il pd tiene, il governo scivola sull’economia politica e ... · lo aiutano le sue indubbie doti...
Post on 20-Feb-2019
215 Views
Preview:
TRANSCRIPT
8 Politica e società Il Sole 24 OreDomenica 7 Dicembre 2014 N. 336
Politica e crisi. Oltre il 70% degli intervistati pensa che negli ultimi 12 mesi la situazione generale sia peggiorata
Il Pd tiene, il governo scivola sull’economiaDemocratici al 39,3%, Fi al 15 incalzata dalla Lega al 14,3. Ma il consenso all’esecutivo scende al 40%
di Roberto D’Alimonte
u Continua da pagina 1
Il fattore Renzi funziona ancorama, come vedremo, mostra evidenti segni di sofferenza. Al se
condo posto, nonostante tutto, si colloca il M5s con il 18,6%. Quella delmovimento di Grillo sembra essere una discesa lenta, non un vero e proprio smottamento. Ci sono gli scandali a tenerlo su. Il suo punto di forzasono sempre i giovani tra i 18 e i 29 anni. In questo segmento dell'elettorato è il secondo partito più votato, preceduto di poco dal Pd.
A ruota seguono gli altri. ForzaItalia con il suo 15% si colloca al terzoposto sopravanzando di poco la Lega Nord. Anche questo sondaggio conferma che Berlusconi ha un suo nocciolo duro di consensi fatto di fedelissimi disposti a seguirlo sempre e comunque. Per Renzi è una buona notizia vista la disponibilità del Cavaliere a continuare sulla strada della collaborazione con il governo sulle riforme istituzionali.
Di questo sta approfittando laLega Nord che ha trovato in Salviniun leader efficace. Il 14,3% è un datonotevole. Non si tratta ancora di voti ma solo di intenzioni. Ma abbiamo già visto nelle recenti elezioni regionali in EmiliaRomagna che lì le intenzioni si sono effettivamentetrasformate in voti. Il declino di Berlusconi ha liberato milioni di elettori in cerca di un approdo stabile. Salvini cerca di approfittarne. E ci sta riuscendo. La sua strategia di radicalizzare il messaggio leghista in chiave di tematiche nazionali paga. Tre temi: Europa, immigrazione, diritti dei gay. Sono questi i temi di cui si sta impossessando il leader leghista. Un partito che non voglia diventare il partito della nazione può permettersi il lusso di radicalizzare la sua offerta politica sfruttando l'intensità delle opinioni su queste tematiche.
Il caso della domanda sui matrimoni gay è esemplare. L'opinione pubblica è nettamente polarizzata: il 36% è fortemente contrario mentre il 33% è assolutamente favorevole. Mettendo insieme pezzi di elettorato contrari ai diritti dei gay, all'Europa e all’immigrazione,Salvini sta puntando a costruire unnuovo partito di destra nazionale.
Lo aiutano le sue indubbie doti di comunicatore e lo spazio che gli altri, da Berlusconi alla Meloni, gli stanno lasciando. E così la Lega cresce e si allarga al di là dei suoi confini tradizionali conquistando nuovi consensi, soprattutto nella zona tra Bologna e Roma. Il suo punto di debolezza rimane il Sud. Ma Salvini sembra decisamente intenzionato a rimediare. Come riuscirà a fare di un partito che si chiama Lega Nord un partito nazionale è una bella sfida da seguire.
Dunque, Il Pd è il primo partitodel Paese, ma né il giudizio sul governo né quello su Renzi sono entusiastici. Il 40% degli intervistati approva l'operato dell'esecutivo
ma tra questi solo il 3% è molto positivo, mentre tra i critici il 22% si esprime in modo fortemente negativo. Il giudizio sul premier è migliore di quello sul governo, ma neanche Renzi arriva alla sufficienza.In una scala da 1 a 10 solo il 46% gli dà un voto uguale o superiore a 6. Ma nessuno dei suoi avversari arriva alla sufficienza. Renzi resta quello che più gli si avvicina. Insomma, son tutti bocciati. Anche Salvini e Landini, per non parlare di Grillo e Berlusconi per cui i giudizi negativi sono intorno all'80%.
Sono dati che disegnano un quadro di profonda sfiducia nella classe politica. Sfiducia alimentata da un radicale pessimismo relativamente alla crisi economica. Oltre il70% degli intervistati pensa che negli ultimi 12 mesi la situazione economica generale sia peggiorata. All'interno di questo quadro non tutti i partiti sono considerati alla stessa stregua. Nelle domande sulla credibilità, intesa come capacità di realizzare determinati obiettivi, il Pd ne esce meglio, ma non su tutto (si veda cise.luiss.it). Ein ogni caso circa un terzo degli intervistati pensa che nessun partito
sia credibile per ridurre i costi dellapolitica, far ripartire l'economia o proteggere i cittadini dalla criminalità. Un quadro desolante.
