ed. 3 numero 1...-realizzazione di acrostici sulle parole di solidarietà il tutto si è concluso...
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DICEMBRE 2018
Ed. 3
Numero 1
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Carissima comunità, sco-lastica e non, vorrei rivol-gere un pensiero a tutti, specialmente a coloro che sostengono la scuola in ogni modo. Dopo 3 anni circa che viviamo insie-me, ho imparato a cono-scervi un po' di più e ogni anno qualcuno in più. Insieme abbiamo fat-to tante cose per i nostri ragazzi e tante ancora sono in programma e cer-cheremo, con l'aiuto di Dio, di realizzarle. Non posso che essere soddi-sfatta e felice di quanta ricchezza e bellezza mi circondino! Grazie a tutti voi! Grazie a voi genitori che avete fiducia nella scuola che dirigo. Grazie
a voi docenti che siete innovativi ed entusiasti. Grazie a voi collaboratori, colonne della scuola. Gra-zie al personale degli uffi-ci che, pur svolgendo un lavoro sedentario e forse monotono, mi accoglie ogni mattina con il sorri-so, l'energia e la pazienza. Che dire di più? La mia SQUADRA appartiene ad una grande 'scuderia'! Sicuramente rossa, sicura-mente una FERRARI! AUGURI PER TUTTO CIÒ CHE DI BELLO OGNUNO DESIDERA!
Dott.ssa Silvana Santagata
Dirigente Scolastico
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SOMMARIO
Ancora premi Pag 3 Ricordiamo il passato Pag 12
1,2,3... Via! Pag 4 Progetto Unicef Pag 13
Accoglienza a Frasso Pag 5 Natale in giallo Pag 14
I nonni… Pag 6 I mercatini al Castello Pag 15
Che bello vendemmiare Pag 7
Noi siamo il mondo Pag 8-9
I nostri primi mesi di scuola Pag 10
Tutti a bordo Pag 11
Il giornalino, attraverso i vari progetti realizzati nell'istitu-
to, ci porta dentro il territorio dove nasce, rendendo il
lettore partecipe del loro vissuto. È anche possibile assa-
porare le varie iniziative sperimentate dai bambini, ocula-
tamente guidati dagli insegnanti, che li portano a scoprire
gli aspetti positivi e negativi del momento che vivono. Il
giornalino è colorato dalle tante immagini realizzate dai
bambini.
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Il giorno 25 maggio ci siamo recati, ac-compagnati dalle professoresse Razzano, De Rosa, Iannella, Vassallo ed il profes-sore Di Bernardo, a Manocalzati per ritirare il secondo Premio Scianguetta conferito al nostro giornalino scolastico “News 2.0”. Prima di ricevere il premio abbiamo partecipato ad una specie di talent show, nel quale ogni scuola che aveva vinto il premio poteva esibirsi; per il nostro istituto si è esibita una compa-gna molto brava nel canto e noi l’abbia-mo incoraggiata tenendo il ritmo con le mani; è stato molto apprezzato ed anche
per questo abbiamo ottenuto il massimo dei voti. Dopo l’esibizione, Ludovica, il nostro sindaco junior, ha ringraziato pubblicamente per il premio vinto e la professoressa Razzano si è confrontata con la direzione dell’evento, avendo apprezzato molto la motivazione della giuria, che descriveva perfettamente l’intento del nostro lavoro, ricevendone in cambio ulteriori congratulazioni. Ci siamo infine incamminati verso casa, insieme ai ragazzi di Dugenta e Limato-la, i quali hanno collaborato alla realiz-zazione del giornalino. Tornati a Frasso
Telesino, siamo stati accolti con gioia e soddisfazione anche dai nostri genitori. E’ stata una bellissima esperienza.
Classe III B Secondaria Frasso
ANCORA PREMI
EVENTI SCOLASTICI
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Mercoledì 12 Settembre 2018, gli alunni della scuola dell’infanzia “Leonardo Da Vinci ” di Limatola, accolti dai personaggi della Disney, danno inizio al nuovo anno scolasti-co. Nella cornice fiabesca, i piccoli abbandonano le loro ansie, il batti-cuore si affievolisce, il sorriso si espande, la mano tende a seguire chi, prima di loro, ha varcato quell’uscio e … la scuola comincia! Giochi, rac-conti, pennelli, matite, colori ed ecco
che la creatività diventa sapere. Un’altra significativa esperienza, gli alunni della scuola l’hanno vissuta il giorno 2 Ottobre festeggiando i Non-ni “Un passato e un futuro di cose semplici: la pizza”. Nell’attesa di “dolcetto o scherzetto” prevista per la notte di HALLOWEEN, sono state sperimentate nuove tecniche che han-no sviluppato la fantasia, hanno avvi-cinato i bambini all’arte e ai colori, la manualità ha avuto sfogo attraverso
zucche da colorare, ragnatele e fanta-smi. Le esperienze del fare e dell’agi-re, l’incontro con la cultura degli adulti, le continue relazioni tra adulti e bambini …
Questa è la nostra scuola !!!
Scuola dell’infanzia di Limatola
UNO, DUE, TRE ….. VIA !!! SI PARTE !!!
