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GreenItaly 2020Imprese e occupati green – nord
I Quaderni di Symbola
I Quaderni di Symbola
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Affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra econo-mia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro. È una sfida di enorme portata che richiede il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali, culturali. Il contributo di tutti i mondi economici e produttivi e soprattutto la partecipazione dei cittadini. Cogliere questa sfida è anche una risposta alla generazione Greta, la cui spinta è un ingrediente fondamentale per cambiare rotta, ed è ingeneroso criticare quelle ragazze e quei ragazzi per il difetto di proposte concrete e per un eccesso di sempli-ficazione: fare proposte non è il loro compito, e, come scriveva Ernest Hemingway, “avere un cuore da bambino non è una vergogna, è un onore”. Non hanno bisogno di carezze ma di risposte che indichino ricette solide e politiche durature per sostenere, come un vento propizio, una nuova economia.
Quando 10 anni fa pubblicavamo il primo GreenItaly nel mondo c’erano 25 GW di fotovoltaico installato: oggi i GW sono diventati 660. La tecnologia green ha compiuto enormi progressi e in questi 10 anni il costo dell’elettricità da fotovoltaico, dice l’Unep, è
crollato dell’81%, e quello dell’eolico del 46%. In un decennio nel mondo sono stati investiti oltre 2,6 miliardi di dollari in rinnovabili col nostro Paese che, nonostante il forte rallentamento negli ultimi anni, è il settimo al mondo dopo Cina, Usa, Giappone, Germania, Gran Bretagna e India. Le emissioni di green bond nel 2018 hanno raggiunto i 250 miliardi di dollari: nel 2009 erano meno di un miliardo. Di economia circolare nel 2008 parlavano solo le riviste specializzate, oggi l’Italia è il Paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti (urbani, industriali, ecc.): il 79%. La sostituzione di materia seconda nell’economia italiana che deriva da questo riciclo comporta un risparmio potenziale di 21 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 58 milioni di tonnellate di CO2: pari rispettivamente al 12,5% della domanda interna di energia e al 14,6% delle emissioni. L’Italia in questi anni è diventata quarto produttore mondiale di biogas dopo Germania, Usa e Cina. Oltre ad essere uno dei campioni della chimica verde.
Ma i report dell’Ipcc (il Gruppo intergo-vernativo di esperti sul cambiamento climatico dell’ONU) — e gli slogan dei milioni di giovani che in tutto il mondo manifestano con Greta
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— ci ricordano che, se non vogliamo lasciare alle generazioni future un Pianeta reso ostile dai disastri ambientali, dobbiamo considerare tutti questi progressi come l’inizio di un cammino verso un’economia decisamente più sostenibile e per ciò più a misura d’uomo. Lo ha scritto l’Unep, che definisce la green economy come un modello “capace di migliorare il benessere umano e l’equità sociale, riducendo contestualmente i rischi ambientali”. Lo ha detto papa Francesco in quel manifesto per il futuro che è la Laudato si’.
L’Italia — grazie alla sua capacità di produrre cose belle e insieme innovative; grazie ai legami delle imprese col territorio e le comunità — in questo cammino è tra i Paesi più avanzati. Ma grandi capacità comportano maggiori responsabilità, e le crisi si rivelano spesso opportunità: il nostro Paese ha le carte in regola per diventare uno dei leader della rivoluzione sostenibile dell’economia. Contribuendo a rinvigorire e rinnovare in chiave ambientale la missione dell’Europa e godendo dei vantaggi economici, tecnologici e competitivi legati a questa leadership.
Una leadership dovuta non tanto alle politiche ma all’iniziativa di tanti imprenditori e a quanto si muove nella società che spesso
è più avanti della politica. Come si evince nel presente documento GreenItaly nord, sintesi del lavoro più ampio che Fondazione Unioncamere e Fondazione Symbola elaborano a scala nazionale, sono oltre 432 mila le imprese italiane dell’industria e dei servizi con dipendenti che hanno investito nel periodo 2015–2018, o prevedono di farlo entro la fine del 2019 (nell’arco, dunque, complessivamente di un quinquennio), in prodotti e tecnologie green, di cui ben 215.495 sono attive al nord. In pratica il 50% delle imprese ecoinvestitrici risiede qui. Le regioni in cui sono maggiori gli investimenti sono la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna. Mentre Milano con ben 30.902 imprese guida la classifica delle provincie italiane.
