il regno dei franchi - letterat · dai pipinidi ai carolingi: un’unica dinastia-affermazione...
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Il regno dei FranchiDa Clodoveo a Carlo Magno
IntroduzioneIl problema storiografico
Prima di studiare eventi e date,
proviamo a ricordare che la storia è
sempre soggetta alla ricostruzione
storiografica e che spesso il punto di
vista dello storico è determinante.
introduzione - l’ipotesi di Henri PirenneLo storico Henri Pirenne scrisse nel 1935 uno studio determinante per capire meglio i
rapporti tra Franchi e Arabi: nel suo “Maometto e Carlomagno” mise in rapporto le
due civiltà, spiegando in questo modo gli eventi storici dell’Alto medioevo da un nuovo
punto di vista. A ridurre l’Europa non fu il crollo del 476 ma l’espansione araba, che
aveva sottratto agli europei il commercio marittimo e il controllo del Mediterraneo.
Oggi questa tesi è stata superata, ciò vuol dire che non è stata rifiutata in toto (
interamente ) ma che l’espansione araba è stata UNO dei fattori a spingere l’Europa
verso gli spazi interni del continente.
Cosa dobbiamo a Pirenne? Osserviamo l’avanzata araba...
...e il regno dei Franchi...
qui un'immagine su wikipedia
Pirenne ha unito questi due aspetti in una nuova prospettiva
I merovingi
Solitamente si suddivide la storia del
regno dei Franchi in due periodi
dinastici, quello dei merovingi e
quello dei carolingi. Come vedremo
quest’ultima etichetta può essere
fuorviante, anche per la presenza e la
sovrapposizione di altri termini come
“pipinidi” e “maestri di palazzo”
Le origini di un regno
I merovingi -origine germanica
-capostipite Meroveo ( da qui merovingi )
-importanza della conversione
-re Clodoveo ( 481-511 ) - vedi descrizione di Gregorio di Tours
-si mescola l’aristocrazia romana e quella franca
-ultimo re a mantenere l’unità Dagoberto ( 610-639 ) inizi VII secolo
-successivamente PERIODO DI FRAMMENTAZIONE ( A - N -B- Aq )
L’ascesa dei maestri di palazzoLa situazione vedeva il territorio disarticolato in quattro regni:
Austrasia, Neustria, Borgogna e Aquitania.
I re merovingi non avevano un potere effettivo ma un titolo, una carica formale,
mentre l’organizzazione effettiva era nelle mani dei maestri di palazzo.
In Austrasia Pipino I di Landen fu capace di essere un punto di riferimento e dopo di
lui Pipino II di Heristal riuscì addirittura a unificare quasi tutto il regno, guidando
l’esercito e dimostrando capacità militari. Per questo si parla di “pipinidi”. Il termine
non corrisponde esattamente a “maestri di palazzo” ma dal 687 coincide: sono loro a
governare l’intero regno.
I Franchi bloccano l’avanzata arabaAlla morte di Pipino di Heristal
-> Carlo Martello ( 719-741 )
Battaglia di Poitiers 732
I carolingiNon è solo una questione di re! In
realtà i Franchi si muovono intorno
ad una nuova organizzazione, quella
dei maestri di palazzo, in particolare
dei “pipinidi”. E fanno delle loro
tradizioni un sistema e della loro
forza militare il loro vantaggio.
La forza di un popolo
e di una dinastia
Dai pipinidi ai carolingi: un’unica dinastia
-Affermazione militare grazie a cavalieri e legami di fedeltà ( tradizioni germaniche )
-I due figli di Carlo Martello sono: Carlomanno e Pipino il Breve, che ottiene dal papa
prima il beneplacito per spodestare l’ultimo re merovingio e successivamente il
riconoscimento come legittimo re dei Franchi ( 750 - e il piccolo Carlo sarà principe ).
Papa Zaccaria suggella così un’alleanza implicita tra papato e Franchi.
Nel 754 viene consacrato re dei Franchi dal papa Stefano II, poi interviene in Italia
contro i longobardi, guidati dal re Astolfo.