Il 17 settembre 2018, nei locali della nostra scuola, come ogni anno si è svolta la giornata dedi-cata all’Accoglienza. Alla mani-festazione hanno partecipato il dirigente scolastico, dott.ssa Sil-vana Santagata, il sindaco di Frasso Telesino, Pasquale Viscu-si e alcuni esponenti dell’Ammi-nistrazione Comunale.
Noi alunni della Scuola Seconda-ria di Primo Grado, stringendo con cura ed emozione i delicatis-simi fiori in carta crespa realizza-ti durante le ore di Arte e Imma-gine, siamo scesi nel salone della Scuola Primaria e ci siamo di-sposti dietro ai compagni più piccoli. Stringendo i nostri fiori colorati sul petto, abbiamo into-nato l’Inno d’Italia.
In un’atmosfera festosa e rilassa-ta, il sindaco junior, Ludovica
Amore, con il suo discorso ap-passionato ha augurato a tutti i presenti emozione, entusiasmo, senso di responsabilità e voglia di costruire insieme le avvincenti sfide future.
Il dirigente scolastico, dott.ssa Santagata, ha salutato le autorità presenti, gli alunni e i docenti augurando un buon anno scola-stico 2018/19, dedicando un sa-luto speciale agli alunni delle prime classi e a quelli delle classi terminali per questo ultimo ed importante anno insieme.
Ha esordito dicendo – “In occa-sione del nuovo anno scolastico desidero porgere alla Comunità scolastica tutta, ai docenti, al personale A. T. A., agli alunni e alle loro famiglie i migliori augu-ri: possa il percorso didattico realizzarsi con reciproco impe-
gno e soddisfazione”. Ha augura-to, poi, ai genitori di vivere il nuovo anno scolastico all’inse-gna della partecipazione e della cooperazione.
Lo stesso augurio è stato espres-so anche dal sindaco, Pasquale Viscusi.
Molto emozionante è stata l’ “Accoglienza” riservata dagli alunni della classe V della Scuo-la Primaria a quelli del primo anno e il conferimento, da parte del sindaco, delle pergamene con l’augurio di un buon anno scola-stico. La manifestazione si è conclusa con la distribuzione di sacchetti pieni di ottime cara-melle.
I A Sc. Sec. Frasso
GIORNATA DELL’ACCOGLIENZA
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“Non so esattamente cosa spin-
ga
Due persone a legarsi.
Forse la sintonia, forse le risate,
forse le parole.
Probabilmente l’incominciare a
condividere qualcosa in più,
a parlare un po’ di sé, a scoprire
piano piano quel che il cuore
cela.
Imparare a volersi bene.
O forse accade perché doveva
accadere.
Perché le anime sono destinate
a trovarsi,
prima o poi.”
L’ accoglienza nel nostro Istituto è ritenu-
ta un momento altamente qualificante,
ogni persona, infatti, ha bisogno di sentirsi
accolta dall’ambiente che vive per poter
star bene. Ciò vale per gli alunni che tor-
nano a scuola dopo la pausa estiva e che
hanno bisogno di riprendere relazioni
interrotte e per gli alunni che per la prima
volta si affacciano nella nostra scuola e
che devono iniziare a costruire nuovi rap-
porti sociali con persone nuove in un am-
biente a loro sconosciuto. Le docenti della
scuola Primaria di Frasso sono convinte
che l” accoglienza è uno stile che non
deve essere relegato alla prima settimana
di scuola, ma che deve continuare tutto
l’anno costruendo giorno dopo giorno
legami importanti attraverso attività labo-
ratoriali dove i fili che si intrecceranno
parleranno di legami all’interno della clas-
se, tra le classi e tra tutte le persone che
vivono la scuola. Ovviamente i legami si
costruiscono se alla base c’è rispetto e in
nome di questo concetto sono state orga-
nizzate diverse attività comuni a tutte le
classi.
