finaval holding spa bilancio consolidato al 31 dicembre 2011 · 2012-07-18 · performance in tutte...
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FINAVAL HOLDING SPA –
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
Finav al News : registrazione Tribunale di Roma n. 7/2011 del 20/01/2011 www.finav alholding.com
Siamo una holding di partecipazioni
vicina alle realtà aziendali in cui abbiamo
deciso di credere, investendo risorse finanziarie
ma anche e soprattutto manageriali.
Crediamo che i nostri valori, condivisi
con i nostri partners, siano il vero motore
di spinta ad uno sviluppo economico
e finanziario sostenibile.
Finaval Holding nel mondo:
Italia;
Francia;
Svizzera;
Croazia;
Polonia;
Grecia;
Canada;
Arabia Saudita;
Kazakistan
Malta;
India;
Manning agency:
India;
Filippine;
Bulgaria.
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SOMMARIO
Relazione sulla gestione Mission
Profilo del gruppo
Struttura del gruppo
Highlights
Lettera agli azionisti
Lo scenario macro economico
L’andamento economico
L’evoluzione patrimoniale e finanziaria
Settore Fashion
Settore Real Estate
Settore shipping
Settore Logistica
Settore Energia
Settore Bancario
I fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio, l’evoluzione della gestione
La gestione dei rischi aziendali
I rapporti con le società del gruppo
Altre informazioni
Bilancio consolidato Bilancio consolidato al 31 dicembre 2011
Area e criteri di consolidamento
Principi contabili e criteri di valutazione
Note illustrative al bilancio consolidato
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FINAVAL HOLDING SPA
Consiglio di Amministrazione Giovanni Fagioli - Presidente
in carica fino all’approvazione Angelo Sani - Consigliere
del bilancio al 31 dicembre 2013 Francesco Zofrea - Consigliere
Collegio Sindacale Presidente del Collegio
in carica fino alla data di approvazione Maria Altamura
del bilancio al 31 dicembre 2012 Sindaci effettivi
Fabio Senese
Gigliola Di Chiara
Società di rev isione Deloitte & Touche S.p.a.
Capitale Sociale Euro 30.000.000,00 – Interamente versato
Sede Legale Via M. Bufalini 8 - 00161 ROMA
Tel. +39 06 44067.1 - Fax +39 06 44067.777
Cod. Fisc. 01922160351 R.E.A. 1070911
Finaval News : registrazione Tribunale di Roma n. 7/2011 del 20/01/2011
www.finavalholding.com
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MISSION
Finaval Holding è una moderna investment company che combinando la visione imprenditoriale, l’alta
qualità del management e la reale esperienza, identifica opportunità d’investimento in settori di nicchia e ad
alto valore. L’approccio agli investimenti di Finaval Holding si fonda sulla convinzione di poter coniugare la
conoscenza dei mercati, la comprensione della tecnologia, la cultura aziendale del lavoro di squadra e della
condiv isione delle informazioni, il rigore dell’analisi e l’attenzione alla gestione del rischio per generare
performance in tutte le condizioni di mercato.
Finaval Holding investe in aree di business che presentano forti potenzialità di valorizzazione e crede che
l’attività di impresa vada oltre il mero rendimento economico-finanziario: E’ motore di conoscenza, coesione
sociale, patrimonio morale e culturale.
Tale approccio ha permesso a Finaval Holding di progettare e strutturare operazioni d’investimento
innovative, capaci di attrarre e sv iluppare partnership con i più qualificati player dei settori nei quali opera, in
Italia e all’estero.
Il nostro obiettivo resta creare costantemente valore aggiunto nell’ambito di un processo di controllo del
rischio senza mai dimenticare i nostri valori.
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PROFILO DEL GRUPPO
SETTORE FASHION – SEBASTIAN
Il marchio Sebastian è nato circa quarant’anni fa ed è fin dagli anni 70/80 leader nella
produzione di calzature d’èlite. Oggi il marchio è riconosciuto come sinonimo di eccellenza e lusso in tutto il
mondo, collocandosi al vertice dell’industria calzaturiera italiana.
SETTORE REAL ESTATE – FINAVAL REAL ESTATE
L’avv io dell’attiv ità in tale settore è avvenuto con la costituzione nel corso de l 2010 della
Finaval Real Estate la quale ha acquistato un immobile localizzato nel centro storico di Milano
e due immobili sit i in Roma.
SETTORE SHIPPING – FINAVAL
FINAVAL è una tra le più attive compagnie europee nel trasporto v ia mare di prodotti
energetici ed intende proporsi quale operatore logistico di “energia”.
L’affidabilità’ delle proprie navi, tra le prime nel mondo ad utilizzare il doppio scafo a
maggior protezione del carico e dell’ambiente e la qualificazione degli equipaggi, unite
alla sistematicità delle manutenzioni, all’impiego delle più moderne tecnologie ed agli standard di esercizio in
linea con le più recenti normative, hanno permesso al gruppo Finaval di ottenere l’approvazione delle
maggiori compagnie petrolifere multinazionali ed una meritata fama di affidabilità, serietà e sicurezza.
L’attenzione alle diverse esigenze dei clienti, la presenza nelle aree strategiche del traffico merci, l’offerta di
serv izi altamente qualificati ed i continui investimenti hanno oggi consolidato il gruppo Finaval e gli hanno
dato quella connotazione di efficienza, professionalità e convenienza a cui guarda con interesse l’intero
mercato nazionale ed internazionale.
SETTORE LOGISTICA – F.H. BERTLING LOGISTIC ITALY
F.H. Bertling Logistic Italy si integra nella strategia dello sv iluppo dei trasporti e
della logistica ad alta tecnologia e valore aggiunto, perseguita dal gruppo.
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L’iniziativa, pur essendo caratterizzata da forte novità imprenditoriale, si muove su elementi di continuità
rispetto alla storia del gruppo Finaval Holding che ha operato per oltre un decennio nello specifico settore in
oggetto sv iluppando competenze gestionali e rapporti commerciali.
SETTORE LOGISTICA – VIANN LOG/MBS
La società MBS - Mediterranean Bulk System N.V. - opera da anni nel settore dello
stoccaggio, della logistica e della movimentazione del carbone.
La sua attiv ità si svolge principalmente nel porto sloveno di Koper, dove MBS ha
stipulato contratti per la discarica e lo stoccaggio del carbone destinato alle centrali
elettriche dell’Adriatico.
SETTORE ENERGIA – AURORA/SITIE IMPIANTI INDUSTRIALI
Fin dal 1945 Sitie Impianti Industriali S.p.A. opera nel settore delle installazioni elettriche e di
strumentazione industriale, dalla progettazione all’avviamento degli impianti.
L’inserimento di tecnologie più avanzate, il rispetto delle esigenze di salvaguardia ambientale e l’adozione di
ogni possibile azione mirata al controllo ed alla eliminazione delle situazioni di rischio, saranno le linee guida
degli sv iluppi futuri.
La sfera di attiv ità, che ha portato l’azienda ad operare in ambito internazionale e per i più import anti clienti
del settore chimico, petrolchimico, petrolifero e dell’energia, ha consentito l’acquisizione di tecnologie e
metodologie avanzate, in particolare nel campo dei controlli di processo e della produzione energetica.
SETTORE ENERGIA – LARAF
Laraf nasce nel corso del 2009 con la finalità di ampliare gli investimenti del gruppo
nell’ambito dei serv izi a favore degli operatori del mercato energetico mondiale. Nel corso del 2010 Laraf ha
acquisito una partecipazione in:
ELLE è una joint venture tra Snatt Real Estate (51%) e Laraf (49%), finalizzata alla
realizzazione di impianti fotovoltaici. La prima iniziativa è stata la realizzazione di un
impianto di 2,2 MW sulla copertura dei capannoni di proprietà della Snatt Real Estate
situati a Campegine (Reggio Emilia).
SETTORE BANCARIO – BANCA POPOLARE EMILIA ROMAGNA
Il Gruppo BPER nasce nel 1994 su iniziativa di Banca popolare dell’Emilia Romagna, con
l’obiettivo di creare una realtà federale in cui ogni banca possa sfruttare le sinergie di un
grande gruppo mantenendo autonomia operativa e radicamento territoriale. Oggi con
la sua struttura federale raccoglie nove banche territoriali per circa 1.300 sportelli a
presidio della quasi totalità delle regioni italiane. Il Gruppo BPER può inoltre contare su
una solida rete di partnership e partecipazioni, alcune di controllo, in istituzioni finanziarie
straniere.
SETTORE BANCARIO – ALTRE
Finaval Holding detiene al 31 dicembre 2012, inoltre, partecipazioni in Cassa di Risparmio
di Ferrara e Banca Popolare di Vicenza.
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STRUTTURA DEL GRUPPO AL 31/12/2011
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HIGHLIGHTS
Il 2011 è stato un anno di transizione per il gruppo Finaval Holding il quale, dopo aver intensificato nel
corso del 2010 la propria attiv ità di investiment o e diversificato i mercati di riferimento, ha v isto il
consolidarsi delle nuove attività, che hanno prodotto risultati positivi, nonostante la crisi finanziaria in atto.
Al fine di dare maggior enfasi al processo di progressivo interessamento verso diversi settori industriali ad
alto valore aggiunto rispetto all’originario business navale, la Società ha programmato di modificare la
propria denominazione in “FH SPA”.
I ricavi consolidati delle prestazioni di serv izi sono risultati pari a Euro 74,8 milioni rispetto ai 84,3 milioni di
Euro del 2010. Il calo deriva essenzialmente dal settore shipping che ha registrato nel corso dell’anno il
livello medio dei noli più basso degli ultimi 10 anni con valori medi giornalieri pari ad Usd 9.061 per le navi
Product MR e Usd 13.528 per le navi Aframax. La controllata Finaval, grazie alla politica orientata ad un
impiego a lungo termine delle navi ed alla consolidata partnership commerciale con Vitol, primario
operatore del mercato internazionale del trading di prodotti petroliferi nonché socio di minoranza di
FInaval S.p.A., ha realizzato valori pari a circa 15.300 Usd al giorno in entrambi i settori, valori superiori sia al
mercato che ai “best competitors”.
Il risultato di esercizio è negativo e pari a circa 23,6 milioni di Euro.
Tale risultato deriva principalmente da componenti di carattere straordinario realizzate nel settore
Shipping per 25 milioni di Euro le quali, al contempo, hanno generato liquidità per circa 22 milioni di Euro.
Settore Fashion
Il Gruppo Finaval Holding è entrato in tale settore al termine del 2010 mediante l’ingresso nella compagine
societaria di Bettina S.r.l.. Nel corso dell’anno Bettina ha attuato un’importante operazione di snellimento
della struttura societaria, operando la fusione per incorporazione di Sebastian Leather Group S.p.A. e la
trasformazione in Società per azioni, assumendo la nuova denominazione di Sebastian S.p.A..
Nel corso del 2011 in data 28 aprile 2011 la società ha perfezionato l’acquisto del 100% della società di
diritto francese Sebastian France attiva nel commercio al dettaglio di calzature. In particolare la società
acquisita ha nel sul patrimonio un contratto di locazione per l’utilizzo dei locali sit i in Parigi, Rue St. Honoré,
416.
Il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 presenta un risultato netto economico negativo pari a
Euro 208 mila, dopo aver accantonato ammortamenti per 290 mila Euro; gli highlights economici sono
molto positiv i, infatti, il valore della produzione ha segnato un incremento di oltre l’8,5% ri spetto al dato
aggregato del 2010 e l’EBITDA, indicatore della capacità operativa dell’impresa di generare cassa, si
attesta ad un confortante valore positivo pari a 177 mila Euro.
Si segnala inoltre che in data 11 gennaio 2012 è stato concluso il contratt o di affitto di ramo d’azienda
con la società Antichi Pellettieri S.p.A. mediante il quale Sebastian ha acquisito, in qualità di affittuaria,
l’utilizzo del ramo d’azienda sito in Parma, Via Langhirano, 85/b. Tale operazione riveste una notevole
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importanza nell’ambito delle scelte operate e dei futuri indirizzi strategici in tale settore . Il gruppo si è, di
fatto, riappropriato della produzione diretta delle proprie calzature ed ha affrontato il primo importante
passo verso il programmato acquisto di uno stabilimento di proprietà. Va, inoltre, precisato che la Società
ha sottoscritto accordi per nuove licenze di produzione e distribuzione, che si affiancheranno alla linea
Sebastian, con i brand Missoni e Giambattista Valli .
Settore Real Estate
L’interesse per il settore immobiliare che si rit iene possa presentare interessanti opportunità è proseguito
anche nel corso del 2011 attraverso l’acquisto da parte di Finaval Real Estate S.r.l., nel mese di aprile 2011,
di due immobili sit i in Roma, per un prezzo di acquisto pari a circa 2,6 milioni di Euro.
Settore Shipping
I Ricavi Base Tim e Charter sono risultati pari ad Usd 58.165 migliaia, registrando rispetto al dato al 31
dicembre 2010 (Usd 65.249) un decremento di Usd 7.084 migliaia, principalmente riconducibile alle
dinamiche di mercato.
Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) risulta notevolmente influenzato dal risultato dell’attiv ità di
compravendita effettuata nel corso dell’anno. In particolare, la componente straordinaria derivante dalle
minusvalenze da cessione navi risulta negativa e pari a 34,8 milioni di Usd mentre la componente ordinaria
si attesta ad Usd 24.499 migliaia, pari al 42,1% dei Ricavi base TCE, registrando rispetto al 2010 una
variazione negativa in termini assoluti di Usd 7.318 migliaia ed una minor incidenza percentuale rispetto ai
Ricavi base TCE del 6,6%.
Nel corso dell’anno l’attiv ità di compravendita è stata caratterizzata:
dalla cessione in gennaio della nave Product da 36.457 Dwt Isola Verde, riclassificata tra le attiv ità
non correnti possedute per la vendita e già valutata al fair value al termine del precedente esercizio;
dalla presa in consegna nel mese di marzo della nave Neverland Star (Aframax da 116.000 dwt),
ultima consegna facente parte di un gruppo di sei navi gemelle, ordinate a suo tempo ai cantieri
sudcoreani Samsung Heavy Industries;
dalla vendita nel mese di luglio della nave Product da 36.457 Dwt Isola Magenta;
dalla vendita in dicembre delle navi Aframax da 116.000 Dwt Neverland Star e Neverland Sun.
Si riepilogano qui di seguito gli effetti economici derivanti dalle vendite in oggetto:
Minusvalenze su vendita navi
Importo (Usd/000)
Nev erland Sun -13.206
Nev erland Star -14.185
Isola Magenta -6.897
Totale -34.288
Per quanto riguarda le navi a noleggio, nel mese di luglio è stata riconsegna la M/T Green Star, nave
cisterna di tipo Product da 36.039 Dwt.
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Settore Logistica
Nel corso dell’anno è stata effettuata un’importante operazione di joint venture con il gruppo Bertling,
concretizzatasi nella F.H. Bertling Logistics Italy, partecipata al 50% da Finaval Holding ed al 50% da F.H.
Bertling International Gmbh. L’operazione è stata effettuata mediante:
I. cessione a F.H. Bertling International Gmbh del 50% di Finaval Offshore, società del gruppo
Finaval Holding già operativa nel settore project forwarding e ridenominata F.H. Bertling
Logistics Italy S.r.l.;
II. successivo aumento di capitale da parte dei due soci per complessiv i 250 mila Euro,
finalizzato a garantire le risorse finanziarie necessarie all’atteso sv iluppo della Società.
La nuova società sta beneficiando dell’impostazione globale, degli standards internazionali e di qualifica
ed esperienza della forza lavoro di Bertling. Il gruppo Bertling è una delle aziende leader nel trasporto
merci e nelle spedizioni. La filosofia aziendale “Moving things in a big way" ha portato Bertling al
raggiungimento di una notevole solidità finanziaria.
La joint venture ha recato benefici in termini di presenza sul mercato grazie alla collaborazione con il
nuovo partner ed ha prodotto un consistente impatto positivo già sui risultati del 2011, impatto che si
prevede possa essere ancora più consistente nei prossimi anni. F.H. Bertling Logistics Italy ha realizzato nel
corso del 2011 un fatturato pari ad Euro 9,6 milioni, registrando una crescita del 70% rispetto a quanto
realizzato nel corso del 2009 (Euro 5,7 milioni). La marginalità operativa si è più che raddoppiata
registrando un consistente aumento dell’ebitda che è passato da 235 mila Euro nel 2010 a 554 mila Euro
nel 2011. Parimenti, l’utile di esercizio è aumentato di 216 mila Euro passando dai 126 mila Euro del 2010 ai
342 mila Euro del 2011.
E’ stata rinnovata fino a giugno 2012 la convenzione relativa ai serv izi di discarica, deposito e ripresa del
carbone presso il porto di Koper in Slovenia con Enel Trade SpA.
Settore Power/Engeneering
Nell’ambito di tale settore è stato dato avvio nei precedenti esercizi a due importanti filoni di investimento:
uno legato all’impiantistica a serv izio del mercato energetico mediante la costituzione della Joint
Venture Aurora 2010 S.r.l. ;
l’altro attraverso la partecipazione Laraf S.r.l., con la finalità di diversificare il gruppo Finaval Holding
nell’ambito del mercato “energetico”.
Per quanto riguarda l’impiantistica, Sitie, nel corso del 2011, ha affrontato con determinazione il perdurare
della non facile situazione economica italiana e mondiale, forte dell’esperienza maturata a livello
internazionale. Proprio le iniziative intraprese ormai da diversi anni in ambito europeo hanno consentito
all’azienda di incrementare il volume d’affari migliorando contemporaneamente la redditiv ità. L’aumento
di oltre il 25% registrato nei ricavi consolidati che sono passati da Euro 27.984 migliaia nel 2010 ad Euro
35.079 migliaia nel 2011 è stato, infatti, valorizzato dal l’altrettanto interessante incremento del l’utile netto
che ha raggiunto un valore di 845 mila Euro registrando un incremento di oltre il 10%. Si segnalano, nel
corso dell’anno, l’avv io dell’attiv ità della controllata Sitie Greenplant, operante nel mercato del
fotovoltaico, e la costituzione da parte di Sitie Kazakhstan di una joint venture paritetica con un
importante partner locale che ha acquisito già nel corso del 2011 lavori nel settore “Oil&Gas” per un
ammontare complessivo di circa 4 mil ioni di dollari americani.
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Per quanto riguarda la partecipata Laraf S.r.l. si segnala l’avv io dell’attiv ità di Elle S.r.l., joint venture
finalizzata alla realizzazione di impianti fotovoltaici e la cessione della partecipazione pari al 50% in LP
Drilling S.r.l., società operativa nel mercato delle perforazioni.
Settore Bancario
Nel corso dell’anno sono state anche effettuate operazioni finanziarie su titoli. In particolare nel corso
dell’anno si è dato seguito al piano di investimento in “Banca Popolare Emilia Romagna” attraverso :
I. L’acquisto di n. 229.497 azioni ordinarie;
II. L’acquisto di n. 250.000 obbligazioni;
III. La conversione di n. 249.850 obbligazioni convertibili in 37.423 azioni.
Tale investimento azionario si presenta di carattere strutturale, volto a consolidare rapporti di lunga durata
con il sistema bancario, ed è finalizzato ad un progressivo aumento della percentuale di partecipazione
che al 31 dicembre 2011 aveva raggiunto lo 0,16%.
Nel corso dell’anno sono stati effettuati investimenti netti in azioni ordinarie per circa 600 mila Euro aventi
ad oggetto l’acquisto di azioni in “Banca Popolare di Vicenza”, “Cassa di Risparmio di Ferrara” ed “Eni” e
la cessione di azioni “Unicredit”.
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LETTERA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE(*)
Signori Azionisti,
il 2011 è stato per Finaval Holding SpA un anno particolarmente impegnativo, v issuto in un contesto di
mercato difficile e complesso.
Il risultato di esercizio è negativo e pari a circa 23,6 milioni di Euro;
Tale risultato deriva principalmente da componenti di carattere straordinario realizzate nel settore Shipping per
25 milioni di Euro le quali, al contempo, hanno generato liquidità per circa 22 milioni di Euro.
“Al già preoccupante scenario che si è presentato nel mercato dello shipping, vanno poi aggiunte le pessime
notizie arrivate da parte del mondo finanziario che, troppo preso dalle problematiche insite nel proprio
sistema, non ha saputo fornire la giusta assistenza agli operatori industriali.
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La situazione congiunturale in cui ci siamo trovati ad operare ha risentito - e purtroppo continua a risentire -
della presenza concomitante di 3 fattori: la perdita di competitiv ità dell’industria in generale, la carenza di
infrastrutture e, soprattutto, il credit crunch considerato da molti osservatori di livello internazionale il principale
responsabile della recessione italiana dove la prima emergenza è considerata proprio la “ges tione del
credito”.
E’ pensiero diffuso che il sistema bancario italiano rischia di non essere abbastanza innovativo mancando di
finanziare progetti ad alto potenziale se non totalmente garantiti.
La prudenza mostrata dalle banche continua a penalizzare le imprese che, a corto di liquidità aziendale, non
hanno la possibilità di fare investimenti, né di competere ad armi pari con i propri competitors.
Spesso sono mancate nuove modalità di dialogo tra sistema bancario e imprese tese a favorire una completa
valorizzazione dell’analisi dell’attività imprenditoriale sotto il profilo quantitativo e qualitativo con l’obiettivo di
indiv iduare strumenti di finanziamento che possano supportare i processi di riequilibrio della gestione
finanziaria, di liquidità e ricapitalizzazione dell'impresa e di ausilio ai progetti di sv iluppo industriale.
I dati del bilancio 2011 vanno letti alla luce di questi scenari, comprendendo così meglio le logiche che hanno
portato ad alcune scelte effettuate dalla Società nella consueta ottica di rispetto degli interessi di tutti gli
attori coinvolti.
Nel 2011, Finaval ha operato sulle uniche leve a sua disposizione intervenendo, oltre che sui margini
economici, anche con la cessione di tre navi, a beneficio di un incremento sostanziale della propria liquidità.
Queste cessioni, pur producendo degli effetti negativ i sul bilancio 2011, generando delle consistenti
minusvalenze, hanno permesso di riorganizzare gli equilibri finanziari e di garantire consistenza alla Società .
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Per quanto riguarda la gestione commerciale, l’85% delle navi gestite direttamente da Finaval sono
impegnate con contratti di lungo periodo attraverso contratti di “time charter + profit sharing”.
Al riguardo ci preme sottolineare come negli ultimi 5 anni Finaval si sia concentrata soprattutto sulla solidità
dell’azienda e sulle prospettive di crescita di lungo periodo alleandosi con un partner di primaria caratura
internazionale, quale Vitol SA (socio al 25%), ed ev itando qualsiasi attiv ità di natura speculativa. Tale
approccio ha consentito un continuo e costante impiego delle navi in contratti di lungo termine che,
malgrado la forte crisi che ha colpito il settore, ha permesso di gestire la flotta a dei livelli che superano
ampiamente quelli del mercato e dei migliori competitors.
Vitol è un primario operatore mondiale nel mercato del trading petrolifero, in grado di sv iluppare 297 miliardi
di dollari di fatturato nel 2011 con un incremento del 45% rispetto al 2010 . E’, inoltre, il più grande noleggiatore
indipendente di product tanker nel mondo, con oltre 200 navi in “acqua” ogni giorno . Nel 2011 ha
completato circa 5.460 v iaggi rispetto ai 5.300 del 2010.
Oltre che attraverso un’attenta gestione commerciale, nel corso del 2011 Finaval ha operato mediante un
piano di contenimento dei costi. In particolare, sono state attuate politiche volte a tutelare la marginalità,
attraverso la rinegoziazione di contratti di fornitura e l'attivazione di accordi di legge appositamente
predisposti per la riduzione temporanea dei costi del personale.
Nel corso dell’anno sono stati conclusi due accordi fondamentali per la riduzione temporanea del costo del
personale degli uffici di sede attraverso il ricorso a diversi tipi di ammortizzatori sociali. Fondamentali perché la
riduzione del costo è stata ottenuta senza ricorrere a riduzioni di personale.
Con i due distinti accordi, uno firmato da azienda, sindacati e Regione Lazio, l’altro da azienda e sindacati
sono rispettivamente stati attivati gli accordi relativi alla cassa interazione guadagni “in deroga” e i contratti di
solidarietà difensiv i per i dipendenti amministrativ i di Finaval.
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Al riguardo un particolare ringraziamento va a coloro che continuano a credere nell’azienda e che,
attraverso il loro impegno e la loro dedizione, riescono a far fronte agli impegni nonostante le difficoltà
derivanti dalla riduzione delle ore lavorative.
Con riferimento alla gestione finanziaria si rileva come questa sia stata influenzata dalla conversione al
cambio di fine esercizio dell’indebitamento finanziario in Euro che ha prodotto un effetto negativo sul bilancio
2011 rispetto al 2010 pari a circa 3,5 milioni di Usd.
Vorrei inoltre sottolineare l’importanza della scelta operata da Finaval che, seppur conscia della difficile
situazione di mercato, ha proceduto alla cessione di alcune navi, consapevole che tale azione avrebbe
contemporaneamente peggiorato i dati di bilancio, v ista l’altissima volatilità del prezzo delle navi, e migliorato
la situazione finanziaria.
La cessione delle navi è avvenuta a favore di due Società partecipate da Kazmortransflot, compagnia di
stato del Kazakhstan.
Alla conclusione degli accordi di compravendita ha partecipato anche il Direttore Generale della
Kazmortransflot che ha voluto con la sua presenza suggellare i nascenti rapporti di collaborazione che
vedranno coinvolte le società. Molto importante per la finalizzazione delle intese è stato il coinvolgimento di
Vitol, partner storico di Finaval, che rappresenta oggi una delle compagnie petrolifere più attive nella regione.
Attraverso questa operazione la Società si è rafforzata rispetto al mercato generale dello Shipping, mercato
che si rit iene debba e possa evolversi in meglio perché, per effetto delle citate difficoltà, il gap tra domanda
ed offerta, raggiunto il suo picco massimo, ha iniziato ad assottigliarsi consentendo una ripresa dei noli. La
ripresa, secondo le prev isioni, dovrebbe concretizzarsi già nel secondo semestre 2012 e riguardare
principalmente le navi Medium Range che compongono prevalentemente la flotta Finaval.
Ciò nonostante, se guardiamo al futuro il mercato continuerà ad essere difficile e richiederà capacità costanti
di cambiamento e flessibilità e dovremo quindi compiere ulteriori sforzi di adeguamento della nostra strategia
sv iluppando tempi di reazione sempre più rapidi. I cicli di continuità e discontinuità dei mercati tendono a
divenire sempre meno prevedibili e Finaval dovrà pertanto ricorrere alla forte propensione al cambiamento
che ha caratterizzato e favorito il proprio sv iluppo negli ultimi anni.
La v ia tracciata da Finaval e l’impegno di tutti, m anagem ent , dipendenti ed attori esterni, sono leve chiave
per permettere – al di là delle difficoltà del presente – il consolidamento nel prossimo futuro di un
posizionamento competitivo che ci vede eccellere nel nostro core business .
Il Presidente
Giovanni Fagioli
(*) Lettera del Presidente del Consiglio di Amministrazione redatta in sede di presentazione del Bilancio
Consolidato 2011 della Società Finaval S.p.A..
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LO SCENARIO MACRO ECONOMICO
Il 2011 è stato un anno caratterizzato da due fasi differenti e contrapposte in quanto a prospettive. I primi mesi
dell’anno sono stati caratterizzati dal protrarsi della ripresa economica che ha alimentato la speranza che la
grave crisi economica mondiale, innescata dall’esplosione della bolla immobiliare e finanziaria americana
nell’autunno del 2008, fosse ormai alle spalle. Purtroppo tale speranza è divenuta sempre più debole nel corso
dell’anno mostrando, soprattutto nell’area Euro, segnali poco rassicuranti circa le prospettive del prossimo
biennio.
In particolare, sono stati due i fattori che hanno generato tale inversione di tendenza:
il primo è stato l’acuirsi nel vecchio continente della crisi dei debiti sovrani che si è estesa
progressivamente dai paesi “periferici” anche a Spagna e Italia, lambendo persino la Francia;
il secondo fattore è stato il rapido peggioramento del quadro congiunturale , in gran parte
conseguente alle preoccupazioni sulle finanze pubbliche e sugli equilibri patrimoniali delle banche,
con un netto ridimensionamento delle stime di crescita dei paesi europei e degli Stati Uniti.
Questi ultimi presentano numerosi problemi economici interni, tra cui il forte incremento del debito pubblico
che va a sommarsi al già elevato debito privato, un forte disavanzo commerciale e un mercato immobiliare
che stenta tuttora a riprendersi.
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Dal canto suo l’area euro ha mostrato un’evidente incapacità nel fronteggiare con la necessaria decisione e
rapidità la crisi dei debiti sovrani. Il Fondo Salva Stati ha stentato, e stenta tutt’ora, a decollare e la Germania
continua ad opporsi all’idea degli Eurobond per stabilizzare i debiti e finanziare nuovi investimenti
infrastrutturali. La crisi dei titoli di stato di molti paesi ha determinato un peggioramento degli attiv i delle
banche e i flussi di credito verso le imprese si sono nuovamente ridotti.