L'Europa è la sezione del sondaggio che riserva le maggiori sorprese, relativamente parlando. Gli italiani non sono contenti dell'Unione. La stragrande maggioranza pensa che le decisioni prese a Bruxelles danneggino l'Italia (60%). Quasi il 70% è convinta che i sacrifici richiesti mettano in pericolo lo stato sociale. Si oppongono all'idea che le politiche dell'Ue debbano privilegiare il rigore dei conti (80%). Anche il loro giudizio retrospettivo sui benefici dell’appartenenza del nostro Paese all'Unione riflette una buona dose di scetticismo: solo il 51% ritiene che sia un fatto positivo. Eppure quando si chiede se l'Italia debba uscire dall'euro il 50% dice di non essere affatto d'accordo e il 14% poco d'accordo. Fa il 64% di contrari all'uscita. E la stessa cosa si vede in risposta alla domanda sul futuro del processo di integrazione. Gli italiani si lamentano dell'Europa ma vogliono più Europa.
Rassegnazione o convinzione?Sia sull'Europa che sul governo e il suo leader si coglie negli atteggiamenti degli italiani una sostanzialeambiguità. È difficile capire se prevalga più l'uno o più l'altro di questistati d'animo. Forse più il primo delsecondo. La sensazione è che a Renzi e all'Europa non ci siano alternative. Ed è anche per questo che torniamo a sottolineare la fragilità del quadro politico. Fino a quando l'economia, che è la vera preoccupazione degli italiani, non avrà cambiato verso, anche il 39% dei consensi al Pd resta un dato labile. Ma di una cosa può gioire il premier. Sulla riforma elettorale gli italiani sono con lui. È veramente sorprendente che il 74% dichiaridi essere d'accordo su una legge elettorale che debba garantire a chivince le elezioni una maggioranza per governare, anche a costo di ridurre la rappresentanza degli altri partiti. In un Paese dove una volta dominava la cultura della proporzionale scopriamo che la grande maggioranza è diventata disproporzionalista. Cambiare si può.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SONDAGGIO CISESOLE 24 ORE
IL SISTEMA DI VOTOSulla legge elettorale gli italiani sono con il premier: il 74% dichiara di essere d'accordo con questa riforma
Immagini che domani mattina ci siano di nuovo le elezioni politiche per il Parlamento nazionale.Per quale partito voterebbe?
Altri
1,8%
Lega Nord,di Salvini
14,3%
Forza Italia,di Berlusconi
15,0%
Partito Democratico,di Renzi
39,3%
Nuovo Centrodestra-Udc
2,8%
Movimento 5 stelle,di Grillo
18,6%Fratelli d’Italia -
Alleanza Nazionale
2,7%
Sinistra Ecologiae Libertà, di Vendola
5,5%Fonte: Cise.luiss.it
Le intenzioni di voto
L’economia. Imprese libere di assumere e licenziare per il 53,7%
Poca fiducia nellaripresa, sì a menolacci sul lavoroDavide ColomboROMA
pSe otto mesi fa l’opinione pubblica sondata dal Cise si dimostravamolto scettica sulla forza propulsiva degli 80 euro in busta paga (il 57%giudicava la misura insufficiente per un rilancio dell’economia) oggi una medesima freddezza, sia pure un po’ più temperata, sembra riservata al nuovo articolo 18. Il 57% del campione intervistato boccia le nuove regole sui licenziamenti: sono considerate positive dal 42% (con un 14,8% che si dice «molto d’accordo») mentre il 53,7% (sommando gli «abbastanza» con i «molto» d’accordo) è favorevole all’idea che le imprese debbano esser lasciate libere di assumere e licenziare. Una contraddizione? È probabile l’opposto, ovvero una diffusa consapevolezza della necessità di regole più semplici sui contratti unita alla cautela di giudizio sull’impatto che queste regole avranno, visto che ancora non sono in vigore. È una sorta di invito implicito ai sondaggisti: risentiamoci tra qualche mese e si vedrà.
Quel che da maggio ad oggi è benpoco cambiato riguarda invece le emergenze economiche del Paese. Il lavoro (o meglio, la sua mancanza)continua a fare l’en plein con il 69,1%delle scelte (era il 74,58% il 9 maggioscorso) mentre le tasse fanno registrare una piccola ascesa: dal 2% di allora al 5,3% di oggi. Terzo problema più importante per il Paese restala scarsa qualità degli uomini politici, un dato in linea con il sentiment diprimavera anche se nella nuova classifica supera quello del mancatosviluppo economico, ora citato dal 4,1% (contro il 5,4% di maggio).
