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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE
VITTORIO EMANUELE II
CATANZARO
MODULO AGROAMBIENTALE
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Classe V^ sez. A
Anno Scolastico 2015/2016
IL DIRIGENTE SCOLASTICO IL COORDINATORE
Dr.ssa Teresa Rizzo Prof. Alberto CARPINO
Istituto Istruzione Superiore "Vittorio Emanuele II" Catanzaro
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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V A
MODULO AGROAMBIENTALE
Anno Scolastico 2015/16
INDICE ARGOMENTI:
Composizione del consiglio di classe
Elenco candidati Crediti formativi Profilo della classe Finalità del percorso formativo: Profilo professionale
Modulo Agro-ambientale Partecipazione ad attività curriculari ed extra curriculari Risorse e strumenti utilizzati La valutazione Obiettivi raggiunti
Documenti dei singoli insegnanti
ALLEGATI: Simulazione terza prova
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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DOCENTE DISCIPLINA
TERESA RIZZO DIRIGENTE SCOLASTICODEL BENE ENRICA ITALIANODEL BENE ENRICA STORIAMASSARA PATRIZIA LINGUA INGLESECELI ANTONIO ZANGARI SALVATORE TECN. PROD. ANIMALE
GIARDINAZZO MARIABILOTTA FRANCESCO
TRASFORMAZIONE PRODOTTI
TORCASIO BRUNOPITARO VINCENZO
GESTIONE DELL’AMBIENTE E DELTERRITORIO
VALEO PAOLA GENIO RURALE
IANNONE ANTONIOPOMPEA LUCIANO
PRODUZIONE VEGETALE
CARPINO ALBERTOPOMPEA LUCIANO
ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING ELEGISLAZIONE
PARENTELA FRANCESCO MATEMATICA ED INFOR.
LANZO ANNAMARIA EDUCAZIONE FISICA
MARESSA DOMENICO RELIGIONE
COMMISSARI INTERNI DEGLI ESAMI DI STATO
TORCASIO BRUNO GESTIONE DELL’AMBIENTE E DELTERRITORIO
PARENTELA FRANCESCO MATEMATICA ED INFOR.
GIARDINAZZO MARIA TRASFORMAZIONE PRODOTTI
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ELENCO CANDIDATI
N° Cognome Nome1 ANANIA LUCA2 BELLAVISTA ROBERTA3 BONESSI NICOLA4 CANINO FRANCESCO5 CORIGLIANO CHRISTIAN6 CRESCENZI VINCENZO7 CROPANESE GIANLUCA8 CROPANESE PIERLUIGI9 DE SANTIS GIUSEPPE
10 DONATO NOEMI11 FABIANO ALESSANDRO12 FOLINO PIETRO13 GIGLIOTTI GIACOMO14 GRASSO PASQUALE15 IERARDI PIETRO FRANCESCO16 LAMONICA FRANCESCO17 PAONESSA FRANCO18 RAIMONDO ALESSANDRA19 RIZZO GIUSEPPE20 VERALDI MARCO
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CREDITI FORMATIVI
La situazione dei crediti formativi acquisiti negli anni precedenti è la seguente:
Alunno/a
CreditoAcquisitoclasse III
(a.s. 2013/14)
creditoacquisitoclasse IV
(a.s. 2014/15)
creditoacquisitoclasse V(a.s.2015/16)
creditototale
ANANIA LUCA 5 6
BELLAVISTA ROBERTA 5 5
BONESSI NICOLA 4 4
CANINO FRANCESCO 6 6
CORIGLIANO CHRISTIAN 5 4
CRESCENZI VINCENZO 5 5
CROPANESE GIANLUCA 4 5
CROPANESE PIERLUIGI 4 5
DE SANTIS GIUSEPPE 4 4
DONATO NOEMI 5 5
FABIANO ALESSANDRO 5 5
FOLINO PIETRO 5 6
GIGLIOTTI GIACOMO 4 3
GRASSO PASQUALE 5 5
IERARDI PIETRO FRANCESCO 3 4
LAMONICAFRANCESCO 4 5
PAONESSA FRANCO 6 6
RAIMONDO ALESSANDRA 4 5
RIZZO GIUSEPPE 4 4
VERALDI MARCO 6 6
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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E CONSIDERAZIONI FINALI
La classe è formata da 20 alunni (17 ragazzi e 3 ragazze). Dei 20 allievi che stanno per completare l’anno
scolastico, che provengono dalla IV A.
Nel corpo insegnante c’è stata una certa continuità didattica; si sono avvicendati soltanto gli insegnanti
di Genio rurale (quinto anno), quella di matematica (quinto anno), e gestione dell’ambiente e del territorio
(quinto anno).
Dal punto di vista delle capacità la classe ha una fisionomia piuttosto eterogenea, infatti ci sono allievi
più fragili ed insicuri con ritmi di apprendimento più lenti e faticosi, spesso limitati da lacune pregresse mai
completamente risolte e da difficoltà espositiva legata ad un codice linguistico piuttosto scarno ed altri
molto più pronti e sicuri dei propri mezzi. In generale, gli allievi manifestano scarsa compattezza, una buona
disciplina. Alcuni ragazzi manifestano scarso interesse per il momento didattico e disponibilità all’ascolto, un
piccolo gruppo, invece, si è sempre dimostrato disponibile alle attività curriculari ed extracurriculari. Va
rilevato, inoltre, che all’impegno profuso durante le ore di lezione, non sempre è seguita un’adeguata
applicazione domestica.
Pertanto, il percorso didattico è stato contrassegnato da risultati apprezzabili solo per un piccolo gruppo di
allievi. Un secondo gruppo, il più numeroso, costituito da elementi che, pur possedendo capacitò logico
deduttive, non hanno profuso il loro impegno verso l’attività didattica, penalizzando così la loro
preparazione che si attesta su risultati sufficienti.
Un terzo gruppo non è riuscito ad impostare lo studio in maniera organica e coerente per le deboli capacità
logiche ed espressive e per la mancanza di diligenza e impegno nei compiti a casa, circostanze che si sono
tradotte in uno scarso rendimento scolastico.
Va rilevato, che nonostante si avvicini l’ultima fase dell’anno scolastico, anche in vista dell’impegno finale,
questo esiguo gruppo di allievi ha mantenuto un atteggiamento passivo e poco consapevole.
Per quanto attiene la frequenza va ricordato che è stata più o meno assidua per quanto riguarda la classe in
generale, mentre per qualcuno degli allievi è stata più rilevante.
L’alunno che presenta BES è in grado di riferire gli aspetti essenziali formulare comunicazioni semplici
complessivamente chiare anche utilizzano una terminologia non sempre o non del tutto appropriata, anche
se con qualche incertezza. Lo stesso durante l’anno scolastico ha sostenuto prove scritte con misure
compensative e dispensative.
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FINALITA' DEL PERCORSO FORMATIVO
PROFILO PROFESSIONALE
Il Modulo Gestione dell’Ambiente e del territorio consegue i risultati di apprendimento di seguito specificatiin termini di competenze:
1. Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali.
2. Organizzare attività produttive ecocompatibili.
3. Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurandotracciabilità e sicurezza.
4. Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi produttivi;riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza.
5. Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di impatto ambientale.
6. Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricoleintegrate.
7. Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le situazioniambientali e territoriali.
8. Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati allecaratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.
In relazione a ciascuna all’articolazione “Gestione dell’ambiente e del territorio” le competenze di cui sopra
sono sviluppate coerentemente con la peculiarità del percorso di riferimento. Nell’articolazione “Gestione
dell’ambiente e del territorio” vengono approfondite le problematiche collegate della conservazione e
tutela del patrimonio ambientale, le tematiche collegate alle operazioni di estimo e al genio rurale. Il
Diplomato può accedere a tutte le facoltà universitarie, con preferenza per agraria, veterinaria, chimica,
scienze forestali. Attraverso un apposito esame di Stato il Perito Agrario consegue l’abilitazione all’esercizio
della libera professione previa iscrizione all’albo. Il P.O.F. prevede anche il perseguimento dei seguenti
obiettivi trasversali: Il corso di studi promuove l’acquisizione della padronanza della lingua italiana scritta,
orale e tecnica, la conoscenza della lingua inglese e l'acquisizione di competenze logico-matematiche per: o
interpretare testi letterari, scientifici e tecnici; o imparare a porsi problemi e prospettare soluzioni; o
maturare capacità logico-deduttive; o comprendere il linguaggio scientifico e tecnico; o analizzare i
fenomeni naturali; o utilizzare strumenti informatici e telematici.
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PARTECIPAZIONE AD ATTIVITÀ' CURRICULARI ED EXTRA CURRICULARINel corso dell’anno la classe ha partecipato alle attività di seguito elencate:
Partecipazione ad attività di alternanza scuola-lavoro nel settore vitivinicolo Convegno su sostanze stupefacenti Incontro con Esercito Italiano Incontro con il collegio degli Agrotecnici Partecipazione alle attività per il 140° anniversario Orientamento universitario presso Università MEDITERRANEA (RC) Partecipazione alla fiera dell’Orientamento di Lamezia Terme Partecipazione convegno olio di vinaccioli Presentazione libro il cuore e la terra Presentazione libro Ritorno alle radici Partecipazione high school game Partecipazione incontro sul film Terra Madre con il giornalista A. Capellupo Workshop sulle tecniche di assaggio di olio extravergine di olivo Corso informativo di primo soccorso
RISORSE E STRUMENTI UTILIZZATIUtilizzo di sussidi strumentali (biblioteca, laboratorio di informatica, laboratorio multimediale, salaproiezione video-computer, collegamento internet).Utilizzo di sussidi didattici (testi in adozione, testi di diversa natura per lavori di approfondimento e ricerca,fotocopie).
