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Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
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L’amministrazione e la gestione del personale
Classe IV ITC
Albez edutainment production
Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
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In questo modulo:
La retribuzione e i suoi elementi
I rapporti con l’INPS e l’INAIL
Le scritture contabili
Il trattamento di fine rapporto di lavoro
Il sistema previdenziale che verrà
Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
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Ha il compito di applicare la normativa in materia di lavoro. Si occupa quindi:
della liquidazione delle retribuzioni;
dei rapporti con gli enti previdenziali e della liquidazione dei relativi contributi sociali;
dei rapporti con l’Amministrazione finanziaria;
della tenuta dei libri obbligatori e di ogni altra dichiarazione o scrittura del personale.
La retribuzione è il compenso che riceve il lavoratore in cambio delle prestazioni fornite
L’amministrazione del personale
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Articolo 36 della Costituzione italiana:“Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla sua famiglia un’esistenza dignitosa”
Retribuzione
a tempoArt. 2099 c.c.
a cottimo(operai)
Art.2100 c.c.a provvigione
commisurata alladurata della prestazione
rapportata alla quantità della
produzione
calcolata inpercentuale sugli
affari conclusi
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Elementi della retribuzione
Elementi della retribuzione
fissi(per tutti i dipendenti)
fissi(per tutti i dipendenti)
accessori(dipendono da diversi
fattori)
accessori(dipendono da diversi
fattori)
paga basepaga base scatti di anzianitàscatti di anzianitàcontingenza
(bloccata al 31/12/91)contingenza
(bloccata al 31/12/91)
premio diproduzionepremio di
produzione
assegni “ad personam”
assegni “ad personam”
indennitàindennità straordinariostraordinario
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Gli elementi fissi della retribuzione
PAGA BASE Viene determinata dalla contrattazione collettiva e il suo importo si differenzia a seconda del settore economico di appartenenza (metalmeccanico, chimico, edile, ecc.) e della qualifica contrattuale del lavoratore (operaio generico, qualificato, caporeparto). Viene stabilito generalmente in misura fissa mensile ed è l’elemento più importante della retribuzione: in base al minimo tabellare sono calcolati tutti gli altri elementi.
SCATTI DI ANZIANITA’
Sono aumenti periodici della retribuzione rapportati al numero di anni di servizio che il lavoratore ha prestato presso la medesima azienda. Sono determinati dalla contrattazione collettiva.
INDENNITA’ DI CONTINGENZA
Fino al 31/12/1991 l’indennità di contingenza aveva la funzione di compensare la perdita di potere d’acquisto delle retribuzioni causata dall’inflazione attraverso incrementi periodici semestrali commisurati all’aumento del costo della vita.
Dall’1/01/1992l’indennità di contingenza è stata bloccata all’importo del 31/12/1991 e inserita nella retribuzione.
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Gli elementi accessori della retribuzione
PREMIO DI PRODUZIONE
Originariamente era una forma di incentivazione concessa a livello aziendale per compensare l’apporto dei lavoratori all’aumento della produzione.
Oggi viene concesso quasi sempre automaticamente a prescindere dal risultato di gestione e si sta trasformando in una sorta di mensilità aggiuntiva.
ASSEGNI “AD PERSONAM”
Sono aumenti della retribuzione concessi individualmente ai singoli lavoratori che si sono particolarmente distinti per capacità e impegno.
INDENNITA’ Vengono corrisposte ai lavoratori a titolo di compenso per il lavoro
prestato in condizioni di maggiore rischio o disagio oppure a titolo di
rimborso spese. Esempi di indennità:
Indennità per lavorazioni nocive
Indennità di cassa
Indennità di funzione
Indennità di trasferta
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Gli elementi accessori della retribuzione
FRINGE BENEFITS Sono riconoscimenti individuali, volti a premiare il singolo lavoratore in ragione del suo positivo rapporto con l’impresa, e quindi a gratificarlo (in maniera evidente) rispetto ad altri.
Esempi: uso di autovetture o cellulari aziendali, assegnazione di alloggi a uso personale o familiare, vacanze premio, ecc.
COMPENSO PER LAVORO
STRAORDINARIO
Viene erogato ai lavoratori che prestano servizio oltre il normale orario delle 40 ore settimanali.
Il ricorso allo straordinario è regolato dalla legge e dai contratti di lavoro per evitare che un suo sistematico impiego pregiudichi la possibilità di nuove assunzioni.
