emotionen oder: warum kognitionen alleine nicht ausreichen
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Lingua e Traduzione Tedesca I
a.a. 2017/2018
Riepilogo
Testi di riferimento e indicazioni per studentifrequentanti:
•Di Meola Claudio, Linguistica tedesca. Roma: Bulzoni (2007).
•M. Foschi Albert, / M. Hepp, Manuale di Storiadella Lingua Tedesca, Napoli: Liguori, 2003.
•Brogelli-Hafer D. & Gengaroli-Bauer C., Italiani e tedeschi - Aspetti di comunicazione interculturale, Carocci 2014 (capp. 1-2-4-5-6-9-11-12).
•Destro A., I paesi di lingua tedesca, il Mulino 2001 (dal cap. 1 al cap. 4).••
•PER LA PARTE LINGUISTICA (CON IL LETTORE):
(Lektüre) Oktoberfest und zurück.
Destro: I paesi di lingua tedesca
I. Momenti di storia dei paesi di lingua
tedesca
[IMPORTANTE PER COMPRENDERE
MEGLIO IL TESTO DI STORIA DELLA
LINGUA]
II. Territorio, clima e popolazione
[conoscere principali caratteristiche della
geografia politica (Bundeslaender per la
Germania e l’Austria) e fisica]
III. L’Economia
- Lo sviluppo dell’economia tedesca
(panoramica storica)
- Quali sono regioni industrializzate
- Importanza dell’artigianato, delle banche e
delle borse (1.6)
- Il commercio estero (1.7)
- No dati tecnici (PIL, ecc.) (1.5)
- L’Austria e il commercio con i paesi dell’Est
- L’economia svizzera: quali sono i fattori
dell’incredibile boom
IV. Politica e società
- Costituzione Tedesca (Grundgesetz – Verfassung) e i principi
fondamentali
- Il Bundestag e il Bundesrat
- Il federalismo tedesco: vantaggi
- Il governo federale e il Presidente federale
- Il potere giudiziario e la corte Costituzionale tedesca
- I partiti in Germania [no evoluzione storica: 2.1, 2.2., 2.3.]
- Le Chiese: cattolica e protestante [storia riferimento al manuale],
altre confessioni (ebrei e musulmani) e situazione attuale
- NO sindacati (4)
- Sistema politico austriaco (NO sindacati, 5.3)
- La Confederazione elvetica
- Il sistema sociale nei paesi di lingua tedesca: la famiglia, la
maternità, la malattia, disoccupazione, infortuni sul lavoro e
invalidità [a grandi linee] , la terza età, la povertà
Di Meola: La linguistica Tedesca
0. Introduzione: Lingua, parlante e linguistica
- Definizione di Linguistica e suoi campi
1. Fonetica, Fonologia e Grafia: NO!
2. Morfologia
- La parola e le classificazioni delle parole
- Morfemi
- Flessione nominale e verbale
- Wortbildung (composizione, derivazione,
conversione, abbreviazione) [VEDI
DISPENSE]
3. Sintassi
- Principali tipi di frase
- Il costituente (MA NO TEST PER
INDIVIDUARE I COSTITUENTI)
- Classi di parole e costituenti
- NO DIAGRAMMI AD ALBERO
- Ordine delle parole [Satzklammer,
Vorfeld, Mittelfeld, Linke und rechte
Satzklammer]
- Le funzioni sintattiche (casi)
- Frase principale e frase secondaria
4. Semantica
- Significato e Significante
- Diversi tipi di significato
- Relazioni semantiche tra parole
(sinonimia, ecc.)
- NO CAMPO SEMANTICO
- NO TRATTI SEMANTICI
- Polisemia
5. Pragmatica: NO!
6. Linguistica Testuale: NO!
Geschichte und Gegenwart der
deutschen Sprache
Lingua tedesca I
Sprachgeschichte
Warum existiert die deutsche Sprache?
Mit welchen Sprachen ist sie verwandt?
Warum hat sie bestimmte Charakteristika?
- Warum sagt man auf Englisch “apple” und auf Deutsch “Apfel”?
- Warum steht z.B. das Prädikat oft am Satzende?
Indogermanische Sprachen
Periodisierung
Grimm (1822)
Althochdeutsch (ahd.) 600-1100 n.Chr.
Mittelhochdeutsch (mhd.) 1100-1500 n.Chr.
Neuhochdeutsch (nhd.) ab 1500 n.Chr.
Alto tedesco antico
Alto tedesco medio
Alto tedesco moderno
Periodisierung
Wilhelm Scherer (1868)
Althochdeutsch 750-1050 n.Chr.
Mittelhochdeutsch 1050-1350 n.Chr.
Frühneuhochdeutsch 1350-1650 n.Chr.