LA VALUTAZIONENel corso dell'anno scolastico, sono state effettuate verifiche orali, sotto forma di colloquio con il singolostudente, estensibile al resto della classe, prove scritte su argomenti di una certa ampiezza e analisi deltesto. Attraverso prove orali di tipo tradizionale, prove strutturate e semistrutturate si sono accertati i livellidi conoscenza in ordine alle discipline da parte di ciascun alunno, al fine di adeguare gli obiettivi, i contenuti,il metodo e gli scambi culturali di ogni allievo e per trovare correttivi adatti al recupero tempestivo.Per lo svolgimento della terza prova è stata privilegiata la tipologia a risposta multipla e risposta apertacentrata sulle seguenti discipline: Inglese Produzioni vegetali Matematica Trasformazione dei prodotti
E' da precisare che tutti i Docenti, per quanto riguarda la terze prova d'esame, hanno provveduto adesercitare gli alunni con quesiti a risposta multipla.Le valutazioni sono state effettuate tenendo conto di quanto deliberato dal Collegio dei Docenti all'iniziodell'anno scolastico e riportate nel P.O.F.Sempre e comunque si è tenuto conto dei seguenti descrittori: Impegno e partecipazione Acquisizione di conoscenze Elaborazione delle conoscenze Autonomia nella rielaborazione critica delle conoscenze Abilità linguistiche ed espressive.
Per le verifiche relative alle prove d'esame il Consiglio di classe ha ritenuto opportuno avvalersi delleseguenti griglie di valutazione
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA D'ITALIANOOttimo
15Buono
12
Suff.10
Insuff.8
Scarso4
Valutazionecomplessiva
Giudizio/voto
Descrittore
Conoscenze:Informazioni , Conoscenze Max 15
Competenze:Pertinenza alla tracciaArgomentazione, Morfosintassi,Proprietà lessicale,Strutturazione logica deldiscorso
Max 15
Capacità:Rielaborazione, Collegamenti eriferimenti, Analisi/SintesiIdeazione e originalità
Max 15
IL PUNTEGGIO OTTENUTO VA DIVISO PER 3
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA SECONDA PROVA SCRITTA (Gestione Ambiente-Territorio)
INDICATORI DESCRITTORI PUNTI012
Completezza nello sviluppodella traccia
nulla; marginale; parziale; esauriente. 3
Conoscenza di principi • non individua i principi; 0• ne individua solo alcuni; 1• ne individua la maggior parte; 2• li individua tutti. 3
Capacità di applicazione • non se applicare i principi; 0• ne so applicare alcuni parzialmente; 1• ne sa applicare alcuni completamente; 2• li se applicare tutti adeguatamente ed efficacemente. 3
Competenza: correttezza • non eseguita; 0nell'esecuzione ed autonomia • decisamente imprecisa; 1operativa • parzialmente imprecisa; 2
• precisa in ogni sua parte con giudizi motivati e scelte personali. 3Competenza: • non utilizzata; 0utilizzo di terminologia e/o • incerta e improprio; 1simbologia corretta secondo • adeguata; 2le norme e convenzioni • appropriata e puntuale. 3
Punteggio totale _ / 15
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GRIGLIA VALUTAZIONE TERZA PROVA PLURIDISCIPLINARE (Tipologia risposta multipla)
GRIGLIA VALUTAZIONE TERZA PROVA TIPOLOGIA MISTA
E TABELLA DI CORREZIONE
Durata della prova 90 minuti
Punteggi
Risposte aperte (Max 5 punti ciascuna); Max 5 x 2 = 10 Punti
Nessuna risposta punti 0
Conoscenza dell’argomento punti da 0 a 2
Utilizzo di terminologia specifica punti da 0 a 2
Pertinenza sostanziale risposta Punti da 0 a 1
Ogni Materia ha 15 punti
10 per le risposte aperte 5 per le risposte a scelta multipla
Il punteggio finale il 15esimi si ottiene dalla media dei punteggi per materia approssimata all’intero superiore
Candidato
PunteggioDisciplina
1 2 3 4 5 6 7 Totale
Inglese
Produzioni Vegetali
Trasformazione dei prodotti
Matematica
PUNTEGGIO 3^PROVA PUNTEGGIO __/15
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OBIETTIVI RAGGIUNTIDa un punto di vista metodologico, attraverso una programmazione quadrimestrale a carattere modulare, glialunni sono stati guidati e rielaborare, sintetizzare ed esprimere il proprio giudizio mediante l'esposizione siascritta che verbale, utilizzando un linguaggio specifico ed appropriato, con l'intento di raggiungere i seguentiobiettivi:CONOSCENZE
Acquisizione di adeguate capacità linguistico-espressive. Acquisizione dei principali fenomeni storico-letterarie relativa contestualizzazione e storicizzazione. Acquisizione, nel campo dell'agricoltura, dell'alimentazione e dell'ambiente, di una professionalità di
base flessibile e polivalente.
Acquisizione di conoscenze economiche estimative e zootecniche in funzione dell'assetto delterritorio, anche dal punto di vista ecologico e della difesa dell'ambiente.
Acquisizione dei principali processi tecnologici relativi alla trasformazione delle materie prime piùdiffuse sul territorio e controllo della qualità.
Acquisizione dei principali interventi di lotta nel rispetto dell'ambiente.
COMPETENZE Comunicare con un linguaggio adeguato le proprie conoscenze, sintetizzare e motivare un giudizio.
Contestualizzare e storicizzare un autore o un'epoca e analizzare un testo letterario. Gestire un'azienda agraria e organismi associativi. Assistere, sotto l'aspetto tecnico, economico-contabile e fitoiatrico, aziende agrarie ed organismi
associativi. Prestare assistenza nella progettazione e realizzazione delle opere di miglioramento e di
trasformazione delle realtà territoriali.
CAPACITA' Cogliere relazioni e analogie fra i diversi ambiti disciplinari. Elaborare criticamente e produttivamente le conoscenze acquisite. Elaborare ed esprimere giudizi critici e autonomi. Elaborare quesiti estimativi attraverso l'analisi di problematiche di interesse professionale.
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DOCUMENTI DEI SINGOLI INSEGNANTIpresentati al Consiglio di Classe del 12 Maggio 2016
DISCIPLINA: ITALIANO
DOCENTE: PROF.SSA ENRICA DEL BENE
In relazione a quanto previsto dalla programmazione curriculare, sono stati conseguiti i seguenti obiettivididattici finali in termini di competenze, capacità, conoscenze:COMPETENZE
lettura sufficientemente espressiva dei testi letterari; acquisizione di un’adeguata competenza comunicativa nel linguaggio orale e scritto attraverso lo
sviluppo dell’abilità espositiva e la comprensione delle varie tipologie testuali ;CAPACITA’
potenziamento della capacità attentiva e dell’impegno; interpretazione dei testi letterari; rielaborazione dei contenuti appresi.
CONOSCENZE acquisizione dei contenuti proposti nei vari percorsi di apprendimento;
CONTENUTI, STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE DEI MODULIIl percorso didattico è stato strutturato in moduli:
1) Naturalismo francese : Zola.2) La narrativa verista del secondo Ottocento: Giovanni Verga3) Il simbolismo : Baudelaire4) La crisi del Positivismo; il Decadentismo in Italia: Pascoli e D’Annunzio5) La narrativa italiana del primo Novecento e il rifiuto della tradizione: Pirandello6) La poesia pura: Ungaretti, Montale, Quasimodo7) Neorealismo e dintorni, Vittorini e Pavese.8) Raccontare l’Olocausto. Primo Levi.9) Incontro con Dante: quadro riassuntivo della Divina Commedia e alcuni canti del Paradiso10) Lavoro di esercitazione sulle prime prove d’esame, soprattutto analisi del testo e saggio breve.
A tutt’oggi il programma è stato svolto fino a Ungaretti.
Gli argomenti sono stati trattati in un’ottica di interdisciplinarietà, in quanto sono stati collegati al periodostorico in cui le correnti letterarie si sono sviluppate e gli autori hanno vissuto.Gli argomenti studiati sono stati verificati giornalmente in discussioni chiarificatrici, ma anche in verifichescritte e orali.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Tipologia delle verifiche scritte: analisi del testo; saggi brevi; elaborati di carattere storico e di tipoargomentativo.Per quanto riguarda la valutazione, sono stati tenuti in considerazione i seguenti descrittori:
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o Completezza nello svolgimento della tracciao Correttezza della forma espositivao Originalità delle ideeo Capacità di analisi e sintesio Uso critico delle informazioni
METODI, MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI
Per inquadrare le correnti letterarie e gli autori, contestualizzati alla loro epoca, mi sono avvalsa dellalezione frontale. Subito dopo ho presentato gli autori attraverso le loro opere, ho seguito il percorsoantologico adottato dal testo in uso nella classe e ho messo in evidenza gli elementi fondamentali della loropoetica. La lezione frontale si è alternata al continuo dialogo, indirizzato alla verifica e al chiarimento, permezzo di lettura, interpretazione ed analisi dei testi, prose e poesie, degli autori, per delinearne il pensiero,la poetica e la visione del mondo, nonché il loro rapporto con le correnti letterarie e la realtà storica esociale a cui fanno riferimento.Riguardo al Paradiso, all’inizio dell’anno ho riepilogato la struttura dell’ Opera ; sulla base di ciò ho collegatoi canti studiati, per quanto possibile, a quelli dell’Inferno e del Purgatorio, tentando in tal modo di dare unavisione dell’unitarietà e simmetria del poema. Questa operazione è stata fatta soprattutto per il primo, ilsesto e l’ultimo canto.Sono state affrontate, inoltre, varie tematiche, quali: l’emigrazione e il razzismo, il mondo dei mass-media,la guerra, il lavoro, ecc. Tutti sono stati oggetto di riflessioni, dibattiti, ricerche, lavori di gruppo, sfociati poiin elaborati, soprattutto analisi del testo e saggi brevi.