Non è difficile capire le ragioni di queste scelte. Le aziende di questa GreenItaly hanno un dinamismo sui mercati esteri nettamente superiore al resto del sistema produttivo italiano: con specifico riferimento alle imprese manifatturiere (5–499 addetti), il 51% delle eco-investitrici ha segnalato un aumento dell’export nel 2018, contro il più ridotto 38% di quelle che non hanno investito. Queste imprese innovano più delle altre: il 79% ha sviluppato attività di innovazione, contro il 61%
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delle non investitrici. Innovazione che guarda anche a Impresa 4.0: mentre tra le imprese eco-investitrici il 36% ha già adottato o sta portando avanti progetti per attivare misure legate al programma Impresa 4.0, quelle non investitrici sono al 18%. Sospinto da export e innovazione, il fatturato trae in complesso benefici: il 26% delle imprese investitrici si attende un aumento di fatturato per il 2019, contro un 18% delle altre. Stesso discorso per l’occupazione, dove il 19% delle green prevede una crescita, contro l’8% delle altre. Nel 2018 il numero dei green jobs in Italia ha superato la soglia dei 3 milioni: 3.100.000 unità, il 13,4% del totale dell’occupazione complessiva (nel 2017 era il 13,0%) di queste 1.745.600 è attiva al nord. L’occupazione green nel 2018 è cresciuta rispetto al 2017 di oltre 100 mila unità, con un incremento del +3,4% rispetto al +0,5% delle altre figure professionali. La green economy è anche una questione anagrafica. Una importante spinta al nostro sistema manifatturiero verso la sostenibilità ambientale, infatti, è impressa dai giovani imprenditori: tra le imprese guidate da under 35, il 47% ha fatto eco-investimenti, contro il 23 delle over 35.
Queste oltre 430 imprese hanno dato all’Italia una leadership nella sostenibilità che
possiamo misurare constatando che il nostro sistema industriale, con 14,8 tonnellate equivalenti di petrolio per milione di euro prodotto, è il secondo tra quelli dei grandi UE per input energetici per unità di prodotto: dietro alla Gran Bretagna (13,7, che ha però un’economia guidata dalla finanza) ma davanti a Francia (15,6), Spagna (17,3) e Germania (17,8). Stesso discorso per gli input di materia: con 285,9 tonnellate per milione di euro prodotto siamo dietro alla Gran Bretagna (240,1) ma davanti a Francia (340,5), Spagna (355,3) e Germania (399,1). Siamo i più efficienti nella riduzione di rifiuti: le nostre imprese ne producono 43,2 tonnellate per milione di euro, quelle spagnole 54,7, quelle britanniche 63,7, le tedesche 67,4 e le francesi 77,4. Oltre ai rifiuti le emissioni climalteranti: con 97,3 tonnellate di CO2 equivalenti ogni milione di euro, fanno meglio di noi Francia (80,9, forte del nucleare) e Regno unito (95,1) mentre distanziamo Spagna (125,5) e soprattutto Germania (127,8).
L’attenzione delle imprese all’ambiente si legge anche nella crescita dei brevetti green in Italia: complessivamente 3.500 (10% dei brevetti europei). Con un aumento del 22% nel periodo 2006-2015, e una dinamica in
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controtendenza rispetto ai brevetti in generale. Si legge nel fatto che il nostro è il terzo Paese al mondo, dopo Cina e Giappone e davanti a Spagna, Germania, Francia ma anche Usa, per numero di certificazioni ISO 14001. Ancora, la campagna Detox di Greenpace, che sta cam- biando il mondo della moda portando le imprese ad eliminare prodotti tossici e inquinanti: ebbene su un totale di 80 imprese che in tutto il mondo hanno aderito, 58 sono italiane. Dalla moda alla mobilità: nel 2018 in Italia c’erano 363 servizi di mobilità condivisa, oltre 100 in più di quelli del 2015, con un totale oltre 5 milioni di utenti. Oltre che in termini quantitativi, la sharing mobility cresce anche in termini qualitativi: aumenta, infatti, la percentuale di veicoli elettrici sul totale dei veicoli a disposizione degli utenti (dal 27% del 2017 al 43% del 2018). Una delle matrici del made in Italy è l’intreccio tra sostenibilità e bellezza: nel mobile made in Italy da anni l’economia circolare incontra il design, con più del 95% dei rifiuti legnosi post-consumo avviati a impianti per la produzione di pannelli per l’industria del mobile.