Neuhochdeutsch nach 1650 n.Chr.
Alto tedesco antico
Alto tedesco medio
Alto tedesco protomoderno
Alto tedesco moderno
Evoluzione della lingua tedesca
Periodo predocumentario:
Voralthochdeutsch (pre-altotedesco): lingua parlata: fitti scambi culturali e
linguistici tra romani e tedeschi . Es: dal latino speculum → ted. Spiegel; dal
latino mercatum → ted. Markt; dal latino fenetra → ted. Fenster.
4 periodi:
Althochdeutsch (altotedesco antico): 750 - metà XI sec.
- lingua parlata: popolo → dialetti degli antichi gruppi germanici (Stӓmme);
clero → latino;
- lingua scritta: artificiale, non unitaria, commistione dei dialetti centro-
meridionali e di espressioni di
origine latina (non esistevano regole grammaticali e ortografiche).
Mittelhochdeutsch (medio altotedesco): seconda metà XI - metà XIV
sec.
- lingua scritta: lingua delle corti (elitaria, con caratteri piuttosto unitari, ma
ancora su base
dialettale. Prevalenza dell’influsso francese). Nascita della letteratura
tedesca (Gottfried von
Straβburg, 1210; Wolfram von Eschenbach, 1210. Ancora nessuna
regola ortografica.
Frühneuhochdeutsch (primo neotedesco): seconda metà XIV - metà XVII
sec.
- lingua scritta: livellamento delle forme, basi della lingua unitaria. Sviluppo socio-
culturale, nascita di nuovi ceti, invenzione della stampa a caratteri mobili
(Gutenberg, 1450), traduzione
della Bibbia in tedesco (Lutero, 1522 -1534). Sostantivi con la maiuscola.
Ortografia variabile.
Neuhochdeutsch (neotedesco) = tedesco moderno: seconda metà XVII →
- prima grammatica completa lingua tedesca (Schottel, 1641); Duden, (dizionario
completo dell’ortografia tedesca, 1880), fratelli Grimm (Deutsche Grammatik, 1819-
44, e Deutsches Wörterbuch, dal 1854). Riforme ortografiche: 1876, 1901, 1996-
98, 2006.
I due processi di distacco del germanico
dall’indoeuropeo, compiutosi con grande lentezza
attraverso i secoli e definitosi verso il 500 a.C., sono:
- La prima rotazione consonantica (scoperta dal
filosofo tedesco Jakob Grimn) e la legge di Verner
(scoperta dal filosofo danese Karl Verner).
-La seconda rotazione consonantica.
La legge di Grimm e la legge di Verner:
I rotazione consonantica
La legge di Grimm e la legge di Verner sono delle
leggi fonetiche che caratterizzano l'evoluzione del
germanico dall'indoeuropeo. Si parla di leggi in
quanto fenomeni regolari avvenuti in maniera
sistematica in presenza di un contesto fonetico
specifico e di evoluzione diretta dall'indoeuropeo al
germanico comune.
L'indoeuropero occidentale aveva tre serie di
occlusive:
•sorde: p t k kw
•sonore: b d g gw
•sonore aspirate: bh dh gh gwh
La legge di Grimm (o prima rotazione consonantica o Erste
Lautverschiebung) prevede i seguenti cambiamenti:
Le occlusive sorde diventano spiranti sorde (f th h hw)
le occlusive sonore diventano occlusive sorde (p t k kw)
le occlusive sonore aspirate diventano spiranti sonore (b' d' g') (in inizio
di parola o dopo nasale diventano invece occlusive sonore (b, d, g))
La legge di Grimm spiega delle variazioni costanti tra le parole di diverse
lingue indoeuropee. Per esempio La 'p' latina (o italiana) corrisponde
spesso alla 'f' inglese o tedesca proprio per questa legge, mentre 'k'
(scritto 'c') diventa 'h':
piscis - pesce - fish
cordis - cuore - heart
La legge di Verner
Successivamente alla prima rotazione consonantica si ha un'evoluzione
ulteriore delle spiranti sorde (derivate dalle occlusive sorde) che
(quando non sono iniziali di parola e quando non sono immediatamente
precedute dall' accento) si sonorizzano in b' d' g' g'w (spiranti sonore)
confondendosi con quelle derivate dalla occlusive sonore aspirate.
Per questo al latino pater corrisponde in gotico fadar e non fathar.
La seconda rotazione consonantica:
il fenomeno parte dalla zona meridionale e si estende a nord,
indebolendosi nella zona centro-occidentale chiamata “ventaglio
renano” (der rheinische Fächer).
Si tratta di un’area percorsa da varie isoglosse (confini linguistici)
a forma di “ventaglio”, che costituiscono le tappe in cui man
mano la rotazione si indebolisce e scompare.