LIBRI DI TESTO“Il rosso e il blu” – Letteratura Lingua ArteDalla fine dell’Ottocento a oggiVolume 3°, tomi 3a e 3bAutori: Roncoroni – Cappellini – Dendi – Sada - TribulatoCasa editrice: C. Signorelli ScuolaLa Divina Commedia – nuova edizione integraleAutore: Dante AlighieriA cura di Alessandro MarchiCasa editrice: ParaviaTesti vari – dispense e fotocopie
CONSIDERAZIONI FINALILa classe è costituita da 20 alunni frequentanti, quasi tutti pendolari, tra cui tre ragazze. Un allievopresenta disturbi cognitivi (DSA) e sono stati programmati degli obiettivi minimi.La classe è fornita di abilità e competenze complessivamente sufficienti. Si sono evidenziati due gruppi dilivello: il primo che presenta una buona preparazione di base, ha manifestato buone capacità espressive, dianalisi e di sintesi e una certa predisposizione allo studio. Questi discenti inoltre s’impegnano in modoattivo, partecipando a colloqui e dibattiti, ascoltando e intervenendo. Il secondo gruppo si caratterizza peruna certa insicurezza nelle capacità espressive ed espositive e per un codice linguistico ristretto,caratteristiche migliorate nel corso degli anni. La classe presenta, inoltre, un metodo di studio pocoadeguato, basato soprattutto sull’apprendimento mnemonico degli argomenti oggetto di studio.A tutt’oggi un allievo si è rifiutato di conferire nella disciplina e non ha partecipato al dibattito scolastico,sin dall’inizio dell’anno.Dal punto di vista comportamentale gli alunni, pur essendo vivaci, si sono dimostrati sempre corretti conl’insegnante e tra di loro.
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DISCIPLINA: STORIA
DOCENTE : PROF.SSA Enrica Del Bene
OBIETTIVI
In relazione alla programmazione curriculare sono stati globalmente conseguiti i seguenti obiettivi:
CONOSCENZE
Conoscenza dei principali avvenimenti storici dalla fine dell’800 alla seconda guerra mondiale.
COMPETENZE
La classe, pur a livelli diversi da allievo ad allievo, ha dimostrato di saper :
Essere consapevole della complessità dei fatti storici.
Essere in grado di ricercare i significati dei fatti storici.
Individuare analogie e differenze tra i vari fenomeni storici.
CAPACITA’
La classe, pur a livelli diversi, da allievo ad allievo, ha dimostrato di saper:
Selezionare le informazioni in coerenza con la tematizzazione stabilita.
Relazionare in modo organico su argomenti appositamente preparati dall’insegnante.
Valutare documenti ed elaborare un testo argomentativo.
SUSSIDI DIDATTICI
Per raggiungere risultati generalmente accettabili sul piano formativo e per valorizzare le potenzialità diciascuno, si sono utilizzati i libri di testo, oltre a fotocopie e siti internet.
Libro di testo“Storia magazine” – volume 3°: Il Novecento e l’inizio del XXI secolo tomo A: Il primo Novecento tomo B: “Dal secondo dopoguerra ai giorni nostri”Autori: Mario Palazzo – Margherita Bergese – Anna RossiEditrice: La scuola
ATTIVITA’ CURRICULARI
Lo svolgimento della programmazione è stato regolare. Inoltre, si è sempre cercato di puntualizzare efissare pochi, ma importanti, concetti, ragion per cui si è perso del tempo nel ribadire dette idee.
CONTENUTI, STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE DEI MODULI
Il percorso didattico è stato strutturato in sette moduli:
o Dall’unità d’Italia alla fine dell’Ottocentoo L’economia capitalista durante la “belle epoque”; l’età giolittiana
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o Guerra e rivoluzione: La prima guerra mondiale e la Rivoluzione russao L’età dei totalitarismi: Fascismo e Nazismoo La seconda guerra mondialeo Il secondo dopoguerra: Le origini della guerra fredda. L’Italia dalla fase costituente al
centrismo.o Gli anni di piombo.
Il programma è stato svolto fino alla decolonizzazione .Gli argomenti sono stati trattati in un’ottica di interdisciplinarietà, in quanto sono stati collegati alle correntiletterarie e artistiche contemporanee.Gli argomenti studiati sono stati verificati giornalmente in discussioni chiarificatrici, ma anche in verifichescritte e orali.
TIPOLOGIA DELLE PROVE UTILIZZATEPer valutare l’apprendimento in itinere e verificare conoscenze, competenze e capacità sono state utilizzateverifiche orali e scritte.
CONSIDERAZIONI FINALI
La classe è costituita da 20 alunni frequentanti, quasi tutti pendolari, tra cui tre ragazze. Un allievo presentadisturbi cognitivi (DSA) e sono stati programmati degli obiettivi minimi .La classe è fornita di abilità e competenze complessivamente sufficienti. Si sono evidenziati due gruppi dilivello: il primo che presenta una buona preparazione di base, ha manifestato buone capacità espressive, dianalisi e di sintesi e una certa predisposizione allo studio. Questi discenti inoltre s’impegnano in modoattivo, partecipando a colloqui e dibattiti, ascoltando e intervenendo. Il secondo gruppo si caratterizza peruna certa insicurezza nelle capacità espressive ed espositive e per un codice linguistico ristretto,caratteristiche migliorate nel corso degli anni. La classe presenta, inoltre, un metodo di studio pocoadeguato, basato soprattutto sull’apprendimento mnemonico degli argomenti oggetto di studio.A tutt’oggi un allievo si è rifiutato di conferire nella disciplina e non ha partecipato al dibattito scolastico,sin dall’inizio dell’anno.Dal punto di vista comportamentale gli alunni, pur essendo vivaci, si sono dimostrati sempre corretti conl’insegnante e tra di loro.
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DISCIPLINA : INGLESEDOCENTE : PROF. PATRIZIA MASSARA
PROFILO DELLA CLASSE:La classe VA presenta nel complesso una composizione eterogenea sia in rapporto al grado di maturazioneche per profitto.La situazione in ingresso comprendeva un certo numero di alunni che presentava difficoltà nello studio delladisciplina, per cui durante i primi due mesi dell’anno scolastico l’attività didattica è stata finalizzata allaripetizione e al recupero degli argomenti essenziali del programma pregresso.Solo nel secondo quadrimestre la programmazione ha potuto avviarsi su percorsi didattici di ampliamentodi conoscenze, competenze e capacità.Le attività curriculari e l’organizzazione della didattica hanno avuto per oggetto:─ Sviluppo delle capacità di leggere un brano o un documento e coglierne il messaggio;─ Sviluppo delle capacità di collegamento e di confronto tra le diverse discipline;─ Sviluppo delle capacità di rielaborazione, sistemazione e presentazione delle conoscenze acquisite
adoperando un linguaggio appropriato e corretto;Tutto ciò è stato ottenuto seguendo una didattica essenziale, con schemi molto semplici, poiché buonaparte degli alunni ha dimostrato difficoltà di esposizione e di sintesi. Un piccolo gruppo non sempre hasaputo cogliere le sollecitazione dell’ insegnante a uno studio più logico e più coerente e si è impegnato inmodo discontinuo.Altri, pur presentando incertezze nella preparazione, sono riusciti a seguire la programmazione attestandosisu livelli di sufficienza.Solo pochi alunni hanno raggiunto risultati discreti, sia per quanto riguarda i contenuti che per quantoattiene alla capacità di riflessione e analisi.
CONOSCENZEGli alunni conoscono:─ Il lessico specialistico e settoriale in riferimento agli argomenti affrontati;─ I lineamenti e la terminologia di base dell’agronomia, botanica e zootecnia
COMPETENZEGli alunni sanno:─ Leggere e comprendere testi relativi alle problematiche studiate;─ Produrre testi di carattere generale e specialistico limitatamente alle tematiche oggetto di studio,
esprimersi nella lingua straniera sulla base di precise indicazioni contenutistiche afferenti alle tipologieaffrontate;
─ Riassumere un testo scritto di media difficoltà;─ Produrre semplici testi orali di carattere generale e specialistico limitatamente alle tematiche oggetto di
studio attinenti al proprio ambito professionale.
CAPACITÀGli alunni sanno:─ Organizzare significativamente le conoscenze acquisite;─ Lavorare in piccoli gruppi rispettando i ruoli, con compiti e temi precisi;─ Sintetizzare le conoscenze sulla base di una scaletta di precise istruzioni.