La debolezza dell’economia americana, unitamente alla perdita di v igore della ripresa europea, ha
influenzato nel corso dell’anno anche la crescita di altri importanti paesi che negli ultimi anni avevano
giocato il ruolo di locomotive dell’economia mondiale, in primis la Cina. Infatti, se nel primo trimestre dell’anno
il prodotto interno lordo del gigante cinese sembrava cavalcare ancora l’onda della forte crescita del 2010,
nei trimestri successiv i Pechino ha v isto materializzarsi un rallentamento della sua corsa.
In generale, quindi, l’economia mondiale nel 2011 ha vistosamente rallentato, rendendo più probabile il
rischio di una recessione nel 2012, soprattutto in Europa, dove nella seconda parte dell’anno si è già assistito
ad una caduta generalizzata della produzione industriale che non ha risparmiato nemmeno le economie più
dinamiche di Germania e Francia.
Il rallentamento dell’economia mondiale nel 2011 è stato accompagnato, e in parte influenzato, anche da
altri aspetti di natura politico-sociale e politico-economica. Dal punto di v ista politico-sociale ricordiamo
soprattutto le rivolte nei paesi del Nord Africa che, partendo dalla Tunisia, hanno interessato diversi paesi
nordafricani e hanno portato alla caduta di storici regimi, come quello di Gheddafi in Libia e di Mubarak in
Egitto.
In merito al 2012, il messaggio predominante che emerge dal rapporto World Economic Situation and
Prospects 2012 (WESP), pubblicato dal Dipartimento per gli Affari economici e sociali delle Nazioni Unite, risulta
chiaro e poco rassicurante, “a livello globale l'economia continua a rallentare e la crisi del debito sovrano,
nell'area dell'euro, persiste”.
Il rapporto fotografa minuziosamente la situazione economica mondiale, mostrando come il debito sovrano in
Europa, esploso in Grecia lo scorso maggio, continuerà a causare effetti negativ i fino a tutto il 2013. "Il
fallimento della politica, specialmente in Europa e negli Stati Uniti, nell'affrontare la crisi economica e
prevenire il debito pubblico insieme all'enorme fragilità del settore finanziario, costituiranno il maggior rischio
per l'economia globale del 2012-2013".
Da una parte Stati Uniti e Unione Europea registreranno tassi di crescita molto bassi; in particolare nel 2012 l'UE
dovrebbe registrare una crescita del PIL solo dello 0,7%, rispetto all'1,6%, dell'anno passato. Dall'altra parte, la
situazione è decisamente più rosea per i paesi in v ia di sv iluppo e per le economie in transizione dove la
crescita media per il 2012 si dovrebbe attestare intorno al 5,4% e arrivare l'anno successivo fino al 5,8%.
Basti pensare che l'India, che ultimamente aveva subito un calo di circa l'1%, dovrebbe crescere tra il 2012 -
2013 dal 7,7% al 7.9%, mentre per la Cina il tasso di crescita dovrebbe subire un calo dal 10.3% al 9.0% . Anche
il bollettino economico della Banca d'Italia, conferma che “l'economia globale sta rallentando" e punto
critico è ancora una volta il debito sovrano nell'area dell'euro che assume rilevanza sistemica” .
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Nel 1987 Paul Kennedy pubblicava il suo libro “The rise and fall of the great powers”. In esso, egli presagiva che gli Stati Uniti
erano destinati al declino a causa dell’eccessiva spesa militare e della conseguente diminuzione degli invest iment i sulla
crescita economica. Kennedy non era l’unico a esprimere una certa ansia sullo status della superpotenz a del “mondo
libero”; i l cosiddetto declinismo, alla fine degli anni Ottanta, dominava il mondo accademico statunitense. La caduta di lì
a breve del muro di Berlino, seguita dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica, tuttavia, rese il declinismo démodé. Gli anni
Novanta si aprivano con un panorama internazionale caratterizzato da un’omogeneità ideologica prima impensabile. In
quanto unica superpotenza rimasta, gli Stati Uniti erano i principali beneficiari di questa situazione. Molt i intellet tuali e
governanti statunitensi, tuttavia, cedettero alla tentazione di interpretare il “momento unipolare” in modo t rionfalist ico: fu
così rispolverato il sogno del “Secolo americano”, cioè della trasformazione del mondo a propria immagine e somiglianza.
La polit ica estera delle amministrazioni Clinton e Bush figlio – quest’ult ima limitatamente al periodo post -9/11 – di fat to
condivideva tale fine, ma differiva nella modalità della sua implementazione generale: possiamo dire che l’approccio di
Clinton considerava l’allargamento democrat ico come naturale conseguenza dell’allargamento del capitalismo
globalizzato, mentre l’approccio di George W. Bush considerava l’allargamento democrat ico come naturale
conseguenza della rimozione di regimi oppressivi. Il fallimento di entrambi gli approcci è evidente: da un lato la Cina ha
dimostrato – almeno fino a ora – che la liberalizzazione economica non porta necessariamente a una liberalizzazione
polit ica, mentre dall’altro i casi afgano e iracheno hanno dimost rato che la democrazia non sorge spontaneamente
ovunque. Dopo quasi due decenni di “complesso di superiorità”, i limit i del potere statunitense sono ritornat i
prepotentemente alla luce e, con essi, i l declinismo è tornato di moda, tanto che potremmo dire che oggi esso pervade
quasi tut te le analisi sulla posizione degli Stat i Unit i nel mondo.
Per quanto riguarda la politica monetaria, le tensioni sulla liquidità, ancor più della scarsità di capitale, hanno
progressivamente minacciato la stabilità degli istituti di credito. La Banca Centrale Europea (BCE) è
intervenuta con iniezioni di liquidità straordinarie con un effetto di riequilibrio solo temporaneo, in quanto per
determinare una duratura ripresa dell’economia è necessario un recupero dei mercati .
Sia la Federal Reserve (FED), sia la BCE hanno proseguito strategie espansive, coerenti con la necessità di
favorire la ripresa in un contesto ancora molto incerto.
Negli Stati Uniti, i tassi di riferimento sono stati mantenuti in un range compreso tra 0 e 0,25%; in Europa la BCE,
indotta dalla presenza di tensioni inflazionistiche, nella prima parte dell’anno ha innalzato di mezzo punto il
tasso di riferimento portandolo all’1,50% con due successive manovre, mentre negli ultimi due mesi lo ha
riportato al livello minimo dell’1%, a seguito del peggioramento della congiuntura.
I tassi del mercato monetario e finanziario hanno proseguito il percorso di crescita iniziato nel 2010 fino agli
ultimi mesi dell’anno, quando, influenzato dagli interventi della BCE, il trend è diventato decrescente: l’Euribor
tre mesi è aumentato dall’1,02% all’1,44%, toccando un massimo di 1,59% a luglio. Più v ivace la performance
dei titoli di Stato: il rendimento medio lordo dei BOT è salito dall’1,43% al 4,02%, dopo aver raggiunto il 4,9% a
novembre, quello dei CCT dal 2,82% all’8,91% e quello dei BTP dal 4,67% al 6,59%, con un massimo di 6,99% a
novembre.
Sul fronte del mercato petrolifero i prezzi del petrolio, nel corso del 2011, dopo un iniziale periodo crescente
nei primi tre mesi dell’anno ed il raggiungimento del valore massimo di 123,1 dollari al barile ad aprile, hanno
evidenziato nei mesi successiv i un trend in lieve discesa. A partire da maggio i prezzi del Brent hanno esibito
moderate variazioni mensili nonostante un’alta volatilità giornaliera, passando dai 114,4 dollari al barile a 107,7
dollari al barile in dicembre. Il venir meno dei fattori di tensione che nella prima parte dell’anno avevano
determinato l’aumento dei prezzi, tra cui la crisi politica in Libia ed Egitto e i relativ i timori
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sull’approvvigionamento di petrolio sui mercati mondiali, ha contribuito a calmierare i prezzi del greggio.
Successivamente il declassamento del debito USA e la crescente incertezza nel panorama macroeconomico
mondiale a seguito della crisi nell’Area euro hanno limitato le oscillazioni al rialzo del petrolio, nonostante il
permanere di una situazione di instabilità politica in area mediorientale.
Rispetto al 2010 il prezzo del petrolio ha registrato un incremento del 38,1% a livello di media annua,
portandosi ad una media di 110,8 dollari al barile, la più elevata mai registrata in termini nominali.
Grazie all’apprezzamento della valuta europea rispetto a quella americana, il prezzo del petrolio in euro ha
registrato un aumento più contenuto rispetto a quello in dollari portandosi a una media di 79,6 euro per barile,
+31,6% rispetto alla media 2010.
Stime in rialzo per la domanda mondiale di petrolio: è la previsione dell'Opec contenuta nel Oil Outlook, che
analizza gli scenari del settore petrolifero nel medio e lungo termine, arrivando a prev isioni che riguardano il
2035. Riferendosi al 2015, la stima sale dai 91 milioni di barili al giorno indicati nel rapporto dello scorso anno
alla quota di 92,9 milioni, mentre se si guarda verso il 2035, la domanda dovrebbe attestarsi a 109,7 milioni di
barili, 23 milioni in più rispetto alle stime del 2010.
Le cause di questo incremento sono da ricercarsi, secondo l'Opec, in una crescita più rapida rispetto a quella
prevista nello scorso rapporto, ma non sono da trascurare alcuni rischi insiti nel sistema economico mondiale.
Primo fra tutti l'incertezza legata al debito che si sta diffondendo in Europa e al ricorso sempre più consistente
alle energie rinnovabili, spinte dalle politiche di lotta ai cambiamenti climatici e che, ovv iamente, frenano gli
investimenti nel petrolio.
In ogni caso, secondo l'Opec, il mercato petrolifero ha saputo reagire bene sia alle tensioni in Medio Oriente e
Nord Africa che al disastro di Fukushima e alla crisi mondiale. A livello globale, infatti, le prev isioni fino al 2035
parlano di una domanda energetica che crescerà del 51%, con le fonti fossili che contribuiranno al
fabbisogno totale per l’82%. "Ancora una volta - ha commentato il presidente del cartello, El-Badri - è stata
dimostrata la solidità del mercato e come il petrolio sia ancora una fonte di energia affidabile per soddisfare
la domanda mondiale di energia".
A trainare la domanda saranno soprattutto i paesi non Ocse, i cui trasporti assorbiranno ben il 90%
dell'incremento al 2035. Per quanto riguarda le varie fonti, si prevede che il petrolio venga superato dal
carbone, con il 29% circa della produzione energetica, contro un 28% del greggio (in calo rispetto all'attuale
34%). Bene il gas, che salirà dal 23% al 25%. Nel complesso la produzione Opec, che riguarda circa il 40% di
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quella totale, è prev ista in aumento del 34% nei prossimi 25 anni, con 39,3 milioni di barili al giorno rispetto ai
29,3 del 2010.
Per quanto riguarda l’andamento del tasso di cambio euro/dollaro il 2011 è stato caratterizzato da un
generale apprezzamento della valuta europea che registra un valore medio annuo di 1,39 Usd per euro, in
aumento del 4,9% rispetto alla media annuale del 2011, pari a 1,33 Usd per euro.
In particolare, l’euro ha continuato ad apprezzarsi fino al mese di aprile quando ha raggiunto il cambio medio
di 1,44 Usd per euro; da maggio ad agosto il cambio è rimasto all’interno della forchetta 1,43-1,44; da
settembre ha iniziato la sua discesa, in concomitanza con l’acuirsi della crisi di fiducia nell’Area euro a seguito
del deteriorarsi delle condizioni di solv ibilità della Grecia e in seguito di altri Paesi tra cui l’Italia, fino a toccare
nel mese di dicembre il minimo dell’anno a 1,29 dollari per euro.
All’inizio del 2012 le prev isioni sul possibile andamento del cambio euro/dollaro erano le seguenti:
Istituto bancario 2012 Istituto bancario 2012
Intesa San Paolo 1,3400 Royal Bank of Scotland 1,3200
MPS Capital Serv ices 1,3750 Barclays 1,2000
Unicredit 1,2600
Deutsche ShiffsBank, Banca Popolare di Vicenza, Unipol, BPER, ABN Amro, BNPparibas : non disponibile
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L’ANDAMENTO ECONOMICO
Nel prospetto che segue sono riportati i dati economici consolidati relativ i al bilancio funzionale in Usd di
Finaval Holding Spa, riclassificati e confrontati con quelli del precedente periodo.
CONTO ECONOMICO (CONSOLIDATO) USD/000 dic-11 % Diff. % dic-10 %
Ricav i 104.219 100,0% -7,0% 112.014 100,0%
Costi operativi -69.214 -66,4% 1,1% -68.475 -61,1%
MARGINE DI CONTRIBUZIONE 35.005 33,6% -19,6% 43.539 38,9%
Costi di struttura -10.640 -10,2% -13,1% -12.250 -10,9%
Altri costi e ricav i 1.397 1,3% 33,2% 1.049 0,9%
Risultato compravendita Attività non Correnti -33.834 -32,5% NA 8.440 7,5%
MARGINE OPERATIVO LORDO -8.072 -7,7% -119,8% 40.778 36,4%
Ammortamenti e sv alutazioni -24.544 -23,6% -3,6% -25.462 -22,7% Valutazione al fair v alue attività non correnti destinate alla vendita 0 0,0% NA -5.290 -4,7%
Sv alutazione crediti 0 0,0% NA -120 -0,1%
MARGINE OPERATIVO -32.616 -31,3% -429,3% 9.906 8,8%
Gestione finanziaria -10.022 -9,6% -470,7% -1.756 -1,6%
RISULTATO ANTEIMPOSTE -42.638 -40,9% -623,2% 8.150 7,3%
Imposte -1.035 -1,0% 98,3% -522 -0,5%
RISULTATO DELLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO -43.673 -41,9% -672,5% 7.628 6,8%
Risultato netto delle attività cessate 0 0,0% -100,0% -850 -0,8%
RISULTATO NETTO -43.673 -41,9% -744,3% 6.778 6,1%
Risultato netto di terzi -11.408 -10,9% NA -584 -0,5%
RISULTATO NETTO DI GRUPPO -32.265 -31,0% -538,3% 7.362 6,6%
I Ricavi passano da Usd 112.014 migliaia al 31 dicembre 2010 ad Usd 104.219 migliaia al 31 dicembre 2011,
registrando un decremento di Usd 7.795 migliaia, principalmente riconducibile alla cessione (e
conseguente uscita dall’area di consolidamento) di LP Drilling ed alle dinamiche di mercato registrate nel
segmento Shipping. Il mercato dei noli di navi cisterne, in particolare, ha registrato nel corso dell’anno il
livello medio dei noli più basso degli ultimi 10 anni con valori medi pari ad Usd 9.061 per le navi Product MR
e Usd 13.528 per le navi Aframax. Il gruppo Finaval Holding, grazie alla politica orientata ad un impiego a
lungo termine delle navi ed alla consolidata partnership commerciale con Vitol, primario operatore del
mercato internazionale del trading di prodotti petroliferi, ha realizzato valori pari a circa 15.300 Usd al
giorno in entrambi i settori, valori superiori sia al mercato che ai “best competitors”.
Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) risulta notevolmente influenzato dal risultato dell’attiv ità di
compravendita effettuata nel corso dell’anno. In particolare, la componente straordinaria derivante
principalmente dalle minusvalenze da cessione navi risulta negativa e pari a 33,8 milioni di Usd mentre la
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componente ordinaria si attesta ad Usd 25.762 migliaia, pari al 24,7% dei Ricavi, registrando rispetto al
2010 una variazione negativa in termini assoluti di Usd 6.576 migliaia. Tale decremento deriva da una
contrazione del margine di contribuzione per Usd 8.533 migliaia a cui si è contrapposta una contrazione
dei costi di costi di struttura per Usd 1.609 migliaia ed una miglior apporto della voce “Altri ricavi e costi”
per Usd 348 migliaia.
Gli ammortamenti e la gestione finanziaria risentono degli effetti derivanti dall a movimentazione della
flotta e dal cambio Euro/Usd. In particolare le differenze cambi registrano nel 2011 un saldo positivo pari
ad Usd 1.897 registrando un effetto negativo pari a 4.697 migliaia di Usd rispetto all’importo di Usd 6.593
migliaia registrato nel 2010.
La redditiv ità rispetto al capitale impiegato v iene riassunta come segue:
Return on Equity (Risultato netto/Capitale netto medio dell’esercizio): -23,6%;
Return on Investment (Margine operativo/Capitale investito medio dell’esercizio): 0,2%.
Si precisa che nel calcolo del ROI sono state escluse le componenti straordinarie, riferendosi lo stesso al
solo risultato operativo.
Si forniscono di seguito anche i dati economici consolidati espressi in valuta di presentazione (Euro),
riclassificati e confrontati con quelli del precedente periodo.
CONTO ECONOMICO (CONSOLIDATO) Euro/000 dic-11 % Diff. % dic-10 %
Ricav i 74.833 100,0% -11,2% 84.270 100,0%
Costi operativi -49.720 -66,4% -3,5% -51.541 -61,2%
MARGINE DI CONTRIBUZIONE 25.113 33,6% -23,3% 32.729 38,8%
Costi di struttura -7.642 -10,2% -17,4% -9.249 -11,0%
Altri costi e ricav i 1.034 1,4% -27,9% 808 1,0%
Risultato compravendirta Attiv ità non Correnti -24.983 -33,4% NA 6.451 7,7%
MARGINE OPERATIVO LORDO -6.478 -8,7% -121,1% 30.739 36,5%
Ammortamenti e sv alutazioni -17.600 -23,5% -8,3% -19.196 -22,8% Valutazione al fair v alue attività non correnti destinate alla vendita 0 0,0% NA -3.959 -4,7%
Sv alutazione crediti 0 0,0% NA -91 NA
MARGINE OPERATIVO -24.078 -32,2% -421,4% 7.493 8,9%
Gestione finanziaria -7.181 -9,6% -491,0% -1.215 -1,4%
RISULTATO ANTEIMPOSTE -31.259 -41,8% -597,9% 6.278 7,4%
Imposte -748 -1,0% 87,9% -398 -0,5%
RISULTATO DELLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO -32.007 -42,8% -644,3% 5.880 7,0%
Risultato netto delle attività cessate 0 0,0% -100,0% -630 -0,7%
RISULTATO NETTO -32.007 -42,8% -709,7% 5.250 6,2%
Risultato netto di terzi -8.394 -11,2% NA -406 -0,5%
RISULTATO NETTO DI GRUPPO -23.613 -31,6% -517,5% 5.656 6,7%
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L’EVOLUZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA
Nel prospetto che segue vengono esposti i dati patrimoniali consolidati confrontati con quelli relativ i all’anno
precedente ed un prospetto recante, in v ia sintetica, il Rendiconto Finanziario. In particolare si nota che:
il patrimonio netto:
diminuisce di circa 32,3 milioni di Usd per effetto della perdita di esercizio;
diminuisce di circa Usd 7,3 milioni per effetto della valutazione a fair value delle attiv ità finanziarie
disponibili per la vendita e degli strumenti finanziari derivati c.d. “efficient”;
diminuisce di circa 12,1 milioni di Usd per effetto della movimentazione del patrimonio netto di terzi.
le immobilizzazioni nette diminuiscono di Usd 118,0 milioni principalmente per l’effetto combinato :
dell’acquisto e successiva rivendita della nave Neverland Star;
della vendita delle navi Isola Magenta e Neverland Sun;
della cessione della partecipata LP Drilling;
degli ammortamenti di esercizio;
l’indebitamento finanziario netto si decrementa di Usd 86,6 milioni passando da Usd 387,5 milioni ad Usd
300,9 milioni per l’effetto del positivo apporto da parte della gestione operativa e dell’attiv ità di
disinvestimento;
il rapporto tra indebitamento e mezzi propri rimane sostanzialmente invariato passando da 2,0 a 2,1;
l’indice di tesoreria ( liquidità immediate e differite/passivo corrente) passa dal 40% al 45%;
il capitale circolante netto passa da Usd 3,1 milioni ad Usd -2,9 milioni.
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO (Valori in Usd/milioni)
dic-11 dic-10 dic-11 dic-10
ATTIVITA' NON CORRENTI 461,0 103% 579,2 104% PATRIMONIO NETTO 145,6 33% 197 40%
Immateriali 17,1 4% 17,4 3%
Materiali 437,9 98% 556 97%
Finanziarie 5,9 1% 5,8 3% POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 300,9 67% 387,5 60%
Banche a medio/lungo 264,6 59% 322,7 59%
Banche a breve 68,8 15% 88,9 13%
CIRCOLANTE NETTO -2,9 -1% 3,1 -3% Disponibilità -25,9 -6% -17,6 -13%
Titoli in portafoglio -6,5 -1% -6,5 -1%
FONDI RISCHI ED ONERI -11,5 -3% -7,5 0%
ATTIVITA' NON CORRENTI POSSEDUTE PER LA VENDITA 0,0 0% 9,7 0%
CAPITALE INVESTITO NETTO 446,6 100% 584,5 100% 446,6 100% 584,5 100%
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STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO (Valori in Euro/milioni)
dic-11 dic-10 dic-11 dic-10
ATTIVITA' NON CORRENTI 356,3 103% 433,9 104% PATRIMONIO NETTO 112,6 33% 147,4 40%
Immateriali 13,2 4% 13,1 3%
Materiali 338,5 98% 416,1 97%
Finanziarie 4,6 1% 4,7 3% POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 232,6 67% 290,4 66%
Banche a medio/lungo 204,5 59% 241,5 55%
Banche a breve 53,2 15% 66,6 15%
CIRCOLANTE NETTO -2,3 -1% 2,3 -3% Disponibilità -20,0 -6% -13,2 -3%
Titoli in portafoglio -5,0 -1% -4,5 -1%
FONDI RISCHI ED ONERI -8,9 -3% -5,7 0%
ATTIVITA' NON CORRENTI POSSEDUTE PER LA VENDITA 0,0 0% 7,3 0%
CAPITALE INVESTITO NETTO 345,1 100% 437,8 100% 345,1 100% 437,8 100%
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO SINTETICO – Usd/000
31-dic-11 31-dic-10
Flusso di cassa dell'Attiv ità Operativa prima delle variazioni del cap. circolante 26.456 31.816
Prov enti/(Oneri) finanziari al netto del risultato su cambi da conversione e degli effetti degli IAS 39 e 32 (12.577) (8.333)
Flusso di cassa del capitale circolante 4.769 (12.117)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'Attività Operativa (A) 18.647 11.366
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'Attività di Investimento (B) 75.357 (64.738)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'Attività di Finanziamento (C ) (85.975) 25.604
Flusso monetario generato/(assorbito) del periodo (A+B+C) 8.030 (27.768)
Effetto delle v ariazioni nei tassi di cambio delle v alute estere (D) 1.897 6.593
Disponibilità liquide a inizio periodo (E) 15.986 37.160
Disponibilità liquide a fine periodo (A+B+C+D+ E) 25.914 15.986
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SETTORE FASHION
SEBASTIAN
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SETTORE FASHION
Il Gruppo Finaval Holding è entrato in tale settore al termine del 2010 mediante l’ ingresso nella compagine
societaria di Bettina S.r.l.. Nel corso dell’anno 2011 è stata attuata un’importante operazione di snellimento
della struttura societaria, attraverso la la fusione per incorporazione della sua controllata Sebastian Leather
Group S.p.A., la contestuale trasformazione in Società per azioni e la modifica della denominazione in
Sebastian S.p.A..
Il marchio Sebastian è nato circa quarant’anni fa ed è fin dagli anni 70/80 indiscusso leader nella produzione
di calzature d’èlite. Oggi il marchio è riconosciuto come sinonimo di eccellenza e lusso in tutto il mondo,
collocandosi al vertice dell’industria calzaturiera italiana.
In data 28 aprile 2011 la società ha perfezionato l’acquisto del 100% della società di diritto francese SEBASTIAN
FRANCE attiva nel commercio al dettaglio di calzature con negozio sito a Parigi, Rue St. Honoré, 416. Il bilancio
di esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 della Sebastian S.p.A. presenta un risultato netto economico negativo
pari a Euro 208 mila, dopo aver accantonato ammortamenti per 290 mila Euro; gli highlights economici sono
molto positiv i, infatti, il valore della produzione ha segnato un incremento di oltre l’8,5% ris petto al dato
aggregato del 2010 e l’EBITDA, indicatore della capacità operativa dell’impresa di generare cassa, infatti si
attesta ad un confortante + 177 mila Euro.
Si segnala inoltre che in data 11 gennaio 2012 è stato concluso un contratto di affitto di ramo d’azienda con
la società Antichi Pellettieri S.p.A. mediante il quale SEBASTIAN ha acquisito, in qualità di affittuaria, l’utilizzo del
ramo d’azienda sito in Parma, Via Langhirano, 85/b. Il contratto avrà durata fino al 30 aprile 2014, non
tacitamente rinnovabile, e prevede il versamento da parte dell’affittuario Sebastian di un canone d’affitto
annuo pari ad 85mila euro.
Tale operazione riveste una notevole importanza nell’ambito degli indirizzi strategici in tale settore., Il gruppo
Sebastian si è, di fatto, riappropriato della produzione diretta delle proprie calzature ed ha affrontato il primo
importante passo verso il programmato acquisto di uno stabilimento di proprietà. Va, inoltre, precisato che la
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Società ha sottoscritto nuove licenze di produzione e distribuzione, che si affiancheranno alla linea Sebastian,
con i brand Missoni e Giambattista Valli .
Il progetto strategico di Sebastian prevede la riappropriazione del ruolo di primario operatore nel mercato
della calzatura di alta qualità che da sempre gli appartiene.
Nell’ambito di tale progetto è in corso di attuazione una fase di ridefinizione e snellimento della struttura
societaria – già attuata tra la fine del 2010 ed il 2011 - e di ottimizzazione della struttura dei costi.
Nel biennio 2012 e 2013 si intensificherà la campagna promozionale per rilanciare il marchio ed al termine del
biennio si valuterà la convenienza a proseguire con l’affitto o ad acquistare/costruire uno stabilimento di
proprietà.
Sebastian
Milano
Paris
Reggio Emilia London
Jeddah
Dubai
Parma Lugano Forte dei Marmi
Brescia
Beirut
Abu Dabi Al Khobar
Istanbul
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SETTORE REAL ESTATE
FINAVAL REAL ESTATE
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SETTORE REAL ESTATE
L’avvio dell’attività in tale settore è avvenuto con la costituzione nel corso de l 2010 della Finaval Real Estate.
Tale iniziativa nasce con l’intento di cogliere le opportunità che il mercato immobiliare offre in una fase
sicuramente caratterizzata da forti incertezze e rilevanti potenzialità.
Finaval Real Estate è una società immobiliare di recente costituzione con sede in Roma, costituita al fine di
ampliare e sv iluppare l’attiv ità del gruppo nell’ambito del settore immobiliare.
La Società ha avviato la sua attiv ità attraverso l’acquisto di un immobile localizzato nel centro storico di
Milano.
L’attiv ità di compravendita è proseguita anche nel corso del 2011 attraverso l’acquisto, nel mese di aprile
2011, di due immobili sit i in Roma, per un prezzo di acquisto pari a circa 2,6 milioni di Euro.
Tali investimenti sono stati i primi passi per cogliere le opportunità che si rit iene si possano presentare nel
settore immobiliare.
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Ufficio di Milano, via Paleocapa
Superficie commerciale dell’immobile = mq 270
Postri macchina = n.2
L’edificio è ubicato in posizione strategica per i collegamenti immediati all’intera rete dei mezzi pubblici.
Prestigioso palazzo d’epoca costituito da un piano rialzato e quattro piani superiori è classificato tra i
complessi edilizi con valore storico-architettonico e v incolato ai sensi della legge del 1939 n. 1497. L’edificio,
denominato Palazzo Torelli-Violler, è stato costruito nel 1985 su progetto dell’architetto Luigi Broggi ed è
caratterizzato da uno stile ornamentale ispirato ai palazzi fiorentini del Rinascimento.
All’interno dell’edificio trova sede un pregevole giardino con zone a verde piantumate, alberi d’alto fusto e
zone pavimentate per posti macchina di proprietà dei vari condomini.
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SETTORE SHIPPING
FINAVAL
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Il 2011 è stato un anno caratterizzato dal continuo susseguirsi di comunicazioni poco rassicuranti circa
l’evoluzione dello scenario economico. Gli eventi di maggior rilievo sono stati certamente il perdurare
dell’incerta situazione geopolitica in Nord Africa ed in Medio Oriente e la crisi del debito pubblico in Europa.
Le stime di crescita del Pil e, conseguentemente, le prev isioni sulla domanda di prodotti petroliferi hanno
subito nel corso dell’anno continue rev isioni al ribasso.
