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Il presente studio analizza la consistenza dei popolamenti fitobentonici nel Parco Marino Regionale
“Scogli di Isca”. Il censimento floristico comprende 47 specie algali di cui 32 appartenenti alle
Rhodophyta, 8 alle Ocrophyta e 7 alle Clorophyta. Si rileva una marcata prevalenza delle alghe
rosse nei confronti delle altre due divisioni algali, da mettersi in relazione oltre che con il maggior
numero di specie comprese in questa divisione anche con la loro maggiore adattabilità a condizioni
di scarsa penetrazione quantitativa e qualitativa della luce solare. Oltre alla luce, un altro fattore
fondamentale capace di influenzare la distribuzione qualitativa e quantitativa dei popolamenti
fitobentonici è rappresentato dall’ idrodinamismo del mezzo. Si deve infatti rilevare che le stazioni
esterne presentano una maggiore ricchezza di specie rispetto alle zone interne grazie al notevole
idrodinamismo cui tali aree sono esposte ed alla maggiore eterogeneità del substrato. Le condizioni
locali d’intenso moto ondoso determinano, in particolare, una netta zonazione verticale dei
popolamenti fitobentonici negli orizzonti superiori del piano infralitorale, come appare evidente
nella formazione di cinture vegetazionali superficiali a Jania rubens, Halimeda tuna e Corallina
officinalis, ben rappresentate nei lati esterni di entrambi gli scogli. Nelle stazioni di raccolta si
riscontra, in relazione alla profondità, una successione di specie che tende a mantenersi costante,
sebbene si rilevino alcune peculiarità dovute alle specifiche caratteristiche topografiche del
substrato. Nel Mediterraneo occidentale il piano infralitorale di substrato duro si estende fino al
limite batimetrico di diffusione delle praterie di Posidonia oceanica (40 - 45 m) e si compone di
numerosi sottopiani successivi. Nel Parco Marino Regionale “Scogli di Isca”, il primo sottopiano
(0,3 - 1,5 m) presenta una tipica cintura vegetazionale fotofila costituita da un popolamento
monospecifico a Jania rubens, un’alga rossa corallina molto diffusa ed abbondante in acque
superficiali. Il secondo sottopiano (1,5 - 3 m) si distingue per una vegetazione caratterizzata da una
netta dominanza delle specie Jania rubens e Halimeda tuna in stretta associazione tra loro, ben
sviluppata sui lati esterni delle stazioni, mentre nei lati interni, in assenza di fenomeni idrodinamici,
si osservano estesi popolamenti ad Halimeda tuna. Il terzo sottopiano (3 - 4 m) appare caratterizzato
dalla presenza di altre corallinacee quali Corallina elongata sui lati interni e Corallina officinalis su
quelli esterni. Negli orizzonti superiori del piano infralitorale si osservano quindi numerose specie
algali calcaree appartenenti alle Corallinacee ed alle Caulerpali, elementi conglomeranti e
cementanti capaci di contribuire al consolidamento del substrato ed allo sviluppo di estese
formazioni organogene. Il quarto sottopiano, più esteso dei precedenti (4 - 11 m), comprende alcune
specie ad ampia distribuzione batimetrica quali la cloroficea Flabellia petiolata e le feoficee
Dictyota dichotoma ed Halopteris scoparia, quest’ultima dominante ed ubiquitaria in tutte le
stazioni di raccolta. Negli orizzonti inferiori del piano infralitorale si estendono alcune specie algali
proprie degli strati superiori quali Halopteris scoparia e Flabellia petiolata, mentre lungo le pareti
verticali in cavità e depressioni del substrato ed in generale in zone a debole intensità luminosa
domina una rodoficea tipicamente sciafila, la specie Peyssonnelia squamaria, talora associata alla
cloroficea Flabellia petiolata e ad altre specie accessorie quali Sphaerococcus coronopifolius e
Pseudolitophyllum expansum in una tipica associazione vegetale denominata Flabellio –
Peyssonnelietum.
Le schede riportate in elenco si riferiscono alle specie floristiche di maggiore interesse scientifico la
cui presenza appare diffusa ed ubiquitaria nelle acque del Parco Marino Regionale “Scogli di Isca”.