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CONTENUTI AL 15 MAGGIO 2016
MOD. 1: WINE
MOD. 2: OLIVE OIL
MOD. 3: MILK
MOD. 4 :FARM BUILDING
MOD. 5: CITRUS
MOD. 6: FRUIT TREES
METODI MATERIALE E SUSSIDI DIDATTICIPer raggiungere gli obiettivi prefissati si è fatto uso del metodo nozionale – funzionale che è basato sullacomunicazione attiva della lingua e che è servito a sviluppare le quattro abilità linguistiche fondamentali:capire, parlare, leggere e scrivere. Si è partiti dall’analisi testuale delle letture dal libro di testo “NEWCHALLENGES IN AGRICULTURE”, collegate alle materie professionali per rielaborarne i contenuti eaffrontare conversazioni nella microlingua. Gli obiettivi fondamentali sono stati quelli di consolidare esviluppare la conoscenza della lingua inglese sia generale sia applicata alle materie tecniche, specifichedell’indirizzo e di sviluppare negli studenti l’abilità di lettura di testi inglesi relativi alle discipline scientifiche.Un’adeguata conoscenza della lingua settoriale non può, infatti, che essere d’aiuto sia in vistadell’inserimento nel mondo del lavoro, sia per sviluppare la capacità di comprensione di documenti e di testispecialistici propri del livello universitario. Il livello linguistico dei materiali proposti è pre-intermediate ointermediate. I vari testi sono stati trattati tenendo conto, ove possibile, del carattere pluridisciplinare deitemi affrontati cercando di cogliere i nessi con le altre materie. È, infatti, opportuno che lo studenteconosca già in L1 quanto viene proposto in L2. L’analisi del testo è fondamentale ed è stata realizzatatramite una serie di esercizi di vario genere.
VERIFICHE E VALUTAZIONIDurante l’anno scolastico la classe è stata sottoposta a momenti di verifica sia scritta che orale. Accanto alleinterrogazioni tradizionali l’intera classe è stata coinvolta in attività di controllo dell’apprendimento. Sonostate svolte prove scritte nei due quadrimestri. La valutazione è stata effettuata sui livelli di abilità ecapacità acquisite tenendo conto anche dell’impegno personale, delle capacità individuali, del profittoscolastico e del livello di partenza di ogni singolo alunno.
L’insegnante Patrizia Massara
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DISCIPLINA : TECNICHE DI PRODUZIONE ANIMALE
DOCENTI : PROF. ANTONIO CELI – PROF. SALVATORE ZANGARI
DISCIPLINA : TECNICHE DI PRODUZIONE ANIMALE
DOCENTI : PROF. ANTONIO CELI – PROF. SALVATORE ZANGARI
L’iniziale proposto è stato quello di fornire agli alunni gli elementi conoscitivi basilari ed essenziali dellaZOOTECNICA allo scopo di porli nelle condizioni di pervenire a scelte razionali in merito ai problemiche gravitano intorno alla realtà agricola in generale e zootecnica in particolare.Gli alunni, grazie anche alle esperienze maturate nel corso di zootecnia degli anni precedenti, avrebberodovuto acquisire le norme, le tecniche e le procedure che regolano la conduzione di un allevamentoanimale previa la conoscenza delle esigenze dell’animale in funzione dell’ambiente in cui vive e,soprattutto, dei servizi forniti.Per il raggiungimento di tali obiettivi il programma è stato strutturato nel modo seguente:
o Allevamenti zootecnici: risorse, energia, ambiente.o Alimenti per gli animali da allevamento. (foraggi verdi, fieni e fienagione, disidratazione, insilati
e insilamento, mangimi concentrati).o Alimentazione degli animali domestici. (classificazione degli alimenti, composizione chimica degli
alimenti, alimentazione e ricambio materiale ed energetico, metodi di razionamento).o Igiene e sanità zootecnica.
La tematica dell'alimentazione è stata avviata con l’esposizione dei fabbisogni nutritivi delle variespecie e categorie di animali, e, successivamente rafforzata con esempi ed esercitazioni sulrazionamento e sulla preparazione di diete relative alle bovine appartenenti a razze da latte in variecondizioni di allevamento e fisiologiche.Gli argomenti di cui sopra sono stati trattati in maniera alquanto aggiornata, anche se necessariamentecontenuta, con la costante avvertenza di perseguire l’obbiettivo di un livello di apprendimento generaleanche se differenziato e, ricorrendo alla sintesi e allo schematismo, essenziali per una modernadidattica, si è data alle lezioni frontali un’impostazione flessibile e pertanto utilizzabili in diversipercorsi didattici in relazione alle esigente dei discenti.Per tale aspetto, oltre al libro di testo di A. Falaschini e M. T. Gardini – Produzioni animali:Alimentazione animale igiene e sanità zootecnica. Vol. 2 – ottimo strumenti didattico, sono statiutilizzati schemi, disegni e fotografie che hanno favorito la comprensione e la memorizzazione degliargomenti trattati.Allo scopo di favorire la preparazione non solo scolastica ma, anche e soprattutto, quella professionalesono state usate dispense specifiche fornite dall’APA di Catanzaro o preparate dal sottoscrittodocente.Non sono mancati i collegamenti con altre discipline quali: Genio rurale, Industrie agrarie e tecnica digestione in particolare. In questa classe si è registrato, soprattutto nel primo periodo scolastico, unnotevole grado di disinteresse nonostante le numerose sollecitazioni per cui, molti argomenti si sonodovuti riprendere e ripetere più volte al fine di ottenere risultati quanto meno accettabili.Per onor del vero vi è da dire che non sono mancati attenzione e interesse alle lezioni da parte dellamaggior parte degli alunni ma, nonostante le sollecitazioni è stato del tutto disertato l’impegno casalingonecessario per il corretto metabolismo degli argomenti affrontati.Nell’ultimo scorcio dell’anno gli alunni, in generale, hanno cercato di recuperare quanto purtroppo persoin precedenza facendo registrare risultati che nel complesso risultano modesti e sicuramente non
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rispondenti a quelli che si sarebbero potuti raggiungere in considerazione delle potenzialità dagli stessiposseduti. Solo pochi elementi, anche se con minore intensità rispetto al passato, sono staticostantemente e proficuamente impegnati nello studio.Le verifiche, rispondenti al P.O.F., sono state costanti ed impostate, oltre che sulle tradizionali prove,con la somministrazione di test ( domande a risposta multipla e a risposta aperta) ed è stato favorito ilcolloquio collettivo per stimolare il confronto delle esperienze personali maturate dagli alunni nelleproprie aziende.Gli alunni tutti sono stati impegnati nell’esercizio di risoluzione di semplici problemi.Vari sono stati i motivi che hanno ostacolato e rallentato lo svolgimento dei programmi (Tardiva nominadel docente, assenze collettive ed individuali degli alunni, sospensione delle lezioni per vari motivi,attività scolastiche extracurricolari, ecc.) infatti molti argomenti preventivati non sono stati trattatied altri solo accennati negli aspetti essenziali.Non sono mancati i momenti dedicati al recupero in itinere.
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DISCIPLINA : TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI
DOCENTI : PROFF. MARIA GIARDINAZZO – FRANCESCO BILOTTA
OBIETTIVI TRASVERSALI- Acquisizione di un metodo di studio autonomo ed efficace per un apprendimento duraturo nel tempo
-affinamento delle capacità di analisi e sintesi
-acquisizione e potenziamento del le abilità linguistiche, delle conoscenze lessicali e del l’uso della correttaterminologia nelle diverse discipline in modo da comunicare efficacemente utilizzando linguaggi tecniciadeguati;
- acquisizione di metodi che consentano una più adeguata conoscenza delle moderne tecnologietrasformative nel rispetto della persona, dell’ambiente e del territorio.
- sviluppo delle capacità critiche e valutative, intese come capacità di fornire risposte personali a situazioninuove
OBIETTIVI DISCIPLINARI
1) Una visione organica delle principali tecnologie di trasformazione che trovano impiego nell’industriaenologica, olearia e, in parte, in quella lattiero-casearia
2) Capacità di giudizio sulla composizione della materia prima, nonché capacità di scelta della linea ditrasformazione più idonea per i singoli casi, con considerazioni appropriate sulla qualità finale deiprodotti.
3) Acquisizione delle metodologie atte a consentire la valutazione di parametri fisici, chimici e biologici dalpunto di vista qualitativo e quantitativo
4) Acquisizione di alcune conoscenze circa le normative più importanti che regolano le industrie agrarie ele tecniche di trasformazione dei prodotti agrari.
5) Gestione di attività trasformative , valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurandotracciabilità e sicurezza.
STRUTTURA ED ORGANIZZAZIONE DEI MODULI
I contenuti sono stati suddivisi in tre blocchi tematici fondamentali:
1) Tecnologia enologica( dall’uva al vino, dall’ammostamento alla vinificazione, dalle valutazionicommerciali alle normative più importanti).
2) Industria olearia: (dalla raccolta delle olive alle linee di estrazione, dalla qualità alla classificazione).
3) Tecnologia lattiero-casearia:( produzione del latte, il latte come alimento, caratteristiche chimiche emicrobiologiche del latte.
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ATTIVITA' PRATICHE
Ogni blocco tematico è stato integrato con l’attività di laboratorio e l'attività di cantina. Quando lemetodiche e le strumentazioni disponibili lo hanno consentito, sono state effettuate determinazionianalitiche su mosto, vino, latte, olio.
CONTENUTI
INDUSTRIA ENOLOGICA
L’UVA : Caratteristiche botaniche. Il frutto: struttura e composizione chimica Fasi di maturazione.Vendemmia. Raccolta e maturazione delle uve.
IL MOSTO: Tecniche di ammostamento. Composizione chimica del mosto. Determinazioni analitiche delmosto. Microflora enologica. L’anidride solforosa in enologia.
LE TRASFORMAZIONI DEL MOSTO IN VINO: Il processo fermentativo. Fattori che regolano la fermentazione.I prodotti secondari della fermentazione alcolica. Fermentazione malolattica.