Nel corso dell’anno sono state cedute o dismesse numerose raffinerie, a causa della riduzione dei margini di
raffinazione e ciò ha prodotto una riduzione dei margini nel settore delle navi cisterna. L’aumento è stato
quasi esclusivamente trainato dai paesi emergenti, anche se, principalmente a causa di tensioni
inflazionistiche, l’intensificazione della domanda è stata frenata dal rallentamento economico registrato in tali
paesi.
Per quanto riguarda i settori di nostra competenza e cioè Aframax e Product i valori medi del 2011 registrati
per le varie tratte worldwide sono stati di circa Usd 13.500 per le Aframax e di circa Usd 9.000 per le Produc ts.
La Finaval ha realizzato valori superiori sia al mercato che ai “best competitors” quotati sui mercati azionari.
Ricavi TCE 2011 Finaval Best competitors Mercato 2011 Mercato 2010
Product MR
15.257 14.265 9.061 11.085
Aframax 15.254 14.684 13.528 19.792
LA FLOTTA GESTITA
flotta del gruppo Finaval al 31 dicembre 2011
NAVE SCAFO CLASSIFICAZIONE DWT/Mc Anno PROPRIETA’
Crude
Neverland Doppio Scafo N/A 105.411 2003 Finaval
Neverland Angel Doppio Scafo N/A 115.928 2009 Finaval
Neverland Dream Doppio Scafo N/A 115.909 2010 Finaval
Product
Isola Bianca Doppio Scafo N/A 50.926 2008 Finaval
Isola Celeste Doppio Scafo N/A 50.100 2008 Finaval Tanker
Isola Blu Doppio Scafo N/A 50.696 2008 Finaval
Isola Corallo Doppio Scafo N/A 50.607 2008 FinavalShipping
Shipping Naftilos AN Doppio Scafo IMO III 37.379 2003 Naftilos AM (*)
Angelica Doppio Scafo IMO III 46.408 1999 Angelica Sh.(*)
Shipping (*)
ShippingNaftilos
AM (*)
(*) Società del Gruppo Finaval in Joint Venture con il Gruppo Ancora Shipping
Nonostante il non favorevole contesto macroeconomico in cui Finaval, al pari di molte altre aziende, si è
trovata ad operare nel corso del 2011, è rimasta immutata la filosofia del Gruppo nella gestione delle risorse
umane attraverso una continua formazione del personale più giovane con il supporto di esperti del settore già
presenti nel contesto aziendale, in modo da poter sv iluppare una significativa conoscenza ed esperienza nel
settore.
In sintesi, la Formazione e lo Sv iluppo delle Risorse Umane si è incentrata nei seguenti ambitii:
padroneggiare e gestire le procedure Aziendali attraverso la formazione continua, in aderenza alle
dinamiche operative aziendali;
svolgere compiti di assistenza, anche in riferimento a situazioni di emergenza;
gestire attiv ità di programmazione finalizzate all’orientamento professionale;
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conoscere le teorie e i modelli organizzativ i dell’Azienda e le relative metodologie di intervento
operativo.
Inoltre, per quanto riguarda l’attenzione alla salvaguardia delle risorse umane, si ev idenzia il progetto nato
dalla collaborazione tra UNICAM, CIRM e FINAVAL denominato Health Protection and Safety on Board Ships,
acronimo Healthy Ship, che mira a realizzare, con cadenza bimestrale, campagne informative in ordine ai
principali rischi per la salute dei naviganti e sulla relativa prevenzione. Ogni campagna è preceduta dalla
raccolta di informazioni, attraverso distribuzione di un questionario, sulla consapevolezza da parte del
personale di bordo dei problemi che sono oggetto di trattazione durante le campagne informative.
Età media flotta
Composizione flotta
2010
64%
36%
Crude Product
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% Impiego Flotta
Time charter Spot Time charter Spot
Crude 81% 19% 69% 31%
Product 64% 36% 83% 17%
Total 75% 25% 74% 26%
Fleet usage20112010
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SETTORE LOGISTICA
VIANN LOG – M.B.S.
F.H. BERTLING LOGISTIC ITALY
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SETTORE LOGISTICA: PROJECT FORWARDING - F.H. BERTLING LOGISTIC ITALY
F.H. Bertling Logistic Italy si integra nella strategia dello sv iluppo dei trasporti e della logistica ad alta
tecnologia e valore aggiunto perseguita dal gruppo.
L’iniziativa, apparentemente innovativa per quanto attiene il settore imprenditoriale, si muove su elementi di
continuità rispetto alla storia del gruppo Finaval Holding che ha operato per oltre un decennio nello specifico
settore in oggetto sv iluppando competenze gestionali e rapporti commerciali.
Ad aprile 2011 è stato concluso un accordo di joint venture con il gruppo Bertling, concretizzatasi nella F.H.
Bertling Logistics Italy, partecipata al 50% da Finaval Holding ed al 50% da F.H. Bertli ng International Gmbh.
La nuova società sta beneficiando dell’impostazione globale, degli standards internazionali e di qualifica
nonché dell’esperienza della forza lavoro di Bertling. Il gruppo Bertling è una delle aziende leader nel trasporto
merci e nelle spedizioni. La filosofia aziendale “Moving things in a big way" ha portato Bertling al
raggiungimento di una notevole solidità finanziaria.
Gli effetti derivanti dalla collaborazione con il nuovo partner hanno prodotto un consistente impatto positiv o
già sui risultati del 2011 che si prevede possa essere ancora più consistente nei prossimi anni. F.H. Bertling
Logistics Italy ha realizzato nel corso del 2011 un fatturato pari ad Euro 9,6 milioni, registrando una crescita del
70% rispetto a quanto realizzato nel corso del 2009 (Euro 5,7 milioni). La marginalità operativa si è più che
raddoppiata registrando un consistente aumento dell’ebitda che è passato da 235 mila Euro nel 2010 a 554
mila Euro nel 2011. Parimenti l’utile di esercizio è aumentato di 216 mila Euro passando dai 126 mila Euro del
2010 ai 342 mila Euro del 2011.
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SETTORE LOGISTICA - LOGISTICA DEL CARBONE VIANN LOG – M.B.S.
La Finaval Holding opera in questo settore tramite la sub holding Viann Log Lda., compartecipata al 50% con
CoeClerici Logistic S.p.a., il maggior operatore italiano della logistica legata al carbone.
La Viann Log Lda possiede integralmente la società MBS – (Mediterranean Bulk System N.V.) che opera da
anni nel settore dello stoccaggio, della logistica e della movimentazione del carbone.
La sua attiv ità si svolge prevalentemente nel porto sloveno di Koper dove MBS ha stipulato contratti in
esclusiva per lo stoccaggio del carbone destinato principalmente alle centrali elettriche dell’Adriatico e del
centro Europa.
Sul fronte commerciale si segnala che è stata rinnovata, fino a giugno 2012, la convenzione stipulata con Enel
Trade SpA relativa ai serv izi di discarica, deposito e ripresa del carbone in alto adriatico.
Proseguono le trattative con storici partner internazionali del gruppo Finaval Holding volte a favorire
l’espansione territoriale dell’attiv ità lungo l’asse Rotterdam-Monaco. Il progetto prevede di replicare in aree
del centro ed est Europa l’ormai consolidato modello di business che ha caratterizzato il successo
imprenditoriale di Viann Log. Tale iniziativa mira al possibile ampliamento oltre che del raggio d’azione anche
della tipologia di fornitura che potrebbe estendersi oltre che ai prodotti energetici solidi anche allo
stoccaggio di prodotti energet ici liquidi.
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SETTORE ENERGIA
AURORA 2010 – SITIE
LARAF – ELLE
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SETTORE ENERGIA – AURORA 2010 - SITIE
Sitie S.p.A., nel corso del 2011, ha affrontato con determinazione il perdurare della non facile situazione
economica italiana e mondiale, forte dell’esperienza maturata a livello internazionale. Proprio le iniziative
intraprese ormai da diversi anni in ambito europeo hanno consentito al l’azienda di incrementare il volume
d’affari migliorando contemporaneamente la redditiv ità. L’aumento di oltre il 25% registratosi nei ricavi
consolidati che sono passati da Euro 27.984 migliaia nel 2010 ad Euro 35.079 migliaia nel 2011 è stato, infatti,
valorizzato dal l’altrettanto interessante incremento del l’utile netto che ha raggiunto un valore di 845 mila Euro
registrando un incremento di oltre il 10%. Si segnalano, tra i fatti rilevanti intervenuti nel corso dell’anno, l’avv io
dell’attiv ità della controllata Sitie Greenplant, operante nel mercato del fotovoltaico, e la costituzione da
parte di Sitie Kazakhstan di una joint venture paritetica con un importante partner locale che ha acquisito già
nel corso del 2011 lavori nel settore “Oil&Gas” per un ammontare complessivo di circa 4 milioni di dollari
americani.
Dati Economici ( in migliaia di euro) 2011 % Diff. % 2010 %
Fatturato 35.079 125,35% 25,35% 27.984 108,90%
Reddito operativo 1.843 6,59% 2,79% 1.793 6,98%
Utile lordo da imposte 1.727 6,17% 11,56% 1.548 6,02%
Utile netto dell’esercizio 845 3,02% 10,46% 765 2,98%
Con riferimento alle singole società che compongono il sottogruppo Sitie, si segnala quanto segue:
SITIE POLAND SP. ZO.O., controllata al 100%, nell’esercizio 2011 ha eseguito lavori per circa 8,4milioni di
zloty polacchi (PLN). L’ultimo bilancio approvato, chiuso in data 31/12/2011, ev idenzia un utile netto di
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1.248.125 PLN. Nel corso del 2011 il volume d’affari prodotto da SITIE IMPIANTI INDUSTRIALI SPA verso la
controllata polacca ammonta a euro 370.432.
SITIE KAZAKHSTAN LLC, anch’essa controllata al 100%, nel corso del 2011 ha costituito una J/V con
partecipazione paritetica con un importante partner locale. La nuova realtà, già nel corso del 2011 ha
acquisito lavori nel settore “Oil&Gas” per un ammontare complessivo di circa 4mln. di dollari americani. La
maggior parte del valore della produzione sarà sv iluppato nell’anno corrente, per cui l’eventual e
manifestazione economica per SITIE Kazakhstan sarà ev idente sotto forma di div idendi solamente a
partire dal prossimo esercizio.
La società “STS – Serv izi Tecnici Sitie s.r.l.” partecipata al 100%, pur riducendo ulteriormente il proprio
volume d’affari verso terzi, continua la caratteristica attiv ità di progettazione a supporto del gruppo,
conseguendo un modesto utile (dati bilancio al 31/12/2011 – Patrimonio Netto pari a euro 127.411 e utile
d’esercizio di euro 2.435). Nel corso del 2011 il volume d’affari prodotto da SITIE IMPIANTI INDUSTRIALI SPA
verso la società controllata ammonta a euro 11.500, mentre STS SRL ha sv iluppato un volume d’affari verso
la controllante di euro 190.549.
Nel corso del 2011 ha avviato la propria attiv ità la società SITIE GREENPLANT SRL, controllata con una
quota di partecipazione del 75%. Tale società svolge l’attiv ità di progettazione e installazione di impianti
nel settore delle energie rinnovabili. I dati dell’ultimo bilancio regolarmente approvato (bilancio al
31/12/2011) evidenziano un patrimonio netto di euro 472.381 e un utile d’esercizio di euro 372.381. Nel
corso del 2011 il volume d’affari prodotto da SITIE IMPIANTI INDUSTRIALI SPA verso la società controllata
ammonta a euro 1.661.203, mentre SITIE GREENPLANT SRL ha prodotto un volume d’affari verso la
controllante pari a euro 1.100.
A fine 2011 è stata costituita la società DELLED SRL, partecipata con una quota del 50%, che ha per
oggetto lo sv iluppo di progetti e prodotti di illuminotecnica a tecnologia LED. Il primo bilancio d’esercizio
della società partecipata verrà chiuso al 31.12.2012
- SITIE CANADA Ltd, se pur ancora inattiva, ha continuato a presidiare l’interessante mercato canadese
dell’”Oil&Gas”, soprattutto in considerazione della ripresa degli investimenti registrati già nel 2012. L’ultimo
bilancio approvato, chiuso in data 31/12/2011, riporta una perdita d’esercizio di 71.797 CAD. Tale importo
deriva dal mantenimento di una minima struttura che giustifichi una presenza attiva di SITIE in Canada.
Anche per l’anno 2011 SITIE IMPIANTI INDUSTRIALI SPA non ha generato volume d’affari verso la controllata
canadese, mentre SITIE CANADA ha prodotto un volume d’affari verso la società controllante per euro
2.214.
SITIE ARABIA Ltd. pur non avendo ancora acquisito ordini, mantiene v iva la presenza di SITIE nel
promettente quanto altamente competitivo mercato mediorientale. Rimane ferma la volontà di
sv iluppare accordi strategici per poter finalmente intraprendere la realizzazione di commesse nel mercato
locale.
Nella prospettiva di futuri lavori nell’area interessata, continua la partecipazione al consorzio “C.I.V.A.
Consorzio Impiantisti Val D’Agri”, che anche nel 2011 non ha svolto attiv ità di rilievo.
Continua, inoltre, la presenza nel Consorzio Industria Ferrara, avente come scopo la partecipazione alla
gara di appalto per i lavori di riconversione della centrale ENEL di Porto Tolle. Il bilancio regolarmente
approvato al 31/12/2011 riporta un patrimonio netto di euro 24.669.
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SETTORE ENERGIA – LARAF – ELLE
Laraf nasce al fine di sv iluppare la diversificazione nell’ambito del mercato “energetico”, operando un
ampliamento dei settori di attiv ità in cui opera il gruppo Finaval Holding.
L’obiettivo di Laraf è la creazione di nuovo valore attraverso la partecipazione e l’impegno di significative
competenze consolidate da decenni nel settore energetico.
Laraf rit iene che il proprio patrimonio di competenze manageriali e tecniche e la loro continua valorizzazione
costituiscano una garanzia di credibilità dei progetti che verranno v ia v ia definiti e sv iluppati.
La collaborazione scorre nel DNA di LARAF. Le diverse unità di business lavorano di concerto per assicurare
efficacia e sinergie alle singole iniziative industriali. Questo rende LARAF una scelta naturale quale partner e le
consente di rispondere ai best standards con rigida affidabilità.
Le unità di business (B.U.) avv iate e/o in v ia di avv iamento sono attualmente quattro:
Attiv ità specialistiche per conto di operatori energetici;
Attiv ità di logistica primaria e commerciale nel settore petrolifero;
La generazione di energia elettrica e calore da fonti rinnovabili;
Ricerca, esplorazione e produzione mineraria di idrocarburi e di acqua ad alta Entalpia per la
produzione di Energia Elettrica.
Con riferimento all’esercizio 2011, si segnala la cessione, nel mese di agosto, della partecipazione del 50% in LP
Drilling S.r.l. (già Perazzoli Drilling S.r.l.), società operante nel settore delle perforazioni petrolifere.
Laraf detiene, inoltre, una partecipazione del 49% in Elle S.r.l., che opera nel settore di produzione di energia
elettrica da fonti rinnovabili.
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La crescente consapevolezza a livello mondiale dell’importanza di produrre energia pulita ha indotto Elle ad
avviare nel corso del 2010 un progetto per la produzione di energia elettrica da pannelli fotovoltaici,
commissionando l’impianto fotovoltaico a Enipower S.p.A. Il processo fotovoltaico converte le radiazioni solari
in energia elettrica senza produrre emissioni nociv e e sottoprodotti, come ad esempio l’acqua calda.
Le caratteristiche tecniche dell’impianto fotovoltaico sono di tutto rilievo, trattandosi di un impianto
fotovoltaico ricompreso nella tipologia degli impianti parzialmente integrati, composto da oltre 10.000
pannelli, avente una capacità produttiva annua di oltre 2.200.000 kwh, che v iene quasi totalmente assorbita
dalla società locataria degli immobili industriali sui quali sono stati posizionati i pannelli fotovoltaici, ovvero la
Snatt Logistica S.p.A.
Per meglio comprendere le potenzialità di detto impianto fotovoltaico che si posiziona, in termini di
produzione di energia pulita, al primo posto nella regione Emilia Romagna, basti pensare che è in grado di
soddisfare il fabbisogno energetico di circa 1.000 famiglie aventi un consumo medio annuo di circa 2.200 kwh.
Particolare attenzione è stata rivolta anche all’aspetto architettonico, infatti l’impianto fotovoltaico di Elle si
integra perfettamente con l’architettura dei magazzini utilizzati da Snatt Logistica S.p.A.
L’impianto in argomento, peraltro completato nel corso del 2010, è entrato in funzione nel corso del mese di
maggio del 2011 e beneficia dei contributi GSE secondo quanto prev isto dal secondo conto Energia (DM
19/02/2007).
Utilizzando l’esperienza di Laraf S.r.L., società dotata di una significativa esperienza nel settore energetico da
fonti rinnovabili, Elle punta a diventare, un operatore importante nel mercato della produzione di energia
utilizzando impianti fotovoltaici.
Il binomio Elle S.r.L. con Laraf S.r.L. sta già producendo i primi risultati, infatti, nel corso del 2011, sulla base
dell’esperienza della realizzazione del primo impianto fotovoltaico che ha comportato un investimento di oltre
€. 7.000.000, sono stati progettati altri due impianti fotovoltaici da posizionare sulle coperture dei capannoni
della Snatt Real Estate S.r.L., situati nel Comune di Campegine in provincia di Reggio nell’Emilia.
Partendo dal presupposto che gli Stati dell’Unione Europea stanno seriamente pensando di uscire, da un lato,
dalla produzione di nucleare e, dall’altro, di emanciparsi dal carbon fossile, con l’obiettivo di raggiungere,
entro il 2020 – come stabiliscono i v incoli comunitari – il 20% di consumo di energia “green”, Elle sta
predisponendo un progetto che la porterà a varcare le frontiere nazionali, spingendosi nell’est europeo, più
precisamente in Serbia, Bulgaria e Romania, dove si sta sv iluppando la cultura dell’energia pulita prodotta da
fonti rinnovabili come fotovoltaico, eolico e biomasse.
Infatti, in questi paesi, spinti dalla volontà governativa di crescere nel mondo delle energie verdi prodotte da
fonti rinnovabili, vengono concesse agevolazioni generose, a cui vanno aggiunti significativi risparmi in termini
di costi industriali e di manodopera rispetto ai nostri, senza dimenticare l’estrema sollecitudine, da parte degli
organi competenti in materia, nel rilascio del le relative autorizzazioni.
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A conferma della volontà di Laraf S.r.L di credere nel progetto di Elle S.r.L. , si ev idenzia che nel corso del mese
di marzo 2012, Laraf ha incrementato la propria partecipazione al capitale sociale, passando dal 49% al 50%.
L’impianto fotovoltaico ultimato nel 2010 consentirà di ottenere, grazie al contributo del GSE - Conto Energia,
significativ i contributi per un ventennio, permettendo alla società di chiudere i propri bilanci in utile.
L’impianto fotovoltaico in argomento è stato quasi totalmente finanziato mediante sottoscrizione di due
contratti di locazione finanziaria avente un costo complessivo sostenuto dal concedente pari a 6,7 milioni di
Euro e durata di quindici e otto anni. La parte restante dell’investimento è stata pagata mediante l’utilizzo
delle risorse finanziarie a disposizione della società.
Il budget degli investimenti prev isti per il 2012 prevede, come accennato in precedenza, la realizzazione di
altri due impianti fotovoltaici, da realizzarsi, sui capannoni della “Città della Moda” a Campegine (RE), aventi
una capacità produttiva complessiva di circa 700.000 kwh, con un costo complessivo di circa 2 ,1 milioni di
Euro a cui vanno aggiunti 700 mila Euro per il rifacimento della copertura esistente ritenuta non idonea.
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SETTORE BANCARIO
BANCA POPOLARE EMILIA ROMAGNA
CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA
BANCA POPOLARE DI VICENZA
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Nel corso dell’anno è proseguito il programma di investimento nel settore bancario, con l’acquisto di 229 mila
azioni ordinarie e 250 mila obbligazioni della “Banca Popolare Emilia Romagna” . Inoltre, si è proceduto alla
conversione di 250 mila obbligazioni convertibili in ulteriori 37 mila azioni, portando così la percentuale di
partecipazione al 31 dicembre 2011 allo 0,16%.
Nel corso dell’anno sono stati effettuati , inoltre, investimenti in azioni di “Banca Popolare di Vicenza” e “Cassa
di Risparmio di Ferrara” per circa 500 mila Euro.
Tali investimenti hanno carattere strutturale in quanto volti a consolidare le relazioni con il sistema bancario. Si
è scelto di investire in realtà bancarie solide e ricche di tradizione, che si rit iene perseguano maggiormente
logiche di creazione del valore piuttosto che intenti speculativ i, che hanno condotto alla attuali crisi
finanziaria.
Vengono di seguito forniti alcuni valori ed informazioni relativ i al Gruppo BPER, (l’emittente è quotato sul
mercato regolamentato di Borsa Italiana S.p.A., pertanto i dati di seguito esposti non presentano
caratteristiche di riservatezza:
Dati economico- finanziari:
€m Annuale Annuale Var %
31/12/2011 31/12/2010 '12 vs '11
Margine di intermediazione 2.100,80 2.032,31 10,32%
Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa
1.750,67 1.634,53 6,42%
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
406,1 399,03 26,26%
Utile (Perdita) di esercizio di pertinenza del gruppo
214,64 293,12 42,55%
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Annuale Annuale Var %
31/12/2011 31/12/2010 '12 vs '11
Totale dell'attivo 60.487,93 58.498,42 1,48%
Patrimonio netto 3.930,72 3.249,62 25,28%
Milestone:
Linee guida del piano industriale 2012-2014:
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I FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
L’EVOLUZIONE DELLA GESTIONE
Tra i fatti di rilievo avvenuti dopo il 31 dicembre 2011 si ev idenzia che in data 11 gennaio 2012 la società
partecipata SEBASTIAN S.p.A. ha concluso un contratto di affitto di ramo d’azienda con la società Antichi
Pellettieri S.p.A., mediante il quale SEBASTIAN ha acquisito, in qualità di affittuaria, l’utilizzo del ramo d’azienda
sito in Parma, Via Langhirano, 85/b.
Per quanto riguarda la prevedibile evoluzione della gestione, come già ev idenziato in altra parte della
presente nota integrativa, la Finaval S.p.A. ha sofferto nel corso del 2011 di una situazione di crisi del settore
che ha prodotto un risultato significativamente negativo, che si è riverberato sul bilancio consolidato di
Finaval Holding S.p.A.. La componente principale di tale risultato è costituita da minusvalenze da alienazione
navi che hanno generato flussi di cassa positiv i ed in grado di apportare un sensibile miglioramento della
posizione finanziaria della Società. Escludendo le citate componenti di carattere straordinario, il “Risultato
delle attiv ità in funzionamento” di Finaval S.p.A. ha registrato una perdita pari a circa 9,9 milioni di Usd,
riconducibile alla negativa congiuntura macroeconomica che ha interessato il complesso degli operatori del
comparto, condizionandone le performance reddituali.
Finaval S.p.A. ha comunicato anticipatamente agli istituti di credito partners la volontà di procedere alle
suddette dismissioni di navi e le relative motivazioni, nel solco della sua tradizione caratterizzata da
trasparenza e tempestiva condiv isione degli obiettiv i. Peraltro, alla data della presente relazione non sono
stati sottoposti all’attenzione della Direzione elementi che possano suggerire che il mantenimento e/o
l’eventuale rinnovo di linee di credito non saranno proposti a condizioni economicamente accettabili. Tale
circostanza risulta confermata anche dalla disponibilità di linee di credito non utilizzate ed ancora aperte,
pari, al 31 dicembre 2011, ad Euro 9,5 milioni. Sulla base di tale presupposto, si rit iene di poter esprimere un
appropriato livello di confidenza rispetto al permanere di un adeguato sostegno finanziario all’esercizio
dell’attività aziendale da parte del sistema creditizio. Si segnala, inoltre, come la solidità finanziaria del Gruppo
risulti ulteriormente consolidata a fronte dell’erogazione, avvenuta nel corso del 2011, di una consistente linea
di finanziamento da parte della controllante Finaval Holding S.p.A., pari a circa Usd 8,5 milioni. Tale impegno
finanziario esprime l’apprezzamento e la fiducia riposta dal socio di maggioranza nella positiva ed efficace
prosecuzione delle attiv ità aziendali.
Per il 2012, la Società ha, come ogni anno, predisposto un budget economico e finanziario definendo i
possibili scenari macroeconomici e prevedendo, in funzione di quest’ultimi, diversi piani di azione, in modo da
poter reagire con tempestiv ità agli eventi che potranno caratterizzare i mercati di riferimento. Inoltre, la
Società si è dotata già da diversi anni di un liquidity plan, quale strumento per la misurazione e la gestione del
rischio di liquidità, che consente una costante pianificazione del fabbisogno finanziario.
Con riferimento alle assunzioni che hanno sotteso la preparazione del suddetto budget, si è inteso priv ilegiare
una impostazione prudenziale, ritenendo che il mercato dello shipping (settore trasporto liquidi) possa ancora
risentire, nel prossimo futuro, della crisi economica e finanziaria che ha interessato tutte le economie mondiali
a partire dal secondo semestre del 2008. In tale contesto, è ragionevole ritenere che il livello medio dei noli nel
2012 possa risultare sostanzialmente in linea con quanto realizzat o nel corso del 2011. Pertanto, tenendo conto
che circa l’85% delle navi gestite direttamente da Finaval sono oggi impiegate in contratti a tempo di lunga
FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011
FINAVAL HOLDING SPA Pag. 55
durata, si prevede che il risultato operativo del 2012 possa essere sostanzialmente in linea con il “Risultato delle
attività in funzionamento” del 2011, di cui sopra. A tale riguardo, si segnala tuttav ia che, le stime e le proiezioni
elaborate nell’ambito del budget economico-finanziario - nel tener conto dei possibili mutamenti che
ragionevolmente possono prodursi nello scenario macroeconomico di riferimento - dimostrano che il Gruppo
è in grado di operare con l’attuale livello di finanziamenti.
Lo scenario di riferimento sopra commentato e la conseguente attesa di risultati economici negativ i hanno
fatto sì che la Società si attivasse, già a partire dalla fine del 2011, mediante un piano di contenimento dei
costi. In tale ambito, sono state attuate politiche volte a tutelare la marginalità, attraverso la rinegoziazione
dei contratti di fornitura e l'attivazione di accordi di legge appositamente predisposti per la riduzione
temporanea dei costi del personale.
Alla luce degli strumenti di monitoraggio dei rischi e delle conseguenti politiche di attenuazione degli stessi,
nonché del piano di contenimento dei costi, sopra richiamati, si rit iene che:
- gli eventi e le circostanze che hanno prodotto, e continuano a produrre, elementi di incertezza nel
contesto commerciale di appartenenza siano stati adeguatamente identificati;
- il rischio connesso ai suddetti elementi di incertezza risulti appropriatamente mitigato;
- il posizionamento commerciale e l’attenta politica di gestione dei costi pone la Società in una posizione
priv ilegiata rispetto ai competitors ed in grado di favorire il superamento delle difficoltà congiunturali che il
mercato allo stato attuale ancora propone; e, pertanto
- non sussistano significativ i elementi di incertezza rispetto al regolare andamento ed alla positiva
prosecuzione delle attiv ità aziendali.
Occorre infine sottolineare alcuni segnal i positiv i che lasciano presagire per il 2012 una possibile ripresa del
mercato. In particolare si ev idenzia che:
l’eccesso della capacità di raffinazione in Asia dovuto alla chiusura delle raffinerie nel mondo
occidentale e la costruzione di nuove raffinerie in Asia e in Medio Oriente, porterà a un incremento
delle esportazioni a lungo raggio;
con riferimento al segmento MR in cui la società opera, l’aumento della domanda di tonnellaggio per
miglia prev isto dal 2011 al 2015, pari a circa il 5%, dovrebbe superare l’incremento netto della flotta;
la capacità di raffinazione dell’India dovrebbe raggiungere, entro il 2015, i 4,6 milioni di barili al giorno
rispetto agli attuali 3,7 milioni di barili al giorno; questa capacità di raffinazione supplementar e farà
aumentare le esportazioni di prodotti petroliferi;
nei prossimi esercizi e fino al 2015, per effetto della scadenza stabilita dall’IMO verranno ritirate navi
pari a una capacità di trasporto di circa 1,6 milioni di tonnellate;
il graduale aumento dei tassi di utilizzo, la riduzione della velocità di navigazione e il
congestionamento dei porti stanno influendo positivamente l’offerta.
FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011
FINAVAL HOLDING SPA Pag. 56
LA GESTIONE DEI RISCHI AZIENDALI(*)
L’analisi e gestione dei rischi aziendali v iene effettuata ed attuata distint amente per le singole società del
Gruppo e con un diverso grado di specificità in funzione della dimensione e della complessità aziendale
nonché del livello di rischio riscontrato.