Il nostro Paese è dunque ben posizionato è può avere un ruolo da protagonista in questo percorso verso la sostenibilità: ma il cammino va accelerato.
Molti in Italia — da nomi noti del mondo economico, sociale e culturale fino a comuni cittadini — hanno sottoscritto il “manifesto di Assisi – Un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica”: un’alleanza per il futuro che ha le sue radici in quel peculiare intreccio tra reti sociali, coesione e distretti produttivi, tra innovazione e bellezza, tra sostenibilità e competitività che è il dna del nostro Paese. Un’Italia che fa l’Italia, che non dimentica i suoi problemi (non solo il debito pubblico ma le diseguaglianze, l’illegalità e l’economia in nero, una burocrazia spesso inefficiente e soffocante) ma si rimbocca le maniche per azzerare il contributo netto di emissione dei gas serra entro il 2050 e fare di questa sfida il volano del nostro futuro, senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno. Convinta che non c’è nulla di sbagliato in Italia che non possa essere corretto con quanto di giusto c’è in Italia.
Da qui si deve ripartire.
Carlo Sangalli Presidente UnioncamereErmete Realacci Presidente Fondazione Symbola
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Imprese che hanno effettuato eco investimenti nel periodo 2015–2019 in prodotti e tecnologie green
Confronto Italia
Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, GreenItaly Rapporto 2019
Imprese
Nord
Centro
Sud e isole
0 5 10 15 20 25 30
32,0
29,5
31,2
31,2
215.495
87.727
129.006
432.288(totale)
%Valori assoluti
Italia
Green jobs per regione
Confronto Italia
Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, GreenItaly Rapporto 2019
Green jobs
Nord
Centro
Sud e isole
0 1.000.000 2.000.000 3.000.000
1.745.600
668.700
658.800
3.100.000(totale)
%Valori assoluti
Italia 13,4
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Imprese che hanno effettuato eco investimenti nel periodo 2015–2019 in prodotti e tecnologie green
Confronto Italia
Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, GreenItaly Rapporto 2019
Imprese
Nord
Centro
Sud e isole
0 5 10 15 20 25 30
32,0
29,5
31,2
31,2
215.495
87.727
129.006
432.288(totale)
%Valori assoluti
Italia
Green jobs per regione
Confronto Italia
Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, GreenItaly Rapporto 2019
Green jobs
Nord
Centro
Sud e isole
0 1.000.000 2.000.000 3.000.000
1.745.600
668.700
658.800
3.100.000(totale)
%Valori assoluti
Italia 13,4
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Attivazioni di nuovi contratti green jobs nel 2019
Confronto Italia
Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, GreenItaly Rapporto 2019
Imprese
Nord
Centro
Sud e isole
Italia
0 5 10 15
12,2
11,1
9,4
11,3
307.711
103.784
129.006
%
521.747(totale)
Valori assoluti
Classifica regionale per numero di imprese che hanno effettuato eco investimenti nel periodo 2015–2019 in prodotti e tecnologie green
Classifica regionale
Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, GreenItaly Rapporto 2019
Regioni
Lombardia
Veneto
Emilia-Romagna
Piemonte
Liguria
Trentino-Alto Adige / Südtirol
Friuli-Venezia Giulia
Valle d’Aosta /Vallée d’Aoste
Lombardia
Emilia-Romagna
Piemonte
Liguria
Trentino-Alto Adige / Südtirol
Friuli-Venezia Giulia
Valle d’Aosta /Vallée d’Aoste
0 25.000 50.000 75.000
77.691
42.963
34.699
29.313
11.836
9.894
8.014
1.085
Valori assoluti Regioni
0 5 10 15 20 25 30
33,9
33,3
31,8
31,4
31,2
30,8
29,5
29,1
%
Veneto
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Attivazioni di nuovi contratti green jobs nel 2019
Confronto Italia
Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, GreenItaly Rapporto 2019
Imprese
Nord
Centro
Sud e isole
Italia
0 5 10 15
12,2
11,1
9,4
11,3