-Lettura del testo “La scimmia” per com-
prender l’importanza della conoscenza di
sé e della consapevolezza dei propri talen-
ti,
-Caccia al tesoro nella quale il tesoro sono
i talenti dei compagni,
-Realizzazione dell’io albero,
-Articolo 3 della Costituzione italiana
-Ricerche di storie vere di disuguaglianza;
-Realizzazione di acrostici sulle parole di
solidarietà
Il tutto si è concluso con la realizzazione
di un enorme albero realizzato dagli alun-
ni il quale ognuno ha incollato la sua idea
di rispetto. Gli alunni di V hanno accolto i
nuovi arrivati con un dono e a loro hanno
dedicato una poesia: “Ti auguro di entrare
da quel portone portando con te tutto il tuo
entusiasmo e la tua fantasia e che loro
possano colorare l'aula in cui siederai; non
importa se sarai timido, credimi, la tua
timidezza è un dono, ricordalo! Ti auguro
di potere sentire il profumo delle merende,
l'odore delle gomme e di incantati dinnan-
zi a un'illustrazione del tuo primo libro di
lettura, perché saranno i tuoi ricordi, parte
della tua storia. Ti auguro di sentire il
piacere di scrivere sulla lavagna e non
importa se scriverai facendo errori, perché
se corretti e compresi gli errori non si
commettono più con facilità ... Ti auguro
di incrociare lo sguardo del tuo migliore
amico e anche quello che un migliore
amico non è riuscito ad averlo perché
aspettava proprio il tuo... Ti auguro di
provare il brivido d'essere il capo fila della
tua classe per fare il capo treno del futuro
e ti auguro d'essere l'ultimo della fila per-
ché è bello seguire il futuro... Ti auguro di
scrivere il tuo nome dritto dentro al rigo
ma di saperlo fare uscire quando non ti
piacerà ciò che gli altri fanno. Ti auguro di
imparare a scrivere parole difficilissime,
anche se senza doppie, ma fondamentali
nel lessico del cuore, come coerenza, scu-
sa, grazie, cambiamento...Ti auguro di
perdere, perché le vittorie, che arriveran-
no, avranno un sapore unico, il tuo. Ti
auguro di smarrire tra i banchi gli egoismi,
la competitività e l'indifferenza e di trova-
re al posto loro l'accoglienza dell'altro e tu
mi raccomando impegnati a cercarla!!! Ti
auguro di conoscere tutte le sfumature di
colori, comprese quelle della pelle, perché
la pelle è di tinta neutra, ma può diventare
di mille colori se ci si vuol bene! E con
questi sentimenti che tesseremo i nostri
legami, ne costruiremo di nuovi e trasmet-
teremo ai nostri alunni che “Un bambino ,
un insegnante, un libro e una penna posso-
no cambiare il mondo”. Auguriamo ai
nostri alunni un anno scolastico indimenti-
cabile capace di accrescere in loro il desi-
derio sempre più ardente di apprendere e
di vivere intensamente questa magnifica
esperienza.
Scuola Primaria Frasso
L’ ACCOGLIENZA A FRASSO
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Come era la scuola una volta? Mia nonna Anna dice: da bambi-na ho frequentato la scuola ele-mentare Edmondo De Amicis di Caserta a corso Giannone, ancora oggi esistente, nei primi anni ‘50. Pur essendo, all’epoca una delle migliori scuole di Caserta, non era ancora dotata di riscaldamen-to, le porte e i banchi erano di legno e la campanella era ma-nuale. Che differenza c’e’ tra la scuo-la di oggi con quella di tanto tempo fa? A differenza di oggi noi scolari di allora avevamo solo due libri ,quello di lettura e il sussidiario, pochissimi quaderni e, per scrivere, usavamo il pennino con il calamaio ed avevamo una sola maestra per tutte le materie. Come andavi a scuola? A scuola andavo abbastanza be-ne, ma ho potuto frequentare solo fino alla quinta elementare perché dopo ho dovuto aiutare mio padre nel negozio di famiglia avendo i miei genitori altri figli più piccoli di me, e mia mamma era, quindi, impegnata a casa con i miei fratelli.
Quale mezzo utilizzavate? A scuola andavo a piedi perché abitavo poco lontano, ma anche i miei compagni erano soliti arri-vare a scuola a piedi, e spesso in ritardo, taluni provenienti da lon-tano, perché non esistevano molti mezzi di trasporto. Cosa mangiavate a merenda? Per merenda mangiavamo il pane fatto a fette con formaggino op-pure marmellata. Il cibo mangiato da noi ragazzini di allora era rap-
presentato solo da poche cose e non variegato come adesso, ma credo che era più sano. All’ epo-ca anche il pane era un piccolo privilegio, infatti ,non tutti se lo potevano permettere.
Come erano le maestre?
Ricordo che la maestra si chiama-va Maria Denza, era anziana ma molto preparata, con gli alunni diligenti si comportava con rispetto, ma con gli alunni poco attenti o ma-leducati era solita usare una bacchetta di legno,
che sbatteva sulle mani di quest’ ultimi. Noi lo scorso anno siamo andati a Montecorvino Pugliano (SA) e lì abbiamo visto come era la scuola una volta, i banchi che erano di legno e si scriveva con l’inchiostro, il calamaio e il pennino. Cosi era la tua scuola? Sì, anche la mia scuola era simile a quella che mi hai descritto quando sei andata a visitare Mon-tecorvino Pugliano. Pochi anni
prima c’era stata la guerra e, anche se Caserta poco colpita, i palazzi scolastici erano poco curati e la manutenzione non veniva fatta affatto. Ricordo che la maestra per riscaldarsi i piedi usava una specie di bra-ciere con i carboni ardenti. Siete fortunati oggi ad avere una scuola funzionante e so-
prattutto formativa. Miriam Alois
Classe IV sez. A
Scuola Primaria Limatola
INTERVISTA ALLA NONNA
I NONNI...
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Anche quest’anno è tempo di vendemmia. L’autunno è arriva-to con i suoi magici colori bruni e rossastri, dipingendo la natura di tonalità intense. Nelle vigne, sulle nostre colline di Frasso, durante il mese di Settembre, sui tralci dei vitigni, l’uva si fa dolce e succosa ed è pronta per essere raccolta. I bambini a scuola si sono sentiti pronti per vivere anche loro, come i loro parenti, l’esperienza della vendemmia nel modo più bello e naturale per poterla condividerla con i coetanei, durante il periodo dell’accoglienza. In un clima di festa e di gioco, i bambini hanno potuto esplorare tutti gli stru-menti utili alla trasformazione dell’uva in mosto.
