il lavoro sociale in tempo di crisi. specificità professionali e il lavoro di rete
Post on 06-Jan-2016
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Dott.ssa Franca Seniga
Una realtà difficile….Oggi ci troviamo a dover fronteggiare il ruolo
residuale che il Sociale ha assunto, vissuto, sulla scia della crisi economica, come spesa da ridurre anziché come elemento di garanzia da preservare a tutti i costi.
Agli operatori sociali viene chiesto sempre meno di valutare, progettare, promuovere, ideare e sempre più spesso, invece, di intervenire nell’emergenza, di lavorare con poco per arrivare a poco, rischiando di standardizzare risposte fini a sé stesse, spesso con l’unico obiettivo di contenere le spese
Quali reazioni Data la consapevolezza che di fronte alla
rottura epocale che si è aperta non si potrà più andare avanti come si è andati avanti sino a ora, diverse possono essere le reazioni e gli atteggiamenti di chi è impegnato in un lavoro di educazione, sostegno e cura:
La paralisiLa fugaIl riorganizzarsi
Dicono di noi…
“I tagli alla finanza pubblica spingono spesso gli operatori sociali all’affanno di dover fare le stesse cose con meno soldi”. Certo, è vero, ma crediamo anche che, invece, il cambiamento radicale in corso, il tempo di crisi possa in qualche modo dare un’opportunità per fare cose diverse, innovative.
Quali attività specifiche?Attività volte a: cogliere le esigenze di individui (minori,
disabili, anziani soli, poveri, soggetti privi di abitazione, persone con severi problemi di convivenza domestica, soggetti con dipendenza da alcool e droghe) che si trovano in condizioni socioeconomiche problematiche;
agevolare l’accesso alle risorse di welfare da parte di soggetti che, per ragioni anagrafiche, economiche, sociali e culturali, possono incontrare particolari difficoltà nella loro fruizione;
Quali attività specifiche? sostenere le persone e le famiglie nello
sviluppo delle capacità necessarie alla risoluzione dei loro problemi di adattamento rispetto alla società in cui vivono;
stimolare l’attuazione e, eventualmente, il potenziamento dei programmi di assistenza sociale posti in essere in ambito pubblico.
Il VolontariatoIl volontariato è un'attività libera e gratuita
svolta per ragioni private e personali, che possono essere di solidarietà, di assistenza sociale e sanitaria, di giustizia sociale, di altruismo o di qualsiasi altra natura.
Nasce dalla spontanea volontà dei cittadini di fronte a problemi non risolti, o non affrontati, o mal gestiti dallo Stato e dal mercato. Per questo motivo il volontariato si inserisce nel "terzo settore" insieme ad altre organizzazioni che non rispondono alle logiche del profitto o del diritto pubblico.
Lavorare in reteÈ considerato una buona prassi, specialmente
nei casi complessiAiuta a prevenire rischi di frammentare gli
interventi Aiuta a controllare la tendenza delle famiglie
ad ‘esportare’ il conflitto nella rete Facilita la realizzazione di interventi coerenti
e la ‘costruzione di senso’Talvolta aiuta a sostenere gli aspetti emotivi
e a ‘usarli’ come indicatori significativi
Elementi che proteggono il lavoro di rete
Pensarsi come alleati e non come competitori Ogni servizio è al servizio della collettività, con
diverse specificitàSostenere le relazioni ‘che funzionano’esplicitare i punti di vistaCondividere la definizione del problema Facilitare la definizione degli obiettivi condivisiCostruire un senso comuneRiconoscere e valorizzare l’interdipendenza
Nei servizi socialiIl lavoro di rete risponde alla necessità di
intervenire nell’ambiente e nel contesto di vita della persona, in modo da comprenderne sia i significati che essi rivestono per il soggetto, sia per definire il loro ruolo nella richiesta d’aiuto presentata.
Conoscere infatti il mondo relazionale e ambientale del soggetto, il suo contesto di appartenenza diviene fondamentale per l’andamento dell’intero processo di aiuto.
Proposte di riflessioneE’ possibile che il nostro lavoro sia più
efficace/efficiente se inserito in una dimensione reticolare?
E’ possibile che “un vantaggio per tutti” sia possibile
solo attraverso il coinvolgimento degli attori pubblici e
privati che, a vario titolo, sono responsabili dell’inclusione sociale dei cittadini?
Se le nostre risposte sono positive, perché spesso incontriamo delle difficoltà?
Quante difficoltà!!
Un’utopia
Le cose non cambieranno maiNon abbiamo il potere di influenzareLa logica del “mondo giusto”E’ un’impresa titanicaForse non mi interessa
Una possibilità
Le cose possono cambiareVoglio partecipare attivamente alla comunitàCi vuole tenacia e pazienzaLe cose stanno incominciando a cambiareLe sfide mi appassionano
Caratteristiche degli operatori
disponibilità a lavorare nei tempi che questo tipo di intervento richiede, ossia i tempi di vita delle famiglie e dei cittadini coinvolti (es. orari serali/pomeridiani, sabato)
alta motivazione creatività
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