La drammatica enfasi posta al tema dell’occupazione trova una correlazione molto forte con i giudizi espressi sulla situazione economica generale del Paese. Le opinioni richieste sono sugli ultimi 12 mesi e sull’anno che verrà. Nel primo caso il 73,9% degli intervistati considera la congiuntura abbastanza o molto peggiorata (dato su cui riflettere visto che il 2013 s’è chiuso con un Pil in caduta dell’1,9%). Il giudizio è cupo anche sul 2015 sebbene, e per fortuna, i pesi negativi si affievoliscono un poco: il 43% circa si aspetta ulteriori peg
gioramenti (il 19,6% dice «molto»), il 38,07% pensa che il tono dell’economia rimarrà uguale,mentre solo uno sparuto 18,8% siaspetta un miglioramento (non «molto» ma «abbastanza»). Come a dire: con oltre 3,4 milioni didisoccupati stimati dall’Istat in ottobre (90mila in più di settembre) è un po’ dura avere fiducia in una ripresa vera e propria.
Se la fiducia negli “animalspirit” che possono ridare slancio all’economia resta debole, con il passare dei mesi sembrainvece incrinarsi l’europeismodegli italiani. Rispetto a maggioin questo giro di opinioni unaleggerissima maggioranza del
campione si esprime negativamente alla domanda sui benefici tratti dall’appartenenza all’Unione europea (50,9% contro un 49% di positivi) ma attenzione: la maggioranza netta resta contraria all’uscita dall’euro. Non è quella la soluzioneper il 63%: si dice «per niente d’accordo» il 50,2% (contro il 55% di maggio) e «poco d’accordo» il 13,51% (era il 14%). Ma attenzione, cresce nella minoranza di euroscettici quelli che si dicono «molto d’accordo» con l’ipotesi di uscita dalla moneta unica (21,1% contro il 15,4% dimaggio). L’Unione europea sembra avere un consenso chedecresce nel tempo, quasi sicuramente a causa delle scelte dipolitica economica degli ultimi anni (l’80% è «d’accordo» conl’idea che ora si debba privilegiare la crescita rispetto al consolidamento fiscale degli Stati) ma questo non significa chel’obiettivo finale sia meno Europa. Il 54,4% continua a chiedere una maggiore integrazione.
.@columbus63© RIPRODUZIONE RISERVATA
EMERGENZA LAVOROPer la maggioranza (69%) il problema dei problemi resta la scarsa occupazioneSolo il 18,% si aspetta chenel 2015 torni la crescita
Le risposte degli intervistati Dati in percentuale
Il problema numero uno resta l’emergenza occupazione
Secondo Lei, qual è il problema più importante che un governo deve affrontare oggi in Italia?Lavoro, disoccupazione,precariato, lavoro giovani
69,10
Tasse (anche federalismo fiscale)5,30
Scarsa qualità degli uomini politici(etica politica, stipendi parlamentari, sprechi, distanza politica cittadini, corruzione, clima di sfiducia)
4,80
Sviluppo economico (recessione, privatizzazioni, divario nord sud,debito pubblico, anche economiain generale, infrastrutture)
4,10
Povertà, salari, aiuto famiglie,inflazione e costo della vita, i prezzi,casa, pensioni, bisogni primari,equità sociale, tutela delle personepiù deboli, i poveri
3,10
Problemi nel funzionamento delle istituzioni (governo stabile, rapportifra partiti, legge elettorale)
2,80
Pubblica amministrazione, qualità e funzionamento, organizzazione Italia, inefficienza gestione paese, riformeistituzionali (anche federalismo)
1,90
Sanità, stato sociale, welfare,politiche per gli anziani,benessere generale dei cittadinie della nazione, tutela generaledei cittadinibene comune
1,90
Scuola e ricerca (anche calo livelloculturale), istruzione, scienza
1,70
Sicurezza/criminalità (droga*,impunità, ordine pubblico, violenza,mafia camorra...)
1,40
Immigrazione (anche rom)1,20
Giustizia, certezza della pena,leggi adeguate
1,10
Altro1,70
Dopo questi primi mesi di attività, il suo giudizio sul governo Renzi è:
Molto positivo2,96
Abbastanza positivo37,29
Abbastanza negativo 37,34
Molto negativo22,41
La nuova legge elettorale dovrebbe garantire a chi vince le elezioniuna maggioranza per governare, anchea costo di ridurre la rappresentanzadegli altri partiti
Per niente d’accordo13,23
Poco d’accordo12,61
Abbastanza d’accordo35,94
Molto d’accordo38,23
Per approvare le riforme istituzionali Renzi fa bene ad appoggiarsi a Berlusconi piuttosto che a Grillo
Per niente d’accordo39,44
Poco d’accordo16,32
Abbastanza d’accordo25,91
Molto d’accordo18,34
I grandi partiti, sia di sinistra che di destra, sono troppo condizionati dai grandi gruppi di interesse
Per niente d’accordo5,58
Poco d’accordo5,05
Abbastanza d’accordo29,47
Molto d’accordo59,90
Anche le coppie gay dovrebberoavere la possibilità di sposarsi
Per niente d’accordo35,61
Poco d’accordo9,78
Abbastanza d’accordo21,80
Molto d’accordo32,81
Alcuni sostengono che il processo di unificazione europea deve essere ulteriormente sviluppato. Altri dicono che ci si è già spinti fin troppo avanti. Qual è la sua opinione?
