elthoralasco. altalena pace -...
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IISTIIGUE IL IOSTRO PARTITO: la linaa da Marx, a Lanin, a tiworno 1921, alla loUa dalla ainistra contra la daganaraziDIII di Mosca, al rmuto dai hloçchi partigianî; la dura opara dai restaura ~ella doHrilaa-~all' organe riwolurianario, a conlaltl coala clam eparaia, Juari dai politicanlisma parsonate at eltHoralasco.
orsano del partito comunista internazionalista
8-22 ottobre 1953 - Anno II - N. 18 IL PROGRAMMA COMUNISTA - Cas. Post. 962
MILANO
Una copia L. 25 Sped. in Abbonamento postale Gruppo 11
Altalena ·della pace fra Oriente e Occidente
cesso (lentezza che rispoode a ragioni obiettive di riassestamento, e soggettive di riverniciatura politica per salvare la faccia), giacchè la direzione è quella.
Non stupisce perciô anche la notizia che, come già esistevano comitati mondiali per la pace di emanazione russa, vadano.. sor· gendo ~ moltiplicandosi contr.essi ed organiuazioni pacitl$te d'ispiraziÏ:me occidentale e ·di colontura ideologies cristiana (vedi il recente congresso .di. Pau). Come i gtanèli moisfri statàli di Oriente ed Occidente, cosl le loro filiazioni minori corrono all'amplesso.
Fasti a nef asti del
'bilancio statalo L'offensiva internazionale della
< pace » ha, sembra, i suoi rounds. ll primo l'h;:t ·giocato là Ru,ssia; il secondo sta giocandolo l'Occidente, che, dopo di aver «subito» l'iniziativa avversaria, lancia ora, Per . bocca di Churchill e di Eisenhower, incalzanti e .spesso · difficili da conciliare proposte di accordo. La ·pace fa l'altalena fra Oriente e Occidente, un po' come i misteriosi personaggi che i servizi segreti scoprono, ogni tanto, in viaggio al
e pletorico, era e rimane l'imperialismo americano; in posizione obiettiva di difesa e, anzi, di aspirazione all'accordo, agli scambi commerciali, all'importazione di capitali e di merci era e rimane l'imperialismo russo, e le recenti svolte di politica economies annunciate dai Cremlino non hanno fatto che sottolineare un'ennesima volta l'urgente bisogno, la fame anzi, di beni e servizi ottenibili soltanto sul mer-
cato internazionale. D'altro lato, la fine (nonostan·
te le inevitabili sparatorie di retroguardia~ della . gu erra· in Corea e il process6 di riassestamento dell'economia occidentale pongono a questa il problema, altrettanto obiettivo, della ricerca di mercati e dell'apertura di sfoghi; e non è certo un caso che settori sempre più larghi ed inquieti della borghesia europea mordano il freno e guardino ai
mercati. europeo-orientali êd asiatici con una cupidigia che le restrizioni della guerra fredda condannano ad essere solo in parte soddisfatta .. Da una parte e dall'altra, per difetto o per eccesso, la ;;ottostl uttura economie'\ preme verso la ,« conciliazione ~. nè a questa si oppongono valide ragioni d'incompatibilità ideologica. Ecc? perchè la pace fa l'altalena fra Oriente ed Occidente, (• poco conta la lentezza del pro·
Fra mercanti, concotrenza e coesistenza, guerra e pace, sono modi d'essere normali. bietro le colombe serafiche del pa~ifismo, c'è l'avvoltoio del mercantilismo: il lupo non è mai cosi lupo come quando si veste da agnello,
La parola magica del ministero Pella <e dei precedenti) è: difesa della lira, bilancio in equilibrio. Sembrerebbe, dunque, che la politica economica italiana sia impostata su un~ severa battaglia contro quella che i nostri nonni chiamavano la « finanza allegra ». La ve- • rità è che questa ·politica, se tende ad equilibrare il bilancio, lo fa bensi aumentando le entrate, non certo diminuendo le più allegre spese.
Tempo fa abbiamo lette su un notissimo giornale d'informazi()ne che l'« esperimento » del super-elettrotreno Milano-Napoli, famoso per il suo allestimento da Mille e una notte ed ora mandato in pensione per... scarso rendimento, è costato .. di là e al di qua della cortina di
:ferro. Troppo banale è la spiegazione
dell'off~nsiva di pace occidentale èol riconoscimento americano che la supremazia U.S.A. in « ar- la POLITICA AGRARIA di MALENKOV:
alle ferrovie - e .quindi allo Stato - una perdita secca di cinque
·miliardi, valutata dai meno ottimi. &ti addirittura a dieci (il disavanzo dell'esercizio ferroviario è salito a 72 miliardi). Se questa non è finanza allegra, davvero non si sa in . che cosa consista, sotto ·il bel cielo italiCQ, la tristezza. . mi nu ove » va rapidamente de
çlinando. In realtà l'Occidente ha aspettato · finora perchè aveva tutte le ragioni di. aspe~tq.r('!: era Mosca èhe lo corteggiava, fin dai lancio della teoria della convivenza pacifica, fin dalla conferenza economica, e si sa che i! corteggiato. ha tutto l'interesse a rendersi prezioso. Oggi l'Occidente puo tirare le somme e rispon. der~ sl aU'otferta di un giro cU valzer. I gazzettieri possono ben :fingere che i dirigenti occiden· tali temano che, dietro le mosse moscovite, si celi una diabolica astuzia: le grandi schermaglie diplomatiche sotlfatte.di ben altro. Dietro il c paclfismo » stali. niano c'era una realtà dura: il
eo.me dovevasi Ma sfogliate le pagine del Bilancio 1 luglio 1953 - 30 giugno 1954, e vedrete che le spese « allegre »
' non sono un 'eccezi0ne; · sono la re-
La clamorosa, ma non imprevista; illusoria e demagogica la sovrasvolta segnata nella politica agra- struttura giuridica dei colcos (alria dai Governà Malenkov conti- tro modo di denominare le arcivecnua ad occupare la stampa stali- chie istituzioni delle cooperative aniana internazionale . ...W ltalia, gricole) da cui la prppaganda sta-1'« Unità » ha dedicato ln!lhrgomen- liniana trae le « prove » del carat-to diversi comunièati ufficiali di socîalistico, cioè' collettivistico, origine moscovita e note, le solite JI.I:UUU.t;Jll,lll'"' aJI!TICOJla in Russia. apoJogetic~ n~ Iii .eqmtne~to -os- fpeï~za.m•mti' -~-··-, ........ , gli., AP-s~qutosn; Ma te nottzte 'Seguxte ai- ie la pubblicazione del rapporto Kru- cui dotazioni di scorte e di attrezzi scev al Comitato Centrale del par- (bestiame, sementi, stalie, ecc.) sono tito russo non hanno aggiunto nul- proprietà privata, come il prodotto, la di inedito circa le misure 'adot- della famiglia individuale assegnatate dai Governo il 26 u.s. in ese- taria, aèquistano maggiore peso nelcuzione delle decisîoni del Comitato l'economia agricola nazionale. Pa. Centrale. V ale la pena di. ritomare rallelamente viene ad allargarsi sull'argomento. considerevolmente il volume del
Le misure prese dai Governo di mercato interllo, con l'ovvio rat-Mosca sono una dimostrazione elo- forzamento dei ceti comlnerciali.
Non a ·caso recentemente l'« Unità » quente della politica capitalista se- annunciava l'apertura in Russia di guita nei confronti dell'agricoltura. ben 22.000 aziende commerciali, fra Esse, infatti, consolidano .la piccola cui spacci mobili adibiti alla ven);>roduzione e il parcellamento della dita delle merci fin nelle lande ·agricoltura, mostrando quanto ,sia gelate a nord del Circolo Polare.
;" senso dell'inferioi'ità, e quindi della dipendenza, economie&. A.lgressivo, perchè strapotente
Guai ai non 7vinli 1 L'inesorabil~· procesJo attraverso e 81$. per riJ.i.tstenza econon;lica, .ol
il quale i due iraildi vinti della tre ar èirca * ~qllioni che le forze seconda guerra J:nO.Jllliale sono di- armate statllit'iiea,ai. dovranno spenvenuti i capisaldi ~na strate gia de re nell a· ~bi· ·peto il .riattrez.. economlca e militare dei vincitori zamento o la costruilone delle preoccidentali ha fatto n. egli ultimi dette basi ,e, mentre. de\rrà mèitere ternPi ·due ultc;riori pasal-:"- i~ 'J!UC•i a disposi~ione .tutte.le iiue tfaOJ'ie cesso . del reg1me di ~nauet m jndustriah per. d rafforzanteJtto ~eiGetmania, l'accordo;.frtt'~i due gran• 1a propria organizzazione belllca, di partiti « non di sin1stra » ,riap.. bspiterà un contingente americano ponesi per il riarmo -, e ~si è valutato a circa ·JO mila uomini tra prolungato negli 'llCcordi fra StatJ ufficiali e soldati. Uniti e Spagna. Su questi ultimi L'accordo risponde al criterio conviene trattenersi perchè gettano strategico nord-americano di una una luee meridiana sulla gran corn- difesa dell'Europa nel quadrangolo media della difesa universale della iberico, protetto da difese naturali democrazia. " e facilmente :cifornibile via oceano,
In effetti · il regime di Franco e avrà per effetto un consolidamench~. allo sÇollt>iei . della « .crociat~ to della struttura ec:onomica e delle li~ratl!ice • dena seconda guerra attrezzature tecniclà,e del Paese, olmondiale :ftprava tra le )riù tristi tre ad accresceme il prestigio ines.,ressioni del totalitarismo faacl- ternazionale e. la stabilità interna. sta e che si salvô dai' crollo· mili- La cosa potrà scandalizzare i cretare per aver saputo abilmente denti nella libertà, nella democrafiancheggiarè l'Asse senza mai irh· zio e negli eterni p:cinctpii (anar-
• pegnarsi in un appoggio diretto e chici compresi); in realtà, significa formale e trafficando contempora- lo spregiudicato abbandono da parneamente con gli Alleati, ha otte- te americana di una delle tante nuto con gli accordi firmati . in sconce ipocrisie democratiche ........ questi giorni a Madrid quello che q~ella dell'incompatibilità fra renon avrebbe mai sperato in altrf g1mi t~tal~tari e sedicentemente antempi di ottenere: l'elevazione a titotabtart nel quadro della società baluardo strateeico della ... democra- borghese. 0 che forse l'Inghilterra zia occidentale, an:dtutto; l'immis- e la stessa America hanno esitato sione, indirett~te o direttamen- ad . accog~ier:e tra i loro amici il
- te poco importa, uel circolo della r~gu~e ~u:JUar,.~amente totalitario vita politica internazionale fuori d1 ~1to 'o, per nfarci al passato, U dalle perplessità di' un neutralismo regime ultratotalitario di Stalin? 0 !)uono solo per i tempi di guerra, a. ~alutare, pe~ rifarci a ~n passato m secondo luol{o. Dopo quasi Clue pm lon tano, l avveJ?-to d1 Hitler al
. anni di negoziati estenuanti, nel poter«; sul!e _macene . delle grandi corso dei quali Franco ha saputo orgamzzaz10m operai!'! tedesct:te? far fare agli Stati Uniti la ftgura N.on gli eterni principii ed eltre (4;1 postulante straccione e a &e idee difendevano · e difendono s~ quella del gran signore che questi signori, ma la sta'!>ilità insi"benigna di concedere e ha cosl terna ed .esterna del. regime borot-.nuto ·UJl successo di prestiglo ~~f~ e, m que~ta d1fe~a conta ·. ch~ POChi governi europei posso~o va ~a ~ta~to chi ~ffre 1
Per afferrare la portata delle nuove misure del governo russo, occorre co:J.oscere la natura e il funzionamento delle cooperative agricole (colcos). In Russia la terra è nazionalizzata, cioè apPaf,tiene ip Unea giuridic• allo StatQ. Non 4l1Sl• ste, ~ull(l~e. il ~mm~r.Cio IW,Ia .t'l~ ra, ·il~ l!l·' di~ol(trazii>ne .-c~e .hl' ·IUlzionallzz•îüorie dellà terrîl è uqa misura cQmpatibile con la conservazione del capitalismo (M~rx), la proprietà demaniale del suolo non iirhpedisce affatto il commercio dei 1>rodotti agricoli che si svolge nel)e fo~e tipiche del capitalismo. ln• fatti, il colcos, per non parlare del· le aziende contadine isolate, si comporta di fronte allo Stato e di fronte ai privati come una ditta capitalista • posseditrice di merci (derrate agricole e prodotti di cblture industriali) che opera in vista del massimo profitto. Tuttavia, il settore del commercio con lo Stato è soggetto, come del resto in tutti i paesi capitalisti, a precise limitazioni, dato che il 'volume e i prezzi delle merci vengono fissati di autorità dai Governo. Non diversamente avviene, ad esempio, in Italia, ove spetta al Governo il diritto di fissare, anno per anno, il prezzo del grano destinato agli ammassi.
Il Govemo ~ Mosca ha èreduto suo dovere alléntar.e la morsa, e mentre ha ridatto le quote di consegna obbligatorla dei pro\iotti animali agli ammasai statali, ha deciso di aumentare i prezzi che Io Stato paga, alla conaegna alli ammassi, per le quote di carne, latte e Jana. patate e legumi. Di co~eguenza, i colcoa .. 'l{erranno a disporre di maggiore quantità di denaro e maggiori disponibilità di prodotti da vende.re al mercato libero privato, Di più, sono previste una riduzione di circa il 45 % delle imposte e una amnistia fiscale.
Con cio, il mîto non già del socialismo, a cui credono solo i ciechi, ma a!idirittura del capitalismo di Stato in Russia, subisee un· altro Aero Non solo. tra lo Stato · e il sistema colcosiano tnllerco:rrc1no rapporti mercantili che van tare la: Spagna franchista g1à n. 111 . .d1. str~teg1a uu,, .. ,,,. ...
• . • . tare ed eeonomtca. delta reazioné nella m1- la d~craltia si
. si è assicurato. con la l\U..ià in cambio de.ll'uso di con tutto
e navali da rlmettere in· mai non dell'ordfne di.226 milioni 195:t.. ·
per· l'~ ft11CaJe ~- Se ne 141 in prodottl''ftnüi ~litari illÙSi..