CARATTERI MORFOLOGICI: Il tallo, a struttura sifonale, consiste di un cauloide orizzontale,
detto stolone, ancorato al substrato mobile per mezzo di rizoidi ramificati dai quali si dipartono rami
eretti, denominati filloidi, portanti ramuli non addensati variamente disposti. Il ramulo consiste di
un breve pedicello che si dilata all’apice in una vescicola subsferica.
DIMENSIONI: I rami possono raggiungere i 7-8 cm di altezza.
CARATTERI ECOLOGICI: La specie si presenta sotto forma di popolamenti puri o misti
circondata da altre specie algali in una tipica associazione vegetale rizofitica denominata
“Caulerpetum – racemosae”.
BIOLOGIA E RIPRODUZIONE: La specie si riproduce per moltiplicazione vegetativa mentre la
rapida diffusione orizzontale della colonia è favorita dal processo di accrescimento degli stoloni
radicali al ritmo di circa 20 cm al mese.
La progressiva espansione demografica della specie anche lungo le coste tirreniche calabresi si deve
essenzialmente alla graduale tropicalizzazione del bacino mediterraneo evidenziata anche
dall’ingresso di altre specie algali termofile di origine indopacifica.
Testo e foto di Nicola Cantasano
Responsabile scientifico Parco Marino Regionale “Scogli di Isca”.
SPECIE: Caulerpa racemosa (Forsskal) J.Agardh
NOME COMUNE: “Alga assassina”
DIVISIONE: CHLOROPHYTA
CLASSE: CHLOROPHYCEAE
ORDINE: CAULERPALES
FAMIGLIA: CAULERPACEAE
DISTRIBUZIONE: MAR MEDITERRANEO,
OCEANO INDIANO, OCEANO PACIFICO.
AMBIENTE: SUBSTRATI SABBIOSO –
FANGOSI DA 2 A 15 METRI DI
PROFONDITA’ IN ACQUE BEN
ILLUMINATE DALLA LUCE SOLARE ED IN
ZONE MODERATAMENTE RIPARATE DAL
MOTO ONDOSO.
CARATTERI MORFOLOGICI: Il tallo, completamente calcificato, assume un tipico portamento
cespuglioso ed articolato. La specie aderisce saldamente al substrato per mezzo di una crosta a
forma di disco basale. La ramificazione, coincidente con l’articolazione dei segmenti calcificati,
risulta pennata, regolare ed abbondante su un piano unico di simmetria. I rami, notevolmente
addensati, appaiono di forma regolare e presentano le loro estremità distali palmate per la presenza
di articoli tra loro anastomizzati. Gli articoli sono appiattiti dorso-ventralmente e percorsi
longitudinalmente da una costa in rilievo.
La struttura interna del tallo è composta di due strati: l’ipotallo inferiore ed il peritallo superiore.
DIMENSIONI: I rami possono raggiungere i 10-12 cm di altezza.
CARATTERI ECOLOGICI: La specie predilige acque limpide, una buona ossigenazione del mezzo
ed un forte ricambio idrico in zone esposte ad intenso idrodinamismo. Sui versanti interni degli
Scogli di Isca, a livello degli orizzonti superficiali del piano infralitorale, forma talora tipiche
cinture vegetazionali estese ad una profondità di 3 – 4 metri dove contribuisce, unitamente ad altre
specie di corallinacee al consolidamento del substrato ed allo sviluppo di estese formazioni
organogene.
BIOLOGIA: La fase riproduttiva avviene nei mesi invernali. Gli organi riproduttivi, detti
concettacoli, sono sempre terminali, peduncolati e cornicolati ed appaiono di forma globosa o
piriforme.
Testo e foto di Nicola Cantasano
Responsabile scientifico Parco Marino Regionale “ Scogli di Isca”
SPECIE: Corallina elongata Ellis et Solander
NOME COMUNE: “Corallina”
DIVISIONE: RHODOPHYTA
CLASSE: RHODOPHYCEAE
ORDINE: CRYPTONEMIALES
FAMIGLIA: CORALLINACEAE
DISTRIBUZIONE: MAR MEDITERRANEO,
OCEANO ATLANTICO.