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Retribuzione lorda e netta
La somma di tutti gli elementi fissi e accessori costituisce la retribuzione lorda del dipendente.
La retribuzione lorda non rappresenta l’importo incassato. Da essa, infatti, vanno sottratte le ritenute sociali (per la pensione, l’assistenza malattia, ecc.) e le ritenute fiscali (IRPEF) a carico del dipendente.
L’importo netto pagato al lavoratore prende il nome di retribuzione netta.
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elementi fissi
elementi accessori
retribuzione lorda
ritenute sociali
ritenute fiscali
retribuzione nettaretribuzione netta
+
=
-
-
=
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La retribuzione vista dai soggetti interessati
Datore di lavoro Lavoratori dipendenti Istituti previdenziali
Retribuzioni lorde+ oneri sociali a carico impresa+ altri costi del lavoro+ quota TFRL maturata
Retribuzioni lorde-ritenute sociali per contributi a carico dei lavoratori-ritenute fiscali-altre ritenute (ritenute sindacali)
Retribuzioni nette+ assegni per il nucleo familiare+ eventuali indennità spettanti
Contributi spettanti (oneri sociali a carico dell’impresa + contributi sociali a carico dei lavoratori trattenuti dal datore di lavoro sulle retribuzioni)
- pagamenti effettuati dal datore di lavoro per conto dell’INPS (assegni per il nucleo familiare, indennità di malattia e maternità)
Costo del lavoro per l’impresa
Importi riscossi dai lavoratori
Importi riscossi dagli istituti previdenziali
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Le assicurazioni sociali obbligatorie
Secondo la Costituzione i lavoratori hanno diritto che siano previsti e assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità, vecchiaia, disoccupazione involontaria.
Lo stato ha istituito alcuni enti pubblici che hanno il compito di gestire le assicurazioni sociali obbligatorie sia per tutelare i lavoratori e le loro famiglie al verificarsi di determinati eventi, sia per assicurare la pensione a coloro che raggiungono l’età per essere collocati a riposo.
INPS: gestisce diverse forme di assicurazioni sociali, come, per esempio, le pensioni di anzianità e di vecchiaia, la Cassa integrazioni guadagni, le indennità di mobilità.
INAIL: gestisce l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
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GESTIONIINPS
pensioni di invalidità eai superstiti
assegni per ilnucleo familiare
indennità di
malattiaindennità
dimaternità
indennitàdi
mobilità
cassa integrazioneguadagni
pensionidi
vecchiaia
Principali assicurazioni sociali gestite dall’INPS
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Principali assicurazioni sociali gestite dall’INPS
INPS è un ente pubblico non territoriale, con sedi in ogni capoluogo di provincia, che gestisce la maggior parte delle assicurazioni sociali obbligatorie dei lavoratori dipendenti.
Principali assicurazioni gestite:
Erogazione pensioni ai lavoratori dipendenti. Le pensioni possono essere:
a) Anzianità, quando il lavoratore ha una contribuzione previdenziale di 40 anni.
b) Vecchiaia, quando il lavoratore viene collocato a riposo per raggiunti limiti di età (attualmente 65 anni per gli uomini, 60 anni per le donne).
c) Invalidità, erogate a quei dipendenti che vedono ridotta la loro capacità lavorativa per infermità fisica o mentale.
d) Ai superstiti, corrisposte ai parenti (coniugi, figli fino a 18 anni e genitori oltre 65 anni) dei lavoratori deceduti.
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Principali assicurazioni sociali gestite dall’INPS
Cassa integrazione guadagni, che garantisce un’indennità pari all’80% della retribuzione ai lavoratori dipendenti che vengono temporaneamente sospesi dal lavoro oppure che prestano un orario di servizio ridotto, a causa di una contrazione dell’attività produttiva dovuta a crisi economica, recessione o anche a catastrofi naturali.
Indennità di mobilità, a favore dei lavoratori iscritti nelle relative liste. Hanno diritto alla mobilità i lavoratori che in conseguenza di processi di riconversione o ristrutturazione aziendale o anche per eventi catastrofici di carattere atmosferico sono stati posti in Cassa integrazione e, al termine del relativo periodo, non sono stati riassunti dall’impresa.
Indennità di disoccupazione, spetta a lavoratori che hanno perduto il lavoro,purchè in possesso di determinati requisiti pensionistici. È pari al 30% della retribuzione media dei tre mesi precedenti.