Si sono divertiti nel travestirsi da contadini e nello schiacciare l’u-va con il torchio, ricavandone un dolce mosto. Hanno vissuto un’emozione intensa ed entusia-
smante che ha coinvolto tutti i cinque sensi, hanno toccato e manipolato i frutti, mangiando-ne gli acini e bevendone il succo, riconoscendo il profumo dell’u-va e del mosto, ascoltando rac-
conti e soprattutto vivendo que-sta esperienza insieme, in sim-biosi con la natura, con i suoi prodotti e in continuità con la propria cultura e il proprio terri-
torio.
Scuola Infanzia Frasso
CHE BELLO VENDEMMIARE
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1-Noi siamo il mondo è il titolo
del nostro progetto Accoglienza e il
tema costituisce il filo conduttore
delle diverse tematiche che affron-
teremo durante l’anno scolastico,
noi siamo il mondo per una scuola
accogliente, inclusiva ed equa per-
ché tutti possano avere le stesse
opportunità, seminiamo i diritti e la
cultura della pace….
Vorrei un mondo accogliente
Vorrei un mondo
Dove possa sbocciare
Il rispetto e dove possa
Fuggire il razzismo
Vorrei un mondo
Che sappia accogliere
I più poveri
E dove tutti possano
Avere gli stessi diritti.
Vorrei un mondo dove
Possa regnare la giustizia
L’onestà e la pace.
2- NEL NOSTRO MONDO CI
SONO I NOSTRI ANGELI
CUSTODI: I NONNI, PUNTI
DI LUCE…
Nonni, punti di luce!
Voi siete sostegno e aiuto ci dona-
te! Persone speciali e fondamentali
siete e con la vostra saggezza ci
rassicurate! Nonni, punti di luce,
coccoloni e accoglienti, radici e
memoria di un popolo, le vostre
storie ci raccontate, angeli custodi,
saggezza e speranze, noi vi voglia-
mo bene!
Classi 5^A-B
3- SEMINIAMO DIRITTI… DI-
RITTO ALLA PACE
4 Novembre 2018 …100 dalla
grande guerra
Ode alla grande guerra
Ode alla grande guerra
Dura, difficile, lunga
E rossa di sangue.
Ode alla grande guerra
Asprissima ed ininterrotta
I tuoi figli caduti
Noi oggi ricordiamo
Ode alla grande guerra
Che nella gigantesca battaglia
Espresse fede incrollabile e valore
tenace!
Ode alla grande guerra
Ai nostri cari caduti
Croci sul monte
Custodi di gloria e di PACE!
Vivere la cultura della pace
Noi alunni della scuola primaria e
secondaria di Dugenta abbiamo
partecipato il 4 novembre, in una
giornata domenicale piovosa, alla
celebrazione del centenario della
fine della Grande Guerra, per tri-
butare gli onori, com’è consuetudi-
ne, ai Caduti, in piazza Unità d’Ita-
lia. Abbiamo sfilato per le vie del
Paese con le nostre bandierine, ci
siamo stretti con i nostri grembiuli
e in religioso silenzio, intorno alle
insegnanti e alle autorità civili e
religiose, per vivere intensi momen-
ti di riflessione e di preghiera, nel
ricordare chi, con il sacrificio della
propria vita, ha donato una vita se-
rena e di pace ad ognuno di noi. La
manifestazione è stata preceduta da
una settimana di intenso lavoro in
classe: noi di classe quarta abbiamo
seguito le indicazioni provenienti
da più fonti istituzionali, abbiamo
relazionato su mappe concettuali
partendo dalle cause del conflitto
mondiale per poi conoscere le azio-
ni belliche dell’Italia fino alla pace
di Parigi e al completamento dell’u-
nità nazionale.
Il momento più emozionante lo ab-
biamo vissuto con quello che a noi
è sembrato il vero protagonista: il
Piave, sulle sue rive abbiamo atteso
in silenzio l’entrata in guerra, ab-
biamo pianto per la disfatta e gioito
al gorgoglio delle acque che annun-
ciavano la vittoria, senza dimenti-
care i Caduti che ancora oggi e per
sempre, sono e saranno ricordati
con tenerezza ed emozione da tut-
ta la cittadinanza dugentese.
Classe quarta
SEMINIAMO DIRITTI…IL DI-
RITTO ALLA VITA
Riflessioni sulla vita
Tutti noi nella vita abbiamo un’op-
portunità e grazie al nostro intellet-
to, alla passione e alla curiosità in-
traprendiamo il nostro viaggio. De-
ve essere un viaggio verso la libertà
e con la gioia per vivere con impe-
gno, avendo cura di noi stessi ma
anche degli altri. Lasciamo la rab-
bia e la tristezza e le incomprensio-
ni per offrire altruismo, generosità,
accoglienza e amore per poter vive-
re in questo mondo con coerenza e
fede.
Scuola Primaria Dugenta
NOI SIAMO IL MONDO: SEMINIAMO I DIRITTI E LA CULTURA
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Il periodo dell’accoglienza nella
scuola dell’infanzia serve ai bambi-
ni per conoscere i propri compagni,
le maestre e la scuola e per com-
prendere quanto sia importante con-
dividere e rispettare l’altro. Le inse-
gnanti della scuola dell’infanzia di
Dugenta hanno deciso di iniziare
l’anno scolastico trattando il tema
«dell’accettazione» dell’altro con
tutte le sue peculiarità. Il tema è
stato affrontato attraverso la storia
di Elmer, un elefantino variopinto.