Si riporta qui di seguito un estratto del bilancio consolidato della Finav al S.p.A., società del gruppo riguardo
alla quale i rischi ev idenziati sono analizzati in maniera più strutturata.
“Nell’esercizio della sua attiv ità il Gruppo Finaval è esposto a rischi di natura commerciale, principalmente
legati all’andamento dei noli, a rischi di danneggiamento o perdita dei propri “assets”, a rischi finanziari legati
all’andamento del cambio euro/dollaro ed all’oscillazione dei tassi di interesse.
Pertanto, come negli anni passati, anche nel corso del 2011, il gruppo ha perseguito una politica di gestione
di tali rischi, mediante l’utilizzo di contratti commerciali di lunga durata, di adeguate coperture assicurative
per i propri beni e di prodotti derivati posti in essere con primari Istituti di Credito italiani ed esteri.
RISCHIO COMMERCIALE
Il settore dello shipping è storicamente caratterizzato da una altissima volatilità dei ricavi normalmente
determinata da fattori che non possono essere governati dalle singole imprese. In particolare, il mercato dei
trasporti petroliferi e di prodotti petroliferi derivati, in cui la Società opera, potrebbe essere influenzato da
eventi congiunturali che, seppur in maniera moderata, si sono verificati negli ultimi mesi dell’esercizio.
Per questo motivo Finaval ha deciso, già da alcuni anni, di neutralizzare parte di tali eventuali variazioni
attraverso accordi commerciali di lunga durata aventi l’obiettivo di stabilizzare le rese delle proprie navi. In
particolare sono stati posti in essere, nel comparto “crude oil” e “product tankers”, contratti pluriennali che
prevedono il riconoscimento di un nolo prefissato più l’eventuale suddiv isione, con il partner commerciale,
della resa della nave rispetto a tale nolo.
Va inoltre segnalato che v iene attentamente studiato e monitorato il mercato degli strumenti derivati su noli di
navi cisterniere. E’ nostra opinione che, in prospettiva, questo possa diventare un utile strumento di copertura
dei rischi commerciali connessi all’impiego di navi sui mercati “spot”.
RISCHIO DI DANNEGGIAMENTO O PERDITA DEI BENI AZIENDALI
Il sistema assicurativo di Finaval è ampiamente adeguato a coprire i rischi connessi alla propria operativ ità.
In particolare sono state poste in essere appropriate coperture dei rischi connessi a danni ambientali
eventualmente procurati da accidentali inquinamenti.
La politica di Finaval a riguardo è in linea con le prassi prevalenti fra i migliori operatori del settore.
Più in dettaglio la struttura assicurativa include, fra le altre, le seguenti usuali coperture marittime:
“Hull & Machinery”. Tutte le unità di proprietà sono assicurate per danni allo scafo e alla macchina inclusi i
rischi guerra ed eventuali perdite totali. Ogni nave è assicurata almeno per il suo valore d’iscrizione in bilancio
e ampiamente oltre il valore del relativo debito ipotecario.
“Protection & Indemnity”. Tutta la flotta ha una copertura assicurativa contro i rischi da inquinamento e
versamento fino a 1.000 milioni di USD ed illimitata per incidenti che dovessero occorrere all’equipaggio, al
carico ed in generale a terzi. Il sistema assicurativo “P&I” ha carattere mutualistico, pertanto, alla stregua di
qualunque forma di mutua assicurazione, i membri del club condiv idono i benefici di un basso tasso di
sinistrosità complessiva, così come possono essere chiamati a nuovi pagamenti se richiesto.
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RISCHIO RELATIVO ALL’OSCILLAZIONE DEL VALORE DELLE NAVI
Il valore delle navi potrebbe essere soggetto ad oscillazioni dovute ad una serie di fattori , iv i inclusi: variazione
delle condizioni economiche e di mercato che influiscono sull’andamento del settore dei trasporti v ia mare;
concorrenza da parte di altre società operative nel settore del trasporto v ia mare; tipologia e dimensioni delle
navi disponibili; possibilità di utilizzazione di altre modalità di trasporto; incrementi ne ll’offerta di navi cisterna;
costo delle nuove imbarcazioni; entrata in v igore di disposizioni legislative o di natura regolamentare relative
all’acquisto ovvero alla gestione delle navi cisterna; livello di mercato delle tariffe di trasporto; obblighi rel ativ i
alla necessità di adeguamento delle navi vetuste ai requisiti posti dalla normativa applicabile ovvero dagli
standard di mercato; evoluzioni tecnologiche nella progettazione delle nav i e nell’armamento delle stesse.
Qualora, per qualsiasi ragione, la Società dovesse cedere delle navi di proprietà nel corso di una congiuntura
negativa di mercato, la Società stessa potrebbe incorrere in una perdita che potrebbe influire negativamente
sull’attiv ità della stessa, sui risultati operativ i, sui flussi di cassa e sulle condizioni finanziarie della Società
medesima.
Al contrario, qualora la Società decida di procedere all’acquisto di ulteriori navi durante una congiuntura
positiva di mercato per i prezzi di tale tipologia di imbarcazioni, il prezzo d’acquisto potrebbe subire un
incremento, influendo così negativamente sull’attività della Società medesima, sui risultati operativi, sui flussi di
cassa e sulle condizioni finanziarie della stessa.
RISCHIO TASSI DI INTERESSE
La strategia di Finaval è quella di coprire fino a circa il 40%-50% del proprio indebitamento a m/l termine,
tramite operazioni con caratteristiche diverse la cui combinazione consenta di minimizzare l’impatto sulla
gestione finanziaria delle oscillazioni dei tassi di interesse.
RISCHIO DI CAMBIO (Euro/USD)
Il settore armatoriale presenta fra le proprie tipicità quella di agire in un mercato di riferimento globale, nel
quale una quota consistente delle ordinarie transazioni commerciali, nonché la quasi totalità delle
negoziazioni per la compravendita delle navi e la stipula dei relativ i contratti di finanziamento, sono regolate
in div isa estera (USD). Di contro parte dei costi di struttura, parte dei costi di equipaggio e parte delle
manutenzioni sono definiti in Euro. Si segnala, inoltre, che sono stati stipulati alcuni contratti di finanziamento a
medio termine in Euro. Ne consegue che i risultati economici/finanziari del Gruppo sono in parte influenzati
dalle oscillazioni del rapporto di cambio tra Euro e USD.
In tale contesto economico il Gruppo Finaval, a seguito di una attenta qualificazione del proprio grado di
esposizione al rischio di fluttuazione del tasso di cambio Euro/USD e delle opportunità offerte sui mercati
finanziari, ha definito una propria strategia di copertura che prevede, con riferimento alle ordinarie transazioni
commerciali, una condizione di cosiddetta “copertura naturale”, in quanto il rischio connesso alle fluttuazioni
di valore della fatturazione attiva denominata in USD risulta de facto mitigato dalle corrispondenti variazioni,
di segno opposto, rilevate nei debiti commerciali per la parte denominata in dollaro USA.
ALTRI RISCHI CONNESSI ALLA SICUREZZA ED ALL’INFORMATIVA
Finaval S.p.A. è soggetta a rischi connessi alla sicurezza ed all’informativa. Al fine di prevenire ed attenuare
tale tipologia di rischi, Finaval S.p.A. risulta attiva in tali ambiti attraverso:
- il Controllo di Gestione.
La Società, al fine di favorire la rintracciabilità e la comprensione dei dati, ha organizzato i propri sistemi interni
di tenuta della contabilità in modo da poter estrapolare dati analitici riferibili alle singole unità economiche ed
FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011
FINAVAL HOLDING SPA Pag. 58
ai singoli centri di costo. Tali dati vengono periodicamente confrontati con i dati di budget in modo da poter
comprendere ed analizzare gli eventuali scostamenti rilevati.
- Il decreto legislativo 231/01
Il decreto legislativo 231/01 prevede la responsabilità della Società per determinati reati commessi nel suo
interesse o vantaggio ad opera di persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di
direzione della stessa o di una sua unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale nonché da
persone che ne esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo (c.d. soggetti in posizione apicale) ovvero
da persone sottoposte alla direzione o alla v igilanza dei soggetti sopraindicati (c.d. soggetti sottoposti all’altrui
direzione).
II decreto, peraltro, agli artt. 6 e 7, prevede che la Società:
1) non risponde per i reati commessi dai soggetti in posizione apicale se prova che:
a) l’organo dirigente ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, modelli di
organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi;
b) il compito di v igilare sul funzionamento e l’osservanza dei modelli e di curare il loro aggiornamento è stato
affidato ad un organismo dell’ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo;
c) le persone hanno commesso il reato eludendo fraudolentemente i modelli di organizzazione e di gestione;
d) non v i è stata omessa o insufficiente v igilanza da parte dell’organismo di cui alla lettera b);
2) risponde per i reati commessi dai soggetti sottoposti all’altrui direzione se la commissione del reato è stata
resa possibile dall’inosservanza degli obblighi di direzione o v igilanza, dovendosi escludere in ogni caso
l’inosservanza degli obblighi di direzione o v igilanza se l ’ente, prima della commissione del reato, ha adottato
ed efficacemente attuato un modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire reati della
specie di quello verificatosi.
Finaval SpA, con delibera del Consiglio di Amministrazione in data 5-10-05, ha stabilito di dotarsi di un modello
di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del decret o legislativo 8.6.2001 n. 231.
Tale modello è stato certificato in data 1 marzo 2006 ad opera del RINA.
A prescindere dagli obblighi normativ i e organizzativ i Finaval si è comunque dotata di un codice etico,
insieme di diritti, doveri e responsabilità della società finalizzati a promuovere, raccomandare o v ietare
determinati comportamenti.
La protezione dati personali
Finaval SpA, ottemperando alle disposizioni contenute del Decreto Legislativo n°196 del 30 giugno 2003
“Codice in materia di protezione dei dati personali“, ha redatto e approvato il Documento Programmatico
sulla Sicurezza.
Il Documento contiene la prev isione di misure di sicurezza tali da ridurre al minimo i rischi di distruzione o
perdita, anche accidentale, di dati personali, di accesso non autorizzato o di trattamento non consentito o
non conforme alle finalità della raccolta dei dati stessi, intendendosi per misure di sicurezza il complesso degli
accorgimenti tecnici, informatici, organizzativ i, logistici e procedurali di sicurezza.”
(*) Estratto dal Bilancio Consolidato 2011 della Società Finaval S.p.A..
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I RAPPORTI CON LE SOCIETA’ DEL GRUPPO
IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE
Si ev idenziano di seguito i più significativ i e rilevanti rapporti economici e patrimoniali nei confronti delle
società controllate e collegate:
crediti Finaval S.p.A. verso Logeco S.r.l.: Usd 204 migliaia;
debiti Finaval S.p.A. verso Novamar International Scarl: Usd 252 migliaia.
Non si segnalano operazioni per valori diversi da quelli di mercato.
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ALTRE INFORMAZIONI
ATTIVITA’ DI RICERCA E SVILUPPO
SITIE:
Nel corso del 2011, la società ha sv iluppato l’ordinaria attività di ricerca di base, perseguendo l’ottimizzazione
del processo produttivo, ricercando nel contempo la massima flessibilità produttiva, che da sempre la
caratterizza.
FINAVAL:
Premettendo che le attività svolte dalla Società, ascrivibili al titolo “Ricerca e Sv iluppo” non sono assimilabil i a
quelle che istituzionalmente si definiscono tali, numerose sono le iniziative che in ambito formativo sono state
sv iluppate per garantire una crescita costante delle competenze possedute dal personale navigante e non,
in ragione del fatto che una maggiore competenza garantisce sempre maggiori performances di eccellenza
in ambito di conduzione tecnica delle navi, di sicurezza del trasporto e di rispetto delle condizioni ambientali
legate alla navigazione. Nel settore della formazione la Società sta investendo ingenti risorse economiche ed
umane che si traducono in piani formativ i specifici per il personale degli uffici “operativo”, “commerciale” ed
“equipaggi”, per quanto riguarda il personale navigante è stata attivata una convenzione con “Italian
Maritt ime Academy Technologies” di Marina di Ischitella (CE) per la realizzazione di tutti i corsi legati alla
navigazione, siano essi obbligatori per legge che definiti tali per policy aziendale. Finaval, inoltre, consapevole
che i concetti di benessere si sono evoluti, offre serv izi di assistenza al suo personale, al fine di aiutarlo ad
essere fisicamente e mentalmente pronti di offrire alte prestazioni e dedizione ed ha avviato innumerevoli
progetti di sv iluppo della politica di gestione delle risorse umane quali:
Healthy ship;
Politiche favorevoli alla famiglia;
Integrazione culturale;
Formazione dei giovani talenti di mare;
Computer formazione base (CBT).
AZIONI PROPRIE E AZIONI O QUOTE DI SOCIETA’ CONTROLLANTI
La società non ha posto in essere operazioni di acquisto e vendita aventi per oggetto azioni o quote di
società controllanti, né ha compravenduto nel corso dell’esercizio azioni proprie.
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STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
Import i in migliaia di Euro
ATTIVITA' 31-dic-11 31-dic-10 NOTE
ATTIVITA' NON CORRENTI
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Flotta 328.486 390.444 A
Flotta in costruzione 0 12.765 B
Altri beni 9.979 12.932 C
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 13.249 13.052 D
ATTIVITA' FINANZIARIE
Altri crediti e depositi cauzionali 1.746 2.312 E
Partecipazioni 7.613 7.481 F
Attività per imposte anticipate 253 656 G
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 361.326 439.642
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze olii combustibili, lubrificanti e serv izi in corso 2.594 4.420 H
Crediti commerciali 8.725 13.248 I
Altri crediti 1.642 3.293 L
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 20.028 11.964 M
Strumenti finanziari derivati 354 340 N
Crediti tributari 1.228 1.351 O
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 34.571 34.616
Attività non correnti possedute per la vendita 0 7.287 P
TOTALE ATTIVITA' 395.897 481.546
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STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
Import i in migliaia di Euro
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 31-dic-11 31-dic-10 NOTE
PATRIMONIO NETTO
Capitale Sociale 30.000 30.000 I1
Riserva legale 1.565 889 L1
Riserva di Conversione 18.038 13.801 M1
Riserva di Consolidamento 18.033 17.463 N1
Altre riserve 29.257 20.015 O1
Riserva Cash Flow hedge -5.974 -2.274 P1
Ris. fair value Attività Finanz. Disponibili per la Vendita -3.406 -1.363 Q1
Utili (perdite) portati a nuovo 26.705 32.956 R1
Utile (perdita) d'esercizio -23.613 5.656 S1
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 90.605 117.142
Capitale e riserve di terzi 30.353 30.708
Utile (perdita) dell'esercizio di pertinenza di terzi -8.394 -406
TOTALE PATRIMONIO NETTO 112.564 147.444
PASSIVITA' NON CORRENTI
Debiti bancari 204.462 241.500 A1
Fondi relativi al personale 630 864 B1
Imposte differite passive 510 333 C1
Fondo oneri e spese future 57 91 D1
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti bancari 53.166 66.556 E1
Strumenti finanziari derivati 8.049 4.774 N
Debiti commerciali 11.084 13.222 F1
Altri debiti 4.657 6.112 G1
Debiti tributari 718 650 H1
TOTALE PASSIVITA' 283.333 334.102
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 395.897 481.546
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CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
Import i in migliaia di Euro
31-dic-11 31-dic-10 NOTE
Ricavi netti 74.833 84.270 1
Costi operativ i -49.720 -51.541 2
MARGINE DI CONTRIBUZIONE FLOTTA 25.113 32.729 3
Costi di struttura -7.642 -9.249 4
Altri ricavi/costi 1.034 808 5
Risultato Compravendita Attività Non Correnti -24.983 6.451 6
MARGINE OPERATIVO LORDO -6.478 30.739 7
Ammortamenti -17.600 -19.196 8
Valutazione al fair value attività non correnti destinate alla vendita 0 -3.959 9
Svalutazione crediti 0 -91 10
MARGINE OPERATIVO -24.078 7.493 11
Gestione finanziaria -7.181 -1.215 12
UTILE ANTE IMPOSTE -31.259 6.278
Imposte dell'esercizio -409 -424
Imposte differite -339 26
UTILE NETTO DELLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO -32.007 5.879 13
Utile (perdita) Netto delle Attività Operative Cessate 0 -630 14
UTILE NETTO -32.007 5.249
Utile netto di terzi -8.394 -406
UTILE NETTO DI GRUPPO -23.613 5.656
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PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
Valori in migliaia di Euro 31-dic-11 31-dic-10
Utile netto -23.613 5.656
Mov imentazione Riserva IAS 21 2.819 9.267
Mov imentazione Riserva Cash Flow hedge -3.700 -3.976
Mov imentazione Ris. fair value Attività Finanz. Disponibili per la Vendita -2.043 -375
Utile netto complessivo -26.537 10.572
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI INTERVENUTE NEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO (MEDIANTE EVIDENZIAZIONE DELL’UTILE NETTO COMPLESSIVO)
Valori in migliaia di Euro 31-dic-11 31-dic-10
Patrimonio iniziale 117.142 106.770
Utile netto complessiv o -26.537 10.572
- di cui Utile netto -23.613
- di cui mov imentazione Riserva IAS 21 2.819
- di cui mov imentazione Riserva Cash Flow hedge -3.700
- di cui mov imentazione Ris. fair v alue Attività Finanz. Disponibili per la Vendita -2.043
Distribuzione dividendi 0 -200
Patrimonio finale 90.605 117.142
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PROSPETTO DELLE VARIAZIONI INTERVENUTE NEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
Im por t i in m igliaia di Eur o
Capitale Riserva legale
Riserva di conversione
Riserva di consolidam
ento
Altre riserve
Ris. Cash flow
Hedge
Ris. Fair Value
(AFS)
Utili (Perd.) a nuovo
Risultato esercizio
Patr. netto Gruppo
Patr. Netto di terzi
Patrimonio
netto
Saldo al 31 dicembre 2009 30.000 858 1.440 16.193 20.215 1.702 -988 34.170 3.181 106.770 28.210 134.980
Destinazione risultato dell’esercizio 2009
31 3.150 -3.181 0 0
Variaz. fair v alue derivati di copertura e delle attiv ità finanz. disponibili per la v endita al netto dell'effetto fiscale
-3.976 -375 -4.351 -4.351
Mov imentazione riserv a di conv ersione
12.361 1.270 -4.364 9.267 2.498 11.766
Distribuzione dividendi -200 -200 -200
Risultato di periodo 5.656 5.656 -406 5.249
Saldo al 31 dicembre 2010 30.000 889 13.801 17.463 20.015 -2.274 -1.363 32.956 5.656 117.142 30.302 147.444
Destinazione risultato dell’esercizio 2010 677 9.242 -4.264 -5.656 0 0 Variaz. fair v alue derivati di copertura e delle attiv ità finanz. disponibili per la v endita al netto dell'effetto fiscale -3.700 -2.043 -5.743 -5.743
Mov imentazione riserv a di conv ersione 4.236 571 -1.987 2.819 51 2.871
Risultato di periodo -23.613 -23.613 -8.394 -32.007
Saldo al 31 dicembre 2011 30.000 1.566 18.037 18.034 29.257 -5.974 -3.406 26.705 -23.613 90.605 21.959 112.564
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IN MONETA FUNZIONALE (USD)
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STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
Import i in migliaia di Usd
ATTIVITA' 31-dic-11 31-dic-10 NOTE
ATTIVITA' NON CORRENTI
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Flotta 425.028 521.711 A
Flotta in costruzione 0 17.056 B
Altri beni 12.912 17.280 C
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 17.143 17.440 D
ATTIVITA' FINANZIARIE
Altri crediti e depositi cauzionali 2.259 3.090 E
Partecipazioni 9.851 9.996 F
Attività per imposte anticipate 327 877 G
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 467.520 587.450
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze olii combustibili, lubrificanti e serv izi in corso 3.356 5.906 H
Crediti commerciali 11.289 17.702 I
Altri crediti 2.125 4.400 L
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 25.914 15.986 M
Strumenti finanziari derivati 458 455 N
Crediti tributari 1.589 1.806 O
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 44.731 46.255
ATTIVITA' NON CORRENTI POSSEDUTE PER LA VENDITA 0 9.737 P
TOTALE ATTIVITA' 512.251 643.442
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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 69
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
Import i in migliaia di Usd
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 31-dic-11 31-dic-10 NOTE
PATRIMONIO NETTO
Capitale Sociale 38.817 40.086 I1
Riserva legale 2.026 1.187 L1
Riserva di Conversione 25.052 18.637 M1
Riserva di Consolidamento 23.334 23.334 N1
Altre riserve 37.856 26.743 O1
Riserva Cash Flow hedge -7.730 -3.039 P1
Ris. fair value Attività Finanz. Disponibili per la Vendita -4.408 -1.821 Q1
Utili (perdite) portati a nuovo 34.553 44.036 R1
Utile (perdita) d'esercizio -32.265 7.362 S1
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 117.235 156.525
Capitale e riserve di terzi 39.822 41.073
Utile (perdita) dell'esercizio di pertinenza di terzi -11.410 -584
TOTALE PATRIMONIO NETTO 145.647 197.014
PASSIVITA' NON CORRENTI
Debiti bancari 264.554 322.693 A1
Fondi relativi al personale 815 1.154 B1
Imposte differite passive 660 445 C1
Fondo oneri e spese future 73 121 D1
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti bancari 68.791 88.933 E1
Strumenti finanziari derivati 10.415 6.380 N
Debiti commerciali 14.342 17.667 F1
Altri debiti 6.026 8.167 G1
Debiti tributari 928 868 H1
TOTALE PASSIVITA' 366.604 446.428
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 512.251 643.442
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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 70
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
Import i in migliaia di Usd
31-dic-11 31-dic-10 NOTE
Ricavi netti 104.219 112.014 1
Costi operativ i -69.214 -68.475 2
MARGINE DI CONTRIBUZIONE FLOTTA 35.005 43.539 3
Costi di struttura -10.640 -12.250 4
Altri ricavi/costi 1.397 1.049 5
Risultato Compravendita Attività Non Correnti -33.834 8.440 6
MARGINE OPERATIVO LORDO -8.072 40.778 7
Ammortamenti -24.544 -25.462 8
Valutazione al fair value attività non correnti destinate alla vendita 0 -5.290 9
Svalutazione crediti 0 -120 10
MARGINE OPERATIVO -32.616 9.906 11
Gestione finanziaria -10.022 -1.756 12
UTILE ANTE IMPOSTE -42.638 8.150
Imposte dell'esercizio -563 -563
Imposte differite -472 41
UTILE NETTO DELLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO -43.673 7.628 13
Utile (perdita) Netto delle Attività Operative Cessate 0 -850 14
UTILE NETTO -43.673 6.778
Utile netto di terzi -11.408 -584
UTILE NETTO DI GRUPPO -32.265 7.362
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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 71
PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
Valori in migliaia di Usd 31-dic-11 31-dic-10
Utile netto -32.265 7.362
Mov imentazione Riserva IAS 21 253 1.529
Mov imentazione Riserva Cash Flow hedge -4.691 -5.492
Mov imentazione Ris. fair value Attività Finanz. Disponibili per la Vendita -2.587 -398
Utile netto complessivo -39.290 3.001
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI INTERVENUTE NEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO (MEDIANTE EVIDENZIAZIONE DELL’UTILE NETTO COMPLESSIVO)
Valori in migliaia di Usd 31-dic-11 31-dic-10
Patrimonio iniziale 156.525 153.812
Utile netto complessiv o -39.290 3.001
- di cui Utile netto -32.265
- di cui mov imentazione Riserva IAS 21 253
- di cui mov imentazione Riserva Cash Flow hedge -4.691
- di cui mov imentazione Ris. fair v alue Attività Finanz. Disponibili per la Vendita -2.587
Distribuzione dividendi 0 -288
Patrimonio finale 117.235 156.525
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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 72
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI INTERVENUTE NEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
Im por t i in m igliaia di Usd
Capitale Riserva legale
Riserva di conversione
Ris. Di cons.nto
Altre riserve
Ris. Cash flow
Hedge
Ris. Fair Value
Utili (Perd.) a nuovo
Risultato esercizio
Patr. netto
Gruppo
Patrim. Di terzi
Totale Patrim.
Saldo al 31 dicembre 2009 43.218 1.236 2.724 23.327 29.120 2.453 -1.423 49.223 3.934 153.812 40.640 194.452
Destinazione risultato dell’esercizio 2009 45 3.889 -3.934 0 0
Variaz. fair v alue derivati di
copertura e delle attiv ità finanz. disponibili per la v endita al netto dell'effetto fiscale -5.492 -398 -5.890 -5.890 Mov imentazione riserv a di conv ersione -3.132 -93 15.913 7 -2.089 -9.076 1.529 433 1.962
Distribuzione dividendi -288 -288 -288
Risultato di periodo 7.362 7.362 -584 6.778
Saldo al 31 dicembre 2010 40.086 1.187 18.637 23.334 26.743 -3.039 -1.821 44.036 7.362 156.525 40.489 197.014
Destinazione risultato dell’esercizio 2010 905 12.350 -5.893 -7.362 0 0
Variaz. fair v alue derivati di copertura e delle attiv ità finanz. disponibili per la v endita al netto dell'effetto fiscale -4.691 -2.587 -7.277 -7.277 Mov imentazione riserv a di conv ersione -1.269 -66 6.415 0 -1.238 -3.590 253 -667 -414
Risultato di periodo -32.265 -32.265 -11.410 -43.676
Saldo al 31 dicembre 2011 38.817 2.025 25.052 23.334 37.856 -7.730 -4.408 34.553 -32.265 117.235 28.412 145.647
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RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
Import i in migliaia di Usd
Attività Operativa 31-dic-11 31-dic-10
Risultato delle attività in funzionamento -43.673 7.628 Rettifiche per: - Rettifiche di v alore delle attività finanziarie 71 37 - Valutazione al fair v alue attività non correnti destinate alla vendita 0 5.290 - Imposte sul reddito 1.035 522 - (Prov enti)/Oneri Finanziari 10.021 1.756 - Ammortamento delle attiv ità materiali non correnti 24.539 25.396
- Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 5 66 - Accantonamento TFR 538 331 - Accantonamenti Fondi oneri e spese future 84 79 - Risultato Compravendita Attività Non Correnti 33.834 -8.440
- Ris. Attiv ità Oper. Cessate netto del Ris. Compravendita di Attiv ità Non Correnti 0 -850 - (Prov enti)/Oneri Finanziari delle Attiv ità Operative Cessate 0 0
Flusso di cassa dell'Attività Operativa prima delle variazioni del cap. circ 26.456 31.816
Proventi/(Oneri) Finanziari al netto degli Utili (Perdite) su cambi da conversione e
degli effetti degli IAS 39 e 32 -12.577 -8.333
(Incremento) / Decremento dei crediti commerciali 6.412 -5.836
Incremento / (Decremento) dei debiti commerciali -3.325 -442
(Incremento) / Decremento delle rimanenze 2.549 -3.652
(Incremento) / Decremento di altre attiv ità/passività correnti 134 -1.390
(Incremento) / Decremento di crediti e debiti tributari -758 -710
Incremento (Decremento) Fondi oneri e spese future e TFR -1.009 183
Incremento/(Decremento) di attività per imp. anticipate e del f.do imp. differite 765 -271
Flusso di cassa del capitale circolante 4.769 -12.117
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'Attività Operativa (A) 18.647 11.366
Attività di Investimento
(Inv estimenti)/Disinvestimenti in immobilizzazioni immateriali 292 -2.123
(Inv estimenti)/Disinvestimenti in immobilizzazioni materiali 59.733 -76.552
(Inv estimenti)/Disinvestimenti in attività finanziarie 5.595 23.675
(Inv estimenti)/Disinvestimenti in attività non correnti possedute per la vendita 9.737 -9.738
Dismissione delle Attiv ità Operative Cessate 0 0
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'Attività di Investimento (B) 75.357 -64.738
Attività di Finanziamento
Variazione di debiti bancari -78.280 29.821
Variazioni del Patrimonio Netto -7.695 -4.217
Flusso di cassa generato/(assorbito) dall'Attività di Finanziamento (C ) -85.975 25.604
Flusso monetario generato/(assorbito) del periodo (A+B+C) 8.030 -27.768
Effetto delle v ariazioni nei tassi di cambio delle v alute estere (D) 1.897 6.593
Disponibilità liquide a inizio periodo (E) 15.986 37.160
Disponibilità liquide a fine periodo (A+B+C+D+ E) 25.914 15.986
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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 75
FINAVAL HOLDING SPA
Area e criteri di consolidamento
Principi contabili e criteri di valutazione
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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 76
Introduzione
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2011 comprende il bilancio di Finaval Holding S.p.A., Società
Capogruppo, e quello delle controllate nelle quali Finaval Holding S.p.A. detiene direttamente o
indirettamente più del 50% del capitale, nonché quelli delle società in Joint Venture con gruppi terzi.
La data di riferimento del bilancio consolidato coincide con la data di riferimento del bilancio della
Capogruppo e delle società controllate.
