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I CONTRATTI A CONTENUTO
FORMATIVO
L’ APPRENDISTATO Le slides tengono già conto delle modifiche
introdotte dallo schema di decreto di
riordino delle tipologie contrattuali, in
attuazione del Jobs Act
DEFINIZIONE, FINALITÀ E TIPOLOGIE
APPRENDISTATO: DEFINIZIONE
“L'apprendistato è un contratto di lavoro a
tempo indeterminato finalizzato alla formazione
e alla occupazione dei giovani. “
APPRENDISTATO: ECCEZIONI
In realtà vi sono due eccezioni al principio
enunciato nella slide precedente:
1. È possibile stipulare contratti di apprendistato
a tempo determinato (nelle attività stagionali,
secondo indicazioni contenute nei CCNL)
2. È possibile assumere in apprendistato soggetti
non necessariamente giovani (apprendisti
percettori di indennità di mobilità o di
disoccupazione)
APPRENDISTATO: TIPOLOGIE
Il contratto di apprendistato è definito secondo le
seguenti 3 tipologie:
a)apprendistato per la qualifica, il diploma e la
specializzazione professionale;
b) apprendistato professionalizzante;
c) apprendistato di alta formazione e ricerca.
DIFFERENZE TRA LE VARIE TIPOLOGIE
I contratti di apprendistato di cui alle tipologie sub
a) e c) (vedi slide precedente) sono simili e
integrano organicamente, in un sistema duale,
formazione e lavoro per l’occupazione dei
giovani con riferimento ai titoli di istruzione e
formazione e alle qualificazioni professionali
contenuti nel Repertorio nazionale di cui all’art.
8 del D.Lgs 16.01.2013, n. 13, nell’ambito del
Quadro europeo delle qualificazioni.
************
L’apprendistato professionalizzante [sub b)]
mira invece a dare una qualificazione “on the job”
§ II DISCIPLINA GENERALE
DISCIPLINA GENERALE
La disciplina del contratto di apprendistato (salvo
alcune eccezioni riservate alla legge), è rimessa ad
appositi accordi interconfederali (*) ovvero ai contratti
collettivi di lavoro stipulati a livello nazionale da
Associazioni dei datori e prestatori di lavoro
comparativamente più rappresentative sul piano
nazionale nel rispetto dei seguenti principi:
(*) Non si dice a che livello debbano essere sottoscritti gli
Accordi Interconfederali, per cui, secondo il Ministero del
lavoro (cfr. circ. 29/2011) anche a livello territoriale
DISCIPLINA GENERALE: SINTESI
Forma scritta
(ai fini della prova) Divieto di
retribuzione a
cottimo
Presenza del
Tutor
DISCIPLINA GENERALE: SINTESI
Formazione
finanziabile Durata: minima
6 mesi (salvo
apprendistato
stagionale)
Sottoinquadramento
fino a 2 livelli
Oppure:
Percentualizzazione
DISCIPLINA GENERALE: SINTESI
Riconosciment
o formazione
acquisita (per
futuri percorsi)
Registrazione
della formazione
nel Libretto
formativo del
cittadino (o fac-
simile)
Possibili
vincoli alla
conferma in
sevizio
FORMA SCRITTA
“Il contratto di apprendistato
è stipulato in forma scritta
ai fini della prova. Il
contratto di apprendistato
contiene, in forma sintetica, il
piano formativo individuale
definito anche sulla base di
moduli e formulari stabiliti
dalla contrattazione collettiva
o dagli enti bilaterali di cui
all'articolo 2, comma 1, lettera
h), del decreto legislativo n.
276 del 2003.”
L’assenza della forma
scritta non rende nullo
il contratto. Prevista
solo una sanzione
amministrativa
(diffidabile) da 100 a
500 euro. (300/1500
euro in caso di
recidiva).Il contratto
deve contenere anche il
PFI
L’espressione “in
alternativa” pone fine al
principio della cumulabilità
dei due sistemi prevista nel
regime previgente.
Quindi: O uno o l’altro.
Vale anche per gli
apprendisti beneficiari di
indennità di mobilità o di
trattamento di
disoccupazione assumibili
senza limiti di età
TRATTAMENTO RETRIBUTIVO
“possibilità di
inquadrare il lavoratore
fino a due livelli
inferiori rispetto alla
categoria spettante
ovvero, in alternativa di
stabilire la retribuzione
dell'apprendista in
misura percentuale e
proporzionata
all’anzianità di servizio”
TUTOR
La legge
richiede la:
“presenza di un
tutore o
referente
aziendale”
Figura fondamentale nella gestione
della formazione dell’apprendista.
In passato la materia era disciplinata
per decreto (DM 28.02.2000).