~~-=$i!2;le~~e~~t~~ic~~h::ette di sociali-, alle campagne ruS-di controUo
'tnillJ11•119ètuzto!lle e distribu-agricoli ri,mltan
menqmate/ ai:qtdQèi&trà, teoretlqa. :c'W.lO.ato con
Stalin »,, che l'economia · russa si svolge, tranne il campo della grande industria statizzata. nel!e forme tradizionali, seppure demagogicamente truccate, del capitalismo privato. Quale sarà la misura suceessiva? Malenkov non darà il lasciapassare alla •proposta coirlbattuta da Stalin ' .. nel wo ûltimo lopuSQQlo di . vendere a:i coleos anch41! le lllaC"' chine agricole, oggi di pr6prietà statale? Per ora è certo che se un grande passo è stato fatto, questo è avvenuto nella direzione del consolidamento del capitalismo e della proprietà privata nelle campagne. Il contadino russo, inquadrato o meno nelle cooperative colcosiane1 acquista sempre più il carattere dt un fittavolo contrattante con un proprietario fondiario che è lo 'Stato, cui paga il canone di .affitto sotto forma di imposte. E i ftttavoli, lo sappia l'tr unitfA »,.sono figure sociali del capitalismo, e solo di questo. ·
L'« Unità •. nel corso della corrispondenza da Mosca annunziante ·1e suesposte misure governative, scriveva che « Kruscev aveva ri
"Cotdato .all'iilizio del suo rapporto le. parole di Lenin, secondo cui la base pecessaria per .la. eostrù~onè dl\1 1100lalismo è \Ina po~Jl1e: in'du· stria meccanica capâce di riôrgarüzzare l'agricoltura ». 0 ai'te sopraf-
gola. Facciamo ·qualche cifra, tifina dc::d citazione! Senza. dubbi'O, portandola dalla ·a Settimana In·un'industria sviluppeta è indispen- com » n. 39. Un ministro italiano sabile alla organizzazione della a- pereepisce, fra· stipendie, annessi e gricoltura nelle· forme collettivisti- connessi, 2 milioni e 203 mila J1re che del socialismo, ma la meccaniz- l'anno; un ·sottosegretario (e ·si sa zazione deve and are· di pari passo che il numero ~i sottosegretari con la smercantilizzazi.one; con la è, Pella imperante; ancora aumencompressione e la graduale seom- tato) un m~lione .78 mila lire; le
rparsa del metcato dti prodotti. a• spese. c :ciserv.ate »<dell4 presidenia --gricùi •. come '81-'~ ~'if' ·del Consiglkr·wmrm:mtà'lio 'à'' Scso'·'mi~· Governo di Mosca? Concede ai col- lioni, quelle per le automobili ·a cos gratuitamente, cioè facendo pa- 22 milioni, quelle per gli spostagare il proletariato urbano, l'uso menti del presidente .• dei vice-preaidel macchinario agricolo in dota- den ti 'e dei sottoaegretari a 5 mi. zione alle Stazioni Macchine e lioni; la Camera dei deputa ti coTrattori gestite dallo Stato, .riduce sta annualmente 2;9 miUardi, .. il Segli oneri finanziàri e i controlli sul nato 1,8, il rimborso per U permacommercio privato che gravano an- nente ferroviario e gli altri viaggi cora sul sistema colcosiano, e con gratuit! degli onore.voli 200 milioni. ci.o i~c~ementa l'accumulazione c~- Al cinematografo, che, come tutti Pttahshca nelle campagne.· Se ~~ sanno, vive francescamente; In Stacolcos d!lve .. meno allo. Stato, dt- to eroga ogni' anno sussidi per 5,2 s~or~à ~~ PlU per st:. ~tcchè P~trà miliardi; per illustrare al · popolo dtst~tb~tre alle f_a~Igbe ~so~tat': l'attività del goveno (evidentemenn~l~ ~z1enda n:taggton r~ddih. C è d1 te, se non gliela si illustrasse, di PIÙ. 11 con~ad~no colcostano, aveado questa attività il « popolo • non si menp obbhgh1 verso lo St_ato, potrà accorgerebbe), SJ>i&flde 200 milioni; desh~are al. mercat.o. p.n~rato Jll;l& per studiare (studiare, si' hadi bene: maggtore quota di prodoth rlcavati anche ponzare cO.ta) 1a riforma dall'appez~amento ind~viduale ch': della bl.1lllbcrazia, 6 miliom;·per· fala coshtwaon!! russa gh COJ?-Sent~ ~ ·re « propaganda di ttaJianità nelle sfruttare Rf!r. co~to propno, al: fi ·zone di confine li, 860 ··miliont; per· fuori 'IJeÙe\, 'erhJtep~ l!iel cole~. la polizia, 61 miliardi (fra i quaH ~a èio: s\gllilcjl fà'Ïprire la P4cC:ola 2QO milioni per « spen lCODAdan,iaprq~u~one;, e 'p.èrtlanl;o la 'P~~cola li per l~ f!,l'èVenzione:.e:repressione
(Continuaz. a pag. ZJ . det . del~ttt. ») .e M ·mlliard:i ·~8f i · caraQimeri,. da eootrootarshatd.!S ----------------------------!11111!-1111!1 m~liardi apesi per ·l.ts~P~t.·tMlbbhca. elementare, mediane~,uaj.~
QUADltAI'ITE Un fossato C .. e si allaraa' conda taae . di. agitazioni sociali in
U Francia, destinate ad a~aumere tor-Il segretario gene'~ale dell'O.E.C.E.. se propo~zioni più vaate perfrno di
ha osaervato ad un aiornale france- quelle rù'U'a.gosto scorso, e ouer,; se che negli uUimi due anni la pro- va che le agitazioni rischiano di duzione indultriale e agricola del- prodursi anche contro la volontd l'Europa occidentale ~ aumentata dei sindacati giacch~ «non v·~ dubdell'uno per cento (del 'tredici per bio che il fermento è ora molto più la Germania occidentale, ma questo vivo che neZZe stesse centrali ainrltppresenta un caso a s~). mentre dacali ». -.~--:--o-:'"""--~~--.quella degli Stati Uniti si ~ acere- Per noi è quindi prevedibile che sciut« dell'B %. Coal, il gap lo acar- { le centrali sindacali prernleranno to fra la produzicme e!fettiva degli esse l'iniziativa del movimento per Stati Uniti e ciell'Eutopa occiden- impedire· che esploda per conto suo, tale, che i cliverai Piani Marshall e la sua direzione per impedire che e atfini av1'ebbero dovuto ridurre, ,..fugga alle loro mani. in realtd va sempre allargandoai.
Pen aria dl clowns 7 Dalle. ISVESTIA, citate dai Mon
do, si apprende che in tutta la Russia esistono oggi soltanto diciotto clowns e che QUesti sono piatti e noiosi, aebbéfte « di tutti i Paesi del mon.do. solo la Russia abbia uall scuola di Sto.to per la formazione degli artisti da circo ».
Diciotto clowns per tutte le Russie ~ davvero poco. Ma la 'ragione è chiara: la sèuola di Stato per la fo~mazione degli artistj da circo li ha llpediti tutti all'èst,èro. Per l'Italia, rivolgersi a via' delle Botteghe Oscure. ·
CaritA 1nteressata Gli Stati Uniti non haBno perso
tempo ad accO{Iliere l'SOS dell'Iran dopo la defenestrazione violenta di Mossadeq: in base ai recenti accordi, gli concederanno aiuti tecnici ed economici per l'ammontare ·cfi 23,4 milioni di 4ollari ..
Assistenza « -uman.itaria li che ga• rantisce cd concessore un duraturo controllo sull'economîa del Paese e al capitale· amerièano ·ïnvestito neli'Iran l'esenzione dai vincoli di legge aafi ineesti.menti di capito.te atramero E' un aitro p-u'\to a favore di Waah'in.gton contro Mosca e; m::parte, contro Londra.
sitaria. .1!; ~otrem~JW contip,}lW di quest'allegrtssuno passo. ·
Quanto alle entrate, non c~è.'~he dire, il Governo Je. ha a-ntete: la pressione fiscale raggiunp,.qQsi tl 30 % del· ;red4ito nazional6,: , e
· formano le sue colol:)lle le- imposte iltdirette sugli atfari ( 596.; mili.atdi l'anno), le imposte indiret•e ·<.SUi consumi e i provenU delle cl9.-ae {384 .~ilia!di: dai solo zucchero; 54 rnihardi), e le· entrate .dei monopoli <280 miliardi, di cui 25$1 dai soli tabacchi). per nqn pari are di VOCi diverSe COme il lotto (27 miliardi >, menh'e le imposte,· dirette forniscono allo · Stato . appenà 267 miliardi Cdob.blamo aggiunrere che gli aumenti nel bilancio in· corso rispetto al precè\iente riguardano per 156 miliardi le, imposte indirette e per soli 31. ~Uiardi le dirette). Un'ultima notez;ella: in fatto di sp&. se, il secondo in .graduatoria è il dicastero della Difesa, con . 488 mi_., liardi contro i 2a9 della Pubblica Istruzione. . .
Sono queste, fra le tante, aleu ne delle delizie del bilancio ortodosso, un bilancio veramente di classe.
aervatori, se non altro per ragioni di concorrenza __:.: ad uscire dal tradizionalê ri~rbo nei contronti della cosidetta . Comunitd Etd·opea, e a lanciare la bomba, attraverso ·il discorao· dellorq aegreta:rio G. Mollet, di una sua accettazione aia pur< condizionata Il che, fra raltro, ~ l'oppos~ d.ell'attfggiamento de.t K compagni • tedea<:hi, e non è 1&ep" pur la. stessa cos& di· que llo de~ loburisti.
Non si vorreblre, ma ••• · · 1. · i•·t· Il u d. · ·~a .a simili int~,ersioni di .ft'oftte, Gm:~ . . lnl" , . a 'luesti sta.xmentà 'fra partitE dell4 ·
· . . lqro c,fnte~~le ,», .i socicùjsti Mentre seonala ü relatftJo inaue- ll succeuo ijlettorale di A.cienaun - ,frafl,cesi aqP,rat(~ttQ ,..... .&&1)0 per
ceaao lfel nttot1Ô sciopé1'0 ''frlrotJirr e le at~~nciï c'llut'chülia~ . ~4niùl" iu~&qa. tradizj,q?Îe. iJ,~it~i 'Nota ,Jier . rio. t~œrace•e, Ill'· Nuo~: ~!tttpa: indofto·ï soci(ilùti frtJ:nceii ·....:.. tem- nüna, i if'du;H 'era~· f~~,tD,ûti pr.annuncia l'afiêrlura .. - 'te.-,. pt-e aêhaif>ilf '4Uê' 'mataoV'rtt fln "tdn-' da un c Mollet ;: ·' " ' · · ·•
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J IL PROGRAMMA COMUNISTA
GENEALOGIA GANGSTERISTICA ~· uscito
SUL FllO DEl TEMPO
Nessuno pu6 accusarci di avere, sia pure per un breve corso della nostra esistenza di partito, trascurato la denuncia documentata delle origini banditesche, cioè appunto capitalistiche, della società americana. Tanto meno possono farlo coloro che, durante la luna di miele e la convivenza (e connivenza) dell'America e della Russia, non solo relegarono in soffitta lo smascheramento spietato del capitalismo statunitense, mai assente nella lotta ideologica del marxismo, ma ne tesserono addirittura le lodi additando la democrazia americana come segnacolo di progresso sociale. E forse che oggi, rotta la complicità bellica russo-americana, la I!J)erticata apologia delle origini della democrazia americana è cessaJa sulle colonne di giornali, come 1'« Unità » e l'« Avanti », che pretendono di continuare le tradizioni marxiste?
Non potendo dire bene dei governi di Truman, e,oggi, di Eisenhover per ovvie ragioni di contraddizioni inter-imperialistiche, gli scrittorelli (che sono tali per mancanza di carattere politico e ciarlataneria ideologica, nonostante la prosopopea dello stile) della putrida stampa social-stalinista si rifugiano nella ignobile mansione della esaltazione delle origini politiche dello Stato di Washington, e risalgono a Lincoln e Jefferson, se non addirittura a Beniamino Franklin e Giorgio Washington. Sarebbero questi i pionieri onesti e coraggiosi della potenza statunitense, gli artefici della indipendenza e unità nazionale degli Stati Uniti, i padri generosi della democrazia elettiva, cosi spietatamente traditi e disonorati dai discendenti che ora seggono alla Casa Bianca e al Pentagono e lavorano attorno a piani di assoggettamento del mondo intero!
La differenza tra un marxista e un opportunista sta, per rimanere all'argomento trattato, in questo: che la rivolta delle colonie nordamericane contro l'Inghilterra e la guerra di Indipendenza, avvenute alla fine del 1700, come pure la Guerra di Secessione del 1861, che dovevano costituire gli attuati Stati Uniti e gettare le fondamenta dell'odierno potenziale .industriale amerîcano, sono viste dai marxista come necessari e favorevoli svolti storici, ma nello stesso tempo de· nunziati per quello che realmente furono, e cioè passi obbligati dello sviluppo della dominazione capitalista. Percio, il rivoluzionario proletario fedele al marxismo respinge e sbeffeggia le ideologie sbandie~ate da Washington, Jefferson, Lmcoin· che, sotto il manto umanitario e progressivo, servirono (servono ancora nella bocca degli Eisenhower e dei -Foster Dulles) a coprire il reale contenuto capitalista della rivoluzione americana.
Conseguentemente, il movimento marxista confronte> polemicamente le luminose affermazioni di !ratellanza e di solidarietà civile degli ideologi bolsi dell'americanismo con le erudeltà sanguinose della pratica sociale e di governo americana: il massacro delle popolazioni pellerosse, lo sfruttamento feroce della mano d'opera, .il razzismo, le bestiali superstizioni pseudo-scientifiche che rendono il cittadino americano schiavo di un macchinismo che non riesce più a controllare. Oggi siamo arrivati al punto che per Jeggere una pagina digeribile sul capitalismo americano. (non le ipocrite lamentazioni sulle vittime della sedia elettrica che ci ammadlnisce la stampa cosidetta comunista) dobbiamo cercare nella stampa filo-americana! •
Recentemente è apparso sul «Corriere della Sera» ·(8-9-1953), notoriamente ftlo-àmericano e filo-atlantico, un articolo di Indro Montanelli sulle origini del capitalismo americano.
Veramente, J'assunto dell'articolo tocca un argomento diverso, e cioè il gangsterismo statunitense. Ma Jo autore giunge alla conclusione che i gangsters. americani debbano considerarsi null'altro che dei « pionieri in ritardo », e propriamente dei capitani di industria capitati fuori tempo, sfortunati emuli di Morgan, Car~egit;. Ford, Roc~efeller e soci, arrlVatl troppo tard1 nella jungla dell'aff~rismo.