AMBIENTE: VIVE SU SUBSTRATI ROCCIOSI
ESPOSTI AL MOTO ONDOSO DA 1 A 5-6 METRI
.DI PROFONDITA’.
CARATTERI MORFOLOGICI: Il tallo risulta appiattito e regolarmente ramificato secondo
un’evidente ramificazione dicotomica planare. Ciascun segmento si origina dalla divisione
simmetrica di una singola cellula apicale a forma di lente biconvessa.
La struttura interna del tallo risulta costituita da tre strati di cellule: uno interno a grandi cellule
incolori e due strati superficiali di piccole cellule pigmentate e pluriplastidiate.
DIMENSIONI: Il tallo può raggiungere i 20 – 25 cm di altezza.
CARATTERI ECOLOGICI: Specie fotofila abbondante nelle acque superficiali del Parco fino ad
una profondità di circa 10 metri mentre in acque più profonde viene sostituita dalla specie affine
Dictyota linearis (C. Agardh) Greville, secondo un caratteristico fenomeno di vicarianza ecologica.
BIOLOGIA E RIPRODUZIONE: La riproduzione avviene nel periodo primaverile – estivo grazie
ad organi riproduttivi, detti sporangi, concentrati in macchie scure irregolarmente distribuite sulla
superficie del tallo.
Testo e foto di Nicola Cantasano
Responsabile scientifico Parco Marino Regionale “Scogli di Isca”
Dictyota dichotoma (Hudson) Lamoroux
NOME COMUNE: “ Nastro a forcella “
DIVISIONE: OCROPHYTA
CLASSE: OCROPHYCEAE
ORDINE: DICTYOTALES
FAMIGLIA: DICTYOTACEAE
DISTRIBUZIONE: MAR MEDITERRANEO,
NORD ATLANTICO, OCEANO INDIANO.
AMBIENTE: VIVE SU SUBSTRATI DURI E
SU PIATTAFORME ROCCIOSE DALLA
SUPERFICIE FINO ALLA PROFONDITA’ DI
CIRCA 20 METRI IN ZONE ILLUMINATE
DALLA LUCE SOLARE.
CARATTERI MORFOLOGICI: Il tallo peduncolato e foliaceo, crescente da un singolo disco
basale, assume la caratteristica forma di un ventaglio lobato alle sue estremità da cui il nome
comune attribuito alla specie. La struttura interna del tallo risulta composta da uno strato midollare
interno ed uno corticale esterno. Lo strato midollare è costituito da filamenti più o meno paralleli tra
loro che decorrono longitudinalmente nello spessore interno della pagina fogliare mentre lo strato
corticale è composto da numerosi sifoni intrecciati in una frangia terminale esterna.
DIMENSIONI: Il tallo raggiunge altezze comprese tra 2 e 10 cm.
CARATTERI ECOLOGICI: Specie dominante ed ubiquitaria nelle acque del Parco,
particolarmente abbondante dalla superficie fino ad una profondità di circa 10 metri, comune in
zone moderatamente esposte all’idrodinamismo ed in luoghi ombreggiati dove forma, unitamente
alla specie Peyssonnelia squamaria, una tipica associazione vegetale sciafila denominata “Flabellio
– peyssonnelietum”.
BIOLOGIA E RIPRODUZIONE: Vedi scheda “Halimeda tuna”.
Testo e foto: Nicola Cantasano
Responsabile Scientifico Parco Marino Regionale “Scogli di Isca”.
Specie: Flabellia petiolata (Turra) Nizamuddin
NOME COMUNE: “Ventaglio di mare”
DIVISIONE: CHLOROPHYTA
CLASSE: CHLOROPHYCEAE
ORDINE: CAULERPALES
FAMIGLIA: UDOTEACEAE
DISTRIBUZIONE: MAR MEDITERRANEO,
NORD ATLANTICO.
AMBIENTE: VIVE SU SUBSTRATI ROCCIOSI
POCO ILLUMINATI E/O ALLA BASE DEI
RIZOMI DI POSIDONIA OCEANICA, DALLA
SUPERFICIE FINO A 40 METRI DI
PROFONDITA’.