IL VINO: Tecniche di vinificazione. Tipi di vinificazione: vinificazione in rosso, vinificazione in bianco,termovinificazione, criomacerazione, vinificazione con macerazione carbonica
CURE E TRATTAMENTI OPERATI SUL VINO: Interventi correttivi. Composizione chimica del vino.Classificazione dei vini.
ALTERAZIONI DEL VINO.
TRATTAMENTI DI STABILIZZAZIONE OPERATI SUL VINO: chiarificazioni, filtrazioni
INDUSTRIA OLEARIA
RACCOLTA E LAVORAZIONE DELLE OLIVE: L’oliva, generalità e composizione chimica. Maturazione. Tecnichedi raccolta. Immagazzinamento. Mondatura e lavaggio. Macinazione. Gramolatura. Estrazione. Diversetecniche di estrazione dell’olio.
L’OLEIFICIO. Frantoi classici e moderni. Il sistema tradizionale o discontinuo, il sistema moderno o continuo.Estrazione per percolamento
L’OLIO: Composizione chimica. Frazione saponificabile, frazione insaponificabile. Oli vergini e oli d’oliva. Laraffinazione dell’olio. I difetti e le alterazioni dell’olio. Caratteristiche nutrizionali dell’olio d’oliva.
LEGISLAZIONE. Classificazione merceologica e definizioni degli oli d’oliva, legislazione olivicola per losmaltimento delle acque reflue.
TECNICHE DI ASSAGGIO DELL’OLIO: Caratteristiche organolettiche dell’olio.
Il panel test
IL LATTE
IL LATTE: Definizioni e generalità. Proprietà chimico-fisiche e fattori che influenzano la composizione dellatte. Latte alimentare e latte industriale. Valore alimentare. I costituenti del latte. I microrganismi del latte.
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TRASFORMAZIONI E CONSERVAZIONI DEL LATTE: Tecniche di risanamento del latte. Pastorizzazione esterilizzazione.
Al 13 maggio gli argomenti sottolineati in corsivo non sono stati trattati.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E ABILITA’
CONOSCENZE:
Conoscere le tecnologie speciali per l’enologia, per l’industria olearia e lattiero casearia, gli aspettimicrobiologici ed enzimatici dei processi delle diverse filiere produttive.
Conoscere la costituzione chimica delle componenti dell’uva, dell’oliva e del latte e la relativaimportanza per il prodotto finito.
Descrivere le linee tecnologiche dei prodotti trasformati Conoscere i principali parametri analitici Conoscere le norme legislative che regolano le industrie agrarie e le tecniche di trasformazione dei
prodotti agrari.COMPETENZE
Capacità di valutare e definire in maniera critica interventi tecnici atti a migliorare la qualità deiprodotti, da effettuare con i mezzi adeguati
Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti eassicurando tracciabilità e sicurezza
Promuovere la valorizzazione dei prodotti agroalimentari legati al territorio Controllare i processi biochimici che avvengono durante tutte le fasi di trasformazione dei prodotti Essere capaci di valutare e definire in maniera critica eventuali interventi tecnici atti a migliorare la
qualità dei prodottiABILITA’
Individuare le linee trasformative più adatte alla qualità delle produzioni e ai livelli tecnici realizzabili Definire le modalità operative per la realizzazione dei singoli processi Comprendere e prevenire i processi di alterazioni chimiche e microbiologiche dei prodotti Prevedere i sistemi di manutenzione ordinaria nel corso dei processi Individuare criteri e sistemi per il trattamento dei reflui Individuare le normative sulla sicurezza e la tutela ambientale in relazione alle attività produttive del
settore─ OBIETTIVI MINIMI─ Riguardo gli argomenti svolti e i risultati attesi, l’alunno con obiettivi minimi è in grado di:
Riferire gli aspetti essenziali Formulare comunicazioni semplici, complessivamente chiare, anche utilizzando una
terminologia non sempre o non del tutto appropriata Operare in laboratorio in maniera sufficientemente autonoma, anche se con qualche
incertezza
STRUMENTI DI VERIFICA
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Per verificare la validità della programmazione, degli obiettivi prefissati, nonché l’adeguatezza dei metodi edei contenuti sono state effettuate prove orali, test e prove strutturate di diversa tipologia, brevi relazionisu esercitazioni effettuate e prove pratiche di laboratorio.
METODI, MEZZI STRUMENTI
Sono state effettuate lezioni frontali, esercitazioni di laboratorio, attività di cantina; si è fatto uso di delmezzo informatico per ricerche e approfondimenti, di fotocopie. E’ stato utilizzato il libro di testo:
”TECNOLOGIE CHIMICO-AGRARIE” di A. Machado edito da POSEIDONIA
VALUTAZIONE
Nella valutazione finale, a cui si perverrà con ulteriori simulazioni di terza prova e di colloqui, si terrà conto,oltre che dei voti assegnati nelle singole prove, anche del livello di preparazione conseguito dallo studente,dell’impegno, dell’interesse e della partecipazione al dialogo educativo.
Sul giudizio complessivo influiranno il grado di autonomia organizzativa e la regolarità della frequenza.
Per quanto riguarda la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza e abilità, si fa riferimento a quantodeliberato dal Collegio dei Docenti all’inizio dell’anno scolastico e riportato nel P.O.F.in relazione alleconoscenze, competenze e capacità di ogni singolo allievo.
CONSIDERAZIONI FINALI
La classe, formata da 20 alunni (17 ragazzi e 3 ragazze), nel corso del quinquennio ha modificato in parte lasua fisionomia, avendo perso degli allievi, fermati lungo il percorso e, contestualmente, ne ha acquisiti altriche si sono aggiunti nel corso degli anni. Dal punto di vista relazionale gli allievi si sono presentati piuttostocoesi e ben disposti ai rapporti interpersonali, ma hanno evidenziato, nel complesso, modesto interesse ealterna partecipazione durante le attività didattiche proposte in classe o nei laboratori.
Nell’arco dell’anno, nonostante un’apparente interesse manifestato durante l’espletamento delle attivitàdidattiche, è stato più volte necessario invitare gli alunni ad un maggior senso di responsabilità, conparticolare riguardo alla puntualità e al rispetto degli impegni presi, alla necessità di una maggioreapplicazione nello studio e alla frequenza alle lezioni. Spesso l'interesse e la partecipazione,manifestati inclasse non hanno trovato adeguato riscontro nell’applicazione quotidiana necessaria per l’acquisizione deicontenuti.
Per quello che riguarda il profitto si possono individuare tre fasce di livello: la prima include un esiguonumero di allievi che hanno raggiunto una discreta preparazione nella disciplina evidenziando adeguateconoscenze e competenze ed una buona capacità di analisi e sintesi; la seconda è costituita da elementi che,pur possedendo capacità logico-deduttive, non hanno profuso il loro impegno verso l’attività didattica,penalizzando così la propria preparazione che si attesta comunque su risultati appena sufficienti ; la terza eultima fascia è costituita da alcuni studenti che, per la mancanza di interesse, per l’impegno moltodiscontinuo e per le notevoli lacune pregresse, evidenziano una preparazione piuttosto frammentaria esuperficiale ed una scarsa conoscenza della struttura della disciplina.
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DISCIPLINA : GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO
DOCENTI : BRUNO TORCASIO - VINCENZO PITARO
OBIETTIVI TRASVERSALI:- Acquisizione di un sicuro metodo di studio (apprendimento selettivo, strutturato con parole proprie informa coerente, attento ai passaggi logici);- affinamento delle capacità di analisi e sintesi e di trasferibilità”;- ampliare le conoscenze lessicali e potenziare l’uso della corretta terminologia nelle diverse discipline inmodo da comunicare efficacemente utilizzando linguaggi tecnici adeguati;- acquisizione di metodi che consentano una più adeguata conoscenza dell’ambiente anche al fine difavorire lo sviluppo di atteggiamenti di rispetto nei confronti dello stesso.
OBIETTIVI DISCIPLINARI:- acquisire la consapevolezza che le attività antropiche possono operare profonde trasformazioni degliecosistemi, modificandone non solo gli equilibri, ma minacciando direttamente risorse naturalifondamentali per l’uomo e mettendo in diretto pericolo la sua salute e la situazione igienica che loriguarda;- riflettere sull'importanza della biodiversità e delle aree protette nonché sull’uso delle carte tematicheambientali;
- riflettere sull'importanza della presenza dell’uomo sul pianeta Terra;
- comprendere che le azioni dell’uomo in un contesto di ecosistemi possono avere conseguenze notevoli(dissesti idrogeologici, riscaldamento globale, buco dell’ozono, inquinamenti, problema dei rifiuti,sostenibilità)
- individuare le principali cause di inquinamenti del suolo-acqua-aria-elettrosmog - radioattività;
- descrivere gli effetti degli inquinamenti;
- individuare le principali cause di inquinamenti;
- descrivere gli effetti dei dissesti idrogeologici;
- individuare le principali cause dei dissesti idrogeologici
- descrivere le misure di prevenzione dai dissesti;
- saper valutare l’impatto ambientale;
- saper valutare il problema dei rifiuti ;
- acquisire la consapevolezza dell’impatto che ha l’uomo sull’ambiente;
- saper valutare la sostenibilità in termini ambientali
- capacità di individuare e consultare le fonti legislative sulla politica ambientale con particolare riferimentoalle misure del PSR Calabria in fatto di tutela ambientale.
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Verifica e valutazione
Colloqui, relazioni; prove oggettive strutturate (scelte multiple, risposte singole); casi studio proposti.