Oggi il DM è abrogato e la disciplina
è demandata ai contratti collettivi
che possono anche mutuare i principi
del DM. (Ad es. vedasi il CCNL
cooperative sociali che disciplina la
figura del tutor in modo simile al DM
del 28.02.2000)
FINANZIAMENTO FORMAZIONE
e) possibilità di finanziare i percorsi formativi aziendali degli apprendisti per il tramite dei fondi paritetici interprofessionali di cui all'art. 118 della legge 23 dicembre 2000, n. 388 e all'art. 12 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 e successive modificazioni anche attraverso accordi con le regioni;
CREDITI FORMATIVI
“possibilità del
riconoscimento, sulla base
dei risultati conseguiti
all'interno del percorso di
formazione, esterna e
interna alla impresa, della
qualificazione
professionale ai fini
contrattuali e delle
competenze acquisite ai
fini del proseguimento
degli studi nonché nei
percorsi di istruzione degli
adulti;”
L’apprendistato è idoneo
a concedere crediti
formativi che possono
essere utilizzati ad
esempio in un piano di
studi finalizzato al
conseguimento di una
laurea.
REGISTRAZIONE FORMAZIONE
“registrazione della
formazione effettuata e
della qualificazione
professionale a fini
contrattuali
eventualmente
acquisita nel libretto
formativo del cittadino
di cui all'art. 2,
comma 1, lett. i), del
decreto legislativo 10
settembre 2003, n.
276;”
Il libretto formativo del
cittadino (LFC) deve essere
rilasciato dalle regioni o
dalle province.
In mancanza del libretto
formativo del cittadino
(LFC) è consigliabile
annotare la formazione su
un registro (brogliaccio) per
poter provare che è stata
svolta.(a volte lo prevedono
gli stessi CCNL)
APPRENDISTATO E SOSPENSIONE DEL
RAPPORTO (MALATTIA, INFORTUNIO, ECC.)
“possibilità di
prolungare il
periodo di
apprendistato in
caso di malattia,
infortunio o altra
causa di
sospensione
involontaria del
lavoro, superiore
a trenta giorni”
Dubbi e perplessità
Parlando di “possibilità di
prolungare” e non di
prolungamento automatico
si rimette alla scelta delle
parti. E’ consigliabile
pattuire in anticipo rispetto
alla scadenza come si
intende gestire la malattia,
sulla base dell’indicazione
della Cassazione (sentenza
20357/2010)
APPRENDISTATO E SOSPENSIONE DEL
RAPPORTO (MALATTIA, INFORTUNIO, ECC.)
“possibilità di
prolungare il
periodo di
apprendistato in
caso di malattia,
infortunio o altra
causa di
sospensione
involontaria del
lavoro, superiore
a trenta giorni”
Dubbi e perplessità
La maternità o il servizio
civile sono cause di
sospensione involontaria ?
Per la maternità vedasi il Dpr
1026/1976 (non abrogato) che
dispone la non computabilità
dei periodi di astensione
obbligatoria e facoltativa (oggi
congedo di maternità e
parentale)
I 30 gg. Sono continuativi ?
ACCERTAMENTI SANITARI
Non sono più previste visite sanitarie ad hoc per
gli apprendisti.
Quindi, la visita va effettuata solo se:
1. l’apprendista è minorenne (in quanto
ricadente nella normativa sui minori Legge
977/67)
2. se è prevista la sorveglianza sanitaria ex
D.Lgs 81/2008 (ma l’obbligo vale per tutti i
lavoratori, a prescindere)
§ III
LA CONFERMA IN SERVIZIO O IL RECESSO
CONFERMA IN SERVIZIO
Può essere prevista dai contratti collettivi
Per i datori di lavoro che occupano almeno 50
dipendenti la conferma deve essere pari al 20% degli
apprendisti occupati negli ultimi 36 mesi.
In ogni caso è consentita sempre l’assunzione di n.1
apprendista.
In ipotesi di superamento limiti = conversione in
ordinario rapporto di lavoro subordinato
CONFERMA IN SERVIZIO
Ad esempio i contratti collettivi potrebbero prevedere
che è necessario aver confermato in servizio una %
degli apprendisti per poterne assumere di nuovi. (*)
Esempi:
1. Il CCNL cooperative sociali : 70% nei 24 mesi
precedenti
2. Il CCNL studi professionali: 50% negli ultimi 18
mesi
(*) Sulla falsariga di quanto avveniva in passato per i
CFL
RECESSO ANTE TEMPUS
Vietato il recesso ante tempus, dal contratto di
apprendistato, se non c’è giusta causa o giustificato
motivo (*)
(*) Nel contratto di apprendistato per la qualifica, il
diploma e la specializzazione professionale costituisce
giustificato motivo di licenziamento anche il mancato
raggiungimento degli obiettivi formativi come attestato
dall’istituzione formativa di provenienza
RECESSO ANTE TEMPUS
In caso di licenziamento si applica il regime
sanzionatorio previsto dalla legge sulla base della
tipologia e dimensione aziendale: art.18/300 o legge
604/1966, ovvero, si ritiene, per gli assunti dal
7.03.2015, il D.Lgs 23/2015 sul contratto a tutele
crescenti
Per gli apprendisti percettori di mobilità o
disoccupazione: in caso di recesso ante tempus si applica
il regime ex legge 604/66.
