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FORMAZIONE IN SERVIZIO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI
RELAZIONI TRA SCUOLA E TERRITORIO
Relatori : dott.ssa Patrizia Ignazidr. Michele Simonetti
Roma 11 novembre 2015
“L’individuo , nel nostro tempo globale dovrà tenere insiemeintimità e distanza, conoscere bene la propria cultura, che èintima, ma nello stesso tempo relativizzarla , analizzarlacriticamente guardandola dall’esterno; egli dovrà pensare comese fosse sempre in viaggio, camminando verso l’ignoto;viaggiatore piuttosto che turista, senza certezze né garanzie;dovrà costruire nuove case in posti diversi, dove si incontranola pluralità di culture, esperienze, vissuti, valori, stili maavere anche voglia di ritornare a casa. Non per essere cittadinidel proprio Paese, ma per sostare nel confronto e, a volte, nel
conflitto.”
Modernità liquida – 2007 Zygmunt Bauman
TERRITORIO
Area storicamente contrassegnata da un insieme di fenomeni economici, sociali e culturali
Il territorio non esiste in natura, in quanto è il prodotto storico di atti culturali dell’uomo in relazione dialettica e coevolutiva con l’ambiente naturale; in questa accezione il territorio si identifica con l’ambiente dell’uomo;
Soggetto vivente ad alta complessità (Magnaghi 2000)
Territorializzazione
De-Territorializzazione
Ri-Territorializzazione
Regioni
Opportunità progetti Europei
UniversitàMondo del lavoro
Scuola
Enti Locali Famiglie
Terzo settore
Poli Tecnico-Prof.
Necessità di un sistema formativo integrato Crisi della scuola
Aumento delle opportunità di autoistruzioneAlfabetizzazione deboleFrammentazione dei saperiImpoverimento dei linguaggi
I cambiamenti della societàGlobalizzazioneSocietà multiculturaleAumento del tempo liberoCrisi economicaRiduzione del Welfare StateAssenza della comunità come luogo di socializzazione
La scuola e il sistema formativo integrato - Finalità
Acquisizione di conoscenze, informazioni, competenze
Incremento del benessere del soggetto
Prevenzione del disagio e marginalità
Contrasto della dispersione
Sviluppo del potenziale individuale e collettivo (capitale umano e sociale)
NECESSITA’ DI UN RAPPORTODI DIALOGO E SCAMBIO
Educazione
Politiche del
territorio
Comunità
Risorse
Opportunità
Vincoli
TerritorioScuolaScuola Territorio
1) ANALISI DEL CONTESTO
COSTRUIRE UNA MAPPA DEL TERRITORIO
a) Bacino di utenza
b) Identità socio-culturale
c) Contesto formativo, educativo e culturale
2) ANALISI DEI BISOGNI
IC :AREA DEL DISAGIO (DIVERSABILITÀ, IMMIGRAZIONE, SVANTAGGIO SOCIALE O CULTURALE
IISS: ORIENTAMENTO, DISAGIO/PROBLEMATICHE GIOVANILISOLLECITAZIONE DA CONTESTI ESTERNI
VERSO UN SISTEMA FORMATIVO INTEGRATO
PROGETTAZIONE ISTITUZIONALE
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA
DALLA GESTIONE DELL’EMERGENZA A SOLUZIONI DI SISTEMA
CREAZIONI DI RETI
CRITICITÀ
ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO RIPRESA DA FONTI SECONDARIE E NON “COSTRUITO” DALLA SCUOLA IN BASE ALLA SUA IDENTITÀ E MISSION.
FRUIZIONE PASSIVA E OCCASIONALE DI OFFERTE E “PACCHETTI”.
ASSENZA DI COPROGETTAZIONE DEI PERCORSI.
ESPERIENZE SCOLLEGATE DALL'ATTIVITÀ DIDATTICA, SENZA VALUTAZIONE DELLE RICADUTE DI APPRENDIMENTI E COMPORTAMENTI.
SOVRACCARICO DI RESPONSABILITÀ ALLE SCUOLE
;
b) le modalita' di esercizio dell'autonomia didattica, anche attraverso progetti di istituto che consentano forme di organizzazione modulare, procedure di valutazione, ambiti di flessibilita' curricolare anche in relazione ad obiettivi connessi alle esigenze
La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani
DPR 249/98Art. 1 c. 3Statuto delle Studentesse e degli Studenti
b) le modalita' di esercizio dell'autonomia didattica, anche attraverso progetti di istituto che consentano forme di organizzazione modulare, procedure di valutazione, ambiti di flessibilita' curricolare anche in relazione ad obiettivi connessi alle esigenze
DPR 275/99Art. 3 Regolamento dell’autonomia
c.2 Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa
DPR 275/99Art. 3 Regolamento dell’autonomia
c.4 Ai fini di cui al comma 2 il dirigente scolastico attiva i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio.