Dopo avJ'lrCi informato che 11 il gangsterismo si è sviluppato su quattro principali commerci: l'alcool il gioco, la prostituzione e le droghe », che « il primo è finito col proibizionismo » e « gli altri tre sono ancora in ftore », Montanelli mette in guardia il lettore dail'« indurre che la malavita sia, in America un costume ». Con deprecabile oftesa ai dogmi idealistici il nosstro autore deve negare che la malavita statunitense sia, come dire?, una incarnazione •ello. Spirito del Male, e, facend? ~anto di cappello all'odiato matenahsmo, deve ammettere che essa è soltanto un'« industria, con i suoi bravi _tecnici specializzati, come avv1ene (udite! udite!) in tutte le società fondaq;~.entalmente san:e! ». Dunque una società è sana se alleva nel suo seno ubriaconi, cocainomani, meretriel e biscazzieri, serviti e inquadrati in potenti organizzazioni? Allora, quanto dovevano essere depravate e marcie le popolazioni primitive, le gentes e le fratrie barbare le quali, ignorando 1 'uso del denaro., nOA praticavano l'arte del gioco e l'industria della prostituzione, nè conoscevano cocaina, morftna ed el'Qina, come i civili sudditi del Capitale! Non c'è da stupire: il borgbeae, specie l'intell~ttuale, non 1?~ t:iiJ;e, ~ \rerità ifQZa. a.vvilupWla iii tql iuvol~o di cinismo spavalaG.
DEL CAPITALISMO U.S.A. Dunque, l'America non si scan
dalizza del proprio gangsterismo. Vi stupite? Montanelli scrive: ''Come certe madri virtuose che, pure inorridendo ufficialmente sono in fondo grate alle donne perdute che svezzano i Joro figlioli, cosi la società americana serba con i suoi gangsters rapporti in fondo affettuosi, come del resto si vede da molto cinematografo... Ma questa fondamentale simpatia per il gangsters ha anche un altro motiva: ed è che • il gangsterismo è, si, un frutto fuor di stagione, ma è maturato sul proprio albero. Le origini della società americana sono tutte gangsteristiche: non c'è un solo potentato (leggi: capitalista) in questo Paese che abbia conqui-
stato la sua baronia, senza ricorso a metodi violenti e fraudolenti ». Evviva la faccia della sincerità. Avremmo voluto leggere di squarci simili sulla stampa social-comunista nell 'epoca do rata della alleanza tra Russia e America. Non è per la conservazione della società americana che i Nenni e i Togliatti chiamarono i proletari a versare il sangue?
Montanelli e il giornale che ospita la sua prosa pirotecnica, debbono ostentare una certa indipendenza di giudizio nei confronti dell'America, che pero non ne pregiudica l'impostazione politica filo-americana ,ma non possono farlo senza sputare almeno mezze verità. Completiamo allora le citazioni: ''La
ragione - scrive Montanelli - per cui Zukor e il nonno Rockefeller si chiamano pionieri e come tali vengono rispettati, mentre i gangsters si chiamano gangsters, e come tali vengono condannati, è molto semplice: i primi hanna operato su terreno vergine e in una società ancora in formazione senza altra Jegge che quella che Je davano, con la violenza, i suoi fondatori. Al Capone arrivô a cose già fatte, a sistemazione avvenuta: quando per fare della propria volontà una leggè, bisognava mettersi contro quelle che la società già si ·era date 11.
Ecco, senza incomodare i santoni indigeni della democrazia, illu~>trate le origini della società amer~a-
na, del capitalismo del dollaro. Ecco la classe borghese statunitense e i padreterni del Capitale, genealogicamente sistemati. Dovremmo proprio ringraziare il '' Corriere della Sera », se non sapessimo che le sue in apparenza spregiudicate ammissioni servono a neutralizzare Je accuse di prono servilismo alla America mosse dalla stampa filorussa, ieri celebratrice del « mondo libera 11 e delle imprese del dollaro, sempre pronta a ricantare gli stessi inni qualora Washington offrisse buone condizioni a Mosca., Forse che i « pionieri 11 del capitalismo russo non hanno impiegàto contro il boliiicevismo metodi da far arrossire di imbarazzo i gangsters americani?
(Contributi all'organica ripresentazione storica della teoria rivoluzionaria marxista).
E' uscito a cura del Partito il primo volumetto della serie « Sul filo del tempo •· pagg. 40, L. 100. ID chiara veste tipografica, esso comprende: Il cadavere ancora cammina (elezioni ed elezionismo). L'organica sistemazione dei princi-
Percbè la borgbesia amoreggia col P. C.l.
borghesi stessi, di sedurli con atteggiamenti all'uopo studiati e prefabbricati allo scopo inconfessato di prepararne la più atroce delle morti. Evidentemente, se si beve l'enorme coglionatura che trasferisce alla lotta di classe i metodi usati verso le vittime da criminali alla Landru o ·alla Cristhie, necessariamente i capi del P.C.I., che pure non si sollevano di un pollice al di sopra del livello mentale comune dei funzionari, debbono godere del morboso fascina che esercitano sul gregge piccolo borghesé egualmente i grandi criminali, le prostitute di lusso, e gli imbroglioni del rango
. pü comunisti nelle periodiche riunioni interregionali (riassunti sotto forma di paragraft di tutte le riunioni di studio svolte nell'nltimo biennio e dedicate ai ()roblemi: Materialismo storieo e rovesciam.ento della prassi - Classe e partito - Teoria delle controrivoluzioni e degenerazione della rivoluzione russa -Compito generale, tattica ed azione del ·Partito di classe - Invarianza storica del marxismo e falsa risorsa dell'attivismo - Teoria e azione - Il programma rivoluzionario immediato - Rivoluzioni multiple e rivoluzione atuicapitalista occidentale), corredata da citazioni di Marx sull'impersonalità del Capitale, e Letture: New Deal e dirigenze opportuniste del movimento operaio nordam.e-
L'arresto degli ormai famosi A- indirizzo degli '' utili idioti ». Saristarco e Renzi - i due cinema- rebbero costoro quegli esponenti dei tografari messi dentro su denuncia partiti politici e degli ambienti culdella Procura militare che ravvisa- turali borghesi che si lasciano irva nel soggetto cinematografico retire dalla politica social-comuni'' L'Armata s'agapô 11 da essi rispet- sta. come appunto nel caso della tivamente scritto e pubblicato, gli nuova crociata pro Aristarco e estremi del vilioendio delle Forze Renzi, prestandosi cosi al gioco dei Armate - è valso a stringere viep- (( nemici di classe della borghesia ''• più le braccia seduttrici del P.C 1. cioè appunto dei dirigenti del P.C.I. attorno ai fianchi di Madame In- Cià perchè colora che scrivono su tellighenzia. Un nuovo sciame di questi giornali sono convinti, o sono scrittori, impresari teatrali, diret- pagati per sembrarlo, che il socialtari di quotidiani, critici d'arte, av- comunismo miri in ltalia e nel vocati, che attendevano l'occasione mondo alla soppressione della claspropizia per ottener la pubblica- se borghese! zione reclamistica dei loro nomi La verità è che continua, dopo le sulle pagine dell'« Unità » ·e del- elezioni del 7 giugno, la fuga di l'« Avanti », è volato festosamente voti elettorali (potenziali e futuri) a succhiare il miele democratico e . dallo schieramento democratico aprogressivo che, nelle manifesta-~ tlantico, specialmente a seguito delzioni di protesta pro Aristarco-Renzi, è colato abbondantemente dalle bocche dei politicanti social- E' USCl'to
1•1 comunisti. L'accaduto non è privo
di importanzl\, giacchè cos'è il ceto intellettuale se non la rappresentanza megli.o qualificata della piccola borghesia, dei cosidetti ceti medi, di tutti gli strati sociali che non vivono del salario?
Il nuovo successo ottenuto dal social-comunismo nel mai interrotto corteggiamento della piccola borghesia italjana, oggi più che mai instabile e morbosamente « civetta lt, non ha mancato di suscitare collera e paura nello schieramento politico anti-stalinista, che si sente coniugalmente tradita e ingannata ogni volta che corrono nella massa borghese e piccolo-borghese fremiti di simpatia per gli spavaldi conquistatori della « estrema sinistra bolscevica 11. A giornali come «Il Tempo », « Il Popolo 11, « Il Giornale d'Italia », «Il Corriere della Sera>>, «Il Messaggero 11, '' Il Mattino >1 le adesioni di Jarghi strati di intellettuali alla campagna di protesta patrocinata dai P.C.I., hanno dato maledettamente sui nervi. Di qui una eruzione di severi biasimi, di aperti insulti, di minacciosi moniti allo
Oialo~ato con Stalin L'elegante volumetto di
72 pagine comprende, oltre agli omonimi Fili del TemPo pubblicati nei numeri 1-4 del 1952, una Introduzione e i capitoletti: Sviluppi e complementi al « Dialogato », Piena previsione marxista del periodo capitalista in Russia, e Otto tesine sulla Russia.
Prezzo speciale per compagnie simpatizzanti, Lire 200, più spese postali; al pubblico L. 300.
lo spettacolo di ignominiosa impotenza e troppo 'scoperta demagogia, offerto dai satelliti repubblicani, liberali e saragattiani della Democrazia Cristiana. Ciô fa disperare e inferocire gli aggruppamenti politici nemici del social-stalinismo. Ma di quante e quali pietose castronerie sono pieni gli sfoghi di rabbia del giornalistume governativo! Veramente è difficile stabilire dave, in lora, finisce la mistificazione consapevole e dove incomincia la suggestione, la ridicola autointossicazione mentale di chi finisce col credere alle proprie menzogne.
Perchè succede che la borghesia e la piccola barghesia non rifuggono dai simpatizzare politicamente con le parole e gli atti del socialcomunismo? Ecco il... tremendo problema che riscalda a 3000 gradi i grandi cervelli dei politici e giornalisti del campo democratico atlantico. Ma è davvero un proble· ma? Davvero codesti signori sono' impotenti a spiegarsi il fenomeno di un partito che conquista bor-· ghesi grossi e piccini sbandierando il marxismo? ·
Comunque avvenga, la partecipazione dell'element.o borghese alle feste danzanti dell',, Unità 11, le adesioni alla campagna a favore dei cineas.ti gettati .in gattabuia, le civetterie del Maresciallo Badoglio con il P.C.I., per non parlare dei favori che la cosidetta « apertura a sinistra 11, cioè l'apertura delle porte del Governo al partito nenniano, incontra nel ceto politicante piccolo borghese, tutto insomma il quadro delle manifestazioni di ammirazione e di simpatia di parte borghese per il social-comunismo, viene spiegato, dalla stampa governativa, con la ipotesi, questa si idiota, della '' diabolica tattica 11, della «infernale astuzia », del «machiavellismo scientifico 11 dei capi del P.C.I. A costoro riuscirebbe nientemeno che di fare la rivoluzione anti-borghese servendosi dei
dei miliardari. No, le torbide fantasie dei cer
velli piccolo borghesi nori infettano chi ha una giusta concezione del compito del partita rivoluzionario proletario. Gli Ansaldo, gli Spaini, gli Sturzo, i Savarino, tutti coloro che dirigono la stampa governativa non possono che tenere il sacco ai loro degni compari dei giornali social-comunist\, presentando la politica del P.CJ. come una astuzia tattica diretta ad addormentare i sospetti della borghesia e. smontai;e pacificamente lo Stato borghese. La ragione dell'accorrere nel P.C.I. di
rieauO. •
Acqnistatelo versando L. lOO sul cjc postale3/ü40 intestato a: IL PROGRAMMA COMUNISTA - Casella Postale 962 - Milano. ·
piccoli e di grossi borghesi (recen- classista, controrivoluzionario, che temente, don Sturzo accusava un si appoggia, non bisogna dimenticerto settore del padronato indu- carlo, ad uno Stato capitalista postriale della Lombardia di appog- tentemente armato, l'U.R.S, . Il giare l'« apertura a sinistra 11, dalla P.C.I. è un ftglio naturale ella cui attuazione essi attenderebbero porca borghe~a italica che a abbondanti sovven:zionitmenti stata- alla legittimaz10ne, magari con li) non sta affatto nei tratti psicolo- nedizione pàpale. Questo non cômgici dei capj del P.C.!. Costoro si prendono, o fingono. di non comservono, ••a campagna di arruf- prendere,. · ~li avversari atlantici fianamento della piccola borghesia,, dello stahmsmo. del Javoro già compiuto, durante 1 !E55:5!E55!:SE:::5:S:::::5:::=5:5==:5::aj un secolo, !ialle forze politiche pa- lt triottiche, irredentiste, nazionalisti-che; sbandierano terni e parole d'ordîne che non hanno faticato per nulla a formulare, avendoli trovati già bell'e fatti ad opera di Mazzini, Cavour, Crispi, Mussolini. Bisogna essere veramente ottusi per non
E' in vendita alle Edizioni Prometeo l'
Abc del aoaaaalsaao
dl Bucharin • Preobrac;renakt
la politica agraria di Malenkov
corriprendere che il successo del P.C.I. presso i borghesi viene assicurato soltanto dall'essere il P.C.I. il partita più sfegatatameQte nazionalista, sciovinista, demagogico e retorico. insomma borhe:~e, che esista in Italia. E chi non sa che la scassata e pidocchiosa. piccola bor~ ghesia italiana è usa a nutrire Jo stomaco di pane e cipolle e la mente delle tartarinate del nazionalismo sbruffone,iche tanta fortuna procaccio a Mussolini e al regime fascista? In questo sta il segreto di Pulcindlil della infatuazione . « c0munista a della borghesia italiana. '
Il P.C.!. esercita una irresistibile attrazione sulla borghesia italiana per nessuna ragione oltre quella di essere un partito borghese, inter-
Versameatl Vaglia e conto corrente: Mll.A
NO 600; PIOVENE R. 2000; 'I'IUJ:STE: 7400; PORTOFERRAIO: 780; BARI: 500; GRUPPO W: . 14.400; CASALE P.: 1400; JERAGO: 500-
(Continuaz. dalla l.a pag.) borghesia che, comè insegna Lenin, produce inarrestabilmente capitalisino e divisioni di classe; ma cio favorisee la libera concorrenza e, di conseguenza, l'arricchimento borghese. Allora sarge spontanes la domanda: « Perchè nell'atto di accusa che vi servi per fucilare Nicola Bucharin, compagno di Lenin e presidente dell'Internazionale Comunista, voleste includere, o signari dello stalino-malenkovismo, il delitto di tradimento della classe ope.raia a favore dei Kulaks, cioè dei contadini ricchi? ». Lo slogan famoso pronunciato nel 1925 da Bucharin: « Contadini, arricchitevi! » è e costituisce, anche se non detto, la piattaforma della vostra politica agraria ».