Il divieto sembra estendersi anche all’apprendista se è
lui a recedere ante tempus senza giustificato motivo.
RECESSO ALLA SCADENZA
Possibile recesso delle parti alla scadenza.
Trattasi di recesso “ad nutum” ex art.2118 c.c.
In caso di recesso, il preavviso decorre dalla data
finale del periodo formativo e non deve essere
(più) compreso in tale data, come avveniva in
passato (in vigenza dell’art.19 della legge 25/55).
Segue:
RECESSO ALLA SCADENZA
Regime previgente
(ante TU 167/2011) Regime attuale
Scadenza
periodo
formativo
Scadenza
periodo
formativo
preavviso preavviso
§ IV LIMITI ALL’ASSUNZIONE
LIMITI ALL’ASSUNZIONE
Rapporto di 3 (apprendisti) a 2 lavoratori qualificati
o specializzati se il datore di lavoro ha un numero di
dipendenti pari o superiore a 10.
100% (1 : 1 ) per cento per i datori di lavoro che
occupano un numero di lavoratori inferiore a 10.
n.3 apprendisti per il datore di lavoro che non abbia
alle proprie dipendenze lavoratori qualificati o
specializzati, o che comunque ne abbia in numero
inferiore a 3.
Disciplina speciale per le imprese artigiane
LIMITI ALL’ASSUNZIONE
Peraltro, dovrebbero continuare a valere le
interpretazioni fornite in questi anni dal Ministero,
compatibili con il TU:
a) nel calcolo delle unità qualificate e specializzate si
può comprendere anche quelle di imprese facenti
parte dello stesso gruppo, purché ubicate nello
stesso comune
b) si possono sommare nell’organico da cui calcolare il
limite max di apprendisti che si possono assumere
anche i soci di una società se svolgono attività
lavorativa.
LIMITI ALL’ASSUNZIONE
N.B. Il riferimento al concetto di “Datore di lavoro”
dovrebbe escludere la possibilità che il rapporto
possa essere valutato a livello di singola unità
produttiva. (in passato il Ministero si era orientato
invece in tal senso)
Per le imprese artigiane il numero max è così
distinto, in base al settore:
• 5 edilizia
• 8 trasporti
• 9 altre attività
• 16 lavorazioni artistiche
§ V
APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA E PER
IL DIPLOMA PROFESSIONALE
“L’apprendistato per la qualifica, il
diploma e la specializzazione
professionale è strutturato in
modo da coniugare la formazione
sul lavoro effettuata in azienda
con l’istruzione e formazione
professionale svolta dalle
istituzioni formative che operano
nell'ambito dei sistemi regionali
di istruzione e formazione sulla
base dei livelli essenziali delle
prestazioni di cui al decreto
legislativo 17 ottobre 2005, n. 226,
e di quelli di cui all’articolo 6.”
È l’erede del “vecchio
apprendistato per
l’espletamento del
diritto dovere di
istruzione e
formazione
È finalizzato a dare al
giovane un titolo di
studio mediante un
percorso di alternanza
scuola-lavoro
APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA
E PER IL DIPLOMA PROFESSIONALE
“Possono essere assunti con
contratto…(di apprendistato per
la qualifica e per il diploma
professionale n.d.r.) , in tutti i
settori di attività, i giovani che
abbiano compiuto quindici anni e
fino al compimento dei 25. La
durata del contratto è
determinata in considerazione
della qualifica o del diploma da
conseguire e non può in ogni caso
essere superiore, per la sua
componente formativa, a tre anni
ovvero quattro nel caso di
diploma quadriennale regionale.”
E’ l’erede del “vecchio”
apprendistato per
l’espletamento del
diritto dovere di
istruzione e
formazione.
Rivolto ai giovani con
età compresa tra 15 e
25 anni
Durata: 3 anni (4
in caso di diploma
quadriennale)
APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA
E PER IL DIPLOMA PROFESSIONALE
“La regolamentazione
dei profili formativi
dell'apprendistato per
la qualifica, il
diploma e la
specializzazione
professionale è
rimessa alle regioni e
alle province
autonome di Trento e
Bolzano.”
È l’unica forma di
apprendistato la cui
formazione è affidata
totalmente alle Regioni
APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA
E PER IL DIPLOMA PROFESSIONALE
“In relazione alle qualificazioni contenute nel Repertorio
di cui all’articolo 1, comma 3, i datori di lavoro hanno la
facoltà di prorogare fino ad un anno il contratto di
apprendistato dei giovani qualificati e diplomati, che
hanno concluso positivamente i percorsi di cui al comma
1, per il consolidamento e l’acquisizione di ulteriori
competenze tecnico-professionali e specialistiche,
spendibili anche ai fini dell’acquisizione di certificati di
specializzazione tecnica superiore. atto di apprendistato
può essere prorogato di un anno anche nel caso in cui, al
termine del periodo di formazione, l’apprendista non
abbia conseguito il titolo di qualifica, diploma o
specializzazione professionale.
APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA
E PER IL DIPLOMA PROFESSIONALE
“Possono essere, altresì, stipulati contratti di
apprendistato, di durata non superiore a tre anni, rivolti
ai giovani iscritti al quarto e quinto anno degli istituti
tecnici e professionali, per l’acquisizione di ulteriori
competenze tecnico professionali rispetto a quelle previste
dai vigenti regolamenti scolastici, utili anche ai fini del
conseguimento di un certificato di specializzazione
tecnica superiore.”
APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA
E PER IL DIPLOMA PROFESSIONALE
“Il datore di lavoro che intende stipulare il contratto di
apprendistato sottoscrive un protocollo con l’istituzione
formativa a cui lo studente è iscritto, secondo uno
schema definito con decreto del Ministro del lavoro e
delle Politiche sociali di concerto con il Ministro
dell’istruzione dell’università e della ricerca, sentita la
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le
regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, che
stabilisce il contenuto e la durata degli obblighi formativi
del datore.
APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA
E PER IL DIPLOMA PROFESSIONALE
“Con il medesimo decreto sono, altresì, definiti i criteri
generali per la realizzazione dei percorsi di apprendistato
negli istituti tecnici e professionali, e, in particolare, il
monte orario massimo del percorso scolastico che può essere
svolta in apprendistato ed i requisiti delle imprese nelle
quali si svolge, nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni
scolastiche e delle competenze delle regioni. La formazione
esterna all’azienda si svolge nell’istituzione formativa cui è
iscritto lo studente e non può essere superiore al 60 per cento
dell’orario ordinamentale per il secondo anno e del 50 per
cento per il terzo e quarto anno, nonché per l’anno successivo
finalizzato al conseguimento del certificato di
specializzazione tecnica.”
APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA
E PER IL DIPLOMA PROFESSIONALE
“Salvo diversa previsione
dei contratti collettivi, per
le ore di formazione svolte
nella istituzione
formativa il datore di
lavoro è esonerato da ogni
obbligo retributivo. Per le
ore di formazione a carico
del datore di lavoro è
riconosciuta al lavoratore
una retribuzione pari al
10 per cento di quella che
gli sarebbe dovuta.”
Ore di formazione
svolte c/o Regioni ed
altre enti formativi =
NO oneri per DDL
Ore formazione c/o
azienda = 10% della
retribuzione
Stessa disciplina
per l’apprendistato
di alta formazione e
ricerca
APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA
E PER IL DIPLOMA PROFESSIONALE
“Per le regioni e le province
autonome di Trento e di Bolzano
che abbiano definito un sistema di
alternanza scuola-lavoro, i
contratti collettivi stipulati da
associazioni sindacali
comparativamente più
rappresentative sul piano
nazionale possono prevedere
specifiche modalità di utilizzo del
contratto di apprendistato, anche
a tempo determinato, per lo
svolgimento di attività stagionali.”
Prevista la
possibilità di un
contratto a TD,
in deroga alla
disciplina
generale, per
attività
stagionali
APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA
E PER IL DIPLOMA PROFESSIONALE
“In assenza di
regolamentazioni
regionali l’attivazione
dell’apprendistato per la
qualifica, il diploma e la
specializzazione
professionale è rimessa
al Ministero del Lavoro e
delle politiche sociali che
ne disciplina l’esercizio
con propri atti.”
Possibile intervento
sostitutivo del
Ministero del lavoro.
Novità contenuta nello
schema di decreto atta
a superare l’eventuale
inerzia delle Regioni
per favorire l’avvio di
questa tipologia di
apprendistato.
APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA
E PER IL DIPLOMA PROFESSIONALE
§ VI
APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE
APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE
Possono essere assunti in tutti i settori di attività, pubblici
o privati, con contratto di apprendistato
professionalizzante per il conseguimento di una
qualificazione professionale ai fini contrattuali i soggetti
di età compresa tra i 18 e i 29 anni. Per i soggetti in
possesso di una qualifica professionale, conseguita ai sensi
del D.lgs n. 226 del 2005, il contratto di apprendistato
professionalizzante può essere stipulato a partire dal
diciassettesimo anno di età.
È la tipologia di
apprendistato più
praticata !
È la tipologia di
apprendistato più
praticata !
APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE
La qualificazione professionale al cui conseguimento è
finalizzato il contratto è determinata dalle parti del
contratto sulla base dei profili o qualificazioni
professionali previsti per il settore di riferimento dai
sistemi di classificazione e inquadramento del
personale di cui ai contratti collettivi stipulati dalle
associazioni sindacali comparativamente più
rappresentative sul piano nazionale.
APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE
È finalizzato all’ottenimento di una di una
“qualificazione” (da non confondere con
“qualifica”), professionale a fini contrattuali
Età = 18 (*) / 29 (**) anni
(*) 17 anni in possesso di una qualifica
professionale, conseguita ai sensi del decreto
legislativo 17 ottobre 2005, n. 226.
