gruppo scuola digitale la buona pratica del pacioli di crema: “studiare digitale”: come...
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gruppo scuola digitale
La buona pratica del Pacioli di Crema: “Studiare digitale”: come organizzare la didattica in una Scuola 2.0 giuseppe strada (I.I.S. Luca Pacioli - Crema) genova, 8 ottobre 2014
IL PERCORSO
• Quale didattica per il futuro?
I NOSTRI RIFERIMENTI
• Massachusetts Institute of Technology – MIT – Cambridge, Boston – USA (metodologia hands on)
• Stanford University – California USA (strategie didattiche basate sull’inquiry learning)
• Krause Center of Innovation - Foothill College – California USA (utilizzo nuove teconologie)
• Università di Udine – (didattica laboratoriale)
• European Schoolnet – Progetto FCL – Bruxelles - Partenariato Ministeri Educazione UE (nuove tecnologie e aula del futuro)
LA NOSTRA RICERCA
Progetto“Eppur si muove”Definizione di un modello didattico basato su scelte metodologiche innovative
•Inquiry learning (apprendo ricercando)
•Didattica laboratoriale hands on (facendo imparo)
•Utilizzo di materiali multimediali e nuove tecnologie a supporto della didattica
LA NOSTRA RICERCA
Progetto“1x1 – un computer per ogni studente”•Un computer per ogni studente: 1150 studenti con PC personale
•Ogni aula attrezzata con PC e videoproiettore (di cui 10 con LIM) – Ogni aula è un laboratorio
•2400 account attivi per l’accesso alla “Nuvola Pacioli” (in ambiente Google): uno spazio dotato di strumenti di comunicazione, condivisione e collaborazione che stimolano e facilitano il lavoro a più mani
•“Biblioteca didattica multimediale”: insieme di siti web nei quali vengono organizzati e resi disponibili materiali didattici prodotti dai docenti, in modo da riconfigurare le unità di apprendimento ed offrire nuove opportunità allo studio da parte degli studenti
UNA NUOVA DIDATTICA
• La ricerca (la rete, i documenti)
• Il laboratorio (virtuale)
• La condivisione
• La validazione
LA NUOVA DIDATTICA HA BISOGNO DI NUOVI STRUMENTI
ne consegue: ricerca di un nuovo spazio di apprendimento
•I materiali di ricerca (la rete, i documenti)
•Il laboratorio virtuale
•Lo spazio per la condivisione dei risultati
•Gli strumenti dell’insegnante (per la validazione)
• Conformazioni d’aula che
possano variare a seconda
delle esigenze
• Una tecnologia che supporti il
nuovo approccio didattico, al
servizio della nuova didattica
Quali bisogni strutturali?
per questa didattica esistono già
meravigliosi modelli open space progettati
ex novo
Ma come rispondere a queste necessità
in un contesto edilizio già esistente,
vincolato?
PROBLEMA
La sede è un vecchio convento
Diamo flessibilità a spazi rigidi
ABBIAMO
BISOGNO
DI SPAZI
FLESSIBILI?
AULA 3.0 Nuova didattica Nuovi strumenti Nuovi spazi
•Spazio per la ricerca
•Spazio per la condivisione
•Spazio per l’esposizione
AULA 3.0 Nuovo spazio di apprendimento
•per favorire la ricerca, il confronto, lo scambio tra pari
•per facilitare la discussione, la condivisione, il feedback
•dove la tecnologia è al servizio della didattica
•dove l’insegnante non è più in cattedra
MODELLI • Modello TEAL del MIT di Boston
• Future Classroom del progetto UE della European Schoolnet
AULA 3.0
un’aula senzaelementi prevalenti
già configurata per una didattica di gruppo
Le 5 zone possono lavorare in modalità singola, condivisa o interattiva La flessibilità della didattica
Modalità uno a uno ciascuna zona lavora in modo indipendente
Modalità uno a tutti: il pc master (es pc docente), viene replicato a tutti
Modalità interattiva: attraverso il cloud, le isole interagiscono tra di loro, con scambio e condivisione di
materiali
Un’aula flessibile
condivisione per gruppiesperimenti
discussione revisione - tutoraggio
LA BIBLIOTECA DI CLASSE
La nuova didattica è
- Input
- ricerca
- confronto
- validazione
L’insegnante è guida per la ricerca e validatore delle informazioni
Anche i documenti e i testi hanno il loro spazio
LA FLESSIBILITA’ DEGLI SPAZI «VIRTUALI»:Il PACIOLI DIGITALE
• Un progetto «antico» : il Gigatesto
• La Nuvola come spazio di condivisione e scambio sia per la didattica che per l’organizzazione
• Dominio dedicato
• 2400 account di posta elettronica
• Organizzazione per gruppi
• La formazione interna (corsi, siti e video tutorial)
Video tutorial
IL PACIOLI DIGITALE
• Gestione classe (trasmissione materiali, compiti, discussione, scambio, confronti, informazione)
• Il Consiglio di classe «permanente»
• Il Dipartimento virtuale
• L’informazione in tempo reale
• Il rapporto studente-studente, studente-docente, docente-famiglia, scuola-famiglia
I PROBLEMI DELLA SCUOLA DIGITALE
• Le infrastrutture
• Le reti wifi non reggono
• Le risorse umane per il mantenimento delle infrastrutture e delle tecnologie
•Progettisti, amministratori e ministero devono rendersi conto del problema e pensare a come affrontare queste necessità strutturali
I PRODOTTI DELLA SCUOLA DIGITALE
• Creazione spazi virtuali per la didattica
• Il laboratorio virtuale
• Libri di testo digitali
• Imparare a “Studiare digitale”
STUDIARE DIGITALE
USARE LA TECNOLOGIA PER LO STUDIO AUTONOMO
Ascolto e dimentico. Vedo e ricordo. Faccio e imparo.
(proverbio cinese)
Questo non è un nuovo libro. Questo vuol essere solo un piccolo “manuale” in cui
abbiamo raccolto un po’ di idee, consigli pratici, piccole soluzioni ai problemi che nascono
quando si incomincia a “studiare digitale”.
Sono consigli nati dalla esperienza che stiamo accumulando, sono idee costruite anche con
il contributo degli studenti, che ci hanno aiutato a mettere a fuoco i vari punti.
Il nostro non è un lavoro finito e definitivo: è un work in progress, è la raccolta di spunti nati
dall’esperienza, destinata man mano a crescere con il contributo di tutti.
E allora cominciamo.
Questa mini guida ti aiuterà ad integrare la tecnologia nel tuo metodo di studio, mostrandoti anche cosa è disponibile gratuitamente, e come usarlo.
•
www.pacioli.net
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