307.711
103.784
129.006
%
521.747(totale)
Valori assoluti
Classifica regionale per numero di imprese che hanno effettuato eco investimenti nel periodo 2015–2019 in prodotti e tecnologie green
Classifica regionale
Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, GreenItaly Rapporto 2019
Regioni
Lombardia
Veneto
Emilia-Romagna
Piemonte
Liguria
Trentino-Alto Adige / Südtirol
Friuli-Venezia Giulia
Valle d’Aosta /Vallée d’Aoste
Lombardia
Emilia-Romagna
Piemonte
Liguria
Trentino-Alto Adige / Südtirol
Friuli-Venezia Giulia
Valle d’Aosta /Vallée d’Aoste
0 25.000 50.000 75.000
77.691
42.963
34.699
29.313
11.836
9.894
8.014
1.085
Valori assoluti Regioni
0 5 10 15 20 25 30
33,9
33,3
31,8
31,4
31,2
30,8
29,5
29,1
%
Veneto
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Classifica per numero di imprese che hanno effettuato eco investimenti nel periodo 2015–2019 in prodotti e tecnologie green(prime 15 province valori assoluti)
Classifica provinciale
Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, GreenItaly Rapporto 2019
010
.000
5.00
015
.000
20.0
0025
.000
30.0
00 30.902
10.2018.430 8.095 7.776
6.228 5.9327.651
5.822
15.499
8.502 8.258 7.7095.867 5.124
Milano Torino Brescia Padova Bologna Verona Bergamo Vicenza Venezia Treviso Genova Monza e della Brianza
Varese Modena Bolzano /Bozen
Classifica per numero di imprese che hanno effettuato eco investimenti nel periodo 2015–2019 in prodotti e tecnologie green(prime 15 province quota %)
Classifica provinciale
Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, GreenItaly Rapporto 2019
3032
3436
38
35,1
34,4 34,233,7 33,6
32,6 32,532,732,3
34,834,2
33,9
33,2
32,331,9
Milano Torino RavennaPadova BolognaVerona TrentoVicenza VeneziaTreviso Genova Biella Parma ModenaBolzano /Bozen
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Classifica per numero di imprese che hanno effettuato eco investimenti nel periodo 2015–2019 in prodotti e tecnologie green(prime 15 province valori assoluti)
Classifica provinciale
Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, GreenItaly Rapporto 2019
010
.000
5.00
015
.000
20.0
0025
.000
30.0
00 30.902
10.2018.430 8.095 7.776
6.228 5.9327.651
5.822
15.499
8.502 8.258 7.7095.867 5.124
Milano Torino Brescia Padova Bologna Verona Bergamo Vicenza Venezia Treviso Genova Monza e della Brianza
Varese Modena Bolzano /Bozen
Classifica per numero di imprese che hanno effettuato eco investimenti nel periodo 2015–2019 in prodotti e tecnologie green(prime 15 province quota %)
Classifica provinciale
Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, GreenItaly Rapporto 2019
3032
3436
38
35,1
34,4 34,233,7 33,6
32,6 32,532,732,3
34,834,2
33,9
33,2
32,331,9
Milano Torino RavennaPadova BolognaVerona TrentoVicenza VeneziaTreviso Genova Biella Parma ModenaBolzano /Bozen
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Classifica regionale per attivazioni di contratti green jobs 2019
Classifica regionale
Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, GreenItaly Rapporto 2019
Regioni
Lombardia
Veneto
Piemonte
Liguria
Trentino-Alto Adige / Südtirol
Valle d’Aosta /Vallée d’Aoste
Piemonte
Liguria
Trentino-Alto Adige / Südtirol
Valle d’Aosta /Vallée d’Aoste
0 40.000 80.000 120.000
137.097
61.469
45.990
39.260
11.673
11.196
10.416
818
Valori assoluti Regioni
0 5 10
14,3
13,0
12,7
11,3
10,9
10,2
7,6
5,4
% sul totale
Veneto
Emilia-Romagna
Lombardia
Emilia-Romagna
Friuli-Venezia Giulia
Friuli-Venezia Giulia
Attivazioni di nuovi contratti green jobs nella macroregione nord nel 2019(prime 15 province valori assoluti)
Classifica provinciale
Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, GreenItaly Rapporto 2019
015
.000
30.0
0045
.000
60.0
00
74.062
14.97912.990
10.203 9.848 8.972 8.0489.1226.855
24.708