Metodologia, mezzi e strumenti
L’ insegnamento è stato basato nel dare all’ alunno contenuti di base riguardante la materia. Per evitareinsegnamenti nozionistici i contenuti di base sono stati organizzati in 4 moduli, organizzati secondoprogressioni logiche finalizzate ad ottenere: - conoscenze stabili; - atteggiamenti positivi nei confronti delladisciplina e, di conseguenza:- disponibilità verso successivi approfondimenti.
Modulo 1 : Caratteristiche dell’ambiente e del territorio, biodiversità e i rapporti tra uomo eterritorio.
Modulo 2 : Minacce all’ambiente e al territorio, diverse forme di inquinamento delle risorsenaturali, il problema dei rifiuti e la gestione del ciclo di vita dei prodotti (LCA)
Modulo 3 : Gestione dell’ambiente e del territorio, lo sviluppo sostenibile, la prevenzionedell’inquinamento, le strategie per la conservazione delle risorse naturali, l’ingegneria naturalistica,la VIA (Valutazione di Impatto ambientale), la VAS (Valutazione ambientale strategica) e lanormativa ambientale nazionale e internazionale.
Modulo 4 : Importanza dell’ attività agricola nella tutela dell’ ambiente e del territorio inteso comeagro ecosistema.
Contenuti: come da programmi allegati
Per il conseguimento degli obiettivi prefissati sono state utilizzate articolate metodologie:
- discussioni ,per fare emergere in termini di consapevolezza le conoscenze e le competenze giàeventualmente in possesso degli alunni sugli argomenti da trattare e per favorire il confronto tra il proprio“vissuto” e le “ diverse realtà “;
- lezioni frontali e interattive con schematizzazioni alla lavagna;
- esercizi di comprensione testuale;
- lettura guidata del testo con spiegazioni.
Libri di testo:
Gestione dell’Ambiente e del Territorio- Autori : Spigarolo-Ronzoni-Bocchi ; – Edizione : Poseidonia Scuola
SUSSIDI VARI: riviste, illustrazioni, fotografie; supporti multimediali.
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
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L’atteggiamento degli alunni è stato positivo, così come la loro disponibilità ed il loro coinvolgimento nelleattività proposte. I diversi moduli sono stati trattati in maniera approfondita secondo le linee programmate.
Il livello di preparazione conseguito risulta essere adeguato all' impegno nello studio individuale, allemotivazioni personali, ai meccanismi di apprendimento di ciascun alunno.
La classe nella sua totalità si è appropriata di conoscenze equilibrate relative ai contenuti disciplinari, haacquisito le competenze, capacità critica, consapevolezza e responsabilità sulla professione del peritoagrario in fatto di tutela ambientale e territoriale.
Alcuni alunni sono pervenuti ad un migliore livello di acquisizione delle conoscenze e riescono adorganizzarle in modo interdisciplinare e critico.
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DISCIPLINA : GENIO RURALE
DOCENTE: PAOLA VALEO
PREMESSALa sottoscritta, nominata dal Dirigente Scolastico dell’Istituto Tecnico Agrario “V. Emanuele II” in data 16gennaio 2016, subentrando al Professore Maurizio D’amico, assegnato in un’altra scuola da fine novembre,ha cercato di mantenere, in linea generale, l’impostazione metodologica già adottata dallo stesso, al fine digarantire la giusta continuità didattica.Seppur con notevole ritardo, dunque, rispetto ai tempi previsti nella programmazione, le lezioni, gli obiettivinonché la struttura e l’organizzazione del corso, sono stati finalizzati a favorire una maturazione dicompetenze ed abilità sempre più autonome e critiche nell’elaborazione dei contenuti.Pertanto, oltre ai libri di testo, mi sono avvalsa di diversi strumenti didattici, al fine di garantire un maggiorecoinvolgimento ed interesse da parte degli alunni.
OBIETTIVILa figura professionale del tecnico agrario deve avere le capacità necessarie per inserirsi agevolmente negliattuali sistemi produttivi sia nell’ambito della libera professione sia nelle attività al servizio di aziendeagrarie, nonché in Enti preposti alla tutela e controllo del territorio, Aziende che svolgono attività di servizio,Amministratori Statali, Regionali, Provinciali e Comunali .A tal fine si è sempre cercato di ottenere la necessaria maturità per la risoluzione delle problematicheinerenti la pratica professionale relativa alla progettazione delle tipologie rurali, senza trascurarne l’aspettofondamentale dell’acquisizione dell’analisi e dell’autonomia, nella risoluzione dei problemi progettualianche attraverso l’applicazione della normativa specifica in vigore.Le profonde innovazioni tecnologiche degli ultimi decenni hanno fatto emergere un nuovo modello diTecnico Agrario, capace di affrontare sempre nuove situazioni: in questa ottica, pertanto, si è sempre partitidalla comprensione e conoscenza degli argomenti trattati e dei procedimenti, cercando di recuperarne leeventuali carenze, favorendo un uso corretto del linguaggio specifico della disciplina e privilegiando unametodologia di studio basata su strumenti logici e non sull’apprendimento mnemonico.
STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE DEL CORSOLe lezioni si sono svolte con sviluppo dei singoli argomenti trattati in classe ed approfondimento degli stessi,per lo più con uso di metodologie informatiche, al fine di suscitare maggiore interesse verso la disciplina.Le ore di lezione effettivamente svolte fino ad oggi sono state 43, comprensive delle ore dedicate alleverifiche e alle esercitazioni.Per quanto riguarda le verifiche dei livelli di apprendimento degli allievi, esse sono state operate con leseguenti modalità:
Analisi delle capacità di esporre i contenuti acquisiti tramite interazioni frontale, individuale,durante lo svolgimento delle attività didattiche e sommatorie finali per controllare gli allievi,privilegiando le interrogazioni spontanee;
Preparazione da parte degli allievi di larghe parti di programma in totale autonomia, rendendoliresponsabili e protagonisti dello sviluppo del programma didattico.
Pertanto, ai normali criteri didattici, alle lezioni teoriche e alle verifiche frontali, sono state utilizzate delletecniche nuove di coinvolgimento degli alunni con lo scopo di renderli partecipi e protagonisti delladidattica.
METODI, MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATIPrivilegiare, sempre, un approccio di carattere relazionale, oltre che cognitivo, diretto ad esaltare il livello dipartecipazione e collaborazione ha agevolato il processo educativo.Alla lezione frontale, è seguita una fase di riflessione sulle argomentazioni, di fissazione dei concetti di base,
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di rielaborazione guidata e di autonoma rielaborazione.Sono state svolte prove di esercitazioni teoriche ed esercitazioni scritte, volte a controllare l’acquisizione omeno dei concetti e per maturare le nozioni a livello operativo.Le attività sono state svolte in relazione alle abilità da sviluppare o da rafforzare, privilegiando leesercitazioni espositive.Nel metodo di lavoro si è cercato di convergere verso l’obiettivo fondamentale dello sviluppo delle capacitàdell’allievo e, dunque, verso il conseguimento della maturità professionale.
LIBRI DI TESTODurante lo svolgimento del programma si è fatto riferimento al libro di testo Costruzioni Rurali di RobertoChiumenti, valido strumento per la rielaborazione degli argomenti svolti in classe.Sono stati inoltre utilizzate fonti didattiche sotto forma di ricerche su internet.
CONSIDERAZIONI FINALIGli allievi hanno dimostrato interesse nelle elaborazioni espositive degli argomenti proposti: pertanto, atermine di ciò si può ritenere di aver raggiunto l’obiettivo prefissato.Alla data odierna la maggior parte degli alunni ha raggiunto una buona preparazione, mentre un numerolimitatissimo ha, comunque, quasi raggiunto la sufficienza.Il programma è stato sviluppato riprendendo parte degli argomenti che erano stati trattati nel corsodell’anno precedente ed all’inizio di questo anno scolastico.Si è proseguito completando la parte di argomenti presenti nella programmazione e si sta continuando adaffrontare gli ultimi argomenti previsti.Per quanto riguarda il mio piano di lavoro è stato impostato e finalizzato a realizzare una figuraprofessionale capace di operare nei campi di impiego delle tecniche di rappresentazione.Per tale motivo dall’inizio del mio intervento istruttivo, si è adottata una metodologia didattica attenta aidiversi elementi su cui ruota l’azione didattica: la qualità e composizione della classe, i tempi a disposizione,il tipo di strumento didattico adottato di volta in volta, la qualità delle verifiche operate, la valutazione.Il lavoro è stato svolto seguendo il programma ministeriale e il libro di testo.Nel corso dell’anno scolastico la maggior parte degli allievi ha seguito le attività didattiche con vivacità edinteresse.Per quanto riguarda l’aspetto relazionale, c’è da evidenziare che il comportamento degli allievi è statoimprontato, sempre, alla massima correttezza ed al rispetto delle cose e delle posizioni altrui: infatti, seppurvivaci, si sono sempre dimostrati corretti e rispettosi delle regole.
PROGRAMMA SVOLTOFondamenti di CostruzioniElementi costitutivi di un fabbricato rurale
Abitazione Rurale
Costruzioni ZootenicheElementi di base per la progettazione delle costruzioni zootecnicheLe stalle per le bovine da latteLe stalle per le bovine da carneLe stalle per i vitelli
Le stalle per i bovini all’ingrasso
Le stalle per i bufali
Le stalle per i suini
Le stalle per gli ovini e i caprini
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Le stalle per i cavalli
Le stalle per gli avicoliLe stalle per i conigli
Gli struzzi
Altre costruzioni ruraliLe strutture e le attrezzature per le industrie agrarie aziendali
PROGRAMMA DA SVOLGERE PER MACROARGOMENTI
Altre costruzioni ruraliLe serre
L’effetto serra; Le caratteristiche costruttive; La climatizzazione; Le attrezzature complementari.