CARATTERI MORFOLOGICI: Il tallo risulta composto da fronde costituite da articoli discoidali
di consistenza robusta e ricoperti, negli individui adulti, da incrostazioni di carbonato di calcio.
Ciascun articolo assume la forma di un piccolo sacco piriforme appiattito ai bordi e rigonfio al
centro. La base depressa e leggermente peduncolata di ogni articolo serve da punto d’attacco per
l’articolo precedente. Gli articoli formano nel loro insieme una sorta di corona più o meno
ramificata che conferisce all’alga il tipico aspetto di un piccolo fico d’india, da cui il nome comune
attribuito alla specie.
La struttura interna del tallo è costituita da filamenti, detti utricoli, lassi nella parte midollare interna
ed intrecciati in quella corticale esterna.
DIMENSIONI: Il tallo può raggiungere un altezza di 15-20 cm.
CARATTERI ECOLOGICI: La specie risulta comune presso la superficie su substrati rocciosi in
zone pianeggianti e/o dolcemente declivi ma sempre ben esposte all’illuminazione solare.
Organismo fotofilo dominante ed ubiquitario nelle acque del Parco dove forma, unitamente alla
specie Jania Rubens (Linnaeus) Lamoroux, una cintura vegetazionale diffusa nel secondo
sottopiano del piano infralitorale da 1,5 fino a 3 metri di profondità.
BIOLOGIA E RIPRODUZIONE: Nella fase riproduttiva (Agosto – Ottobre) l’alga assume un
colore biancastro e l’intero individuo si modifica trasformando parte del proprio contenuto cellulare
in elementi germinali, denominati sporangi, che si concentrano al margine di ciascun segmento.
Tale modalità riproduttiva, comune alla maggior parte delle specie comprese nell’ordine delle
caulerpali, si definisce olocarpia.
Testo e Foto di Nicola Cantasano
Responsabile Scientifico Parco Marino Regionale “Scogli di Isca”.
Halimeda tuna (Ellis et Solander) Lamoroux
NOME COMUNE: « Fico d’India marino »
DIVISIONE: CHLOROPHYTA
CLASSE: CHLOROPHYCEAE
ORDINE: CAULERPALES
FAMIGLIA: UDOTECEAE
DISTRIBUZIONE: MAR MEDITERRANEO,
OCEANO ATLANTICO, OCEANO
INDIANO, OCEANO PACIFICO.
AMBIENTE: SUBSTRATI ROCCIOSI DA 1
A 75 METRI DI PROFONDITA’.
CARATTERI MORFOLOGICI: Il tallo calcificato, a portamento cespuglioso ed articolato, aderisce
al substrato per mezzo di una crosta a forma di disco basale. La ramificazione, coincidente con
l’articolazione, risulta dicotomica e regolare conferendo così all’alga un aspetto simile ad un
piumino da cui il nome comune attribuito alla specie. I rami sono di lunghezza simile ma il loro
diametro diminuisce procedendo dalla base verso le estremità appuntite. Gli articoli sono cilindrici
leggermente allargati e compressi alle loro estremità distali.
La struttura interna del tallo appare bistromatica composta da un ipotallo inferiore e da un peritallo
superiore.
DIMENSIONI: Il tallo può raggiungere un altezza di 11 – 13 cm.
CARATTERI ECOLOGICI: La specie, epilita e/o epifita su diverse specie algali, predilige stazioni
superficiali ad acque calme, ben illuminate dalla luce solare. Nelle acque del Parco, a livello del
sottopiano superiore del piano infralitorale, ad una profondità di 0,3 – 1,5 metri, forma una tipica
cintura vegetazionale fotofila. Nell’ambito della prateria di Posidonia oceanica, presente nei fondali
dell’area marina protetta degli “Scogli di Isca”, vive in sottostrato a livello dei rizomi delle piante.
Si tratta quindi di una delle specie dominanti ed ubiquitarie nelle acque del Parco.
BIOLOGIA E RIPRODUZIONE: La specie perennante si riproduce nei mesi invernali. Gli organi
riproduttivi, detti concettacoli, sono terminali e peduncolati.
Testo e foto di Nicola Cantasano
Responsabile scientifico Parco Marino Regionale “Scogli di Isca”.