Ma è da ritenersi che la antica posizione difesa dalla destra bolscevica rappresentata da Bucharin, ftno dal 1928, anno in cui la controrivoluzione staliniana si avvento contro gli ex alleati nella lotta antitrotzkysta, dopo aver annientata la opposizione di sinistra, debba considerarsi come un « precedente 11 della odierna svolta moscovita, come l'antefatto della politica agraria di Malenkov? Certamente no. No, pur se è vero che il Governo Malenkov appoggia gli strati ricchi delle campagne. E cio si comprende solo se si tiene presente il carattere di doppia rivoluzione che ebbe l'Ottobre russo: rivoluzione antifeudale e rivoluzione antiborghese.
Posizione fondamentale dello stalinismo, confermata solennemente al XV Congresso del P. C. russo, avvenuto nel dicembre 1927 a Mosca, fu la tesi della possibilità di saltare la doppia rivoluzione nelle campagne, mediante l'instauraziQne del sistema dei colcos, che fu bat~ato col cl~agotk:o te~ine di •. coll,tti\tizzu .. io. ne dell'-.ricoltura•. ~(Otia chf og.i, • c~UtJDZa cU v~~icMUJ ~. riwlta1 -u, luce
delle ultime leggi del Governo Malenkov, estremamente tangibile e manifesta, essendo provato che sotto l'involucro della gestione ~ssociata dei colcos, prosperano l'arricchimento · individualè, la speculazione mercantile, J'accumulazione monetaria.
In applicazione dèi deliberati del XV Congresso, il governo staliniano diede forte impulso al movimen-' ~o colcosiano, per cui la superficie seminata appartenente ai colcos passô da un milione e 390 mila ettari del 1928, ai 15 milioni di ettari del 1930. 1\'la la caotica forzosa immissione nei colcos dei contadini individuali non usi ad altro che a gestire Je minuscole aziende, per l'arretrato live llo dell 'industria incap ace a fronteggiare le esigenze della meccanizzazione e le deficenze della dirigenza tecnica inseparabile dalla grande azienda agricola, doveva provocare quel tremendo flagella biblico che fu la carestia, la Fame di Stalin, del 1932-1933, durante la quale soccombettero milioni (il numero oscilla fra i 4 e i 10 milioni) di persone.
L'opposizione cosiddetta di destra di Bucharin-Rikov si rendeva conto, respingendo la demagogia staliniana, che, nelle condizioni di isolamento della Russia sovietica, solo compito possibile nelle campagne era di portare avanti la rivoluzione borghese, negava percio che il movimento colcosiano avrebbe portato all'agricoltura collettiva socialistica. L'ulteriore evoluzione doveva confermare l'esattezza di questa previsione. 1 colcos, oggi possiamo provarlo, funzionano in un quadro economico innegabilmente capitali.sta, ma a questo risultato, che è certamente un progresso di fronte &ll'agricoltura Sfill\ifeudale Q8llo zarismo, lo Stato di Mosca doveva arrivarci aUraverso. un. feroce politica di coQil)ll4! cm. llt-.va eo•tare JqUi e ~~- ilaetYn.abüi ai co»..\fodlw. Jiè ..... u 4IICUa ...
difendere gli interessi dei kulak (contadini ricchi) mosse a Bucharin, dovevano reggere alla giustizia del tempo, visto che il Governo odierno di Malenkov accentua la politica di fayoreggiamento della accumulazione capitalista nelle campagne, che le necessità della cost'ruzione dell'industria pesan~e ayevano imposto a Stalin di fre-
Conferme sulla renia nitaria di certi scioperi
nare. Si sapeva che Jo sciopero... ca- lano ci si segnala che, mentre si A guardare rf'troSIJE'ttivamente ii porale del 24-9, indetto in comma- propendeva in ambiente sindacale
corso storico, la differenza tra le vente accordo da tutti tre (o quat- democristiano e Jiberino per uno opposte posizioni che doveva met- tro!) i sindacati ufficiali, si sarebbe sciopero di 24 ore, scagnozzi della tere il partita russo e l'Internazio- risolto nella solita truffa. Lo si sa- C.d.L. milanese erano sgiunzagliati nale stalinizzata contro il gruppo peva - e J'avevamo denunciato in nelle fabbriche per sostenere la di Bucharin, consiste in questo: tempo - per la stessa direzione convenienza di uno sciopero di fiOle ambedue riftettevano la reale si- unitaria assicurata dalle grandi con- 4 ore, salvo poi a rimangiarsi tuttuazione storica della Russia, pau- federazioni asservite ai partiti po- to e ad accodarsi agli altri. Il fatto, rosamente arretrata, incapace di litici della borghesia, per l'origine malgrado le testimonianze che ei nutrire la popolazione delle città. della sua iniziaj;iva e per la conse- pervengono, potrà essere opinabile, Ma Bucharin, chiamando le cose guente sua impostazione, riguardo- ma non lo è quanto accaduto alla per il loro nome, negando che sa dei centri più sensibili e dei Innocenti. Qui, consiglio di gestiomovimento colcosiano attuasse il gangli più vitali dell'economia na- ne e commissione interna si prosocialismo e sostenendo che esso zionale, delle fabbriche dei padro- ' digarono con zelo immarcescibile ripeteva invece gli aspetti più fe- ni (parola d'ordine di non fermare per convincere un gruppo di operai roci e oppressivi della rivoluzione i forni, le acciaierie, Je produzioni incaricati di una produzione urborghese nelle' campagne, riman,._ a cielo continuo, ecc.). Sappiamo gente a continuare il lavoro malva, con tutte le sue limitazioni, un che Jo stesso avverrà della sucees- grado lo sciopero - compito che marxista. Stalin e compari, invece, siva ondata di agitazioni che le or- è loro brillantemente riuscito. spacciando per socialismo 11na eC•·- gan!z~azioni sind~cali demo-libero- Questi signori che « difendono a nomia e un ordinamento sociale stahn~ste van~o g1à pro~rammando la classe operaia sono in realtà sostanzialmente capitalillti.,...come lo al so~1to duphce. S';OPO d1 dar sfogo più realisti del re, più forcaiQli sono la nazionalizzazione · della al ~1ù che. legit~Imo malcontent? dei forcaioli. 11 capitalismo no~ragrande indusstria e del suoiO".col- d~gh opera1 _e d1. con~rollarne r1- no puo essere grato ai vessilliferi tivabile, distruggevano la dottrina g1damente gh svllupp1 per m!ln- di Santa Produzione Nazionale e rivoluzionaria faticosamente re- te;'lerli nell'amb~to della Iegahtà. se non ci fossero, dovrebbe sbri~ staurata da Lenin e dalla Terza D altronde, bash pensare che, a- garsi ad inventarli. Sono le grandi lnternazionale, e contribuivano po- vend~ la C.I.S.L. es~resso ~ualc?e valvole del fermento sociale; valtentemente a far precipitare il mo- d_ubbio sulla conven.le.nza d1 un a- vole chiamate non soltanto a lavimento rivoluzionario nella scon- z10ne a scadenza vicma come - sciar scappare i pericolosi miasmi fitta in cui ancora oggi giace. J!er .non essere anche questa volta proletari, ma a riutilizzarli, come i
Lo Stato moscovita, attraverso i l;ultima yenuta :- l!i C.G.I.L. ven- sottoprodotti di certe lavorazi i, piani quinquennali rivolti anzitu~- tila.va, D1 yutor~o Sl è ~ft~ettato a per far funzionare meglio l'azie3a, to alla costruzione di una masto- moderar~ 1 suo1 bollort m ~orne ri ata 0 st•tale che si• N è" dontica industria pesante, Bi è Cl'M'< dell'« 11n1tà • ftnalmente ragJlunta P v . · on 1 to una solida base sociale, _.. C\ti dtri tre ne!... tregare gli sarà SC~~pero che possa non è eaclusa l'aristocrazia up~pQI,t di aiutarli . la s.tabihtà borgbese, nelle città. Ocgi Si vol.. e lo sap- rie~e imposte dai SID<I&IC&ti zare le sue basi sociali riprova loJ'l non saranno paene, e lo fa al modo queati rossa marea dei lavol'atori, elq;italùrelo, faoüita_., ao• aD'.Uacco, oen .U. •iteu, clûm~to ~. llli'\Mi )fi. li... cW p»o6ttQ.
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n. PROGRAMMA COM'ti"l."''STA 1
1 fattori di razza e nazione nella teoria marxista ( rapporio alla riunione interregionale di Triesie)
PARTE SECONDA N ei due precedenti numeri 15 e 16 abbiamo. dato la In-
in caso di pericolo dell'organismo nazionale e delle sue strutture essenziali.
Interpretazione marxista della lotta politica troduzione - Impotenza del-
la banale posizione « negati-
vista » - e la Prima Parte ~,Riproduzione della specie ed
Letteratura, storiogratia e poesia largarrtente rifiettono l'affermazione di tali valori, facendo del patriottismo il motore primo di ogni funzione sociale, ponendo con ogni mezzo di esaltazione innanzi la fraternità tra tutti .i cittadini dello Stato, condannando le tuttavia inevitabili e frequenti guerre e lotte civili, presentate abitualmente come congiure contro i detentori del potere mosse da altri gruppi o persane avide di esso, ma in realtà prorompenti dai coauasti di interessi di classe e dal 'alalcontento della massa popolaft dei cittadini nutriti di moite ill'USiobi ma tormentati dai basso tenore di vita anche nei momenti di grande splendore della « polis » ..
e dlverso peso del fattore nazlonale net modl storlcl dl prodozlone Da razza a nazione
ma della scienza tecnica e della scuola, a sua volta staccatasi dalla vita immediata della· gens e della famiglia primitiva. 1. Il pasaaggio da! gruppo etnico
o « popo!o » al!a « nazione » non avviene che in relazione alla com- Non dobbiamo qui dare svolgipat'lilt d4!Uo Stato po!itico, con le mento totale alla teoria marxista sue C«f'Cltterùtiche fondamentali di dello S~ato, ma essa interessa in circoscrizione territoriale e di or- massimo grado per stabilire quali ganizzazione di forza armata - e sono le strutture delle collettività quindi dopo la cessazione del pri- storiche indiellte come nazione, mitivo comunismo e la jormozione strutture assai più complesse del delle classi sociali. banale criterio secondo cui ciascun
Astraendo da ogni movimento let- individuo, considerato a sè, si ri-d
. . lega con un diretto vincolo alla terario e a ogni influenza 1deah- terra che gli dette i natali, e la sta, riferiamo la categoria razza al fatto biologico, la categoria nazio- nazione è un insieme di molecole ne al fatto geografico. Tuttavia al- personali simili tra loro - concet-
to non scientitico ma da identititro è nazione come, fatto storico de- earsi colla ideologia di classe della tinito, altro è nazionalità, e per nazionalità deve intendersi un ag- moderna borghesia dominante. ~ gruppamento che risente dei due La teoria dello Stato come orfattori, quello razziale, e quello po- gano non di popolo o nazione o litico. della società, ma come organo di
La razza è fatto biologico dato classe e del potere di una data che, per classiticare un esemplare classe, fondamentale in Marx, venanimale in quanto a razza, non ci ne da Lenin restaurata nella sua domandiamo dove sia avvenuta la integrità contro la sistematic:a dissua nascita, ma da quali genitori, simulazione teorica e politica cui e se ent.rambi (fatto ben raro nel la assoggettaronQ i socialisti della mondo ·ddierno) erano dello stesso seconda Internazionale, appunto ti~o etnico, gli esemplari da essi facendo leva sulla sistenlatica spie-
• ndti appartengono a ale tipo e so- gazione dell'origine delle forme stano come razza preéisamimte clas- tali \contenuta nella classica opera sificati. Ovu)lque sono 'stati diffusi engelsiana sull'origine della famiquei bei maiali tutti biancoro- glia e della proprietà. che ci ha sei che si chiamano Yorkshire, dalla guidati nel campo e nel corso della contea inglese ove ebbe origine preistoria. In tall epoche agisce l'allevamento, rigorosamente sele- l'elemento etnico allo stato ancora zionato, il che _ ha qui ragione puro e diremmo vergine, nella co'1 0 f · · munione primitiva di lavoro, di 1 papa - pu arsi con stcurezza fraternità e di amore delle antiche solo per le bestie e non per gli uomini, almeno da quando questi, e nobili, nel senso concreto della per i due seasi, non si tengono in parola, trib-Q é gentes, di cui anche gabbia corné in talune forme schia- i miti di :J~ ws:pbli serbarono viste. E cosi per le vacche bretoni, traccia nel giare di un'età i cani clanesi, i gatti siamesi, e via dell'oro del. .uomini che igno-via: il nome geograftco non espri· ravano il · e lo spargimento me più che un fatto di allevamento. di sangue.
