizione) sufficientemente integrato e coeso (quindi a basso indice).
Bambini coercitivi passivi, disarmanti (C2) o indifesi (C4): si costruiscono come incapaci e dipendenti, possono avere momenti di crisi o scompensi emotivi a fronte di inevitabili situazioni di separazione o di percepita perdita di protezione.
Bambini coercitivi attivi (C1-3): intolleranti alla costrizione, possono andare in crisi con un insegnante molto rigido e vincolante, con cui gli schemi cognitivi interpersonali affinati nella relazione con la madre risultano fallimentari. I sintomi della fobia scolare (ad es. vomito, dolori addominali) consentono di ripristinare l’equilibrio relazionale minacciato (si viene accuditi e si riprende il controllo della relazione)
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
DAL BAMBINO ALL’ADULTODAL BAMBINO ALL’ADULTO
Nei profili appena tratteggiati si riconoscono “in embrione” le diverse forme che la patologia fobica assume nell’adulto:
Versante costruttivo (claustrofobia)Versante della perdita di protezione
(agorafobia)
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo d’ansia da separazioneDisturbo d’ansia da separazione
Cosa fare?
◦Aiutare b. a identificare l’ansia◦Normalizzare la paura◦Usare la fiaba di un personaggio
eroico e vedere come lui le ha affrontate
◦Rinforzare quando ce la fa
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Fobia scolareFobia scolare
Difficoltà ad andare a scuola o a rimanervi per una intera giornata◦ Complicata da ansia, eccessivo stato stato di
paura, lamentele di sentirsi male◦ Depressione◦ Assenza di caratteristiche antisociali (bravi
bambini, ansiosi e un po’ inibiti)◦ Stato di angoscia che aumenta se si forza il
bambino ad andare a scuola◦ Interessa 1-5% dei soggetti in età scolare◦ Fasi delicate: ingresso scuola elementare &
passaggio alla scuola media
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Fobia scolareFobia scolare
Manifestazioni
Reazione di ansia associata all’uscita da casa o all’ingresso a scuola
Panico al momento di entrare a scuola Sintomi somatici (dolori addominali, nausea,
vomito, inappetenza, cefalea, dolori agli arti) I sintomi somatici anche la sera prima,
insonnia Al di fuori della scuola bimbo traquillo
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Fobia scolareFobia scolare
Fattori◦Predisponenti
Mamma iperprotettiva o intrusiva con scarsa differenziazione dal figlio
Incoerenza educativa genitoriale Antecedenti ansioso-depressivi nelle FdA
◦Scatenanti Eventi di vita stressanti che attivano temi
relativi alla separazione
◦Mantenimento Piacevolezza dello stare a casa
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Fobia scolareFobia scolare
Pensieri disfunzionali del bambino Stare a scuola è brutto e fa paura Io sono inadeguato ad affrontare una
scuola(nuova) perché è troppo complesso e difficile
Non riesco a stare in gruppo, ho paura dei compagni, i compagni mi prendono in giro
A scuola si fanno cose noiose.. .. O troppo difficili Ho paura a stare senza la mamma
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Fobia scolareFobia scolare
◦ Importante rientro graduale a scuola con massima flessibilità
◦ Importante pianificare i passaggi con gli insegnanti Gradualità (stare in biblioteca, fare solo alcune
ore) Durata Presenza dei genitori (a scalare) Selezionare le materie/insegnanti preferiti per
riprendere Far decidere al b. che giorno iniziare a tornare a
scuola Contratto educativo (dare rinforzi) Dare spazio per parlare delle paure
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Fobia socialeFobia sociale
Disturbo internalizzantePaura marcata, persistente e
irrazionale relativa a situazioni sociali o prestazionali in cui si è esposti al giudizio altrui
Prevalenza 1% della popolazione generale tra bambini e adolescenti
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Fobia sociale Fobia sociale Le persone hanno paura di apparire impacciate, goffe, ridicole
davanti agli altri. Temono gli incontri e si dimostrano estremamente sensibili alle critiche e ai giudizi espressi nei loro confronti. Le situazioni sociali le rendono inquiete, nervose, fragili e insicure e per non incorrere nella possibilità di fare brutte figure, preferiscono in taluni casi evitare di inserirsi nelle conversazioni o esprimere giudizi, preferendo fuggire il confronto, spesso l'ambito ristretto della famiglia viene sentito come l'unico luogo veramente sicuro.