13.74811.039 9.264 7.828 6.339
Milano Torino VareseBergamo PadovaBologna Verona Vicenza VeneziaTreviso GenovaBrescia Modena Bolzano /Bozen
Monza e della Brianza
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Classifica regionale per attivazioni di contratti green jobs 2019
Classifica regionale
Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, GreenItaly Rapporto 2019
Regioni
Lombardia
Veneto
Piemonte
Liguria
Trentino-Alto Adige / Südtirol
Valle d’Aosta /Vallée d’Aoste
Piemonte
Liguria
Trentino-Alto Adige / Südtirol
Valle d’Aosta /Vallée d’Aoste
0 40.000 80.000 120.000
137.097
61.469
45.990
39.260
11.673
11.196
10.416
818
Valori assoluti Regioni
0 5 10
14,3
13,0
12,7
11,3
10,9
10,2
7,6
5,4
% sul totale
Veneto
Emilia-Romagna
Lombardia
Emilia-Romagna
Friuli-Venezia Giulia
Friuli-Venezia Giulia
Attivazioni di nuovi contratti green jobs nella macroregione nord nel 2019(prime 15 province valori assoluti)
Classifica provinciale
Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, GreenItaly Rapporto 2019
015
.000
30.0
0045
.000
60.0
00
74.062
14.97912.990
10.203 9.848 8.972 8.0489.1226.855
24.708
13.74811.039 9.264 7.828 6.339
Milano Torino VareseBergamo PadovaBologna Verona Vicenza VeneziaTreviso GenovaBrescia Modena Bolzano /Bozen
Monza e della Brianza
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Attivazioni di nuovi contratti green jobs nella macroregione nord nel 2019(prime 15 province, quote percentuali)
Dettaglio provinciale
Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, GreenItaly Rapporto 2019
1012
1113
1415
16
16,6
14,8
13,713,4
13,112,9
12,712,9
12,3
15,1
14,6
13,6
13,0
12,312,1
Milano Torino Reggionell’Emilia
PordenoneBologna NovaraBergamo Gorizia BresciaTreviso PadovaMonza e della Brianza
LeccoModena Alessandria
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Symbola. Fondazione per le qualità italiane
Symbola — dal greco antico, significa “mettere insieme” — nasce per unire e promuove un modello di sviluppo orientato alla qualità: la soft economy, in cui si fondono tradizione, territorio, innovazione tecnologica e ricerca, che coniuga competitività e valorizzazione del capitale umano, sviluppo economico e rispetto dell’ambiente e dei diritti umani. Un modello di sviluppo orientato alla sostenibilità basato sulla green economy, sul ruolo della cultura e della creatività, sulla coesione sociale e sull’economia circolare. Symbola — Fondazione per le qualità italiane — è un movimento culturale che mette in rete personalità del mondo economico e imprenditoriale, della cittadinanza attiva, delle realtà territoriali ed istituzionali, del mondo della cultura e delle rappresentanze.
Symbola parla alla società, all’economia, alle istituzioni e alla politica anche grazie ad un’intensa attività di analisi e di ricerca.
Tutti i rapporti pubblicati — tra i principali GreenItaly, Io sono Cultura, Coesione è Competizione, I.T.A.L.I.A. Geografie del nuovo Made in Italy — sono consultabili e scaricabili gratuitamente dal sito.
Attivazioni di nuovi contratti green jobs nella macroregione nord nel 2019(prime 15 province, quote percentuali)
Dettaglio provinciale
Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, GreenItaly Rapporto 2019
1012
1113
1415
16
16,6
14,8
13,713,4
13,112,9
12,712,9
12,3
15,1
14,6
13,6
13,0
12,312,1
Milano Torino Reggionell’Emilia
PordenoneBologna NovaraBergamo Gorizia BresciaTreviso PadovaMonza e della Brianza
LeccoModena Alessandria
SymbolaFondazione per le qualità italiane
Via Lazio 20 C00187 — Romatel +39 06 4543 0941fax +39 06 4543 0944www.symbola.net
UnioncamereCamere di commercio d’Italia
Piazza Sallustio 2100187 — Roma tel +39 06 470 41 fax +39 06 470 4240www.unioncamere.gov.it
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