il museo della val cavallina si presenta il museo della val cavallina si presenta
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Il Museo della
Val Cavallina
si presenta
Il Museo della
Val Cavallina
si presenta
La storia1997 viene costituita l’associazione
“Museo della Val Cavallina”
Da parte di:• Comunità Montana della Val Cavallina•Comune di Casazza• Associazione Opinione e Promozione• Ente Asilo Infantile Giacomo Bettoni
Inaugurato il 4 ottobre 2003 e riconosciuto ufficialmente con delibera della Giunta Regionale del 5/11/2004 n° VII/19262
La sede del museo La sede è acquisita in comodato d’uso dall’Asilo Infantile G.Bettoni (soggetto proprietario)
Sita nel comune di Casazza in via Nazionale,67all’interno di Palazzo Bettoni (edificio storico del ‘500)
Composta da:• Un piano interrato e uno fuori terra • Una superficie totale di circa 280 mq:
- 220 mq di spazi espositivi,- 140 mq di depositi,- 20 mq di uffici e archivi
Le finalità1° Rendere consapevoli gli abitanti della valle e i turisti delle trasformazioni storico-ambientali del territorio.
2° Raccogliere, conservare, catalogare e studiare il materiale relativo alla storia dell’ambiente e alla “gente”della Valle.
Le finalità espresse si concretizzano attraverso:- ATTIVITA’ ORDINARIE: apertura ordinaria
visite guidate raccolta e catalogazione materiale
- ATTIVITA’ STRAORDINARIE: serate culturali pubblicazioni corsi di formazione
Attività ordinariaApertura ordinaria: Mercoledì 9.00-12.30
Sabato e Domenica 15.00-18.30
Raccolta e catalogazione materiale
Visite guidate: Accoglienza e accompagnamento di gruppi da parte di guide preparate.
- Le visite possono essere integrate da:• percorsi naturalistici sul territorio
(lago, bosco, ambiente geologico)• visite storico-architettoniche
(castelli, centri storici, borghi medievali)
Attività straordinaria
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• Serate culturali:.. “Un filo lungo lungo”...• Eventi: ... “Castanea”...• Mostre: ...“Per una storia dei cerali”...• Pubblicazioni: sono a disposizione degli utenti
il video del Museo, il libro Cavellas e i Quaderni della Val Cavallina
• Corsi di formazione e possibilità di stage
E’ inoltre a disposizione degli utenti la banca informatizzata del Catasto Lombardo-Veneto con
dati e mappe di tutti i comuni della Valle.
Le attività
• Le attività sono garantite da personale non retribuito (in quanto Associazione). La collaborazione di esperti, volontari e ragazzi del Servizio Civile è coordinata da un Direttore.
• A oggi si riscontra maggiore partecipazione durante le attività straordinarie (70%) che durante l’attività ordinaria (30%) su un totale di circa 1000 visitatori annui.
L’esposizione
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Organizzata in quattro sale tematiche:
• la geologia • i vegetali
• gli animali • l’acquaContiene:
•300 manufatti circa di cui l’80% di proprietà del museo e il 20% in comodato da privati
• Materiali sull’attività dell’uomo e sull’uso delle risorse locali
• Attrezzi da lavoro legati all’attività agraria
Dopo le 4 sezioni
La sezione Geologia
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Introdotta da una colonna stratigrafica che espone i campioni
delle formazioni geologiche presenti nel territorio
e integrata da pannelli e manufatti che sottolineano
l’utilità e gli utilizzi della pietranel territorio, nel corso del tempo.
La sezione AcquaRaccoglie
un quadro sintetico dell’idrografia locale
(Laghi di Endine e di Gaiano) e presenta
le principali modalità di sfruttamento di questa risorsa:
magli, mulini, centraline elettriche, canalizzazioni, bonifiche,e soprattutto uso termale.
La sezione VegetaliDedicata
alla situazione attuale della vegetazione nella Valle, mosaico di appezzamenti fino
agli anni ’60, dopodiché abbandonati permettendo il ritorno della vegetazione naturale
Nella sala è collocato un allestimento che descrive le modalità di caccia della zona
(roccoli, archetti)e il problema della caccia di frodo
La sezione AnimaliEspone
attrezzi legati alla trasformazione del latte, al
lavoro contadino, alla grattatura della seta,
all’allevamento delle api e alla produzione di
miele con metodo arcaico …
e i famosi Bufo-bufoIn Val Cavallina,infatti, è presente la più grande
popolazione di rospo comune in Lombardia e
sicuramente tra le più numerose d’Italia e di
rilievo a livello europeo.
Problemi• SEDE INADEGUATA:spazi ridotti, umidi, poco adatti alla conservazione dei materiale e che non consentono attività di laboratorio e di consultazione
• DIFFICOLTA’ A REPERIRE PERSONALE SPECIALIZZATO disposto a collaborare gratuitamente
• SCARSO RICONOSCIMENTO CULTURALE da parte delle Amministrazione e degli abitanti della Valle
•MANCANZA DI FONDI FISSI che permettano una progettualità a lungo termine poiché l’assetto finanziario del museo è costituito da un bilancio che recepisce ,su progetti, fondi per la gestione da Enti Pubblici e da contributi erogati in base a leggi specifiche(L.r.35/95;L.r.28/73;L.r.39/74,L.r.9/93-Provincia di Bergamo)
Possibili soluzioni• SEDE INADEGUATA ricerca di nuovi spazi• DIFFICOLTA’ A REPERIRE PERSONALE SPECIALIZZATO campagna di ricerca nuovi volontari attraverso molteplici mezzi (scuole, inserti in pubblicazioni e testate locali)• SCARSO RICONOSCIMENTO CULTURALE attività in rete con biblioteche e altre associazioni del territorio, promozione mirata•MANCANZA DI FONDI FISSI quote fisse da Enti a vari livelli
Ragioni di una visita
Unico museo nella bergamasca di tipo storico-ambientale che dà la possibilità di conoscere in un
tempo ridotto (circa 1h di visita) le vicende del territorio, collegate all’uso che l’uomo ha fatto delle
risorse naturali presenti.
Possibilità di integrare la visita con uscite guidate sul territorio… … e soprattutto perché l’ingresso è gratuito
e chi ci lavora è un volontario!
Informazioni
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Telefono: 035/810640
Fax: 035/811536
Sito: www.museocavellas.it
E-mail: info@museocavellas.it
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