Questo tipo di difficoltà si presentano più frequentemente nell'età adolescenziale, ma è comunque presente anche prima
Quando il bambino/ragazzo non si considera completamente integrato nel gruppo dei pari, avverte come se che la sua presenza sia solo tollerata e mai ricercata dagli altri, e questo ingenera in lui un vissuto di vergogna.
Il non sentirsi socialmente accettati è causa di altre preoccupazioni e timori, perché si teme di essere ingiustamente criticati o guardati in modo ostile. Le situazioni più temute sono quelle dove non ci si sente particolarmente "brillanti", Ecco allora la ricerca ossessiva della perfezione prima di esporsi al giudizio altrui.
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Fobia socialeFobia sociale
Manifestazioni◦Vulnerabilità
Il soggetto si sente minacciato◦Inadeguatezza
Sensazione di non essere competente◦Paura del giudizio altrui
Timore di essere sempre giudicato in modo negativo dagli altri
◦Vergogna Timore di perdere la propria buona immagine
sociale◦Meta-vergogna
Paura di mostrare la propria vergognaMaria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
Fobia socialeFobia sociale
Problema dell’accettabilità sociale◦Ipersensibilità ai segnali mandati
dalle altre persone◦La sicurezza personale è funzione
della percezine soggettiva della propria accettazione da parte di un altro ritenuto importante o da parte del gruppo
◦Adesione alle aspettative dell’altroMaria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
Fobia socialeFobia sociale
Atteggiamenti tipici◦Autostima
Bassa autostima Sentimenti di inferiorità Difficoltà ad essere assertivi
◦Giudizio Ipersensibilità alla critica, giudizio negativo,
rifiuto◦Scarse capacità sociali◦Segni di ansia
Mani fredde/sudate, tremori, voce esitante◦Evitamento◦Ansia anticipatoria
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Fobia socialeFobia sociale
Condizioni correlate◦Mutismo selettivo
Rifiuto di parlere pur potendolo fare Accade in situazioni specifiche Esordio precoce (3-7 anni)
◦Ansia da esame Paura di fare brutte figure durante le richieste di
prestazioni
◦Rigidità di temperamento Si agitano quando vengono modificate le loro
abitudini Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Fobia socialeFobia sociale
Sintomatologia
◦Comportamenti Balbettare Scarso contatto oculare Tendenza a borbottare Onicofagia Voce tremante
◦Cognitivi Pensieri di fuga Autocritica
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Fobia sociale - sintomatologiaFobia sociale - sintomatologia◦ Emozionali
Senso di fallimento Umiliazione Imbarazzo Senso di inadeguatezza
◦ Fisiologici Sopra i 10 anni i bambini riferiscono
Palpitazioni cardiache Senso di svenimento Rossore Tremori e sudore Mal di testa
Prima dei 10 anni descrivono i sintomi fisici come Sfarfallio nello stomaco Mal di testa Sernsazione di vomito Manifestazioni di pianto e/o collera
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Fobia socialeFobia sociale
Cause e fattori di rischio◦Biologici e genetici
I disturbi d’ansia sono ricorrenti nella stessa famiglia, ma è meglio parlare di vulnerabilità
Temperamento: inibizione comportamentale Timidezza
◦Ambientali Episodii traumatici Famiglia iperprotettiva o svalutante e ipercritica Esperienze di umiliazione Rigidità del comportamento per evitare ciò che
è nuovo e non si sa come gestire
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Fobia sociale - cause e fattori di rischioFobia sociale - cause e fattori di rischio
Aspetti cognitivi◦ Teoria della mente
Ridotte capacità di autoriflessività (comprendere le proprie emozioni, scopi, credenze) perché orientato sull’altro
Ridotta capacità di decentramento (prendere il punto di vista dell’altro)
Ridotta capacità di mastery (applicare strategie di problem-solving funzionali)
◦ Credenze Vergogna (farò la figura dello sciocco) Inaiutabilità (non potrò farcela) Paura di fare (tutti mi guardano e io sbaglierò)
◦ Memoria selettiva dei propri fallimenti
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Fobia socialeFobia sociale
Fattori di mantenimento◦Familiari
Madre timida (o fobica) favorisce l’evitamento dei compagni o non facilita l’ingresso in nuovi gruppi.