Ove necessario i bilanci intermedi delle società incluse nel consolidamento sono stat i opportunamente
rettificati per tener conto dei criteri di valutazione adottati dalla Società Capogruppo.
Si segnala che, in considerazione delle caratteristiche dell’attiv ità svolta, la Capogruppo ha ritenuto
opportuno in sede di redazione del bilancio consolidato adottare il dollaro statunitense quale valuta
funzionale. La procedura di conversione prospettica dei dati contabili alla data del 1° gennaio 2008 è stata
eseguita come indicato nello IAS 21 e come più diffusamente illustrato nel proseguo del presente documento.
Tutti i valori delle voci di bilancio sono espressi in migliaia di Euro o Usd a seconda dei casi.
Area di consolidamento, variazioni ed esclusioni al 31 dicembre 2011
L’elenco delle partecipazioni consolidate con il metodo integrale e con il metodo proporzionale è riportato
nelle tabelle a seguire:
(im por t i in m igliaia)
Società Metodo di
consolidamento
% di possesso Sede Capitale
Sociale
Finaval Holding S.p.A. Integrale Controllante Roma Euro 30.000
Finaval S.p.A. (gruppo) Integrale 75% Roma Euro 32.293
Viann Log Lda (gruppo) Proporzionale 50% Madeira Euro 5
F.H. Bertling Logistic Italy S.r.l. Proporzionale 50% Milano Euro 100
Laraf S.r.l. Integrale 47,5% Roma Euro 10
Elle S.r.l. Proporzionale 23%
(49%in capo a Laraf) Campegine Euro 65
Aurora 2010 S.r.l. Proporzionale 50% Roma Euro 10
Sitie Impianti industriali S.p.A.
(gruppo) Proporzionale
25%
(50%in capo ad Aurora 2010)
Ferrara Euro 4.000
Finaval Real Estate S.r.l. Integrale 75% Roma Euro 10
Rispetto al 31 dicembre 2010 si segnalano le seguenti variazioni intervenute nell’area di consolidamento:
la cessione da parte di Laraf S.r.l. nel mese di agosto 2010, di una percentuale di partecipazione pari al
50% del capitale sociale di LP Drilling S.r.l., precedentemente consolidata proporzionalmente in capo a
Laraf S.r.l.;
la cessione di una partecipazione del 50% in F.H. Bertling Logistic Italy S.r.l. precedentemente denominata
Finaval Offshore S.r.l. e posseduta al 100%. Per effetto di tale cessione il metodo di consolidamento della
Società in oggetto si è modificato da integrale a proporzionale.
FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011
FINAVAL HOLDING SPA Pag. 77
Criteri e principi di consolidamento al 31 dicembre 2011
Le im prese controllate
Le società controllate sono le imprese in cui il Gruppo ha il potere di determinare, direttamente o
indirettamente, le scelte amministrative e gestionali, le politiche finanziarie e operative e di ottenerne i relativ i
benefici. Generalmente l’esistenza del controllo si presume quando il Gruppo detiene, direttamente o
indirettamente, più della metà dei diritti di voto esercitabili in assemblea ordinaria.
Le attiv ità e le passiv ità, nonché le componenti posi tive e negative di reddito delle controllate consolidate
con il metodo dell’integrazione globale sono assunte al 100%, eliminando il valore di carico della
partecipazione a fronte del relativo patrimonio netto.
Le partite di debito e credito, quelle dei costi e dei ricavi e tutte le operazioni di ammontare significativo
intercorse tra le società incluse nell’area di consolidamento sono eliminate.
Le eventuali quote di patrimonio netto e del risultato d’esercizio di pertinenza di terzi sono esposte
separatamente nel bilancio consolidato.
I risultati economici delle imprese controllate acquisite o cedute nel corso dell’esercizio sono inclusi nel conto
economico consolidato dall’effettiva data di acquisizione fino all’effettiva data di cessione.
Le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da cessioni infragruppo di beni strumentali sono elise, ove ritenute
significative.
Joint Venture
Le Joint Venture sono imprese in cui il Gruppo esercita un controllo congiunto in base ad un accordo
contrattuale, laddove per controllo congiunto si intende la condiv isione per contratto del controllo su
un’attiv ità economica ed esiste solo quando le decisioni strategiche finanziarie e operative dell’attiv ità
richiedono il consenso unanime delle parti che condiv idono il controllo. Le partecipazioni in Joint Venture
sono, di regola, consolidate con il metodo proporzionale a partire dalla data in cui si verifica il controllo
congiunto e fino alla data in cui tale controllo v iene a cessare.
Partecipazioni in im prese collegate
Le società collegate sono imprese nelle quali il Gruppo è in grado di esercitare un’influenza notevole nella
definizione delle scelte gestionali e amministrative, pur non avendone né il controllo né il controllo congiunto.
Le partecipazioni in imprese collegate sono rilevate nel bilancio consolidato mediante l’utilizzo del metodo del
patrimonio netto.
Di seguito è descritta la metodologia di applicazione del metodo del patrimonio netto:
- il valore contabile delle partecipazioni è allineato al patrimonio netto della società partecipata rettificato,
ove necessario, per riflettere l’applicazione di principi contabili conformi a quelli applicati dalla
Capogruppo e comprende, ove applicabile, l’iscrizione dell’eventuale avv iamento indiv iduato al
momento dell’acquisizione;
- gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono contabilizzati nel conto economico del bilancio
consolidato dalla data in cui l’influenza notevole ha avuto inizio e fino alla data in cui essa cessa. Ne l caso
in cui, per effetto delle perdite, la società ev idenzi un patrimonio netto negativo, il valore di carico della
partecipazione è annullato e l’eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo è rilevata in un apposito
fondo solo nel caso in cui il Gruppo si sia impegnato ad adempiere ad obbligazioni legali o implicite
FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011
FINAVAL HOLDING SPA Pag. 78
dell’impresa partecipata o comunque a coprirne le perdite. Le variazioni di patrimonio netto delle società
partecipate non determinate dal risultato di conto economico sono contabilizzate di rettamente a rettifica
delle riserve di patrimonio netto;
- gli utili non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo e società partecipate sono
eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nelle società partecipate,
laddove ritenuti non irrilevanti. Le perdite non realizzate sono eliminate ad eccezione del caso in cui esse
siano rappresentative di riduzione di valore.
Rispetto agli enunciati criteri generali di inclusione delle partecipazioni in consolidato, si ev idenzia che:
la Joint Venture “Novamar International Scarl in liquidazione” è stata valutata con il metodo del
patrimonio netto;
le Società Logeco, Gestione 1; Sitie Caspian e Delledsono state valutate al costo;
la Società Sitie Arabia è stata valutata al patrimonio netto;
a tale riguardo, si segnala come non si sia proceduto all’inclusione di tal i partecipazioni nell’area di
consolidamento in quanto tale inclusione sarebbe comunque risultata irrilevante ai fini della
rappresentazione veritiera e corretta;
la Società Laraf S.r.l. è stata consolidata secondo il metodo integrale in quanto la maggioranza del
capitale sociale della società (e quindi il controllo) risulta riconducibile direttamente o indirettamente alla
Finaval Holding, considerando a tal fine alcune figure manageriali appartenenti al Consiglio di
Amministrazione di quest’ultima;
la Società Elle S.r.l. è stata consolidata in capo a Laraf S.r.l.. secondo il metodo proporzionale in quanto la
gestione della società risulta assimilabile ad una joint venture.
Aggregazioni di im prese
Le aggregazioni di imprese sono contabilizzate utilizzando il metodo dell’acquisto (purchase accounting
m ethod) prev isto dall’IFRS 3.
Il costo dell’aggregazione d’imprese è calcolato alla data di acquisizione in considerazione del fair value
delle attività consegnate e/o delle passiv ità assunte e degli strumenti di patrimonio emessi al fine di ottenerne
il controllo. Si rileva inoltre il fair value delle attiv ità e passiv ità acquisite che v iene confrontato con il costo
come precedentemente definito. La differenza positiva tra il costo d’acquisto e la quota parte del fair value
delle attiv ità e passiv ità potenziali identificabili all’acquisto è rilevata come avviamento.
Qualora la differenza sia negativa, successivamente ad un riesame della valutazione delle attiv ità e passiv ità
acquisite, questa v iene imputata al conto economico.
FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011
FINAVAL HOLDING SPA Pag. 79
Principi contabili e criteri di valutazione
Il bilancio consolidato di Gruppo chiuso al 31 dicembre 2011 è stato redatto, in continuità con l’esercizio
precedente, in conformità ai Principi Contabili Internazionali (“IAS/IFRS”) emessi dall’International Accounting
Standard Board e omologati dall’Unione Europea.
Le motivazioni di tale decisione discendono da fatto che, a partire dall’esercizio 2007, la controllata Finaval
S.p.A. - che rappresenta la parte assolutamente preponderante del bilancio consolidato del Gruppo Finaval
Holding - redige i propri Bilanci, separato e consolidato, sulla base degli IAS/IRFS , e che pertanto non sarebbe
in grado di mettere a disposizione della Controllante tali documenti predisposti secondo i Principi Contabili
Nazionali. A tale riguardo, si richiama quanto indicato al paragrafo 9.3 del principio contabile n. 17
dell’Organismo Italiano di Contabilità (“OIC “) laddove si legge:“… Nei casi in cui i principi contabili adottati
nei bilanci della società capogruppo e delle partecipate, pur essendo corretti, non siano om ogenei tra
loro,(……), l’om ogeneità o arm onizzazione può essere ottenuta apportando in sede di consolidam ento
opportune rettifiche per riflettere i principi contabili adottati dalla società capogruppo e riflessi nel suo bilancio
d’esercizio, se essa rappresenta la parte preponderante del gruppo, ovvero dalle m aggiori società del
gruppo se la società capogruppo da sola rappresenta una parte m inoritaria del gruppo….”
Si segnala inoltre, quale ulteriore motivazione alla base della scelta di adottare gli IAS/IFRS nella redazione del
bilancio consolidato, la prevalente operat ività del Gruppo nel mercato internazionale e l’abituale esistenza di
rapporti con società, banche e assicurazioni situate in paesi diversi dall’Italia. Si rit iene, pertanto, che l’utilizzo
di corretti principi contabili internazionali riconosciuti, quali gli IAS/IFRS, meglio assolva alla finalità
dell’informativa finanziaria di Gruppo nei confronti dei sui principali fruitori.
La valutazione delle voci di bilancio è stata effettuata ispirandosi alla prospettiva della continuazione
dell’attività aziendale e tenendo conto della funzione economica di ciascuno degli elementi dell’attivo e del
passivo.
Il Bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, ad eccezione di alcuni strumenti finanziari
che sono iscritti in bilancio al fair value.
Nella predisposizione dei bilanci consolidati al 31 dicembre 2011 e al 31 dicembre 2010, il Gruppo si è avvalso
di alcune delle opzioni consentite dai principi contabili internazionali. In particolare:
- Schem i di Bilancio e altri prospetti : nello stato patrimoniale le attiv ità e le passiv ità sono presentate
secondo il criterio “correnti/non correnti”, mentre per il conto economico è stato adottato lo schema per
natura.
- Rendiconto finanziario: è stato predisposto con il metodo indiretto.
- Benefici per i dipendenti: come previsto dallo IAS 19, il Gruppo ha deciso di contabilizzare tutti gli utili e le
perdite attuariali cumulati esistenti al 1 gennaio 2005 e di non adottare il cosiddetto “metodo del
corridoio” per gli utili e le perdite attuariali che si sono generati e di genereranno successivamente a tale
data, ritenendo che le variazioni attuariali non producano impatti significativi sul conto economico tali da
giustificare il ricorso alla facilitazione prevista dal “corridoio”.
- Im m obilizzazioni m ateriali e im m ateriali: secondo quanto consentito dallo IAS 16 (Immobili, impianti e
macchinari) e dallo IAS 38 (Attiv ità immateriali), le immobilizzazioni materiali e immateriali sono valutate
con il metodo del costo anche successivamente alla iscrizione iniziale.
- Criteri di conversione di poste in valuta: si premette che il bilancio consolidato è stato redatto adottando il
dollaro statunitense quale moneta funzionale. Tale scelta è stata effettuata in funzione dell’adozione, nel
FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011
FINAVAL HOLDING SPA Pag. 80
corso del 2008 del dollaro statunitense quale moneta funzionale da parte della controllata Finaval S.p.A.
la quale rappresenta la parte assolutamente preponderante del bilancio consolidato del Gruppo Finaval
Holding. Tale scelta è stata effettuata in considerazione degli effetti derivanti dal piano di investimenti e
disinvestimenti attuato nel corso di tale anno e delle scelte effettuate in termini di impiego delle nuove
unità navali, tenuto conto del considerevole impiego della flotta attraverso la sottoscrizione di contratti
attiv i denominati in Usd e che sia i costi operativ i che i costi ed i pagamenti di natura finanziaria che il
Gruppo sostiene sono prevalentemente sostenuti in Usd. Tali circostanze hanno indotto, quindi, la
Capogruppo a variare la propria valuta funzionale da Euro ad Usd applicando la relativa procedura di
conversione prospettica dei dati al 1 gennaio 2008, secondo quanto indicato e stabilito dallo IAS 21.
In particolare, la conversione prospettica ha implicato per il Gruppo:
- la conversione in Usd di tutte le voci patrimoniali utilizzando il tasso di cambio alla data di applicazione
(1 gennaio 2008 – 1,4721);
- la fissazione degli importi convertiti in Usd per gli elementi non monetari, quale loro costo storico.
Si precisa, peraltro, che la Capogruppo, essendo soggetta alla normativa nazionale in tema di tenuta
delle scritture contabili, prosegue nella tenuta della contabilità in Euro provvedendo in sede di redazione
del Bilancio consolidato alla conversione di tutti gli importi nella valuta funzionale Usd in modo da produrre
i medesimi effetti che si sarebbero avuti se gli elementi fossero stati inizialmente registrati nella predetta
valuta funzionale Usd.
In sostanza, a prescindere dalle registrazioni effettuate nel corso dell’anno, in sede di redazione del
Bilancio consolidato, le operazioni in valuta estera (intendendo a tal riguardo qualsiasi valuta diversa dalla
valuta funzionale Usd) sono rilevate al tasso di cambio in v igore alla data dell’operazione. Qualora
sussistano attività e passiv ità monetarie in valuta estera, queste vengono convertite al tasso di cambio in
essere alla data di riferimento del bilancio. Le differenze di cambio che si generano in seguito
all’estinzione di poste monetarie o alla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano s tate
convertite al momento della rilevazione iniziale nell’esercizio vengono imputate al conto economico.
- Bilancio di presentazione: Il Gruppo si avvale della possibilità di presentare il bilancio consolidato in una
moneta diversa dalla valuta funzionale. In particolare, la Capogruppo presenta il proprio bilancio
consolidato in Euro. Ne deriva che i valori esposti nella situazione patrimoniale-finanziaria ed il risultato
economico relativ i all’esercizio chiuso al 31/12/2011 sono stati convertiti in Euro, quale moneta di
presentazione, utilizzando le seguenti procedure:
- le attività e passiv ità sono state convertite al cambio Usd/Euro in essere al 31/12/2011, pari ad 1,2939;
- i ricavi ed i costi sono stati convertiti ai tassi di cambio in v igore alle date delle operazioni;
- gli ammortamenti sono stati convertiti al cambio medio del periodo cui fanno riferimento;
- tutte le differenze cambio risultanti dalle procedure di cui ai precedenti punti sono state rilevate in
una componente separata di patrimonio netto denominata “Riserva di conversione IAS 21”.
I principali criteri di valutazione adottati nella predisposizione del presente bilancio consolidato sono i seguenti:
- la flotta è valutata al costo di acquisto al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite
di valore.
Il costo comprende il prezzo contrattuale e tutti gli altri oneri direttamente attribuibili al bene e sostenuti
prima che il cespite risulti nelle condizioni idonee per essere utilizzato.
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Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria sono direttamente imputati al
conto economico dell’esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento,
ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata
esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come
attiv ità o parte di una attiv ità applicando il criterio del “com ponent approach”.
I costi di sostituzione di componenti relativ i a beni complessi sono imputati all’attivo dello stato
patrimoniale ed ammortizzati secondo la loro v ita utile residua mentre il valore residuo del componente
oggetto di sostituzione v iene imputato a conto economico. In particolare le navi sono soggette a
periodiche soste (generalmente in un periodo intercorrente tra 30 e 60 mesi) durante le quali vengono
sostenuti costi di riparazione e manutenzione che vengono separatamente capitalizzati e ammortizzati
lungo il periodo intercorrente tra una sosta in bacino e la successiva (cosiddetto “dry dock”).
I contributi pubblici concessi a fronte di investimenti nella flotta sono classificati a diretta riduzione delle
navi cui i contributi stessi si riferiscono.
L’ammortamento della flotta è determinato sulla base del costo di ciascuna unità, diminuito del valore
netto stimato, ricavabile dalla sua demolizione. Gli ammortamenti vengono quindi calcolati dal momento
dell’entrata in funzione del bene, sulla base di una v ita economico-tecnica pari a 25 anni. Per i beni
entrati in funzione nel corso dell’esercizio l’ammortamento v iene calcolato pro-giorni sulla base della data
in cui questo possa considerarsi “disponibile per l’uso”, intendendosi a tal fine la possibilità di utilizzo
dell’unità navale per la navigazione.
- Tra le im m obilizzazioni m ateriali, alla voce flotta in costruzione, vengono rilevati, sulla base degli esborsi
effettivamente sostenuti, gli anticipi corrisposti e i primi costi sostenuti relativamente alla nuova flotta in
costruzione.
- I fabbricati, i m obili, gli arredi, le m acchine ed attrezzature per uffici e gli autom ezzi sono valutati al costo
di acquisto al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdit e di valore. Il costo include
ogni onere direttamente sostenuto per predisporre le attiv ità al loro utilizzo.
Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni sono direttamente imputati al conto economico
dell’esercizio in cui sono sostenuti. I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione, aventi natura
incrementativa delle attiv ità materiali, sono imputati all’attivo patrimoniale.
Le aliquote di ammortamento annuali utilizzate sono le seguenti:
Descrizione categoria Criterio Aliquota %
Fabbricati Quote costanti 3%
Impianti e macchinari Quote costanti 10%
Attrezzature industriali e commerciali Quote costanti 15%
Macchine elettrocontabili Quote costanti 20%
Mobili e arredi Quote costanti 12%
Automezzi Quote costanti 25%
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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 82
Nel primo periodo di acquisizione del bene, l’ammortamento v iene ridotto forfetariamente alla metà, in
quanto ciò rappresenta una ragionevole approssimazione della distribuzione temporale degli acquisti nel
corso del periodo stesso.
- Le attività im m ateriali sono costituite da elementi non monetari, priv i di consistenza fisica, chiaramente
identificabili, controllabili ed atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di
acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l’attiv ità al
suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle ev entuali perdite di valore.
- Perdita di valore delle attività m ateriali e im materiali . A ciascuna data di riferimento di bilancio, le attiv ità
materiali ed immateriali con v ita definita sono analizzate al fine di identificare l’esistenza di eventuali
indicatori, rivenienti sia da fonti esterne che interne al Gruppo, di riduzione di valore delle stesse. Se v iene
rilevata l’esistenza di tali indicatori, occorre stimare il valore recuperabile dell’attiv ità per determinare
l’entità dell’eventuale perdita di valore, imputando la relativa svalutazione a conto economico. Quando
non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima il valore recuperabile
dell’unità generatrice di flussi finanziari cui il bene appartiene. Il valore recuperabile di un’attiv ità è il
maggiore tra il valore corrente, al netto dei costi di vendita, ed il suo valore d’uso. Per determinare il
valore d’uso di un’attiv ità si calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri attesi, al lordo delle imposte,
applicando un tasso di sconto che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del
denaro e dei rischi specifici dell’attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore
al valore contabile. Quando, successivamente, una perdita su un’attiv ità v iene meno o si riduce, il valore
contabile dell’attiv ità o dell’unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del
valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata
rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto
immediatamente a conto economico.
- Le attività finanziarie costituite da azioni o quote che non sono possedute con l’intento di rivenderle nel
rispetto dello IAS 39, rientrano nella categoria denominata “attività finanziarie disponibili per la vendita” e
sono valutate al fair value con imputazione a patrimonio netto delle variazioni dei loro valori di fine
esercizio.
- I crediti com m erciali e finanziari, sono rilevati inizialmente al fair value e successivamente al costo
ammortizzato sulla base del tasso di interesse effettivo. Qualora v i sia un’obiettiva ev idenza che un’attiv ità
finanziaria abbia perso valore, l’attività v iene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei
flussi di cassa ottenibili in futuro.
L’ammontare della perdita, rilevata a conto economico, sarà pari alla differenza tra il valore contabile
dell’attiv ità ed il valore attuale dei futuri flussi di cassa stimati, attualizzati utilizzando il tasso di interesse
effettivo.
Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attiv ità
viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall’applicazione del costo
ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.
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Il valore dei crediti è rettificato, laddove ritenuto necessario, attraverso l’iscrizione di appositi fondi
svalutazione crediti per tenere conto del rischio di inesigibilità dei crediti stessi.
- I contratti di noleggio a scafo nudo (Bare Boat) sono di norma considerati come locazioni operative ed i
canoni, attiv i o passiv i, vengono imputati a conto economico per la quota di competenza.
Qualora fossero configurabili come locazioni finanziarie, ai sensi dello IAS 17, il locatario iscriverà il bene fra
le immobilizzazioni materiali con contropartita il debito finanziario verso il locatore ed il locatore
provvederà ad eliminare il bene dal bilancio e a rilevare il credito finanziar io nei confronti del locatario.
I canoni di noleggio a scafo nudo saranno, infine, rilevati a riduzione del debito o credito, per la quota
capitale, mentre per la quota interessi saranno imputati a conto economico in base al metodo del tasso
di interesse effettivo.
- Le rim anenze di olio e carburante sono iscritte al minore fra il costo di acquisto, determinato secondo il
metodo del costo medio ponderato, ed il valore netto di realizzo.
Il valore netto di realizzo rappresenta il prezzo di vendita stimato meno le spese necessarie per realizzare la
vendita.
Nella voce “lavori in corso di esecuzione”, classificata all’interno delle rimanenze, v iene considerata la
quota dei v iaggi effettuati a cavallo di esercizio per i quali v iene fatta una stima della compet enza del
ricavo sulla base del pro-rata tem poris.
- Le disponibilità liquide sono rappresentate dalla cassa, dai depositi a v ista con le banche e da altri
investimenti a breve termine, altamente liquidabili, ovvero facilmente convertibili in ammontari
determinati di denaro, e non soggetti a rischio di rilevanti cambiamenti di valore. Tali attività sono rilevate
al fair value e le relative variazioni sono rilevate a conto economico.
- Nelle attività non correnti possedute per la vendita sono classificate quel le attiv ità il cui valore contabile
sarà recuperato principalmente con un’operazione di vendita anziché con il loro uso continuativo. Perché
ciò si verifichi, l’attività deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale e la
vendita deve essere altamente probabile. Le attività non correnti possedute per la vendita sono valutate,
nel rispetto di quanto prev isto dall’IFRS 5, al minore tra il loro valore contabile e il fair value (valore equo) al
netto dei costi di vendita.
- Il fondo di trattamento di fine rapporto viene stanziato per coprire l’intera passività maturata nei confronti
dei dipendenti in conformità alla legislazione v igente ed ai contratti collettiv i di lavoro, contabilizzato in
base al principio IAS 19, che ne prevede il calcolo attuariale.
A questo proposito si precisa che il Gruppo Finaval Holding ha rilevato nel presente Bilancio gli effetti
contabili derivanti dalle modifiche apportate alla regolamentazione del Trattamento di fine rapporto
(“TFR”) dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (“Legge Finanziaria 2007”) e successiv i Decreti e
Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. In particolare, il Gruppo ha provveduto alla
rideterminazione puntuale del fondo maturato al 31 dicembre 2006 e del conseguente “curtailm ent”
secondo il paragrafo 109 dello IAS 19, il cui effetto economico, tuttavia, non è risultato essere significativo.
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- I debiti com m erciali e finanziari, vengono rilevati, al momento della loro prima iscrizione, al fair value e
successivamente al costo ammortizzato sulla base del tasso di interesse effettivo. Qualora v i sia un
cambiamento dei flussi di cassa attesi e v i sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti
v iene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore att uale dei nuovi flussi di cassa
attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.
- Il Capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato dagli azionisti della Società
Capogruppo. I costi direttamente correlati all’emissione di nuove azioni sono esposti a riduzione del
Patrimonio Netto, al netto dell’eventuale effetto fiscale differito.
- La riserva sovraprezzo azioni è relativa al versamento effettuato per la sottoscrizione di capitale sociale per
un importo superiore al valore nominale delle azioni. Tale riserva non può essere distribuita in presenza di
perdite pregresse non coperte.
- La riserva legale accoglie la destinazione annuale di parte del risultato di esercizio realizzato dalla Società
Capogruppo (ogni anno il 5% fintanto che la stessa non abbia raggiunto il 20% del capitale sociale) ed è
utilizzabile esclusivamente per la copertura di perdite.
- La Riserva di conversione IAS 21 risulta movimentata per accogliere i valori derivanti dalla conversione
della situazione patrimoniale-finanziaria e del conto economico dalla valuta funzionale (Usd) alla valuta di
presentazione (Euro), in particolare:
- conversione dei ricavi e dei costi ai cambi in essere alla data delle operazioni nonchè delle attiv ità e
passiv ità al cambio alla data di riferimento del bilancio.
- Conversione delle poste del patrimonio netto di apertura al tasso di chiusura, che differisce dal
precedente cambio di chiusura.
- Le altre riserve si compongono sia di riserve di utili che di riserve di capitale a destinazione specifica.
- L’utile e le perdite di esercizi precedenti sono formati dalla parte non distribuita né accantonata a riserva
(in caso di risultati positiv i) o non ripianata (in caso di perdite) dei risultati economici conseguiti negli
esercizi precedenti. La voce in oggetto, in aggiunta, accoglie i trasferimenti da altre riserve di patrimonio
che vengono effettuati nel momento in cui queste si liberano dal v incolo al quale erano sottoposte.
- Il Gruppo usufruisce dei contributi ex art. 11 della Legge 234/89, che sono configurabili come contributi in
conto esercizio. Questi sono rilevati al conto economico nell’eserci zio di competenza.
Inoltre, il Gruppo usufruisce dei benefici prev isti per l’industria armatoriale regolati dalle Leggi n. 361/82,
cosi come integrata dalle Leggi n. 848/84, n. 234/89 (artt. 1 e 9) e n. 132/94 (art. 10). Tali contributi sono
contabilizzat i al momento dell’emissione del provvedimento di concessione da parte delle competenti
autorità governative e sono classificati a diretta riduzione del valore delle navi a cui si riferiscono ed
imputati al conto economico quale riduzione delle rispettive quote di ammortamento.
I contributi relativi a mezzi già completamente ammortizzati o non più di proprietà sono imputati al conto
economico tra i proventi. I contributi pubblici sono iscritti tra le attività se esiste, indipendentemente dalla
presenza di una concessione formale da parte delle competenti autorità governative, la ragionevole
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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 85
certezza che la società che ne beneficia rispetterà le condizioni prev iste per la concessione e che i
contributi saranno ricevuti.
- I ricavi derivanti da noleggio delle navi di proprietà e da servizi di trasporto sono contabilizzati al momento
dell’ultimazione del serv izio.
I proventi derivanti da cessioni di beni vengono rilevati quando i rischi ed i benefici connessi alla proprietà
sono trasferiti all’acquirente.
I cosiddetti “v iaggi a cavallo d’esercizio” sono quei v iaggi ancora in corso alla data di chiusura del
bilancio, per i quali il Gruppo provvede ad effettuare una stima dei costi e ricavi prev isti che contabilizza
in relazione alla parte di v iaggio completata alla data di bilancio. Tale stima avviene prendendo a
riferimento parametri come la durata e la destinazione attesa del v iaggio, il consumo di carburante
statisticamente prev isto, le spese portuali ipotizzate.
I contratti di nolo di norma contengono specifiche clausole che regolamentano le operazioni di carico e
scarico tra un v iaggio ed il successivo stabilendone la durata massima consentita. Nel momento in cui tali
limiti temporali, contrattualmente determinati, vengono superati, la società armatoriale matura il diritto ad
essere risarcita per il periodo di sosta eccedente quello contrattualmente concordato. Tali forme di ricavo,
prendono il nome di “controstallie”.
- I costi sostenuti dal Gruppo nello svolgimento dell’attività sono imputati a conto economico quando sono
relativ i a beni e serv izi acquistati o consumati nell’esercizio, o per ripartizione sistematica, quando non si
possa identificare l’utilità futura degli stess i.
- Le spese per l’ordinaria m anutenzione delle navi , sostenute per il mantenimento in efficienza della flotta,
sono imputate a conto economico nell’esercizio di sostenimento delle stesse.