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DISCIPLINA : PRODUZIONI VEGETALI
DOCENTI : ANTONIO IANNONE – VINCENZO PITARO
Obiettivi disciplinari conseguiti dalla classe in termini di:
Finalità
Obiettivi trasversali:
1. Saper comprendere ed utilizzare i linguaggi specifici delle diverse discipline2. Acquisire autonomia nel lavoro3. Sviluppare capacità di analisi e sintesi4. Essere in grado di sviluppare discorsi coerenti e argomentati5. Saper prendere appunti e schematizzare6. Consolidare il metodo di studio7. Favorire dinamiche di comportamento finalizzate al raggiungimento di un buon gruppo classe
Obiettivi didattici
Competenze:
1. Analizzare i fattori socio-economici di un comprensorio rurale2. Realizzare con sufficiente ordinarietà un’azienda frutticola3. Gestire un’azienda frutticola salvaguardando l’ambiente
Abilità
1. Saper analizzare le scelte produttive dell’imprenditore2. Saper ottimizzare i fattori produttivi3. Saper finalizzare gli interventi colturali valorizzando prodotto e contesto rurale
Conoscenze
1. Conoscere la fisiologia dei vegetali2. Applicare le tecniche colturali3. Conoscere una filiera di produzione4. Conoscere le norme anti-infortunistica in agricoltura
Contenuti
Modulo 1: apparato radicale delle specie arboree
Modulo 2: chioma
Modulo 3: sviluppo delle germe e dei germogli
Modulo 4: biologia delle fruttificazione
Modulo 5: metodi di propagazione delle piante da frutto
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Modulo 6: impianto del frutteto
Modulo 7: difesa del frutteto
Modulo 8: irrigazione dei frutteti
Modulo 9: concimazione dei frutteti
Modulo 10: gestione del suolo
Modulo 11: nuovi sistemi di coltivazione
Modulo 12: potatura
Modulo 13: raccolta
Modulo 14: olivo
Modulo 15: vite
Modulo 16: agrumi
Modulo 17: pesco
Strumenti, modalità di verifica e valutazione
1. Lezioni frontali2. Esercitazioni in classe3. Lavori individuali o di gruppo4. Libro di testo5. Laboratorio d’informatica6. Verifiche orali7. Questionari a risposta singola8. Relazioni
Considerazioni finali
Le conoscenze specifiche della materia raggiunte dal gruppo classe si possono ritenere sufficienti. Si ècomunque distinto un primo gruppo preparato in modo adeguato, mentre un secondo gruppo è capace diaffrontare le problematiche della materia in modo schematico, utilizzando una terminologia tecnica nonsempre appropriata.
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DISCIPLINA : ESTIMO, ECONOMIA, MARKETING E GESTIONE
DOCENTI : PROFF. ALBERTO CARPINO – LUCIANO POMPEA
Obiettivi specifici disciplinari conseguiti dalla classe in termini di
OBIETTIVI TRASVERSALI:1) in riferimento alle finalità formative:
rispetto di se e degli altri attraverso comportamenti ed interventi corretti per esprimere leproprie idee e conoscenze;
rispetto e cura dell'ambiente a partire dalle strutture scolastiche messe a disposizione
motivare la partecipazione alle attività didatticheSviluppare una partecipazione ordinata e pertinente ai lavori in classe.
Saper prendere appunti ed integrarli con lo studio del testo. Pianificare il lavoro rispetto alle scadenza ed ai tempi. Acquisire il linguaggio specifico della disciplina. Saper produrre in modo autonomo e personale
2) in riferimento alle finalità cognitive
suscitare interesse allo studio della discipline evidenziando il valore formativo offerto dalle scienzeeconomiche e saperla collegare alle altre materie professionali e con l'ambiente in cui vive
Sapere affrontare e livello critico situazioni problematiche, scegliendo in modo flessibile eautonomo le strategie di approccio e di risoluzione
suggerire opportune scelte in relazione all'andamento produttivo, all'organizzazione aziendale ealle eventuali modifiche strutturali sulla base di analisi economiche effettuate
Aumentate le capacità di rielaborazione personale ed al collegamento delle proprie conoscenze inmaniera interdisciplinare
OBIETTIVI SPECIFICI1) in termini di conoscenze:
conoscere le forme di conduzione avere conoscenza delle metodologie per individuare il valore di un fondo rustico
conoscere quali sono le principali finalità per individuare la convenienza ad effettuare unmiglioramento fondiario
conoscere le metodologie per stimare e valutare un arboreo
conoscere le tecniche per valutare una servitù conoscere le valutazioni da effettuare nel formulare i criteri di esecuzione di una
successione In termini di competenze
rafforzare le competenze logiche favorendo i processi di deduzione; Individuare l'aspetto economico rilevante nella valutazione di un bene sapere individuare il valore richiesto a seconda del quesito estimativo da risolvere sapere valutare la convenienza alla trasformazione e all'investimento fondiario acquisire un linguaggio tecnico adeguato
2) In termini di capacità
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sapere collegare i vari concetti estimativi in modo da giungere alla risoluzione del problema
sapere individuare la via più breve ed affidabile per giungere alla risoluzione del problema promuovere l'acquisizione di competenze professionali, con capacità specifiche, favorendo il
costante confronto con il mondo del lavoro.
STRUTTURA ED ORGANIZZAZIONE DEI MODULI
I criteri adottati nella composizione dei moduli vertono esclusivamente nella necessità di impostareun lavoro che possa essere una base valida su cui lo studente può impostare un percorso didattico ilpiù possibile rispondente alle necessità poste dal mondo del lavoro. Considerato che si è verificatouna carenza di base da parte degli alunni sulle problematiche economico- estimative, più ore dilezione sono state dedicate per l'acquisizione di una migliore metodologia all'apprendimento dellamateria Di seguito si riporta la organizzazione dei moduli e le ore impegnate per gli stessi:
Estimo generale: Significato e finalità dell'estimo- Il giudizio di stime e gli aspetti economici dei beni-Metodi di stima- La comparazione come fondamento di tutte le stime- I parametri di comparazionepiù usati nelle stime-Stime sintetiche- Stime analitiche- Teoria dell'ordinarietà, potenzialità ed attualità.L'attività del perito.
Estimo rurale: Stime dei vari tipi di aziende agrarie in relazione ai tipi di conduzione: stima a cancelloaperto e cancello chiuso; eventuali aggiunte e detrazioni-Stima delle anticipazioni colturali, dei frutti pendentiStima dei frutteti.Stima del valore di trasformazione applicato all'olivo, e uvaStima dei miglioramenti fondiari; indennità di miglioramento; stima dei terreni da sottoporre emiglioramento.
Estimo Legale:Espropriazioni per pubblica utilità: Riferimenti storici alle principali leggi. Il calcolo dell 'indennità diesproprio e di occupazione temporanea. La retrocessione.Stima delle servitù e dei diritti reali su cose altrui;
METODI MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI
1) fasi di verificaLe fasi di verifica dell'apprendimento sono state strettamente correlate e coerenti, nei contenuti enei metodi, col complesso di tutte le attività svolte.Gli strumenti di accertamento idonei a verificare i livelli conseguiti sono stati:verifiche scritteverifiche oraliLe prove sono state svolte soprattutto a valutare le capacità di ragionamento e i progressi raggiuntinella chiarezza e nella proprietà di espressione degli allievi.
Le prove che concorrono alla definizione del voto scritto sono state costituite da esercitazioni equesiti riassuntivi sui moduli precedentemente trattati.
Scala per l'attribuzione del giudizio:
Per quanto riguarda la valutazione finale è stata fatte in stretta osservanza e quanto stabilito nel POF
STRUMENTI
Sono stati utilizzati i seguenti strumenti di lavoro: filmati, lucidi per lavagna luminosa,riviste specializzate.
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LIBRI DI TESTO:
F. Battini - Estimo e commercializzazione dei prodotti agroalimentari - Edagricole
CONSIDERAZIONI FINALI:
Il processo formativo degli allievi è stato influenzato dalla estrema disomogeneità del gruppo classeche non è stato in grado di amalgamarsi nel corso degli anni scolastici,Non tutto è stato sviluppato in modo approfondito, perché nel corso dell'anno si è stati costretti eripetere più volte gli argomenti studiati, per il fatto che la classe si è manifestata svogliata e distrattain molte circostanze e non adeguatamente partecipe alle attività educative.Infatti i risultati cui si è pervenuti, relativamente ai livelli di partenza di ciascun alunno, hanno tenutoconto in modo considerevole della crescite educativa e formativa.Alla fine dell'anno scolastico la preparazione raggiunta dagli allievi si presenta diversificata, al puntoda individuare tre fasce in cui collocarli, nella prima fascia quelli che si sono impegnati quasi sempre ehanno partecipato al dialogo educativo raggiungendo discreti risultati; nella seconda fascia quelli chehanno manifestato alterna partecipazione e interesse che hanno raggiunto un livello di preparazioneappena sufficiente. Un terzo gruppo che ha sempre manifestato scarso interesse e partecipazione conrisultati non soddisfacenti L’allievo BES durante l’anno scolastico ha sostenuto prove scritte con misurecompensative e dispensative.