Le insegnanti hanno mostrato il
filmino della storia di Elmer ai
bambini e insieme hanno riflettuto
su di essa. Dopo aver compreso
quanto è importante accogliere l’al-
tro con le proprie diversità e ap-
prezzarlo per esse, è stato proposto
ai bambini di riprodurre la storia su
un cartellone. I bambini hanno così
lavorato tutti insieme in piccolo e
grande gruppo e attraverso diverse
tecniche hanno rappresentato le
parti più importanti della storia. Si
sono divertiti molto a dipingere,
incollare i pezzettini e colorare con
gessetti, pastelli a matita e cera, ma
soprattutto hanno cooperato insie-
me agli amici in modo splendido.
Ogni sezione ha così realizzato il
suo cartellone della storia di Elmer.
Dopo le prime settimane dedicate
all’accoglienza le insegnanti hanno
affrontato con i bambini le stagioni
e nello specifico la stagione corren-
te: l’autunno. I bambini hanno im-
parato le caratteristiche dell’autun-
no attraverso racconti, osservazione
dell’ambiente e le varie attività gra-
fico-pittoriche. Le varie sezioni
hanno creato il loro paesaggio au-
tunnale e i bambini hanno manipo-
lato diversi materiali per farlo. La
manipolazione di diversi materiali è
utile per lo sviluppo dell’abilità fine
-motoria e propedeutica a tutte le
competenze che ne prevedono l’u-
so, come la scrittura. La conoscen-
za della realtà diventa più concreta
attraverso l’esplorazione sensoriale
e aiuta i bambini a interiorizzare i
nuovi concetti. I bambini hanno
creato i loro lavori utilizzando le
foglie secche e i frutti autunnali,
come la mela e l’uva dalla cui pi-
giatura hanno ricavato il mosto con
le loro manine.
Oltre alle attività didattiche nella
scuola dell’infanzia sono fonda-
mentali i momenti di intersezione,
in cui i bambini si relazionano con i
compagni delle altre sezioni, crean-
do momenti di confronto e di sti-
molo. A tal proposito le insegnanti
di Dugenta per il giorno di Hallo-
ween hanno riunito le tre sezioni
per riflettere insieme sulla festa di
Halloween, le sue caratteristiche e
divertirsi insieme. I bambini sono
stati truccati con i colori adatti al
viso e poi hanno giocato e ballato
insieme, andando a casa contenti e
divertiti della splendida giornata
trascorsa.
Scuola Infanzia Dugenta
I NOSTRI PRIMI MESI DI SCUOLA
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Anche quest’anno siamo giunti al
consueto appuntamento dedicato
al Benessere Psicologico. L’undi-
ci ottobre scorso, infatti, la Scuola
Secondaria di Frasso Telesino ha
ospitato la nona edizione di que-
sto gradito evento, in quanto or-
mai appartenente al circuito
“Scuole amiche del benessere”. Il
convegno si è aperto con una si-
mulazione (recitata dai ragazzi di
terza) che aveva lo scopo di sensi-
bilizzare gli spettatori sul tema
del giorno, attraverso la presenta-
zione di un evento negativo subito
da un adolescente, superato grazie
all’aiuto di un gruppo di coetanei,
i quali, dopo una serie di suggeri-
menti utili a coltivare la sua resi-
lienza, lo sollevano fisicamente
per simboleggiare la sua risalita.
Successivamente c’è stata una
spiegazione scientifica dell’argo-
mento, con la presentazione di un
elaborato PowerPoint che ha ana-
lizzato l’argomento a 360°. È se-
guita la drammatizzazione di una
favola da parte dei nostri compa-
gni più piccoli e, per concludere,
una coreografia che ha portato in
scena i colori dell’Araba Fenice,
noto simbolo di resilienza. Così
preparati e motivati noi studenti
abbiamo affrontato con partecipa-
zione il convegno, che è comin-
ciato con i complimenti della dot-
toressa Di Carlo, moderatrice
nonché consigliera dell’Ordine
degli Psicologi, la quale ha rivolto
alla nostra scuola delle parole in-
dimenticabili.
Successivamente è stata la volta
della dottoressa Marotta, che, per
avvicinarsi a noi ragazzi, ha di-
chiarato di essere “in ansia” a
causa della nostra bravura, nel
senso che avevamo già trattato
molto bene l’argomento quindi
avrebbe dovuto modificare la sua
scaletta. Ha poi aggiunto che i
nostri insegnanti sono delle figure
molto importanti, perché tutor
della nostra resilienza. E’ stato
molto significativo l’esperimento
di cui ci ha reso partecipi; due dei
nostri compagni hanno tirato con
forza un cordone gommoso dai
lati opposti, dimostrando che esso
si è trasformato, ma non si è spez-
zato. La dottoressa Cesare, poi, si
è soffermata sul concetto di
“dialogo interno”, un processo
normale e automatico, che condi-
ziona molto il nostro stato d’ani-
mo; solo pensando positivo ren-
diamo utile il nostro dialogo inter-
no ad attivare le risorse personali.