(**) 29 anni e 364 giorni
È la tipologia di
apprendistato più
praticata !
“Gli accordi interconfederali e i contratti collettivi
stabiliscono, in ragione del tipo di qualificazione
professionale ai fini contrattuali da conseguire, la
durata e le modalità di erogazione della formazione per
l'acquisizione delle relative competenze tecnico-
professionali e specialistiche, nonché la durata anche
minima del periodo di apprendistato, che non può
comunque essere superiore a tre anni, ovvero cinque
per i profili professionali caratterizzanti la figura
dell’artigiano individuati dalla contrattazione collettiva
di riferimento”.
APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE
Durata e modalità di erogazione della formazione
= rimessa agli Accordi Interconfederali e ai contratti
collettivi (non solo nazionali)
Durata max apprendistato:
- 3 anni
- 5 anni per le figure professionali caratterizzanti
la figura dell’artigiano individuate dalla contrattazione
collettiva di riferimento (vedasi interpretazione
“estensiva” fornita da interpello Min.Lav. n.40/2011)
APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE
“La formazione di tipo
professionalizzante, svolta sotto la
responsabilità del datore di lavoro, è
integrata, nei limiti delle risorse
annualmente disponibili, dalla
offerta formativa pubblica, interna o
esterna alla azienda, finalizzata alla
acquisizione di competenze di base e
trasversali per un monte complessivo
non superiore a centoventi ore per la
durata del triennio e disciplinata
dalle regioni sentite le parti sociali e
tenuto conto del titolo di studio e
delle competenze dell'apprendista.”
La formazione
“professionalizzante”
viene svolta sotto la
responsabilità
dell’azienda.
Alla formazione
aziendale
”professionalizzante” si
deve aggiungere anche
l’offerta pubblica da
parte delle regioni per
quanto attiene la
formazione di base e
trasversale.
APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE
“La regione comunica al datore di lavoro, entro
quarantacinque giorni dalla comunicazione
dell'instaurazione del rapporto, effettuata ai sensi
dell'articolo 9-bis del decreto-legge 1 ottobre 1996, n.
510, convertito, con modificazioni, dalla legge 28
novembre 1996, n. 608, e successive modificazioni, le
modalità di svolgimento dell’offerta formativa
pubblica, anche con riferimento alle sedi e al
calendario delle attività previste, avvalendosi anche
dei datori di lavoro e delle loro associazioni che si
siano dichiarate disponibili, ai sensi delle linee guida
adottate dalla Conferenza permanente per i rapporti
tra lo Stato, le regioni e le province autonome di
Trento e di Bolzano in data 20 febbraio 2014.”
APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE
Vincolo temporale a carico della regione per
offrire la formazione di base/trasversale
Se la Regione non provvede nei termini (45 gg.)
il DDL non è sanzionabile.
APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE
APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE
STAGIONALE
“Per i datori di lavoro che svolgono la propria
attività in cicli stagionali i contratti collettivi di lavoro
stipulati a livello nazionale da associazioni dei datori e
prestatori di lavoro comparativamente più
rappresentative sul piano nazionale possono prevedere
specifiche modalità di svolgimento del contratto di
apprendistato, anche a tempo determinato.”
Disposizione ad hoc per le attività staagionali, la
cui disciplina è rimessa ai CCNL che ad esempio
possono derogare anche in merito alla durata
minima di 6 mesi
Anche in questo caso (vedi apprendistato per la
qualifica, il diploma e la spec. professionale)
trattasi di una fattispecie di apprendistato anche a
tempo determinato, in deroga alla disposizione
generale che inquadra il contratto di apprendistato
come contratto a tempo indeterminato.
APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE
STAGIONALE
APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE
In caso di CCNL che:
- Non disciplinano
l’apprendistato
- Lo disciplinano ma in
modo carente
Si può prendere a
prestito altro CCNL
analogo
Interpello n.4/2013
APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE
PER PERCETTORI DI SOSTEGNO AL REDDITO
“Ai fini della loro qualificazione o riqualificazione
professionale è possibile assumere in apprendistato
professionalizzante, senza limiti di età, i lavoratori
beneficiari di indennità di mobilità o di un trattamento
di disoccupazione. Per essi trovano applicazione, in
deroga alle previsioni di cui all'articolo 40, comma 4, le
disposizioni in materia di licenziamenti individuali di
cui alla legge n. 604 del 1966, nonché il regime
contributivo agevolato di cui all'articolo 25, comma 9,
della legge n. 223 del 1991 e l'incentivo di cui
all'articolo 8, comma 4, della medesima legge.