La zona in cui questo fenomeno si esaurisce è più o meno tra la
Mosella e il Reno. Infatti a Francoforte, nel dialetto assiano
(francone renano), non si dice Apfel, ma Appel: qui non si è
verificato il passaggio /pp/ > /pf/.
750-1050: l'"Althochdeutsch" - tutto
iniziò con Carlo Magno
AlthochdeutschLo sviluppo della lingua tedesca iniziò con Carlo Magno che per
accelerare la cristianizzazione dei popoli germanici, incaricò i
monaci a creare dei testi in un linguaggio comprensibile in tutte
le parti dell'Impero. I popoli germanici dell'epoca parlavano delle
lingue o dei dialetti che avevano la loro origine nella lingua
indoeuropea. Il clero scriveva e parlava il latino, lingua che la
gente comune non comprendeva.
Questa è la lingua più importante perché è portata da una classe
intellettuale. Nel Sacro Romano Impero la classe intellettuale era
quella dei monaci, gli unici che salvarono la cultura latina.
L'ordine più importante è quello dei benedettini sia maschili, che
femminili. È l'esigenza dei monaci di portare tra le classi medie
la religione, rendere dunque la lingua comprensibile al ceto
medio.
I Germani erano analfabeti erano barbari e dunque erano abili nel
saccheggiare, ma quando passarono dalla fase nomade a quella di
insediamento, i capi delle città avevano bisogno di scrivere leggi
e chiamarono così i monaci, l'Althochdeutsch fu creato da loro.
La lingua dei germanici era molto limitata, parlavano numerosi
dialetti, la lingua parlata dal popolo era la Mundart (sinonimo di
Dialekt).
I monaci amanuensi furono coloro che svilupparono questa lingua
usata solo in ambiti religiosi intorno al 1100 e che conteneva molti
elementi dei dialetti meridionali della Germania mescolati con
espressioni latine. Non esistevano ancora regole grammaticali e
ortografiche, la struttura sintattica della frase era libera. Non c'erano
gli articoli e i pronomi personali, i tempi usati erano solo due: Präsens
e il Präteritum. In tedesco prima vi era l'accento fisso come l'italiano
di oggi, mentre nel tedesco odierno l'accento non cambia è sempre
sulla prima, z.B. ich arbeite.
La nuova lingua "Althochdeutsch" che si stava sviluppando in questo modo fino
alla fine dell'undicesimo secolo era una lingua fortemente artificiale, usata solo
in ambiti religiosi che conteneva molti elementi dei dialetti meridionali della
Germania mescolati con espressioni derivati dal latino. Non esistevano ancora
regole grammaticali e ortografiche e la struttura sintattica della frase era libera.
Inoltre non c'erano ancora gli articoli e i pronomi personali (in cambio era più
articolato il sistema delle declinazioni: influsso del latino) e i tempi usati erano
solo due: il presente e il passato ("Präsens" e "Präteritum"). Ma proprio questi
limiti e la mancanza di norme vincolanti doveva rendere l'uso della lingua e in
particolare la lettura dei testi molto faticosa. Il lessico era ancora poco sviluppata
e non permetteva molte sfumature espressive.
I primi testi della lingua tedesca che conosciamo sono stati scritti in
Althochdeutsch
(vecchio alto-tedesco, periodo tra il 750 e il 1050). Per un tedesco medio di
oggi sono assolutamente incomprensibili, sembrano dei testi di un'altra lingua.
Tutto lo sviluppo della lingua tedesca iniziò con Carlo Magno. Per
accelerare la cristianizzazione dei popoli germanici Carlo Magno incaricò
monaci e saggi a creare dei testi in un linguaggio comprensibile in tutte le
parti del suo grande impero. I popoli germanici dell'epoca parlavano delle
lingue e dei dialetti che avevano la loro origine nella lingua indoeuropea
dalla quale provengono molte lingue dell'Europa di oggi. Il clero dell'epoca
parlava e scriveva invece in latino che il popolo non capiva.
Carlo Magno convertì la Sassonia al Cristianesimo, ma in modo
cruento. Egli divise le terre della Sassonia, la quale era pagana, tra i
Cattolici, cosicché i Pagani si convertissero alla religione cristiana. I
Cristiani possedevano le terre, mentre i Pagani erano solo i braccianti.
Carlo Magno è una figura centrale dal punto di vista culturale tedesco,
perché fece raccogliere testi antichi latini e germanici. Quattro anni
dopo la sua morte, suo figlio Ludovico il Pio, il quale era di una
religiosità rigida, radunò tutti i testi pagani alla corte di Aquisgrana e
fece un gran falò. Alcuni testi pagani dell'Althochdeutsch ci sono
pervenuti grazie ai monaci. L'abate di Merseburgo conservò l'Edda,
ritrovata in Islanda, ora conservata al museo di Copenaghen.