La dottoressa Perna infine ha evi-
denziato l’importanza dell’aspetto
relazionale nella costruzione della
resilienza psicologica; il contesto
contribuisce certamente ad aiutare
le persone in difficoltà ed ha evi-
denziato, a questo proposito,
quanto la scuola sia importante,
concludendo che la nostra “ne è
un esempio meraviglioso”. Il con-
vegno si è concluso con la proie-
zione di un brano tratto dal film
sulla vita di Frida Kahlo, grandio-
so esempio di risposta positiva
alle difficoltà della vita. Come
sempre si è trattato di un incontro
molto piacevole, vivace e costrut-
tivo per noi alunni.
Classe III B
Scuola Secondaria Frasso
TUTTI A BORDO: strumenti e percorsi per promuovere la resilienza.
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Il giorno 4 novembre scorso, in oc-casione della Festa delle Forze Ar-mate, abbiamo celebrato la comme-morazione dei caduti in guerra, a distanza di 100 anni dalla fine del primo conflitto mondiale. Noi ra-gazzi dell’istituto comprensivo L. Da Vinci abbiamo partecipato con orgoglio; erano presenti anche l’As-sociazione dei Carabinieri in pen-sione, il corpo dei Carabinieri, la Marina e l’Esercito. Siamo stati pre-senti alla celebrazione della Santa Messa, dopo la quale abbiamo por-tato la corona ai caduti. Al monu-
mento è stato cantato l’Inno d’ Italia, è stata issata la bandiera tricolore ed il sindaco ha letto tutti i nomi dei caduti e noi abbia-mo risposto: “presente”. Questo evento ha suscitato in noi ragazzi un senso di commozione e di ri-spetto nei confronti delle forze armate e di coloro che hanno per-so la loro vita per amore verso la loro patria.
Classe III B
Scuola Secondaria Frasso
RICORDIAMO IL PASSATO
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In occasione delle celebrazioni
della “Giornata Universale dei
diritti dell’Infanzia e dell’Ado-
lescenza”, istituita in Italia con
la legge n°451/97, la nostra
scuola ha partecipato attiva-
mente, grazie all’impegno del
sindaco junior Amore Ludovi-
ca.
Inoltre a scuola abbiamo af-
frontato le varie problematiche
legate alla protezione dell’am-
biente, alla lotta alla violenza di
genere, al bullismo e al cyber-
bullismo.
Conoscere il problema attraver-
so l’individuazione delle cause
e adoperarsi per prevenire tali
problematiche significa per noi
crescere sani, resilienti e citta-
dini attivi oltre che “costruttori”
coscienti della nostra vita.
Tutto il nostro percorso scola-
stico è stato e sarà incentrato
sull’impegno e la formazione di
corretti stili di vita per preser-
vare la natura, con la salvaguar-
dia del territorio, del mare e
dell’aria, onde evitare catastrofi
naturali.
Come cittadini del domani fa-
remo in modo di instaurare
comportamenti corretti con i
pari e tutti i componenti di una
società.
Particolare attenzione sarà pre-
stata ai ragazzi poveri del no-
stro territorio e ai minori stra-
nieri non accompagnati.
Nella nostra scuola sono pre-
senti alcuni stranieri e minori in
affido che si sono ben integrati.
Noi pensiamo che a poco ser-
vono le “cerimonie” e i
“proclami” se alle buone inten-
zioni non seguono i fatti.
Forse per la prima volta dopo la
2°Guerra Mondiale i ragazzi di
tutto il mondo sono coinvolti
globalmente da tanti pericoli:
droga, alcool, inquinamento
ambientale, ecc… solo una
buona educazione e una corret-
ta convivenza civile potranno
farci “crescere” e “vivere” in
un mondo migliore.
PROGETTO UNICEF
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In queste ultime settima-
ne abbiamo conosciuto meglio il
genere del racconto giallo. Dopo
varie letture, noi alunni di II A
abbiamo deciso di essere autori e
protagonisti di un racconto del
mistero.
Era un bellissimo giovedì d’in-
verno nella ridente cittadina di
Dugenta e stavano per iniziare le
vacanze di Natale. Gli alunni del-
la II A stavano entrando in classe
sbuffando perché avrebbero pre-
ferito passeggiare per il corso.
Non avrebbero mai immaginato
che quello non sarebbe stato un
giorno qualsiasi.
Entrati in classe, gli alunni depo-
sitarono nei loro armadietti per-
sonali i computer ed i cellulari e
furono subito divisi in gruppi e a
ciascun gruppo fu assegnata
un’aula da decorare. Dopo aver
svolto tutte le attività assegnate,
era arrivato il momento di ripete-
re con la prof. il progetto di
scienze che a breve doveva esse-
re presentato ad una manifesta-
zione. Tutti i ragazzi si erano im-
pegnati nella realizzazione di
slides e avevano approfondito la
tematica dell’alimentazione per-
ciò si apprestarono a prendere i
computer negli armadietti ma né
Mirko, né Luca riuscirono a tro-
vare il loro computer, eppure era-
no sicuri di averli chiusi a chiave.