SPECIE: Jania rubens (Linnaeus) Lamoroux
NOME COMUNE: « Piumino calcareo »
DIVISIONE: RHODOPHYTA
CLASSE: RHODOPHYCEAE
ORDINE: CRYPTONEMIALES
FAMIGLIA: CORALLINACEAE
DISTRIBUZIONE: MAR MEDITERRANEO,
OCEANO ATLANTICO.
AMBIENTE: VIVE EPILITA E/O EPIFITA SUL
TALLO DI MACROALGHE DALLA SUPERFICIE
FINO A 15 METRI DI PROFONDITA’.
CARATTERI MORFOLOGICI: Il tallo risulta fissato al substrato per mezzo di rizoidi stoloniferi
striscianti da cui si diparte la lamina fogliare eretta a forma di ventaglio. La superficie della lamina
è ornata da linee concentriche di colore brunastro, più scure rispetto al colore della pagina fogliare,
e risulta in parte calcificata soprattutto lungo le striature della faccia inferiore.
DIMENSIONI: La specie raggiunge un’altezza massima di 15 cm.
CARATTERI ECOLOGICI: La specie, euriterma e fotofila, presente nelle acque superficiali del
Parco, si accresce in numero e dimensioni procedendo dalle zone profonde verso quelle superficiali,
costituendo così un classico esempio di variazione morfologica adattativa legata alle condizioni
idrodinamiche del mezzo.
BIOLOGIA E RIPRODUZIONE: La specie si riproduce nei mesi estivi quando gli organi
riproduttivi, detti sporangi, si addensano lungo le linee concentriche della lamina fogliare.
Testo e foto di Nicola Cantasano
Responsabile scientifico Parco Marino Regionale “Scogli di Isca”.
SPECIE: Padina pavonica (Linnaeus) Thivy
NOME COMUNE: “Coda di Pavone”
DIVISIONE: OCROOPHYTA
CLASSE: OCROPHYCEAE
ORDINE: DICTYOTALES
FAMIGLIA: DICTYOTACEAE
DISTRIBUZIONE: MAR MEDITERRANEO,
OCEANO ATLANTICO, OCEANO INDIANO.
AMBIENTE: VIVE SU SUBSTRATI ROCCIOSI
IN LUOGHI SOLEGGIATI ED ESPOSTI AL
MOTO ONDOSO DA 0 A 20 METRI.
CARATTERI MORFOLOGICI: Il tallo, di consistenza carnoso-membranacea, appare di forma
orbicolare, più o meno flabellato e lobato. Le rizine radicali si sviluppano dalla pagina inferiore
della fronda e si prolungano inferiormente in un breve stipite radicale piano-cuneato. La pagina
superiore appare segnata da righe concentriche disposte a raggiera e conferenti al tallo una
consistenza coriacea. La struttura interna del tallo appare pluristromatica ed è composta da tre strati:
il peritallo inferiore, l’ipotallo centrale ed il peritallo superiore.
DIMENSIONI: Il tallo può superare un diametro di 10 cm.
CARATTERI ECOLOGICI: La specie, presente lungo le pareti verticali dei versanti esterni degli
Scogli di Isca, vive in stretta associazione con la cloroficea Flabellia petiolata (Turra) Nizamuddin
unitamente alla quale forma una tipica associazione vegetale sciafila denominata Flabellio -
peyssonelietum.
BIOLOGIA E RIPRODUZIONE: La specie si riproduce nel periodo settembre – febbraio. Gli
organi riproduttivi, distribuiti irregolarmente sulla superficie del tallo, sono portati da brevi pedicelli
e circondati da cellule sterili dette parafisi.
Testo e foto di Nicola Cantasano
Responsabile scientifico Parco Marino Regionale “Scogli di Isca”
SPECIE: Peyssonnelia squamaria (S.G.Gmelin)
Decaisne
NOME COMUNE: “ Rosa di mare”
DIVISIONE: RHODOPHYTA
CLASSE: RHODOPHYCEAE
ORDINE: CRYPTONEMIALES
FAMIGLIA: SQUAMARIACEAE
DISTRIBUZIONE: MAR MEDITERRANEO,
OCEANO ATLANTICO.