Tuttavia cose simili avvengono Riprenderemo quindi da tale lu-anche per l'uomo ed anche oggi, e minoso scritto il tilo che ci deve negli Stati. Uniti d'America (negri condurre alla spiegazione delle lot-
.... ~· Jeun' Stat• d !Ill te di nazionalità, e alla conclusione ~.---"'~ ~.· .m' 8 1 1 e a materialista che ancw:A una volta ~· · ·è .. ~ vfetato il maWilll.onio coi ~) vi è un non Jli tratta di un fattore imma-Primo Carnera dt babbo e mamma nente, ma di un prodotto storico friulani, ma cittadino americano, che presenta detenninati iliizi e
t t· t t' Ge · · Ba .,,t. d' cicli, e avrà la sua conclusio-e an 1 an 1 nnaruu P0111 1 1 ne e scomparsa sotto condizioni sangue partenopeo, ma ll.eriBiirni di avere conseguito «a carta tf' • cita- già largamente ela borate nel montino ». do moderno; veduta nostra o-
La classiticazione degli uomini riginale che non si identitica pero come appartenenti ad una nazione per nulla con la rinunzia a consi~ si fa invece con concetto non bio- derare nella nostra dottrina e sologico o etnologico, ma puramente prattutto nella inseparabile da essa geogratico, e dipende dai luogo nostra azione (nostre. ossia prodove sono nati, in linea generale, prie non di uno o moiti personali salvo i casi sotistici e rari dei nati soggetti, ma del nostro movimento a bordo di bastimenti in naviga- ormai secolare e mondiale) l'imzione e via dicendo. portantissimo processo della nazio-
Ma da ogni lato preme il 4tifficile nalità, e tanto meno con il marimb.roglio delle nazioni che com- chiano errore storico di dichiararpreiWOno più nazionalità, ossia non lo liquidato nei suoi rapporti con soltanto )liù razze - le quali sono la. proletaria lotta di classe, nella progrelllllvaœente sempre più inde- struttura politica internazionale finil:)ili hioJotiçamente come tipi contemporanea. ~uri ~· ma. pi'ii gruppi distinti per Il processo, per quanto riguarda h~gua e anche per 'abitacUni, costu- l'antica Grecia,. e quindi la grande mi, CUlt\lra 'e cosl ~ forma storica della antichità elas-
Se PG!IIIiamo ,~~e 11 po- sica mediterranea che si: chiude con polo » ,··~ turba . no...te formata la caduta dell'impero romano, è codalla uniorie di tante tribù di razza si sintetizzato da Engels: « Vediamo affine che percorre talvolia interi dunque nella costituzione continenti alla ricerca di suoli che dell'età eroica l'antica
·la alimentino e spesso invade sedi zi.one gentilizia anco~ fdi popo~i già ~abili geograficamen- vtgp~e, ma anche -'l d
te per 11 saccheggio 0 per il pro- sua ftne: dirittô · prio stesso insediamento, · evidente- èredità del patrimonio mente non siamo ancora in diritto, tigli, per cui venne favo prima di tale ultimo evento di mulazione della ricchezza nella faadoperare il termine di nazlone, miglia, e la famiglia diventà rispetche si riferisce al luogo di nascita, to alla gens una potenza (si conignoto e indifferente per chi fa fronti l'altra citazione del testo alla parte di un a massa che, con i suoi fine della Parte Prima); ripercusbagagli e carri che fanno da prin- sione della ditferenza di ricchezza cipale tipo di abitazione, dimen- sulla costituzione mediante la fortica la topografia dei suoi itine- mazione dei primi germi di una arirari. stocrazia ereditaria e di una mo-
Il concetto di sede tissa· di un narchia; schiavitù limitata all'inîzio gruppo ~ano implica quello di ai soli prigionieri di guerra, ma che contint a cui limita la sua zona di apte la via all'assoggettamento di soggiormi e di lavoro, e si suol veri e propri compagni di tribù dire dai comu~ Btoriograto che e persino di gens; l'antica guerra implica una protlizione di tale con- di tribù contro tribù, che già degetine c.Qnt11o altri gruppi, e quindi nera in sistematica rapina per terra l'organizzazione ftssa di guardie e e per mare, pe.r conquistare be-. di eserciti, una gerarchia, un pote- stiame, schiavi, tesori, quale regore. Ma invece l'origine delle gerar- lare fonte di guadagno; in breve chie, dei poteri, dello Stato è pre- la ricehezza lodata ed apprezzata cedente allo intittirsi della papo- come bene supremo, l'abuso degii lazione umana tino al Punto delle antichi ordinam.enti gentilizi per contese territoriali, ed è in rela- giustificare la violenta rapina di zione a processi interni degli ag- ricchezze. Mancava ancora solo uglomerati sociali, in evoluzione dai- na cosa: un'istituzione che non solo le prime forme del clan e della assicurasse le ricehezze recentementribù, non appena la coltivazione te acquistate degli individui contro del suolo e la produzione agricola le· tradizioni comunistiche dell'orsi sono tecnicamente sviluppate al dinamento gentilizio (altra volta punto dl stabilizzare gli interventi avv~rtimmo di leggere questo agcon cicli stagionali sugli stessi getbvo nel~a traduzione italiana campi. come « pertmente alla gens », evi-
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tando la . confusione col concetto
Appar.IZ.IOne del'o S·tato meno anbco di arùtocrazia quale 1 classe: nella gens che non conosce classi tutti sono di sangue puro e
2. La premessa ~ell'o,fligine dello quindi pari; non adotteremmo il Stato è la jormazwne di cl«l,.i so- termine di democrazia, spurio e eiali, e quetta presso tutti i popoli contingente, e nemmeno conieresi determina colla spart~ione della mo quello di panerazia perchè terra da coltivare tra 1 singoli e la pr.lma parola indica beDe .e.tti, le famiglie e con le parallele !lUi ma. la seconda indica poteH. eoea dellcl divia!o~ del lclvoll'o s~ciale- e allora tcnota: nemmeno .... ua d~lle funzto7U, d4 cui derwa una paM~rchi4 perchè a~ f.a,. dzveraa posizicme dei vaTi elemenli diea upa lotÎ. .• ll'illdiiviclùo~lw-o rùpetto alla tetaerale attivitd pro- lo --· dlli)Qu• -due fonne tQD..,
d!'ttioc&, e u projQ(I.' .rai cfi gera relaie sito ......... i~ ~ii· . ;.·a· •• le. .. d~vene coa tu.aieni dt; JtritRo mi- &ecOQAA•• · · . · .. · · ~· glaftatC?, .IIi lifoM. m;JiMN, dt mo- •:v4d}WJ' , : . ,.,.. & glc&-r··- . ., ~ ~· fot'- wt·~l ' . . ' ..,.....
nismo, ma limitato ad un gruppo razziale puro, ordinamento dunque etnocomunista, mentre il comun\smo « nostro », a cui i~ nostro stOrico programma tende; non è ·più etnico o nazionale, ma è il comunismo di specie, reso realizzabile dai cicli di proprietà di potere e di espansione produttiva e mercantile, che la storia ha percorso ... ).
Continua la ci~zione: « Mancava solo una istituzione · che non solo consacrasse la proprietà privata cosi poco stimata in passato, e dichiarasse questa consacrazione lo scopo più elevato di ogni comunità umana, ma che imprimesse anche il marchio del generale riconoscimento sociale alle nuove forme di acquisto della proprietà, sviluppantisi l'una accanto all'altra, e quindi all'aumento continuamente accelerato della ricchezza. Mancava una istituzione che rendesse eterni non solo la nascente divisione della società in classi, ma anche il diritto della classe dominante allo sfruttamento della classe non abbiente, e il dominio di quella classe su questa ».
« E una tale istituzione venne. Fu inventato lo Stato »-
Ed è anche Engels a detinire il criterio territoriale. « Nei confronti della antica organizzazione per gentes il primo segno distintivo dello Stato è la divisione dei cittadini seconda il territorio. Le antiche unioni e gentes, formate e tenute insieme da vincoli di sangue, erano diventate inadeguate perchè presuppol;levano un legame dei loro membri ad un determinato terri· torio e questo legame aveva da gran tempo cessato di esistere: d territorio era rimasto, ma gli uomini erano divenuti mobili. Si prese quindi come punto di partenza la divisione territ.Driale e si lascio che i cittadini esercitassero i loro doveri e i !oro diritti pubblici là dove si stabilivano, senza tenere conto nè della gens nè della tribù ».
Stati senza nazione 3. Negli antichi imperi asiatico•
orientali di formazione politica anteriore a quelle elleniche ravvisiamo piene forme di potere statale in rela;ione alla concentrazione di enormi r.icchezze terrieie e tesorizzate nelle mani di s1g!Wri, satrapi, e talvolta teocrati, e al $oggiogamento di vaste masse di prigionieri ,schiavi servi e paria della terra, ma non ancora puo parlarsi di forma nazional;_e pure essendo ben presenti le caratteristié:he della forma Stato: territorio politico e corpi
economia produttiva insepa
rabili aspetti della base ma-
teriale del processo storico.
Gli ebrei, divisi in dodici tribù, non sono assimilati da altri popoli nemmeno nella scontitta. Le tribù e le gentes, ormai tradizionalmente trasf<>rmate in famiglie patriarcali monogame, non perdono il legame di sangue puro, il nome del paese di origine e la tediosa tradizione genealogica (tuttavia va notato che lo stretto attaccamento alla discendenza paterna degli israeliti toilera largamente la unione coniugale con donne di altra razza) nemmeno con le deportazioni territoriali, come sarebbero state le leggendarie cattività di Babilonia e di Egitto. Il mitico attaccamento alla terra prom~ssa è una forma prenazionale, perchè anche quando la comunità etnica conservatasi abbastanza pura ritorna al paese di origine, alla sua culla etnologica, non riesce ad organizzarvisi politicamente con storica stabilità e il territorio seguita ad essere incrociato da eserciti dei più diversi e lontani poteri. Le guerre della Bibbia sono lotte di tribù più che guerre di libertà nazionale o di conquista imperiale, e il territorio rimane teatro di storici scontri in forze tra ben altri popoli aspiranti alla egemonia in quella area strategica del mondo antico e moderno.
Anche i greci della guerra di Troia non sono ancora una nazione benchè costituiscano una federazione di piccoli Stati aventi prossime sedi ed una molto vaga comunanza etnica, data la ben diversa origine di joni e dori e il confiuire nella penisola ellenica di antichissime migrazioni da tutti i punti cardinali. Le stesse forme produttive, costituzioni statali, costumi, lingue, tradizioni culturali, sono di~ versissime per le varie piccole monarchie militari collegate: anche nelle storiche guerre con i persiani l'unità non è che confingente, e fa luogo alle accapite guerre per il predf>minio rtel Pelepanneso e in tutta la Grecia. ·
Nazione ellenica e cultura
Non è tuttavia la solidarietà nazionale una pura illusione ed un miraggio creato dai privilegiati e dai potenti, ma è in data fase storica l'effetto reale determinato dagli interessi economici e dalle esigenze delle materiali forze di produzione. Il trapasso da una primitiva coltura locale del suolo della Grecia, che sotto elima favorevole è in moite parti arido e roccio~, che poteva nutrire una sc~trsa' e poco evoluta popolazione, alla navigazione commerciale più fervida da un capo all'altro del Mediterraneo, recante prodotti di paesi lontani e diffondenti quelli di un sempre più ditferenziato artigianato e di un vero e proprio tipo antico di industria, che permise specie presso gli approdi l'infittirsi degli abitanti e una IJ:'andiosa evoluzione del !oro modo 4i vita, non si sarebbe potuto avêre se non con una forma statale non già chiusa e dispotica come nei grândi imperi del continente, ma democratica ed aperta, che non fornisse solo contadini ed iloti, ma artetici adatti alla numerosa marineria ed ai lavoratori delle città, maestranze e stati maggiori di lavoro, sia pure assai meno numerosi dei moderni, necessari a quella prima forma di capitalisme che ebbe indimenticati splendori.
Ogni prevalere e sbooeiare di forme di lavoro, sempre sfruttato, ma non più legato a vincoli di immobilizzazione locale e di fossilizzazione in tecniche secolari della lavorazione, determina, in, fase .ascensionale, nella sovrastruitura, un grande sviluppo della scienza, dèll'arte e dell'architettura, e si riflette in nuovi orizzonti ideologici che si aprono alle soeietà prinla vincola· te a dottr~ne chiuse e tradizionali. Si ritroverà il fenomeno ne! Rinascimento, inteso c•me fatto europeo. al 'declinare del feudalismo: moiti ritengono insuperato nelle altezze
4. I jattori nazionali sono evj,. culturali il pepode aureo greco, denti nella antiea Grecia anche ma è . esercitarlone let~ria. Posnella organizzazione sociale di Ate- siamo tuttavia considerare che il ne, Sparta e di altre città, e più «ponte» di « umanità nazionale >> evidentemente nello Stato macedo- gettato sulle disuguaglianze econone· che non solo riduce ad unità il miche, quando lasciava fuori gli paese ma diviene in un rapido, ci- schiavi, quasi animali non compuclo il centra di una prima conqui- tabili alla quota umana, era molto sta imperiale neZ monda antico. La 'ù Id h Il hè 11
La ovvia obt'ezione ct'rca " popolo PI sa 0 c e a ore • ne a sua .. letteratura e la ideologia di questo edt'zt'on sto · d' · d' · t' ebral·co ct' consente dt' dare un ch;a- e rica 1 qum ICI o ven 1
arma ti.
• primo nazionalismo non solo si tra- sec r d t d al' l' rimento non t'nutile all'ultt'mo pass·~ 0 1 opo, pre en e v Icare a-~ durranno neZ mondo romano, ma bisso soc1'al ch d' 'd · · · di Engels citato al precedente · e e IVI e I s1gnon
Punto. formrqnno la trama alle ebbrezze del capitale dai proletariato dise-
nazionàli delle moderne borghesie. redato · Puo equivocarsi tra il territorio · che in epoca meno antica definisce Lo Stato lacedemone come lo Sta- Ricorda Engels che ne! massimo la forma pienamente statale, e il to ateniese (o quelio tebano) non splendore di Atene non si avevano legame dei membri della gens ad sono soltanto pèrfetti Stati nel più di ventimila (stampato per erun dato territorio, legame poi rotto senso politico con un territorio e- rore in una edizione italiana nopur permanendo quello del vincolo sattamente deftnito, con istituzioni vantamilal liberi cittadini contro inviolabile di sangue. giuridiche, e con un potere centrale ben trecentosessantamila schiavi
Alla gens appartiene un territo- da cui promanano gerarchie civi- che non solo lavoravano la terra rio non nel moderno senso .politi- li e militari, ma assurgono alla ma fornivano la manovalanza di co, e se vogliamo nemmeno nello forml! di nazioni in quanto il tes- quelle industrie cui abbiamo accenstretto ~nso economico produttivo. suto sociale, PUl' conservando la nato, e quarantacinquemila « proEngels vuole dire che la gens si divisione tra claui ricche e povere tetti » ossia ex schiavi e stranieri distingue dalle altre, anche nel no- rispetto alla produaione agricola privi di cittadinanza. ,1 me,•per il suo territorio di Drigine, ed artigiana e al già sviluppato !E' bene ammissibilè che urfa tale non per i vari successivi territori commtircio interno ed estl!rno, ed struttur& sociale abbia detenninato di soggiorno e· di lavoro comune. assicurando il potere politico agli nel vivere di quei ventimfla eletti Il legame dell'indiano irochese al- strati economicamente forti. con- un grado di « civiltà » · quaiitativa~ la sua terra di otigine è' rotto da sente una impalcatura legale ed mente più alto di quello dato ai s':coli, non .solo d~ che la civiltà amminist~ativa che app.li~a .le s~e~- ~oderni popoli « liberi » dai capita~ ~~a.nca ha . n~otto 1 ~ochi supersti- se formah norme a tu,~h 1 .clttadtm, hsmo attuale, a malgrado delle tantl m turp1 nserve cmtate, ma da e t~~ e~se la partec1paz10ne con to maggiori risorse di meccanismo. quando le varie stirpi terribilmente par1t~ d1 . voto . alle assem~lee po- cto non induce certo a ar i lottavano tra loro, distruggendosi polan deliberative ed .ele.tt~ve. Una pare alla estasiata a .P ~ec -ma guardandosi bene dal confon- t:'-le sovrastr?ttura glUridlCa con- per la grandezz ec m~IrrziOne dt;_r~i, a. cost.o di spostarsi di mi- hene sostanzialmente 1;1na tin~ione siero e dell'arte, ~ c~~ n~n :olt!:~~ ~ha1111 d1 chllometri nelle foreste analog~ a quella che Il ~arxismo perchè tali fastigi erano erett' u· Immense (moite ridotte poi dalla denunzio nelle democrazte parla- dorsl· san ut'nant' d' 1 sd~ t · · · · · mentar· bor h · t · g I 1 un numero 1 ~cmca capitahsta a deserh, e ub- 1 . g .e~1 • .ma cor.re ~a 1 schiavi venti volte su erior
hzzate dalla tilantropia borghese du~ mod1 sto~ICI d1 orgamzzaz10ne quello dei liber' iP.. e t per allestire le armi atomiche) sociale una d1fferenza di base: oggi d' ltr d .