Furono aperti tutti gli armadietti
della seconda A ma non c’era
nessuna traccia dei pc, l’unica
cosa da fare era informare la pre-
side che poi avrebbe provveduto
ad informare la polizia. Il colla-
boratore scolastico che era di tur-
no aveva detto alla prof. di aver
visto un ragazzo della terza me-
dia che con la scusa di andare in
bagno, si aggirava nei pressi de-
gli armadietti, ma non poteva
confermare di averlo visto pren-
dere qualcosa. Non restava che
cominciare ad indagare partendo
proprio da Salvo, l’alunno di ter-
za media. Il collaboratore entrò in
classe e chiese: “Salvo è in clas-
se?” “Si è qui” rispose la prof.”
“lo mandi in presidenza per favo-
re” Salvo balzò in piedi e uscì
fuori dall’aula. Due ispettori con
abiti chiari erano seduti nell’uffi-
cio della preside che subito co-
minciò a parlare: “Salvo questi
signori sono della polizia e vor-
rebbero parlare con te di un pro-
blema che si è verificato questa
mattina” L’ispettore più basso e
più anziano, il signor Giuseppe
Canali disse: “Salvo vorremmo
farti qualche domanda” Salvo
preoccupato, si appoggiò con la
schiena al muro ed ebbe solo il
coraggio di dire “Va bene”. Ca-
nali continuò “Dove ti trovavi
questa mattina quando vi era sta-
to dato il compito di decorare le
aule?” Salvo a cui non piaceva
l’espressione né il tono di voce
dell’ispettore si voltò verso la
preside che picchiettava nervosa-
mente con la penna sul tavolo e
rispose” Stamattina ero con il
mio gruppo in III A” “ Sei passa-
to per qualche motivo davanti
agli armadietti?” “Perché mi fate
questa domanda?” chiese Salvo,
cosa che infastidì il detective.
“Sono io a fare le domande, tu
non devi far altro che rispondere”
A questo punto il detective Bor-
selli, il più giovane e longilineo
che fino a quel momento non
aveva parlato continuò. “Hai un
computer?” Salvo scosse la testa
“No, signore, ho solo un tablet,
un modello vecchissimo che mi
vergogno anche di mostrare ai
miei compagni…” “Dov’è ades-
so?” “Nel mio zaino in classe”
“lo tieni mai nell’armadietto?”
“Qualche volta…” “vorremmo
vedere il tuo armadietto” disse
l’ispettore Canali. “Ma vi ho det-
to che non c’è niente” rispose
Salvo molto riluttante.
“Comunque se proprio dobbiamo
andare vi accompagno”. Usciro-
no dall’ufficio della preside e si
diressero verso il corridoio. Per
fortuna non c’era nessuno altri-
menti tutti avrebbero saputo che
Salvo era indagato per qualche
motivo. Ormai erano a pochi pas-
si dall’armadietto, non restava
altro che aprire. “Adesso puoi
aprirlo” ordinò Borselli. Salvo
inserì le chiavi nella serratura e
fece per allontanarsi ma fu bloc-
cato da uno degli ispettori. “C’è
qualcosa di insolito in questo ar-
madietto?” Con la bocca secca,
Salvo riuscì a malapena a dire:
“Si signore, ci sono due computer
e non sono i miei, sono di Mirko
e Luca” L’ispettore Canali a que-
sto punto chiese: “Salvo perché
hai rubato quei due pc?” Il ragaz-
zo si accasciò a terra piangendo
“I miei genitori non hanno la pos-
sibilità di comprarmi dei compu-
ter come quelli che sono i più
recenti sul mercato e che hanno
una memoria illimitata!!volevo
prenderli per un po' di tempo,
giusto per fare qualche mappa in
vista degli esami e poi li avrei
restituiti” Di fronte alla confes-
sione di Salvo, il caso era risolto.
Salvo avrebbe scontato questo
suo comportamento facendo dei
lavori socialmente utili per il co-
mune di Dugenta.
Classe II A Dugenta
GIALLO IN CLASSE
SCRITTURA CREATIVA
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INTERVISTE AI TURISTI
I mercatini natalizi del Castello sono una ricchezza importantissima per Limatola, visto che grazie ad essi ormai tutt’Italia conosce il nostro paese. Ma cosa ne pen-sano i turisti? Abbiamo pensato di recarci al Castello ed intervistarli per conoscere le loro opinioni.
Incontriamo, all’ingresso del Castello, un giovane padre con un bimbo piccolo, che ha appena terminato la sua visita:
Buonasera, possiamo farle una bre-ve intervista per un progetto scolastico?
Si, certo. Come le è sembrato il Castello? Le
è piaciuto? Si, veramente bello. Siamo stati
accolti benissimo dal persona-le.
Cosa ne pensate dei prezzi? Credo che valga la pena venir-
ci: credo proprio che tor-nerò anche il prossimo anno.
Poco più avanti, incrociamo una famiglia con una bimba piccola, nel carrozzino:
Buonasera! Possiamo farvi una breve intervista riguardan-te il castello?
Certo! Cosa ne pensate del Castello di
Limatola? Il castello è un’esperienza indimen-
ticabile. Per noi è la prima volta e ha superato di gran lunga le nostre aspettative.