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Principali assicurazioni sociali gestite dall’INPS
Indennità di malattia, corrisposta ai lavoratori ammalati e calcolata sulla base della retribuzione media giornaliera del mese precedente.
Indennità di maternità, anch’essa rapportata alla retribuzione, erogata alle lavoratrici in maternità.
Cassa unica assegni familiari, che assicura ai lavoratori il pagamento mensile degli assegni per il nucleo familiare.
Le integrazioni salariali relative alla Cassa integrazione guadagni, le indennità di malattia e maternità e gli assegni per il nucleo familiare vengono materialmente pagatidal datore di lavoro con diritto di rivalsa sull’INPS. Tali somme, infatti, sono conteggiatein diminuzione dell’importo da versare mensilmente per i contributi sociali.
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Contributi a favore INPS
Vengono calcolati in % sulle retribuzionidei dipendenti
Il versamento dei contributi, anche quelli a carico dei dipendenti, deve essere
effettuato dal datore di lavoro
L’importo viene liquidato mensilmente come
differenza tra somme a debito e a credito dell’impresa nei confronti dell’INPS.
A debito: per i contributi sociali a suo carico, e per quelli a carico
dei dipendenti
A credito: per le somme pagate per conto dell’INPS: assegni nucleo familiare,
ind. malattia, ecc.
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Versamento dei contributi
Entro il giorno 16 del mese successivo a quello di riferimento, unitamente al versamento dell’IVA risultante a debito, alle ritenute alla fonte effettuate in qualità di sostituto d’imposta
Conto fiscale I contribuenti devono effettuare il versamento unico servendosi del modello F24 utilizzando il conto fiscale a loro intestato presso il concessionario del servizio di riscossione competente per territorio
Modello DM 10/2
I datori di lavoro devono trasmettere per via telematica all’INPS il modello di denuncia mensile DM 10/2, che indica le retribuzioni liquidate ai dipendenti, gli importi trattenuti in busta paga e quelli erogati per conto dell’INPS
Dichiarazione annuale
I contribuenti titolari di partita IVA devono presentare all’agenzia delle Entrate, su modello Unico, la dichiarazione unica annuale
Invio telematico Tutti i contribuenti devono inviare la dichiarazione unificata per via telematica. La presentazione telematica deve avvenire entro il 31 ottobre
Rateizzazione I contribuenti possono optare, in sede di dichiarazione annuale, per versamenti rateali delle imposte e dei contributi effettuati il giorno 16 di ciascun mese, maggiorati al tasso di interesse stabilito per legge
Principali adempimenti
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Le rilevazioni contabili
Il costo delle retribuzioni lorde spettanti ai dipendenti viene rilevato nel conto economico acceso ai costi d’esercizio Salari e stipendi, che affluisce nel Conto economico alla voce B 9) a) Salari e stipendi.
Il costo per i contributi sociali a carico dell’impresa viene registrato nel conto economico acceso ai costi d’esercizio Oneri sociali, che affluisce nel Conto economico alla voceB 9) b) Oneri sociali.
Il debito dell’impresa per le retribuzioni liquidate ma non ancora pagate viene registrato nel conto finanziario Personale c/retribuzioni, che affluisce nel Passivo dello Stato patrimoniale alla voce D 14) Altri debiti.
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Le rilevazioni contabili
I debiti e i crediti dell’impresa nei confronti degli enti previdenziali vengono registrati nel conto finanziario Istituti previdenziali. A fine esercizio il saldo di questo conto, che durante l’anno può presentare eccedenze a debito o a credito, viene girato:
al conto Debiti v/istituti previdenziali [che affluisce nel Passivo dello Stato patrimoniale alla voce D 13) Debiti verso istituti previdenziali]
o al conto Crediti v/istituti previdenziali [che affluisce nell’Attivo dello Stato patrimoniale alla voce C II 5) Crediti verso altri.
I conti finanziari Personale c/acconti e Debiti per ritenute da versare affluiscono nello Stato patrimoniale rispettivamente nell’Attivo alla voce C II 5) Crediti verso altri e nel Passivo alla voce D 12) Debiti tributari.
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Le rilevazioni contabili
Crediti per prestazioni anticipate dal datore di lavoro per conto dell’INPS (relative ad assegni per il nucleo familiare, indennità di malattia e maternità e Cassa integrazione guadagni
Debiti per contributi sociali a carico del datore di lavoro.