Scarso
successo
o Seguono il percorso di formazione dei “normali”
apprendisti
o Si applica il sottoinquadramento
o Non si computano nei limiti numerici
o Le agevolazioni contributive sono però solo quelle
dell’art.25, comma 9 della legge 223/91 (18 mesi) + 50
indennità percepita
o Recesso disciplinato dalla l.egge604/66
Scarso successo
APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE
PER PERCETTORI DI SOSTEGNO AL REDDITO
§ VII
APPRENDISTATO DI ALTA FORMAZIONE E
RICERCA
APPRENDISTATO DI ALTA FORMAZIONE
E DI RICERCA
“Possono essere assunti in tutti i settori di attività,
pubblici o privati, con contratto di apprendistato per
attività di ricerca, per il conseguimento di titoli di
studio universitari e della alta formazione, compresi i
dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli
istituti tecnici superiori di cui all'articolo 7 del decreto
del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 gennaio
2008, nonché per il praticantato per l'accesso alle
professioni ordinistiche i soggetti di età compresa tra i
18 e i 29 anni in possesso di diploma di istruzione
secondaria superiore o di un diploma professionale
conseguito nei percorsi di istruzione e formazione
professionale integrato da un certificato di istruzione e
formazione Tecnica Superiore.”
Mira a riconoscere all’apprendista un titolo di studio
di livello superiore attraverso un percorso di
alternanza scuola-lavoro
Età: 18 / 29 anni
Si estende anche al:
• dottorato di ricerca,
• praticantato per accedere alle professioni
ordinistiche
APPRENDISTATO DI ALTA FORMAZIONE
E DI RICERCA
“La regolamentazione e la durata del periodo di
apprendistato per attività di ricerca, per l'acquisizione
di un diploma o per percorsi di alta formazione è
rimessa alle regioni, per i soli profili che attengono alla
formazione, in accordo con le Associazioni territoriali
dei datori di lavoro e dei prestatori di lavoro
comparativamente più rappresentative sul piano
nazionale, le università, gli istituti tecnici e
professionali e altre istituzioni formative o di ricerca
comprese quelle in possesso di riconoscimento
istituzionale di rilevanza nazionale o regionale e aventi
come oggetto la promozione delle attività
imprenditoriali, del lavoro, della formazione, della
innovazione e del trasferimento tecnologico. “
APPRENDISTATO DI ALTA FORMAZIONE
E DI RICERCA
La regolamentazione e la durata del periodo di
questa tipologia di apprendistato è rimessa alle
regioni, per i soli profili che attengono alla
formazione, in accordo con le parti sociali, in
accordo con istituzioni formative
APPRENDISTATO DI ALTA FORMAZIONE
E DI RICERCA
“Il datore di lavoro che intende stipulare
un contratto di cui al comma 1 sottoscrive
un protocollo con l’istituzione formativa a
cui lo studente è iscritto, o con l’ente di
ricerca di cui al comma 4, secondo uno
schema definito con decreto del Ministro
del lavoro e delle politiche sociali di
concerto con il Ministro dell’istruzione
dell’Università e della ricerca, sentita la
Conferenza permanente per i rapporti tra
lo Stato, le regioni e le province
autonome, che stabilisce l’entità e le
modalità, anche temporali, della
formazione a carico del datore di lavoro.”
Il datore di
lavoro deve
sottoscrivere
apposito
protocollo
APPRENDISTATO DI ALTA FORMAZIONE
E DI RICERCA
“Il suddetto protocollo stabilisce altresì il
numero dei crediti formativi riconoscibili a
ciascuno studente per la formazione a carico
del datore di lavoro entro il massimo di
sessanta, anche in deroga al limite di cui
all'articolo 2, comma 147, del decreto-legge 3
ottobre 2006, n. 262, convertito, con
modificazioni, dalla legge 24 novembre 2006,
n. 286, e successive modificazioni.
La formazione esterna all’azienda è svolta
nell’istituzione formativa cui è iscritto lo
studente e, di norma, nei percorsi di
Istruzione Tecnica Superiore non può essere
superiore al 60% dell’orario ordinamentale.”
Numero max
crediti
formativi = 60
Formazione
esterna
all’azienda non
superiore al
60% dell’orario
ordinamentale
APPRENDISTATO DI ALTA FORMAZIONE
E DI RICERCA
“Salvo diversa previsione
dei contratti collettivi, per le
ore di formazione svolte
nella istituzione formativa
il datore di lavoro è
esonerato da ogni obbligo
retributivo. Per le ore di
formazione a carico del
datore di lavoro è
riconosciuta al lavoratore
una retribuzione pari al 10
per cento di quella che gli
sarebbe dovuta.”
Ore di formazione svolte c/o
Regioni ed altre enti
formativi = NO oneri per
DDL
Ore formazione c/o azienda
= 10% della retribuzione
Come per
l’apprendistato per
la qualifica e per il
diploma
professionale
APPRENDISTATO DI ALTA FORMAZIONE
E DI RICERCA
“La regolamentazione e la durata del periodo di
apprendistato per attività di ricerca o per percorsi di
alta formazione è rimessa alle regioni, per i soli profili
che attengono alla formazione, in accordo con le
associazioni territoriali dei datori di lavoro e dei
prestatori di lavoro comparativamente più
rappresentative sul piano nazionale, le università, gli
istituti tecnici superiori e le altre istituzioni formative o
di ricerca comprese quelle in possesso di riconoscimento
istituzionale di rilevanza nazionale o regionale e aventi
come oggetto la promozione delle attività
imprenditoriali, del lavoro, della formazione, della
innovazione e del trasferimento tecnologico.”