Ahd.: Schriftliche Textsorten
Inschriften (Runen, Lateinisch)
Glossen (Einzelglossen, Glossare)
Einzelwörter (Beischriften)
Übersetzungstexte
(Interlinearversionen, interlinearartige
Übersetzungen, freie Übersetzungen)
Umdichtungen
Dichtungen, Prosadenkmäler
1050-1350: il
“Mittehochdeutsch”
I poeti più importanti di quest'epoca contribuiscono a rendere
la lingua tedesca più fluida, articolata e sofisticata, sono loro
che segnano l'inizio della letteratura tedesca. La lingua
tedesca incomincia a prendere il posto del latino anche nei
documenti amministrativi, giuridici e medici al posto del
latino.
I poeti più importanti dell'epoca che contribuiscono a rendere la
lingua tedesca più articolata e sofisticata sono Hartmann
von Aue, Wolfram von Eschenbach e Walter von der
Vogelweide. Sono loro che segnalano l'inizio della
letteratura tedesca. Ma anche nei documenti amministrativi,
giuridici e medici.
Per quanto riguarda il lessico ci sono molte nuove forme
dell'infinito in "ieren" (parieren, parlieren, hausieren).
Più avanti si sviluppano gli concetti astratti usando le
desinenze "heit", "keit", "nis" e "ung".
Appare il nuovo suono "sch" che si sviluppa dal più antico
"sk" e si usano in modo crescente articoli e pronomi, le
declinazioni invece si indeboliscono.
La struttura della frase diventa più complessa, nella
letteratura dell'epoca si usano sempre di più i tempi
composti (Perfekt, Plusquamperfekt), appare la forma
passiva e il futuro.
Dall'altra parte non esisteva ancora nessuna regola per
l'ortografia, i scrittori non si preoccupavano minimamente di
questo aspetto. Poteva benissimo capitare di trovare in un
testo varie forme ortografiche della stessa parola.
I progressi rispetto al più arcaico
"Althochdeutsch" (vecchio alto-tedesco) sono
notevoli, nonostante ciò anche il medio alto-
tedesco è ancora molto lontano dal tedesco
moderno, leggere testi del Duecento o del
Trecento senza un dizionario è praticamente
impossibile per uno che non è uno studioso
dell'epoca.
Nonostante la sua crescente diffusione il
"Mittelhochdeutsch" rimaneva comunque una
lingua di pochi colti con poche influenze sulla
lingua parlata dal popolo - anche perché il 95%
della popolazione non sapeva ne leggere ne
scrivere. Solo molto lentamente si avvicinano il
linguaggio del popolo e quello dei colti.
Mittelhochdeutsch – historische
Voraussetzungen
Dynastie der Staufer: 12. und 13. Jahrhundert
Vor allem: Kaiser Friedrich I. 1152-1190Kaiser Friedrich II. 1212- 1250
Soziale Differenzierung: Stadtbildung, Schulen
Weltlich höfische Kultur ← Höfische Gesellschaft
Ritterliche Kultur
Nach 1252: Verfall (Dekadenz)
Höfische Dichtersprache
Vergrößerung des deutschen Sprachraums: 11. –14. Jahrhundert: Ostkolonisation
Wichtige Veränderungen im Sprachsystem
Mittelhochdeutsch
Epochengrenzen: 1050 – 1350 n.Chr.
Binnengliederung
Frühmittelhochdeutsch 1050-1170
Klassisches Mittelhochdeutsch
1170-1250
Spätmittelhochdeutsch 1250-1350
Untersuchungsgegenstand: meist das
„klassische“ Mhd.: die Zeit um 1200.
Mittelhochdeutsch / Mittelniederdeutsch:
Dialekte
Mittelhochdeutsch: Dichter
Heinrich von Veldeke (ca. 1150-1200)
Gottfried von Straßburg (gest. um 1210)
Hartmann von Aue (ca. 1165-ca. 1215)
Wolfram von Eschenbach (ca. 1170-nach
1220)
Walther von der Vogelweide (ca. 1170-ca.
1230)
Anonym: Nibelungenlied (geschr. um 1200)
Una pagina del poema "Canzone dei
Nibelungi" (prima metà del '200)
Sull'esempio delle chanson de
geste francesi, in area germanica
viene composta la Canzone dei
Nibelunghi, un poema in versi
redatto nel Xlll secolo in volgare
tedesco da
un autore anonimo che riprende e
organizza antichi miti e leggende:
nell'area nord europea queste
narrazioni leggendarie di carattere
epico basate su tradizioni popolari
vengono dette saghe. La Canzone
dei Nibelunghi ha una grande
diffusione popolare, e grazie al
ritrovamento di antichi manoscritti
la sua fama cresce a partire dal
XVlll secolo raggiungendo il suo
apice nel Novecento, quando il
compositore Richard Wagner si
ispira a essa per il suo ciclo di
quattro drammi musicali intitolato
L'anello del Nibelungo.