Debiti per ritenute sociali a carico dei lavoratori (trattenute dal datore di lavoro sulla retribuzione)
Istituti previdenziali
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Quattro step per le registrazioni contabili
Primo step: la liquidazione delle retribuzioni lorde
27-03
27-03
27-03
Salari e stipendi liquidaz. retrib. lorde marzo
Istituti previdenziali assegni familiari e indennità
Personale c/retribuzioni importi lordi liquidati
16.850,00
1.285,00
18.135,00
Secondo step: il pagamento delle retribuzioni nette
31-03
31-03
31-03
31-03
Personale c/retribuzioni pagam. retrib. mese di marzo
Istituti previdenziali ritenute sociali a carico lavoratori
Debiti per ritenute da versare rit.fiscali a carico lavorat.
Banca Carige c/c pagamento retribuz.nette
18.135,00
1.285,00
1.940,00
14.475,00
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Terzo step: liquidazione contributi a carico dell’azienda
31-03
31-03
Oneri sociali liquidaz. contributi a carico azienda
Istituti previdenziali liquidaz. contributi a carico azienda
6.530,00
6.530,00
Quarto step: versamento unico ritenute fiscali, previdenziali e Iva
16-04
16-04
Debiti per rit.da versare versamento unico marzo
Istituti previdenziali versamento unico marzo
Iva c/liquidazione versamento unico marzo
Banca Carige c/c versamento unico marzo
1.940,00
6.965,00
2.151,00
11.056,00
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I rapporti con l’INAIL
L’INAIL, in caso di infortunio o malattia contratta dal lavoratore nello svolgimento del proprio lavoro, oltre a coprire le spese relative alle cure garantisce anche il pagamento di un’indennità giornaliera.
I premi assicurativi dovuti all’INAIL sono a totale carico delle imprese. Sono calcolati applicando alle retribuzioni una percentuale variabile a seconda del rischio che grava sulle diverse attività lavorative.
L’obbligo di assicurazione all’INAIL è stato esteso anche ai lavoratori parasubordinati, in presenza di svolgimento di attività soggette a rischio. L’utilizzo del computer fa sorgere l’obbligo assicurativo.
Entro il 16 febbraio di ogni anno, ciascuna impresa deve provvedere all’autoliquidazione (mod. F24) anticipata del premio INAIL per l’anno in corso applicando la percentuale, in via provvisoria, sulle retribuzioni corrisposte nell’anno precedente. Sempre entro la stessa data l’impresa deve calcolare e versare il conguaglio per l’anno precedente in base alle retribuzioni effettivamente corrisposte per l’anno in corso.
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Esempio: liquidazione e versamento del premio INAIL
L’impresa industriale Rotex spa, soggetta a un premio INAIL 22 per mille, che in data 16/02/2006 aveva versato un premio provvisorio di € 5.911, ha pagato nello stesso anno retribuzioni lorde per complessivi € 283.000.Il 16/02/2007 provvede a versare il premio provvisorio per l’esercizio 2007 e contemporaneamente il conguaglio relativo all’esercizio 2006. Al 31/12/2007 le retribuzioni complessivamente pagate ai dipendenti per l’esercizio 2007 risultano pari a € 295.000. I versamenti sono eseguiti a mezzo Banca Carige.
Vediamo i calcoli e le scritture relative airapporti con l’INAIL negli anni considerati..
