dr. lidia catarzi m.m.g. 28 marzo 2009 malattia di parkinson e dintorni disturbi del movimento e...

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Dr. Lidia Catarzi M.M.G. 28 Marzo 2009

Malattia di Parkinsone

DintorniDisturbi del Movimento

E Disturbi Cognitivi

Anna, insegnante nubile, vive da sola

E’ sempre stata bene con un buon compenso

psico-fisicoE’ una donna metodica, abitudinaria con un

carattere introversoNon familiarità per patologie

vascolari, neurologiche, metaboliche

A 52 anni viene operata per un carcinoma alla mammella

Subisce una quadrantectomia e successivamente un ciclo di chemioterapia

Assume tamoxifene ed è sottoposta a follow-up

A tre anni dall’intervento chirurgico Anna

riferisce l’insorgere di un malessere generale

che si manifesta con un sentimento di tristezza

e di preoccupazione per il suo aspetto fisico,

una diminuita autostima con graduale perdita di interessi, di iniziativa.

Nuovo incontro con la paziente che riferisce ulteriori disturbi:

Temendo una ripresa della malattia

prescrivo

una rivalutazione oncologica

e ulteriori esami per escludere altre

patologie

E.O. Negativo eccetto dolori muscolari

alla digitopressione nella regione cervicale e

scapolo-omerale

Tutti gli esami richiesti danno esiti negativi.

Dopo mesi

Anna lamenta sempre i vecchi disturbi e ne riferisce di nuovi:

Una agitazione internaIncapacità nel provare piacere nel fare cose che

normalmente erano fonte di emozioni positive lettura, teatro, associazionismo ecc …

Una volontà di “fare” sempre più ridotta

Si rende necessario un trattamento antidepressivo

Paroxetina 20 mg

1 cp. al dì

Ad un successivo incontro Anna riferisce una strana sensazione al

torace come se:

UN CANE CHE MORDE

E un dolore alla spalla

con lievissima difficoltà al movimento dell’arto

interessato dal dolore.

TUTTO TIRASSE

Il trattamento antidepressivo procede con benefici modesti.

Visita ortopedica dopo radiografia e ecografia muscolo tendinea con

esito negativo.

La situazione non mostra miglioramento nonostante la terapia con SSIR e sedute

fisioterapiche. Visto il continium sintomatologico:

AnsiaDisturbi tono dell’umore

AsteniaApatia

AnedoniaInsonniaCrampi

Dolori muscolariSi rende necessaria una visita specialistica.

Anna al ritorno dalle vacanze riferisce:

L’esame neurologico: evidenzia soltanto un lievissimo ipertono dell’emisoma sx soprattutto dell’arto inferiore.

Durante la deambulazione si apprezza una lieve riduzione dei movimenti pendolari dell’arto superiore sx e una riduzione

d’ampiezza del passo.

Si nota la comparsa di linguaggio monotono e inespressivo.

RMN

EVIDENZIA UNICAMENTE ALCUNE

AREE DI ALTERATO SEGNALE UN T2 LOCALIZZATE IN

REGIONE PAROCORNOFRONTAL

E SX, PERI E RETRO TRIGONALE

BILATERALE PRIVE DI SPECIFITÀ………….UNA DISCRETA DILATAZIONE DEI SOLCHI CORTICALI DELLA CONVESSITÀ

CEREBRALE.

Considerato il caso clinico sospetto per un emiparkinson

la paziente è indirizzata all’ U.O. neurologia

per un corretto inquadramento diagnostico.

Viene richiesta una SPECT cerebrale con DATScan

L’esame neurologico evidenzia solo sfumati segni di natura extrapiramidale all’emilato sx:

Non tremore a riposoAccenno alla troclea al gomito

Riesce ad alzarsi dalla sedia a braccia incrociate

Marcia a piccoli passi ridotta la sincinesia arto superiore sx,

braccio sxlievemente abdotto

durante la deambulazione

“RIDOTTA CAPTAZIONE DEL

TRACCIANTE A LIVELLO DEI NUCLEI DELLA BASE DI DX INDICATIVA DELLA

PRESENZA DI DANNO

NEURONALE DOPAMINERGICO PRE-SINAPTICO”.

Anna è trattata con Pramipexol 0.18 x 3 aumentato nel tempo a 0.70 x 3

Sospesa la paroxedina.La Terapia è stata ben tollerata.

Si è ottenuta la regressione completa dell’ipertono emisoma sx con netto miglioramento generale.

Anche il quadro depressivo è migliorato notevolmente nel corso dei mesi successivi.

Il caso descritto, con insorgenza di uno stato depressivo in assenza di eventi scatenanti e con anamnesi remota

negativa per malattie psichiatriche, potrebbe rappresentare un sintomo precoce di M.P.

E’ noto inoltre che i sintomi extrapiramidali costituiscono un evento indesiderato piuttosto infrequente dalla

terapia con SSRI.

Il caso presentato è in accordo con i dati riportati in letteratura confermando l’efficacia del promipexolo sia

nei sintomi motori sia sul tono dell’umore.

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