Padre ambiente educativo restrittivo Entrambi scoraggiano l’esplorazione efacilitano
l’evitamento
◦Sociali Una vita riservata non favorisce lo sviluppo di
abilità sociali e di competenze conversazioni che rendonoo difficli i contatti sociali e innescano il circolo vizioso dell’evitamento Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
Fobia socialeFobia sociale
Intervento
◦Training di abilità sociali per insegnare le abilità della comunicazione efficace
◦Social problem solving◦Role-play◦Appaiamento tra pari (modeling)◦Intervento sulla paura
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo ossessivo-Disturbo ossessivo-compulsivocompulsivo
Fa parte della categoria più generale dei disturbi d’ansia
È caratterizzato oltre che dalla presenza di stati ansiosi anche da …
Pensieri intrusivi / ossessiviComportamenti ritualistici
(compulsioni)che …
Sono fonte di sofferenza e interferenza con la normale vita della persona
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo ossessivo-compulsivoDisturbo ossessivo-compulsivo
Pensieri intrusivi / ossessivi
◦ Sono pensieri irrealistici, irragionevoli, persistenti, inappropriati, intrusivi non voluti dal soggetto
Comportamenti ritualistici (compulsioni)
◦ Sono azioni ripetitive o mentali che Hanno lo scopo di ridurre l’ansia Vengono eseguite come contro la propria
volontà (es. lavarsi le mani, controllare q.cosa, riordinare oggetti)
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo ossessivo-compulsivoDisturbo ossessivo-compulsivo
Intrusività del pensiero -> distubo internalizzato◦Atti compulsivi che comportano
disadattamento per il soggetto ne contesti familiare, scolastico, sociale -> disturbo esternalizzato
Rituali più presenti nei bambini◦Controllare ◦Lavarsi le mani
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo ossessivo-compulsivoDisturbo ossessivo-compulsivo
Figure di Attaccamento Fredde e poco disponibili al contatto fisico Poco attive a livello motorio e molto a livello
verbale Limitano la libera espressione delle emozioni Sottolineano l’importanza delle regole e del
conformismo Genitori controllanti Ipercritici e perfezionisti Richiesta di prestazioni troppo elevate rispetto
all’età Severi (poco disposti ad accettare scuse e a
perdonare, colpevolizzanti) Aspettative elevate (mete non fonte di piacere,
ma doveri)Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo ossessivo-compulsivo - EtiologiaDisturbo ossessivo-compulsivo - Etiologia
◦Il bambino sperimenta spesso nel rapporto con i
genitori la sensazione di non essere creduto, ascoltato o considerato
quando si vuole discolpare, giustificare o far valere le proprie ragioni
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo ossessivo-compulsivoDisturbo ossessivo-compulsivo
Epidemiologia◦ Incidenza 1 soggetto su 200
◦ Esordio: 10/12 anni circa◦ Nei maschi l’esordio avviene più
precocemente che nelle femmine
Associato spesso a …◦ Disturbi del comportamento◦ Disturbi d’ansia (es. fobie)◦ Disturbi dell’apprendimento◦ Tic◦ Sindrome di Gilles de la Tourette
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Sindrome di Gilles de la Sindrome di Gilles de la TouretteTourette
Insieme di tic multipli motori associati a tic vocali
◦ A volte le espressioni verbali sono a carattere osceno
Più frequente nei maschi
Disturbo ereditario
Esordio: a volte intorno a due anni, piu’ spesso intorno ai 7 anni
I sintomi si attenuano lentamente con l’etàMaria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
I ticI ticTic
◦Movimenti improvvisi, rapidi, bruschi
◦Indipendenti dalla volonta’
◦Stereotipati
◦Anticipati da altri movimenti, di solito di diverse parti del corpo
◦Si accentuano nei momenti di stress
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
I ticI tic
Tic possono essere◦Motori
Semplici Ammiccare, sbattere le palpebre, fare le smorfie
Complessi (atti motori compositi)
◦Vocali Semplici Complessi
Produzione di parole o frasi senza alcuna finalita’ o slegate dal contesto
Coprolalia (pronunciare parole oscene) 10% dei casi
Ecolalia (ripetere parole altrui) Palilalia (ripetizione delle proprie parole)Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
I ticI tic
Possono essere un…
◦Disturbo transitorio Che compare a tratti, in situazioni di ansia
◦Disturbo cronico Si stabilizza in tutta una gamma di
situazioni soggettivamente vissute come ansiogene
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
I ticI tic
Eziopatogenesi
◦Livello neurologico Anomalie congenite Deficit dimaturazione della dominanza
emisferica◦Associati al DOC
◦Risposte condizionate per ridurre l’ansia
◦Emessi per imitazioneMaria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
I ticI tic
Interventi
◦Ridurre la risposta Dilazionare estinguere la risposta
◦Cognitive Ascoltare il bambino Lasciare spazio alle sue emozioni Insegnare a lasciarsi andare
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo ossessivo-compulsivoDisturbo ossessivo-compulsivo
Manifestazioni piu’ comuni del DOC
◦ Rituali d’addormentamento◦ Pensieri di morte
◦ Temi ricorrenti dei pensieri ossessivi Contaminazione, Aggressivita’ (far male a q.cuno) Sessualita’/masturbazione (sporco), Religiosita’
◦ Temi ricorrenti delle azioni Lavare Controllare, ordinare Toccare/ripetere, Contare
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Disturbo ossessivo-compulsivoDisturbo ossessivo-compulsivo
Cosa fare?