No ulteriore integrazione26,17
Indifferenti19,36
Favorevole ulteriore integrazione54,47
Nel dibattito politico attuale, alcuni ritengono che le politiche dell’Unione Europea dovrebbero privilegiare la crescita economica rispetto al rigore dei conti pubblici. Lei è per niente, poco, abbastanza o molto d’accordo?
Per niente d’accordo8,75
Poco d’accordo10,98
Abbastanza d’accordo35,93
Molto d’accordo44,34
Tutto sommato, Lei pensa che l’Italia abbia beneficiato della sua appartenenza all’Unione Europea oppure no?
Ha beneficiato dell’appartenenzaall’UE
49,06
Non ha beneficiato dell’appartenenzaall’UE
50,94
Nel corso del dibattito sulla crisi economica, alcuni hanno proposto che l’Italia esca dall’euro. Lei è per niente, poco, abbastanza o molto d’accordo?
Per niente d’accordo50,24
Poco d’accordo13,51
Abbastanza d’accordo15,16
Molto d’accordo21,10
I sacrifici richiesti dall’Unione Europea mettono in pericolo lo stato sociale
Per niente d’accordo15,49
Poco d’accordo16,08
Abbastanza d’accordo33,67
Molto d’accordo34,76
In Europa le decisioni vengono prese solo da alcuni paesi, in particolare dalla Germania
Per niente d’accordo16,54
Poco d’accordo14,29
Abbastanza d’accordo28,97
Molto d’accordo40,20
Le decisioni prese in Europa danneggiano l’Italia
Per niente d’accordo18,36
Poco d’accordo22,39
Abbastanza d’accordo34,71
Molto d’accordo24,54
Per ognuno dei seguenti leader esprima un voto da 1 a 10, come a scuola. Che voto darebbe a:
RENZIInsufficiente
54,34
Sufficiente e oltre45,66
BERLUSCONIInsufficiente
77,10
Sufficiente e oltre22,90
GRILLOInsufficiente
80,43
Sufficiente e oltre19,57
SALVINIInsufficiente
68,38
Sufficiente e oltre31,62
LANDINIInsufficiente
72,77
Sufficiente e oltre27,23
Il sondaggio è stato condotto da Demetra nel periodo 24 novembre – 28 novembre 2014. Sono state realizzate 1.035 interviste (su 13.650 contatti) con metodo CATI (telefonia fissa) e CAMI (telefonia mobile). Il campione nazionale intervistato è rappresentativo della popolazione italiana con 18 anni e oltre, per genere, età, zona geopolitica di residenza. ll margine di errore (a livello fiduciario del 95%) è di +/ 3,04 punti percentuali. Il campione è stato ponderato per alcune variabili socio demografiche.
Fonte: Cise.luiss.it
Aspettative modeste
Le risposte degli intervistati Dati in percentuale
Vorremmo conoscere adesso il suo parere sulla situazione economica. Secondo lei, la situazione economica in Italia nell’ultimo anno è ...Molto migliorata 0,2Abbastanza migliorata 3,2Rimasta uguale 22,7Abbastanza peggiorata 33,7Molto peggiorata 40,2E nei prossimi 12 mesi, come ritiene che sarà la situazione economica generale in questo Paese? Sarà…Molto migliorata 0,5Abbastanza migliorata 18,88Rimasta uguale 38,07Abbastanza peggiorata 23,4Molto peggiorata 19,16La riforma dell’articolo 18 è una cosa positivaPer niente d’accordo 37,78Poco d’accordo 19,67Abbastanza d’accordo 27,75Molto d’accordo 14,8Le imprese dovrebbero essere lasciate più libere di assumere e licenziarePer niente d’accordo 24,94Poco d’accordo 21,35Abbastanza d’accordo 30,26Molto d'accordo 23,45
Fonte: Cise.luiss.it
AGF
Premier. Matteo Renzi
ISOLE24
Forza Italia. Silvio Berlusconi
REUTERS
Lega. Matteo Salvini
top related