APPRENDISTATO DI ALTA FORMAZIONE
E DI RICERCA
“In assenza delle
regolamentazioni regionali di
cui al comma 4, l'attivazione
dell'apprendistato di alta
formazione o ricerca è rimessa
ad apposite convenzioni
stipulate dai singoli datori di
lavoro o dalle loro associazioni
con le università, gli istituti
tecnici superiori e le altre
istituzioni formative o di ricerca
di cui al comma 4, senza nuovi o
maggiori oneri a carico della
finanza pubblica.”
In mancanza delle
regolamentazioni
regionali al DDL è
permesso il:
“fai da te”
sottoscrivendo
convenzioni con le
istituzioni formative
APPRENDISTATO DI ALTA FORMAZIONE
E DI RICERCA
§ VIII
DISPOSIZIONI FINALI
DISPOSIZIONI FINALI
“Standard professionali e formativi e certificazione
delle competenze”
Si attende DM
“In caso di inadempimento nella
erogazione della formazione a carico
del DDL, di cui egli sia
esclusivamente responsabile, e che sia
tale da impedire la realizzazione delle
finalità ……[formative n.d.r.] , il DDL
è tenuto a versare la differenza tra la
contribuzione versata e quella dovuta
con riferimento al livello di
inquadramento contrattuale superiore
che sarebbe stato raggiunto dal
lavoratore al termine del periodo di
apprendistato, maggiorata del 100%,
con esclusione di qualsiasi sanzione
per omessa contribuzione. “
In caso di inadempimento
nella erogazione della
formazione
• se il DDL è unico
responsabile
• non è recuperabile
Il DDL deve versare:
1. Differenza
contributiva
2. Sanzione
“contributiva” pari al
100% della
contribuzione
DISPOSIZIONI FINALI
DISPOSIZIONE (Art. 14 D.Lgs
124/2004)
“Nel caso in cui rilevi un
inadempimento nella erogazione
della formazione prevista nel piano
formativo individuale, il personale
ispettivo del Ministero del lavoro e
delle politiche sociali adotta un
provvedimento di disposizione, ai
sensi dell'articolo 14 del decreto
legislativo n. 124 del 2004,
assegnando un congruo termine al
datore di lavoro per adempiere.
Può essere impartita
dall’ispettore del lavoro
una Disposizione ex
art.14/124
Carenza formativa
accertata in fase
ispettiva
La carenza formativa
deve essere
recuperabile.
NO sanzioni se si
ottempera
DISPOSIZIONI FINALI
DISPOSIZIONE EX ART.14 D.LGS 124/2004
Durata del piano formativo: 3 ANNI
1° anno 2° anno 3° anno
recuperabile
sempre
recuperabile se
svolta almeno il
40%
recuperabile se
svolta almeno il
60%
Durata del piano formativo: 5 ANNI
3° anno 4° anno 5° anno
recuperabile se
svolta almeno il
50%
recuperabile se
svolta almeno il
60%
recuperabile se
svolta almeno il
70%
APPLICABILITA IN FUNZIONE DELLA
RECUPERABILITA’ DELLA CARENZA FORMATIVA
(Circ. ML n.5/2013)
“Per la violazione della disposizione di cui all’articolo 40,
comma 1, nonché per la violazione delle previsioni
contrattuali collettive attuative dei principi di cui
all’articolo 40, comma 5, lettere a), b) e c), il datore di
lavoro è punito con la sanzione amministrativa
pecuniaria da 100 a 600 euro. In caso di recidiva la
sanzione amministrativa pecuniaria è aumentata da 300 a
1500 euro. Alla contestazione delle sanzioni
amministrative di cui al presente comma provvedono gli
organi di vigilanza che effettuano accertamenti in materia
di lavoro e previdenza nei modi e nelle forme di cui
all'articolo 13 del decreto legislativo n. 124 del 2004.
L’autorità competente a ricevere il rapporto ai sensi
dell'articolo 17 della legge 24 novembre 1981, n. 689 è la
Direzione territoriale del lavoro competente.”
DISPOSIZIONI FINALI
Previste sanzioni amministrative per le violazioni dei
principi:
a) forma scritta
b) divieto di cottimo
c) sottoinquadramento o percentualizzazione
d) mancanza del tutor
DISPOSIZIONI FINALI
Importo sanzioni
100 / 600 euro (diffidabile € 100)
300 / 1500 euro in caso di recidiva (diffidabile € 300)
Contestazione delle sanzioni = tutti gli ODV che
effettuano accertamenti in materia di lavoro e
previdenza
Autorità deputata a ricevere il rapporto ex art.17/689
= solo la D.t.l.