Alcune fonti sul periodo appena preso in esame- Il battesimo di Clodoveo ( placca in avorio )
- la "santa ampolla" su Wikipedia
Karolvs MagnvsIl sigillo sull’Europa
Accordo tra Longobardi e Franchi- Desiderio e Pipino il Breve stabiliscono un accordo:
- Ermengarda (M) con CARLO;
- Gerberga con CARLOMANNO.
Il papa non era contento dell’accordo, come riporta Alessandro Barbero:
“Che pazzia è mai questa, il vostro nobile popolo franco, luce di
tutti i popoli, e la vostra illustre e nobile stirpe regale insozzati
dal popolo puzzolente e traditore dei Longobardi, che non ha
diritto nemmeno al nome di nazione e dal quale, com’è noto,
provengono i lebbrosi?”
L’ascesa al potere di CarloNel 768 muore Pipino e assegna i territori esterni a Carlo e quelli
interni a Carlomanno, che muore nel 771.
Da allora in poi Carlo è l’unico re, ma deve lottare per il
predominio dei Franchi nel cuore dell’Europa.
Principali avversari: Sassoni, Avari e Longobardi (tregua?).
Nel 772 distrugge ad esempio l’Irminsul, santuario sassone.
In Italia la situazione cambia tra il 771 e il 772LONGOBARDI
Desiderio cerca di rivendicare il rispetto
del titolo del nipote, il figlio di
Ermengarda;
il nuovo papa, Adriano I, si sente
minacciato.
FRANCHI
Carlo ripudia la moglie longobarda;
il papa chiede il suo intervento.
La guerra in Italia- via Francigena
- val di Susa
- Torino
LONGOBARDI-> chiuse -> chiusa di San Michele
Carlo aggira i Longobardi dividendo in due spedizioni il proprio esercito (MANOVRA
A TENAGLIA):
-una parte passa dal San Bernardo
-un’altra parte dal Moncenisio
Rex Langobardorum
L’assedio di Pavia si conclude nel 774, quando la città cade.
Carlo rinuncia a inglobare i territori nel suo regno e mantiene i duchi, si proclama però
“Rex Langobardorum” e consegna al papa una striscia di territorio appenninico.
ITALIA SPEZZATA - SI RAFFORZA LO STATO PONTIFICIO
Ducato di Benevento AUTONOMO.
Errore di Carlo: lasciare il potere ai DUCHI- > ribellione del 776 ( stroncata)
Riprende la guerra contro i Sassoni- 778 Ribellione di Witichindo
- 782 riprende la guerra contro i Sassoni ( ascolta )
Capitulare de partibus Saxonie
pena capitale per chi offende la religione cristiana
La guerra viene condotta anche contro AVARI ( 796 ) e SLAVI
Paderborn 799Grazie a Carlo il regno dei Franchi aveva assunto il controllo
dell’Europa centrale.
Ed è in questa situazione che nel cuore dell’Europa matura
un’idea nuova: nominare un nuovo imperatore.
( ascolta il brano estratto da un libro di A.Barbero )
L’incoronazione di Carlo Nel Natale dell’800, a Roma, Carlo viene nominato imperatore.
“Re dei Franchi, dei Longobardi e ...dei cristiani”.
Se da un lato il carattere del potere politico diventava universale
( esteso a tutta la cristianità ), dall’altro lato il papa usciva il vero
vincitore in questo scambio che lui aveva pianificato.
Il papa era colui il quale - simbolicamente - aveva incoronato
l’imperatore, stabilendo così una superiorità del papato.
Altre conseguenzeIn Occidente
Il papa si slegava dal rapporto
con la Chiesa bizantina e con
il basileus; si affidava ad un
popolo e a una dinastia per
creare un nuovo sistema di
potere.
In Oriente
L’imperatrice Irene, che aveva
deposto il figlio e preso il
potere, è vista in Occidente
come un affronto alla regalità
del titolo imperiale ( era una
donna ).
I due progetti sono in profondo contrastoSi giunge alla firma di un trattato
Aquisgrana - 812
Venezia sottratta al potere dei Franchi
Nasce l’autonomia veneziana
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