- I dividendi vengono contabilizzati nel momento in cui sorge il dir itto alla loro percezione. I div idendi
pagabili sono rilevati come passiv ità a partire dal momento in cui sono deliberati dall’assemblea ordinaria
che approva il bilancio di esercizio.
- Le im poste correnti sono calcolate in base alle norme tributarie in v igore alla data di bilancio. Si segnala
che la controllata Finaval, a partire dal 1 gennaio 2006, con scelta opzionale ma v incolante per un
periodo di 10 anni, ha aderito al regime fiscale della “Tonnage Tax”. Secondo tale regime fiscale, il reddito
imponibile ai fini IRES, derivante dall’utilizzo in traffici internazionali delle navi iscritte al Registro di cui alla L.
27.2.1998 n. 30 (istitutiva del Registro internazionale), è calcolato in misura forfetaria sulla base della stazza
netta della flotta, secondo quanto prev isto dagli articoli da 155 a 161 del T.U.I.R.. Nella determinazione
forfetaria del reddito rientrano anche le eventuali plusvalenze realizzate a seguito della vendita di navi,
con alcune specifiche limitazioni relative alle unità già possedute alla data di adesione al nuovo regime.
Per l’attiv ità svolta dal sottogruppo Finaval mediante l’utilizzo di navi iscritte al registro di cui alla L. n.
30/1998, che non effettuano però traffici internazionali, non si rende applicabile il regime della “Tonnage
Tax” ma si applica, comunque, la disciplina agevolativa contenuta nella più volte richiamata L. n.
30/1998, che prevede l’esenzione totale dall’IRAP e l’abbattimento dell’80% dell’imponibile ai fini IRES. Le
imposte differite sono calcolate a fronte delle differenze temporanee che emergono tra la base
imponibile di una attività o passiv ità ed il relativo valore contabile. Le imposte differite attive, incluse quelle
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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 86
relative alle perdite fiscali pregresse sono riconosciute nella misura in cui si rit iene probabile che sarà
realizzato un reddito imponibile a fronte del quale possano essere recuperate.
- I finanziam enti sono inizialmente iscritti al valore nominale, al netto degli oneri e delle commissioni sostenuti
per il loro ottenimento.
- Il Gruppo utilizza gli strum enti finanziari derivati essenzialmente per la gestione dei rischi finanziari di tasso
d’interesse. In base a quanto stabilito dagli IFRS, gli strumenti finanziari derivati possono essere
contabilizzati secondo le modalità stabi lite per l’hedge accounting solo quando:
- all’inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di
copertura stessa;
- si presume che la copertura sia altamente efficace;
- l’efficacia può essere attendibilmente misurata;
- la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.
Inizialmente, tutti gli strumenti finanziari derivati sono valutati ed esposti al fair value. Successivamente, nei
casi in cui gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere rilevati in hedge accounting e ne
venga verificata l’efficacia, vengono applicati i seguenti trattamenti contabili:
1. Fair value hedge - Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione
alle variazioni del valore corrente di un’attiv ità o di una passiv ità di bilancio, attribuibili ad un particolare
rischio che può determinare effetti sul conto economico, l’utile o la perdita derivante dalle successive
variazioni del valore corrente dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L’utile o la
perdita sulla posta coperta, attribuibile al concretizzarsi del rischio, modificano il valore di carico di tale
posta e vengono rilevati a conto economico.
2. Cash flow hedge - Se uno strumento finanziario è designato come copertura dell’esposizione alla
variabilità dei flussi di cassa di un’attiv ità o di una passiv ità iscritta in bilancio o di una operazione
prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace
degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario è rilevata in un’apposita riserva del patrimonio netto.
L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello
stesso periodo in cui v iene rilevata l’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita, associati ad
una copertura o a quella parte della copertura divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico
immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma
l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel
momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa
operazione si realizza. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le
perdite non ancora realizzati, sospesi a patrimonio netto, sono rilevati immediatamente a conto
economico.
Gli strumenti finanziari derivati che, pur risultando efficaci nella riduzione dei rischi finanziari, sulla base delle
disposizioni contenute nella “risk m anagem ent policy” del Gruppo, non possono essere ammessi, ai sensi
dello IAS 39, all’hedge accounting, sono contabilizzati al fair value e le rispettive variazioni vengono
imputate direttamente a conto economico.
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- Inform ativa di settore – Il Gruppo Finaval Holding è attivo nei mercati del trasporto e della logistica di
prodotti energetici. In particolare, esso opera attraverso quattro Business Unit:
Crude Oil: trasporto v ia mare di petrolio greggio;
Product: trasporto v ia mare di prodotti petroliferi derivati;
Logistica;
Power/Ingegneria.
Si precisa che la Business unit logistica risulta composta da due segmenti connessi alla logistica del
carbone ed al Project forwarding i quali pur essendo rappresentati separatamente nella descrizione
dell’attività esposta nella relazione sulla gestione vengono esposti unitariamente con riferimento ai risultati
economici.
Dal punto di v ista geografico, il Gruppo considera l’intero mercato mondiale come l’unico in cui essa opera.
Scelte valutative e utilizzo di stime significative nel contesto del Gruppo
La predisposizione del Bilancio Consolidato in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione del
Gruppo l’effettuazione di stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attiv ità e delle passiv ità in
bilancio e sull’informativa di bilancio in generale. I risultati che si realizzeranno a consuntivo potrebbero essere
diversi dalle stime. Le stime e le assunzioni sono riv iste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono
prontamente riflessi in bilancio.
Nuovi IFRS e Interpretazioni dell’IFRIC
Principi contabili, emendamenti ed intepretazioni applicati dal 1° gennaio 2011
In data 4 novembre 2009 lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 24 – Informativa di bilancio sulle parti
correlate che semplifica il t ipo di informazioni r ichieste nel caso di transazioni con parti correlate controllate
dallo Stato e chiarisce la definizione di parti correlate.
L’adozione di tale modifica non ha prodotto alcun effetto dal punto di v ista della valutazione delle poste di
bilancio.
Emendamenti ed interpretazioni efficaci dal 1° gennaio 2011 non rilevanti per la Società
I seguenti emendamenti, rev isioni ed interpretazioni, applicabili dal 1° gennaio 2011, disciplinano fattispecie e
casistiche non presenti all’interno della Società alla data del presente bilancio:
Documento Titolo del documento
Modifica allo IAS 32 Classificazione dell’emissione di diritti
Modifiche all’IFRIC 14 Pagamenti anticipati relativ i a una previsione di contribuzione minima
IFRIC 19 Estinzione di passiv ità finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale
Modifiche allo IFRS 1 IFRS 7 Esenzione limitata dall’informativa comparativa prev ista dallo IFRS 7 per
neo-utilizzatori
Improvements to IFRSs (2010)
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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 88
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla
Società
La Società non ha optato per l’adozione anticipata dei seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni
di principi già pubblicati e omologati dall’UE, obbligatori per i bilanci che iniziano dopo il 1° gennaio 2011 e
per i quali la Società sta valutando gli eventuali effetti che potrebbero derivare dall’adozione degli stessi:
Documento Titolo del documento Data entrata
in vigore
Modifiche
all’IFRS 7
Strumenti finanziari: informazioni integrative – Trasferimenti di attività
finanziarie 1° luglio 2011
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Note illustrative al bilancio consolidato
chiuso al 31 dicembre 2011
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Il Gruppo, come precedentemente illustrato nei “Principi contabili e criteri di valutazione”, ha adottato il
dollaro statunitense quale div isa funzionale, a partire dal 1° gennaio 2008.
Il Gruppo ha applicato prospetticamente la procedura di conv ersione alla data di variazione utilizzando il
rapporto di cambio Euro/Usd al 31/12/2007 pari ad 1,4721.
Nella redazione del bilancio consolidato la Società ha utilizzato quale moneta di presentazione l’Euro. Ne
deriva che i valori esposti nella situazione patrimoniale-finanziaria ed il risultato economico relativi all’esercizio
chiuso al 31/12/2011 sono stati convertiti utilizzando le seguenti procedure:
le attiv ità e passiv ità sono state convertite al cambio in v igore al 31/12/2010, pari ad 1,2939;
i ricavi ed i costi sono stati convertiti ai tassi di cambio in v igore alla data delle operazioni;
gli ammortamenti sono stati convertiti al cambio medio del periodo cui fanno riferimento;
tutte le differenze cambio risultanti dalle procedure di cui ai precedenti punti sono state rilevate in una
componente separata di patrimonio netto denominata “Riserva di conversione IAS 21”.
In particolare, con riferimento alla citata riserva, si precisa che l’ammontare di quest’ultima esposto nella
situazione patrimoniale-finanziaria di presentazione (in Euro) risulta movimentata per accogliere i valori
derivanti da:
differenze emergenti dalla conversione dei ricavi e dei costi ai cambi in essere alla data delle
operazioni, e delle attiv ità e passiv ità al cambio in v igore alla data di riferimento del bilancio;
variazioni di valore del Patrimonio Netto Iniziale, dovute all’applicazione di un differente tasso di
cambio tra data di apertura e data di chiusura del bilancio.
Viene di seguito esposta la movimentazione della r iserva di conversione IAS 21:
Riserva conversione
Saldo al 31 dicembre 2010 (Euro/000) 13.801
conv ersione patrimonio netto di apertura 3.829
conv ersione conto economico a cambi puntuali 408
Saldo al 31 dicembre 2011 (Euro/000) 18.038
Al fine di favorire la lettura dei dati di bilancio, i commenti alle voci di cui alle presenti note illustrative,
vengono esposti secondo i criteri di seguito ev idenziati:
con riferimento alle tabelle di stato patrimoniale riportanti dati di “flusso” (movimentazioni tra il saldo
iniziale ed il saldo finale) il flusso stesso è stato espresso in div isa funzionale, indicando per le sole
grandezze di inizio e fine periodo il corrispondente valore in Euro;
per quanto riguarda le grandezze di “stock” di Stato Patrimoniale, nonché per l’informativa sul Conto
Economico, sono presentati due distinti set di tabelle: uno in Euro ed uno in Usd;
i commenti di testo delle Note Esplicative sono alternativamente impostati con base div isa funzionale
(soluzione ricorrente) o di presentazione (in casi limitati), a seconda della maggiore rappresentativ ità
dell’una o l’atra valuta rispetto alla natura ed alla sostanza dei fatti gestionali rappresentati.
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Si segnala che nell’esposizione analitica delle informazioni numeriche riportate nelle tabelle e nei prospetti di
seguito presentati possono evidenziarsi differenze, nell’ordine dell’unità, rispetto ai dati aggregati di bilancio,
dovute ad arrotondamenti effettuati ai differenti livelli di formazione del dato.
COMMENTI ALLO STATO PATRIMONIALE
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali
Flotta (Nota A)
La voce, che al 31 dicembre 2011 ammonta ad Usd 425.028 migliaia, accoglie il valore di carico delle navi di
proprietà del Gruppo, esposto al netto del relativo fondo ammortamento, e comprende il costo capitalizzato
relativo alle periodiche soste in bacino (dry dock), ammortizzato nel periodo che intercorre fino alla sosta
successiva.
Il dettaglio della movimentazione è il seguente:
Saldo netto al 31.12.10 (Euro/000)
Saldo netto al 31.12.10 (Usd/000)
Acquisti (Usd/000)
Cessioni (Usd/000)
Amm.to (Usd/000)
Saldo netto 31.12.11
(Usd/000)
Saldo netto 31.12.11
(Euro/000)
Flotta (costo originario) 451.278 602.998 69.355 -142.270 530.083 409.681
Flotta (fondo amm.) -60.834 -81.287 -23.768 -105.055 -81.195
Totale netto Flotta 390.444 521.711 69.355 -142.270 -23.768 425.028 328.486
Il decremento netto di Usd 96.683 migliaia rispetto al valore iscritto al 31 dicembre 2010 è essenzialmente
imputabile all’effetto combinato delle seguenti operazioni:
- nuovi investimenti, comprensiv i dei costi di dry dock capitalizzati, per Usd 69.355 migliaia, in particolare:
- Usd 66.657 migliaia relativ i all’acquisto dell’unità Aframax da 114 mila DWT denominata “Neverland
Star”;
- Usd 644 migliaia relativ i a lavori incrementativ i sulla flotta già operativa;
- Usd 2.054 migliaia relativ i ai costi sostenuti per il dry dock relativo alla nave “Neverland”.
- disinvestimenti per Usd 142.270 migliaia relativi al valore di iscrizione in bilancio di tre unità navali cedute, in
particolare:
- Usd 61.437 migliaia relativ i alla “Neverland Sun”;
- Usd 65.373 migliaia relativ i “Neverland Star”;
- Usd 15.460 migliaia relativ i all’“Isola Magenta”;
- gli ammortamenti dell’esercizio per Usd 23.768 migliaia.
Flotta in costruzione (Nota B)
La voce risultava al 31 dicembre 2010 composta dagli anticipi pagati ai cantieri Samsung Heavy Industries e
dai primi costi sostenuti - principalmente per studi ed analisi di costruzione, predisposizione del site-office, oneri
finanziari e commissioni - per la costruzione della “Neverland Star” la cui consegna è avvenuta nel corso
dell’esercizio. Ne consegue che la voce al 31 dicembre 2011 risulta completamente azzerata.
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Il dettaglio della movimentazione è indicato nella tabella di seguito riportata:
Flotta in costruzione
Saldo al 31 dicembre 2010 (Euro/000) 12.765
Saldo al 31 dicembre 2010 (Usd/000) 17.056
Decrementi (Usd/000) (17.056)
Saldo al 31 dicembre 2011 (Usd/000) 0
Saldo al 31 dicembre 2011 (Euro/000) 0
Altri beni (Nota C)
La voce comprende il valore degli altri beni materiali capitalizzati, costituiti da fabbricati, impianti e
macchinari, attrezzature, macchine elettrocontabili, mobili, arredi e automezzi, esposto al netto dei relativ i
fondi di ammortamento.
Altri beni 31/12/2010 (Euro/000)
31/12/2010 (Usd/000)
Variaz. (Usd/000)
31/12/2011 (Usd/000)
31/12/2011 (Euro/000)
Terreni e fabbricati 2.821 3.769 3.595 7.364 5.692
Impianti e macchinari 8.681 11.599 -6.966 4.633 3.580
Attrezzature v arie 493 659 -596 63 48
Altri beni 897 1.200 -349 851 659
Immobilizzazioni materiali in corso e acconti
40 53 -53 0 0
Totale 12.932 17.280 -4.369 12.911 9.979
La movimentazione della voce nel periodo in oggetto è illustrat a nella tabella di seguito riportata.
(import i in migliaia di Usd)
Saldo
2010 Acquisti Vendite
uscita dall'area di
consolidame
nto
Amm.to Saldo
2011
Terreni e fabbricati 3.769 3.787 0 0 -192 7.364
Impianti e macch. 11.599 449 0 -7.157 -261 4.633
Attrezz. Varie 659 36 0 -587 -44 63
Altri beni 1.200 61 -127 -6 -274 851
Imm.ni mat. in corso e acconti 53 0 -29 -25 0 0
Totale 17.280 4.333 -156 -7.775 -771 12.911
Si ricorda che nella valutazione delle immobilizzazioni materiali successivamente all’iscrizione iniziale, si è
mantenuto il criterio del costo storico (in alternativa al fair value).
Con riferimento ai movimenti registrati nel corso dell’esercizio si precisa che gl i stessi sono riconducibili
principalmente a:
l’acquisto di due immobili sit i in Roma, per un prezzo di acquisto comprensivo di oneri accessori pari a
2.595 migliaia di euro. Tale trasferimento è avvenuto con atto del Notaio La Gioia in data 22 aprile
2011;
l’uscita dall’area di consolidamento della società LP Drilling.
Immobilizzazioni Immateriali (Nota D)
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Di seguito si riporta il prospetto di dettaglio della movimentazione intervenuta nelle immobilizzazioni immateriali
nel corso dell’esercizio 2011.
Immobilizzazioni Immateriali
Saldo al 31 dicembre 2010 (Euro/000) 13.052
Saldo al 31 dicembre 2010 (Usd/000) 17.440
Incrementi(Usd/000) 20
Vendita ramo d’azienda “Perforazioni” (uscita dall’area di consolidamento di LPDrilling) -295
Ammortamenti(Usd/000) -22
Saldo al 31 dicembre 2011 (Usd/000) 17.143
Saldo al 31 dicembre 2011 (Euro/000) 13.249
Al 31 dicembre 2011, le immobilizzazioni immateriali ammontano ad Usd 17.143 migliaia, registrando una
variazione in diminuzione di Usd 297 migliaia rispetto al precedente esercizio, quasi totalmente riconducibile
all’uscita di Lp Drilling S.r.l. dall’area di consolidamento per effetto della cessione della citata Società.
Si precisa che l’iscrizione dell’avv iamento, effettuata negli esercizi precedenti, è avvenuta secondo le
modalità prev iste dall’IFRS 3.
Attività finanziarie
Le attività finanziarie esposte in bilancio sono costituite da “Altri crediti e depositi cauzionali”, “Partecipazioni”
e “Attiv ità per imposte anticipate”.
Altri Crediti e depositi cauzionali (Nota E)
Il dettaglio di tale voce, per i periodi chiusi al 31 dicembre 2011 e 2010, è esposto nella tabella che segue:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2010 31/12/2011 Variaz. Altri Crediti e depositi cauzionali 31/12/2010 31/12/2011 Variaz.
1.862 1.746 -116 Depositi cauzionali 2.489 2.259 -230
450 0 -450 Altri crediti 601 0 -601
2.312 1.746 -566 Totale 3.090 2.259 -831
L’azzeramento della voce “Altri crediti” deriva dall’incasso di un credito nei confronti della società Sky Express
Aviation (Cargo) Limited. Tale credito si origina per effetto di una dilazione di pagamento concessa a tale
Società in sede di cessione della partecipata Finaval Aviation S.r.l. e del relativo finanziamento Soci.
Si segnala che rispetto al bilancio pubblicato l’anno precedente, la voce “Depositi cauzionali” accoglie un
conto corrente v incolato di Usd 1.586 migliaia, in precedenza riclassificato nelle “Disponibilità liquide”.
Partecipazioni (Nota F)
La voce comprende il valore delle partecipazioni in imprese controllate, collegate e in Joint Venture, escluse
dall’area di consolidamento, ed il valore dei titoli azionari, valutati al fair value, detenuti in portafoglio al 31
dicembre 2011.
Di seguito riportiamo il dettaglio delle partecipazioni detenute, per i periodi chiusi al 31 dicembre 2011 e 2010:
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Partecipazioni %
31/12/2010 31/12/2010 Incrementi Decrementi Altri
movimenti 31/12/2011 31/12/2011
(Euro/000) (Usd/000) (Usd/000) (Usd/000) (Usd/000) (Usd/000) (Euro/000)
Nov amar Int. Scarl in Liq. 50% 1.027 1.372 0 0 0 1.372 1.060
Logeco S.r.l. 33% 0 0 0 0 0 0 0 Gestione 1 S.r.l.
100% 10 13 0 0 0 13 10 Sebastian S.p.A. (ex Bettina S.r.l.) 26% 1.486 1.986 0 0 -124 1.862 1.439 C.I.V.A. Consorzio Impiantisti Val D'Agri 40% 10 14 0 0 0 14 11 Consorzio Stabile la
Marinella Soc. Conc. a r.l. 17% 1 1 0 0 0 1 1
Sitie Kazakhstan LLC 100% 1 1 0 0 -1 0 0
Sitie Caspian LLP 50% 0 0 0 0 0 0 0
Sitie Arabia Ltd 90% 14 19 0 0 0 19 15
Delled S.r.l. 50% 0 0 16 0 0 16 12 Cooperativa artigiana di Garanzia "La Primogenita" NA 1 1 0 0 -1 0 0 Global Disb. & Acc. Solution 25% 40 54 0 0 8 62 48
Subtotale partecipazioni 2.590 3.462 16 0 -118 3.360 2.596
Azioni ordinarie BPER 3.832 5.120 1.461 0 -2.244 4.337 3.352
azioni ordinarie Unicredit 155 207 0 -207 0 0 0
azioni ordinarie BPV 246 329 477 0 5 811 627
azioni ordinarie Carife 150 201 128 0 -64 265 205
azioni ordinarie Enel 0 0 118 0 -25 93 91
azioni ordinarie Eni 0 0 131 0 0 131 65
azioni ordinarie Terna 0 0 116 0 -22 94 90
azioni ordinarie Eni-Adr 0 0 391 0 63 454 351 obbligazioni covertibili BPER 264 353 0 -353 0 0 0 Obbligazioni Cassa di Risparmio di Cento 177 236 0 -236 0 0 0
Obbligazioni Cariparma 66 88 0 -88 0 0 0
Obbligazioni BPER 0 0 347 0 -41 306 236
Subtotale titoli in portafoglio 4.890 6.534 3.169 -884 -2.328 6.491 5.017
Totale Partecipazioni 7.480 9.996 3.185 -884 -2.399 9.851 7.613
Come in precedenza segnalato, i t itoli iscritti nel bilancio, il cui valore al 31 dicembre 2011 è pari ad Usd 6.491
migliaia (Usd 6.534 migliaia al 31 dicembre 2010), si riferiscono ad azioni, prevalentemente quotate sui mercati
regolamentari, considerate quali attiv ità finanziarie disponibili per la vendita e, in applicazione dello IAS 39,
valutate al fair value utilizzando in contropartita una apposita riserva di patrimonio netto.
Attività per imposte anticipate (Nota G)
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Di seguito sono esposti i principali elementi che compongono le attiv ità per imposte anticipate:
Differenze temporanee Importo Alq. media 2011 2010 differenza
IRES
- Spese di rappresentanza (Euro/000) 0 5,50% 0 1 -1
- Perdite fiscali (Euro/000) 0 27,50% 0 71 -71
- Ammortamenti fabbricati rivalutati (Euro/000) 97 27,50% 27 20 7
- cessione fabbricato intercompany(Euro/000) 693 27,50% 192 190 1
- Plusv alenza leaseback (Euro/000) 0 27,50% 0 261 -261
- Sv alutazione crediti(Euro/000) 0 27,50% 0 59 -59
- Compensi CdA non pagati (Euro/000) 0 27,50% 0 21 -21
- Perdite su cambi (Euro/000) 1 27,50% 0 0 0
- manutenzioni (Euro/000) 3 27,50% 1 1 0
- Contabilizzazione leasing secondo Ias 17(Euro/000) 10 27,50% 3 0 3
IRAP
- Ammortamenti fabbricati rivalutati (Euro/000) 97 3,90% 4 3 1
- cessione fabbricato intercompany(Euro/000) 693 3,90% 26 27 0
- Spese di rappresentanza (Euro/000) 0 3,90% 0 2 -2
Totale attività per imposte anticipate (Euro/000) 253 656 -404
Totale attività per imposte anticipate (Usd/000) 327 877 -551
Attività correnti
Rimanenze(Nota H)
La tabella che segue evidenzia i saldi di bilancio della voce in oggetto:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2010 31/12/2011 Variaz. Rimanenze 31/12/2010 31/12/2011 Variaz.
3.415 1.860 -1.667 Materie prime, sussidiarie e di consumo 4.564 2.407 -2.157
44 21 -24 Prodotti in corso di lav orazione e semilav orati 58 27 -31
728 535 -216 Serv izi in corso di esecuzione 972 692 -280
233 178 -63 Prodotti finiti e merci 312 230 -81
4.420 2.594 -1.970 Totale 5.906 3.356 -2.549
Il valore di tali rimanenze finali ha registrato dal 2010 al 2011 un decremento di Usd 2.550 migliaia derivante
principalmente dalla riduzione dell’area di consolidamento e dal decremento congiunto dei quantitativ i di
bunker e di lubrificanti in giacenza a fine periodo per il settore shipping. Tale ultimo decremento deriva, nel
caso dei lubrificanti, da un minor numero di navi di proprietà e, per quanto concerne i carburanti, dall’utilizzo
di un minor numero di navi sul mercato spot.
Crediti commerciali (Nota I)
La voce, nel suo complesso, include il valore esigibile entro l’anno successivo dei crediti verso clienti, verso
imprese controllate, controllanti e consociate aventi natura commerciale.
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Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2010 31/12/2011 Variaz. Crediti Commerciali 31/12/2010 31/12/2011 Variaz.
13.082 8.351 -4.731 Crediti v erso clienti 17.481 10.805 -6.676
166 374 208 Crediti v erso controllate e collegate 221 484 263
13.248 8.725 -4.523 Totale 17.702 11.289 -6.413
In particolare, i crediti verso clienti includono i saldi di fine periodo dei crediti commerciali e sono adeguati al
valore di presunto realizzo mediante un fondo svalutazione crediti.
I crediti verso collegate si riferiscono principalmente ad un credito nei confronti della Logeco S.r.l..
Altri crediti (Nota L)
La composizione della voce in oggetto, per i periodi chiusi al 31 dicembre 2011 e 2010, è dettagliata nella
tabella che segue:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2010 31/12/2011 Variaz. Altri crediti 31/12/2010 31/12/2011 Variaz.
1.357 1.120 -237 Crediti div ersi 1.813 1.450 -363
846 331 -515 Ratei attiv i 1.131 428 -703
1.090 191 -899 Risconti attiv i 1.456 247 -1.209
3.293 1.642 -1.651 Totale 4.400 2.125 -2.275
Nei crediti diversi sono rilevati principalmente i crediti verso gli istituti di assicurazione, per i risarcimenti spettanti
per danni ed avarie subite dalle navi. I risconti attiv i si riferiscono principalmente ad assicurazioni.
Il decremento registrato nella voce ratei attivi è dovuto al minor numero di navi impiegate nel mercato spot le
quali generano delle componenti di ricavo a cavallo dell’esercizio. I risconti attivi si riferiscono principalmente
a premi assicurativ i e commissioni su finanziamenti, per le quote corrisposte nell’anno ma ritenute di
competenza di esercizi successivi. Il decremento è dovuto principalmente alla registrazione, tra i costi relativ i
alla vendita, delle commissioni sui finanziamenti estinti per effetto della cessione delle navi a cui gli stessi erano
riferiti..
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (Nota M)
La voce è composta dai saldi attiv i dei conti correnti bancari e postali intestati al Gruppo presso i singoli Istituti
di Credito con i quali il Gruppo stesso intrattiene specifici rapporti e dalle disponibilità in contanti in giacenza
presso le casse sociali.
L’incremento di Usd 9.928 migliaia, registrato nel saldo al 31 dicembre 2011 rispetto al corrispondente valore al
31 dicembre 2010, è principalmente derivante dalle liquidità generate dall’attività di compravendita di assets
(navi e partecipazioni) effettuata nel corso dell’esercizio.
Si segnala che rispetto al bilancio pubblicato l’anno precedente, un conto corrente v incolato di Usd 1.586
migliaia, in precedenza inserito nelle “Disponibilità liquide” è stato riclassificato nella voce “Depositi
cauzionali”.
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Strumenti finanziari derivati (Nota N)
Il dettaglio delle attività e passiv ità per strumenti finanziari derivati esposte nel bilancio al 31 dicembre 2011 è
riportato nelle tabelle che seguono:
ATTIVITA' PER STRUMENTI DERIVATI Nozionale Trattamento contabile
Fair Value (Usd/000)
Fair Value (Euro/000)
DERIVATI SU TASSI
IRS USD 1.294 FVH 0 0
DERIVATI SU CAMBI
Currency swap USD 11.500 FVH 458 354
TOTALE ATTIVITA' PER STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI 458 354
Al 31 dicembre 2010 il totale delle attività per strumenti derivati ammontava ad Usd 455 migliaia.
PASSIVITA' PER STRUMENTI DERIVATI Nozionale Trattamento contabile
Fair Value (Usd/000)
Fair Value (Euro/000)
DERIVATI SU CAMBI
Currency swap USD 500 FVH 29 22
Currency swap USD 500 FVH 43 33
Currency option USD 2.000 FVH 17 13
DERIVATI SU TASSI
IRS USD 10.174 CFH 488 377
IRS USD 8.808 CFH 433 335
IRS USD 8.691 CFH 366 283
IRS USD 9.899 CFH 511 395
IRS step up with K-out USD 11.300 FVH 1.340 1.036
IRS step up with K-out USD 11.300 FVH 1.228 949
Collar with K-in floor USD 1.878 FVH 15 12
IRS step up with K-out USD 1.463 FVH 13 10
IRS Step up 2011-2016 USD 7.180 CFH 681 527
IRS Step up 2011-2016 USD 9.180 CFH 936 723
IRS 2011-2018 USD 12.000 CFH 1.299 1.004
IRS 2011-2018 USD 12.525 CFH 1.462 1.129
IRS Step up 2011-2016 USD 8.591 CFH 806 623
IRS Step up 2011-2016 USD 7.638 CFH 748 578
TOTALE PASSIVITA' PER STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI 10.415 8.049 Legenda t r at t am ent o cont abile:
FVH: Fair value hedge: L’ut ile o la perdita sulla posta coperta, att ribuibile al concret izzarsi del rischio, modificano il va lore di carico di tale
posta e vengono rilevat i a conto economico. Trattasi di st rument i derivat i qualificabili come Fair value hedge non eleggibili ai fini dell’hedge
account ing.