1 d_uoSmlm. ques
1
Il · . · h' è 'tt d' · tf a on e prima 1 o one erano
popolo ebreo è Il primo che c lUnque Cl a mo e SI a erma struttati dall lutocraz· te · abbia una storia scritta ma da che per tutti valga la legge metle- tin""' _, t a, Ph 1,. tia rrtiera
d è · l è ' sima· allora 1 1 d . 't u .... pun o c e 1po eca po eva qua':l o . "~c~1~ta o. com.e una . •. 1. comp esso e1 Cl - ridurre a schiavo il libero citt di-storia d1 dtvisione m class1, pre- tadinl, che soh· assurge~ano a. for- no debitore insnlvent 11' d senta proprietari e nullatenenti mare la vera e propr1a naz10ne, d -c e, e ne .,a &:' ricchi e servi e salta disinvoltamen~ escludev.a la classe degli schiavi, ~~n~~::e~t~s~!~· ~on vole~do f~~SI te il <;omunismo primitivo, di cui benchè . m da ti tempi numero~iss~- vo <la tierezza der~i~:vo, et sc. tasolo ncordo è l'Eden, perchè già ~a. cu1 . 1:' legg~ .negava ogm d1- giunse a tanto ch nrr:! :è eftes': nella seconda generazione vi fu ntto pohhco è ctvde. sbirro consentiv ch al ZIC r . ar~~ Caino, .il fondatore, inventore della Malgrado cio, e malgrado il con- Stato fosse costiMtà eco! ~~~Z:!tat~ lotta dt classe. Il popolo ebreo eb- trasto di classe tra aristocratici e schiavi e uno schiavo avesse la be ~unque uno Stato. organizzato e plebei, tra ricchi patriz~ o mercanti facoltà' di manomettere i liberi) sap1e~temen~e orgamz~at~. c~n . ge- da ,un lato. e s~m~lic1 lavoratori fino a costituire un vero lumpenrarchte preç1se e costltuziom r1go- dall altr~, Vlven~I d1. merc~d~, talt; proletariat, un ceto di straccioni r<?se. ,Eppure q~esto popolo non forma dt OIJIII1IZZa~IO~e-~ocial~ !5I le cui rivolte contro gli oligarchi d1venne. una ~~z1on~, come .nCJilll l~ accompqnO 'a ll:all4ios1 sviluppl s1a dissolsero la gJoriosa repubbliea e~ano ~~venut1 ~ suo1 ~~~;rb~r1 1iemt- nel Javoro . e -.neU,. tec~ologia e Engels ha qui un confrQJlto, che Ci assm, medit o egi~Ian1. • Clio qiG nell~ SCieDJI!, appb~ate, che dice tutto' sulla posirlene marxista malgrado la ell?rme di~ereJUa tra n .ec:ièn.za pura:.tn relu1one alla verso le apologie delle grandi· ct-!• l?urezza razz~ale deg~1 e~ e la P . . pan~ne •. al ~rocesso produt· viltà storiche. Gli indiani irochesi mdlf!erenza det sat,rap1 e det Pa- th~o su hast di parttà e di libertà, non pot~ttero assurgere a quelle r~m a v~ere .Pullu!an: attorno ai m~ado lo sfruttamento di classe, forme a CUi si avvio la gens greca' lol'Q trom serVJ., .~.v1 ~ t~lvolta 1! ~ prende un posto di primo originaria, del tutto analoga a quel· ~onari .• cap1 . mibtar1 di altra P~~ la letteratura e l'arte rag- la studiata -na moderna America oriaine etaic:a o dt altro colore~ ad gnmt~o alti gradi, si ribaclisce la dai Morgan (fo~ simili sono nei aver .net !oro gi~ecei ode.lilehe !>tall-
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tradiz10~ nazionale che fa. buon giomali di queiti lfiorni d811Critte ~· n-. o . ciNI.e, tutto ~-to «ioeo at diripati della società e 1 da esploratori delle iaole Andama-- aülit.ui e da ,tQJflOC•·· èl!!l~o St!'to per IW'rincere i citt. D4t deU'Oceano IaclianO, latta ela --~ ._. tribil primitive • dm1 tut~1 alle .,rti. 4~la nazione, e italiani p.er iDearko dit nuovo r. ••~ •• ~~te.ti·ul' o~rli al Hrvil6e militwe, è ad =•iildi-o, t .. •NPP~IIf'imitivi C\\CilUt .,...,. -~ opi altN ,...HIIIil e èOi\WIIIIIdto ' lelrlatt dû ,...., NtaaaaDt"
tà). Mancavano infatti agli irochesi una. serie di materiali condizioni produttive relative alla geografia, al 'elima, a quel legame dei popoli dato dai mari specie mediterranei... Tuttavia nella modesta cerchia del· la loro locale economia i comunisti irochesi « dominavano le Ioro condizioni di lavoro e i loro prodotti », che· erano assegnati secondo gli umani bisogni. Con lo slancio che invece la produzione greca prese verso la sua gloriosa ditferenziazione, al vertice della quale stanno le trabeazioni del Partenone, le Veneri tidiache, o i dipinti di Zeusi, e le astrazioni platoniche che il moderno pensiero non avrebbe ancora scavalcate, t prodotti dell'uomo presero a divenire merci, circolarono su mercati monetari. Libero o schiavo che l'uomo fosse ai sensi dei canoni delle carte di Licurgo o di Solone, esso comincio ad essere schiavo dei rapporti produttivi e dominato dal proprio prodotto. Non è ancora prossima la tremenda rivoluzione che lo scioglierà da questa catena, di cui le e~~ auree della storia hanno ribadÏ!fu i più formidabili anelli.
« Gli Irochesi erano molto lontani dal dominare la natura, ma entro i limiti J;Iaturali che vigevano per essi, dominavano la propria produ~ zione ».
« Questo era l'enorme vantaggio delUt produzione barbarica, che ando perduto con l'avvento della ci· viltà. Riconquistarlo, ma in base al possente dominio, ora raggiunto, della natura da parte dell'uomo, sarà il compito delle prossime generazioni ».
Qui sta il nocciolo del marxismo, e qui si vede perchè il marxista sorride quando vede taluno, ingenuamente, estasiato nell'ammirare tappe della umana evoluzione, che ascrive all'opera di sommi ricercatori, tilosoft, artisti, poeti, l'omaggio ai quali do.vrebbe venire da ogni campo, al di sopra delle classi e dei partiti, come la corrente buaggine suole ripetere. Non vogliamo aggiungere alla civiltd un su~e_o.J rona~ mento, ma dalle sue . f~zioni dobbiamo faria saltare. ~ _, " .
Nazione romana e forza 5. Il jattore della nazionalitd r4{1•
giunge !a più alta espressione nello Roma antiea della Repubblica wiluppando il modtllo data dalla' Grecia per la cultura nez campo .positivo deU'organizzazione e del cfiritto. Sulle basi della nazione r()fhcina si eresse l'impero. che t.endev.a ad essere l'unico Stato organizzato in tutto il mondo umano allora nota ma che non resse alla pressione dri~ l'aumento delle popolazioni sorte in terre ignote e lontane ed entratè a !oro volta nel grande cielo dello sviluppo ,Produttivo, che dalla piccola 'tens aveva condotto i popolï ~41:tt'':"!nei al!'immenso impero, socpmhm a !oro volta .lkllla mate-· riale imperativa: 'esigenza della dif·· fusione di vita· della specie.
Il processo nazionale in Italia è· diverso da quello greco in quanto· non vi sono più città capitali di' piccc;>li ~tati che con costùmi e grado dt svtluppo produttivo non grandement'; diversi lottano pèr una egemoma su tutta la penisola.. rn ltali~;t. ~~po il tramonto di pree• dentr CIVIltà che, avendo raggiunto avanzati tipi pro~uttivi ed avendo indubbiamente avuto poteri statali non si puo ritenere abbianb vissut~ cont.e ~~zioni· nelsenso proprio, Roma d~v1en~ l'unico centro 'di una, orgamzzaz1one statale con fonnct giuridjche politiche e militari cosl ' detinite da assprbire in breve tutte le altre di un territorio sempre più ampio che rapidamente dai limiti del Lazio 'giunge al Mediterra~o e al Po. ~e~t~ le forze pro
,dutUve notevQbBStme di una cos! vasta zona sôna· coordinate con .Quelle della società romana, la organizzazione sociale e statale df Roma e il sistema di amministraZi9fte e di diritto vengono applicati 0\r~que E:d in modo sempre più uniforme.
Meno rapidlimente che nella Gre-ela .Ja base produttiva agricola vie-ne mt~grata. con una divisione del lavoro complessa, da quelle ~arHgiane, commerciali, di navigazionee di industria: ma ben presto la stessa conquista militare oltre lo Jonio e l'Adria ti ca fa rapidamente, assorbire i dati della organizzazione tecnica e .Culturale presenti nella vita greca e anche di altri popoli
La disposizione sociale non è in sostanza dissimile essendo sempre imponente l'apporte del lavoro schiavista. ~a la' ditfusionè del mércantilismo, più lenta ma più profonda, rende piil marèata nel seno della società degli uomini liberi la scala delle ditferenze soeiali: a base della organizzazione e clegli steni diritti viene posto il ftallime:nto che classiftca i cittadùù ·fomani seconde la loro ricehezza.
Il cittadino romano è tenuto al servirlo militare, mentre le armi sono assolutamente inibite allo sehiavo e al ~Qercenario, ftno alla decadenza deH'impero. L'esercitD< legionario è veramente eaereitO. nazionale quale la Gracia 110D ebbe equale non fu certo quello dl Alessandro Il Macedo-. malerado 1eo travolgentt avuzat• ftftb al 1imlteo dell'lndia, ove ·la morte fenn6 il giovaailllimo condottiero, ma ehe irt fatto era u mammo limlte IP&&ial• ~0 ali« sehiaeeiànte ~
(ContitiMilt .W ... JI
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4 IL PROGRAMMA COMUNISTA
(. fattori di :razza e • naztone territorio: questo era pienamente raggiunto in Grecia e in Roma. Il tipo di produzione antko classico quindi presenta per la prima volta, a differenza della barbarie coi suoi cerchi immediati di lavoroconsumo, il mercato interna nazionale (ed anche un inizio di mercato internazionale). Lo Stato territoriale è uno Stato nazionale quando non solo il suo potere raggiunge tutto il territorio con effetto di forza armata (il che era anche per
le basi della rivoluzione moderna
(continua dalla 3.a pag.)
riorità della forma di Stato occidentale risuetto alle bande dei vari principati d'Asia. Quella tt;ntata or~ ganizzazione mondiale SI sfasc10 rapidamente dopo essers1 spezzata in tronconi, non per la mancanza di un Alessandro, ma perché il centralismo statale era ancora bam-bino. '
L'orgamzzazione romana oltre che statale era nazionale sia per la diretto partecipazione del cittadine> alla guerra e alla costruzwne _m ogni tratto occupato d1 una stab1le rete di strade, di fortificazioni, ma anche per la contemporanea coloniz<:azione agraria, I'attribuzione di terre ai soldati, e Jo insediamento quindi immediato delle form~ roma: ne di oroduzione di econom1a e d1 diritto~ Non era una corsa a tesori ignoti e sperati di popoli da 1-eggenda ma la sistematica diffusione di un' dato modo organizzativo di produzione in raggio sempre più vasto debellando ogni resistenza armata. ma subito accettando la collaborazione produttiva •delle genti assoggettate.
Tuttavia non é facile dare a Roma come nazione limiti, che variano ne! tempo, e tanta peggio profila etnografico, essendo ben nato come dai punta di vista delle razze l'Italia preistorica, non meno di quella storica, non a~eva alcuna unità, né poteva mater.Ialmente a7 veria se é un tanta fac1le ponte d1 passaggio tra il nord e il sud, l'est e l'ovest delle più fitte sedi umane di tutti ' tempi. Ammettiamo che i primi latini (lascian_do an~are Troia) fossero una umtà razz1ale, ma già erano dissimili di _gran h~~ga dai vicinissimi v~lsc•: sa~m~1, sabini, per tacere . de1 mJstenosissimi etruschi, Iigun, ecc.
Il civis romanus coi suoi diritti e il suo proverbiale orgoglio nazionale ben presto dal_l'~rbe si esten~e al Lazio e gli itahc1 sono orgamzzati in ~unicipi, ai quali il criteria statale centralista non puà concedere alcuna autonomia, preferendo dopo pochi secoli chiamare ogni uomo libera che in essi vive cittadino romano, con inerenti prere>gative ed obblighi.
Il fatto nazione é qui spinto alla sua plil' patente espressione ne! mondo ,. tico,. ~c~ompa~nata dalla maggio ., stab1hta stonca c:he finora sî: conosca. Ben lontam dunque dalla comunanza etnica di sa~gue, i membri della ~ran~e com_m:u7 tà, ossia i cittadini hber1, suddiVISI in classi sociali, che vanno dai grande patrizio latifon~ista con ville in ogni angola dell 1mpero ~1 minuta contadino e al proletariO dell'Urbe che vive nei periodi difficili con distribuzioni statali di farina sono tenuti insieme da un gener~le sistema economico e produttivo e di scambio dei beni e dei prodotti, retto da uno stesso inflessibile codice giuridico che la forza armata dello Stato fa senza eccezioni rispettare in tutto l'immenso territorio.