Mittelhochdeutsch: Dichtersprache
Entlehnungen aus dem Französischen:
Abenteuer, Turnier, Lanze, Reim, Flöte, Stiefel, Lampe, Teller, Preis, tanzen, prüfen, falsch, fein = mehr als 150 frz. Lehnwörter aus mhd. Zeit im Nhd.
Entlehnung von frz. Wortbildungsmustern. Beispiele:
-ieren (mhd. walopieren < afrz. Galoper)kompostieren)
-erei (mhd. –erîe)
Mittelhochdeutsch: Sprachwandel
Nebensilbenabschwächung:
Volle Endsilbenvokale im Ahd. >
Schwa-Laut im Mhd.:
ahd. in thên tagun > mhd. in den tagen
ahd. keisur > mhd. keiser
ahd. vvurdi > mhd. wurde
ahd. fon demo > mhd. von dem
Mittelhochdeutsch: Sprachwandel
• Nebensilbenabschwächung:
Präfixe: ahd. bi- ga- za- ant- ur- fur
mhd. be- ge- ze- ent- er- fer-
Endsilben: ahd. herza gebâ hirti namo
zungûn
mhd. herze gebe hirte name
salben zungen
Mittelhochdeutsch: Sprachwandel
Apokope: Abfall des unbetonten [e] am Wortende
ahd. grôziro > mhd. grœzer
ahd. spila (a) > mhd. Spil
Synkope: Ausfall des unbetonten [e] im
Wortinnern
ahd. gibârida > mhd. gebærde (Mehrsilber)
ahd. stëlan > mhd. stëln (Zweisilber)
ahd. ginâda > mhd.g(e)nâde (Präfixe)
Mittelhochdeutsch: Sprachwandel
Primärumlaut: a > e (ahd. gast – gesti)
Im Mhd. Sekundärumlaut: Umlautung
aller Velarvokale â, o, ô, u, û, ou, uo
Mittelhochdeutsch: Sprachwandel
Stimmhafte Verschlusslaute werden im Mhd. im
Wort- und Silbenauslaut stimmlos
Lautung: [b] , [d] , [g], [v] zu [p], [t] , [k] , [f]
Schreibung: <b>, <d>,<g>,<v> zu <p>,<t>,<c>,
<f>
stoubes - stoup
nîdes - nît
hiengen - hienc
hoves - hof
Tritt auch vor stimmlosen Konsonanten ein:
neigen - neicte, houbet - houpt
Mittelhochdeutsch: Morphologie
Verb:
- starke Verben, + schwache Verben
7 Ablautreihen
Periphrastische Verbalformen
Präteritopräsentia und athematische
Verben
Mittelhochdeutsch: Morphologie
Substantiv:
Reduktion der im Ahd. noch
differenzierten Flexionsklassen
Adjektiv:
starke / schwache Adjektivdeklination
Kennzeichnung der adjektivischer
Adverbien im Mhd. noch durch ein
angehängtes -e
(ahd. -o)
Mittelhochdeutsch: Syntax
Stellungsmöglichkeiten des finiten Verbs wie im
Nhd., besonders Verbzweitstellung im Hauptsatz
Im Nebensatz ist Endstellung noch selten:
Endstellung:
Dâ der herre Sîfrit ob dem brunnen tranc (NL)
Nicht-Zweitstellung:
Swie wunt er was zem tôde (NL)
Zweitstellung:
[man giht,] er sî sîn selbes bote (H)
Mittelhochdeutsch: Syntax
Satzklammer noch nicht obligatorisch,
aber Tendenz zur Regularisierung:
Vollständiger Rahmen:
der rihter sol jenen ze aht tuon (MR)
Verkürzter Rahmen:
dem sol der rihter daz gebieten bi
des keisers hulden (MR)
Ohne Rahmen/ Kontaktstellung:
der sun sol sîn verteilet eigens und
lehens und varends guotes
Mittelhochdeutsch: Syntax
Häufig noch asyndetische
Satzverbindungen:
Sîn name was erkennelich: er hize der
herre Heinrich (H)
Allmähliche Ausbildung des Systems
koordinierender und subordinierender
Konjunktionen
Walther von der
Vogelweide
Ich saz ûf eime steine
und dahte bein mit beine
dar ûf saztẹ ich den ellenbogen:
ich hetẹ in mîne hant gesmogen
5 daz kinnẹ und ein mîn wange.
dô dâhtẹ ich mir vil ange,
wie man zer werlte solte leben:
deheinen rât kundẹ ich gegeben,
wie man drie dinc erwurbe,
10 der keines niht verdurbe.
diu zwei sint êrẹ und varnde guot,
daz dickẹ ein ander schaden tuot:
daz drittẹ ist gotes hulde,
der zweier übergulde.