Il personale vi ha accolti bene? Si! Sono stati tutti molto gentili e
disponibili. Credo che ritorne-remo a Limatola con piacere, un’altra volta.
Ci avviciniamo poi ad una coppia di anziani, che dall’accento sembrano veni-re dal Nord Italia:
Buonasera signori! Siamo alunne della scuola media di Limatola. Possiamo farvi una breve inter-vista per il nostro giornalino scolastico?
Si, certo. Diteci pure. Cosa ne pensate del Castello? Il Castello è veramente bello, ordi-
nato, curato nei minimi partico-lari...poi il personale è qualifi-cato ed efficiente…ci hanno spiegato tutto nei minimi detta-
gli e ci hanno detto che ogni anno l’allestimento è differen-te, quindi torneremo di sicuro il prossimo anno. Poi i prodotti di artigianato sono veramente originali…non le solite cose, tipo pupazzi o cover per i cellu-lari che si vedono ovunque a Natale!
La maggior parte degli intervistati con-corda nel dire che il Castello di Limatola colpisce i turisti non solo per le sue ban-carelle, ma anche per la sua storia e per l’intrattenimento: ci sono infatti animato-ri e giullari che si esibiscono in spettaco-li, canti ed acrobazie per divertire gli ospiti e rendere la visita ancora più affa-scinante. E per i più piccoli c’è l’incontro con Babbo Natale.
Insomma il castello di Limatola si ricon-ferma, anche nel 2018, un’esperienza magica per grandi e piccini.
INTERVISTE AI COMMERCIANTI
Chi sono i commercianti che animano le bancarelle e gli stand del Castello?
Abbiamo deciso di conoscerne alcuni più da vicino e di intervistarli, chiedendo loro di parlarci della propria attività e di cosa ne pensano del Castello di Limatola.
La Liquoreria Nonna Anna, di San Ci-priano Picentino, produce e vende liquori artigianali. I suoi titolari credono che il Castello di Limatola sia una buona op-portunità per farsi conoscere dai molti turisti che visitano i mercatini e per que-sto motivo, sono sicuri che verranno anche il prossimo anno.
Della stessa opinione anche gli artigiani della ditta Ceramiche Artistiche di Giu-stina Pia e quelli della Preseperia San Gregorio, che si occupano da tre gene-razioni di realizzare pastori di terracotta e presepi. Sono tutti d’accordo che il Ca-stello di Limatola è una bellissima inizia-tiva per gli artigiani, che possono esporre
i loro prodotti e farli conoscere ai turisti.
Lo Scolpedì, che lavora e vende lastre di marmo scolpite da quando aveva 14 anni, è sicuro che sia molto conveniente mo-strare i suoi prodotti durante i mercatini di Natale di Limatola, che sono il luogo giusto per mettere in rilievo gli antichi mestieri medievali.
Non mancano gli espositori che vengono da fuori regione: la ditta Pallori, che ven-de prodotti alimentari, formaggi e salumi sardi, che è a Limatola per il quarto anno consecutivo e Casaro, che vende prodotti tipici dell’Alto Adige.
Incontriamo infine la cooperativa sociale Icaron, che vende prodotti di pasticce-ria realizzati da ragazzi diversamente abili, che vengono seguiti nel percorso di inserimento nel mondo del lavoro e pro-dotti di sartoria e riciclo creativo, realiz-zati in un laboratorio dove lavorano an-
che donne, che sono state vittime di violenza.
Classe IIIA, scuola secondaria di I grado di Limatola
CADEAUX AL CASTELLO DI LIMATOLA
MERCATINI DI NATALE
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Durante lo scorso anno scolastico è
stato istituito il primo premio Calan-
dra. Nasce in memoria del prof. Car-
mine Calandra, già preside dell’istitu-
to di Frasso Telesino e docente di lati-
no e greco. Si è trattato della prima
edizione della borsa di studio, nel pri-
mo anno dalla scomparsa del profes-
sore, per volere della famiglia. Il con-
corso è rivolto a tutti gli alunni
dell’ultimo anno dell’istituto. La pro-
va è consistita nella composizione di
un elaborato tema su argomenti attua-
li. Nelle foto la commissione ed i
vincitori.
CONCORSO CALANDRA
LA REDAZIONE
ART DIRECTOR
Massaro Alessia
CAPOREDATTORI
D’Abbiero Cristina, Marcarelli Anna
GRAFICI
Massaro Leonardo, Amoriello Biagio,
Amore Giampaolo, Amore Raffaele
REDATTORI
Amore Ludovica, Calvano Maria Cristi-
na, Amore Nicole, Cavano Maria, Gionti
Mariantonietta, Viscusi Francesco Pio
FOTOGRAFI
Viscusi Carmine, Viscusi Mario, Norelli
Francesco Pasquale
INVIATI
Matera Libera, D’Abbiero Valentia, D’A-
vico Raffaele, Stabile Carmine, Viscusi
Giuliana
DIRETTORE RESPONSABILE
Dott.ssa Silvana Santagata
VICEDIRETTORE
Prof.ssa Sabrina Razzano
REFERENTE PROGETTO
Prof.ssa Anna Vassallo
Scuola Secondaria Dugenta
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