La storia delle lotte sociali e delle guerre civili nelle stesse mura dell'UTbe é classica, ma i suoi sconvolgimenti non sminuiscono la soIidità e la omogenietà della superba costruzione di amministrazione di tutte le risorse produttive dei più lontani paesi, che li copre di opere stabili a funzione produttiva di ogni natura: strade, acquedotti, terme, mercati, fori, teatri, ecc.
T ramonto della nazionalità 6. La decadenza ed il tramonto
dell'impero romano chiudono il periodo della storia antica in cui la nazionalità e l'orga-nizzazione in Stati nazionali si presentarono come fattori decisivi e si svolsero nel senl!o dell'evoluzione delle forze produttive •.
La solidarietà nella nazione che non elude i periodi di violente lotte di classe tra i liberi di diversa condizione sociale ed economica, ha una chiara base economica fin quando, a danno delle !llasse d! schiavi, Jo sviluppo del s1stema d1 produzione comu~e ai cittadini. della nazione formsce un contmuo apporta "di nuove risorse c~;~e ';levano il tenore generale d1 v1ta, come la sostituzione dell'agricoltura tissa e setninativa alla semplice pastorizia, della orticoltura irrigua ai sistemi estensivi, della lottizzazione della terra e della sua com7 merciabilità, insieme a scorte d1 schiavi ed armenti, al semi-noma~ismo primitivo. Anche l'econom1a agraria e poi urban~~; romana _Part! dalla prima econom1a collethv1sta delll:· gente$ locali, che doveva c':dere · non potendo bastare ad ahmen tare popolazioni aumentate con una rapidità su cui g~an~el!'ente influisce la dolcezza de1 chm~ .. Engels dà di tali ori~ini un'esposizwne rapida ma compmta, dJmo.stra~d~ nelle leggi dei quiriti l~ den-:~z~om dei Primi ordinamenh genhhz1.. t; confut!Ùldo vecchie tesi di st~nc1 e del Mommsen (vedi ne! capltolo· finale della parte precedente la confutazione di un recentissimo autore che nega la applicabilità del materialismo storico a tale trapasso).
Se il sistema di diritto romano circa la vendibilità della terra ed il mercantilismo delle scorte mobili rappresentava la sovrastruttura << di forza » di una nuova economia produttiva di rendimento più alto che il primitivo comunismo di tribù · e tale fatto economico ne spieg~ l'avvento,. sono altri f_atti economici che sp1egh~~anno -gl~ .. e-
. ·ven ti politici e storiCI della aua fine. Çoij'apnelljar~ •. ~ella ri~hez~ trattil dài commerc1 m un? apaz1o immenso e dai cumule> dx lavoro
nella teoria marxita egiziani, assiri. e poi salii, o borschiavista. si va determinando lo · dilagare passando il Po; lo erano · gio di oltre un millennio, ma lo è gognoni, ecc.) ma quando il com-
scavarsi di un sol co di classe pro- in gran parte ai tempi di Cesare, anche . la na tura nazwnale degll mercio dei· prodotti del lavoro e dei fondissimo ne! cdronte nazionale », che li vide apparire a sinistra del Statl, 1 l.loro eornspondere alla na- beni è praticabile su tutto il terriuna volta tanta solido. I piccoli Reno e sono descritti come fissi su zwna!Ita, ossia alla comunanza non torio e tra punti comunque lontani coltivatori che avevano combattuto terra' agraria solo in Tacito, cento- solo in eerta misu~a di _razza. ma del territorio. Nella soprastruttura
· f t' t 1 cinquant'anni dopo. Evidentemente anche d1 llngua e di tr':ldlzio~e .e di giuridica questo si esprime con lo per la patr~a e a Icosamen e co o- fu ~rocesso com~II·cato e I·n rela- costume di tutti gh abitato.n di un · t 1 t d' q · ta · ve v v esercizio degli stessi diritti da parte nizza e e erre 1 con Uls . SI • zi'on-e soorattutto ·al rapi'do aumento vasto e stabile territorio geografico.
dono sempre più espropriati e de- d . d Il del cittadino in tutte le circoscripauperati, e gli sc hia vi acquistati num~rico, di cui manca ogni docu- Mez:tre l'i. ealista stonco ve e ne a zioni dello Stato. Ed allora soltanto coi tesori dei ricchi terrieri (non- mentazione storica originale: alla nazwnahta un fatto generale e pr~- Jo Stato è una nazione. Ne! senso chè allo stesso titolo gli armemi caduta dell'impero erano seconda sente sempre ~d ovunque VI si_a del materialisme storico nazione è e le greggi) li sostituiscono sui Engels sei milioni, nello spazio ove VIt_a CIVIle, no~ ~ar?C•s.h le attn- dunque una comunità organizzata !oro fertili campi, che vanna in ro- oggi vivono forse centocinquanta bUiamo determmah CIC!I. Un pnmo su un territorio in cui si è formata
l 'b · h' mi!ioni di uomini. C!Clo storJco lo abbiamo percorso, un mercato interna unitario. Corri-vina. Il rapporta tra 1 en e sc la- La di'fferenza di classe tra capi ed è quello delle grandi democrazie vi poteva reggere con una me- . 1. t
11 spondentemente si ha cne questo
âia bassa densità di popolazione, militari possessori di terra e di po- nazwna 1 . << s_ovrappos t; » a. ':1 mas• risultato storico è parallelo ad un assicurando ai secoli la materiale tere e la massa dei soldati - con- sa di schJaVI, e tuttavia diVISe ne! certo grado di comunanza di sanvita e riproduzione, ai primi la tadini (in quanta non vi sono schia- compl_esso di uomini_liberi in classi gue, e più di lingua (non si comricca gamma di soddisfazioni delle vi e quindi tutti i non portatori soc1ah. Il seconda Cielo che vedre- mercia senza parlare!l di usi e tà fi ti d ·-· d 1 t di armi o liberi dalla guerra sono mo nella terza parte, è quello delle costumi...
e oren ; ma humuen o a er- lavoratori del suolo) conduce alla democrazie di uomini liberi, senza L'ambiente economico c!assico ra da occupare oltre frontiera, ed formazione di veri e propri Stati, più schiavi umani. ln questo secon- dette Iuogo al suo fenomeno di acanzi agitandosi,_ oltrte qu~le, nuo~e man mano che viene occupato un do cielo storico il fatto nazione ac- cumulazione come il maderno capipopolazioni emigra e e emogra - terr1·tor1· 0 fisso ed eletto un re o campagna una nuova divisione di h' camente dilaganti, e crescendo gli 1 .
11 . d l' talismo: chi moltissimi schiavi, c 1
aspiranti, si verifica la crisi inelut- imperatore stabile, sia pure a vita c assi: que a propria el capit_a •- nessuno, chi tanta terra, chi appena tabile e la degenerazione dei me- e non ancora ereditario per dina- smo. La nazwne e la sua matenale quella che poteva dissodare le sue todi di coltura. Questa decade al stia. A un tale punta già l'ordina- influenza finirann<? col capitalismo braccia. La concentrazione conduspunto di non potere mantenere nè mento delle gentes è caduto, in e colla democr~zia borghe_se, ma se al disastro e rese anti economico l'animale né Jo schiavo, e col pro- quanta la tradizione dell'assemblea non. pn~a, a~Zl 1~ _for!llazwne. di il lavoro schiavista al posta della seguire della disorganizzazione lo popolare della comunità é d';l tutt 0 Stah ~a~wnah sara mdispensabile, ferace Iottizzazione giardinata. In stesso padrone libera gli schiavi, travisata nell'assemblea dei cap!, per~~e 1 avv~fto dt;I maderno ca- questo senso e con questi rapporti che vanna ad aumentare la massa o principi elettori, che é la base di pt ta •s~o, _ne e va~Ie aree geogra- Plinio scrisse che «latifundia Ha-dei poveri liberi e privi di Iavoro e un aperto potere di classe. fiche, Si dtca compmto. liam predidere >> e nelle sovrastrut-di terra. Indubbiamente un tale sviluppo ture morali divenne infamia Jo
La magnifica costruzione si va é accelerato dalla conquista dei l • t' f d J schiavizzare l'uomo... I compilatoc auentando nei suoi Iegami tra re- territori ctei decadente impero ro- a SOCle a eu a e come ri attuali cti Ieggi agrarie sono ri-gione e regione e non riesce più ad mano, ove i popoli invasori si in- masti li, quanta a dati dello svi-intervenire nelle crisi locali di de- stallano. Più che la !oro nuova or- organt'zzazt'one nazt'onale luppo tecnico e sociale, e confon-ficienza. Mentre le carestie verran- ganizzazione, !oro compito rivolu- dono schiavismo ed esoso sfrutta-no a contrastare il fattore demo- zionario é stata la distruzione del mento capitalistico del Iavoro a-grafico, i gruppi umani si riducono corrotto Stato romano: liberarono, 8. 1 rapporti economièi che defi- grario. Ma ora ci occupa il me-in cerchi di miserrime economie dice Engels, i sudditi romani dai niscono l'ordinamento feudalistico dioevo. Jocali, in cerchi stretti, che non !oro stato parassita, di cui armai spiegano come il tipo feudale di Col crollo dell'economia terriera sono più quelli delle antiche tribù, cadevano i presupposti economico- produzione dia origine ad una pre- romana divenuta retrograda tecnie la cui situazione non puà essere sociali, e in compensa si presero eisa corrispondente forma storica di camente e improduttiva, crolla perà re&a divers a dai · profondi muta- due terzi almeno del territorio im- Stato politico, ma senza il carattere anche la trama generale mercantile menti succedutisi ê dai nuovi rap- periale. nazionale. per cui la ricchezza mobiliare cir-porti tra ~trumenti "produttlvi, pro- La nuova organizzazione della cola in tutto l'impero, e regredisce dotti e bisognL. La nazione che era produzione agraria su tali terre, Per spiegare come I'incontro di la gamma di soddisfazione dei biso-divenuta un impero si deve spez- dato il relativamente piccolo nume- due tipi di produzione talmente ete- gni di ogni natura per le popolazare in minime unità, che non han- ro degli occupatori e la !oro tradi- rogenei, quali la comunione agra- zioni. Ma i barbari arrivano con la no più il r-otente tessuto connettivo zione 'di Iavoro comunistico, lascio ria dei popoli barbari e il regime tradizione di minori consumi, e per del diritto, della magistratura, delle indivise grandi estensioni, non solo terriero privato dei romani, abb1:1 !oro, dopo le brevi parentesi di diforze armate, emananti da un cen- di baschi e di pascoli, ma anche di condotto al sistema feudale a lapidazione dei bottini trovati nelle tro unico, e han perduto quello terre seminative, prevalendo le for- sua volta fondato sulla produzione città, che da allora in poi decadella comune lingua latina, della me del diritto germanico su quelle agraria, e ribadire la conclusione deranno. la vera ricchezza conquicoltura, della tradizione orgoglio- romane, o .formandosi interferenze marxista che gli Stati della classica stata é la terra. Troppo tardi é sa ... II grande, cc naturale », fonda- di entrambe. Cià rese possibile una antichità soprattutto nei periodi perà e già troppo avanzata la., di mentale fatto nazionale, patriottic '• amministrazione tissa . territoriale migliori ebbero natura nazionale, visione sociale del lavoro perché che sarebbe connesso alla famosa di quei popoli già migratori, e per ignota all'ordinamento medioevale, tutta la terra tolta ai romani priccumana essenza», a gran confusione quattro o cinque secoli sorsero gli occorre ricordare i caratteri più vàti o anche ai latifonâisti possa. degli idealisti, sta per permetter~i Stati tedeschi con poteri sulle an- notevoli dei rapporti rispettivi di divenire gestione comune, o anche un eclisse storico totale di qualche tiche provincie e sulla stessa Italia. proprietà e di produzione. demanio dei nuovi poteri. Sarge un· migliaio di anni... II più notevole era quello dei Fran- Nell'ordinamento barbara è fino tipo misto di allodio e di demanio.