Legge n. 92/2012Dlgs n. 13/2013Accordo Stato Regioni EELL 10/07/2014
Apprendimento permanente Reti territoriali di servizio
Sistema educativo non formale
EE.LL.
Scuola
Famiglia
Sistema educativo informale
20Roma 11 novembre 2015
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti
C.1 Realizzazione di una scuola apertaC.2 Coordinamento con il contesto territorialeC.7 Supporto e collaborazione dei servizi socio-sanitari ed
educativi del territorio e delle associazioni di settore (l) Valorizzazione della scuola intesa come comunità attivaaperta al territorio e in grado di aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, compreso le organizzazioni del terzo settore e le imprese (m)
c. 7 Incremento dell’alternanza scuola lavoro nel secondo ciclo di istruzione (O)
c.10 Promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso anche in collaborazione con il servizio di emergenza territoriale 118 del servizio sanitario locale e con il contributo della realtà del territorio
c. 66 A decorrere dall’anno scolastico 2016/2017 i ruoli del personale
docente sono regionali, articolati in ambiti territoriali, suddivisi in sezioni
separate per gradi di istruzione, classi di concorso e tipologie di posto. Entro
il 30 giugno 2016 gli uffici scolastici regionali, su indicazione del Ministero
dell’istruzione, dell’università e della ricerca, sentiti le regioni e gli enti
locali, definiscono l’ampiezza degli ambiti territoriali, inferiore alla provincia
o alla città metropolitana, considerando:a) la popolazione scolastica;b) la prossimità delle istituzioni scolastiche;c) le caratteristiche del territorio, tenendo anche conto
delle specificità delle aree interne, montane e delle piccole isole, della
presenza di scuole nelle carceri, nonché di ulteriori situazioni o esperienze
territoriali già in atto
.
.
c. 70. Gli uffici scolastici regionali promuovono, senzanuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, la costituzionedi reti tra istituzioni scolastiche del medesimoambito territoriale. Le reti, costituite entro il 30 giugno2016, sono finalizzate alla valorizzazione delle risorseprofessionali, alla gestione comune di funzioni e di attivitàamministrative, nonché alla realizzazione di progetti odi iniziative didattiche, educative, sportive o culturali diinteresse territoriale, da definire sulla base di accordi traautonomie scolastiche di un medesimo ambito territoriale,defi niti «accordi di rete».
C. 71 Gli accordi di rete individuano:a) i criteri e le modalità per l’utilizzo dei docentinella rete, nel rispetto delle disposizioni legislative vigentiin materia di non discriminazione sul luogo di lavoro,nonché di assistenza e di integrazione sociale delle personecon disabilità, anche per insegnamenti opzionali, specialistici,di coordinamento e di progettazione funzionaliai piani triennali dell’offerta formativa di più istituzioniscolastiche inserite nella rete;b) i piani di formazione del personale scolastico;c) le risorse da destinare alla rete per il perseguimentodelle proprie finalità;d) le forme e le modalità per la trasparenza e la pubblicitàdelle decisioni e dei rendiconti delle attività svolte
.
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA(entro il 15 gennaio 2016 – triennio 2016-2019)
• Atto di indirizzo
Dirigente Scolastico
• ProgettazioneCollegio
dei docenti
• ApprovazioneConsiglio di Istituto
L’istituzione scolastica effettua la programmazionetriennale dell'offerta formativa per il potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti e per l'apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e
delle realtà locali.
Legge 107 Art. 1 c. 1
1) AFFERMARE IL RUOLO CENTRALE DELLA SCUOLA NELLA SOCIETA‘ DELLA CONOSCENZA
2) INNALZARE I LIVELLI DI ISTRUZIONE E LE COMPETENZEDELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
3) PREVENIRE E RECUPERARE L'ABBANDONO E LA DISPERSIONESCOLASTICA
4)………………………………………………
5)………………………………………………….
6)………………………………………………...
OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI c. 7
Valorizzazione e potenziamento
competenze linguistiche
Potenziamento competenze matematico-
logiche e scient.
Potenziamento competenze
cultura musicale arte, etc.