15 die woltẹ ich gernẹ in einen schrîn.
jâ leider desn mac niht gesîn
daz guot und werltlîch êre
und gotes hulde mêre
zesamenẹ in ein herze komen.
20 stîgẹ unde wege sint in benomen:
untriuwẹ ist in der sâze,
gewalt vert ûf der strâze:
fridẹ unde reht sint sêre wunt.
diu driu enhabent geleites niht,
25 diu zwei enwerden ê gesunt
Nibelungenlied
Uns ist in alten mæren / wunders vil geseit
von helden lobebæren / von grôzer arebeit,
von fröuden, hôchgezîten, / von weinen und von klagen,
von küener recken strîten / muget ir nu wunder hoeren sagen.
Jacob Grimm (Deutsche Grammatik, 2. Aufl. 1822):
„Zwischen meiner darstellung des mittel- und neuhochdeutschen wird eine lücke empfindlichseyn: mannigfaltige übergänge und abstufungenhätten sich aus den schriften des vierzehnten so wie der drei folgenden jahrhunderte sammeln und erläutern laßen; [...] da sich aber keine blühendepoesie gründete, konnten niedersetzungen dersprache, wie sie zur aufstellung eigner periodennöthig sind, auch nicht erfolgen. Die schriftstellerdieser zwischenzeit vergröbern stufenweise die frühere sprachregel und überlassen sich sorglosden einmischungen landschaftlicher gemeinermundart.
Frühneuhochdeutsch
Jakob Grimm (Deutsche Grammatik, 2.
Aufl. 1822):
- 1300-1700: Übergänge und Abstufungen
- Keine blühende Poesie
- Schriftsteller: Mundart
Historische Ereignisse und Entwicklungen
Territorialisierung des Reiches
← 1356 Goldene Bulle
Reformation
← 1517 Thesen Luthers
Bauernkrieg (1524-1526)
Dreißigjähriger Krieg (1618-1648)
Frühneuhochdeutsch: sprachkulturelle
Veränderungen
• Aufstieg der Städte
• Ostkolonisation (um 1350 abgeschlossen)
• Buchdruck
• Übersetzungen Martin Luthers
• Universitätsgründungen
Sprachkulturelle Veränderungen
Aufschwung der Städte
seit dem 13./14.Jh.: Verstädterung → Stadt als “kulturbestimmender Raum”
Bürgertum als Kulturträger
- um 1200: 250 Städte
- um 1300: ca. 1200 Städte
- 15. Jh.: ca. 3000 Städte (einige mit über 10.000 Einwohnern)
• kommunale Verwaltungen und Kanzleien → “pragmatische” Textsorten
“Kanzleisprache”, “Geschäftssprache”.
Sprachkulturelle Veränderungen
Ostkolonisation:
Besiedlung ehemals slawischer
Gebiete im Osten
→
Herausbildung der ostmitteldeutschen
Dialekte (Obersächsisch, Schlesisch)
Ausgleichsmundarten
Deutsche Ostkolonisation
Sprachkulturelle Veränderungen
Buchdruck (Mitte des 15. Jhs.: Erfindung des
Buchdrucks durch Johannes Gutenberg):
Einfluss der Drucker auf die sprachliche
Gestaltung der Drucke
→ regionale und städtische “Druckersprachen”
billige Reproduktion von Büchern und
Flugschriften
→ weite Verbreitung der Texte
→ sprachlicher Ausgleich
→ “Verschriftlichung des Lebens”
Sprachkulturelle Veränderungen
Universitätsgründungen:
Seit dem 14. Jh. Gründung von Universitäten:
1348 Prag, 1365 Wien, 1386 Heidelberg, 1388
Köln, 1392 Erfurt, 1409 Leipzig
→ Entstehung neuer Kulturzentren (neben den
Klöstern und Fürstenhöfen),
vom Bürgertum getragen
erst ab dem 17. Jh.:
Übergang von der lateinischen zur deutschen
Wissenschaftssprache
Sprachkulturelle Veränderungen
•Beispielseite aus der Göttinger Gutenbergbibel von 1454
•42-zeilig
•2-spaltiger Druck
•Ca. 2600 Buchstaben pro Seite
Sprachkulturelle Veränderungen:
wichtige Druckorte
Straßburg 1458/59
Augsburg 1468
Nürnberg 1469/70
Ulm 1473
Basel 1468
Köln 1464/65
Lübeck 1473
Leipzig 1481
Sprachkulturelle Veränderungen
Reformation
Luther als “Katalysator” der Herausbildung einer überregionalen SchriftspracheBibelübersetzungen auf ostmitteldeutscher Basis:
- 1522: Neues Testament
- 1534: Gesamtbibel (Nachdrucke 1535, 1536, 1538)
- 1541: neue, überarbeitete Ausgabe der Bibel
- 1545: Bibelausgabe letzter Hand
Sprachsystematische Veränderungen
2. Frühneuhochdeutsche Monophthongierung
liebe guote brüeder > liebe gute Brüder
- Beginn im 12. Jh. (also in mhd. Zeit) im
Mitteldeutschen
- lange Zeit Diphthongschreibungen wie <uo> oder
<u°> neben neuen Monophthongschreibungen <i,
u, ü>
- Erhalt der „historischen“ Schreibung <ie> im
Neuhochdeutschen
- Im Niederdeutschen bleibt germanischer
Vokalismus: leeve gode bröder
Sprachsystematische Veränderungen
3. Dehnung kurzer Vokale
Dehnung in offener Tonsilbe:
lëben > lēben, wonen > wōnen, vride > frīde usw.