CFH: Cash flow hedge: la porzione efficace degli ut ili (perdite) sullo st rumento finanziario è rilevata in un’apposita riserva del patrimonio netto.
Al 31 dicembre 2010 il totale delle passività per strumenti derivati ammontava ad Usd 6.380 migliaia.
Crediti tributari (Nota O)
I crediti tributari pari a Euro 1.351 migliaia (Usd 1.805 migliaia) al 31 dicembre 2010 e a Euro 1.228 migliaia (Usd
1.589 migliaia) al 31 dicembre 2011 si riferiscono principalmente agli acconti versati nei rispettiv i periodi
d’imposta.
Attività non correnti possedute per la vendita (Nota P)
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La voce in oggetto risulta con un saldo pari a zero al 31 dicembre 2011.
Attività non correnti possedute per la vendita
Saldo al 31 dicembre 2010 (Euro/000) 7.287
Saldo al 31 dicembre 2010 (Usd/000) 9.738
Decrementi -9.738
Incrementi 0
Saldo al 31 dicembre 2011 (Usd/000) 0
Saldo al 31 dicembre 2011 (Euro/000) 0
Il saldo al 31 dicembre 2010 accoglieva il valore netto contabile della nave Isola Verde, ceduta nel mese di
gennaio 2011.
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Passività non correnti
Debiti bancari (Nota A1)
La voce include i debiti verso gli istituti di credito per la quota dei mutui passiv i esigibili oltre l’anno successivo; i
debiti bancari con scadenza entro l’esercizio successivo sono iscritti tra le “Passiv ità correnti”.
L’ammontare del saldo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2011 e 2010 è riportato nella tabella che segue:
Debiti bancari a medio-lungo termine
Saldo al 31 dicembre 2010 (Euro/000) 241.500
Saldo al 31 dicembre 2010 (Usd/000) 322.693
Variazione (Usd/000) -58.139
Saldo al 31 dicembre 2011 (Usd/000) 264.554
Saldo al 31 dicembre 2011 (Euro/000) 204.462
Rispetto all’esercizio precedente:
è stato estinto il mutuo navale con Royal Bank of Scotland relativo alla nave Neverland Sun, ceduta a
dicembre 2011;
è stato accesso e, successivamente, estinto un mutuo navale con Monte dei Paschi di Siena relativo
alla nave Neverland Star presa in consegna nel mese di marzo e ceduta a dicembre;
è giunto a scadenza il mutuo chirografario dell’importo originario di Euro 15.000 migliaia concesso da
Interbanca;
è stato acceso un finanziamento con Credito Bergamasco dell’importo originario di Euro 1 milione con
durata biennale;
è stato acceso un mutuo chirografario con GE Capital Interbanca in sede di acquisto degli immobili di
Roma;
per effetto della riduzione dell’area di consolidamento, la voce si è decrementata dei debiti ed i
leasing in capo alla società LP Drilling S.r.l..
Si segnala, inoltre, che il Gruppo, ha attivato la procedura relativa al c.d. “Accordo Comune ABI”,
posticipando per un anno i rimborsi in linea capitale dei seguenti finanziamenti:
Monte dei Paschi di Siena (Isola Bianca) per Usd 2,9 milioni ;
Intesa San Paolo (Isola Celeste) per Usd 3,3 milioni ;
Unicredit (Isola Blu) per Usd 2,8 miloni;
Banca di Roma per 820 mila Euro.
Banca Popolare Emilia Romagna per 3,2 milioni di Euro;
Cassa di Risparmio di Ferrara per 2,2 milioni di Euro (pari a 1,1 milioni di Euro nei dati consolidati
proporzionalmente - 50%).
Il c.d. ”Accordo ABI” è un avviso comune firmato il 3 agosto 2009 tra ABI, alcune associazioni di categoria ed il
Ministero dell’Economia e delle Finanze finalizzato alla sospensione dei debiti delle PMI verso il sistema
creditizio con l’obiettivo di dare respiro finanziario alle imprese aventi adeguate prospettive economiche e di
continuità aziendale. Finaval Holding ha ritenuto che l’adesione a tale accordo si presentasse come
un’importante opportunità da cogliere anche in v irtù della carenza di liquidità ormai diffusa sul mercato
creditizio.
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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 100
La composizione del debito verso banche per finanziamenti del Gruppo Finaval Holding al 31 dicembre 2011
v iene presentata nella tabella di seguito riportata:
(importi in migliaia di Usd)
Finanziatore Scadenza Valuta di denom.
Saldo al 31/12/11
Quota a breve
Quota a
m/l termine
Abn Amro Bank (ex Fortis Bank) 01/10/2015 USD 21.400 2.400 19.000
National Bank of Greece 08/04/2018 USD 28.175 2.275 25.900
Monte dei Paschi 03/04/2020 USD 39.656 2.937 36.719
Intesa - San Paolo 30/06/2018 USD 32.225 1.675 30.550
Unicredit 29/12/2019 USD 38.700 2.800 35.900
Deutsche ShiffsBank 23/10/2023 USD 34.464 2.830 31.634
Deutsche ShiffsBank 31/12/2023 USD 40.000 3.333 36.667
Banca Popolare di Milano 31/12/2025 USD 40.750 2.600 38.150
Credito Bergamasco 30/06/2013 EUR 979 647 332
Banco di Roma 30/06/2011 EUR 1.060 1.060 0
Popolare di Vicenza 30/06/2013 EUR 2.469 1.634 835
Unicredit 01/06/2015 EUR 599 164 435
GE Capital 28/02/2021 EUR 2.103 196 1.907
BPER 31/12/2013 EUR 4.090 1.290 2.800
Alba Leasing 01/04/2026 EUR 3.495 197 3.298
Carife 31/07/2013 EUR 1.402 457 945
Finanziamenti vari impiantistica 695 174 521
Commissioni pluriennali -1.186 -147 -1.039
Debiti verso banche per finanziamenti a medio/lungo termine (Usd/000) 291.076 26.522 264.554
Nel seguito vengono fornite informazioni sintetiche relativamente ai principali finanziamenti in essere al 31
dicembre 2011.
Abn AMRO (ex - Fortis Bank in Pool)
Nel corso del 2004 il Gruppo ha perfezionato un’operazione di ristrutturazione del debito esistente sulle navi del
segmento Product , con la collaborazione della Fortis Bank SA di Rotterdam, nel ruolo di Banca Capofila di un
pool costituito con altri Istituti di Credito. Mediante tale operazione è stato interamente rimborsato il debito
preesistente e si è provveduto alla contestuale accensione di un nuovo mutuo ipotecario di importo originario
pari a USD 56.500 migliaia. Nel corso del 2005, in occasione dell ’acquisto della nave Neverland da parte di
Finaval, il finanziamento è stato ulteriormente incrementato per un importo pari a USD 42.200 migliaia, e sono
state rinegoziate alcune clausole contrattuali con particolare riguardo alle date di scadenza, prevedendone il
differimento.
Attualmente il contratto è caratterizzato da quote capitale decrescenti, da rate a scadenza trimestrale, un
tasso variabile parametrato al Libor sul Usd a 3 mesi e da una scadenza nell’ottobre del 2015 comprensiva di
un cosiddetto “balloon” (maxirata di estinzione del prestito) per USD 11.800 migliaia. Il contratto è assistito da
garanzia reale sulle unità navali cui il finanziamento è riferito.
National Bank of Greece
FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011
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Si tratta di un finanziamento accordato da National Bank of Greece, erogato a favore delle Società Naftilos
A. Marine Ltd ed Angelica Shipping Ltd in data 8 aprile 2008, dell’importo originario di USD 70.000 migliaia ed
assistito da garanzia reale sulle unità navali cui il finanziamento è riferito (Naftilos An ed Angelica).
Il contratto è caratterizzato da rate trimestrali a capitale costante e da un tasso variabile parametrato al Libor
sul Usd a 3 mesi.
Monte dei Paschi
Si tratta di un finanziamento accordato da Monte dei Paschi Capital Serv ices, erogato a favore della Finaval
S.p.A. in data 20 maggio 2008, dell’importo originario di USD 47.000 migliaia ed assistito da garanzia reale
sull’unità navale cui il finanziamento è riferito (Isola Bianca).
Il contratto è caratterizzato da rate trimestrali a capitale costante e da un tasso variabile parametrato al Libor
sul Usd a 3 mesi.
Intesa - Sanpaolo
Si tratta di un finanziamento accordato da Intesa – San Paolo, erogato a favore della Finaval Tanker S.r.l. in
data 7 luglio 2008, dell’importo originario di USD 40.600 migliaia ed assistito da garanzia reale sull’unità navale
cui il finanziamento è riferito (Isola Celeste).
Il contratto è caratterizzato da rate semestrali a capitale costante e da un tasso variabile parametrato al Libor
sul Usd a 6 mesi.
Unicredit Corporate Banking
Si tratta di un finanziamento accordato da Unicredit Corporate Banking, erogato a favore della Finaval S.p.A.
in data 22 luglio 2008, dell’importo originario di USD 45.000 migliaia ed assistito da garanzia reale sull ’unità
navale cui il finanziamento è riferito (Isola Blu).
Il contratto è caratterizzato da rate trimestrali a capitale costante e da un tasso variabile parametrato al Libor
sul Usd a 3 mesi.
Deutsche ShiffsBank
Si tratta di un finanziamento accordato da Deutsche ShiffsBank, erogato a favore della Finaval Shipping S.r.l. in
data 23 ottobre 2008, dell’importo originario di USD 42.955 migliaia ed assistito da garanzia reale sull’unità
navale cui il finanziamento è riferito (Isola Corallo).
Il contratto è caratterizzato da rate trimestrali a capitale costante e da un tasso variabile parametrato al Libor
sul Usd a 3 mesi.
Deutsche ShiffsBank
Si tratta di un finanziamento accordato da Deutsche ShiffsBank, erogato a favore della Finaval S.p.A. in data
28 gennaio 2009, dell’importo originario di USD 50.000 migliaia ed assistito da garanzia reale sull’unità navale
cui il finanziamento è riferito (Neverland Angel).
Il contratto è caratterizzato da rate trimestrali a capitale costante e da un tasso variabile parametrato al Libor
sul Usd a 3 mesi.
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Banca Popolare di Milano
Si tratta di un finanziamento accordato da Banca Popolare di Milano, erogato a favore della Finaval S.p.A. in
data 16 settembre 2010, dell’importo originario di USD 44.000 migliaia ed assistito da garanzia reale sul l’unità
navale cui il finanziamento è riferito (Neverland Dream).
Il contratto è caratterizzato da rate trimestrali a capitale costante e da un tasso variabile parametrato al Libor
sul Usd a 3 mesi.
Tale finanziamento è stato garantito per il 50% da SACE (Agenzia di Credito all'Esportazione controllata dal
Ministero dello Sv iluppo Economico).
GE Capital Interbanca
Si tratta di un mutuo chirografario erogato a favore di Finaval Real Estate in sede di acquisto degli immobili di
Roma, dell’importo originario di Euro 1.700 migliaia e che prevede un rimborso mediante rate semestrali
scadenti nel febbraio 2021, e che risulta regolato ad un tasso parametrato all’Euribor a 6 mesi.
Banca di Rom a
Si tratta di mutuo chirografario dell’importo originario di Euro 15.000 migliaia erogato a favore della
Capogruppo in data 16 febbraio 2006 ed assistito da garanzia fideiussoria rilasciata dalla società controllante
di Finaval. Il contratto prevede un rimborso mediante rate semestrali scadenti nel febbraio 2011 e risulta
regolato ad un tasso parametrato all’Euribor a 6 mesi.
Banca Popolare di Vicenza
Si tratta di mutuo chirografario dell’importo originario di Euro 6.000 migliaia erogato a favore della
Capogruppo in data 29 gennaio 2008. Il contratto prevede un rimborso mediante rate semestrali scadenti nel
giugno 2013 e risulta regolato ad un tasso parametrato all’Euribor a 6 mesi.
Unicredit - Im m obile di Milano
Si tratta di mutuo dell’importo originario di Euro 1.200 migliaia erogato a favore della Capogruppo in data 1°
luglio 2005. Il contratto prevede un rimborso mediante rate trimestrali scadenti nel giugno 2015 e risulta
regolato ad un tasso parametrato all’Euribor a 3 mesi.
Banca Popolare Em ilia Rom agna
Si tratta di mutuo dell’importo originario di Euro 5.000 migliaia stipulato nel mese di dicembre 2007. Il piano di
ammortamento prevede:
erogazioni per complessiv i 5 milioni di Euro a partire dalla data di stipula fino al 31 dicembre 2008;
un piano di rimborso quinquennale a partire dal 2009.
Alba Leasing
Si tratta del leasing relativo all’impianto fotovoltaico realizzato da Elle S.r.l. nel corso dell’esercizio riclassificato
secondo quanto prev isto dallo IAS 17.
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Cassa di Risparm io di Ferrara
Trattasi di un mutuo chirografario acceso presso la Cassa di Risparmio di Ferrara da parte della Società Sofipart
S.r.l. per originari Euro 3,75 Milioni. Tale finanziamento è stato oggetto di accolla da parte di Aurora 2010 in
sede di acquisto della partecipazione pari al 50% del capitale sociale di Sitie Impianti Industr iali S.p.A.
precedentemente detenuta dalla Sofipart S.r.l.. L’accollo in oggetto è stato effettuato per un ammontare pari
ad Euro 3.159 migliaia e contestualmente rimborsato per Euro 992 migliaia.
Credito Bergam asco
Si tratta di un mutuo chirografario dell’importo originario di Euro 1 milione erogato nel corso del 2011 a favore
della Capogruppo che prevede un rimborso biennale mediante rate trimestrali.
I predetti mutui sono tutti regolati ad un tasso variabile maggiorato di un spread e su cui sono attiv i contratti di
coperture sui tassi, principalmente IRS, con un nozionale di riferimento quantificabile in circa il 40% del debito
residuo.
Fondi relativi al personale (Nota B1)
Tale fondo è relativo al debito verso dipendenti per trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato,
determinato, secondo quanto prev isto dallo IAS 19, su base attuariale.
Secondo i principi contabili internazionali, infatti, il TFR è considerato come un post em ploym ent-benefit del
tipo defined-benefit plan, ovvero a prestazione definita, per il quale è prev isto, ai fini contabili, che il suo
valore venga determinato mediante il metodo della proiezione unitaria del credito.
Le variazioni relative al valore attuale delle obbligazioni, collegate al trattamento di fine rapport o, sono le
seguenti:
TFR
Saldo al 31 dicembre 2010 (Euro/000) 864
Saldo al 31 dicembre 2010 (Usd/000) 1.154
Variazione -339
Saldo al 31 dicembre 2011 (Usd/000) 815
Saldo al 31 dicembre 2011 (Euro/000) 630
Come già esplicitato nel paragrafo “criteri e principi di consolidamento”, il Gruppo ha deciso di non utilizzare il
metodo del corridoio per gli utili e le perdite generate successivamente al 1 gennaio 2005 e di contabilizzare
tutti gli utili e le perdite attuariali cumulati esistenti a quella data.
Num ero m edio dei dipendenti
Il numero medio dei dipendenti per gli esercizi 2011 e 2010, ripartito per categoria e comprensivo del
personale navigante è il seguente:
Numero medio dei dipendenti 31/12/2010 31/12/2011 Variaz.
Dirigenti 9 9 0
Personale di terra 286 241 -45
Marittimi 224 220 -4
Totale dipendenti medi 519 470 -49 Nota 1: il dato indicato comprende il personale delle società consolidate proporzionalmente.
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La diminuizione registrata nel personale di terra risulta prevalentemente connessa alla riduzione dell’area di
consolidamento derivante dalla cessione della Società LP Drilling S.r.l..
Imposte differite passive (Nota C1)
Il prospetto che segue evidenzia la composizione del fondo per imposte differite passive:
Differenze temporanee Importo Aliquota media 2011 2010 Differenza
IRES
- Contabilizzazione leasing secondo Ias 17(Euro/000) 0 0% 0 165 -165
- disallineamento ammortamenti (Euro/000) 0 0% 0 12 -12
- cessione titoli intercompany(Euro/000) 1.580 31,50% 498 141 357
- Valutazione lavori in corso infrannuale (Euro/000) 32 31,50% 10 14 -4
- Altre differenze (Euro/000) 2 1 1
Fondo per imposte differite (Euro/000) 510 333 177
Fondo per imposte differite (Usd/000) 660 445 215
Fondo oneri e spese future (Nota D1)
Il prospetto che segue evidenzia la composizione dei fondi oneri e spese future:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2010 31/12/2011 Variaz. Fondo oneri e spese future 31/12/2010 31/12/2011 Variaz.
89 56 -33 Spese future per il personale 119 71 -48
2 1 -1 Altri 2 2 0
91 57 -34 Totale 121 73 -48
Passività correnti
Debiti bancari (Nota E1)
La voce include i debiti bancari relativ i ad operazioni di liquidità, i mutui passiv i per la quota esigibile entro
l’esercizio successivo ed i finanziamenti a breve termine.
Il dettaglio della voce in oggetto è riportato nella tabella che segue:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2010 31/12/2011 Variaz. bancari a breve termine 31/12/2010 31/12/2011 Variaz.
25.692 20.498 -5.194 Mutui passiv i 34.331 26.522 -7.809
40.864 32.668 -8.195 Banche c/finanziamenti e c/anticipi 54.602 42.269 -12.333
66.556 53.166 -13.390 Totale 88.933 68.791 -20.142
Il decremento registrato nel saldo al 31 dicembre 2011 rispetto al corrispondente valore al 31 dicembre 2010,
deriva principalmente dall’attiv ità di compravendita delle unità navali effettuata nel corso dell’esercizio e
dalla variazione dell’area di consolidamento.
Debiti commerciali (Nota F1)
La composizione della voce è ev idenziata nella tabella di seguito riportata:
FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011
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Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2010 31/12/2011 Variaz. Debiti commerciali 31/12/2010 31/12/2011 Variaz.
13.021 10.874 -2.147 Debiti v erso fornitori 17.398 14.070 -3.328
201 195 -6 Debiti v erso controllate e collegate 269 252 -17
0 15 15 Debiti v erso controllanti 0 20 20
13.222 11.084 -2.138 Totale 17.667 14.342 -3.325
Altri debiti (Nota G1)
La voce in oggetto è prevalentemente riconducibile ad acconti da clienti esigibili entro l’anno successivo, a
debiti verso istituti di prev idenza e sicurezza sociale, nonché ad altri debiti ed a ratei e risconti passiv i esigibili
entro l’esercizio successivo.
Il dettaglio della voce, è presentato nella tabella di seguito riportata:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2010 31/12/2011 Variaz. Altri debiti 31/12/2010 31/12/2011 Variaz.
2.565 1.730 -835 Acconti esigibili entro l’esercizio successiv o 3.427 2.239 -1.188
390 196 -194 Debiti v erso istituti prev idenziali e sicurezza sociale 521 254 -267
1.833 1.652 -181 Altri debiti esigibili entro l’esercizio successiv o 2.449 2.137 -312
913 883 -29 Ratei passiv i 1.219 1.143 -76
411 196 -215 Risconti passiv i 551 253 -298
6.112 4.657 -1.455 Totale 8.167 6.026 -2.141
Debiti tributari (Nota H1)
La voce, pari ad Euro 718 migliaia (Usd 928 migliaia) al 31 dicembre 2011 e ad Euro 650 migliaia (Usd 868
migliaia) al 31 dicembre 2010, include principalmente i debiti verso l’erario relativ i al saldo delle imposte sui
redditi.
Patrimonio Netto
Capitale sociale (Nota I1)
Il capitale sociale interamente versato ammonta a Euro 30.000 migliaia (Usd 40.086migliaia), ed è suddiv iso in
n. 30.000.000 azioni nominali da Euro 1,00 ciascuna.
Riserva Legale (Nota L1)
La riserva legale ammonta al 31 dicembre 2011 ad Euro 1.565 migliaia (Usd 2.026 migliaia) ed accoglie gli
stanziamenti di utili della Capogruppo Finaval Holding S.p.A. nella misura del 5% dell’utile annuo (ove
conseguiti).
Riserva di conversione (Nota M1)
La voce riserva di conversione, pari ad Euro 18.038 migliaia (Usd 25.052 migliaia) al 31 dicembre 2011 risulta
movimentata per accogliere i valori derivanti da:
differenze emergenti dalla conversione dei ricavi e dei costi ai cambi in essere alla data delle
operazioni, e delle attiv ità e passiv ità al cambio in v igore alla data di riferimento del bilancio;
variazioni di valore del Patrimonio Netto Iniziale, dovute all’applicazione di un differente tasso di
cambio tra data di apertura e data di chiusura del bilancio.
FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011
FINAVAL HOLDING SPA Pag. 106
Riserva di consolidamento (Nota N1)
La voce riserva di consolidamento, pari ad Euro 18.033 migliaia (Usd 23.334 migliaia) al 31 dicembre 2011 non
risulta movimentata, nella div isa funzionale, rispetto all’esercizio precedente.
Altre riserve (Nota O1)
La voce altre riserve, pari ad Euro 29.257 migliaia (Usd 37.856 migliaia) al 31 dicembre 2011 è prevalentemente
costituita da riserve di utili indiv isi.
Riserva cash flow hedge (Nota P1)
Tale voce, negativa al 31 dicembre 2011 per Euro 5.974 migliaia (Usd 7.730 migliaia), rappresenta il fair value
negativo a fine esercizio di strumenti finanziari derivati posti in essere dal Gruppo per la copertura del rischio
tassi secondo le modalità indicate nel paragrafo “gestione dei rischi finanziari” della presente nota
integrativa, che risultano qualificabili ai fini del trattamento come hedge accounting. Il dettaglio delle
posizioni su derivati in essere al 31 dicembre 2011 è presentato nelle tabelle riportate in Nota N.
Riserva fair value attività finanziare disponibili per la vendita (Nota Q1)
La riserva in oggetto - negativa al 31 dicembre 2010 per Euro 1.363 migliaia (Usd 1.821 migliaia) ed al 31
dicembre 2011 per Euro 3.406 migliaia (Usd 4.408 migliaia) - accoglie l’adeguamento al fair value,
rappresentato dal prezzo di mercato alle date di riferimento, delle azioni detenute in portafoglio dalla
Capogruppo, al netto dell’effetto fiscale. Le variazioni di fair value di tali attiv ità sono state rilevate con
contropartita in apposita riserva di patrimonio netto in quanto trattasi di attiv ità finanziarie che non sono
possedute con l’intento di rivenderle né di farne trading, e pertanto rientranti nella categoria delle “attiv ità
finanziarie disponibili per la vendita".
Utili (perdite) portati a nuovo (Nota R1)
Tale voce pari a Euro 26.705 migliaia (Usd 34.553 migliaia) al 31 dicembre 2011 e ad Euro 32.956 migliaia (Usd
44.036 migliaia) al 31 dicembre 2010 include anche l’effetto positivo sul patrimonio netto generato dal la
transizione agli IFRS.
Utile (perdita) di esercizio (Nota S1)
La voce riflette il risultato dell’esercizio del Gruppo Finaval Holding al netto della componente fiscale.
FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011
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COMMENTI AL CONTO ECONOMICO
Di seguito sono commentate la composizione e le principali variazioni registrate nelle voci di conto
economico nel periodo 2010-2011.
Si precisa che, in conformità alle prev isioni dell’IFRS 5, le singole voci di conto economico sono presentate al
netto delle componenti relative ai settori in dismissione Sm all Product (cabotaggi), i cui risultati, al netto
dell’effetto fiscale, sono indicati nella voce “Utile (perdita) Netto delle Attiv ità Operative Cessate”. A tale
riguardo, come peraltro più diffusamente commentato nella sezione relativa ai “Ricavi Net ti” della presente
Nota Informativa, si segnala che nel corso del 2010 il Gruppo ha portato a temine il processo di uscita dal
segmento Small Product.
Ricavi netti (Nota 1)
Il Gruppo Finaval Holding ha operato negli esercizi 2010 e 2011 attraverso quattro Business Unit, che, in base al
tipo di prodotto trasportato e/o serv izio effettuato ed al tipo di mercato serv ito, sono identificabili in Crude Oil,
Product, Logistic e Power/Engeneering. Occorre sottolineare che a partire dalla fine dell’esercizio 2010, in
seguito all’acquisto di una quota di minoranza in Sebastian S.p.A. (già Bettina S.r.l.), il gruppo opera anche nel
settore Fashion. Come precisato nel paragrafo relativo alla definizione dell’area di consolidamento, per tale
Società è stato usato il metodo c.d. “Patrimonio netto”. Per tale ragione le componenti economiche relative
a tale business unit vengono evidenziate nella voce “Rettifiche di valore attiv ità finanziarie”.
Nell’ambito del settore Product l’operativ ità veniva garantita nei precedenti esercizi da unità navali di più
ampia dimensione destinate a serv ire il mercato globale (Product MR) e da navi di ridotto tonnellaggio che
operavano esclusivamente nell’area del Mediterraneo svolgendo l’attiv ità comunemente definita di
cabotaggio (Small Product). Nel corso del 2009, il Gruppo ha avviato il processo di uscita dal segmento Small
Product, terminato nel 2010. Come precedentemente ricordato, in conformità alle prev isioni contenute
nell’IFRS 5 il risultato reddituale della gestione del segmento Small Product per il 2010 v iene evidenziato, al
netto dell’effetto fiscale, in una sola riga “Utile (perdita) Netto delle Attiv ità Operative Cessate” in calce al
conto economico.
Si riporta di seguito una tabella che evidenzia la composizione della voce ricavi netti per area di attiv ità e per
i periodi di riferimento:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2010 % 31/12/2011 % Ricavi netti 31/12/2010 % 31/12/2011 %
22.849 27,11% 26.283 35,12% Crude Oil 30.511 27,24% 36.583 35,10%
44.271 52,53% 33.146 44,29% Product 58.767 52,46% 46.195 44,32%
6.797 8,07% 6.206 8,29% Logistic 9.011 8,04% 8.638 8,29%
10.353 12,29% 9.198 12,29% Power 13.727 12,25% 12.803 12,29%
84.270 100,00% 74.833 100,00% Totale 112.014 100,00% 104.219 100,00%
I ricavi netti passano da Usd 112.014 migliaia al 31 dicembre 2010 ad Usd 104.219 migliaia al 31 dicembre 2011,
registrando un decremento nel periodo pari ad Usd 7.795 migliaia (-7,0%).
Tale variazione è principalmente ascriv ibile, oltre che al generale decremento registrato nel corso dell’anno
nei noli del segmento shipping, all’effetto combinato dei fattori che vengono di seguito ev idenziati:
FINAVAL HOLDING SPA BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2011
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- con riferimento al Settore Crude Oil la presa in consegna a marzo 2011 e successiva cessione a dicembre
2011 dell’unità navale Neverland Star e la presa in consegna a settembre 2010 della Neverland Dream la
quale, quindi, ha partecipato alla generazione di ricavi per il solo ultimo trimestre nel 2010 e per l’intero
esercizio durante il 2011;
- con riferimento al Settore Product, la cessione nel corso del 2011 delle navi Isola Verde ed Isola Magenta.
- con riferimento al Settore Logistic si registra un decremento pari a circa 400 mila Euro derivante dalla
modifica della percentuale di consolidamento della controllata F.H. Bertling Logistic Italy, passata da
integrale a proporzionale (50%), che è stata solo parzialmente compensata dall’ampliamento dell’attività
registrato nel corso dell’anno;
- con riferimento al Settore Power/Engeneering, si registra un decremento pari a circa 1 milione di Euro
derivante dall’uscita di LP Drilling dall’area di consolidamento che è stata solo parzialmente compensata
dall’avv io della produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica e dall’incremento del fatturato in
capo a Sitie.
Non vengono riportate suddiv isioni per aree geografiche in quanto il Gruppo opera in un unico mercato
globale.