◦Stop del pensiero Richiede un minimo di autoconapevolezza e
capacita’ di monitoraggio Interromprere le catene di pensieri prima che
l’ansia sia troppo forte
◦Ridurre il perfezionismo◦Relativizzare◦Divertirsi◦Rilassarsi
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
I disturbi dell’evacuazioneI disturbi dell’evacuazione
Sfintere uretrale e anale ◦controllati sia dalla muscolatura liscia vie
nervose sottocorticali◦che dalla muscolatura striata vie nervose
corticali
◦Il controllo emerge progressivamente prima in forma di inibizione, poi di evacuazione volontaria
◦Viene raggiunto per maturazione fisiologica, ma e’ soggetto alla regolazione da parte degli adulti
◦E soprattutto diventa un elemento che viene giocato nella relazione FdA/Bambino
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I disturbi dell’evacuazioneI disturbi dell’evacuazione
I disturbi dell’evacuazione:
◦Enuresi Emissione attiva involontaria incosciente e
incontrollata di urina a un età in cui dovrebbe essere acquisito il controllo
◦Encopresi Evacuazione delle feci in luoghi
inappropriati, di solito involontaria, a volte intenzionale dopo i 4 anni di età
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
I disturbi dell’evacuazioneI disturbi dell’evacuazione
Enuresi
◦Differenziare dall’incontinenza Legata fattori infettivi Neurologici Epilessia diabete
◦E. Notturna - più frequente Di solito prima di una fase di sonno
REM
◦E. Diurna - più raraMaria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
I disturbi dell’evacuazione - EnuresiI disturbi dell’evacuazione - Enuresi
Primaria◦Continua a presentarsi anche dopo
l’eta in cui si dovrebbe avere il controllo vescicale (5 anni)
Secondaria◦Compare dopo almeno un anno in cui
il b. ha il pieno controllo e regolazione della vescica
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
I disturbi dell’evacuazione - EnuresiI disturbi dell’evacuazione - Enuresi
Più frequente nei maschi◦A 5 anni
7% maschi 3% femmine
◦A 10 anni 3% maschi 2% femmine
◦Familiarità del disturbo? SI’
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I disturbi dell’evacuazione - EnuresiI disturbi dell’evacuazione - Enuresi
Compare in un momento di crisi◦Ansia◦Separazione◦Gelosia◦Depressione
◦E’ una forma di protesta◦Di richiamo dell’attenzione
soprattutto in una famiglia iperpolarizzata sulla pulizia e regolazione -> innesca facilmente una situazione conflittuale
◦Regressione Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
I disturbi dell’evacuazione - EnuresiI disturbi dell’evacuazione - Enuresi
E’ possible intervento farmacologico◦Imipramina a dosaggio basso
Identificare e modificare le cause dell’ansia
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
I disturbi dell’evacuazione I disturbi dell’evacuazione
Encopresi
◦Meno frequente dell’enuresi 5 anni di eta’ 1% di bambini (sprattutto
maschi)
◦E. Diurna◦E. Notturna
◦E. primaria (non e’ mai stato acquisito il controllo sfinterico)
◦E. secondaria - più frequente (il controllo sfinterico viene perduto)
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
I disturbi dell’evacuazione -encopresiI disturbi dell’evacuazione -encopresi
Il bambino◦A volte si isola per defecare◦A volte non interrompe ciò che sta
facendo◦A volte mentre va in bagno
◦Può ostentare indifferenza◦Nascondersi o nascondere i suoi
indumenti◦Ostentare il fatto
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
I disturbi dell’evacuazione -encopresiI disturbi dell’evacuazione -encopresi
Sono bambini
◦In alcuni casi passivi e ansiosi e l’encopresi è aggressività espressa in modo immaturo
◦In altri casi sono bambini oppositivi e aggressivi e l’encopresi e’ un rifiuto a sottomettersi alle regole
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
I disturbi dell’evacuazione -encopresiI disturbi dell’evacuazione -encopresi
Famiglia
◦Padre di secondo piano rispetto alla relazione madre-bambino
◦Madre molto preoccupata della regolarita’ fisiologia e rigida nell’educazione al controllo
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Disturbi dell’umoreDisturbi dell’umore
Episodio depressivoDisturbo depressivoDisturbi bipolari
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Cos’è un episodio Cos’è un episodio depressivo?depressivo?