Analogische Dehnung, wenn es flektierte Formen mit Tondehnung gibt:
lēbt (wegen lēben), wōnt (wegen wōnen)
sōn ‚Sohn‘ (wegen sōnes) usw.
Analogischer Ausgleich:
sprach, sprâchen > sprāch, sprāchen
Dehnung vor r, l, m, n:
dem > dēm, wol > wōl, art > ārt
Sprachsystematische Veränderungen4. Rundung und Entrundung von Vokalen
Rundung von e, ē, i, ī, ie in bestimmten Kontexten:
helle > Hölle, swern > schwören, zwelf > zwölf,, vinf > fünf, triegen > betrügen.
Weitere Rundungserscheinungen im Alemannischen, Schwäbischen und Ostfränkischen (nur dialektal).
Entrundung von ö, oe, ü, iu in bestimmten Lexemen:
küssen > Kissen, sprützen > spritzen, nörz > Nerz, stroüfen > streifen, spriuzen > spreizen usw.
Nur wenige gerundete Lexeme sind in die dt. Standardsprache eingegangen.
Sprachsystematische Veränderungen
Lexik
Wortschatzerweiterung durch gesellschaftlich-wirtschaftlichen Fortschritt (Fachwortschätze): Gesellschaft, Kaufhaus, Bug, Mast, Buchhändler, Setzer, Schacht, Zeche usw.
Entlehnungen aus dem Italienischen (Bankwesen): Bank, Konto, Kredit, Kapital, Kasse, Risiko, brutto, netto usw.
Entlehnungen/Lehnbildungen aus dem Lateinischen: Datum, Kopie, Register, Summe, Autor, Exemplar, Manuskript, Universität, Professor, Text usw.
Entlehnungen/Lehnbildungen aus dem Griechischen: Akademie, Bibliothek, Gymnasium, Apotheke, Technik, Pathologie usw.
Sprachsystematische Veränderungen
Einfluss der Lutherbibel auf die Lexik:
bildhafte Neologismen: Feuereifer, friedfertig, Herzenslust, Lästermaul, Machtwort, Morgenland, Sündenbock
Schlagwörter der Reformation:Evangelium, Glaube, Gnade, Christenmensch
Verbreitung von Modalwörtern/Abtönungspartikeln: ja, doch, denn, nun, nur, allein, schon
überregionaler Ausgleich in der Lexik: Lippe/Lefze > Lippe, Peitsche/Geißel > Peitsche, Ziege/Geiß > Ziege, Ufer/Gestad > Ufer
Neuhochdeutsch:
Periodisierungsvorschläge
17. Jahrhundert
18. Jahrhundert
Aufstieg der deutschen Sprache zur
Sprache der Literatur und Philosophie
(vgl. Blackall, Eric A. (1966): Die
Entwicklung des Deutschen zur
Literatursprache 1700-1775. Stuttgart.)
19. Jahrhundert
Weitere Differenzierung der
Kommunikationsbereiche
Industrialisierung
Dialekte → Umgangssprachen
19. Jahrhundert
Demokratisierung und Aufstieg der
Presse
→ "Zeitungsdeutsch"
Reichsgründung 1871
→ Nationalismus
Purismus "Allgemeiner Deutscher
Sprachvereins" 1885
Starker Ausbau der Fachsprachen
20. Jahrhundert Weitere Differenzierung der
kommunikativen Bezugsbereiche
Ausbau der Fachsprachen
Kein Tod der Dialekte / Regionalsprachen
1945-1989: geteiltes Deutschland, partiell
geteilte Sprache
Deutsch als plurizentrische Sprache
Verwendung für politische Propaganda
→ Ideologische Aufladung von Begriffen
Gegenwartsdeutsch
1945-heute
Entlehnungen: 18.-20. Jh.