« Prima eravamo alla culla delle chi il auale valse di argine contra a quando non é apparsa la schia- Parte delle terre verrà goduta in antiche civiltà greche e romane. I'occupazione dell'Europa da parte vitù il libera componente della co- comune dalle comunità (usi civici, Ora siamo alla !oro tomba. Su tutti dei mori, e pure cedendo alla op- munità è lavoratore della terra, ma fino ad oggi superstiti) parte verrà i paesi del bacino mediterraneo era posta pressione dei Normanni fe- questa non è suddivisa in lotti sin- Iottizzata in definitiva forma allopassata la pialla Jivellatrice del do- cero sl che le popolazioni resistes- goli nè ai fini del lavoro da fornire diale, del tutto precaria ne! periodo minio romano, e cià per secoli. Là sero sui te~;ritori in cui si erano da ciascuno né ai fini della disposi- di continuo arriva di altri conquidove il ereco non aveva opposta fissate, sia' pure nella complessa zione dei frutti da raccogliere e statori, e parte verrà spartita con relliste'nza, tutte le lingue nazionali miscela etnica di Tedeschi, di ro- consumare. periodiche distribuzioni (ancora ogavevano dovuto cedere di fronte ad mani, e ne! regno dei Franchi degli Nell'ordinamento classiéo antico gi tale istituto di ricomposizione un corrotto latina: non vi erano aborigeni Celti. Tali Stati tedeschi essenzialmente il lavoratore brac- fondiaria é superstite nella !egipiù differenze naziona!L. tutti era- non erano nazioni per questo re- ciante è lo schiavo, e cià non solo slazione catastale ad esempio ex-no romani... L'amministrazione ro- CPnte ingorgPrsi di ceppi etnici. di nell'agricoutura ma anche nella austriacal. · mana e il diritto romano avevano tradizioni di lingua, di istituzioni produzione armai sviluppata e se- 1 contadini franchi gettatisi sulla disciolto dapertutto Je· antiche u- eteronege~: ma Stati Jo erano di parata di oggetti manufatti, sicchè agognata terra fertile e in elima nioni gentilizie e insieme gli ultimi fatto per avere finalmente salde è giusto dire che il monda greco- mediterraneo ne trarranno subito residui di autonomia, locale o na- froDtiere e una unicità di forza romano ebbe un proprio industria- ben maggiore profitto delle greggi zionale... Gli 'e!ementi di nuove militare. lismo ed in un certo senso un pro- di schiavi. Ed in questo sense le nazionalità esistevano dovunque... « E tuttavia, per quanto questi prio capitalismo: il capitale invece forze· produttive di tante braccia in nessun 'Iuogo esisteva perà una quattro secoli (V, VI, VII e VIII di essere costituito da terra e stru- inoperose e del ricco terreno di-
l' · menti di oroduzione era oltre che sprezzato dai cres.i romani risor-forza ca pace di uni!icare ta 1
eZe- do po Cris tt' l appaiano improduthvi · di ci à cosiituito da uomini vivi - go no potentemente. Ma con la tra-menti in nazioni nuove ... ». pure essi lasciarono dietro di sè come ad esempio oggi in una a- ma della romana amministrazione
Si avvicinano i barbari, con la un prodotto importante: le nazio- zienda sono capitale Ja terra le dei s'Uoi Iegami e trasporti é stata freschezza del !oro ordinamento in nalità moderne, nuova forma e or- macchine e gli animali da 1av~ro. infranta la trama connettiva del gentes. m'l non ancora maturi per ga_nizzazione della umanità del~-l Tale antico capitalisme non aveva commercio, e si ricade in un tipo la costituzion!! statale e per fondare Europa occidentale per la storza come termine corrispondente il sa- di produzione localE: e di immediato vere nazioni. Si profila l'ombra del futura Oeggi secoli XVII, XVIII. Iariato generale, raro essendo che consuma dei prodotti. . medl'oevo feudale·. eppure anche qui XIXJ. 1 tedeschi avevano in effetti
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à d . uomo 1bero avorasse per mer- Ta e econom1a senza commerçw é una necessità determinista ine- ravvivata l'Europa e perci la •s- cede. caratterizza "u medioevo, i cui Stati rente allo Svolgersl. delle forze pro- soluzione degli Stati del periodo h · t t d ·t· t
· Ma essendo gli schiavi, forza di anno mag1s ra ure e eserc1 1 er-duttive: Eng_els afferma. germanico fini non nella sottomis- Javoro sociale fondamentale (forse ritoriali, ma non hanna un mercato
Ordinamento dei barba ri tedeschi
sione normanno-saracena ma nella · 1
· · · f anche a !oro volta in origine comu- territona e umtar10: non sono qum-trasformazione progressiva in eu- d ·
dalesimo ». ~~~t~~~~~~t~np~:,~d~~i p~~~rf!t~~~~ i s:erf ~~~~~~en ti delle an tiche Prima di chiudere questa -parte Joro distribuzione era ineguale e gentes avevano già perduta la u
con il richiamo dei tratti della co- cià significa divisione dei liberi guaglianza sociale ne! corso delle stituzione medioevale, dalla quale in due classi: cittadini proprietari migrazioni e delle conquiste, presto il fattore « nazionale » é sostanzial- di schiavi, e cittadini sehza schiavi, essi perderanno, nella gestione se-
7. Anche i popoli che sommersero mente escluso, abbiamo cosi voluto senza proprietà di uomini. Ci p~re mi-comune e semi-allodiale della nelle ondate di invasione l'impero mostrare che nella classica 'dottrina che Jo stesso saggio Socrate aspi- terra occupata, anche la libertà e romano ebbero come organizzazio- marxista non solo è ritenuto un rasse, nella sua miseria da filosofo, l'autonomia. Ricomincia il processo ne iniziale quella di gentes e del positivo postulato storico la orga- a potersi comprare almeno uno di concentrazione del possesso termatriarcato. e la coltivazione comu- nizzazione di antiche genti barbare schiavettq. riero nelle mani di capi militari, nista della terra. Erano, quando e nomadi in Stati territoriali, in II cittadino senza schiavi non puô funzionari, cortigiani del re, carpi vennero a contatto di Roma, al cui i popoli delle penisole mediter- dunque cam,pare del prodotto delle religiosi. . . . . . passaggio tra lo stato media e quel- ranee avevano segnato un vantag- braccia di un altro. e deve Iavorare. Agli schiavi antich1 SI e soshtuita lo superiore della barbarie, e c~- -== .p. = Non da schiavo, certo, m,a da libero, una nuova classe di servi di coloro, minciavano a passare dal nomadz- ossia senza dipendenza dagli ordini che fanno per !oro cont~ il lavoro smo alle sedi fisse. La loro organiz- di un padrone. E a cio si colle!(a manuale e più quello di preda ed zazione militare cominciava a dar Perché la nostra stampa YIYa il regime di proprietà privata della estorsione dai lavoratori liberi. Il luogo alla formazione di una class~ terra. II libera lavoratore è urt con- lavoro della terra in lotti presup-di capi militari che eleggevano 1l tadino proprietario e dispone come pone una stabilità dell'ordine, che re e che andarono formandosi una PARMA: Ernesto 500• Pin 100· vuole del suo lotto di terreno, Jo Stato romano centralizzato ren-proprietà in g~ande, sottr0;endo_ l~ Sempre Ciro 100, Garbo 100; MILA- traendone il frutto col Iavoro delle deva sacrosanta coi suoi giudici e terre al contadmo franco, zn cu1 SI NO: Mariotto, Cane, Osvaldo, Ca- proprie braccia. Altri liberi non i suoi agenti e soldati, ma che è era trasformato il libera e uguale gna, Tonino e comp. alla penultima ricchi e senza schiavi conducono venuta a mancare perchè non solo membro della gens e della tribù. libera lavoro artigiano o professioni giungono spesso sulle terre opime Comincià cosi anche pressa tali riunione 1350, Carlo 100; TRIESTE: Iiberali (in qualche caso non cofl- nuovi popoli armati, ma si svolgono popoli ad apparire lo Stato e si Sezione sott. giugno 500, Lucio 100, tese. almeno come intellettuale at- lotte tra i signori e capi di uno posera lentamente le basi delle Italo 100, Impiegato tranvie 100; tività, agli stessi schiavil. stesso potere mai centralizzato. nuove nazionalità che dovevano Quando un tale cielo è perfetto Più che della libertà il contadino dopo molti secoli condurre alla ri- PIOVENE ROCCHETTE: Dopo in- tutta la terra coltivabile è ridotta a franco aveva bisogno della sicureznasdta maderna della nazione. vito pressa anarchici di Vicenza, bene allodiale. L'allodio è la pro- za, elemento base dell'ordine giurj,-
Le notl.zi'e che s1' hanno sulle ori- prtma so o nz , . tt sc · ··one d1' ripresa prietà privata della rerra, con la dico romano, oggi rinnovellato ed 00 p pi ena libertà di venderla o di com- esaltato a mode llo. Cedendo la· Ii-gini dei popoli tedeschi che si spo- Bertoldo 200, Girardin 1 • anoz- prarne altra. Cià signiftca che la bertà trovà la sicurezza, ossia la
stavano in tutta I"Europa a nord del zo 100, Santo 100, Piereto 100, Mat- nuova terra conquistata si lottizza forte probabilità di coltivazione per Danubio e ad est del Reno condu- teo 100, Comunello 100, Bene Da- subito ai soldati vincitori (Roma) se stesso e non per altri predatori cono ad attribuire ad essi una pro- 1 ch~ si trasformano in coloni. Ma del totale raccolto e di ogni sçortâ duzl·one agr1·cola condotta colla. co- nielis 100, per lo sciopero genera e d' bb'
perchè il diritto allo 1ale a 1a ed attrezzo. munione in famiglie genti, e. poi ad oltranza 500; CASALE: Zavat- pieno respira occorre che esista Questa forma fu I'accomandaZi?· marche, e successivamente un hpo taro, sec. vers. 110, l'autista, terzo denaro in circolazione con cui si ne (non raccomandazione come m di occupaz.io~e _dell':! t~rr9: con pe- vers. 375, Stroppiana 100, Coppa acquistano prodotti vari, e si hanna qualche testa scrivonol, che è in riodiche nd1stnbuzwm di essa
0 1 1 · d' T · compra-vendite ·di schiavi come di fondo un patto tra il lavoratore
della parte di essa non t~ta~ment.e M. 50•· dopo . a re ~Zlone 1 ne- possessi teri:ieri. della terra ed il signore armato e
La difesa di questa forma dinanzi allo schiavismo latifondista fondiario fatta da Engels è pienamente marxista. La nuova forma consente. ad esempio nella Francia dei semiselvaggi celti, uno sviluppo enorme della produzione e un aumento enorme di popolazione stabile, tanh che le carestie periodiche (conseguenza dell'abolito commercio tra regioni e provincie) e le Crociate (tentativo di riaprire le classiche vie commerciali) non valsera due secoli dopo a diminuirla.
La rivoluzione quindi che accompagnà, ad opera dei migratori barbari, la caduta dell'Impero di Roma fu anche essa svolta ne! ~enso dello sviluppo di forze produttive e sociali.
La distruzione del commercio ge nerale e dei .mercati ad estensione nazionale ed imperiale condannà la fertilizzata e colonizzata Europa, secte armai di po~oli stabili che gradatamente percorrono l'ascesa tecnica e culturale che comporta la organizzazione dei paesi stabilmente occupati da sedi umane, a un lunghissimo periodo di vita economica molecolare, sparpagliata, in isole minime, e la classe che formava ormai la grandissima maggioranza della popolazione, la class~ serva e Iegata alla gleba, fu preclusa da qualunque orizzonte.
Ma, come nella geniale intuizione di Fourier, mentre Jo schiavo antico non aveva condotto vere vittoriose lotte di affrancamento, per i popoli europei fu posta la base di un lontano ma formidabile sollevamento rivoluzionario contra Id classi dominanti e gli istituti del tempo feudale.
Mentre il maderno proletf.riato urbani si affaccia appena alla storia, la rivendîcazione nazionaie é il più alto Iievito di quest 1 immensa rivoluzione, atta a sciogliere 11 cittadino maderno dalle catene del &ervaggio e a portarlo 2ll'altezz:1 del cittadino antico. Se la rivoluzione tnoderna borghese usa ed abusa Ietteralmente di questo riecheggiare delle glorie greco-romane ·- qui nous delivre1·a des Grecs et des Romains? - è certo che si tratta di un fermenta rivoluzionario di forza gigantesca.
Non è la nostra rivoluzione e non è la nostra rivendicazion~. quella nazionale. e non è nemmen0 essa la conquista di un beneficia irrevocabile ed eterno dell'uomo. Ma il marxi~mo la guai da cor. interessamento anzi con ammirazione e passi~ne, .e quando la storia la minacci ·è, nei tempi e nei Iuoghi decisivi, pronto à scendere nelln lotta per E.ssa. ·
Lo studio necessario é quello del grado di svolgimento dei cich. e della iclenFficazione dei veri luoghi e dei veri tempi. Se mille anni pa>sarono tra lo sviluppo delle genti primigenie sul Mediterraneo e nella Europa continentale, il cielo na~ zionale maderno dell'occidente puo bene chiudersi, e restare per un lunga periodo rivoluzionariamente aperto quello di popoli di altra razza, di altro cielo, e di altro continente.
Ed è soprattutto per questo che importa enormemente mettere !1 fuoco ne! senso marxista e rivolu• zionario ~1 gioco del fattore na-2.ionale.
''il programma comunista,
A MILAN() si trova in vendita, per ora alle edicole di: '
- Piazza del Duomo, portici settentrionali, angola via Mengoni..
- -Piazzale 24 Maggio, anaolo C.so S. Gottardo. .
- Piazzale Stazione Porta Genova;
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- Largo Augusto, ana. via Francesco Sforza;
- Porta Volta, ai due lati dell'imbocco di via Ceresio;
- Porta Nuova, piazza Principeua Clotilde;
- Viale Monza, angola via Sauli;.
- Corso Italia, angolo vtm Molinô delle Armi;
- Piazzale Segesta.
- Largo Cairoli, angolo via S. Gio-vanni sul Muro.
- Via Cesare Correnti.
- Piazzale Aquileia.
- Via Cesare da Sesto ana. via San Vincenzo. '
- Viale Bligny, 'ang. via Carlo Pa-tellari.
- V.le Coni Zugna, ang. via Solari.
- Via Savona, ang. via Ventimiglia.
- Ple Medaglie d'Oro.
- P.zza Guglielmo Oberdan.
- Piazzale ·Cadorna.
comune e lasciata a peno~I~o rl-~ ste 237, Busm Bata del Re 30 I pochi beni che nel regime an- combattente. 11 signore feudale gapaso. Nello stesso tempo .artlgi~n':lt,O Baia del Re la combriccola .290. tico non sono attribuiti in Iotti ,e ranti'lfa la stabilità nel territorio e industria sono del t_utto pnm,h- Checco aspettando la vostra gita restano a disposizione dello Stato di lavoro; e il contadino impegna v 1
vi· non vi é commerc1o e non Cir- o di e~ti ammiz;ti~tràtivi !~cali for- a lui parte del raccolto (prest~ZlO-coia denaro, se non quello _ro_màno 58; GRUPPO W: 11 gruppo 846• pro- tnano, m opposlZJone a quelli allo- ne) <f pa.rte del suo tempo d1 la- Responsabile ai margini dei limiti ~mpert_ah. con Inter. 43,. Libero 173, Toni 144, Bru- diali, il demanio. · voro (Co~àndata>, Ma· la sicurezzn B gU N 0 MA F F' 1 una.:relati"a il::n:portazwne. d1.manu- no 1267, Mantegazza 317, Anselmo _La 'prevalt;,nza ·del privi. alio- di non '!àète ft!.ahda~o via divenne ---:---;
fatb. : . · 720 · · • dl(? su~ p.u~bhc!J demaniQ. !!sJ e dun~ obblfl!f. -~at_:". n.o~ l.a.sc1a~e la. terr~. Ifi<i:,_ .~fiche·· BernahE>J • T.ali po-poli. sono tutb ancora m~- · ·' ·que· che Vl sia ït"·m~~ ·tt "~' «on:'!\ ~a,'pift lo sç~•avlt,!~;ta- . Via Qrti. ·16 _. Milano
gratOri 1.i:ierapi ~i M~rio, c_he rl· TÛ.TALE: 9210; ·.TOT. PREÇ.: e quindf''un ~ereato ''leftè~lè•'l!ui• .,..,,~ ·_ntmimt!Jlb' 1l' ri\f~o·' ~~:o J:.tJ:~p=s~I':b:~e e :l'ei~ 260.213; TOT. GEN.: 269.423. ac_cedono i cittadlni Jibétl di tutfo 11· friftîè!<i~ 1 \fi era il serto !fre irl bà. ; Rêg. Trib. Milano N. 2839
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