Situazione psicologica, affettiva e emotiva caratterizzata da umore depresso per la maggior parte del giorno◦“mi sento triste”◦“vedo tutto in modo negativo”◦“non ce la faccio più”
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Che cos’e’ un disturbo Che cos’e’ un disturbo depressivo?depressivo?
La presenza ripetuta e continuata nel tempo di episodi depressivi
Episodi che durano più di due settimane
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Il bambino tristeIl bambino tristei quadri depressivii quadri depressivi
Indicatori di disagio
◦Scolastici◦Cognitivi◦Comportamentali◦Emozionali◦Fisici
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Quadri depressivi: indicatori di disagioQuadri depressivi: indicatori di disagio
Scolastici
◦Inspiegabile abbassamento del rendimento scolastico
◦Perdita di interesse nelle materie scolastiche
◦Diminuzione nell’impegno
◦I compiti appaiono disordinati o hanno un aspetto che suggerisce che il bambino non si preoccupa di come possano apparire Maria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
Quadri depressivi: indicatori di disagio scolasticiQuadri depressivi: indicatori di disagio scolastici
◦Il b. rinuncia con facilita’ a portare a termine i propri compiti o altre attività, anche ludiche
◦Il b. smette di eseguire regolarmente i compiti assegnati a casa
◦Si lamenta di non avere abbastanza energia per fare quello che gli viene richiesto (tipicamente i compiti)
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Quadri depressivi: indicatori di disagioQuadri depressivi: indicatori di disagio
Comportamentali
◦Agitazione iperattività◦Aumentata dipendenza◦Regressione (giocare con i b. piu’
piccoli)◦Comportamento asociale
(menttire, rubare)◦Rimostranze su ogni cosa◦Disturba in classe
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Quadri depressivi: indicatori di disagio comportamentaliQuadri depressivi: indicatori di disagio comportamentali
◦Fobie◦Si addormenta durante la lezione◦Appare stanco e si muove
stancamentte◦Si aliena la simpatia dei compagni◦Non e’ amato dagli altri bambini◦Rifugge il contatto sociale
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Quadri depressivi: indicatori di disagioQuadri depressivi: indicatori di disagio
Cognitivi
◦Indecisione◦Difficoltà di concentrazione◦Difficoltà a pensare◦Fatica a portare a termine un lavoro◦Espressione di intenti suicidari◦Aspettative ddi errori o fallimenti◦Pensieri di morte
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Quadri depressivi: indicatori di disagioQuadri depressivi: indicatori di disagio
Emozionali
◦Bassa autostima◦Irritabilità◦Lamentazioni eccessive◦Disforia◦Senso di colpa◦Autosvalutazione◦Anedonia (riduzione di interessi,
voglia, desiderio o piacere per tutte le attività)
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Quadri depressivi: indicatori di disagioQuadri depressivi: indicatori di disagio
Fisici
◦Distubi del sonno◦Eccessiva perdita o aumento di peso◦Mutamenti di appetito◦Senso di pesantezza◦Problemi psicomotori◦Manifestazioni anche verbali di
stanchezza
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Quadri depressiviQuadri depressivi
◦Il bambino depresso è un bambino che può essere
Francamente aggressivoOppure
Troppo adulto, apparentemente dolce e maturo in realtà sofferente
Oppure Abulico, con la testa tra le nuvole, sempre
da un’altra parteOppure
Troppo timido e ritiratoOppure
Pieno di dubbi sulle proprie capacitàMaria grazia Strepparava -corso di
psicopatologia dello sviluppo1
Quadri depressiviQuadri depressivi
Depressione e’..