Entlehnungen: 18. Jh.
Entlehnungen: 20. Jh. Direkte Übernahmen:
Computer, Ketchup, Big brother is watching you
Ersetzungen: erste Dame, Wolkenkratzer
Hybridbildungen / Teilersetzungen: Campingplatz, Homecomputer
Bedeutungsveränderung: realisieren, feuern, Administration
Ausspracheveränderung: Appartment
Pseudo-Anglizismen: Handy, Dressman, Oldtimer
Internationalismen: Globalisierung, urban
Pseudo-Anglizismen
Beamer, Videobeamer n. (eigentliche Bedeutung von beamer: n."cricket ball bowled at head height")
– Videoprojektor, Datenprojektor, Digitalprojektor; video projector, data projector.
• "Zu Clubmusik dreht sich der Beamer im Kreis und projiziert Bewegungsstudien." Der Spiegel Online. (Laut Wortschatz-Lexikon, 18. Jun. 2004)
• "Eine schnelle Zackenlinie aus dem Beamer huscht über die Wand des OP-Saals." Die Zeit, 2003. (Laut Wortschatz-Lexikon, 18. Jun. 2004)
Pseudo-Anglizismen
Bodybag, Body-Bag n. (eigentliche Bedeutung von body bag: n."Leichensack") – eine Tasche, die an einem breiten Träger quer über dem
Oberkörper getragen wird; a bag that is carried on one strap across the body. Dieser Eintrag durch Christiane Leißnervorgeschlagen.
• "Ob Bodybag, Backpack, Handbag, Brustbeutel, Rucksack, Baguette- oder Croissant-Tasche." Berliner Zeitung, 2000. (Laut Wortschatz-Lexikon, 11. Jun. 2004)
• "Die passenden Accessoires wie Bodybags, Pelzmützen und Hiphophüte bietet Coration gleich dazu an." Tagesspiegel, 1999. (Laut Wortschatz-Lexikon, 26. Mai 2003)
• "Jana warf den Body-Bag auf den Sitz der S-Bahn." Welt, 1999. (Laut Wortschatz-Lexikon, 26. Mai 2003)
• "So sollen vielfältige Accessoires wie Bodybags und Uhren hergestellt und vertrieben werden." OTS-Newsticker. (Laut Wortschatz-Lexikon, 26. Mai 2003)
Pseudo-Anglizismen
checken v.t. (eigentliche Bedeutung von to
check: v.t."kontrollieren, u.a.")
– umgangssprachlich: begreifen; slang: understand,
grasp, get (it). Dieser Eintrag durch Armin Ortmann
vorgeschlagen.
• "Manche Leute kennen das auch schon und fragen
nach, andere checken es zuerst gar nicht, dass ich da
mit dem Gameboy gerade Sound mache."
Sueddeutsche Online. (Laut Wortschatz-Lexikon, 27.
Okt. 2003)
• "Zlatko: Der Ausdruck ist so komisch, dass ich das
nicht checke." Die Zeit, 2000. (Laut Wortschatz-
Lexikon, 27. Okt. 2003)
Pseudo-Anglizismen Handy, Händy, Händi n. (eigentliche Bedeutung von handy: adj.
"praktisch, handlich") Es ist nicht ganz klar woher Handy stammt. Manche sagen es stammt vom eher seltenen englischen Wort handie-talkie("Funksprechgerät", nicht dasselbe wie ein cell phone). In diesem Fall wäre Handy kein Scheinanglizismus, sondern ein echter Anglizismus. Der Rechtschreib-Duden von 2000 aber sagt "anglisierend".
– Mobiltelefon; mobile phone, cellular phone, cell phone.
• "Die Akkus der Handys der Eingeschlossenen gingen am Dienstagabend zu Ende." Welt, 1999. (Laut Wortschatz-Lexikon, 6. Jun. 2003)
Pseudo-Anglizismen
Oldtimer n. (eigentliche Bedeutung: "alter, in einer bestimmten Eigenschaft erfahrener Mensch")
– altes ehrwürdiges Fahrzeug (besonders Auto, aber auch Flugzeug, Schiff, Eisenbahn): old or classic vehicle (especially auto but also airplane, ship, railroad engine).
• "Veranstalter des Spektakels ist die Oldtimer-Motorsportgemeinschaft Nußdorf (www.omg.jet.at)." gs, "Bergprüfung für Oldtimer in Nußdorf", Oberösterreichische Nachrichten(Lokalteil Salzkammergut), 22. Mai 2002, S. 29.
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