Sviluppo competenze
cittadinanza attiva
………………………………………………………………
Valorizzazione scuola come
comunità aperta al territorio
Obiettivi Prioritari
Contesto
Risultanze RAV
Piano di Miglioramento
P IANO DIMIGLIORAMENTO
OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTOOBIETTIVI DI PROCESSOPERCORSI DI MIGLIORAMENTO AZIONI ORGANIZZATIVE E DIDATTICHE. RISORSE UMANE AGGIUNTIVE RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI PIANO DI FORMAZIONE
F:\Formazione DS\Piano di miglioramento _ Indire.html
Organizzazione
Risorse
Territorio
Miglioramento
Bisogni Formativi
Progettazione
Identità scuola
Miglioramento del successo formativo
Risultati miglioramento
RAV
Competenze organizzative
Miglioramento processi
organizzaivi
Trasparenza efficienza, efficacia
Valorizzazione del personale
Apprezzamento comunità scolastica
RAPPORTO CON IL MONDO DEL LAVORO
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Riferimenti normativiDlgs n. 77/2005 (attuativo l. 53/03)DPR n. 87/2010 art.DPR n. 88/2010 art. DPR n. 89/2010 art.D.L. 104/2013 art. 16Legge 128/2013 (Programma sperimentale)Legge 107/2015
45%
34%
20%
1%
Percorsi ALS
Professionali Tecnici Licei Altri 0,7
Rilevazione 2012/13
TecniciL. 107/2015 - ALS NEL PIANO TRIENNALE
200 ore nel trennio III-IV-V
Settori lavorativi DL gs77/2005 (Convenzioni)
• Imprese
• Camere di commercio
• Industria
• Artigianato
• Agricoltura
• Enti pubblici e privati
Ulteriori Settori lavorativi L. 107/2015 (Convenzioni)
Ordini professionali
Musei
Istituti pubblici e privati (settore patrimonio, ambientale attività culturali, artistiche e musicale
REGISTRO NAZIONALE PER L’ASL
PRESSO LE CAMERE DI COMMERCIO, INDUSTRIA E ARTIGIANATOL. 107 art. 1 c. 41INTESA MIUR – MLPS – MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
1) SEZIONE APERTA E CONSULTABILE
2) SEZIONE SPECIALE (ELEMENTI IDENTIFICATIVI DELL’IMPRESA
PROPOSTE CONFINDUSTRIA Incentivi e sgravi fiscali
Formazione sicurezza IISS
Esame di stato – Articolazione II prova ALS e attribuzione di un punteggio
Co-progettazione e coordinamento
CRITICITA
Difficoltà di reperimento aziende
Coinvolgimento di tutti i docenti del consiglio di classe
Corsi di formazione/aggiornamento per i docenti
Conoscenza complessiva dell’organizzazione del lavoro e dell’azienda e non solo il settore specifico dell’attività professionale.
ERASMUS+PROGRAMME
WHAT IS IT ?
G. U. EU 20 OTTOBRE 2015
INVITO ALLA PRESENTAZIONE DI PROPOSTE PER IL 2016
BILANCIO TOTALE 2016 1.871,1 MILIONI DI EURO.
Migliorare le competenze del personale della scuola
Rafforzare la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento
Ampliare la conoscenza e la comprensione delle politiche educative europee
Creare interconessioni fra istruzione formale, non formale, formazione professionale e mercato del lavoro
Promuovere attività di mobilità all’estero per gli alunni e lo staff delle scuole
Accrescere le opportunità per lo sviluppo professionale e per la carriera del personale della scuola
AZIONE CHIAVE 1 (KA1) – Mobilità per l’apprendimento
Formazione del personale della scuolaper la crescita professionale e lo sviluppo di nuove competenze.
AZIONE CHIAVE 2 (KA2) –Partenariati strategiciRealizzazione di Partenariati strategici tra istituzioni europeeper accrescere le competenze professionali, innovare le praticheeducative e la gestione degli istituti scolastici.
Piattaforma dedicata alla collaborazione scolastica attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione
Offre occasioni di incontro e di formazione online e in presenza.
Supporta le attività online dei progetti, per sperimentare
Confronta metodi nuovi per l’insegnamento di tutte le discipline
Rappresenta il motore di ricerca partner ufficiale per l’ambito Scuola per Erasmus+
ATTENZIONE ALLE NUOVE FORME DI LAVORO
INDICAZIONI DI STRATEGIE PER L’ORGANIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE
PROMOZIONE DELLA CULTURA DI SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO (APPROCCIO PREVENTIVO)
CREAZIONE DI UNA STRUTTURA ORGANIZZATIVA CON COINVOLGIMENTO DI UNA MOLTEPLICITA’ DI SOGGETTI
SICUREZZA NELLE SCUOLE
NORMATIVA DI RIFERIMENTODLGS 81/2008 (T.U. SICUREZZA)
DLGS 106/2009
DPR 151/2011
LE RELAZIONI CON IL TERRITORIO
- ENTI LOCALI: COMUNE E PROVINCIA
- DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE DELLE ASL
- DIREZIONE TERRITORIALE DEL LAVORO
- AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE
-
- ISTITUTO NAZIONALE DELL’ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO
- CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO
- PROTEZIONE CIVILE
- ORGANISMI PROVINCIALI DI COORDINAMENTO- MAGISTRATURA
- ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI DI CATEGORIA E ORGANIZZAZIONI SINDACALI-
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