◦Mancanza di piacere◦Rimedio: Far scoprire di nuovo la gioia/il
bello/il piacere delle cose
◦Aggressività e rabbia◦Rimedio: Far emergere il senso di dolore nascosto
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Quadri depressiviQuadri depressivi
Depressione e’..
◦Incapacità/impotenza◦Rimedio: “Ce la si può fare e si può
ricevere aiuto”
◦Sentirsi indegni di amore◦Rimedio: “Ti voglio bene sempre e
comunque”
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
STUDI SUI QUADRI DI TIPO DEPRESSIVOSTUDI SUI QUADRI DI TIPO DEPRESSIVO
In passato sottostimata l’incidenza della depressione infantile
Difficoltà della diagnosi differenziale (ci si può confondere con i disturbi del comportamento o d’ansia)
Popolazione generale: 15-18% ha avuto almeno UN episodio depressivo
Infanzia: 0,5%/3%Pre-pubertà: 10-15%B. ospedalizzti dal 20 al 40%
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
Studi sui quadri di tipo depressivoStudi sui quadri di tipo depressivo
Attaccamento evitante è spesso presente: bambini con questo tipo di attaccamento hanno spesso◦ sensazioni di scarsa autostima, isolamento e rifiuto
rabbioso (Egeland, Sroufe, 1981; Waters, Noyes et al. , 1985)
◦ livelli di depressione più elevati (5 su 10) rispetto a bambini insicuri (1 su 16) (es. mostra di sentirsi non meritevole, pensa a sé come cattivo etc.).
Nell’elaborazione concreta del bambino le tematiche tacite di carattere depressivo possono più spesso prendere la forma di disturbi della condotta, dell’apprendimento e problemi di motivazione e attenzione o di elaborazioni di tipo psicosomatico.
Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1
RICERCHE EPIDEMIOLOGICHE E CLINICHE RICERCHE EPIDEMIOLOGICHE E CLINICHE (Rutter, 1991, 1992)(Rutter, 1991, 1992)
Vere e proprie manifestazioni cliniche depressive (disturbo affettivo “maggiore” o “specifico” con tutto il repertorio ideativo, emotivo, comportamentale e somatico) cominciano a configurarsi con maggior frequenza nel corso della preadolescenza e dell’adolescenza
Un cambiamento qualitativo ed un incremento quantitativo dei disturbi depressivi si ha nel passaggio da fanciullezza ad adolescenza, soprattutto tra le ragazze; aumento dei suicidi e dei tentati suicidi.
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Studi sui quadri di tipo depressivoStudi sui quadri di tipo depressivo
Forte incidenza di precoci esperienze di perdita assoluta (lutti precoci, in particolare della madre) o relativa (grave e prolungata separazione e mancanza di cure) nella storia evolutiva di soggetti clinicamente depressi (Brown, Harris, 1978); Tennant, 1988)
maggiore vulnerabilità alla depressione quando si trovano confrontati con eventi particolarmente critici della vita adulta.
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Studi sui quadri di tipo depressivoStudi sui quadri di tipo depressivo
In donne che avevano perso la madre nell’infanzia si sono riscontrate quote di depressione maggiori (1 su 3) rispetto al gruppo di controllo di donne che non avevano subito alcuna perdita (1 su 10) [Harris e Bifulco, 1986, 1987, 1991]
La perdita precoce si connetteva ad una significativa mancanza di cure, in adolescenza con una elevata percentuale di gravidanze precedenti ilo matrimonio e ad una scelta del partner assolutamente sbagliata, poco supportiva o assente
Lutto vissuto senza possibilità di aiuto, ribellione o protesta, senza possibilità di soffrire il lutto stesso e ricevere conforto.
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Alcune note…Alcune note…In contesti familiari connotati da forti e
continue minacce d’abbandono - minacce usate come mezzo di controllo sul bambino - si determina nel piccolo l’insorgenza di angoscia acuta o cronica
Da adulta la persona potrà rispondere ad un lutto con una depressione cronica in cui la credenza dominante è quella di essere stata deliberatamente abbandonata, come punizione, dalla persona morta.
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IMPORTANTE …IMPORTANTE …Non è tanto la perdita, assoluta o
relativa, in sé a predisporre allo stato depressivo, quanto la qualità del legame che la precede, accompagna e segue, cioè il contesto relazionale in cui si inserisce
Le possibilità di elaborare sentimenti di rabbia e disperazione connessi alla perdita, nel rapporto col genitore rimasto o con la figura sostitutiva supportante sono il fattore correttivo che aiuta un positivo sviluppo dell’individuo
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