Costi operativi (Nota 2)
Nella tabella a seguire sono dettagliate le componenti della voce in esame, per i periodi chiusi al 31 dicembre
2011 e 2010:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2010 % 31/12/2011 % Costi operativi 31/12/2010 % 31/12/2011 %
8.963 10,64% 10.287 13,75% Bunker 11.842 10,57% 14.437 13,85%
1.096 1,30% 1.055 1,41% Commissioni 1.447 1,29% 1.472 1,41%
5.452 6,47% 4.756 6,36% Spese portuali 7.263 6,48% 6.630 6,36%
3.403 4,04% 1.026 1,37% Gestione Joint Venture 4.487 4,01% 1.328 1,27%
-792 -0,94% 777 1,04% Variazione delle rimanenze -1009,69 -0,90% 1.058 1,02%
1.612 1,91% 1.487 1,99% Noleggi passiv i Time Charter 2.106 1,88% 2.082 2,00%
10.383 12,32% 10.235 13,68% Personale marittimo 13.787 12,31% 14.265 13,69%
2.544 3,02% 1.818 2,43% Manutenzioni 3.366 3,00% 3.239 3,11%
829 0,98% 1.127 1,51% Lubrificanti 1.176 1,05% 1.054 1,01%
2.368 2,81% 2.062 2,76% Altri costi nav ali 3.148 2,81% 2.874 2,76%
1.395 1,66% 1.274 1,70% Assicurazioni 1.929 1,72% 1.748 1,68%
1.075 1,28% 1.221 1,63% Altri costi e spese 1.431 1,28% 1.495 1,43%
-339 -0,40% 0 0,00% Prov enti da av arie -464 -0,41% 0 0,00%
5.753 6,83% 7.449 9,95% Costi operativ i Power 7.627 6,81% 10.369 9,95%
2.200 2,61% 0 0,00% Costi operativ i perforazione 2.916 2,60% 0 0,00%
5.600 6,65% 5.146 6,88% Serv izi di logistica 7.424 6,63% 7.163 6,87%
51.541 61,16% 49.720 66,44% Totale 68.475 61,13% 69.214 66,41%
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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 109
I costi operativ i passano da Usd 68.475 migliaia al 31 dicembre 2010 ad Usd 69.214 migliaia al 31 dicembre
2011, registrando un incremento di Usd 739 migliaia (1,1%). Lo scostamento è da imputarsi principalmente a:
i costi di bunker (in termini sia di costo di acquisto che di variazione delle rimanenze) aumentati rispetto
all’anno precedente sia per il maggior numero di navi gestite sul mercato spot nel corso dell’anno in
termini di giorni nave sia per un aumento registrato a livello di prezzo per tonnellata.
una contrazione della voce di “gestione joint venture” per effetto della chiusura di alcuni contratti giunti a
naturale scadenza nel corso dell’esercizio.
l’incremento per Usd 2.741 migliaia dei costi operativ i del settore Power derivante da un generale
incremento del volume di affari in capo a Sitie Impianti industriali S.p.A. che ha prodotto un impatto
positivo anche sui ricavi netti.
il venir meno nel corso dell’esercizio, per effetto della riduzione dell’area di consolidamento, dei costi
operativ i di perforazione per Usd 2.916 migliaia.
Si ev idenzia, per quanto riguarda i costi del settore Shipping (Crude Oil e Product) che il numero dei giorni
nave, seppur si sia realizzata una consistente attiv ità di compravendita di navi nel corso del 2011, risulta
sostanzialmente invariato. Le variazioni registrate risultano, quindi, derivanti principalmente da un aumento dei
costi per salari registrato in tutto il settore attenuato da un’attenta politica di riduzione dei costi che ne ha
minimizzato l’impatto.
Si segnala infine che gli stipendi dei lavoratori marittimi sono espressi al netto dei contributi in conto esercizio
riconosciuti ai sensi della L. 30 del 1998, nella forma di credito d’imposta sulle trattenute IRPEF operate dalle
società del Gruppo.
Margine di contribuzione (Nota 3)
Il margine di contribuzione, grandezza che esprime la capacità rinveniente dalla gestione dei business in cui il
Gruppo opera di coprire i costi generali, passa da Usd 43.539 migliaia al 31 dicembre 2010 - con un’incidenza
del 38,9% sul totale ricavi - ad Usd 35.005 migliaia al 31 dicembre 2011 - con un’incidenza del 33,6% sul totale
ricavi - registrando un decremento in termini assoluti di Usd 8.534 migliaia.
Costi di struttura (Nota 4)
Nella seguente tabella sono dettagliate le componenti della voce in esame, per i periodi chiusi al 31
dicembre 2011 e 2010:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2010 % 31/12/2011 % Costi di struttura 31/12/2010 % 31/12/2011 %
2.349 2,79% 3.413 4,56% Personale 5.420 4,84% 4.766 4,57%
6.497 7,71% 3.321 4,44% Spese generali 5.991 5,35% 4.612 4,42%
403 0,48% 908 1,21% Fitto locali e attrezzature 839 0,75% 1.262 1,21%
9.249 10,97% 7.642 10,21% Totale 12.250 10,94% 10.640 10,21%
I costi di struttura passano da Usd 12.250 migliaia al 31 dicembre 2010 ad Usd 10.640 migliaia al 31 dicembre
2011, registrando un decremento di Usd 1.610 migliaia (-13,1%).
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FINAVAL HOLDING SPA Pag. 110
Tale decremento risulta principalmente connesso ad una mirata politica di contenimento dei costi, volta ad
ottenere una riduzione e maggiore flessibilità dei costi di struttura. In particolare sono stati siglati degli accordi
da parte dei manager che hanno attuato una riduzione degli stipendi su base volontaria.
Inoltre, nella controllata Finaval S.p.A. sono stati attivati strumenti di legge appositamente predisposti per la
riduzione dei costi relativi ai dipendenti della struttura. L'azienda, attraverso lo strumento della concertazione
sindacale, ha reso possibile la riduzione strutturale dei costi del personale mediante l'utilizzo degli
ammortizzatori sociali. Questo al fine di rendere compatibili le ricadute sociali del piano con gli obiettiv i
economici dello stesso. Sempre mediante la concertazione sindacale è stata operata una razionalizzazione
nell'organizzazione del lavoro della struttura, attraverso strumenti di legge che garantiscano un uso più
flessibile delle risorse umane.
Le attiv ità di cui sopra sono state attuate solo negli ultimi mesi del 2011 e produrranno pienamente i re lativ i
effetti economici, in termini di riduzione dei costi di struttura, solo a partire dal 2012.
Si sottolinea, inoltre, che parte di tale decremento risulta connesso all’uscita dall’area di consolidamento della
Società LP Drilling.
Altri ricavi/costi (Nota 5)
Nella seguente tabella sono presentate le componenti della voce in esame, per i periodi chiusi al 31 dicembre
2011 e 2010:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2010 % 31/12/2011 % Altri ricavi/costi 31/12/2010 % 31/12/2011 %
985 1,17% 1.388 1,85% Altri ricav i 1.297 1,16% 1.859 1,78%
-177 -0,21% -354 -0,47% Altri costi -248 -
0,22% -462 -0,44%
808 0,72% 1.034 1,38% Totale
1.049 0,94% 1.397 1,34%
Le voci altri ricavi ed altri costi al 31 dicembre 2011 includono principalmente sopravvenienze attive e passive.
Risultato Compravendita Attività Non Correnti (Nota 6)
Nella tabella a seguire sono riportate le componenti della voce in esame, per i periodi chiusi al 31 dicembre
2010 e 2011.
Valori in Euro Valori in Usd
31/12/2010 % 31/12/2011 % Risultato Compravendita Attività
Non Correnti 31/12/2010 % 31/12/2011 %
6.273 7,44% 325 0,43% Plusvalenza cessione partecipazioni 8.216 7,33% 444 0,43%
51 0,06% 22 0,03% Plusvalenze cessione cespit i 66 0,06% 31 0,03%
0 0,00% 0 0,00% Minuslavenze cessione cespit i 0 0,00% 0 0,00%
156 0,18% 0 0,00% Plusvalenze cessione t itoli 195 0,17% 0 0,00%
-29 -0,03% -15 -0,02% Minuslavenze cessione t itoli -37 -0,03% -21 -0,02%
0 0,00% -9.906 -13,24% Minuslavenze navi (Neverland Sun) 0 0,00% -13.206 -12,67%
0 0,00% -10.639 -14,22% Minuslavenze navi (Neverland Star) 0 0,00% -14.185 -13,61%
0 0,00% -4.770 -6,37% Minuslavenze navi (I sola Magenta) 0 0,00% -6.897 -6,62%
6.451 7,66% -24.983 -33,38% Totale 8.440 7,53% -33.834 -32,46%
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La voce plusvalenza cessione partecipazioni accoglie:
- nel 2010 la plusvalenza realizzata nell’ambito dell’operazione di cessione della Sofipart S.r.l. e successivo
riacquisto della Sitie S.p.A.;
- nel 2011 la plusvalenza realizzata nella cessione della partecipazione in LP Drilling S.r.l. e nella cessione del
50% di Finaval Offshore S.r.l., Società che ha poi cambiato nome per divenire la Joint Venture denominata
F.H. Bertling Logistic Italy S.r.l..
Le minusvalenze navi sono comprensive dei costi di commissioni ai broker pari ad Usd 1.967 migliaia ed altri
costi connessi alle vendite pari ad Usd 1.045 migliaia. In particolare, si segnala che quest’ultimi comprendono
le commissioni sui finanziamenti estinti per effetto della cessione delle navi a cui gli stessi erano riferiti,
precedentemente iscritti tra i risconti attiv i e transitati a conto economico al momento dell’estinzione del
finanziamento.
Margine operativo lordo (EBITDA – Nota 7)
Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) risulta notevolmente influenzato dal risultato dell’attiv ità di
compravendita effettuata nel corso dell’anno. In particolare, la componente straordinaria derivante
principalmente dalle minusvalenze da cessione navi risulta negativa e pari a 33,8 milioni di Usd mentre la
componente ordinaria si attesta ad Usd 25.762 migliaia, pari al 24,7% dei Ricavi, registrando rispetto al
2010 una variazione negativa in termini assoluti di Usd 6.576 migliaia. Tale decremento deriva da una
contrazione del margine di contribuzione per Usd 8.533 migliaia a cui si è contrapposta una contrazione
dei costi di costi di struttura per Usd 1.609 migliaia ed una miglior apporto della voce “Altri ricavi e costi”
per Usd 348 migliaia.
Nella tabella a seguire v iene evidenziata la ripartizione dell’EBITDA per segmento di attiv ità, per i due periodi
di riferimento:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2010 % 31/12/2011 % Margine operativo lordo
(EBITDA) 31/12/2010 % 31/12/2011 %
12.883 15,29% -12.216 -16,32% Crude Oil 17.095 15,26% -15.745 -15,11%
10.612 12,59% 4.679 6,25% Product 14.189 12,67% 6.195 5,94%
155 0,18% 383 0,51% Logistic 202 0,18% 529 0,51%
7.089 8,41% 676 0,90% Power/Engeneering 9.292 8,30% 949 0,91%
30.739 36,48% -6.478 -8,66% Totale 40.778 36,41% -8.072 -7,75%
Note:
(a) L’EBITDA è definito dagli amministratori, come il “margine operativ o”, così come risultante dal conto economico
consolidato approvato dal Consiglio di Amministrazione, al lordo degli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali
e materiali così come risultanti dal suddetto conto economico consolidato.
L’EBITDA non è definito come misura contabile nell’ambito degli IFRS e pertanto non dev e essere considerato una
misura alternativ a per la v alutazione dell’andamento del risultato operativ o del Gruppo. Poiché la composizione
dell’EBITDA non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo
potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri operatori e/o gruppi e pertanto potrebbe non essere
comparabile.
Ammortamenti (Nota 8)
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Nella seguente tabella è presentato il dettaglio della voce in esame, per i periodi chiusi al 31 dicembre 2011 e
2010:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2010 % 31/12/2011 % Ammortamenti 31/12/2010 % 31/12/2011 %
18.607 22,08% 17.037 22,77% Ammortamento flotta 24.684 22,04% 23.768 22,81%
-287 -0,34% 0 0,00% Contributi -383 -0,34% 0 0,00%
826 0,98% 548 0,73% Ammortamento altri beni
materiali 1.095 0,98% 754 0,72%
50 0,06% 15 0,02% Ammortamento delle
immobilizzazioni immateriali 66 0,06% 22 0,02%
19.196 22,78% 17.600 23,52% Totale 25.462 22,73% 24.544 23,55%
Il decrementonetto rilevato nella voce ammortamento flotta deriva dalle modifiche intervenute nella
composizione della flotta di cui si è precedentemente riferito.
Si precisa che gli ammortamenti vengono tradotti dal bilancio funzionale (in Usd) al bilancio di presentazione
(in Euro) al cambio medio di periodo nel conto economico ed al cambio di fine esercizio nello stato
patrimoniale, alimentando per i delta cambi così emergenti la riserva di conversione IAS 21. Gli effetti di tale
valorizzazione vengono di seguito ev idenziati.
(valori in migliaia) Valori in Euro
Ammortamenti Usd CE/Euro SP/Euro Differenza (IAS 21)
Ammortamento flotta 23.768 17.037 18.369 1.332
Contributi 0 0 0 0
Ammortamento altri beni materiali 754 548 583 35
Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 22 15 17 2
Totale 24.544 17.600 18.969 1.369
Valutazione al fair value attività non correnti (Nota 9)
La voce in oggetto accoglie nel 2010 la svalutazione della nave Isola Verde, iscritta tra le attiv ità non correnti
destinate alla vendita. La valutazione di tali attiv ità è stata effettuata, in conformità al disposto dal principio
IFRS 5; al minore tra il valore di iscrizione ed il fair value al netto dei costi di vendita.
Svalutazione crediti (Nota 10)
La svalutazione crediti pari ad Usd 120 migliaia (Euro 91 migliaia) al 31 dicembre 2010 si riferisce a svalutazioni
effettuate nel settore power.
Margine operativo (EBIT - Nota 11)
Il margine operativo passa da Usd 9.906 migliaia 31 dicembre 2010 ad Usd -32.616 migliaia al 31 dicembre
2011, registrando un decremento derivante principalmente dalle minusvalenze da cessione navi negativ e per
33,8 milioni di Usd e dal venire meno della plusvalenza registrata nel corso del 2010 nel settore Power/Energia.
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Nella tabella a seguire v iene evidenziata la ripartizione dell’EBIT per segmento di attiv ità, per i due periodi di
riferimento:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2010 % 31/12/2011 % Margine operativo (EBIT) 31/12/2010 % 31/12/2011 %
6.284 7,46% -20.550 -27,46% Crude Oil 8.329 7,44% -27.386 -26,28%
-5.342 -6,34% -4.515 -6,03% Product -6.999 -6,25% -6.596 -6,33%
131 0,16% 404 0,54% Logistic 171 0,15% 553 0,53%
6.420 7,62% 583 0,78% Power/Engeneering 8.405 7,50% 813 0,78%
7.493 8,89% -24.078 -32,18% Totale 9.906 8,84% -32.616 -31,30%
Gestione finanziaria (Nota 12)
Nella tabella a seguire sono riportate le componenti della voce in esame, per i periodi chiusi al 31 dicembre
2011 e 2010:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2010 % 31/12/2011 % Gestione Finanziaria 31/12/2010 % 31/12/2011 %
-7.965 -9,45% -9.183 -12,27% Prov enti e oneri
finanziari -8.298 -7,41% -12.512 -12,01%
-167 -0,20% 438 0,59% Fair v alue su
strumenti deriv ati -14 -0,01% 659 0,63%
6.944 8,24% 1.609 2,15% Differenze cambi 6.593 5,89% 1.897 1,82%
-27 -0,03% -45 -0,06% Rettifiche di v alore attiv ità finanziarie -37 -0,03% -66 -0,06%
-1.215 -1,44% -7.181 -9,60% Totale -1.756 -1,57% -10.022 -9,62%
L’incremento registrato nella voce oneri finanziari risulta connesso all’andamento dell’indebitamento
finanziario che si è presentato crescente sino alla consistente riduzione avvenuta a dicembre 2011, per effetto
della vendita delle due unità navali.
L’effetto positivo delle differenze cambio rilevato nel 2010 deriva principalmente dalla conversione al cambio
di fine esercizio dell’indebitamento finanziario espresso in Euro, che, a fronte di un apprezzamento della div isa
statunitense contro Euro intervenuto nel corso dell’esercizio, ha comportato una riduzione del relativo
controvalore in Usd.
Utile Netto delle Attività in Funzionamento (Nota 13)
Nella seguente tabella è riportato il dettaglio delle imposte sul reddito del Gruppo, correnti e di fferite, per i
periodi chiusi al 31 dicembre 2011 e 2010:
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2010 % 31/12/2011 % 31/12/2010 % 31/12/2011 %
6.278 7,45% -31.259 -41,77% Utile ante imposte 8.150 7,28% -42.638 -40,91%
-424 -0,50% -409 -0,55% Imposte di esercizio -563 -0,50% -563 -0,54%
26 0,03% -339 -0,45% Imposte differite 41 0,04% -472 -0,45%
5.879 6,98% -32.007 -42,77% Utile (perdita) netto delle attività in funzionamento 7.628 6,81% -43.673 -41,91%
Utile (Perdita) Netto delle Attività Operative Cessate (Nota 14)
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Nella tabella di seguito riportata si ev idenziano i risultati conseguiti delle Attiv ità Operative Cessate per i due
periodi di riferimento.
Valori in Euro/000 Valori in Usd/000
31/12/2010 % 31/12/2011 %
Utile (perdita) netto delle
attività cessate 31/12/2010 % 31/12/2011 %
-630 -1,29% 0 0,00% Settore Small Product -850 -1,30% 0 0,00%
-630 -1,29% 0 0,00% Totale -850 -1,30% 0 0,00%
In applicazione del principio contabile IFRS 5, è stato riportato, su una singola linea del conto economico, il
totale, al netto delle imposte, degli utili e delle perdite conseguiti nel 2010 nella gestione del segmento Sm all
Product .
Si riporta a seguire il conto economico, inclusivo degli effetti fiscali, ove applicabili, delle attiv ità operative in
dismissione.
CONTO ECONOMICO SETTORE SMALL PRODUCT
Valori in usd/000 Valori in Euro/000
31/12/2011 31/12/2010 31/12/2011 31/12/2010
Ricav i netti 0 0 0 0
Spese di porto, bunker e commisioni 0 -850 0 -630
RICAVI BASE TIME CHARTER 0 -850 0 -630
Noleggi passiv i 0 0 0 0
Costi operativi 0 0 0 0
MARGINE DI CONTRIBUZIONE FLOTTA 0 -850 0 -630
Costi di struttura 0 0 0 0
Altri ricav i/costi 0 0 0 0
Risultato Compravendita Attività Non Correnti 0 0 0 0
MARGINE OPERATIVO LORDO 0 -850 0 -630
Ammortamenti 0 0 0 0
MARGINE OPERATIVO 0 -850 0 -630
Gestione finanziaria 0 0 0 0
UTILE (PERDITA) ANTE IMPOSTE 0 -850 0 -630
Imposte dell'esercizio 0 0 0 0
Imposte differite 0 0 0 0
UTILE (PERDITA) NETTO 0 -850 0 -630
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GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI
Il Gruppo ha definito un processo finalizzato alla gestione dei rischi finanziari, delineato sulla base delle
specificità del business in cui opera e delle linee strategiche perseguite.
Con riguardo al rischio finanziario il Gruppo ha definito una specifica risk m anagem ent policy volta alla
identificazione, valutazione e mitigazione dei rischi finanziari, disciplinando anche, laddove ritenuto
opportuno, l’utilizzo dei prodotti finanziari derivati di copertura.
La risk m anagem ent policy del Gruppo è strutturata sui presupposti di base elencati a seguire:
- il Gruppo gestisce i rischi con la finalità di preservare il valore atteso dalle attiv ità aziendali;
- le politiche di gestione del rischio operano al fine di beneficiare a pieno delle cosiddette “condizioni di
copertura naturale”, minimizzando in tal modo l’esposizione netta ai rischi finanziari senza sostenere gli
oneri addizionali di contratti derivati di copertura;
- i contratti derivati di copertura sono sottoscritti esclusivamente a fronte di effettive esposizioni a rischi
finanziari che siano specificamente identificate;
- tutte le operazioni di risk m anagem ent del Gruppo sono ispirate al principio della prudenza;
- la risk m anagem ent policy è concepita al fine di identificare tempestivamente degli eventi gestionali e le
evoluzioni dei mercati che possano potenzialmente avere impatti sul conto economico;
- tutte le attiv ità di gestione dei rischi finanziari sono poste in essere nei limiti approvati dal Managem ent
aziendale;
- il personale incaricato di implementare le risk m anagem ent policy è dotato dei necessari requisiti di
qualificazione professionale ed autorizzato ad operare esclusivamente entro i limiti definiti dalla stessa risk
m anagem ent policy (e da ulteriori eventuali deleghe specifiche).
Per quanto concerne il dettaglio degli strumenti finanziari derivati si fa rinv io alla nota O della presente nota
informativa.
Il Gruppo nello svolgimento della sua attiv ità è esposto ai seguenti rischi di natura finanziaria:
- rischio di liquidità;
- rischio di credito;
- rischio di cambio (Euro/USD);
- rischio di tasso di interesse.
Rischio di liquidità
Il Gruppo è esposto, nella definizione delle ordinarie transazioni commerciali, al rischio di liquidità quale
disallineamento temporale nei flussi di cassa in entrata ed in uscita.
Al fine di assicurare la propria capacità di fare fronte in qualsiasi momento alle obbligazioni finanziarie e di
cogliere possibili opportunità di business non pianificabili o impreviste uscite di cassa il Gruppo detiene un
surplus di linee di credito disponibili.
La liquidità in eccesso v iene investita temporaneamente sul mercato monetario in operazioni di breve durata
(3/6 mesi).
Il Gruppo si è dotato di un liquidity plan quale strumento per la misurazione e la gestione del rischio di liquidità
che consente una costante pianificazione del fabbisogno di liquidità.
Le scadenze contrattuali delle attiv ità e passiv ità finanziarie sono esposte nella tabella seguente:
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(importi in migliaia di Usd)
Attività finanziarie
Importo con
scadenza entro 1 anno
Importo con scadenza da 1 a 5 anni
Importo con
scadenza oltre 5 anni
Totale al 31/12/2010
Altri crediti e depositi cauzionali 0 1.741 518 2.259
Attiv ità per imposte anticipate 327 327
Crediti commerciali 11.290 11.290
Altri crediti 2.125 2.125
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 25.914 25.914
Strumenti finanziari derivati 458 458
Crediti tributari 1.589 1.589
Totale Attività finanziarie 41.703 1.741 518 43.962
Passività finanziarie
Debiti bancari 68.792 88.070 176.484 333.346
Strumenti finanziari derivati 10.415 10.415
Debiti commerciali 14.342 14.342
Altri debiti 6.026 6.026
Debiti tributari 928 928
Totale Passività finanziarie 100.503 88.070 176.484 365.057
Rischio di credito
Anche al fine di mitigare il rischio relativo alla ricuperabilità dei crediti commerciali, il Gruppo opera, di fatto,
esclusivamente con partner commerciali di riconosciuto standing ed alto grado di solv ibilità, sia a livello
nazionale che internazionale.
Per questi motiv i, non sono state rilevate storicamente situazioni di particolare difficoltà nella riscossione dei
crediti riconducibili alla clientela riferimento.
Rischio di cambio (Euro/USD)
il Gruppo Finaval Holding operando in diverse realtà industriali che si diversificano non solo per l’attiv ità di
business ma anche per la moneta funzionale effettua una attenta qualificazione del proprio grado di
esposizione al rischio di fluttuazione del tasso di cambio Euro/USD con riferimento alle singole società del
gruppo.
In particolare, il settore armatoriale, in cui la Finaval - società del gruppo maggiormente esposta al rischio
cambio - opera, presenta fra le proprie tipicità quella di agire in un mercato di riferimento globale, nel quale
una quota consistente delle ordinarie transazioni commerciali, nonché la quasi totalità delle negoziazioni per
la compravendita delle navi e la stipula dei relativ i contratti di finanziamento, sono regolate in div isa estera
(USD). Di contro parte dei costi di struttura, parte dei costi di equipaggio e parte delle manutenzioni sono
definiti in Euro. Si segnala, inoltre, che sono stati stipulati alcuni contratti di finanziamento a medio termine in
Euro. Ne consegue che i risultati economici/finanziari del Gruppo sono in parte influenzati dalle oscillazioni del
rapporto di cambio tra Euro e USD.
In tale contesto economico il Gruppo Finaval, a seguito di una attenta qualificazione del proprio grado di
esposizione al rischio di fluttuazione del tasso di cambio Euro/USD e delle opportunità offerte sui mercati
finanziari, ha definito una propria strategia di copertura che prevede, con riferimento alle ordinarie transazioni
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commerciali, una condizione di cosiddetta “copertura naturale”, in quanto il rischio connesso alle fluttuazioni
di valore della fatturazione attiva denominata in USD risulta de facto mitigato dalle corrispondenti variazioni,
di segno opposto, rilevate nei debiti commerciali per la parte denominata in dollaro USA.
Per quanto riguarda l’impatto della variazione del tasso di cambio Euro/USD sull’andamento gestionale, tale
variazione si riflette in misura pressoché completa sul Margine Operativo Lordo (EBITDA), tenendo conto che i
ricavi ed una quota significativa dei costi sono normalmente negoziati in USD e solo i costi di struttura, parte
dei costi di equipaggio e parte delle manutenzioni sono definiti in Euro. Il valore dell’impatto a livello di EBITDA
è tendenzialmente recuperato a livello di Utile Netto, in quanto la “Gestione Finanziaria” compensa in misura
più che proporzionale le variazioni che incidono a livello di Margine Operativo Lordo ( EBITDA).
Per quel che concerne, invece la sensibilità della società al rischio di cambio con riferimento all’impatto che il
cambio stesso produce sugli strumenti finanziari, nella tabella seguente sono rappresentati gli effetti a conto
economico e patrimonio netto (presupponendo che le altre variabili, in particolare i tassi di interesse, siano
costanti).
Le tabelle sono state predisposte includendo i saldi relativ i alla Finaval S.p.A. in Usd delle attiv ità e passiv ità
finanziarie a fine esercizio denominate in Euro, includendo sia le attiv ità e passiv ità il cui rischio di cambio è
stato coperto tramite strumenti finanziari derivati, che gli strumenti derivati stessi in essere alla fine
dell’esercizio.
Non sussistono transazioni in div ise diverse dall’Euro di importo rilevante.
Si segnala che, a seguito dell’adesione da parte della Finaval al regime fiscale di determinazione forfetaria
d’imposta cosiddetto “tonnage tax”, la variazioni di seguito ev idenziate non producono effetti fiscali
significativ i.
Valore contabile +10 figure (1,3939) -10 figure (1,1939)
(importi in migliaia di Usd) Effetto CE Effetto PN Effetto CE Effetto PN
Crediti commerciali 1.532 118 0 -118 0
Debiti commerciali -2.260 -175 0 175 0
Altri crediti e depositi cauzionali 137 11 0 -11 0
Altri crediti 280 22 0 -22 0
Altri debiti -7.894 -610 0 610 0
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.143 243 0 -243 0
Debiti bancari -43.537 -3.365 0 3.365 0
Crediti tributari 905 70 0 -70 0
Debiti tributari -218 -17 0 17 0
Deriv ati su cambi 369 29 0 -29 0
Totale esposizione -47.543 -3.674 0 3.674 0
*Valori riferiti al bilancio consolidato della Finav al S.p.A.
Con riferimento alle altre società del gruppo, gli effetti di cui sopra si considerano non significati per importo
sia per effetto di una maggior consistenza patrimoniale che per una copertura intrinseca derivante dalla
prevalenza di singole moneta nell’ambito dell’attiv ità effettuata.
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Rischio di tasso di interesse
Il settore in cui il gruppo opera è tipicamente caratterizzato da una elevate intensità di capitale e quindi dal
consistente ricorso all’indebitamento bancario a medio/lungo termine. La gestione finanziaria del Gruppo
risulta influenzata dalle variazioni dei tassi di interesse, sia sui mercati europei sia sul mercato statunitense.
In tale contesto la scelta delle coperture da porre in essere, così come anche la durata delle stesse, v iene
pertanto effettuata principalmente alla luce delle aspettative relative allo scenario evolutivo sulla curva dei
tassi.
La copertura minima sul rischio interesse è fissata a livello di Gruppo ad una quota non superiore al 50% del
complessivo indebitamento finanziario di medio/lungo periodo.
Si segnala al riguardo che i parametri di riferimento dell’indebitamento bancario sono prevalentemente
rappresentati dell’Euribor e dal Libor USD per il periodo di riferimento.
La sensibilità del gruppo al rischio tasso è rappresentata nella tabella seguente, sulla base del presupposto di
invarianza delle componenti del rischio di mercato (in particolare cambio USD/Euro).
Si segnala che, a seguito dell’adesione da parte della Finaval al regime fiscale di determinazione forfetaria
d’imposta cosiddetto “tonnage tax”, la variazioni di seguito ev idenziate non producono effetti fiscali
significativ i.
+100 basis point -100 basis point
(importi in migliaia di Usd) Valore contabile Effetto CE Effetto PN Effetto CE Effetto PN
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 25.914 217 -217
Mutui e finanziamenti -333.346 -3.725 3.725
Deriv ati qualificati come cash flow hedge -3.039 1.055 4.913 -1.055 -4.913
Altri deriv ati su tassi -2.851 246 -246
Totale esposizione -313.322 -2.207 4.913 2.207 -4.913
Si precisa che l’effetto a conto economico della analisi di sensitività sopra ev idenziata è stato calcolato sulla
base dei valori contabili medi di periodo, in quanto ritenuti maggiormente rappresentativ i rispetto al valore
contabile di fine periodo.
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