DISPOSIZIONI FINALI
“I datori di lavoro che hanno
sedi in più regioni possono
fare riferimento al percorso
formativo della regione dove
è ubicata la sede legale e
possono altresì accentrare le
comunicazioni di cui
all'articolo 1, commi 1180 e
seguenti, della legge 27
dicembre 2006, n. 296, nel
servizio informatico dove è
ubicata la sede legale.”
1) Percorso formativo della
regione ove c’è la sede
legale
2) Comunicazioni
UNI/LAV accentrabili
sempre sulla sede legale
SEMPLIFICAZIONE
DISPOSIZIONI FINALI
“Con successivo decreto, ai
sensi dell’art. 1, comma 4,
lettera a), della legge 10
dicembre 2014, n. 183, sono
definiti gli incentivi per i
datori di lavoro che
assumono con
l’apprendistato per la
qualifica, il diploma e la
specializzazione
professionale e con
l’apprendistato di alta
formazione e ricerca.”
Un decreto stabilirà gli
incentivi per le due tipologie
di apprendistato finalizzate
all’acquisizione di un titolo
di studio, cioè:
1.l’apprendistato per la
qualifica, il diploma e la
specializzazione
professionale
2.l’apprendistato di alta
formazione e ricerca.
DISPOSIZIONI FINALI
“La disciplina del reclutamento e
dell'accesso, nonché l'applicazione del
contratto di apprendistato per i settori
di attività pubblici, di cui agli articoli
42 e 43, è definita con decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri,
su proposta del Ministro per la
semplificazione e la pubblica
amministrazione e del Ministro del
lavoro e delle politiche sociali, di
concerto con il Ministro dell'economia e
delle finanze, sentite le parti sociali e
la Conferenza unificata di cui
all'articolo 8 del D.Lgs n.281/97. “
Un DPCM stabilirà
invece la possibilità
di estendere agli EE.
PP.:
1) l’apprendistato
professionalizzant
e;
2) quello di alta
formazione e
ricerca
DISPOSIZIONI FINALI
“Fatte salve diverse
previsioni di legge o di
contratto collettivo, i
lavoratori assunti con
contratto di
apprendistato sono
esclusi dal computo dei
limiti numerici previsti
da leggi e contratti
collettivi per
l'applicazione di
particolari normative e
istituti.”
Confermata la
disposizione che esclude
gli apprendisti dai limiti
numerici.
Es. 15 dipendenti per
applicazione tutela reale
ex art.18 legge 300/70
DISPOSIZIONI FINALI
ETÀ E DURATA
Tipologia
apprendistato
Età minima e
massima
dell’apprendista
Durata minima
e massima
Apprendistato
per la qualifica
il diploma e la
specializzazione
professionale
15 – 25 3 anni
4 anni in caso di
diploma
professionale
quadriennale.
Prorogabile di 1
anno
Eta’ e Durata
Tipologia
apprendistato
Età minima e
massima
dell’apprendista
Durata minima
e massima
Apprendistato
professionalizza
nte
18 – 29
17 – 29 se in
possesso di
qualifica
professionale
6 mesi – 3 anni
No limite
minimo per
apprendistato
stagionale
Limite massimo
5 anni per la
figura
dell’artigiano
ETÀ E DURATA
Tipologia
apprendistato
Età minima e
massima
dell’apprendista
Durata minima
e massima
Apprendistato
di alta
formazione e
ricerca
18 – 29 Legata al
percorso di
studio
§ IX
Disciplina contributiva ed agevolazioni
AGEVOLAZIONI CONTRIBUTIVE E
BENEFICI VARI
Agevolazioni contributive
Apprendistato professionalizzante
Datori di lavoro fino a 9 dipendenti: Decontribuzione
totale per i primi 3 anni. Si versa solo l’1,31% pro ASPI
(oggi NASPI)
Datori di lavoro con 9 o più dipendenti: 10% + 1.31% (per
NASPI)
AGEVOLAZIONI CONTRIBUTIVE E
BENEFICI VARI
Agevolazioni contributive
Le agevolazioni vengono mantenute per un ulteriore anno
in caso di conferma in servizio
Per apprendisti percettori di mobilità disoccupazione si
applica l’agevolazione ex art.25, co.9, L.223/91: 10%
(senza contributo NASPI) per 18 mesi + art.8, co.4
L.223/91 (50% indennità residua)
Altre tipologie di apprendistato: incentivi definiti con
decreto
Altri benefici:
Deduzione totale del costo del lavoro ai fini Irap
Non computabilità dell’apprendista nei limiti numerici
(es. per calcolo dell’organico ex art.18 Legge 300/70) (vedi
slide precedente)
AGEVOLAZIONI CONTRIBUTIVE E
BENEFICI VARI
ASSICURAZIONI OBBLIGATORIE
Agli apprendisti sono estese le seguenti
assicurazioni sociali obbligatorie:
• assicurazione gli infortuni sul lavoro e mm.pp.
• invalidità e vecchiaia;
• malattia e maternità;
• assegni familiari;
• NASPI
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