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L’impresa calcola il conguaglio INAIL per l’anno 2006 in base alle retribuzioni effettivamente corrisposte:
Premio dovuto: €(283.000 x 22 per mille) € 6.226Premio provvisorio versato il 16/02/2006 - € 5.911
Conguaglio da versare entro il 16/02/2007 € 315
In sede di scritture di assestamento si registra:
31-12 – 2006
31-12 - 2006
Oneri sociali conguaglio premio INAIL
Istituti previdenziali conguaglio premio INAIL
315,00
315,00
31/12/2006
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Vengono versati sia il conguaglio relativo all’esercizio precedente sia il premio provvisorio del nuovoesercizio. L’importo del versamento viene calcolato come segue:
Conguaglio premio esercizio 2006 € 315premio provvisorio esercizio 2007 €(283.000 x 22 per mille) + € 6.226
Importo da versare € 6.541
Il 16/02/2007 si registra:
16/02/2007
16/02/2007
16/02/2007
Oneri sociali premio provvisorio INAIL
Istituti previdenziali saldo conguaglio INAIL
Banca Carige c/c versamento INAIL
6.226,00
315,00
6.541,00
16/02/2007
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L’impresa calcola il conguaglio INAIL per l’anno 2007 in base alle retribuzioni effettivamente corrisposte:
Premio dovuto: €(295.000 x 22 per mille) € 6.490Premio provvisorio versato il 16/02/2007 - € 6.226
Conguaglio da versare entro il 16/02/2008 € 264
In sede di scritture di assestamento si registra:
31-12 – 2007
31-12 - 2007
Oneri sociali conguaglio premio INAIL
Istituti previdenziali conguaglio premio INAIL
264,00
264,00
31/12/2007
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Vengono versati sia il conguaglio relativo all’esercizio precedente sia il premio provvisorio del nuovoEsercizio. L’importo del versamento viene calcolato come segue:
Conguaglio premio esercizio 2007 € 264Premio provvisorio esercizio 2008 €(295.000 x 22 per mille) + € 6.490
Importo da versare € 6.754
Il 16/02/2008 si registra:
16/02/2008
16/02/2008
16/02/2008
Oneri sociali premio provvisorio INAIL
Istituti previdenziali saldo conguaglio INAIL
Banca Carige c/c versamento INAIL
6.490,00
264,00
6.754,00
16/02/2008
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Libri obbligatori per il datore di lavoro
Ogni impresa che ha dipendenti è obbligata a tenere:
Libro matricola (DPR 29/9/73 n. 600), deve essere tenuto obbligatoriamente dai datori di lavoro che hanno alle dipendenze personale soggetto alle assicurazioni sociali. Per ciascun lavoratore vengono riportate le generalità, la data di assunzione, la categoria professionale di appartenenza e il livello di inquadramento, la misura della retribuzione.
Libro paga, ha la finalità di documentare agli istituti previdenziali e all’Amministrazione Finanziaria l’importo delle retribuzioni corrisposte e delle trattenute effettuate.
Registro degli infortuni, deve riportare in ordine cronologico tutti gli infortuni accaduti ai dipendenti che hanno comportato un’assenza dal lavoro superiore a un giorno.
Prima di essere posti in uso,il libro matricola e il libro paga devono essere numerati ebollati in ogni pagina
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Libri obbligatori per il datore di lavoro
Prima di essere posti in uso, il libro matricola e il libro paga devono essere numerati e bollati in ogni pagina.
La bollatura iniziale viene effettuata dall’INAIL se l’impresa è soggetta all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. In caso contrario viene eseguita dall’INPS.
Il registro degli infortuni deve essere bollato dall’ASL competente per territorio.
Il libro matricola e il libro paga hanno rilevanza fiscale, poiché devono riportare i dati relativi alle detrazioni d’imposta.
Essi devono essere conservati per dieci anni.
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Il trattamento di fine rapporto di lavoro dipendente (TFRL)
Il TFRL è un’indennità “una tantum”, proporzionale agli anni di servizio prestati, che il lavoratore può decidere di mantenere nell’impresa oppure destinare a forme di previdenza complementare.
Art. 2120 c.c.
In caso di cessazione del rapporto di lavoro subordinato il lavoratore ha diritto a un’indennità di TFR che si calcola sommando per ciascun anno di servizio una quota pari e comunque non superiore all’importo della retribuzione dovuta per l’anno divisa per 13,5 (quota capitale).
Il trattamento di fine rapporto accantonato in precedenza, con esclusione della quota maturata nell’anno, è rivalutato su base composta, al 31 dicembre di ogni anno, con l’applicazione del tasso fisso 1,5% più il 75% dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, accertato dall’ISTAT rispetto al mese di dicembre dell’anno precedente (quota di rivalutazione TFRL).
La quota di rivalutazione (quota finanziaria) viene assoggettata, ogni volta che viene calcolata annualmente, a ritenuta fiscale dell’11%.
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Contributo miglioramento pensioni (rivalsa)
L’azienda è tenuta a versare all’INPS mensilmente un contributo dello 0,50% della retribuzione destinato al miglioramento delle pensioni.
Per detto contributo ha però diritto di rivalsa in sede di calcolo della quota annuale del trattamento di fine rapporto.
Ne consegue che di fatto detto miglioramento pensionistico non è a carico del datore di lavoro ma è finanziato dai lavoratori stessi.
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L’azienda rileva in COGE un costo d’esercizio per il TFRL maturato nell’anno addebitando il conto TFRL e accreditando i conti finanziari Debiti per TFRL e Debiti per ritenute da versare (per la ritenuta fiscale sulla rivalutazione).