AMBIENTE: VIVE DALLA SUPERFICIE FINO
ALLA PROFONDITA’ DI CIRCA 60 METRI SOTTO
SCOGLI E/O SU RIZOMI DI POSIDONIA
OCEANICA IN ZONE OMBREGGIATE.
CARATTERI MORFOLOGICI E RIPRODUTTIVI: La pianta consiste di un’apparato radicale
basale e di un fusto cilindrico strisciante, detto rizoma, spesso 4-6 cm., leggermente appiattito e
parzialmente immerso nel sedimento. I rizomi sono fusti modificati che possono crescere in senso
orizzontale (rizomi plagiotropi) e/o verticale (rizomi ortotropi). Da ciascun rizoma si diparte un
fascio fogliare composto di 5-10 foglie nastriformi larghe 7-11cm e lunghe 40-120 cm. Nell’ambito
di ciascun fascio le foglie si organizzano in una tipica disposizione a ventaglio nella quale le foglie
più lunghe e vecchie sono quelle esterne mentre quelle più corte e giovani sono interne. La singola
foglia appare costituita da una base e da un lembo che ne costituisce la parte fotosintetizzante.
I fiori sono organizzati in spighe di 3-7 elementi fiorali dei quali i due basali ermafroditi ed il
terminale sempre maschile. La riproduzione sessuale, piuttosto rara e geograficamente localizzata
nel bacino orientale del Mediterraneo, risulta favorita dalle elevate temperature della zona e porta
alla formazione di frutti ovoidali, detti olive di mare, che maturano nel tardo periodo invernale e dal
cui involucro (pericarpo) si liberano i semi dai quali, su substrati adatti, germina una nuova
plantula. La moltiplicazione vegetativa, per frammentazione dei rizomi trasportati dal moto ondoso,
rimane il principale metodo di riproduzione della specie.
CARATTERI ECOLOGICI: Posidonia oceanica è una specie vegetale endemica del Mediterraneo,
richiede ambienti con oscillazioni termiche comprese tra 11°C e 29°C, salinità elevate, una forte
luminosità ambientale ed una buona ossigenazione delle acque litorali costituendone così un
prezioso bioindicatore. La presenza della prateria a Posidonia oceanica è quindi un chiaro indizio
che attesta le buone condizioni chimico-fisiche e biotiche delle acque costiere. In questi ultimi
decenni, la crescente pressione antropica ed il conseguente inquinamento organico ed inorganico a
carico della fascia costiera mediterranea ha causato un notevole intorbidamento delle acque litorali
ed una minore penetrazione quantitativa e qualitativa della luce solare. Queste condizioni generali
di eutrofizzazione del sistema costiero hanno innescato nel tempo un grave processo di regressione
e talora scomparsa delle praterie di Posidonia.
APPROFONDIMENTI: La prateria di Posidonia oceanica è una delle biocenosi più tipiche e
caratteristiche presenti nel bacino del Mediterraneo. La biocenosi è per definizione un insieme di
organismi vegetali ed animali la cui struttura corrisponde alle condizioni medie ambientali ed i cui
individui sono legati da rapporti reciproci. Nell’ambiente marino le biocenosi non sono stabili nel
tempo e nello spazio ma seguono un percorso evolutivo attraverso fasi intermedie che, se le
condizioni ambientali rimangono costanti, portano ad uno stadio finale di relativa stabilità, in
equilibrio dinamico con l’ambiente, detto “climax”. La biocenosi della prateria di Posidonia
oceanica rappresenta quindi lo stadio “climax” del piano infralitorale mediterraneo su fondi mobili.
Testo e foto di Nicola Cantasano
Responsabile scientifico Parco Marino Regionale “Scogli di Isca”
SPECIE: Posidonia oceanica (Linnaeus) Delile
DIVISIONE: ANGIOSPERMAE
CLASSE: MONOCOTILEDONEAE
ORDINE: POTAMOGETONALES
FAMIGLIA: POTAMOGETONACEAE
GENERE: POSIDONIA
DISTRIBUZIONE: MAR MEDITERANEO
AMBIENTE: VIVE SU FONDI MOBILI DEL
PIANO INFRALITORALE DALLA SUPERFICIE
FINO A 45 METRI DI PROFONDITA’.
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