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DISCIPLINA : MATEMATICA
DOCENTE : PROF. FRANCESCO PARENTELA
PROFILO DELLA CLASSE
La classe si è diversificata per impegno, interesse, capacità, tempi di assimilazione e risultati raggiunti.In particolare, l’impegno profuso non è stato continuo ed adeguato alle capacità. L’alunna Bellavistaha fatto registrare diversi periodi di assenze dovuti alla partecipazione al Polo Temegris ma al rientroin classe l’attività di recupero intrapresa ha permesso lei di recuperare i contenuti persi. Una partedegli alunni ha mostrato buona partecipazione e coinvolgimento all’attività didattica, mentre un altrogruppo, possedendo un più basso livello di attenzione, ha manifestato una partecipazione menoattiva. La preparazione globale di base risulta accettabile, solo per alcuni consolidata. Pochi alunni pertutto l’anno hanno manifestato una scarsa partecipazione, un impegno scostante, un metodo di studionon adeguato alle loro capacità per cui le conoscenze acquisite sono parziali. L’allievo BES durantel’anno scolastico ha sostenuto prove scritte con misure compensative e dispensative.
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
In relazione alla programmazione curricolare, sono stati raggiunti gli obiettivi generali riportati nellaseguente tabella.
Obiettivi Generali
Conoscere i principali solidi
Calcolare aree di superfici e volumi dei principali solidi
Saper calcolare integrali definiti
Conoscere e saper utilizzare i principali teoremi sulla probabilità
Calcolare disposizioni e combinazioni
Contenuti trattati1
Titolo unità didattiche
GEOMETRIA SOLIDA
Con questo modulo sono state confrontate e analizzate figure geometriche
Misure di superfici e di volumi nello spazio
Conoscere i principali solidi
Misura della superficie e del volume del parallelepipedo rettangolo
1 In corsivo sono riportati i contenuti che verranno affrontati dopo il 15 Maggio 2016.
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Misura della superficie e del volume del cubo
Misura della superficie e del volume del prisma
Misura della superficie e del volume della piramide
Misura della superficie e del volume del cilindro
Misura della superficie e del volume del cono
Misura della superficie e del volume della sfera
INTRODUZIONE AL CALCOLO INTEGRALE
Con questo modulo si è introdotto il calcolo integrale
Richiami di derivate di funzioni elementari
Primitiva di una funzione
Integrale indefinito
Integrali immediati
Dalle aree al concetto di integrale definito
Calcolo integrale definito
Calcolo di aree
Integrazione per sostituzione
Integrazione per parti
CALCOLO COMBINATORIO E CALCOLO DELLA PROBABILITA’
Con questo modulo sono stati esaminati i concetti classici di calcolo combinatorio e di calcolo dellaprobabilità.
Disposizioni semplici e disposizioni con ripetizione Permutazioni semplici Combinazioni semplici Definizione classica di probabilità probabilità di un evento probabilità della somma logica di eventi probabilità del prodotto logico di eventi Probabilità condizionata Problema delle prove ripetute Formula di Bayes
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Metodologie didattiche
Nel corso dell’anno scolastico c’è stata una netta prevalenza della lezione partecipata su quella frontale inmodo da coinvolgere il più possibile gli alunni. L’organizzazione del lavoro ha previsto una fase dispiegazione, una di riflessione sui contenuti svolti e infine una di esercitazione. Allo scopo di facilitarne lacomprensione, gli argomenti sono stati inseriti in contesti cognitivi già noti. E’ stata privilegiata la semplicitàsenza trascurare la correttezza scientifica e la ricerca di situazioni che hanno stimolato nei ragazzi l’intuito,la fantasia, la riflessione.
Materiali didattici utilizzati
o Libro di testo: Scaglianti-Chiodi-Mangiarotti“Il modello non deterministico”Casa Editrice: Cedam
Tipologia delle prove di verifica utilizzate e criteri di valutazione
La verifica dell’apprendimento è stata articolata in tempi diversi: una fase diagnostica ( iniziale), un’altraintermedia e una finale. L’analisi è stata fatta a due livelli:
1) Livello qualitativo: abilità di usare nozioni in un contesto noto; comprensione dei concetti fondamentali;capacità di correlare concetti diversi; acquisizione del linguaggio simbolico-formale.
2) Livello quantitativo: saper usare una corretta formalizzazione; saper risolvere esercizi e problemi.
Per quanto riguarda il controllo in itinere del processo di apprendimento, si è provveduto a verificare ilraggiungimento degli obiettivi utilizzando sia esercitazioni scritte (di tipo classico e test a risposta chiusa oaperta) che colloqui. Sono state effettuate almeno due verifiche scritte e due orali a quadrimestre.
Gli elementi fondamentali per la valutazione finale sono stati:
- la situazione di partenza;
- l’interesse e la partecipazione dimostrati durante le attività in classe;
- i progressi raggiunti rispetto alla situazione iniziale;
- l’impegno nel lavoro domestico e il rispetto delle consegne;
- l’acquisizione delle principali nozioni.
(Prof. Francesco Parentela)
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DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA
DOCENTE: PROF.SSA ANNA MARIA LANZO
La classe V sez. A è formata da 20 ragazzi. Gli alunni si sono dimostrati interessati alla disciplina edisponibili al dialogo didattico-educativo.
Il programma, compatibilmente con le strutture sportive esistenti nella scuola, è stato regolarmente svolto.
Gli obiettivi specifici fissati all’inizio dell’anno scolastico sono i seguenti:
Sviluppo ed affinamento neuro-muscolare. Acquisizione di automatismi per una corretta esecuzione dei gesti tecnici. Sviluppo della capacità cinestesica (senso del proprio corpo e delle sue relazioni con l’ambiente). Sviluppo e potenziamento fisiologico. Conoscenza di alcuni giochi di squadra: pallavolo e calcio (fondamentali e schemi di gioco). Sviluppo delle capacità di arbitraggio. Rispetto delle regole comportamentali. L’alimentazione. Problematiche sul doping nello sport.Il programma è stato svolto seguendo una scansione temporale attraverso circa 60 ore di lezioni di caratterepratico ed anche teorico, con l’approfondimento di alcune tematiche legate allo sport.
La classe ha partecipato all’attività svolta dimostrando grande senso di aggregazione, di socializzazione e dispirito sportivo.
I risultati conseguiti alla fine dell’anno scolastico possono ritenersi buoni.
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DISCIPLINA: RELIGIONE
DOCENTE: PROF. DOMENICO MARESSA
BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe, formata da 20 allievi, nel suo insieme si è impegnata durante tutto l’anno in modo serio eresponsabile. Tutti gli allievi hanno dimostrato una costante partecipazione rendendo proficuo con i lorointerventi, il dialogo educativo.
OBIETTIVI CONSEGUITI (Conoscenze – Competenze - Capacità)
1) Gli allievi conoscono l’insegnamento della Chiesa su:a) Vitab) Matrimonioc) Famiglia
2) Sanno motivare le scelte dei cattolici nelle relazioni affettive nella famiglia nella vita dalla nascita al suotermine.
3) Sanno assumere atteggiamenti che favoriscono la tolleranza, la solidarietà e la socializzazione.4) Sanno distinguere gli ambiti appartenenti alla fede e alla Scienza per quanto concerne il rapporto
creazione – evoluzione.
CONTENUTI
1. La dignità umana – La coscienza – La legge morale – L’individuo e la persona2. Scienza e fede – Il valore del corpo – Aborto – Eutanasia – La sessualità umana – La famiglia3. I diritti umani e la loro violazione – Globalizzazione – Immigrazione ed emigrazione4. L’Europa e le sue radici cristiane
METODO
La metodologia che è stata usata per affrontare l’insegnamento è stata varia in ragione dei contenuti.
Sono state privilegiate le seguenti linee metodologiche:
- Linea esistenziale che, partendo dalle domande, dai desideri di fondo e dalle attese dello studente,arriva alla risposta di fede.
- Linea biblica che attraverso la proposta dei testi biblici, aiuta ad acquisire la capacità di accostarsi inmodo corretto al testo biblico e ne fa emergere il valore teologico ed antropologico.
- Linea storica, che tramite l’analisi dei fatti, fornisce delle indicazioni di metodo.- Linea teologica, che opportunamente calibrata, è finalizzata alla sintesi dei contenuti di fede e
all’acquisizione di dati e criteri interpretativi che sono fondamento del discorso religioso.
MATERIALI DIDATTICI
Oltre al libro di testo è stata utilizzata la “Bibbia”, per una migliore e più approfondita trattazione deicontenuti,.
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VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO
La valutazione è avvenuta dopo aver considerato l’impegno, l’attenzione e la partecipazione, tenendosempre presente il livello di partenza di ogni singolo alunno, per poter sistematicamente apprezzare iprogressi ottenuti in relazione agli obiettivi fissati.
L’intera classe ha raggiunto un discreto livello di preparazione e dimostra maturità.
Per quanto riguarda la condotta tutti gli allievi hanno sempre avuto un comportamento adeguato inqualsiasi occasione.
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IL CONSIGLIO DELLA CLASSE V ACatanzaro 15 maggio 2016
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DOCENTE FIRMA
TERESA RIZZO
DEL BENE ENRICA
DEL BENE ENRICA
MASSARA PATRIZIACELI ANTONIO ZANGARI SALVATOREGIARDINAZZO MARIABILOTTA FRANCESCOTORCASIO BRUNOPITARO VINCENZO
VALEO PAOLA
IANNONE ANTONIOPOMPEA LUCIANO
CARPINO ALBERTOPOMPEA LUCIANO
PARENTELA FRANCESCO
LANZO ANNAMARIA
MARESSA DOMENICO
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