L’importo accreditato nel conto Debiti per TFRL rappresenta per l’azienda un valore finanziario presunto, cioè un debito a scadenza indeterminata, perché non è noto il momento della liquidazione (che sarà quello delle dimissioni, del licenziamento, ecc.).
La rilevazione contabile
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Determinazione del TFRL maturato
Esempio
L’impresa mercantile all’ingrosso Perata Giulio presenta, all’inizio del periodo amministrativo, debiti per TFRL maturati a favore del personale dipendente che ammontano a € 15.400. durante l’esercizio non vi sono stati licenziamenti, dimissioni o decessi; sono state corrisposte al personale retribuzioni per € 75.600; l’indice dei prezzi al consumo dell’ISTAT rispetto al mese di dicembre dell’anno precedente è aumentato di 1,6 punti. Calcoliamo i debiti per TFRL a fine esercizio presentando l’articolo in P.D. relativo alla quota di TFRL di competenza dell’esercizio.
I calcoli
Quota capitale commisurata alle retribuzioni corrisposte (75.600 : 13,5) = € 5.600,00+ Quota rivalutazione TFRL preesistente [15.400 x (1,5+1,6x75%)%] = € 415,80- Rivalsa contributo per perequazione pensioni (75.600 x 0,5%) = € 378,00
Costo TFRL maturato nell’esercizio € 5.673,80-Ritenuta fiscale 11% su 415,80 € 45,74
Incremento netto del TFRL maturato nell’esercizio € 5.592,06
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Le registrazioni in P.D.
31-12 TFRL
Debiti per TFRL
Debiti per ritenute da versare
Costo maturato nell’esercizio per TFRL
5.637,80
5.592,06
45,74
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Funzioni del TFRL
L’istituto del TFRL è sconosciuto agli altri paesi della UE. Esso era stato previsto dalla nostra legislazione per aiutare i lavoratori dipendenti a fronteggiare eventuali difficoltà finanziarie in caso di cessazione del rapporto di lavoro.
Il TFRL rappresenta infatti:
per il lavoratore una retribuzione differita (risparmio forzato indicizzato)
per l’impresa una forma di autofinanziamento improprio, in quanto gli importi che vengono accantonati anno dopo anno per l’incremento del TFRL rappresentano un costo che non origina uscite monetarie e quindi sono una risorsa che rimane investita nell’impresa sino al momento in cui il dipendente lascerà l’impiego.
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Lo scopo sociale del TFRL si è evoluto. Questo istituto ha ora una preminente funzione previdenziale, in quanto è diventato la principale forma di finanziamento della pensione integrativa.
Gli accantonamenti annui al TFRL possono essere destinati, integralmente o parzialmente, a un fondo pensione. In tal caso non vengono imputati dall’impresa al conto Debiti per TFRL, ma vengono da essa versati al gestore del fondo.
Evoluzione del TFRL
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Il sistema previdenziale che verrà..
In futuro il sistema previdenziale dei lavoratori dipendenti dovrà poggiare su tre pilastri:
1. la previdenza pubblica, commisurata ai contributi versati, che in futuro coprirà solo il 40-50% dell’ultima retribuzione (anziché l’attuale 80-85%);
2. la previdenza complementare, con carattere integrativo e collettivo, gestita professionalmente dai fondi pensione collettivi costituiti da imprenditori, lavoratori, sindacati, associazioni di categoria. La gestione di un fondo pensione potrà essere affidata ad una banca, a una società d’intermediazione mobiliare (SIM), a una società di gestione del risparmio o a una compagnia di assicurazione. I fondi pensione investono i contributi ricevuti in titoli pubblici e privati (obbligazioni e azioni, nazionali e internazionali) per assicurare gli aderenti, al raggiungimento di un’età prefissata, una pensione integrativa;
3. la previdenza individuale, con carattere facoltativo, attuata liberamente dalle singole persone e dalle famiglie mediante sottoscrizione di polizze di assicurazione vita o di piani di accumulo in un fondo comune di investimento. A dette soluzioni individuali faranno ricorso soprattutto i lavoratori a reddito medio/alto.
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41
Astolfi, Rascioni & Ricci “Entriamo in azienda 2 processi e rilevazioni della gestione caratteristica tomo 2” Tramontana editore Milano 2007
V. Simonato “La gestione dell’impresa in Partita Doppia” dalle rilevazioni contabili al bilancio d’esercizio ETAS LIBRI Milano 2004
Bibliografia
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